LA DONNA E IL MINISTERIO NELLA BIBBIA
LA DONNA NELLA TRADIZIONE MASCHILISTA GIUDAICA
Nel costume di vita dell’ epoca si diceva a riguardo delle donne :
* “ dieci ciarlatani con la testa vuota sono scesi nel mondo, nove sono stati afferrati dalle donne ed uno dal resto del mondo “ .
* “ Beato colui che ha dei figli maschi e guai a colui che ha figlie femmine “.
* “ Possano le parole della Legge ( Torah ) essere bruciate, piuttosto che cadere nelle mani delle donne “.
* L’uomo che insegna la Legge a sua figlia le insegna lascivia
(dissolutezza,impurità)
* Nel Libro delle preghiere della Sinagoga recitate dagli uomini , c’era scritto “ Signore ti ringrazio che non mi hai creato ne’ Gentile ( peccatore ) ne’ donna.
La donna nel pensiero di Dio Nell’Antico Testamento
Nonostante la tradizione giudaica nei confronti della donna, l’Antico Testamento non ha mai insegnato che la donna fosse spiritualmente inferiore all’uomo, anche se occupa un ruolo diverso e particolare.
La potenza spirituale della donna nel pensiero di Dio
Il pensiero di Dio e’ stato sempre quello di usare le donne : nella Bibbia leggiamo ( versione Riveduta :
Salmo 68 : 11 “…… Il Signore da’ un ordine : le messaggere di buone novelle , sono una grande schiera , ( 12 ) i re degli eserciti fuggono, fuggono e la rimasta a casa divide le spoglie ( il bottino )”.
Le donne sono chiamate :
ad evangelizzare (v.11 le messaggere di buone novelle)
a dichiarare guerra al diavolo ( guerra spirituale )
v.12 i re degli eserciti fuggono,
e a vincere ( dividere il bottino ) le anime per portarle a Cristo ( v.12 fuggono e la rimasta a casa divide le spoglie ( il bottino )
L’uguaglianza spirituale
Le donne avevano gli stessi doveri degli uomini
Ubbidire alla legge.
Dio fin dal principio comandò che sia gli uomini che le donne dovevano osservare i 10 comandamenti
Esodo 20:1 Allora Dio pronunciò tutte queste parole:
2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.
3 Non avere altri dèi oltre a me.
4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 9 Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro, 10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.
12 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà.
13 Non uccidere.
14 Non commettere adulterio.
15 Non rubare.
16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
17 Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».
18 Or tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tal vista, tremava e stava lontano. 19 E disse a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo». 20 Mosè disse al popolo: «Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate». 21 Il popolo dunque se ne stava lontano, ma Mosè si avvicinò alla nuvola dov’era Dio.
22 Il SIGNORE disse a Mosè: «Parlerai così ai figli d’Israele: “Voi stessi avete visto che io vi ho parlato dai cieli. 23 Non fatevi altri dèi accanto a me; non vi fate dèi d’argento, né dèi d’oro. 24 Fammi un altare di terra; e su questo offri i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in qualunque luogo, nel quale farò ricordare il mio nome, io verrò da te e ti benedirò. 25 Se mi fai un altare di pietra, non costruirlo di pietre tagliate; perché alzando su di esse lo scalpello, tu le contamineresti. 26 E non salire al mio altare per dei gradini, affinché la tua nudità non si scopra su di esso”.
Figli d’Israele : Le dodici tribù di Israele (anche dette figli di Israele, popolo di Israele e Israeliti)
Figlio : si generalizza chi è generato, visto rispetto ai genitori, si include maschio e femmina ,
figlio : si specifica poi il sesso maschio o femmina
Insegnare la legge. Deuteronomio 6:5-7
5 Tu amerai dunque il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. 6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 7 li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.
indica che la responsabilità di inculcare ai bambini, l’ubbidienza alla legge e di amare Dio con tutto il cuore era sia dell’uomo sia della donna
Proverbi 6:20 Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre,
e non trascurare gli insegnamenti di tua madre;
21 tienili sempre legati al cuore
e attaccati al collo.
Se ambedue, i genitori dovevano insegnare la legge ai figli è implicito che sia i maschi che le femmine venivano istruiti in essa.
La Bibbia quando parla dell’opera dello Spirito Santo non generalizza con il temine “ figli “ ma specifica il sesso, il termine è più profondo
Gioele 2:28 «Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni.
Le donne partecipavano alle feste religiose.
In Esodo 12 leggiamo che sia uomini che donne erano coinvolti nelle celebrazioni della Pasqua.
Esodo 12:1 Il SIGNORE parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d’Egitto, dicendo: 2 «Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno. 3 Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il decimo giorno di questo mese, ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa;
Avevano la stessa protezione degli uomini.
Le punizioni date per i crimini commessi contro le donne erano uguali per quelle commessi contro gli uomini
Esodo 21:18-32
18 Se degli uomini litigano e uno percuote l’altro con una pietra o con il pugno, e questo non muore, ma deve mettersi a letto, 19 se poi si alza e può camminare fuori appoggiato al suo bastone, colui che lo percosse sarà assolto; soltanto, lo indennizzerà del tempo che ha perduto e lo farà curare fino a guarigione compiuta.
20 Se uno bastona il suo schiavo o la sua schiava fino a farli morire sotto i colpi, il padrone deve essere punito; 21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sarà punito, perché sono denaro suo.
22 Se durante una rissa qualcuno colpisce una donna incinta e questa partorisce senza che ne segua altro danno, colui che l’ha colpita sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gli imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici; 23 ma se ne segue danno, darai vita per vita, 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, 25 scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione.
26 Se uno colpisce l’occhio del suo schiavo o l’occhio della sua schiava e glielo fa perdere, li lascerà andare liberi in compenso dell’occhio perduto. 27 Se fa cadere un dente al suo schiavo o un dente alla sua schiava, li lascerà andare liberi in compenso del dente perduto.
28 Se un bue ferisce a morte, con le corna, un uomo o una donna, il bue dovrà essere lapidato, non se ne mangerà la carne e il padrone del bue sarà assolto. 29 Però, se già da tempo il bue era solito attaccare e il padrone è stato avvertito, ma non lo ha tenuto rinchiuso e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sarà lapidato e il suo padrone pure sarà messo a morte. 30 Se gli s’impone un risarcimento, egli dovrà pagare, come riscatto della propria vita, tutto quello che gli sarà imposto.
31 Se il bue attacca un figlio o una figlia, gli si applicherà questa medesima legge. 32 Se il bue attacca uno schiavo o una schiava, il padrone del bue pagherà al padrone dello schiavo trenta sicli d’argento e il bue sarà lapidato.
Dio dà lo stesso valore alla vita di una donna e di un uomo.
Le donne facevano gli stessi voti davanti a Dio.
Il più importante voto che si poteva fare era quello del Nazireato, un voto di separazione dal mondo e di santificazione e servizio a Dio.
Sia uomini che donne potevano fare questo voto
Numeri 6:1 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: 2 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Quando un uomo o una donna avrà fatto un voto speciale, il voto di nazireato, 3 per consacrarsi al SIGNORE, si asterrà dal vino e dalle bevande alcoliche; non berrà aceto fatto di vino, né aceto fatto di bevanda alcolica; non berrà liquori d’uva e non mangerà uva, né fresca né secca. 4 Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vigna, dagli acini alla buccia. 5 Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; fino a che siano compiuti i giorni per i quali egli si è consacrato al SIGNORE, sarà santo; si lascerà crescere liberamente i capelli sul capo. 6 Per tutto il tempo che egli si è consacrato al SIGNORE, non si avvicinerà a un corpo morto.
Il Nazireato era livello più alto di impegno e consacrazione spirituale, non veniva negato alla donna.
Le donne avevano le stesse possibilità degli uomini di accedere a Dio.
Dio parlava direttamente alle donne quando voleva;
Genesi 16:7 a 10
7 L‘angelo del SIGNORE la trovò presso una sorgente d’acqua, nel deserto, presso la sorgente che è sulla via di Sur, 8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?» Lei rispose: «Fuggo dalla presenza di Sarai mia padrona». 9 L’angelo del SIGNORE le disse: «Torna dalla tua padrona e umiliati sotto la sua mano». 10 L’angelo del SIGNORE soggiunse: «Io moltiplicherò grandemente la tua discendenza e non la si potrà contare, tanto sarà numerosa».
Dio non si rivolgeva sempre a uomini ogni volta che voleva comunicare con una donna;
Giudici 13:2 a 5.2
C’era un uomo di Sorea, della famiglia dei Daniti, di nome Manoà; sua moglie era sterile e non aveva figli. 3 L’angelo del SIGNORE apparve alla donna, e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai figli; ma concepirai e partorirai un figlio. 4 Ora guardati dunque dal bere vino o bevanda alcolica e non mangiare nulla di impuro. 5 Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla testa del quale non passerà rasoio, perché il bambino sarà un nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre, e sarà lui che comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei».
6 La donna andò a dire a suo marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio: un aspetto davvero tremendo. Io non gli ho domandato da dove veniva, ed egli non mi ha detto il suo nome; 7 ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere né vino né bevanda alcolica e non mangiare niente di impuro, perché il bambino sarà un nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre e fino al giorno della sua morte”».
Avevano gli stessi privilegi degli uomini.
( Contesto : censimento degli Israeliti tornati dall’esilio con Zorobabele )
Donne e uomini servivano Dio in modo particolari.
Nella lode : Neemia 7:67 ci dice che c’era un coro composto da 245 cantanti uomini e donne. Conducevano il popolo nella lode tramite la musica.
Nell’adorazione : Esodo 38:8 delle donne servivano alle porte del Tabernacolo, probabilmente conducevano le persone all’adorazione
I seguenti passi ci dicono che le donne erano coinvolte nelle grandi celebrazioni d’Israele
Deuteronomio 12:10-12
10 Voi dunque passerete il Giordano e abiterete il paese che il SIGNORE, il vostro Dio, vi dà in eredità; avrete pace da tutti i vostri nemici che vi circondano e vivrete nella sicurezza. 11 Allora porterete al luogo che il SIGNORE, il vostro Dio, avrà scelto per dimora del suo nome, tutto quello che vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, e tutte le offerte scelte che avrete consacrato per voto al SIGNORE. 12 Vi rallegrerete davanti al SIGNORE vostro Dio, voi, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri servi, le vostre serve e il Levita che abiterà nelle vostre città; poiché egli non ha né parte né proprietà tra di voi.
Servivano Dio come capi o guide del popolo.
Nella storia d’Israele e Giuda ci sono state donne come regnanti e guide.
Debora, di cui leggiamo in Giudici cap. 4:4 a 9, fu una giudice. chiamò Barac per guidare il popolo in battaglia contro i cananei.
4 In quel tempo era giudice d’Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. 5 Lei sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Betel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d’Israele salivano da lei per le controversie giudiziarie. 6 Debora mandò a chiamare Barac, figlio di Abinoam, da Cades di Neftali, e gli disse: «Il SIGNORE, Dio d’Israele, non ti ha forse dato quest’ordine: “Va’, raduna sul monte Tabor e prendi con te diecimila uomini dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 Io attirerò verso di te, al torrente Chison, Sisera, capo dell’esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua numerosa gente, e lo darò nelle tue mani”?» 8 Barac le rispose: «Se vieni con me, andrò; ma se non vieni con me, non andrò». 9 Debora disse: «Certamente, verrò con te; però, la via per cui cammini non ti porterà onori; perché il SIGNORE darà Sisera in mano a una donna». E Debora si alzò e andò con Barac a Cades.
La Regina Atalia di 2 Re 11, usurpò il trono e non è da considerare come una guida legittima.
Ester era in esilio in Persia, Dio fu con lei diventò regina fu coraggiosa e piena di fede , e salvò gli Ebrei dallo sterminio
Donne speciali :
Sara , Moglie di Abrahamo , come il marito , fu oggetto di speciali promesse Genesi 17: 16 la promessa di avere Isacco
fu una donna a volte debole
Fu dura verso Agar
Mise in dubbio la promessa di avere un figlio ( Gen.18:12 ):
Ma la sua fede fu esemplare e ammirata dagli Apostoli.
Ebrei 11:11 Per fede anche Sara, benché fuori di età, ricevette forza di concepire, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa
Rahab , donna , prostituta di Gerico , aveva un albergo ….
( Giosue’ 2:1-21 ) ( salvò le spie Ebree , la sua fede le permise di salvarsi lei e i suoi famigliari :
( Giosue’ 6 : 17 -25 )
Rahab si converti a Dio ed ebbe l’onore di essere inclusa nella genealogia della nascita di Gesù
Matteo 1:5 Salmon generò Boos da Raab; Boos generò Obed da Rut; Obed generò Iesse
è stata inserita nell’ elenco delle persone con la grande fede
Ebrei 11 : 31 Per fede Raab, la prostituta, non perì con gli increduli, avendo accolto con benevolenza le spie.
Rhut , Leggi il libro di Ruth : Era una moabita , della tribù di Moab , sposò un figlio di Naomi . Alla suocera mostrò un grande amore abbandonando per lei il paese e i suoi famigliari per seguire sua suocera Naomi in Galilea, fu fedele a Dio che la onorò , anche se moabita , quindi un popolo “ maledetto “ ebbe anche lei l’onore di far parte della genealogia della nascita di Gesù
Matteo 1 : 5 Salmon generò Boos da Raab; Boos generò Obed da Rut; Obed generò Iesse
Anna , 1 Samuele 1 donna di preghiera , emarginata da Pennina sua rivale , perche’ era sterile , lo stesso sacerdote Eli non comprese il bisogno di Anna e quello che stava chiedendo : un figlio : Samuele, diventò grande profeta e uomo di Dio :
( 1° Samuele. 1: 10 a 15 Nota il termine “ …. Effondendo l’anima a Dio “ aveva aperto completamente l’ anima a Dio .
1° Samuele. 1: 10 a 15
10 Lei aveva l’anima piena di amarezza e pregò il SIGNORE piangendo dirottamente. 11 Fece un voto e disse: «O SIGNORE degli eserciti, se hai riguardo all’afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al SIGNORE per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa». 12 La sua preghiera davanti al SIGNORE si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. 13 Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca 14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va’ a smaltire il tuo vino!» 15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al SIGNORE
Le donne Avevano un ufficio profetico.
Vi sono cinque donne nell’Antico Testamento di cui si fa riferimento come profetesse.
1) Miriam fu la sorella di Mosè ed è chiamata profetessa in Esodo 15:20 Allora Maria, la profetessa, sorella d’Aaronne, prese in mano il timpano e tutte le donne uscirono dietro a lei, con timpani e danze. 21 E Maria rispondeva:
«Cantate al SIGNORE, perché è sommamente glorioso:
ha precipitato in mare cavallo e cavaliere».
2 ) Debora. Lei è descritta come giudice e profetessa in Giudici 4:4 In quel tempo era giudice d’Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot…
3) Hulda o Culda : profetessa diede una rivelazione da parte di Dio ad Hilkia il sacerdote e altri uomini intorno al giudizio che stava per colpire Gerusalemme e Giuda
2 Re 22:14-22
14 Il sacerdote Chilchia, Aicam, Acbor, Safan e Asaia andarono dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, custode del vestiario, figlio di Ticva, figlio di Carcas. Lei abitava a Gerusalemme, nel secondo quartiere; e quando ebbero parlato con lei, lei disse loro: 15 «Così dice il SIGNORE, Dio d’Israele: Dite all’uomo che vi ha mandati da me: 16 “Così dice il SIGNORE: Ecco, io farò venire delle sciagure su questo luogo e sopra i suoi abitanti, conformemente a tutte le parole del libro che il re di Giuda ha letto. 17 Perché essi mi hanno abbandonato e hanno offerto incenso ad altri dèi provocando la mia ira con tutte le opere delle loro mani; perciò la mia ira si è accesa contro questo luogo, e non si spegnerà”. 18 Al re di Giuda che vi ha mandati a consultare il SIGNORE, direte questo: “Così dice il SIGNORE, Dio d’Israele, riguardo alle parole che tu hai udite: 19 ‘Poiché il tuo cuore è stato toccato, poiché ti sei umiliato davanti al SIGNORE, udendo ciò che io ho detto contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che saranno cioè abbandonati alla desolazione e alla maledizione; poiché ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch’io ti ho ascoltato’, dice il SIGNORE. 20 ‘Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri, e te ne andrai in pace nella tua tomba. I tuoi occhi non vedranno tutte le sciagure che io farò piombare su questo luogo'”». E quelli riferirono al re la risposta.
E’ riportato anche in 2 Cronache 34:22-28
4) Noadia è menzionata in
Neemia 6:14
14 O mio Dio, ricòrdati di Tobia, di Samballat, e di queste loro opere! Ricòrdati anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che hanno cercato di spaventarmi!
ma lei era una falsa profetessa che si opponeva all’operato di Neemia mentre ricostruiva le mura di Gerusalemme.
5) La moglie di Isaia è chiamata profetessa in Isaia 8:3 perché diede alla luce un bambino il cui nome aveva un significato profetico.
Isaia 8:3 Mi scelsi come testimoni fedeli il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Ieberechia. 3 Mi unii pure alla profetessa, e lei concepì e partorì un figlio
Anna ( Luca 2: 36 ). ( Nel Nuovo Testamento ma siamo ancora con la Legge del Vecchio Testamento ) .
Luca 2: 36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Nel Nuovo Testamento
1. L’uguaglianza spirituale
Questa verità è evidente in
Galati 3:24 a 29.
24 Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. 25 Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; 26 perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. 27 Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. 29 Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d’Abraamo, eredi secondo la promessa.
tutti hanno uguale accesso alla salvezza in Cristo.
Le donne avevano le stesse responsabilità come gli uomini. Ogni comandamento come ogni promessa e benedizione nel Nuovo Testamento sono stati dati sia a uomini che a donne. Tutti abbiamo le stesse risorse spirituali e le stesse responsabilità.
Le donne avevano libero accesso a Gesù come gli uomini
Le donne avevano lo stesso accesso a Gesù come gli uomini.
La prima persona a cui Gesù ha rivelato di essere il Messia è stata una donna, la samaritana
Giovanni 4 :25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»
Gesù guarì delle donne mostrando a loro la stessa compassione che mostrò a uomini.
Matteo 8:14-15
14 Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide che la suocera di lui era a letto con la febbre; 15 ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò. Ella si alzò e si mise a servirlo.
Matteo 9:20
20 Ed ecco una donna, malata di un flusso di sangue da dodici anni
Luca 13:10 a 13
10 Gesù stava insegnando di sabato in una sinagoga. 11 Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi. 12 Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità». 13 Pose le mani su di lei, e nello stesso momento ella fu raddrizzata e glorificava Dio.
Matteo 15,21-28
21 Partito di là, Gesù si ritirò nel territorio di Tiro e di Sidone. 22 Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio».
Gesù permise alle donne di servirlo
Luca 8:1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. 2 Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3 Giovanna, moglie di Cuza, l’amministratore di Erode; Susanna e molte altre che assistevano Gesù e i dodici con i loro beni.
Gesù insegnò alle donne
Luca 10:38-42
38 Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio; e una donna, di nome Marta, lo ospitò in casa sua. 39 Marta aveva una sorella chiamata Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola. 40 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41 Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. 42 Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».
Alla croce, dopo che tutti gli uomini fuggirono, le donne rimasero
Matteo 27:55-56.
54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero: «Veramente, costui era Figlio di Dio».55 C’erano là molte donne che guardavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per assisterlo; 56 tra di loro erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
La prima a vedere il Cristo risorto è stata una donna
Marco 16:9
9 [Or Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunciarlo a coloro che erano stati con lui, i quali facevano cordoglio e piangevano. 11 Essi, udito che egli viveva ed era stato visto da lei, non lo credettero.
Confronta Giovanni 20:11-18.
Nel Nuovo Testamento le donne
Non avevano il ruolo di guide politiche …
Il Nuovo Testamento non fa menziona di nessuna donna nel ruolo di guida politica,presenta pero’ donne con potenti ministeri
Avevano un ufficio profetico.
Le figlie di Filippo profetizzarono
Atti 21:8,9
8 Ripartiti il giorno dopo, giungemmo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l’evangelista, che era uno dei sette, restammo da lui. 9 Egli aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano.
Elisabetta profetizza
Luca 1:39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, 40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, 42 e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! 43 Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? 44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. 45 Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento».
ANNA
Luca 2:36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
NELLA CHIESA DI CORINTO LE DONNE PROFETIZZAVANO
1Corinzi 11:5 ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa.
La Parola non ci dice se tutte queste donne avevano il ministerio o il dono di profezia permanente, ma vediamo però che profetizzano
DA NOTARE CHE
La parola greca per profezia significa: “proclamare”.
Vi sono momenti e dei tempi dove donne proclamano la Parola di Dio,
C’è una donna che pur non essendo una profetessa,annuncia la morte di Gesù
MARIA DI BETANIA
Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio. 4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» 6 Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e, tenendo la borsa, ne portava via quello che vi si metteva dentro. 7 Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura. 8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».
Matteo 26:6 Mentre Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso, 7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Quest’olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest’olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».
Quel momento era venuto e solo una donna, con il suo discernimento spirituale, aveva saputo coglierlo.
Credendo nelle profezie del Signore riguardo alla sua morte, ella aveva capito che doveva ungerlo allora o mai più. E, considerati gli eventi che seguirono, ella dimostrò di aver avuto ragione.
LA MOGLIE DI PILATO (Claudia Valeria Procula )
Una donna romana pagana molto influente, rivela al marito dopo aver ricevuto una rivelazione in sogno che Gesù è innocente ( la moglie di Pilato, Claudia )
Pilato, procuratore romano della Giudea, in quanto rappresentante dell’imperatore, è la massima autorità di quella provincia romana. Il Sinedrio, maggiore organo giudaico legislativo e giurisdizionale, ha già condannato Gesù accusandolo di bestemmia. L’ultima parola, però, spetta proprio al procuratore, il quale ha il potere di approvare o respingere quella decisione.
Matteo 27:11 Gesù comparve davanti al governatore e il governatore lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesù gli disse: «Tu lo dici». 12 E, accusato dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. 13 Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose testimoniano contro di te?» 14 Ma egli non gli rispose neppure una parola; e il governatore se ne meravigliava molto.
15 Ogni festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva. 16 Avevano allora un noto carcerato, di nome Barabba. 17 Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù detto Cristo?» 18 Perché egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia
In piena udienza la moglie di Pilato gli manda un messaggero per rilasciare quel giusto, Tenta, di intercedere per Lui. La donna, una pagana, lo sogna e ne rimane molto turbata perché capisce che non è un malfattore. Nella Bibbia il sogno è una delle tipiche forme di comunicazione privilegiata tra Dio e l’essere umano.
La donna ( la moglie di Pilato ) ama talmente suo marito da metterlo in guardia sul non sbagliare nell’esercizio delle sue mansioni giuridiche. Ma Pilato non l’ascolta.
Un giudice, che deve essere garante della giustizia, ma nei confronti di Gesù ,si comporta ingiustamente e condanna un innocente, nonostante sia il suo buon senso,anche lui lo trova giusto V. 24 Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi
sia la moglie l’abbia avvertito riguardo all’errore che sta per commettere.
V.19 Mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: «Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno per causa sua».
Il governatore crede alla moglie,infatti Pilato riversa la decisione sui capi dei sacerdoti : 19 Mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a dire: «Non aver nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho sofferto molto in sogno per causa sua». 20 Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. 21 E il governatore si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Quale dei due volete che vi liberi?» E quelli dissero: «Barabba». 22 E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù detto Cristo?» Tutti risposero: «Sia crocifisso». 23 Ma egli riprese: «Che male ha fatto?» Ma quelli sempre più gridavano: «Sia crocifisso». 24 Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». 25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».
ma, come riporta il Vangelo secondo Giovanni, i giudei lo accusano, qualora Lo liberasse, di non essere amico di Cesare, perché chiunque si fa re si mette contro Cesare
Giovanni 19:12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare».
PER PILATO ERA PIU’ IMPORTANTE CONSERVARE LA SUA POSIZIONE
LIDIA :
Atti 16: 11 a 15 ci presenta la figura principale della scena:
LIDIA
11 Perciò, salpando da Troas, puntammo diritto su Samotracia, e il giorno seguente su Neapolis; 12 di là ci recammo a Filippi, che è colonia romana e la città più importante di quella regione della Macedonia; e restammo in quella città alcuni giorni.13 Il sabato andammo fuori dalla porta, lungo il fiume, dove pensavamo vi fosse un luogo di preghiera; e sedutici parlavamo alle donne là riunite. 14 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo. 15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, entrate in casa mia, e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.
Lidia era di Tiatira, città rinomata per la produzione della tinta di porpora. Il fatto che fosse venditrice (e forse anche fabbricante) di questo prezioso prodotto (che amavano sfoggiare nelle corti e tra le famiglie benestanti, induce a pensare che Lidia sia stata una donna indipendente economicamente, con delle persone alle sue dipendenze e capace di gestire bene l’impresa commerciale.
V. 14: “Il Signore le aprì il cuore per accogliere le cose dette da Paolo”
Ecco la prospettiva teologica: è il Signore ad aprire il suo cuore alla predicazione di Paolo; solo il Signore è in grado di farlo;
v. 15 “Dopo essere stata battezzata (lei) e la sua casa, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicato fedele al Signore, entrate a casa mia e restate(ci)». E ci costrinse.”
Il narratore, che risulta essere presente alla scena, a questo punto sintetizza e non aggiunge molti particolari; restano dunque aperte alcune domande: Lidia è stata battezzata subito, quel sabato lì al fiume, o ci sono stati studi biblici prima del battesimo?
Se facciamo riferimento a episodi simili (cf. il battesimo di Cornelio, cap. 10 degli Atti o a quello dell’etiope eunuco, Atti cap. 8:26-39) bisogna optare per un battesimo immediato;
IL fatto che insieme a lei viene battezzata “la sua casa” si deve quindi presupporre la presenza dei famigliari in quella riunione di preghiera,battezzati presso il fiume.
“la sua casa” con questo termine ovviamente è intesa tutta la cerchia di familiari, ma anche la servitù (se c’era) che apparteneva alla casa. Allo stesso tempo si deve dedurre che Lidia viene presentata come capofamiglia
ma il narratore non ritiene importante fornire questi dettagli, a lui sta a cuore soprattutto mostrare come il Signore agisce attraverso la predicazione dei missionari per la diffusione della sua Parola “fino agli estremi confini”.
DONNE COLLABORATRICI NELL’APOSTOLATO
Nella lettera ai Filippesi 4:2,3
2 Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore. 3 Sì, prego pure te, mio fedele collaboratore, vieni in aiuto a queste donne, che hanno lottato per il vangelo insieme a me, a Clemente e agli altri miei collaboratori i cui nomi sono nel libro della vita.
Paolo nomina due donne, Evodia e Sintiche, esortandole ad essere concordi nel Signore e prega un suo fedele compagno di aiutarle (a riconciliarsi), poiché esse hanno lottato per il vangelo insieme con lui , cioè al pari di Paolo e di collaboratori tra cui Clemente: “ e i loro nomi sono scritti nel libro della vita”
NOTA
Per queste donne l’aver lottato insieme all’apostolo per la diffusione del vangelo comporta in qualche modo l’aver esercitato lo stesso ministero dell’apostolo; inoltre le espressioni di ammirazione e il fatto che praticamente sono le uniche persone ad esser nominate oltre a Clemente che è probabilmente un componente di quella chiesa portano a pensare che esse devono aver avuto un ruolo di primo piano nella conduzione di quella comunità.
Qualcosa di simile si può supporre anche di Cloe
1Corinzi 1:11
11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese
Molti commentatori Biblici sono concordi nel pensare che la famiglia di Cloe e Cloe stessa sia stata una delle guide della chiesa di Corinto
Filemone 2:1a 3
1 Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al caro Filemone, nostro collaboratore, 2 alla sorella Apfia, ad Archippo, nostro compagno d’armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua, 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.
Paolo scrivendo a Filemone cita Apfia esplicitamente tra i destinatari di una sua lettera, subito dopo di Filemone e prima di Archippo
Anche in questo caso si pensa che Apfia abbia avuto un ruolo molto importante nella chiesa
Febe
Romani 16,1-2 sorella nella fede, diaconessa, ( e patrona )
1 Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa di Cencrea, 2 perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me.
Paolo raccomandando Febe alla comunità di Roma.
Febe : Si tratta di una donna di Cencre – una delle due località portuali presso Corinto, il fatto che viene nominata per prima in questo capitolo ci fa ritenere che fosse lei l’incaricata di recapitare la lettera stessa. In realtà non conosciamo il motivo del suo viaggio a Roma;
Il verbo tipicamente raccomandare, è usato anche altrove nelle lettere di paolo per presentare e raccomandare un amico ad un altro.
Le credenziali di questa donna presentata da Paolo contengono tre titoli:
Per quanto riguarda il primo, SORELLA.
Inoltre, il pronome possessivo NOSTRA è un’attestazione del fatto che era già comune il concetto di comunione e quindi di universalismo tra membri di chiese sparse nelle varie parti del mondo.
DIACONESSA ( nota : in greco il termine diacono si usa sia al maschile che femminile ) della chiesa di Cencre.
Il diacono è un Ministro a cui è legato un ruolo di responsabilità e autorità nella chiesa anche qui coerentemente andrebbe tradotto e compreso allo stesso modo.
I diaconi nel Nuovo Testamento ( Atti 6 ) dovevano essere battezzati di Spirito Santo, avere una buona testimonianza , erano quelli che servivano le Apapi ( cena del Signore ) amministravano battesimi , il loro ministerio poteva maturare in altri ministeri come Filippo che da diacono diventò
evangelista .
(requisiti del pastore (vescovo) e diaconi:
1 Timoteo 3:1a10
FEBE ERA CHIAMATA PROTETTRICE ( lo scopriamo in una frase )
Romani 16:1-2 sorella nella fede, diaconessa, ( e patrona )
1 Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa di Cencrea, 2 perché la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiché ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me.
Leggiamo ora dalla versione Vecchia Diodati
Romani 16:1-2
1 OR io vi raccomando Febe, nostra sorella, che è diaconessa della chiesa che è in Cencrea. 2 Acciocchè voi l’accogliate nel Signore, come si conviene a’ santi, e le sovveniate in qualunque cosa avrà bisogno di voi; perciocchè ella è stata protettrice di molti, e di me stesso ancora
V 2 di Romani 16 nella Bibbia la Nuova Riveduta è tradotto con “prestato assistenza “
La Vecchia Diodati traduce con “ella è stata protettrice “
la traduzione greca infatti è prostátis
che significa “porre come patrono, capo”;, “porsi davanti (come difensore)”; ruoli che coprivano una persona benestante e influente, protettore legale, patrono e leader di gruppi religiosi.
Nel nostro caso bisogna intendere dunque il senso di “donna posta sopra altri”, e normalmente andrebbe tradotto con “protettrice, patrona” o, in traduzione più moderna, “presidente”.
Ora il fatto che Paolo affermi che Febe è stata patrona di molti e anche di lui stesso, lascia supporre che ella fosse benestante e socialmente altolocata .
Probabilmente la sua casa era adatta ad ospitare la comunità cristiana di Cencre, della quale in quanto diaconessa era anche una leader.
Inoltre nella sua generosità non mancava di offrire ospitalità e protezione ai missionari itineranti, come Paolo e collaboratori.
Ciò che Paolo chiede dunque ai romani in termini di accoglienza e assistenza nei riguardi di Febe
V 2 “che l’accogliate nel Signore in maniera degna dei santi e l’assistiate nelle cose di cui può aver bisogno”)
in qualche modo deve riflettere ciò che anche lei ha fatto nei confronti di fratelli e sorelle in Cristo, sia quelli appartenenti a quella comunità locale, che quelli di fuori che si trovavano a passare nella sua casa.
Insomma, i romani, nel ricevere e leggere la lettera di Paolo a loro destinata, si trovavano in presenza di una donna di grande prestigio
Sia umano che cristiano,
Era sorella nella fede,
Era ministro ( diaconessa ) della sua comunità di Cencre,
Era benefattrice generosa
Era patrona ( protettrice) per chiunque dei fratelli e di chi si fosse trovato a passare nella sua casa.
In Romani 16,1-16
Paolo nomina ventinove persone, riportando il nome di ventisette di loro, tra cui 10 donne (due senza nome ,Paolo le onora per il servizio che hanno portato per il Signore )
La prima menzionata è Febe,.( abbiamo visto… )
Al v. 3 dice di salutare Prisca ed Aquila (suo marito). Prisca (o Priscilla), è identificata come collaboratrice
3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù, 4 i quali hanno rischiato la vita per me; a loro non io soltanto sono grato, ma anche tutte le chiese delle nazioni. 5 Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro
Questa coppia si trovano a Roma ma poi andarono a Corinto, quando ci fu l’espulsione dei Giudei da Roma
Cfr Atti 18:1 erano a Corinto
Atti 18:24 a 26 insegnavano ad Apollo
UNA MARIA DI ROMA
al v. 6 saluta Maria 6 Salutate Maria, che si è molto affaticata per voi
al v. 7 chiede di salutare “Andronico e Giunia…
7 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia, i quali si sono segnalati fra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me.
Giunia non è un uomo bensì una donna, di loro Paolo afferma che sono suoi parenti, e diventati discepoli di Cristo prima di lui .
Al v. 12 dice di salutare Trifena (Nome deliziosa,delicata )
e Trifosa, ( variante di Trifena) dolcezza”, “delicatezza )
12 Salutate Trifena e Trifosa, che si affaticano nel Signore
V. 12 “la cara Perside”, ( sciame di stelle )
12…..Salutate la cara Perside che si è affaticata molto nel Signore
Al v. 13 saluta la madre di Rufo
13 Salutate Rufo, l’eletto nel Signore e sua madre, che è anche mia.
Al v. 15 si nomina infine Giulia e la sorella di Nereo.
15 Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella, Olimpa e tutti i santi che sono con loro
NOTA : Olimpa (Olympas / Olimpam ) un uomo
Se si va a fare il conto di tutte le persone menzionate in 16,1-16, le donne sono circa un terzo degli uomini, e tuttavia le cose che si dicono di loro sono talmente rilevanti da far intravedere un loro ruolo di primo piano nelle prime comunità cristiane ,in quanto collaboratrici nel ministero apostolico di Paolo, o in generale in quanto “si sono date da fare per il Signore”.
NOTA
I CRITICI MODERNI HANNO ACCUSATO PAOLO DI ATTEGGIAMENTI MASHILISTI NEI CONFRONTI DELLE DONNE DELLA CHIESA, E’ DA NOTARE CHE LE DONNE CITATE DA PAOLO SONO COLORO CHE HANNO : COMBATTUTO,LAVORATO , PER IL SERVIZIO DEL SIGNORE
Romani 16 dunque, è intesa come “la più gloriosa” attestazione di onore per l’apostolato della donna nella chiesa primitiva
NELLA FAMIGLIA DI TIMOTEO
Atti 16:1 Giunse anche a Derba e a Listra; e là c’era un discepolo, di nome Timoteo, figlio di una donna ebrea credente, ma di padre greco. 2 Di lui rendevano buona testimonianza i fratelli che erano a Listra e a Iconio. 3 Paolo volle che egli partisse con lui; perciò lo prese e lo circoncise a causa dei Giudei che erano in quei luoghi; perché tutti sapevano che il padre di lui era greco
La madre di Timoteo, Eunice, e sua nonna, Loide, erano
entrambe credenti di origine giudaica
Suo padre era greco, forse a quel tempo già deceduto.
DONNE IMPORTANTI NELLA VITA DI TIMOTEO.
Nonna Loide ( significato “migliore”, “preferibile”,
“più desiderabile” )
e mamma Eunice : (significato: “buona vittoria” o “vittoriosa”
2 Timoteo 1:3 a 5
3 Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza, ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte; 4 ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito di gioia. 5 Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e, sono convinto, abita pure in te.
2 Timoteo 1:5 Paolo dunque ricordava la fede sincera di Timoteo: una fede schietta,autentica e senza ipocrisie.
Timoteo non era stato il primo della famiglia a conoscere la salvezza. È evidente che la nonna giudea Loide aveva
udito la buona notizia della salvezza e aveva accettato il Signore Gesù come Messia, così come la madre Eunice,
anche lei giudea In questo modo Timoteo era arrivato a conoscere le grandi verità della fede cristiana in
una famiglia giunta alla terza generazione di credenti.
Le Scritture non specificano se il padre di Timoteo si sia anch’egli convertito. Benché la salvezza non si possa ereditare dai genitori credenti, è senza dubbio che, nelle Scritture, esiste un principio di unità familiare Dio ama salvare famiglie intere Egli non desidera che nessun membro della famiglia manchi all’appello
MARIA . MADRE DI GESU’
Maria è la forma latina del greco biblico (María),
a sua volta mutuato dall’ebraico (Miryam)
( significato ribellione o amaritudine )
tale nome è passato in greco anche come (Mariam), tradotto in italiano con Maria
( significato “amata” o “amata da Dio”. )
Questo significato lo descrive anche l’Angelo quando appare a Maria
Luca 1:28 L’angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te».
