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LA SALVEZZA: IL PIANO DI DIO




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Gesu-l-unica-fonte-di-salvezzaLA SALVEZZA  : IL PIANO DI DIO
TESTI DA LEGGERE: Romani 3:23; Salmo 51:5; 1 Pietro 1:18, 19;
Efesini 2:1; Colossesi 1:13; Romani 8:2; Efesini 2:13;
Giovanni 3:3-8; 1:12,13; Romani 5:1; 1Tessalonicesi 5:23.
VERSO D’ORO:
« Chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato »(Romani 10:13).
VERITA’ CENTRALE : La salvezza è libero dono di Dio,
( DORE’A : dono immeritato ) acquistato per l’umanità mediante il sangue di Gesù e ricevuta per fede.
La salvezza non è ottenuta dall’uomo con le proprie opere; Efesini 2:8 a 9
E’ una  iniziativa divina in favore dell’uomo. Efesini 2: 13
 La parola fondamentale per designare la liberazione dell’uomo dal peccato è: salvezza.
Essa include tutta l’opera di Dio, dalla giustificazione alla glorificazione. Romani 5:1
Per la grazia di Dio, il peccatore, mediante la fede, è liberato dalla pena, dal potere e dalla presenza del peccato. 1 Pietro 1:18,19
La salvezza del credente è triplice: Romani 3:23 a 25
1) egli è salvato, per quel che riguarda il suo passato;
2) viene salvato nel presente;
3) sarà salvato nel futuro.
La salvezza è il rimedio di Dio per la malattia del peccato; è il metodo che Egli usa per preparare l’uomo a vivere con Lui in Cielo.
LA NECESSITA’ DELLA SALVEZZA
Romani 3:23
La Bibbia insegna chiaramente che tutti gli uomini sono peccatori.
Le evidenze del peccato sono dovunque. Leggi trasgredite e cuori spezzati parlano della Caduta dell’uomo.
Malattie e morte sono i risultati del peccato.
Romani 5.12
L’influenza maligna del peccato ha infettato l’intera creazione.
Romani 8:18 a 23
Nessuno è sfuggito al segno della Caduta.
Che cos’è  il peccato?
La Bibbia dice che il peccato è l’allontanamento dal modello divino; E’:
una caduta o una deviazione dalla verità e dalla giusta via
DIO IN CRISTO DESIDERA RICONCILIARE L’UOMO A SE
2 Corinzi 5:17 A 21 ; Efesini 1:7;
 La Scrittura dice ancora che il peccato è:
violazione della legge.       1 Giovanni 3:4
L’uomo è peccatore.
Il peccato è condannato da Dio; perciò, tutti i peccatori sono
 perduti. Romani 3:23 a 24
La sola speranza, per l’uomo, è di trovare un aiuto al di fuori di sé; perché è assolutamente impotente a salvare se stesso. Se egli deve sfuggire alla morte che è il « salario del peccato »,
Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
deve avere per sé la grazia salvifica di Dio; deve ricevere la salvezza. Giovanni 3:15 a 17 .
IN CHE CONSISTE LA SALVEZZA
Salvezza è una parola meravigliosa, ma molte persone, anche credenti, non conoscono chiaramente il suo significato.  E’ una delle  grandi dottrine della Bibbia; ed è l’inizio dell’esperienza cristiana.
La salvezza può essere descritta come:Redenzione dal peccato. La redenzione dal peccato richiedeva la morte mediante lo spargimento di sangue. L’unico prezzo adeguato per soddisfare le esigenze della Legge, trasgredita dagli uomini, è il sangue del Golgota. Mediante il sangue,
versato da Gesù, si è liberati dalla schiavitù del peccato
Romani 3:25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato,
 Romani 5:9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira.
 Romani 11:14 sperando in qualche maniera di provocare la gelosia di quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni..
 Ef 2:13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.
 1P 1:18 a 21 18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, 19 ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. 20 Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; 21 per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio.
 Resurrezione dai morti. Gli uomini possono essere vivi sul piano morale e fisico, ma spiritualmente sono morti.
Tutti gli uomini sono nel cimitero del peccato, ma Cristo è venuto per dare la vita spirituale. Quando l’uomo crede in Lui, Egli lo risuscita dalla tomba della morte spirituale e gli dà la vita divina.
Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
Liberazione dalle tenebre. La Bibbia dipinge a fosche tinte la degradazione dell’uomo che vive nelle tenebre del peccato. Il peccato ha dato inizio a un processo di degenerazione, che è destinato a finire nel giudizio. Poiché l’uomo si è allontanato da Dio, Egli lo ha abbandonato a se stesso lasciandolo in preda alla sua malvagità. Come risultato di ciò, l’uomo è immerso nelle tenebre. A causa del peccato egli è totalmente incapace di capire le realtà spirituali, ma la salvezza gli può aprire gli occhi; e per la grazia di Dio egli può passare dalle tenebre alla luce.
Giovanni 3: 14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».
 Colossesi 1:13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.
Atti 26.9 a 20
Liberazione dalla cattività. Il peccatore è schiavo del peccato e di Satana; è legato da grosse catene e ben presto scopre l’impossibilità di spezzarle. Non può fare nulla per liberarsi, ma Cristo lo può liberare dal dominio del peccato e dalla schiavitù sotto Satana. Il peccatore, ponendo la fede nei meriti salvifici di Cristo, viene liberato. Viene liberato dal peccato per godere dello amore del Salvatore e per servirLo. Tutto ciò è messo da Dio a disposizione di quanti vogliono essere salvati.
