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LA LIBERTA’

 

LA LIBERTÀ CRISTIANA
 Giovanni  8:36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.
 Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù,
L’etimologia della parola libertà è da ricondursi al latino libertas, a sua volta derivata da liber uomo legalmente libero , cioè il contrario del servus, lo schiavo. Infatti, nell’antichità, quello che per noi occidentali è il diritto, non era affatto scontato: si poteva nascere sia liber, sia servus (ed era molto probabile rimanere per tutta la vita nella stessa condizione); tuttavia in qualche caso, si poteva perdere o acquisire la libertà (il liberto, appunto, era colui che era passato dallo stato di servus a quello di liber). Da notare che libertà ha la stessa radice lib- che ritroviamo in altre parole come liberalità, libidine, libare tutte parole che rimandano all’idea di piacere, di gradimento. Senza impelagarci in interminabili disquisizioni filosofiche, teologiche, sociologiche, giuridiche etc, libertà è quindi la condizione di chi può decidere a suo piacere della propria persona, di chi può godere della propria autodeterminazione.
 La libertà è lo stato di chi è libero, l’essere libero, ossia la condizione che permette a un individuo di agire senza impedimenti, ovvero di scegliere se agire o non agire, senza che in alcuno dei due casi debba subire costrizioni fisiche o morali.
 La libertà si oppone direttamente alla schiavitù,e alla  prigionia. Privare una persona della libertà significa renderlo schiavo o imprigionarlo!
 La libertà non è libertinaggio, ossia costume di vita dissoluta
 L’equivoco più frequente, però, è quello di intendere la libertà come la possibilità di fare quello che si vuole, come l’essere indipendente da qualsiasi altro individuo e di poter disporre di sé stesso a proprio
 piacimento. Una libertà del genere non può non cozzare, prima o poi, con l’identica pretesa da parte degli altri. Intervengono, quindi le leggi e delle regole a stabilire dei limiti. Non possiamo fare quello che vogliamo perché dobbiamo rispettare anche gli altri: “la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri”. Chi fa discorsi del tipo “faccio quello che mi pare”, non vuole regole!
 In realtà abbiamo delle regole e delle autorità da rispettare ogni giorno
(1Pietro 2:13 a 17 ).
13 Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana istituzione: al re, come al sovrano; 14 ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dare lode a quelli che fanno il bene. 15 Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all’ignoranza degli uomini stolti. 16 Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio. 17 Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re.
 OLTRE A QUESTE AUTORITÀ NOI ABBIAMO UN’AUTORITÀ SUPREMA CHE È IL SIGNORE, A LUI BISOGNA ASCOLTARE E SOTTOMETTERSI!
1) IL BISOGNO DELLA LIBERTA’
Gli uomini parlano di libertà, anelano la libertà, manifestano per la libertà, l’uomo compie sforzi per raggiungere la tanto bramata libertà, ma qualunque sforzo possa compiere, non fa che precipitare ancora nell’assoluta mancanza di libertà
 Ci sono persone  sostengono di essere libere, era questa la condizione di alcuni interlocutori di Gesù Giovanni 8:31-35.
31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti d’Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: “Voi diverrete liberi”?» 34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato
è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.
 Si credevano liberi, ma, nella pratica erano schiavi, la loro era una libertà immaginaria, finta. Le persone che ascoltavano Gesù furono infastiditi dalla Sua affermazione (v. 32) e dichiararono, erroneamente, di non essere mai stati schiavi e quindi di non avere necessità di libertà (v. 33)!
 E’ ciò che le persone ancora oggi continuano a dichiarare, si professano liberi, in realtà essi, come eravamo noi un tempo sono schiavi! L’orgoglio fece dichiarare ai Giudei di non avere bisogno di libertà, l’orgoglio li aveva fatti dimenticare che essi erano stati schiavi per molti secoli di popoli stranieri:
 Schiavi per 400 anni degli Egiziani (Genesi 15:13; Esodo 12:41);
Schiavi per oltre 300 anni dei Filistei e popoli vicini;
Schiavi in Babilonia per 70 anni (Daniele 9:2);
Schiavi dei romani sotto i quali già da oltre 90 anni si trovava la Palestina (dal 63 a. C.) e tale schiavitù si protrasse fino al 135 d.C.1) Dio desidera che l’uomo sia libero, infatti, Egli gli donò tale facoltà al momento della creazione
 Genesi 2:16, 17.
