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REGOLAMENTO INTERNO

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LA CHIESA

CRISTIANA EVANGELICA PENTECOSTALE 

DI FOLIGNO ( VIA DEL LICEO N° 3 )

E’ FORMATA DA PERSONE SALVATE PER GRAZIA ATTRAVERSO LA CROCE E IL SANGUE DI GESU’
IL NOSTRO CAMMINO E’ NELL’UMILTA’
E NELLA SOTTOMISSIONE A DIO, ALLA PAROLA ,E ALLA CHIESA 

                 RIPORTIAMO IL NOSTRO REGOLAMENTO INTERNO DA LEGGERE SCRUPOLOSAMENTE

 

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA PENTECOSTALE

                                   ” ASSEMBLEA DI DIO IN MISSIONE “

Siamo una Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ” Assemblea di Dio in Missione ” La nostra visione è di un ritorno

alla fonte Biblica del Cristianesimo , alla fede della Chiesa Cristiana, fedele all’insegnamento di  ” TUTTO IL VANGELO ”

Articoli di Fede

CREDIAMO  ED ACCETTIAMO L’INTERA BIBBIA COME LA ISPIRATA

PAROLA DI DIO, UNICA, INFALLIBILE ED AUTOREVOLE REGOLA DELLA

NOSTRA FEDE E DELLA NOSTRA CONDOTTA (II TIMOTEO 3:15-17; II

PIETRO 1:21; ROMANI 1:16; I TESSALONICESI  2:13).

CREDIAMO NELL’UNICO VERO DIO, ETERNO, ONNIPOTENTE,CREATORE

E SIGNORE DI TUTTE LE COSE E CHE NELLA SUA UNITÀ VI SONO TRE

DISTINTE PERSONE: PADRE, FIGLIUOLO E SPIRITO SANTO (EFESINI 4: 6;

MATTEO 28:19; LUCA 3:21,22; I GIOVANNI 5:7).

CREDIAMO CHE IL SIGNORE GESÙ CRISTO FU CONCEPITO DALLO

SPIRITO SANTO ED ASSUNSE LA  NATURA UMANA IN SENO DI MARIA

VERGINE. VERO DIO E VERO UOMO (GIOVANNI 1:1, 2, 14; LUCA 1:34, 35;

MATTEO 1:23).

CREDIAMO NELLA SUA VITA SENZA PECCATO, NEI SUOI MIRACOLI,

NELLA SUA MORTE VICARIA, COME “PREZZO DI RISCATTO PER TUTTI”

GLI UOMINI, NELLA SUA RESURREZIONE, NELLA SUA ASCENSIONE

ALLA DESTRA DEL PADRE, QUALE UNICO MEDIATORE, NEL SUO

PERSONALE ED IMMINENTE RITORNO PER I REDENTI E POI SULLA

TERRA IN POTENZA E GLORIA PER STABILIRE IL SUO REGNO (I PIETRO

2:22; II CORINZI 5:21; ATTI 2:22; I PIETRO 3:18; ROMANI 1:4; 2:24; I CORINZI

15:4; ATTI 1:9-11; GIOVANNI 14:1-3; I CORINZI 15:25; I TIMOTEO 2:5).

CREDIAMO  ALL’ESISTENZA DEGLI ANGELI CREATI TUTTI PURI E CHE

UNA PARTE DI QUESTI, CADUTI IN UNA CORRUZIONE E PERDIZIONE

IRREPARABILE, PER DIRETTA AZIONE DI SATANA, ANGELO RIBELLE,

SARANNO CON LUI ETERNAMENTE PUNITI (MATTEO 25:41;

EFESINI 6:11,12).

CREDIAMO  CHE SOLTANTO IL RAVVEDIMENTO E LA FEDE NEL

PREZIOSO SANGUE DI CRISTO, UNICO SOMMO SACERDOTE, SIANO

INDISPENSABILI PER LA PURIFICAZIONE DAL PECCATO DI CHIUNQUE

LO ACCETTA COME PERSONALE SALVATORE E SIGNORE (ROMANI 3:22-

25; ATTI 2:38; I PIETRO 1:18, 19; EFESINI 2:8).

CREDIAMO CHE LA RIGENERAZIONE (NUOVA NASCITA) PER OPERA

DELLO SPIRITO SANTO È ASSOLUTAMENTE ESSENZIALE PER LA

SALVEZZA (GIOVANNI 3:3; I PIETRO 1:23; TITO 3:5).

CREDIAMO ALLA GUARIGIONE DIVINA, SECONDO LE SACRE

SCRITTURE MEDIANTE LA PREGHIERA, L’UNZIONE DELL’OLIO E

L’IMPOSIZIONE DELLE MANI (ISAIA 53:4, 5; MATTEO 8:16, 17;

I PIETRO  2:24; MARCO 16:17, 18; GIACOMO 5:14-16).

CREDIAMO AL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO, COME ESPERIENZA

SUSSEGUENTE A QUELLA DELLA NUOVA NASCITA, CHE SI MANIFESTA,

SECONDO LE SCRITTURE, CON IL SEGNO INIZIALE DEL PARLARE IN

ALTRE LINGUE E, PRATICAMENTE, CON UNA VITA DI PROGRESSIVA

SANTIFICAZIONE, NELL’UBBIDIENZA A TUTTA LA VERITÀ DELLE SACRE SCRITTURE,

NELLA POTENZA DELL’ANNUNCIO DI “TUTTO

L’EVANGELO” AL MONDO (ATTI 2:4; 2:42-46; 8:12-17; 10:44-46; 11:14-16;

15:7-9; 19:2-6; MARCO 16:20; GIOVANNI 16:13; MATTEO 28:19, 20).