 Apocalisse 1: 4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ritorno dall’esilio. A causa del peccato, l’uomo è stato se-parato da Dio. La Bibbia parla di questa sua posizione come di uno che è « molto lontano ». La Caduta ha esiliato Adamo ed Eva dal giardino di Eden. Da allora l’uomo è vissuto nell’esilio, lontano da ogni comunione con Dio. Cristo, mediante il Calvario, ha posto rimedio a questa triste condizione. La salvezza, per così dire, ricon-duce l’uomo a casa, con Dio; è un ritornare dall’esilio, per vivere in gloriosa comunione col Signore.
Ef 2:13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.
5 PASSI PER LA SALVEZZA
 LE CONDIZIONI PER LA SALVEZZA
 1) LA FEDE : CREDEDRE
Romani 10:16 Ma non tutti hanno ubbidito alla buona notizia; Isaia infatti dice:
«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?»
 Romani 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.
 2) Ravvedimento
E’ stato definito il vero dolore del peccato con lo sforzo
     sincero di abbandonarlo
( RIENTRARE IN SE STESSI E  
CONSIDERARE LA PROPRIA CONDIZIONE
Il ravvedimento è quell’atto in cui il peccatore preso da un profondo sentimento del suo peccato , dopo essere venuto a conoscenza della grazia di Dio in Cristo con dolore e odio verso il peccato si rivolge a Dio con l’intera personalità :
Con la mente
 L’emotività
 La volontà
   Luca 15:16 Ed egli avrebbe bramato riempirsi il corpo de’ baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.
Luca 15:17 Ma rientrato in sé, disse: Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza, ed io qui mi muoio di fame!
Luca 15:18 Io mi leverò e me n’andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro te:
Luca 24:45 Allora aprì(Gesù) loro la mente per capire le Scritture e disse loro:
Luca 24:46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno,
Luca 24:47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme.
 Atti 2:37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»
 Atti 2:38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
ATTI 3:19 ; 17:30 ; LUCA 3:8
 2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.
3) PENTIMENTO : E’ legato al RAVVEDIMENTO
Rivolgersi a Dio e provare dolore per il peccato commesso , ravvedersi e quindi cambiare vita
IL PENTIMENTO IMPLICA
1)  Conoscenza del peccato
2)  Profondo dolore
3)  Abbandono del peccato
 4) CONFESSIONE
1Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
 5) CONVERSIONE : convergere , cambiare rotta
    Il termine conversione significa convergere verso Dio è strettamente legata la ravvedimento e al pentimento
Atti 3:19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati,
 E’ LOPERA DELLO SPIRITO SANTO
Giovanni 16:7 Pure, io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò.
Giovanni 16:8 E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio.
 LA GIUSTIFICAZIONE
 La natura della Giustificazione: ASSOLUZIONE DIVINA
La parola «giustificare» è un termine giuridico che significa «assolvere», dichiarare giusto, emettere sentenza di assoluzione. L’immagine è presa dalle relazioni legali: il colpevole sta ritto davanti a Dio, il giusto Giudice ma, invece di una sentenza di condanna, riceve una sentenza di assoluzione.
Essere «giustificati», o «giusti», significa essere accettati da Dio: una condizione in cui si entra per fede.
È un dono gratuito di Dio, reso possibile attraverso la fede in Cristo (Romani 1:16,17;
16 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; 17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».
 Romani 3:21,22 ). È lo stato nel quale si trova il credente
21 Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: 22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono – infatti non c’è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù
(Romani 5:1,2). Nonostante il suo passato peccaminoso e la sua
presente imperfezione, il credente ha una posizione sicura in relazione a Dio; «giustificato»
Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio;
“ Giustificato “ è il verdetto di Dio e nessuno può contraddirlo (Romani 8:33 a 39).
33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Com’è scritto:
«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;
siamo stati considerati come pecore da macello».
37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
La dottrina della giustificazione,,è stata definita come segue:
 «La giustificazione è un atto della gratuita grazia di Dio, per il quale Egli perdona tutti i nostri peccati e ci accetta come giusti agli occhi Suoi unicamente per la giustizia di Cristo, ricevuta solamente per fede».
La giustificazione, prima di tutto, è un mutamento di posizione del peccatore: mentre prima era condannato, ora è assolto; mentre prima era sotto la condanna divina, ora è oggetto della lode divina.
La giustificazione include qualcosa di più che il perdono dei peccati e la rimozione della condanna; all’atto della giustificazione, Dio pone il colpevole nella posizione di un giusto.
il governatore di uno Stato può perdonare un criminale, ma non può ristabilirlo nella condizione di uno che non abbia mai violato la legge. Iddio invece può fare entrambe queste cose: Egli cancella il passato con i suoi peccati e le sue colpe, poi tratta l’individuo come se non avesse mai commesso alcun peccato in vita sua! Un criminale perdonato non viene considerato o definito come uomo perbene e giusto; ma quando Dio giustifica il peccatore, lo dichiara giustificato, cioè giusto davanti a Sé. Non vi è giudice che possa legalmente giustificare un criminale, cioè dichiararlo uomo perbene  e giusto; Paolo ci assicura che Dio ha giustificato gli empi. « il miracolo dell’Evangelo è che Dio va agli ingiusti con una misericordia che è allo stesso tempo giustizia e consente loro per la fede, nonostante ciò che essi sono, di entrare in una nuova relazione con Lui, una relazione resa possibile dalla Sua divina bontà. Tutto il segreto del cristianesimo del Nuovo Testamento, di ogni risveglio religioso e di ogni riforma nella Chiesa, consiste nel meraviglioso e glorioso paradosso:
Romani 4:5 “Dio giustifica gli empi”».
Vediamo dunque che la giustificazione è prima una sottrazione :
 La cancellazione dei peccati,
  e poi un’addizione,
L’attribuzione ( dare , assegnare , conferire : un premio, una ricompensa , un dono )  della giustizia.
LA NUOVA NASCITA 
Giovanni 3:1 a 8
C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”. 8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
 TESTI DA LEGGERE: Giovanni 3:3; Matteo 18:3; Giovanni 1:12, 13; 3:9; 2 Corinzi 5:17. VERSO D’ORO: « Gesù gli rispose dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio » (Giovanni 3:3).
VERITA’ CENTRALE: Non c’è salvezza reale senza la trasformazione spirituale della rigenerazione ( NUOVA NASCITA )
Non c’è salvezza senza la trasformazione spirituale della
Rigenerazione ( nuova nascita ). La dottrina della rigenerazione
( nuova nascita )  è presentata in tutto il Nuovo Testamento; non è una dottrina particolare di Giovanni o di Paolo. Tutto il Nuovo Testamento la insegna con grande chiarezza dal Sermone sul Monte, ai Vangeli e alle Epistole. Il vangelo di Giovanni è ricco di insegnamenti intorno alla rigenerazione o nuova nascita, come la si chiama comunemente. Il terzo capitolo di Giovanni è l’esempio classico di questo insegnamento.
LA NECESSITA’ DELLA NUOVA NASCITA
Gesù disse: (Giovanni 3:3). « In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio » Questo versetto della Scrittura significa esattamente quel che af-ferma; una via e una sola conduce al giusto rapporto con Dio che dà la salvezza. L’uomo deve essere rigenerato, nato di nuovo. Il solo accesso nella vita cristiana è attraverso la porta della rigene-razione, la quale è l’atto con cui Iddio impartisce la natura divina al peccatore pentito e credente, e questi diventa un figliuolo di Dio.
NOTA : In molti ambienti tradizionali delle chiese, prevale l’insegna-mento che tutti coloro che vivono in una nazione, per così dire, cristiana e frequentano una chiesa, sono cristiani. Ma ciò è ben lontano dalla verità. Non si è seguace di Cristo né membro del Regno di Dio soltanto perché si vive in una nazione, per così dire, cristiana o si frequenta una chiesa. Ragionare in tal modo è fare cristiani anche assassini, adulteri e ladri.
 Un altro falso insegnamento è quello che include tutti gli uomini nel Regno di Dio in quanto esso sostiene che Dio è il padre di tutti. Invece, l’uomo è creatura di Dio; ma, a causa della disubbidienza, è diventato un figliuolo del diavolo :
1 Giovanni 3: 9 a 10 : 9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. 10 In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello.
Solo mediante la potenza rigeneratrice di Dio si può diventare un figliuolo di Dio.
Giovanni 1:12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
Efesi 2:1°  Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù,
 Le anime oneste e in cerca della verità saranno pronte ad ammettere che gli uomini sono peccatori. Il male che circonda gli uomini non è il risultato di ambienti deprimenti, di rovesci
economici, di difficili condizioni sociali, di disadattamenti psicologici. Tutte queste situazioni contribuiscono alla distretta dell’ordine
sociale, ma in ogni dove il vero problema è causato dal peccato insito nel cuore di ogni uomo. « Tutti hanno peccato », sia che si tratti di coloro che godono dei maggiori vantaggi, che la vita possa offrire, sia che si tratti di coloro cui è stata negata la maggior parte delle cose buone della vita. Quasi tutti sarebbero d’accordo sul fatto che le persone estremamente malvage hanno bisogno della salvezza di Dio. Ma Gesù ha detto: « Bisogna che nasciate di nuovo » a Nicodemo, un uomo retto, uno dei capi religiosi d’Israele. Gesù considerava, e considera, la rigenerazione, la nuova na-scita, come l’esperienza più importante ed essenziale della vita umana.
 IL SIGNIFICATO DELLA NUOVA NASCITA ( RIGENERAZIONE )
La  nuova nascita, non è conoscenza, giacché si tratta di una nuova nascita.
La nuova nascita, non è una semplice riforma di vita, un semplice voltar pagina.
Una riforma di vita può rendere gli uomini cittadini rispettabili, ma non certo cittadini del Regno dei Cieli.
Una riforma di vita non produce la nuova nascita, ma la nuova nascita porta con sé una riforma di vita.
La nuova nascita e non è nemmeno appartenere ad una chiesa. Molte chiese accettano come membri anche dei peccatori. Inoltre, La nuova nascita  non è neppure partecipare alla Cena del Signore o accettare il battesimo in acqua.
 Ma la nuova nascita, Dal punto di vista divino, è il totale cambiamento dell’individuo. Dal punto di vista umano è chiamato conversione.
 La nuova nascita  viene  dall’Alto
Non è una potenzialità umana che possa essere sviluppata mediante un qualche processo;
 Giovanni 1:11 È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
13 i quali non sono nati da sangue,
 (il greco traduce : aimàton
Il latino Ex sanguinibus: sangui : tradotto in italiano al singolare con : sangue,  rappresenta lo scambio del DNA dei genitori nell’atto sessuale,la nuova nascita non si trasmette dai genitori , )
 né da volontà di carne, ( auto convincimento )
né da volontà d’uomo, ( per mezzo di un uomo: psicologo e…..
ma sono nati da Dio.
