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LA FAMIGLIA

 




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LA FAMIGLIA

 Lezione 1: Ruoli biblici nella famiglia

Lezioni 2: L’educazione dei figli

Lezioni 3: Il ministero verso la famiglia

LEZIONE 1

Ruoli biblici nella famiglia

 Punti principali

  • Nel matrimonio, Dio è in grado di complementare i punti di forza e di debolezza del marito e

della moglie per renderli completi, il che consente loro di servirLo al meglio.

INTRODUZIONE

La Chiesa è divenuta il centro del regno di Dio in terra. All’interno di questa comunità di credenti, Dio ha chiamato tutti i Suoi figli a relazioni amorevoli con Se stesso e con ogni altro. Alcuni sono stati chiamati a servire il Signore e la Chiesa come singoli , e altri sono stati chiamati a servire il Signore e la Chiesa all’interno del

matrimonio.

Ma sia come sposati che come singoli, ognuno è stato posto in una famiglia.

La famiglia è un’analogia usata per descrivere la Chiesa. La

comprensione delle relazioni nella famiglia fisica influenzerà il modo in cui guardi alla famiglia di Dio. E’ importante, quindi, comprendere i ruoli biblici all’interno della famiglia per la tua propria

vita e ministero. Per di più, Paolo, scrivendo al giovane

Timoteo, ricorda la responsabilità di un un responsabile all’interno della chiesa. Paolo chiede:

(1 Timoteo 3:5). “se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?”

Questa stimolante

domanda sfida tutti i responsabili  di chiese, specialmente i fondatori di chiese, a valutare il loro proprio ministero all’interno della loro famiglia.

Come è la gestione della sua famiglia se la sua famiglia è un

banco di prova della sua capacità di responsabile  nella chiesa?

Mentre sei occupato con le  all’evangelizzazioni, al fare discepoli e a ammaestrare i credenti nello sforzo di far crescere bene la nuova chiesa, devi anche ricordarti che la tua propria famiglia

rimane il più chiaro indicatore della tua capacità di responsabile  e dell’efficacia nel fare discepoli.

Se il fondatore di chiese sviluppa abitudini che lo fanno fallire nel suo ministero verso la sua famiglia, queste

potrebbero essere trasmesse anche alla nuova chiesa.

Un fondatore di chiese deve prestare attenzione

alle relazioni nella sua famiglia come parte integrante del suo lavoro di ministro.

  1. LA COPPIA NEL MATRIMONIO

L’unità di base della famiglia è la coppia unita in matrimonio. Leggendo la storia della creazione nella Genesi, vediamo che quando Dio creò l’essere umano secondo la Sua immagine lo creò come uomo e donna. Queste due persone vivendo insieme in unità (Genesi 2:24) 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.

erano un riflesso dell’immagine del Dio trino che vive in perfetta unità nella diversità. Dovevano vivere in

una relazione d’amore che sarebbe stata trasmessa  alla loro progenie. Gli fu dato un compito da svolgere: Genesi 1: 26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». 29 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. 30 A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu. 31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno.

Quando peccarono la disarmonia rovinò la relazione d’amore, la riproduzione divenne dolorosa e invece di governare sulla terra provarono a governare l’un l’altro.

Parte del lavoro di redenzione di Cristo è la restaurazione dell’immagine di Dio all’interno della relazione matrimoniale. Ci sono tre principi che serviranno come base per la discussione dei ruoli nel matrimonio.

Tre Principi Guida

  1. 1. Mariti e mogli hanno lo stesso valore.

Da Galati 3:28 riconosciamo che Dio ha disegnato mariti e

mogli con lo stesso valore. Il valore di una persona non è

basato sulla funzione o ruolo, ma piuttosto sul fatto che lui o

lei sia creato/a secondo l’immagine di Dio.

Leggiamo Galati 3:24 a 29 

24 Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. 25 Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; 26 perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. 27 Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. 29 Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d’Abraamo, eredi secondo la promessa.

2. Il marito e la moglie devono essere interdipendenti.

           Rapporto di reciproca dipendenza

 In 1 Corinzi 11:11 vediamo che Dio ha disegnato il marito e la moglie in modo che siano interdipendenti.

1 Corinzi 11:11 D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna

La chiesa è composta di uomini e donne con ogni genere di personalità.

