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CANTICO DEI CANTICI

                                    CANTICO DEI CANTICI

 

                    Cantico dei Cantici, di Salomone.

 

         INTRODUZIONE

Cantico dei Cantici significa :

Il cantico per eccellenza,

Il magnifico cantico,
L’insuperabile cantico,

Il cantico di inestimabile valore.

Nessun altro Cantico potrà mai superalo, essergli uguale, minimamente
Questo è il significato di Cantico dei Cantici. Esso è di Salomone. Certo,
Salomone è stato sapientissimo. lo Spirito del
Signore è il vero autore di questo libro che  attraverso Salomone vuole  rivelarci grandi verità. Niente di ciò che fa lo Spirito del Signore è privo di verità e di grande significato

Il cantico dei Cantici è un elogio alla Genesi , è l’espressione più alta della creazione dell’uomo e della donna,infatti il Cantico dei Cantici

descrive la perfezione dei due corpi : della donna e dell’uomo e la relazione d’amore più profonda tra l’uomo e la donna, è una relazione etero :

Genesi 1:27 Dio creò luomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

 

Genesi 2:18  Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui».

 

Genesi 2:22 a 25  Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. 23 L’uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo». 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.

25 L‘uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.

 

Genesi 4:1 Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo con l’aiuto del SIGNORE».

 

 

IL PECCATO HA DISTRUTTO TUTTO QUESTO :

Vediamo che  non c’è più il vero rapporto etero,è entrato il rapporto contro natura fin dai tempi antichi L’OMOSESSUALITA’

Che cosa dice la Bibbia sull’omosessualità

L’omosessualità è un peccato?

Risposta: La Bibbia ci dice costantemente che l’attività omosessuale è un peccato

Genesi 19:1-13; I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andare loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, 2 e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino». Essi risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli fece loro tanta premura, che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Egli preparò per loro un rinfresco, fece cuocere dei pani senza lievito ed essi mangiarono.

4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: 5 «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro». 6 Lot uscì verso di loro sull’ingresso della casa, si chiuse dietro la porta, e disse: 7 «Vi prego, fratelli miei, non fate questo male! 8 Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all’ombra del mio tetto». 9 Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest’individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s’avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. 11 Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta.

12 Quegli uomini dissero a Lot: «Chi hai ancora qui? Fa’ uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi è in questa città, 13 perché noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti è grande davanti al SIGNORE, e il SIGNORE ci ha mandati a distruggerlo».

Levitico 18:22; 22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.

23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.

24 Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi. 25 Il paese ne è stato contaminato; per questo io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti. 26 Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete nessuna di queste cose abominevoli: né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita in mezzo a voi. 27 Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi, e il paese ne è stato contaminato. 28 Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi. 29 Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno eliminati dal mezzo del loro popolo. 30 Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono il SIGNORE vostro Dio”».

NOTA : Levitico 18:23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.

Il Signore già proibiva il peccato di zoofilia o zooerastia E’ una deviazione o perversione sessuale, è un disturbo sessuale riferito ai rapporti sessuali con animali.

Torniamo alla omosessualità

Romani 1:26-27

26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Romani 1:26-27 insegna chiaramente  che l’omosessualità è un risultato dell’aver negato e disubbidito a Dio. Quando una persona persevera nel peccato e nell’incredulità, la Bibbia ci dice che Dio la “abbandona” a peccati ancor più malvagi e depravati per mostrarle che la vita senza Dio è inutile e senza speranza.

1 Corinzi 6:9 afferma che né gli “effeminati” né i “sodomiti” erediteranno il regno di Dio.

Dio non crea una persona con desideri omosessuali. La Bibbia ci dice che una persona diventa omosessuale a causa del peccato (Romani 1:24-27) e, in definitiva, per propria scelta.

Una persona potrebbe nascere con una maggiore predisposizione all’omosessualità, così come alcuni nascono con la tendenza alla violenza e ad altri peccati. Questo non scusa la persona che sceglie di peccare cedendo ai suoi desideri peccaminosi. Se una persona nasce con una maggiore predisposizione all’ira o alla rabbia, questo la giustifica forse a cedere a tali desideri? No di certo! Vale lo stesso per l’omosessualità.

Tuttavia, la Bibbia non descrive l’omosessualità come il peccato “maggiore” di tutti gli altri. Tutti i peccati offendono Dio. L’omosessualità è una delle molte cose elencate in

1 Corinzi 6:9-10 che escludono dal regno di Dio.

Secondo la Bibbia, il perdono di Dio è a disposizione dell’omosessuale proprio come lo è di un adultero, di un idolatra, di un omicida, di un ladro, ecc.

Dio promette anche la forza per la vittoria sul peccato, omosessualità inclusa, a tutti coloro che crederanno in Gesù Cristo per la loro salvezza

 1 Corinzi 6:11; 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.

2 Corinzi 5:17. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

 

Il Cantico dei Cantici è pieno di Gesù; presentato in modo del tutto particolare.Il Signore qui non è visto come “Salvatore” neppure come “Re” o “Sommo Sacerdote”, né come “Giudice” “Profeta” e nemmeno come il solo “Autore della nostra salvezza” né come “Il Gran
Pastore delle pecore”
né come “L’Iddio Onnipotente” o “IL RE dei REed infine neppure come
“Sicurezza del Suo popolo”.
In questo libro Gesù è presentato in una relazione più cara e intima di tutte queste, qui Gesù è presentato come il nostro “SPOSO” nell’unione matrimoniale con la Sua sposa la Sua Chiesa.
E’una delle cose più preziose.
Questo libro deve essere compreso come lo scambio reciproco degli affetti dello Sposo e della Sposa, ed è l’espressione dell’anima verso Cristo in una particolare relazione.

La Chiesa è la sposa di Cristo. Questa è una figura molto comune nel Nuovo Testamento che
possiamo leggere

 

in Efesini 5 :25 a 27 …Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

Apocalisse 19:7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.

 

Apocalisse 21: 9 Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell’Agnello».

10 Egli mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio,

 

In questo libro Dio utilizza questa figura dell’affetto umano per trasferire alle nostre menti, il Suo grande amore.
Egli utilizza il meglio dell’amore umano per rivelarci, e farci capire il grande e meraviglioso amore
che Lui ha per noi.

                                                                CANTICO dei CANTICI 1
Iniziamo con la storia di questo piccolo libro del Cantico dei Cantici.
Dopo aver fatto un’ampia introduzione, passiamo ora a considerare i vari capitoli.
La cosa più importante da fare durante lo studio di questo libro è la sua applicazione alla nostra vita.
In questo studio, infatti, vedremo una bellissima relazione d’amore tra il credente e il Signor Gesù Cristo.

CANTICO DEI CANTICI: E’ L’INCONTRO CON UN PASTORE E UNA CONTADINA ( LA SULAMITA : Deriva Dall’ebraico Shulammite : Dal termine ebraico (shalom, “pace”, pacifico ;

Dal vocabolo ebraico shalem, col significato di “completa”, “perfetta” )

 

L’AMATA :
L’amata parla del suo amato. Lui sta baciando la sua amata

 Cantico dei Cantici 1:2 Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino

 In questo versetto vediamo un’affezione pura, serena e ardente, che ispira questa notevole effusione d’amore.

Il bacio a quei tempi era la promessa di un segno di pace.

La ragazza il cui nome è Sulamita è figlia della pace.
Il bacio è anche un segno d’amicizia molto intima e in questo caso ci parla dell’intimità della relazione fra Gesù e la Sua Chiesa.

Egli ci ha parlato di pace, solo Lui può parlare di pace al cuore umano.

Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo

Il bacio è anche segno di riconciliazione, come c’è descritto nell’incontro che avvenne tra il figliuol
prodigo pentito che ritorna a cosa dal padre.

Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.

 

Nota: Quando si celebra un matrimonio ed entrambi gli sposi hanno professato il “sì”, si sente dire spesso:
“Puoi baciare la sposa”. Il bacio è una cosa solenne; esso suggella il patto matrimoniale.

Oltre al bacio, il Signore Gesù ci ha  fatto conoscere anche IL SUO AMORE

 

“Poiché le tue carezze sono migliori del vino”

 

L’amore di Gesù è veramente dolce, e migliore del vino.
Qui è descritto in modo metaforico ciò che produce una grande gioia ( il vino )

Paolo scrisse in Efesini 5:18 di essere ripieni dello Spirito Santo, in modo che possiamo
sperimentare l’entusiasmo di appartenere a Cristo e di avere un intimo rapporto personale con Lui!

Efesini 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; 21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

 

 

Cantico dei Cantici 1:3 I tuoi profumi hanno un odore soave;il tuo nome è un profumo che si spande;

perciò ti amano le fanciulle!

 

L’amato attrae la ragazza con il suo profumo, Quando Gesù iniziò la Sua vita sulla terra, gli fu portato in dono della mirra, perché ci fosse profumo vicino al suo corpo.

Durante la Sua vita sulla terra, dalla Sua nascita alla Sua morte c’è stato un odore soave che Egli ha sempre sparso ovunque andasse, cosi come quando al termine della Sua vita Maria Lo unse con un profumo di gran prezzo.

Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio.

 

Il verso 3 del capitolo 1 del Cantico dei Cantici parla di una fragranza, un aroma che si espande. Aroma e fragranza è il nome stesso dell’amato.

Cristo Gesù è il profumo del Padre È questo il significato più alto nei racconti evangelici dell’unzione di Gesù.

 

Marco 14:1-3 Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo; 2 infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo». 3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l’alabastro, gli versò l’olio sul capo.

 

In Atti 4:12 ci è detto che “In nessun altro è la salvezza perché non vi è nessun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini per i Quale possiamo essere salvati. Solo il nome di Gesù.

 

Il nome di Gesù è un profumo meraviglioso : è il Suo amore per noi! Egli morì sulla croce per pagare tutti i nostri

peccati, e questo profumo si è sparso e si può sentire fino ai giorni nostri.

Efesi 5:1 e 2

1 Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati; 2 e camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

 L’apostolo Paolo dice di se stesso che lui è il profumo di Cristo, per attrarre a Cristo ogni uomo.

Lui è profumo di vita, ma anche profumo di morte.

 

2 Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. 15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; 16 per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.

 

Cantico dei Cantici 1:4 Attirami a te!

Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino!

A ragione sei amato!

 

Questo è uno dei più bei brani della scrittura.

L’espressione dell’amore per Gesù, è il desiderio di avere una stretta amicizia con Lui. C’è anche la consapevolezza di non poter riuscire ad arrivare a tale punto; non possiamo

raggiungerlo perché è troppo alto per noi. E’ a questo punto che noi gli diciamo “attirami a Te”. Egli lo ha fatto scendendo verso di noi.

Anche se sei già un figlio di Dio puoi dire ugualmente: “attirami a te“.Lasciati prendere da Lui che ti solleverà fin dove tu non potrai mai arrivare da solo, riconoscilo come

tuo Salvatore ed Egli ti alzerà in alto a godere delle gioie del cielo. Gesù disse queste parole in Giovanni 6:44. “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato” .

 Il Signor Gesù disse ancora ai suoi in Giovanni 15:16. “Non siete voi che avete scelto me, ma sono

io che ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome egli ve lo dia. Io sono venuto a cercarvi”.

 

Lui che ha cercato noi e anche

oggi sta ancora cercando, noi dobbiamo solo dire: “Signore attirami a Te”.

 

“Noi ti correremo dietro”.

 

non significa che chiediamo a Lui di attirarci perché siamo pigri e indifferenti, ma perché siamo incapaci di arrivare a Lui. Il nostro spirito ha spesso la volontà, il desiderio, ma siamo deboli. Egli ci deve attirare.

Ecco alcuni incoraggiamenti che troviamo dalla Bibbia, che è la Parola di Dio:

 

In Ebrei 12:1-2 leggiamo: Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera

di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia,

e si è seduto alla destra del trono di Dio.

 Quando lo invochiamo dicendo “attirami a te, e io ti correrò dietro”,

 

 Egli risponde: “Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti”. Gli appartamenti qui menzionati sono l’intimità, il segreto della

Sua presenza, la Sua tenda, come il luogo santissimo nel santuario.

Salmo 27:4 Una cosa ho chiesto al SIGNORE,

e quella ricerco:

abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del SIGNORE,

e meditare nel suo tempio.

5 Poich’egli mi nasconderà nella sua tenda in giorno di sventura,

mi custodirà nel luogo più segreto della sua dimora,

mi porterà in alto sopra una roccia.

 

Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

CANTICO dei CANTICI cap. 1
Iniziamo con la storia di questo piccolo libro del Cantico dei Cantici.
Dopo aver fatto un’ampia introduzione, passiamo ora a considerare i vari capitoli.
La cosa più importante da fare durante lo studio di questo libro è la sua applicazione alla nostra vita.
In questo studio, infatti, vedremo una bellissima relazione d’amore tra il credente e il Signor Gesù Cristo.

CANTICO DEI CANTICI: E’ L’INCONTRO CON UN PASTORE E UNA CONTADINA ( LA SULAMITA : Deriva Dall’ebraico Shulammite : Dal termine ebraico (shalom, “pace”, pacifico ;

Dal vocabolo ebraico shalem, col significato di “completa”, “perfetta” )

 L’AMATA :
L’amata parla del suo amato. Lui sta baciando la sua amata

 Cantico dei Cantici 1:2  Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino

 In questo versetto vediamo un’affezione pura, serena e ardente, che ispira questa notevole effusione d’amore.

Il bacio a quei tempi era la promessa di un segno di pace.

La ragazza il cui nome è Sulamita è figlia della pace.
Il bacio è anche un segno d’amicizia molto intima e in questo caso ci parla dell’intimità della relazione fra Gesù e la Sua Chiesa.

Egli ci ha parlato di pace, solo Lui può parlare di pace al cuore umano.

Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo
Il bacio è anche segno di riconciliazione, come c’è descritto nell’incontro che avvenne tra il figliuol
prodigo pentito che ritorna a cosa dal padre.

Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.

 Nota: Quando si celebra un matrimonio ed entrambi gli sposi hanno professato il “sì”, si sente dire spesso:
“Puoi baciare la sposa”. Il bacio è una cosa solenne; esso suggella il patto matrimoniale.

Oltre al bacio, il Signore Gesù ci ha  fatto conoscere anche IL SUO AMORE
“Poiché le tue carezze sono migliori del vino”

 L’amore di Gesù è veramente dolce, e migliore del vino.
Qui è descritto in modo metaforico ciò che produce una grande gioia ( il vino )
Paolo scrisse in Efesini 5:18 di essere ripieni dello Spirito Santo, in modo che possiamo
sperimentare l’entusiasmo di appartenere a Cristo e di avere un intimo rapporto personale con Lui!

Efesini 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; 21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

 Cantico dei Cantici 1:3 I tuoi profumi hanno un odore soave;il tuo nome è un profumo che si spande; perciò ti amano le fanciulle!

 

L’amato attrae la ragazza con il suo profumo, Quando Gesù iniziò la Sua vita sulla terra, gli fu portato in dono della mirra, perché ci fosse profumo vicino al suo corpo.

Durante la Sua vita sulla terra, dalla Sua nascita alla Sua morte c’è stato un odore soave che Egli ha sempre sparso ovunque andasse, cosi come quando al termine della Sua vita Maria Lo unse con un profumo di gran prezzo.

Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio.

 

Il verso 3 del capitolo 1 del Cantico dei Cantici parla di una fragranza, un aroma che si espande. Aroma e fragranza è il nome stesso dell’amato.

Cristo Gesù è il profumo del Padre È questo il significato più alto nei racconti evangelici dell’unzione di Gesù.

 

Marco 14:1-3 Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo; 2 infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo». 3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l’alabastro, gli versò l’olio sul capo.

 

In Atti 4:12 ci è detto che “In nessun altro è la salvezza perché non vi è nessun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini per i Quale possiamo essere salvati. Solo il nome di Gesù.

 

Il nome di Gesù è un profumo meraviglioso : è il Suo amore per noi! Egli morì sulla croce per pagare tutti i nostri

peccati, e questo profumo si è sparso e si può sentire fino ai giorni nostri.

Efesi 5:1 e 2

1 Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati; 2 e camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

 L’apostolo Paolo dice di se stesso che lui è il profumo di Cristo, per attrarre a Cristo ogni uomo.

Lui è profumo di vita, ma anche profumo di morte.

 2 Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. 15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; 16 per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.

 

Cantico dei Cantici 1:4  Attirami a te!

Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino!A ragione sei amato!

 Questo è uno dei più bei brani della scrittura.

L’espressione dell’amore per Gesù, è il desiderio di avere una stretta amicizia con Lui. C’è anche la consapevolezza di non poter riuscire ad arrivare a tale punto; non possiamo

raggiungerlo perché è troppo alto per noi. E’ a questo punto che noi gli diciamo “attirami a Te”. Egli lo ha fatto scendendo verso di noi.

Anche se sei già un figlio di Dio puoi dire ugualmente: “attirami a te“.Lasciati prendere da Lui che ti solleverà fin dove tu non potrai mai arrivare da solo, riconoscilo come

tuo Salvatore ed Egli ti alzerà in alto a godere delle gioie del cielo. Gesù disse queste parole in Giovanni 6:44. “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato” .

 Il Signor Gesù disse ancora ai suoi in Giovanni 15:16. “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome egli ve lo dia. Io sono venuto a cercarvi”.

 

Lui che ha cercato noi e anche oggi sta ancora cercando, noi dobbiamo solo dire: “Signore attirami a Te”.

 “Noi ti correremo dietro”.

 non significa che chiediamo a Lui di attirarci perché siamo pigri e indifferenti, ma perché siamo incapaci di arrivare a Lui. Il nostro spirito ha spesso la volontà, il desiderio, ma siamo deboli. Egli ci deve attirare.

Ecco alcuni incoraggiamenti che troviamo dalla Bibbia, che è la Parola di Dio:

 In Ebrei 12:1-2 leggiamo: Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.

 Quando lo invochiamo dicendo “attirami a te, e io ti correrò dietro”,

 Egli risponde: “Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti”. Gli appartamenti qui menzionati sono l’intimità, il segreto della Sua presenza, la Sua tenda, come il luogo santissimo nel santuario.

Salmo 27:4 Una cosa ho chiesto al SIGNORE,

e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del SIGNORE,

e meditare nel suo tempio. 5 Poich’egli mi nasconderà nella sua tenda in giorno di sventura, mi custodirà nel luogo più segreto della sua dimora,

mi porterà in alto sopra una roccia.

 

Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

( confronta Efesi 1:3 )

3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo

 Cantico dei Cantici 1:4 Noi gioiremo e ci rallegreremo a motivo di te il  re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino! A ragione sei amato!

 Noi abbiamo bisogno di più gioia nelle nostre nostra vita, a questo proposito Gesù
disse in Giovanni 10:10: “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
Ancora lo stesso apostolo Giovanni scrisse nella sua prima lettera: 1 Giovanni 1:4 “Queste cose vi scriviamo perché la nostra gioia sia completa”.
Il Signore vuole che noi viviamo una vita piena, e gioiosa. il
punto centrale del cristianesimo è: “Non più io ma Cristo vive in me “

 ….ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino!

 Questo è quanto fanno i giusti, ma chi sono questi giusti? Sono quelli che gli appartengono, quelli che gli hanno detto: “attirami a te” sono coloro che Egli ha rialzato e che devono correre la corsa della vita, guardando a Gesù, l’autore della loro fede.

L’amore di Dio è sparso nei nostri cuori dallo Spirito Santo che c’è dato quando, riconoscendoci perduti peccatori, ci pentiamo, e crediamo che Cristo è morto sulla croce per noi.
Egli desidera manifestare il Suo amore per te,il suo amore e le sue carezze sono più dolci del vino,

Leggiamo cosa c’è detto in Efesini 5:18-19. “Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore”.

 

“Cantando con il vostro cuore al Signore” sarebbe bello sentire cantare una lode al Signore da tutti voi. Ogni giorno abbiamo motivo di lodare il Signore.

la vita cristiana è un cammino nell’amore.
Noi lo amiamo perché Egli ci ha amati per primo, e ci ha amati tanto da dare se stesso per noi.
Ora Egli ci dice: “io desidero il tuo amore”; .

…A ragione sei amato!

Noi lo amiamo perché Egli ci ha amati per primo, e ci ha amati tanto da dare se stesso per noi.

 

 Nei versetti 5 a 6 incontriamo l’amata abbronzata

L’amata

L’amata è scura, quasi bruciata dal sole. Essere scura le conferisce una bellezza particolare, unica. È la bellezza causata dal sudore, del lavoro.

 

5 Sono scura ma bella, o figlie di Gerusalemme,

come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.

6 Non guardate se sono scura;

è il sole che mi ha abbronzata;

i figli di mia madre si sono adirati contro di me;

mi hanno fatta guardiana delle vigne,

ma io, la mia vigna, non l’ho custodita.

 

Le tende di Kedar che sono qui menzionate erano ricavate dalle pelli di pecore e di capre nere, e
ancora oggi si possono vedere molti di questi nomadi che hanno delle tende nere, anche i padiglioni di Salomone erano neri

 

L’amata è scura, quasi bruciata dal sole. Essere scura le conferisce una bellezza particolare, unica. È la bellezza che è sudore, del lavoro.

 

Vi è una bellezza che è artificiale. Come essa viene costruita così sparisce. Ciò che è artificiale, ha sempre bisogno degli artifici per mantenersi.

Oggi moltissima bellezza è artificiale, costruita. È bellezza di plastica, silicone, botulino e mille altri ritrovati della scienza e della tecnica.

È questa una bellezza solo esteriore.

Oggi non c’è la  bellezza dello spirito, dell’anima, del cuore,.

Quella dell’amata invece è una bellezza genuina, pura, senza artifici.

La ragazza abbronzata dal sole, Lavorava fuori perché i figli di sua madre si erano arrabbiati con lei e le avevano detto di accudire alla vigna.

Ma ella dice anche: v 6 . i figli di mia madre si sono adirati contro di me;mi hanno fatta guardiana delle vigne,

ma io, la mia vigna, non l’ho custodita.“.

 

Questo versetto ha dei risvolti particolari :

1) nel senso sociologico : spesso diamo molta enfasi al lavoro, al guadagno,ci affatichiamo per il prossimo,aiutiamo i bisognosi ecc.. tutto ciò è ottimo ma se non abbiamo l’uotocontrollo della nostra vita spirituale se :non guardiamo la nostra vigna cioè il nostro rapporto con il Signore rischiamo di raffreddare la nostra vita spirituale , questo poi ci può allontanare dal Signore .

Dobbiamo amministrare bene il tempo: guardare la vigna degli altri, ma anche la nostra

Dobbiamo avere il tempo sufficiente per crescere spiritualmente e camminare Nello Spirito Santo

 

2) Nel privato : siamo impeganti al massimo per il sostentamento della famiglia,dei figli,della moglie,del marito:

(la vigna degli atri ) ma dobbiamo avere l’autocontrollo della nostra vigna spirituale come detto sopra

3) impegnati al massimo per il servizio del Signore per esempio portare la parola, evangelizzare ecc.( la vigna degli altri )

 tutto ciò è ottimo, e lo dobbiamo fare , ma anche qui dobbiamo avere l’autocontrollo della nostra vigna spirituale , non mettere mai in disparte la nostra vita spirituale,

L’apostolo Paolo scrive 1 Corinzi 9:26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato

 

DOBBIAMO AVERE IL TEMPO ANCHE PER  NOI

TORNIAMO al Cantico dei Cantici 1:6. i figli di mia madre si sono adirati contro di me;mi hanno fatta guardiana delle vigne,ma io, la mia vigna, non l’ho custodita.“.

Questo è il ritratto che lei si è fatta di sé. Aveva qualcosa di bello, ma non si elogiava, poiché non aveva potuto prendersi cura di se stessa. Non aveva avuto tempo di andare al salone di bellezza, di farsi la piega, le unghie e la pulizia del viso. Non aveva potuto fare nulla per accrescere la sua bellezza, le era stato negato perché costretta a lavorare duramente.La sua bellezza era il frutto duro lavoro

L’amata possiede ora una bellezza di sofferenza, di duro lavoro, di esposizione ai raggi del sole. La sua non è una bellezza artificiale.

Il Signore  afferma che ci farà divenire una sposa bellissima.
Questo è il quadro che ci dà : la bellezza della Chiesa ( la sposa è il risultato di una sofferenza )

 Efesini 5:25-27

dove ci è parlato come esempio dell’amore dei mariti verso le loro mogli e dell’amore di Cristo per la chiesa, leggiamo questi versetti:

Efesi 5:25 a 27 “Mariti, amate le
vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo
averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa,
senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile”.

 

Vedete, Cristo ci trasforma nella sua sposa, senza macchia, né ruga, o altri simili difetti ma santa e irreprensibile!

Isaia 53:2 a 5

2 Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella,

come una radice che esce da un arido suolo;

non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi,

né aspetto tale da piacerci.

3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Isaia ci presenta Gesù ( lo sposo ) non attraente, ma sofferente

                   MA

La Croce non privò Gesù della sua bellezza.

La Croce diede a Gesù una bellezza diversa, stupenda.

La bellezza che Gesù rivela e manifesta sulla croce è infinitamente superiore ad ogni altra bellezza: è la salvezza per il peccatore che si ravvede.

Ora la storia si sposta da un’altra parte e la Sulamita parla al pastore che ha appena incontrato,
leggiamo quindi il versetto 7

V 7 O tu che il mio cuore ama,

dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge,

e dove lo fai riposare sul mezzogiorno.

Infatti, perché sarei io come una donna sperduta,

presso le greggi dei tuoi compagni?

 

Ora l’amata si rivolge direttamente al suo amato. Gli chiede dove va a pascolare le greggi. Dove le fa riposare al mezzogiorno. Per incontrarlo ogni giorno. Altrimenti lei è costretta a seguire le greggi dei compagni dell’amato

 ( altri pastori ) si doveva velare in presenza di uomini e nascondere la sua bellezza, solo davanti al suo amato compariva a viso scoperto

v 7 ……. perché sarei io come una donna sperduta,presso le greggi dei tuoi compagni?

2 Corinzi 3:18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.

 

Sotto l’antico patto solamente Mosè aveva facoltà di contemplare la gloria del Signore. Sotto il nuovo patto
noi tutti abbiamo il privilegio di contemplare la gloria del Signore. Mosè dovette velarsi il volto allorché ebbe finito di
parlare al popolo; il nostro viso, invece, è scoperto. Possiamo presentarci a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore. Lo specchio è la Parola di Dio. Accostandoci alla Bibbia vediamo il Signore Gesù rivelato in tutto il suo splendore, quantunque non ancora “faccia a faccia” bensì solamente riflesso nella Parola. Notiamo che quella che noi contempliamo è la gloria del Signore.la bellezza Gesù,

 

 

 

La parola ci dice che c’è un solo pastore da seguire:

Giovanni 10:14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

Torniamo al Cantico dei Cantici al V 7. La Sulamita vuole sapere dove va il suo amato ( pastore ) lei non vuole vagare o girare invano per trovarlo.

In questo versetto vi è una grande rivelazione dello Spirito Santo. Nessuna persona  potrà mai trovare il Signore vagando, andar qua e là,  se notiamo bene al verso 7 Neanche i compagni dell’amato sanno dove lui va a pascolare le greggi e dove
riposa a mezzogiorno. Questo vuol dire che si ha bisogno dell’amato,dell’unico pastore delle anime nostre :

Cristo Gesù

 

Nell’incontro personale  con Cristo, nessuno può
orientare il nostro cammino verso Cristo . Solo l’Amato

( Gesù )  può indicarcelo,è lui che ci attira a sé :

Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».

 

Givanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

 Se noi glielo chiediamo con desiderio ardente e fermezza di cuore e di mente, il Signore si manifesterà e noi possiamo stringere una nuova relazione con Lui.

Se l’anima non stringe una relazione personale con Cristo Gesù, si può anche vivere di qualche ricordo, mai però si potranno celebrare le nozze con Lui.

Si vive al massimo un fidanzamento a distanza, di pensiero, fantasia religiosa o di fede, senza però alcuna concretezza.

Gli altri ci offriranno sempre indicazioni vaghe, di ieri, mai di oggi, mai attuali.

L’amata deve farsi coraggio e chiedere in modo diretto, esplicito, chiaro dove va a riposare il suo amato,lei lo vuole seguire ad ogni costo

Se non fa questo di certo non ama secondo verità,

in profondità. Il suo è un amore superficiale, leggero.

Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

 

Nel versetto 8, Il pastore risponde alla domanda della Sulamita:

 

Cantico dei Cantici 1:8 Se non lo sai, o la più bella delle donne, esci e segui le tracce delle pecore,

e fa’ pascolare i tuoi capretti presso le tende dei pastori.

Prima di tutto amato attesta la bellezza dell’amata. Essa è bellissima tra le donne.

Se tu vuoi trovare l’amato del tuo cuore segui le orme,le tracce…..

 

Giovanni 8:12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita»

 

Cantico dei Cantici 1: 8…. e fa’ pascolare i tuoi capretti presso le tende dei pastori.

Giovanni 10:26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno».

Giovanni 10:9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura

 

È qui che i credenti hanno bisogno di nutrirsi, poiché è il luogo dove di solito l’erba è più ricca e verde. Certamente quest’erba è la figura della Parola di Dio di cui dobbiamo nutrirci quotidianamente. Poi possiamo dare la Parola anche agli altri.

La chiesa, sposa di Cristo, che sarà presentata a Lui in futuro, deve conoscere la Sua Parola oggi, non domani.

Cantico dei Cantici 1:9

 

9 Amica mia, io ti assomiglio

alla mia cavalla che si attacca ai carri del faraone.

 

Queste parole non indicano certo un rimprovero per la sua sposa, non è un paragone offensivo, Lo sposo sta annunciando che è travolto dalla bellezza di questa ragazza contadina, campagnola.

Non ha la grazia di coloro che sono a corte,

Non è mai stata in un salone di bellezza,

Non si è mai presa cura di se stessa,

Ma ha una bellezza naturale impressionante.

 

Nei versetti da 10 a 11 l’amato va avanti e descrive le cose che ha notato:

 

la visione dell’adornamento

10 Le tue guance sono belle in mezzo alle collane,

il tuo collo è bello tra i filari di perle.

 

L’adornamento eseguito

11 Noi ti faremo delle collane d’oro

con dei punti d’argento.

 

Com’è bella quest’espressione e com’è intima. “Le tue guance sono belle”. Il suo collo è bello.

L’amato afferma che vorrebbe ricoprirla con gioielli. Egli vede le sue belle guance risaltare in mezzo alle

collane, ed il suo collo tra le file di perle.

Parla delle parti del corpo che in una situazione sentimentale attirano lo sta attirando. L’amato sta

parlando di questa ragazza che sarà la sua sposa.

Ora, considerando il lato spirituale, la sposa è la chiesa, e lo sposo è il Signor Gesù.

Gesù ( lo sposo ) trova qualche bellezza nella chiesa? No,perché il signor Gesù ci ha trovato tutti quanti dei peccatori perduti.

La ragazza Sulamita aveva una bellezza naturale, anche se era stata trascurata, ma noi non avevamo

nemmeno quella.

Non abbiamo niente che potrebbe attirare il Signor Gesù, noi non gli potevamo portare niente; Egli ha provveduto a tutto.

La risposta sta esclusivamente nel Suo amore e nella Sua grazia, Gesù è andato croce a causa della sua condizione di peccatori , Egli volle provvedere la salvezza

 

Il versetto.11 dice ancora “Noi ti faremo delle collane d’oro con dei punti d’argento”.

Questo è un quadro di ciò che il nostro Sposo celeste farà per i credenti.

Nel passo in Efesini 5 lo spiega così chiaramente e dice. Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso

per lei; lo ha fatto per poterla santificare purificandola con l’acqua della parola.

Gesù sta facendo questo alla Sua chiesa per farla

comparire dinanzi a sé

gloriosa,

senza macchia,

senza rughe,

ma santa, cioè messa da parte per Lui e

irreprensibile.

Egli ci ha redenti. Egli ha pagato il prezzo per noi. Egli ci ha tolto i nostri peccati con la Sua giustizia. Noi siamo coperti della giustizia di Cristo, siamo completamente in Lui, accettati dal nostro amato.

Ecco cosa sta succedendo ora alla Sua chiesa, quando avrà finito la porterà con se in cielo nella sala delle nozze. Ci sarai anche tu a queste nozze?

Per avere il diritto di partecipare a questa festa devi essere provvisto da un invito personale non trasferibile perché altrimenti non potrai mai entrare.

Questo invito ti sarà rilasciato semplicemente al

momento in cui, pentendoti dei tuoi peccati, crederai in Gesù come tuo Salvatore.

Anche la chiesa viene rivestita e adornata dall’opera del Messia

Isaia 61.10  Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE,

l’anima mia esulterà nel mio Dio;

poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza,

mi ha avvolto nel mantello della giustizia,

come uno sposo che si adorna di un diadema,

come una sposa che si adorna dei suoi gioielli.

Apocalisse 19:7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata. 8 Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi».

9 E l’angelo mi disse: «Scrivi: “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».

Cantico dei Cantici 1:12
V. 12 Mentre il re è nel suo convito,

il mio nardo esala il suo profumo

 

Questo versetto ha un significato spirituale molto profondo, perché lo sposo conduce tutti i suoi invitati al tavolo del banchetto.
Possiamo vedere nella storia tutti quelli che hanno accettato l’invito fatto dallo Sposo al Suo banchetto.

Quando Gesù nacque, i pastori scesero dalle colline fino alla stalla per vederlo, poi
giunsero i magi d’oriente per donargli oro, incenso e mirra.

Davide scrisse queste parole nel

Salmo 23:5. “Per me tu imbandisci la tavola sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca”.

 

“IMBANDISCI”: lett. significa “preparare un pranzo in maniera sfarzosa”, “apparecchiare la tavola con abbondanti vivande”. Non è un fast food, non sono cibi surgelati pre-cotti che poi riscaldiamo al microonde. C’è un grande lavoro dietro tutto questo. Gesù ha pagato un grande prezzo per imbandire la tavola e cibare pienamente le nostre anime

(cfr. Giovanni 19:30). 30 Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

“SOTTO GLI OCCHI DEI MIEI NEMICI”:

Meravigliosa immagine. È l’immagine di un re seduto a tavola con i suoi generali che, di ritorno da una battaglia vinta, gustano insieme dei meritati cibi succulenti tra grida e giubilo.

Davanti hanno i nemici, i quali sono stati catturati, legati e posizionati in ginocchio in un angolo della sala

(cfr. Apocalisse 19:17-18).

Fratelli, sorelle c’è vittoria nel nome dì Gesù sul nemico delle nostre anime. Cristo ha vinto, Cristo ha spogliato Satana della sua potenza e autorità (Colossesi 2:13 a 15 ). 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce

LA TAVOLA DELLA GRAZIA.  Una grande tavola ricca, ben imbandita e ben preparata che Cristo ha acquistato per noi gratuitamente (cfr. Isaia 55:1).

E tu sei seduto a quel tavolo?.
Gesù ti dice in Apocalisse 3:20. “Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.”

 

 V 12….il mio nardo( Sostanza profumata, ) esala il suo profumo

 

Il nardo in questo caso nardo è la fragranza e la dolcezza della vita di Gesù;
Lo stesso profumo dovrebbe essere nelle nostre vite, poiché noi siamo in Lui.
Potremo riuscirci se restiamo al tavolo con Lui.

La Cena del Signore è molto importante, se è
veramente un momento di comunione con Lui, se invece è solo una forma o un rito, allora non ha nessun valore.

Che meraviglia è questa comunione con Lui; ci fa avere il profumo di Cristo nella nostra vita di tutti i giorni.

2 Corinzi 2:15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione;

 

Cantico dei Cantici 1:13 Il mio amico è per me come un sacchetto di mirra, che passa la notte sul mio seno.

 

La domanda che ci poniamo è “Chi o cosa passa la notte appoggiato sul suo seno?

Naturalmente la risposta è il sacchetto di mirra.
Per il credente, questo sacchetto di mirra rappresenta Cristo. Rappresenta tutta la vita di Gesù: dalla nascita alla morte .

Alla nascita la mirra fu portata dai magi

Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.

Alla croce, per alleviare le sofferenze,i soldati vollero dare a Gesù la mirra, ma Gesù la rifiutò

Marco 15:23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese

Quando Gesù morì, Giuseppe e Nicodemo portarono della mirra per ungere il suo corpo,

Giovanni 19:39 Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch’egli, portando una mistura di mirra e d’aloe di circa cento libbre. ( 45 Kg )

e la mirra è presente in tutta la sua vita, dalla nascita alla morte.

 

Così, Cristo dovrebbe essere nel tuo cuore durante la notte e quando sei sveglio.

Quando pensieri cattivi ci assalgono

Quando le preoccupazioni assalgono il nostro cuore

Quando siamo ansiosi

Quando siamo preoccupati,

è meglio non continuare a tormentare la nostra mente, ma rivolgersi a Gesù

 

Abbiamo bisogno di seguire il consiglio che troviamo in Filippesi 4:8: “Quindi fratelli (quando siete al limite), tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste , tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui vi è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri”.
Se pensiamo a Cristo, certamente pensiamo anche a tutte queste cose

Cantico dei Cantici 1:14

V. 14 Il mio amico è per me come un grappolo di cipro delle vigne d’En-Ghedi.

 

Il cipro menzionato è il cipresso, esso cresce in abbondanza in Palestina e in Turchia, e in alcune versioni è tradotto anche con “fiore di hennéLa canfora , I fiori crescono in fitti grappoli, e la loro profumazione è gradevole,

 Ora dopo che la sposa ha espresso il suo compiacimento lo
sposo risponde ed ecco cosa dice.

Cantico dei Cantici 1:15

V. 15 Come sei bella, amica mia,

come sei bella! I tuoi occhi sono come quelli dei colombi.

 

È una risposta immediata la Sua. “Come sei bella amica mia, come sei bella”.

Vi ricordate?
Questa giovane ragazza era quella che aveva detto: non guardarmi, che sono scura, perché il sole ha bruciato la mia pelle“.

Ma l’amato le risponde: Come sei bella amica mia, come sei bella”.
L’atteggiamento di questa giovane ci porta a pensare a quello di ognuno di noi quando eravamo peccatori  nei confronti di Dio,le lezioni passate abbiamo letto in

Efesi 5:25, il fatto di come Gesù ha amato la chiesa, che per farla diventare bella , ha sofferto per lei. Il Signor Gesù intercede per noi; Gesù è il nostro Sommo sacerdote, che parla in nostra difesa. Poiché ora siamo in Cristo, il Padre non vede più iniquità in noi È questo il modo nel quale Egli oggi guarda la chiesa e quindi ognuno che ha creduto in Cristo, dicendoci con amore. “Come sei bella“.

Il segreto di questa bellezza è in questo particolare: “i tuoi occhi sono come quelli dei colombi”.
I colombi nella Bibbia sono il simbolo :

Della purezza

Della tenerezza,

Della libertà,

Della fedeltà.

Lo sposo ha detto alla sposa quanto è bella, ma ora Lei dice la stessa cosa a Lui.

 

Cantico dei Cantici 1:16,17

V. 16 Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto è verdeggiante.

V. 17 Le travi delle nostre case sono di cedro, i nostri soffitti sono di cipresso.

Lo sposo, Cristo, è veramente bello e interamente amabile per chi crede in Lui.La parola “amabile” in ebraico è “naim” essa è usata per descrivere le meravigliose melodie del
santuario che troviamo scritto nel Salmo 135:3 Lodate il SIGNORE, perché il SIGNORE è buono; salmeggiate al suo nome, perché è amabile”.
Cristo è amabile; è meraviglioso!

…Anche il nostro letto è verdeggiante

 Ci parla del nostro riposo in Cristo

salmo di Davide 23:2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme”.

 

Quando il gregge, giace su verdi pascoli, è soddisfatto, perché ha mangiato in abbondanza ed è sazio.
Questa è la risposta all’invito di Cristo di andare a Lui e riposarsi. Egli invita tutti quelli che sono aggravati ed affaticati ad andare da Lui per trovare riposo

Cantico dei Cantici 2:1

Nel capitolo secondo del libro dei Cantico dei Cantici il tema principale è la presentazione dell’amata, con il titolo di ROSA DI SHARON , Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli.

 Il linguaggio qui esposto si potrebbe applicare benissimo alla sposa, ma in realtà è una figura del Signore Gesù Cristo e della Sua bellezza riflessa alla Sposa.

questi due fiori ci parlano di regalità e umiltà, caratteristiche naturali che sono applicabili solo a Cristo Gesù

                                                                     CURIOSITA’

LA ROSA DI SHARON è una pianta originaria della Siria, caratterizzata da fiori grandi dai colori molto vivaci e un portamento eretto del fusto. Dotata di numerose ramificazioni, questa specie possiede foglie verde scuro intenso di forma ovale e con il margine frastagliato.

 La Rosa di Sharon, una volta sviluppata, può raggiungere un’altezza media di 2 o 3 metri.

la Rosa di Sharon è famosa soprattutto per le sue infiorescenze: i boccioli, che fioriscono a partire dalla primavera inoltrata fino all’autunno, hanno un diametro di circa 8 cm e sono valorizzati dai colori sgargianti come il viola, il rosso, il giallo.

                         …Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli.

 Teologi e padri della chiesa affermano che queste siano parole dello sposo e non della sposa

                                         Quel io Sono appartiene a Cristo:

 

“…Io sono il pane della vita… Giovanni 6:48 Io sono il pane

                                                                                della vita.

