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ESISTE L’INFERNO ?

Quando  si cerca di attirare l’attenzione su ciò che attende l’uomo dopo la morte , l’obiezione sollevata con maggiore frequenza è la seguente:Perchè preoccuparci del futuro ? con la morte finisce tutto !

                                            QUINDI :

Mangiamo

 Beviamo

 Perché domani Morremo “

 

Isaia 22 :13

12 Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento,

a radervi il capo, a indossare il sacco,

13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa!

Si ammazzano buoi, si scannano pecore,

si mangia carne, si beve vino.

«Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!».

Questa è appunto la filosofia che caratterizza il nostro tempo , eppure tutti quanti vorrebbero conoscere con certezza il futuro che CI attende :

IL REGNO DEI CIELI O L’IFERNO

 ESISTE L’INFERNO?

CAPITOLO I

LA MORTE E IL SOGGIORNO DEI MORTI

1. – IL PRIMO PIANO DI DIO

L’Eterno è un Dio di amore e di vita per l’umanità come per tutti gli esseri del creato  Dio voleva un destino meraviglioso di felicità e di perpetua comunione con Lui.

Per ben sei volte il libro della Genesi afferma che Dio creò l’uomo a sua immagine

(Genesi

1:26, 27; 26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina

 5:1 ; Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio

 9:6). 6 Il sangue di chiunque spargerà il sangue dell’uomo sarà sparso dall’uomo, perché Dio ha fatto l’uomo a sua immagine

Nel suo corpo tratto dalla polvere della terra, Dio mise un soffio vitale « e l’uomo divenne un’anima vivente », cioè un essere vivente, Genesi 2,7.

La morte e la perdizione erano lontane dal pensiero di Dio. Esse apparvero nel paradiso terrestre più tardi, nel giorno della caduta. Genesi 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».

Senza quella caduta, l’uomo avrebbe trascorso un lungo periodo di tempo nel giardino, quindi l’Eterno stesso lo avrebbe condotto all’albero della vita, per prenderne il frutto e mangiarne, e vivere eternamente, ma questo l’uomo lo ha perso a causa del peccato.

 Genesi 3:22. Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre». 23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 24 Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.

Se, a quel punto, avessero mangiato il frutto dell’albero della vita,essi sarebbero vissuti eternamente in corpi soggetti alla malattia, al decadimento e all’infermità.

 Romani 5.12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…

 Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

 Il caso del patriarca Enoc, scomparso dalla terra senza aver conosciuto la morte, dopo « aver camminato con Dio », sembra accennare al modo che l’Eterno avrebbe voluto adottare per far passare direttamente  le creature umane dalla terra al cielo senza la morte

Genesi 5, 24 a 27   

22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.

25 Metusela visse centottantasette anni e generò Lamec. 26 E Metusela, dopo aver generato Lamec, visse settecentottantadue anni e generò figli e figlie. 27 Tutto il tempo che Metusela visse fu di novecentosessantanove anni; poi morì.

Ebrei 11,5.

5 Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio.

Osserviamo d’altra parte che, anche dopo la caduta originale, la volontà primitiva di Dio è pur sempre di salvare tutti gli uomini : (Ezechiele, 33,11). 11 Di’ loro: “Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, DIO, “io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d’Israele?”

 (1. Timoteo, 2, 3, 4). « Iddio, nostro Salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità »

L’uomo non ha più scuse Dio ordina il ravvedimento cioè l’atto di riconoscersi peccatori e cambiare vita : LA NUOVA NASCITA

 Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,

Se dunque parliamo della morte e della perdizione eterna, ciò presuppone che una tragedia sia sopraggiunta a sconvolgere il piano iniziale di Dio.

— LA, MORTE FISICA E LA MORTE SPIRITUALE

Essere creato all’immagine di Dio significava per l’uomo che egli aveva ricevuto il duplice dono della volontà e della libertà.

L’Iddio d’amore vuole essere amato con allegrezza e servito liberamente  dalle sue creature. Egli non le costringe a diventare sue schiave, non solo, ma lascia loro la facoltà di scegliere, se così vogliono, un’altra via.

Dio non ha certo che l’Eden fosse una prigione dalle sbarre d’oro, da cui nessuno potesse fuggire. Egli ha socchiuso una porta, nella speranza però che l’uomo, già messo in guardia delle due vie: del bene e dal male , avrebbe liberamente scelto di rimanere nell’ubbidienza e nella comunione con il suo Signore. Ma Adamo ed Eva, avendo deliberatamente scelto la via del peccato, videro compiersi in loro stessi la spaventosa sentenza di condanna :

(Genesi 2, 17). « Del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perchè, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai ».