Uno dei caratteri distintivi della chiesa è che i suoi membri coesistono in unità. Ci sono differenti livelli di profondità in queste relazioni, ma la relazione matrimoniale può essere

una delle più complesse. In un matrimonio pieno dello Spirito Santo, l’interdipendenza sarà rappresentata in modo da rendere la  testimonianza dell’interdipendenza che esiste nella natura divina.

 TRA : DIO, GESU’, LO SPIRITO SANTO : ( versione Diodati )

1 Giovanni 5:7

Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre sono d’accordo come uno.

 UNITI NELLA DIVERSITA’ :

 IL PADRE PREPARA LA REDENZIONE

IL FIGLIO LA COMPIE

LO SPIRITO SANTO LA COMPIE E LA SIGILLA ,SANTIFICA

                                                                       ( ACCETTAZIONE )

 

MA PURE IN OGNUNA DI QUESTE OPERAZIONI I TRE SONO PRESENTI.

 

 

  1. C’è un ordine di responsabilità e subordinazione nella famiglia.

Da 1 Corinzi 11:3 apprendiamo che Dio ha disegnato un ordine di responsabilità nella famiglia. Così come c’è un ordine funzionale in Dio, c’è anche un ordine funzionale nel matrimonio.

 Dio è capo di Cristo

Cristo è capo di ogni uomo

Ogni uomo  è capo di sua moglie

 1 Corinzi 11:3 Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio.

 IL RUOLO DEL MARITO

  1. Di essere capo della Moglie: Efesini 5:23

22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24 Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.

25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. 28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d’altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.

Nel Verso 23 Paolo afferma che il marito è il capo della moglie così come Cristo è il capo della Chiesa.

Questo ruolo richiede responsabilità di fronte a Dio per la famiglia. Siccome l’enfasi del testo è sull’amore del marito per la moglie, questa è la parte più importante della sua responsabilità.

Versetti 24 a 33

I mariti devono aspirare al meglio per le loro mogli, anche a loro proprio costo. Il ruolo del marito  visto  in questo modo diventa  una vocazione alta e santa.

Come membri di chiese, e di responsabili di chiese , il futuro

del matrimonio dipende da un’assoluta

chiarezza di questa vocazione

 Il marito dovrebbe essere attivamente coinvolto

nell’assistere sua moglie a scoprire i suoi doni spirituali.

E mentre i doni della moglie vengono scoperti, sviluppati e renderli partecipi alla chiesa , per l’edificazione e il perfezionamento dei santi

Alcuni affermano che, sulla base di Genesi 3:16, l’uomo dovrebbe governare su sua moglie. Il testo specifico di Genesi 3:16 afferma: 16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te»..

La parola Ebraica tradotta “dominare” significa tenere sotto,

governare come un sovrano assoluto.

La parola era usata per re e ufficiali pubblici in tutto l’Antico

Testamento. Ma bisogna tenere in  mente che Genesi 3:16 è un’affermazione della condanna, non del concetto della grazia

La condanna dice  che  l’uomo peccatore dominerà le donne e le metterà in una posizione di inferiorità.

Questa è stata la realtà in migliaia di culture nel corso di migliaia di anni.

Un dominio duro non è nei modi di Cristo. Così quando Paolo dice che un uomo è capo di sua moglie come Cristo è capo della chiesa, non sta esaltando la condanna – la sta eliminando.

Sta mostrando come gli uomini quando si convertono possono interrompere questo concetto di miseria e la mentalità del “prima io” che la caduta inaugurò.

ALLORA QUAL’ERA LO STILE DI DEL RUOLO DI  DI CRISTO NELLA CHIESA ?

Questo stile è descritto in Luca 22:25-27

 25 Ma egli disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. 26 Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. 27 Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve

È DESCRITTO COME SERVO

“Servo” e “capo” non sono termini che si combinano naturalmente. Sembrano opposti.

Ma, nel regno di Dio, l’essere il “capo” significa essere questa unica combinazione di capo e di servo.

E’ vero che agli uomini è stata assegnata

l’autorità di guidare le loro mogli, ma lo stile deve essere quello di

un servo e non di un signore. L’obiettivo, quindi, è di essere una

fonte di vita per loro.

Il ruolo del marito nei confronti di sua moglie deve essere modellata secondo il ruolo di Cristo sulla Sua sposa, la Chiesa.

Cristo non sfrutta la Chiesa.

Lui non la domina o forza la Sua autorità su di lei.