 “Io sono la vera vite”   Giovanni 15:1 «Io sono la vera vite e

                                                     il Padre mio è il vignaiuolo.  

 «Io sono il buon pastore ».Giovanni 10:11

Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.

 

«Io sono la porta! »

Giovanni  10:7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore

 «Io sono la luce del mondo».

Giovanni 8:12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

 

 «Io sono la risurrezione e la vita..»

Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà

 Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino

Apocalisse 22:16 Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino».

 «Io sono l’alfa e l’omega, – dice il Signore Dio, – colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente.»

Apocalisse 1:8 «Io sono l’alfa e l’omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente».

«Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.»  

Apocalisse 22:13 Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.

 

Cantico dei Cantici 2:2

Quale un giglio tra le spine, tale è l’amica mia tra le fanciulle

 In mezzo a questi gigli crescevano anche parecchi arbusti contorti e spinosi del deserto, ma questi gigli con il loro profumo i rami degli arbusti spinosi si allontanano cosi i gigli possono allargare le loro fresche e verdi foglie in contrasto con questi arbusti spinosi.

Il Giglio tra le spine è una figura di Gesù sofferente ma che si erge vincendo la morte e il peccato

Isaia 53: 3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore,

ognuno di noi seguiva la propria via;

ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.

7 Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la bocca.

Come l’agnello condotto al mattatoio,

come la pecora muta davanti a chi la tosa,

egli non aprì la bocca.

8 Dopo l’arresto e la condanna fu tolto di mezzo;

e tra quelli della sua generazione chi rifletté

che egli era strappato dalla terra dei viventi

e colpito a causa dei peccati del mio popolo?

9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi,

ma nella sua morte, egli è stato con il ricco,

perché non aveva commesso violenze

né c’era stato inganno nella sua bocca.

10 Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti.

Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato,

egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni,

e l’opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani.

11 Dopo il tormento dell’anima sua vedrà la luce e sarà soddisfatto;

per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti,

si caricherà egli stesso delle loro iniquità.

12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

egli dividerà il bottino con i molti,

perché ha dato se stesso alla morte

ed è stato contato fra i malfattori;

perché egli ha portato i peccati di molti

e ha interceduto per i colpevoli.

 

Il Giglio tra le spine è una figura della Chiesa sofferente ( tra le spine ) ma che emana il profumo di Cristo si erge vincitrice

 Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. ( confronta Apocalisse 9.2 )

 Cristo è il giglio delle valli  Lui è puro, lui è amabile, è bello, perciò anche la sua sposa è un giglio,
perché porta l’immagine della sua bellezza e la riflette agli uomini.
Questo è ciò che deve fare la chiesa oggi, rivelare ad un mondo pieno di spine, di rovi, la bellezza e la fragranza di Cristo

Ora la sposa parla del suo amato usando un paragone.
Dopo aver parlato di una rosa e di un giglio, il versetto 3 ci parla di una cosa difficile da trovare:

un  MELO NEL BOSCO

Cantico dei Cantici 2:3

Qual è un melo tra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i giovani

 un melo tra gli alberi di un bosco è alquanto difficile, se non impossibile da trovare,il cantico descrive questo albero bello  grande , rigoglioso è bello stare alla sua ombra, anche questa è un’immagine di Cristo

Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.

 

Salmo 91:1 Chi abita al riparo dell’Altissimo

riposa all’ombra dell’Onnipotente.

 

Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle;

sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,

Padre eterno, Principe della pace,

 

Cantico dei Cantici 2:4
In questo passo c’è la storia della giovane Sulamita il cui cuore fu conquistato da un pastore che tornando il re, la prende  e la conduce nel suo palazzo reale a Gerusalemme:

               questa è la casa del convito.
In questo breve riassunto vi è una bellissima immagine della chiesa che sarà la sposa di Cristo, e che sarà con Lui glorificata su nel cielo:

 Lì sarà la casa del convito.
Tutto questo ci rivela anche la relazione personale che è possibile tra il Signor Gesù e ciascun credente individualmente Mi ha condotta nella casa del convito”.
questo è un guardare in avanti a quel convito finale che è

chiamato “La cena delle nozze dell’agnello”.

Apocalisse 19:9 E l’angelo mi disse: «Scrivi: “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».

 

Come credenti saremo lì per la grazia di Dio, e allora saremo pienamente soddisfatti. Il Signor Gesù ci ha già portato al convito della salvezza e al convito della comunione con lui

Ora l’amata chiede aiuto, sostegno. Essa è malata d’amore. Ha bisogno di essere sostenuta, alimentata, nutrita con cibi sostanziosi. Chiede che le vengano date focacce d’uva passa e mele. Le mele sono il frutto della vita che l’amata gusta dal suo albero. Anche le focacce d’uva passa dalla sua vite che produce grappoli di cipro. È malata d’amore e vuole essere nutrita con i frutti dell’amore. L’amore non si può saziare se non di amore. La malattia dell’amore si cura solo con l’amore.

Chi può sanare l’amata è solo l’amato. Nessun altro.

 

Giovanni 13:12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici.

 

Giovanni 15:9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore

 

1Giovanni 4:16 Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

 

 

Cantico dei Cantici 2:6
6 La sua sinistra sia sotto il mio capo,

la sua destra mi abbracci!

 

L’abbraccio tra le persone è segno di amicizia. Si vuole essere con altro una sola cosa, una sola volontà, un solo cuore

 

“La sua sinistra sia sotto il mio capo”.

 

L’amato l’abbraccia la sua amata. La sua sinistra è sotto il suo capo e con la sua destra l’abbraccia. L’abbraccio è fare dell’amata una unità indissolubile.

A volte l’abbraccio e segno di protezione dai pericoli  

 

“La sua sinistra sia sotto il mio capo”. Gesù da forza allo stanco, e accresce il vigore a chi è senza
forze. Egli è capace di salvarci.

“la sua destra mi abbracci! Gesù è capace di guardarci dalla tentazione e proteggere te e me in ogni momento, quaggiù; quale amore ha per ognuno di noi!

 

La mano destra simbolo del potere

 

Esodo 15.6 La tua destra, o SIGNORE, è ammirevole per la sua forza. La tua destra, o SIGNORE, schiaccia i nemici.

 

La mano destra simbolo del sostegno

Salmo 73.23 Ma pure, io resto sempre con te;

tu m’hai preso per la mano destra;

 

 

 

Cantico dei Cantici 2:7

7 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro

per le gazzelle, per le cerve dei campi,

non svegliate, non svegliate l’amore mio,

finché lei non lo desideri!

 

L’amato dorme. Non va scosso dal sonno. Deve essere lui a desiderare di svegliarsi, destarsi, riprendere la vita.

L’amata ora scongiura le figlie di Gerusalemme, le scongiura per le gazzelle e per le cerve dei campi perché non destino il suo amato.

È giusto porsi due domande:

perché l’amato non va destato?

l’amato sa quando destarsi. Se chiede di non essere destato, è giusto che questo suo desiderio venga rispettato.

Mai potrà esistere il vero amore senza il rispetto.

L’amore vero è dono di vita. Esso non toglie la vita, la dona. Gesù ci diede la vita.

Lui ogni giorno ci ama donandoci la sua vita perché diventi nostra vita.

 È questa la sola verità dell’amore vero, puro, giusto, santo.

Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

Oggi si assiste ad un amore

senza custodia,

senza rispetto,

possessivo,

asfissiante,

opprimente,

invidioso,

corrotto,

amorale,       ( Sprovvisto di morale )

immorale.     ( Contrario alle norme della morale

QUESTO E’ IL CARATTERE DEGLI UOMINI NEGLI ULTIMI TEMPI

2° Timoteo 3.1

Si vive di un amore che è puro egoismo, spesso anche schiavitù spirituale e fisica. Questo amore non regge. È un amore morto. Mai potrà donare vita.

Questo attesta che non ci si nutre più dell’amore di Gesù. Si vive dell’amore avvelenato che dona Satana. Il mondo è sotto il potere di Satana.

Perché le figlie di Gerusalemme vengono scongiurate per le gazzelle e per le cerve dei campi di non svegliare l’amato ?

Prima di tutto diciamo che questa stessa frase ricorre altre due volte. È una specie di ritornello, intercalare.

La troviamo nei capitoli 3: v.5 e 8: v 4.

Si deve subito dire che l’amato appartiene solo all’amata. Non appartiene alle altre ragazze o figlie di Gerusalemme. Queste devono stare lontano da lui.

L’amore va protetto, custodito.

Mai nessuna attenzione è troppo grande.

La vigilanza è sempre poca. Un amore non protetto, non custodito, può finire.

Molti amori finiscono per mancanza di custodia adeguata. Oggi la nostra società conosce il fallimento di molti amori perché non vi è alcuna custodia.

Cantico dei Cantici 2:8

8 Ecco la voce del mio amico!

Eccolo che viene,

saltando per i monti,

balzando per i colli.

 V.8 ” ECCO LA VOCE DEL MIO AMICO “

Un giorno il Signore Gesù disse questo a proposito della sua voce:
Giovanni 10:27-28: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco ed esse mi seguano; e io
do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano”
.
“Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene.” Hai mai sentito parlare, del rapimento della
chiesa? Lo dice chiaramente la Bibbia e afferma che si sentirà la voce del Figlio di Dio, ecco dove è scritto in 1°Tessalonicesi 4:13-18 :
Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate
tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò,
crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.
Poiché vi diciamo questo fondandoci sulla parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo
rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il
Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e
prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme
con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.
Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole”.

 La chiesa è formata da tutte le persone che hanno sentito parlare di Gesù e che hanno posto in Lui la loro fede, a loro Gesù dice: ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce,

e le pecore sanno chi è lui e diranno .

“Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene”.

 Apocalisse 22:17 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.

Apocalisse 22:20 Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!»

Amen! Vieni, Signore Gesù!

saltando per i monti,

balzando per i colli.

ESPRIMONO MANIFESTAZIONI DI GIOIA

Che meravigliosa immagine del rapimento!

                             Una nota

 Matteo 25:6 Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!”

Cantico dei Cantici 2:9

9 L‘amico mio è simile a una gazzella, o a un cerbiatto.

Eccolo, egli sta dietro il nostro muro

e guarda per la finestra,

lancia occhiate attraverso le persiane.

 Dopo aver sacrificato la sua vita per espiare i nostri peccati, ed essere risuscitato Egli è stato glorificato su nel cielo ed ora è alla destra del Padre, e noi siamo ancora quaggiù sulla terra.
E’ Una figura di una momentanea separazione :

Ma non e’ una separazione totale, leggiamo nella Parola :

Giovanni 14:1 «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!

2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi;

 E il verso 14: 15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.

 Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».

 Cantico dei Cantici 2:10-13

10 Il mio amico parla e mi dice:

«Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,

11 poiché, ecco, l’inverno è passato,

il tempo delle piogge è finito, se n’è andato;

12 i fiori spuntano sulla terra,

il tempo del canto è giunto,

e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.

13 Il fico ha messo i suoi frutti,

le viti fiorite esalano il loro profumo.

Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

V 10 Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

E’ l’invito che Gesù rivolge alla Chiesa ( la Sposa ) La Bibbia ci dice con certezza che Cristo amò la chiesa e diede se stesso per lei, e che lo fece perché desidera vivere eternamente con lei, ed ora sta arrivando per portare la sua chiesa fuori del mondo.

Lui sta preparando la chiesa per presentarla pulita,

senza macchia, e purificata; noi credenti, nessuno
escluso, abbiamo bisogno di quella purificazione.
Questo succede tramite la sua Parola ed è per questo che la leggiamo e la viviamo .

v.11 poiché, ecco, l’inverno è passato,

il tempo delle piogge è finito, se n’è andato;

 

 Queste parole sono una certezza per il credente; il credente  sa che le tempeste della vita con cristo saranno vinte

Stai passando un periodo duro e difficoltoso? Cristo lo aveva affermato che l’avresti avuto, dicendo:
Giovanni 16:33 “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete
tribolazione; ma fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo”.

 Matteo 14:24 Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde, perché il vento era contrario. 25 Ma alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 26 E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!» E dalla paura gridarono. 27 Ma subito Gesù parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 28 Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». 29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. 30 Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» 31 Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» 32 E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. 33 Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!»

 Allora sarà come se si realizzassero queste parole:12 i fiori spuntano sulla terra,

il tempo del canto è giunto,

e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.

Sono segni di gioia e di pace

Il V 13 Il fico ha messo i suoi frutti,

le viti fiorite esalano il loro profumo.

Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

 Ci parla anche dei frutti della chiesa e del singolo credente

Cantico dei Cantici 2:14

14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce,

nel nascondiglio delle balze,

mostrami il tuo viso,

fammi udire la tua voce;

poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello

 In questo passo la  colomba è l’immagine della chiesa è detto che il Signore la nasconde nelle fessure delle rocce, e quella roccia è l’mmagine  di Cristo. Lui è la roccia sulla qual è stata edificata la chiesa.

 Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

 Efesi 2.20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,

1Cor 10:4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo.

 Cantico dei cantci cap 2 verso 14

 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce

È l’immagine della chiesa che nasconde le proprie malattie alle croce :

Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti

 Lui portò la nostra condanna,

Isaia 53:5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

 Romani 8:1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte

Ora noi possiamo riposare fiduciosi in lui. Questo ci dovrebbe dare non solo soddisfazione ma anche certezza e gioia, sapendo di avere un Potente Salvatore

Cantico dei Cantici 2:15

15 Prendeteci le volpi,

le volpicine che guastano le vigne,

poiché le nostre vigne sono in fiore!

 Certamente si sarebbe potuto erigere una solida protezione per tenere fuori le grandi volpi, ma si incontravano dei grossi problemi con quelle piccole, perché potevano intrufolarsi nei piccoli spazi. Intrufolandosi in quel modo distruggevano l’uva e strappavano le giovani viti.

 Questo versetto contiene un messaggio anche per noi oggi: le piccole volpi in questione sono sia i nostri sottili peccati,

che entrano nella nostra vita e rovinano la nostra relazione con il Signore

 le volpi : sono quei peccati che appartengono alla vecchia vita e ancora non vengono crocifissi

Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;

le volpi e le volpicine :

                                       possono essere

i falsi cristi,

i falsi dottori,

i falsi maestri

i falsi profeti

                          che rovinano la chiesa

Cantico dei Cantici 2:16
16 Il mio amico è mio, e io sono sua:

di lui, che pastura il gregge fra i gigli.

Questo cantico di Salomone esprime al massimo livello il rapporto spirituale tra il Signor Gesù e la chiesa e  il credente. Non c’è altro libro nella Bibbia che ritrae questo rapporto meglio e a livello più alto di questo piccolo libro:

“Il mio amico è mio, e io sono sua”.


Questa è una delle più profonde verità spirituali; il Signor Gesù ha messo tutto nelle parole riportate in Giovanni 14:20  In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi.

 

Giovanni 15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.

 

Ora la sposa dice:il mio amico è mio, e io sono sua. Il Signor Gesù è in noi perché ha preso il nostro posto quando morii sulla croce.

Cantico dei Cantici 2:16

….di lui, che pastura il gregge fra i gigli.

 Questo si riferisce di nuovo alla relazione che abbiamo con lui ( pastura : Gesù sommo pastore ) , i gigli ci parlano di profumo di  di gioia, e di tutto quello che nei luoghi celesti in Cristo : in lui abbiamo ogni benedizione Efesi 1:3

 

 Cantico dei Cantici 2:17

17 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano,torna, amico mio,

come la gazzella o il cerbiatto

sui monti che ci separano!

 

Questo versetto ritorna all’immagine del ritorno di Cristo al V.8 : Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene,

saltando per i monti, balzando per i colli.

Questo ci ricorda che ora il Signor Gesù sta in cima al monte, in trionfo, e che un giorno ritornerà per prenderci.

CANTICO dei CANTICI 3 : LA RICERCA NOTTURNA

 

3:1 Sul mio letto, durante la notte, ho cercato il mio amore;

l’ho cercato, ma non l’ho trovato.

 

La scena si è spostata al palazzo reale, a Gerusalemme, dove il re ha portato la giovane.
Quel che è annotato qui l’angoscia della loro separazione e dell’impazienza nell’aspettare lo sposo, perciò alla fine la ragazza esce per cercarlo nelle strade della città.

Questo passo ha una bellissima applicazione spirituale per il nostro rapporto con Cristo

Determinazione : “Ora mi alzerò, e andrò attorno per la città.” Lasciare il letto e girare per la città indica la
determinazione di voler cercare il Signore.

“L’ho cercato ma non l’ho trovato. Questa è la sua sincera confessione, ma ci sono anche molte persone che non trovano mai Cristo, perché non lo cercano

Giacomo 4:8 disse a questo proposito: “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi”

 

Cantico dei Cantici 3:3

3 Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata; e ho chiesto loro: «Avete visto il mio amore?»

 le guardie sembrano essere stato d’aiuto, dirigendola verso
l’amato. Alla fine, era solo una distanza breve che li separava l’uno dall’altra e la ricerca perseverante la portò a trovarlo, come leggiamo nel quarto versetto:

4 Di poco le avevo passate, quando trovai il mio amore;

io l’ho preso, e non lo lascerò, finché non l’abbia condotto in casa di mia madre, nella camera di colei che mi ha concepita.

La BIBBIA DICE : Geremia 29:13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;

mantenere un rapporto integro con Cristo richiede uno sforzo da parte nostra. E’ facile lasciare che altri interessi affollino le nostre vite, così che perdiamo il senso della sua presenza in e della  comunione con Cristo

 

 V.4 ….Finché non l’abbia condotto in casa di mia madre, nella camera di colei che mi ha concepita.

 

 Trovatolo, la ragazza tornò al luogo dove era nata, vale a dire dove l’aveva incontrato la prima volta. Molti di noi hanno bisogno di tornare a quel primo amore, quando si è conosciuto il Signore Gesù come proprio Salvatore.

 

Cantico dei Cantici 3:5

 5 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,

per le gazzelle, per le cerve dei campi,

non svegliate, non svegliate l’amore mio,

finché lei non lo desideri!

 

E’ una ripetizione del Cap. 2:7

Ci parla come abbiamo visto del rispetto nei riguardi dell’amore , del matrimonio e della famiglia

 Cantico dei Cantici 3:6

6 Chi è colei che sale dal deserto, simile a colonne di fumo,

profumata di mirra e d’incenso e d’ogni aroma dei mercanti?

 

Il re  la fa sedere al suo fianco nella lettiga reale e il corteo prosegue, lasciando la gente senza parole per l’istantaneo cambiamento di posizione di colei che era una di loro cioè una contadina che un giorno incontra un pastore si innamora ma poi vede che quell’amato è anche un re
E’ bellissimo come questa scena ritragga la gloriosa realtà del ritorno di Cristo, il nostro amato, quando verrà per i suoi, come è scritto nella seconda lettera ai

Tessalonicesi 4:16-17 Perché il
Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e
prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme
con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.

 Ritorniamo al

Cantico dei Cantici 3:6

6 Chi è colei che sale dal deserto, simile a colonne di fumo, profumata di mirra e d’incenso e di ogni
aroma dei mercanti?

 

Ora si vede un corteo nuziale che salendo dal deserto si avvia verso Gerusalemme. È un corteo speciale. E’ urgente sapere cosa sta accadendo.
Ecco allora la domanda: chi sta salendo dal deserto come colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d’incenso e d’ogni polvere di mercanti?
Risposta: E’ l’amata : la Chiesa l’amata di Cristo la sua sposa , che Lui l’ha lavata purificata….. Efesi 5:25 a 27

 

Questo corteo nuziale  è avvolto da una nuvola speciale. Essa è fatta da fumo di mirra, incenso ogni altra resina odorosa.

La chiesa ( Noi credenti ) dobbiamo passare attraverso questo mondo come testimoni del Signor Gesù Cristo.
Ognuno di noi è come la sposa che è portata allo sposo e la fragranza di Cristo dovrebbe essere su di noi, testimoniando al mondo come un profumo di mirra e d’incenso.

La mirra parla della sua morte e l’incenso della sua vita.

 

 Cantico dei Cantici 3:7

7 Ecco la lettiga di Salomone, intorno a cui stanno sessanta prodi, fra i più valorosi d’Israele.

 

La ‘lettiga’ a quei tempi era l’attuale carrozza sulla quale Salomone veniva portato dai servitori.
“intorno a lui stanno sessanta prodi, fra i più valorosi d’Israele”. Ai tempi di Salomone i prodi erano le sue guardie del corpo, servivano per la sua protezione personale.

Cantico dei Cantici 3:8

8 Tutti maneggiano la spada, sono esperti nelle armi;

ciascuno ha la sua spada al fianco, per gli spaventi notturni.

La notte è fatta di tenebre. I terrori della notte sono tutti quegli agguati, quelle reti invisibili, quelle trame che nessuno può vedere. I terrori della notte è quel male invisibile, imprevedibile, dal quale non ci si può
difendere perché inatteso, improvviso, inosservato.
Questi prodi di Salomone sono così attenti, vigili, esperti che in nessun tranello, in nessun agguato, in nessuna fossa cadrà mai il loro re. Non vi sono imboscate che possano sorprenderli e né oscurità che possano vincerli. Il re è ben protetto. La sua vita non teme pericoli. I pericoli della notte sono quelli più oscuri, tenebrosi, invisibili. Con questi prodi
nessuno mai potrà cogliere il re di sorpresa. Per essi non vi sono oscurità. Per questo motivo essi sono più valorosi di ogni altro. Sanno come muoversi.

( E’ l’immagine del credente che combatte con la spada dello Spirito :

LA PAROLA DI DIO lo vedremo in avanti )

E’ interessante notare che tutte le guardie al seguito di Salomone hanno una spada.

Le scritture ci ricordano che la nostra spada è la parola di Dio. Inoltre c’è detto che sono “esperti nelle armi”.
Così è responsabilità dei credenti maturi sapere come usare la parola di Dio.
La parola di Dio è la spada dello spirito,

e questa è l’arma di un buon soldato di Gesù Cristo.

Efesi 6:17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

 2 Timoteo 2:3 Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 4 Uno che va alla guerra non s’immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 5 Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole. 6 Il lavoratore che fatica dev’essere il primo ad avere la sua parte dei frutti. 7 Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa.

       IMMAGINI DI CREDENTI VALOROSI CHE COMBATTONO CON LA SPADA DELLO                                                             SPIRITO : LA PAROLA DI DIO

 2 Samuele 23:9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

 

 

Ebrei 4:12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore

Cantico dei Cantici 3:9-10 ( descrizione della lettiga )

9 Il re Salomone si è fatto una lettiga

di legno del Libano.

10 Ne ha fatto le colonne d’argento, la spalliera d’oro,

il sedile di porpora; in mezzo è un ricamo, lavoro d’amore

delle figlie di Gerusalemme.

 

Tutti questi versetti che ci parlano della carrozza reale e della sua magnificenza, ci parlano in modo chiaro della grandezza, della dignità, e della gloria del re.
Questo ci parla di come Cristo provvede a coloro che gli appartengono. Gesù non lascia nulla d’incompiuto, e c’invita a godere ciò che Egli ha fatto alla croce : la salvezza , la liberazione , la giustificazione 

Notiamo come sono dettagliati questi elementi.
Lui ha una lettiga fatta di cedri del Libano.
Il legno di cedro è simbolo di ciò che è incorruttibile era usato nella costruzione del Tempio di Salomone ( il legno del cedro non marcisce ) :

                                         CIÒ CHE È INCORRUTTIBILE

 1) Il Riscatto

 1Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri,

2) La rigenerazione

 1Pietro 1:23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.

 3) L’Eredità

 1Pietro 1: 3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, 5 che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi.

 4) La corona della Vittoria (elencata in questo passo )

1Corinzi 9:25 Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile.

5) Il Nostro Corpo alla resurrezione sarà incorruttibile

 1Corinzi 15:42 a 44

42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale…

 “In mezzo è un ricamo, lavoro d’amore delle figlie di Gerusalemme”

 Lavori di ricamo fatto dalle figlie di Gerusalemme, probabilmente sulla porpora, rappresentano la dignità regale.

Cristo ci dato una dignità regale :

1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

 …“lavoro d’amore delle figlie di Gerusalemme”

 Lavori di ricamo fatto dalle figlie di Gerusalemme, probabilmente sulla porpora, rappresentano la dignità regale, mentre l’amore è la sorgente d’ogni cosa, infatti, nella Bibbia c’è scritto che:

DIO E’ AMORE. Giovanni 4:8
Solamente in Lui si può trovare la fonte permanente, inesauribile del vero amore che Egli ha mostrato per tutta l’umanità. Questa è una gioia che rallegra i cuori dei credenti, di coloro che hanno posto la loro fede in Gesù, è
anche un incoraggiamento per chi ancora non ha conosciuto quest’amore.

Solamente in Lui si può trovare la fonte permanente, inesauribile del vero amore che Egli ha mostrato per tutta l’umanità. Questa è una gioia che rallegra i cuori dei credenti, di coloro che hanno posto la loro fede in Gesù, è
anche un incoraggiamento per chi ancora non ha conosciuto quest’amore.

 

Cantico dei Cantici 3:11

11 Uscite, figlie di Sion, ammirate il re Salomone

con la corona di cui l’ha incoronato sua madre

il giorno delle sue nozze,

il giorno della gioia del suo cuore.

 

Questo versetto ci dice “l’ha incoronato sua madre”. Ritornando alla storia in 1°Re 1, troverai
scritto che Davide non volle incoronare Salomone come Re.
A quel tempo un altro figlio di Davide, Adonia, stava tramando perché voleva il trono, e Davide che
era ormai un uomo vecchio, non fece niente di niente per questa situazione.
Il figlio favorito, Absalom, era stato ucciso, e sembrava che Salomone non fosse nel cuore di Davide
come favorito.
Così il profeta Natan andò da Batsceba, la madre di Salomone, e disse, “è meglio che ci diamo al più
presto da fare o Adonia diventerà il nuovo re”.
Così insieme andarono dal re Davide, e dopo aver ascoltato quanto avevano da dirgli disse,
“Bene, ho deciso, faremo re Salomone”.
Subito Salomone, per l’intervento di sua madre, fu incoronato re d’Israele.

abbiamo letto “sua madre l’ha incoronato”,
perché era stata sua madre ad interessarsi di lui, mentre Davide non s’interessava per niente, anche se
era suo figlio. Questo capitolo termina con una frase che è un invito più che mai attuale: E’
un’immagine di Cristo Gesù.

 

La frase è : “Ammirate il re Salomone”

E’ un’immagine di Cristo Gesù.

 

LA PAROLA CI DICE DI AMMIRARE

(Guardare con interesse )

Giovanni 12:12 a 13 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo, e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!»

 

Ammiratelo nella sua nascita.
Ammiratelo nella sua vita.

Ammiratelo nella sua morte.

Ammiratelo nella sua risurrezione.
Ammiratelo nella sua gloria oggi.

Ammiratelo ancora come colui che sta per venire per

                     rapire  la sua sposa e portarla con se.

CANTICO dei CANTICI 4

 

Il capitolo quattro del Cantico dei Cantici è interamente dedicato al canto dello sposo, tranne l’ultimo versetto.
In questo capitolo il re  esprime l’amore per la ragazza che aveva incontrata nella campagna e che aveva portata in città.

La contadina ( la Sulamita )  indossa dei vestiti bellissimi, ed è seduta alla tavola del re e si sta godendo questo privilegio.

Iniziando a leggere questo capitolo, dovremmo chiedere al Signore di darci degli occhi spirituali per vedere, attraverso lo Spirito Santo, l’amore che Cristo ha per noi.

Questo amore è espresso tramite il meraviglioso e personale rapporto che s’instaura fra il re e la giovane donna.

Ci mostra l’amore di Cristo per la chiesa e per ogni singolo credente ancora oggi.

Questo è il canto d’amore dello sposo, potremmo chiamarlo anche il canto d’amore del Signore Gesù Cristo per la sua sposa

“ LA CHIESA “
CANTICO dei CANTICI 4

4:1 Come sei bella, amica mia, come sei bella!

I tuoi occhi, dietro il tuo velo,

somigliano a quelli delle colombe;

i tuoi capelli sono come un gregge di capre,

sospese ai fianchi del monte di Galaad.

 E’ il canto che da al cuore della sposa la certezza del suo amore e della sua bellezza in termini generali,con raffigurazioni poetiche dell’epoca.

Cantico dei Cantici 4:2-5

 

2 I tuoi denti sono come un branco di pecore tosate

che tornano dal lavatoio; tutte hanno dei gemelli,

non ce n’è una che sia sterile. 3 Le tue labbra somigliano a un filo scarlatto, la tua bocca è graziosa; le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana.

4 Il tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un’armeria; mille scudi vi sono appesi,

tutti gli scudi dei valorosi. 5 Le tue mammelle sono due gemelli di gazzella che pascolano tra i gigli.

Dopo aver dato, nei versetti (cap. 4:1)  precedenti, al cuore della sposa la certezza del suo amore e della sua
bellezza in termini generali, lo Sposo, elenca sette particolari che Egli ha contemplato separatamente :

I suoi occhi,

I suoi capelli,

I suoi denti,

Le sue labbra,

Le sue gote,

Il suo collo

Le sue mammelle.
La cura minuziosa che Egli mette nel considerarla, indica le senza limiti l’interesse che lo sposo ha per la sposa.

Il numero sette, suggerisce la completezza e la perfezione in tutte le sue parti.

Così il credente è perfetto agli occhi di Dio della perfezione di Cristo. Infatti, Cristo ci ha tolto ciò che era in noi e ci ha dato del Suo. Così lo sposo vede la sposa.
Ora consideriamo singolarmente e dettagliatamente le sette qualità di questa giovane.

1°) INIZIAMO CON GLI OCCHI. Cantico dei Cantici 4:1
Al versetto 1 abbiamo letto: I tuoi occhi, dietro il tuo velo, somigliano a quelli delle colombe;

 Lo sposo le ha detto che ha degli occhi bellissimi.
La particolarità di questo versetto è che fa un paragone rapportandoli alla colomba.

 La colomba, secondo la legge del Vecchio Testamento è un animale puro ed è il solo che si poteva offrire sull’altare a Dio;
La colomba  è l’immagine  della pace, dell’umiltà, della purezza, e dell’innocenza.

 L’occhio è un termine sovente usato nella Scrittura per descrivere  la luce intellettuale e spirituale,
troviamo, infatti, scritto:

Matteo 6:22 La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato;

Il Signore quindi desidera che il nostro sguardo possa essere rivolto alle cose del cielo per guardare
le glorie celesti che Egli sta preparando per ciascuno di noi.

Colossesi 3:1a 2 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio.2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra;

Chi stiamo guardando? Verso quale direzione sono rivolti i tuoi occhi?
Stai guardando al Signor Gesù, guardando la sua bellezza?
Notalo bene: i begli occhi raggianti della sposa guardano attraverso il velo ondeggiante gli occhi del
suo Diletto pieni d’ammirazione, e rapiscono il suo cuore.

Possa questo essere anche il tuo modo di guardare il Signor Gesù.2°) I CAPELLI:
I tuoi capelli sono come un gregge di capre, sospese ai fianchi del monte di Galaad.
Può darsi che qui i termini del paragone sono il pelo lungo e lucente delle capre che pascolavano sulla montagna di Galaad.

La chioma, ci dice l’Apostolo Paolo è un ornamento per la donna, una meravigliosa opportunità che ha per abbellire il suo volto, ed essere quindi più attraente.
1 Corinzi 11:14 Non vi insegna la stessa natura che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? 15 Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento

Nella lunga chioma possiamo vedere un paragone, un’allusione ai lunghi capelli del Nazireo, che ci parla della potenza dello Spirito Santo
Numeri  6:5 a 8 Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; fino a che siano compiuti i giorni per i quali egli si è consacrato al SIGNORE, sarà santo; si lascerà crescere liberamente i capelli sul capo. 6 Per tutto il tempo che egli si è consacrato al SIGNORE, non si avvicinerà a un corpo morto; 7 si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si contaminerà con loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio. 8 Per tutto il tempo del suo nazireato egli è consacrato al SIGNORE

Eccovi un esempio; la gran forza di Sansone non stava tanto nei suoi capelli che erano simbolo della sua fedeltà al voto di consacrazione fatto un tempo a Dio, ma alla Potenza dello Spirito del Signore

Giudici 14:5 a 6 Poi Sansone scese con suo padre e sua madre a Timna; e quando giunsero alle vigne di Timna, ecco un leoncello venirgli incontro ruggendo. 6 Lo spirito del SIGNORE investì Sansone, che, senza aver niente in mano, squartò la belva, come uno squarta un capretto; ma non disse nulla a suo padre né a sua madre di ciò che aveva fatto

Così ogni credente è un Nazireo ( Consacrato )  per Dio, in Cristo, e dovrebbe esserlo anche nella pratica, mediante
una netta separazione con tutto ciò che potrebbe contaminare il suo cammino.

Questo ci parla anche di Gesù, Egli è stato in un certo il consacrato per eccellenza in tutto e per tutto. Dobbiamo
quindi prendere solamente da Lui la sicurezza necessaria per camminare in separazione dal mondo e
in comunione con Cristo, nella potenza dello Spirito Santo.

3°) I DENTI  Cantico dei Cantici 4:2
I tuoi denti sono come un branco di pecore tosate che tornano dal lavatoio; tutte hanno dei gemelli, non ce n’è una che sia sterile.

 

Qui l’idea che dà è l’esattezza, la perfezione su tutti i punti.

Nelle pecore tosate noi vediamo la liberazione dagli impedimenti della natura umana, come pure e l’uguaglianza.

C’è detto nel testo “Salgono dal lavatoio”. Questo indica che sono state lavate e quindi sono pure, liberate da ogni sporcizia.

Agli occhi del Signore la sua sposa è pura e senza macchia perché Lui ha compiuto ogni cosa per la sua purificazione.

4°) LE LABBRA E LA BOCCA : Cantico dei Cantici 4:3
Le tue labbra somigliano a un filo scarlatto, la tua bocca è graziosa;

 

Le labbra, e quindi il bacio, sono per due innamorati il mezzo per manifestare i sentimenti d’amore
più profondi e sinceri che sentono nel loro cuore.

Le labbra sono state anche il mezzo usato per tradire, per far riconoscere attraverso un bacio il Signore Gesù.

Gesù, durante tutta la sua vita, usò le labbra per
esprimere parole di grazia e di verità come nessun altro.
              QUESTO PASSO

Ci ricorda quindi come usare le nostre labbra: per parlare dell’amore di Gesù e delle sue meraviglie,e per lodare il Signore :

Ebrei 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome.

 5°) LE GOTE :
le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana,


E’ bellissimo questo paragone, la parte interiore di una melagrana è scelta per rappresentare le gote
della sposa. Si sa che questo frutto ha un gusto delizioso e che all’interno il suo colore è rosso vivo misto a del bianco.

Questo paragone, suggerisce l’idea della modestia di un cuore che è pronto ad arrossire per la timidezza e per il pudore.

Nella sua sposa il Signore vede il cambiamento che la grazia ha operato, vede la bontà perfetta e uno
spirito umiltà.

6°) IL COLLO : Cantico dei Cantici 4:4

ll tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un’armeria; mille scudi vi sono appesi,
tutti gli scudi dei valorosi.

E’ l’immagine della forza e della dignità.

Il popolo d’Israele era diventato un popolo perdente  e aveva perso la sua dignità come popolo di Dio perché aveva il collo duro  non si piegava davanti al Signore

Esodo 32:7 a 9

7 Il SIGNORE disse a Mosè: «Va’, scendi; perché il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è corrotto; 8 si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un vitello di metallo fuso, l’hanno adorato, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto”». 9 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro……

 Ritorniamo : Cantico dei Cantici 4:4

ll tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un’armeria; mille scudi vi sono appesi,
tutti gli scudi dei valorosi.

 Ci parla dignità spirituale di lotta,di vittoria  attraverso la fede ( gli scudi dei valorosi )

 7°) LE MAMMELLE : Cantico dei Cantici 4:5

 Le tue mammelle sono due gemelli di gazzella che pascolano tra i gigli.

Il seno che cresce, in una ragazzina è il primo segnale del suo sviluppo e ricorda la funzione che avrà un giorno, quando sarà madre e allatterà un figlio.

Allo stesso modo questo ritratto delle gazzelle tra i fiori, simboleggia in primo luogo lo sviluppo morale, la crescita dell’amore per Lui , ( crescita personale )

 1Tessalonicesi 3:12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,

 SOLO LA PAROLA DI DIO CI AIUTA A CRESCERE E CI AIUTA A ELIMINARE GLI OSTACOLI

La crescita e la maturità spirituale è un fattore importante nella vita cristiana.

Nel primo capitolo della lettera, l’apostolo Pietro aveva invitato i credenti a essere santi e maturi nel Signore, ricordando loro la Santità di Dio, il giudizio di Dio, la redenzione di Cristo e la brevità della vita.

 

1 Pietro 1:14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto:

«Siate santi, perché io sono santo».

L’Apostolo Pietro nella 1° lettera cap. 2 V.1 dichiara  che la crescita cristiana e il progresso spirituale richiedono spesso la rimozione di sentimenti, pensieri e comportamenti indesiderabili nella nostra vita, in quando sono espressione della nostra natura tendente al peccato. Sé lasciati intatti questi sentimenti ostacoleranno e distruggeranno la nostra vita spirituale.

L’apostolo né elencò alcuni in (I°Pietro.2:1).

Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell’ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza

La cattiveria  è il desiderio di vedere soffrire qualcuno;

La frode o inganno è l’opposto dell’onestà; è disonestà

 

Ipocrisia : tradotta dal greco : fingere,simulare

  Questo termine veniva usato per descrivere un attore in scena, che pretendeva di essere qualcun’altro:

L’invidia è il sentimento di dispiacere prodotto dall’ascoltare

                o vedere i vantaggi o la prosperità di un’altro;

La maldicenza è un cattivo sentimento che si manifesta

                         nel parlare male di qualcuno.

 In secondo luogo la crescita spirituale  è il nutrimento fornito agli altri, per mezzo della divulgazione della parola di Dio , l’Evangelizzazione e la cura delle anime , questo contribuisce la loro crescita morale e la loro benedi

Cantico dei Cantici 4:6

6 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano, io andrò al monte della mirra e al colle dell’incenso.

E’ questo il luogo dove dobbiamo andare per la soluzione ai nostri problemi. “Il monte della mirra”
è un simbolo della croce di Cristo, perché la mirra ci parla della sua morte.

E’ lì che troverai conforto e salvezza, aiuto e speranza.

“Il colle del incenso” si riferisce alla sua vita, e all’opera redentrice di Gesù

Paolo scriveva così in 2 Corinzi 5:15 a 21 e ch’egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. 16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

adesso lo conosciamo come il Cristo glorificato.
La soluzione di ogni  problema, è conoscere Cristo.
La risposta è nella parola di Dio,

spesso la mancanza di conoscenza della sua Parola spinge le persone a cercare altrove le risposte.

 

Cantico dei Cantici 4:7-8

 

7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non c’è nessun difetto in te. 8 Vieni con me dal Libano, o mia sposa; vieni con me dal Libano! Guarda dalla cima dell’Amana, dalla cima del Sanir e dell’Ermon, dalle spelonche dei leoni, dai monti dei leopardi.

 

 

V.7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non c’è nessun difetto in te.

Tu sei bella è non c’è nessun difetto in te; cosi ci vede il nostro sposo Gesù; egli desidera incontrarsi con noi affinché possiamo essere sempre insieme.

Efesi 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile

 

 

 

 

V.8 Vieni con me. Questo è l’invito che sta rivolgendo ora il Signor Gesù.

Questo avverrà molto presto, al rapimento della chiesa,

 

Apocalisse 22:17 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.

 

Apocalisse 22:20 Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!»

Amen! Vieni, Signore Gesù!

 

 

V.8 Guarda dalla cima dell’Amana, dalla cima del Sanir e dell’Ermon

E’ una figura di protezione , Egli veglia su di noi – su te, su me, sulla sua chiesa

PRESERVANDOCI DAGLI INNUMEREVOLI PERICOLI.

  1. 8 dalle spelonche dei leoni, dai monti dei leopardi.

infatti, possiamo trovarci più vicino di quanto pensiamo alle spelonche dei leoni, senza renderci conto del pericolo, e questo a causa dei nostri passi insensati.

Il Signore vigila sulla sua chiesa e sui suoi figli e scruta chi si allontana dalla sua presenza per riportarlo
sulla giusta via.

 

Per essere protetti occorre stare vicino al Signore

Salmo 91

 

Ecco perché ancora oggi il Signore ci dice

 

V.8 Vieni con me. Questo è l’invito che ti sta rivolgendo ora il Signor Gesù. Cosa gli risponderai?

Cantico dei Cantici 4:9

 

9 Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, o sposa mia!

Tu mi hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi,

con uno solo dei monili del tuo collo.

Il cuore dello sposo viene rapito dalla sposa

Questa espressione dell’amore del Salvatore si trova al centro delle Sacre Scritture e sotto certi aspetti è la più degna di nota che troviamo.