CREDIAMO AI CARISMI E AI DONI DELLO SPIRITO SANTO NELLA

VITA DEI CRISTIANI CHE, NELL’ESERCIZIO DEL SACERDOZIO

UNIVERSALE DEI CREDENTI, SI MANIFESTANO PER L’EDIFICAZIONE,

L’ESORTAZIONE E LA CONSOLAZIONE DELLA COMUNITÀ CRISTIANA E,

CONSEGUENTEMENTE, DELLA SOCIETÀ UMANA (I° CORINZI 12:4-11;

GALATI 5:22; EBREI 13:15; ROMANI 12:1).

CREDIAMO  AI MINISTERI DEL SIGNORE GLORIFICATO, QUALI

STRUMENTI AUTOREVOLI DI GUIDA, D’INSEGNAMENTO, DI

EDIFICAZIONE E DI SERVIZIO NELLA COMUNITÀ CRISTIANA,

RIFUGGENDO DA QUALSIASI FORMA GERARCHICA

(EFESINI 1:22, 23; 4:11-13; 5:23; COLOSSESI 1:18).

CREDIAMO ALL’ATTUALITÀ E ALLA VALIDITÀ DELLE DELIBERAZIONI

DEL CONCILIO DI GERUSALEMME, RIPORTATE IN ATTI 15:28, 29; 16:4.

CREDIAMO  ALLA RESURREZIONE DEI MORTI, ALLA CONDANNA DEI

REPROBI E ALLA GLORIFICAZIONE DEI REDENTI, I QUALI HANNO

PERSEVERATO NELLA FEDE FINO ALLA FINE (ATTI 24:15; MATTEO 25:46;

24:12,13).

CELEBRIAMO IL BATTESIMO IN ACQUA PER IMMERSIONE, NEL NOME

DEL PADRE E DEL FIGLIUOLO E DELLO SPIRITO SANTO, PER COLORO

CHE FANNO PROFESSIONE DELLA PROPRIA FEDE NEL SIGNORE GESÙ

CRISTO COME LORO PERSONALE SALVATORE (MATTEO 28:18, 19;

ATTI 2:38; 8:12).

CELEBRIAMO LA CENA DEL SIGNORE O SANTA CENA, SOTTO LE DUE

SPECIE DEL PANE E DEL VINO, RAMMEMORANDO COSÌ LA MORTE DEL

SIGNORE ED ANNUNZIANDONE IL RITORNO, AMMINISTRATA A

CHIUNQUE SIA STATO BATTEZZATO SECONDO LE REGOLE

DELL’EVANGELO E VIVE UNA VITA DEGNA E SANTA DAVANTI A DIO E

ALLA SOCIETÀ (I CORINZI 11:13, 26, 29).

1- DELLE CHIESE LOCALI .

Art. 1. – Le chiesa o comunità locali della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale  denominata “ Assemblea di Dio in Missione “ è costituita da nuclei di credenti cristiani evangelici pentecostali che professano la dottrina biblica ed accettano gli articoli di fede  descritti nella Parola di Dio e inseriti in questo regolamento.

Art. 2. – Le chiese locali si distinguono in:

  1. a) chiese regolarmente costituite;
  2. b) gruppi o chiese in via di costituzione;
  3. c) stazioni di evangelizzazione.

Art. 3. – Una chiesa locale, per essere regolarmente costituita, deve

avere:

  1. a) almeno 30 membri comunicanti;
  2. b) un Consiglio di Chiesa;
  3. c) la capacità di sopperire alle proprie spese locali ed interne, di versare, secondo le possibilità ,
  4. un’offerta mensile al fondo pro missioni e

di contribuire a qualsiasi altro programma finanziario per i fini della chiesa

approvato dall’Assemblea Generale;

  1. d) regolari riunioni di culto;
  2. e) varie attività per evangelizzazione, l’edificazione, l’insegnamento e

la formazione biblica e dottrinale dei credenti adulti, dei giovani e dei

fanciulli.

Art. 4. – Ogni chiesa locale regolarmente costituita, ha diritto alla

propria autonomia interna, sotto Cristo Gesù il Signore, Capo vivente

della Chiesa (Colossesi 1:18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito

dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.)

riconoscendo i principi basilari di comunione e cooperazione

espressi nella Parola di Dio

Art. 5. – Sono considerati gruppi o chiese in via di costituzione quei

nuclei di credenti che, non avendo i requisiti di chiesa, come descritti al-

1’art. 3 del presente regolamento, abbiano almeno due regolari riunioni di

culto settimanali, presiedute da fratelli idonei, incaricati dalla chiesa più

vicina o da altri organi della chiesa

Qualora il gruppo raggiunga i requisiti richiesti per costituirsi come

chiesa, il responsabile o il pastore della comunità che ha avuto

giurisdizione sul gruppo, ne darà comunicazione al Consiglio di Chiesa  affinché ne

venga disposto il riconoscimento. `

Art. 6. – Qualora una chiesa regolarmente costituita, per due anni

consecutivi, non soddisfi ai requisiti descritti all’art. 3 del presente regola-

mento, il conduttore responsabile ne darà comunicazione al Consiglio di Chiesa

Art. 7. — Sono considerate stazioni di evangelizzazione, quei nuclei di

credenti che non abbiano i requisiti descritti agli art. 3 e 5 del presente

regolamento.