A) La morte fisica : Lo stesso giorno della caduta, Dio disse all’uomo : (Genesi 3, 19). « Mangerai il pane col sudore del tuo volto, finche tu ritorni nella terra dove fosti tratto, perché sei polvere, e in polvere ritornerai »

L’Apostolo Paolo conferma queste parole,:

(Romani 5,12). « Per mezzo d’un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del’ peccato ‘v’è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato »

La legge della morte è inevitabile :

poiché tutti gli uomini sono dei peccatori, tutti camminano ugualmente verso la tomba.

La tomba  diventa il re degli spaventi, e l’ultima parola adoperata per descrivere la conclusione della vita umana, così delle più nobili come delle più squallide, risuona da allora come un funebre rintocco : « Poi, »

(Genesi 5:5  tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.

Un giorno, dunque, la morte verrà a coglierci. Dovremmo perciò esser soprattutto vigilanti a prepararci morire bene , dato che

 (Ebrei, 9, 27). « è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio »

(Salmo 39:4). O SIGNORE, fammi conoscere la mia fine

e quale sia la misura dei miei giorni.

Fa’ ch’io sappia quanto sono fragile.

(Amos, 4,12). 12 «Perciò, ti farò come ho detto, o Israele.

Poiché farò questo contro di te,

prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio!»

Tuttavia, la morte fisica non è senza speranza, poiché, secondo l’Antico ed il Nuovo Testamento, tutti gli uomini usciranno un giorno fuori dalla loro tomba.

Per i credenti, avverrà la gloriosa risurrezione all’imMagine di Gesù Cristo,  ( la prima risurrezione

mentre per gli empi avverrà la risurrezione in vista del giudizio. ( la seconda risurrezione )

Si leggano i seguenti testi :

Daniele, 12, 2;

2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia.

Giovanni 5:28,29

28 Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.

Atti 24,15 Il contesto si riferisce a Paolo accusato davanti al governatore Felice

15 avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.

Filippesi 3:20,21

20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, 21 che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa.

B) La morte spirituale

La morte fisica non colpi Adamo il giorno stesso del suo primo peccato, evidentemente, come del resto non ha neppure colpito noi il giorno della nostra prima trasgressione della legge di Dio.

Ma, in quel giorno, l’uomo fu colpito di morte spirituale,

vale a dire fu estromesso dalla presenza di Dio,

Genesi 3:23,24

 23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 24 Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.

Poichè la morte spirituale, quella che raggiunge l’anima, non è la morte fisica, ma il fatto di esser privati della comunione con Dio.

Cosi, dalla caduta di Adamo in poi, vediamo dei peccatori esistere, agitarsi, godere della vita, professare perfino una religione, ma sono immersi nella morte spirituale.

Paolo scrive ai cristiani di Efeso  (Efesi 2:1a18,).

1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. 14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.

Scrivendo a Timoteo delle vedove la cui con-.. dotta è biasimevole, lo stesso Apostolo soggiunge :

1 Timoteo 5:5 a 6

5 La vedova che è veramente tale e sola al mondo, ha posto la sua speranza in Dio, e persevera in suppliche e preghiere notte e giorno; 6 ma quella che si abbandona ai piaceri, benché viva, è morta.

Tale è la condizione spaventosa di tutti gli uomini non

rigenerati : benchè vivano, sono morti : Morti nella loro anima,

era la condizione del figliuol prodigo, quando spendeva allegramente il suo denaro nella dissipazione. Dopo ch’egli è ritornato alla casa del padre, questi esclama :

(Luca 15, 24).  « Questo mio figliuolo era morto, ed è tornato a. vita! »

« Essere morto » significa : esistere, ma essere immersi nel male lontano dalla casa paterna.

Affinché i peccatori siano salvati, è necessario che essi nascano di nuovo, vale a dire« che la loro anima risusciti, ritrovando nella loro conversione un contatto vitale con Dio.

(Giovanni 3.3

3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».

(Giovanni 3.5 a 7

5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”

Giovanni 5, 24).

24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita

 L’ANIMA è IMMORTALE ?

Non c’è dubbio che l’anima umana sia immortale. Ciò si vede con chiarezza in molte brani sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento:

Ecclesiaste 12: 9 prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato.