Non leggiamo da nessuna parte nella Bibbia che le bellezze della creazione rapiscono il cuore dello sposo Gesù, come fa la sua sposa. Questo brano esprime il rapporto che esiste tra il Redentore ( Gesù Cristo ,la chiesa ,e i suoi redenti )

 

 

Questo Cantico prosegue nei versetti 10-15 parlandoci dei sentimenti e delle affezioni del cuore dello sposo verso la sposa dicendo queste parole,descrivendo la purezza della sposa,e della sua condotta pura :  è una figura della purezza della chiesa purificata dal sacrificio della Croce

 

10 Quanto sono dolci le tue carezze, o mia sorella, o sposa mia!Come le tue carezze sono migliori del vino,

come l’odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi!

11 Sposa mia, le tue labbra stillano miele,

miele e latte sono sotto la tua lingua;

l’odore delle tue vesti è come l’odore del Libano.

12 O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato,

una sorgente chiusa, una fonte sigillata.

13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrani

e d’alberi di frutti deliziosi,di piante di cipro e di nardo;

14 di nardo e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo,

e di ogni albero da incenso; di mirra e d’aloe,

e di ogni più squisito aroma.

Quale apprezzamento e quale piacere trova questo sposo nell’ammirare la sua sposa. Queste parole devono essere un incoraggiamento anche per chi è sposato.
Tutti i mariti dovrebbero guardare le proprie mogli come questo sposo guarda la sua sposa; se ciò
avvenisse come sarebbero diversi tanti matrimoni e quanti figli vedrebbero nei loro genitori il vero amore di Cristo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

V.15 Tu sei una fontana di giardino, una sorgente d’acqua viva, un ruscello che scende giù dal Libano.

 

E’ la chiesa che riflette l’acqua viva ricevuta Gesù,

confronta Vangelo di Giovanni : 7 Una donna della Samaria venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) 9 La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cantico dei Cantici 4:16

16 Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud!

Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi!

Venga l’amico mio nel suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi!

 

Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud!

 

Nella Bibbia la parola vento è qualche volta usata in relazione allo Spirito Santo,( Atti 2:2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. )

questo versetto del Cantico dei Cantici ci presenta l’azione dello Spirito nei cuori nella chiesa:

Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi!

Venga l’amico mio nel suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi!

 

Questi venti ( lo Spirito Santo ) soffiando nel giardino

( la Chiesa ),spandono la fragranza,l’aroma, il profumo,

Efesi 5:2 e camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

 

Filippesi 4:18 Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell’abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio.

 

 

Perchè quella fantastica fragranza possa essere sparsa sugli altri e tutti la possano godere. Ci vuole il freddo per far uscire il sapore delle mele.

 Ed è così anche con le nostre vite, abbiamo bisogno del vento impetuoso dello Spirito Santo che  produce i noi i
frutti di pace e giustizia

Galati 5: 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

Cantico dei Cantici 5:1

 

La bella e diletta Sulamita aveva appena espresso il desiderio che il Signore venisse nel suo giardino a mangiarvi dei frutti rinfrescanti ( 4: 16 )che Egli gli risponde:

     Io sono venuto”.
Egli non dice: “Io verrò” ma dice chiaramente:

      “Io sono venuto”.
Mentre lei lo invita, Egli è già lì con lei. Il cuore del Signor Gesù è sempre pronto ad ascoltare, ed
esaudire l’invito di chiunque vuole la sua compagnia.
Che condizione felice ha chi può avere il Re dei re, il Signore dei signori a sua completa
disposizione, sempre pronto ad esaudire quelli che lo chiamano, per camminare unito a loro. Quando
cammineremo ubbidendo a Lui, avremo la manifestazioni dei frutti dello Spirito Santo che ci vengono menzionati iniziando dal primo versetto, che leggiamo dal capitolo 5 del Cantico dei Cantici:

Ancora oggi Gesù ci invita : Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d’amore!

 Cantico dei Cantici 5:1

Sono venuto nel mio giardino, o mia sorella, o sposa mia;

ho còlto la mia mirra e i miei aromi;

ho mangiato il mio favo di miele;

ho bevuto il mio vino e il mio latte.

Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d’amore!

 La Mirra ci parla di amarezza, ci parla della croce

 Aromi : ci parla dei doni dello Spirito Santo

 Il Miele : la Parola di Dio

(Sal 119:103 Oh, come sono dolci le tue parole al mio palato! Sono più dolci del miele alla mia bocca. )

 Vino : Simbolo del sangue di Gesù: Matteo 26:26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

 La gioia e la manifestazione dello Spirito Santo :

Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». 12 Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l’uno all’altro: «Che cosa significa questo?» 13 Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».

 Il Latte ci parla della crescita della Parola di Dio nella nostra vita

 1Pietro 2:2 come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza,

 NON RESTARE PERO’ SEMPRE BAMBINI MA    CRESCERE NELLA CONOSCENZA E NELLA GRAZIA FACENDO ESPERIENZE PENTECOSTALI

1Corinzi 3:2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali.

Ebrei 5:12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino;

Il Cantico dei Cantici 5:1

CI PARLA DI COMUNIONE

lo Sposo in questo passo, ci sta invitando ad unirci a Lui in comunione, dicendoci queste parole che troviamo in Apocalisse 3:20 “Ecco Io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me”.
In merito a questa comunione, Giovanni disse:15: 9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.

 Cantico dei Cantici 5:2

 

In questo passaggio troviamo la risposta della sposa.

 5:2 Io dormivo, ma il mio cuore vegliava.

Sento la voce del mio amico che bussa e dice:

«Aprimi, sorella mia, amica mia,

colomba mia, o mia perfetta!

Poiché il mio capo è coperto di rugiada

e le mie chiome sono piene di gocce della notte».

 

In questa confessione della sposa ci è presentata un’esperienza che fanno spesso molti credenti,
quando sono più occupati di loro stessi e dei loro sentimenti anziché della Parola di Dio.

Abbiamo, infatti, letto:

Io dormivo, ma il mio cuore vegliava.

Notate che la sposa sta sostenendo che il suo cuore è sveglio, e che è all’erta, aspettando lo sposo.

Però è interessante considerare attentamente i due lati di questo MA”.

Infatti, si può benissimo dedurre che la sposa non era né completamente addormentata né completamente sveglia; da un lato vi è una coscienza che dorme, e dall’altro un cuore vigilante.

In questa condizione la sposa non può trovare né un riposo sereno, né un vero ristoro,
Viveva una condizione tiepidezza spirituale, non era del tutto vigile : ma lo sposo risveglia la sua coscienza

La freddezza della sposa nei confronti dello sposo non ha minimamente cambiato i suoi sentimenti. Leggiamo, infatti “Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta!

 

Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte.

 

L’amore che Cristo ha per la Sua chiesa, non muta nemmeno per un istante, qualunque siano le sue cadute e la sua incostanza.

Quale paziente e commovente amore ci rivelano le parole che lo sposo rivolge alla sua debole ma amatissima sposa!

Invece di essere risentito e di rimproverarle la sua triste condizione, accusandola d’ingratitudine e
d’indifferenza nei Suoi confronti, Egli le rinnova il suo eterno amore.

La chiesa ha bisogno di sentire questo meraviglioso messaggio ancora oggi.
Tutti i credenti hanno bisogno di sentire questo messaggio.
Alziamoci dal letto della nostra pigrizia e diamoci da fare per Lui; Se il Signore ci ha dato la salute,
cominciamo a muoverci per lui ed Egli ci renderà molto più di quello che meritiamo.

Proverbi 6:6 Va’, pigro, alla formica;

considera il suo fare e diventa saggio!

7 Essa non ha né capo,

né sorvegliante, né padrone;

8 prepara il suo nutrimento nell’estate

e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.

9 Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato?

Quando ti sveglierai dal tuo sonno?

10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’,

incrociare un po’ le mani per riposare…

11 La tua povertà verrà come un ladro,

la tua miseria, come un uomo armato.

 

Il versetto 3 del capitolo 5 del Cantico dei cantici  continua a parlarci ancora della condizione della sposa e ci dice queste parole:

3 Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora?

Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora?

Questa è la condizione estrema che può raggiungere chi si è allontanato dal Signore.
il peccato ha la potenza di indurre la persona e  ad arrivare a questi estremi; vi leggo un brano della Bibbia che dice:

 

Geremia 2:19 La tua malvagità è quella che ti castiga;

le tue infedeltà sono la tua punizione.

Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa

è abbandonare il SIGNORE, il tuo Dio,

e il non aver di me nessun timore»,

dice il Signore, DIO degli eserciti.

Una volta lontani dalla Sua presenza, possiamo smarrirci

Soltanto il pensiero di questa possibilità dovrebbe scuoterci dal nostro torpore e risvegliare coloro che Gli appartengono.

Chiunque abbia veramente a cuore il bene delle anime proverà dispiacere e sofferenza per coloro che
sono caduti così in basso.

Nel suo amore paziente, il Signor Gesù anche in queste esperienze, non ci abbandona mai e usa i mezzi che Lui conosce, per riportarci al pentimento e per ristabilire la
Sua perfetta comunione

Matteo18:12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?

 

Matteo 18:13 E se gli riesce di ritrovarla, in verità vi dico che egli si rallegra più per questa che per le novantanove che non si erano smarrite.

 

Cantico dei Cantici 5:4

4 L‘amico mio ha passato la mano per la finestra,

il mio amore si è agitato per lui.

 

Il cuore della sposa si è commosso per Lui; essa non ha mai cessato di chiamarlo suo amico, e
abbiamo perciò una risposta al Suo amore, una risposta magari debole, ma reale.

Vi potrà essere una caduta, un allontanamento temporaneo, ma vi è anche un sincero affetto per Lui.

La grazia trionfa, l’anima ora cerca la presenza del Signore e la felicità che non si può trovare in
nessun luogo se non in Lui.

Vi è quindi un’iniziativa decisa e ferma di cui si parla al versetto 5

5 Mi sono alzata per aprire al mio amico,

e le mie mani hanno stillato mirra,

le mie dita mirra liquida,

sulla maniglia della serratura.

 

La sposa nella prima parte del versetto letto risponde in modo deciso e corretto all’amore perseverante del suo Signore.  Mi sono alzata per aprire al mio amico.

 

Lei si alza dal suo stato di sonnolenza spirituale e desidera aprire la porta al suo amato.

Questa storia ci fa conoscere un antico costume orientale che getta molta luce sul modo di parlare
figurato di questo passo:

Quando un uomo era innamorato di una ragazza e le desiderava esprimere il suo amore, si dirigeva
durante la notte verso la casa,lasciando un profumo.
La porta ( altre traducono : la finestra ) era costruita in modo che ci fosse un’apertura, attraverso la quale uno poteva raggiungere la sbarra interna e rimuoverla se prima non era stata chiusa a chiave.

Lì lo sposo appendeva ghirlande di fiori sulla porta e tutt’intorno e ne copriva anche la soglia

 

Egli ungeva inoltre la serratura con degli oli profumati, intendendo con questo,manifestare alla sposa la sua presenza e a tutta la famiglia i suoi sinceri sentimenti. Questa è la spiegazione del perché la sposa ebbe le mani unte di profumo, quando finalmente venne ad aprire la porta, la fragranza si trasferì sulle sue dita. Lui aveva lasciato la dolcezza della sua presenza.

 

Anche oggi,  se andiamo a Dio con la stessa decisione, troveremo la dolcezza della sua presenza
sulla maniglia del nostro cuore, il perdono dei nostri peccati e l’esperienza della dolcezza della sua comunione.

Matteo 28:16 Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. 17 E, vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono. 18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».

Cantico dei Cantici 5:6

Lei aprì la porta, lo chiamò, e non trovandolo andò fuori per cercarlo

6 Ho aperto all’amico mio,ma l’amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr’egli parlava;

l’ho cercato, ma non l’ho trovato;

l’ho chiamato, ma non mi ha risposto

 Da questo brano notiamo come la comunione tra di loro si fosse spezzata.
Perdendo la comunione con Dio perdiamo la gioia della nostra salvezza, possiamo rattristare lo Spirito Santo

Ef 4:30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.

Perdendo la comunione con Lui perdiamo anche  le benedizioni che Dio desidera darci, e molti credenti purtroppo sono in questa posizione.
Sentono parlare della realtà di Cristo nella vita, ma non l’hanno, perché a causa della loro vita sbagliata, stanno spegnendo lo Spirito Santo, perché sono fuori della volontà di Dio.

Il problema è che stanno facendo quello che loro vogliono, invece di fare la volontà di Dio.

Uno può cercare di mascherare la verità, sostenendo che sta facendo la volontà di Dio, ma se non possiede la gioia del Signore, è una prova che in realtà sta facendo la sua volontà.

La sposa qui ha perso la comunione con lo sposo, non ha più la gioia, è triste e sofferente .

Cantico dei Cantici 5:7

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo

 E’ l’immagine della chiesa e del singolo credente che è  impotente e senza forza quando cercano di uscire da soli in questo mondo, senza l’aiuto del Signore Gesù.

Magari abbiamo tanto entusiasmo, ma l’entusiasmo non sostituisce mai la comunione con Gesù.

Oggi c’è tanto entusiasmo che porta molte persone a voler testimoniare alla gente di Gesù, senza esserne preparate. Prima di presentare il vangelo, dovremmo far vedere qualcosa nella nostra vita che faccia venir voglia alla gente di sapere qualcosa del Signor Gesù.
E’ vero anche, che l’opposizione a Dio e alla Sua parola c’è, e scopriamo che spesso viene da dove non l’aspettiamo, come, infatti, accadde alla Sulamita;

abbiamo letto: “Le guardie che vanno attorno
per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo ”.
Questa ragazza ha incontrato diverse difficoltà; è stata ferita da quelli che avrebbero dovuto proteggerla e disonorata ( le hanno tolto il velo), e tante volte i cristiani trovano difficoltà là dove non dovrebbero essercene : tra i loro fratelli.

1 Tessalonicesi 5:14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

Cantico dei Cantici 5:8

Ora questa ragazza, la sposa, incontra le figlie di Gerusalemme, con le quali canta un canto a canone
in pratica la sposa canta una parte, e le figlie di Gerusalemme cantano la risposta.
Sembra un’opera lirica, ascoltiamo cosa dice la sposa:

 

8 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio amico, che gli direte? Che sono malata d’amore.

 

Queste sono parole che esprimono un grande e sincero dispiacere per la perdita della persona amata Infatti, la scena è penosa, la sposa è fuori comunione e nel suo spirito tutto è confusione e disordine, e l’ardore dei suoi affetti la conducono al  turbamento e la porta si esprime con le  parole :

 

Io vi scongiuro… ( sinonimo di disperazione : supplicare per qualcosa di molto importante e grave )

Il suo cuore è malato e tutto il suo essere lo sta desiderando. Il giardino ha perso la sua fragranza, la
mirra e l’incenso non significano molto per lei adesso, e la bellezza dei fiori è appassita.

Si può possedere tutto, ma non avere quello che è più importante L’AMORE E LA PACE DI GESU’.

Ora le figlie di Gerusalemme rispondono con le parole del versetto 9:

Cantico dei Cantici 5:9

9 Che è dunque l’amico tuo, più di un altro amico,

o la più bella fra le donne? Che è dunque l’amico tuo, più di un altro amico, che così ci scongiuri?

 La domanda di queste donne suona un po’ scettica, e, in effetti, sembra che stiano chiedendo:
Perché ti affatichi a cercarlo?

Forse il tuo amico vale più di un altro amico?

OGGI LE PERSONE POTREBBERO DIRE :

Cosa ha questo Gesù?

Cos’è che ti fa pensare che Gesù sia diverso da tutti gli altri?
Ci sono stati tanti capi religiosi, perché pensi che Gesù sia migliore?

Perché pensi che lui sia quello che sostiene di essere?

Gesù era un uomo come altri perché ti sei interessato così tanto di Lui?

Questo è lo stesso tipo di scetticismo che sentiamo verso il Signor Gesù anche ai nostri giorni. Gesù
è la figura più controversa della storia, infatti, c’è stata più discussione e controversia su di lui che su ogni altra persona che sia mai vissuta.

Cantico dei Cantici 5:10-11

10 L‘amico mio è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. 11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.

Alla domanda delle figlie di Gerusalemme la sposa risponde immediatamente tracciando il ritratto fedele e completo del suo diletto innamorato.

In lui si vede quel tratteggio brillante e quella delicatezza di dettagli che solo una passione ardente e unica può produrre.

dopo aver risposto alle figlie di Gerusalemme in modo generale, la sposa è pronta a fare una descrizione più dettagliata dell’amato suo.

1) L’amico mio è bianco       ( la purezza   ( di Gesù )

2) vermiglio               ( tonalità rosso brillante ,fiammante

           amore profondo che brilla ( amore di Gesù  )

           anche la sua potenza Apocalisse 1:14

 

3) Il suo capo è oro finissimo (parla della maestà di Gesù che può essere rappresentata dall’oro finissimo. Infatti, l’oro nella Scrittura è frequentemente usato per rappresentare la giustizia divina in rapporto con la persona di Gesù

 

4) le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.

         (La ricca e abbondante capigliatura nera indica il  vigore e la forza della giovinezza.) ( la forza di Gesù )

Cantico dei Cantici 5:12

12 I suoi occhi paiono colombe in riva a ruscelli,

che si lavano nel latte,

 

Parlando del Signore, la perfezione degli occhi considerati come organo di percezione sono presentati in Apocalisse col numero sette

Apocalisse 5:6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra.

 

Perfezione e pienezza di intelligenza; infatti troviamo scritto in

2°Cronache 16:9
Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui.

 

Il credente quindi non ha nulla da temere da questo sguardo vivo e penetrante del Signore.

Cantico dei Cantici 5:13

13 Le sue gote sono come un’aia d’aromi,

come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra sono gigli,

e stillano mirra liquida.

Queste espressioni in riferimento alla bellezza, alla dolcezza del Signor Gesù. Tutti questi tratti ci presentano la perfezione di quel viso divino che ci deve essere manifestato il giorno della Sua venuta nella gloria.

Per quanto riguarda le sue labbra possiamo riferirci alle sue parole di grazia e di benignità che ebbe per tutti durante i giorni del suo ministero sulla terra.

Le labbra di Gesù hanno saputo parlare di pace, e d’amore ad ogni anima triste e turbata che è andata a Lui.

14 Le sue mani sono anelli d’oro,

incastonati di berilli (brillanti);

 il suo corpo è d’avorio lucente, coperto di zaffiri.

Qui possiamo comprendere la potenza, la bellezza,

la durata della grazia e la gloria di Gesù rappresentate dall’oro e dalle pietre preziose.

Cantico dei Cantici 5:15

 

15 Le sue gambe sono colonne di marmo,

fondate su basi d’oro puro. Il suo aspetto è come il Libano,

superbo come i cedri.

 

Le basi d’oro e le colonne di marmo esprimono la forza, la fermezza, e la giustizia del suo governo che Egli eserciterà nel Suo regno futuro.

 Cantico dei Cantici 5:16

16 Il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tal è l’amore mio, tal è l’amico mio,

o figlie di Gerusalemme.

Il suo palato è tutto dolcezza

Alla sposa sembra che le manchino le espressioni della dolcezza dello Sposo,non le dimentica e senza stancarsi continua a parlare di Lui, anche se si sente incapace di dire tutto ciò che Egli è, la sposa chiude la sua descrizione dicendo: Tutta la sua persona è un incanto.

 

E’ come se avesse detto: tutto ciò che vi è d’amabile abita in Lui; ogni cosa desiderabile si trova in Lui,

La Parola  ci dice che in Cristo abita tutta la pienezza

Colossesi 1:19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza

Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;

In Lui abita tutta la pienezza della divinità e tutte le grazie dell’umanità. Egli è amabile nella sua umiliazione, e amabile nella sua esaltazione.

La chiesa può dire ancora oggi :Tutta la sua persona è un incanto.

Tal è l’amore mio, tal è l’amico mio.

Tutte le preziose qualità si trovano in Cristo Gesù

La sua amabilità consiste nella sua perfetta umanità.

Era perfettamente umano.

Era tentato in tutto e per tutto come noi però senza mai peccare

Egli cresceva in statura e grazia, piangeva, e pregava, e sopra ogni cosa amava.

Portava guarigione

 

Liberava dai legami

 

Annunciava il regno  e dava la salvezza a coloro che credevano in Lui

Ebbe compassione di coloro che avevano un lutto in famiglia, ( risuscitava i morti )

 

Aveva compassione delle folle affamate e disorientate  

 

Oltraggiato, non rendeva gli insulti. “Come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca”

 

Chiese al Padre di perdonare i suoi assassini, gridando  dalla croce. “ Padre perdona loro …… “

“Egli ha portato i nostri peccati nel suo
corpo, sul legno della croce”.

 “E per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose”.
“In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna”.

Non è amabile in tutto?

Nel capitolo 6 vedremo come le persone da scettiche diventino credenti, e a questo proposito leggiamo subito il primo versetto che si apre con una domanda, e una proposta, al capitolo 6:

Cantico dei Cantici 6:1  ( Domande delle ragazze )

6:1 Dov’è andato il tuo amico, o la più bella fra le donne?

Quale direzione ha preso l’amico tuo? Noi lo cercheremo con te.

 

Le figlie di Gerusalemme non sono più così scettiche e ciniche, ora sono disposte ad andare con la sposa per aiutarla a trovare lo sposo.
Vogliono vedere colui di cui la sposa ha parlato cosi tanto e bene; ne deducono che deve essere
fantastico, e lo vogliono vedere con i loro occhi.

La Bibbia ci afferma che chiunque cerca trova, chi chiede riceve, e a chi bussa sarà aperto, infatti, il
Signor Gesù stesso afferma che non respinge nessuno che desidera andare da lui.

1°) Esempio biblico di Nicodemo Giov 3:1 C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui»….

 

2° Esempio: Romani 10:14 Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci?

 

 

Colossesi 1:4 perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi,

Colossesi 1:5 a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo.

 

 

Cantico dei Cantici 6:2 ( Risposta della sposa )

 

2 Il mio amico è sceso nel suo giardino,

nelle aie degli aromi, a pascolare le greggi nei giardini

e cogliere gigli. 3 Io sono dell’amico mio;

e l’amico mio, che pascola il gregge tra i gigli, è mio.

 

Questo versetto ci presenta uno splendido quadro di felice comunione; infatti il Signore ci è presentato colui che dispensa le delizie ai suoi; egli è nel suo giardino a raccogliere i gigli. La sposa sa che Lì troverà una comunione benedetta, solida, e perfetta.

E’ da notare che non dice dove si trova il suo sposo

Lei la sposa ha localizzato lo sposo, ed ora che sicurezza, che soddisfazione, che gioia lei prova!
Può ben dire al 3 Io sono dell’amico mio;

e l’amico mio, che pascola il gregge tra i gigli, è mio.

 Nota: Il Giardino spirituale : abbiamo visto in questo studio che è il posto spirituale dove si trova il credente e la chiesa : luoghi celesti in Cristo

 Efesi 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo

Solo chi è in Cristo trova la vera comunione con l’Iddio Trino  Padre ,Figlio e Spirito Santo e ha tutte le benedizioni .

Cantico dei Cantici 6:4 ( La sposa entra nel giardino e lo  

                                          sposo la esalta )

 

4 Amica mia, tu sei bella come Tirza,

vaga come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate.

L’espressione “bella” in questa sezione è la risposta dello sposo dopo che la posa è ritornata a Lui dopo un  ricerca lunga, intensa, dolorosa e paziente della sua sposa per ritrovare il suo sposo

Queste parole sono le prime che Egli indirizza alla sua sposa dopo la sua triste caduta.
Le labbra dello sposo si aprono verso di lei e le rivolge queste dolci parole: “Amica mia, tu sei bella come Tirza”.

 

Non una parola di rimprovero esce dalla sua bocca, egli non fa nessuna allusione a dove è stata, né ciò che essa ha fatto, il suo amore e la sua grazia sono sempre stati immutabile verso di lei, e accogliendola con affetto, le dice:

V 4 “Amica mia, tu sei bella come Tirza”.

 E’ scritto di Gesù “Quelli che egli amò, li amò fino alla fine”

Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

 

“Tirza” era la città reale di uno degli antichi re pagani di Canaan, e dopo un periodo, divenne la capitale e la residenza reale dei re d’Israele, prima che costruissero Samaria, così come Gerusalemme era la capitale dei re di Giuda

 Il nome “Tirza” significa : piacevole, incanto la posizione della città era probabilmente notevole per la sua bellezza.

E’ molto bello il paragone pensando alla sposa pigra, triste, ferita e abbattuta che avevamo
visto in questo brano.

 

Lo sposo continua a dire alla sposa : vaga come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate.

 

Vaga :  impreciso, confuso

tremenda come un esercito a bandiere spiegate.

L’immagine non è quella di qualcosa di terribile, ma come qualcosa di splendido, di brillante, di glorioso, come un’armata che marcia a bandiere spiegate.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

 Romani 8:31 Che diremo dunque riguardo a queste cose?Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? 32 Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

                                              Situazioni terrene

 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Com’è scritto:

«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;

siamo stati considerati come pecore da macello».

37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.

                                          Situazioni spirituali

 38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 La chiesa può essere : Vaga :  imprecisa, confusa

                                                 MA E’

tremenda come un esercito a bandiere spiegate

 VINCITRICE

Cantico dei Cantici 6:5-7

 

5 Distogli da me i tuoi occhi, che mi turbano.(sconvolgono)

I tuoi capelli sono come un gregge di capre,

sospese ai fianchi di Galaad. 6 I tuoi denti sono come un branco di pecore, che tornano dal lavatoio;tutte hanno dei gemelli, non ce n’è una che sia sterile; 7 le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana

 

Queste stesse parole si trovano al capitolo 4 eppure pensiamo che non ci siano ripetizioni inutili;
qual è dunque il senso di queste parole?

Nota; al capitolo 4 Dopo che lo Sposo si è rivolto alla sua sposa in quei termini, lei si è sviata ed ora è

ritornata.

Distogli da me i tuoi occhi, che mi turbano (sconvolgono)

V 5 Lo sposo è sconvolto dalla bellezza dei suoi occhi

Lui Ripete le stesse cose, Egli desidera assicurare al suo cuore il suo immutabile amore per la sposa, e che per lui la sua bellezza non è affatto alterata.

Sebbene lo sposo tace a riguardo alle sue cadute e sviamenti, le sue parole s’incidono profondamente nel cuore della sposa più che nel passato.

Gesù può servirsi delle parole d’amore , quando una persona si converte , e quando la chiesa cammina in santità.

Gesù ripete le stesse parole d’amore quando un credente si svia e ritorna a Lui, e quando la chiesa si svia e ritorna a Lui Il Comportamento d’amore di Gesù lo vediamo nelle sette lettere indirizzate alle sette  chiese, alcune di loro non camminano in santità, si sviano, eppure Gesù non da nessun giudizio ma solo incoraggiamento a ravvedersi ridando una completa sicurezza al cuore delle chiese.

 Cantico dei Cantici 6:8

8 Ci sono sessanta regine, ottanta concubine, e fanciulle innumerevoli;

 

 

1Re 11:3 dice che Salomone “ebbe settecento principesse per mogli e tre centro concubine”,

mentre in Cantico dei Cantici 6:8 Salomone scrisse, “ci sono sessanta regine, ottanta concubine”.

Il modo più facile per capire questa differenza è che i brani si riferiscono a tempi diversi nella vita di Salomone.

1Re è una descrizione alla fine della sua vita oppure di tutta la sua vita, mentre nel Cantico è nel momento in cui scrisse il libro. Inoltre, il versetto 8 del Cantico parla anche di “fanciulle innumerevoli”, che forse furono contate come concubine in 1°Re.

 L’UNICA TRA LE TANTE

 9 ma la mia colomba, la perfetta mia, è unica;

è l’unica di sua madre,

la prescelta di colei che l’ha partorita.

Le fanciulle la vedono e la proclamano beata;

la vedono pure le regine e le concubine e la lodano.

In questo brano, vi troviamo descritto il posto che occupa nel cuore la sposa (è il posto che occupa nel cuore di Cristo la Sua sposa: la chiesa )

Lei è la prima agli occhi suoi, e nulla le può essere uguale, ve ne sono altre, ma l’attenzione dello sposo (di Cristo)è rivolta esclusivamente a lei. Essa è unica.

 

Nel verso 9 egli parla delle sue qualità, e fa la descrizione della sua personale bellezza;

Nota : l’unica di sua madre, la prescelta di colei che l’ha partorita.

Molti identificano la nazione d’Israele come madre che ha partorito il popolo ebraico dove Dio e’ lo sposo

 

 Non soltanto la nazione d’Israele e’ stata prescelta , ma in senso metaforico viene proclamata beata e la lodano perché Dio e’ il suo sposo : Le fanciulle la vedono e la proclamano beata; la vedono pure le regine e le concubine e la lodano.

 Cantico dei Cantici 6:10

10 Chi è colei che appare come l’alba,

bella come la luna, pura come il sole,

tremenda come un esercito a bandiere spiegate?

 

Questo passo ci mostra come il Signore vede il rapimento della chiesa. E’ naturale che noi guardiamo al rapimento dal punto di vista dalle nostre aspettative.

Troviamo, infatti, scritte queste parole riguardo quest’importante evento in 1°Tessalonicesi.5:16 “Perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i
morti in Cristo”.

 Il Signore guarda questo momento dal Suo punto di vista.

Lui chiamerà i suoi; quando la chiesa andrà alla sua presenza, le moltitudini di angeli e di persone escluse vedranno uno dei più grandi spettacoli che mai si e potuto vedere e che mai più si ripeterà per tutta l’eternità

                         IL RAPIMENTO

 

Questo sarà l’avvenimento più piacevole per noi e anche per Lui.
Allora diranno della chiesa: ‘Chi è colei che appare come l’alba, bella come la luna, pura come il
sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate?’.
Che immagine gloriosa del momento in cui tu e io andremo alla presenza del Signore Gesù

Cantico dei Cantici 6:11-12 

11 Io sono discesa nel giardino dei noci

a vedere le piante verdi della valle,a vedere se le viti mettevano le gemme,se i melagrani erano in fiore.

 

12 Io non so come, ma sono diventata timida, eppure figlia di gente nobile. ( versione riveduta )

 

 

12 “ io non so come,il mio desiderio mi ha resa simile ai carri d’Amminabad “ ( versione Diodati )

E’ interessante notare che questo è la terza volta in cui c’è parlato di un giardino nel Cantico dei Cantici.

Un commentatore scrisse queste riflessioni:

4:16 “Il primo giardino è in primavera, pieno di fiori e teneri boccioli, e frutti deliziosi ;

5:1 e 6:2 il secondo giardino è in autunno, pieno di spezie e frutta matura, niente è imperfetto;

6:11 questo terzo giardino del v 11 è alla fine dell’inverno, ma con l’immediata prospettiva della primavera nuova.

E’ ancora inverno, ma l’inverno è sul punto di finire per far sbocciare una nuova primavera, e la sposa scende nel giardino dei noci per vedere

il primo sbocciare della valle,

le prime gemme della vite,

e le infiorescenze del melagrano.

Si può paragonare questo alle esperienze dei discepoli del Signore dopo la sua ascensione,
mentre aspettarono a Gerusalemme la realizzazione della promessa del Padre, cioè della discesa dello Spirito Santo; in un certo senso, sono andati  nel giardino per guardare l’arrivo della nuova primavera.

Mentre erano radunati nell’alto solaio con i cuori ancora chiusi , lo Spirito Santo venne in un modo inaspettato e con una potenza soprannaturale,aprendo i cuori a battezzandoli con potenza : ora questa e’ l’attitudine della chiesa, con tanti credenti che aprono il cuore (noci chiuse- poi aperte )  allo Spirito Santo

 

Verso 12 : E’ possibile che la sposa immagini il suo amato come Amminabad,un principe, e si sente trasportata sul suo carro regale

Amminabad vuol dire : popolo nobile, Dio ci ha fatto diventare una stirpe santa :

 1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

 

anche la chiesa non più timida ma forte,cammina a fianco a Cristo, il suo cammino è verso il cielo .

Cantico dei Cantici 6:13

Nota 7:1 nella versione Diodati è 6:13

7:1 Torna, torna, o Sulamita,

torna, torna, che ti ammiriamo.

Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere?

La dichiarazione che viene fatta è che la sposa di Cristo è lì per mostrare la grazia di Dio nei secoli ,come ci è detto in Efesini 2: 1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

Tutto l’universo ci vedrà, nessuno di noi è degno di essere lì, ma noi ci saremo perché siamo in Cristo.

Rileggiamo i primi due versetti del Capitolo 7

 7:1 Torna, torna, o Sulamita,torna, torna, che ti ammiriamo.

Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere? 2 Come sono belli i tuoi piedi nei tuoi calzari, o figlia di principe! I contorni delle tue anche sono come monili, opera di mano d’artefice.

 

La sposa del re è nuovamente oggetto di contemplazione e di descrizioni minuziose, ed è salutata con un nuovo titolo: figlia di principe, perché la sua relazione con la dignità reale è ormai riconosciuta, ed ora essa gode un’intima relazione col re.

Tale sarà il suo posto, quando il Messia prenderà il trono,secondo il linguaggio forte e chiaro del

Salmo 45 è il cantico profetico  delle nozze tra Cristo e la Chiesa

 CANTICO DEI CANTICI 7:3 A 6

3 Il tuo ombelico è una tazza rotonda,dove non manca mai vino profumato.Il tuo grembo è un mucchio di grano,

circondato di gigli.4 Le tue mammelle sembrano due gemelli di gazzella.5 Il tuo collo è come una torre d’avorio;

i tuoi occhi sono come le piscine di Chesbon

presso la porta di Bat-Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco.

6 Il tuo capo si eleva come il Carmelo,

e la chioma del tuo capo sembra di porpora;

un re è incatenato dalle tue trecce!

 

Queste parole, che abbiamo già considerate, mettono in evidenza come per lo sposo la sua sposa sia
unica, e la più bella fra tutte le altre fanciulle come viene  affermato al versetto 7
Quanto sei bella, quanto sei piacevole, amore mio, in mezzo alle delizie!

 

Cantico dei Cantici 7:7

7 Quanto sei bella, quanto sei piacevole, amore mio, in mezzo alle delizie!

 

Non vi è alcun dubbio, è la voce dello sposo che dice queste parole.

E’ l’immagine della chiesa ,opera paziente grazia di Gesù  del Suo costante amore, e della consacrazione della sposa

( la chiesa ) allo sposo ( Cristo )  ha avuto quel risultato benedetto perché ora è veramente così anche moralmente lo Sposo prende il Suo diletto in lei e sarà cosi pure per la
Sua chiesa.

Cantico dei Cantici 7:8-10

8 La tua statura è simile alla palma,

le tue mammelle a grappoli d’uva.

9 Ho detto: «Io salirò sulla palma

e mi appiglierò ai suoi rami».

Siano le tue mammelle come grappoli di vite,

il profumo del tuo fiato, come quello delle mele,

10 e la tua bocca come un vino generoso

che cola dolcemente per il mio amico,

e scivola fra le labbra di quelli che dormono.

 

Il brano continua elencando altre qualità della sposa,

Verso 8:LA PALMA 

La palma e i suoi grappoli qui elencati possono essere considerati come emblemi

di vittoria,

maturità,

dirittura (Direzione )

e di fertilità.

            Sono i quattro stadi della chiesa

di vittoria  Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

maturità, (crescita) 1Tessalonicesi 3:12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,

dirittura (Direzione )

la chiesa deve essere il punto di riferimento per la società e il mondo

Matteo 5:14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta,

 

Efesi 5:8 perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce

Fertilità : dare i frutti…..

 

 

Nella Scrittura è sovente nominata la palma, e come simbolo essa è applicata in diversi modi.

 

Quanto alla sua forma essa ha un

tronco slanciato,

ma anche grazioso,

dritto e alto, che è simbolo di dirittura ( direzione )

                    LA CHIESA

CURIOSITA’ SULLA PALMA

Sotto una forte pressione, oppure tirata verso terra con delle corde, essa rifiuta di rimanere curva, riprendendo la sua posizione appena è lasciata libera.

Nessuno ha autorità sulla chiesa ( solo lo sposo )

Questo ci presenta due immagini

 

1) del popolo Ebreo,il quale dopo una pressione di molti secoli alzerà ancora in alto il suo capo, quando Cristo regnerà e loro si convertiranno

2) La chiesa perseguitata regnerà sovrana .

Le foglie e i frutti delle palme crescono alla sua sommità, ed alcuni sono ad una tale altezza che riesce molto difficile raccoglierli, e quest’albero con la sua presenza indica che c’è dell’acqua.

Segno di tranquillita’

Questi dettagli suggeriscono parecchie riflessioni e sembra accordarsi col passo della Scrittura che
troviamo in

Esodo 15:27 Poi giunsero a Elim, dov’erano dodici sorgenti d’acqua e settanta palme; e si accamparono lì presso le acque.

 

Nella Scrittura la palma è vista anche come simbolo della vittoria e le foglie di essa erano per i giudei un segno alla festa dei tabernacoli, rappresentava un periodo di grande allegrezza come ci è detto in

Levitico 23:40 Il primo giorno coglierete dagli alberi dei frutti di bell’aspetto, dei rami di palma, rami di mortella e rami di salici di torrente, e vi rallegrerete davanti al SIGNORE Dio vostro, per sette giorni.

 

Tutto ciò ci mostra che la bella sposa del re ha raggiunto la maturità morale, la grazia ha trionfato.

Essa è ora perfetta agli occhi dello Sposo ed è la delizia del suo cuore, il suo riflesso stesso.
Mentre lei ascolta le sue espressioni d’amore, il suo cuore è rassicurato, e si ristora in comunione con Lui, dicendogli tutto quello che sente di dover dire nel capitolo 7 al verso 11 Io sono del mio amico, verso me va il suo desiderio.

 

Cantico dei Cantici 7:11

11 Io sono del mio amico,

verso me va il suo desiderio.

Troviamo qui la nota più elevata di questo Cantico dei Cantici, perché l’anima della sposa ha finito di guardare a
se stessa ed è ora interamente occupata a guardare lo sposo (la chiesa non guarda a se stessa ma guarda Cristo. ) ci parla di perseveranza

Ebrei 12:1 Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. 3 Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo.

Già due volte abbiamo sentito dire dalla sposa queste parole: Io sono del mio amico, e il suo desiderio è verso di me”.
Ora le parole della sposa sono l’espressione dell’intelligenza più elevata della conoscenza dello sposo

( di Cristo )
e del modo perfetto col quale è riuscita a comprenderlo ed afferrarlo. Essa dice: Io sono del mio amico, verso me va il suo desiderio.

 

Questa è la perfezione della bellezza che il Signore vede nei santi, i credenti, ed è il motivo quindi Egli gioisce .

Cantico dei Cantici 7:12-13 

il desiderio della sposa
di andare col suo sposo

 

12 Vieni, amico mio, usciamo ai campi,

passiamo la notte nei villaggi! 13 Fin dal mattino andremo nelle vigne; vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore si apre, se i melagrani fioriscono. Là ti darò le mie carezze.

 

La sposa s’indirizza ora allo sposo nella perfezione della sua comunione e del suo amore, vi è
nel suo cuore un’unità di spirito ed è completamente immersa nei suoi pensieri di desiderio dello sposo (Cristo.)

Questa è la vera comunione che Gesù gradisce avere con ognuno di noi.

 

Giovanni 17:21 20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.

 

1Giovanni 1:3 quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.

1Giovanni 1:6 Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.

1Giovanni 1:7 Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

 

In conclusione vi è la bellissima espressione della sposa che dice: Là ti darò le mie carezze.
Il cuore della sposa trabocca d’amore per il suo amato: un amore immenso, smisurato che nessun autore di canzoni è in grado di raffigurare.

Cantico dei Cantici 7:14

Le mandragole mandano profumo, sulle nostre porte stanno frutti deliziosi di ogni specie, nuovi e vecchi, che ho serbati per te, amico mio.

Vi è profondità e bellezza di sentimento in queste ultime parole, la sposa riconoscente desidera esprimere cosa c’è veramente nel suo cuore attraverso l’abbondanza di questi frutti squisiti, considerati afrodisiaci, che fanno nascere sentimenti di un’anima risvegliata per il suo Signore.

Cantico dei Cantici cap. 8

Il capitolo ottavo che iniziamo è anche la conclusione del libro del Cantico dei Cantici.

Nel considerarlo, non faremo altro che segnalare ciò che crediamo essere il modo di agire dello Spirito Santo, che non è sempre uguale.
Lo Spirito Santo ci porta avanti e indietro nella storia della chiesa, o della Sullamita, passando da un avvenimento all’altro.

Cantico dei Cantici 8:1-2

8:1 Oh, perché non sei tu come un mio fratello,

allattato dal seno di mia madre!Trovandoti fuori, ti bacerei

e nessuno mi disprezzerebbe.2 Ti condurrei, t’introdurrei in casa di mia madre;tu m’istruiresti e io ti darei da bere vino aromatico, succo del mio melagrano.

 

Questi versetti ci riconducono indietro quanto alla posizione e all’esperienza della sposa.
Noi l’abbiamo vista alla fine del capitolo 7 in mezzo ad una scena gloriosa che faceva alla felice comunione col suo Amico.

La tenebrosa notte della sua afflizione era passata con tutte le sue esperienze, e il giorno felice della
sua gloria era venuto con la sua indicibile benedizione.