 Al contrario, lui come capo ha  pagato il prezzo : ha messo la propria vita per la Sua sposa  morendo per lei.

IN BASE AL MODELLO DI CRISTO, L’AUTORITÀ DEL MARITO SU SUA MOGLIE È CARATTERIZZATA DA:

RESPONSABILITÀ,     NON RANGO (ALLA POSIZIONE SOCIALE )

 SACRIFICIO,               NON EGOISMO

DOVERE,                    NON DOMINIO

 

 

  1. Di prendersi cura dei bisogni essenziali della moglie

Rifletti sull’avvertimento di Pietro in

1 Pietro 3:7: “Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché

anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.”

Le mogli hanno bisogno che i mariti vivano con loro in modo sensibile. Ciò significa che i mariti devono relazionarsi alle loro mogli, consapevoli del fatto che sono differenti dagli uomini.

A parte le ovvie differenze fisiche, ci sono grandi differenze psicologiche ed emotive. I mariti dovrebbero prestare attenzione alle tre seguenti preoccupazioni.

 

 

 

  1. Amicizia

La prima è che le mogli hanno bisogno di amicizia. Dio disegna le donne per relazioni profonde e lunghe e loro si aspettano che i mariti soddisfino quel bisogno. Vogliono e hanno bisogno dell’amicizia, della presenza e interesse dei loro mariti.

 

 

 

 

 

 

  1. Sicurezza

Il secondo bisogno è la sicurezza. Una donna ha bisogno della sicurezza di un uomo. Ha bisogno di sapere che lui può proteggerla e provvedere per lei. Ha bisogno di potersi fidare. Biblicamente, queste cose sono responsabilità del marito.

(1 Timoteo 5:8) ?

 

 

 

  1. Riconoscimento

Il terzo bisogno è per il riconoscimento, che è un bisogno condiviso da entrambi marito e moglie. Il marito spesso riceve riconoscimento dal suo lavoro, dal suo ruolo nella chiesa o

da altre attività al di fuori di casa. Ma così tanto di ciò che fa la moglie non è visibile. La persona che può davvero apprezzare il suo contributo unico, quello che può  onorarla è suo marito. Lei è un’amica, un’incoraggiatrice e una compagna spirituale. Parte del ruolo di marito/capo è di farla sentire onorata e di non considerarla un fatto scontato. 

 

 

  1. Farla sentire speciale e più grande di qualsiasi altra donna

Proverbi 31: 28, 29

I suoi figli sorgono a proclamarla beata

e suo marito a farne l’elogio:

29 «Molte donne si sono comportate da virtuose,

ma tu le superi tutte!»

 

(Colossesi 3:19)

“Non v’inasprite contro le vostre mogli.” Se tua moglie è sensibile, devi renderti conto che risposte aspre, sguardi infuriati, toni della voce irritati e impazienza feriscono tua moglie profondamente. Gioisci del fatto che sia una signora e non sia come te; ricorda che tua moglie è un prezioso dono di Dio.

 

(Efesini 5:28-33) 

“Ama tua moglie come ami il tuo corpo e la tua vita.

  1. Di adempiere i doveri di un padre

La responsabilità principale di un padre

E’ di crescere i figli nell’educazione e nell’istruzione del Signore (Efesini 6:4).

4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore.

Questo comprende di insegnare loro  la legge  del Signore Deuteronomio 6:7

6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 7 li

* inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.

* TERMINE INCULCARE : IMPRIMERE BENE NELLA MENTE

E disciplinarli come necessario

Proverbi 19:18,

18 Castiga tuo figlio, mentre c’è ancora speranza,

ma non lasciarti andare sino a farlo morire.

Proverbi 22:6

6 Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere;

anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà.

Proverbi 23:13 a 15

13 Non risparmiare la correzione al bambino;

se lo batti con la verga, non ne morrà;

14 lo batterai con la verga,

ma lo salverai dal soggiorno dei morti.

15 Figlio mio, se il tuo cuore è saggio,

anche il mio cuore si rallegrerà;

Proverbi 29:17

17 Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto,

III. IL RUOLO DELLA MOGLIE

Proverbi 31:10 pone l’irresistibile domanda:

 “Una donna perfetta chi può trovarla?”.

Perché una donna per essere una moglie ‘perfetta’ deve comprendere il disegno di Dio per una moglie e, per

Sua grazia, essere conformata da Lui a quel disegno.