All’epoca fino al Medievo le donne amate dai re erano chiamate : le favorite .( sinonimo : prediletto, preferito, beneamato, prescelto )
MARIA,LA DONNA PREDETTA GIÀ NELLA GENESI
Genesi 3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».
Viene pronunciata la prima promessa del Redentore,
Dio preannunciava che sarebbe diventato realmente uomo e che sarebbe venuto in Cristo
Isaia 7:14;
14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno:Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,e lo chiamerà Emmanuele. ( cfr Matteo 1:23-25; )
DAVIDE : Tribù di Giuda : 1 Samuele 17:12 Or Davide era figlio di quell’uomo *efrateo di Betlemme di Giuda, che si chiamava Isai. Questi aveva otto figli e al tempo di Saul era vecchio, molto avanti negli anni.
*Efrateo : dalla città di Efrata Betlemme
Matteo 1:1 Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abraamo.
Matteo 1:16 Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo.
Luca 1:26 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria
Romani 1:4; 1:1 Paolo, servo di Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo, messo a parte per il vangelo di Dio, 2 che egli aveva già promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sante Scritture 3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, 4 dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore, 5 per mezzo del quale abbiamo ricevuto grazia e apostolato perché si ottenga l’ubbidienza della fede fra tutti gli stranieri, per il suo nome – 6 fra i quali siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo – 7 a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati santi, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo.
Galati 4:4;
4 ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge
Ebrei 2:14 a 18
14 Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita. 16 Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo. 17 Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo. 18 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.
Chi era Maria?
La figura di Maria è sicuramente una delle figure centrali nella Bibbia.
E’ la donna scelta da Dio per mettere alla luce nella carne il Salvatore del Mondo, è considerata come personaggio di rilievo nella narrazione biblica, ma questo ruolo ricoperto dalla Madre di Gesù non può e non deve giustificare il contorno liturgico e devozionale che circonda il personaggio. Maria non ha avuto e non ha poteri di redenzione o qualità divine, Questo appartiene solo a Dio ( al Padre,al Figlio e allo Spirito Santo )
Nucleo famigliare di Maria
Nel Vangelo di Matteo 13:55 vengono menzionati quattro maschi, :
Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda
e delle sorelle…
Matteo 13:55 Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli,
Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
56 E le sue sorelle non sono tutte tra di noi? Da dove gli vengono tutte queste cose?» 57 E si scandalizzavano a causa di lui
Era una parente di Elisabetta, che era discendente di Aaronne ( Tribù di Levi )
Luca 1: 5 Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote di nome Zaccaria, del turno di Abìa; sua moglie era discendente d’Aaronne e si chiamava Elisabetta. 6 Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore. 7 Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata
Maria come abbiamo visto in Matteo 1:16 era discendente di Davide ( Tribù di Giuda )
Abitava a Nazaret Luca 1:26 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria
CHI ERA MARIA
era una donna pia, devota, sottomessa al Dio d’Israele.
(Luca 1:47).
«E Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore”»
Notiamo come lei chiama Dio “mio Salvatore”!
lei sapeva, dunque, di aver bisogno di un Salvatore perché conosceva la sua natura di peccaminosa, comune a tutti gli uomini.
In questa parola, si percepisce la sua attesa di un Salvatore, secondo la promessa fatta agli Ebrei; anche lei stava aspettando il Messia promesso.
Maria riconosce la sua natura peccaminosa , dopo la presentazione di Gesù al Tempio , offre a Dio un sacrificio per il peccato , osservando la legge.
Leggiamo Luca 2:22 a 24
22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; 24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.
Levitico 12:6 Quando i giorni della sua purificazione, per un figlio o per una figlia, saranno terminati, porterà al sacerdote, all’ingresso della tenda di convegno, un agnello di un anno come olocausto, e un giovane piccione o una tortora come sacrificio per il peccato. 7 Il sacerdote li offrirà davanti al SIGNORE e farà l’espiazione per lei; così ella sarà purificata del flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina. 8 *Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni: uno per l’olocausto e l’altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote farà l’espiazione per lei, ed ella sarà pura“».
V.8 riportato in Luca 2:24 descrive la situazione economica in cui si trovava la famiglia di Gesù
la Legge indica la necessità della purificazione e di un’offerta per il peccato, dato che la donna “sarà immonda”, “come nei giorni del flusso mensile” questa legge fu applicata anche a Maria. la medesima legge della purificazione, che richiedeva il sacrificio per l’espiazione dei suoi peccati, fu osservata da Maria.
Che Maria non sia immune dell’universalità del peccato è indicato dal racconto della sua purificazione che abbiamo letto. A questo proposito leggiamo
Romani3:9 Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato.
Romani 5:12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…
La Parola ci dice che solo Cristo è esente dal peccato
Ebrei 4:14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
Ebrei 7:26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli
Ritorniamo al carattere di Maria
Maria ammette davanti a Dio la propria bassezza e il proprio peccato.
(Luca 1:46)«… 46 E Maria disse:«L’anima mia magnifica il Signore,47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.
Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata,
49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente.
Santo è il suo nome;
Queste parole dimostrano che Maria era una donna umile, sottomessa a Dio e che conosceva, lodava e magnificava la grandezza di Dio.
Maria era cosciente di ciò che l’angelo le aveva detto
«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio» (Luca 1:30)
Maria aveva trovato grazia presso Dio; Egli l’aveva resa capace di accogliere in sé il seme divino che avrebbe generato il Figlio Gesù Cristo.
Nonostante fosse una peccatrice come le altre donne, Dio le aveva fatto grazia:
Luca 1:30 L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. 32 Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. 33 Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 34 Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» 35 L’angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio
Maria era una donna capace di adorare
(Luca 1:49).«… perché grandi cose mi ha fatto il Potente. Santo è il Suo Nome; e la Sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che Lo temono»
Riconosceva che Dio, il Potente, aveva agito nella sua vita, scegliendola tra molte altre donne per un compito importantissimo.
Questo favore ricevuto da Dio, la spingeva a lodarLo, a magnificare il Nome Suo santo e a riconoscere la Sua grande misericordia.
Dalle parole di Elisabetta, scopriamo un altro dettaglio su Maria.
(Luca 1:42) «… ad alta voce esclamò: “Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno!»
Maria era né più né meno una donna come tutte le altre; ma a causa della sua discendenza (che risaliva direttamente al re Davide), era la donna prescelta da Dio.
Questa elezione divina rappresentava una benedizione per lei, perché la faceva essere lo strumento scelto da Dio per portare a compimento l’incarnazione del Figlio di Dio, che sarebbe diventato «frutto del suo seno».
La sua elezione “fra le donne” non fa di lei una donna al di sopra delle altre; Gesù ce lo conferma con queste parole:
(Luca 11:27) «Mentr’Egli diceva queste cose, dalla folla una donna alzò la voce e Gli disse: “Beato il grembo che Ti portò e le mammelle che Tu poppasti!” Ma Egli disse: 28″Beati piuttosto quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica!”»
Una donna voleva eloggiare il ruolo che Maria aveva avuto nel dare alla luce un Figlio così speciale;
Quella sarebbe stata l’opportunità migliore per dichiarare che Maria fosse in realtà degna di lode e adorazione. Quale fu la risposta di Gesù? V. 28“Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l’osservano” Per Gesù, l’obbedienza alla Parola di Dio era più importante che essere la Madre del Salvatore.
Nella Scrittura nessuno, né Gesù né qualcun altro, dà lode, gloria o adorazione a Maria
Elisabetta, parente di Maria, la lodò in Luca 1:42–44, ma in base alla benedizione di poter dare alla luce il Messia, e non per via di una gloria esistente in Maria. Anzi, dopo quelle parole, Maria pronunciò un cantico di lode al Signore, manifestando la Sua consapevolezza di avere bisogno di un Salvatore .
La prima sofferenza di Maria :
RISCHIO DELLA LAPIDAZIONE PER INFAMIA
Matteo 1:18 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.
Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. 20 Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. 21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».
Giuseppe era troppo onesto per poter decidere a sposare una giovane, sulla purezza della quale egli nutriva dei dubbi; ma era altresì di animo troppo compassionevole per punirla della colpa prevista (Deuteronomio 22:23, 24), e perciò decise di rompere segretamente la data promessa, lasciando a lei la cura di nascondere la propria vergogna come meglio potesse. Giuseppe aveva davanti a sé due vie per procedere contro Maria:
1) Infamarla pubblicamente davanti ai magistrati che l’avrebbero condannata alla lapidazione
(Deuteronomio 22:23, 24);
23 Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, si corica con lei, 24 condurrete tutti e due alla porta di quella città, e li lapiderete a morte: la fanciulla, perché, essendo in città, non ha gridato; e l’uomo, perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai via il male di mezzo a te
2) Oppure, privatamente, consegnarle una lettera di ripudio
(Deuteronomio 24:1). Quando un uomo sposa una donna che poi non vuole piú, perché ha scoperto qualcosa di indecente a suo riguardo, le scriva un atto di ripudio, glielo metta in mano e la mandi via.
preferì di attenersi a quest’ultima decisione, ma poi fu avvertito dallo Spirito Santo……
Maria era capace di riflettere sugli avvenimenti della sua vita
Ella era una donna calma, riservata, poco incline a mettersi in mostra, ma capace di riflettere sugli strani avvenimenti della sua vita:
(Luca 2:15 ).15 Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere». 16 Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; 17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. 20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato loro annunciato .
Sapeva benissimo che non era lei ad essere importante, ma il Figlio che Dio le aveva dato sarebbe diventato il Salvatore dell’umanità; doveva mantenere il ruolo che le spettava, cioè di strumento nelle mani di Dio per compiere la Sua opera.
Maria fu donna che ebbe il privilegio di avere grandi rivelazioni
Al momento della presentazione di Gesù nel tempio, otto giorni dopo il parto, Maria ricevette una rivelazione particolare per bocca del profeta Simeone:
(Luca 2:34)«E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di Lui: “Ecco, Egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione a te stessa una spada trafiggerà l’anima, affinché i pensieri di molti cuori siano svelati”»
Giuseppe e Maria si stupirono delle cose che dette loro riguardo a questo Figlio, ma Maria fu preparata ad affrontare (33 anni prima) il cammino di sofferenza e di rifiuto di questo Figlio da parte di molti
Quando Cristo morirà sulla croce, Maria che si trovava ai Suoi piedi, vedrà il Figlio abbandonato dagli uomini e da Dio stesso e faticherà a comprendere la Sua triste fine; solo alla risurrezione, si renderà infine conto della grandezza del Suo Salvatore e Signore.
Vediamo questa sua capacità di riflessione e autocontrollo nello stato di ansia e di paura nell’episodio di Gesù dodicenne nel tempio.
Luca 2:42-52
42 Quando giunse all’età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l’usanza della festa; 43 passati i giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase in Gerusalemme all’insaputa dei genitori; 44 i quali, pensando che egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme cercandolo. 46 Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; 47 e tutti quelli che l’udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte. 48 Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena». 49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» 50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro. 51 Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.
Spinta dall’ansia che l’aveva turbata nei tre giorni in cui non riusciva a trovare il figlio, ella si permise di rimproverarLo v.48; ma Gesù puntualizzò immediatamente che, più che figlio di Giuseppe, Egli doveva essere considerato per quello che effettivamente era: Figlio di Dio V.49 Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?»
dunque, Maria non doveva preoccuparsi,Gesù doveva ubbidire al Padre, questo era più importante!
È strano come Maria e Giuseppe non riuscirono a capire queste parole di Gesù v.50 Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro
quasi che lo consideravano un figlio come tutti gli altri. Tuttavia ancora una volta ci viene detto che Maria 51 Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore
conservava nel suo cuore questi insegnamenti
del Figlio, che diventarono per lei dettagli importantissimi nella sua vita da madre e per aumentare la Sua fede in Lui
MARIA ALLE NOZZE DI CANA
Al momento del matrimonio a Cana di Galilea, nel quale era stata invitata sia lei che Gesù e i Suoi discepoli, ella comprese bene che il Figlio, che aveva ricevuto da Dio, era molto superiore a lei in quanto era Dio stesso incarnato.
A seguito di una sua richiesta, ( una forma di intercessione )
Giovanni 2:1 Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c’era la madre di Gesù. 2 E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».
Gesù le disse una frase che sembra enigmatica un po’ misteriosa :
Giovanni 2:4 Gesù le disse: «Che c’è fra me e te, o donna? L’ora mia non è ancora venuta».
MARIA DOVEVA IMPARARE ALMENO TRE COSE
1) Nel tempio Maria aveva imparato che suo Figlio aveva un Padre del quale doveva fare la volontà.
2) Qui, ora, impara che il Figlio, Gesù Cristo, deve prendere le distanze da lei perché si prepara a compiere il Suo primo miracolo, come Dio.
3) Non può ricevere un ordine da lei
(quello di occuparsi del vino delle nozze), perché Gesù stesso sa cosa deve fare.
Maria si stava immischiando in cose che non la riguardavano perché non era ancora venuto per Gesù il momento di rivelare Se stesso come Figlio di Dio: Gesù poteva solo ascoltare la voce di Dio, quando si trattava di compiere un miracolo.
Maria comprende bene la riprensione del Figlio e si ritira dicendo: Giovanni 2:5 Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà».
l’unico scopo di Maria era quello di esaltare la Persona e l’Opera di Cristo ,Maria era solo uno strumento, come tanti altri, doveva dare solo a Gesù la gloria!
Troviamo ancora Maria ai piedi della croce (Giovanni 19:25-27).
Era circondata da altre donne fedeli a Gesù Cristo e da Giovanni, il discepolo che Gesù amava.
Immaginiamo il dolore indicibile provato da questa donna di fronte alla crocifissione del Figlio; L’aveva osservato e seguito per 33 anni ed aveva goduto della sua bellezza morale … ora vedeva il Suo volto sfigurato dal dolore.
Quella spada le stava trafiggendo l’anima, come Simeone aveva profetizzato.
Gesù comprendeva la sofferenza della madre ed ebbe per lei una parola di conforto, affidandola a Giovanni:
(Giovanni 19:26)
«Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio! ” Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!” E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua».
In quell’istante Gesù, pur sapendo che si trattava della Sua madre naturale, le rivolse la parola chiamandola «Donna»: era come se Dio stesso parlasse e sostituisse quel Figlio che le veniva tolto con un altro figlio, affinché il suo cuore fosse consolato.
Affidava a Giovanni il compito di sostentamento della madre (che era già vedova), un compito che Gesù non poteva più portare a termine come figlio primogenito.
Infine ritroviamo Maria con altre donne che con i 120 attendevano lo Spirito Santo.
In (Atti 1:14) Maria viene citata per l’ultima volta nella Bibbia.
Il suo compito terrestre era terminato,
ma nasceva per lei una nuova relazione con il Figlio di Dio risuscitato:
Gesù era diventato il suo Salvatore e il suo Signore.
«Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù e con i fratelli di Lui.»
La presenza di Maria e dei fratelli carnali di Cristo in questo momento storico così importante, ci indica che era diventata una discepola del Signore; il figlio le era stato tolto, ma era entrata a far parte insieme alle altre donne e ai discepoli di Cristo, della chiesa nascente in Gerusalemme.
Il suo nome era stato scritto nei cieli, perché anche lei era stata riscattata dal sangue di Cristo ed ora confessava, insieme ai suoi figli, il grande Nome del Salvatore.
Dove andarono ad abitare Maria e Giovanni ?
Secondo gli storici dell’Epoca
presumibilmente andarono a vivere nella città di Efeso, dove Giovanni si stabilì. Giovanni, dopo aver soggiornato per un periodo nell’isola di Patmos, si trasferì a Efeso
La Bibbia non parla della sua morte
Ne tanto meno della sua presunta assunzione al cielo
LA CONDIZIONE DELLA DONNA NELLA CHIESA DI CORINTO
PREMESSA
Gesù Cristo, il Grande Emancipatore, ha garantito vera libertà per tutti i credenti. L’Evangelo, con la sua potenza, ha abbattuto per sempre barriere sociali, di razza e di sesso. Dovunque, il popolo di Dio, redento dal sacrificio di Cristo, ha goduto e gode di questa emancipazione.
(Galati 3:28).
28 Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù
Colossesi 3:9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato. 11 Qui non c’è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
Barbaro : di altra lingua,civiltà e nazione
Gli Sciti furono una popolazione iranica di nomadi , estesi poi fino nella Russia
In questi versi viene considerata la libertà in Cristo.
LE DONNE NELLA CHIESA DI CORINTO
Nello studio sulle donne che lavoravano con l’apostolo Paolo abbiamo detto che :
I CRITICI MODERNI HANNO ACCUSATO PAOLO DI ATTEGGIAMENTI MASHILISTI NEI CONFRONTI DELLE DONNE DELLA CHIESA, E’ DA NOTARE CHE LE DONNE CITATE DA PAOLO SONO COLORO CHE HANNO : COMBATTUTO,LAVORATO , PER IL SERVIZIO DEL SIGNORE
In Romani 16 abbiamo visto “la più gloriosa” attestazione di onore che l’apostolo Paolo dedica alla donna nella chiesa primitiva
Ora nella chiesa di Corinto ( 1 Corinzi 11:1a 16 ) , Paolo sembra cambiare idea, mettendo delle regole riguardo al contegno delle donne durante il culto: la copertura della chioma della donna , ( il velo ) , ma in realtà le regole servono per il decoro del culto.
Per capire bene occorre vedere nel contesto cosa accadeva all’interno della chiesa di Corinto
LA CHIESA ERA BENEDETTA E RICCA DI DONI
1Corinzi 1:4 a 9
4 Io ringrazio sempre il mio Dio per voi, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù; 5 perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza, 6 essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo; 7 in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. 8 Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. 9 Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore.
C’ERANO DIVISIONI E CONTESE
1 Corinzi 1:10 a 13
10 Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire. 11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. 12 Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». 13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 14 Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 15 perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. 16 Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun altro.
NELLA CHIESA C’ERA ANCORA LA CARNALITÀ
(attrazione del mondo) che era motivo di divisione
1 Corinzi 3:1 a 4
3:1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d’Apollo»; non siete forse uomini carnali?
NELLA CHIESA C’ERA FORNICAZIONE E UN CASO DI INCESTO
1Corinzi 5:1 Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre! 2 E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi! 3 Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. 4 Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù, 5 ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù.
NELLA CHIESA C’ERANO LITI TRA FRATELLI
1 Corinzi 6:1a 8
1Cor 6:1 Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi? 2 Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? 3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! 4 Quando dunque avete da giudicare su cose di questa vita, costituite come giudici persone che nella chiesa non sono tenute in alcuna considerazione. 5 Dico questo per farvi vergogna. È possibile che non vi sia tra di voi neppure una persona saggia, capace di pronunciare un giudizio tra un fratello e l’altro? 6 Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agl’infedeli. 7 Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno? 8 Invece siete voi che fate torto e danno; e per giunta a dei fratelli. 9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
NELLA CHIESA ALCUNI CREDENTI SALVATI PER GRAZIA CHE VENIVANO DALLA CORRUZIONE CHE ESISTEVA NELLA CITTA’ DI CORINTO .
1 Corinzi 6:9 a 11 Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
ESORTAZIONE DI PAOLO A NON CONTAMINARSI CON IL TROPPO BERE , CON PROSTITUTE E CON LA FORNICAZIONE
1 Corinzi 6.12 a 20……..
NELLA CHIESA DI CORINTO C’ERANO PROBLEMI SUI MATRIMONI E DIVORSI
1 Corinzi cap. 7
AL CAP. 10 PAOLO INVITA I CREDENTI A FUGGIRE L’IDOLATRIA
AL CAP. 11: DAL V.17 C’ERANO DISORDINI NELLE AGAPI ( CELEBRAZIONE DELLA SANTA CENA )
NELLA CHIESA ERANO ENTRATI DEI FALSI DOTTORI
LO VEDIAMO NELLE DUE LETTERE ( AI CORINTI )
Corinto era molto importante, era una città portuale, ricca di commercio, di arte e letteratura,arrivavano mercanti di ogni nazione, importante era il collegamento navale diretto tra i mari Ionio ed Egeo.
Si convertivano al vangelo persone di varie culture e di vari ambienti.
nel momento in cui Paolo doveva scrivere ai Corinti, non poteva non notare la dissolutezza dei loro costumi, e le loro usanze che erano profondamente diverse da quelle alle quali l’apostolo era abituato.
Ai giorni di Paolo la città di Corinto, in Grecia, era sotto il dominio romano, la popolazione superava il mezzo milione, in gran maggioranza pagani, e erano tristemente noti per la vita estremamente depravata ed idolatra.
L’influenza di questo ambiente si fece sentire nella nascente chiesa tanto che fra i credenti predominava un’atmosfera carnale che dava luogo a disordini e divisioni. Paolo protestò contro tale situazione e con la lettera ai Corinti, proprio, insistette sulla necessità di mantenere
l’ordine,
la moralità
la spiritualità
ed una linea di condotta veramente cristiana.
Nella chiesa di Corinto c’erano delle donne che con la loro cultura introdotta nella chiesa creavano confusione
Vediamo nello specifico : il velo usanza
Le donne ebree : avevano l’usanza di indossare una copertura ( velo )
Le donne romane : anche le donne romane indossavano il velo
Le donne greche : erano più emancipate indossavano il velo
I CAPELLI .
Le donne ebree avevano i capelli lunghi
Le donne romane avevano i capelli lunghi
Le donne greche avevano i capelli lunghi
DONNE RASATE E CON CAPELLI CORTI
Le prostitute avevano la testa rasata come segno di disonore
Anche le sacerdotesse di Afrodite Dea dell’amore erano rasate
Oltre a questo le donne greche intellettuali si tagliavano i capelli come gli uomini per fare valere i loro pensieri e ideologie : poesia , filosofia e storia
Nella chiesa queste culture si scontravano e Paolo dovette prendere dei sei provvedimenti .
Nella Bibbia non ci sono altri versetti specifici che possono ordinare l’uso del velo alle donne in adorazione o al culto, fatta eccezione per “1 Corinti capitolo 11”; quindi la ricerca deve necessariamente basarsi e concentrarsi sulla Chiesa di Corinto e confrontare storicamente le usanze del tempo per capire il valore degli insegnamenti dell’apostolo Paolo.
ENTRIAMO NELLO SPECIFICO
Paolo da le istruzioni riguardo al comportamento della donna nella chiesa di Corinto
1 Corinzi 11: 2 Ora vi lodo perché vi ricordate di me in ogni cosa, e conservate le mie istruzioni come ve le ho trasmesse.
Nell’originale greco il termine “ istruzioni “ è tradotto con “ Paradosis “ “ tradizioni “ quindi già cambia il contesto
PAOLO SI APPELLA ALL’ORDINE DIVINO
1 Corinzi 11: 3 Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l’uomo, e che
il capo di Cristo è Dio
Il capo ( kephale ) non vuol dire la Persona che dirige, che è posta al comando di altre persone , in greco kephalè vuol dire origine, sorgente, fortezza,responsabile
Quindi possiamo leggere in questo modo
1 Corinzi 11: 3 Ma voglio che sappiate che l’origine di ogni uomo è Cristo,( in quanto la Parola che crea ) che l’origine della donna è l’uomo,( in quanto alla formazione)
e che l’origine di Cristo è Dio ( in quanto Figlio )
L’uomo con il capo coperto
1 Corinzi 11: 4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto fa disonore al suo capo;
La copertura della testa per il Giudeo ( anche per Paolo ) era una usanza giudaica, durante la preghiera si copriva la testa con un mantello chiamato “ TALLIT “ “ mantello della preghiera “
Questo mantello era stato ordinato da Dio
Numeri 15:37 a
37 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: 38 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro che si facciano, di generazione in generazione, delle nappe( fiocchi,) agli angoli delle loro vesti, e che mettano alla nappa di ogni angolo un cordone violetto. 39 Questa nappa vi ornerà la veste, e quando la guarderete, vi ricorderete di tutti i comandamenti del SIGNORE per metterli in pratica; non andrete vagando dietro ai desideri del vostro cuore e dei vostri occhi che vi trascinano all’infedeltà. 40 Così vi ricorderete di tutti i miei comandamenti, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. 41 Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; vi ho fatti uscire dal paese d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono il SIGNORE, il vostro Dio».
Perche’ allora Paolo dice che l’uomo non si deve coprire il capo ?
Paolo si appella alla sua condizione della libertà in Cristo , può stare ritto col capo scoperto davanti a Dio
2 Corinzi 3:18
E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.
Inoltre l’uomo non si deve coprire il capo perché l’uomo è l’immagine di Dio
1 Corinzi 11: 7 Poiché, quanto all’uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna è la gloria dell’uomo;
L’allusione di Paolo si riferisce alla Genesi
Gen 1:27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
Qui il termine uomo è per maschio e femmina,quindi anche la donna è stata creata a immagine di Dio,quindi non c’è distinzione di sesso, ma Paolo fa riferimento solo al sesso maschile.
1 Corinzi 11: 7……
7 Poiché, quanto all’uomo, egli non deve coprirsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio;
ma la donna è la gloria dell’uomo;
v 7 UOMO : immagine e gloria di Dio
Il termine gloria di Dio nella genesi non viene menzionato, si tratta nel modo in cui Paolo concepisce l’uomo nella creazione, se l’uomo rappresenta il vertice della creazione , l’uomo manifesterà la gloria di Dio,data questa elevata dignità,Paolo ritiene giusto che sul capo dell’uomo non ci sia nessun segno di subordinazione.
V 7 LA DONNA : ma la donna è la gloria dell’uomo
8 perché l’uomo non è dalla donna, ma la donna dall’uomo, 9 anche perché l’uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l’uomo.
La donna viene dall’uomo, quindi dà la gloria all’uomo
Secondo Paolo,la donna deve portare il velo, per annullare la gloria dell’uomo, e dare la gloria a Dio
Un altro motivo che la donna è la gloria dell’uomo,è evidenziato in Genesi 2:18
18 Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui». 19 Dio il SIGNORE, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all’uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l’uomo gli avrebbe dato. 20 L’uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui
Genesi 2.18 io gli farò un aiuto che sia adatto a lui»
Nella creazione non c’era nulla e nessuno che poteva aiutare Adamo , Dio gli diede non un aiuto che veniva dalla natura , ma un aiuto adatto che veniva direttamente da Dio :
la donna, Il termine aiuto ricorre nella Bibbia 77 volte e il più è usato nei riguardi di Dio .
Salmo 30:10 Ascolta, o SIGNORE, e abbi pietà di me; o SIGNORE, sii tu il mio aiuto!
Salmo 33:20 Noi aspettiamo il SIGNORE;
egli è il nostro aiuto e il nostro scudo.
Salmo 121:1 Canto dei pellegrinaggi.
Alzo gli occhi verso i monti…
Da dove mi verrà l’aiuto?
2 Il mio aiuto vien dal SIGNORE,
il termine aiuto è tradotto con ezer che significa soccorrere ( 1 Samuele 7:12 )
Quindi la donna ha il dono divino dell’aiuto e del soccorso nei riguardi dell’uomo
“ la donna la gloria dell’uomo “
1 Pietro 3:7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite
la discordia in casa è vista come un ostacolo alla preghiera.
Pietro, menziona questo in maniera specifica, come ostacolo alle preghiere di un marito il cui atteggiamento,verso la propria moglie, non è amorevole.
Laddove esiste un conflitto serio nelle relazioni familiari ed il capofamiglia non sta dimostrando di avere quei comportamenti che Pietro menziona, la preghiera di quel marito è ostacolata.
Il termine gloria in greco vuol dire :
splendore , coronare di splendore, di onore,
E’ colei che fa esaltare l’uomo
( come la corona sul capo del re, colei che da autorità )
La donna occupa un ruolo tutto suo, ma non è quello dell’uomo, in tutto il cap 11 di 1Corinzi,
il ragionamento di Paolo cade sulla posizione superiore dell’uomo in quanto come rappresentante di Dio sulla natura, in quanto tale gli viene conferita l’autorità divina e il dominio sulle cose create la donna inclusa,
Genesi 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Genesi 2: 16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te»
L’uomo è : come capo, signore, e padrone
per questo motivo l’uomo quando prega o profetizza non si deve coprire il capo.
NOTA
PAOLO QUANDO PARLA DELLA DONNA E DELL’UOMO SI RIFERISCE ALLA CREAZIONE, quando lui dice che l’uomo è il capo della donna intende, come abbiamo letto in Genesi 2:16 che l’uomo domina la donna .
Quindi abbiamo un capo che domina la donna
Vediamo il significato
Efesi 5:22 a 24
22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24 Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa
Abbiamo detto in precedenza che :
Il capo ( kephale ) non vuol dire la Persona che dirige, che è posta al comando di altre persone ,
in greco kephalè vuol dire origine, sorgente, fortezza,responsabile
Quindi il marito come Gesù nei confronti della Chiesa non è un :
dittatore , un tiranno, prevaricatore,un oppressore,un prepotente,
ma: una : fortezza,un responsabile, un custode
C’e’ lo spiegano i versetti
Efesi 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. 28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo.
Dominare : rileggiamo
Genesi 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Genesi 2: 16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te»
Adamo non opprimeva la natura,non era un prepotente,
MA: Genesi 2:15 Dio il SIGNORE prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.
NOTA SU DOMINIO
La creatura umana riceve, dunque, una sorta di sovranità delegata sul Creato. Ma il verbo “dominare” non è così brutale nel suo significato originario:
è tradotto con : radah, è il verbo del pastore che guida e custodisce il gregge.
Dominio da non confondere con
Efesi 6.12
12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità
I demoni al servizio di satana sono chiamati “dominatori di questo mondo di tenebre” perché sono spiriti malvagi che hanno il dominio nel mondo di tenebre (cioè il mondo dove domina il peccato) in cui viviamo.
Il capo degli spiriti malvagi, cioè Satana, viene chiamato (Giovanni 14:30 – “principe di questo mondo”
2 Corinti 4:4 “dio di questo mondo”
Continuiamo in 1 Corinzi 11:8
10 Perciò la donna deve avere sul capo un segno di autorità, a motivo degli angeli
Significa forse che la donna deve essere sottomessa anche dagli angeli ? NO !!!
Nell’ordine della creazione : Dio , l’uomo , gli angeli
Paolo parte dal presupposto che gli angeli stanno con rispetto davanti a Dio
Isaia 6:1 Nell’anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2 Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava
Gli angeli nella Bibbia sono ubbidienti a Dio, amanti dell’ordine, al tempo di Paolo si pensava che glia Angeli, erano presenti nel culto , non amavano la confusione,erano subordinati a Dio, gli Angeli sono sempre davanti a Dio, ma mai essi si presentano al cospetto dell’Altissimo con la vanità della loro gloria.
Se lo facessero, commetterebbero un enorme peccato di vanità rispetto a Dio.
Alcuni angeli si sono vantati della loro luce, Lucifero su tutti, il cui peccato consiste proprio in questa sua considerazione della propria gloria ( orgoglio )in contrapposizione a quella di Dio.
La donna, portatrice di una grande gloria che trova sede anche nei suoi capelli,
1 Corinzi 11 v 15
15 Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento
non deve farne un motivo di vanto, di seduzione
(1Timoteo 2:9 Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose,
quindi la chioma della donna non deve essere un motivo di vanto, di seduzione o di contestazione, o di emancipazione , ma coprirsi quando si trova in preghiera, in profezia, o accanto all’uomo,a motivo della presenza degli angeli che assistono al culto
NOTA : che gli angeli sono presenti nei culti è biblico , loro lodano Dio con i credenti, senza però pregare ,la preghiera è un’esclusiva de figli di Dio .
Ebrei 12:22 Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, 23 all’assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti
Versione Nuova Riveduta
Salmo 138:1 Io ti celebrerò con tutto il mio cuore,
davanti agli dèi salmeggerò a te.
Versione Vecchia Diodati
Salmo 138:1
IO ti celebrerò con tutto il mio cuore; Io ti salmeggerò
davanti agli Angeli
Nota : dèi : natura soprannaturale
gli angeli in quanto creati, hanno la natura spirituale di Dio
I credenti : sono chiamati dèi in quanto figli di Dio ,nati di nuovo hanno la natura di Dio
Giovanni 10:33 I Giudei gli risposero: «Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 34 Gesù rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge:
“Io ho detto: voi siete dèi”?
35 Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata), 36 come mai a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”?
Dèi da non confondere con dèi e idoli, leggere bene a secondo del contesto
RITORNIAMO IN
1 Corinzi 11:11
11:11 D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna.
Paolo non intende affermare che l’uomo è indipendente dalla donna, perciò aggiunge:
D’altronde, nel Signore, né la donna è senza l’uomo, né l’uomo senza la donna.
In altre parole, uomo e donna dipendono l’uno dall’altra
11:12 Infatti, come la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio
…la donna viene dall’uomo,l’uomo nasce per mezzo della donna in ordine di creazione: Paolo fa notare che anche l’uomo esiste per mezzo della donna e ogni cosa è da Dio significa che egli ha divinamente ordinato ogni cosa
1 Corinzi 11:13 Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto? 14 Non vi insegna la stessa natura che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?
L’apostolo Paolo ora sfida i Corinzi a giudicare loro stessi se è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto. Egli fa appello alla loro tradizione esprimendo il concetto che non nè riverente né decoroso che una donna entri alla presenza di Dio senza velo.
1 Corinzi 11:14
14 Non vi insegna la stessa natura che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore?
Non è chiaro, dal testo, in che modo la natura ci insegna che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore. Alcuni hanno fatto notare che, normalmente, i capelli dell’uomo non raggiungono in modo naturale la stessa
lunghezza e consistenza dei capelli di una donna.
I capelli lunghi danno all’uomo un aspetto effeminato,usanza nella cultura della società dei corinzi
( omosessuali, effeminati ….)
1 Corinzi 11:15 (versione nuova riveduta )
15 Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento
1 Corinzi 11:15 Vecchia Diodati
15 Ma, se la donna porta chioma, che ciò le è onore? poichè la chioma le è data per velo
1 Corinzi 11:15 Nuova Diodati
15 Se invece la donna porta la chioma, ciò è per lei un onore, poiché la chioma le è stata data per copertura.
Quindi se la chioma alla donna è stata data come velo o come copertura, non ci sarebbe bisogno che si metta un altro velo ( avremo cosi un velo sopra a un altro velo ?
1 Corinzi 11:16 Ora se alcuno vuol essere contenzioso, noi non abbiamo una tale usanza e neppure le chiese di Dio.
COSA INTENDE DIRE PAOLO?
intende forse dire, che gli argomenti sin qui trattati non sono sufficientemente importanti da farne oggetto di contese?
Intende forse dire che l’usanza di
velarsi il capo era assente nelle chiese?
Intende dire che questi insegnamenti
sono opzionali e non vanno considerati allo stesso modo dei comandamenti del Signore?
Comunque la salvezza non dipende da atti esteriori
ORDINE RIGUARDO ALLA EDIFICAZIONE
1 Corinzi 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione
Qui Paolo non dice “uno ha … un altro ha” ma dice “ciascuno ha”. “Ciascuno” include ciascun credente di Corinto, uomo o donna che sia. Si noti poi che Paolo afferma che “ciascuno” di loro ha “un salmo,
o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione”,
il che dimostra che anche una donna può insegnare.
1 Corinzi 14:27 Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l’uno dopo l’altro, e qualcuno interpreti. 28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a se stessi e a Dio. 29 Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino; 30 se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia. 31 Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. 32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, 33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.
34 Come si fa in tutte le chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge. 35 Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea. 36 La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli?
A causa degli abusi che si erano insinuati nella chiesa in relazione al dono delle lingue, era necessario che lo
Spirito Santo ne regolasse l’esercizio.
Che cosa accadeva quando la chiesa primitiva si riuniva? Questo versetto indica che gli incontri erano
molto liberi e informali.
Lo Spirito Santo era libero di usare i vari doni che
egli stesso aveva dato alla chiesa.
Abbiamo infatti letto
Chi leggeva un salmo,
Chi esponeva un insegnamento,
Chi comunicava una rivelazione ricevuta direttamente dal Signore,
Chi ancora parlava in altra lingua
E chi, interpretava la lingua appena udita.
Paolo approva un simile culto di “incontro aperto” in cui lo Spirito Santo può parlare attraverso vari fratelli.
Avendo detto questo, tuttavia, egli si appresta subito a limitare l’esercizio di questi doni. Ogni cosa deve essere fatta per l’edificazione.
Il culto non doveva essere uno spettacolo ma un mezzo per edificare il popolo di Dio.
È questo che si intende per edificazione, ossia la crescita
spirituale.
Tacciano le donne è un’espressione riprensiva e non dottrinale. Paolo non vuole stabilire un insegnamento
nel senso che le donne non possono tenere un culto d’adorazione, ma sta applicando un principio divino, che
era venuto meno, quello dell’ordine e del decoro
(1Corinzi 14:40).