 

Daniele 12:2-32 Molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno, alcuni per vita eterna, altri per vergogna e infamia eterna. 3 Quelli che hanno sapienza risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle per sempre.

 

 

Matteo 10:28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere lanima; temete piuttosto colui che può far perire lanima e il corpo nella geenna.(inferno)

 

 

Matteo 25:46; 46 Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».

Dato che lo stesso termine greco è usato sia in riferimento a “punizione” che a “vita”, è chiaro che entrambe i giusti e gli ingiusti hanno un’anima immortale ed eterna.

Luca 12:20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?”

1Corinzi 15:12-19

12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c’è la risurrezione dei morti? 13 Se dunque non c’è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. 14 Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l’avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. 16 Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; 17 ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati, 18 e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. 19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.

L’insegnamento della Bibbia è che tutte le persone, che siano salvate o perdute, esisteranno per l’eternità, o in paradiso oppure nell’inferno.

La vera vita spirituale non cessa quando i nostri corpi mortali muoiono. Le nostre anime vivono per sempre, o in presenza di Dio se siamo salvati, oppure in uno stato di punizione nell’inferno se rifiutiamo il dono di Dio per la nostra salvezza.

Infatti, la promessa della Bibbia non è solo che le nostre anime vivranno per sempre, ma che i nostri corpi saranno risuscitati. La speranza della risurrezione del corpo è centrale per la fede Cristiana.

Anche se è vero che le nostre anime sono immortali, è importante precisare che non lo sono nello stesso modo che è immortale Dio. Dio è l’unico essere veramente immortale perché solo Lui non ha né inizio né fine. Dio è sempre esistito ed esisterà per sempre.

1 Timoteo 6:13 Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, 14 ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all’apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, 15 la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, 16 il solo che possiede l’immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen.

Tutte le altre creature, che siano umane o angeliche, sono finite in quanto,  è vero che le nostre anime vivranno per sempre, ma la Bibbia non sostiene la tesi che le nostre anime sono esistite da sempre.

 Le nostre anime sono immortali, ed è così che Dio le ha create, ma hanno avuto un inizio e c’è stato un tempo nel quale non esistevano.

 

 

 

 

ALLA NASCITA L’UOMO RICEVE

L’anima :  che esisterà per l’eternità viene data da Dio è la Dimora di Dio

 

Lo spirito   : in ogni corpo abita lo spirito dato da Dio,esso è il centro della vita umana,l’anima usa questa vita e l’esprime attraverso il corpo

 

L’anima e lo spirito , essendo spirituali (invisibili ),per essere  visibili hanno bisogno del corpo

 

Il corpo     è la casa  dove anima e spirito risiedono e che dovrebbe essere il tempio di Dio e che verrà risuscitato e glorificato in Cristo

Ma il peccato ha distrutto tutto, ma l’opera di Cristo è la rigenerazione cioè rinnovare l’uomo farne una Nuova creatura : la NUOVA NASCITA

Il corpo è chiamato così dalla Parola :

LA TENDA : ( qualcosa di transitorio ) 2 Corinzi 5:1 Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli. 2 Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 4 Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5 Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.

 

TEMPIO : 1Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.

SOGGIORNO DEI MORTI

Dove sono andate le anime di coloro che son morti prima della prima venuta di Cristo, e dove vanno le anime di coloro che sono morti dopo quella venuta, in attesa del glorioso ritorno del Figliuolo di Dio e del giudizio finale? Rispondiamo successivamente a queste due domande.

  1. Il soggiorno dei morti prima della venuta .di Cristo.

 Gli Ebrei chiamavano « Sheol » il soggiorno dei morti, di tutti i morti, senza distinzione.

La parola corrispondente nel Nuovo Testamento è il termine greco « Hadès

Ecclesiaste 9, 3 a 10 .  descrive in modo umano e terrestre che tutti gli uomini vanno nel soggiorno dei morti  :

3 Questo è un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una medesima sorte; così il cuore dei figli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi se ne vanno ai morti. 4 Per chi è associato a tutti gli altri viventi c’è speranza; perché un cane vivo vale più di un leone morto. 5 Infatti, i viventi sanno che moriranno; ma i morti non sanno nulla, e per essi non c’è più salario; poiché la loro memoria è dimenticata. 6 Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole.