 

 

  1. Una Compagna

Dio creò la donna per essere una compagna per l’uomo

(Genesi2:18). Lei è il complemento emotivo e fisico che rende un uomo più adatto ai Suoi obiettivi e al servizio in Dio.

Lei non lo rende completo nel senso spirituale, emotivo e fisico. Comunque, lei lo rende più completo di ciò che fosse da solo senza di lei. Gli

contribuisce prospettiva, emozioni, doni e debolezze che da solo

non possiede. Insieme, uniti e dotati dallo Spirito Santo, il marito

e la moglie sono completi e al loro meglio nel servire il Signore.

 

 

  1. Un Supporto

Così come è complementare al marito, la moglie è anche un supporto per lui. Essere un supporto è parte del “comportamento casto e rispettoso” (1 Pietro 3:2) verso di lui.

Lei conosce i suoi punti di forza e di debolezza, e lo edifica per il suo lavoro. Proverbi 14:1 mostra come una

donna possa edificare o distruggere la sua casa.

14:1 La donna saggia costruisce la sua casa,

ma la stolta l’abbatte con le proprie mani.

Proverbi 12:4

Può edificare la forza emotiva e la risolutezza del marito, o può contribuire a distruggerlo, disonorandolo e diventando “carie nelle sue ossa”

Proverbi 12:4 La donna virtuosa è la corona del marito,

ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa

  1. Sottomessa

La moglie ha anche la responsabilità di sottomettersi al marito. Non c’é comando ripetuto più frequentemente per la moglie che di essere sottomessa al marito (Efesini 5:22, Colossesi 3:18,

1 Pietro 3:1), una caratteristica della donna devota a Dio come la moglie di Abramo, Sara (1Pietro 3:6).

E comunque, la sua posizione di sottomissione è una piena di potere. In fede lei si sottomette al marito e fa appello al suo Padre celeste come il cuore del re nelle mani del Signore (Proverbi 21:1)

Proverbi 21:1Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d’acqua; egli lo dirige dovunque gli piace.

Il cuore del marito è in mano a Dio.  La moglie mentre si sottomette al marito, lei si sottomette a Dio e consente alla Sua mano di muoversi nella vita di suo marito.

Grazie al suo atto di sottomissione, lei consente a Dio di vincere suo marito a una più alta obbedienza verso di Lui

(1 Pietro 3:1).

Anche voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti perché, se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati, senza parola, dalla condotta delle loro mogli,

Lei non è comandata a ribellarsi al marito.

Lei è comandata a sottomettersi in fede in modo di consentire alla mano di Dio di lavorare nella

vita di suo marito e nella sua.

 

  1. Una Manager

Le Scritture provvedono il modello di una moglie industriosa che lavora per il profitto del marito

e della famiglia (Proverbi 31:10-31, specialmente versetto 11). A differenza delle mogli di Samaria che, al tempo di (Amos 4:1,2), oppressero i poveri e bisognosi e fecero richieste insaziabili ai

loro mariti ,

LA DONNA DI Proverbi 31

(v.11). CONTRIBUISCE ad accrescere la fiducia del marito in lei 

11 Il cuore di suo marito confida in lei,

ed egli non mancherà mai di provviste.

 

(v.12), SERVE il marito

12 Lei gli fa del bene, e non del male,

tutti i giorni della sua vita.

( v.13 a 16 ) LAVORA per il profitto del marito e della famiglia

 

13 Si procura lana e lino,

e lavora gioiosa con le proprie mani.

14 È simile alle navi dei mercanti:

fa venire il suo cibo da lontano.

15 Si alza quando ancora è notte,

distribuisce il cibo alla famiglia

e il compito alle sue serve.

16 Posa gli occhi sopra un campo,

e l’acquista;

con il guadagno delle sue mani pianta una vigna.

 

(v.23) CONTRIBUISCE ad accrescere la reputazione del marito

 

23 Suo marito è rispettato alle porte della città,

quando si siede tra gli anziani del paese

 

(v.27 ) EDIFICA la sua casa

 

27 Sorveglia l’andamento della sua casa,

e non mangia il pane di pigrizia.

 

Il suo segreto è che lei è un valido supporto per suo marito, prendendosi cura e gestendo la casa, rendendola un luogo armonioso e profittevole che produce del bene

per lui. Lo serve, stimandolo, e comunque gestendo la sua casa più abilmente di come lui

potrebbe fare.