. Art. 8. — I credenti delle chiese locali si suddividono in:

  1. a) membri comunicanti le cui qualifiche sono espresse nell’art. 9 del

presente regolamento;

  1. b) membri aderenti, e simpatizzanti, credenti non battezzati in acqua o iscritti alla Scuola Domenicale che,
  2. pur non possedendo le qualifiche di cui alla lettera precedente. intervengono alle riunioni di culto e alle

varie attività delle chiese, facendo parte virtualmente della popolazione

evangelica locale.

Art. 9. — E’ considerato membro comunicante di chiesa chi:

  1. a) ha sperimentato la Nuova Nascita ,é stato battezzato per immersione nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, dopo aver fatto professione della propria fede nel Signore Gesù Cristo, come personale Salvatore e Signore, e testimonia

dell`esperienza della grazia con una vita trasformata. ubbidendo al

Signore e mantenendo una comunione personale con Cristo e con il Suo popolo;

  1. b) accetta la Parola di Dio come norma, professa i principi di fede

della Parola di Dio e vive conformemente ad essi; .

  1. c) E’ disposto a sottomettersi alla disciplina della chiesa di cui è membro;
  2. d) Contribuisce con offerte volontarie, secondo i propri mezzi, alle

necessità ed ai programmi della chiesa;

  1. e) Il membro che appartiene ad altra Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale e/o a Chiese consorelle , e decide di appartenere alla Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ” Assemblea di Dio in Missione ”  dovrà essere  munito di lettera di presentazione da parte della Comunità di origine e , in tutti gli altri casi, su decisione del Consiglio di Chiesa , è inteso che ogni membro in visita , o che chiede di appartenere alla suddetta Chiesa  dovrà essere munito di lettera di presentazione , in caso contrario non potrà : NE TESTIMONIARE ; NE PREGARE ; NE AVERE RESPONSABILITA’

Art. 10. — il membro comunicante di chiesa ha il diritto:

  1. a) di prendere parte attiva alle riunioni di culto;

— b) di partecipare alle Assemblee di Chiesa e di esprimere il proprio

parere col voto, se ha raggiunto la maggiore età ;

  1. c) di esercitare, secondo il dono ricevuto da Dio, quelle attività di

carattere spirituale che viene incaricato a svolgere nella comunità locale,

secondo i principi stabiliti dalla Parola di Dio;

  1. d) di ricevere assistenza morale e spirituale.

II DELL’ASSEMBLEA  DI CHIESA ED ELEZIONE DEI MINISTRI

 

Ogni seduta dell’Assemblea Generale viene aperta con un breve culto o con la lettura della Parola di Dio ,

con cantici e con la preghiera.

Art. 11. — L’Assemblea di ogni chiesa, regolarmente costituita, si

compone di tutti i membri comunicanti con diritto a voto soltanto se han-

no raggiunto la maggiore età . A questa Assemblea compete:

  1. a) la scelta del Conduttore di Chiesa , se mancante ;
  2. b) l`elezione del Consiglio di Chiesa ( cioè gli Anziani se mancanti) ; ·
  3. c) l`esame delle relazioni biennali del Consiglio di Chiesa e di tutti gli

atti concernenti l’andamento della Chiesa;

  1. d) l`eventuale nomina di revisori dei conti.

Art. 12. — L’Assemblea di Chiesa è convocata entro il 30 marzo di

ogni due anni ed ogni volta che il Consiglio di Chiesa lo reputi necessario,

o quando la convocazione sia richiesta da almeno un terzo dei membri

comunicanti. L’Assemblea di Chiesa è presieduta dal Conduttore/i di Chiesa o, in mancanza di questi, da un presidente eletto, seduta stante, dall’Assemblea stessa.

Art. 13. — Secondo la norma generale espressa all’art. 10 ( a ) dello Statuto

tutti i partecipanti all’Assemblea, con voce deliberante, hanno diritto ad un solo voto ed uguali diritti. Le adunanze sono valide: in prima

convocazione, con la partecipazione della metà più uno ( 50+1 ) dei membri comunicanti;  in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei partecipanti.

Art. 14. — Quelle chiese nate dall’opera della Chiesa Cristiana Evangelica

Pentecostale ” Assemblea di Dio in Missione ” i cui Conduttori non sono designati direttamente dalla chiesa nascente , per scegliere il loro conduttore di Chiesa e Anziani ( Consiglio di Chiesa ) dovranno seguire la seguente proceduta generale:

  1. a) annunciare, almeno in tre precedenti riunioni regolari di culto,

comprese due domeniche, il giorno e l`ora stabiliti per l’Assemblea di Chiesa;

  1. b) l’Assemblea si costituisce con la partecipazione di una rappresentanza del Consiglio di Chiesa , Anziani e conduttori , della Chiesa Madre :Cristiana Evangelica Pentecostale ” Assemblea di Dio in Missione ” fraternamente invitati per

dare suggerimenti di carattere generale affinché l`elezione avvenga in conformità alle norme della Parola di Dio ,  riguardanti i conduttori di Chiesa .