 ma è qualcosa che viene operato nell’uomo dallo Spirito Santo. Rigenerazione significa creazione del tutto nuova. Iddio non si limita a infondere nella vecchia creazione una nuova forza; Egli opera una nuova creazione, impartendo la natura divina. La rigenerazione è una nascita spirituale; è un mutamento assoluto. Gli appetiti della vita vecchia con le sue abitudini sono sostituiti da nuovi desideri, poiché chi è nato di nuovo, ad opera dello Spirito, vive una vita nuova.
 I MEZZI DELLA RIGENERAZIONE
La nuova nascita  ha un aspetto divino e un aspetto umano. Da parte divina quattro sono i mezzi che concorrono alla nuova nascita:
 1) La volontà di Dio;       2 Corinzi 5:17,19 ; Colossesi 1:20 ; 2:14
 2) L’opera  di Cristo;      1 Pietro 1.18 a 20 ; 1 Giovanni 5: 6 a 8
 3) la Parola di Dio;     Giovanni 15:3 ; 17:17 : 1 Pietro 1:23
 4) L’opera dello Spirito Santo.    Tito 3:5
 L’uomo nasce di  nuovo per « volontà di Dio ». La meraviglia di tutti i tempi sta proprio in questo, che Dio, per Sua libera scelta, abbia elette persone a diventare eredi della salvezza eterna mediante la fede nell’opera del Suo Figliuolo sulla croce. Iddio ha preparato ed ha portato a compimento la salvezza di propria volontà. L’opera espiatoria di Cristo è la base della salvezza dell’uomo. La morte di Cristo sulla croce non può guarire la malattia del pec-cato che è in lui fino a che la potenza di guarigione e di purificazione divina non entra in lui. E per questo è necessaria la nuova nascita. 2 Si è rigenerati mediante là « Parola di verità ». Il germe vitale racchiuso nella Parola di Dio, quando è accolto nel terreno ben preparato di un cuore credente, produce e sviluppa vita.
 Si considerino queste parole della Bibbia:
 1) « Rigenerati da seme incorruttibile »;
1Pietro 1:23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.
 2) « chi ascolta la mia Parola e crede »;
Giovanni 5:24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
 Romani 10.17 « Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo. »;
 Eb 4:12 « la Parola di Dio è vivente, ed efficace ». ,…
 Lo Spirito Santo è l’Agente che opera insieme con la Parola di Dio e il sangue di Cristo per attuare la volontà di Dio nella rige-nerazione di qualcuno. La nuova nascita è l’inserimento della vita, mediante il soffio stesso di Dio, in un essere umano. L’opera dello Spirito è presente, anche se non può essere osservata, nell’atto di fede in Cristo. Paolo la descrive come un’esperienza di
 purificazione, « il lavacro della rigenerazione », Tito 3:5
 e un’esperienza di una nuova vita data da Dio
« il rinnovamento dello Spirito Santo ». Tito 3:5
 Due fatti bisogna ricordare a proposito della rigenerazione.
 Il primo è l’efficacia dell’azione di Dio;
 il secondo è l’azione dell’uomo.. Per quello che riguarda la parte dell’uomo ,nella nuova nascita  bisogna notare che l’uomo deve:
 1) Ravvedersi
 2) Riconoscere il proprio peccato;
 3) Confessare il proprio peccato e abbandonarlo; 
 5) Credere al Vangelo
 6) Accettare Cristo
 IL MISTERO DELLA RIGENERAZIONE
Nessuno può comprendere appieno l’opera della
 Nuova Nascita . Essa è un mistero; è al di là dell’osservazione umana. Anche la nascita fisica è un mistero. Donde e in che modo viene nel nuovo essere lo « spirito »? C’è una immensa differenza fra un bimbo nato morto e uno che nasce vivo e vitale. Nel secondo caso si ha una manifestazione di vita, nel primo no. Anche la nuova nascita è avvolta nel mistero. Si hanno insegnamenti che permettano di comprendere il miracolo della nuova nascita, ma ancora di più si ha il privilegio di credere e di accettare questo grande miracolo di Dio. L’opera dello Spirito nella Nuova Nascita  può essere paragonata al vento.
 Giovanni 3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
 L’uomo non può influire sulla direzione del vento, perché esso è mosso da una forza ben superiore alla sua. I movimenti del vento sono reali, ma allo stesso tempo misteriosi. Esso è invisibile, segreto, incomprensibile; ma se ne può udire il suono, se ne può sentire la forza, osservare l’azione e vederne gli effetti. La rigenerazione è invisibile e incomprensibile; ma può essere sperimentata, e i suoi risultati possono diventare manifesti, ed essere veduti e uditi da tutti. Supera la capacità dell’uomo di com-prenderla e di spiegarla, ma ne può raccoglierne benefici eterni se è disposto ad accettarla.
 I MOLTEPLICI EFFETTI DELLA RIGENERAZIONE
Coloro che sono rigenerati fanno l’esperienza di un cambiamento totale. La loro natura cambia, poiché essi diventano
 « partecipi della natura divina ». 2 Pietro 1:4
 La loro vita cambia, perché essi vengono ristabiliti nella comunione con Dio. I loro desideri mutano, perché essi vedono il mondo come lo vede Iddio e valutano le situazioni e le cose, almeno in parte, nella prospettiva di Dio. C’è un mutamento di direzione, non solo per quel che riguarda la loro esistenza in questo mondo, ma anche la loro eternità.
 Quelli che hanno fatto l’esperienza della nuova nascita, guardano oltre le cose che si vedono e che sono soggette a mutare, alle cose che non si vedono e che sono eterne.
 2 Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
La Nuova Nascita  è un’opera sovrana, un’opera segreta, una opera che si rivela da sé. Non è possibile spiegarla in termini
scientifici; si può anche non essere capaci di esprimerla in termini filosofici d’umana sapienza, ma si può farne l’esperienza, e
dimostrare la grazia e la potenza di Gesù Cristo con l’esempio di una vita trasformata.
 A Dio sia la glori