 

(v.30), TEME il Signore

30 La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana;

ma la donna che teme il SIGNORE è quella che sarà lodata.

 

Il marito può solo rendere gloria a Dio per la Sua bontà nell’avergliela donata

(Proverbi 19:14).

14 Casa e ricchezze sono un’eredità dei padri,

ma una moglie giudiziosa è un dono del SIGNORE.

 

 

  1. Una Madre: Tito 2:4

Il ruolo centrale di una donna non si ferma all’amore verso il marito. Tito 2:4 va avanti

nell’incoraggiarla ad “amare i bambini”. I bambini, specialmente i più piccoli, hanno bisogno di enormi dosi di attenzione personale, supporto e naturalmente amore.

Tito 2:4

per incoraggiare le giovani ad amare i mariti, ad amare i figli,

I bambini hanno bisogno del potere eccezionale della presenza della loro madre. Secondo molti esperti di infanzia, lo

sviluppo salutare e normale del bambino richiede una relazione vicina, amorevole e continua con almeno una persona al meno per i primi due anni di vita.

Tito indica che la madre dovrebbe provvedere quelle cure, e insegnare loro la via del Signore

ma la cultura dominante dei nostri giorni sta in gran parte

abbandonando questi principi delle Scritture e invece sta cercando di soddisfare i suoi propri interessi.

 

 

 

 

 

 

  1. IL RUOLO DEI FIGLI

  2. Obbedire i loro genitori nel Signore

Efesini 6:1 dice: “Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto.”

Questo comando da Paolo alla chiesa in Efeso solleva diverse domande :

 

  • Si sta riferendo solo ai minorenni?

  • Gli adulti dovrebbero continuare ad obbedire i loro genitori, anche

        se non vivono più nella stessa casa?

  • Se un adulto rimane nella casa paterna, lo si applica?

  • L’espressione “nel Signore” significa che, se un genitore non è cristiano, il figlio non deve obbedirgli?

 

 

 

RISPOSTA :  Onorare il padre e la madre

Il comando di Paolo cita il Vecchio Testamento e ricorda agli Efesini che questo è il primo

comandamento con una promessa: “perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra”

 

Efesi 6:1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. 2 Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) 3 affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra.

 

 Deuteronomio 5:16).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA FAMIGLIA

LEZIONE 2

L’EDUCAZIONE DEI FIGLI

 

Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,

Nel Grande Mandato, Gesù istruisce i suoi seguaci a fare discepoli di tutte le nazioni… insegnandogli ad

obbedire tutte le cose che Lui ha detto. Il ruolo del genitore è come quello del fondatore di chiesa: insegnare ai figli l’obbedienza verso Dio.

 

  1. ALCUNE OSSERVAZIONI INIZIALI

  2. Nessuna garanzia

la Bibbia non dà nessuna garanzia che se i genitori

fanno tutto giusto, i figli ameranno il Signore e Lo serviranno.

Un verso che è spesso citato come una promessa da Dio è Proverbi 22:6: “Abitua il giovane secondo la via da seguire;

neppure da vecchio se ne allontanerà.”

Se i loro figli crescono e rifiutano il Signore, si sentono traditi dal Signore.

 

Si deve notare che questo verso afferma un principio di causa ed effetto: se fai “X” allora “Y” si verificherà.

Il libro dei proverbi, che fu scritto per aiutare a guidare i giovani verso un modo di vivere corretto, ha molte affermazioni simili. Educare i figli quando sono giovani li dirigerà verso

la via della saggezza. Piuttosto che una promessa che è vera in ogni caso, questo verso stabilisce un principio generale che se i genitori educano i propri figli ad obbedire  al Signore

quando sono giovani, questi continueranno sulla Sua via quando diventeranno grandi.

Il fatto è che a volte i figli si allontanano dal Signore, questo non diminuisce o sminuisce  assolutamente il principio o la responsabilità dei genitori ad educare i propri figli negli insegnamenti del Signore.

La maggior parte dei figli che ricevono questa educazione all’inizio si mantengono in essa.

 

  1. Nessun figlio è perfetto

Allora perché così tanti figli che hanno cominciato a camminare sulla via della giustizia “se ne dipartono”? Ogni persona è un peccatore che ha delle scelte da fare.