 1Timoteo 3:1 Questa parola è sicura: Se uno desidera l’ufficio di vescovo, desidera un buon lavoro.

1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare,

1Timoteo 3:3 non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro;

1Timoteo 3:4 uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro;

1Timoteo 3:5 (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?).

1Timoteo 3:6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perché non gli avvenga di essere accecato dall’orgoglio e non cada nella condanna del diavolo.

1Timoteo 3:7 Or bisogna pure che egli abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinché non cada nell’ingiuria e nel laccio del diavolo.

 Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni città, come ti ho ordinato;

Tito 1:6 ciascuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola moglie, e abbia figli fedeli che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati.

Tito 1:7 Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno,

Tito 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé,

Tito 1:9 che ritenga fermamente l’insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

 

  1. c) si eleggono seduta stante un presidente e un segretario della riunione;

e, almeno , a maggioranza assoluta. Qualora il primo scrutino non dia la

maggioranza richiesta , si procederà ad un secondo scrutino e, se questo riesce

nullo , l’elezione verrà sospesa e l’Assemblea di Chiesa sarà convocata in altra

data

  1. d) si procede a scrutinio palese alle elezioni dei collaboratori , per le elezioni si procederà secondo l’insegnamento della Parola di Dio espressa nell’Art. 14 paragrafo d. ( Tito 3:1 a 9 sopra indicato ; e Atti 14:23 ,

Atti 14:23 Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto.

Versione Diodati : Atti 14:23 E dopo che ebbero loro per ciascuna chiesa ordinati per voti comuni degli anziani, avendo orato con digiuni, li raccomandarono al Signore, nel quale aveano creduto.

e ) La prassi biblica sopra indicata , per designare il Consiglio di Chiesa composto da Conduttori e Anziani sarà la regola per ogni Chiesa : sia nelle Chiese costituite sia nelle Chiese nate dall’opera della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ” Assemblea di Dio in Missione ”

1— DEL CONSIGLIO DI CHIESA

Art. 17. — Il Consiglio di Chiesa collabora ed é responsabile con il

Conduttore/i della comunità in tutto ciò che riguarda il buon andamento

della chiesa. La sua funzione si espleta:

  1. a) Nella crescita spirituale della Chiesa , nell’esercizio dei doni dello Spirito Santo e dei ministeri , nell’esaminare le condizioni della chiesa, nell`assegnare specifici

incarichi, nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali della chiesa;

  1. b) nell’amministrare e determinare l’uso delle offerte raccolte per i vari scopi;
  2. c) nell’esercitare la vigilanza su tutte le attività della chiesa;

_ d) nel presentare una relazione biennale all`Assemblea di Chiesa.

Art. 18. — Il Consiglio di Chiesa ha sedute ordinarie almeno ogni trimestre e sedute straordinarie ogni volta che il Presidente creda opportuno

convocarle o almeno un terzo dei membri del Consiglio ne faccia domanda.

Art. 19. — Il Consiglio di Chiesa è corresponsabile con il Conduttore/i

di Chiesa della conservazione dell’archivio che deve contenere

  1. a) registro statistico dei membri di chiesa;
  2. b) registro dei matrimoni celebrati con effetti civili;
  3. c) registro della contabilità;
  4. d) libro dei verbali del Consiglio e delle Assemblee di Chiesa;
  5. e) ogni altro registro o libro che si ritenga opportuno.

Art. 20. il Consiglio di Chiesa deve essere composto di almeno cinque  membri con funzioni rispettivamente di: presidente, vice presidente , consigliere, segretario e tesoriere, eletti in Assemblea di Chiesa entro il 30 marzo ogni due anni.

Poiché per consuetudine, il Conduttore/i di Chiesa, in virtù del loro

ministero e delle loro responsabilità davanti alla chiesa, devono avere funzioni

di presidente del Consiglio di Chiesa, occorrerà che ogni due anni sia

chiesto un voto di fiducia per questa specifica carica.

Se la chiesa e composta da oltre 200 membri tra comunicanti e aderenti

l’Assemblea di Chiesa ha la facoltà di aggiungere, ai suddetti tre

membri, due consiglieri ogni 100 membri comunicanti.

Art. 21. — L’elezione del Consiglio di Chiesa avviene nel modo seguente:

  1. a) nel giorno e nelle ore stabiliti e annunciati in tre precedenti riunioni regolari di culto, l’Assemblea di Chiesa si costituisce sotto la presidenza del Conduttore/i di Chiesa;
  2. b) si procede alla votazione dei consiglieri a scrutinio palese come indicato

nell’Art.14 paragrafo d , nel numero stabilito all`Art. 20 del presente regolamento;

  1. c) l’Assemblea esprime un voto di fiducia al Conduttore/i di Chiesa

per la nomina a Presidente del Consiglio di Chiesa;

  1. d) con voto di fiducia, seduta stante. o in altra Assemblea Straordinaria, si nominano tra i consiglieri eletti. il Segretario e il Tesoriere.

Art. 22. — Per essere eletti membri del Consiglio di Chiesa occorre:

  1. a) avere i requisiti descritti dalla Parola di Dio come per i diaconi e anziani: come descritto nell’Art. 14 paragrafo b,c,d,
  2. b) appartenere alla Chiesa locale almeno da due anni .
  3. c) aver compiuto il 21° anno di età.