40 ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine
Si evidenzia, quindi, una presa di posizione
da parte dell’apostolo Paolo, nei confronti non solo delle donne ma anche nei confronti dell’uomo. Infatti, la stessa parola e con lo stesso tono «imperativo» la troviamo riferita agli uomini:
1Corinzi 14:27-2827 Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l’uno dopo l’altro, e qualcuno interpreti. 28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a se stessi e a Dio.
Il verbo “Tacere” ricorre 10 volte nel Nuovo Testamento. É usato in Luca, Atti, Romani
e 3 volte nel solo capitolo 14 di 1Corinzi. Ecco i tre casi nel nostro testo:
1Corinzi 14 v. 28: “e se non v’è chi interpreti, si tacciono nella Chiesa…”
1Corinzi 14 v. 30: “e se una rivelazione è data…il precedente si taccia.”
1Corinzi 14 v. 34: “…tacciansi le donne nelle assemblee…”
Da queste considerazioni risulta che il verbo “Parlare” è usato in riferimento al disordine in chiesa provocato dal
fenomeno della glossolalia e dai disordini generali.
Questo riferimento è sia nei confronti degli uomini sia delle
donne, perché ci si rivolge alla Chiesa intera.
Spiegazione
1 Corinzi 14:34 Come si fa in tutte le chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge.
“nelle comunità dei santi”(v.33)
Quindi egli sa e dà per scontato che, “nelle comunità dei santi” le donne hanno parte attiva nella preghiera e godono dei doni dello Spirito, in particolare del dono della profezia, i credenti uomini.
35 Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea. 36 La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli?
Nella comunità , la donna credente, uscita da un forte maschilismo era “curiosa” e desiderosa di sapere e capire, forse durante il culto poneva delle domande , cercando un chiarimento, perché abbiamo visto che la donna Ebrea ignorava la Legge e la parola di Dio , perché non veniva loro insegnato. Le donne non prendevano parte attiva di ciò che si svolgeva nella sinagoga, in quanto erano messe in uno spazio in alto ( tipo soppalco vedi foto ). Ma con Cristo quel muro di maschilismo era crollato , e le donne volevano sapere e capire ………. Questo portava confusione e Paolo dice alle donne di chiedere ai mariti a casa .
V.36 La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli?
In altre parole, se i Corinzi avevano la pretesa di saperne
di più dell’apostolo riguardo a queste cose, era lecito domandarsi se fossero stati loro, come chiesa, a scrivere la
parola di Dio o se fossero stati gli unici a riceverla.
Il loro atteggiamento era proprio di chi si considerava un’autorità ufficiale in materia, ma resta il fatto che nessuna chiesa ha dato origine alla Parola di Dio né esiste una chiesa che ne abbia l’esclusiva
Paolo si rende conto di quanto sia necessario che donne cristiane emancipate , dall’abbandono delle convenzioni tradizionali dell’epoca , dovevano usare bene la loro libertà in Cristo
Paolo protesta contro il fatto che le riunioni erano disturbate dal chiacchiericcio di alcune donne,che per apprendere le cose spirituali facevano domande e commenti creando disordini , le invita a chiedere a casa ai loro mariti .
1 Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira e senza dispute.
9 Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose, 10 ma di opere buone, come si addice a donne che fanno professione di pietà. 11 La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. 12 Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. 13 Infatti Adamo fu formato per primo, e poi Eva; 14 e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione; 15 tuttavia sarà salvata partorendo figli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia.
V 11 “La donna impari in silenzio con ogni sottomissione… “
Da un punto di vista grammaticale, la proibizione di Paolo si applica a quella circostanza in corso senza alcuna specificità universale.
L’espressione di Paolo “ non permetto,” usa un verbo che favorisce una proibizione al tempo presente continuo piuttosto che una universale,
particolarmente in questa forma grammaticale della prima persona dell’indicativo presente
v 12 La Nuova Riveduta
traduce correttamente “usare autorità”. si riferisce ad una assunzione non autorizzata di autorità.
Paolo non sta proibendo alle donne di avere autorità sugli uomini. Piuttosto, a causa di una crisi prolungata di falso insegnamento in Efeso, egli proibisce alle donne
l’assunzione non autorizzata di autorità su un uomo.
Paolo non sta proibendo, l’insegnamento da parte delle donne e l’autorità sugli uomini;
egli proibisce una cosa:
che le donne assumano o usano autorità per insegnare agli uomini.
Perchè Paolo proibisce alle donne di assumere autorità
per insegnare agli uomini?
Egli identifica due ragioni.
Uno, era irrispettoso nei confronti degli uomini che le donne assumessero autorità per insegnare agli uomini senza un’autorizzazione riconosciuta da parte della chiesa, uomini che le donne sono chiamate a rispettare, dato che l’uomo
era la fonte da cui è stata tratta la donna 1 Corinzi 2:13;
Due, alcune donne erano state ingannate dai falsi insegnanti e indotte a seguire Satana,
(1 Timoteo 2:14;).
14 e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione
Paolo aveva già proibito ai falsi insegnanti l’insegnamento in assenza di autorizzazione (1 Timoteo 1:3).
3 Ti ripeto l’esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse 4 e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l’opera di Dio, che è fondata sulla fede.
1 Timoteo 2:11 La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. 12 Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né di usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. 13
Qui sta limitando le donne, l’unico gruppo che Paolo identifica essere stato ingannato da questi falsi insegnanti.
( Visto 1 Timoteo 1:3 )
NOTA
Paolo non ha mai proibito alle donne come Priscilla e Febe,ecc… che hanno autorità correttamente riconosciuta, dall’insegnare agli uomini. Semplicemente proibisce alle donne senza autorità riconosciuta dall’assumere l’autorità per insegnare ad un uomo.
1 Timoteo 2:15 tuttavia sarà salvata partorendo figli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia.
Paolo dichiara che le mogli hanno un ruolo ordinato da Dio nel prendersi cura dei figli e della casa.
Questo non significa che una donna debba avere figli per essere salvata.
Non sta nemmeno insegnando che una donna deve essere sposata per essere salvata.
Ma per le donne sposate, Dio assegna una responsabilità speciale per prendersi cura della casa.
L’adempimento di questo ruolo da parte di una moglie sarà una delle prove della perseveranza nella fede.
La salvezza è al tempo futuro in questo verso: “Sarà salvata.”
Le donne che abbracciano il loro ruolo ordinato da Dio mentre continuano nelle virtù cristiane di “fede, amore e santità, che sono le espressioni della salvezza
Partorire : ( nota generare ( dare vita) : Filemone 1:10
La donna esprime l’attitudine, che cresce i figli per l’onore e
la gloria del Signore Gesù Cristo.
Pensiamo alle madri delle attuali guide delle chiese cristiane! Queste donne non sono mai salite su un pulpito per predicare il vangelo ma, crescendo i loro figli per Dio li hanno portati sulla via della salvezza
Proverbi:1 La donna saggia costruisce la sua casa,
ma la stolta l’abbatte con le proprie mani.
le donne (come tutti) devono mostrare che hanno ricevuto la salvezza in Gesù Cristo accettandola per fede e vivendo come conseguenza in amore e santificazione.
fine
BREVE BIOGRAFIA DELLO SCRITTORE DEL CORANO: MAOMETTO
Maometto Muḥammad, :
Nascita 570 circa – Morte Medina, 8 giugno 632)
Prima della Rivelazione era un ricco mercante
Dopo la Rivelazione:
cominciò a ritirarsi a cadenze regolari in una grotta sul monte Hira, vicino alla Mecca, per meditare. Secondo la tradizione, una notte intorno all’anno 610, durante il mese di Ramadan, all’età di circa quarant’anni, gli apparve l’arcangelo Gabriele
Nel 610 Maometto, affermando di operare in base a una rivelazione ricevuta, cominciò a predicare una religione monoteista basata sul culto esclusivo di un Dio, unico e indivisibile.
è stato il fondatore e profeta dell’Islam, «l’uomo che tutti i musulmani riconoscono loro profeta
Considerato l’ultimo esponente di una lunga tradizione profetica, entro la quale egli occupa per i musulmani una posizione di assoluto rilievo, è indicato come
«Messaggero di Dio»(Allah),
«Sigillo dei profeti»
e «Misericordia dei mondi
Mogli : ne ebbe una (Khadijah ) fino a 24 anni,alla morte della prima moglie ne ebbe altre 11,
Nel 632, sposò una bambina di appena 6 anni, Aisha, la figlia minore del suo migliore amico Abu Bakr, con cui consumò il matrimonio quando lei compì i 9 anni.
Breve biografia dello scrittore della Bibbia
Lo Spirito Santo : terza persona della Trinità
2 Pietro 1:20 Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; 21 infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
I dieci comandamenti sono stati scritti da Dio stesso
Esodo 31:18 Quando il SIGNORE ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte con il dito di Dio.
Corano : definizione
[dall’arabo qur’ān «lettura, recitazione liturgica», e quindi anche il testo recitato]. – Libro sacro dell’islamismo, costituito dall’insieme delle rivelazioni che Maometto affermò essere a lui venute da Dio; scritto in lingua araba, è composto in prosa rimata e si divide in 114 capitoli (detti sure) i quali a loro volta si dividono in versetti (detti āyāt);
Talvolta il capitolo ha un titolo che si riferisce a qualche argomento significativo contenuto nella sura stessa. Il contenuto del libro è assai vario, comprende parti giuridiche ( diritto legale ) e regolamenti, esortazioni ai fedeli, leggende, parti di vicende spirituali soggettive e immaginarie, e anche commenti alla cronaca quotidiana.
QUANDO E’ STATO SCRITTO IL CORANO?
Secondo la leggenda, nel corso del periodo che va approssimativamente dal 612 al 632 (anno della morte del Profeta Maometto )
La tradizione musulmana racconta che intorno all’anno 612, nella notte tra il 26 e il 27 del mese di ramadan, all’incirca dal 12 aprile all’11 maggio , l’arcangelo Gabriele apparve in sogno a Maometto e gli dettò la prima rivelazione, poi ne seguirono altre fino alla sua morte.
NOTA
Maometto,nel Corano trascrive parti della Bibbia modificando, alterando e cambiando i contenuti
LA BIBBIA
Si tratta del libro più tradotto al mondo, e tra i più antichi. Scritta nell’arco di 1.400 anni.
Cosa significa “Bibbia” ?
Cosa significa la parola Bibbia? Il termine viene dal greco biblos e significa semplicemente “libri”. Si tratta di una sorta di piccola biblioteca: la Bibbia contiene 66 libri di contenuto vario.
La Bibbia è divisa in due parti, Antico Testamento 46 libri in ebraico e aramaico,
e il Nuovo Testamento 27 libri, in greco, ed è stata scritta da circa 40 persone differenti in luoghi diversi (Asia,Africa,Italia ).
La Bibbia contiene soprattutto il piano di salvezza
(Giovanni 3:16). “Dio ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna” ciò rende questo libro ,la Bibbia, estremamente diverso da tutti gli altri, è che è la Parola di Dio : lo scrittore non è un uomo ma è lo Spirito Santo che ha soffiato le parole ai scrittori i quali a volte pur non conoscendosi hanno tutti scritto secondo una linea ispirata dallo Spirito Santo
2 Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
2 Pietro 1:20 Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; 21 infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
L’islam presentato dal Corano è la religione dell’uomo che cerca di piacere a Dio ubbidendo alla volontà divina.
Il cristianesimo presentato dalla Bibbia, invece, rivela un Dio che prende l’iniziativa e viene a cercare l’uomo perduto. Sono due visioni opposte. Anche la diffusione delle due religioni segue percorsi contrastanti per l’islam è la jihad, ( guerra santa contro gli infedeli )
per il cristianesimo è l’evangelizzazione, portare i peccatori alla salvezza predicando Gesù
( il vangelo della Pace )
Usando il Corano e la Bibbia si possono paragonare chiaramente l’islam e il cristianesimo.
Dio
Non solo i cristiani, ma anche i musulmani credono in un Creatore
IL CORANO
Allah creatore
Allah è il creatore del mondo e dell’uomo. Ma l’uomo non è stato creato a immagine di Dio.
Sure 55:1-7.
1 Il Compassionevole, 2 ha insegnato il Corano, 3 ha creato l’uomo 4 e gli ha insegnato ad esprimersi .
DIO E L’UOMO ( creazione )
Sura 23:12 In verità creammo l’uomo da un estratto di argilla
13 Poi ne facemmo una goccia di sperma [posta] in un sicuro ricettacolo,
14 poi di questa goccia facemmo un’aderenza e dell’aderenza un embrione; dall’embrione creammo le ossa e rivestimmo
le ossa di carne. E quindi ne facemmo un’altra creatura . Sia benedetto Allah, il Migliore dei creatori!
15 E dopo di ciò certamente morirete,
Sura 96:1-2
1 Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato,
2 ha creato l’uomo da un’aderenza ( in arabo : alaq )
La parola alaq oltre a significare un grumo congelato significa anche qualcosa che aderisca, una sostanza aderente, dalla quale nasce l’embrione .
Il Professore Jushjudi Kozan
Direttore dell’Osservatorio di Tokyo
DICHIARA
“Non trovo difficoltà alcuna ad accettare l’idea che il Corano fosse il Libro di Allah, giacchè la descrizione del feto nel Corano, non fu possibile costruirla nei dettagli solamente sulle basi della conoscenza nel settimo secolo, e per questo motivo l’unica conclusione plausibile é che questa descrizione fu rivelata a Mohammed da parte di Allah”.
Ma questo non è vero la Bibbia secoli prima aveva rivelato all’uomo la descrizione del feto :
Salmo 139: 13 Sei tu che hai formato le mie reni,
che mi hai intessuto nel seno di mia madre.
14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene. 15 Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.
LA BIBBIA
DIO E L’UOMO
Genesi 2.7 Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.
Genesi: 1:26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
1:27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
LA BIBBIA RIVELA L’ESSENZA DELLA CREAZIONE
Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta
Ebrei 1:1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. 3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.
IL CORANO
Allah non è Padre di Gesù
Allah non ha figli
Allah non è il padre di Gesù, ma il Dio onnipotente e misericordioso.
Sura 6:101-102.
101 Il Creatore dei cieli e della terra! Come potrebbe avere un figlio, se non ha compagna, Lui che ha
creato ogni cosa e che tutto conosce?
102 Ecco il vostro Signore! Non c’è altro dio che Lui, il Creatore di tutte le cose. AdorateLo dunque.
E’ Lui che provvede ad ogni cosa
Sura 9:30-31;
30 Dicono i giudei: « Esdra è figlio di Allah»; e i nazareni dicono: « Il Messia è figlio di Allah». Questo
è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li
annienti Allah. Quanto sono fuorviati!
31 Hanno preso i loro rabbini, i loro monaci e il Messia figlio di Maria, come signori all’infuori di Allah,
quando non era stato loro ordinato se non di adorare un Dio unico .Non vi è dio all’infuori di Lui!
Gloria a Lui ben oltre ciò che Gli associano!
LA BIBBIA
Dio è Padre
Dio è Padre di Gesù Cristo e Padre dei suoi figli.
Marco 1:9 a 11
9 In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. 10 A un tratto, come egli usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. 11 Una voce venne dai cieli: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».
Giovanni 1:6 a 12
6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. 7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 8 Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. 9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.
Romani 8:14-17;
14 infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. 15 E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» 16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. 17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.
1 Giovanni 3:1a 3
1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’egli è puro
IL CORANO
La Trinità è idolatria
La venerazione di parecchi dei è il più grave peccato dell’Islam, perché c’è solo un unico Dio. (Il Corano accusa i cristiani di adorare tre dei: Dio, Gesù e Maria.)
Sura 4:171;
171 O Gente della Scrittura, non eccedete nella vostra religione e non dite su Allah altro che la verità. Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che un messaggero di Allah, una Sua parola che Egli pose in Maria, uno Spirito da Lui [proveniente]. Credete dunque in Allah e nei Suoi messaggeri.
Non dite “Tre”, smettete! Sarà meglio per voi. Invero Allah è un dio unico. Avrebbe un figlio? Gloria a Lui! A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e tutto quello che è sulla terra. Allah è sufficiente come garante.
LA BIBBIA
La Trinità
La Trinità consiste nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Maria è soltanto umana e non fa parte della Trinità.
Matteo 28:19;
19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
Versione Nuova Riveduta
1 Giovanni 5: 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8 lo Spirito, l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi.
Versione Diodati
1 Giovanni 5:7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno.
IL CORANO
Il nome di Allah
Il nome Allah è formato dall’articolo “al” e dal sostantivo “Ilah”, e significa “il Dio”.
L’espressiône “Nome di Allah” si trova almeno 120 volte nel Corano. Allah nel Corano ha altri 99 nomi
Il Corano inizia con il nome di Allah
Sura 1
1 In nome di Allah , il Compassionevole, il Misericordioso
2 La lode [appartiene] ad Allah , Signore dei mondi,
3 il Compassionevole, il Misericordioso,
4 Re del Giorno del Giudizio .
5 Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto.
Altri nomi di Allah
1 الرَّحْمَنُ AR-RAHMAAN Il Misericordioso
2 الرَّحِيمُ AR-RAHEEM Il Compassionevole
3 الْمَلِكُ AL-MALIK Il Sovrano
4 الْقُدُّوسُ AL-QUDDUS Il Santo
5 السَّلاَمُ AS-SALAM La Pace
6 الْمُؤْمِنُ AL-MU’MIN Il Fedele
7 الْمُهَيْمِنُ AL-MUHAYMIN Il Custode
8 الْعَزِيزُ AL-AZIZ Il Potente
9 الْجَبَّارُ AL-JABBAR Colui che costringe al suo
volere
10 الْمُتَكَبِّر AL-MUTAKABBIR Il Fiero
11 الْخَالِقُ AL-KHAALIQ Il Creatore ECC……..
Il nome di Allah non compare mai nella Bibbia
LA BIBBIA
Il nome di Dio
Dio si rivela a Mosè come “Io sono Colui che sono”.
Esodo 3:13-14
13 Allora Mosè disse a DIO: «Ecco, quando andrò dai figli d’Israele e dirò loro: “Il DIO dei vostri padri mi ha mandato da voi”, se essi mi dicono: “Qual è il suo nome?”, che risponderò loro?». 14 DIO disse a Mosè: «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai così ai figli d’Israele: “L’IO SONO mi ha mandato da voi”».
Il Dio della Bibbia ha molti altri nomi.
EL, ELOAH: Dio “Potente,
ELOHIM: Dio “Creatore, Potente e Forte”
EL SHADDAI: “Dio Onnipotente,”
ADONAI: “Signore”
YHWH / YAHWEH / “SIGNORE” “IO SONO
COLUI CHE SONO”
YAHWEH-JIREH: “Il Signore Provvederà”
YAHWEH-RAPHA: “Il Signore Che Guarisce”
YAHWEH-NISSI: “L’Eterno La Nostra Bandiera” YAHWEH-M’KADDESH: “L’Eterno Che Santifica, Rende Santi”
E ALTRI ANCORA …
CORANO : Allah e Gesù
1) Gesù è stato creato da Allah attraverso la sua parola.
Sura 3:45 Quando gli angeli dissero: ” O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui proveniente : il suo nome è il Messia , Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’Altro,uno dei più vicini
46 Dalla culla parlerà alle genti e nella sua età adulta sarà tra gli uomini devoti”. 47 Ella disse: “Come potrei avere un bambino se mai un uomo mi ha toccata?”. Disse: “E’ così che Allah crea ciò che vuole: quando decide una cosa dice solo “Sii” ed essa è.
Sura 3:59 In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: “Sii” ed egli fu.
60 [Questa è] la verità [che proviene] dal tuo Signore. Non essere tra i dubbiosi
2) Gesù è solo un messaggero,un uomo non è Dio
Sura 5:72 Sono certamente miscredenti quelli che dicono: « Allah è il Messia, figlio di Maria! ». Mentre il Messia disse: « O Figli di Israele, adorate Allah, mio Signore e vostro Signore». Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco. Gli ingiusti non avranno chi li soccorra!
73 Sono certamente miscredenti quelli che dicono: « In verità Allah è il terzo di tre». Mentre non c’è
dio all’infuori del Dio Unico! E se non cessano il loro dire, un castigo doloroso giungerà ai miscredenti.
74 Perché non si rivolgono pentiti ad Allah, implorando il Suo perdono? Allah è perdonatore, misericordioso.
75 Il Messia, figlio di Maria, non era che un messaggero. Altri messaggeri erano venuti prima di lui,
e sua madre era una veridica. Eppure entrambi mangiavano cibo . Guarda come rendiamo evidenti i
Nostri segni, quindi guarda come se ne allontanano.
3) Gesù non può essere adorato come Dio.
Sura 9.30 Dicono i giudei: « Esdra è figlio di Allah»; e i nazareni dicono: « Il Messia è figlio di Allah». Questo
è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li
annienti Allah. Quanto sono fuorviati!
31 Hanno preso i loro rabbini, i loro monaci e il Messia figlio di Maria, come signori all’infuori di Allah,
quando non era stato loro ordinato se non di adorare un Dio unico .Non vi è dio all’infuori di Lui!
Gloria a Lui ben oltre ciò che Gli associano!
LA BIBBIA
DIO E GESU’
Gesù è Figlio di Dio
Salmo 2:7 Io annuncerò il decreto:
Il SIGNORE mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
oggi io t’ho generato..
( questo salmo è una delle profezie sul Messia (Gesù)
Giovanni 1:1
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. ( Gesù è Dio )
2 Essa era nel principio con Dio. ( preesistenza di Gesù )
3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta
Matteo 3:16 E Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui; 17 ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».
Matteo16:13 Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?» 14 Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». 15 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» 16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».17 Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli
Anche i demoni riconoscono che Gesù è il Figlio di Dio
Matteo 8:29 Ed ecco si misero a gridare: «Che c’è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?»
Nota CI SONO TANTISSIME TESTIMONIANZE NELLA BIBBIA CHE CONFERMANO CHE GESU’ E’ IL FIGLIO DI DIO
GESÙ È STATO GENERATO DALLO SPIRITO SANTO IN MARIA
Matteo 1.18 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. 20 Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. 21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».
Luca 1: 26 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, 27 a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. 28 L’angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te». 29 Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. 30 L‘angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. 32 Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. 33 Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 34 Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» 35 L’angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.
Nota : L’angelo Gabriele porta il messaggio da parte del Signore a Maria , riguardante alcuni aspetti di Gesù : ai versetti : 32 Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. 33 Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine».
Gabriele non rivela il piano di Salvezza che Dio aveva ordinato in Cristo,
( eccezione in Matteo 1:20 a 24 ma fu un sogno mandato da Dio attraverso l’Angelo ) il piano di salvezza è lo Spirito Santo che lo rivela :
Luca 2:25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d’Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: 29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo,secondo la tua parola;30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli 32 per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 35 (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».
GESÙ È DIO
Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,e il dominio riposerà sulle sue spalle;
sarà chiamato
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre eterno, Principe della pace,
Matteo 1:21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».
22 Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: ( Isaia 7:14)
23 «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio,
al quale sarà posto nome Emmanuele»,
che tradotto vuol dire: «Dio con noi».
Giovanni 8:58 – Quindi Gesù disse loro:” In verità, in verità vi dico, prima che Abramo fosse, IO SONO “.
Giovanni 20:28
28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!»
2 Pietro 1:1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: 2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore.
Gesù è Dio : l’adorazione
ALLA NASCITA DI GESU’
Matteo 2:1 Ora, dopo che Gesù era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall’oriente arrivarono a Gerusalemme, 2 dicendo: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo».
Matteo 2:11 E, entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono. Poi aperti i loro tesori, gli offrirono doni: oro, incenso e mirra
( versione Diodati )
Giovanni 9:35 Gesù udì che lo avevano cacciato fuori; e, trovatolo, gli disse: «Credi nel Figlio dell’uomo?» 36 Quegli rispose: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?» 37 Gesù gli disse: «Tu l’hai già visto; è colui che parla con te, è lui». 38 Egli disse: «Signore, io credo». E l’adorò.
Matteo 8:1 Ora, quando egli fu sceso dal monte, grandi folle lo seguirono. 2 Ed ecco, un lebbroso venne e l’adorò, dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi».
CORANO : GESÙ: PROFETA E APOSTOLO
Gesù è considerato uno dei profeti più significativi. Tuttavia Maometto è il “sigillo dei profeti”. Gesù viene anche chiamato apostolo di Allah.
Poiché l’uomo non è caduto nel peccato, egli non ha bisogno di un Salvatore. Con le buone opere è in grado di guadagnarsi l’approvazione di Allah.
Non c’è nessun mediatore tra Allah e l’uomo.
SURA 61:6 E quando Gesù figlio di Maria disse: « O Figli di Israele, io sono veramente un Messaggero di Allah a voi [inviato], per confermare la Torâh che mi ha preceduto, e per annunciarvi un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà
“Ahmad” » . Ma quando questi giunse loro con le prove incontestabili, dissero: « Questa è magia evidente».
In questo passaggio Maometto dichiara che Gesù è solo un Messaggero che annuncia un altro Messaggero “Ahmad” dalla Bibbia apprendiamo che Gesù non ha mandato mai un altro messaggero, ma solo il Consolatore lo Spirito Santo :
Giovanni 14:16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre,
Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.
Giovanni 16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.
NOTA : dissero: « Questa è magia evidente».
“ I Figli di Israele ( gli Ebrei ) si aspettavano che venisse inviato un profeta della loro stirpe, cosi quando Maometto si presentò ad essi come profeta di Allah,gli ebrei lo rigettarono dicendo che veniva dal diavolo , con l’esclamazione « Questa è magia evidente».( apparizione satanica ) anche se secondo Maometto, le prove del suo mandato erano incontestabili
SURA 33:40 Muhammad non è padre di nessuno dei vostri uomini, egli è l’Inviato di Allah e il sigillo dei profeti . Allah conosce ogni cosa.
Maometto si identifica come il sigillo dei profeti
(rendere stabile, definitivo )
BIBBIA : Gesù E’ Dio, Mediatore, Salvatore,Liberatore
Gesù è venuto nel mondo come il promesso Liberatore e Salvatore dell’Antico Testamento, addirittura preordinato prima della fondazione del mondo
1 Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, 19 ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. 20 Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; 21 per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio.
Gesù è il Figlio di Dio, e in diversi passaggi viene chiamato “Signore” e “Dio”.
Gesù Cristo è l’unico mediatore tra Dio e l’uomo.
Isaia 53:3-12; ( Gesù Salvatore )
3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,
uomo di dolore, familiare con la sofferenza,
pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,
era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.
4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,
erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;
ma noi lo ritenevamo colpito,
percosso da Dio e umiliato!
5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,
stroncato a causa delle nostre iniquità;
il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui
e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.
6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore,
ognuno di noi seguiva la propria via;
ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la bocca. Come l’agnello condotto al mattatoio,
come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca.
Giovanni 3:14 a 21; ( Gesù come Salvatore )
14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».
Atti 10:43;
…. 43 Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».
Tito 2:13; Gesù viene chiamato Dio
13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù
2 Pietro 1:1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: 2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore.
1 Timoteo 3:16 Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
VERSIONE DIODATI
1 Timoteo 3:16 E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
Atti 20:28 Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.
1 Timoteo 2:5. ( Gesù Mediatore )
5 Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6 che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti
ILCORANO
Gesù non è morto sulla croce
Gesù non è stato crocifisso e non è risorto.
Una crocifissione sarebbe stata per lui una sconfitta vergognosa. Con la sua morte non avrebbe ottenuto nessuna redenzione.
(Sulla fine di Gesù il Corano non ha indicazioni chiare. Probabilmente Allah l’ha rapito,
Sura 157 “ …e dissero: “Abbiamo ucciso il Messia Gesù figlio di Maria, il Messaggero di Allah!” Invece non l’hanno né ucciso né crocifisso, ma così parve loro . Coloro che sono in discordia a questo proposito, restano nel dubbio: non hanno altra scienza e non seguono altro che la congettura. Per certo non lo hanno ucciso
158 ma Allah lo ha elevato fino a Sé. Allah è eccelso, saggio.
LA BIBBIA
Gesù, morto sulla croce e risorto
Gesù è morto sulla croce secondo la volontà del Padre.
È stato messo in una tomba ed è risorto dai morti il terzo giorno.
Con il sacrificio alla croce Gesù ha conquistato la vittoria sul peccato e sulla morte e in Lui c’è la redenzione per coloro che lo accettano come Salvatore Personale , con l’evidente esperienza della Nuova Nascita : LA CONVERSIONE
LA CROCIFISSIONE
Matteo 16:21
20 Allora egli ordinò ai suoi discepoli di non dire ad alcuno che egli era Gesù, il Cristo. 21 Da quel momento Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno
Matteo 26:2 «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
Matteo 27: 33 E giunti a un luogo detto Golgota, che vuol dire «luogo del teschio», 34 gli diedero da bere del vino mescolato con fiele; ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne.35 Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestiti, tirando a sorte;
Filippesi 2:8;
5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, 6 il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, 7 ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.
1 Pietro 2:24.
24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti. 25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.
LA RESURREZIONE
Matteo 28:1 Dopo il sabato, verso l’alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. 3 Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. 4 E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte. 5 Ma l’angelo si rivolse alle donne e disse: «Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. 7 E andate presto a dire ai suoi discepoli: “Egli è risuscitato dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, ve l’ho detto».
8 E quelle se ne andarono in fretta dal sepolcro con spavento e grande gioia e corsero ad annunciarlo ai suoi discepoli.
9 Quand’ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno».
Atti 10:34 a 41
34 Allora Pietro, aperta la bocca, disse: «In verità io comprendo che Dio non usa alcuna parzialità; 35 ma in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente, gli è gradito, 36 secondo la parola che egli ha dato ai figli d’Israele, annunziando la pace per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. 37 Voi sapete ciò che è accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predicò: 38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesù di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno. 40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e ha fatto sì che si manifestasse, 41 non già a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che è risuscitato dai morti
1 Corinzi 15:1 a 4
1 Ora, fratelli, vi dichiaro l’evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale state saldi, 2 e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano. 3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture
L’ASCENSIONE
Atti 1:9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».
GESU’ E’ IL NOSTRO GRANDE SOMMO SACERDOTE
Ebrei 4:14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo.
Ebrei 4:15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.
Simpatizzare : SINONIMI :
sentire un rapporto di reciproca simpatia
entrare in sintonia, familiarizzare,fare amicizia, fraternizzare, intendersi,
Ebrei 8:1 Ora, il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: abbiamo un sommo sacerdote tale che si è seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli,
Ebrei 10:11 E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, 12 egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio,
Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, 20 che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21 e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura
CORANO : GLI ULTIMI TEMPI E IL RITORNO DI CRISTO
Riguardo agli ultimi tempi e al ritorno di Cristo e il rapimento della chiesa,il Corano non dice niente
LA BIBBIA : GLI ULTIMI TEMPI E IL RITORNO DI CRISTO
Negli ultimi tempi la natura e i popoli saranno sconvolti
Matteo 24:3 Poi, mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?». 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca! 5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”; e ne sedurranno molti. 6 Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano, ma non sarà ancora la fine. 7 Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi. 8 Ma tutte queste cose saranno soltanto l’inizio delle doglie di parto. 9 Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome. 10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l’un l’altro. 11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. 12 E perché l’iniquità sarà moltiplicata, l’amore di molti si raffredderà; 13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».
Negli ultimi tempi il carattere degli uomini sarà cambiato e anche la società sarà cambiata
2Tmoteo 3:1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 3 senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, 5 aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. 6 Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s’introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, 7 le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire ad una piena conoscenza della verità. 8 Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. 9 Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali.
Negli ultimi tempi Gesù ritorna
La Bibbia afferma molte volte in modo chiaro che Gesù ritornerà sulla terra e che tutti lo vedranno.
Gesù ci ha avvisati mentre era sulla terra
Luca 21:25 «E vi saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli, nello smarrimento al fragore del mare e dei flutti; 26 gli uomini verranno meno dalla paura e dall’attesa delle cose che si abbatteranno sul mondo, perché le potenze dei cieli saranno scrollate. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nuvola con potenza e grande gloria
La promessa di Gesù quando ascese al Padre
Atti 1:8; 8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra». 9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi. 10 Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, 11 e dissero: «Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo»
Il Ritorno di Cristo
Apocalisse 1:4. 4 Giovanni, alle sette chiese che sono nell’Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che ha da venire, e dai sette spiriti che sono davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue, 6 e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen. 7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, amen. 8 «Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine», dice il Signore «che è, che era e che ha da venire, l’Onnipotente».
Lo Spirito Santo rivela di come avverrà il rapimento della chiesa
1 Tessalonicesi 4:13 Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesù, quelli che si sono addormentati. 15 Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, 16 perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
AL MOMENTO DEL RAPIMENTO IL CORPO SARA’ CAMBIATO
1 Corinzi 15: 40 Vi sono anche dei corpi celesti, e dei corpi terrestri, ma altra è la gloria dei celesti, altra quella dei terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna ed altro lo splendore delle stelle, perché una stella differisce da un’altra stella in splendore. 42 Così sarà pure la risurrezione dei morti; il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile. 43 È seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita pieno di forza. 44 È seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi è corpo naturale, e vi è corpo spirituale. 45 Così sta anche scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; ma l’ultimo Adamo è Spirito che dà la vita. 46 Ma lo spirituale non è prima, bensì prima è il naturale, poi lo spirituale. 47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo. 48 Qual è il terrestre tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche i celesti. 49 E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, porteremo anche l’immagine del celeste. 50 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione non eredita l’incorruttibilità. 51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, 52 in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, 53 poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l’incorruttibilità e questo mortale rivesta l’immortalità. 54 Così quando questo corruttibile avrà rivestito l’incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l’immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: «La morte è stata inghiottita nella vittoria». 55 O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria? 56 Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. 57 Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. 58 Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Dio ha creato l’uomo per avere comunione con lui.
Egli desidera che sia salvato.
Ezechiele 33:10;
10 Tu, figlio d’uomo, di’ alla casa d’Israele: “Voi dite così: ‘Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su di noi, e a motivo di essi noi languiamo: come potremmo vivere?'”. 11 Di’ loro: “Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, DIO, “io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d’Israele?”
1 Timoteo 2:1.
1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. 3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, 4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. 5 Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6 che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo, 7 e della quale io fui costituito predicatore e apostolo (io dico il vero, non mento), per istruire gli stranieri nella fede e nella verità.
Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,
Il tutto si racchiude in :
Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
3:17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
IL CORANO
LE BUONE OPERE
Con le buone opere l’uomo ottiene il favore di Allah.
I cinque pilastri del culto dell’islam sono:
1) la professione di fede; Shahada
La dichiarazione di fede in un Dio unico (Allah) e nel Suo Messaggero Mohammed ( Maometto )
NOTA SULLA PROFESSIONE DI FEDE
L’idea di testimonianza nell’Islam evoca infatti immediatamente la shahâda, la professione o (letteralmente) la “testimonianza” di fede per mezzo della quale si diventa musulmani e che ogni credente ripete lungo tutta la propria esistenza, al punto che essa finisce per caratterizzarne l’identità stessa: «Non vi è dio se non Dio e Muhammad è l’Inviato di Dio».
Nota
Chi si converte all’Islam deve pronunciare questa formula davanti a dei testimoni, se possibile davanti a un giudice musulmano, il qâdhî, dichiarando esplicitamente due volte: «Io testimonio che: non vi è dio se non Dio; e io testimonio che: Muhammad è l’Inviato di Dio».
2) la preghiera (Salat) cinque volte al giorno e in lingua araba ;
La preghiera rituale richiesta a ogni musulmano cinque volte al giorno per tutta la vita,: all’alba,a mezzogiorno,al pomeriggio,al tramonto,di notte.
Prima della preghiera viene fatta L’abluzione parziale: lavare mani bocca,naso piedi ….
Oppure l’abluzione totale : è il bagno totale
La preghiera è il mezzo per avvicinarsi a Dio ,nella preghiera si recitano delle parti del Corano accompagnati da vari movimenti
FORMULA FINALE DELLA PREGHIERA
Ogni nostra adorazione, ogni nostra preghiera, ogni nostra buona azione è per Allah. Pace, misericordia e le benedizioni di Allah siano su di te, o Profeta. La pace sia su di noi e sui devoti servitori di Allah. Sono testimone che non vi alcun dio se non Iddio e sono testimone che Muḥammad è il Suo Servitore ed il Suo Messaggero.
Come si orientano i musulmani per pregare?
La Qibla (ORIENTAMENTO )
è la direzione fissa verso il santuario islamico Kaaba, situato nella grande moschea della Mecca, in Arabia Saudita dove è posizionata la pietra nera, portata personalmente da Maometto. I musulmani quando pregano, rivolgono il viso in questa direzione, ovunque si trovino nel mondo.