                                             La Santificazione

Introduzione

Il termine greco Hagiazo ha il significato di:  far santo, mettere da parte, dedicare, purificare l’altra parola Hagiasmos assume il significato di: santità, separazione dalle cose mondane, e quindi santificazione. Ciò per specificare che le componenti essenziali della santificazione sono l’allontanamento del cristiano da qualsiasi cosa lo possa portare a commettere atti peccaminosi e la dedicazione verso le cose di Dio. La santificazione si rivela importante e fondamentale per il cristiano, il quale, non può sottovalutarla, in quanto costituisce un’ azione completa di Dio. Egli agisce, mediante lo Spirito Santo, per santificare il credente fin dall’inizio del suo rapporto con Lui (Dio); infatti è scritto: “Parla a tutta l’assemblea dei figli d’Israele e dì loro: “Siate santi, perché io l’Eterno, il vostro Dio, sono santo” Levitico 19:2 ed ancora: “Poiché sta scritto: “Siate santi, perché io sono santo” 1° Pietro 1:16.

ORIGINE DELLA SANTIFICAZIONE

L’origine della santificazione coincide con il sacrificio di Cristo mediante il suo intervento redentivo. Questo intervento includeva, sicuramente la nostra nettatura dal peccato, infatti troviamo scritto nella Parola di Dio: “ Il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opereTito 2:14. Tutto il Nuovo Testamento dichiara questo concetto, ovvero, che Gesù Cristo è stato fatto nostra santificazione, infatti leggiamo: “ Ora grazie a lui siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione “ 1° Corinzi 1:30 (vedi anche Efesini 5:25, 26; Ebrei 10:10; 13:12;

                                                        1°Giovanni 1:7).

Quindi il sacrificio vicario di Gesù Cristo non era soltanto un evento legittimante ma potentemente santificativo. Infatti egli si sacrificò, mediante la croce, affinché chiunque avrebbe creduto in lui, potessero assumere una caratteristica santificativa, senza peccato e senza difetto alla presenza di Dio, infatti è scritto: “ Ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa “ Colossesi 1:22. La santificazione scaturisce dal nostro legame con Dio in Cristo, ottenuta mediante il sacrificio vicario di Gesù sulla croce; essa sorge dalla nostra relazione con Dio attraverso Cristo. Infatti le scritture ci dicono: ” Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene, affinché siamo partecipi alla sua santità.”      Ebrei 12:10.  