Qui siamo ricondotti al principio di tutte le sue esperienze e alle prove dell’anima perciò essa era passata per giungere al punto dove l’avevamo lasciata.
Queste prove dell’anima consistevano soprattutto in un ardente desiderio di realizzare un’intima
comunione senza nessun ostacolo e riserve con lo sposo

( come la chiesa vuole fare con  il Messia, il RE ,lo SPOSO )

Essa qui vorrebbe una piena libertà nella dimostrazione d’affetto, come fra sorella e fratello dicendo:
oh, perché non sei tu come un mio fratello
.

 

Quest’affermazione corrisponde a quanto abbiamo trovato all’inizio di questo libro quando
leggemmo al capitolo 1:2 queste parole: Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze
sono migliori del vino

 

Gli ardenti desideri della sposa, come sono espressi qui dallo Spirito Santo, sono subito pienamente soddisfatti. Essa aveva appena espresso il desiderio di un’intensa comunione con lo sposo ( Cristo ), e di avere
l’occasione di dargli da bere del vino aromatico e del succo dei melograni.

Qualcuno ha detto giustamente queste parole:
E’ compito nostro dare a Cristo le cose migliori che possiamo avere. Ma queste parole si riferiscono più di tutto alle “nozze dell’ Agnello, quando la sua sposa sarà pronta”, e quando Cristo “berrà il frutto della vigna nuovo nel regno del Padre suo”

 

Marco 14:24 Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio». ( confronta Luca 22.15 )

 

NOTA : Marco 14:25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio».

 

il Salvatore ricordò ai suoi discepoli che, da quel momento in poi, non avrebbe più bevuto con loro il frutto della vigna, fino al giorno in cui tornerà per rapire la sposa : la Chiesa .

Allora il vino avrà un nuovo significato: sarà un

simbolo della gioia,

Questo deve essere il nostro desiderio,
la nostra devozione e l’intimità con il Signore Gesù.

 

Cantico dei Cantici 8:3-4

3 La sua sinistra sia sotto il mio capo e la sua destra mi abbracci! 4 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro,

non svegliate, non svegliate l’amor mio,

finché lei non lo desideri!

 

Il verso 3 ci mostra una completa intimità con lo sposo e una completa protezione :3 La sua sinistra sia sotto il mio capo e la sua destra mi abbracci!

In questi passi le figlie di Gerusalemme sono invitate a non disturbare quest’intimità della sposa con il suo sposo.

Cantico dei Cantici 8:5

5 Chi è colei che sale dal deserto

Appoggiata all’amico suo?

Io ti ho svegliata sotto il melo, dove tua madre ti ha partorito,

dove quella che ti ha partorito si è sgravata di te.

Nel V. 5 è ricordato da dove la sposa veniva :

Dal deserto : aridità,pericolo,

persone prive di benedizioni,il mondo,qualcosa che non da sostegno….

 

1Pietro 2:25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime

 

e dove sta andando : con Cristo

Efesi 2:6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù,

 

Il V.5 ci  parla anche della debolezza dell’amore che si appoggia a qualcuno: Appoggiata all’amico suo.

 

Lo stadio finale della vita di un vero credente è caratterizzato

dalla debolezza,

dalla dipendenza,

e dall’amore.

Spesso siamo inclini a ritenerci capaci di fare tutto da soli dimenticando ciò che il Signore ci
ha detto: Senza di Me voi non potete fare nulla”

 

Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.

Cosi nei momenti difficili, quando le forze ci mancano, siamo più disposti ad appoggiarci su di lui, fiduciosi come dei bambini.

Infatti, è in quei momenti che riconosciamo finalmente la nostra completa dipendenza da Lui.

E’, quando ci si lascia condurre da Lui, appoggiati al suo braccio e alla sua ombra che possiamo sentirci ed essere al sicuro

 

Cantico dei Cantici 8:6

6 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore,

come un sigillo sul tuo braccio;

perché l’amore è forte come la morte,

la gelosia è dura come il soggiorno dei morti.

I suoi ardori sono ardori di fuoco,

fiamma potente.

Dove mai potremo trovare un amore simile a quello del Signore Gesù?
Un ’amore forte come la morte? La morte, con tutto il suo terrore, fu il prezzo pagato dall’amore del Signor Gesù Cristo per gli uomini perduti. : Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

 

Gli spaventi della morte non Lo dissuasero dall’adempiere perfettamente la volontà del Padre.
Infatti, è scritto che Egli ci amò e diede se stesso per noi, sopportando la croce e la sua vergogna.

Nella lettera ai Romani è scritto questo dell’amore di Cristo per ciascuno di noi Romani 8:38-39.
Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,
né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio
che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 

Quando l’amore e la morte si sono incontrati alla croce in una lotta terribile, l’amore ha trionfato, e
la morte è stata vinta per sempre
.

L’altro argomento di cui c’è parlato nel brano in questione, è:
“La gelosia è dura come il soggiorno dei morti”
E’ stato detto giustamente che la tomba divora tutto e non conosce pietà.
La Bibbia ci ricorda che fu la gelosia che agitò Paolo, quando pronunciò la giusta, santa eppure
tremenda maledizione 1Corinzi 16:22 Se qualcuno non ama il Signore, sia anatema. Marana tha.

 

Questa gelosia, la conoscevano meglio di noi i nostri antenati, i fratelli sofferenti nella persecuzione,
la quale produceva un amore ardente per Gesù e per la Sua testimonianza.

Infine abbiamo letto: I Suoi ardori sono ardori di fuoco”. Questo ci ricorda l’amore che ardeva nel
cuore del Signor Gesù Cristo, quando disse Giovanni 2:17 “Lo zelo per la tua casa mi consuma”.

Un credente scrisse: “Asceso alla destra del Padre, Gesù accendeva nei cuori dei discepoli lo stesso
divino fuoco che ardeva in se stesso; mandando loro lo Spirito Santo per dimorare con loro, di un
amore ardente come il Suo.”

 

Leggiamo ancora il versetto che segue.
Cantico dei Cantici 8:7

Le grandi acque non potrebbero spegnere l’amore, i fiumi non potrebbero sommergerlo. Se uno
desse tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore, sarebbe del tutto disprezzato

 

Nulla è paragonabile all’amore del Signor Gesù.
Oh, quante volte siamo venuti meno nei nostri propositi verso di Lui, eppure i nostri ripetuti errori non hanno spento il Suo amore, come nemmeno è stato sommerso dal fiume dei nostri peccati.

L’altra espressione che abbiamo letto è: ”Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore, sarebbe del tutto disprezzato”.

 

La parola disprezzato significa odiato, questo per indicarci che Dio non sta chiedendo i nostri soldi o il nostro servizio, affinché possiamo ottenere la nostra salvezza.

Egli ci sta chiedendo il nostro amore, perché se non lo amiamo, e non crediamo in Gesù come nostro
Salvatore Egli non può apprezzare alcuna delle cose, anche buone, che facciamo.

Marco 12:30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua“.

Giovanni 4:7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. 10 In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.

 Cantico dei Cantici 8:8

8 Noi abbiamo una piccola sorella,

che non ha ancora mammelle;

che faremo della nostra sorella,

quando si tratterà di lei?

 La “piccola sorella” molti studiosi  della bibbia, pensano che sia  un simbolo che raffigura la chiesa dei Gentili,

( le nazioni pagane )

 in altre parole tutti quelli che non appartenevano ad Israele.

Che faremo della nostra sorella?’ Questa fu una questione spinosa per la chiesa primitiva, in Atti 15 ci è riportato lo scopo del primo Consiglio di Gerusalemme riunitosi per risolvere il conflitto che si verificava tra i convertiti gentili e quelli ebrei, i quali non avevano intenzione di lasciare il sistema mosaico della legge ma volevano imporlo anche ai gentili.

Infatti, ci è detto “Quando si tratterà per lei”.

Significato :Trattare : Prendere in esame un argomento

Chi poteva trattare per lei? Nessuno voleva accettare i gentili come eredi delle promesse fatte agli Ebrei. Venne il giorno in cui il grande Sposo della chiesa, Cristo, li chiamò a sé, facendoli partecipi della Sua grazia divina.

Giovanni 10:16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

 Atti 10:44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.

Efesi 3:1 Per questo motivo io, Paolo, il prigioniero di Cristo Gesù per voi stranieri… 2 Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi; 3 come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole; 4 leggendole, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo. 5 Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, così come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di lui; 6 vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante il vangelo

Egli non ci scelse perché eravamo attraenti, ma perché egli vide la nostra condizione disperata e ci amò di un amore eterno

Cantico dei Cantici 8:9

 9 Se è un muro costruiremo su di lei una torretta d’argento;

se è un uscio, la chiuderemo con una tavola di cedro

 Dopo che i Gentili furono accettati da Dio, ed entrati per la grazia a far parte (insieme ai cristiani ebrei) dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito, come è detto in Efesini 2:19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.

 la chiesa ebrea affrontò la questione riguardante la base su cui doveva essere costruita questa chiesa.

Molti sostenevano che si dovesse continuare a praticare

la circoncisione, le cerimonie, i vari riti, le
tradizioni,

Fu in quella circostanza che Giacomo guidato dallo Spirito Santo espresse i sentimenti “della sorella maggiore”

(la chiesa cristiana ebrea)

dicendo per tutti coloro che erano presenti é scritto in

Atti 15:19-20:
19 Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; 20 ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue

In questo modo il consiglio fu d’accordo di non costringere i credenti gentili ad osservare tutto il sistema mosaico, ma di accettarli così com’erano e di fare il possibile per edificarli, farli crescere nella fede

Cantico dei Cantici 8:10
10 Io sono un muro,

e le mie mammelle sono come torri;

io sono stata ai suoi occhi come chi ha trovato pace

 Questo è la gioia della “piccola sorella”.(la chiesa dei gentili convertiti)

Quando la chiesa gentile ricevette la buona notizia della decisione del consiglio, si rallegrarono

Atti 15:31 Quando i fratelli l’ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che essa portava loro. 32 Giuda e Sila, anch’essi profeti, con molte parole li esortarono e li fortificarono.

 Questo dava a loro di essere riconosciuti come un muro nel tempio di Dio, e si rallegrarono nel privilegio come è scritto in

Efesini 2:19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.

Le parole “Le mie mammelle sono come torri” sono una similitudine per indicare che ora la piccola sorella, simbolo della chiesa gentile, avrebbe presto nutrito molti figli e figlie con il latte sincero della Parola di Dio.

La chiesa gentile ebbe,infatti,una crescita rapida in modo che la “piccola sorella” ora è diventata più grande e più onorata della maggiore.

                                                 NOTA

C’è anche un messaggio missionario straordinario
in questa semplice parabola della “piccola sorella”, ed è la seguente.

Dobbiamo riconoscere che la “piccola sorella” include tutte le nazioni dei nostri giorni, ma in molte parti del mondo c’è gente che non ha mai risposto alla chiamata dello sposo semplicemente perché non lo ha mai sentito

E’ scritto in Romani 10:14 E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?”

 Cantico dei Cantici 8:11

11 Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;

egli affidò la vigna a dei guardiani ognuno dei quali portava, come frutto, mille sicli d’argento.

 Il termine Baal-Amon significa Signore di una moltitudine, e fa allusione alla moltitudine di nazioni
che formano tutti insieme l’immensa vigna del Signore.

“Salomone aveva una vigna”. Salomone è un simbolo di Cristo.

La sposa, che è la chiesa formata da ebrei e gentili, racconta questa storia della vigna. Prima fu data
in mano alla nazione d’Israele, che doveva badare a lei; ora è del Signore.

E’ la stessa parabola che Gesù raccontò in

Matteo 21:33-46 che dice:

“Udite un’altra parabola: C’era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, le fece attorno una
siepe, vi scavò una buca per pigiare l’uva e vi costruì una torre; poi l’affittò a dei vignaioli e se ne
andò in viaggio. Quando fu vicina la stagione dei frutti, mandò i suoi servi dai vignaioli per ricevere
i frutti della vigna. Ma i vignaioli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un
altro lo lapidarono. Da capo mandò degli altri servi, in numero maggiore dei primi; ma quelli li
trattarono allo stesso modo. Finalmente, mandò loro suo figlio, dicendo: “Avranno rispetto per mio
figlio”. Ma i vignaioli, veduto il figlio, dissero tra di loro: “Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e
facciamo nostra la sua eredità”. Lo presero, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Quando
verrà il padrone della vigna, che farà a quei vignaioli?” Essi gli risposero: “Li farà perire
malamente, quei malvagi, e affiderà la vigna ad altri vignaioli i quali gliene renderanno il frutto a
suo tempo”. Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno
rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi
nostri”? Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. Chi
cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà”. I capi dei
sacerdoti e i farisei, udite le sue parabole, capirono che parlava di loro e cercavano di prenderlo,
ma ebbero paura della folla, che lo riteneva un profeta.

 

Cantico dei Cantici 8.12

La mia vigna, che è mia, la guardo da me; tu,Salomone, tieni per te i tuoi mille sicli, e ne abbiano
duecento quelli che guardano il frutto della tua!

E’ un incoraggiamento a servire il Signore nell’Opera sua

Come membri della sposa di Cristo, possiamo essere trovati fedeli nella porzione di vigna ( l’opera )  che Dio ci ha assegnato per servirlo!

 Cantico dei Cantici 8:13

13 Tu che abiti nei giardini,

i compagni stanno attenti alla tua voce! Fammela udire!

 in altre parole la chiesa deve fare conoscere , a coloro che non lo conoscono e che non gli appartengono, il suono della sua voce che li invita ad andare a Lui per essere salvati.

In tal modo tutte le nazioni e tribù saranno condotte alla gioia universale e faranno echeggiare i
magnifici OSANNA.

Queste lodi, ringraziamenti, ed adorazione saranno per le orecchie del re di gloria un sommo piacere.

Cantico dei Cantici 8:14

Fuggi, amico mio, come una gazzella o un cerbiatto, sui monti degli aromi! (Rif.2.17)

 Come ha cominciato con il desiderio della sua prima venuta (Rif.2.17)

così finisce con la preghiera per la sua seconda venuta

Il Cantico è finito ; quale ricchezza e pienezza contiene l’ultima sua nota.
La tenera sposa sospira ardentemente per il pronto ritorno del suo Signore, e le profonde affezioni dell’anima sua si rivelano nell’ardore con cui essa desidera la sua apparizione.

Così nel libro dell’Apocalisse l’ultima frase dice:

‘Amen! Si, vieni, Signore Gesù!’ ( Apocalisse 22:20 )
Possa il nostro cuore unirsi in un sol cuore a quello della sposa ed avere lo stesso desiderio perché
Egli venga presto a soddisfare il nostro bisogno di essere con Lui per sempre.
Amen! Si, vieni, Signore Gesù! ( Apocalisse 22:20 )
Puoi alzare gli occhi e dire Signore Gesù, voglio che Tu venga?

 

L’apostolo Paolo affermò che Dio avrebbe dato una corona a quelli che amano la sua apparizione.

2 Timoteo 4:8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

Amare la sua apparizione vuole dire amare lui, così come la sposa non vede l’ora che giunga lo sposo e si prepara per quel momento, per l’arrivo del suo amato,

ANCHE LA CHIESA (LA SPOSA ) non vede l’ora che giunga lo sposo e si prepara per quel momento, per l’arrivo del suo amato

Possa il tuo cuore unirsi a queste parole che i credenti d’ogni luogo dicono al loro Signore e
Salvatore Gesù: Si, vieni, Signore Gesù!’ Amen!

FINE

 

 

 

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FEDE E RELIGIONE

FEDE E RELIGIONE

LA FEDE COME CRITICA DELLA RELIGIONE

 Fede e religione sono la stessa cosa? –

Una religione è un complesso di credenze, comportamenti,

atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con Dio

Il termine religione deriva dal latino relìgio, la cui etimologia non è del tutto chiarita: secondo Cicerone, la parola deriva dal verbo relegere, ossia “rileggere”,

 Invece altri filosofi Tertulliano e Lattanzio, , sostengono che la parola deriva da un altro verbo: religàre, cioè “legare, vincolare”, nel significato di legare l’uomo alla divinità. Religàre può indicare anche l’idea di vincolare gli uomini nella comunità, sotto le stesse leggi e lo stesso culto.

Il termine religione non appare mai nel Vecchio Testamento, ma Dio la usa nel senso buono, cioè per vincolare un popolo scelto a sè tenendolo stretto attraverso la Legge, questo perché Dio non voleva che Israele si corrompesse, ma la storia ci dice che Israele disubbidiva alla Legge.

Nel nuovo Testamento il termine “ Religione “ appare 4 volte,

Atti 25:19 Essi avevano contro di lui certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesù, morto, che Paolo affermava essere vivo.

 Atti 26:5 perché mi hanno conosciuto fin da allora, e sanno, se pure vogliono renderne testimonianza, che, secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo.

 Giacomo 1:26 Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna se stesso, la sua religione è vana.

 Giacomo 1:27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.

anche in questo caso significa il vincolo che ci lega a Dio ma da parte degli Scribi e Farisei era anche usato indebitamente come un atto dell’uomo per congiungersi con Dio.

Quale relazione c’è tra fede e religione?

La congiunzione “e” non significa che fede e religione siano  la stessa cosa,ma c’è una differenza , non è la stessa cosa, altrimenti avremmo detto fede,cioè religione , non sono neanche opposte altrimenti avremmo detto fede o religione . C’è chi dice che la fede crea la religione, altri dicono che la religione crea la fede .La parola di Dio insegna che tra la fede e la religione non c’è relazione.

la fede biblica controlla e critica la religione.

 1) La fede di Abramo come critica della religione

Abramo, figlio di Terach, che era un costruttore di idoli, scritti apocrifi riportano che aveva distrutto gli idoli nell’officina del padre stesso. Si comprende che un atto come quello è di per sé una rottura con le tradizioni; con l’abbandono della casa del padre e della città di Ur dei Caldei. Abramo diventa colui che ha fatto il passaggio dalla  tradizione idolatra alla fede con Dio, quindi un cammino nuovo e che non tornerà più indietro.

La storia della fede inizia con la Bibbia e precisamente con la chiamata di Abramo : la fede di Abramo si manifesta come critica della religione, in questo caso della sua, che dal momento che accede alla fede, lascia la sua religione

 Genesi 12:1 Il SIGNORE disse ad Abramo:

«Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò.

 Nota : Paolo dice di Abramo come il padre della fede :

Romani 4:11 poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl’incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia;

Che cosa è la fede di Abramo ? innanzitutto comincia con l’ascolto, Dio parla e lui ascolta , la fede non viene da come fare  non viene da noi , non viene dalle circostanze, ma viene dall’ascolto ( La parola di Dio e di Cristo  Romani 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo)

In che senso la fede critica la religione ?, perché la religione non ascolta la voce di  Dio, non segue la parola di Dio , quindi tutte le religioni,tutte le espressioni religiose,tutti i gruppi religiosi dentro e fuori dal cristianesimo,se non nascono

dall’ascolto della Parola “ non sono autentici cristiani

( falsi ) oggi ci sono molte religioni che non hanno nulla della parola di Dio, nel cristianesimo e fuori dal cristianesimo,quindi ogni religione che non nasce dalla Parola ,che non è generata dalla Parola di Dio ,è da scartare.

2 Giovanni 9 Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. 11 Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie.

L’altra critica della religione attraverso l’esperienza della fede che Abramo ci trasmette , è che Dio gli dice “parti” “esci” senza sapere dove Abramo sarebbe andato ,senza sapere il nome del paese , Dio gli dice:.. e va’ nel paese che io ti mostrerò

 Questo ci indica la fede come :

Ascolto

Ubbidienza

Partenza

Viaggio

La fede come movimento in un futuro che non si conosce

 Ebrei 11:8 Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli doveva ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava.            

 Mentre la religione è

 Non ascoltare la voce ( la parola ) di Dio ma la soffoca

Ripetizione

Tradizione,

Non è una partenza

Non è un viaggio

E’ staticita’

Esattamente il contrario di quello che è stata l’esperienza di Abramo, che ha lasciato la sua religione , ha interrotto la sua tradizione e ha iniziato un cammino nuovo con Dio .

Quindi qui la fede critica una religione che vive solo di tradizione nella quale non c’è mai nulla di nuovo, non c’è mai un inizio,è solo ripetizione.

2) La fede dei profeti come critica della religione

Inoltre nella fede biblica ci sono i profeti.

Vediamo la critica di Dio per mezzo di Isaia riguardo alla religione :

Isaia 1:10 Ascoltate la parola del SIGNORE, capi di Sodoma!

Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, popolo di Gomorra!

11 «Che m’importa dei vostri numerosi sacrifici?», dice il SIGNORE;

«io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate;

il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri,

io non lo gradisco.

12 Quando venite a presentarvi davanti a me,

chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili?

13 Smettete di portare offerte inutili;

l’incenso io lo detesto;

e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni,

io non posso sopportare l’iniquità unita all’assemblea solenne.

14 L‘anima mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite;

mi sono un peso che sono stanco di portare.

15 Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi;

anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto;

le vostre mani sono piene di sangue.

16 Lavatevi, purificatevi,

togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni;

smettete di fare il male;

 Qual’è la critica che Dio fa ?

al v 13 c’è l’assemblea solenne (il culto) unita alla iniquità , cioè la religione che copre il peccato che fa finta di non vederlo,si fa complice e assiste alle opere malvagie senza dire niente . Oggi molte religioni fanno cosi tollerano il peccato,l’idrolatria,ecc e si presentano ai culti

La fede vera invece denuncia il peccato :

Efesi 5:3 Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; 4 né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento. 5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l’ira di Dio viene sugli uomini ribelli. 7 Non siate dunque loro compagni; 8 perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce 9 – poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità – 10 esaminando che cosa sia gradito al Signore. 11 Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele; 12 perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. 13 Ma tutte le cose, quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste;

Torniamo in Isaia 1:13

In questi versetti vediamo Dio contro la religione : Israele ( religione giudaica ) che non ascoltava la parola di Dio , anzi il Giudaismo si era corrotto ,sembra da questi versetti che tolleri il peccato che era diventato una normalità di vita quotidiana e vediamo un popolo religioso che si univa  nell’assemblea solenne per celebrare il culto a Dio, qui Dio critica la religione e non accetta quella parte del popolo .

Nel libro del profeta Amos c’è una situazione analoga, una religione che è indifferente al peccato, continua a cantare i salmi a Dio, Dio non sopporta questa religione e lo segnala attraverso la fede del profeta  Amos

 Amos 5: 21 «Io odio, disprezzo le vostre feste,

non prendo piacere nelle vostre assemblee solenni.

22 Se mi offrite i vostri olocausti e le vostre offerte,

io non le gradisco;

e non tengo conto delle bestie grasse che mi offrite in sacrifici di riconoscenza.

23 Allontana da me il rumore dei tuoi canti!

Non voglio più sentire il suono delle tue cetre!

24 Scorra piuttosto il diritto come acqua

e la giustizia come un torrente perenne!

 3) LA CRITICA DI GESU’ RIGUARDO ALLA RELIGINE

Un’altra critica che la fede fa di fronte alla religione è quella di Gesù : Gesù era un ebreo osservante, frequentava la sinagoga,frequentava il tempio,ma ha anche duramente ripreso i farisei perché trasformavano la parola di Dio in una una religione,trasformavano Dio come un giudice severo

Mentre Gesù predicava la dispensazione della grazia

Vangelo di Matteo tutto il capitolo 23

 Ma noi leggeremo alcuni frammenti nel vangelo di Luca

Di quello che faceva la religione

 Luca 11: 46 Ed egli disse: «Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate la gente di pesi difficili da portare, e voi non toccate quei pesi neppure con un dito!

Luca 11. 52 Guai a voi, dottori della legge, perché avete portato via la chiave della scienza! Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito».

 Confronta Matteo 23.13

MATTEO 23.13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare.

I rabbini, i sacerdoti si facevano chiamare “Padre”

Mentre predicava Dio come Padre

Matteo 23: 9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

 La religione aveva commercializzato Dio, la religione come mercato, la gente offriva a Dio sacrifici per ricevere : dare per ricevere , è ciò che va contro alla grazia:avere gratuitamente senza dare, grazia : dono immeritato

Gesù va contro la religione

 Matteo 21.12 Gesù entrò nel tempio, e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. 13 E disse loro: «È scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”, ma voi ne fate un covo di ladri».

14 Allora vennero a lui, nel tempio, dei ciechi e degli zoppi, ed egli li guarì.

 Giovanni 2:13 La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. 15 Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, 16 e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». 17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto:

«Lo zelo per la tua casa mi consuma».

18 I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» 19 Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» 20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.

 Le parole di Gesù del verso furono un atto accusatorio nei suoi confronti durante il processo nel  Sinedrio :

Matteo 26:59:61 59 I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per farlo morire; 60 e non ne trovavano, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente, se ne fecero avanti due che dissero: «Costui ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”»

 Oltre alla purificazione del tempio Gesù ha pronunciato : “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”»

 Gesù parlava del tempio del suo corpo , questa è la critica più forte nei confronti della religione del suo tempo e di ogni religione di ogni  tempo .

Cose vuol dire “distruggere il tempio”

 Che cosa è il Tempio ? era la dimora di Dio,Dio dimorava nel Luogo Santissimo,dove c’era l’Arca della Testimonianza,le Tavole della Legge,la Verga di Aronne fiorita,la il Vaso contenente la Manna,nel Luogo Santissimo solo il sommo sacerdote poteva entrare una volta l’anno per l’espiazione, chiedere la copertura dei peccati del popolo attraverso un sacrificio di animale, mentre il popolo rimaneva fuori, il popolo non aveva un rapporto personale con Dio

Ebrei 9:7 ma nel secondo, non entra che il sommo sacerdote una sola volta all’anno, non senza sangue, che egli offre per se stesso e per i peccati del popolo

Tra il Luogo Santissimo ( la dimora di Dio ) e il popolo c’era il sacerdote che fungeva da mediatore,

 quindi distruggere il Tempio vuol dire distruggere la mediazione sacerdotale (umana religiosa) tra Dio e il popolo,

Perché ?

1) doveva esserci un sommo sacerdote,mediatore,senza   

     Peccato,che non sarebbe mai morto e che avrebbe  

     condotto il popolo direttamente al Trono di Dio

 Ebrei 4:14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

 Ebrei 9:11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. 13 Infatti, se il sangue di capri, di tori e la cenere di una giovenca sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano, in modo da procurare la purezza della carne, 14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!

15 Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l’eterna eredità promessa

 Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

 Il Tempio di Dio è il corpo di Cristo : la Chiesa : siamo noi

1Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

 1Corinzi 3:17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

 1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.

 Quindi vediamo una religione della mediazione sacerdotale  che viene soppressa,

allora qualcuno potrebbe dire : non ci sono più sacerdoti?

SI ci sono !  in Cristo siamo tutti sacerdoti

1Pietro 2:5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.

 1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

Quindi il sacerdozio come casta mediatrice senza la quale il popolo non entra in rapporto con Dio e Dio non entra in rapporto con il popolo , scompare, nella grazia siamo tutti sacerdoti, possiamo andare direttamente  alla presenza di Dio attraverso la croce e il sangue versato da Gesù : Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne

Nota : Gesù non ha abolito la legge ma l’ha per compierla

Per dare il senso : La legge non fu data come mezzo

di salvezza ma aveva il compito di mostrare agli uomini la loro condizione di peccato.La legge era pesante da osservare  e punitiva ….

Matto 5:17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento.

 Attraverso la croce

1) non più giudizio e condanna, ma grazia

2) Non più sacrifici ( unico in Cristo )

3) non più circoncisione umana di appartenenza a Dio

    Ma Salvezza ,Nuova Nascita ( circoncisione spirituale del    cuore ) ecc.

 4) La fede di Paolo come critica della religione

 Un’altra critica riguardo alla religione è l’apostolo Paolo,in passaggio molto significativo nella lettera ai Filippesi cap.3:1a 11

Filippesi 3:1 Del resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore.

Io non mi stanco di scrivervi le stesse cose, e ciò è garanzia di sicurezza per voi.

2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare; 3 perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne; 4 benché io avessi motivo di confidarmi anche nella carne. Se qualcun altro pensa di aver motivo di confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più; 5 io, circonciso l’ottavo giorno, della razza d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d’Ebrei; quanto alla legge, fariseo; 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. 8 Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. 10 Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, 11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

In questo passaggio Paolo dice della sua religione che lui aveva vissuto fino in fondo con uno zelo esemplare con un impegno totale, ma che a un certo punto della sua vita, dopo avere incontrato Gesù sulla via di Damasco, e dopo essere istruito alla fede cristiana, quella sua religione che era stata la sua vera passione Paolo dice che quella sua religione per lui era un danno rispetto alla conoscenza di Cristo per cui Paolo rinunciò alla  sua religione considerandola spazzatura al fine di seguire Cristo  :

 v.5 io, circonciso l’ottavo giorno, della razza d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d’Ebrei; quanto alla legge, fariseo; 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. 8 Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo 9 e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede

 Confronta 1 Pietro 3:18 a 21 parla della vanità ( il vuoto) tradizionale della religione 

 La fede di Paolo rende spazzatura tutta la religione che ruotava

Intorno alla propria giustizia

La fede a Paolo gli ha imposto una revisione della sua religione che lo aveva accompagnato fino a un certo punto della sua vita e poi lui ha dovuto lasciarla ( uscire ) per iniziare un nuovo cammino con Cristo .

 2) Fede come superamento della religione

 ATTI 17:22 La religione cerca di raggiungere Dio con i propri mezzi umani, ma in realtà presenta un “ Dio “ sconosciuto, ma la fede è rivelazione è la conoscenza di Dio presente che si fa conoscere

 ATTI 17:22 E Paolo, stando in piedi in mezzo all’Areòpago, disse:

«Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. 23 Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio. 24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo; 25 e non è servito dalle mani dell’uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. 26 Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, 27 affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. 28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: “Poiché siamo anche sua discendenza”. 29 Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall’arte e dall’immaginazione umana. 30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo ch’egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti».

32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni se ne beffavano; e altri dicevano: «Su questo ti ascolteremo un’altra volta». 33 Così Paolo uscì di mezzo a loro. 34 Ma alcuni si unirono a lui e credettero; tra i quali anche Dionisio l’areopagita, una donna chiamata Damaris, e altri con loro.

 Un Cristianesimo religioso è associato alla incredulità , ciò è la costruzione che l’uomo,partendo da se stesso,dalla sua intelligenza,dalla sua giustizia,e non dalla rivelazione di Dio in Gesù Cristo si costruisce un edificio spirituale , si apre una via che dovrebbe portarlo a Dio e invece questa via lo porta a se stesso,uno studioso della Bibbia dice che “ quando l’uomo parla di Dio senza rivelazione, parla di se stesso,Dio diventa una  creazione,una invenzione dell’uomo e quindi,tenta di ridurre o cambiare le dottrine bibliche rivelate dallo Spirito Santo, secondo il pensiero umano. Nel periodo di risveglio dal Nuovo Testamento in poi le chiese erano potenti perché credevano alla potenza della croce :

1 Corinzi 1:18 “Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio.”.

 e verso 23  23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia;

Oggi molte chiese adottano questa linea per stare al passo con i tempi, oggi si tenta di cambiare o addolcire il messaggio potente della croce, con messaggi moderni, che non sono concentrati sul ravvedimento, sulla confessione del proprio peccato,sul pentimento,sulla conversione,sulla riconciliazione,sulla Nuova Nascita, sulla vita in Cristo , sulla santificazione, sulla consacrazione,amore per i nemici, sul battesimo dello Spirito Santo, resurrezione ecc.

Il mondo deve sentire la potenza della croce, perché come dice Billy Graam, la croce chiama per nome tutti i peccati dell’umanità, e questo dà fastidio all’uomo, e dare fastidio, perché la croce predicata compunge ( trafigge) l’uomo e lo porta  ravvedimento :

Atti 2:22 Uomini d’Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, 23 quest’uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; 24 ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.

 36 Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

 37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»

38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo

 ALCUNI VERSETTI SULLA POTENZA DELLA CROCE

 1Pietro 2:24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti

 Colossesi 1:20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.

 Colossesi 2:14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce;

Colossesi 2:15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

 Galati 6:14 Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo.

 E’ QUELLO CHE LA PAROLA CHIAMA LA SANA DOTTRINA

 Se non ci sono questi insegnamenti e queste esperienze tuttoil cristianesimo diventa insignificante ,ecco allora che il cristianesimo diventa religione : si corre il rischio di avere nelle chiese, solo cristiani “aderenti” a una chiesa anziché cristiani “ convertiti e cambiati di nuovo “ se ciò avviene, questo è cristianesimo religioso ,ciò senza rivelazione di Dio, quindi una costruzione umana, un abito cristiano senza Cristo , come era in quelli Ateniesi descritti negli

ATTI 17:22, si erano costruiti un cristianesimo religioso senza conoscere ne Dio ne Cristo ………

Paolo si soffermò su un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto, reputando quell’iscrizione un ottimo spunto per il suo messaggio giacche presentava due aspetti importanti:

1) La dichiarazione dell’esistenza di Dio

2) L’ammissione dell’ignoranza degli Ateniesi in proposito.

Fu facile e naturale, dunque, passare a presentare

il vero Dio.

Come e stato osservato,nei versetti citati  Paolo guidò qui nuovi credenti dalla loro religiosità verso il Dio giusto.

Se la chiesa vuole superare la religione,deve recuperare il senso del messaggio antico della croce, deve chiedere unzione dello Spirito Santo e parlare il linguaggio dello Spirito Santo, ciò il messaggio antico della croce.

Praticando la fede,

La preghiera

Essere luce in questo mondo di tenebre.

 Matteo 5:14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta,

Matteo 5:15 e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa.

 Matteo 5:16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.

 LA RELIGIONE

 

Può essere ottima,

Può essere pessima ,

Può essere liberante ,

Può essere soffocante ,

ma ciò che il mondo ha bisogno è quello di essere liberato dalla religione che lo imprigiona ed essere condotto a Dio attraverso Cristo attraverso la Chiesa

COME  ?

Ubbidire al grande mandato

Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. 17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».

19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l’accompagnavano.]

 Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

 Efesi 3:1 Per questo motivo io, Paolo, il prigioniero di Cristo Gesù per voi stranieri… 2 Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi; 3 come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole; 4 leggendole, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo. 5 Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, così come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di lui; 6 vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante il vangelo, 7 di cui io sono diventato servitore secondo il dono della grazia di Dio a me concessa in virtù della sua potenza. 8 A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo 9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose; 10 affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, 11 secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesù; 12 nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.

  INTRODUZIONE ALLA PRIMA CHIESA

 LA PRIMA CHIESA CRISTIANA EVANGELICA PENTECOSTALE

 La troviamo nel libro degli Atti degli Apostoli, molti teologi lo chiamano il libro degli Atti dello Spirito Santo.

La chiesa era già nel disegno di Dio già nel Vecchio Testamento, era nascosta : il ramo di mandorlo (la verga) di Aronne era un’immagine della chiesa che sarebbe fiorita nella prima stagione : la primavera spirituale :

nel giorno della  Pentecoste (marzo-aprile )

 In cui discese lo Spirito Santo , profetizzato da Gioele 2:28 «Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:

i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,i vostri vecchi faranno dei sogni,i vostri giovani avranno delle visioni

 Questa profezia si avverò e fu affermata da Pietro il giorno della Pentecoste : Atti 2:14 Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così:

«Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole. 15 Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno; 16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:

17 “Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.

 La verga di Aronne era custodita nel trono della grazia : l’arca della Testimonianza

 Ebrei 9:1 Certo anche il primo patto aveva norme per il culto e un santuario terreno. 2 Infatti fu preparato un primo tabernacolo, nel quale si trovavano il candeliere, la tavola e i pani della presentazione. Questo si chiamava il luogo santo. 3 Dietro la seconda cortina c’era il tabernacolo, detto il luogo santissimo. 4 Conteneva un incensiere d’oro, l’arca del patto tutta ricoperta d’oro, nella quale c’erano un vaso d’oro contenente la manna, la verga di Aaronne che era fiorita e le tavole del patto. 5 E sopra l’arca c’erano i cherubini della gloria che coprivano con le ali il propiziatorio. Di queste cose non possiamo parlare ora dettagliatamente

Geremia 1:11 Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».

13 La parola del SIGNORE mi fu rivolta per la seconda volta: «Che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo una gran pentola che bolle e ha la bocca rivolta dal settentrione in qua». 14 E il SIGNORE mi disse: «Dal settentrione verrà fuori la calamità su tutti gli abitanti del paese.

 E’ una illustrazione spirituale della chiesa ( il ramo del mandorlo )

 La pentola che bolle : il giudizio di Dio sulle nazioni

 E’ UNA  ILLUSTRAZIONE DELLA CHIESA CHE FERMA L’IRA DI DIO SUL POPOLO CON L’EVANGELIZZAZIONE DELLA CROCE .

 LA NASCITA DELLA CHIESA primitiva degli Atti degli Apostoli, inizia con una voce ( la chiamata: la vocazione ) rivolta a  persone che poi vennero chiamati Discepoli :

 Matteo 4:18 Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. 19 E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». 20 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. 21 Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò. 22 Essi, lasciando subito la barca e il padre loro, lo seguirono.

Luca 6:12 ci sono tutti i dodici nomi dei discepoli ( allievi ).

Poi li chiamò anche Apostoli v.13 ( messaggeri ) coloro che avrebbero iniziato la chiesa ( in greco “ecclesia” chiamati dal di fuori) La chiesa ( corpo di Cristo ) doveva nascere dalla Potenza dello Spirito Santo, quindi gli apostoli dovevano avere un periodo di preparazione :  At 1:1 Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare, 2 fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.

3 Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio.

4 Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. 5 Perché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni».

Intanto il numero era aumentato erano 120

Atti 1.15 In quei giorni, Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli (il numero delle persone riunite era di circa centoventi),

 Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi

 Al messaggio di Pietro cap.2  si convertirono 3.000 persone

Atti 2:37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» 38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».

41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

 Quel giorno lo Spirito Santo rivestì ( e riveste ancora oggi ) di potenza la vita di tutti quelli che sono stati purificati dalla Parola e dal sangue di Gesù e desiderano consacrarsi al servizio.

La prima  chiesa negli Atti degli Apostoli viene definita la chiesa modello, sia per le proprie attitudini sia per le dottrine .

VEDIAMO LE ATTITUDINI

 1) Uniti nella  Potenza dello Spirito Santo

Atti 4:27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».

31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

 2) UNITI NELLA MANIFESTAZIONE DELLO SPIRITO SANTO

 1 Corinzi 12: 7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune

 3) UNITI NELL’UNITA’  ( Atti 2:44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune

 4) UNITI NELL’INSEGNAMENTO

( dottrina ) degli apostoli

2:42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli  ( confronta Atti13:12 Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.)

 1Timoteo 6: 3 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà, 4 è un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti,

 2 Timoteo 4:3 Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. 5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio.

Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni, 6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito di una sola moglie, che abbia figli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. 7 Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, 9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

 Tito 2:1 Ma tu esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina

5) UNITI NELLA COMUNIONE FRATERNA

( Atti 2: 42… e nella comunione fraterna :

 Un’altra prova della nuova vita era il desiderio,da parte dei nuovi credenti, distare insieme con il popolo di Dio e condividere i propri averi. C’era la consapevolezza di essere separati

dal mondo per Dio e di avere comunione condivisione con altri cristiani

 6) UNITI NELLA CENA DEL SIGNORE

 Atti 2:42 ..nel rompere il pane

Non si tratta di un cibo normale ma della cena del Signore

Impariamo dalla parola  che i primi cristiani erano soliti “rompere il pane” il primo giorno della settimana. At 20:7 Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte.

Nei primi tempi della chiesa, in concomitanza con la cena del Signore, i credenti celebravano un’agape (o “festa d’amore”), quale espressione del reciproco affetto.

A causa dell’insorgere di abusi (1 Corinzi 11:20-22), le agapi furono gradualmente soppresse;

7) UNITI NELLA PREGHIERA : questa attitudine era

fondamentale della chiesa primitiva rivelava la completa sottomissione a Dio nell’adorazione, nella guida, e nella

protezione servizio che svolgevano a Dio .

Il risultato era sconvolgente :

SI VEDEVANO MIRACOLI V. Atti 2:43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli

 CONVERSIONI : Atti 2:46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

LA CHIESA PRIMITIVA ERA FONDATA SU .

Efesi 2:20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,

 UN SOLO…..

 Efesi 4:4 Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione.

 Efesi 4:5 V’è un solo Signore, una sola fede,( nella parola quindi una sola dottrina)  un solo battesimo,

 Efesi 4:6 un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.

 Atti 2:41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 Nella Chiesa Primitiva,la dottrina era una,non esistevano denominazioni, quando la chiesa deviava dalla dottrina  o i credenti andavano al di la della scrittura, il dottore,il profeta,l’evangelista,l’apostolo riprendevano la chiesa per metterla sulla giusta direzione, usando a volte la disciplina:

 1Timoteo 5:20 Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore.

 Timoteo , riprendeva pubblicamente chi pubblicamente peccava per suscitare timore agli altri

L’espulsione dalla chiesa per incesto

 1Corinzi 5:1 Si ode addirittura affermare che vi è tra di voi fornicazione, una tale fornicazione che non si trova neppure fra i pagani; al punto che uno si tiene la moglie di suo padre!

2 E voi siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio, perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di mezzo a voi! 3 Quanto a me, assente di persona ma presente in spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso un tale atto. 4 Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l’autorità del Signore nostro Gesù, 5 ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinché lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù.

 Vedi 2 Corinzi 2:6 ( QUEL TALE FU RIAMMESSO QUANDO SI PENTI’ )

 Anche :

1 Tessalonicesi 5:12 Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, 13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi.