TERMINE KAABA : CUBO è un’antica costruzione situata all’interno della Sacra Moschea, al centro della Mecca che conserva la pietra nera
NOTA : la pietra nera : Tradizione
Relitto forse di un antico culto, che alcuni studiosi hanno pensato fosse ricordo di un passato preislamico la Pietra Nera è considerata dai musulmani l’ultimo reperto della “Casa Antica” (al-Bayt al-ʿatīq), fatta calare da Allah direttamente dal Paradiso sulla Terra, andata interamente distrutta dal Diluvio Universale. Per l’Islam, la Pietra Nera fu messa in salvo da Noè – profeta noto all’Islam arabo col nome di Nūḥ – all’interno di una caverna nei pressi di La Mecca e da lì l’oggetto sarebbe stato recuperato da Abramo (profeta anch’egli, chiamato Ibrāhīm) nel momento in cui questi, con l’aiuto del figlio Ismāʿīl (Ismaele), avrebbe dato inizio ai lavori della nuova Kaʿba ( la moschea )
Secondo una diffusa tradizione popolare islamica, la Pietra Nera è invece l’occhio di un angelo incaricato di prender nota dei pellegrini che adempiono all’obbligo coranico, per chi se lo possa permettere, di effettuare una volta almeno nella vita il pellegrinaggio alla Mecca e nei suoi immediati dintorni.
Secondo un’altra tradizione, la Pietra Nera sarebbe un meteorite bianco che, caduto sulla terra, avrebbe assorbito tutti i peccati dell’uomo, assumendo l’attuale emblematico colore.
3) l’elemosina; Zakat
L’atto di donare una parte della propria ricchezza a chi ne ha bisogno una volta all’anno.
4) il digiuno (Sawmnel) nel mese del Ramadan;
L’atto del digiuno durante il sacro mese di Ramadan.
5) il pellegrinaggio (Hajj) alla Mecca.
Il sacro pellegrinaggio alla Mecca è richiesto a ogni musulmano almeno una volta nella vita, se ne ha le possibilità.
Un musulmano deve impegnarsi ad applicare ogni pilastro e ciò che esso comporta, per tutta la vita.
Ciascun pilastro tiene conto anche di coloro che potrebbero non essere in grado di soddisfarli, a causa di problemi di salute, per esempio, gravidanze o mancanza di mezzi finanziari.
LA BIBBIA
LE OPERE NON POSSONO RICONCILIARE L’UOMO CON DIO.
Galati 2:16 sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge
Efesi 2:1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il suo grande amore con il quale ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, 7 per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia, con benignità verso di noi in Cristo Gesù. 8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, 9 non per opere, perché nessuno si glori. 10 Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.
LA PREGHIERA : Non è un rituale che si svolge
abitualmente e sempre allo stesso modo
LA PREGHIERA NELLA BIBBIA E’ : fare una richiesta , chiedere , domandare, per i credenti è il modo di mettersi in contatto con Dio attraverso Cristo
Si accede spiritualmente presso il trono della grazia attraverso Cristo:
Giovanni 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.
la preghiera non per i deboli , ma è per l’uomo che è debole e con le sue forze non riesce ha risanarsi , quindi si trova a pregare il Signore per le condizioni nelle quali si trova.
Problemi di malattia
Il cieco nato ( Giovanni 9: 1 a 17 )
La figlia di Iairo (morta ) ( Luca 8:41e da 48 a 56 )
La donna del flusso di sangue ( Luca 8:44 )
Problemi spirituali ( di peccato e possessione )
Ragazzo posseduto ( Marco 9:16 a 27 )
La donna adultera ( Giovanni 8: a 12 )
PORTARE A DIO TUTTI I NOSTRI PESI
( Lettera ai Filippesi Cap.4 versi 6 e 7).
Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù
NELLA PREGHIERA :
Si adora Dio,
Gli si fa conoscere le nostre richieste
Si ringrazia Dio perché egli risponde
La preghiera è un’arma: fa tremare il trono di satana
La preghiera: un’arma potente per la vittoria
La preghiera apre ogni porta e rimuove ogni ostacolo che il nemico ha messo davanti. La preghiera libera l’uomo dalle forze spirituali e spezzare ogni barriera e ogni catena per darci la vittoria e la libertà.
La persona che si avvicina a Dio non sa pregare, quindi viene aiutato dallo Spirito Santo :
Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;
Pregare attraverso lo Spirito Santo : Giuda 20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo
Quando pregare ? 1Tessalonicesi 5:17 non cessate mai di pregare;
LA POSIZIONE NEL PREGARE
In ginocchio
Luca 22:41 Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo:
In piedi
1Re 8:22 Poi Salomone si pose davanti all’altare del SIGNORE, in presenza di tutta l’assemblea d’Israele, stese le mani verso il cielo,
1Re 8:23 e disse:
«O SIGNORE, Dio d’Israele! Non c’è nessun dio che sia simile a te, né lassù in cielo, né quaggiù in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuore.
Prostrato
Esdra 10:1 Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si radunò intorno a lui una grandissima folla di Israeliti, uomini, donne e bambini; e il popolo piangeva a dirotto.
Seduti
Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo.
Atti 2:2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come
Alzare le mani
Esdra 9:5 Al momento dell’offerta della sera, mi alzai dalla mia umiliazione, con le vesti e con il mantello stracciati, caddi in ginocchio e, stendendo le mani verso il SIGNORE, mio Dio, dissi:
1Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira e senza dispute.
LA PROFESSIONE DI FEDE
CHE COS’E’ LA PROFESSIONE DI FEDE ?
Professare qualcosa significa “ dichiarare apertamente “. Quando usiamo l’espressione “professione di fede”, di solito ci riferiamo alla dichiarazione pubblica con la quale qualcuno annuncia la propria intenzione di seguire Gesù Cristo come Signore e Salvatore Personale .
Romani 10:9-10 evidenzia il valore della professione di fede in Cristo:
9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice:
«Chiunque crede in lui, non sarà deluso».
La fede nel cuore è accompagnata dalla professione della bocca.
Coloro che sono stati salvati vogliono parlare della loro salvezza, anche quando questa professione potrebbe portarli alla morte,
Ai tempi della Chiesa primitiva (e ancora oggi in molte parti del mondo) confessare Gesù come Signore poteva costare caro.
Per i credenti ebrei, dichiarare di credere che Gesù era il Messia comportava persecuzioni, e persino la morte
Atti 8:1 a 3. E Saulo approvava la sua uccisione.
Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli. 2 Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui. 3 Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione.
Questo fu uno dei motivi per cui Pietro rinnegò tre volte di conoscere Gesù
Marco 14:66-72
66 Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote; 67 e, veduto Pietro che si scaldava, lo guardò bene in viso e disse: «Anche tu eri con Gesù Nazareno». 68 Ma egli negò dicendo: «Non so, né capisco quello che tu dici». Poi andò fuori nell’atrio e il gallo cantò. 69 La serva, vedutolo, cominciò di nuovo a dire ai presenti: «Costui è uno di quelli». Ma lui lo negò di nuovo. 70 E ancora, poco dopo, coloro che erano lì dicevano a Pietro: «Certamente tu sei uno di quelli, anche perché sei Galileo». 71 Ma egli prese a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo di cui parlate». 72 E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: «Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte». E si abbandonò al pianto.
Dopo che Gesù risuscitò dai morti, e ascese al cielo e inviò lo Spirito Santo a dimorare nei credenti, i discepoli, un tempo timorosi, confessarono Gesù con coraggio nelle strade e nelle sinagoghe
Atti 2:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».
Sebbene le loro professioni di fede fecero convertire molte persone, essi furono anche perseguitati (Atti 2:1-41; 4:1-4).
rifiutarono di smettere di parlare di Gesù, ricordando le Sue parole:
(Luca 9:26). 26 Perché se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figlio dell’uomo avrà vergogna di lui, quando verrà nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli
Quindi, uno degli scopi della nostra professione di fede è dichiarare che non ci vergogniamo di essere chiamati seguaci di Cristo
Naturalmente, le parole senza un cambiamento del cuore rimangono solo parole.
Una semplice professione di fede, senza un cuore pieno di fede, non ha alcun potere di salvarci o cambiarci.
Gesù ci ha avvertiti che molti di coloro che pensano di essere salvati perché hanno fatto una professione di fede, un giorno scopriranno di non essere mai stati salvati :
(Matteo 7:21-23). 21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” 23 Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”
Quindi, la semplice professione di fede in Gesù, anche se accompagnata da buone opere, non garantisce la salvezza. È necessario il pentimento del peccato
(Marco 6:12). E, partiti, predicavano alla gente di ravvedersi;
Dobbiamo nascere di nuovo
(Giovanni 3:3 a 5 .
3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito.
Dobbiamo seguire Gesù come Signore della nostra vita, per fede.
Il battesimo in acqua per immersione è una di queste professioni di fede esteriori e il primo atto di obbedienza nel seguire Gesù come Signore
(Atti 2:38). 38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».
41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.
42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.
Ma il battesimo non garantisce la salvezza..
Il battesimo è la confessione di una vita cambiata :
la nuova vita che abbiamo in Cristo,
il nostro cambiamento interiore
e la nostra fedeltà.
Senza questa nuova vita e questo cambiamento di cuore, il battesimo e le altre professioni di fede sono semplici rituali religiosi, di per sé inutili.
La salvezza avviene quando lo Spirito Santo entra in un cuore pentito e inizia la Sua opera di santificazione rendendoci più simili a Gesù
Quando Gesù spiegò questo processo a Nicodemo in Giovanni 3:8, Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
Gesù paragonò il movimento dello Spirito Santo al vento non possiamo vedere il vento, ma vediamo dove è stato perché cambia tutto ciò che tocca ,e nessuno dubita che il vento sia passato. Lo stesso vale per lo Spirito Santo. Quando si muove nel cuore di un credente, inizia a cambiarlo.
Non possiamo vederlo, ma vediamo dove è stato, perché cambia i cuori e i desideri iniziano ad allinearsi alla Parola di Dio. Il modo in cui conduciamo la nostra vita è una professione di fede più solida delle semplici parole.
1Pietro 1:15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta,
CORANO :
3) L’ELEMOSINA; Zakat
L’atto di donare una parte della propria ricchezza a chi ne ha bisogno una volta all’anno.
(Sura 9:60) Le elemosine sono per i bisognosi, per i poveri, per quelli incaricati di raccoglierle, per quelli di cui bisogna conquistarsi i cuori, per il riscatto degli schiavi, per quelli pesantemente indebitati, per il sentiero di Allah e per il viandante. Decreto di Allah! Allah è saggio, sapiente.
l’elemosina rituale, è una delle pratiche religiose più importanti dell’Islam. Si tratta di un tributo verso la comunità che il fedele è invitato a compiere per purificare la propria ricchezza. Questo tributo si paga sui beni che sono di proprietà da almeno un anno, che eccedano una quantità minima fissata per ogni categoria di bene e che non si utilizza per la propria attività; in questo modo l’elemosina non si paga, sui macchinari, sugli animali da lavoro, ecc.
ELEMOSINA
L’elemosina comprende ciò che si dà a chi ne ha bisogno
O ciò che si chiede a chi può soddisfare il bisogno.
Infatti c’è chi fa l’elemosina
e chi chiede l’elemosina.
Nel Nuovo Testamento la parola Greca tradotta in “elemosina” è “eleemosyne” da eleeo ,che significa “misericordia,compassione ”. O “avere pietà”
È un sentimento,nobile,un atto generoso, verso chi si trova in una situazione di svantaggio: un dono d’amore
Questo rappresenta ognuno di noi : avevamo bisogno della grazia di Dio, come peccatori eravamo in una situazione di svantaggio, eravamo senza la grazia di Dio :
Romani 3:23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. 25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, 26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.
Dio ha avuto compassione,misericordia di noi
Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
Italiano Efesi 2:4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati
Dal greco
Efesi 2:4 ho de theos plousios ôn en eleei, dia tên pollên agapên autou hên êgapêsen hêmas
Dio ordinò il concetto di elemosina nella legge mosaica ordinando ai proprietari terrieri di non mietere fino ai margini del loro campo e non raccogliere le spighe lasciate indietro del loro raccolto, né raccogliere i grappoli rimasti indietro della loro vigna in modo da lasciarli al povero e allo straniero
Levitico 19:9 a 10 Quando mieterete la raccolta della vostra terra, non mieterai fino all’ultimo angolo il tuo campo, e non raccoglierai ciò che resta da spigolare della tua raccolta; 10 nella tua vigna non coglierai i grappoli rimasti, né raccoglierai gli acini caduti; li lascerai per il povero e per lo straniero. Io sono il SIGNORE vostro Dio.
fu ordinato anche di lasciare riposare la loro terra per rimanere incolta ogni sette anni, affinché ne godessero i poveri del popolo; e lo stesso dovevano fare della loro vigna e dei loro ulivi
(Esodo 23:10-11). 10 «Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti; 11 ma il settimo anno la lascerai riposare, incolta; i poveri del tuo popolo ne godranno, e le bestie della campagna mangeranno quel che rimarrà. Lo stesso farai della tua vigna e dei tuoi ulivi
La chiesa primitiva abbondava nella elemosina (misericordia,compassione
Colossesi 3:12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza
La misericordia ( elemosina : misericordia,compassione nobile sentimento ) è incastonato tra i ministeri descritti in
Romani 12:3 Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno. 4 Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, 5 così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. 6 Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; 7 se di ministero, attendiamo al ministero; se d’insegnamento, all’insegnare; 8 se di esortazione, all’esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.
Gesù ci mette in guardia dal fare l’elemosina allo scopo di essere osservati dagli uomini, e dice di fare l’elemosina in segreto affinché si venga ricompensati da Dio.
In Matteo 6:1-4 «Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli.
2 Quando dunque fai l’elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 3 Ma quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, 4 affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.
Atti 3:1-10 parla di un uomo zoppo fin dalla nascita che veniva ogni giorno portato e deposto presso la porta del tempio per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Atti 3:1 Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell’ora nona, 2 mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella», per chiedere l’elemosina a quelli che entravano nel tempio. 3 Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli chiese loro l’elemosina. 4 Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!» 5 Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. 6 Ma Pietro disse: «Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» 7 Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell’istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono. 8 E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Atti 9:36 menziona una discepola di nome Tabitha che faceva elemosine.
Atti 9:36 A Ioppe c’era una discepola, di nome Tabita, che, tradotto, vuol dire Gazzella: ella faceva molte opere buone ed elemosine
Atti 10:1 a 4 parla del centurione Cornelio, il quale faceva elemosine al popolo.
Atti 10:1 Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica». 2 Quest’uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente.
3 Egli vide chiaramente in visione, verso l’ora nona del giorno, un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: «Cornelio!» 4 Egli, guardandolo fisso e preso da spavento, rispose: «Che c’è, Signore?» E l’angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio.
Cornelio pregava Dio, faceva elemosine, era pio, in altre parole era molto devoto, temeva Dio ed era rispettato, stimato.
Cornelio avrebbe potuto continuare tranquillamente con le sue opere buone, se Dio nella sua misericordia non fosse intervenuto, Cornelio si sarebbe consumato all’inferno, poiché Dio ha stabilito che: nessuno sarà salvato in virtù delle proprie opere o dei propri meriti “per le opere della legge nessun uomo sarà salvato…”.
Quando Cornelio accettò la grazia : la salvezza, allora le sue preghiere e le elemosine furono di grande valore presso Dio
«Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio.
CORANO : IL DIGIUNO ( RAMADAM )
Il mese di Ramadan è il nono del calendario islamico
( AGOSTO ) , reso doppiamente sacro dall’Islam per il fatto che è: Il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini
Sura II, v. 185
185 E’ nel mese di Ramadân che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta
direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni [l’inizio] digiuni . E chiunque è malato o in viaggio assolva [in
seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei
giorni e proclamiate la grandezza di Allah Che vi ha guidato. Forse sarete riconoscenti!
Considerato che il calendario islamico è di tipo lunare, ovvero si basa su cicli di mesi lunari, detti anche “lunazioni”, ne deriva che ogni mese lunare islamico viene identificato con la prima falce
visibile in cielo di luna crescente e inizia quindi con una data di calendario sempre diversa; perciò anche la data del nono mese di tale calendario cambia ogni anno
Il Ramadan, è un periodo in cui si
rafforza la fede
si abbandonano i peccati,
un mese dedicato alla generosità, per non dimenticare chi sta peggio.
Il mese di ramadan è il mese del Corano. Il musulmano deve dunque recitare il Corano un grande numero di volte.
In questo mese ogni musulmano si confronta con il mondo professando
buone intenzioni,
disciplina,
obbedienza,
pazienza,
tolleranza
e sincerità
Sura 2
al-Baqarah
O voi che avete prestato fede, v’è stato prescritto il digiuno, come fu prescritto a coloro che {furono} prima di voi. Forse così diverrete timorati {di Allah}!
{Digiunerete} in un determinato numero di giorni, ma chi è malato oppure è in viaggio, digiuni, in altri, lo stesso numero giorni. E per coloro che a stento potrebbero sopportarlo, c’è un riscatto: il nutrimento di un povero {per ogni giorno di digiuno}. Chi compie volontariamente un’opera meritoria, {deve sapere che} ciò è meglio per lui. E digiunare, è meglio per voi, se {lo} sapeste!
Il mese di ramadan, {è il mese} in cui è stato fatto discendere il Corano, {libro che costituisce una sicura} guida
per gli uomini e {contiene in sé} chiare prove di retta guida ed {è un infallibile mezzo di} distinzione {fra il bene e il male}. Ebbene, chiunque di voi ‘vedrà’ questo mese, dovrà digiunare nei suoi giorni; chi invece sarà malato o in viaggio, dovrà digiunare, in altri, lo stesso numero di giorni. Allah vuole per voi l’agio, non il disagio, affinché completiate il numero {dei giorni di digiuno} e glorifichiate Allah per avervi guidato sulla retta via. Forse così sarete riconoscenti.
VERSETTO 193. Nelle notti del digiuno vi è stato permesso di giacere con le vostre donne. Esse sono una veste per voi e voi siete una veste per loro. Allah sapeva che voi ingannavate voi stessi; accettò dunque il vostro pentimento e vi perdonò. Pertanto ora giacete pure con esse e cercate quello che Allah vi ha prescritto; mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il ‘filo bianco’ {primissimo albore del mattino} dal ‘filo nero’ {il buio della notte}, quindi, digiunate fino al giungere della notte. E non giacete con loro quando siete in i´tikaaf {rituale ritiro spirituale} nelle moschee. Questi sono i limiti di Allah, ebbene, non avvicinatevi a esse! Così Allah mostra agli uomini i Suoi segni, nella speranza che essi possano divenire timorati {di Allah}.
Ramadam : NOTA :
Si tratta di un mese di purificazione, ricco di grazie, e durante il quale, in una delle sue ultime notti dispari, detta (notte del destino), le porte del cielo sono aperte.
Sura 97
1 Invero lo abbiamo fatto scendere nella Notte del Destino .
2 E chi potrà farti comprendere cos’é la Notte del Destino?
3 La Notte del Destino è migliore di mille mesi.
4 In essa discendono gli angeli e lo Spirito , con il permesso del loro Signore, per [fissare] ogni decreto .
5 E’ pace,
Insegnamento nella scuola Coranica
«Quando arriva il Ramadan vengono aperte le porte del Paradiso, e chiuse quelle del Fuoco ( inferno ), e i demoni vengono legati».
Chi partecipa al Ramadan
Tutti i musulmani (donne e uomini) dall’età adolescenziale in poi.
Tutte le persone musulmane sane.
Chi è esentato dal Ramadan
Malati cronici,
malati di mente,
Donne in stato di gravidanza,
Donne in allattamento,
Bambini sino alla pubertà,
Le persone in età avanzata se il digiuno compromette la loro salute,
Professionisti con speciali responsabilità, come medici, militari e persino giudici,
Tutti coloro per i quali il digiuno può rappresentare un serio rischio per la salute fisica.
sono solo temporaneamente esentati.
Gli ammalati ( non cronici )
Le donne durante il ciclo mestruale
chi è in viaggio
Queste persone sono solo temporaneamente esentate
devono assolvere questo dovere entro l’anno in corso
BIBBIA : IL DIGIUNO BIBLICO
IL DIGIUNO NELL’ANTICO TESTAMENTO
Secondo lo spirito della legge mosaica, il digiuno non doveva essere una pratica mistica, ne una pratica per rendersi gradito a Dio, ma era un mezzo usato per esprimere la propria umiliazione, il digiuno veniva praticato per prepararsi all’incontro con Dio .
ALCUNI ASPETTI
PER PRESENTARSI DAVANTI A DIO
Daniele 9:1 «Nell’anno primo di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che fu fatto re del regno dei Caldei, 2 il primo anno del suo regno, io, Daniele, meditando sui libri, vidi che il numero degli anni di cui il SIGNORE aveva parlato al profeta Geremia e durante i quali Gerusalemme doveva essere in rovina, era di settant’anni. 3 Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per dispormi alla preghiera e alle suppliche, con digiuno, con sacco e cenere. 4 Feci la mia preghiera e la mia confessione al SIGNORE mio Dio, e dissi:
Nei momenti di paura, e di attacchi spirituali
2Cronache 20:1 Dopo questi fatti, i figli di Moab e i figli di Ammon, e con loro dei Maoniti, marciarono contro Giosafat per fargli guerra. 2 Vennero dei messaggeri a informare Giosafat, dicendo: «Una gran moltitudine avanza contro di te dall’altra parte del mare, dalla Siria, ed è giunta ad Asason-Tamar, cioè En-Ghedi». 3 Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare il SIGNORE, e bandì un digiuno per tutto Giuda……
IL VERSO 20 E 22
20 La mattina seguente si alzarono presto e si misero in marcia verso il deserto di Tecoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nel SIGNORE, vostro Dio, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti, e trionferete!» 21 E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell’esercito, dicessero: «Celebrate il SIGNORE, perché la sua bontà dura in eterno!»
22 Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti
Per dimostrare pentimento per i peccati commessi. Tramite il profeta Gioele, Dio disse agli israeliti infedeli:
(Gioele 2:12-15
12 «Nondimeno, anche adesso», dice il SIGNORE,
«tornate a me con tutto il vostro cuore,
con digiuni, con pianti e con lamenti!»
Per cercare l’aiuto e la guida di Dio.
Nel libro di Esdra quelli che tornarono a Gerusalemme fecero digiuno per dimostrare che erano sinceri quando chiesero aiuto a Dio
Esdra 8:21 Laggiù presso il fiume Aava, proclamai un digiuno per umiliarci davanti al nostro Dio, per chiedergli un buon viaggio per noi, per i nostri bambini, e per tutto quello che ci apparteneva. 22 Infatti mi vergognavo di chiedere al re una scorta armata e dei cavalieri per difenderci lungo il cammino dal nemico, poiché avevamo detto al re: «La mano del nostro Dio assiste tutti quelli che lo cercano; ma la sua potenza e la sua ira sono contro tutti quelli che l’abbandonano». 23 Così digiunammo e invocammo il nostro Dio a questo scopo, ed egli ci esaudì.
IL DIGIUNO NEL NUOVO TESTAMENTO
La Scrittura non comanda ai cristiani di digiunare. È qualcosa che Dio non richiede né esige dai cristiani.
Allo stesso tempo, la Bibbia presenta il digiuno come qualcosa di buono,
CIO’ CHE NON E’ IL DIGIUNO
Il digiuno non ha lo scopo di punire la tua carne,
Il digiuno non è un modo per sembrare più spirituali degli altri
Il digiuno non è un modo per far fare a Dio quello che vogliamo noi. Digiunare cambia noi, non Dio
lo scopo del digiuno dovrebbe essere di distogliere lo sguardo dalle cose di questo mondo per concentrarsi, invece, su Dio. Spesso il digiuno e la preghiera sono collegati
Luca 2:36 a 38
36 Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni. 37 Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Il libro degli Atti riferisce che i credenti digiunavano prima di prendere decisioni importanti
Atti 13:1- 4
1 Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.
Atti 14:21 – 23
21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne tornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni. 23 Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto
UN TESTO SIGNIFICATIVO
Matteo 17:21 afferma: “Questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera ed il digiuno”.
E’ un verso biblico molto noto e viene spesso utilizzato per sottolineare l’importanza del digiuno collegato alla preghiera.
Gesù parla di una certa “specie” di demoni e quindi eventualmente si riferisce a casi particolari
Bisogna notare inoltre che la dichiarazione del testo biblico che abbiamo letto è precedente al mandato di Gesù ai discepoli.
In Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. 17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».
19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l’accompagnavano.]
E’ evidente che quest’ordine è stato adempiuto dopo che lo Spirito Santo è stato sparso su loro, Infatti, solo dopo il battesimo nello Spirito Santo ( nel giorno della pentecoste ) i discepoli avrebbero ricevuto “potenza” per essere testimoni. Per ciò che riguarda la liberazione dalle possessioni demoniache, e lo Spirito Santo con la sua “potenza” sarebbe andata avanti nel tempo con i suoi doni.
Il digiuno dev’essere fatto in uno spirito di umiltà e di atteggiamento gioioso.
In Matteo 6:16 a 18 è scritto: “16 «Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. 17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, 18 affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.”.
CORANO : IL PELLEGRINAGGIO ALLA MECCA
Il sacro pellegrinaggio alla Mecca è richiesto a ogni musulmano almeno una volta nella vita, se ne ha le possibilità.
Un musulmano deve impegnarsi ad applicare ogni pilastro e ciò che esso comporta, per tutta la vita.
Ciascun pilastro tiene conto anche di coloro che potrebbero non essere in grado di soddisfarli, a causa di problemi di salute, per esempio, gravidanze o mancanza di mezzi finanziari.
CHE SIGNIFICATO HA IL PELLEGRINAGGIO ALLA CITTÀ DELLA MECCA?
Esso costituisce un evento importante nella vita del credente, rappresenta un mezzo di purificazione.
Nel viaggio verso e attorno la casa di Dio il fedele musulmano chiede perdono per i suoi peccati e viene purificato attraverso il suo pentimento e la celebrazione dei riti.
BIBBIA:
Nel Vecchio Testamento Dio dette l’ordine le misure a Mosè per costruire il Tabernacolo ( Tenda ) era la presenza di Dio e il contatto tra Dio e l’uomo attraverso il Sommo Sacerdote :
Esodo 25:8 Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. 9 Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello del tabernacolo e secondo il modello di tutti i suoi arredi, che io sto per mostrarti……
Poi Salomone costruì il Tempio
1Re 6:1 Il quattrocentottantesimo anno dopo l’uscita dei figli d’Israele dal paese d’Egitto, nel quarto anno del suo regno sopra Israele, nel mese di Ziv, che è il secondo mese, Salomone cominciò a costruire la casa per il SIGNORE.
Il Tempio era il luogo dell’incontro con Dio attraverso il Sommo Sacerdote che intercedeva per il popolo,attraverso i sacrifici, era il luogo di preghiera e adorazione Ebrei e per i pellegrini di altre nazioni ,fino al tempo di Gesù, i discepoli e i primi cristiani prima dell’apertura delle chiese, andavano al Tempio per pregare
Atti 2:46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,
Atti 3:1 Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell’ora nona,
Gesù insegnò che non ci sarebbe stato più bisogno di incontrare Dio nel Tempio …
Giovanni 4:19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, ma voi dite che è a Gerusalemme il luogo dove bisogna adorare». 21 Gesù le disse: «Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». 25 La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». 26 Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!»
Matteo 18:20 Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Nel libro degli Atti vediamo locali edificati nelle città dove di radunava la chiesa , ma anche famiglie di credenti che ospitavano la chiesa nella loro casa
NOTA : LA CHIESA NON E’ L’EDIFICIO MA I CREDENTI..
Atti 13:1 Nella chiesa che era ad Antiochia…
Atti 15:4 Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa,….
Romani 16:5 Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro……..
Colossesi 4:15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua
Il Cristiano non fa “ pellegrinaggi “ ma si tratta di un cammino spirituale, che inizia dalla conversione alla croce dove deponiamo i nostri peccati,malattie …. Vivere poi una vita santa abbandonando il peccato.
Colossesi 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.
Colossesi 2:15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.
1Pietro 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti.
Attraverso la croce possiamo accostarci al Trono della Grazia
Ebrei 4:14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
CORANO : IL PECCATO
Nel paradiso terrestre Adamo ha peccato quando ha mangiato il frutto proibito.
Ma con questo evento l’uomo non è stato separato da Allah.
Nell’islam non c’è caduta e il peccato originale non esiste.
Sura 2:35-39.
NOTA : NEL TERMINE “DICEMMO” sono degli spiriti che parlano agli angeli
NOTA : IL TERMINE : “IBLÎS” è satana in arabo
35 E dicemmo:”O Adamo, abita il Paradiso, tu e la tua sposa. Saziatevene ovunque a vostro piacere, ma non
avvicinatevi a quest’albero ché in tal caso sareste tra gli empi”. 36 Poi Iblîs li fece inciampare e scacciare dal luogo in cui si trovavano.
E Noi dicemmo:”Andatevene via,
nemici gli uni degli altri . Avrete una dimora sulla terra e ne godrete per un tempo stabilito “.
37 Adamo ricevette parole dal suo Signore e Allah accolse il suo [pentimento]. In verità Egli è Colui che
accetta il pentimento, il Misericordioso.
il Corano ci dice che egli si pentì. Dio rivelò a lui le parole con cui pentirsi, che poi accettò.
Attraverso il pentimento, Adamo fu purificato dal peccato che commise. Nel Corano Dio è descritto : il MISERICORDIOSO E IL PERDONATORE .
Anche a coloro che hanno peccato molto e possono perdere la speranza nel perdono di Dio, Egli dice:
(Corano Sura 39:53) “Dì: ‘O Miei servi, che avete ecceduto contro voi stessi, non disperate della misericordia di Allah. Allah perdona tutti i peccati. In verità Egli è il Perdonatore, il Misericordioso.’”
INSEGNAMENTO NELLA SCUOLA CORANICA
Se una persona pecca, tutto quello che deve fare è pen
tirsi sinceramente nel suo cuore e Dio sarà sempre misericordioso. Adamo ha peccato e il peccato ha macchiato il suo cuore, ma è stato rimosso attraverso il suo pentimento. Il Profeta Muhammad (SAAWS) disse:
“Infatti, se un credente pecca, una macchia nera copre il suo cuore. Se si pente, e si ferma dal suo peccato, e chiede perdono per esso, il suo cuore diventa di nuovo pulito. Se egli persiste (invece di pentirsi), aumenta fino a quando copre il suo cuore…” (Ibn Maajah)
Anche se dovessimo dire che Adamo non si fosse pentito, tale macchia non verrebbe trasferita ad ulteriori generazioni. Quindi, vediamo che Dio non ha bisogno di alcun sacrificio fisico per rimettere i peccati, e che nessun peccato è troppo grande per la sua misericordia.
Il Profeta Mohammed (SAAWS) si riferisce a noi dicendo che Dio disse:
“”Allâh, sia Egli esaltato, ha detto: ‘O figlio di Adamo, finché tu Mi invochi e Mi supplichi, ti perdonerò per ciò che proviene da te e non ne terrò conto. O figlio di Adamo, se i tuoi peccati raggiungessero le nuvole del cielo poi Mi chiedessi di perdonarti, ti perdonerei. O figlio di Adamo, se tu venissi da Me con dei peccati della grandezza della Terra poi Mi incontrassi senza associarMi nulla, verrei da te con un perdono altrettanto grande’”». (Al-Tirmidhi)
Quindi nel Corano il perdono è frutto di un atto umano
Se fosse così non ci sarebbe stato bisogno di nessun sacrificio, bastava confessare il proprio peccato a Dio e basta; ma la bibbia dice che : Ebrei 9:22 Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c’è perdono
Ma partiamo dal principio
BIBBIA : IL PECCATO
Adamo ha trasgredito il comandamento di Dio nel giardino in Eden ( chiamato comunemente paradiso terrestre )
Le conseguenze di questa violazione sono :
Peccato,
Morte
Separazione da Dio
per tutti gli uomini nel mondo.
Andiamo un attimo alla Genesi ( la creazione ) al peccato di Adamo ed Eva
Genesi 3:1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete”». 4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».
6 La donna osservò che l’albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l’albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
IL PECCATO PORTA UN CASTIGO : La sofferenza
Genesi 2:16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi; 19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».
Lontani dalla presenza di Dio :
Genesi 2:23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 24 Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.
La bibbia non ci parla assolutamente né del pentimento di Adamo né del perdono di Dio nei riguardi di Adamo
IL PECCATO HA PORTATO SOFFERENZA,MORTE,CONTAMINAZIONE DELLA NATURA E LE MALATTIE
Ebrei 9:22 Secondo la legge, quasi ogni cosa è purificata con sangue; e, senza spargimento di sangue, non c’è perdono.
LA RICONCILIAZIONE CON DIO È POSSIBILE SOLO ATTRAVERSO LA MORTE DI GESÙ.
Romani 5:12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…
Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Colossesi 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.
Colossesi 2:13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.
Efesi 2:16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.
2 Corinzi 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione
Il perdono non dipende da noi,non è un’azione meritoria :
Nel Vecchio Testamento Dio istituì i 10 Comandamenti per regolare la vita spirituale e sociale del popolo e per preservarlo dal peccato, sono descritti in Esodo 20:22 e Deuteronomio 5:23, nonostante ciò il popolo difficilmente li osservava,perché era un popolo carnale in cui regnavano il peccato e la morte, questo costrinse Dio a mettere una legge più dura, che diventò una maledizione per il popolo.
Questa legge prescriveva la pena di morte ( con la lapidazione )per le seguenti attività, Omicidio; Crimini sessuali, incluso l’adulterio, i rapporti omosessuali, la zooerastia ( rapporti sessuali con animali )
(Levitico 20 dal verso 6……)
La bestemmia verso Dio ( Levitico 24:16 )
Il libro del Levitico e il libro delle leggi
e lo stupro (Deuteronomio 22 …..)
La pena di morte, attraverso la lapidazione la vediamo anche ai tempi di Gesù
Giovanni 8:3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, 4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. 5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» 6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. 7 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. 10 Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?» 11 Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».]
Come detto, al popolo era pesante osservare la legge, era diventata una schiavitù, Cristo ci ha liberati da questa schiavitù e maledizione instaurando la grazia,con la giustificazione,e il perdono,
LA LEGGE FU DATA PER MEZZO DI MOSE’,LA GRAZIA PER MEZZO DI CRISTO
Vediamo la differenza tra la legge e la grazia
La Legge ci ha fatto conoscere il peccato :
Romani 7:7 Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire».
La legge produceva ribellione nell’uomo:
Romani 7:8 Ma il peccato, còlta l’occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto 9 Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; 10 e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte.
11 Perché il peccato, còlta l’occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. 12 Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono. 13 Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante.
La legge non aveva la forza di cambiare la vita dell’uomo
Romani 7:14 Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato. 15 Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. 16 Ora, se faccio quello che non voglio, ammetto che la legge è buona; 17 allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me. 18 Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. 19 Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. 20 Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. 21 Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me.
con la grazia il credente è liberato dalla condanna a morte prevista dalla legge. Ora è libero. Ma non di rigettare la Legge e di fare ciò che vuole. Deve sempre ubbidire a Dio e alla sua Legge.
La grazia non legalizza il peccato
Romani 6:15 Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!
La grazia non legalizza il peccato.
Noi siamo liberi dalla legge, ma non senza legge. Grazia (dono immeritato ) significa libertà di servire il Signore, non di peccare contro di lui. Ora la domanda è:
“Peccheremo forse un po’?” In entrambi i casi, la risposta è un risoluto “No di
certo!” Dio non può passare sopra alcun peccato.
Nella grazia c’è una vita nuova ( camminare secondo lo Spirito Santo ).
Romani 8:1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3 Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne,
4 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.
5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. 6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.
9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. 10 Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. 11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. 18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.
19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.
22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.
24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.
CORANO
IL PERDONO
Il Corano celebra continuamente la misericordia e la grazia di Allah.
Il peccatore pentito spera nel perdono di Allah, tuttavia non ha alcuna certezza del perdono nella vita attuale,
e neppure la certezza di poter entrare nel paradiso dopo la morte.
Sura 7:156 :
156 Annoveraci un bene in questa vita terrena e un bene nell’Altra vita. Ecco che, pentiti, ri torniamo
a Te». E [Allah] disse: «Farò sì che il Mio castigo
colpisca chi voglio, ma la Mia misericordia abbraccia ogni cosa: la riserverò a coloro che [Mi] temono
e pagano la decima, a coloro che credono nei Nostri segni,
Sura 3:31 :
31 Di’: “Se avete sempre amato Allah, seguitemi. Allah vi amerà e perdonerà i vostri peccati. Allah è
perdonatore, misericordioso”.
Sura 27:46. Disse: « O popol mio, perché volete affrettare il male piuttosto che il bene? Perché non chiedere il perdono ad Allah, affinché vi usi misericordia
LA BIBBIA
IL PERDONO E LA VITA ETERNA
Il peccatore pentito sa che Dio gli dona il perdono, perché Dio si è chiaramente impegnato nella sua Parola
Giovanni 1:12;
11 È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.
1 Giovanni 1:9.
9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità
LA CONDIZIONE DEL PERDONO:
1Giovanni 2:1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2 Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
1Giovanni 3:6 Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l’ha visto, né conosciuto.