 

 

 

L’ESSENZA DELLA SANTIFICAZIONE

Meditando le scritture, alcuni temi sulla santificazione, assumono un significato ben definito.

Un modo di vivere tangibile: Tutto quello che concerneva l’adorazione ed il servizio di culto verso Dio, nel Vecchio Testamento, fu definito santo, onde per cui, la vocazione sacerdotale, il tempio, gli altari, l’olio per ungere, le grandi celebrazioni come la Pentecoste, la Pasqua ed il Sabato, fondamentalmente, erano santi. La santità fu attribuita alle persone ed alle cose appartate per il servizio a Dio. Nel Nuovo Testamento, troviamo la stessa concezione oggettiva della santificazione, in alcuni passi viene vista come strutturale con una relazione efficace con Dio, ovvero che il credente è consacrato a Dio e gli appartiene. In merito a ciò, egli viene definito santo leggiamoo Atti 9:13; Romani 8:27; 12:13; 15:25; 1°Corinzi 6:1. La morte di Cristo costituisce il punto di partenza per un cristiano per raggiungere una completa santificazione. I credenti sono messi a parte per il Signore per le qualità attribuite al sacrificio di Cristo Gesù nella loro vita; in conseguenza di ciò, i cristiani sono messi a parte ” in Cristo” come conseguenza del loro credere in Lui, in Ebrei sta scritto: ” per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre ”

                                                                                 Ebrei 10:10.

Una consapevolezza personale: La Parola di Dio ci dice che la santificazione costituisce più di un nuovo modo di essere o un nuovo atteggiamento in rapporto con Dio, ma è anche una questione di cuore. La santificazione conquistata da Cristo per i credenti significa l’essere appartati per servire Dio, che sicuramente costituisce un esperienza personale e soggettiva, che porta un risultato importante e concreto su coloro che si sono santificati. La santificazione è assegnata, ai credenti, mediante lo Spirito Santo. In considerazione di questo il credente è rinnovato nella sua somiglianza a Gesù Cristo (leggi Romani 8:29); lo stato spirituale del credente viene cambiato al suo nuovo stato, Cristo è nel credente come è pure per lui. La santificazione, verificata in qualità di esistenza soggettiva, ha come fondamento l’unione spirituale con Cristo, attraverso la sua morte e resurrezione. L’Apostolo Paolo nell’Epistola ai Romani 6:23 parla della morte e della resurrezione del credente con Cristo che comporta un nuovo modello di vivere. Il vecchio uomo è crocifisso con Cristo e risorge in novità di vita

(leggi i versetti 4 e 5 del capitolo medesimo)…….questo morire e resuscitare spirituale costituisce un esperienza interiore che comporta risultati esteriori con la fine della vecchia vita e la concomitante nuova esistenza in Cristo.

Un’opera di Dio: In 1° Tessalonicesi 5:23 leggiamo: ” Ora l’Iddio della Pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del nostro Signore Gesù Cristo”. Da questo versetto leggiamo chiaramente come Dio abbia un ruolo determinante nel processo di santificazione, egli separa il credente dal peccato per portarlo a sé; rimodellandone la natura, affinché possa compiere Sua volontà. Gesù nella preghiera sacerdotale (vedi Giovanni 17:17) usa l’espressione ” santificali nella tua verità” egli pregò il Padre per i suoi discepoli, questa espressione evidenzia che il cristiano è santificato nella verità di Dio, attraverso il Suo Figliuolo Gesù Cristo, è sicuramente lo Spirito Santo, compie un’opera determinante per il conseguimento di tale obiettivo. Egli (lo Spirito Santo) guida i cristiani, attraverso la santificazione, a non gratificare i desideri carnali……infatti sta scritto: “Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne” Galati 5:16.

Quindi la nostra santificazione ha una estensione energica volta ad una relazione efficace e continua con Dio, dove lo Spirito Santo cambia la nostra esistenza e dispone importanti motivazioni per una valida vita in Cristo. Il cristiano viene ad essere trasformato a somiglianza di Gesù Cristo mediante la potenza dello Spirito Santo. Egli cambia il nostro carattere e il nostro comportamento portando frutti importanti nella nostra vita

(Galati 5:22,23), portando una potente testimonianza agli altri.