Art. 23. — Il segretario è incaricato alla redazione dei verbali ed il

tesoriere alla tenuta dei conti relativi all’amministrazione della Chiesa.

Art. 24. — I componenti del Consiglio di Chiesa decadono dalla carica

se non intervengono, senza giustificazione, a due riunioni consecutive.

Qualora il numero dei componenti si riducesse a meno di tre membri, il

Consiglio dovrà essere completamente rieletto.

Art. 25. — Tutte le deliberazioni sono valide se adottate a maggioranza

assoluta dei voti degli intervenuti e ad assoluta parità di suffragio.

1_ DEL MINISTERIO CRISTIANO

Art. 26.Il Ministero cristiano è stabilito dalle Sacre Scritture e divinamente provveduto da Cristo Gesù unico e glorificato Signore e capo della Chiesa, allo scopo triplice della evangelizzazione nel mondo (Marco16:15-20), I’adorazione a Dio (Giov. 4:23-24) e I’edificazione dei credenti (Efesi 4:11-16).

La molteplicità dei ministeri si esprime con la vocazione divina per opera dello Spirito Santo e il riconoscimento delle chiese. Esso non costituisce uno stato diverso da quello proprio del Sacerdozio universale dei credenti.

Art. 26  I doni di Cristo glorificato per il ministero della chiesa sono quelli descritti in Efesini 4:11; Romani12:7-8; 1° Timoteo 3:1,13; 5:17; e quindi si manifestano non come titoli di distinzione ma come strumenti di guida , insegnamento, elevazione e servizio per le comunità locali e per la realizzazione degli scopi che queste si prefiggono di raggiungere insieme.

1- REQUISITI DEL MINISTERIO CRISTIANO

Art. 27. – Ogni candidato al ministero deve appartenere alla Chiesa locale almeno da due anni .

deve dare prova di aver sperimentato la nuova nascita, essere battezzato per immersione nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo  e di aver ricevuto il battesimo nello Spirito Santo secondo  Atti 2: 4

Atti 2:1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo.

Atti 2:2 E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano.

Atti 2:3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro.

Atti 2:4 Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.

Le qualifiche necessarie per il ministerio sono quelle descritte dalla Parola di Dio, in particolare nei passi seguenti: 1 Timoteo 3:1-7; Tito l:7-9.

 1Timoteo 3:1 Questa parola è sicura: Se uno desidera l’ufficio di vescovo, desidera un buon lavoro.

1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare,

1Timoteo 3:3 non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro;

1Timoteo 3:4 uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro;

1Timoteo 3:5 (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?).

1Timoteo 3:6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perché non gli avvenga di essere accecato dall’orgoglio e non cada nella condanna del diavolo.

1Timoteo 3:7 Or bisogna pure che egli abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinché non cada nell’ingiuria e nel laccio del diavolo.

 Tito 1:7 Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno,

Tito 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé,

Tito 1:9 che ritenga fermamente l’insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

  Queste possono riassumersi come segue:

  1. a) Avere fatto l’esperienza della nuova nascita
  2. b) Avere ricevuto il battesimo in acqua per immersione
  3. c) Avere ricevuto il battesimo nello Spirito Santo
  4. d) chiara evidenza della chiamata divina che si manifesta mediante il

dono, il carattere e le attitudini;

  1. e) una matura esperienza e quei requisiti che rendono idonei al ministero

cristiano, oltreché una adeguata preparazione biblica e teologica;

  1. f) possedere una sufficiente conoscenza della sana dottrina evangelica,

unita alla capacità di poter insegnare ad altri la via della salvezza;

  1. g) aver compiuto il 2l anno d’età;
  2. h) una vita morale e dei precedenti irreprensibili.

VII.  RUOLO GENERALE DEI MINISTERI

Art. 28. – La seguente regolamentazione si applica soltanto ai ministeri

della predicazione, della cura delle chiese locali e di alcuni ministeri

specializzati nelle diverse modalità in cui ciascuno di essi è rispettivamente

esercitato.

APOSTOLI

Sono quei ministri ai quali il Signore Cesù ha dato il ministero di fondare chiese

PROFETI

Sono quei ministri ai quali il Signore Cesù ha dato il ministero di

esercitare, per mezzo della predicazione profetica , quel ministero di  edificazione, esortazione e conforto, annunciando il messaggio di Dio, sotto la  potente  unzione dello Spirito Santo ( 1° Corinzi 14: 3 e versi 24 e 25  ; Efesi 2:20 , Atti 21:11

EVANGELISTI

Il ministero che include non soltanto l’annuncio della Buona   Novella, ma anche la conferma delle opere divine che seguono i servitori fedeli . L’Evangelista è colui che va in zone nuove, annuncia la Parola e lascia  che altri, organizzino la nuova comunità (Atti 8:5,14-17)

PASTORI

E’ il ministero locale di coloro che sono stati qualificati da Dio per avere cura spirituale della chiesa locale. I diversi nomi usati come sinonimi delle Scrittura per delineare il ministero pastorale ci danno una visione esatta delle sue  mansioni:

a.”Anziano (presbuteroi) = Maturità b. Vescovo (episcopo)= Autorità   

  1. Pastore (Cura)

 I Requisiti per il Pastore. 1Timoteo 3:1 a 7 ; Tito 1:5 a 9

 1Timoteo 3:1 Certa è quest’affermazione: se uno aspira all’incarico di vescovo, desidera un’attività lodevole.