1Giovanni 3:8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
1Giovanni 3:9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio.
1Giovanni 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare
; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.
Dio dona la certezza della vita eterna a chi accetta il perdono offerto per mezzo della morte di Gesù.
1 Giovanni 5:13.
13 Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
IL BENE E IL MALE
CORANO
La persona è sempre in grado di decidere tra il bene e il male.
Con le buone opere e l’osservanza dei precetti l’uomo può piacere ad Allah. Se tuttavia disobbedisce e pecca, non fa soffrire Allah.
Quando l’uomo fa il male, egli pecca innanzitutto contro se stesso, perché non riceverà la ricompensa per il bene che avrebbe potuto compiere.
Sura 53:31e 32.
31 Appartiene ad Allah tutto quello che c’è nei cieli e tutto quello che c’è sulla terra, sì che compensi coloro che agiscono male per ciò che avranno fatto e compensi coloro che agiscono bene con quanto ci sia di più bello.
32 Essi sono coloro che evitano i peccati più gravi e le perversità e non commettono che le colpe più lievi.
Invero il perdono del tuo Signore è immenso. Egli vi conosce meglio [ di chiunque altro] quando vi ha prodotti dalla terra e quando
eravate ancora embrioni nel ventre delle vostre madri. Non vantatevi di essere puri : Egli conosce meglio[di chiunque
altro] coloro che [Lo] temono.
IL BENE E IL MALE
BIBBIA
A partire dalla caduta di Adamo, l’uomo ha scelto il male.
Egli non è in grado di far niente per ristabilire la sua relazione con Dio.
Il tentativo di esaudire la legge lo porta solo a cadere ancor più profondamente nel peccato.
I suoi peccati sono sempre rivolti contro Dio.
UNIVERSALITA’ DEL PECCATO
Romani 3:9 A 12
9 Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato, 10 com’è scritto:
«Non c’è nessun giusto,
neppure uno.
11 Non c’è nessuno che capisca,
non c’è nessuno che cerchi Dio.
12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.
Non c’è nessuno che pratichi la bontà,
no, neppure uno».
Romani 3:19 a 20
19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; 20 perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.
L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO
CORANO
Nella rivelazione delle Scritture lo Spirito di Dio ha operato in diversi uomini:
in Mosè per la Torà,
in Gesù per i Vangeli
e in Maometto per il Corano.
Allah fortifica i fedeli con lo Spirito.
Sura 2:87;
87 Abbiamo dato il Libro a Mosè, e dopo di lui abbiamo inviato altri messaggeri. E abbiamo dato a Gesù ,
figlio di Maria, prove evidenti e lo abbiamo coadiuvato con lo Spirito di Santità . Ogni quavolta un messaggero
vi portava qualcosa che vi spiaceva, vi gonfiavate d’orgoglio! Qualcuno di loro lo avete smentito e altri li avete
uccisi.
Sura 16:102 ( IL contesto è Maometto )
102 Di’: « Lo ha fatto scendere lo Spirito di Santità con la verità [inviata] dal tuo Signore, per
rafforzare coloro che credono, come guida e buona novella per i musulmani».
L’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO
BIBBIA
Lo Spirito Santo è una persona divina e appartiene alla Trinità.
Lo Spirito convince di peccato e di colpa. Egli dà ai credenti dei doni spirituali, fa crescere il frutto spirituale, e permette di vivere come piace a Dio.
Genesi 1:2
2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
Genesi 1:26;
26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
Genesi 11:7 Scendiamo dunque e confondiamo il loro linguaggio, perché l’uno non capisca la lingua dell’altro!»
Giovanni 16: 5 a 11
5 «Ma ora vado a colui che mi ha mandato; e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?” 6 Invece, perché vi ho detto queste cose, la tristezza vi ha riempito il cuore. 7 Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
Galati 5:22
22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo
CORANO
Jihad per il Regno di Allah
La Jihad è la “guerra santa” contro gli infedeli. L’Islam ha come scopo la conquista territoriale per instaurare un governo islamico con la sharia (legge coranica).
Combattere la causa di Allah si riferisce alla difesa della fede islamica .
Sura 2 :190 Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi, ché Allah non ama
coloro che eccedono.
Dopo questo invito alla moderazione,però il Corano prosegue dichiarando che se gli infedeli attaccano i credenti,bisogna ucciderli e se conquistano territori islamici bisogna riconquistarli ad ogni costo
191 Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore
dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi
assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.192 Se però cessano, allora Allah è perdonatore, misericordioso.
Nel versetto 193 esprime la frase “e il culto sia [reso solo] ad Allah” sembra un invito al combattimento fino alla costrizione alla conversione.
193 Combatteteli finchè non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia
ostilità , a parte contro coloro che prevaricano.
Molti passaggi nel Corano esortano i musulmani a uccidere gli infedeli,
Sura 5:33 La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la
corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati
opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita
avranno castigo immenso ,
34 eccetto quelli che si pentono prima di cadere nelle vostre mani.
Sappiate, Allah è perdonatore, misericordioso
Il Corano proibisce di avere amici ebrei e nazareni ( cristiani )
Sura 5: 51 O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni, sono alleati gli uni degli altri. E
chi li sceglie come alleati è uno di loro . ( Apostata )
Sura 5:54 O voi che credete, se qualcuno di voi rinnegherà la sua religione, Allah susciterà una comunità
che Lui amerà e che Lo amerà, umile con i credenti e fiera con i miscredenti, che lotterà per la causa
di Allah e che non teme il biasimo di nessuno . Questa è la grazia di Allah ed Egli la dà a chi vuole.
Allah è immenso, sapiente.
NOTA : Fiera : nel contesto significa feroce ( animale feroce )
Sura 8:7
“….(E ricordate) quando Allah vi promise che una delle due schiere (sarebbe stata) in vostro potere; avreste volute che fosse quella disarmata! Invece Allah voleva che si dimostrasse la verità (delle Sue Parole) e (voleva) sbaragliare i miscredenti fino all’ultimo.
Sura 8:12 E quando il tuo Signore ispirò agli angeli:
« Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!
Sura 8:65 O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il
sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende.
66 Ora Allah vi ha alleggerito [l’ordine], Egli conosce l’inadeguatezza che è in voi. Cento di voi, perseveranti, ne
domineranno duecento; e se sono mille, con il permesso di Allah, avranno il sopravvento su duemila .
Allah è con coloro che perseverano
Sura 9:3 Ecco, da parte di Allah e del Suo Messaggero, un proclama alle genti nel giorno del Pellegrinaggio
: « Allah e il Suo Messaggero disconoscono i politeisti. Se vi pentite, sarà meglio per voi; se invece
volgerete le spalle, sappiate che non potrete ridurre Allah all’impotenza. Annuncia, a coloro che non
credono, un doloroso castigo.
Sura 9:4 Fanno eccezione quei politeisti con i quali concludeste un patto , che non lo violarono in nulla e non
aiutarono nessuno contro di voi: rispettate il patto fino alla sua scadenza. Allah ama coloro che [Lo]temono. 5 Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate,catturateli, assediateli e tendete loro agguati . Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima , lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso. 6 E se qualche associatore ti chiede asilo, concediglielo affinché possa ascoltare la Parola di Allah, e poi rimandalo in sicurezza . Ciò in quanto è gente che non conosce!
Nella scuola Islamica :
l’Islam ha in sé molti elementi di pacifismo: As-Salâm, ovvero «la Pace», è uno dei novantanove nomi di Allah; e «pace, pace» è il canto dei beati nel Paradiso musulmano. A parte questo, però, chiunque voglia commettere una violenza è perfettamente giustificato dal Corano a farlo, Perche Allah è Misericordioso e Perdonatore .
BIBBIA
PROCLAMAZIONE PER IL REGNO DI DIO
Prima di parlare della divulgazione del Vangelo, occorre dare uno sguardo ciò che avveniva nel VecchioTestamento
Nel Vecchio Testamento si parla di guerre a volte era Dio che dava l’ordine di organizzare delle guerre.
La domanda è : come mai un Dio d’Amore e Santo appare violento, occorre studiare la Parola nel suo contesto :
1)Dio è Santo e l’unico popolo santo (appartato era Israele )
2) Gli altri popoli erano pagani
3) Siamo nel periodo della legge,della condanna
C’era una lotta tra i due regni spirituali :
la santità di Dio ( riflessa sul popolo d’Israele )
e il mondo del peccato ( riflesso sui popoli pagani )
Nella Bibbia leggiamo che Dio nell’Antico Testamento ha ordinato lo sterminio di 7 popoli ( più potenti degli altri che abitavano in Canaan, la terra promessa a Israele, questi 7 popoli erano crudeli e idolatri ..
Nota : In Canaan c’erano anche altri popoli come i Filistei ecc.
Nota : CANAAN : il territorio attuale di Libano, Palestina e parti di Siria e Giordania.
7 popoli
Deuteronomio 7:1 Quando il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, e avrai scacciato molti popoli: gli Ittiti, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, sette popoli più grandi e più potenti di te; 2 quando il SIGNORE, il tuo Dio, li avrà dati in tuo potere e tu li avrai sconfitti, tu li voterai allo sterminio; non farai alleanza con loro e non farai loro grazia. 3 Non t’imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, 4 perché distoglierebbero da me i tuoi figli che servirebbero dèi stranieri e l’ira del SIGNORE si accenderebbe contro di voi. Egli ben presto vi distruggerebbe. 5 Invece farete loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro statue, abbatterete i loro idoli d’Astarte e darete alle fiamme le loro immagini scolpite.
leggendo tutto il contesto si comprende il motivo di questo ordine dato da Dio al popolo d’israele. Inanzi tutto Dio non ordinó lo sterminio di tutti i popoli che facevano guerra agli Ebrei, ma solo di 7 popoli Infatti Dio diede questo comando:
Deuteronomio 20:10:18
10 Quando ti avvicinerai a una città per attaccarla, le offrirai prima la pace. 11 Se acconsente alla pace e ti apre le sue porte, tutto il popolo che vi si troverà ti sarà tributario e soggetto. 12 Ma se essa non vuole far pace con te e ti vuole fare guerra, allora l’assedierai; 13 e quando il SIGNORE, il tuo Dio, l’avrà data nelle tue mani, ne passerai a fil di spada tutti gli uomini; 14 ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto ciò che sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; e mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà dato. 15 Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te e che non sono città di queste nazioni. 16 Ma nelle città di questi popoli che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà come eredità, non conserverai in vita nulla che respiri, 17 ma voterai a completo sterminio gli Ittiti, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, come il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato di fare, 18 affinché essi non v’insegnino a imitare tutte le pratiche abominevoli che fanno per i loro dèi e voi non pecchiate contro il SIGNORE Dio vostro.
19 Quando farai guerra a una città per conquistarla e la cingerai d’assedio per lungo tempo, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai: l’albero della campagna è forse un uomo che tu debba includerlo nell’assedio? 20 Potrai però distruggere e abbattere gli alberi che saprai non essere alberi da frutto, e ne costruirai delle opere d’assedio contro la città che fa guerra contro di te, finché cada.
Quale era il motivo per cui dovevano essere votati allo sterminio solo quei 7 popoli e non tutti gli altri?
Il motivo era che questi popoli erano perversi. Praticavano la prostituzione sacra e i figli che nascevano li sacrificavano ai loro dei. In pratica avevano rapporti promisqui e i figli quando nascevano li sacrificavano.
Esempi che dimostrano che sacrificavano i loro figli ai loro dei,
il re di Moab offrí suo figlio come olocausto sopra le mura come si legge in
2 Re 3:27.
26 Il re di Moab, vedendo che l’attacco era troppo forte per lui, prese con sé settecento uomini, per aprirsi, a spada tratta, un varco fino al re di Edom; ma non vi riuscì. 27 Allora prese il figlio primogenito, che doveva succedergli al trono, e lo offrì in olocausto sopra le mura. A questa vista, un profondo orrore s’impadronì degli Israeliti, che si allontanarono dal re di Moab e se ne tornarono al loro paese.
1 Re 16:29 a 33
29 Acab, figlio di Omri, cominciò a regnare sopra Israele l’anno trentottesimo di Asa, re di Giuda; e regnò a Samaria, sopra Israele, per ventidue anni.
30 Acab, figlio di Omri, fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE più di tutti quelli che l’avevano preceduto. 31 Come se fosse stato per lui poca cosa abbandonarsi ai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, prese in moglie Izebel, figlia di Etbaal, re dei Sidoni, andò ad adorare Baal, a prostrarsi davanti a lui, 32 e innalzò un altare a Baal, nel tempio di Baal, che costruì a Samaria. 33 Acab fece anche l’idolo d’Astarte. Acab fece più di quello che avevano fatto tutti i precedenti re d’Israele per provocare lo sdegno del SIGNORE, Dio d’Israele.
ATTENZIONE : Questo che stiamo per leggere non costituisce un insegnamento, ma è una supposizione di due sacrifici umani basati sulla preposizione semplice SU …. ( sul o sopra ) MOLTI TEOLOGI PENSANO CHE QUESTO RE ABBIA MURATO VIVI I FIGLI COME SACRIFICIO AGLI IDOLI
COME USAVANO FARE MOLTI POPOLI PAGANI
(1 Re 16:34)
34 Al tempo di lui, Chiel, di Betel, ricostruì Gerico; ne gettò le fondamenta su Abiram, suo primogenito, e ne rizzò le porte su Segub, il più giovane dei suoi figli, secondo la parola che il SIGNORE aveva pronunciata per bocca di Giosuè, figlio di Nun.
La Profezia di Giosuè fatta 500 anni prima della ricostruzione di Gerico si avverò :
PER 500 ANNI PENDEVA UNA MALEDIZIONE
Profezia di Giosuè si avverò :
Giosuè 6:26 Allora Giosuè fece questo giuramento: «Sia maledetto, davanti al SIGNORE, l’uomo che si alzerà a ricostruire questa città di Gerico! Egli ne getterà le fondamenta sul suo primogenito, e ne rizzerà le porte sul più giovane dei suoi figli».
27 Il SIGNORE fu con Giosuè, e la fama di lui si sparse per tutto il paese.
NOTA : anche qui c’è la preposizione sul ( potrebbe indicare sopra,su …..
ALTRI STUDIOSI PENSANO CHE QUESTI DUE RAGAZZI SIANO MORTI TRAGICAMENTE , POICHE’ C’ERA UNA MALEDIZIONE CONTRO CHI AVESSE RICOSTRUITO GERICO,LE MORTI ERANO CONSIDERATE IL RISULTATO DI QUESTA MALEDIZIONE
Oltre a questo cosa facevano ancora questi popoli di cosí abominevole davanti a Dio?
PRATICAVANO
L’INCESTO,
LA PEDOFILIA,
L’OMOSESSUALITÁ,
E LA PROSTITUZIONE SACRA CON UOMINI E CON ANIMALI ( zoofilia)
I FIGLI NATI DA QUESTI INCESTI LI SACRIFICAVANO A MOLOC.
Infatti leggiamo:
Unioni illecite e peccati contro natura
Levitico 18:1 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: 2 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Io sono il SIGNORE vostro Dio.
3 Non farete quello che si fa nel paese d’Egitto dove avete abitato, né quello che si fa nel paese di Canaan dove io vi conduco, e non seguirete i loro costumi. 4 Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, per conformarvi a esse. Io sono il SIGNORE vostro Dio. 5 Osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, per mezzo delle quali chiunque le metterà in pratica vivrà. Io sono il SIGNORE.
6 Nessuno si avvicinerà a una sua parente carnale per avere rapporti sessuali con lei. Io sono il SIGNORE.
7 Non disonorerai tuo padre, avendo rapporti sessuali con tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità.
8 Non scoprirai la nudità della moglie di tuo padre: disonoreresti tuo padre.
9 Non scoprirai la nudità di tua sorella, figlia di tuo padre e figlia di tua madre, sia essa nata in casa o nata fuori.
10 Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia, poiché disonoreresti te stesso.
11 Non scoprirai la nudità della figlia della donna di tuo padre, generata da tuo padre: è tua sorella.
12 Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è parente stretta di tuo padre.
13 Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre, perché è parente stretta di tua madre.
14 Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, né di sua moglie: è tua zia.
15 Non scoprirai la nudità di tua nuora: è la moglie di tuo figlio; non scoprirai la sua nudità.
16 Non scoprirai la nudità della moglie di tuo fratello: è la nudità di tuo fratello.
17 Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia; non prenderai la figlia di suo figlio, né la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono parenti stretti: è un delitto.
18 Non prenderai la sorella di tua moglie per farne una rivale, scoprendo la sua nudità insieme con quella di tua moglie, mentre questa è in vita.
19 Non ti avvicinerai a una donna per scoprire la sua nudità mentre è impura a causa delle sue mestruazioni.
20 Non avrai relazioni carnali con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei.
21 Non darai i tuoi figli perché vengano offerti a Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il SIGNORE.
22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.
23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.
24 Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi. 25 Il paese ne è stato contaminato; per questo io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti. 26 Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete nessuna di queste cose abominevoli: né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita in mezzo a voi. 27 Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi, e il paese ne è stato contaminato. 28 Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi. 29 Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno eliminati dal mezzo del loro popolo. 30 Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono il SIGNORE vostro Dio”».
Leggendo questi passi si capisce le pratiche abominevoli che praticavano questi popoli, perció Dio ne decretó il completo sterminio.
Dio comunque aveva tollerato questi 7 popoli per 400 anni circa
Infatti 400 anni prima circa Dio aveva detto ad Abraamo che la sua discendenza,dopo la liberazione dall’Egitto, avrebbe preso possesso delle terre di Caanan dove abitavano questi popoli perversi, che ai giorni di Abraamo non erano ancora arrivati al colmo (culmine) della tolleranza di Dio. Dio disse ad Abraamo:
(Genesi 15:16)” 13 a 16 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro: saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni; 14 ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri e sarai sepolto dopo una prospera vecchiaia. 16 Alla quarta generazione essi torneranno qua; perché l’iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo»
NOTA : nel contesto sono gli Ebrei che saranno schiavi in Egitto e poi liberati…
Quindi ai giorni di Abraamo gli Amorrei non erano ancora arrivati al colmo dei loro peccati,
Dio preconoscendo ogni cosa sapeva che sarebbero passati 400 anni dalla morte di Abraamo fino a che gli Amorrei avrebbero raggiunto “il colmo” della loro perversione.
Inoltre Dio non distrusse questi popoli subito, ma aspettò 400 anni, dando cosí il tempo a questi popoli di ravvedersi delle loro opere malvage.
Alcuni di questi popoli come il popolo di Gabaon si ravvidero e non furono distrutti. ( Giosuè al capitolo 9 )
In Deuteronomio cap. 28 sono descritte le BENEDIZIONI se il popolo ubbidisce a Dio e le MALEDIZIONI se il popolo disubbidisce a Dio
In Deuteronomio 28:47 a 52 Dio avvisa Israele che se non lo avrebbe servito con gioia , gli avrebbe mandato contro dei nemici, nel contesto si avverò, gli Ebrei dopo la schiavitù in Egitto furono sotto il dominio dei Babilonesi poi dei Romani
In Deuteronomio 28:47 a 52
47 Per non avere servito il SIGNORE, il tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all’abbondanza di ogni cosa, 48 servirai i tuoi nemici che il SIGNORE manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza di ogni cosa; ed essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché ti abbiano distrutto. 49 Il SIGNORE farà muovere contro di te, da lontano, dalle estremità della terra, una nazione, pari all’aquila che vola: una nazione della quale non capirai la lingua, 50 una nazione dall’aspetto minaccioso, che non avrà riguardo per il vecchio né per il bambino; 51 che mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto della tua terra, finché sia distrutto, e non ti lascerà né frumento, né mosto, né olio, né i parti delle tue vacche e delle tue pecore, finché ti abbia fatto perire. 52 Ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le alte e forti mura nelle quali avrai riposto la tua fiducia. Essa ti assedierà in tutte le città, in tutto il paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà dato
in Abacuc cap.1 v 5 a 11 ci dice che Dio sta suscitando i Caldei , gente terribile , Dio usa questo popolo per giudicare Israele , perché il male che si produceva , non si estendesse in tutta la nazione quindi Dio mandava i Caldei contro Israele , il suo popolo ;
Il popolo d’Israele ( tribù di Giuda ) diventò violento Abacuc invoca Dio
Abacuc 1:1 Oracolo che il profeta Abacuc ebbe in visione.
2 Fino a quando griderò, o SIGNORE,
senza che tu mi dia ascolto?
Io grido a te: «Violenza!»
e tu non salvi.
3 Perché mi fai vedere l’iniquità
e tolleri lo spettacolo della perversità?
Mi stanno davanti rapina e violenza;
ci sono liti, e nasce la discordia.
4 Perciò la legge è senza forza,
il diritto non si fa strada;
perché l’empio raggira il giusto
e il diritto ne esce pervertito.
Risposta di Dio
5 «Guardate fra le nazioni, guardate,
meravigliatevi e siate stupiti!
Poiché io sto per fare ai vostri giorni un’opera,
che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero.
6 Perché, ecco, io sto per suscitare i Caldei,
questa nazione crudele e impetuosa,
che percorre tutta la terra,
per impadronirsi di dimore che non sono sue.
7 È un popolo terribile e spaventoso;
da lui stesso procede il suo diritto e la sua grandezza.
NOTA DEL VERSO 7 : la loro legge era la forza e la crudeltà
Non è possibile accusare Dio di durezza senza tener conto del grado di perversione a cui erano arrivati certi popoli e che Dio cerca di correggere per ottenere la loro salvezza o quella di altri attraverso eventuali castighi.
Quando prima del diluvio, Noè predicava la giustizia, tutti si facevano beffe di lui, e Dio pazientò aspettando la loro conversione durante tutta la costruzione dell’arca che durò 120 anni. Ma il diluvio fu l’ultima soluzione per loro.
Quando Abramo chiese a Dio di perdonare la città di Sodoma e lo pregò di risparmiarla se vi fossero stati anche pochi giusti, il Signore si mostrò pronto ad ascoltare la sua preghiera che si spinse fino a promettere la salvezza per tutti se si fossero trovati anche pochissimi giusti. Ma non c’erano e perciò fu risparmiata solo la famiglia di Lot.
Quando Giona fu inviato a Ninive ad annunciarvi la distruzione a causa dei grandi peccati commessi, i Niniviti si pentirono e chiesero perdono al Signore che ebbe compassione, perdonò e non distrusse la città,
Questi pochi esempi dimostrano che Dio non è spietato nè ingiusto, nè è diverso dal Dio misericordioso che Signore Gesù Cristo ci ha fatto conoscere nella sua pienezza di Padre compassionevole e amorevole.
EVANGELIZZAZIONE PER IL REGNO DI DIO
Nel Nuovo Testamento ai peccatori ( infedeli )
Nuovo ordine di marcia :
Luca 22:35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi è forse mancato qualcosa?» Essi risposero: «Niente». Ed egli disse loro: 36 «Ma ora, chi ha una borsa, la prenda; così pure una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché io vi dico che in me dev’essere adempiuto ciò che è scritto: “Egli è stato contato tra i malfattori”. Infatti, le cose che si riferiscono a me, stanno per compiersi». 38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade!» Ma egli disse loro: «Basta!»
All’inizio del suo ministero, il Signore aveva mandato i discepoli senza borsa, senza sacca da viaggio e senza
calzari, ossia con il minimo indispensabile. L’essenziale sarebbe stato per loro sufficiente. E così fu: essi
dovettero ammettere che non era loro mancato niente.
Al v.36 Ora che Gesù stava per lasciarli, ecco che iniziava una nuova fase del servizio: i discepoli sarebbero stati
esposti a povertà, fame e pericoli; si rendeva pertanto necessario provvedere alle necessità che si sarebbero presentate. Idiscepoli avrebbero così dovuto prendere
una borsa, una sacca (ossia un tascapane) e, in mancanza di una spada, vendere il mantello e comprarne una.
DOMANDA
Cosa intendeva il Salvatore dicendo ai discepoli
di comprare una spada? È ovvio che non voleva che essi usassero delle armi contro altri uomini; questo avrebbe violato l’insegnamento riportato in altri brani di amare i propri nemici.
Gesù sapeva bene che doveva affrontare l’opposizione di tutti e sarebbe stato ucciso, ma i discepoli non lo compresero volevano affrontare i nemici all’orto degli Ulivi dove da li a poco sarebbe stato arrestato e cosi mostrarono due spade,con la risposta di Gesù “ BASTA “ Gesù stava dicendo di non prendere la via della violenza ma quella dell’amore e la spada era quella dello Spirito cioè la Parola di Dio che è una lampada
Salmo 119:105 La tua parola è una lampada al mio piede
e una luce sul mio sentiero.
Parola di Dio che è una spada
Efesi 6:17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;
Gli effetti della spada : la Parola di Dio
Ebrei 4:12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.
ARMATI CON LA SPADA DEL VANGELO :
I discepoli hanno ricevuto il comando di andare per tutto il mondo a predicare il vangelo a ogni creatura, facendo miracoli e scacciando demoni, affinché chi lo riceve sia salvato.
Marco 16:15-18;
15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. 17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».
19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l’accompagnavano.]
Battaglia spirituale con la spada : LA PAROLA E Vittoria
Atti 8:1 E Saulo approvava la sua uccisione.
Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli. 2 Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui. 3 Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione.
4 Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola.
5 Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. 6 E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. 7 Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. 8 E vi fu grande gioia in quella città.
Giovanni 3:16. ( messaggio di salvezza )
Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
I nemici Nel Vecchio Testamento
Esodo 23:4-5
4 Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo. 5 Se vedi l’asino di colui che ti odia caduto a terra sotto il carico, guardati bene dall’abbandonarlo, ma aiuta il suo padrone a scaricarlo.
Rapporto interpersonale quando c’erano le offese con atti criminali :
OCCHIO PER OCCHIO DENTE PER DENTE ……
Ci sono espressioni contenute nella Parola di Dio che spesso vengono utilizzate in modo del tutto improprio e al di fuori di ogni contesto, stravolgendone il significato.
Vedremo che il pensiero di Dio non è quello di legittimare azioni di vendetta bensì era quello di eliminare la violenza e la vendetta personale, dando la proporzione al crimine ricevuto,in questo modo la persona era consapevole a cosa andava incontro :
Esodo 21:24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,
Levitico 24:20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro
L’espressione “occhio per occhio” in realtà non doveva rappresentare una licenza a compiere libera vendetta per un torto subito, ma piuttosto doveva evitare il pericolo che la punizione per un torto compiuto fosse sproporzionata rispetto al male commesso.
Le leggi scritte in Levitico 24:dal verso 6 in poi erano di prevenzione contro la violenza, ma i trasgressori non venivano puniti privatamente , bensì dal tutore della legge che nel contesto era Mosè.
E’ da considerare che di queste mutilazioni la Bibbia non ne parla,tuttavia per scoli in tante nazioni la tortura e la mutilazione costituivano una normale punizione per i crimini.
Nel caso specifico dell’espressione “occhio per occhio dente per dente”, Gesù riprese questa espressione durante il suo sermone sul monte, dicendo:
Matteo 5:38-39 «Voi avete udito che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. 39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra; 40 e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. 42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera un prestito da te, non voltar le spalle.
43 Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste
Gesù poco prima nello stesso sermone aveva detto:
Matteo 5:17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento.
Quindi il suo insegnamento non era in contrapposizione alla legge mosaica ma voleva stimolare a comprenderne il significato profondo, non solo la lettera.
Gli insegnamenti rabbinici avevano teso piuttosto a stravolgere il vero spirito della legge. Si dice che i capi religiosi in Israele, al tempo di Gesù, prendessero alla lettera l’occhio per occhio per giustificare qualsiasi tipo di loro vendetta.
Ma Gesù si oppose chiaramente a questa ipocrisia e anzi ampliò la portata dell’insegnamento sottolineando che c’è bisogno di andare ancora oltre.
1) v.39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra..
Non vuol dire che il cristiano deve accettare le percosse, per amore di Dio,il cristiano non è un masochista, ricordiamoci che il nostro corpo è il Tempio dello Spirito Santo e nessuno lo deve maltrattare .
Il significato di questo insegnamento
…percuote sulla guancia destra: è da notare che l’aggressione può avvenire con uno schiaffo o con un pugno che generalmente colpisce la guancia sinistra , nell’antichità il colpire la guancia destra era considerato una provocazione , un insulto inteso a provocare una reazione, uno scontro.
NON REAGIRE MA :
…porgigli anche l’altra : non reagire alla provocazione ma porgere l’altra guancia ( la sinistra ) significava mettere in crisi l’aggressore facendolo sentire inferiore e debole , in quanto l’aggredito non reagiva ma agiva senza mostrare violenza e senza provocare una reazione con uno scontro all’insulto ricevuto
quindi questo è un insegnamento a non cedere alla violenza gratuita, alle provocazioni, ma ad essere pazienti e longanimi
(dal latino : longus “lungo” e anĭmus “animo“],
clemente, comprensivo, generoso, indulgente
La longanimità è uno dei frutti dello Spirito. (Galati 5:22)
NOTA:
Nel Medio Evo chi proponeva il duello,schiaffeggiava con un guanto la guancia destra dell’avversario facendo cadere il guanto a terra, se questi lo raccoglieva accettava la sfida in caso contrario la rifiutava. Il rifiuto veniva considerato un atto di codardia, ma in realtà era un atto di forza, mostrava all’avversario che non aveva nessuna volontà di sporcarsi le mani con lui, cosi l’avversario si sentiva giudicato e debole e a volte desisteva.
È giusto difendersi?
Per il cristiano porgere l’altra guancia non vuol dire non potersi difendere da un aggressore. Gesù non stava dicendo che non dovremmo mai difenderci, ma che non dovremmo mai essere noi ad aggredire e che non dovremmo lasciarci provocare. È vero che, laddove è possibile, è saggio allontanarsi per evitare una lite, ma quando si è vittime di un reato è giusto fare il necessario per proteggersi e chiedere aiuto alla legge.
Atti 16:19 viene menzionato l’arresto di Paolo e Sila dopo avere liberato dal un demone una ragazza, in Atti 16:22 leggiamo
22 La folla insorse allora contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe. 23 E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente. 24 Ricevuto tale ordine, egli li rinchiuse nella parte più interna del carcere e mise dei ceppi ai loro piedi.
Vediamo che gli Apostoli non reagiscono.
In Atti16:35 i pretori mandarono a dire di liberare Paolo, ma lui rifiutò e si appellò alla legge e pretese le scuse
35 Fattosi giorno, i pretori mandarono i littori a dire: «Libera quegli uomini». 36 Il carceriere riferì a Paolo queste parole, dicendo: «I pretori hanno mandato a dire che siate rimessi in libertà; or dunque uscite, e andate in pace». 37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci battuti in pubblico senza che fossimo stati condannati, noi che siamo cittadini romani, ci hanno gettati in prigione; e ora vogliono rilasciarci di nascosto? No davvero! Anzi, vengano loro stessi a condurci fuori». 38 I littori riferirono queste parole ai pretori; e questi ebbero paura quando seppero che erano Romani; 39 essi vennero e li pregarono di scusarli; e, accompagnandoli fuori, chiesero loro di andarsene dalla città. 40 Allora Paolo e Sila, usciti dalla prigione, entrarono in casa di Lidia; e visti i fratelli, li confortarono, e partirono.
NOTA: CHI ERANO I LITTORI?
Littore :Ufficiale subalterno che aveva il compito di scortare i magistrati romani in pubblico e di eseguirne gli ordini. Come segno del suo incarico e dell’autorità del magistrato il lictor portava i fasces, un fascio di verghe di olmo o di betulla in cui era infilata una scure con la lama che sporgeva da una parte.
I veri cristiani sanno che la vendetta appartiene a Dio. Romani 12:14-19
14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
1 Pietro 3:8 e 9.
8 Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili; 9 non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.
La Bibbia da alcuni consigli :
1) d’evitare d’essere coinvolti in una situazione dove potete dover difendere la vostra persona : non essere coinvolto nelle liti,se sei coinvolto non gettare acqua su fuoco
( non alimentare il furore dell’aggressore )
Proverbi 26:20 Quando manca la legna, il fuoco si spegne;
e quando non c’è maldicente cessano le contese.
21 Come il carbone dà la brace e la legna dà la fiamma,
così l’uomo rissoso accende le liti.
Parlando con tono gentile e mite possiamo allontanare l’ira della persona eccitata ed evitare la difficoltà.
Proverbi. 15:1 La risposta dolce calma il furore,
ma la parola dura eccita l’ira.
2) E se la risposta dolce non calma l’ira dell’altra persona, che fare dunque?
Proverbi 17:14 Cominciare una contesa è dare la stura all’acqua; perciò ritirati prima che la lite s’inasprisca.
Altro insegnamento : Il discepolo è pronto a sopportare
Le offese piuttosto che litigare .
Nota: si precisa che si parla della persona come soggetto non della famiglia o degli amici
Matteo 5:40 e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello
1) OFFESA CONTRO LA DIGNITA’ DELLA PERSONA
LA TUNICA : Era una veste importante (poteva essere confiscata come multa o pegno )
Rappresentava
l’identità, la dignità, l’onorabilità della persona
2) OFFESA CONTRO LA PROPRIETA’
IL MANTELLO: Indumento esterno per proteggersi dal freddo
Rappresentava la proprietà,la personalità della persona era simbolo di relazione, di attenzione all’altro, di cura e di dono.
Nel vecchio Testamento veniva donato al povero che lo usava come coperta
Violazione della libertà personale
-
41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due.
A volte i Romani e i ricchi costringevano le persone a portare dei pesi durante il viaggio ( un miglio corrisponde a circa 1 KM e mezzo )
Ovviamente tutte queste costrizioni hanno un limite la Parola d Dio ci dice che la legge umana ci protegge dai soprusi e dobbiamo denunciare per avere giustizia .
Romani 13:1 Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio. 2 Perciò chi resiste all’autorità si oppone all’ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; 3 infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l’autorità? Fa’ il bene e avrai la sua approvazione, 4 perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. 5 Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza.
6 È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. 7 Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l’imposta a chi è dovuta l’imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l’onore a chi l’onore.
CAPIRE IL BISOGNO ALTRUI
-
42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera un prestito da te, non voltar le spalle.
Il discepolo di Cristo è caritatevole ,sforzandosi da fare tutto il bene che possiamo
Il discepolo di Cristo non volta le spalle a chi ci chiede un prestito
OVVIAMENTE LA PAROLA CI DICE DI AVERE DISCERNIMENTO : OGNI PERSONA AGISCE CON UNO SPIRITO DIVERSO
INOLTRE
-
V. 43 Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano
E INFINE
Matteo 7:12 «Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti.
Comunque, a volte le difficoltà non si possono evitare. Per esempio, anche di giorno, potete essere avvicinati da un rapinatore armato. Che cosa potete fare?
E’ da notare che : ogni persona malvagia agisce sotto l’influenza dei demoni : Efesi 10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti
Dalla Parola sappiamo che i figli di Dio sono protetti :
Invocare la Difesa di Dio ( Padre Figlio Spirito Santo )
1Giovanni 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.
Nella parola ci sono promesse di protezione :
Salmo 121:33 Egli non permetterà che il tuo piede vacilli;
colui che ti protegge non sonnecchierà.
4 Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà.
5 Il SIGNORE è colui che ti protegge;
il SIGNORE è la tua ombra;
egli sta alla tua destra.
6 Di giorno il sole non ti colpirà,
né la luna di notte.
7 Il SIGNORE ti preserverà da ogni male;
egli proteggerà l’anima tua.
8 Il SIGNORE ti proteggerà, quando esci e quando entri,
ora e sempre
Mettersi sotto il sangue di Cristo
Cercar di ragionare con il rapinatore, testimoniando del Signore .
E se questo non basta ?
Ragionare : che e’ più prezioso il denaro o la vita?
QUANDO SIETE AFFRONTATI PERSONALMENTE
L’AUTODIFESA
Gli insegnamenti di Gesù sulla nonviolenza non significano che i cristiani non debbano mai difendere se stessi o gli altri. Gli insegnamenti di Gesù, sottolineano l’importanza di valorizzare la vita umana e cercando la pace ogni volta che è possibile.
Ma che dire se vi si avvicina una persona violenta, che comincia ad aggredirvi? Allora i ragionamenti di pace non bastare più.
In questa estrema situazione il cristiano è giustificato a proteggersi. Se non può scappare, o se è in casa sua, può evitare i colpi e difendersi, facendo quello che può per trattenere l’aggressore.
Naturalmente, se ci sono parecchi o molti aggressori, anche questa difesa può essere inutile.
È vero che un colpo inferto per difendersi potrebbe ferire l’assalitore. Ma se ne risultasse l’uccisione dell’aggressore, questa non dovrebbe essere premeditata. Il cristiano che uccidesse così accidentalmente il suo assalitore, dovrebbe riconoscere la gravità di ciò che è accaduto. Comprendendo che potrebbe avere la colpa per ciò che è accaduto, anche se non era premeditata, dovrebbe umilmente rivolgersi a Dio in preghiera per cercare risposta attraverso il rapporto personale che si ha con il Signore e essere consapevoli dello svolgimento della legge .