Un dovere per il cristiano: Mentre l’opera di Dio è fondamentale riguardo al piano relativo alla santificazione, e, mentre, l’opera dello Spirito Santo, assume un importanza cruciale, è allo stesso modo determinante, la volontà del credente, il quale permette una realizzazione pratica della santificazione. Infatti nel Vecchio Testamento, Dio consacrava il suo popolo (Esodo 31:13), ma è altresì vero che ordinò nel contempo, al popolo, di consacrarsi a Lui (Numeri 11:18). Egli vuole che il credente replichi, a questa opera santificativa da parte di Dio, ricercando e mettendo in pratica una conduzione santa e irreprensibile della propria vita. I santificati in Cristo Gesù sono chiamati a vivere una vita di santità: ” In virtù di questa <<volontà>> siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre” Ebrei 10:10 ed ancora “

Ebrei 12:14 , 15 “Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi non ne siano contagiati”. In questo passo, è implicitamente scritto che è un dovere ed un impegno del cristiano: quello di avere una condotta personale adeguata. Poiché tramite una vita condotta sul binario della disciplina il cristiano può permettere a Dio di lavorare nella sua vita, e nel contempo, progredire nel cammino della santificazione. In Filippesi 2:12,13 tale verità viene evidenziata dall’Apostolo Paolo: “Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, Poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” Non esistono sentieri alternativi per raggiungere la santità e l’essenza spirituale, ogni lato del nostro carattere e della nostra vita, deve essere basato su Cristo.

L’Apostolo Paolo sollecitò i cristiani di quel tempo a deporre i desideri della loro carne ed a morire a se stessi camminando per lo Spirito (leggi Romani 8:13; Galati 5:16,24).

La Parola di Dio, quando usa il termine <<carne>> vuole significare la personalità e l’essenza umana, che quando va in decadenza;si trova in uno stato che dispiace a Dio!.

L’Apostolo Paolo definì questa natura peccaminosa , decadente, come vecchio uomo (Efesini 4:22,24; Colossesi 3:9,10).

Il credente deve essere risoluto nell’ opporsi alla vecchia natura, in quanto che essendo stato da liberato da Cristo, sulla croce, dal peccato e dalla potenza malvagia, deve crocifiggere il vecchio uomo, in maniera da togliere l’influenza del peccato nella propria vita (Romani 6:2-6,14). Quindi, come si diceva, ogni cristiano è chiamato a detronizzare il suo vecchio io: “Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazioni, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria” (Colossesi 3:5)…..ed ancora “Poiché se voi vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete (Romani 8:13). L’espressione “far morire” nel greco neotestamentario Nekrosante assume il significato di una rottura definitiva e totale dalla vita del vecchio uomo, questo naturalmente esige un azione risolutiva da parte del credente, affinché egli (il credente) possa incamminarsi verso la santificazione ed incentrare la propria vita in Cristo. Un’altra espressione greca Thanatoùte (Thanatuoute): ” mettere a morte” ha il significato di continuare a mettere a morte il vecchio uomo, questo implica un controllo continuo sulla vecchia natura, affinché non prendi il sopravvento, e, facendo ciò, si vive ,manifestando un azione continuativa verso il vecchio uomo in modo tale da non permettere che possa provocare seri danni alla condotta cristiana. Il cristiano che muore al peccato, vive nella giustizia (1° Pietro 2:24) questo significa essere rivolti alla santità. La prerogativa positiva della santificazione si manifesta in una vita imperniata sul carattere di Cristo. Questo modo di conduzione della vita, deve essere identificato in un impegno costante e intero nel servizio e nell’ubbidienza a Dio accompagnato da un alto senso per la giustizia. Infatti Gesù disse che saranno beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia (Matteo 5:6; 6:33), coloro che vivono questo sentimento sono spinti ad una volontaria consacrazione verso Dio. Paolo replica, inoltre, che i cristiani dovrebbero essere membri rivolti alla giustizia, per la santificazione (Romani 6:19); avvenuto questo si porta un evidente frutto santificativo (6:22), quando ci consacriamo a Dio, diventiamo Sua esclusiva proprietà, al fine di poter essere utilizzati per il Suo servizio. Di questo processo di rinnovamento, ne è coinvolta anche la nostra mente, in quanto viene rinnovata per servire Dio. Il cristiano diventa un uomo nuovo rivestito di santità e giustizia (Efesini 4:4) mediante una santa condotta

(1°Pietro 1:15). Per ottenere una vita imperniata nella santità, nella giustizia e su una condotta santa, dobbiamo ricercare un rapporto continuo ed intimo con Cristo (Giovanni 15:4), una comunione con i credenti

(Efesini 4:15,16), una particolare dedizione alla preghiera

(Matteo 6:5-15,16),

rinnegare se stessi, prendendo (quotidianamente) la propria croce, seguendo Gesù (Luca 9:23) ed un ubbidienza continua per essere ripieni dello Spirito Santo(Romani 8:14; Efesini 5:18).

GLI STRUMENTI DELLA SANTIFICAZIONE

La Parola di Dio: Come descritto in precedenza tutti i credenti sono chiamati a condurre una vita santa. La Parola di Dio è uno degli strumenti, per far si che questo possa accadere

(Giovanni 17:17). La Parola esegue due duplici azioni: preserva dal peccare e purifica ; infatti sta scritto: “Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te”

Salmo 119:11…..ed ancora “Come può il giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola” Salmo 119:9 ed inoltre “Voi siete già mondi a motivo della Parola che vi ho annunziata” Giovanni 15:3. Dio agisce mediante la sua parola, l’autorità della Parola di Dio può risultare determinante nella vita del credente , essa , dice Paolo, ” è utile ad insegnare, a convincere, a correggere ed a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni opera buona” 2° Timoteo 3:16. Essa è come un pedagogo che ci indirizza sul come essere santi e come pregare nel nome di Gesù (Giovanni 14:13, 14 ; 16;23,24); a cantare salmi, inni e canti spirituali (Efesini 5:19; Colossesi 3:16);

A digiunare (Matteo 17:21; Marco 9:29);

Ad essere disposti e sottomessi alla disciplina di Dio

                                                                    (Ebrei 12:5,11).