16 Dio il SIGNORE ordinò all’uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
 2) L’uomo e la donna, in Eden ebbero la possibilità di esercitare la loro libertà; purtroppo, essi, sedotti dall’avversario, espressero la loro scelta, scelsero di disubbidire, la disubbidienza di Adamo ed Eva fu una loro scelta
 Genesi 3:4-6.
4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».
6 La donna osservò che l’albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
 Quello di Adamo ed Eva fu il primo peccato dell’uomo, ossia il peccato di origine, e il primo peccato dell’uomo fu un peccato di disubbidienza, non è poco! La disubbidienza davanti a Dio è un grave peccato! Essa è una chiara ribellione verso chi dice “non si fa”, perché si pensa di essere giusto, perfetto. Quella di Adamo è disubbidienza verso Dio verso il Suo comando! Il Signore non disse ad Adamo che non doveva mangiare frutta,
ma quel frutto!
                          NOTA
Il Signore con i Suoi divieti non ci rende la vita difficile, ma ci vuole togliere dalle cose che a noi fanno male, vuole preservarci da ciò che potrebbe nuocere la nostra anima! Si attirarono così il giudizio e la condanna divina, ossia le conseguenze della loro libera scelta! Ogni scelta porta delle conseguenze per noi e per le persone intorno a noi
 Genesi 3:16,
16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te».
17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
 V.23
  23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto
 Da quel momento l’essere umano ha esercitato la propria libertà sotto il peso del  peccato
Romani 5:12
12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato
Da un punto di vista spirituale, l’uomo senza il Signore vive nella condizione di schiavitù e di corruzione
 
2 Pietro 2:19; ( il contesto : falsi dottori )
19 promettono loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto.
 Romani 3:23
    23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio
Romani 6:23
23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
 Dal momento in cui l’uomo disubbidì a Dio il peccato ebbe delle conseguenze nella sua vita e tali conseguenze furono immediate, evidenti e permanenti.
 LE CONSEGUENZE FURONO ESTESE  A TUTTA L’UMANITÀ
(Romani 5:12):
 12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato
 La colpa: Consiste nella responsabilità che l’uomo ha nei    
                       confronti di Dio, ossia “rispondere di sé stesso”
            Genesi 3:7-9). “Adamo dove sei?”
 Dio voleva che rispondesse perché era intelligente! La colpa di Adamo era gravissima perché senza attenuante! Adamo trasgredì ed era in colpa rispetto a Dio. Quando si trasgredisce ad una legge si è in colpa e si va incontro ad una pena! Tutti gli uomini che non chiedono perdono a Dio, che non sono da Lui giustificati sono in colpa davanti a Dio!
 La corruzione: ciò che era puro, sano, si altera in senso negativo. L’uomo prima interiormente, poi esteriormente, si altera, peggiora, si decompone spiritualmente! La corruzione consiste nell’inclinazione al peccato che da Adamo si è estesa ad ogni uomo (Salmi 51:5; Efesini 2:3)! Per natura… di Efesini 2:3 si intende l’inclinazione al peccato che si concretizza nella volontarietà (1Giovanni 1:8, 10). La corruzione ha infettato l’intera natura dell’uomo: spirito, anima, corpo (2Corinzi 7:1; 1Tessalonicesi 5:23).
 La pena che consiste nella morte (separazione), in tutti i suoi aspetti:
separazione da Dio (Genesi 2:17; Efesini 2:5);
morte fisica (Genesi 3:19; Ebrei 9:27);
 la morte eterna, consiste nella separazione eterna da Dio (Giovanni 8:24 Apocalisse 21:8).
 Sono da prendere in considerazione anche le conseguenze immediate del peccato
 Galati 6:7, 8.
 7 Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. 8 Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna
2) IL MEZZO DELLA VERA LIBERTA’
 La vera libertà non rientra nelle possibilità naturali dell’uomo. Non la si ottiene :
Né con la riflessione interiore,
Né con lo sforzo della volontà,
Né con qualsiasi altro atto.