7 Va’, mangia il tuo pane con gioia, e bevi il tuo vino con cuore allegro, perché Dio ha già gradito le tue opere. 8 Siano le tue vesti bianche in ogni tempo, e l’olio non manchi mai sul tuo capo. 9 Godi la vita con la moglie che ami, per tutti i giorni della vita della tua vanità, che Dio ti ha data sotto il sole per tutto il tempo della tua vanità; poiché questa è la tua parte nella vita, in mezzo a tutta la fatica che sostieni sotto il sole. 10 Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli antichi uomini di Dio consideravano

Lo Sceol  ( soggiorno dei morti ) a volte viene visto un luogo sopra il quale Dio tiene il suo sguardo  :

Giobbe 26 : 5,6

5 Davanti a Dio tremano le ombre

disotto alle acque e ai loro abitanti.

6 Davanti a lui il soggiorno dei morti è nudo,

l’abisso è senza velo.

 Proverbi 15 :11

 11 Il soggiorno dei morti e l’abisso stanno davanti al SIGNORE;

quanto più i cuori dei figli degli uomini!

Davide dice addirittura che c’era anche la presenza di Dio  ( nella sua Onnipresenza )

Salmo 139 : 8

8 Se salgo in cielo tu vi sei;

se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.

Il profeta Amos descrive lo Scheol ( soggiorno dei morti) Dove Dio ha anche il suo potere

Amos 9 : 2

2 Anche se penetrassero nel soggiorno dei morti,

la mia mano li strapperebbe di là;

anche se salissero in cielo,

io li tirerei giù.

 

Ma molto spesso dello Scheol  ( soggiorno dei morti ) ci viene parlato in modo negativo :

Provoca cordoglio  Genesi 37 : 34 a 35

Dolore                  2° Samuele 22:6  ;

6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,i lacci della morte mi avevano sorpreso.

Salmo 18:5  e 116 : 3

5 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,

i lacci della morte m’avevano sorpreso.

 

 

E’ il luogo del pianto  : Isaia 38:3 a 20

2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il SIGNORE dicendo: 3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.

4 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Isaia, in questi termini: 5 «Va’, e di’ a Ezechia: “Così parla il SIGNORE Dio di Davide, tuo padre: ‘Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; 6 libererò te e questa città dalle mani del re d’Assiria, e proteggerò questa città. 7 E, da parte del SIGNORE, questo ti servirà di segno che il SIGNORE adempirà la parola da lui pronunciata: 8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l’ombra dei gradini, che per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz'”». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov’era disceso.

9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male. 10 Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene

alle porte del soggiorno dei morti; io sono privato del resto dei miei anni!» 11 Io dicevo: «Non vedrò più il SIGNORE, il SIGNORE, sulla terra dei viventi;

fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedrò più nessun uomo.

Il luogo della punizione : 1° Re 2 : 6 a 9 ;

 5 Sai anche tu quel che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d’Israele, ad Abner figlio di Ner e ad Amasa figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno dei morti. 7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il Galaadita; siano tra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché anch’essi mi trattarono così quando vennero da me, mentre fuggivo davanti ad Absalom tuo fratello.

8 Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Baurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per il SIGNORE che non lo avrei fatto morire di spada. 9 Ma ora non lasciarlo impunito; perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue».                                        

 

Il contesto parla della punizione che Davide doveva dare a Ioab, figlio di Seruia,

E’ da notare che lo Scheol ( soggiorno dei morti ) viene considerato un luogo temporaneo  in attesa della dell’apertura del Regno dei Cieli, dove Gesù con la sua Risurrezione ha portato i morti dei credenti del vecchio Testamento,da quel momento in poi,i credenti vanno direttamente presso Dio aspettando la Risurrezione, ma questo lo vedremo in avanti

 

 

La prospettiva terrestre del soggiorno dei morti è quindi la seguente : essi non hanno più parte al culto nè ai sacrifici del popolo,sono per sempre distaccati dalle attività di quaggiù, a meno che non vengono interpellati,ma ciò è spiritismo ed è un peccato abominevole verso Dio

Deuteronomio 18:9 Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. 10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 11 né incantatore, (chi prepara incantesimi) né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, 12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. 13 Tu sarai integro verso il SIGNORE Dio tuo; 14 poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il SIGNORE, il tuo Dio, non lo permette.

                                     

 

 

                                  NOTA

PERCHE’ VIENE CHIAMATO seno di Abramo

Il seno di Abramo è il luogo non celeste, in cui le anime dei giusti godono una consolazione provvisoria fino al sacrificio di Gesù alla croce , Abramo sarebbe un immagine  di intimità come, padre dei credenti

  LA PROSPETTIVA DEL RAPIMENTO DELLA CHIESA

Matteo 8:11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13 Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.

con la rivelazione fatta da Gesu’ nella storia del ricco e Lazzaro vedremo che lo Scheol era diviso in due parti :

 

una riservata ai credenti , il « seno di Abramo o paradiso».