14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

 LA CHIESA PRIMITIVA AVEVA UNA STRUTTURA COLLEGGIALE :

 I MINISTERI :

Efesi 4:11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.

 L’effetto dei ministeri era fondamentale perché servivano:

1) 12 per il perfezionamento dei santi

2) dell’edificazione del corpo di Cristo

3) 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della    

    piena conoscenza del Figlio di Dio

4) ( crescita spirituale ) all’altezza della statura perfetta di   

                                        Cristo

5) per non cadere nella falsa dottrina : 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

6) essere collegati al corpo ( la chiesa ) 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.

 

 

Dal giorno della pentecoste nella chiesa di Gerusalemme, per la prima volta, cominciarono a formarsi un patrimonio linguistico e concettuale di matrice cristiana, e una nuova struttura liturgica.

Da questa comunità di Gerusalemme ebbero un’impronta decisiva la vita comunitaria, l’ordinamento e la struttura liturgica della chiesa. Verso il 50 d.C., il cosiddetto concilio apostolico prese anche la sua prima decisione, che doveva poi rivelarsi di estrema importanza per il futuro della giovane chiesa, quando stabilì che i pagani convertitisi al cristianesimo non erano affatto tenuti all’osservanza della legge mosaica (Atti 15,6…….19 ).

In maniera graduale i cristiani si allontanarono dagli usi giudaici, suscitando dapprima la diffidenza e il rifiuto e, infine, anche l’aperta ostilità dei giudei. Si giunse così al vero e proprio conflitto, originato soprattutto dalla professione di fede nel Cristo, e la lotta divampò con due violente persecuzioni, terminate nel 70 dc con la distruzione di Gerusalemme quando i cristiani abbandonarono la città spinti anche dalla profezia di Gesù sulla sua distruzione

(Marco 13:1 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che edifici!» 2 Gesù gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».

3 Poi, mentre era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4 «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi?»

5 Gesù cominciò a dir loro: «Guardate che nessuno v’inganni! 6 Molti verranno nel mio nome, dicendo: “Sono io”; e ne inganneranno molti. 7 Quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; è necessario che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. 8 Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di dolori. 9 Badate a voi stessi! Vi consegneranno ai tribunali, sarete battuti nelle sinagoghe, sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per causa mia, affinché ciò serva loro di testimonianza. 10 E prima bisogna che il vangelo sia predicato fra tutte le genti. 11 Quando vi condurranno per mettervi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell’ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. 12 Il fratello darà il fratello alla morte, il padre darà il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine, sarà salvato.

il progresso missionario del cristianesimo fin dal tempo degli apostoli, si sviluppò nel giro di pochi decenni, la carta geografica si coprì delle nuove comunità cristiane,

finché al termine del III secolo era difficile trovare in tutto l’Impero romano molte località di una certa importanza,in cui non esistessero cristiani.

SIGNIFICATIVA FU LA PERSECUZIONE

Atti 11:19 Quelli che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta a causa di Stefano, andarono sino in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunciando la Parola solo ai Giudei, e a nessun altro. 20 Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, giunti ad Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, portando il lieto messaggio del Signore Gesù. 21 La mano del Signore era con loro; e grande fu il numero di coloro che credettero e si convertirono al Signore.

22 La notizia giunse alle orecchie della chiesa che era in Gerusalemme, la quale mandò Barnaba fino ad Antiochia. 23 Quand’egli giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò, e li esortò tutti ad attenersi al Signore con cuore risoluto, 24 perché egli era un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla molto numerosa fu aggiunta al Signore.

25 Poi Barnaba partì verso Tarso, a cercare Saulo; e, dopo averlo trovato, lo condusse ad Antiochia. 26 Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.

SIGNIFICATIVI FURONO I VIAGGI MISSIONARI DI PAOLO

Primo viaggio missionario (Atti 13 E 14): Per rispondere alla chiamata di Dio di proclamare Cristo, Paolo e Barnaba lasciarono la chiesa ad Antiochia, in Siria, raggiunsero Cipro per nave e di qui continuarono nelle città dell’odierna Turchia :

Attalia,

Perga,

Antiochia di Pisidia,

Panfilia

Derbe

Iconio, ( città dell’Asia Minore )

Listra.  ( città dell’Asia Minore )

Secondo Viaggio di Paolo ATTI 16

Il secondo viaggio, svoltosi un anno o due dopo (48-51 d.C.), incluse una permanenza di 18 mesi a Corinto.

Questa volta Paolo prese con se Sila, dopo aver avuto una discussione con Barnaba a proposito di Giovanni Marco.

Essi raggiunsero via terra da Antiochia le Chiese fondate durante il primo viaggio e si unirono a Timoteo a Listra.

Da Efeso ( Turchia) raggiunsero Troas ( Turchia ) sulla costa, da dove salparono per la Grecia settentrionale: qui, da Filippi (un’antica città della Macedonia )

raggiunsero Tessalonica,( città della Grecia  poi Berea,

Atene

Corinto (dove si fermarono);

da Corinto tornarono via mare ad Antiochia,

Passando per Efeso a Cesarea. sulla costa mediterranea nel regno di Giudea sotto protettorato romano. Fu chiamata Cesarea in onore di Cesare Ottaviano Augusto.[

 Terzo Viaggio di Paolo ATTI 19

Durante il terzo viaggio (inizialo nel 53 d.C.) Paolo e i suoi compagni attraversarono di nuovo la Galazia e la Frigia (Turchia)“confermando nella fede tutti i discepoli”. Atti 18:23

Si fermarono oltre due anni a Efeso, ove la risposta al vangelo di Gesù fu talmente grande che i fabbricanti di statuette della dea Diana, vedendo la loro attività andare in fallimento, scatenarono un tumulto. Atti 19:23 a 41

 Da Efeso Paolo raggiunse Troas, Filippi, Corinto, quindi via terra Asso lungo la costa, dove si imbarco per Mitilene, Mileto, Rodi, Patara, Tiro, Tolemaide, Cesarea e, di nuovo via terra a Gerusalemme.

IN QUESTO VIAGGIO LA PAROLA DI DIO  CRESCEVA POTENTEMENTE ( Atti 19:20)

Quarto Viaggio di Paolo  : a Roma.

A Gerusalemme fu arrestato,( Atti 21:33

Paolo sapeva ciò che gli aspettava  a Gerusalemme

Atti 20:22 Ed ecco che ora, legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme, senza sapere le cose che là mi accadranno. 23 So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. 24 Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.

passò due anni in prigione (58-60), quindi si appellò a Cesare (com’era suo diritto in qualità di cittadino romano)

Atti 25:11 e 12

11 Se dunque sono colpevole e ho commesso qualcosa da meritare la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c’è nulla di vero, nessuno mi può consegnare nelle loro mani. Io mi appello a Cesare». 12 Allora Festo, dopo aver conferito con il Consiglio, rispose: «Tu ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai».

 Atti 26:32 Agrippa disse a Festo: «Quest’uomo poteva esser liberato, se non si fosse appellato a Cesare».

e salpò per Roma. Atti 27:1

Questo quarto viaggio compiuto durante l’autunno, fu molto diverso dagli altri. Pur avendo con sé Luca, egli era sotto custodia. La nave salpò imprudentemente da Creta, fu investita da una burrasca e fece naufragio vicino a Malta, dove l’equipaggio fortunosamente salvatosi svernò prima di proseguire per Roma. Arrivarono a Siracusa Atti 28:12

Poi a Reggio : Atti 28:13

A Pozzuoli : Atti 28:13 ; li c’erano dei fratelli Atti 28:14

Poi arrivarono a Roma Atti 28:16

Gli furono  concessi gli arresti domiciliari Atti 28:16

Al suo arrivo i cristiani di Roma gli andarono incontro, e per i due anni successivi egli continuò a diffondere la buona novella di Cristo, pur essendo agli arresti domiciliari e in attesa del processo.

Atti 28:23 a 31

23 E, avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli dalla mattina alla sera annunciava loro il regno di Dio rendendo testimonianza e cercando di persuaderli per mezzo della legge di Mosè e per mezzo dei profeti, riguardo a Gesù. 24 Alcuni furono persuasi da ciò che egli diceva; altri invece non credettero. 25 Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest’unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri:

26 “Va’ da questo popolo e di’:

‘Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete;

guarderete con i vostri occhi, e non vedrete;

27 perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile,

sono divenuti duri d’orecchi, e hanno chiuso gli occhi,

affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi,

non comprendano con il cuore,

non si convertano, e io non li guarisca‘”.

28 Sappiate dunque che questa salvezza di Dio è rivolta alle nazioni; ed esse presteranno ascolto».

29 [Quand’ebbe detto questo, i Giudei se ne andarono discutendo vivamente fra di loro.]

30 E Paolo rimase due anni interi in una casa da lui presa in affitto, e riceveva tutti quelli che venivano a trovarlo, 31 proclamando il regno di Dio e insegnando le cose relative al Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.

CAMMINIAMO NELLA STORIA E ARRIVIAMO

NELL’ERA COSTANTINIANA : COSTANTINO

Cristianizzazione dell’Impero Romano

La rapida diffusione del cristianesimo:

( lo storico Tertulliano (160-220 D.C.) scriveva a riguardo dei cristiani : Noi siamo di ieri e tuttavia abbiamo riempito il vostro impero, le vostre città, i vostri paesi, i vostri accampamenti, fortezze, palazzi, assemblee e senato ».

Al termine delle persecuzioni imperiali (313 D.C) i cristiani ammontavano a circa metà della popolazione dell’Impero Romano.

Costantino Imperatore dell’Impero Romano d’Oriente

 Costantino Sua conversione: Nel corso delle guerre per la conquista del trono imperiale di Roma, alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio,( è il ponte di Roma sul fiume Tevere) avvenuta il 27 ottobre 312 D.C. egli vide in cielo, proprio al di sopra del sole, una croce e sopra di essa le parole « In Hoc Signo Vinces » (In questo segno vincerai ), Decise quindi di combattere sotto l’insegna di Cristo e vinse la battaglia. Come imperatore e come Pontefice Massimo ( titoli imperiali ) ordinò l’adorazione della croce. Dopo la visione Costantino ordinò di mettere un segno sugli scudi dei propri soldati,e sui vessilli (bandiere militari ) sostenendo che Cristo in una seconda visione gli disse di usare il segno della croce contro i suoi nemici. ( segno usato poi dai crociati nelle guerre crociate in Gerusalemme contro i Turchi

Confutiamo con la Parola , questa visione

Sicuramente non fu una visione da parte di Dio:

 L’idea che Gesu’ ordinasse a Costantino di fare una bandiera militare portante la croce  e di marciare alla conquista con quel segno è contraria alla Parola di Dio.

Il Signore non prende parte alle guerre  fra i dittatori di questo mondo, il cui dio è il diavolo.

(2 Corinzi. 4:3) 3 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio.

LA DICHIARAZIONE DI GESU’ DAVANTI A PILATO

Giovanni. 18:34.

34 Gesù gli rispose: «Dici questo di tuo, oppure altri te l’hanno detto di me?» 35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che cosa hai fatto?» 36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui».

Così il Cristo che aveva predicato l’amore per il nemico e la fratellanza tra gli uomini divenne portatore e sponsorizzatore di guerre in suo nome.

Vediamo cosa ci dice il Signore : Luca 6:27 Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; 28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano.

UNA SVOLTA DECISIVA NELLA STORIA DEL CRISTIANESIMO.

Dopo la visione,Costantino smise di perseguitare i cristiani

 L’Editto di Tolleranza a Milano  (313 D.C ): Per i primi 280 anni di storia cristiana, il Cristianesimo fu proibito dall’Impero Romano e i cristiani furono terribilmente perseguitati. Tutto questo cambiò dopo la “conversione ?” dell’imperatore romano Costantino, il quale “legalizzò” il Cristianesimo

Con l’Editto di Milano nel 313 D.C. Successivamente, nel 325 D.C., Costantino convocò il Concilio di Nicea nel tentativo di unificare il Cristianesimo.

Costantino immaginava che il Cristianesimo fosse una religione che potesse unire e rafforzare l’Impero Romano, che a quel tempo stava cominciando a frammentarsi e a dividersi. Costantino cambiò la capitale Bisanzio chiamandola Costantinopoli, la nuova Roma d’oriente, capitale del nuovo impero cristiano

Sebbene questo potesse sembrare uno sviluppo positivo per la Chiesa cristiana, i risultati furono negativi.

Costantino rifiutò di convertirsi pienamente alla fede cristiana, così conservò molte sue credenze e pratiche pagane,

così la Chiesa cristiana che Costantino stava costruendo fu una miscela di autentico Cristianesimo e paganesimo romano. Cosi nasceva la chiesa di stato

Cristiana Cattolica Romana

 Costantino permise, ordinò e incoraggiò, la “cristianizzazione” delle credenze pagane. A credenze completamente pagane e del tutto antiscritturali vennero date nuove identità “cristiane”. Alcuni chiari esempi di questo sono i seguenti:

1) Il culto di Iside, una religione egiziana basata sulla

dèa-madre, è un demone che si rivela al femminile adorata anche dagli Israeliti

Geremia 7:18 I figli raccolgono legna,i padri accendono il fuoco,le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo e per fare libazioni ad altri dèi,

per offendermi.

Geremia 44:17 ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrire profumi alla regina del cielo, farle delle libazioni, come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme; allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità;

Geremia 44:16 «Quanto alla parola che ci hai detta nel nome del SIGNORE, noi non ti ubbidiremo, 17 ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrire profumi alla regina del cielo, farle delle libazioni, come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme; allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità; 18 ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame. 19 Quando noi offriamo profumi alla regina del cielo e le facciamo delle libazioni, è forse senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libazioni?»

20 Geremia parlò a tutto il popolo, agli uomini, alle donne e a tutto il popolo che gli aveva risposto a quel modo, e disse: 21 «Non sono forse i profumi che avete offerti nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme, voi, i vostri padri, i vostri re, i vostri capi e il popolo del paese, quelli che il SIGNORE ha ricordato e che gli sono tornati in mente? 22 Il SIGNORE non l’ha più potuto sopportare, a causa della malvagità delle vostre azioni, e a causa delle abominazioni che avete commesse; perciò il vostro paese è stato abbandonato alla devastazione, alla desolazione e alla maledizione, senza che vi sia più chi l’abiti, come oggi si vede. 23 Perché voi avete offerto quei profumi e avete peccato contro il SIGNORE e non avete ubbidito alla voce del SIGNORE e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi statuti e le sue testimonianze, perciò vi è avvenuto questo male che oggi si vede».

Questo culto fu assorbito dal Cristianesimo sostituendo Iside con Maria. Molti dei titoli impiegati per Iside come “Regina del cielo”, “Madre di Dio” furono assegnati a Maria.

 Maria ricevette un ruolo di primo piano nella fede cristiana, ben al di là di quello che le assegna la Bibbia, allo scopo di attrarre gli adoratori di Iside alla fede cristiana  che, altrimenti, non avrebbero abbracciata. Molti templi di Iside furono, convertiti in templi dedicati a Maria.

Il Culto di Maria, madre di Gesù, e l’uso della espressione “Madre di Dio” a lei applicato, diventò dogma nel Concilio di Efeso nel 431

2) Il mitraismo era una religione dell’Impero Romano fra il I e il V sec. d.C. Era molto popolare fra i Romani, specialmente fra i soldati romani, e fu la religione di parecchi imperatori romani. Anche se al mitraismo non fu dato mai “ufficialità” nell’Impero Romano, esso fu la religione ufficiale fino a Costantino, che introdusse nel Cristianesimo.

Uno degli aspetti fondamentali del mitraismo era un pasto sacrificale che comprendeva il fatto di mangiare la carne e bere il sangue di un toro.

Mitra, il dio del mitraismo, era “presente” nella carne e nel sangue del toro e veniva mangiato in modo da accordare la salvezza a coloro che condividevano il pasto sacrificale (la cosiddetta “teofagia”, ossia “mangiare il proprio dio”.

Costantino e i suoi successori trovarono un facile sostituto per il pasto sacrificale del mitraismo nel concetto della Cena del Signore o Comunione cristiana. Purtroppo, alcuni primi cristiani avevano già cominciato a legare un significato mistico alla Cena del Signore, rifiutando il concetto biblico di una semplice e devota commemorazione della morte di Cristo e del Suo sangue versato, con i simboli del pane e del vino . La romanizzazione della Cena del Signore completò la transizione a una consumazione sacrificale di Gesù Cristo, nota adesso come la messa cattolica o l’Eucaristia.

 Questa pratica fu perfezionata con Il dogma della Transustanziazione,decre­tato da Papa Innocenzo III nell’anno 1215

 Con questa dottrina il prete pretende nella messa,di rinnovare il sacrificio di  Gesù Cristo alla croce  e poi bere il sangue e mangiare il corpo, e farlo mangiare al popolo durante la Messa attraverso l’ostia, Il Vangelo condanna simile assur­dità. Nella Santa Cena v’è solo la presenza spirituale di Cristo.

Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne».

52 I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: «Come può costui darci da mangiare la sua carne?»

53 Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.

Gesù si espresse di termini allegorici quando disse V.. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.Gesù in un’occasione ha detto pure: “Io sono la porta

Io sono la viaIo sono la vite“,

mentre l’apostolo Paolo ha detto di Gesù Cristo che Egli è la roccia.

Nell’Antico Testamento troviamo, tantissime volte, Dio è chiamato: rocca, scudo, sole…. Quindi si tratta di paragoni e allegorie . Non si deve perdere di vista il fatto che Gesù stesso, costatando che i Giudei si erano sbagliati sul significato delle sue parole circa il pane di vita (“Io sono il pane della vita… se voi non mangiate la carne del Figlio dell’uomo, e non bevete il suo sangue, voi non avete la vita in voi”), li avverte che si tratta di un paragone e che non dovevano prendere quelle parole nel senso

letterale

Giovanni 6:63: “Lo spirito è quel che vivifica, la carne non giova nulla; le parole che io vi ragiono sono spirito e vita”.

Leggi: Luca 22:19-20;

19 Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.

3)  La maggior parte degli imperatori e dei cittadini romani erano enoteisti cioè credevano nell’esistenza d molti dèi, ma si concentra anzitutto su un dio in particolare, oppure lo considera supremo sugli altri dèi. Ad esempio, il dio romano Giove era supremo sul pantheon romano degli dèi.

I marinai romani erano spesso adoratori di Nettuno, il dio degli oceani.

Quando la Chiesa Cattolica assorbì il paganesimo romano, sostituì semplicemente il pantheon degli dèi con i santi. Così come il pantheon degli dèi aveva un dio dell’amore, un dio della pace, un dio della guerra, un dio della forza, un dio della sapienza, ecc., così la Chiesa Cattolica formata da Costantino  ha un santo che è “incaricato” di ciascuna di queste categorie.

Così come molte città romane aveva un dio specifico, così la Chiesa Cattolica fornì dei “santi patroni” alle città.

 4) (“Dio Sole invitto”) : ll culto del Deus Sol Invictus ha origine in Oriente: si celebrava la nascita del Dio Sole in Siria ed Egitto, erano cerimonie  di grande solennità e prevedevano che i celebranti ritiratisi in appositi santuari ne uscissero a mezzanotte, annunciando che la Vergine aveva partorito il Sole, raffigurato come un bambino. Veniva celebrato la notte tra il 24 e 25 dicembre, Costantino cristianizzò questa cerimonia con il Natale  Maria che dà alla luce Gesù

Anche dopo la conversione al Cristianesimo,l’imperatore Costantino sarebbe stato un adoratore  del Dio Sole, in qualità di Pontifex Maximus dei romani. Egli, infatti, raffigurò il

Sol Invictus sulla sua moneta ufficiale, con l’iscrizione

SOLI INVICTO COMITI, “Al compagno Sole Invitto”, definendo quindi il dio sole come un compagno dell’imperatore.

Sull’arco di Trionfo dedicato a lui dopo la vittoria sul Ponte Milvio, dove ricevette la visione della croce, non ci sono segni di cristianesimo ma ci sono  scene di sacrificio a diverse divinità pagane  e busti di divinità pagane.

Costantino non ha lasciato nessuna testimonianza del vangelo,al contrario, Paolo uomo di alto rango e potente,dopo la conversione abbandonò tutto,possiamo leggere nella Parola la sua testimonianza da cristiano…..

5) La supremazia del vescovo romano (il papato) fu creata con il sostegno degli imperatori romani. Dato che la città di Roma era il centro governativo dell’Impero Romano e che gli imperatori romani vivevano a Roma, la città di Roma salì alla ribalta in tutti gli aspetti della vita. Costantino, e i suoi successori, diedero il loro appoggio affinché il vescovo di Roma diventasse il capo supremo della Chiesa. Naturalmente, la cosa migliore da fare per l’unità dell’Impero Romano, era che il governo e la religione di Stato fossero concentrati nello stesso posto. Anche se la maggior parte degli altri vescovi (e degli altri cristiani) si opposero all’idea che il vescovo romano fosse supremo, alla fine questi ottenne la supremazia, grazie al potere degli imperatori romani. Quando cadde l’Impero Romano, i papi assunsero il titolo che precedentemente era spettato agli imperatori romani: quello di pontifex maximus.

Cosi il Cristianesimo Cattolico Romano,divenne Universale

 La parola di Dio Insegna che Cristo e’ il capo supremo della chiesa :

Colossesi 1:17,18 ;

17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.

 Efesi 1:19 a 23

19 e qual è verso di noi, che crediamo, l’immensità della sua potenza. 20 Questa potente efficacia della sua forza egli l’ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, 21 al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. 22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.

 NOTA

All’interno di questa nuova chiesa,molti credenti non accettarono il papato, ci fu una scissione dalla quale nacque la chiesa greco ortodossa con a capo il patriarca con sede a Costantinopoli.

 L’origine della Chiesa Cattolica sta nel tragico compromesso del Cristianesimo con le religioni pagane che lo circondavano. Anziché annunciare il Vangelo e convertire i pagani, la Chiesa Cattolica “cristianizzò” le religioni pagane e “paganizzò” il Cristianesimo.

La Chiesa Cattolica si rese attraente ai popoli dell’Impero Romano.

Un risultato fu che la Chiesa Cattolica divenne la religione suprema del “mondo romano” per secoli. Tuttavia, il risultato fu che Costantino si era apostatato dal vero Vangelo di Gesù Cristo e dall’autentica predicazione della Parola di Dio.

 LUOGHI DI CULTO

Luoghi di Culto: Costantino dopo l’editto sulla libertà dei cristiani si iniziò a costruire i luoghi di culto, distrusse alcuni templi pagani,mentre altri li restaurò rendendoli ai cristiani, ristrutturò le abazie romane,con l’architettura romana/bizantina,

iniziò la costruzione della basilica di San Pietro a Roma, terminata poi in varie epoche . e la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, e molte chiese ortodosse

 LE RELIQUIE

In senso religioso, sono reliquie i resti dei corpi dei santi e dei martiri, gli strumenti del loro supplizio e quelli della passione di Cristo (pezzi della croce,i chiodi,le spine,il sudario ) nonché molti altri oggetti, diversi dei quali menzionati nella Bibbia e di cui è rimasta traccia, conservati in luoghi sacri e venerati nel culto.

Questo è antibiblico: leggiamo Marco 6:17 Poiché Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, che egli, Erode, aveva sposata. 18 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!» 19 Perciò Erodiade gli serbava rancore e voleva farlo morire, ma non poteva. 20 Infatti Erode aveva soggezione di Giovanni, sapendo che era uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l’ascoltava volentieri.

21 Ma venne un giorno opportuno quando Erode, al suo compleanno, fece un convito ai grandi della sua corte, agli ufficiali e ai notabili della Galilea. 22 La figlia della stessa Erodiade entrò e ballò, e piacque a Erode e ai commensali. Il re disse alla ragazza: «Chiedimi quello che vuoi e te lo darò». 23 E le giurò: «Ti darò quel che mi chiederai; fino alla metà del mio regno». 24 Costei, uscita, domandò a sua madre: «Che chiederò?» La madre disse: «La testa di Giovanni il battista». 25 E, ritornata in fretta dal re, gli fece questa richiesta: «Voglio che sul momento tu mi dia, su un piatto, la testa di Giovanni il battista». 26 Il re ne fu molto rattristato; ma, a motivo dei giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no; 27 e mandò subito una guardia con l’ordine di portargli la testa di Giovanni. 28 La guardia andò, lo decapitò nella prigione e portò la testa su un piatto; la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. 29 I discepoli di Giovanni, udito questo, andarono a prendere il suo corpo e lo deposero in un sepolcro.

 Al verso 20 Erode sapeva che Giovanni era un uomo giusto e santo,ma venne un giorno che lo dovette uccidere ( v. 21 )

Al verso 29 è scritto che i discepoli di Giovanni presero il corpo e lo seppellirono, non viene detto che in seguito lo venerarono, se l’avrebbero fatto sicuramente lo Spirito Santo lo avrebbe fatto scrivere

NOTA : La potenza di Dio sugli oggetti e sull’ombra ……

 

Atti 19:11 Dio intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; 12 al punto che si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano..

 Vediamo che non era Paolo che operava miracoli, ma Dio per mezzo di Paolo il Signore è potente e Lui opera come vuole, i fazzoletti e i grembiuli non erano magici, il fatto era che la presenza di Dio era talmente forte che era ovunque, ma anche qui vediamo che dopo questi oggetti non furono conservati e venerati

 Atti 5:14 E sempre di più si aggiungevano uomini e donne in gran numero, che credevano nel Signore; 15 tanto che portavano perfino i malati nelle piazze, e li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra ne coprisse qualcuno. 16 La folla accorreva dalle città vicine a Gerusalemme, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti.

 Tutti potevano constatare la concretezza e la potenza nella vita degli apostoli: essi erano dei canali attraverso i quali scorreva la benedizione di Dio. Dai paesi e dai villaggi vicini venivano condotti a loro i malati e gli indemoniati e tutti erano guariti.

 Lo  Spirito Santo distribuisce i doni come lui vuole, per l’edificazione della chiesa, alla morte il dono ritorna allo Spirito Santo, mentre la chiesa cattolica crede che il santo si porta questo doni in cielo per cui deve essere invocato per ricevere ciò che si chiede…. I credenti sono santi non sono persone super, ma sono peccatori salvati per grazia usati da Dio, non devono essere ne invocati, ne venerati,ne adorati. 

 1Corinzi 6:9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio?Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio..

 Luca 4:8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto“».

 

Costantino  autorizzò la sepoltura di santi martiri e testimoni del vangelo nelle chiese,( cosa proibita dall’impero romano) In breve tempo i luoghi di culto della nuova chiesa furono piene di corpi dei martiri delle persecuzioni dei primi secoli.

Portò le ossa di San Pietro a Roma per dare alla città più potere  ( non si è mai saputo se realmente fossero di Pietro )

Anche la chiesa ortodossa si adattò alla venerazione dei santi e delle reliquie, respingendo l’adorazione alle statue ma introducendo l’iconodulia : la venerazione delle icone .

Nella teologia cattolica e in quella ortodossa, la venerazione è un tipo di onore distinto dall’adorazione, che è dovuta solo a Dio. I teologi della chiesa hanno da tempo adottato il termine latria per l’adorazione ( termine biblico)  dovuta solo a Dio e dulia per la venerazione ( termine che non si trova nella Bibbia) è offerta ai santi e alle icone

 VENERARE deriva dal verbo latino venerari, che significa offrire riverenza e rispetto. Questa parola deriva dalla stessa radice del nome della dea Venus,( venere )

 Una parentesi :

 L'”epoca d’oro” per il culto delle reliquie fu certamente il Medioevo: i santuari che ospitavano le reliquie più venerate erano importanti mete di pellegrinaggio; la presenza di reliquie significava, per la città o il santuario che le possedeva,

prestigio

protezione,

afflusso di offerte.

Da ciò nacquero molti abusi, e accanto alle reliquie autentiche se ne veneravano anche moltissime false.

 Chiusa parentesi

 Per Costantino, la nuova chiesa doveva restare unita, e rafforzarsi sempre più, perché questo significava tenere unito l’Impero romano e fortificarlo

 Costantino e le riforme Riforme:

abolì

La schiavitù,

I combattimenti dei gladiatori,

L’uccisione dei bambini indesiderati

La crocifissione come forma di pena capitale vennero abolite

concesse

La libertà di culto ai  cristiani

La cristianizzazione dell’Impero Romano.

NOTA SULLA CONVERSIONE DI COSTANTINO :

in realtà non fu una vera conversione,gli storici dell’epoca scrivevano che Costantino abbracciò il cristianesimo, ma continuò ad avere una vita ambigua: un cristiano-pagano.

Dalla storia della sua vita non vediamo un attaccamento alla Parola di Dio, non vediamo il frutto dello Spirito Santo, ma vediamo una apostasia, allontanarsi dalla verità e da Dio.

Vediamo un esempio di apostasia nella Parola :

Atti 6:5 Questa proposta piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e *Nicola, proselito di Antiochia. 6 Li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani.

*e Nicola, proselito di Antiochia : i proseliti erano stranieri che abbracciavano una religione,senza convertirsi appieno, quelli che oggi simpatizzanti.

Nicola è colui che poi deviò dalla Parola di Dio fondando una setta che adorava Baalam e incoraggiava l’adulterio e negava la divinità di Gesù e la risurrezione

 Apocalisse 2:12 «All’angelo della chiesa di Pergamo scrivi:

Queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli:

13 “Io conosco dove tu abiti, cioè là dov’è il trono di Satana; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me, neppure ai giorni di Antipa, il mio fedele testimone, fu ucciso fra voi, là dove Satana abita. 14 Ma ho qualcosa contro di te: hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac il modo di far cadere i figli d’Israele, inducendoli a mangiare carni sacrificate agli idoli e a fornicare. 15 Così anche tu hai alcuni che professano similmente la dottrina dei Nicolaiti. 16 Ravvediti dunque, altrimenti fra poco verrò da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.

 OSSESSIONE UXORICIDA DI COSTANTINO

Per Costantino lo svago preferito era quello di uccidere, dal quale sembrava che ricevesse una gioia speciale.

Dei suoi delitti conosciuti,

Il suo suocero iniziava l’elenco.

La sua seconda vittima,è la prima dopo aver avuto la visione della croce,( dopo la conversione ) fu il marito di sua sorella Anastasia, di nome Passianus.

Poi uccise suo nipote dodicenne, Licinianus, figlio di sua sorella Costantina.

Poi uccise il marito di sua sorella Costantina, Licinius

Uccise sua moglie, Fausta, in un bagno di acqua bollente. Uccise il suo proprio figlio, il suo primogenito, Crispus, che decapitò.

Questo trono insanguinato, lo fu fino all’ultimo.

*In punto di morte Costantino chiese di essere battezzato.

Appena Costantino morì a Nicomedia (22 maggio 337 D.C.), furono messi a morte tutti i parenti prossimi:

È difficile dire che un uomo così fosse Cristiano, o che per lo meno la verità del Vangelo fosse penetrata nella sua vita, forse il cristianesimo agitava il suo cuore, ma non c’era il frutto dello Spirito Santo

Il lato buono è che i cristiani durante il suo impero vivevano in pace

 TEODOSIO

La paganizzazione della chiesa continua con L’imperatore Teodosio (378-395 A.D.) rese il cristianesimo religione di stato dell’Impero Romano ed era obbligatoria l’appartenenza alla

Chiesa,uccideva chiunque rifiutava la nuova religione e chiunque continuava nel paganesimo .

 Fu questa la peggiore calamità che abbia mai colpito la Chiesa.

Questa conversione  forzata riempì le chiese di persone non rigenerate. Non solo questo, ma Teodesio intraprese anche la soppressione con la forza di tutte le altre religioni, proibendo il

culto degli idoli. In base ai suoi decreti, i templi pagani vennero abbattuti altri restaurati e adibiti alla nuova religione,ci fu un grande spargimento di sangue.

Cristo aveva deciso la conquista dei cuori con mezzi puramente spirituali.

 Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,

 La conversione predicata da Cristo era spontanea, consisteva in un cambiamento genuino del cuore e della vita,

 Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato

Ma ora nella nuova Chiesa era penetrato lo spirito militare della Roma Imperiale.

 Nota

La Chiesa degli Atti degli Apostoli aveva conquistato l’Impero Romano

 Filippesi 4:22 I fratelli che sono con me vi salutano. Tutti i santi vi salutano e specialmente quelli della casa di Cesare.

ma ora l’Impero Romano aveva conquistato la Chiesa, modellandola non più all’immagine di Cristo ma all’immagine dell’impero stesso.

 La Chiesa aveva cambiato natura, era entrata nella grande APOSTASIA; era divenuta un’organizzazione politica nello spirito e secondo il modello della Roma imperiale, tuffandosi nel Millennio  delle abominazioni papali, negli anni successivi.

La Chiesa imperiale del IV e V secolo era divenuta una istituzione completamente diversa dalla chiesa perseguitata dei primi tre secoli.

Nella sua ambizione di dominio essa perse e dimenticò lo spirito di Cristo.

 *Il culto, da principio molto semplice, si trasformò in cerimonie imponenti, maestose ed elaborate, aventi tutto il fasto esteriore che era proprio dei templi pagani. I ministri del Vangelo divennero sacerdoti. Il termine « *sacerdote » non fu mai applicato ai ministri cristiani prima del 200 A.C. Esso venne preso a prestito dal sistema ebraico e dall’esempio del sacerdozio pagano.

Papa Leone I (440-461) proibì ai preti di sposarsi, ed il celibato dei sacerdoti divenne così legge della Chiesa Romana, ma esso non ha dato i frutti sperati. Attraverso i secoli, la notoria immoralità dei preti è stata uno degli scandali permanenti della Chiesa.

NOTE :

*Il culto biblico: 26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione

 *sacerdote 1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

 Il concetto del sacerdozio dei credenti è che siamo scelti per uno scopo:

Offrire sacrifici spirituali (Ebrei 13:15-16)

Proclamare le virtù di Colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla Sua luce meravigliosa.

sia con la vita (1 Pietro 2:5; Tito 2:11-14; Efesini 2:10)

sia con la parola (1 Pietro 2:9; 3:15),

i credenti sono chiamati “re e sacerdoti” e un “sacerdozio regale” come riflesso della loro condizione privilegiata di eredi del regno di Dio e  di Gesù .

 Romani 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

 A causa di questa vicinanza con Dio, non è necessario alcun altro mediatore terreno.

Conversione dei Barbari:

I Goti          dalla Germania  queste tribù erano originarie

                                               dell’isola di Gotland Svezia.

I Vandali    Germania orientale

Gli Unni     Siberia meridionale ( stirpe mongolica )

rovesciarono l’impero romano, accettarono il cristianesimo.

Ma la loro conversione fu in larga parte soltanto nominale e questo servì a riempire ancor di più la Chiesa di pratiche e filosofie pagane.

Così il cristianesimo, cominciò il processo di fusione con le filosofie greche ed orientali, e sorsero molte sette :

Gnostici, Manichei, Montanisti, Monarchiani, Ariani, Apollinariani, Nestoriani, Eutichiani, Monofisiti.

Dal II al VI secolo la Chiesa venne dilaniata da dottrine e eresie antibibliche , perdendo di vista la sua vera missione.

SOTTOMISSIONE ALLA PAROLA

IL GRANDE MANDATO

 NOTA : stato pontificio inizio 756 –  fine 1870

La Chiesa si trasformò in uno degli organismi politici più influenti e prestigiosi d’Europa. La proiezione internazionale di tale Stato in epoca medievale e nei primi due secoli dell’età moderna andò ben oltre ai limiti territoriali che il destino gli aveva assegnato.

Il Regno d’Inghilterra, il Regno del Portogallo, la Corona d’Aragona, il Regno di Napoli e il Regno d’Ungheria furono sottomessi e re e imperatori dovettero prostrarsi al cospetto del suo sovrano, il Papa. il Papato regnò in tutto il mondo,in quegli anni il papato continuò a spargere sangue con i Papi Imperatori, con guerre,intrighi,tradimenti,asssasinii, conquistando terre e nazioni, invece di predicare il Vangelo obbligava i popoli ad abbracciare il cattolicesimo.

 ARRIVIAMO ALL’ANNO 1179

LA CHIESA DEVE ESSERE PROTETTA E DIFESA

 In Daniele 7:7 a 8 c’è una profezia molto importante :

Parla della quarta bestia,l’ultimo impero quello romano :

un Impero forte, divoratore,che calpesta tutto.Poi i Barbari distrussero l’Impero romano ma fu soltanto una ferita guarita,da questo impero distrutto ne nasce un altro: la chiesa di Roma impero mondiale religioso

 al verso otto sottolinea il carattere

 7 Io continuavo a guardare le visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventosa, terribile, straordinariamente forte. Aveva grossi denti di ferro; divorava, sbranava e stritolava con le zampe ciò che restava; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. 8 Stavo osservando queste corna, quand’ecco spuntare in mezzo a quelle un altro piccolo corno davanti al quale tre delle prime corna furono divelte. Quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che pronunciava parole arroganti.

 Questo corno e’ la bestia : la falsa religione romana che percorre la storia fino in Apocalisse 13:1 a 18

 Questo impero spaventoso non si’ è mai fermato a combattere i santi di Dio

 Nel 1179 fu istituita la  Santa Inquisizione : era Il tribunale che conduceva  le indagini per accertare l’eresia

( dottrine non cattoliche e stregonerie ) una volta scoperta, aveva il compito di tentare con tutti i mezzi (compresa la tortura) di convincere l’indagato  a ritrattare,e a rinnegare la propria fede e le proprie convinzioni ( anche la scienza non conforme alla linea cattolico romana fu considerata eretica ) ,in caso contrario veniva torturato e messo al rogo.

la Chiesa andava difesa in ogni modo possibile, ricorrendo persino a omicidi e torture.

Nota : il Santo Uffizio dell’Inquisizione rimase attivo, anche senza applicare torture e omicidi, fino al 1908 quando poi venne riformato solo con la scomunica.

Ancora oggi, è presente un organismo che ha le sue radici nel Sant’Uffizio dell’Inquisizione e il cui compito è tutelare la dottrina della Chiesa Cattolica: Congregazione per la dottrina della fede.

Dopo oltre mille anni di esistenza lo Stato Pontificio militare si dissolse nel 1870.

Ma continua ancora oggi come Impero della Religione

 Vittime della Inquisizione :

 Inizio     1179

 Termine 1501

Durata circa 322 anni

 l’Inquisizione Spagnola ,Portoghese,Romana ( in Italia )

Vittime al rogo

Si stimano 200 mila processi per quella spagnola,

Tra 30 mila e 45 mila circa per quella portoghese,

Tra i 51mila e i 75 mila per quella romana (operante in Italia )

Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

La chiesa di Cristo non era sconfitta, lo Spirito Santo suscitò credenti che osarono sfidare l’impero religioso romano:

 CREDENTI DELL’ANTIRIFORMA

Albigesi o catari ( catarius : puri )

 ( abitanti di Albi città della Francia )

1) predicavano contro l’immoralità dei preti,

                                     contro i pellegrinaggi

2) contro il culto dei santi e delle immagini

3) combatterono il clero (corpo ecclesiastico : frati,      

     monaci,preti )

3) denunciavano le condizioni della chiesa e si opponevano    

    alle dottrine romane.

 Gli Albigesi facevano grande uso della Bibbia erano pieni di zelo per il Signore . Questo movimento si espanse rapidamente in Spagna e Italia .

Nel 1208 papa Innocenzo III ordinò una crociata contro di loro le città furono passate a fil di spada e sotto l’inquisizione furono sterminati .

MA LO SPIRITO SANTO E’ ANCORA ALL’OPERA

 NASCONO I VALDESI,

diffusi nella Francia meridionale e nell’Italia settentrionale, questo gruppo nasce Nel 1776, da un ricco mercante di Lione, di nome Valdo, donò i suoi beni ai poveri e si diede alla predicazione girovaga; combattè l’usurpazione del clero e la sua dissolutezza,

Si oppose alla proibizione della lettura della bibbia al Popolo,

respinse le messe,

Le preghiere per i morti

E il purgatorio:

come unica regola di vita e di fede insegnava la Bibbia. La predicazione dei Valdesi accese tra il popolo un grande desiderio di leggere la Bibbia, ma essi vennero gradualmente distrutti tranne che nelle vallate alpine di Torino, dove essi si trovano ancora, è l’unica chiesa medioevale sopravvissuta; una storia di eroica resistenza alle persecuzioni. Costituiscono ora il principale gruppo protestante d’Italia.

9000 furono uccisi dalla Inquisizione

 La Chiesa Valdese oggi:

Purtroppo le nuove generazioni oggi hanno condiviso L’Ecumenismo.

 Lineamenti dottrinali della chiesa Valdese

Crediamo che
La salvezza dell’essere umano, decaduto per propria colpa dalla piena comunione con Dio, è un dono gratuito del Signore, pagato a caro prezzo mediante la morte di Gesù Cristo sulla croce e sancito dalla sua resurrezione;
la salvezza è ottenuta per tutti coloro che credono in Cristo e si affidano a lui, senza bisogno di alcuna precondizione e di alcun merito;
IL Battesimo in acqua per immersione, Anche per la Chiesa Valdese la forma del battesimo cristiano chiaramente attestata nella Scrittura è quella di una persona che, giunta alla fede in Cristo,chiede di essere battezzata in acqua per immersione secondo l’insegnamento di Gesù : Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».

