TOP

IL CARATTERE DI PAOLO ( da ampliare e meditare da soli )

        LA PERSONALITA’ DI PAOLO

 

SAULO ( MOLTO RICHIESTO – RICHIESTO )

PAOLO ( PICCOLO )

 

Le sue origini :

Giudeo Nato a Tarso: ( I suoi genitori eranio artigiani , fabbricanti di tende )

Atti 21:39 Ma Paolo disse: «Io sono un giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo».

 

Cittadino romano : Atti 16:37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci battuti in pubblico senza che fossimo stati condannati, noi che siamo cittadini romani, ci hanno gettati in prigione; e ora vogliono rilasciarci di nascosto? No davvero! Anzi, vengano loro stessi a condurci fuori».

 

Atti 22:25 Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?»

Atti 22:26 Il centurione, udito questo, andò a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che stai per fare? Quest’uomo è romano!»

Atti 22:27 Il tribuno andò da Paolo, e gli chiese: «Dimmi, sei romano?» Ed egli rispose: «Sì».

Atti 22:28 Il tribuno replicò: «Io ho acquistato questa cittadinanza per una grande somma di denaro». E Paolo disse: «Io, invece, l’ho di nascita».

 

Paolo era, per nascita, cittadino romano (At16,37-38; 22,25-29; 25,7-12): nei primi tempi dell’impero, la cittadinanza romana era un privilegio ereditario non comune, soprattutto per gli abitanti delle province non italiche e comportava notevoli vantaggi economici, politici, fiscali e giuridici.

Non è chiara l’origine di questo status paolino e su quest’argomento sono state elaborate diverse ipotesi:

  • gli avi di Paolo, risiedendo a Tarso, beneficiarono del privilegio concesso ad alcuni Ebrei della Cilicia durante la campagna di Cesare contro Farnace, nel 47 a.C. circa;

  • gli avi di Paolo, risiedendo a Tarso, ottennero la cittadinanza in occasione di diversi privilegi concessi ai cittadini di Tarso da Marco Antonio dopo la vittoria a Filippi del 42 a.C.;

  • il padre (o il nonno) di Paolo, fabbricatore di tende, si distinse per l’aiuto militare fornito all’esercito romano durante una campagna militare di Cesare, Antonio o Pompeo e ottenne in riconoscimento la cittadinanza;

  • i genitori di Paolo furono condotti come prigionieri di guerra dalla città giudea di Giscala a Tarso (vedi Girolamo), divennero schiavi di un romano e furono affrancati, ricevendo automaticamente la cittadinanza;

 

STATO CIVILE .

Il Nuovo Testamento non ci fornisce notizie , non ci dice se Paolo avesse una moglie o che lei si sia separata da lui , come molti ipotizzano . Paolo si dichiara celibe .

CELIBE :

1Corinzi 7,8 Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch’io.

 

 

Lingue conosciute :

come Ebreo conosceva

Ebraico ;

Aramaico ; Atti 21:40 Il tribuno glielo permise e Paolo, stando in piedi sulla gradinata, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un gran silenzio, parlò loro in ebraico, dicendo: ( passo ambiguo )

 

Greco : Atti 21:37 Quando Paolo stava per essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: «Mi è permesso dirti qualcosa?» Quegli rispose: «Sai il greco?

Come cittadino romano doveva conoscere il latino , ma non c’è nessun passaggio del NT che lo accerti

 

Formazione culturale

Sebbene nelle fonti non venga direttamente affermato, Paolo dimostra di avere ricevuto una solida formazione greco-ellenista, probabilmente nella prima giovinezza nella natale Tarso importante centro culturale.

infatti che Tarso come centro culturale superava in quel periodo perfino Atene e Alessandria, tanto che Paolo parlando della città natale, a un comandante militare, poté ben dire che era “una non oscura città”Atti 21, 39

Atti 21:39 Ma Paolo disse: «Io sono un giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo».