1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,

1Timoteo 3:3 non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro,

1Timoteo 3:4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi

1Timoteo 3:5 (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?),

1Timoteo 3:6 che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo.

1Timoteo 3:7 Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo.

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Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni,

Tito 1:6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati.

Tito 1:7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto,

Tito 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante,

Tito 1:9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

 DOTTORI

Sono quei ministri ai quali il Signore Gesù ha dato il ministero di insegnare alla chiesa la Parola di Dio

Per costituire i credenti aventi il ministerio, vedi Art.14 con l’insegnamenti biblici .

DIACONI :

IL DIACONATO (  IL SERVIZIO NELLA CHIESA )

DIACONI              ( COLORO CHE SERVONO LA CHIESA )

Atti 6:1-7 ; 1° Timoteo 3:8-13  ; Romani 16:1-24.  

I diaconi sono fratelli o sorelle preposti a mansioni principalmente pratiche. La praticità di questo ministero non è da considerarsi separato dalla spiritualità, poiché come loro funzione i diaconi sopperiscono a bisogni importantissimi della comunità, come si vede chiaramente nei racconti che il N. T. della situazione della chiesa primitiva.

Senza i diaconi sugli anziani graverebbero ministeri ulteriori, il cui svolgimento andrebbe a scapito di altri ministeri primari quali il dottorato o il pasto rato.

Vi è una distinzione da fare tra il sacerdozio universale dei credenti e il diaconato in senso stretto. Ogni credente è un ministro, un servo (diacono) in senso generale, ma il diaconato propriamente detto è un ministero precisamente delineato ed è espletato dai credenti che hanno qualità e maturità spirituali precisamente sancite dalla Scrittura (vedi il brano già citato

di 1 Timoteo . 3:8-13).

1Timoteo 3:8 Similmente i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti a molto vino, non avidi di illeciti guadagni,

1Timoteo 3:9 e ritengano il mistero della fede in una coscienza pura.

1Timoteo 3:10 Or anche essi siano prima provati, poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili.

1Timoteo 3:11 Anche le loro mogli siano dignitose, non calunniatrici, ma sobrie e fedeli in ogni cosa.

1Timoteo 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i figli e le proprie famiglie.

1Timoteo 3:13 Coloro infatti che hanno svolto bene il servizio si acquistano una buona reputazione e grande franchezza nella fede in Cristo Gesù.

Il servizio diaconato è dunque così importante e mirato che va riconosciuto dalla chiesa.

Requisiti distintivi dei diaconi

  1. Devono essere dignitosi e degni di rispetto
  2. non devono essere doppi nel parlare
  3. Non devono essere dediti a troppo vino né essere soggetti ad altre forme di schiavitù da vizio
  4. Non devono essere avidi di guadagni illeciti
  5. devono custodire la fede in una coscienza pura, ossia devono conoscere e praticare la verità
  6. devono aver già svolto altri servizi nella chiesa (devono essere provati)
  7. devono essere irreprensibili nel senso che contro di loro non deve essere possibile provare nessuna accusa, e quindi devono essere persone che conducono una vita santa.

A riguardo di questo punto è bene rammentare che una condotta compromettente da parte di chi occupa un qualunque posto di responsabilità in seno ad una chiesa locale è altamente dannosa all’opera del Signore e alla vita della chiesa stessa, in quanto essa viene immediatamente notata e pregiudica l’onore della comunità stessa, poiché chi vede dall’ esterno comportamenti riprovevoli li attribuisce non alla singola persona in quanto tale, ma all’ appartenente alla chiesa ,quasi come se comportamenti di tale specie fossero attribuibili alla scarsa moralità della chiesa stessa. Non bisogna essere occasione d’inciampo per altri credenti né offendere il nome di Dio con il nostro comportamento.

  1. devono essere di buona testimonianza da parte dei non credenti
  2. devono essere pieni di Spirito Santo
  3. devono essere pieni di saggezza

 Altre caratteristiche di tipo famigliare che i diaconi dovrebbero avere:

 

  1. Devono avere un buon governo sulla propria famiglia.

 

Inoltre per le diaconesse vi sono altre caratteristiche da tener presenti:

  1. Devono essere dignitose (come i diaconi)
  2. Non devono essere maldicenti

 

  1. Devono essere fedeli in ogni cosa, sia quindi nella propria famiglia che nella propria chiesa

Il compito dei diaconi è principalmente volto a servizi di tipo pratico nella chiesa, questo non vuol dire che i diaconi non possano avere anche servizi di coordinamento del lavoro di altri credenti che come diaconi in senso più largo, hanno anch’essi la responsabilità in seno alla chiesa di svolgere il proprio servizio e di impegnarsi praticamente nella chiesa locale.

I diaconi non vengono stabiliti in base alle necessità della chiesa o agli uffici da coprire, ma vengono riconosciuti dalla chiesa in base alle qualità manifestate.

I doni dei diaconi (Romani 12:5-8

Qui in questo brano la parola Ministero è Diaconia. Il diacono deve avere doni di misericordia verso il prossimo, opere pietose, se guardiamo a Romani 12:5-8 devono anche compiere opere di assistenza, nel senso che i doni dei diaconi lo rendono anche capace di assistere.