ESEMPI BIBLICI DI AUTODIFESA
Mentre gli insegnamenti di Gesù sulla nonviolenza sono chiari, ci sono ancora esempi nella Bibbia di individui che difendono se stessi o altri.
In Esodo 2:11-12, Mosè uccise un egiziano che picchiava uno schiavo ebreo.
in Giudici 3:15-23, Ehud uccise il re moabita Eglon per liberare gli israeliti dall’oppressione.
Questi esempi dimostrano che mentre la nonviolenza dovrebbe sempre essere la nostra prima priorità, ci possono essere momenti in cui l’autodifesa è necessaria per proteggere noi stessi o gli altri.
LA SANTITÀ DELLA VITA UMANA
Dio apprezza la vita umana e ci comanda di non uccidere (Esodo 20:13). Tuttavia, Dio riconosce anche il valore dell’autoconservazione e consente agli individui di usare la forza fisica per proteggere se stessi o gli altri
(Esodo 22:2-3 ( omicidio di notte: l’aggredito era irresponsabile )
2 Se il ladro, colto nell’atto di fare uno scasso, viene percosso e muore, non vi è delitto di omicidio.
3 Se il sole è già sorto quando avviene il fatto, vi sarà delitto di omicidio. Il ladro dovrà risarcire il furto. Se non può farlo, sarà venduto per pagare ciò che ha rubato.
NOTA
Il V.3 proibiva di uccidere il ladro di giorno,altrimenti l’aggredito era colpevole di omicidio
Questo principio sottolinea il valore della vita umana, inclusa la nostra.
LA RESPONSABILITÀ DI PROTEGGERE SE STESSI E GLI ALTRI
In 1 Timoteo 5:8, la Bibbia dice: “Ma se uno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di un non credente”.
Questo versetto sottolinea l’importanza di proteggere noi stessi e i nostri cari dai pericoli.
Inoltre, proteggere la famiglia e gli altri dal male è un dovere cristiano.
In Giovanni 15:13, Gesù dice: “Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i propri amici”.
Come cristiani, dovremmo essere disposti a rischiare la nostra incolumità per proteggere coloro che amiamo e di cui ci prendiamo cura.
Il ruolo del governo nel mantenimento della pace e dell’ordine
Romani 13:1-7
Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono sono stabilite da Dio. 2 Perciò chi resiste all’autorità si oppone all’ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; 3 infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l’autorità? Fa’ il bene e avrai la sua approvazione, 4 perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. 5 Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza.
6 È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. 7 Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l’imposta a chi è dovuta l’imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l’onore a chi l’onore.
La Parola sottolinea l’importanza del governo nel mantenere la pace e l’ordine. Mentre gli individui possono avere il diritto di difendersi in determinate situazioni, è in prima analisi la responsabilità del governo di mantenere la legge e l’ordine nella società. I cristiani sono chiamati a rispettare e obbedire alle leggi del loro governo
Tito 3:1 Ricorda loro che siano sottomessi ai magistrati e alle autorità, che siano ubbidienti, pronti a fare ogni opera buona
Questo principio ci ricorda che, sebbene l’autodifesa sia importante, non sostituisce lo stato di diritto e il ruolo del governo nella società.
Se una donna è aggredita da uno che vuole fare violenza?
Se non potete dissuaderlo con il ragionamento, o invocando il nome di Gesù, che farete dunque?
gridare e creare quanto più scompiglio sia possibile per cercar di spaventare l’aggressore e fare accorrere i soccorsi. Se l’attacco continua e non vi potete liberare per fuggire, sareste quindi giustificata a far del male al vostro assalitore se necessario. Resistere è obbligatorio, perché chi vuole farvi violenza cerca di violare il corpo che è il Tempio dello Spirito Santo.
Quindi non sarebbe affatto appropriato sottostarsi alla violenza,Il principio è simile a quello esposto in
Deuteronomio capitolo 22:23 a 26 Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, si corica con lei, 24 condurrete tutti e due alla porta di quella città, e li lapiderete a morte: la fanciulla, perché, essendo in città, non ha gridato; e l’uomo, perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai via il male di mezzo a te. 25 Ma se l’uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza si corica con lei, allora morirà soltanto l’uomo che si sarà coricato con lei; 26 non farai niente alla fanciulla; nella fanciulla non c’è colpa degna di morte; si tratta di un caso come quello di un uomo che aggredisce il suo prossimo e lo uccide, 27 perché egli l’ha trovata per i campi; la fanciulla fidanzata ha gridato, ma non c’era nessuno per salvarla.
E’ da notare che,la cronaca ci dice che non tutte le donne sono capaci di reagire.
Tuttavia, nonostante ogni resistenza può capitare che una donna sia afferrata da uno o più assalitori e violentata,oggi viviamo in un mondo malvagio,la posizione del cristiano non è la vendetta ma la denuncia alle autorità.
Tutto ciò poi sarà valutato da Dio e dalla legge umana
Nella Parola ci sono dei casi in cui in caso di nesessità il Signore non imputa la trasgressione della legge:
Matteo 12:1 In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare. 2 I farisei, veduto ciò, gli dissero: «Vedi! i tuoi discepoli fanno quello che non è lecito fare di sabato». 3 Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando ebbe fame, egli insieme a coloro che erano con lui? 4 Come egli entrò nella casa di Dio e come mangiarono i pani di presentazione che non era lecito mangiare né a lui, né a quelli che erano con lui, ma solamente ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella legge che ogni sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne sono colpevoli? 6 Ora io vi dico che c’è qui qualcosa di più grande del tempio. 7 Se sapeste che cosa significa: “Voglio misericordia e non sacrificio”, non avreste condannato gli innocenti; 8 perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Luca 14:1 Gesù entrò di sabato in casa di uno dei principali farisei per prendere cibo, ed essi lo stavano osservando, 2 quando si presentò davanti a lui un idropico. 3 Gesù prese a dire ai dottori della legge e ai farisei: «È lecito o no fare guarigioni in giorno di sabato?» Ma essi tacquero. 4 Allora egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. 5 Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» 6 Ed essi non potevano risponder nulla in contrario.
CORANO : IL MARTIRIO
Sura1
1 In nome di Allah , il Compassionevole, il Misericordioso2.
2 La lode [appartiene] ad Allah 3, Signore dei mondi4,
3 il Compassionevole, il Misericordioso,
4 Re del Giorno del Giudizio 5.
5 Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto6.
6 Guidaci sulla retta via7,
7 la via di coloro che hai colmato di grazia8 , non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira , né degli sviati.
IN questa pagina del corano ci sono dei riferimenti con le spiegazioni di ogni versetto :
Quello che a noi interessa e’ il verso 7 , il Corano lo spiega in questo modo :
NOTA 8
Il versetto 7 “ coloro che hai colmato dei Tuoi doni” sono i Sinceri (siddiqûn), quelli che hanno avuto il martirio testimoniando la fede (shuhadâ) i Devoti (salîhûn).
Viene promesso inoltre il paradiso sia a quelli che vincono sia a quelli che cadono nella guerra santa:
Sura :4
74 Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l’altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso,daremo presto ricompensa immensa.
Non si accenna quindi al suicidio che invece è proibito dal Corano.Il combattente islamico non intende suicidarsi ma accetta di cadere in battaglia.
il combattente islamico è uno che non esita a uccidere anche dei civili indifesi
BIBBIA : IL MARTIRIO
il martire cristiano è un non violento, ma un pacifista senza “ma” e senza “se” che accetta le conseguenze della persecuzione della sua fede senza usare le armi ma testimoniando del Vangelo :
Luca 21: 12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 13 Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza. 14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, 15 perché io vi darò una parola e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno opporsi né contraddire. 16 Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi; 17 e sarete odiati da tutti a causa del mio nome; 18 ma neppure un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra costanza salverete le vostre vite.
Matteo 5:11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
Matteo 13:5 Gesù cominciò a dir loro: «Guardate che nessuno v’inganni! 6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: “Sono io”; e ne inganneranno molti. 7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di dolori. 9 Badate a voi stessi! Vi consegneranno ai tribunali, sarete battuti nelle sinagoghe, sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per causa mia, affinché ciò serva loro di testimonianza. 10 E prima bisogna che il vangelo sia predicato fra tutte le genti. 11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell’ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello darà il fratello alla morte, il padre darà il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine, sarà salvato.
Nella Chiesa primitiva e dopo nella storia della chiesa, i credenti accettavano le conseguenze della loro fede :
Atti 16:22 La folla insorse allora contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe. 23 E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente. 24 Ricevuto tale ordine, egli li rinchiuse nella parte più interna del carcere e mise dei ceppi ai loro piedi.25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano. 26 A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell’istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono
Atti 4:13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù e, 14 vedendo l’uomo che era stato guarito, lì presente con loro, non potevano dir niente in contrario. 15 Ma, dopo aver ordinato loro di uscire dal sinedrio, si consultarono gli uni gli altri dicendo: 16 «Che faremo a questi uomini? Che un evidente miracolo sia stato fatto per mezzo di loro, è noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non possiamo negarlo. 17 Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlare più a nessuno nel nome di costui». 18 E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù. 19 Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. 20 Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite». 21 Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto. 22 Infatti l’uomo in cui questo miracolo della guarigione era stato compiuto aveva più di quarant’anni.
Atti 5:28 dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo».
29 Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini. 30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù che voi uccideste appendendolo al legno 31 e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati. 32 Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono».
33 Ma essi, udendo queste cose, fremevano d’ira, e si proponevano di ucciderli. 34 Ma un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati. 35 Poi disse loro: «Uomini d’Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini. 36 Poiché, prima d’ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch’egli perì, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi. 38 E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest’opera è dagli uomini, sarà distrutta; 39 ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».
40 Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare.
41 Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù. 42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo.
Vediamo che i credenti non provocano, non combattono,non obbligano ad accettare il Vangelo,ma soltanto predicano il nome di Gesù, consapevoli che a volte devono pagare il prezzo del discepolato anche con la vita.
Nella storia della chiesa,i cristiani non presero mai le armi contro i loro persecutori: le persecuzioni erano lo strumento della diffusione del Cristianesimo:
Ebrei capitolo 11 ci parla della vittoria della fede
SONO DISPONIBILI GRATUITAMENTE ANCHE LE DIAPOSITIVE DI QUESTO STUDIO
CHIESA
CRISTIANA EVANGELICA
PENTECOSTALE
” Assemblea di Dio in Missione “
VIA DEL LICEO N° 3 FOLIGNO
RICONOSCIUTA DALLO STATO ITALIANO : N° Registr.853. Vol. 3 del 13 Marzo 2008 …. ..
…….
RADIO EVANGELO FOLIGNO ( CLICCA IL LOGO O QUI’ )
SCEGLI UN VIDEO CRISTIANO CLICCA
RICHIEDE REAL PLAYER
BENVENUTO NEL BLOG DELLA :
CHIESA CRISTIANA EVANGELICA
PENTECOSTALE
” Assemblea di Dio in Missione “
Come si usa il Blog:
sulla barra troverai varie opzione come
” LINK ” cliccando ti collegherai con vari siti Evangelici :
Con musica , video testimonianze , studi Biblici ecc.
A destra troverai ” Categorie ” dove cliccando potrai trovare il nostro editoriale .
IN ALCUNE PAGINE ,IN ALTO , CLICCANDO ” AGGIUNGI UN COMMENTO ” PUOI LASCIARE UN TUO PENSIERO , IL TUO INDIRIZZO LA TUA E-MEIL ECC PUOI USARE IL FORUM PER LE TUE DISCUSSIONI ,SARAI CONTATTATO AL PIU’ PRESTO
Buona Navigazione
” Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Filglio affinchè chiunque crede in Lui non perisca , ma abbia vita Eterna “
( Vangelo di Giovanni 3:16 )
………………………

Cena del Signore
la chiesa cristiana evangelica pentecostale si unisce al dolore della famiglia che ha subito La dolorosa e triste notizia dei fatti compiuti ad Altavilla Milicia (PA) .
La chiesa cristiana evangelica pentecostale si dichiara estranea a qualsiasi pensiero e atto di violenza compiuto nel nome di Dio.
la chiesa cristiana evangelica pentecostale pone la fede fondata sull’Evangelo di Cristo Gesù, e sul messaggio biblico della Buona Notizia,il Vangelo, che produce salvezza e liberazione da ogni oppressione; ciò avviene perché Gesù, il Figlio di Dio, si è stato dato come salvatore, infatti la Bibbia dichiara che “ chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna” (Vangelo di Giovanni 3: 16).
la chiesa cristiana evangelica pentecostale si esclude da settarismi e da comportamenti fanatici.
Nel vangelo di Matteo al cap. 13 Verso 38 Gesù spiega la parabola della zizzania
È importante rilevare che il campo non è la chiesa, ma il mondo. Gesù si identifica come il seminatore
Il buon seme sono i figli del regno..
Durante il suo ministero pubblico Gesù seminò nel mondo i suoi discepoli, che erano servi fedeli del regno.
Con il Grande Mandato,Gesu’ ha seminato in ogni luogo del pianeta i suoi servi che predicano LA PAROLA
La parabola ci dice che anche satana semina i suoi.
Satana è in grado di contraffare ogni realtà divina: costui
semina nel mondo quelli che sembrano discepoli, parlano come discepoli e, fino a un certo punto, camminano come discepoli.
tuttavia, non sono veri seguaci di Cristo,e il loro operato è maligno sono operatori d’iniquità,Gesù nella parabola in questione li chiama : figli del maligno , sono le sette.
Questa parabola insegna semplicemente che il
regno dei cieli, includerà l’originale e l’imitazione, il vero e il contraffatto, e che questo stato di cose si protrarrà fino alla fine
dell’età presente.
Poi i messaggeri di Dio, gli angeli separeranno il falso, che sarà portato via in giudizio, dal vero, che godrà
del regno glorioso di Cristo .

NO ALLA VIOLENZA
Quando si cerca di attirare l’attenzione su ciò che attende l’uomo dopo la morte , l’obiezione sollevata con maggiore frequenza è la seguente:Perchè preoccuparci del futuro ? con la morte finisce tutto !
QUINDI :
“Mangiamo
Beviamo
Perché domani Morremo “
Isaia 22 :13
12 Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento,
a radervi il capo, a indossare il sacco,
13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa!
Si ammazzano buoi, si scannano pecore,
si mangia carne, si beve vino.
«Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!».
Questa è appunto la filosofia che caratterizza il nostro tempo , eppure tutti quanti vorrebbero conoscere con certezza il futuro che CI attende :
IL REGNO DEI CIELI O L’IFERNO
ESISTE L’INFERNO?
CAPITOLO I
LA MORTE E IL SOGGIORNO DEI MORTI
1. – IL PRIMO PIANO DI DIO
L’Eterno è un Dio di amore e di vita per l’umanità come per tutti gli esseri del creato Dio voleva un destino meraviglioso di felicità e di perpetua comunione con Lui.
Per ben sei volte il libro della Genesi afferma che Dio creò l’uomo a sua immagine
(Genesi
1:26, 27; 26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina
5:1 ; Questo è il libro della genealogia di Adamo. Nel giorno che Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio
9:6). 6 Il sangue di chiunque spargerà il sangue dell’uomo sarà sparso dall’uomo, perché Dio ha fatto l’uomo a sua immagine
Nel suo corpo tratto dalla polvere della terra, Dio mise un soffio vitale « e l’uomo divenne un’anima vivente », cioè un essere vivente, Genesi 2,7.
La morte e la perdizione erano lontane dal pensiero di Dio. Esse apparvero nel paradiso terrestre più tardi, nel giorno della caduta. Genesi 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».
Senza quella caduta, l’uomo avrebbe trascorso un lungo periodo di tempo nel giardino, quindi l’Eterno stesso lo avrebbe condotto all’albero della vita, per prenderne il frutto e mangiarne, e vivere eternamente, ma questo l’uomo lo ha perso a causa del peccato.
Genesi 3:22. Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre». 23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 24 Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.
Se, a quel punto, avessero mangiato il frutto dell’albero della vita,essi sarebbero vissuti eternamente in corpi soggetti alla malattia, al decadimento e all’infermità.
Romani 5.12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato…
Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Il caso del patriarca Enoc, scomparso dalla terra senza aver conosciuto la morte, dopo « aver camminato con Dio », sembra accennare al modo che l’Eterno avrebbe voluto adottare per far passare direttamente le creature umane dalla terra al cielo senza la morte
Genesi 5, 24 a 27
22 Enoc, dopo aver generato Metusela, camminò con Dio trecento anni e generò figli e figlie. 23 Tutto il tempo che Enoc visse fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.
25 Metusela visse centottantasette anni e generò Lamec. 26 E Metusela, dopo aver generato Lamec, visse settecentottantadue anni e generò figli e figlie. 27 Tutto il tempo che Metusela visse fu di novecentosessantanove anni; poi morì.
Ebrei 11,5.
5 Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio.
Osserviamo d’altra parte che, anche dopo la caduta originale, la volontà primitiva di Dio è pur sempre di salvare tutti gli uomini : (Ezechiele, 33,11). 11 Di’ loro: “Com’è vero che io vivo”, dice il Signore, DIO, “io non mi compiaccio della morte dell’empio, ma che l’empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! Perché morireste, o casa d’Israele?”
(1. Timoteo, 2, 3, 4). « Iddio, nostro Salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità »
L’uomo non ha più scuse Dio ordina il ravvedimento cioè l’atto di riconoscersi peccatori e cambiare vita : LA NUOVA NASCITA
Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,
Se dunque parliamo della morte e della perdizione eterna, ciò presuppone che una tragedia sia sopraggiunta a sconvolgere il piano iniziale di Dio.
— LA, MORTE FISICA E LA MORTE SPIRITUALE
Essere creato all’immagine di Dio significava per l’uomo che egli aveva ricevuto il duplice dono della volontà e della libertà.
L’Iddio d’amore vuole essere amato con allegrezza e servito liberamente dalle sue creature. Egli non le costringe a diventare sue schiave, non solo, ma lascia loro la facoltà di scegliere, se così vogliono, un’altra via.
Dio non ha certo che l’Eden fosse una prigione dalle sbarre d’oro, da cui nessuno potesse fuggire. Egli ha socchiuso una porta, nella speranza però che l’uomo, già messo in guardia delle due vie: del bene e dal male , avrebbe liberamente scelto di rimanere nell’ubbidienza e nella comunione con il suo Signore. Ma Adamo ed Eva, avendo deliberatamente scelto la via del peccato, videro compiersi in loro stessi la spaventosa sentenza di condanna :
(Genesi 2, 17). « Del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perchè, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai ».
A) La morte fisica : Lo stesso giorno della caduta, Dio disse all’uomo : (Genesi 3, 19). « Mangerai il pane col sudore del tuo volto, finche tu ritorni nella terra dove fosti tratto, perché sei polvere, e in polvere ritornerai »
L’Apostolo Paolo conferma queste parole,:
(Romani 5,12). « Per mezzo d’un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del’ peccato ‘v’è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato »
La legge della morte è inevitabile :
poiché tutti gli uomini sono dei peccatori, tutti camminano ugualmente verso la tomba.
La tomba diventa il re degli spaventi, e l’ultima parola adoperata per descrivere la conclusione della vita umana, così delle più nobili come delle più squallide, risuona da allora come un funebre rintocco : « Poi, »
(Genesi 5:5 tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent’anni; poi morì.
Un giorno, dunque, la morte verrà a coglierci. Dovremmo perciò esser soprattutto vigilanti a prepararci morire bene , dato che
(Ebrei, 9, 27). « è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio »
(Salmo 39:4). O SIGNORE, fammi conoscere la mia fine
e quale sia la misura dei miei giorni.
Fa’ ch’io sappia quanto sono fragile.
(Amos, 4,12). 12 «Perciò, ti farò come ho detto, o Israele.
Poiché farò questo contro di te,
prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio!»
Tuttavia, la morte fisica non è senza speranza, poiché, secondo l’Antico ed il Nuovo Testamento, tutti gli uomini usciranno un giorno fuori dalla loro tomba.
Per i credenti, avverrà la gloriosa risurrezione all’imMagine di Gesù Cristo, ( la prima risurrezione
mentre per gli empi avverrà la risurrezione in vista del giudizio. ( la seconda risurrezione )
Si leggano i seguenti testi :
Daniele, 12, 2;
2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia.
Giovanni 5:28,29
28 Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; 29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.
Atti 24,15 Il contesto si riferisce a Paolo accusato davanti al governatore Felice
15 avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.
Filippesi 3:20,21
20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, 21 che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa.
B) La morte spirituale
La morte fisica non colpi Adamo il giorno stesso del suo primo peccato, evidentemente, come del resto non ha neppure colpito noi il giorno della nostra prima trasgressione della legge di Dio.
Ma, in quel giorno, l’uomo fu colpito di morte spirituale,
vale a dire fu estromesso dalla presenza di Dio,
Genesi 3:23,24
23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 24 Così egli scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.
Poichè la morte spirituale, quella che raggiunge l’anima, non è la morte fisica, ma il fatto di esser privati della comunione con Dio.
Cosi, dalla caduta di Adamo in poi, vediamo dei peccatori esistere, agitarsi, godere della vita, professare perfino una religione, ma sono immersi nella morte spirituale.
Paolo scrive ai cristiani di Efeso (Efesi 2:1a18,).
1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. 14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.
Scrivendo a Timoteo delle vedove la cui con-.. dotta è biasimevole, lo stesso Apostolo soggiunge :
1 Timoteo 5:5 a 6
5 La vedova che è veramente tale e sola al mondo, ha posto la sua speranza in Dio, e persevera in suppliche e preghiere notte e giorno; 6 ma quella che si abbandona ai piaceri, benché viva, è morta.
Tale è la condizione spaventosa di tutti gli uomini non
rigenerati : benchè vivano, sono morti : Morti nella loro anima,
era la condizione del figliuol prodigo, quando spendeva allegramente il suo denaro nella dissipazione. Dopo ch’egli è ritornato alla casa del padre, questi esclama :
(Luca 15, 24). « Questo mio figliuolo era morto, ed è tornato a. vita! »
« Essere morto » significa : esistere, ma essere immersi nel male lontano dalla casa paterna.
Affinché i peccatori siano salvati, è necessario che essi nascano di nuovo, vale a dire« che la loro anima risusciti, ritrovando nella loro conversione un contatto vitale con Dio.
(Giovanni 3.3
3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».
(Giovanni 3.5 a 7
5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”
Giovanni 5, 24).
24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita
L’ANIMA è IMMORTALE ?
Non c’è dubbio che l’anima umana sia immortale. Ciò si vede con chiarezza in molte brani sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento:
Ecclesiaste 12: 9 prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato.
Daniele 12:2-3; 2 Molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno, alcuni per vita eterna, altri per vergogna e infamia eterna. 3 Quelli che hanno sapienza risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle per sempre.
Matteo 10:28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l‘anima; temete piuttosto colui che può far perire l‘anima e il corpo nella geenna.(inferno)
Matteo 25:46; 46 Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».
Dato che lo stesso termine greco è usato sia in riferimento a “punizione” che a “vita”, è chiaro che entrambe i giusti e gli ingiusti hanno un’anima immortale ed eterna.
Luca 12:20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?”
1Corinzi 15:12-19
12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c’è la risurrezione dei morti? 13 Se dunque non c’è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato. 14 Ma se Cristo non è risuscitato, è dunque vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l’avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. 16 Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; 17 ma se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati, 18 e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. 19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini.
L’insegnamento della Bibbia è che tutte le persone, che siano salvate o perdute, esisteranno per l’eternità, o in paradiso oppure nell’inferno.
La vera vita spirituale non cessa quando i nostri corpi mortali muoiono. Le nostre anime vivono per sempre, o in presenza di Dio se siamo salvati, oppure in uno stato di punizione nell’inferno se rifiutiamo il dono di Dio per la nostra salvezza.
Infatti, la promessa della Bibbia non è solo che le nostre anime vivranno per sempre, ma che i nostri corpi saranno risuscitati. La speranza della risurrezione del corpo è centrale per la fede Cristiana.
Anche se è vero che le nostre anime sono immortali, è importante precisare che non lo sono nello stesso modo che è immortale Dio. Dio è l’unico essere veramente immortale perché solo Lui non ha né inizio né fine. Dio è sempre esistito ed esisterà per sempre.
1 Timoteo 6:13 Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, 14 ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all’apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, 15 la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, 16 il solo che possiede l’immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen.
Tutte le altre creature, che siano umane o angeliche, sono finite in quanto, è vero che le nostre anime vivranno per sempre, ma la Bibbia non sostiene la tesi che le nostre anime sono esistite da sempre.
Le nostre anime sono immortali, ed è così che Dio le ha create, ma hanno avuto un inizio e c’è stato un tempo nel quale non esistevano.
ALLA NASCITA L’UOMO RICEVE
L’anima : che esisterà per l’eternità viene data da Dio è la Dimora di Dio
Lo spirito : in ogni corpo abita lo spirito dato da Dio,esso è il centro della vita umana,l’anima usa questa vita e l’esprime attraverso il corpo
L’anima e lo spirito , essendo spirituali (invisibili ),per essere visibili hanno bisogno del corpo
Il corpo è la casa dove anima e spirito risiedono e che dovrebbe essere il tempio di Dio e che verrà risuscitato e glorificato in Cristo
Ma il peccato ha distrutto tutto, ma l’opera di Cristo è la rigenerazione cioè rinnovare l’uomo farne una Nuova creatura : la NUOVA NASCITA
Il corpo è chiamato così dalla Parola :
LA TENDA : ( qualcosa di transitorio ) 2 Corinzi 5:1 Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli. 2 Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 4 Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5 Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.
TEMPIO : 1Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.
1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.
SOGGIORNO DEI MORTI
Dove sono andate le anime di coloro che son morti prima della prima venuta di Cristo, e dove vanno le anime di coloro che sono morti dopo quella venuta, in attesa del glorioso ritorno del Figliuolo di Dio e del giudizio finale? Rispondiamo successivamente a queste due domande.
-
Il soggiorno dei morti prima della venuta .di Cristo.
Gli Ebrei chiamavano « Sheol » il soggiorno dei morti, di tutti i morti, senza distinzione.
La parola corrispondente nel Nuovo Testamento è il termine greco « Hadès
Ecclesiaste 9, 3 a 10 . descrive in modo umano e terrestre che tutti gli uomini vanno nel soggiorno dei morti :
3 Questo è un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una medesima sorte; così il cuore dei figli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi se ne vanno ai morti. 4 Per chi è associato a tutti gli altri viventi c’è speranza; perché un cane vivo vale più di un leone morto. 5 Infatti, i viventi sanno che moriranno; ma i morti non sanno nulla, e per essi non c’è più salario; poiché la loro memoria è dimenticata. 6 Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole.
7 Va’, mangia il tuo pane con gioia, e bevi il tuo vino con cuore allegro, perché Dio ha già gradito le tue opere. 8 Siano le tue vesti bianche in ogni tempo, e l’olio non manchi mai sul tuo capo. 9 Godi la vita con la moglie che ami, per tutti i giorni della vita della tua vanità, che Dio ti ha data sotto il sole per tutto il tempo della tua vanità; poiché questa è la tua parte nella vita, in mezzo a tutta la fatica che sostieni sotto il sole. 10 Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.
Gli antichi uomini di Dio consideravano
Lo Sceol ( soggiorno dei morti ) a volte viene visto un luogo sopra il quale Dio tiene il suo sguardo :
Giobbe 26 : 5,6
5 Davanti a Dio tremano le ombre
disotto alle acque e ai loro abitanti.
6 Davanti a lui il soggiorno dei morti è nudo,
l’abisso è senza velo.
Proverbi 15 :11
11 Il soggiorno dei morti e l’abisso stanno davanti al SIGNORE;
quanto più i cuori dei figli degli uomini!
Davide dice addirittura che c’era anche la presenza di Dio ( nella sua Onnipresenza )
Salmo 139 : 8
8 Se salgo in cielo tu vi sei;
se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.
Il profeta Amos descrive lo Scheol ( soggiorno dei morti) Dove Dio ha anche il suo potere
Amos 9 : 2
2 Anche se penetrassero nel soggiorno dei morti,
la mia mano li strapperebbe di là;
anche se salissero in cielo,
io li tirerei giù.
Ma molto spesso dello Scheol ( soggiorno dei morti ) ci viene parlato in modo negativo :
Provoca cordoglio Genesi 37 : 34 a 35
Dolore 2° Samuele 22:6 ;
6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,i lacci della morte mi avevano sorpreso.
Salmo 18:5 e 116 : 3
5 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato,
i lacci della morte m’avevano sorpreso.
E’ il luogo del pianto : Isaia 38:3 a 20
2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il SIGNORE dicendo: 3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.
4 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Isaia, in questi termini: 5 «Va’, e di’ a Ezechia: “Così parla il SIGNORE Dio di Davide, tuo padre: ‘Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; 6 libererò te e questa città dalle mani del re d’Assiria, e proteggerò questa città. 7 E, da parte del SIGNORE, questo ti servirà di segno che il SIGNORE adempirà la parola da lui pronunciata: 8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l’ombra dei gradini, che per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz'”». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov’era disceso.
9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male. 10 Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene
alle porte del soggiorno dei morti; io sono privato del resto dei miei anni!» 11 Io dicevo: «Non vedrò più il SIGNORE, il SIGNORE, sulla terra dei viventi;
fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedrò più nessun uomo.
Il luogo della punizione : 1° Re 2 : 6 a 9 ;
5 Sai anche tu quel che mi ha fatto Ioab, figlio di Seruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d’Israele, ad Abner figlio di Ner e ad Amasa figlio di Ieter, che egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 6 Agisci dunque secondo la tua saggezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno dei morti. 7 Ma tratta con bontà i figli di Barzillai il Galaadita; siano tra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché anch’essi mi trattarono così quando vennero da me, mentre fuggivo davanti ad Absalom tuo fratello.
8 Tu hai vicino a te Simei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Baurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Maanaim. Ma egli scese a incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per il SIGNORE che non lo avrei fatto morire di spada. 9 Ma ora non lasciarlo impunito; perché sei saggio e sai quel che tu debba fargli. Farai scendere nel soggiorno dei morti la sua canizie tinta di sangue».
Il contesto parla della punizione che Davide doveva dare a Ioab, figlio di Seruia,
E’ da notare che lo Scheol ( soggiorno dei morti ) viene considerato un luogo temporaneo in attesa della dell’apertura del Regno dei Cieli, dove Gesù con la sua Risurrezione ha portato i morti dei credenti del vecchio Testamento,da quel momento in poi,i credenti vanno direttamente presso Dio aspettando la Risurrezione, ma questo lo vedremo in avanti
La prospettiva terrestre del soggiorno dei morti è quindi la seguente : essi non hanno più parte al culto nè ai sacrifici del popolo,sono per sempre distaccati dalle attività di quaggiù, a meno che non vengono interpellati,ma ciò è spiritismo ed è un peccato abominevole verso Dio
Deuteronomio 18:9 Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. 10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 11 né incantatore, (chi prepara incantesimi) né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, 12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. 13 Tu sarai integro verso il SIGNORE Dio tuo; 14 poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il SIGNORE, il tuo Dio, non lo permette.
NOTA
PERCHE’ VIENE CHIAMATO seno di Abramo
Il seno di Abramo è il luogo non celeste, in cui le anime dei giusti godono una consolazione provvisoria fino al sacrificio di Gesù alla croce , Abramo sarebbe un immagine di intimità come, padre dei credenti
LA PROSPETTIVA DEL RAPIMENTO DELLA CHIESA
Matteo 8:11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13 Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.
con la rivelazione fatta da Gesu’ nella storia del ricco e Lazzaro vedremo che lo Scheol era diviso in due parti :
una riservata ai credenti , il « seno di Abramo o paradiso».
Luca 16:22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo
Luca 23:43 Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».
l’altra parte con i tormenti, riservata ai peccatori
Luca 16:23 E nell’Ades, essendo nei tormenti…..
Le sofferenze non possono essere calmate
Luca 16:23 E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: “Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma”.
Tra le due parti c’è una voragine : gli uni non possono comunicare tra di loro
Luca 16:26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi”.
Le anime dei morti non possono comunicare con gli umani
Luca 16:27 Ed egli disse: “Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento”. 29 Abraamo disse: “Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli”. 30 Ed egli: “No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno”. 31 Abraamo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita”».
Nel soggiorno dei morti, le anime non vengono annientate.
Vero e che l’Ecclesiaste, ponendosi da un punto di vista alquanto terrestre, dichiara che ogni cosa torna al suo luogo, alla polvere dove è stata tratta, così l’uomo come l’animale
Ecclesiate 3:19 Infatti, la sorte dei figli degli uomini è la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l’uno, così muore l’altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l’uomo non ha superiorità di sorta sulla bestia; poiché tutto è vanità.
20 Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere. 21 Chi sa se il soffio dell’uomo sale in alto, e se il soffio della bestia scende in basso nella terra? 22 Io ho dunque visto che non c’è nulla di meglio per l’uomo del rallegrarsi nel compiere il suo lavoro; tale è la sua parte; infatti, chi potrà farlo tornare per godere di ciò che verrà dopo di lui?
Abbiamo letto in Ecclesiaste 9:5,6 e 10 i morti non sanno nulla, sono dimenticati, e non partecipano più alle opere che si svolgono sotto il sole, poichè nel soggiorno, dei morti
non c’è opera,
ne pensiero,
nè scienza,
nè saggezza (umana)
nè salario
Ecclesiate 9:5 Infatti, i viventi sanno che moriranno; ma i morti non sanno nulla, e per essi non c’è più salario; poiché la loro memoria è dimenticata. 6 Il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole.
Ecclesiate 9:10 Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c’è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.
Non si può portare nulla con sè nella tomba
Ecclesiaste 5, 13 a 14 a 15
13 C’è un male grave che io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura. 14 Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figlio, questi resta senza nulla in mano. 15 Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com’era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé.
Non c’è pensiero più triste, per l’uomo del mondo, che quello di abbandonare morendo tutto quel che possiede
la sua ricchezza, il suo orgoglio, la sua attività quaggiù .
Ma secondo quanto è detto in molti altri testi scritturali, le anime continuano a esistere nel soggiorno dei morti.
Dio ha detto a Mosè:
« Io sono l’Iddio di Abraharno,
l’Iddio di Isacco
e l’Iddio di Giacobbe ».
In Matteo 22, 31a 32, Gesù polemizza coi dottori riguardo alla risurrezione dei morti, Gesù aggiunge : 23 In quello stesso giorno vennero a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e gli domandarono: 24 «Maestro, Mosè ha detto: “Se uno muore senza figli, il fratello suo sposi la moglie di lui e dia una discendenza a suo fratello”. 25 Vi erano tra di noi sette fratelli; il primo, ammogliatosi, morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie a suo fratello. 26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo. 27 Infine, dopo tutti, morì anche la donna. 28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella moglie? Poiché tutti l’hanno avuta». 29 Ma Gesù rispose loro: «Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la
potenza di Dio. 30 Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli nei cieli. 31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da Dio: 32 “Io sono il Dio d’Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe”? Egli non è il Dio dei morti, ma dei vivi». 33 E la folla, udite queste cose, stupiva del suo insegnamento.
I MORTI SONO COSCIENTI ?
IL SONNO DELL’ANIMA
Si sono sono fatte speculazioni su questo soggetto , ci sono varie teorie che dicono che lo spirito e l’anima dei morti non hanno piu’ coscienza , sono inerti non reagiscono : dormono ,( il sonno dell’anima ) in realtà la Bibbia usa il termine dormire attinente alla morte fisica del corpo che aspetta la risurrezione.
QUINDI
Riteniamo che i testi che leggeremo si riferiscono al corpo umano, i cui occhi si sono chiusi alla luce di quaggiù, e che dorme nella tomba in attesa della sua resurrezione e della trasformazione in corpo incorruttibile
1° Tessalonicesi 4:13 ;
13 Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole
Giovanni 11:11a 16 ;
11 Così parlò; poi disse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma vado a svegliarlo». 12 Perciò i discepoli gli dissero: «Signore, se egli dorme, sarà salvo». 13 Or Gesù aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse parlato del dormire del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto, 15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!» 16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi, per morire con lui!»
NOTA SU
11:16 Tommaso concluse che, se il Signore si fosse recato laggiù, sarebbe stato messo a morte dai Giudei. I discepoli pensavano che, se fossero andati con lui, anch’essi sarebbero stati uccisi. Fu così che, in un’atmosfera greve di
pessimismo e malinconia, egli invitò i suoi compagni a partire con Gesù. Le sue parole non sono certo una dimostrazione di fede e di risolutezza, bensì
di scoraggiamento
Atti 7:59,60
59 E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60 Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E detto questo si addormentò.
l’uomo oltre al corpo è formato anche di “ spirito e anima che non muore :
1° Tessalonicesi 5:23
23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo
Ecclesiaste 12:9 ;
9 prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato.