 

Formazione religiosa :

 

 Paolo appare innanzitutto come un laico, cioè non appartenente a nessuna delle classi sacerdotali che gestivano il culto del tempio di Gerusalemme. In Filippesi 3,5 si definisce «fariseo quanto alla legge»

(v. anche Atti 23,6; 26,5),

cioè appartente a quel movimento che si era sviluppato pochi secoli prima dell’era cristiana e che nel I secolo era fortemente contrapposto al movimento aristocratico-sacerdotale dei sadducei su diversi aspetti dottrinali: diversamente da questi ultimi, i farisei accettavano l’immortalità dell’anima, l’esistenza degli angeli,

 I farisei si formavano in apposite scuole collegate alle sinagoghe, cioè luoghi di culto da loro gestiti e presenti ovunque vi fossero comunità giudaiche. In queste scuole tutti gli Ebrei imparavano a leggere le scritture ebraiche e i fondamenti della dottrina.

È verosimile che Paolo abbia iniziato la sua formazione farisaica in una di queste scuole a Tarso e secondo Atti 22,3 continuò e perfezionò gli studi a Gerusalemme presso l’autorevole maestro Gamaliele.

Atti 22:3 «Io sono un giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi;

 

* NOTA SU GAMALIELE : Atti 5:34 Ma un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati.

 

Paolo era un membro del   Sinedrio, da Atti 26,10 

 

Condizione economica

lasciato il lavoro da artigiano si arruolò nell’esercito romano , facendo carriera fino a diventare un membro importante del Sinedrio Tribunale ebraico con a capo il sommo sacerdote , quindi diventò benestante , era la cultura romana quella di arricchire esponenti dell’esercito e politici .

I magistrati ebrei dovevano essere ricchi: questa necessità permetteva anche di evitare di cedere alla possibilità di essere corrotti.

 

ASPETTO FISICO :

Non ci è noto l’aspetto fisico, la Bibbia ci dice solo che era ” un giovane ” Atti 7:58 e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo.

IL CARATTERE :

Secondo la sua stessa testimonianza , Paolo non aveva un buon carattere :

1Timoteo 1:12 Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me,

1Timoteo 1:13 che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità;

 

 

 

Devastatore

Atti 8:3 Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione.

( termine devastare : Rovinare con furia, distruggere con violenza )

 

Atti 9:1 Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote,

Atti 9:2 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.

 

 

Atti 22:4 perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,

 

Galati 1:13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand’ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; ( Filippesi 3:6 )

 

Furioso Atti 26:9 Quanto a me, in verità pensai di dover lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno.

Atti 26:10 Questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti santi; e, quand’erano messi a morte, io davo il mio voto.

Atti 26:11 E spesso, in tutte le sinagoghe, punendoli, li costringevo a bestemmiare; e, infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitavo fin nelle città straniere.

 

 

COCCIUTO E TESTARDO  E INTOLLERANTE ANCHE DOPO LA CONVERSIONE ( senti il tono della voce )

 

2Corinzi 11:23 Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé) lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte.

2Corinzi 11:24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno;

2Corinzi 11:25 tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.

2Corinzi 11:26 Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli;

2Corinzi 11:27 in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità.

2Corinzi 11:28 Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese.

 

 

 

Atti 13,13 Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme.

Atti 15,37-38  Barnaba voleva prendere con loro anche Giovanni detto Marco. Ma Paolo riteneva che non dovessero prendere uno che si era separato da loro già in Panfilia, e non li aveva accompagnati nella loro opera

( NOTA Atti 13:13 Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia; ma Giovanni ( Marco ), separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme.)

 

CAMBIAMENTO DI CARATTERE

( 2Timoteo 4:11 Solo Luca è con me. Prendi Marco ( prima l’aveva esluso )e conducilo con te; poiché mi è molto utile per il ministero )

 

BARNABA FU COLUI CHE MODELLO’ IL CARATTERE DI PAOLO

LO SPIRITO SANTO LI MISE INSIEME

Atti 13:1 Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.

Atti 13:2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati».

Atti 13:3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

 

 BARNABA IL CONSOLATORE

PAOLO L’INTOLLERANTE

 

L’aspro ed energico Paolo era però caratterizzato anche da un sincero affetto e amore

1Tessalonicesi 2,7-12

7 invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i suoi bambini. 8 Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate diventati cari. 9 Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio. 10 Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso di voi che credete; 11 sapete pure che, come fa un padre con i suoi figli,12 abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

 

IL SUO STATO DOPO LA CONVERSIONE

Ritornò a fare il costruttore di tende per sostenersi

 

Atti 18:2 Qui trovò un ebreo, di nome Aquila, oriundo del Ponto, giunto di recente dall’Italia insieme con sua moglie Priscilla, perché Claudio aveva ordinato a tutti i Giudei di lasciare Roma. Egli si unì a loro.