È impossibile per l’uomo poterla conquistare con mezzi umani, l’unico mezzo per poter essere veramente liberi è Cristo Gesù, soltanto Gesù ha il potere di farci godere della piena libertà Giovanni 8:32, 36;
30 Mentre egli parlava così, molti credettero in lui. 31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
 Isaia 61:1-3 ( LA SALVEZZA PROFETIZZATA E PROCLAMATA IN CRISTO :  Luca 4:17 a 21
61:1 Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me,
perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili;
mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,
per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi,
l’apertura del carcere ai prigionieri,
2 per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE,
il giorno di vendetta del nostro Dio;
per consolare tutti quelli che sono afflitti;
3 per mettere, per dare agli afflitti di Sion
un diadema invece di cenere,
olio di gioia invece di dolore,
il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto,
affinché siano chiamati querce di giustizia,
la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.
 
Per l’uomo, però, essa acquista una dimensione concreta solo quando egli si apre al  Vangelo, quando la predicazione suscita la fede e conduce ad un legame durevole con Cristo Gesù
 (2 Corinzi 5:20, 21)
 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.
 La vera libertà è fare volenterosamente, con dedizione quello che Dio dice di fare, perché Egli dice di fare ciò che è bene per noi!
 La libertà è un dono di Dio che il credente riceve grazie al sacrificio di Gesù, Egli ci ha acquistati a caro prezzo e ci ha liberati
(Galati 5:1)
5:1 Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù
   Il dono della libertà rimane a colui che lo elargisce.
Abbandonare Dio ha come conseguenza la perdita della libertà. Il libro dei Giudici 2:11-17 e seg , esprime con immensa chiarezza questo concetto dove è ricorrente lo schema:
Abbandono di Dio V. 12
Schiavitù  V.14
Liberazione V.16
Giudici 2:11-17
11 I figli d’Israele fecero ciò che è male agli occhi del SIGNORE e servirono gli idoli di Baal; 12 abbandonarono il SIGNORE, il Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dal paese d’Egitto, e andarono dietro ad altri dèi, fra gli dèi dei popoli che li attorniavano; si prostrarono davanti a essi e provocarono l’ira del SIGNORE; 13 abbandonarono il SIGNORE e servirono Baal e gli idoli di Astarte.
14 L‘ira del SIGNORE si accese contro Israele ed egli li diede in mano ai predoni, che li spogliarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, in modo che non poterono più resistere di fronte ai loro nemici. 15 Dovunque andavano, la mano del SIGNORE era contro di loro a loro danno, come il SIGNORE aveva detto, come il SIGNORE aveva loro giurato; e la loro tribolazione fu molto grande. 16 Il SIGNORE allora fece sorgere dei giudici, che li liberavano dalle mani di quelli che li spogliavano. 17 Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via percorsa dai loro padri, i quali avevano ubbidito ai comandamenti del SIGNORE; ma essi non fecero così. 18 Quando il SIGNORE suscitava loro dei giudici, il SIGNORE era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; poiché il SIGNORE aveva compassione dei loro gemiti a causa di quelli che li opprimevano e angariavano. 19 Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, andando dietro ad altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro; non rinunciavano affatto alle loro pratiche e alla loro caparbia condotta. 20 Perciò l’ira del SIGNORE si accese contro Israele, ed egli disse: «Poiché questa nazione ha violato il patto che avevo stabilito con i loro padri ed essi non hanno ubbidito alla mia voce, 21 anch’io non scaccerò più davanti a loro nessuna delle nazioni che Giosuè lasciò quando morì; 22 così, per mezzo di esse, metterò alla prova Israele per vedere se si atterranno alla via del SIGNORE e cammineranno per essa come fecero i loro padri, o no».
23 Il SIGNORE lasciò stare quelle nazioni senz’affrettarsi a scacciarle e non le diede nelle mani di Giosuè.
  lo schema si riproduce nell’intera storia del popolo di Israele riportata dal libro dei Re. La prigionia assira è conseguenza dell’empietà del Regno del Nord (2 Re 17:1-23), l’esilio babilonese dell’empietà del Regno del Sud (2 Re 21:1-15); nonostante poi Giosia fu un buon re, timorato di Dio che attuò eccezionali riforme politiche e religiose (2 Re 22:19, 20 e seg.; 23:25- 27). Un documento impressionante di questa perdita della libertà politica di Israele sono le Lamentazioni di Geremia!