Luca 16:22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo

 

Luca 23:43 Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».

 

l’altra parte  con i tormenti, riservata ai peccatori

Luca 16:23 E nell’Ades, essendo nei tormenti…..

 

Le sofferenze non possono essere calmate

Luca 16:23 E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: “Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma”.

 

 

Tra le due parti c’è una voragine : gli uni non possono comunicare tra di loro

 

Luca 16:26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi”.

 

 

 

Le anime dei morti non possono comunicare con gli umani

 

Luca 16:27 Ed egli disse: “Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento”. 29 Abraamo disse: “Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli”. 30 Ed egli: “No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno”. 31 Abraamo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita”».

 

Nel soggiorno dei morti, le anime non vengono annientate.

Vero e che l’Ecclesiaste, ponendosi da un punto di vista alquanto terrestre, dichiara che ogni cosa torna al suo luogo, alla polvere dove è stata tratta, così l’uomo come l’animale

Ecclesiate 3:19 Infatti, la sorte dei figli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l’uno, così muore l’altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l’uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità.

 

20 Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere. 21 Chi sa se il soffio dell’uomo sale in alto, e se il soffio della bestia scende in basso nella terra? 22 Io ho dunque visto che non c’è nulla di meglio per l’uomo del rallegrarsi nel compiere il suo lavoro; tale è la sua parte; infatti, chi potrà farlo tornare per godere di ciò che verrà dopo di lui?

Abbiamo letto in Ecclesiaste 9:5,6 e 10 i morti non sanno nulla, sono dimenticati, e non partecipano più alle opere che si svolgono sotto il sole, poichè nel soggiorno, dei morti

non c’è opera,

ne pensiero,

nè scienza,

nè saggezza (umana)

nè salario

 

Ecclesiate 9:5 Infatti, i viventi sanno che moriranno; ma i morti non sanno nulla, e per essi non c’è più salario; poiché la loro memoria è dimenticata. 6 Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole.

Ecclesiate 9:10 Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.

Non si può portare nulla con sè nella tomba

Ecclesiaste 5, 13 a 14 a 15

 13 C’è un male grave che io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura. 14 Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figlio, questi resta senza nulla in mano. 15 Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com’era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé.

Non c’è pensiero più triste, per l’uomo del mondo, che quello di abbandonare morendo tutto quel che possiede

la sua ricchezza, il suo orgoglio, la sua attività quaggiù .

Ma secondo quanto è detto in molti altri testi scritturali, le anime continuano a esistere nel soggiorno dei morti.

Dio ha detto a Mosè:

« Io sono l’Iddio di Abraharno,

l’Iddio di Isacco

e l’Iddio di Giacobbe ».

 

In Matteo 22, 31a 32, Gesù polemizza coi dottori riguardo alla risurrezione dei morti, Gesù aggiunge : 23 In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 24 «Maestro, Mosè ha detto: “Se uno muore senza figli, il fratello suo sposi la moglie di lui e dia una discendenza a suo fratello”. 25 Vi erano tra di noi sette fratelli; il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie a suo fratello. 26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo. 27 Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l’hanno avuta». 29 Ma Gesù rispose loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la

potenza di Dio. 30 Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli nei cieli. 31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32 “Io sono il Dio d’Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe”? Egli non è il Dio dei morti, ma dei vivi». 33 E la folla, udite queste cose, stupiva del suo insegnamento.

 

 

 

I MORTI SONO COSCIENTI ?

IL SONNO DELL’ANIMA

Si sono sono fatte speculazioni su questo soggetto , ci sono varie teorie che dicono che lo spirito e l’anima dei morti non hanno piu’ coscienza , sono inerti non reagiscono : dormono ,( il sonno dell’anima ) in realtà la Bibbia usa il termine dormire attinente alla morte fisica del corpo che aspetta la risurrezione.