 L’ opera dei diaconi:

I diaconi collaborano con gli anziani in tutta la parte spirituale : nell’amministrare la Santa Cena o Cena del Signore , nell’amministrare con i conduttori o con gli anziani il battesimo in acqua  , nel portare la parola di Dio , tale collaborazione serve   per il buon andamento della comunità,

I DIACONI sono presentati e designati dalla Chiesa , secondo l’insegnamento biblico : Atti 6: 1 a 6

 Atti 6:1 In quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli ellenisti contro gli Ebrei, perché le loro vedove erano trascurate nell’assistenza quotidiana.

Atti 6:2 I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense.

Atti 6:3 Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.

Atti 6:4 Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola».

 Atti 6:5 Questa proposta piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia.

Atti 6:6 Li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.

I Diaconi devono essere a corrente dell’andamento della Chiesa , perchè sono gli amministratori materiali e spirituali della stessa

I Diaconi e i Collaboratori dovranno essere subordinati al Consiglio di Chiesa , Composto da Conduttori e Anziani .

VIII. DELLA DISCIPLINA DEI MINISTRI

Art. 29 Lo scopo della disciplina è quello di salvaguardare l’onore

e la purezza del ministero cristiano e deve essere esercitata con spirito di

carità e mansuetudine  per le anime , non per condannare bensì per riabilitare

( rialzare ) ( Galati 6:1 )

Art. 30 Le sanzioni disciplinari vanno dall’esortazione in privato

alla sospensione temporanea dall’attività nel ministero fino alla destituzione

ed esclusione dal Ruolo Generale dei Ministeri

Art. 31 Queste sanzioni disciplinari vengono applicate nei seguenti

casi:

  1. a) infrazioni a norme morali e disciplinari della chiesa
  2. b) inefficienza generale nel Ministero;
  3. c) incapacità a presentare in modo adeguato la nostra testimonianza

pentecostale;

  1. d) uno spirito contenzioso e settario:
  2. e) assunzione di autorità non scritturale sulla chiesa;
  3. f) dichiarato mutamento della posizione dottrinale;
  4. g) un matrimonio in violazione alla posizione biblica , riguardo al matrimonio

e divorzio; ( Vedere i casi alla luce della Parola di Dio )

  1. h) violazione dell’etica cristiana e pastorale;
  2. i) abitudine a contrarre debiti senza soddisfarli:
  3. l) un’attitudine impropria verso quanti sono stati esclusi, o si sono esclusi,

dalla comunione della chiesa

Art. 32 La disciplina dei ministri della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ” Assemblea di Dio in Missione ” viene esercitata  direttamente o su proposta del Consiglio di Chiesa ( e  dei comitati di Zona di giurisdizione se esiste )

Art. 33 La misura disciplinare presa nei confronti degli iscritti al

Ruolo Generale dei Ministeri può essere definita in ultima istanza, in sede

di Assemblea Generale, su richiesta degli interessati, i quali potranno

inoltrare appello tramite il Consiglio di Chiesa (  e al Consiglio Generale di Chiesa se esiste ) entro 30 giorni dalla sanzione disciplinare..

IX . DISCIPLINA PER I CREDENTI

 

ART.34  Lo scopo della disciplina è quello di salvaguardare l’onore

e la purezza del ministero cristiano e deve essere esercitata con spirito di

carità e mansuetudine  per le anime , non per condannare bensì per

riabilitare  ( rialzare ) ( Galati 6:1 )

 

ART.. 35 le riprensioni disciplinari devono essere seguite in privato dal Consiglio di

Chiesa , composto da Conduttori  ( Pastori ) e Anziani , attraverso l’amore

fraterno  e l’ esortazione , allo scopo di far rialzare

chi è caduto in fallo ed riabilitarlo portandolo a Dio  , si inviterà poi la

chiesa a pregare per il membro di chiesa .

Art. 36. — Il membro comunicante di chiesa che, ammonito con carità

cristiana trascuri abitualmente le comuni adunanze, dimostrando un disinteresse completo alla vita della comunità e continui a mantenere una condotta incompatibile con i principi d’ordine comunitario, stabiliti dalla Parola di Dio, viene cancellato dal registro dei membri comunicanti di chiesa, previa deliberazione del Consiglio di Chiesa composto da Conduttori ( Pastori ) e Anziani  che ne darà comunicazione scritta all’interessato, e sarà ritenuto membro aderente , perdendo cosi il diritto di cui all’art. 10 lettere a), b) e c) del presente regolamento.

Art. 37. — Il membro comunicante di chiesa che abbia una accertata

condotta riprovevole o dottrina che violi le norme della Parola di Dio,

secondo la natura e la gravità delle mancanze viene ammonito dal Consiglio di Chiesa composto da Conduttori ( Pastori ) e Anziani ; e temporaneamente sospeso dai privilegi di membro comunicante,o, nei casi più gravi, escluso dalla chiesa, su decisione del Consiglio di Chiesa composto da Conduttori ( Pastori ) e Anziani .

La riabilitazione della persona colpita da misura disciplinare appartiene al Consiglio di Chiesa , composto da Conduttori ( Pastori ) e Anziani , che hanno già esaminato il suo caso e che notificherà, se lo ritiene opportuno, la revoca delle sanzioni anzidette in sede di Assemblea di Chiesa.