 L’UOMO DIVENTA ANCORA SCHIAVO QUANDO DECIDE VOLONTARIAMENTE DI ABBANDONARE IL SIGNORE, DI DISUBBIDIRLO.
 3) ESSERE LIBERI DA CHE COSA ?
 Il credente prima di conoscere il Signore era schiavo del peccato,
Schiavo del mondo,
Schiavo del diavolo,
Schiavo dei vizi,
Schiavo dell’orgoglio,
 Il Signore lo ha reso libero (Giovanni 8:31,32; 36).
 LO HA RESO LIBERO:
Dal peso del peccato (Romani 5:1; Colossesi 2:13, 14);
 Dal potere del peccato (Romani 6:12, 14);
Dal piacere del peccato (Romani 6:18-22);
Dalla pena del peccato (Romani 6:23; 8:1, 2);
 Dalla paura, conseguenza del peccato (Genesi 3:8-10;
                                Romani 8:15; 1Giovanni 4:17, 18):
 Dall’ignoranza (Giovanni 8:31, 32, 36; Atti 17:30, 31;
                                       1Pietro 1:14, 15 ,16 ; 1Timoteo 1:13);
  Paura del futuro (Matteo 6:31-34; Filippesi 4:19; Salmo 37:25);
 Giov. 9:34-38; Salmo 91-14-16; 2Tim. 4:16, 17);
 Paura di invecchiare (Isaia 46:4; Salmo 92:12-15;
                                                          Proverbi 20:29);
 Paura della morte (Ebrei 2:14, 15; Giovanni 3:16; 11:25;  
                          1Corinzi  15:54-57; 1Tess. 4:13-18; Apoc. 21:1-4);
  Paura del giudizio di Dio (Giovanni 3:18; 5:24; Romani 8:1);
 DA OGNI ALTRO TIPO DI PAURA (Isaia 12:2  ; )
1 Giovanni 4:18 Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell’amore.
 LA LIBERTA’ CI PERMETTE DI
 Entrare nella presenza di Dio      (Ebrei 10:19
Efesini 3:10 a 12;  2:11-14, 18;  Colossesi 2:13, 14);
 Comunicare con Dio apertamente (Ebrei 10:19-22;  Galati 4:4-7);
 Lodare Dio (Efesini 2:1-5; Salmo 115:17); una persona che è morta non parla, non si può pretendere da un morto che possa parlare…, ma da una viva sì!… La conversione è paragonata alla “nuova nascita” (Giovanni 3:7); quando un bambino nasce si sente, eccome se si sente! Così deve essere per un credente che è nato di nuovo! Ci possono essere dei casi che il Signore ha vivificato, ma ci sono ancora dei legami(Giovanni 11:41-44).
41 Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito. 42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato». 43 Detto questo, gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori!» 44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti da fasce, e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». 45 Perciò molti Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto le cose fatte da Gesù, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e raccontarono loro quello che Gesù aveva fatto.
 Grazie al sacrificio di Gesù e nel suo nome, possiamo offrire un sacrificio di lode accettevole a Dio
(Ebrei 13:15)!
15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome
 Di perdonare e amare  
Matteo 5:43-48;
43 Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.
 riuscire a perdonare i propri nemici è una vera libertà, prima era schiavo dell’odio, di rancori, dell’orgoglio che impediva di perdonare! Come sarà possibile attuare questo principio perfetto? Solo permettendo che Cristo viva in noi! Quando per la potenza dell’Evangelo siamo rigenerati a nuova vita, riacquistiamo l’immagine di Dio che si era cancellata a causa del peccato. Allora la presenza di Cristo produrrà perdono, pace, mansuetudine, pazienza, allegrezza e tante altre virtù…
 Dagli stati d’animo; per “stato d’animo” si intende quelle emozioni di gioia o tristezza che la mente dell’uomo produce in base alla sensazione del momento che sta vivendo; ma non è sempre reale, perché se la crea l’uomo, può essere vero come non vero!
 (1Samuele 1:8; Salmo 55:4-8)…
 Ma vogliamo gridare con forza: “Perché t’abbatti anima mia? perché ti commuovi in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è la mia salvezza e il mio Dio”    (Salmo 42:11).