Atti 18:3 Essendo del medesimo mestiere, andò ad abitare e a lavorare con loro. Infatti, di mestiere, erano fabbricanti di tende.

 

 

1Tessalonicesi 2:9 Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio.

 LO STATO DI SALUTE DOPO LA CONVERSIONE

 

IL SIGNORE GESU’ DOVETTE USARE LE MINIERE FORTI PER DEMOLIRE QUEL CARATTERE FURIOSO : ATTERRANDOLO

 

1) Fu folgorato dalla luce e rimase momentaneamente cieco per tre giorni

 

Atti 9:1 Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote,

Atti 9:2 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.

 

Atti 9:3 E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d’improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo

Atti 9:4 e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?»

Atti 9:5 Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti.

Atti 9:6 Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».

Atti 9:7 Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno.

Atti 9:8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco,

Atti 9:9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

 

RECUPERA LA VISTA :

 

Atti 9:17 Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo».

Atti 9:18 In quell’istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato.

Atti 9:19 E, dopo aver preso cibo, gli ritornarono le forze. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco,

Atti 9:20 e si mise subito a predicare nelle sinagoghe che Gesù è il Figlio di Dio.

Atti 9:21 Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua con lo scopo di condurli incatenati ai capi dei sacerdoti?»

Atti 9:22 Ma Saulo si fortificava sempre di più e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.

 

 

2) Dio permette che satana gli metta una spina nella carne per abbassare la sua superbia

 

2Corinzi 12:7 E perché io non avessi a insuperbire per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca.

 

Il termine spina o scheggia ( skolops una cosa appuntita ) era un dolore reale , una sofferenza vera che aveva lo scopo di tenerlo umile . nel caso dei servi di Dio la sofferenza che può colpirli  non è mai senza scopo essa mette alla prova per rinforzare , colpisce per correggere . In questo caso si trattava di qualcosa provocata da un angelo di satana , una malattia permessa da Dio . cosa fosse esattamente questa malattia non viene specificato,tuttavia rientrava nella volontà di Dio e non poteva essere rimossa con la preghiera o con la fede . Il suo scopo era di insegnare che :

1) la grazia di Dio è pienamente sufficiente per il servitore che si 

     trova nella prova

2) la forza divina si realizza pienamente nella debolezza umana

3) Il servo di Dio deve gloriarsi nelle debolezze umane in modo che

    la potenza di Dio possa riposare su di lui

4) quando si deboli in se stessi , si è forti in Cristo :

 

2Corinzi 12:9 ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.

2Corinzi 12:10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.

 

Questa malattia era visibile e aveva deturpato il corpo di Paolo

l’esclamazione in Galati 4:15 se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati.  Forse ci dice che la malattia era sul volto e negli occhi

 

Leggiamo tutto il contesto

 

Galati 4:13 Voi non mi faceste torto alcuno; anzi sapete bene che fu a motivo di una malattia che vi evangelizzai la prima volta;

Galati 4:14 e quella mia infermità, che era per voi una prova, voi non la disprezzaste né vi fece ribrezzo; al contrario mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso.

Galati 4:15 Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia? Poiché vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati.

 

 

LO SPIRITO SANTO LO LEGO’ ATTESTANDO LE SOFFERENZE CHE DOVEVA SUBIRE .

 

Atti 20:22 Ed ecco che ora, legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme, senza sapere le cose che là mi accadranno.

Atti 20:23 So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni.

Atti 20:24 Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.

 

INFINE PAOLO FA UN ELENCO DELLE SOFFERENZE

2Corinzi 11:23 Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé) lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte.

2Corinzi 11:24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno;

2Corinzi 11:25 tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.

2Corinzi 11:26 Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli;

2Corinzi 11:27 in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità.

 

PAOLO SCRIVENDO AI ROMANI POTEVA DIRE

 

Romani 8:28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.

Romani 8:29 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli;

Romani 8:30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.

 

 

Romani 8:31 Che diremo dunque riguardo a queste cose?

Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?

Romani 8:32 Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?

Romani 8:33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.

Romani 8:34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

Romani 8:35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

Romani 8:36 Com’è scritto:

«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;

siamo stati considerati come pecore da macello».

 

Romani 8:37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.

Romani 8:38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,

Romani 8:39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 

 

 

Comments are closed.