Luca 12:20
19 e dirò all’anima mia: ‘Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti'”. 20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio».
Atti 20:7 A 12
7 Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte. 8 Nella sala di sopra, dov’eravamo riuniti, c’erano molte lampade; 9 un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giù dal terzo piano, e venne raccolto morto. 10 Ma Paolo scese, si gettò su di lui e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché la sua anima è in lui».
11 Poi risalì, spezzò il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all’alba, partì. 12 Il giovane fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltremodo consolati.
e altri riferimenti ; tenendo conto di questo, la Bibbia ci insegna che gli esseri umani continuano ad essere coscienti anche dopo la morte , vediamo alcuni esempi
1) Samuele , quando viene evocato da Saul , è perfettamente cosciente e ragiona con intelligenza
1) Samuele 28:12,19
2) Mosè ed Elia conversano con Gesu’ Luca 9:30
3 ) Il ricco e Lazzaro Luca 16 vediamo che tutte e due sono coscienti della loro situazione
Gli empi soffrono Luca 16:23,24
Gli empi sono coscienti Luca 16:23,24
Gli empi conservano la memoria Luca 16:25 a 27
Ma Abraamo disse: “Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato.
Perciò da questi insegnamenti possiamo essere sicuri che dopo la morte l’anima e lo spirito rimangono perfettamente coscienti , e mentre i credenti gioiscono con il Signore , per i ribelli non resta che l’ attesa del giudizio ,
Ebrei 3:7 a 15 , perché il futuro lo decidiamo noi mentre siamo su questa terra .
7 Perciò, come dice lo Spirito Santo:
«Oggi, se udite la sua voce,
Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,
Il mutamento prodotto dalla discesa di Cristo nel soggiorno dei morti.
Gesù alla croce Dio aveva fissato un’appuntamento glorioso
Luca 23:42 E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!» 43 Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».
In realtà il ladrone andò nel seno di Abramo, in quanto il regno dei cieli era ancora chiuso.
La parola insegna che Gesù durante i tre giorni non rimase nella tomba ma andò nelle parti più profonde della terra : nell’Ades :
1) andò a giudicare e a confermare il castigo alle anime che non cedettero alla predicazione di Noè
2) Poi è andò nel seno di Abramo dove erano le anime dei giusti del VT ( credenti) che avevano annunciato la grazia ma non l’avevano gustata
(Ebrei 11:13 Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra.
E del NT fino alla croce.
A questi credenti Gesù gli ha confermato la salvezza attraverso la croce
Efesi 4:7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per questo è detto:
«Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
9 Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.
Tre giorni dopo, Dio « Atti 2:24 ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. »
Il Cristo vittorioso ha trionfato sull’ avversario e ha aperto le porte del Seno di Abramo ( Scheol/Ades )
Liberando le anime dei credenti e li aveva condotti con Sè in cielo. Da quel tempo in avanti, tutti coloro che muoiono nella fede, invece di scendere nel soggiorno dei morti; salgono direttamente presso al Signore
NOTA
(Efesini 4, 8/10).
« Salito in alto, Egli ha condotto… un gran numero di prigionieri, ed ha fatto dei doni agli uomini »
Matteo 27:51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si schiantarono, 52 le tombe s’aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
l’Apostolo Paolo esclama :
Filippesi 1:21 a 24
21 Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.
22 Ma se il vivere nella carne porta frutto all’opera mia, non saprei che cosa preferire. 23 Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; 24 ma, dall’altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi
-
Corinzi 5:6 a 8
6 Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore 7 (poiché camminiamo per fede e non per visione); 8 ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore
Non nel seno di Abramo ma nel Regno dei Cieli !!!
Matteo 8:11
CON QUALI ESPRESSIONI BIBLICHE È INDICATO L’INFERNO?
L’espressione « inferno » proviene da un vocabolo della lin-gua latina, che significa « inferiore », « sottostante »
Il concetto si trova tale e quale nella Bibbia, vi si riferisce chiaramente il versetto di Efesini 4, 9: « Egli (Cristo) era anche disceso nelle parti più basse della terra »
E’ infatti sotto la superficie della terra che gli antichi situavano il soggiorno dei morti (« sheol », o Ades).
Oggi, noi intendiamo con la parola « inferno » il luogo di pene eterne riserbato agli empi nell’aldilà.
Nella Bibbia, quel luogo è descritto da un numero considerevole di passi e di espressioni simboliche. Ne registriamo le più notevoli.
TOFET : Il rogo acceso dal soffio dell’Eterno. In un passo scritturale (Isaia 30:33 che accenna al destino riserbato al grande nemico d’Israele, l’Assiro (e forse anche l’Anticristo), il profeta Isaia dice al v.33 Poiché da lungo tempo Tofet è preparato;è pronto anche per il re;
è profondo e ampio;sul suo rogo c’è fuoco e legna in abbondanza;il soffio del SIGNORE, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.
Nota Tofet
Isaia 30:33 Tofet era un luogo , con templi pagani, nella valle di Himmon dove si sacrificavano i bambibini agli idoli Geremia 7:31,32
31 Hanno costruito gli alti luoghi di Tofet nella valle del figlio di Innom,per bruciarvi nel fuoco i loro figli e le loro figlie;
cosa che io non avevo comandata e che non mi era venuta in mente.32 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,«che non si dirà più Tofet né la valle del figlio di Innom,ma la valle del massacro,
e, per mancanza di spazio, si seppelliranno i morti a Tofet.
Più tardi Tofet diventò un luogo dove si bruciavano le immondizie della città di Gerusalemme , il fuoco ardeva di continuo , giorno e notte .
Le FIAMME ETERNE.
Isaia 33, 14 a 16 I peccatori sono presi da spavento in Sion,un tremito si è impadronito degli empi.
«Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante?
Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?»
15 Colui che cammina per le vie della giustizia,
e parla rettamente;colui che disprezza i guadagni estorti,
che scuote le mani per non accettare regali,
che si tura gli orecchi per non udir parlare di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male.
16 Egli abiterà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato,
la sua acqua gli sarà assicurata.
(Luca 16, 24) « Abbi pietà di me.., perché sono tormentato in questa fiamma ».
IL VERME CHE NON MUORE.
È il verme del peccato che corrode l’anima nell’eternità
Alla fine di, un capitolo dedicato alle glorie del millennio, il profeta Isaia aggiunge:
Isaia 66:24
24 «Quando gli adoratori usciranno, vedranno
i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me;
poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà; e saranno in orrore a ogni carne».
Gesù Cristo riprende quell’espressione per applicarla incontestabilmente alle punizioni dell’aldilà. egli parla della Geenna
Marco 9:42 a 50 «E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato in mare.
43 Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 44 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 45 Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna, 46 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 47 Se l’occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, 48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco. 50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri».
L’OBBROBRIO L’ETERNA INFAMIA
DISPREZZO PER IL DISONORE
LA CONDIZIONE A MOTIVO DEL DISONORE
Daniele 12:2
2 Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia..;
IL FUOCO CHE NON SI SPEGNE; IL FUOCO ETERNO:
L’espressione, che abbiamo. già incontrata in
Isaia 66:24,…. poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà;
viene :ripresa ,da Giovanni Battista e da Gesù:
Matteo 3:11 11 Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. 12 Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile».
Marco 9:43 Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile, 44 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 45 Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna, 46 [dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne]. 47 Se l’occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna, 48 dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne. 49 Poiché ognuno sarà salato con il fuoco. 50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri».
Matteo; 25:41 a 46
41 Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! 42 Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; 43 fui straniero e non m’accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste”. 44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: “Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?” 45 Allora risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me”. 46 Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».
Ebrei 10:26 Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati; 27 ma una terribile attesa del giudizio e l’ardore di un fuoco che divorerà i ribelli
IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO PORTA ALL’INFERNO
1Giovanni 5:16 Se qualcuno vede suo fratello commettere un peccato che non conduca a morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a quelli, cioè, che commettono un peccato che non conduca a morte. Vi è un peccato che conduce a morte; non è per quello che dico di pregare.
Giovanni allude alla bestemmia contro lo Spirito Santo.
Il Signore Gesù aveva dichiarato che chiunque avesse attribuito a Belzebù, il principe dei demoni, i suoi miracoli, compiuti nella potenza dello Spirito Santo, si sarebbe macchiato di un peccato imperdonabile: “…non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro”
Matteo 12:22-31 31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro
La Geenna, o il fuoco della Geenna.
un termine Molto frequente negli Evangeli:
Peccato di ingiuria
Matteo 5:21 a 26
21 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: “Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale”; 22 ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: “Raca” sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: “Pazzo!” sarà condannato alla geenna del fuoco. 23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì la tua offerta davanti all’altare, e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta. 25 Fa’ presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora per via con lui, affinché il tuo avversario non ti consegni in mano al giudice e il giudice in mano alle guardie, e tu non venga messo in prigione. 26 Io ti dico in verità che di là non uscirai, finché tu non abbia pagato l’ultimo centesimo.
Peccato di cattiva condotta senza ravvedimento
Matteo 5:29,30
29 Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. 30 E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.
Il termine « Geenna ‘» è la trascrizione popolare ebraica e greca del nome della Valle di Hinnom (Ghe-Hinnom), presso Gerusalemme, nella quale Israele e i suoi re infedeli avevano fatto passare per il fuoco i loro figliuoli in onore di Moloch poi il re Giosia distrusse l’idolatria :
(2. Re 23:10). 10 Profanò Tofet nella valle di Ben-Innom, affinché nessuno potesse più far passare per il fuoco suo figlio o sua figlia in onore di Moloc. 11 Soppresse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole, all’ingresso della casa del SIGNORE, presso l’abitazione dell’eunuco Netan-Melec, che era nel recinto del tempio; e diede alle fiamme i carri del sole.
All’epoca di Gesù, vi si ardevano le immondizie provenienti dalla città di Gerusalemme, il fuoco ardeva sempre giorno e notte, Gesù adopera quel termine per accennare al fuoco dell’inferno
LA PERDIZIONE.
Matteo 7:13
13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. 14 Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano
Romani 9, 22
22 Che c’è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d’ira preparati per la perdizione,
9:22 Paolo descrive Dio, il grande vasaio, Da un lato, egli
vorrebbe manifestare la sua ira ed esibire la sua potenza punendo il peccato.
Ma, dall’altro, desidera sopportare pazientemente i vasi d’ira preparati per la perdizione, dandogli tempo per ravvedersi
Si tratta del contrasto tra la giusta severità di Dio e la sua grande pazienza.
Consideriamo attentamente l’espressione “vasi d’ira preparati per la perdizione.” I vasi d’ira sono coloro i cui
peccati li espongono all’ira di Dio.
Essi,se non si ravvedono,sono preparati per la perdizione a causa dei loro peccati, e delle loro trasgressioni
IL LUOGO DEL PIANTO E DELLO STRIDOR DEI DENTI.
Matteo 13:36 a
36 Allora Gesù, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo». 37 Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo; 38 il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; 39 il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli. 40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l’iniquità, 42 e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti. 43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi oda.
LA PUNIZIONE ETERNA.
Matteo 25:46.
« E questi se ne andranno a punizione eterna ; ma i giusti a vita eterna »
Le tenebre di fuori
Matteo 8:11 a 13
11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13 Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.
Matteo 22, 13 ;
11 Ora il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo che non aveva l’abito di nozze. 12 E gli disse: “Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?” E costui rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”. 14 Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti
« Se Dio non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confidandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi pel giudizio ;… costoro sono fonti senz’acqua… a loro e -riserbata la caligine delle tenebre » (2. Pietro 2, 4, 17. Cfr. anche Giuda 6,13). L’espressione « antri tenebrosi » nel testo grecó letteral-mente significa « antri• di tenebre ».
L’IRA A VENIRE.
Luca 3:7 a 9
7 Giovanni dunque diceva alle folle che andavano per essere battezzate da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire l’ira futura? 8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non cominciate a dire in voi stessi: “Noi abbiamo Abraamo per padre!” Perché vi dico che Dio può da queste pietre far sorgere dei figli ad Abraamo. 9 Ormai la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero dunque che non fa buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco».
Romani 2:1a 8 Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile; perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose. 2 Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è conforme a verità. 3 Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? 4 Oppure disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento? 5 Tu, invece, con la tua ostinazione e con l’impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d’ira per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. 6 Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: 7 vita eterna a quelli che con perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; 8 ma ira e indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all’ingiustizia. 9 Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e poi sul Greco; 10 ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco; 11 perché davanti a Dio non c’è favoritismo.
Romani 5:5 Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
6 Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. 7 Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; 8 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira. 10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11 Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.

Cena del Signore
SANTA CENA (PASQUA EBRAICA )
La Pasqua ebraica e la Cena del Signore
“Il termine italiano «Pasqua» è la traduzione dell’antica parola ebraica «pèsach» che
significa letteralmente «passare oltre» in ricordo della notte in cui ( DIO ) “ passò oltre” ovvero, oltrepassò le casa degli Israeliti in Egitto contrassegnate dal sangue dell’agnello sacrificato, risparmiando i figli maschi”.
Esodo 12:12 C’E’ LA PREPARAZIONE PER IL PASSAGGIO DEL MAR ROSSO E LE PRESCRIZIONI PER LA CELEBRAZIONE DELLA PASQUA
ESODO 14 IL VIAGGIO DI ISRAELE VERSO IL MAR ROSSO CON IL PASSAGGIO
La pasqua «pèsach» è il passare oltre : dalla schiavitù alla liberazione , è il cammino verso la terra promessa Canaan
TORNIAMO
ISTRUZIONI DELLA PASQUA
ESODO 12.1 Il SIGNORE parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d’Egitto, dicendo: 2 «Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno. 3 Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il decimo giorno di questo mese, ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa; 4 se la casa è troppo poco numerosa per un agnello, se ne prenda uno in comune con il vicino di casa più prossimo, tenendo conto del numero delle persone. Voi conterete ogni persona secondo quello che può mangiare dell’agnello. 5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell’anno; potrete prendere un agnello o un capretto. 6 Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d’Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto. 7 Poi si prenda del sangue d’agnello e lo si metta sui due stipiti e sull’architrave della porta delle case dove lo si mangerà. 8 Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare. 9 Non mangiatelo poco cotto o lessato nell’acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora. 10 Non lasciatene avanzo alcuno fino alla mattina. Quello che sarà rimasto fino alla mattina, bruciatelo con il fuoco. 11 Mangiatelo in questa maniera: con i vostri fianchi cinti, con i vostri calzari ai piedi e con il vostro bastone in mano; e mangiatelo in fretta: è la Pasqua del SIGNORE.
12 Quella notte io passerò per il paese d’Egitto, colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, tanto degli uomini quanto degli animali, e farò giustizia di tutti gli dèi d’Egitto. Io sono il SIGNORE. 13 Il sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; quand’io vedrò il sangue, passerò oltre, e non vi sarà piaga su di voi per distruggervi, quando colpirò il paese d’Egitto.
il Signore insegnò al Suo popolo che doveva cominciare un’era nuova con Lui. Si doveva uccidere l’agnello, spruzzare col sangue gli stipiti delle porte e consumare il pasto con un atteggiamento di marcia V.11.
La Pasqua doveva celebrarsi la sera del
quattordicesimo giorno del primo mese (Nisan)
dalla metà di marzo alla metà di aprile.
Il concetto di liberazione
Quando Dio stabilì la celebrazione della Pasqua disse:
“Quando io vedrò il sangue passerò, e non vi sarà piaga su voi per distruggervi, quando percoterò il paese d’Egitto”.(Esodo. 12:13).
LA CELEBRAZIONE DELLA PASQUA EBRAICA NEL NUOVO TESTAMENTO ERA UNA RICORDANZA DI CIO’ CHE DIO AVEVA FATTO DIO NEI RIGUARDI DEGLI EBREI
LA CERIMONIA CONSISTEVA IN QUATTRO COPPE
1- la coppa di Benedizione(con la quale inizia la cerimonia)
2- la coppa delle Piaghe ( dieci piaghe d’Egitto)
3- la coppa della Redenzione(sangue salvifico dell’agnello
per gli ebrei)
4- la coppa della Lode (Salmi 114 Ricordo della
liberazione dalla schiavitù
– e 118, parla della bontà di Dio
cantati a conclusione della cerimonia)
ECCO COME DI SOLITO SI SVOLGEVA IL PASTO PASQUALE NELLO SPECIFICO
1° Coppa : all’inizio una benedizione ed una preghiera erano dalla prima coppa di vino e un piatto di erbe amare
2° Coppa : veniva quindi recitata la storia dell’istituzione della Pasqua , poi veniva cantato il Salmo 113 e si beveva la seconda coppa
3° Coppa : dopo la preghiera di ringraziamento si mangiava l’agnello arrostito ( facendo attenzione a non spezzare nessun osso ) e pane azzimo e erbe amare dopo un’altra preghiera si beveva la terza coppa di vino .
4° Coppa : Si cantavano i Salmi 114 Ricordo della liberazione dalla schiavitù
e il Salmo 118 inno alla bontà di Dio e si beveva la quarta coppa
CONCLUSIONE DELLA CERIMONIA
Mentre nelle famiglie Ebree si stava consumando la Pasqua,come istituzione , Gesù mentre la stava celebrando con i discepoli,introdusse dei cambiamenti alla festa della Pasqua, che la sua morte avrebbe reso necessari. Questi cambiamenti sono in realtà un adempimento della legge , vale a dire il passaggio dall’antico al nuovo patto. La Pasqua ebraica non aveva più motivo di continuare perché tutto l’insieme dei tipi e delle cerimonie che prefiguravano il sacrificio di Cristo era stato ormai adempiuto e quindi abolito. Gesù, servendosi di due elementi naturali, quale il pane e il vino, istituì la Santa Cena abolendo la Pasqua ebraica.
Matteo 26:26-28: “Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai suoi discepoli dicendo: “Prendete, mangiate, questo è il mio corpo”. Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati”.
Dio ha stabilito e scelto di preservare la speciale relazione tra Sé e il Suo popolo con il Patto, con la Sua parola di promessa e con il sangue sparso. Il Nuovo Patto adempie l’antico, perché il Nuovo Testamento completa la Parola di Dio agli uomini. La liberazione ad opera di Cristo è completa. Le istituzioni dell’Antico Patto non avevano la forza di liberare veramente gli uomini dal peccato e quindi di consentire loro l’accesso alla presenza di Dio.
L’epistola agli Ebrei spiega che Cristo fu allo stesso tempo sacrificio e sacrificatore, offerta ed offerente. Gli antichi sacrifici, però, dovevano essere ripetuti perché erano solo l’ombra
(Ebrei 9:6 a14),
6 Questa dunque è la disposizione dei locali. I sacerdoti entrano bensì continuamente nel primo tabernacolo per compiervi gli atti del culto; 7 ma nel secondo, non entra che il sommo sacerdote una sola volta all’anno, non senza sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati del popolo. 8 Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché restava ancora in piedi il primo tabernacolo. 9 Questo è una figura per il tempo presente. I doni e i sacrifici offerti secondo quel sistema non possono, quanto alla coscienza, rendere perfetto colui che offre il culto, 10 perché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo di una loro riforma.
11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. 13 Infatti, se il sangue di capri, di tori e la cenere di una giovenca sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano, in modo da procurare la purezza della carne, 14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!
Ebrei 10:1 La legge, infatti, possiede solo un’ombra dei beni futuri, non la realtà stessa delle cose. Perciò con quei sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, essa non può rendere perfetti coloro che si avvicinano a Dio. 2 Altrimenti non si sarebbe forse cessato di offrirli, se coloro che rendono il culto, una volta purificati, avessero sentito la loro coscienza sgravata dai peccati? 3 Invece in quei sacrifici viene rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; 4 perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.
IL SACRIFICIO DI GESU’ FU
l’unico con valore
fu perfetto e completo
espiatorio e irripetibile
CHE COSA NON È LA SANTA CENA
Non è la ripetizione del Sacrificio di Cristo: Esso è stato fatto una volta per sempre Ebrei 10:10: “In virtù di questa volontà noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre”.
Il sacrificio di Cristo non deve essere ripetuto come accadeva al Sommo Sacerdote che entrava una volta l’anno nel luogo Santissimo Ebrei 9:24-26: “Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d’uomo, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi; non per offrire sé stesso più volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel luogo santissimo con sangue non suo. In questo caso, egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla creazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio”.
Cosa significano le parole di Gesù “ecco il mio corpo”?
Le parole di Gesù Cristo: “questo è il mio corpo…questo il mio sangue” sono state motivo di controversia attraverso i secoli nella cristianità. Sono state formulate diverse teorie sulla presenza di Gesù negli elementi della Santa Cena.
La teoria della Transustanziazione. Questa teoria è dogma della Chiesa Cattolica Romana, ma è accettata anche dalle Chiese Ortodosse e da altre chiese simili. Questa dottrina insegna che il pane diventa il corpo di Cristo e il vino diventa il sangue di Cristo , questa teoria si basa su
Giov 6:48a 63
48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. 51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo». 52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?». 53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. 57 Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch’egli a motivo di me. 58 Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno». 59 Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum.
60 Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare è duro, chi lo può capire?». 61 Ma Gesù, conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell’uomo salire dove era prima? 63 È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita
Quindi sono parole spirituali e non letterali , il pane e il vino sono simboli e non cambiano sostanza
La Santa Cena, impartisce realmente delle meravigliose benedizioni a coloro che partecipano con la giusta attitudine spirituale. Se il pane e il vino sono simboli del corpo e del sangue di Cristo, il fatto di mangiare il pane e di bere il vino diventa un atto simbolico significante la partecipazione ai benefici dell’espiazione di Cristo, partecipazione ottenuta attraverso la comunione stabilita tra il salvato e il Salvatore.
Il pane della Santa Cena è l’immagine del corpo di Cristo sostentamento dell’esistenza spirituale.
Il vino è un’immagine del sangue, che è la vita.
Il pane e il vino simbolizzano la pienezza della vita che Cristo comunica ai suoi discepoli.
CHE COSA È LA SANTA CENA?
Il nostro Signore Gesù Cristo, alla vigilia della sua crocifissione, dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, istituì la Santa Cena, conosciuto anche con i nomi di “comunione”, “mensa del Signore”,
“eucaristia” (che significa: “azione di grazie”).
Luca 22.19 originale greco
UNA COMMEMORAZIONE Luca 22:17-20: 17 E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi; 18 perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio».
19 Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi. “.
UN GESTO DI COMUNIONE CON CRISTO E CON LA CHIESA
1Corinzi 10:14-17
14 Perciò, miei cari, fuggite l’idolatria.
15 Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi su quel che dico. 16 Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.
È IL PIÙ ALTO MOMENTO DI COMUNIONE CON CRISTO E CON LA CHIESA : È UN MOMENTO SOLENNE!
La Chiesa è un corpo e in quanto tale deve essere connesso in modo perfetto.
Efesi 4:11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.
La Santa Cena ci ricorda che ogni fratello deve avere comunione ( comunicare ,condividere ) con il corpo di Cristo. È importante considerare che “tutti” ne mangiarono e “tutti ne bevvero”
Marco 14:22-26: 22 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo».
23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio».
26 Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi.
RICORDARE CHE GESÙ TORNA
1Corinzi 11:26: “Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finch’egli venga”.
La Santa Cena è un annuncio alla preparazione per un grande avvenimento, quello che realizza le speranze più profonde di ogni figlio di Dio: il ritorno di Gesù Cristo.
La Santa Cena, dunque, ha anche un carattere escatologico ( la fine del mondo ) e di Parusia ( ritorno di Cristo ) è il segno col quale il Signore ha lasciato ai discepoli la promessa più consolante Matteo 26:29: “Io vi dico che d’ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio”.
E l’apostolo Paolo dice, in 1Corinzi 11:26: “Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finch’egli venga”.
Ecco dunque le tre cose chiaramente ricordate, realizzate e annunciate nell’istituzione della Santa Cena :
– In relazione al passato ci mostra il riscatto della Chiesa operato dal sacrificio espiatorio di Gesù Cristo, sulla croce del Calvario;
– In relazione al presente è intima comunione con Cristo e la Comunità.
– In relazione al futuro è l’ annuncio della felicità eterna della Chiesa, al ritorno di Gesù Cristo.
CELEBRIAMO LA CENA DEL SIGNORE O SANTA CENA, SOTTO LE DUE
SPECIE DEL PANE E DEL VINO, RAMMEMORANDO COSÌ LA MORTE DEL
SIGNORE ED ANNUNZIANDONE IL RITORNO, AMMINISTRATA A
CHIUNQUE SIA STATO BATTEZZATO SECONDO LE REGOLE
DELL’EVANGELO : PER IMMERSIONE NEL NOME DEL PADRE , DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO ;
E VIVE UNA VITA DEGNA E SANTA DAVANTI A DIO
E ALLA SOCIETÀ (I CORINZI 11:13, 26, 29).
PER QUESTO MOTIVO E’ SCRITTO IN
1Corinzi 5:7 Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata.
La celebrazione della Santa cena prese vita nella chiesa primitiva come il centro dell’amore che si sacrifica Agapè o Agapao :
Atti 2:42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.
Atti 20:7 Il primo giorno della settimana, essendosi i discepoli radunati per rompere il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, conversava con loro, e protrasse il discorso fino a mezzanotte.
Paolo mise ordine riguardo alla Santa Cena
1Corinzi 11:19 È necessario infatti che vi siano anche delle fazioni tra voi, affinché siano manifestati tra voi quelli che sono approvati.
1Corinzi 11:20 Quando dunque vi riunite insieme, quello che fate non è mangiare la cena del Signore,
1Corinzi 11:21 perché nel mangiare ciascuno prende prima la propria cena; e uno ha fame e l’altro è ubriaco.
1Corinzi 11:22 Ora non avete delle case per mangiare e bere? O disprezzate la chiesa di Dio e fate vergognare quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Vi loderò? In questo non vi lodo.
1Corinzi 11:23 Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane
1Corinzi 11:24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me».
1Corinzi 11:25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me».
1Corinzi 11:26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga.
1Corinzi 11:27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore.
1Corinzi 11:28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice,
1Corinzi 11:29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore.
1Corinzi 11:30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono.
1Corinzi 11:31 Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati.
1Corinzi 11:32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.
1Corinzi 11:33 Pertanto, fratelli miei, riunendovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri.
1Corinzi 11:34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, affinché non vi riuniate per attirarvi un giudizio. Or quanto alle altre cose le sistemerò quando verrò.
QUESTE RIUNIONI ERANO CHIAMATE : BANCHETTI E AGAPE ( molti si avvicinavano indegnamente )
Giuda 12 Essi sono delle macchie nelle vostre agapi quando banchettano con voi senza ritegno, pascendo se stessi; nuvole senza acqua, portate qua e là dai venti; alberi d’autunno senza frutti, due volte morti, sradicati;
PARLA DI FALSI FRATELLI
In questo studio considereremo gli insegnamenti dell’Apostolo Paolo trovate nella sua prima epistola ai Corinzi.
Paolo alla chiesa di Corinto parla dei mezzi della grazia
L’ordine sperimentale di questi mezzi di Grazia sarebbe il seguente:
-
La Bibbia– mezzo fondamentale
-
La Fede– viene dalla Parola di Dio
-
La Preghiera– espressione della Fede
-
Battesimo per Immersione– confessione pubblica della Fede
-
La Santa Cena– nutrimento della Fede
-
Il Ministerio– conoscenza della Fede
-
I Carismi– conferma e corona della Fede
Chi sono quelli che non possono accostarsi alla Cena del Signore? Questa è una domanda veramente importante! Chi possono venire? Non tutti certamente! per esempio:
-
I non salvati– questi non possono accostarsi alla Santa Cena
-
I bambini– è solo per gli adulti
-
I non battezzati– quelli che non sono stati ancora immersi nelle acque battesimali per immersione,battezzati nel nome del Padre,del Figlio e dello spirito Santo
-
Gli sviati, i viziati, i fratelli infedeli – coloro che non camminano in santità davanti a Dio alle chiesa e alla società essi sono tutti esclusi!
Questi ultimi debbono ravvedersi, confessare il proprio peccato, ritornare al Signore, promettere cambiamento di vita e di condotta, e poi “mangiare del Pane e bere il Calice”. Consideriamo le parole dell’Apostolo Paolo.
1. L‘ESEMPIO DELLA CHIESA
La Chiesa dei Corinzi, in una città corrotta ed immorale! Ecco una Chiesa Apostolica: salvata, battezzata, suggellata, formata, arricchita con doni. Ma come era questa Chiesa? Che carattere aveva? Qual era il suo stato spirituale? Pessimo, a dire il vero! Questa Chiesa era:
leggiamo in 1 Corinzi
Lacerata dalle contese e divisioni (1:11-13; 11:18) –
“ci son fra voi delle divisioni…”
Gonfiata dall’orgoglio (8:1-3) – “la conoscenza gonfia…”
Abbruttita dall’egoismo (11:21,22) – “l’uno ha fame…”
Assopita dall’intemperanza (11:21) – “l’altro è ubriaco…”
Macchiata dall’immoralità (5:1) – “v’è fra voi
fornicazione…”
Tarlata dall’irriverenza (11:17) – “io non vi lodo…”
Paralizzata dall’indifferenza – dopo tutto ciò
non si ravvedevano
Ecco il cattivo carattere e condotta di questa Chiesa! Aveva molto, ma mancava l’essenziale.
-
aveva Conoscenza,ma non Amore
-
aveva i Doni dello Spirito,ma non il Frutto
-
aveva la Salvezza,ma non la Santificazione
2. GLI ELEMENTI DELLA SUA CONDANNA
Tale condotta viene condannata dall’Apostolo, da Dio e persino dal mondo. Notate le due parole: “colpa” e “castigo” ossia “indegnamente” e “giudizio”.
La colpa 1 Corinzi 11:27 a 29 27 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.
Parentesi : la colpa si divide in due parti
1) Il dolo eventuale sussiste quando l’evento ( in questo caso il giudizio di Dio ) è preso in considerazione solo come eventualità, ( probabilità ) Il soggetto,cioè, accetta il rischio che l’evento ( il giudizio ) si verifichi.
Cioè : il credente che sa di non stare a posto davanti a Dio, ma ugualmente si presenta davanti alla Santa Cena considera l’eventualità del rischio ( il giudizio ) a questo punto ha due possibilità
1) ritornare al suo posto ( senza essere giudicato )
2) celebrando la Santa Cena e quindi accettare il rischio che si verifica : il giudizio di Dio
2) la colpa cosciente la forma più grave
La colpa cosciente ricorre quando il soggetto prevede che la sua condotta possa causare l’evento dannoso, è consapevole ( cosciente ) del danno che reca e riceve ( in questo caso il giudizio di Dio ) ma agisce ugualmente con la convinzione di poterlo evitare.
E’ il credente che è cosciente che non sta a posto davanti a Dio e che si attira il giudizio di Dio, e in piena coscienza e nella consapevolezza di tutto ciò si avvina alla tavola e celebra la Santa Cena
E’ per questo motivo che l’Apostolo Paolo dice di esaminarci 1 Corinzi 11:28
INDEGNO ( NON IDONEO ) DEGNO ( IDONEO )
“Chi mangia e beve indegnamente…”. C’è un modo “degno” ed un modo “indegno” nel partecipare alla Santa Cena. Qui, la referenza è l’ATTO della PERSONA.
Siamo tutti “indegni”; ma per la croce e attraverso l’opera dello Spirito Santo nella Nuova Nascita possiamo partecipare “degnamente”.
Efesini 2:8-9
8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, 9 non per opere, perché nessuno si glori.
Eravamo tutti “peccatori”, ma ora lavati e santificati”.
1 Corinzi 6:9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio?Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Questo ci rende degni ( idonei ) di accostarci alla tavola della Santa Cena
Questa “indegnità” di cui parla l’Apostolo Paolo consiste nel “non discernere il Corpo del Signore” cioè non avere fatto l’esperienza della Nuova Nascita attraverso :
LA PAROLA , IL SANGUE DI GESU’ E LO SPIRITO SANTO
Qualunque cosa che ci impedisce di riconoscere negli elementi il “Corpo” ed il “Sangue” di Cristo, ci rende indegni ( non idonei ) di parteciparvi.
Il pane e il vino sono più che “elementi”, sono “simboli”. Quando prendiamo il “Pane” dobbiamo riflettere sul “CORPO” di Cristo crocifisso per noi!
Quando prendiamo il “Calice” del vino dobbiamo riflettere sul “SANGUE” di Cristo sparso per noi.
Nella Santa Cena dobbiamo ricordarci e annunciare
il SACRIFICIO di Gesù
il RITORNO di Gesù
la Santa Cena ci parla :
DELL’AMORE di Dio e di Gesù : l’amore che si Sacrifica
DELL’UNIONE DELLA CHIESA : fratellanza
Della PUREZZA di Gesù
Della PERFEZIONE di Gesù
Ma purtroppo, i Cristiani di Corinzi non facevano questo: venivano alla Tavola del Signore con sette legami infernali! : leggerezza, spensieratezza, ignoranza, mondanità, vizio, rancori, orgoglio:
Il castigo – (1 Corinzi 11:27-30). Questo è veramente solenne! Ma non dobbiamo spaventarci. Il “castigo” o “disciplina” del Signore è per il nostro bene.
1 Corinzi 11:27 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.30 Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono
Notate : il castigo era graduale:
INFERMI
MALATI
MORTI.
La forma iniziale della disciplina:era “infermità” o debolezza – Mali generali e leggeri.
La forma del castigo:era la “malattia”
La forma letale “era la morte”. La possibilità di morire prima del tempo, come Anania e Saffira.
La CAUSA è sempre il PECCATO. Il CASTIGATORE è sempre DIO (Ebrei 12:6). Lo SCOPO del castigamento è sempre BUONO, per la nostra salvezza e santificazione.
3. ECCO IL RIMEDIO! L’ESAME DI COSCIENZA
1 Corinzi 11:28,31,32
“Or provi l’uomo se stesso… se esaminassimo noi stessi non saremo giudicati. Ora, essendo giudicati, siamo dal Signore corretti, acciocché non siamo condannati col mondo”.
Il credente è giudicato tre volte:
-
Lo era come PECCATORE – alla Croce!
-
Lo è come SERVITORE –
-
Al Tribunale di Cristo! 2 Corinzi 5:10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.
-
Come FIGLIO – alla Tavola del Signore!
Quindi alla Tavola del Signore dobbiamo “giudicare” noi stessi, senza pietà e compromessi.
Esaminare vuol dire “provare”, mettere alla prova; “investigare”, come sottoporre un metallo alla prova d’acido.
Dobbiamo esaminare noi stessi alla luce della
-
Della Parola di Dio
-
Dello Spirito Santo in noi.
-
Della propria coscienza,
Non ci troveremo “perfetti”; vi sarà sempre qualcosa da confessare ed eliminare, ma esaminiamo noi stessi; solo facendo in questo modo
-
non saremo condannati con il mondo,
-
non saremo castigati da Dio,
-
non saremo privati della benedizione della Santa Cena
Per concludere: “SE NELLA SANTA CENA MANGI IL PANE E BEVI IL CALICE INDEGNAMENTE, NON SOTTOVALUTARE IL CASTIGO DEL SIGNORE”
LE MANIFESTAZIONI DELLO SPIRITO SANTO
BIBLICHE E NON BIBLICHE
INTRODUZIONE
Nel corso della storia il cristianesimo si è trovato a confrontarsi con correnti di pensiero spesso estraneo alle sue radici, a contaminarsi con religioni o con morali in cui la ricerca di Dio non sempre era secondo la linea tracciata dalla Parola di Dio. La Parola di Dio dichiara che “negli ultimi giorni verranno tempi difficili”, contrassegnati da egoismo, avarizia, vanagloria, superbia, ribellione, ingratitudine, amore per il piacere, vanità
(II Timoteo 3:1-9).
La logica conseguenza di questo stato di decadenza sarà la confusione, la superficialità, la vaghezza, la stoltezza, delinquenza ecc ma soprattutto, quello che ci deve sgomentare maggiormente, è un folle miscuglio di dottrine .
Per rimanere dentro i limiti di una fede genuina la vita cristiana deve essere fondata su alcuni fondamenti biblici
1) Rapporto interiore con Dio (Romani 8:1-17).
La liberazione per opera dello Spirito Santo
2) Rapporto con la Parola di Dio durante la Vita Cristiana (Salmo 1:1-3).
3) Fondare la fede su Cristo
1Corinzi 3:11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.
Efesi 2:20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,
Ora, al di là di tutte le definizioni o di tutte le prese di posizioni, si può identificare la missione della Chiesa con il compito di tenere elevato il livello della ricerca del Dio vivente. Purtroppo non sempre questo succede. A brevi periodi di grande fertilità spirituale, spesso seguono lunghi periodi di mancanza di zelo e di torpore. Il “Risveglio” è il tempo in cui Dio con lo Spirito Santo visita il suo popolo, donandogli un nuovo slancio spirituale. Quando questo accade realmente, i credenti ardono d’amore per Cristo e gli increduli si aprono all’amore di Dio convinti di peccato cosi fanno le esperienze nella fede
In realtà, la fede è un universo in esperienze, non si finisce mai di scoprirla perché il credente vive per fede
Romani 1:17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».