 Se ci si comporta secondo i propri stati d’animo, il credente certamente non sarà di buona testimonianza, perché allo stato d’animo segue un comportamento dettato dalla sensazione del momento. Il credente non può farsi governare dagli stati d’animo, egli è allegro nel Signore sempre
 1Tessalonicesi 5:16;
16 Siate sempre gioiosi; 17
 Filippesi 4:4).
4 Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.
 Il credente possiede “l’ottimismo della fede”… che lo spinge a ricercare il Signore e a rimanere sereno sempre, perché sa in chi ha creduto!
 Dall’insoddisfazione
1Timoteo 6:6-8);
6 La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno. 7 Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla; 8 ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. 9 Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. 10 Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.
 (Filippesi 4:11
11 Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo.
Dall’invidia (Esodo 20:17;
17 Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».
 Tito 3:3);
3 Perché anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda. 4 Ma quando la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore per gli uomini sono stati manifestati, 5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo, 6 che egli ha sparso abbondantemente su di noi per mezzo di Cristo Gesù, nostro Salvatore, 7 affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna.
 Dalla  superstizione  (Esodo  20:3,  22:18;  Deuteronomio  18:9-12;  Levitico  19:26,  31;    20:6, 27;    Geremia 27:9, 10).
 Dal giudizio delle persone
(Giovanni 12:42, 43);
42 Ciò nonostante, molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43 perché preferirono la gloria degli uomini alla gloria di Dio
 In definitiva ci ha liberati «dall’uomo vecchio» (Romani 6:6;
6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; 7 infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. 11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù.
          Confronta : Efesini 4:22- 24; Colossesi 3:10).
 La catena, della schiavitù di cui l’uomo deve essere liberato è proprio il peccato.
 Colui però che è libero dal peccato non è automaticamente, quasi per magia, assicurato da esso. Anche il credente ha bisogno di essere esortato a una lotta incessante contro il peccato
 (Romani 6:12; 1Corinzi 6:18-20; 1Timoteo 6:9-11; 2Timoteo 2:22). Egli come tutti è esposto al tentatore (2Corinzi 2:11;
1Tessalonicesi 3:5;     1Pietro 5:8, 9).
 Per questa ragione accanto all’indicativo che annuncia il fatto compiuto della liberazione dal peccato «al quale siamo morti» (Romani 6:2),
 troviamo sempre l’imperativo che esorta a non lasciare più spazio al peccato (Romani 6:12)
12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze
 e a vivere per Dio in Cristo (Romani 6:11).
11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù.
 La libertà prima di ogni cosa ce l’abbiamo dentro, è una condizione del cuore! E’ uno stato che Dio ci ha dato! Ci ha fatti liberi e siamo liberi! Possiamo essere privati della libertà di stampa, di pensiero, ma non di questa libertà
(Atti 16:13 a 15)!
13 Il sabato andammo fuori dalla porta, lungo il fiume, dove pensavamo vi fosse un luogo di preghiera; e sedutici parlavamo alle donne là riunite. 14 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo. 15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, entrate in casa mia, e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.
 L’USO IMPROPRIO DELLA LIBERTA’
 Non bisogna, però, in nome di una falsa libertà scadere nella licenziosità; è necessario, quindi,
    non abusare della libertà e farne di essa:
 Una giustificazione per sfogare i desideri carnali
(Galati 5:13);
13 Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri
 Una giustificazione per darsi al male
(1Pietro 2:16 a 17 );
16 Fate questo come uomini liberi, che non si servono della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio. 17 Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re.
 Una giustificazione per cercare il proprio vantaggio
(1Corinzi 10:23, 24);
23 Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica. 24 Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri
 Il concetto che il credente è «libero in Cristo»
(Galati 5:1)
Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.
 non significa quindi l’essere “libertino”, il paradosso dell’uomo libero è l’essere nel contempo libero e, in quanto tale, servo di Cristo
 (Romani 1:1).
Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, messo a parte per il vangelo di Dio,
 La vera libertà si acquista in Cristo dimorando pienamente nella Parola di Dio. La libertà del credente è come quella di un pesce: è libero finché rimane nell’acqua (la Parola).                                                                    
                                                                                        FINE
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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