1-CASI CHE RICHIEDONO L’APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA

I Casi che richiedono l’applicazione della disciplina riguardo ai credenti sono :

  1. a) infrazioni a norme morali e disciplinari della chiesa
  2. c) incapacità a presentare in modo adeguato la nostra testimonianza

pentecostale;

  1. d) uno spirito contenzioso e settario
  2. e) assunzione di autorità non scritturale sulla chiesa;
  3. f) dichiarato mutamento della posizione dottrinale;
  4. g) un matrimonio in violazione alla posizione biblica , riguardo al matrimonio

e divorzio; ( Vedere i casi alla luce della Parola di Dio )

  1. h) violazione d’etica cristiana
  2. l) un’attitudine impropria verso quanti sono stati esclusi, o si sono esclusi,

dalla comunione della chiesa

XII. CASI BIBLICI CHE RICHIEDONO L’APPLICAZIONE DELLA

DISCIPLINA SIA PER I MINISTRI CHE PER I MEMBRI DI CHIESA

ART.36 ELENCO DELLE QUESTIONI TRATTATE DALLE

SCRITTURE CHE RICHIEDONO UN’AZIONE DISCIPLINARE .

 1-A. Chiara immoralità sessuale :

1Corinzi 5:1 Si ode dappertutto dire che tra di voi vi è fornicazione, e una tale fornicazione che non è neppure nominata fra i gentili, cioè che uno tiene con sé la moglie del padre.

1Corinzi 5:2 E vi siete addirittura gonfiati e non avete piuttosto fatto cordoglio, affinché colui che ha commesso una tale azione fosse tolto di mezzo a voi.

1Corinzi 5:3 Ora io, assente nel corpo ma presente nello spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso ciò.

1Corinzi 5:4 Nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, essendo riuniti assieme voi e il mio spirito, con il potere del Signor nostro Gesù Cristo,

1Corinzi 5:5 ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù.

1Corinzi 5:6 Il vostro vanto non è buono. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta?

1Corinzi 5:7 Togliete via dunque il vecchio lievito, affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi.

1Corinzi 5:8 Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità.

1Corinzi 5:9 Vi ho scritto nella mia epistola di non immischiarvi con i fornicatori,

1Corinzi 5:10 ma non intendevo affatto con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari, o con i ladri, o con gli idolatri, perché altrimenti dovreste uscire dal mondo.

1Corinzi 5:11 Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare.

1Corinzi 5:12 Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro?

1Corinzi 5:13 Ora è Dio che giudica quelli di fuori. Perciò togliete il malvagio di mezzo a voi.

1-Conflitti personali irrisolti :

    Matteo 18:15 «Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello;

Matteo 18:16 ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni.

Matteo 18:17 Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano.

Matteo 18:18 In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo.

Matteo 18:19 Ancora io vi dico che, se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.

Matteo 18:20 Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

C . Divisioni provocate da falso insegnamento :

Romani 16:17 Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro;

 Romani 16:18 costoro infatti non servono il nostro Signore Gesù Cristo ma il proprio ventre, e con dolce e lusinghevole parlare seducono i cuori dei semplici.

 Tito 3:10 Evita l’uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione,

Tito 3:11 sapendo che un tale è pervertito e pecca, condannandosi da se stesso.

2Tessalonicesi 3:6 Ora, fratelli, vi ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammina disordinatamente e non secondo l’insegnamento che avete ricevuto da noi.

2Tessalonicesi 3:7 Voi stessi infatti sapete in qual modo dovete imitarci, perché non ci siamo comportati disordinatamente fra di voi,

2Tessalonicesi 3:8 e non abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e travaglio giorno e notte, per non essere di peso ad alcuno di voi.

2Tessalonicesi 3:9 Non già che non ne avessimo il diritto, ma per darvi noi stessi un esempio affinché ci imitaste.

2Tessalonicesi 3:10 Infatti, anche quando eravamo tra di voi, vi ordinavamo questo: se qualcuno non vuol lavorare neppure mangi.

2Tessalonicesi 3:11 Sentiamo infatti che vi sono alcuni fra di voi che camminano disordinatamente, non facendo nulla, ma occupandosi di cose vane.

2Tessalonicesi 3:12 Or a tali ordiniamo, e li esortiamo nel Signor nostro Gesù Cristo, che mangino il loro pane lavorando quietamente.

2Tessalonicesi 3:13 Ma quanto a voi, fratelli, non vi stancate nel fare il bene.

2Tessalonicesi 3:14 E se qualcuno non ubbidisce a quanto diciamo in questa epistola, notate quel tale e non vi associate a lui, affinché si vergogni.

2Tessalonicesi 3:15 Non tenetelo però come un nemico, ma ammonitelo come  fratello.

  1. Falso insegnamento di ordine dottrinale

     Galati 1:8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto.

     Galati 1:9 Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto.

   1Timoteo 6:3 Se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà,

      1Timoteo 6:4 è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia, litigi, maldicenze, cattivi

sospetti,

       1Timoteo 6:5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che stimano la pietà essere fonte di guadagno; da costoro separati.

  2Giovanni 9 Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio.

  2Giovanni 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo,

  2Giovanni 11 perché chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie.

Art.37. E’ inteso che le parti questo statuto possono essere cambiate o aggiunte , attenendosi sempre alla Parola di Dio vera guida .

Art. 38. Questo statuto è accettato dal Consiglio di Chiesa

Questo statuto è stato stilato in 19 pagine da 1 a 19

 




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