Tuttavia la chiesa Valdese va oltre alla Parola,ritiene che il
battesimo dei bambini sia legittimo, perché molti
studiosi lo ritengono come segno della grazia di Dio che in Cristo è destinata a ogni creatura, prima che essa possa fare
l’esperienza della salvezza. Questo vale tanto più
per i figli di genitori credenti. Questo battesimo non è
inteso come atto che cancelli il peccato originale (così come è sostenuto dal magistero cattolico), ma come segno di appartenenza al patto di Dio e come primo
passo di un processo di iniziazione e formazione cristiana che si conclude con la «confermazione» del battezzato, cioè con una confessione personale e pubblica della fede.

( in età adulta )

nella Chiesa Valdese una persona che ha ricevuto il battesimo in
tenera età viene iscritta nel registro dei «membri di
Chiesa». Il battesimo dei bambini è dunque l’atto inaugurale di un cammino di crescita in prospettiva della conversione da adulto

il cristiano, reso giusto nel suo salvatore Gesù Cristo, è chiamato a vivere nella riconoscenza, nella preghiera, nell’impegno e nell’ascolto della parola del Signore;
Gesù Cristo ha istituito i sacramenti del Battesimo e della Cena del Signore quali segni visibili della grazia proclamata dal Vangelo;

La parola di Dio, negli scritti dell’Antico e del Nuovo Testamento, è la rivelazione della volontà e dell’amore di Dio per i suoi figli ed è la sola autorità a guida della chiesa;
E’ cibo celeste per l’anima; genera in noi la fede in Cristo

 – Lo Spirito Santo La chiesa Valdese descrive in questo modo l’opera dello Spirito Santo: lo Spirito

Ci fa accogliere la testimonianza della Chiesa circa la divina ispirazione della Scrittura;

Ci illumina così che vediamo nella scrittura i divini insegnamenti che essa contiene;

Lo Spirito rigenera i credenti;

Rende la Chiesa efficace,
Convincente e potente nell’evangelizzazione;

Abilita i credenti a parlare in altre lingue;

Attraverso i carismi e i ministeri incoraggia, edifica e sostiene la Chiesa,

 questo si ottiene nell’esperienza della Nuova Nascita

quale rivestimento di potenza, che abilita il credente ad annunciare con franchezza l’evangelo.
Secondo la Parola , il battesimo “nello Spirito Santo è una promessa seguita dal dono e che il battesimo “nello Spirito Santo ” è un’esperienza distinta dal battesimo “in acqua”, perche:

Il battesimoin acqua”, è un comandamento di Gesù

   Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ( e altri riferimenti )

 Il battesimo nello Spirito Santo è una sua promessa e un dono

(Atti 1,8)  Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

 Atti 1:38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».

La Chiesa, fondata da Gesù Cristo, è una comunità di fratelli e sorelle liberi, responsabili e al servizio gli uni degli altri;
Dio verrà a giudicare il mondo, a rivelare il regno della sua giustizia in un mondo nuovo e a risvegliare i morti alla vita, per la felicità eterna di tutti quelli che credono in Lui.

 Tuttavia in questi ultimi decenni

 le Chiese Valdesi, e Metodiste non solo praticano il battesimo per aspersione dei bambini, ma sono anche diventate Chiese cessazioniste cioè credono che i doni dello Spirito Santo e i miracoli siano cessati con la morte degli apostoli, oltre che Chiese rigettano il battesimo nello Spirito Santo come esperienza successiva alla conversione e il cui segno esteriore è il parlare in lingue , i Valdesi sostengono la dottrina  “una volta salvati sempre salvati”

 Nel 1967  fu creata la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, di cui fanno parte Valdesi, Metodisti, Battisti, Luterani, Esercito della Salvezza e alcune Chiese libere.

Nel 1974
Valdesi e Metodisti si unirono in un’unica Chiesa,mantenendo la propria identità
(“Unione delle chiese valdesi e metodiste”),

 Giovanni Wycliff (1324-1384) professore ad Oxford, in Inghilterra, predicò contro il dominio spirituale esercitato dai preti e l’autorità papale, opponendosi all’esistenza dei papi, cardinali, patriarchi e monaci, ed attaccò la transustansazione e la confessione auricolare.

Sostenne il diritto del popolo di leggere la Bibbia e la traduzione in lingua inglese.

Giovanni Huss (1369-1415), rettore dell’Università di Praga, in Boemia, fu studioso di Wycliff, i cui scritti avevano raggiunto la Boemia. Divenne predicatore temerario, attaccando i vizi papali,dei preti,monaci,vescovi ecc… e la corruzione della Chiesa e condannando con appassionato Impeto,

La vendita delle indulgenze.

Respinse il purgatorio,

il culto dei santi

Il culto in lingua sconosciuta ( latino )

Esaltò le Scritture al di sopra dei dogmi e dei sacramenti della Chiesa Cattolica, Venne arso sul rogo, ed i suoi seguaci, che erano una larga parte della popolazione boema, furono quasi annientati da una crociata ordinata dal papa.

Girolamo Savonarola ( frate ) (1452-1498), levò la sua voce a Firenze, predicando, come un profeta ebraico, a vaste folle, che si ammassavano nella sua cattedrale, contro la sensualità ed il peccato della città ed i vizi papali. La città di Firenze si pentì si riformò, ma papa Alessandro VI ( famiglia dei Borgia ) cercò di far tacere in ogni maniera questo predicatore di giustizia, e cercò di corromperlo con la porpora cardinalizia, ma invano. Savonarola andò contro il papa accusandolo di  avere trasformato Roma in una città di piacere,

 disse le famose parole “Nella lussuria ti sei fatta meretrice sfacciata, tu sei peggio che bestia, tu sei mostro abominevole”.

( Poi Lutero paragonò Roma  a Sodoma.)

Savonarola venne impiccato e bruciato in piazza della Signoria a Firenze, 19 anni prima che Lutero esponesse le sue 95 tesi.

Gli Anabattisti ( coloro che ribattezzano )

apparvero, lungo tutto il Medio Evo, in vari paesi europei con differenti nomi, in gruppi indipendenti, rappresentanti una varietà di dottrine, ma fortemente antiromane:

Contrari al battesimo dei neonati,

Attaccati alle Scritture

Sostenitori dell’assoluta separazione tra Chiesa e Stato.

Numerosissimi in Germania, Olanda e Svizzera, Erano persone pacifiche e pie, ma vennero ferocemente perseguitati, soprattutto in Olanda.

 Dottrine Anabbattiste:

Il loro nome è, Fratelli in Cristo e talvolta Chiesa di Dio

  1. La vera Chiesa si fonda sul Cristo della fede e sull’amore fraterno, senz’altra mediazione ed autorità che quella pura, semplice e sola della sua Parola.

  2. Cristo è l’unico capo della Chiesa, che non può avere gerarchia, teologia, liturgia, ma deve essere formata dalla Comunità (Gemeinde) dei credenti e dalla loro umile e quotidiana imitazione dell’esempio di Cristo.

  3. La Bibbia, e in particolare il Nuovo Testamento che è anche l’interprete dell’Antico, è tutto ciò di cui un cristiano necessita in quanto al credo. Dell’applicazione quotidiana dei precetti evangelici si occupa la Comunità illuminata dallo Spirito Santo, cui i credenti devono partecipare con la loro umile ricerca della volontà di Dio.

  4. La salvezza è possibile solo a fronte della consapevole ricerca e imitazione di Cristo: un neonato non può avere tale consapevolezza e il battesimo, su di lui, non solo è un’imposizione ma è nullo. Il vero e unico battesimo viene dato in età adulta a chi manifesta il chiaro proposito di abbandonare il male del mondo e seguire ogni giorno nella propria vita l’esempio di Cristo, come obbediente discepolo.

  5. La giustificazione avviene per sola fede. Tuttavia il battesimo dello Spirito Santo che il credente riceve quando si converte e accetta il dono della fede non solo lo giustifica ma lo rigenera con la potenza dello Spirito e lo rende capace, superando la corruzione della condizione umana, di camminare in novità di vita al seguito del proprio Maestro Gesù.

  6. A questo battesimo seguirà il battesimo in acqua con il quale il credente testimonierà il proprio cambiamento spirituale impegnandosi solennemente, di fronte a Dio e alla Chiesa (I Pietro, 3:21), a seguire Gesù imitandolo come discepolo, in una santa condotta di vita e nell’amore al prossimo.

  7. Lo Spirito Santo illumina il credente e lo rende capace d’interpretare la Bibbia rendendola efficace Parola di Dio, la sua influenza è fondamentale.

  8. La Chiesa ritorna a essere, come lo è nel Nuovo Testamento, una Chiesa di soli credenti che vive in un rapporto di opposizione con la malvagità del mondo.

  9. Non si può essere fedeli a Dio e appartenere al mondo, come non si può servire Dio e Mammona.

  10. Poiché un credente è di Cristo e non del mondo, non oppone violenza alla violenza. Non combatte e non presta servizio militare. Condivide i propri doni o beni materiali e spirituali con chi è nel bisogno. Non giura e non ricopre cariche pubbliche o politiche che comportino dover esercitare violenza o funzioni giudicanti. Lo Stato è riconosciuto come un’istituzione che proviene da Dio cui anche il cristiano come cittadino deve scrupolosa ubbidienza, entro i limiti compatibili con l’ubbidienza a Dio e con l’etica cristiana.

La comunità oggi conta centinaia di membri, ha missionari che operano in Sicilia, Abruzzo e Albania ed è in buoni rapporti con le Comunità Cristiane e altri gruppi italiani e internazionali d’ispirazione anabattista.

 ASSOCIATI AGLI ANABBATTISTI FURONO:

Mennoniti, Amish, Hutteriti : Anche loro furono perseguitati….

 GLI ANABBATTISTI SI UNIRONO ALLA RIFORMA DI MARTIN LUTERO

 MARTIN LUTERO

 La Riforma

MARTIN LUTERO (1483-1546),  fu il più grande uomo di tutti i secoli. Egli guidò il mondo nel suo slancio verso la liberazione dalla più violenta istituzione religiosa della storia.

Nato da genitori poveri ad Eisleben, nel 1483, egli entrò nella università di Erfurt nel 1501 per studiare legge. Ottimo studente, grande oratore e polemista, di carattere socievole ed amante della musica, Lutero conseguì la laurea in un tempo insolitamente breve.

 Il 2 luglio 1505, mentre ritornava a Erfurt da Mansfeld, dove aveva visitato dei parenti, fu colto da un tempesta nei pressi di Stotternheim, a pochi chilometri da casa. Un fulmine cadde vicino a lui, ed egli, terrorizzato per il rischio di una morte improvvisa, fece voto a sant’Anna di farsi monaco se si fosse salvato. Due settimane dopo, il 17 luglio, Lutero entrava nel convento degli agostiniani, aveva 21 anni.

 Fu un monaco esemplare e molto religioso, egli praticò ogni forma di digiuno e flagellazioni, inventandone delle nuove usandole su se stesso per due anni lottando contro,attacchi del diavolo il quale gli diceva che per lui non c’era salvezza.

Un giorno, nel 1508, mentre leggeva l’Epistola ai Romani

“ …il giusto vivrà per fede” Egli comprese che la salvezza si otteneva per mezzo della fiducia in Dio, attraverso Cristo e non attraverso i riti, i sacramenti e le penitenza della Chiesa. Questo cambiò tutta la sua vita e l’intero corso della storia. Nel 1508 divenne professore all’Università di Wittemberg, posto che occupò fino alla morte, avvenuta nel 1546. Nel 1511, recatosi a Roma, restò sbigottito di fronte alla corruzione ed al vizio della corte papale. Ritornato a Wittemberg, i suoi sermoni sulla Bibbia cominciarono ad attirare studenti da ogni parte della Germania.

LE INDULGENZE: La vendita delle indulgenze, effettuata da Tetzel,frate predicatore domenicano, fu l’occasione per la separazione di Lutero da Roma. Secondo l’insegnamento

cattolico il purgatorio è abbastanza simile all’inferno, esso non dura però altrettanto a lungo, ma tutti devono passare attraverso di esso. Il papa affermava però di avere il potere di abbreviare o rimettere del tutto tali sofferenze. E questa autorità apparteneva esclusivamente a lui.

Questa dottrina iniziò con papa Pasquale I (817-824) e Giovanni VIII (872-882). Si capi che le indulgenze emesse dal papa rendevano molto denaro ed entrarono quindi ben presto nell’uso comune.

Le indulgenze finanziavano i lavori della basilica di San Pietro venivano offerte per stimolare ad arruolarsi alle crociate o in guerra contro gli eretici o contro qualche re che il papa voleva punire, per finanziare gli inquisitori e coloro che raccoglievano fascine di legna per il rogo degli eretici.

Papa Sisto IV (1476) fu il primo ad applicarle alle anime già in purgatorio, e così ne venne concesso l’appalto per la vendita al dettaglio. Così la vendita del « privilegio di peccare » divenne una delle principali fonti di reddito papale.

Nel 1517 Giovanni Tetzel ,il monaco domenicano,attraversava la Germania vendendo certificati firmati dal papa, con i quali si offriva il perdono di tutti i peccati, senza confessione, pentimento, penitenza o assoluzione da parte del prete. Egli diceva alla gente:« Non appena la vostra moneta sul fondo tintinnerà, l’anima dal purgatorio al cielo volerà ».

Questo scandalizzò grandemente Lutero il quale scrisse :

LE 95 TESI: Il 31 ottobre 1517, Lutero affisse alla porta della cattedrale di Wittemberg, 95 tesi, quasi tutte relative alle indulgenze, ma che in sostanza infierivano un duro colpo all’autorità papale.

Era semplicemente un avviso con il quale si informava che egli era disposto a discutere queste cose nell’Università, ma copie stampate di esse furono divulgate in tutta la Germania.

Questa si rivelò la scintilla che diede fuoco all’Europa. Entro il 1520 Lutero era diventato l’uomo più popolare della Germania.

SCOMUNICA DI LUTERO: Nel 1520 il papa emanò una Bolla, scomunicando Lutero e dichiarando che se egli non avesse ritrattato entro 60 giorni, avrebbe ricevuto la pena per eresia (la morte per il rogo).

Ricevuta la Bolla, Lutero la bruciò in pubblico il 10 dicembre Del 1520.

Nel 1521: Lutero venne invitato da Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero (che a quell’epoca comprendeva Germania, Spagna, Olanda ed Austria) a comparire davanti presenza di notabili, dell’impero e della Chiesa, gli venne intimato di ritrattare. Egli rispose di non poter ritrattare nulla che non fosse contrario alla Scrittura o alla ragione: « Eccomi qui, null’altro posso. Mi aiuti Iddio! ».

Egli venne condannato, ma tra i principi tedeschi contava troppi amici perchè l’Editto venisse eseguito, così per circa un anno venne tenuto nascosto da un amico e ritornò quindi a Wittemberg per continuare la sua opera di oratore e scrittore. Tra le altre cose tradusse in tedesco la Bibbia, spiritualizzando così la Germania e creando la lingua tedesca.

La guerra del papa contro i protestanti tedeschi

Entro il 1540 tutta la Germania settentrionale era divenuta luterana. Papa Paolo III spinse l’imperatore Carlo V a muovere contro di essi, offrendogli un esercito. Il papa dichiarò tale guerra crociata, offrendo indulgenze a quanti vi avrebbero preso parte. Alla guerra, durata dal 1546 al 1555, pose termine la Pace di Augusta, con la quale i luterani ottennero il riconoscimento legale della loro religione. Furono chiamati « Protestanti » : originariamente applicato ai luterani, è ora applicato nell’uso comune a quelli che protestano contro l’usurpazione papale e comprende tutti i gruppi di cristiani evangelici.

NOTA SUL PURGATORIO — Il Purgatorio è una pura invenzione della gerarchia Romana, non essen­dovi di esso neanche l’idea nel Nuovo Testamento. Tale dottrina è in contraddizione con le parole di Cristo, che dice che i Suoi credenti vanno diretta­mente in Paradiso quando muoiono (Luca 23:43 Giovanni 14:

 3). E’ anche un insulto alla efficacia del sangue di Cristo che “ci purga di ogni peccato” (1 Giovanni 1:7). Questo è il vero purgatorio Evangelico, e non il Purgatorio di fuoco. Credendo a quello, Iddio sa­rebbe ingiusto abbreviando la pena solo per coloro che hanno lasciato danaro per far dire messe in suffra­gio (appoggio, sostegno, supporto, aiuto, soccorso.) della loro anima; e i preti stessi sarebbero cru­deli da lasciare i loro seguaci ardere per migliaia di anni nel Purgatorio, mentre potrebbero liberarli con una messa che essi non dicono se non sono pagati. Per questa dottrina il povero cattolico non ha nessun conforto in punto di morte perché non vede altro da­vanti a sé che una visione di fuoco, fiamme e soffe­renze. Quanto è differente il contegno del cristiano Evangelico in punto di morte! Egli vede il cielo aperto come S. Stefano (Atti 7: 55-60), ed è conten­to di andare col suo Gesù immediatamente (Vedi Romani 8:1; Filippesi 1:21-23).

 

  1. Che vi sia un Purgatorio, come luogo inter­medio tra il Paradiso e l’inferno? (Leggi Matteo 25:46). 46 Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».

Luca 16:19 «C’era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; 20 e c’era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, 21 e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. 23 E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: “Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma”.

 

  1. Che il fuoco del Purgatorio sarebbe ardente quanto quello dell’Inferno?

  2. Che neppure i migliori Cattolici Romani pos­sano andare direttamente in Paradiso dopo morti, ma che debbano bruciare per migliaia di anni nel Purgatorio per essere purificati dai loro peccati? (Leggi Luca 23:43; Giovanni 14: 3;1 Giovanni 1: 7-9).

  3. Che le anime nel Purgatorio possano essere rinfrescate e la loro sentenza abbreviata mediante i funerali, i suffragi, i Miserere, i De Profundis, le limosine, le indulgenze, e specialmente dalle messe che il prete dice in loro suffragio dietro compenso in danaro? (Leggi Salmo 49: 6-9).

6 Essi hanno fiducia nei loro beni

e si vantano della loro grande ricchezza,

7 ma nessun uomo può riscattare il fratello,

né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.

8 Il riscatto dell’anima sua è troppo alto,

e il denaro sarà sempre insufficiente,

9 perché essa viva in eterno ed eviti di veder la tomba.

  1. Che i cristiani, mentre sono in vita, possono guadagnare delle indulgenze per ottenere una più pronta liberazione dalle pene del Purgatorio e che, se queste non fossero bastanti, i loro parenti possono far dire delle messe in suffragio delle loro anime?

  2. Che le anime dei Purgatorio, mentre ardo­no in quel fuoco, possano ascoltare ed esaudire le preghiere dei loro amici rimasti sulla terra?

  3. Che quelle anime purganti, possano pregare Iddio ed ottenere favori per gli altri, ma non per loro stesse?

  4. Che le anime del Purgatorio siano visitate ogni sabato dalla Vergine Maria? (Leggi Luca 16:26).

  

    LINEAMENTI DOTTRINALI OGGI

IL CULTO rappresenta il “centro della vita della comunità”. La domenica e anche durante la settimana, i membri si riuniscono per ascoltare la Parola di Dio e per far presenti a Dio le proprie preghiere. Ciò che contraddistingue in tale contesto il culto evangelico luterano è la predicazione la quale assume un valore tutto particolare perché la Bibbia tradotta da Lutero riporta in Romani 10,17: “così la fede viene dalla predicazione, ma la predicazione viene dalla parola di Dio”

In questa affermazione il Riformatore,(Lutero) voleva fare capire a coloro che predicano, che la predicazione doveva essere meticolosa, accurata, attenta,doveva riuscire a seminare la Parola della Buona Novella, dell’amore di Dio attraverso Gesù Cristo, nei cuori dei cristiani , affinché i cuori possano portare frutti

NOTA: Lutero approfondiva il concetto del versetto 16

Ma la  forma più vicina al testo originario greco scrive: “Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.”

 La Santa Cena (o Cena del Signore) è uno dei due sacramenti che vengono celebrati nella Chiesa evangelica luterana. Dal punto di vista evangelico luterano tutti i battezzati sono cordialmente invitati a partecipare insieme alla Santa Cena, bambini e adulti, che siano evangelici, cattolici od ortodossi, coloro che sono sicuri nella fede e anche coloro che hanno dubbi di fede. La Chiesa luterana celebra La Santa Cena, al di là di tali differenze, insieme a tutti i battezzati che lo desiderino, partendo dalla convinzione che è Gesù Cristo in sé l’ospite che invita tutti coloro che cercano la comunione con lui e gli altri credenti.

 Confutazione Biblica : Luca 22:14 Quando giunse l’ora, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. 15 Egli disse loro: «Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi, prima di soffrire; 16 poiché io vi dico che non la mangerò più, finché sia compiuta nel regno di Dio». 17 E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi; 18 perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio».

 Atti 2:41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere

 1Corinzi 11:27 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.

 Indegnamente:

la domanda è chi è degno ? non tutti

Solo coloro che hanno realizzato la potenza della croce,

Purificati dal sangue di Cristo,possiamo accostarci a Dio rivestiti di tutta la dignità della salvezza ricevuta in Cristo.

CHI NON HA REALIZZATO QUESTO E NON VIVE IN CRISTO E’ INDEGNO DI ACCOSTARSI ALLA CENA DEL SIGNORE, DA NOTARE IL GIUDIZIO DI DIO v.30 Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. 31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 32 ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo. 33 Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio.

I VERBI usati da Paolo

Esamini, discerne: implicano una consapevolezza

(essere cosciente) da adulti,per questo motivo i bambini non possono avvicinarsi alla mensa, perché non hanno ancora la consapevolezza della croce, del sangue di Gesù e della salvezza…..e della Nuova Nascita

 IL BATTESIMO: Secondo la tradizione luterana invitiamo i genitori a far battezzare i loro figli già da neonati. In questo modo si può manifestare il fatto che Dio si dedica già alle persone prima che esse siano in grado di cercare Dio per conto loro. Questo parte dal presupposto, però, che il bambino a casa e nella comunità abbia la possibilità di imparare man mano cosa significa questo affetto da parte di Dio e come viene sperimentato vivendo la Fede,fino ad arrivare al proprio Credo alla Confermazione : battesimo da adulto

 Confutazione Biblica

Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

 Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. 17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».

 Si capisce che si sta parlando di persone consapevoli quindi adulte

Nella Bibbia, erano battezzati solo i credenti che avevano esercitato la loro fede in Cristo  come una testimonianza pubblica della loro fede e dell’identificazione con Lui

Atti 2:38;

38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo

Romani 6:3-4.

3 O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 5 Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. 6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; 7 infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. 11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù.

Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati

Il battesimo in acqua per immersione è un passo di ubbidienza dopo aver esercitato fede in Cristo. È una proclamazione di fede in Cristo, una dichiarazione di sottomissione a Lui e un’identificazione con la Sua morte, sepoltura e risurrezione.

 

IL BATTESIMO DEI BAMBINI NON È UNA PRATICA BIBLICA

                                   IN QUANTO

Un neonato non può esercitare fede in Cristo.

Un neonato non può prendere una decisione consapevole di ubbidire a Cristo.

Un neonato non può capire che cosa simboleggia il battesimo in acqua.

La Bibbia non parla mai di neonati che venivano battezzati

 

LO SPIRITO SANTO : credono che lo Spirito Santo sia esso stesso Dio, terza persona della Trinità, non credono però che esso si riceva mediante il battesimo, piuttosto mediante la predicazione della Parola di Dio, lo Spirito Santo genera la fede in chi lo riceve, convince di peccato e unisce a Gesù Cristo ricevendo così la giustificazione, cioè la salvezza, per sola grazia, senza alcun merito umano, lo Spirito Santo poi guiderà il credente nella santificazione, la quale non è in vista della salvezza, essendo essa già ricevuta, ma in vista della testimonianza e della gloria di Dio.

 ABBIAMO GIA’ VISTO CHE Secondo la Parola , il battesimo “nello Spirito Santo è una promessa seguita dal dono e che il battesimo “nello Spirito Santo ” è un’esperienza distinta dal battesimo “in acqua”, perche:

Il battesimoin acqua”, è un comandamento di Gesù

   Matteo 28:19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ( e altri riferimenti )

 Il battesimo nello Spirito Santo è una sua promessa e un dono

(Atti 1,8)  Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

 LA GIUSTIFICAZIONE : Il messaggio principale è la giustificazione per sola grazia mediante la fede.

Efesi 2:4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.

Dio stesso è diventato uomo in Gesù Cristo e sulla croce ha sconfitto il peccato e la morte, affinché chiunque crede in Lui sia salvato. Dio salva l’essere umano non in base ad eventuali meriti di questi ma perché lo ama, gratuitamente. La fede unisce il credente a Cristo e rende questo partecipe del suo amore, della sua giustizia e della sua vita eterna. In breve:

Soltanto per grazia; soltanto per fede; soltanto per Cristo.

 Sola gratia. Sola fide. Solus Christus.

 LA BIBBIA: Soltanto la Bibbia è l’autorità in questioni di fede: sola scriptura

la voce umana non può stare al di sopra della Parola di Dio, la Bibbia testimonia la Parola di Dio, La promuove La attualizza: diventando così essa stessa Parola di Dio

 

 IL SACERDOZIO: Tutti i credenti partecipano al sacerdozio universale : 1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

 Gesù Cristo è l’unico mediatore tra l’essere umano e Dio e mediante Lui ogni credente ha un rapporto diretto con Dio.

1 Timoteo 2:5 Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo

Grazie al battesimo ed alla fede ogni cristiano partecipa al ministero sacerdotale. Non esiste alcuna sostanziale differenza qualitativa tra i Pastori e gli altri membri della Chiesa; l’unica vera differenza e di tipo funzionale e rappresentativo. Perciò i pastori e le pastore vivono una vita “normale”: essi possono, per esempio, sposarsi. Gli altri esercitano il loro sacerdozio con l’annuncio del Vangelo nella famiglia, tra gli amici e sul posto di lavoro e a volte, se la chiesa li incarica come predicatori laici, anche nello spazio pubblico.

 Ecumenismo: La Chiesa Evangelica Luterana è Chiesa ecumenica.

Nel 1967  fu creata la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, di cui fanno parte Luterani, Valdesi, Metodisti, Battisti, , Esercito della Salvezza e alcune Chiese libere.

 La Riforma nei vari paesi In Svizzera,

la storica terra della libertà, la Riforma venne iniziata da

Zwingly e proseguita da Calvino. Dall’unione dei loro seguaci (1549) risultò la Chiesa Riformata. Le loro riforme furono più radicali di quelle di Lutero. Lo zurighese Zwingli (1484-1531), verso il 1516 giunse alla convinzione che la Bibbia era il mezzo per purificare la Chiesa e nel 1525 Zurigo accettava ufficialmente il suo insegnamento. Le chiese abolirono gradualmente le indulgenze, le messe, il celibato, le immagini, usando come unica autorità la Bibbia.

Il francese Giovanni Calvino (1509-1564) accettò gli insegnamenti della Riforma nel 1533, e cacciato dalla Francia nel 1534, si recò a Ginevra nel 1536. Quivi la sua Accademia divenne centro del protestantesimo, attirando studiosi di molti paesi.

ANGLICANESIMO

La parola anglicano ha avuto origine da ecclesia anglicana, una frase latina risalente al 1246 che significa “chiesa inglese”

La chiesa Anglicana ebbe origine nel 1500 con la separazione dalla Chiesa cattolica, durante il regno di Enrico ottavo è un miscuglio tra dottrine luterane ,calviniste e in parte anche cattoliche,

 

La chiesa Anglicana fonda la fede su tre elementi :

1) La Parola ( la Bibbia )

2) La tradizione della chiesa

2) La ragione ( pensiero razionale umano )

Alcune dottrine

Il battesimo ai neonati

L’eucaristia ( negando però la transustanziazione )

La venerazione ai santi

Come i Calvinisti credono:

La caduta dell’uomo nel peccato

Redenzione limitata,( PREDESTINAZIONE ) solo a coloro ai quali è stata destinata la grazia della salvezza

 

La bibbia insegna che la salvezza è per tutti

Confutabile con la Parola :Giovanni 3:17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie

 

Riguardo alla predestinazione si attengono alla lettera dei

Romani : 8:28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. 29 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.

Questo è il passo centrale della dottrina della predestinazione. Anche in questo caso SE LEGGIAMO ATTENTAMENTE notiamo che prima di “PREDESTINATI” c’è la parola “PRECONOSCIUTI” e senza ombra di dubbio è chiaro che la prima si riferisce all’ “ESSERE CONFORMI ALL’IMMAGINE DEL SUO FIGLIUOLO”. Tutti coloro che hanno ricevuto la salvezza per grazia dovrebbero santificarsi per cercare di essere conformi all’immagine di Gesù Cristo che è la somiglianza a Dio perduta a causa del peccato. Dio ci ha preconosciuti, cioè vedeva la nostra conversione, quindi la nostra destinazione è il cielo se saremo fedeli fino alla fine .

ESEMPI sulla chiamata di Dio:

«E i Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.» (Atti 13:48)

Il vero significato della parola originale che qui viene tradotta ordinati o in altre versioni preordinati cioè avevano la giusta disposizione o ancora avevano il cuore predisposto, significa “erano pronti per essere salvati”.

Confronta Atti 17:30    1Timoteo 2:1-7

GRAZIA IRRESISTIBILE : questa dottrina non insegna che ogni influenza dello Spirito Santo di Dio non possa essere resistita, ma che lo Spirito Santo è in grado di vincere ogni resistenza e di rendere la Sua influenza irresistibile ed efficace. Quando, così, Dio si propone sovranamente di salvare qualcuno, l’individuo non potrà resistergli.

PERSEVERANZA DEI SANTI

questa dottrina insegna che coloro che Dio ha efficacemente chiamato alla salvezza e quindi all’eterna comunione con Lui), non possono scadere dalla grazia e perdere la loro salvezza. Quand’anche, nella loro vita, subentrassero impedimenti o peccati tali da farli arretrare nel loro cammino di fede o persino dovessero, per qualche motivo, giungere a rinnegare la loro professione di fede, essi,presto o tardi se ne ravvedrebbero tornando così in comunione con Dio. Questa dottrina si basa sul presupposto che la salvezza è opera di Dio dal principio alla fine.

E’ quasi il concetto della iper-grazia

 

Confutazione : Ebrei 2:1 Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse. 2 Infatti, se la parola pronunciata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, 4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.

 

 

TRASCURARE : METTERE DA PARTE , ABBANDONARE

                             TRALASCIARE

SCAMPARE :  EVADERE , SALVARE :

( come ci salveremo se ….. )

 

 

La Salvezza SI PUÒ PERDERE SE NON PERSEVERIAMO FINO ALLA FINE

 

Matteo 10:22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

 

Matteo 24:13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà

                                                                               salvato.

Il Signore può cancellare il nostro nome dal Libro della Vita

  Esodo 32:31 Mosè dunque tornò al SIGNORE e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d’oro; 32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, ti prego, cancellami dal tuo libro che hai scritto!» 33 Il SIGNORE rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Ora va’, conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».

35 E il SIGNORE colpì il popolo, perché esso era l’autore del vitello che Aaronne aveva fatto.

 

Apocalisse 3:5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.

UN CRISTIANO È UNA NUOVA CREAZIONE. (2 Corinzi 5:17) “ Se dunque uno è in Cristo, Egli è una nuova creatura, le cose vecchie sono passate: ecco son diventate nuove

Questo verso parla di un individuo che diventa una creatura completamente nuova come risultato di essere in “Cristo.” Per un Cristiano perdere la salvezza equivarrebbe alla cancellazione ed al rovesciamento della nuova creazione.

 

 

Forma di governo della chiesa :

 

Il clero è composto dai tre ordini di

vescovi,

presbiteri ( preti )

diaconi,

il celibato ecclesiastico non è obbligatorio. In quasi tutte le province le donne possono essere ordinate

diaconesse, in presbitere e in alcune anche vescovo.

CHIESA BATTISTA :

Quali sono le origini dei battisti?

Le prime chiese battiste sono sorte nel 1600, fondatore fu John Smyth, all’interno della riforma protestante di tipo calvinista, i Battisti raccolsero l’eredità degli anabattisti del 1500.

A differenza di altre chiese protestanti i battisti non si raccolsero intorno all’opera di eminenti teologi, furono piuttosto un movimento popolare formato da chiese di laici che si confrontano direttamente con la bibbia, maturano un impegno civile che si esprime nelle rivoluzioni inglese e Nord Americana, nelle lotte per la libertà religiosa e per la separazione tra stato e chiesa.

LINEAMENTI DOTTRINALI

In cosa credono i battisti?

Punti distintivi della nostra dottrina sono ad esempio

il Battesimo per immersione per chi diventa seguace di Cristo (Atti 2:41);

la Bibbia come sola autorità per la Chiesa – e non viceversa – (II Timoteo 3:15-17; I Pietro 1:23-25);

 l’Autonomia della Chiesa Locale (Atti 6:1-7);

La Cena del Signore come Simbolo del Patto tra la Chiesa e Cristo (II Corinzi 11:23-29);

 l’Indipendenza tra Chiesa e Stato (II Corinzi 6:14)

La Libertà di ogni persona di accedere direttamente a Dio per mezzo di Cristo, detta Sacerdozio di tutti i Credenti (Ebrei 4:16).

In comune con i cristiani di tutto il mondo, i battisti si attengono alla fede apostolica come è espressa nel credo apostolico.

Gli uomini e le donne che formano le chiese battiste sono credenti in Dio che imparano a conoscere ed amare Gesù il Cristo, suo figlio.

Per ogni credente battista, Gesù Cristo è in primo luogo il Salvatore. È lui che ci salva dal peccato e ci avvicina a Dio. Grazie al Cristo possiamo vivere nella speranza, anzi, nella certezza della salvezza concessa a noi per grazia, non certo per i nostri meriti.

Gesù è il nostro signore e maestro, ci guida ed illumina con la sua vita ed i suoi insegnamenti che apprendiamo prima di tutto dall’ascolto dell’annuncio di coloro che ci hanno preceduto nella fede, ma anche attraverso un’esperienza personale che ognuno deve fare con il Cristo.

Perché i battisti non battezzano i neonati?

La fede è un dono di Dio, tuttavia per rispondere alla chiamata bisogna essere pienamente consapevoli. Ecco perché i battisti non battezzano i bambini. Ognuno è responsabile davanti a Dio della propria fede. Si diventa parte della chiesa quando si risponde liberamente e spontaneamente a Dio mediante il battesimo dei credenti, amministrato per immersione. Ogni credente è un sacerdote senza alcun intermediario se non Cristo stesso.

Nota : ci sono chiese battiste che battezzano i neonati poi da adulti viene amministrato il battesimo biblico per la confermazione

 Come si svolge un culto battista? Le chiese battiste si radunano intorno alla Parola che occupa il centro della celebrazione il cui scopo è l’ascolto e la risposta ad essa. La liturgia è spontanea, articolata in un ordine del culto dove si inseriscono, inni,scelti dalla comunità,e preghiere

La sacralità del culto non è data dal luogo, quanto dall’assemblea riunita nel nome di Dio Trino. All’interno della sala di culto gli elementi visibili sono: il pulpito, il tavolo della santa cena, il battistero e la croce.

Come sono collegate in Italia le chiese battiste tra loro?Le chiese battiste in Italia sono raggruppate in associazioni regionali e nell’unione nazionale. Ogni chiesa è autonoma e governa se stessa in ciò che attiene al culto, alla predicazione e alla missione. L’unione nazionale ha competenze di carattere organizzativo, amministrativo e di programmazione. L’organo supremo è l’assemblea nazionale delle chiese che si raduna ogni due anni.

Come sono organizzate localmente le chiese battiste?Le chiese hanno come organo supremo l’assemblea locale composta da tutti i credenti battezzati. L’assemblea nomina i pastori e pastore, i ministri e ministre e i responsabili incaricati delle varie attività. Normalmente le chiese nominano un consiglio di chiesa che si occupa delle questioni amministrative. Alcune chiese hanno una struttura pienamente assembleare di governo.

Ecumenismo: La Chiesa Battista è Chiesa ecumenica.

Nel 1967  fu creata la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, di cui fanno parte Luterani, Valdesi, Metodisti, Battisti, , Esercito della Salvezza e alcune Chiese libere.

Nota : alcune chiese locali battiste non aderiscono all’Ecumenismo

 

LA CHIESA METODISTA

Questo movimento venne avviato dal pastore anglicano John Wesley nel 1701. Wesley,lasciata la chiesa anglicana ,costituì una associazione di studenti ad Oxford, che si studiava di suddividere “metodicamente” la giornata fra

Lo studio della Bibbia,

La preghiera

Il servizio ai carcerati

E alle persone in situazioni sociali di povertà e abbandono:

La chiesa metodista formata da John Wesley usava un metodo di predicazione ,il soggetto era la santificazione del credente prima poi, la santificazione sociale, John Wesley predicava che il popolo,i magistrati,i politici, tutti comunque dovevano convertirsi e santificarsi, la santificazione e la preghiera fu un atto importante nella vita di John Wesley.

Wesley concentrò le sue riflessioni teologiche e spirituali su quella che chiamò “la perfezione cristiana”, o la santificazione  del cuore e della vita con il “battesimo di Spirito Santo”. Wesley insisteva sul fatto che in questa vita ogni cristiano può giungere a uno stato dell’anima dove l’amore di Dio, regna supremo nel cuore di ogni persona. Insisteva continuamente sull’usare i mezzi della grazia, quali preghiera, la meditazione delle Scritture, la Santa Cena,lo Spirito Santo mezzi tramite i quali Dio trasforma i credenti, Wesley, scoprì il battesimo nello Spirito Santo con il segno delle lingue,da li in poi iniziarono i grandi risvegli pentecostali .

NOTA : continuati poi da Charles Haddon Spurgeon, predicatore battista riformato britannico dell’800

L’intenzione di Wesley era quello di creare un movimento di risveglio all’interno della Chiesa anglicana, che portasse a una maggiore attenzione agli evidenti problemi sociali della Gran Bretagna all’epoca della rivoluzione industriale,ma la chiesa anglicana non lo accettò, così usci e in seguito il metodismo assunse i connotati di dottrina indipendente dalla matrice anglicana, abbracciando la teologia riformata e diventando una Chiesa indipendente.

Il movimento metodista si diffuse velocemente in Gran Bretagna e in Nord America;

Lineamenti dottrinali metodisti oggi :

I metodisti credono nell’esistenza della grazia ma, a differenza dei calvinisti, non credono che sia una grazia irresistibile e, pertanto, ritengono possa essere rifiutata dall’uomo.

La teologia metodista ha tuttavia alcuni riferimenti caratterizzanti, che enfatizzano il rapporto personale con Dio.

Anzitutto la salvezza per sola fede, estesa a tutti i credenti,

( Wesley andò, contro la dottrina della predestinazione.)

il principio della santificazione, cioè lo sforzo nella ricerca della perfezione riguardo alla propria condotta, attraverso la fede e soprattutto nell’opera dello Spirito Santo, Galati 5.16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.

1Tessalonicesi 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Ebrei 12:14 Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore;

 Battesimo : vengono battezzati i neonati e poi confermati nella fede da adulti con il battesimo biblico .

La «salvezza per grazia mediante la fede»

La Bibbia come unica fonte di autorità

La chiesa come assemblea di credenti

I santi e le reliquie non vengono venerate

Nei luoghi di culto è presente la croce

Una delle caratteristiche del Metodismo  è l’avere pastori, uomini e donne

Nota : nel tempo si è perso il battesimo nello Spirito Santo e i doni

Ecumenismo : La Chiesa Metodista è Chiesa ecumenica.

Nel 1967  fu creata la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, di cui fanno parte Luterani, Valdesi,  Battisti, , Esercito della Salvezza e alcune Chiese libere.

I 6 GRANDI RISVEGLI

IL PRIMO GRANDE RISVEGLIO INGHILTERRA ( 1700)

George Whitefield, che aprì la strada alla predicazione all’aperto divenendo lo strumento principale di quei risvegli, resta ancora relativamente sconosciuto a molti cristiani.

Nel 1739, all’età di 24 anni, Whitefield prese l’importante decisione di portare il Vangelo a persone che non si recavano in chiesa. Andò a predicare all’aperto ai minatori di Kingswood e, successivamente, a decine di migliaia di persone che si raccoglievano in ampi spazi all’aperto nelle città di Londra e Bristol. Iniziò così il suo ministero di predicazione all’aperto, che si estese ad ogni angolo della Gran Bretagna, e che fece di lui uno strumento di grazia per un’innumerevole folla di persone. Egli ebbe il merito di guidare Wesley e altri predicatori ad iniziare un ministero all’aperto e, in quegli anni, lo Spirito Santo scese abbondantemente sulla Gran Bretagna producendo un potente risveglio. Avendo acceso la fiaccola del risveglio in Gran Bretagna, Whitefield viaggiò in America, dove il suo ministero vide la stessa straordinaria benedizione di Dio, e il risveglio si propagò nelle colonie dando vita a quello che è conosciuto come il Grande Risveglio.

Jonathan Edwards : 1700 STATI UNITI

Dopo un’infanzia dove manifesta straordinarie qualità intellettuali (a tredici anni aveva una buona conoscenza di latino, greco ed ebraico e scriveva saggi di filosofia) entra all’Università Yale nel 1716. Durante quel periodo sviluppa un interesse ed un apprezzamento sempre più forte per la persona e l’opera di Cristo, approfondendo il messaggio biblico sulla redenzione e la salvezza.