                                                     QUINDI

Riteniamo che i testi che leggeremo si riferiscono al corpo umano, i cui occhi si sono chiusi alla luce di quaggiù, e che dorme nella tomba in attesa della sua resurrezione e della trasformazione in corpo incorruttibile

1° Tessalonicesi 4:13 ;

13 Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole

 

Giovanni 11:11a 16 ;

11 Così parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo». 12 Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme, sarà salvo». 13 Or Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»

 

 

 

 

NOTA SU

11:16 Tommaso concluse che, se il Signore si fosse recato laggiù, sarebbe stato messo a morte dai Giudei. I discepoli pensavano che, se fossero andati con lui, anch’essi sarebbero stati uccisi. Fu così che, in un’atmosfera greve di
pessimismo e malinconia, egli invitò i suoi compagni a partire con Gesù. Le sue parole non sono certo una dimostrazione di fede e di risolutezza, bensì
di scoraggiamento

 

Atti 7:59,60                  

59 E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60 Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E detto questo si addormentò.

 

 l’uomo oltre al corpo è formato anche di “ spirito e anima che non muore :

1° Tessalonicesi 5:23

23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo

Ecclesiaste 12:9 ;

9 prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato.

 

Luca 12:20

19 e dirò all’anima mia: ‘Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti'”. 20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio».

 

 Atti 20:7 A 12

7 Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte. 8 Nella sala di sopra, dov’eravamo riuniti, c’erano molte lampade; 9 un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giù dal terzo piano, e venne raccolto morto. 10 Ma Paolo scese, si gettò su di lui e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché la sua anima è in lui».

 11 Poi risalì, spezzò il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all’alba, partì. 12 Il giovane fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltremodo consolati.

 

e altri riferimenti ; tenendo conto di questo, la Bibbia ci insegna che gli esseri umani continuano ad essere coscienti anche dopo la morte , vediamo alcuni esempi

1) Samuele , quando viene evocato da Saul , è perfettamente  cosciente e ragiona con intelligenza

1) Samuele 28:12,19

2) Mosè ed Elia   conversano con Gesu’ Luca 9:30

 

 

3 ) Il ricco e Lazzaro Luca 16 vediamo che tutte e due sono coscienti  della loro situazione

Gli empi soffrono    Luca 16:23,24

Gli empi sono coscienti Luca 16:23,24

Gli empi conservano la memoria Luca 16:25 a 27

Ma Abraamo disse: “Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.

Perciò da questi insegnamenti possiamo essere sicuri che dopo la morte l’anima e lo spirito rimangono perfettamente coscienti , e mentre i credenti gioiscono con il Signore , per i ribelli non resta che l’ attesa del giudizio ,

Ebrei 3:7 a 15 , perché il futuro lo decidiamo noi mentre siamo su questa terra .

7 Perciò, come dice lo Spirito Santo:

«Oggi, se udite la sua voce,

Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,

Il mutamento prodotto dalla discesa di Cristo nel soggiorno dei morti.

Gesù alla croce  Dio aveva fissato un’appuntamento glorioso

Luca 23:42 E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!» 43 Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».

In realtà il ladrone andò nel seno di Abramo, in quanto il regno dei cieli era ancora chiuso.

La parola insegna che Gesù durante i tre giorni non rimase nella tomba ma andò nelle parti più profonde della terra : nell’Ades :

1) andò a giudicare e a confermare il castigo   alle anime che non cedettero alla predicazione di Noè

2) Poi è andò nel seno di Abramo dove erano le anime dei giusti del VT ( credenti) che avevano annunciato la grazia ma non l’avevano gustata

(Ebrei 11:13 Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra.

E del NT fino alla croce.

A questi credenti Gesù gli ha confermato la salvezza attraverso la croce

Efesi 4:7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per questo è detto:

«Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri

e ha fatto dei doni agli uomini».

9 Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.

 

Tre giorni dopo, Dio « Atti 2:24 ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. »

Il Cristo vittorioso ha trionfato sull’ avversario e ha aperto le porte del Seno di Abramo ( Scheol/Ades )

Liberando le anime dei credenti e li aveva condotti con Sè in cielo. Da quel tempo in avanti, tutti coloro che muoiono nella fede, invece di scendere nel soggiorno dei morti; salgono direttamente presso al Signore

                                         NOTA

(Efesini 4, 8/10).

« Salito in alto, Egli ha condotto… un gran numero di prigionieri, ed ha fatto dei doni agli uomini »

Matteo 27:51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, 52 le tombe s’aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti.

l’Apostolo Paolo esclama :

 

Filippesi 1:21 a 24

21 Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.