Galati 3:11 E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede.
Ebrei 10:36 Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso. Perché: 37 «Ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non tarderà; 38 ma il mio giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l’anima mia non lo gradisce». 39 Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita.
In ogni momento le esperienze e le scoperte della vita cristiana mettono in movimento la fede e fanno scoprire ulteriori significati e approfondimenti della conoscenza che noi abbiamo di Dio.
Allora più amplieremo la nostra conoscenza in Dio, più scopriremo di essere liberi. In altri termini la nostra libertà cresce nella misura in cui comprendiamo la rivelazione di Dio rivelata nella Parola.
Lo SCOPO DI QUESTO STUDIO E DUPLICE:
1) Stimolare ciascuno di noi ad esaminare la propria
condizione spirituale
(Efesini 4:11-15).
11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.
2) Fornire degli strumenti utili a valutare la validità di certi fenomemeni spirituali, conosciuti come la “Benedizione di Toronto” fenomeni che si sono sparsi in molte chiese,creando a volte dissenso e nuove dottrine
Questo studio non ha l’intenzione di mettere in ridicolo la sincerità e la fede di quanti affermano la validità di questi fenomeni spirituali che andremo a considerare
È giusto ricordare che nessun movimento nel corso della storia della Chiesa, può essere considerato interamente cattivo o interamente buono. Sarà, allora, nostro compito ritenere il bene e astenerci dal male
(I Tessalonicesi 5:19-22).
MOVIMENTO NEOPENTECOSTALE
PERIODI DI BATTESIMI NELLO SPIRITO SANTO
nella storia delle Chiese Pentecostali è possibile riscontrare tre “ondate” di Battesimi nello Spirito Santo
1) La prima ondata: il Movimento Pentecostale. Le sue origini risalgono verso la fine del 1900 quando Carlo G. Parham, il direttore di una scuola biblica nel Kansas, assegnò agli allievi una ricerca sul battesimo nello Spirito Santo. Il primo gennaio del 1901, alcuni di loro furono riempiti con lo Spirito Santo e nei tre giorni seguenti quasi tutti fecero la stessa esperienza biblica.
-
La “seconda ondata“: il “Movimento carismatico”. Negli anni 70 si diffonde un nuovo tipo di spiritualità che viene definito come Movimento Carismatico o Rinnovamento Carismatico, che virtualmente ha toccato la gran parte del mondo Cattolico Romano.
La caratteristica del Movimento Carismatico è quello di non essere legato a nessuna denominazione in particolare.
Alcuni dei segni distintivi del Movimento Carismatico sono le esperienze vissute collettivamente. Si tratta della ricerca di esperienze spirituali che nella maggior parte dei casi vengono confuse con l’opera dello Spirito Santo.
alcuni esempi.
* Nell’ambito cattolico. Il battesimo nello Spirito Santo spesso viene ricercato grazie all’intercessione di Maria, inoltre viene limitato solo in alcuni giorni particolari
( a maggio detto il mese mariano )
I carismatici pensano che ai nostri giorni si può avere un’ulteriore rivelazione, uguale o superiore all’nsegnamento della Parola
*Nell’ambito delle chiese evangeliche: tutte le esperienze hanno come fondamento la Parola di Dio.
1Corinzi 4:6 Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro.
3) La “terza onda”: il “Movimento Neopentecostale”.
E’ Il Movimento più recente, classificato come “terza ondata”, ha inizio negli anni 80, e può essere definito con il termine di Movimento Neopentecostale, in quanto conta fra i suoi leaders noti esponenti pentecostali, che operano principalmente nell’ambito delle Chiese evangeliche tradizionali”, ma anche nella Chiesa Riformata, Chiesa presbiteriana, Chiesa Anglicana, ecc. questo movimento presenta una certa difficoltà di analisi dottrinale.
I maggiori esponenti sono considerati; John Wimber, fondatore di un gruppo di chiese denominate
(Comunione della Vigna);
Benny Hinn, autodefinitosi l’Unto di Dio“;
Gli evangelisti argentini
Freidzon e C. Annacondia;
l’evangelista sudafricano Rodney Howard-Browne, promotore della “santa risata”
e John Arnott pastore della Chiesa della Vigna dell’Aeroporto di Toronto.
Il messaggio del “Movimento Neopentecostale” ha centrato le aspettative di quei credenti che, assopiti nel torpore spirituale delle loro chiese, sentono la necessità di essere risvegliati in vista del ritorno del Signore.
ci sono però alcuni fattori principali che hanno determinato la nascita e la crescita del “Movimento Neopentecostale”.
-
Una fede senza identità. molti credenti nelle proprie chiese hanno visto la propria fede ridursi ad uno stato debole che non ha più alcun significato né identità.
Da qui la necessità di identificarsi con qualcosa di diverso e nuovo; ma soprattutto di straordinario e non comune.
Cioè Il bisogno di una nuova spiritualità che lasci più spazio, all’esperienza Biblica cosi si è data molta enfasi
sui “grandi uomini di potenza “
Jmmi Swuaggart, O. Roberts, J. Baker).
Questo ha portato, da un lato ad un’eccessiva
esagerazione del messaggio evangelico a discapito di quello di edificazione,
dall’altro ad un certo distacco del credente dalla responsabilità diretta nella vita comunitaria.
Il vento della “Benedizione di Toronto” ha portato un’aria nuova nella vita di molti credenti che consideravano le loro chiese vuote e formali.
FRUTTI DEL RISVEGLIO.
I pastori della Chiesa della Vigna dell’Aeroporto più che le manifestazioni della Nuova Nascita ( conversione e trasformazione della persona con gli evidenti frutti del ravvedimento ), tendono ad evidenziare, come prova di un genuino movimento dello Spirito Santo le esperienze di altri grandi risvegli del passato in particolare il risveglio promosso da Jonathan Edwards nel 1730,
Oppure quello nel Galles con Wesley, Finney, Whitfield.
Ci sono delle testimonianze di un risveglio in quelle comunità che sono state influenzate dalla “Benedizione di Toronto: conversioni, guarigioni, segni profetici, liberazioni degli indemoniati, anime realmente ristorate e consacrate per un servizio attivo nel Regno di Dio.
IL CULTO NELLA BENEDIZIONE DI TORONTO
I FENOMENI SPIRITUALI DEL RISVEGLIO.
I fenomeni spirituali più caratteristici e ormai conosciuti in tutto il mondo è la “Benedizione di Toronto”.
L’adorazione. Questa fase iniziale del culto prevede un’insieme di canto, musica, continui battimani ripetuti all’infinito, danza e rappresentazioni con sbandieratori, con il compito di trainare altri ad una lode “libera”.
Nella Chiesa della Vigna dell’Aereoporto esiste anche una scuola di danza). in questa atmosfera di eccitazione spirituale la preghiera comunitaria è completamente assente.
Ecco cosa dice la Parola
La chiesa riunita in preghiera
Atti 4.23 Rimessi quindi in libertà, vennero ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano dette. 24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; 25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre:
“Perché questo tumulto fra le nazioni,
e i popoli meditano cose vane?
26 I re della terra si sono sollevati,
i prìncipi si sono riuniti insieme
contro il Signore e contro il suo Cristo”.
27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».
31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.
1Corinzi 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione.
Cadere nello Spirito
stato di prostrazione
esperienze visionarie.
Molta gente infatti cade a terra. Le persone scossi dallo Spirito perdono le energie del corpo fino a non trovare più le forze per stare in piedi. Essi rimangono a terra, in uno stato di prostrazione e di semi-coscienza.
In queste condizioni alcuni dicono di percepire una profonda intimità con Dio e di ricevere anche delle visioni profetiche per la loro vita.
I testi biblici che usano per per confermare scritturalmente questo fenomeno sono
Genesi. 15:12; 2:21
Ezechiele. 3:23;
Daniele. 8:17; 10:9
Malachia 17:6;
Giovanni.18:6;
Atti 9:22-26;
Atti 10:10-23;
Apocalisse. 1:17.
Questi fatti sono accaduti ma nessuno mai nella chiesa primitiva degli Atti li ha usati per ricevere risultati spirituali
La parola ci dice di non copiare tali esperienze ma di attendere la manifestazione dello Spirito Santo che agisce come vuole Lui :
Agisce nella nuova nascita
Giovanni 3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
Agisce nel battesimo nello Spirito Santo
Atti2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
Da notare che non ci sono atteggiamenti strani o copiati da altre esperienze
Agisce della sua manifestazione nella chiesa
1Corinzi 12:1 Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza. 2 Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti secondo come vi si conduceva. 3 Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.
4 Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. 5 Vi è diversità di ministeri, ma non v’è che un medesimo Signore. 6 Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.
7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. 8 Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; 10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; 11 ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.
3). Ridere nello Spirito. Questo fenomeno recentemente riconducibile al ministerio dell’evangelista sudafricano Rodney Howard-Browne, che si definisce “cameriere dello Spirito Santo” e che invita le persone “a farsi una bevuta al bar di Gioele” questo fenomeno negli anni ha invaso molte chiese
Rodney Howard-Browne sostiene che Ridere nello Spirito è una particolare benedizione di gioia che si prova quando il Signore libera i suoi dagli attacchi del diavolo, donando loro quella particolare certezza della sua presenza.
La parola che usano si trova
Salmo 126: 1 Canto dei pellegrinaggi.
Quando il SIGNORE fece tornare i reduci di Sion,
ci sembrava di sognare.
2 Allora spuntarono sorrisi sulle nostre labbra
e canti di gioia sulle nostre lingue.
Allora si diceva tra le nazioni:
«Il SIGNORE ha fatto cose grandi per loro».
3 Il SIGNORE ha fatto cose grandi per noi,
e noi siamo nella gioia.
4 SIGNORE, fa’ tornare i nostri deportati,
come torrenti nel deserto del Neghev.
5 Quelli che seminano con lacrime,
mieteranno con canti di gioia.
6 Se ne va piangendo
colui che porta il seme da spargere,
ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni.
Ecclesiaste 3:3
4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare
Uno degli esempi che citano a sostegno di questo fenomeno è quello del giorno della pentecoste: i discepoli erano così gioiosi e sorridenti da essere scambiati per degli ubriachi.
Atti 2:13 Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».
Tremore, Rotolamenti. Alcuni rotolano avanti e indietro sul pavimento, in uno stato di particolare frenesia fisica. Viene ricordato come anche nel movimento di risveglio portato avanti per mezzo di George Fox, il fondatore della chiesa dei “Quaccheri”, si verificavano questo tipo di manifestazioni
Daniele. 10:7-11
7 Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi. 8 Io rimasi solo, a contemplare quella grande visione. In me non rimase più forza; il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze mi abbandonarono. 9 Poi udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi assopito con la faccia a terra. 10 Ed ecco, una mano mi toccò e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani
La reazione del corpo nel vedere la visione
E’ da notare che Dio non fa restare Daniele a terra lo tocca…
Isaia. 66:2
2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano,
e così sono tutte venute all’esistenza», dice il SIGNORE.
«Ecco su chi io poserò lo sguardo:
su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto
e trema alla mia parola.
Non è un tremore,ma Isaia sa che la parola di Dio è potente e non deve essere derisa.
Ubriachezza nello Spirito. Efesi 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito,
Oltre a verificarsi a Toronto, ci sono estese testimonianze di questo fenomeno in Argentina, America, Canada e recentemente nella Gran Bretagna.
Viene ricordato che nel Risveglio che ci fu nell’Ulster nel 1859 si verificarono casi di persone che venivano trasportate a casa e fatte riposare sul letto, spesso come in uno stato di trance e di esperienze visionarie, perché esposti ad una particolare manifestazione della potenza di Dio
Geremia. 23:9
9 Contro i profeti.
Il cuore mi si spezza nel petto,
tutte le mie ossa tremano;
io sono come un ubriaco,
come un uomo sopraffatto dal vino,
a causa del SIGNORE e a causa delle sue parole sante.
I Samuele.1:13;
13 Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca 14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va’ a smaltire il tuo vino!» 15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al SIGNORE
Atti 2:13). …..
Scuotimenti
Questo è un altro fenomeno molto comune nella chiesa della Vigna dell’Aeroporto e nelle altre chiese che si sono aperte alla “Benedizione di Toronto”. Non ci sono precedenti biblici, ma questo fenomeno è stato precedentemente notato nel Movimento Pentecostale di Santità. Alcuni dicono che quando viene lo Spirito Santo essi si sentono letteralmente investiti da un’onda; altri si sentono letteralmente vibrare.
Salti. L’episodio biblico dello zoppo che mendicava nel tempio ci può essere di aiuto nel descrivere questo particolare fenomeno: dopo che fu guarito, saltava e glorificava Dio per quello che Egli aveva fatto per lui
(Atti 3:8).
Schiamazzi di animali (ruggire, ghignare, ecc…). Recentemente in alcuni casi sono stati manifestati cose che sono state descritte come un “incrocio tra gli schiamazzi degli animali della giungla e quelli di una fattoria”. Questa esperienza è considerata come un simbolo profetico. Gli altri animali, oltre al leone, vengono considerati dei simboli profetici di Dio
(Osea: 11:10).
10 Essi seguiranno il SIGNORE, che ruggirà come un leone,poiché egli ruggirà, e i figli accorreranno in fretta dall’Occidente.
Spiegazione Biblica di questo passo :
Al cap 11 verso 8 vediamo che la profezia è rivolta ad Efraim e a Israele i quali si sono dedicati alla idolatria, abbandonando il Signore, il Signore per ricondurli a se ha dovuto rivolgersi a loro in vari modi :
1) 13:7 : come un leone Dio voleva mettere paura
affinchè tornassero a lui ( ruggito di giudizio apoc. )
2) 13:7 leopardo … Signore li spiava come un leopardo
3) 13:8 come un’orsa privata dai suoi cuccioli
Se Israele non abbandonava l’idolatria Dio li avrebbe distrutti
Nota :
durante i battesimi nello Spirito Santo si possono verificare molte manifestazioni strane :
Cadere nello Spirito
Ridere nello Spirito
Tremore, Rotolamenti
Ubriachezza nello Spirito
Scuotimenti
Salti
Schiamazzi di animali
C’è chi pensa che chi riceve il battesimo nello Spirito Santo sta facendo un combattimento con il nemico, si sbaglia
Il Signore battezza quando la battaglia è terminata e il cuore è arreso completamente a Dio,cosi lo Spirito Santo entra in quel cuore e in quella vita e occupa il primo posto .
Tanti fenomeni sono un conflitto interiore tra lo Spirito Santo e il nostro spirito a quel punto è buono consultare la Parola .
E’ da notare che queste manifestazioni non sono presenti nelle effusioni dello Spirito Santo ne nel giorno della Pentecoste e ne dopo, non sono state ricercate e neanche insegnate.
GLI ASPETTI POSITIVI DELLA “BENEDIZIONE DI TORONTO“. Il Movimento Neopentecostale e la “Benedizione di Toronto“, al di là di ogni scelta teologica, hanno in serbo delle risposte concrete ai bisogni spirituali di credenti sinceri.
D’altra parte se centinaia di migliaia di credenti sinceri vi fanno ricorso è perché essi sono stati oppressi dalla sensazione di disperazione che affligge diverse chiese evangeliche, In particolar modo in quelle chiese considerate fredde e insensibili allo Spirito Santo.
Indubbiamente i loro bisogni spirituali, non sono stati soddisfatti nell’ ambito delle loro chiese.
AI di là di tutto,nella “ benedizione di Toronto vanno riconosciuti alcuni meriti:
1) l’importanza della lode e dell’adorazione nella vita cristiana ha fatto ricordare a molte chiese assopite l’onnipotenza e la maestà di Dio.
2) L’enfasi sull’importanza della comunione fraterna. L’aver dato spazio allo zelo di ogni singolo credente, rivalutando il lavoro armonico e funzionale dell’intero corpo.
3) L’importanza della preghiera d’intercessione. Il genuino desiderio di raggiungere quelle anime che vivono ancora nel peccato.
Non ci sono dubbi che migliaia di persone sono state genuinamente aiutati da questo movimento. Ma rimane il fatto che, in un tempo di grande confusione spirituale come il nostro, abbiamo il dovere di esaminare scrupolosamente, alla luce di tutto quanto l’insegnamento biblico ossia le dottrine, metodologie e manifestazioni fisiche che spesso risultano più frutto della suggestione e dell’emotività che della Parola di Dio.
4) I PUNTI CRITICI DEL “MOVIMENTO NEOPENTECOSTALE”.
Oggi, la Chiesa della Vigna dell’Aeroporto, così chiamata perché è situata in prossimità dell’aeroporto internazionale di “Pearson” di Toronto, è una specie di La Mecca per migliaia di cristiani. Essi vanno in una sorta di santo pellegrinaggio per trovare e sperimentare il “fuoco dello Spirito Santo”.
5) Nella Chiesa della Vigna dell’Aeroporto la Parola di Dio ha un ruolo marginale. La Scrittura, pur occupando uno spazio ben delimitato, sembra occupare una posizione del tutto marginale nel contesto del culto. Le predicazioni più che contenere l’effettiva esposizione delle potenti verità bibliche, spesso vengono riempite di aneddoti ed esperienze personali, con il rischio della poca consistenza.
La bibbia insegna che
5.) La chiesa di Cristo ha il dovere di predicare tutto l’Evangelo. Se esaminiamo il concetto di “potenza” nell’apostolo Paolo, ci accorgeremo come l’elemento centrale del suo evangelo non sia la
guarigione,
la risata,
la caduta, ecc.,
Ma la
Perseveranza,
La fede,
La speranza,
L’amore,
Il vigore spirituale,
La costanza nelle prove e
La crescita nella conoscenza della Grazia del Signore Gesù
Romani 8:31-39;
I Corinzi 1-4;
II Corinzi 10-13;
Efesini 3:14-21.
L’apostolo Paolo non si vanta di alcune sue esperienze straordinarie, anzi preferisce non renderle note
II Corinzi 12:1-6.
2Cor 12:1 Bisogna vantarsi? Non è una cosa buona; tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore.
2 Conosco un uomo in Cristo che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 3 So che quell’uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa) 4 fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all’uomo di pronunciare. 5 Di quel tale mi vanterò; ma di me stesso non mi vanterò se non delle mie debolezze. 6 Pur se volessi vantarmi, non sarei un pazzo, perché direi la verità; ma me ne astengo, perché nessuno mi stimi oltre quello che mi vede essere, o sente da me.
6) Nella Chiesa Della Vigna ( Benedizioni di Toronto) c’è mancanza di autocontrollo. Impressiona l’incapacità dei credenti di controllare le proprie esperienze. Le persone parlano di una tale presenza divina che è del tutto impossibile controllarla, ma l’insegnamento delle Scritture è ben diverso
I Corinzi 14:32, ( nella chiesa di Corinto c’era una gara
32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, 33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.
Galati 5:22
, ver. N.R.).
22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;
Nota del relatore
Personalmente ho potuto assistere ad un buon momento iniziale di lode, tuttavia, ritengo che sia importante distinguere le cose. Non possiamo accettare delle cose che non rispecchiano la Parola per il semplice fatto che, nell’insieme, ci sia qualcosa di buono.
7) Il fascino della potenza. l’enfasi eccessiva sui segni e prodigi, deviano l’attenzione dal contenuto globale della Parola di Dio. Allo zelo, non segue la conoscenza.
8) La tendenza ad accentuare elementi secondari.
Dare troppa importanza all’aspetto spettacolare delle manifestazioni spirituali straordinarie, fino al punto da metterli come fondamento della vita cristiana.
9) L’uso di tecniche spirituali. Il ricorso, più o meno esplicito, a pratiche psicologiche durante il culto, con lo scopo di entusiasmare la comunità.
10) L’iperstimolazione sensoriale.
Canti, musiche, battimani continui e danze, creano un clima di grande eccitazione ed euforia collettiva che stimolano l’individuo a disinibirsi e a rallentare il controllo di sé.
Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.
Il superamento dell’esperienza “pentecostale” :
Il movimento “ le benedizioni di Toronto “ sostiene che il Battesimo nello Spirito Santo con l’evidenza iniziale delle lingue,sia ormai un’esperienza sorpassata e che i segni e le manifestazioni di questo movimento ne sono la testimonianza .
Una Nota :
Essere fedeli al vangelo vuol dire consultare soltanto le scritture per trovarvi i precedenti gli esempi e i confini di ogni esperienza spirituale. Quelle che non possono essere onestamente sostenute con la parola di Dio debbono essere considerate sospette quindi non ricercate.
Nella Bibbia, ad esempio, abbiamo la descrizione di come venisse svolto il culto di Baal.
Esso si fondava su un tipo di esperienze soggettive, caratterizzate da fenomeni che scaturivano da alterazioni psico-fisiche:
delirio, danza, profetismo, abrasioni sulla pelle
I Re 18:26-29
25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. 26 Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che avevano fatto. 27 A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà». 28 E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. 29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all’ora in cui si offriva l’offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta.
Alla base del culto dei profeti di Baal c’era la convinzione, comune a tutte le esperienze delle religioni animiste e misteriche, di entrare in contatto con la divinità attraverso un’alterazione della percezione sensoriale.
CIOE’
1) modificazione del pensiero e perdita di controllo sulla
coscienza ordinaria;
2) perdita di inibizioni riguardo alle emozioni cioè
perdita del limite tra sé stessi e il mondo reale
I sostenitori della “Benedizione di Toronto” attribuiscono questi fenomeni alla sola genuina azione dello Spirito Santo,
ma c’è da chiedersi se non ci sia, il rischio di offrire ai credenti sinceri che si avvicinano a questi fenomeni una sostituzione spirituale di una genuina esperienza biblica.
VALUTAZIONE DEI FENOMENI SPIRITUALI
1) RICERCARE IL MODELLO NELLA SCRITTURA.
Per alcuni, il semplice atto di esaminare la validità di un’esperienza spirituale è criticato come mancanza di fede e l’evidenza di una misera spiritualità. Tuttavia, è nostro dovere sottoporre ogni cosa alla prova della Scrittura.
I credenti di oggi devono fare esattamente come i primi cristiani: ubbidire alla Parola
1Corinzi 3:1A 8
Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d’Apollo»; non siete forse uomini carnali? 5 Che cos’è dunque Apollo? E che cos’è Paolo? Sono servitori, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono nel modo che il Signore ha dato a ciascuno di loro. 6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; 7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! 8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica.
Osea 4:6
6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza.
Poiché tu hai rifiutato la conoscenza,
anch’io rifiuterò di averti come mio sacerdote;
poiché tu hai dimenticato la legge del tuo Dio,
anch’io dimenticherò i tuoi figli.
2) L’esempio dei credenti di Berea. Il loro esempio è ammirevole ed educativo perché ci insegna che essi “ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così”
(Atti 17:11).
Siamo ammoniti dalle Scritture: “Esaminate ogni cosa e ritenete il bene.” (I Tessalonicesi 5:21)
(I Corinzi 14:29). “.. parlino in due o tre e gli altri giudicano“
3) Mantenere un sano equilibrio. Tuttavia per esercitare vigilanza dottrinale occorre equilibrio, perché i difensori della sana dottrina non diventino giudici senza amore.
È cosi facile perdere l’amore mentre lottiamo a difesa di ciò che è giusto nel campo di battaglia dottrinale.
Gli apologisti cristiani, se non fanno attenzione, possono apparire pieni di frutti acerbi e legalisti, farisaici e sgradevoli
(I Pietro 3:15 a 17 ). Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate; 15 ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori.Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. 16 Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo la coscienza pulita; affinché quando sparlano di voi, rimangano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. 17 Infatti è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà di Dio, che per aver fatto il male.
Il fondamento della Parola di Dio è immutabile, e dobbiamo basarci su questo fondamento che è Cristo stesso
(Matteo 24:35). 35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Il cristiano deve difendere la sana dottrina
Tito 1:9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.
Tito 2:1 Ma tu esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina:
Come seguaci di Gesù, che è la Parola vivente, per non venir meno alla sana dottrina abbiamo l’obbligo di porre la nostra fiducia nella Sacra Scrittura, sapendo che essa ci fa partecipi della Gloria del cielo, dove saremo al Sicuro con Lui.
Perciò le domande che dobbiamo porci sono fondamentali come:
1) Esiste un’evidenza biblica?
2) Questa esperienza è approvata da Dio?
3) E’ in armonia con i principi fondamentali presentati
dalla Parola di Dio?”.
4) PRINCIPI INTERPRETATIVI.
Alcune regole Bibliche sono utili per esaminare e valutare l’origine divina dei fenomeni spirituali.
Analizzare la loro validità etica, morale e spirituale:
È conforme esplicitamente ( chiaramente )
e implicitamente ( non chiaro ) alla Parola di Dio?
Questi fenomeni stanno esaltando il Signore Gesù?
Stanno attaccando realmente il regno delle tenebre?
Stanno producendo frutti spirituali?
Qual’è il carattere di coloro che sono coinvolti in queste pratiche?
Verificare i principi interpretativi dei brani biblici:
L’interpretazione dei fenomeni spirituali deve essere fatta alla luce di tutto quello che è detto nella Bibbia:
contesto immediato, contesto del libro biblico.
L’interpretazione dei fenomeni spirituali deve essere fatta alla luce del termine originale, e nel modo che lo scrittore l’usa nel suo scritto, cioè, riconoscendo:
lo stile ed il fine;
la cornice storico-narrativa;
l’applicazione simbolica (senza forzare il testo);
la dichiarazione profetica;
l’insegnamento spirituale alla luce di altri passi.
5) EPERIENZA “UNICA” E “NORMATIVA”.
Prima di accettare come genuina una certa esperienza dovremmo chiederci: tale manifestazione esiste nella Bibbia? Nel caso in cui esista, è intesa come una norma valida per tutti, oppure sono degli episodi unici? Per meglio spiegare questo concetto facciamo alcuni esempi.
Atti 5:12 a 16
12 Molti segni e prodigi erano fatti tra il popolo per le mani degli apostoli; e tutti di comune accordo si ritrovavano sotto il portico di Salomone. 13 Ma nessuno degli altri osava unirsi a loro; il popolo però li esaltava. 14 E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore; 15 tanto che portavano perfino i malati nelle piazze, e li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ne coprisse qualcuno. 16 La folla accorreva dalle città vicine a Gerusalemme, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti.
Atti 19:11 e 12
11 Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; 12 al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano.
Supponiamo che ci sia : Il “ministerio dell’ombra”.
E il ministerio dei fazzoletti e asciugamani
Supponiamo che ci sia oggi qualcuno con un dono di guarigione come quello che abbiamo letto in
Atti 5:12 a 16 e Atti 19:11 e 12
SUPPONIAMO CHE
gli ammalati vengono guariti mettendosi all’ombra del ministro del Vangelo quando passa per la strada.
oppure gli ammalati vengono guariti mettendosi addosso asciugamani e fazzoletti appartenenti al ministro del Vangelo
la notizia si diffonde ed altri ministri comincino a pretendere di aver ricevuto “il ministerio dell’ombra”;
E il ministerio dei fazzoletti e asciugamani
Studi Biblici cominciano ad insegnare l’importanza ed il bisogno del “ministerio dell’ombra“, E il ministerio dei fazzoletti e asciugamani
insieme a suggerimenti pratici per vedere manifestati i segni di questi ministeri in ogni chiesa locale.
SAREBBE BUONO ?
La risposta alla domanda iniziale è SI infatti
(Atti 5:15 e Atti 19:11 e 12 ).ne parlano, con grandi miracoli
Tuttavia, la risposta alla domanda : SAREBBERO BUONI QUESTI MINISTERI ? è NO.
Nessuno degli altri apostoli risulta aver ricevuto
“il ministerio dell’ombra”, ma soltanto Pietro.
“E il ministerio dei fazzoletti e asciugamani “ Soltanto Paolo
Potremmo immaginare che cosa sarebbe avvenuto nella Chiesa del primo secolo se gli altri apostoli avessero abbandonato il proprio ministerio meno spettacolare, cioè quello di pregare semplicemente per i malati, e avessero cominciato a digiunare e a pregare per ottenere il “ministerio dell’ombra” E il ministerio dei fazzoletti e asciugamani ?
La Chiesa sarebbe stata interamente coinvolta in un metodo particolare ed avrebbe abbandonato il modello normativo dato dal Signore agli apostoli: (Marco 16:18). “Imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno”
La procedura regolare per una persona malata non è quella di cercare “l’ombra”,o indossare fazzoletti e asciugamani appartenenti a uomini di Dio
ma leggiamo (Giacomo 5:14 a 15 ).
14 C‘è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore: 15 la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo ristabilirà; se egli ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati
b. La morte di Anania e Saffira. Va spiegata come il risultato dell’applicazione della disciplina di chiesa? V’è qualche altro esempio di disciplina di chiesa con un’esecuzione istantanea dello Spirito Santo? Dovremmo prevedere nelle nostre riunioni di culto la presenza di un medico legale per constatare la morte, oppure quella di un becchino?
Deve essere considerata un’eccezione o una regola, è un caso unico o normativo?
Dal resto delle Scritture si menzionano episodi del genere non furono ripetuti; perciò ne consegue che il modello da seguire nel trattare il peccato nella vita di un membro di chiesa è quello di Matteo 18:15-20 e di I Corinzi 5:9-12.
NOTA : A PROPOSITO DELLA SANTA CENA :
1 Corinzi 11: 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.
30 Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. 31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 32 ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo. 33 Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio.
Quanto alle altre cose, le regolerò quando verrò.
Questo fatto accadde solo Nella chiesa di Corinto,episodi del genere non furono ripetuti .
I fenomeni verificatosi il giorno della Pentecoste
(Atti 2:2-4). Nel giorno della Pentecoste si verificarono tre fenomeni particolari:
1) le lingue di fuoco,
2) il vento impetuoso
3) il parlare in lingue.
È evidente che il vento e le lingue di fuoco sono avvenimenti unici. Nella Scrittura non sono descritti altri casi in cui si siano verificati episodi simili. Non possiamo, quindi, farne una dottrina, né esortare i credenti che prima di essere battezzati nello Spirito Santo si deve poter sentire il vento e cadere il fuoco”.
Il parlare in altre lingue, però, si manifesta ancora quando qualcuno è ripieno dello Spirito Santo (Atti 10:44-46; 19:6).
Quindi, accettiamo il parlare in altre lingue come normativo in quanto rappresenta l’evidenza fisica iniziale del Battesimo nello Spirito Santo.
Quello che “il ministerio dell’ombra” di Pietro
o dei fazzoletti e asciugamani di Paolo,
il caso disciplinare di Anania e Saffira ,
l’episodio nella chiesa di Corinto,qualcuno si ammalava e moriva perché non consapevoli della Cena del Signore
e i fenomeni del giorno della Pentecoste
illustrano che lo Spirito Santo può agire sovranamente nell’arco di un periodo limitato di tempo ed in maniera unica, ma che tale opera da parte del Signore non è designata come normativa nell’esperienza della Chiesa.
Siamo in grado di distinguere una dottrina o un’esperienza normativa quando,è esplicitamente e (chiaramente) approvata, raccomandata, ripetuta in modo consistente o comandata nella Scrittura.
Perciò chiediamoci: i fenomeni legati al risveglio della “Benedizione di Toronto” sono dei modelli normativi nell’adorazione cristiana ed un comportamento
esplicitamente insegnato nella Scrittura?
IL FONDAMENTO DEI PRECEDENTI STORICI.
Questi strani fenomeni, secondo i sostenitori della “Benedizione di Toronto”, non sono da considerarsi estranei dal contesto biblico, inoltre la storia della chiesa, in certi particolari risvegli, è ricca di simili episodi.
A supporto di queste esperienze richiamano esempi analoghi, verificatesi in America e in Inghilterra, e citano Jonathan Edwards; John Wesley, George Whitfield, Charles Finney, Peter Cartwrigh, M. B. Woodworth-Etter e recentemente Kathryn Kuhlman.
Tutto ciò si può contestare con alcune precisazioni:
-
L’eccezionalità di tali fenomeni.
Quello che spesso non notano i difensori di tali manifestazioni spirituali è che nei risvegli del passato si manifestarono in pochi casi, piuttosto che in forma generalizzata;
inoltre rappresentavano un’eccezione, invece che una regola di comportamento.
-
La spontaneità di tali fenomeni. Certe manifestazioni, dinanzi alla presenza di Dio, non sono state provocate da un particolare contatto umano, ma sono state sempre spontanee, in quanto suscitate da un profondo sentimento ravvedimento dei propri peccati, oppure da liberazioni di spiriti immondi.
Considerando le stesse fonti biografiche citate, la conclusione che si può trarre è che non è sufficiente rifarsi ad una certa casistica per convalidare tali fenomeni, in quanto dottrine e metodi, prima di essere accettati, bisogna che siano confermati dalla Parola.
Il grande problema che deve angosciare la coscienza cristiana è quello di sapere come parlare del vero Dio della Bibbia all’uomo oggi .
Oggi, come duemila anni fa, dobbiamo avere la certezza che Dio continua a confermare la predicazione della sua Parola con la potenza dello Spirito Santo e la dimostrazione della sua onnipotenza
I Corinzi 2:1-5;
1Cor 2:1 E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; 2 poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. 3 Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; 4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Ebrei 2:4 …. mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.
Il Evangelo consistere nell’annuncio della
” della croce”;
nella rigenerazione potente operata dallo Spirito Santo nella vita del credente;
nel rimanere ancorati alla Parola di Dio con fedeltà e perseveranza; conducendo una vita santa nel cospetto di Dio e degli uomini.
COSTRUIRE SU UN SOLIDO FONDAMENTO.
Per meglio valutare la realtà di determinate esperienze spirituali farò un esempio molto evidente. Sicuramente siete a conoscenze delle varie apparizioni della Madonna o di altri fenomeni come statue e quadri che lacrimano sangue o della liquefazione del sangue di S. Gennaro, oppure dei miracoli attribuiti da padre Pio.
Come evangelici, non abbiamo nessuna esitazione a valutare questi fenomeni alla luce della Scrittura.
Tuttavia dobbiamo ammettere e riscontrare alcuni effetti collegati a queste realtà:
-
Delle persone sono state testimoni oculari di questi fenomeni. Innumerevoli folle di pellegrini visitano i “luoghi santi”.
-
Scientificamente sembrano dei fenomeni inspiegabili
-
Le persone coinvolte dicono di avere sperimentato un cambiamento spirituale notevole. Migliaia di persone si sono sentite ristorate spiritualmente e la loro devozione verso Dio ha subito un cambiamento radicale.
-
I messaggi delle veggenti e dei veggenti mariani affermano di aver ricevuto delle rivelazioni straordinarie per la crescita della Chiesa e la Signoria di Cristo.
Il vescovo di Civitavecchia, a proposito della statuetta che lacrimò sangue, disse che era un “segno profetico per la Chiesa”.
Questi fenomeni hanno un grande impatto sociale. Per giorni e giorni i mass media hanno dato ampio risalto a questi eventi.
In ogni caso, tutto ciò non ci ha influenzato più di tanto.
Senza alcuna esitazione abbiamo riconosciuto che questi fenomeni rientrano in un sistema religioso, che ha apertamente abbracciato insegnamenti che non si ritrovano nella Bibbia: come :
la preghiera ai santi,
il purgatorio,
la transustanziazione,
le indulgenze,
il primato papale,
la preghiera per i morti,
l’immacolata concezione,
la perpetua verginità di Maria e la sua assunzione in cielo dove agisce da mediatrice dinanzi a Dio.
Gli esempi citati, ci spingono a fare alcune riflessioni:
-
Non tutti i fenomeni spirituali sono genuini. Se ciecamente accettiamo tutti i fenomeni non scritturali semplicemente sulla base delle nostre sensazioni, delle nostre esperienze o soltanto perché molte persone vengono coinvolte, allora rischiamo di essere trascinati in una pericolosa soggettività che nel tempo ci spingerà sempre più lontano dal cristianesimo biblico
(Matteo 24:24). perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti
L’insegnamento del passato.
La chiesa,Il Corpo di Cristo, è stata testimone di molti “venti di dottrina” che hanno soffiato nel tempo. Molto spesso i responsabili che sposano l’ultima ondata neopentecostale tendono anche a seguire la prossima, quando la precedente è scomparsa.
Così, alcuni sostenitori e seguaci delle “mode” precedenti, ora difendono la “Benedizione di Toronto”.
Si dimentica con molta facilità come la loro enfasi su aspetti portati all’estremo abbia lasciato un gran numero di persone spiritualmente confuse ed anche chiese divise.
-
Segnali preoccupanti. Certe manifestazioni fisiche incontrollabili, come rotolarsi, cadere indietro, gemere, ridere nello spirito ecc. siano i segni inconfondibili demoniaci.
-
Il pericolo reale. La perdita dell’autocontrollo, della coscienza razionale, rende la persona facilmente vulnerabile all’azione diabolica (per es. l’ipnosi).