Edwards diventa amico del predicatore George Whitefield che allora svolgeva in America un ministero itinerante di predicazione.

lL SECONDO GRANDE RISVEGLIO 1800 e il 1820

Charles Finney

ll secondo grande risveglio fu un movimento di risveglio all’inizio del 1800 e il 1820 Charles Finney,

sfida i credenti a credere che il potente battesimo dello Spirito Santo che fu riversato sui discepoli e sugli apostoli il giorno di Pentecoste, rivestendoli della potenza di proclamare con efficacia Gesù Cristo al mondo, continua ad essere disponibile per noi oggi. Finney esorta i credenti a ritornare a praticare un Cristianesimo biblico che rispecchi la potenza spirituale raccontata nel libro degli Atti.

Come il profeta Geremia, Charles Grandison Finney fu unto da Dio per «sradicare» e per «piantare» nella vigna del Signore .Fu un uomo di intensa preghiera, purezza e passione. «Svuotato di sé stesso, fu riempito di Spirito Santo. I suoi sermoni erano una saetta, una lampeggiante convinzione nei cuori degli scettici più risoluti. Semplice come un bambino nel suo modo di esprimersi, talvolta sbigottiva i suoi ascoltatori con le sue singolari preghiere».

Egli poteva tuonare i giudizi di Dio sul peccato con grande libertà e potenza, per poi offrire la grazia del vangelo con tenerezza e lacrime. Senza dubbio egli fu una voce profetica per l’America. Il suo ministero produsse consistentemente risvegli, perfino in aree considerate indurite e riluttanti al vangelo.

ALCUNI EPISODI BIOGRAFICI DI FINNEY

La vita  di C. G. Finney è piena di episodi di potenti manifestazioni dello Spirito.

1) In un’occasione, mentre Finney predicava in una scuola, «improvvisamente una tremenda solennità scese sull’assemblea e le persone riunite caddero dalle sedie implorando misericordia». Finney disse: «Se avessi avuto una spada in ciascuna mano, non avrei potuto tagliarli con la stessa rapidità con la quale caddero. Penso che l’intera congregazione si mise in ginocchio o prostrata nel giro di due minuti». Il grido e il pianto della gente era così forte che l’esortazione di Finney alla misericordia di Cristo non poteva nemmeno essere udita.

2) «Finney sembrava essere così unto di Spirito Santo che le persone venivano spesso portate alla convinzione di peccato semplicemente guardandolo. Nel periodo in cui tenne delle riunioni a Utica, New York, visitò una fabbrica. Alla vista di lui, uno degli operai, e poi un altro, e poi un altro ancora vennero meno e piansero sotto un senso dei loro peccati, e alla fine così tanti singhiozzavano e piangevano che i macchinari si dovettero fermare mentre Finney volgeva le persone a Cristo».

Finney sembra aver avuto il potere di imprimere sulla coscienza degli uomini la necessità di una vita santa in una maniera tale da produrre risultati duraturi. «Più di ottantacinque persone su cento che manifestavano la conversione a Cristo negli incontri di Finney rimanevano salde a Dio. Mentre il settanta percento di quelli che professavano Cristo, perfino negli incontri di un grande evangelista come lo fu Moody successivamente, ritornavano alla vecchia vita».

Tali risultati erano il frutto di ore e ore di preghiera. Non erano soltanto le preghiere di Finney ad assicurare che il cielo mandasse i risvegli. Le preghiere di Finney erano sostenute da quelle di due tesori nascosti di Dio. Erano le intercessioni nascoste e potenti di « Daniel Nash » e di Abel Clary a gettare le fondamenta per questi potenti movimenti di Dio.

Daniel Nash : era chiamato il guerriero della preghiera

in preghiera preparava le comunità per le riunioni a la predicazione, ma continuava a pregare anche durante le riunioni. “Spesso Nash non partecipava alle adunanze e, mentre Finney predicava, Nash pregava per l’effusione dello Spirito Santo  su di lui.

Spesso, mentre l’evangelista Finney predicava alle moltitudini, Nash in qualche casa adiacente si trovava sulla sua faccia in un’agonia di preghiera, e Dio rispondeva con le meraviglie della Sua grazia.

«Abel Clary si convertì circa nello stesso periodo di Finney, e fu autorizzato anche lui a predicare, ma ebbe un tale peso di preghiera da non poter predicare molto. Tutto il suo tempo e la sua forza erano dedicati alla preghiera. Egli fremeva e gemeva in agonia, incapace di stare in piedi sotto quel peso». «Dopo la morte di Clary, Finney scoprì il diario di preghiera di Clary. Finney trovò che nell’esatto ordine delle preghiere di Clary stava l’ordine di benedizione sparsa sul suo ministero».

 Qualcuno ha scritto di loro :

Le lacrime che hanno versato, i gemiti che hanno emesso sono scritti nel libro di Dio “.

NOTA:

ERANO GUERRIERI DELLA PREGHIERA, LOTTAVANO, NEI DIARI E’ SCRITTO CHE AGONIZZAVANO IN PREGHIERA, CHE SIGNIFICA?

Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a fare la volontà di Dio.

Il versetto Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere…

Nell’originale greco traduce: ‘lottava’ con “agônizomenos” per loro nelle sue preghiere. il termine greco denota “un’attività di una lotta intensa ”, analoga all’“agonia” (lotta contro la morte )

Provata  da Gesù Cristo mentre pregava nel giardino del Getseman

Luca 22:44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra.

Epafra vedeva gli attacchi del diavolo sopra i suoi fratelli e nella preghiera li sosteneva scendendo nel campo di battaglia spirituale,lottava con loro contro il nemico…

 

Moody : chiesa metodista,insegnante della scuola domenicale a Chicago ( 1800)

era alla guida della più grande “scuola domenicale” del suo tempo. Lavorò così tanto da avere in un anno 650 studenti

Fu durante un viaggio in Inghilterra che divenne famoso come evangelista, al punto che alcuni sostennero che fu il più grande evangelista del 1800. Le sue prediche ebbero un impatto pari a quelle di George Whitefield e John Wesley in Inghilterra, Scozia e Irlanda. In diverse occasioni riempì sale da 2.000/4.000 posti. Nel Palazzo dei Giardini Botanici, un incontro ebbe la partecipazione di 15.000 e le 30.000 persone. Questa affluenza continuò per tutto il 1874 e 1875, con folle di migliaia di persone a tutti i suoi incontri. Quando tornò negli Stati Uniti, folle dalle 12.000 alle 20.000 persone erano comuni, come era avvenuto in Inghilterra.

Egli fece il suo ultimo sermone il 16 novembre 1899. Si è sostenuto che riuscì a convertire a Cristo un milione di persone, anche se ciò non è dimostrabile, a causa della mancanza di un registro centralizzato.

SPURGHEON : CHIESA BATTISTA

Fu il più grande predicatore evangelico a cavallo fra il 1800 e 1900 e fu chiamato “IL PRINCIPE DEI PREDICATORI” per la sua rigidissima fedeltà all’Evangelo e per la sua capacità di evangelizzare le masse.

Charles Haddom Spurgeon nacque a Kelvedon, nello Essex in Inghilterra il 19 Giugno 1834.

Suo padre e suo nonno erano pastori battisti; fu allevato in una casa cristiana, ma si convertì il gennaio 1850. Spurgeon predicò il suo primo sermone nell’Agosto dello stesso anno, a 16 anni compiuti.

Spurgeon lesse il libro («Il pellegrinaggio del cristiano») all’età di sei anni e proseguì a leggerlo per altre 100 volte. Prima di arrivare a 20 anni, aveva già predicato oltre 600 volte. Spurgeon leggeva abitualmente 6 libri ogni settimana, e poteva ricordare quello che aveva letto anche a distanza di anni.

Quando era adolescente, Spurgeon stava dubitando di Dio e una domenica mattina stava andando in chiesa per trovare le risposte. A causa però di una tempesta di neve, non poté andare alla Chiesa dove doveva andare e allora andò in una piccola chiesa metodista, posta a metà strada. Il Pastore della Chiesa non era presente a causa di una malattia. Allora un membro di quella chiesa  (un calzolaio) salì sul pulpito e cominciò a predicare: predicò su Isaia 45:22 «Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Poiché io sono Dio, e non ve n’è alcun altro.»

Lui era obbligato a parafrasare il testo per la semplice ragione che aveva poco da dire. Successivamente Spurgeon raccontò del predicatore: «Allora lui volse lo sguardo verso di me che stavo sotto la galleria, , sapeva che ero un estraneo. Allora proprio fissando i suoi occhi su di me, come se conoscesse tutto il mio cuore, esclamò: «giovane, sei miserabilissimo se ti guardi. E tu sarai sempre un miserabile nella vita, e miserabile nella morte. Se tu non obbedisci al testo biblico; ma se tu obbedisci ora, in questo momento tu sarai salvato. Giovane, guarda a Gesù Cristo. Guarda! Guarda! Guarda! Tu non devi fare nulla ma guardare e vivere.”

 

Spurgeon disse, Come il serpente di rame fu innalzato, e solo tutte le persone che guardarono furono guarite, così fu con me

Non attese a lungo per vedere il frutto della sua salvezza. Spurgeon cominciò a lavorare per il Signore con molto zelo. Lui cominciò distribuire volantini e poi più tardi cominciò a testimoniare alle persone di Gesù. Il venerdì 3 maggio 1850 fu battezzato per immersione nel fiume Lark e da quel momento «la timidezza venne lavata via» e la lingua gli si sciolse per parlare di Cristo. Allora cominciò a insegnare in una classe di Scuola Domenicale. Lui predicò il suo primo sermone quando aveva solamente 16 anni, e le persone erano stupite di un’adolescente che predicava mettendo tanta autorità nella Parola di Dio. Quando aveva 17 anni, divenne il pastore di una Chiesa di un piccolo villaggio chiamato Waterbeach. Poi quando aveva 19 anni, divenne pastore della New Park Street Chapel, Southwark, a Londra. Ci andò in prova per tre mesi e il resto è storia. Londra fu benedetta dalla sua predicazione, perché il popolo cominciò a venire da tutte le direzioni e molto presto Spurgeon divenne il pastore del Tabernacolo Metropolitano, il Tempio più grande del mondo a quell’epoca.

 Il Terzo Grande Risveglio AMERICA 1901

A Topeka, nel Kansas, una ragazza della scuola biblica,stava pregando,chiedendo potenza dall’alto,ad un tratto fu inondata di una grande benedizione,fu battezzata nello Spirito Santo,iniziando a parlare in una nuova lingua,come lo Spirito Santo le dava di esprimersi,il fuoco del risveglio avanzò in tutte le chiese : Texas,Los Angeles (California ) Chicago, il messaggio pentecostale si sparse rapidamente in tutti gli Stati Uniti .Ci furono culti continui giorno e notte,lo Spirito Santo scendeva ininterrottamente,con continue effusioni, con il parlare in lingue, e con potenti manifestazioni.

Cosi nacquero le Chiese Evangeliche Pentecostali Assemblee di Dio in America

 

RISVEGLIO NEL GALLES 1904

Evan Roberts (1878-1951),metodista con dottrine calviniste

il Grande Risveglio del Galles nel 1904. Fu nel cuore di un giovane minatore di nome Evan Roberts (1878-1951), che Dio mise una visione consumante per un risveglio spirituale. Evan Roberts non possedeva un grande intelletto o un parlare eloquente, ma semplicemente una grande passione per Gesù. Mentre altri giovani andavano in barca nella baia, il giovane Roberts andava fedelmente a tutte le riunioni di preghiera. Anche se Roberts aveva solo 26 anni, non aveva tempo per i divertimenti e i piaceri giovanili. Pregava incessantemente giorno e notte, piangendo e cercando un grande risveglio spirituale. Roberts scrive: “Per dieci o undici anni ho pregato per un risveglio. Potevo stare in piedi tutta la notte a leggere e a parlare di risvegli”. Successivamente Evan Roberts fu cacciato da dove abitava perché la signora che gli affittava una camera pensava che nel suo entusiasmo fosse posseduto o pazzo.

Passava ore a pregare e predicare nella sua stanza finché la signora incominciò ad averne paura. Il ruolo di Evan Roberts nel risveglio del Galles fu molto convenzionale. A volte guidava semplicemente in preghiera la fratellanza o leggeva le Scritture. Altre volte sedeva in silenzio, mentre gli altri, uno dopo l’altro, confessavano i loro peccati o davano testimonianza della vittoria e della potenza di Cristo. C’erano anche gloriosi momenti di lode che duravano ore. Roberts insegnava umilmente solo di volta in volta e lasciava fare il resto allo Spirito Santo. Lui fu un esempio costante non di come predicare, ma di come essere guidati dallo Spirito Santo. Il risveglio gallese fu una potente invasione dello Spirito; il regno di Dio si manifestò sulla terra:

I guadagni dei lavoratori, invece di essere buttati via nel bere e nel vizio, ora portavano grande gioia alle loro famiglie.

Grandi debiti venivano pagati da migliaia di giovani convertiti.

 Il gioco d’azzardo e il commercio d’alcol persero tutto il loro guadagno

 I teatri dovettero chiudere per mancanza di pubblico.

Il calcio fu dimenticato sia dai giocatori sia dai tifosi, senza che fosse menzionato dal pulpito.

La gente aveva nuove vite e nuovi interessi.

Le riunioni politiche furono cancellate o abbandonate. I leader politici del parlamento di Londra si unirono alle riunioni di risveglio.

In tutto il risveglio Evan Roberts insistette molto sulla necessità di affrontare onestamente il peccato, sulla completa ubbidienza allo Spirito Santo e sulla preminenza del Signore, Gesù Cristo.

 Evan Roberts fu fondamentale nel portare guarigione ad un’intera nazione perché s’interessò, pianse e pregò per questo. Lui abbracciò la causa di Dio attraverso la preghiera e l’intercessione. In conclusione, ovunque andasse, i cuori venivano infiammati con l’amore di Dio».

Lo stesso risveglio si verificò in Corea, in Unione Sovietica,e nelle nazioni della cortina di ferro,dove lo Spirito di Dio aleggiava. La gente si metteva a pregare contemporaneamente.

A Chicago nel (1907). un gruppo di credenti italiani, provenienti
da diversi ambienti evangelici, si riunì per sperimentare il battesimo nello Spirito Santo: nacque la prima Chiesa evangelica pentecostale italiana all’estero.
Incoraggiato da questa esperienza e ripieno del “fuoco” di Dio”, Giacomo Lombardi, senza alcuna istruzione o preparazione teologica venne in Italia dove fondò diverse chiese. In seguito, molti altri credenti, desiderosi di portare il messaggio di Cristo a parenti e amici del loro paese d’origine, tornarono in Italia e costituirono altre comunità evangeliche, dando vita al «Movimento Congregazionalista delle Chiese Evangeliche
Pentecostali d’Italia»
. L’opera di evangelizzazione continuò con zelo e forza spirituale anche durante gli anni
del regime fascista, caratterizzati da una dura e, a volte,
violenta, persecuzione contro le Chiese pentecostali.

Con la caduta del fascismo e la fine della guerra,
per superare gli effetti della “circolare Buffarini-Guidi” n. 600/158 del 9 aprile 1935 e ottenere la libertà religiosa e di culto, le chiese del “Movimento Congregazionalista delle Chiese Evangeliche Pentecostali d’Italia” decisero di darsi una struttura organizzativa e giuridica. Per ottenere il riconoscimento giuridico, in Italia, era necessario produrre delle opportune garanzie di una associazione e/o ente religioso
estero già riconosciuto nel proprio Paese, con il quale
ricollegarsi in un rapporto di dipendenza, derivazione
e/o affiliazione.
Nel corso dei lavori del 6° Convegno
nazionale, tenutosi nei locali della Chiesa di Napoli il 16
e 17 Agosto 1947, nel tempio valdese di via Duomo a Napoli, si
decise di accettare il legame spirituale delle

«Assemblee di Dio » degli USA. concedendo il loro alto riconoscimento, in favore dei fratelli italiani e del loro rappresentante e futuro presidente, conferendo formalmente le necessarie credenziali.

 Il 22 maggio del 1948, Umberto Gorietti, Roberto Bracco e Aurelio Pagano costituirono, presso lo studio notarile Carmelo Schillaci, l’associazione di chiese aventi come denominazione «Assemblee di Dio in Italia» (A.D.I.).

Il Quarto Grande Risveglio 1960

In America,Le chiese protestanti ” principali ” si indebolirono nettamente sia nei membri che nell’influenza mentre le denominazioni religiose più conservatrici (come i battisti del sud e i luterani del Sinodo del Missouri ) crebbero rapidamente di numero, si diffusero negli Stati Uniti, ebbero gravi battaglie teologiche interne e scismi, aderirono alla politica.

 

Billy Graham è stato un notevole predicatore del Quarto Grande Risveglio. Fu convertito all’età di 17 anni dal predicatore evangelico Mordecai Ham.

1940 fu ordinato ministro battista. Poco più tardi si sposò con Ruth Nelson, figlia di un missionario in Cina, che fu tra i primi ad incoraggiarlo a sfruttare le singolari doti di predicatore rivelate fin da studente e che ha sempre esercitato una notevole influenza su di lui. Il messaggio di Billy era una denuncia del materialismo, dell’immoralità e del paganesimo dell’America contemporanea e un invito a tornare alla fede fondata sulla parola di Dio

ha predicato a oltre 50 milioni di persone recandosi personalmente in sessanta nazioni,predicando a politici e capi di stato in tutto il mondo. Ha raggiunto 2 miliardi di persone tra campagne evangelistiche,programmi radio e televisione, e letteratura, si sono convertite 2,5 milioni di persone.

A seguire negli anni successivi

Il QUINTO GRANDE RISVEGLIO

 David Wilkerson pastore Pentecostale che cominciò un lavoro di evangelizzazione tra le bande criminali nei sobborghi di New York. Il duro lavoro diede molto frutto e intere bande accettarono Cristo quale Salvatore della propria vita. Uno dei convertiti delle campagne evangelistiche di Wilkerson fu Nicky Cruz maggiore criminale di una banda che nel principio
causò a Wilkerson grossi problemi ostacolando il suo lavoro evangelistico, ma in una riunione diede il suo cuore a Cristo
diventando a sua volta un potente missionario.

SESTO GRANDE RISVEGLIO

Joni Eareckson giovane credente che in un caldo pomeriggio di luglio ebbe un tragico incidente rimanendo tetraplegica, su una sedia a rotelle, incapace di muoversi, di usare le mani ed atterrata dall’angoscia. Lentamente il dolore fu soppiantato dalla fede e dalla speranza cristiana,accade un grande risveglio nel mondo, attraverso la sua testimonianza,molti ammalati si convertirono al Signore,portando le proprie malattie alla croce.

 

           CONCLUSIONE :

TUTTI QUESTI UOMINI E DONNE DI DIO AVEVANO TUTTI QUALCOSA IN COMUNE :

                                  ERANO ATTACCATI:

ALLA PREGHIERA

Efesi 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

Colossesi 4:3 Pregate nello stesso tempo anche per noi, affinché Dio ci apra una porta per la parola, perché possiamo annunciare il mistero di Cristo, a motivo del quale mi trovo prigioniero,

ALLA PAROLA

Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura

ALLA PREDICAZIONE DELLA CROCE

Atti 14:15 «Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani come voi; e vi predichiamo che da queste vanità vi convertiate al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi.

1Corinzi 1:23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia;

1Corinzi 1:24 ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio;

 

ATTI 2:41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 

                            IL MONDO SENZA DIO

MATTEO 9: 35 A 38 Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.

Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. 37 Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. 38 Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse».

 

IL MONDO ASPETTA IL CIBO :

DATE VOI IL CIBO : ILVANGELO

 

LUCA 9.12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, avvicinatisi, gli dissero: «Lascia andare la folla, perché se ne vada per i villaggi e per le campagne vicine per trovarvi cena e alloggio, perché qui siamo in un luogo deserto». 13 Ma egli rispose: «Date loro voi da mangiare». Ed essi obiettarono: «Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; a meno che non andiamo noi a comprare dei viveri per tutta questa gente». 14 Perché c’erano cinquemila uomini. Ed egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di una cinquantina». 15 E così li fecero accomodare tutti. 16 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, alzò lo sguardo al cielo e li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli perché li distribuissero alla gente. 17 Tutti mangiarono a sazietà e dei pezzi avanzati si portarono via dodici ceste.

 

LA CHIESA :LUCE DEL MONDO

 

MATTEO 5:14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta,

 

I GRANDI RISVEGLI SONO SORTI DA CREDENTI E CHIESE DEDITE ALLA PREGHIERA

 

 

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LA CRESCITA SPIRITUALE

 




 

                     CRESCERE II° Pietro 3:17 a 18

17 Voi dunque, carissimi, sapendo già queste cose, state in guardia per non essere trascinati dall’errore degli scellerati e scadere così dalla vostra fermezza; 18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.

Il titolo che viene solitamente dato al nostri soggetto è: “Crescere nella grazia”, Un’affermazione peraltro biblica che si trova in 2 Pietro 3:18. Sembra, però, “Crescere nella grazia” si riferisca ad un singolo aspetto del tema.

Difatti,alcune altre espressione della Sacra Scrittura descrivono varie sfaccettature del nostro argomento:

Filippesi.1:9;  E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento

 ( nota: abbondare significa crescere )

 2 Tessalonicesi. 1:3 a 4;  Noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, com’è giusto, perché la vostra fede cresce in modo eccellente, e l’amore di ciascuno di voi tutti per gli altri abbonda sempre di più; 4 in modo che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle afflizioni che sopportate

 Colossesi. 1:10 a 12 . 10 perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; 12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

E’ stato, quindi, scelto questo tema perché pare che includa tutti gli aspetti della crescita spirituale di un cristiano ;

(Efesi. 4:15 a 16 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.).

Perché questo soggetto biblico?

In primo luogo, esso è ampiamente trattato nella Parola di Dio. oltre ai testi biblici citati sopra, possiamo considerare i seguenti

 Salmo.84:7   Lungo il cammino aumenta la loro forza e compaiono infine davanti a Dio in Sion.

Proverbi 4:18;   ma il sentiero dei giusti è come la luce che spuntae va sempre più risplendendo, finché sia giorno pieno.

 Osea 6:3;   Conosciamo il SIGNORE, sforziamoci di conoscerlo!

La sua venuta è certa, come quella dell’aurora;

egli verrà a noi come la pioggia,

come la pioggia di primavera che annaffia la terra».

 Giovanni 1:16; Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia”».

 3:30; Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca

 15:2;  Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più

 2 Corinzi 3:18;   E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.

 Fissando lo sguardo sulla gloria del Signore Gesù Cristo risorto, asceso al cielo, siamo trasformati nella sua

stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.

Questo è, in breve, il segreto della santità cristiana: avere lo sguardo fisso su Cristo. Uno sguardo su noi stessi non porterebbe altro che sconfitta.

Uno sguardo fisso sugli altri: porterebbe altro che delusione.

Ma dobbiamo avere lo sguardo sulla gloria del Signore. E cosi che diverremo sempre più come lui.

Questo processo di trasformazione si manifesta di gloria in gloria, ossia da un grado di gloria a un altro. Non si tratta di una trasformazione immediata. Nella vita cristiana non c’è esperienza in grado di riprodurre istantaneamente l’immagine del Signore nel credente. Ciò avviene in modo personale, mediante il processo di santificazione

 1 Tessalonicesi 4:1; Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più

 Come abbiamo notato, alcuni versi biblici parlano della

CRESCITA INTERIORE

  • Pensieri,

  • Sentimenti

  • Desideri,

 Una crescitaESTERIORE

  • Parole,

  • Azioni;

  1.  La responsabilità del cristiano di progredire;

  2. Una crescita nella luce e conoscenza,

  3. Una crescita  nella grazia e nella forza;

  4. Una crescita che rende ci conforme a Cristo – la santificazione.

Attraverso le Scritture lo Spirito Santo ha sviluppato il tema, della crescita descrivendolo perfettamente in che modo se ne capisse l’importanza.

La crescita spirituale è indispensabile per tutti coloro che desiderano amare e servire Dio. Molti cristiani si fanno guidare dai loro sensi invece di camminare per fede, valutano se stessi attraverso i loro sentimenti e umori

piuttosto che confrontarsi con la Parola.  Agendo in questo modo la loro pace interiore è turbata e la gioia del cuore è alterata. Tuttavia, ciò che è più grave, e che essi ignorano il loro bisogno.

La lettura e la meditazione delle Scrittura sono essenziali  se vogliamo conoscere noi stessi e il nostro stato spirituale. Sicuramente e per il nostro bene, essere in grado di esaminare noi stessi e notare se stiamo crescendo o regredendo spiritualmente.

Se i nostri pensieri sulla crescita spirituale non sono formati sulla Parola di Dio, arriveremo a conclusioni errate.

Esempio : Alcuni pensano di avere una perfetta salute, mentre sono affetti da malattie gravi; altri immaginano di stare male, invece,sono sani.

La Parola di Dio (non è l’immaginazione umana), deve essere la nostra guida (Salmo. 119:105 La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.)

 se vogliamo raggiungere L’ “altezza della statura perfetta di Cristo

(Efesi. 4:11 a13 ). 11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;

 In terzo luogo, la crescita più che teorica, deve essere pratica  pratica. Se davvero desideriamo crescere,

Prima di ogni cosa ne faremo un argomento di preghiera davanti a Dio,

Poi studieremo la Parola per conoscere quelle cose che ci aiutano a progredire e quelle che invece ci ostacolano;

Infine ci arrenderemo all’unzione dello Spirito Santo perché possa guidarci verso la maturità spirituale.  Nella crescita spirituale c’è un problema da affrontare.

 La vita spirituale o la natura divina donata da Dio alla nuova nascita (2 Pietro.1:3 a 4), non è l’unica realtà del cristiano: 3 La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. 4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza

 occorre fuggire dalla corruzione ( peccato ) .( il combattimento )

Queste due nature sono completamente diverse tra loro, perciò i loro desideri sono opposti tra :

la nuova nascita e il peccato

(Galati. 5:16-18)  16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. 18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.

19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Un costante e corretto sviluppo della nuova natura ( nuova nascita ) permetterà al credente di ottenere la vittoria sulle passioni peccaminosi mediante lo Spirito Santo

Rom.8:5-15. 5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. 6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.

9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. 10 Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. 11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

12 Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; 13 perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; 14 infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. 15 E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» 16 Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio. 17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

Le basi della Crescita spirituale.

Prima di descrivere come avviene la crescita spirituale di un cristiano, cercheremo di comprendere quando comincia.

Per iniziare a crescere, occorre la presenza della vita Spirituale: solo una persona rigenerata può crescere.  Il progresso nella vita cristiana, è impossibile se non si è un cristiano. Piaccia al Signore di dare luce a coloro fra noi che sono nelle tenebre e rendere ancora più chiara la Sua via a tutti noi che lo conosciamo.

 Tre gruppi o tipi  di “cristiani”.

Parlando esplicitamente vi sono tre generi di “cristiani”:

1)  quelli diventati cristiani  per mezzo del predicatore,

Fanno parte coloro che appartengono ad una chiesa perché sono nati in famiglie di cristiani, ma non hanno mai conosciuto il Signore e non sono nati di nuovo.

In questo gruppo, vi sono anche coloro che hanno fatto professione di fede,solo spinti da predicatori con pressioni psicologiche ed emotive. Questi “credenti” non hanno mai realizzato la loro condizione di peccatori perduti davanti a Dio e non hanno avvertito il bisogno di essere veramente salvati.

 2)  quelli che sono diventati cristiani da soli,

Questi hanno compreso che Dio ama tutti, che Cristo è morto per tutto il genere umano e che nulla è richiesto tranne la fede nel vangelo. Tuttavia la loro fede è solo una forma mentale

(Giov. 2:23-25). 23 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosi che egli faceva. 24 Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.

Questi sono convinti ma non convertiti. Non hanno sperimentato la potenza della nuova nascita

(Giov. 3:3,5,7

3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”).

 3) I cristiani autentici : sono quelli nati da Dio

Giov.1:12-13.

11 È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.

Essi sono un miracolo della grazia, il risultato dell’opera divina

Efesi 2:8-10

8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.

Essi sono una nuova creazione

2 Corinzi 5:17 

17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

Essi sono stati liberati dal potere delle tenebre

Colossesi 1:13

13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio

Essi sono chiamati dalle tenebre alla luce

1 Pietro 2:9

9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa

Essi erano morti nei peccati, ma sono stati perdonati e vivificati

Colossesi 2:13

13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

Essi ora possono vivere in comunione con Dio

1 Corinzi 1:9  Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore

Quindi dobbiamo dire, alla luce della parola che abbiamo letto, che se c’è la vita spirituale in una persona, essa si manifesta.

La nuova nascita è resa evidente dagli effetti che produce: desideri spirituali, pensieri spirituali, parole spirituali, condotta spirituale:

Cioè una nuova vita

(Rom. 6:4,6,11-13).

3 O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 5 Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. 6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; 7 infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. 11 Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù.

12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; 13 e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d’iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;

14 infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.

  1. La necessità della crescita spirituale.

Poiché siamo esplicitamente esortati a crescere “nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore

(2° Pietro. 3.18), la maturità spirituale del cristiano non è facoltativa, ma necessaria e obbligatoria.

Occorre crescere dall’infanzia al vigore della giovinezza, e dallo zelo della giovinezza alla sapienza della maturità. Ed, ancora, “edificando (crescere) voi stessi nella vostra santissima fede” (Giuda 20).  Non è sufficiente essere fondati e stabiliti nella fede, dobbiamo crescere e maturare in essa.  Alla conversione prendiamo il giogo di Cristo, e la Sua parola per noi è: “imparate da me”, come Suoi discepoli continuiamo a frequentare la Sua scuola divina per progredire nella vita spirituale.  Proverbi 1:5 afferma: “il saggio ascolterà e accrescerà nel suo sapere”; egli cercherà di fare buon uso di ciò che ha imparato.

La consapevolezza che non abbiamo raggiunto il cielo, ma siamo sulla via che vi conduce, deve farci esclamare insieme all’apostolo: fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato, ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù (Filip. 3:13-14).

 a) Solo se cresciamo spiritualmente possiamo glorificare Dio

Giovanni.15:8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto,( crescita ) così sarete miei discepoli.

Nella preghiera che gli apostoli facevano per i credenti scopriamo che lo scopo della crescita spirituale è quello di glorificare Dio.

Paolo prega:

  1. Per gli Efesini (3:1 a 20). 14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

 Per i Filippesi:  (1:9-11). 9 E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 perché possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11 ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

 Per i Colossesi: (1:9-10). 9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; 12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

NOTIAMO : Dalla lettura di questi versi che è nostro privilegio e dovere crescere nella conoscenza delle perfezioni di Dio e realizzare in noi una maturità spirituale che ci rende graditi a Lui.

  1. Solo se cresciamo spiritualmente possiamo dare prova della nostra rigenerazione

Coloro che non portano frutto, dimostrano di non essere in Cristo; 

Giovanni 15:5.  Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.

All’inizio del suo ministerio, Gesù esortava i discepoli ad essere “perfetti” 

Matteo 5:48 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.

 

Galati 5:19-22  19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

Se siamo nati di nuovo, questo è il frutto che lo Spirito Santo produce in noi. Lo sviluppo del “frutto dello Spirito”, Indica che è in atto la crescita spirituale, e più questo frutto abbonda, più diamo prova che siamo stati rigenerati.

 Solo se cresciamo spiritualmente rendiamo sicura la nostra chiamata. 

 2 Pietro1:10 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

 Ovviamente, non è a Dio che dobbiamo dimostrare  la nostra chiamata, ma a noi e ai nostri fratelli nella fede. La crescita spirituale è la prova che la nuova nascita è presente

Questo lo notiamo dal contesto del 2 Pietro 1: 4 e 5,

4 Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. 5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza 6 alla conoscenza l’autocontrollo; all’autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; 7 alla pietà l’affetto fraterno; e all’affetto fraterno l’amore. 8 Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. 9 Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù CristoL’apostolo nel verso 4 dichiara che diventaste partecipi della natura divina  poi afferma che è responsabilità del cristiano crescere e sviluppare la vita che ci è stata donata: V. 5voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra un impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza….

 Solo se cresciamo spiritualmente possiamo onorare la dottrina che professiamo. 

 Tito 2:9,10. 9 Esorta i servi a essere sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in ogni cosa, a non contraddirli, 10 a non derubarli, ma a mostrare sempre lealtà perfetta, per onorare in ogni cosa la dottrina di Dio, nostro Salvatore.

La verità che sosteniamo di aver ricevuto nei nostri cuori è la “dottrina che è conforme alla pietà

I Timoteo 6:3  3 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà, 4 è un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti, 5 acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno. 6 La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno. 7 Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo, e neppure possiamo portarne via nulla; 8 ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. 9 Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. 10 Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.

Quindi più viviamo in armonia con la Parola, più evidente sarà la prova che le nostre vite sono regolate e condotte dai principi divini.

 IL FRUTTO DELLO SPIRITO TESTIMONIA DI NOI

È dal nostro frutto che saremo conosciuti, perché:

ogni albero buono fa frutti buoni,  (Matteo.7:16-20).I frutti buoni

manifestato che siamo alberi del Signore 

Sal. 104:16. 16 Si saziano gli alberi del SIGNORE,

i cedri del Libano che egli ha piantati.

 Efesi. 5:8 “In passato eravamo tenebre, ma ora siamo luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce

Non è il nostro comportamento  che ci rende “figli di luce”, ma dimostra che lo siamo.  Poiché siamo figli di Colui che è luce (1 Giovanni.1:5 a 7), 5 Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. 6 Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. 7 Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

dobbiamo illuminare le tenebre. Se siamo stati santificati in Cristo Gesù

1Corinzi . 1:Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sostene, 2 alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro: 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.

dobbiamo vivere come tali

( Efesi.5:3,4 ) 3 Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; 4 né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma piuttosto abbondi il ringraziamento

 Solo se cresciamo spiritualmente possiamo realizzare una vita esuberante e vittoriosa.

La pace diviene più stabile e la gioia aumenta in proporzione della nostra crescita nella grazia e conoscenza del nostro Signore Gesù. Seguendo il Signore, progrediamo e impariamo a usare bene l’armatura che Egli ci ha provveduto per fronteggiare gli attacchi del nemico

(Efesi. 6:10-18).  Solo se cresciamo, possiamo preservare i nostri cuori dalle tentazioni e attrazioni del mondo.  Non possiamo essere stazionari: se non cresciamo, assisteremo inevitabilmente ad un declino spirituale.

 III. La realizzazione della crescita spirituale.

Siamo giunti forse all’aspetto più importante del nostro argomento. La crescita del cristiano è simile a quella di un albero, il cui sviluppo avviene:

  1. In profondità (le radici si allungano),

  2. In altezza (i rami si estendono),

  3. All’interno (il fusto si irrobustisce),

  4. All’esterno (le foglie e i frutti aumentano).

Come accade in natura per gli alberi, così è nella vita cristiana: ci sono cose che promuovono lo sviluppo e altre che lo rallentano o, addirittura, lo impediscono.  La crescita spirituale non si attua se rimaniamo indifferenti e inattivi, ma solo se siamo diligenti e attenti alla salute della nostra anima. Gli alberi non crescono meccanicamente, ma solo se estraggono nutrimenti dal suolo e ricevono acqua e sole dall’alto (Sal. 1:3 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,che non si ferma nella via dei peccatori;

né si siede in compagnia degli schernitori; 2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. 3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli,

il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà

Dobbiamo considerare due principi essenziali, se vogliamo comprendere il modo con cui si realizza una crescita spirituale corretta.

Ci sono due agenti in azione:

  1.   Quello divino  – di Dio –

  2.   Quello umano, – del cristiano

L’azione di Dio E LA RESPONSABILITÀ

DELL’INDIVIDUO.

Non dobbiamo trascurare nessuno dei due. Esiste il pericolo di essere cosi occupati a sottolineare i doveri del cristiano e la sua diligenza, che ci si dimentica dell’opera indispensabile di Dio; al contrario,  c’è il pericolo di riposare solo  sull’azione di Dio, e trascurare i nostri impegni  tanto da essere presi dall’indolenza e dall’inerzia.  E’ buono sottolineare che solo Dio fa crescere e prosperare il suo popolo che continua a dipendere da Lui.

Non siamo stati capaci di originare la vita spirituale e tanto meno possiamo preservarla o farla progredire, abbiamo bisogno di umiliarci profondamente davanti a Dio, che è il solo che può benedirci.

Giovanni.15.4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.

Tuttavia, ci sono altrettanti testi che descrivano l’impegno e la responsabilità che il cristiano deve impiegare perché Dio lo faccia crescere:

  1. Crescete nella grazia( 2 Pietro. 3:18);

 

  1. Per crescere: “Desiderate il puro latte Spirituale,…” 

(1 Pietro.2:2).

L’apostolo Paolo agli Ebrei dichiarava ai cristiani ebrei che erano senza scusa per la loro mancata crescita

Ebrei 5:11-14  11 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

In ultima analisi la crescita spirituale dipende dalla grazia e dalla vita, che il cristiano continua a ricevere da Dio.

E’ Dio che fa crescere! (1 Corinzi. 3:4-8).

4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo»; e un altro: «Io sono d’Apollo»; non siete forse uomini carnali? 5 Che cos’è dunque Apollo? E che cos’è Paolo? Sono servitori, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono nel modo che il Signore ha dato a ciascuno di loro. 6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere; 7 quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere! 8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno riceverà il proprio premio secondo la propria fatica.

La crescita può essere :

  1. Nella fede e nella sapienza,

  2. Per altri nell’amore e nell’umiltà,

  3. Per altri ancora nel conforto e nella pace,

  4. Per altri ancora nella forza e nella vittoria

 Siamo ripetutamente invitati ad accostarci con pina fiducia al trono della grazia (Ebrei. 4:16).

Dio ci dice: “cercate il Signore e la Sua forza, cercate sempre il Suo volto (1 Cronache.16.11;

Isaia 41.10   Tu, non temere, perché io sono con te;

non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio;

io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia.

Perciò noi ci  presentiamo davanti a lui e preghiamo: “ma ora, Dio, fortificami

 Neemia.6:9   Tutta quella gente voleva impaurirci e diceva: “Perderanno il coraggio e il lavoro non si farà più”.

Ma ora, o Dio, fortificami!

E’ stato spesso detto che le cose riescono bene quando iniziano bene. Questo vale anche per la vita cristiana. Occorre sapere su quale fondamento e come si sta costruendo.  Il credente deve confrontarsi quotidianamente con la Parola e vivere secondo i suoi insegnamenti

Matteo 7:24-27 «Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 25 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. 26 E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27 La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande».

Rendere sicura la sua conversione

2 Pietro 1:10-11  Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Cosi Pietro esorta i suoi lettori a render sicura la loro vocazione ed elezione. Questi sono i due aspetti del

piano di salvezza di Dio.

la nostra vocazione ( chiamata per opera dello Spirito Santo colui che compunge i cuori di peccato e di giudizio ) avviene nel momento della conversione.

La nostra elezione avvenne dopo la chiamata

Matteo 22:14 Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».

 L’espressione molti sono i chiamati significa che l’invito

del vangelo e rivolto a molti. Ma pochi sono gli eletti: alcuni rifiutano l’invito e addirittura, tra quanti l’accettano,

vi sono alcuni la cui professione di fede si rivela falsa. Gli eletti sono coloro che accettano la buona notizia; l’unico modo in cui l’individuo può testimoniare la propria elezione è

mostrare e vivere un rapporto personale con il Signore Gesù Cristo crescendo in somiglianza al Signore. Manifestando il frutto dello Spirito, così possiamo fornire la

prova inconfutabile della nostra effettiva appartenenza a lui. Una vita santa prova la realtà della nostra salvezza.

Una santa condotta ci impedirà di inciampare.

Stimare la fede e la salvezza ottenuta in Cristo più preziosa dell’oro

1Pietro 1:7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.

Conservare saldamente la parola di Dio

Apocalisse 3:7-13  «All’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi:

Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre:

8 “Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. 9 Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato. 10 Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch’io ti preserverò dall’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. 11 Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona.

12 Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio) e il mio nuovo nome.

13 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

Nel loro primo viaggio missionario, Paolo e Barnaba esortarono i credenti di Antiochia  a perseverare nella grazia di Dio, Atti 13:43 Dopo che la riunione si fu sciolta, molti Giudei e proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; i quali, parlando loro, li convincevano a perseverare nella grazia di Dio.

quando ritornarono si fermarono in quella città Atti 14:22 Fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro anche dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni” 

Ai Colossesi 1:21-23 scrive21 E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 22 ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, 23 se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.

Colossesi 4:2 2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie

 Come abbiamo iniziato, cosi dobbiamo continuare per la stessa via

Colossesi 2:6,7  6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui; 7 radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento.

Il termine “camminate”, con cui è qui descritta la vita cristiana, denota azione, movimento, progresso.  Non solo dobbiamo conservare quello che abbiamo, ma anche continuare a progredire Matteo 25.24-29  ( la parabola dei talenti )

la vita cristiana è paragonata ad

Una gara (Ebrei. 12:1 Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta

 Una corsa e una lotta (1 Corinzi 9:24,26).

24 Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. 25 Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.

Questi versi ci fanno comprendere che non possiamo rilassarci e trascurare “una così grande salvezza”, pensando che “una volta salvati, sempre salvati”

 Ebrei 2:3 come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, 4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.