22 Ma se il vivere nella carne porta frutto all’opera mia, non saprei che cosa preferire. 23 Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; 24 ma, dall’altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi

 

  1. Corinzi 5:6 a 8

6 Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore 7 (poiché camminiamo per fede e non per visione); 8 ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore

Non nel seno di Abramo ma nel Regno dei Cieli !!!

 Matteo 8:11

 

CON QUALI ESPRESSIONI BIBLICHE È INDICATO L’INFERNO?

L’espressione « inferno » proviene da un vocabolo della lin-gua latina, che significa « inferiore », « sottostante »

Il concetto si trova tale e quale nella Bibbia, vi si riferisce chiaramente il versetto di Efesini 4, 9: « Egli (Cristo) era anche disceso nelle parti più basse della terra »

E’ infatti sotto la superficie della terra che gli antichi situavano il soggiorno dei morti (« sheol », o Ades).

 

 Oggi, noi intendiamo con la parola « inferno » il luogo di pene eterne riserbato agli empi nell’aldilà.

Nella Bibbia, quel luogo è descritto da un numero considerevole di passi e di espressioni simboliche. Ne registriamo le più notevoli.

TOFET : Il rogo acceso dal soffio dell’Eterno. In un passo scritturale (Isaia 30:33 che accenna al destino riserbato al grande nemico d’Israele, l’Assiro (e forse anche l’Anticristo), il profeta Isaia dice al v.33 Poiché da lungo tempo Tofet è preparato;è pronto anche per il re;

è profondo e ampio;sul suo rogo c’è fuoco e legna in abbondanza;il soffio del SIGNORE, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.

 

Nota Tofet

Isaia    30:33 Tofet era un luogo , con templi pagani,  nella valle di Himmon dove si sacrificavano i bambibini agli idoli  Geremia 7:31,32

31 Hanno costruito gli alti luoghi di Tofet nella valle del figlio di Innom,per bruciarvi nel fuoco i loro figli e le loro figlie;

cosa che io non avevo comandata e che non mi era venuta in mente.32 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,«che non si dirà più Tofet né la valle del figlio di Innom,ma la valle del massacro,

e, per mancanza di spazio, si seppelliranno i morti a Tofet.

Più tardi Tofet diventò un luogo dove si bruciavano le immondizie della città di Gerusalemme , il fuoco ardeva di continuo , giorno e notte .

 

 

 

Le FIAMME ETERNE.

Isaia 33, 14 a 16 I peccatori sono presi da spavento in Sion,un tremito si è impadronito degli empi.

«Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante?

Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?»

 

15 Colui che cammina per le vie della giustizia,

e parla rettamente;colui che disprezza i guadagni estorti,

che scuote le mani per non accettare regali,

che si tura gli orecchi per non udir parlare di sangue

e chiude gli occhi per non vedere il male.

16 Egli abiterà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato,

la sua acqua gli sarà assicurata.

 

(Luca 16, 24) « Abbi pietà di me.., perché sono tormentato in questa fiamma ».

IL VERME  CHE NON MUORE.

È il verme del peccato che corrode l’anima nell’eternità

Alla fine di, un capitolo dedicato alle glorie del millennio, il  profeta Isaia aggiunge:

 Isaia 66:24

24 «Quando gli adoratori usciranno, vedranno

i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me;

poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà; e saranno in orrore a ogni carne».

Gesù Cristo riprende quell’espressione per applicarla incontestabilmente alle punizioni dell’aldilà. egli parla della Geenna

Marco 9:42 a 50 «E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare.

43 Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 44 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 45 Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna, 46 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 47 Se l’occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, 48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco. 50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri».

 L’OBBROBRIO L’ETERNA INFAMIA

 DISPREZZO PER IL DISONORE

LA CONDIZIONE A MOTIVO DEL DISONORE

Daniele 12:2

2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia..;

 

 

 

IL FUOCO CHE NON SI SPEGNE; IL FUOCO ETERNO:

 L’espressione, che abbiamo. già incontrata in

Isaia 66:24,…. poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà;

viene :ripresa ,da Giovanni Battista e da Gesù:

Matteo 3:11 11 Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. 12 Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile».

Marco 9:43 Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 44 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 45 Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna, 46 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 47 Se l’occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, 48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco. 50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri».

Matteo; 25:41 a 46

41 Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! 42 Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; 43 fui straniero e non m’accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste”. 44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?” 45 Allora risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me”. 46 Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».

Ebrei 10:26 Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati; 27 ma una terribile attesa del giudizio e l’ardore di un fuoco che divorerà i ribelli

 

IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO PORTA ALL’INFERNO

1Giovanni 5:16 Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare.