Proverbi 1:29 parla di

coloro che “…hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore”.

Alla fin fine, ogni persona deve scegliere per se stessa se seguire il Signore oppure no. Anche I figli con una buona educazione possono fare delle scelte sbagliate.

 

  1. Nessun genitore è perfetto

Dio è l’unico genitore perfetto; i genitori terreni non sono perfetti. Non importa quanto amino il Signore e i loro figli, essi falliranno qualche volta

Nessuno ha tutte le risposte. I genitori dovrebbero costantemente cercare in preghiera la saggezza del Signore su

come educare i figli secondo la via da seguire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. ALCUNI PRINCIPI BIBLICI

Anche se non ci sono garanzie a causa della natura peccaminosa di entrambi genitori e figli, Dio ci ha dato certi principi per guidarci nell’educazione dei figli.

  1. Modella l’amore e l’obbedienza per il Signore

(Deuteronomio 6:4-9, 17)

4 Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico SIGNORE.

5 Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. 6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 7 li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.

  1. 17 Osserverete diligentemente i comandamenti del SIGNORE, il vostro Dio, le sue istruzioni e le sue leggi che vi ha date

Nel Vecchio Testamento, Dio ordinò ad Israele “…amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze… li ripeterai (i Suoi comandamenti) ai tuoi figli,…

Osserverete diligentemente i comandi del Signore vostro Dio.”

 

V.7 Dovevano fare ciò a casa,

       camminando in strada,

       quando si coricavano e

       quando si alzavano.

Amare Dio e osservare i Suoi comandamenti era uno stile di vita che i genitori dovevano sviluppare e passare ai loro figli.

 

 

 

 

 

 

 

 

  1. Indirizza i tuoi figli a seguire la via del Signore

(Genesi 18:19)

Quando parla della responsabilità dei genitori ad indirizzare i propri figli, la Bibbia spesso la mette sullo stesso piano della disciplina. Versetti quali

Proverbi 3:11-12

11 Figlio mio, non disprezzare la correzione del SIGNORE,

non ti ripugni la sua riprensione;

12 perché il SIGNORE riprende colui che egli ama,

come un padre il figlio che gradisce.

Ebrei 12:5-11

 

5 e avete dimenticato l’esortazione rivolta a voi come a figli:

«Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore,

e non ti perdere d’animo quando sei da lui ripreso;

6 perché il Signore corregge quelli che egli ama,

e punisce tutti coloro che riconosce come figli».

7 Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga? 8 Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. 9 Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? 10 Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. 11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

ci ricordano che la disciplina è necessaria. Ma la vera ragione è che il padre (sia Celeste che terreno) ama il figlio. In qualunque circostanza in cui la disciplina sia amministrata, dovrebbe

attuarsi con un amore che ha alla base l’interesse per il figlio.

Il figlio deve essere in grado di vedere quell’amore nel mezzo della disciplina.Il risultato voluto è che il figlio impari a seguire le

vie del Signore.

 

  1. Non esasperare (Provocare a qualcuno grave risentimento fino al limite della sopportazione; irritare fortemente )

 i tuoi figli (Efesini 6:4)

4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore.

Molti genitori sono così concentrati sulla seconda parte

di Efesini 6:4, crescere i figli

nell’educazione e insegnamento del Signore, che dimenticano la prima parte, non esasperare i tuoi figli.

Ci sono numerose storie di Cristiani nel ministero i cui figli sono diventati amareggiati e si sono allontanati dal Signore.

Questi figli spesso raccontano storie di genitori che erano

troppo rigidi, ingiusti, esigenti e autoritari:

genitori che hanno esasperato i propri figli nel loro

zelo di istruirli nell’amore per il Signore . Il risultato è di figli

che sono amareggiati e risentiti verso i genitori e verso Dio.

PIANO DI AZIONE FAMIGLIARE

 

1 Giovanni 1:12 a 20

12 Figlioli, vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo nome.

13 Padri, vi scrivo perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Giovani, vi scrivo perché avete vinto il maligno.

14 Ragazzi, vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre. Padri, vi ho scritto perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno.

15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

Gli anticristi

18 Ragazzi, è l’ultima ora. Come avete udito, l’anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l’ultima ora. 19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

20 Quanto a voi, avete ricevuto l’unzione dal Santo e tutti avete conoscenza.

 corso omega

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