 Un cammino caratterizzato da una fede viva e dalla santità non proviene solo dalla enunciazione e dell’ascolto della Parola di Dio, ma soprattutto dalla lettura, dallo studio, dalla meditazione ed all’ubbidienza della Parola medesima; essa costituisce una traccia da seguire per la vita del cristiano. Mediante ammonimenti essa indirizza il credente verso una santificazione pratica.

Lo Spirito Santo: La Parola di Dio e lo Spirito Santo sono una stessa cosa. Lo Spirito Santo agisce mediante la Parola di Dio, proiettando la luce della verità nel credente, permettendogli di condurre un cammino volto alla santificazione. In Efesini 6:17 troviamo scritto: “Prendete anche l’elmo della salvezza, e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio”; lo Spirito Santo indirizza, tramite le sacre scritture, associata all’ubbidienza, il credente verso una dimensione ben delineata a livello santificativo. Questo è confermato anche dalle parole dell’Apostolo Paolo in Romani 8:4 ” affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito”; egli (Paolo) sostiene che l’offerta (la preghiera) deve essere santificata mediante lo Spirito Santo (Romani 15:16)…….

Quindi la santificazione è il prodotto e il risultato dell’opera dello Spirito Santo. Egli risiede nel cuore di ogni cristiano (Romani 8:9), affrancandolo da ogni cosa, affinché ubbidisca e serva Dio (Romani 7:6; 2 Corinzi 3:17). Tuttavia vi è una grande differenza tra il sostenere lo Spirito Santo come dimorante nel credente, e nel contempo, che il cristiano permetta che Egli governi la sua vita, esiste un detto che recita: “tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mare”, questo per significare che il credente non deve solo sostenere che ha ricevuto lo Spirito Santo, ma deve farsi guidare anche da Lui. Il cristiano è sempre incalzato dentro di sé, dallo lotta fra lo Spirito Santo e la sua carne, soltanto facendo si che Egli (lo Spirito) prenda il controllo della sua vita, non cederà alle tentazioni della carne (Galati 5).

IL PROPOSITO DELLA SANTIFICAZIONE

Ogni credente in Cristo deve camminare nello Spirito per preservare l’anima sua dal peccato (Galati 5:16), fortificato, vive una vita santa. Giovanni ci dice nella sua prima epistola che chiunque è nato da Dio non pecca (1° Giovanni 3:9), questa dichiarazione non va intesa per asserire che per i nati da Dio è impossibile peccare; il testo greco, infatti, traduce testualmente:

non pecca adesso ; questo è molto importante per comprendere la dinamica testuale ed il significato di questo versetto. I credenti devono lasciarsi, dietro le spalle, il peccato, in quanto esso è inadattabile alla natura santa di Dio e ad una vita innovata in Cristo. Chi è chiamato ad una vita santa, è per volere Dio, perché Egli ha uno scopo su di lui (il credente); quindi non deve sottovalutare il peccato e non confidare nella sua propria forza,e, il rischio più probabile e rappresentato dalla possibilità di cadere nel peccato, tramite la tentazione (1° Corinzi 10:12). Questo richiede sicuramente una santificazione personale ovvero santità di cuore e di condotta; queste caratteristiche sono amplificate dalle sacre scritture, concernenti, una santificazione che implica la persona nella sua interezza (1° Tessalonicesi 3:13; 5:23). Va , inoltre, sottolineato che la santificazione produce un effetto positivo anche nel modello di vita del cristiano: il volere di Dio viene codificato come santificazione (1° Tessalonicesi 4:3), non soltanto nell’allontanarsi dall’adulterio, dal rubare, dal mentire ecc…….ma include sicuramente anche il modo con cui egli (il cristiano) si comporti per piacere a Dio (1° Tessalonicesi 4:1).

La santificazione si rispecchia nella volontà di Dio , in quanto consiste in una chiamata ad un modo di vivere conforme a Cristo. Le sacre scritture esortano i credenti a: ” comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno ed alla sua gloria”

                            (1° Tessalonicesi 2:12).

La santificazione deve rappresentare un fattore illuminante nella vita del credente per allontanarlo dalle concupiscenze di questo mondo……quindi, a tal proposito, la Parola di Dio sottolinea il perfetto equilibrio tra la santificazione stessa e le buone opere: “affinché siate irreprensibili ed integri, figli Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita” Filippesi 2:15…..da questi versetti si capisce che una buona santificazione permette una valida testimonianza ed una netta distinzione da questo mondo di peccato e tenebre.

 

 

 

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