 

Giovanni allude alla bestemmia contro lo Spirito Santo.
Il Signore Gesù aveva dichiarato che chiunque avesse attribuito a Belzebù, il principe dei demoni, i suoi miracoli, compiuti nella potenza dello Spirito Santo, si sarebbe macchiato di un peccato imperdonabile: “…non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro”

 

Matteo 12:22-31 31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro

 

 

La Geenna, o il fuoco della  Geenna.

 un termine Molto frequente negli Evangeli:

Peccato di ingiuria

Matteo 5:21 a 26

21 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: “Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale”; 22 ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: “Raca” sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: “Pazzo!” sarà condannato alla geenna del fuoco. 23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì la tua offerta davanti all’altare, e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta. 25 Fa’ presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora per via con lui, affinché il tuo avversario non ti consegni in mano al giudice e il giudice in mano alle guardie, e tu non venga messo in prigione. 26 Io ti dico in verità che di là non uscirai, finché tu non abbia pagato l’ultimo centesimo.

 

 

 

 

 

 

Peccato di cattiva condotta senza ravvedimento

Matteo 5:29,30

29 Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. 30 E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.

 

 

 

Il termine « Geenna ‘» è la trascrizione popolare ebraica e greca del nome della Valle di Hinnom (Ghe-Hinnom), presso Gerusalemme, nella quale Israele e i suoi re infedeli avevano fatto passare per il fuoco i loro figliuoli in onore di Moloch poi il re Giosia distrusse l’idolatria :

(2. Re 23:10). 10 Profanò Tofet nella valle di Ben-Innom, affinché nessuno potesse più far passare per il fuoco suo figlio o sua figlia in onore di Moloc. 11 Soppresse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole, all’ingresso della casa del SIGNORE, presso l’abitazione dell’eunuco Netan-Melec, che era nel recinto del tempio; e diede alle fiamme i carri del sole.

All’epoca di Gesù, vi si ardevano le immondizie provenienti dalla città di Gerusalemme, il fuoco ardeva sempre giorno e notte, Gesù adopera quel termine per accennare al fuoco dell’inferno

 

 

LA PERDIZIONE.

Matteo 7:13

13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. 14 Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano

 Romani 9, 22

22 Che c’è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d’ira preparati per la perdizione,

 

 

9:22 Paolo descrive Dio, il grande vasaio, Da un lato, egli
vorrebbe manifestare la sua ira ed esibire la sua potenza punendo il peccato.
Ma, dall’altro, desidera sopportare pazientemente i vasi d’ira preparati per la perdizione, dandogli tempo per ravvedersi

Si tratta del contrasto tra la giusta severità di Dio e la sua grande pazienza.

Consideriamo attentamente l’espressione “vasi d’ira preparati per la perdizione.” I vasi d’ira sono coloro i cui
peccati li espongono all’ira di Dio.

Essi,se non si ravvedono,sono preparati per la perdizione a causa dei loro peccati, e delle loro trasgressioni

 

 

 

IL LUOGO DEL PIANTO E DELLO STRIDOR DEI DENTI.

Matteo 13:36 a

36 Allora Gesù, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo; 38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 39 il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli. 40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti. 43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi oda.

 

LA PUNIZIONE ETERNA.

Matteo 25:46.

« E questi se ne andranno a punizione eterna ; ma i giusti a vita eterna »

Le tenebre di fuori

Matteo 8:11 a 13

11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13 Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.

 

 

Matteo 22, 13 ;

11 Ora il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo che non aveva l’abito di nozze. 12 E gli disse: “Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?” E costui rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”. 14 Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti

 « Se Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confidandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi pel giudizio ;… costoro sono fonti senz’acqua… a loro e -riserbata la caligine delle tenebre » (2. Pietro 2, 4, 17. Cfr. anche Giuda 6,13). L’espressione « antri tenebrosi » nel testo grecó letteral-mente significa « antri• di tenebre ».

L’IRA A VENIRE.

Luca 3:7 a 9

7 Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per essere battezzate da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l’ira futura? 8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo Abraamo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo. 9 Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco».

 

 

Romani 2:1a 8 Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile; perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose. 2 Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità. 3 Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? 4 Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? 5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. 6 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7 vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; 8 ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all’ingiustizia. 9 Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; 10 ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco; 11 perché davanti a Dio non c’è favoritismo.

Romani 5:5 Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.

6 Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. 7 Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; 8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira. 10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11 Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.

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