Ricordiamoci che non progrediremo meccanicamente, abbiamo bisogno di presentarci a Dio perché solo Lui “fa crescere”, tuttavia facciamo nostro questo solenne avvertimento:“Con la vostra costanza salverete le vostre anime (Luca 21:19 ).

fine

FONTE : Pastore C. Turco

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IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO

 

                      INTRODUZIONE al battesimo nello Spirito Santo

 La persona dello Spirito Santo

Lo  Spirito Santo è la terza persona della Trinità , rivelata dalla Parola di Dio . Vediamo con pochi versetti la Persona dello Spirito Santo nel Vecchio Testamento

  Lo Spirito Santo  nel Vecchio Testamento era conosciuto come lo Spirito del Signore o lo Spirito di Dio , ( Ebraico era chiamato Raush : soffio , vento ) investiva determinate persone in varie circostanze  poi ritornava presso il trono di Dio .:

1) Lo Spirito di Dio partecipa alla creazione           

GENESI 1:2  La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

 

Nota : nel Vecchio Testamento lo Spirito di Dio si posava temporaneamente su persone che Dio sceglieva per una determinata responsabilità ; esempio :

sui profeti, sui re , sui giudici , sui artigiani che dovevano fabbricare gli utensili per il Tabernacolo e più tardi per il Tempio . Lo Spirito del Signore doveva dare potenza al lavoro che si faceva per il Signore .

Nel Nuovo Testamento , rimane nella chiesa e quindi nel credente ,( fino al ritorno di Cristo ) dare potenza ai ministeri , alla parola predicata e ad ogni servizio che facciamo per il Signore .

 

2) Riempie Besaleed                                               

 ESODO 31:3  ( gli utensili per il tabernacolo )

1 Il SIGNORE parlò ancora a Mosè, dicendo: 2 «Vedi, io ho chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; 3 l‘ho riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori, 4 per concepire opere d’arte, per lavorare l’oro, l’argento e il bronzo, 5 per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori ( continua ancora fino al v 10 )

2) Lo Spirito di Dio fu sopra Balaam                      

NUMERI 24:1

Balaam, vedendo che piaceva al SIGNORE benedire Israele, non ricorse come le altre volte alla magia, ma voltò la faccia verso il deserto. 2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù; e lo Spirito di Dio fu sopra di lui.

3) Lo Spirito del Signore Investe Saul                    1°SAMUELE 10:6 E 10

6 Lo spirito del SIGNORE t’investirà, e tu profetizzerai con loro e sarai cambiato in un altro uomo.

10 Appena giunsero a Ghibea, una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo Spirito di Dio lo investì ed egli si mise a profetizzare in mezzo a loro

4) Lo Spirito del Signore investe Davide               

SAMUELE 16:13

13 Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del SIGNORE investì Davide

 

5) Lo Spirito del Signore s’impadronì di Azaria    

2° CRONACHE 15:1

Allora lo Spirito di Dio s’impadronì di Azaria, figlio di Oded

6) Lo Spirito del Signore  rivestì Zaccaria             

2° CRONACHE  24:20

20 Allora lo Spirito di Dio rivestì Zaccaria, figlio del sacerdote Ieoiada, il quale, stando in piedi in mezzo al popolo, disse: «Così dice Dio: “Perché trasgredite i comandamenti del SIGNORE? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato il SIGNORE, anch’egli vi abbandonerà”»

7) Lo Spirito del Signore  sopra Sansone                  

GIUDICI 15:14

14 Quando giunse a Lechi, i Filistei gli si fecero incontro con grida di gioia, ma lo Spirito del SIGNORE lo investì, e le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino a cui si appicchi il fuoco; e i legami gli caddero dalle mani

8) Lo Spirito di Dio si posò su due persone                        

NUMERI 11:26 A 29

26 Intanto, due uomini, l’uno chiamato Eldad e l’altro Medad, erano rimasti nell’accampamento, e lo Spirito si posò su di loro; erano fra i settanta, ma non erano usciti per andare alla tenda; e profetizzarono nel campo. 27 Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè, e disse: «Eldad e Medad profetizzano nel campo». 28 Allora Giosuè, figlio di Nun, servo di Mosè fin dalla sua giovinezza, prese a dire: «Mosè, signor mio, non glielo permettere!» 29 Ma Mosè gli rispose: «Sei geloso per me? Oh, fossero pure tutti profeti nel popolo del SIGNORE e volesse il SIGNORE mettere su di loro il suo Spirito!», 30 E Mosè si ritirò nell’accampamento, insieme con gli anziani d’Israele.

LO SPIRITO SANTO NEL NUOVO TESTAMENTO E’ RIVELATO COME LO SPIRITO SANTO

LA PERSONALITA’ DELLO SPIRITO SANTO NEL 

                                  NUOVO TESTAMENTO

Può accadere che ci siano dei malintesi sulla persona dello Spirito Santo , per il fatto che non si presenta in prima persona , cioè non parla di suo ma, ma riferisce quello che ha udito e che è stato incaricato di dire

Giovanni 16:13  Atti 13:2 .

LO SPIRITO SANTO FA TUTTO CIO’ CHE SOLO UNA PERSONA PUO’ FARE

  1. a) Lo Spirito Santo fa l’opera di convinzione

Giovanni 16:8

  1. b) Lo Spirito Santo insegna

Giovanni 14:26  ; 16:13,15

                                                                   

1° Giovanni 2:27

  1. c) Lo Spirito Santo parla

Galati 4:6

  1. d) Lo Spirito Santo intercede

1° Giovanni 5:14 ; Romani 8:26

  1. e) Lo Spirito Santo Conduce

Atti 16:6,7 ; Atti 8:29 ; 10:19 ;

                                                                 

  Atti 13:2  ; 20 :23  Romani 8:14

  1. f) Lo Spirito Santo nomina e incarica persone per il servizio

                                                                     

Atti 13:2  ; 20:28

  1. g) Lo Spirito Santo viene mandato da Gesù da parte del Padre

                                                                           

Giovanni 15:26

  1. h) Lo Spirito Santo compie operazioni :

     RIGENERA        Giovanni 3:6

     SUGGELLA        Efesi4:30

     BATTEZZA        1° CORINZI 12:13

     RIEMPIE             EFESI 5:18 

    

Lo Spirito Santo viene mandato nel mondo    

Giovanni 14:16 ,26  ; 17; 7

Efesi 4:30

Lo Spirito santo può essere ferito moralmente

CONTRISTARLO ( fare il contrario di quello che lui ci indica

                              Che possiede i sentimenti )      

                                                                                     

SOFFOCARLO     1° Tessalonicesi 5.19

BESTEMMIARLO e PARLARE MALE                    

Matteo 12:31

MENTIRGLI                             Atti 5:3

OLTRAGGIARLO                    Ebrei 10:29

GESU’ LO PRESENTA COME UNA PERSONA

CONSOLATORE , AVVOCATO,  CONSIGLIERE  .

Giovanni 14:16 ,17 , 26

                                                                    

Giovanni :16:7 , 1° Giovanni 2:1 ,2

 

 

Era stato profetizzato da Gioele

Gioele 2,28-29

“Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve”.   

Promesso da Dio :  Luca 24:49 Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall’alto».

 

Fu annunciato da Giovanni Battista :

Matteo 3:11 Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco

Confermato da Gesù :

Giovanni 7:37 Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

Giovanni 14,16

Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre,

Marco 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. 16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato. 17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; 18 prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno».

19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 E quelli se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro confermando la Parola con i segni che l’accompagnavano.]

Questo ebbe inizio dal  giorno della Pentecoste

At 2:16 16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:

17 “Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona;

i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,

i vostri giovani avranno delle visioni,

e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.

18 Anche sui miei servi e sulle mie serve,

in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno.

19 Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra,

sangue e fuoco, e vapore di fumo.

20 Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue,

prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.

21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”.

Nota : a differenza del Vecchio Testamento , i  credenti del Nuovo Testamento, venivano battezzati ( immersi )

nello Spirito Santo , secondo la promessa di Gesù

 

At 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. ( lalabel : parlare senza formulare il pensiero ; quindi parola senza pensiero )

 

Le due fasi del battesimo delloSpirito Santo nel giorno della pentecoste :

 

Atti 2:4 :  il battesimo,consisteva , ricevere potenza dall’alto   

                 con il segno nel parlare in altre lingue

                 ( lingue sconosciute ,inesistenti sulla terra )

Atti 2:5 a 12 : lo  Spirito Santo ha dato il dono delle lingue conosciute dalle persone di altre nazioni presenti quel giorno a Gerusalemme ; ma sconosciute ai 120

 

 

Il battesimo nello Spirito Santo era solo per i 12 ?

Leggiamo : ……. Atti 2:38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.

 

39 Perché per voi è la promessa,

   per i vostri figli,

  e per tutti quelli che sono lontani,

per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».

40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».

Nota 1) : Giovanni 14:17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.

Lo Spirito dimora con voi, e sarà in voi. Prima della Pentecoste, lo Spirito Santo scendeva sugli uomini e dimorava con loro. Ma, dalla Pentecoste in poi, lo Spirito Santo sarebbe stato in coloro ( in voi – dentro) che credono nel Signore Gesù e vi rimane per sempre

Nota 2)  Giovanni 20:21 Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». 22 Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».

NON E’ IL BATTESIOMO , MA SOLO UNA UNZIONE MOMENTANEA ,PER IL MANDATO FINO ALLA PENTECOSTE

 

 

VEDI : Atti 1:4 Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me.

 

Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

Capitolo 1

Non è una dottrina nuova

Tutti gli studi a questo riguardo devono partire da una constatazione: il battesimo dello Spirito Santo non è una dottrina nuova , come qualche volta si crede ma è stato insegnato da Gesù. Il primo libro a parlarne è il vangelo di Marco capitolo 16 : 12 a 19

” Voi sarete battezzati con lo Spirito Santo fra non molti giorni “, disse ai Suoi discepoli al momento di lasciarli per salire al cielo ; e spiegò loro ciò che sarebbe stato questo battesimo : “ Voi riceverete potenza quando lo Spirito verrà su voi “ Atti 1:5 e 8 .

L’Evangelo di Giovanni dimostra che , ancor prima dell’ascensione , il Signore aveva  loro parlato di questo battesimo:”Se alcuno ha sete venga a me e beva chi crede in me , come ha detto la Scrittura , fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno. Or disse questo dello Spirito Santo, che dovevano ricevere quelli che crederebbero in Lui ; perché lo Spirito non era ancora stato dato  perché Gesù non era ancora glorificato “ ( Giovanni 7:37 – 39 ) .

 

Quando Giovanni Battista , il precursore di Gesù vide il Maestro avvicinarsi alle rive del Giordano , profetizzò su questo argomento :

” Colui che mi ha mandato a battezzare con acqua , mi ha detto : Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi , è quello che battezza con lo Spirito Santo . E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figliuol di Dio “ ( Giovanni 1:33 e 34 )

E ancora : “ Colui che viene dietro a me è più forte di me ….. Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco “ ( Matteo 3:11 ) .

Perciò quando parliamo del battesimo dello Spirito Santo ci fondiamo sullo stesso Evangelo e confidiamo semplicemente su una parola uscita dalla bocca di Gesù . Non inventiamo niente , non facciamo che ricevere l’insegnamento del Maestro .

Alcune persone dicono : “ Si , non c’è dubbio , il Signore ha parlato di un battesimo dello Spirito Santo , lo riconosciamo , ma il Signore allora si indirizzava  ai Suoi apostoli , quel battesimo era per loro soltanto . La promessa di Gesù si avverò il giorno della Pentecoste , in quel giorno gli apostoli furono ripieni dello Spirito Santo e cominciarono a predicare il Vangelo : cosi la chiesa fu fondata e inaugurata . Ora non c’è più niente da attendersi , poiché la promessa fu completamente adempiuta quasi duemila anni fa “.

Ma questo modo di pensare è esplicitamente smentito dalla Scrittura stessa .

Quando il giorno della Pentecoste Pietro predicò alla folla accorsa , disse  :” Ravvedetevi , e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati , e voi riceverete il dono dello Spirito santo . Poiché per voi è la promessa e per i vostri figliuoli , e per tutti quelli che son lontani e per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà “  ( Atti 2:38 , 39 ) .

Pietro, ripieno di Spirito Santo, poteva forse ingannarsi ?

Era nell’errore quando annunziava a quella gente che ciò che vedevano con tanta meraviglia era il compimento di una promessa di Dio e che tale promessa non era riservata ad una cerchia di persone, ma che, secondo le sue stesse parole, era per voi , per i vostri figli, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà ?

Dio proclamava cosi per bocca del Suo apostolo ispirato che la Pentecoste non era terminata del tutto con gli avvenimenti di quella mattina ; ma che essa proseguiva nello spazio e nel tempo senza altri limiti che quelli della fede : “ Quelli che crederanno “

 

Capitolo 2

Per Tutti i tempi e per tutti gli uomini

Quando il giorno della Pentecoste Pietro predicò alla folla accorsa , disse  : ( Atti 2:38 , 39 )

”38 Ravvedetevi , e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei vostri peccati , e voi riceverete il dono dello Spirito santo . 39 Poiché per voi è la promessa e per i vostri figliuoli , e per tutti quelli che son lontani e per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà “  .

Pietro, ripieno di Spirito Santo, poteva forse ingannarsi ?

Era nell’errore quando annunziava a quella gente che ciò che vedevano con tanta meraviglia era il compimento di una promessa di Dio e che tale promessa non era riservata ad una cerchia di persone, ma che, secondo le sue stesse parole, era per voi , per i vostri figli, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà ?

Dio proclamava cosi per bocca del Suo apostolo ispirato che la Pentecoste non era terminata del tutto con gli avvenimenti di quella mattina ; ma che essa proseguiva nello spazio e nel tempo, senza altri limiti che quelli della fede : “ Quelli che crederanno “

Confronta  Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno».

39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

 

LA PENTECOSTE CONTINUA

 Quando si legge il libro degli Atti , ci si rende conto che lungi d’aver avuto luogo una volta per tutte . La Pentecoste non ha cessato di riprodursi . Alla fine del capitolo 4 versetti 27 a 31 , leggiamo di una Pentecoste sopra a coloro che ne avevano già ricevuta una prima .

 

Atti 4:27 Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d’Israele, 28 per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. 29 Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, 30 stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».

31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

 

La Pentecoste a Samaria Atti 8 : 14 a 17  

Atti 8:14 Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni. 15 Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; 16 infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. 17 Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo.

 

 La Pentecoste a Cesarea e nella casa di Cornelio

Atti 10:44 a 48 ,

44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.

47 Allora Pietro disse: «C’è forse qualcuno che possa negare l’acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 48 E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.

 

 La Pentecoste ad Efeso Atti 19 :1 a 6 .

At 19:1 Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, dopo aver attraversato le regioni superiori del paese, giunse a Efeso; e vi trovò alcuni discepoli, 2 ai quali disse: «Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?» Gli risposero: «Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo». 3 Egli disse loro: «Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?» Essi risposero: «Con il battesimo di Giovanni». 4 Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù». 5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù; 6 e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e profetizzavano. 7 Erano in tutto circa dodici uomini.

 

E’ dunque impossibile, a meno che non si voglia rigettare la testimonianza delle Scritture, pretendere che la Pentecoste sia stata un avvenimento unico, il quale, dopo essersi verificato una volta all’inizio della chiesa , non doveva più rinnovarsi .

Gli apostoli erano talmente persuasi del contrario, che pregavano sempre perché i nuovi-convertiti ricevessero il battesimo dello Spirito Santo .

 

Abbiamo visto l’esempio della Samaria  ( Atti 8 ) un risveglio era sorto in quella città , dei malati erano stati guariti , alcune anime avevano creduto ed erano state battezzate in acqua . Molti

Cristiani dei nostri giorni avrebbero pensato che l’opera di Dio era completa ; ma non fu questo l’avviso di Pietro e di Giovanni che si recarono a Samaria e pregarono perché i nuovi convertiti ricevessero lo Spirito Santo

( Atti 8 : 14 a 17 ) .

 

 

Si sbagliarono ? Evidentemente no , poiché furono esauditi e quei samaritani ricevettero il battesimo nello Spirito Santo .

 

 

In questi fatti , che abbiamo letto, si trova la spiegazione dello straordinario progresso della Chiesa apostolica .

Tutto prova che quella Chiesa possedeva in sé stessa una forza , quella forza era lo Spirito Santo nel quale l’antica Chiesa credeva e di conseguenza Lo chiedeva  e Lo riceveva. non ci sarà mai un risveglio di anime se non per per mezzo della potenza dello Spirito Santo  .

 

 

Leggendo quanto finora è stato scritto, alcuni forse penseranno che tutto ciò, anche se è vero, non li interessa, ma riguarda soltanto coloro che hanno una responsabilità particolare nella Chiesa, cioè i conduttori .

 

Si sente spesso dire : Non abbiamo bisogno di cercare il battesimo dello Spirito Santo, perché non siamo evangelisti e missionari, né vogliamo esserlo. E’ un errore !! In nessun punto della Scrittura , parlando di questo battesimo , si fa una distinzione tra alcuni credenti che dovrebbero ricercarlo ed altri che non dovrebbero.

Non bisogna dimenticare che la Parola paragona la Chiesa a un corpo di cui Cristo è il Capo e di cui ogni vero credente è un membro.

Come dice l’apostolo Paolo, 1° Corinzi 12:12 a 31 : in un corpo le membra sono molto differenti fra loro : Un naso non somiglia ad una bocca e un orecchio a un occhio ; tuttavia appartengono tutti al corpo e sono utili al suo funzionamento . Ve ne sono alcune che comandano e altre che ubbidiscono ; ma , per quanto possa essere umile, un membro ha sempre la sua funzione ed ha bisogno della salute necessaria per compierla , diversamente l’intero corpo ne soffre .

 

Anche nella Chiesa  i membri sono differenti, hanno una responsabilità ,una parte nella testimonianza e nella vita comunitaria ,

                                  E SE

 

Mancano di vitalità spirituale

Se non pregano,

Se trascurano le riunioni ,

Se sono scontenti, irritati , se giudicano

Se non si santificano ,

tutta la Chiesa ne risente, ne è indebolita , ne soffre intensamente .

 

Perché un corpo sia vigoroso è necessario che tutte le membra     

 siano forti ;

 

Perché una Chiesa sia spiritualmente vivente , è necessario che tutti coloro che la compongono possiedono la potenza  spirituale che soltanto lo Spirito Santo può dare.

 

Ogni credente che pensa o dice :” Non ho bisogno di questo battesimo “, dimostra di non aver compreso ciò che il Signore si attende da ciascuno dei Suoi figli .

 

Il battesimo nello Spirito Santo è necessario ad ogni cristiano chiunque esso sia e qualunque sia il posto che occupa nella Chiesa , anche se occupa  l’ultimo posto .

Capitolo 3

Due esperienze diverse

La prima opera potente dello Spirito Santo

                     LA NUOVA NASCITA

 Incontriamo a questo punto un’altra obiezione . Alcuni insegnano che il battesimo dello Spirito Santo non è un’esperienza distinta dalla conversione . Essi dicono :” Ogni anima che viene a Dio lo fa per l’azione dello Spirito Santo , perciò Lo possiede da quel momento stesso e non deve più ricercarlo, ma deve ringraziarLo e realizzare la Sua presenza in sè stessa per la fede . Non ha più bisogno di fare un’altra esperienza “.

 

La prima esperienza : La salvezza : Nascere di Nuovo

È l’azione dello Spirito Santo

Giovanni 3:1 C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”.

 

 

Nascere attraverso l’Acqua : LA PAROLA

Nascere attraverso               : LO SPIRITO SANTO

Il terzo elemento è la croce ( il sangue di Gesù )

1 Pietro 1:17 E se invocate come Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l’opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno; 18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, 19 ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. 20 Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; 21 per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio.

22 Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore, 23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.

 

( confronta Giovanni 1:29 ;Atti 20:28 ; Efesi 1:7;

   Colossesi 1:20 ; Ebrei 9:12,14; ecc.

 

Nella Redenzione e cosi anche nella NUOVA NASCITA SONO IMPLICATE LE TRE PERSONE DELLA TRINITA’

 

IL PADRE   ( DIO ) :      PREPARA  ( 1 Timoteo 2:3,4 )

IL FIGLIO   ( GESU’ :    COMPIE

LO SPIRITO SANTO :   DA POTENZA AL SACRIFICIO DI GESU’ NELLA VITA DEL CREDENTE

 

Le tre persone della Tinità sono Testimoni di questo sia in cielo che sulla terra

 

VERSIONE : NUOVA RIVEDUTA

 

1 Giovanni 5:4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?

6 Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8 lo Spirito, l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi.

 

 

VERSIONE DIODATI / NUOVA DIODATI

 

1 Giovanni 5: 4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito è colui che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre sono d’accordo come uno.

 

 LO SPIRITO SANTO NELLA NUOVA NASCITA

                        LA SUA OPERA

 

                 convince l’uomo di peccato

 

 

Giovanni 16:7 Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

 

V 8 “Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato”

Romani 3:23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio

Lo stato di peccato degli uomini è determinato dall’essere privi della gloria di Dio e dal rigettare Gesù Cristo, che è l’insostituibile “mezzo di riscatto” attraverso il quale si può la salvezza.

La croce è stata alzata come segno di riconciliazione con Dio e quindi di guarigione e di benedizione.

 8 “ Alla giustizia “

Lo Spirito Santo convince l’uomo “quanto … alla giustizia”

di Cristo, vale a dire che Dio vede gli uomini ingiusti , e li condanna

 

(cfr. Romani 1:18)

18 L‘ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l’ingiustizia

Romani 3:23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. 25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, 26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

Lo Spirito Santo Guida il peccatore a ricercare la giustificazione in Cristo, ristabilendolo nella sua “giusta posizione” davanti a DIO , cioè GIUSTI

Romani 4:25

23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, 24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, 25 il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

 

( confronta Romani 8:11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.)

 

 

Lo Spirito Santo compie operazioni :

     RIGENERA        Giovanni 3:6

     SIGGILLA           Efesi 4:30

     BATTEZZA        1° CORINZI 12:13

     RIEMPIE             EFESI 5:18 

 

Lo Spirito Santo viene definito come la “garanzia,”, il “sigillo” e la “caparra” nei cuori dei cristiani

(2 Corinzi 1:22; 5:5;

1:21 Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, 22 il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori

Confronta

2 Corinzi 5:5 Or colui che ci ha formati proprio per questo è Dio, il quale ci ha anche dato la caparra dello Spirito.

Efesini 1:13-14; 4:30).

13 In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa;

Efesi 4:30

30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione

 

Lo Spirito Santo è il sigillo di Dio su coloro che sono Suoi, la Sua attestazione della nostra appartenenza a Lui.

La parola greca tradotta come “garanzia/caparra” in questi passaggi significa “pegno,” ovvero parte di un pagamento o di una proprietà data in anticipo, come deposito. Il dono dello Spirito ai credenti è una caparra per l’eredità celestiale che Cristo ci ha promesso e assicurato sulla croce. È perché lo Spirito ci ha “sigillati” che ci viene garantita la salvezza. Nessuno può rompere il sigillo di Dio.

 

La potenza dello Spirito Santo al momento della Nuova Nascita cambia la vita del peccatore :

 

Dalle opere della carne

Galati 5:18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio

 

Il frutto dello Spirito

 Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

                  

 

 

CONFRONTA

Giovanni 15:1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano                  

 

 LA SECONDA ESPERIENZA :

           IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO

 

Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

 

NOTA : il termine potenza,nell’originale greco è tradotto con

             Dunamin : ( Potere, Virtù, Forza, Potenza )

  E’ la manifestazione dello Spirito Santo che conferma la presenza di Dio in mezzo di noi          

                 ( letteralmente : dinamite )

 

Luca 5:17 Un giorno Gesù stava insegnando; e c’erano, là seduti, dei farisei e dei dottori della legge, venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza (Dunamis )del Signore era con lui per compiere guarigioni.

 

Luca 8:46 Ma Gesù replicò: «Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza ( dunamin ) è uscita da me».

 

dunamin  : ( dinamite ) Ci dà l’idea di esplosione : i monti : le malattie , i problemi …. Eslodono, si disintegrano nella potenza dello Spirito Santo

 

Voi dunque che siete convertiti, Nati di Nuovo , battezzati in acqua, sappiate che Dio riserva per voi un’altra benedizione :

        

IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO

 

Capitolo 4

                        

Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

 

Le manifestazioni esterne

Il battesimo nello Spirito Santo è reso evidente agli occhi di chiunque perché è accompagnato sempre da manifestazioni esterne o “segni fisici”. Queste manifestazioni sono diverse e possono variare da persona a persona. Esiste però un “segno iniziale”,  ( che non è il dono ma il segno delle lingue ) inconfondibile ed uguale per tutti,

si tratta del “segno delle lingue” o glossolalia.

 

Dal greco : Glossa   ( lingua )

                   Laléo    ( parlare )

 

La glossolalia : nella lingua greca si divide in due parti

1) Chi comunica in una lingua inesistente,senza quindi averla studiata e che non capisce il significato , se non c’è l’interpretazione ( dono dello Spirito Santo, confronta

1 Corinzi 1:10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue;

 

(1 Corinzi 14, 27

Quando si parla con il dono delle lingue, siano in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia da interprete. Se non vi è chi interpreta, ciascuno di essi taccia nell’assemblea e parli solo a se stesso e a Dio. » 

2) La glossolalia : Chi comunica in una lingua esistente , senza però averla studiata, ma capìta a chi e’ indirizzata

 

Atti 2:5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue

 

 

A differenza di tutte le altre manifestazioni esterne, quella del “parlare in lingue” accompagna sempre il battesimo, dello Spirito Santo.

È bene chiarire in modo opportuno questa realtà, che è fondamentale circa il battesimo nello Spirito Santo. Come si verifica questo “segno iniziale delle lingue”?

IL CREDENTE , traboccante di gioia per la presenza dello Spirito Santo in lui, sente la necessità irrefrenabile di lodare Dio, al punto che, non essendo sufficienti le espressioni nella sua propria lingua, per opera  dello Spirito Santo, loderà Dio in una lingua a lui sconosciuta, che gli è fornita dallo stesso Spirito Santo, che trabocca nel suo intimo.( Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato. )  In alcuni casi questa lode in “altra lingua” assume anche la forma melodica di un canto espresso nel fuoco dell’adorazione

Tutto questo sembra così strano o addirittura sconvolgente ad alcuni al punto da farli affermare:

 

‘vogliamo ricevere il battesimo nello Spirito Santo, ma senza queste manifestazioni, delle quali in fondo, non vediamo la necessità e l’utilità. L’importante non è forse essere battezzati di Spirito Santo? È possibile che non si possa esserlo senza queste manifestazioni”?

Certo, è possibile non gradire le manifestazioni esteriori ma non per questo potranno essere eliminate, in quanto sono nella natura stessa delle cose.

L’uomo è formato di corpo, di anima e di spirito  e questi tre componenti sono talmente legate nell’ individuo durante la sua condizione terrestre, che è impossibile agire solamente nell’ambito di una di esse escludendo le altre.

ESEMPIO

Quando si è contenti, è molto difficile, o addirittura impossibile, trattenere il sorriso e la gioia. Pur essendo una realtà interiore, vissuta nell’ambito dell’animo umano, tuttavia la gioia coinvolge l’intero essere dell’uomo, il suo animo, il suo spirito ed il suo corpo, il sorriso sgorga spontaneamente senza che l’individuo possa reprimerlo completamente.

Al contrario, in occasione di una cattiva notizia, sarà difficile trattenere le lacrime.

Certo ,I modi, l’intensità e l’ampiezza delle manifestazioni sono diverse in ciascuno,

ma in nessuno potranno essere assenti totalmente. L’animo è triste? L’afflizione non è nel corpo ma tuttavia essa si manifesta all’esterno nel fatto che gli occhi, organi fisici, esprimono l’affanno interiore. Il sorriso e le lacrime,

 

queste  sono dunque manifestazioni fisiche che riflettono all’esterno emozioni e pensieri interiori.

Osservando una persona con attenzione si possono cogliere sul suo viso i diversi stati dell’animo.

Questa azione dello spirito sul fisico non è occasionale, ma costante.

Le inquietudini non hanno niente a che fare con il corpo, e tuttavia, prolungandosi, agiscono talmente forte sull’organismo che l’indeboliscono e lo consumano, provocando anche serie malattie.

Al contrario, quando una persona è felice, questo suo stato facilita il buon funzionamento di tutti gli organi.

L’anima e il corpo non sono collocati a fianco ma sono strettamente associati, in modo che, “toccare” l’anima  significa “toccare” il corpo.

Da queste considerazioni semplici ed evidenti è possibile rendersi conto che coloro i quali intendono eliminare o le “manifestazioni esterne” del battesimo nello Spirito Santo, chiedono praticamente una cosa impossibile, in quanto queste costituiscono un aspetto dell’esperienza stessa che non è possibile escludere.

Come potrebbe il corpo, che è sempre influenzato dallo svolgimento interiore dei pensieri e delle emozioni, non essere vivamente scosso, quando viene a prodursi l’avvenimento meraviglioso del battesimo nello Spirito Santo? È lo Spirito di Dio che inonda e riempie il credente.

Il corpo in quei momenti esprime a suo modo ciò che avviene nelle profondità dello spirito e dell’anima.

 

ATTENZIONE PERO’

Non ci si deve stancarci di insistere sul fatto che l’importante è ciò che si realizza interiormente ( nell’anima ).

Se le manifestazioni fisiche non fossero espressione di un fatto interiore, non avrebbero alcun valore;

Le manifestazioni fisiche non vanno ricercate come fini a se stesse, neppure si deve tentare di provocarle con un’eccitazione emotiva.

Alcuni sono caduti in questo errore, per questo è necessario che i conduttori di ciascuna comunità sappiano avvertire i credenti del pericolo.

C’è anche un altro errore che può avere conseguenze devastanti: volere copiare le esperienze degli altri. Specialmente dopo aver letto o ascoltato testimonianze particolarmente impressionanti ci si lascia andare al desiderio di voler percorrere lo stesso cammino, a ripetere nella propria vita tutto quello che è avvenuto a questo o a quel credente.

Questi desideri prestabiliti e questa volontà personale rischiano di falsificare, le esperienze vere e semplici dei credenti.

Come non è opportuno rifiutare o giudicare le manifestazioni esteriori”, così non è neppure opportuno sforzarsi, di ricevere il battesimo nello Spirito Santo in maniera più o meno spettacolare e clamorosa: vedere visioni, sentire voci, piangere, scuotersi, tremare, ecc.

È necessario lasciare allo Spirito del Signore la più completa libertà. Egli conosce i bisogni di ciascuno, e poiché siamo diversi gli uni dagli altri, ciò che è conveniente per uno può non esserlo per un altro.

Si è visto il Signore battezzare dolcemente credenti dall’organismo debole ed incapace di sopportare un’emozione troppo violenta,

 

Si è visto anche  con quale potenza il Signore  può spezzare ed abbattere i caratteri orgogliosi e le volontà troppo dominanti.

 

A quelli che, malgrado la loro conversione, dimostrano ancora tristezza, Egli può donare un battesimo la cui nota dominante sarà la gioia;

 

Altri riconoscendo che Cristo li ha tirati fuori da peccati atroci, il Signore  dà il battesimo con lacrime abbondanti ma benedette.

 

Poiché i battesimi non somigliano l’uno all’altro, come non ammirare l’arte divina con la quale il Signore tratta ciascuno dei Suoi figli?

Temere le manifestazioni esteriori vuol dire mancare di fiducia in un Dio così meraviglioso. Può forse Dio ingannarsi su quello che dona al credente e sul modo in cui lo dona? Perché dunque temere?

                                QUINDI

Cercare manifestazioni particolari e spettacolari significa voler forzare la dolce guida dello Spirito di Dio. La migliore attitudine. quella che onora Dio e prepara più efficacemente a ricevere la Sua benedizione, è quella di dire al Signore:

                                  MA IO

 “desidero il Tuo battesimo per la Tua gloria. Battezzami. dunque, come Tu vuoi. Non pongo alcuna condizione ma accetto con tutto il cuore quello che mi donerai e il modo in cui vorrai darmelo.

PARLERANNO IN ALTRE LINGUE

Non è possibile completare l’argomento delle manifestazioni esterne” del battesimo nello Spirito  Santo senza trattare il tema del parlare in altre lingue. In effetti questo “segno” è incompreso, criticato  e osteggiato da molti, non esclusi alcuni credenti. . Gli uni lo considerano una pazzia, ovvero il risultato di un disturbo mentale, gli altri addirittura un

fenomeno spiritico. Sono rari coloro che ne parlano con serenità e che si dimostrano esenti da pregiudizi. Tra le obiezioni che spesso si pongono fra credenti c’è la seguente: “il Signore Gesù, il nostro divino modello, non ha mai parlato in lingue e non ha mai insegnato nulla su questo argomento”. Si dimentica l’episodio in cui il Signore, dopo aver dichiarato: (cf. Marco 16:15-18) “Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto…” aggiunge l’elenco di questi segni: “cacceranno i demoni, prenderanno in mano dei serpenti, berranno senza danno bevande velenose, guariranno i malati”

Nessuno può negare che in questo elenco, di fatti evidentemente miracolosi, è compresa in uno dei primi posti, la frase: “PARLERANNO IN LINGUE NUOVE”.

Il pensiero che immediatamente sorge è che, effettivamente, i discepoli di Gesù per evangelizzare il mondo, si sarebbero dovuti mettere a studiare ed a parlare molte lingue da essi ignorate.

Anche oggi coloro che nelle scuole per missionari si preparano a partire per l’evangelizzazione di altre nazioni devono apprendere delle lingue nuove. Bisogna intendere forse in tal senso la frase di Gesù? Questa spiegazione, di cui molti si accontentano, si rivela del tutto insufficiente ad una semplice riflessione. La frase “parleranno in lingue nuove” non può essere isolata dal suo contesto.

Essa figura in una lista di miracoli e di segni straordinari, è forse un miracolo imparare una nuova lingua?

Non è, al contrario, una delle cose più ovvie e frequenti? Ogni giorno si vedono migliaia di persone che studiano e che parlano lingue straniere, ma a nessuno viene in mente di considerare questo fatto come una “cosa straordinaria” pari, ad esempio, a quella di cacciare demoni o di guarire gli infermi.

Le parole del Vangelo di Marco non possono avere il senso di cui sopra si è detto, la Bibbia infatti non contiene inesattezze quindi non può porre in una lista di miracoli qualcosa che miracolosa non è affatto. Il significato della dichiarazione del Maestro: “parleranno in lingue nuove” può avere una sola spiegazione: quello del segno manifestatosi nel giorno della Pentecoste che fu veramente straordinario, ripetutosi, seppure con intensità e vastità diverse, attraverso i secoli: “…e cominciarono a parlare in altre lingue secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi” (Atti 2:4) ed oggi sperimentato da milioni di credenti. Esso risponde perfettamente alla parole: “Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto…”.

Questo fatto appare non come un fenomeno di

origine dubbia, ma come un segno annunziato dal

Signore stesso, avente per conseguenza il diritto alla

tal più rispettosa attenzione. Esso poggia sull’autorità

della Parola di Dio.

Capitolo 5

IL PARLARE IN LINGUE NELLE EPISTOLE DELL’APOSTOLO PAOLO

Sugli insegnamenti della prima lettera dell’apostolo Paolo ai Corinzi è sorta una grande polemica. Sul tema del parlare in lingue l’apostolo dichiara:

(1 Corinzi 14:19). “preferisco dire cinque parole intellegibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua

Molti credono di poter sostenere le loro ragioni dicendo:

“vedete che l’apostolo non è favorevole al parlare in lingue e che, anzi, ne rigetta l’uso”.

Riteniamo che una lettura corretta del pensiero dell’apostolo, che scrive ispirato dallo Spirito Santo, non possa trascurare il verso che precede questa affermazione e che dice:

(1 Corinzi 14:18).

“Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi”

E ancora l’altra esortazione al termine del capitolo:

(1 Corinzi 14:39)

 “Non impedite il parlare in altre lingue”

l’apostolo Paolo non solo non proibisce il parlare in altre lingue , ma, anzi, raccomanda che nessuno sia impedito di parlare in altre lingue.

Paolo non disapprova il parlare in lingue,ma disapprova   l’uso improprio, e quindi scorretto, cioè l’abuso, di questo dono.

(1 Corinzi 14:39,40).

39 Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue; 40 ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine.

Lontano il proibire di parlare in altre lingue,

Tutti coloro che sono battezzati nello Spirito Santo possono parlare in altre lingue .

 

 

1 ) Nell’elenco dei doni dati dalla  manifestazione dello Spirito Santo

1 Corinzi 12:7-11

7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. 8 Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; 10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; 11 ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

 

2 ) Nell’elenco dei ministeri

 

1 Corinzi 12:27-30.

27 Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua. 28 E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli? 30 Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti?

31 Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori

In questi versetti l’apostolo pone il parlare in lingue fra i ministeri della chiesa, Anche se questo dono appare alla fine dell’elenco, quel che conta è che ci sia.

Es. Quando viene pubblicato il risultato di un esame, l’essenziale per un candidato non è il posto che il suo nome occupa nell’elenco, ai fini pratici è la stessa cosa figurare al principio o alla fine.

D’altra parte non stiamo discutendo in questo momento il valore più o meno grande del parlare in lingue in rapporto agli altri doni, senza dubbio più importanti, affermiamo

solamente che anche questo è un dono riconosciuto dalla Parola di Dio. Se viene rigettato, viene rigettato un dono dello Spirito Santo , se la sua manifestazione viene impedita, viene impedita la guida e l’opera dello Spirito Santo.

E’ evidente che il parlare in lingue sollevò già ai tempi di Paolo le stesse difficoltà che solleva oggi, inoltre si vede chiaramente che l’apostolo mette in guardia i corinzi

da due errori:

1) di proibire di parlare in lingue, di abusarne facendone un  

     uso improprio.

2) A quelli che criticano il parlare in lingue, e che vorrebbero rigettarlo, l’apostolo oppone la sua certezza, non solo di possedere questo dono, ma di averlo in abbondanza. Egli dà anche questo avvertimento: “Non impedite il parlare in altre lingue”.

Stabilito qual’è l’equilibrio scritturale, Paolo torna a parlare di coloro che accordano un’importanza esagerata, a questo dono;

Il parlare in lingue  deve essere esercitato con sapienza e moderazione. Deve essere limitato, in maniera precisa, a due o al massimo tre manifestazioni in ogni culto, e solo nel caso sia presente chi possa interpretare; cioè, qualcuno che abbia ricevuto e che eserciti il dono dell’interpretazione, dono che figura nell’elenco di cui abbiamo parlato sopra.

 

1 Corinzi 14: 20 Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti. 21 È scritto nella legge:

«Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue e per mezzo di labbra straniere;

e neppure così mi ascolteranno», dice il Signore. 22 Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti. 23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi? 24 Ma se tutti profetizzano ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti, è scrutato da tutti, 25 i segreti del suo cuore sono svelati; e così, gettandosi giù con la faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi. 26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione. 27 Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l’uno dopo l’altro, e qualcuno interpreti. 28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a se stessi e a Dio. 29 Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino; 30 se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia. 31 Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati. 32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, 33 perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.

 

Ognuno nella comunità deve dare spazio allo Santo Santo il quale  vuole dire a tutti;

E’ in questo senso che l’apostolo dichiara: “nella chiesa preferisco dire cinque parole intellegibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila ín altra lingua”. 1Corinzi14:19

Si domanderà: “se Paolo limita così l’uso delle lingue, come poteva tale dono manifestarsi in lui con tanta abbondanza?”. Siamo certi che l’apostolo quando era solo con Dio, nell’intimità della propria cameretta, parlava senza timore in altre lingue, come fanno molti credenti che, osservando scrupolosamente la regola biblica stabilita per le riunioni di culto, ricevono grazie ineffabili in privato per mezzo della lode e della preghiera in altre lingue.

NOTA : è evidente dall’insegnamento delle Scritture che esistono due diverse manifestazioni del parlare in altre lingue.

La prima, il segno delle lingue, è l’evidenza iniziale del battesimo nello Spirito Santo, dato a tutti i credenti (Atti 2:4; 10:46,47; 19:6; 1 Corinzi. 14:18), da utilizzare per la propria edificazione personale nella preghiera privata.

La seconda, come dono o carisma delle lingue, da utilizzare nelle riunioni della chiesa per l’edificazione, l’esortazione e consolazione della comunità locale, integrato dal dono dell’interpretazione. Può accadere che nel culto ci siano persone di altre nazionalità che non comprende la lingua parlata in quel momento, può accadere che lo Spirito Santo

Si manifesti su un *credente facendolo parlare nella lingua della persona di un’altra nazionalità presente nel culto.

*NOTA. Il credente che parla la lingua straniera, non l’ha studiata ; e’ la manifestazione dello Spirito Santo

Atti 2:5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». 12 Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l’uno all’altro: «Che cosa significa questo?» 13 Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».

 

NOTA : i 120 parlavano 15 lingue mai studiate , era la manifestazione dello Spirito Santo che permetteva agli stranieri di conoscere l’opera di Gesù alla croce .

 

Capitolo 6

È NECESSARIO PARLARE IN LINGUE?

Molti non riescono a comprendere a cosa serva parlare in altre lingue, la domanda che ci pongono è: “non è sufficiente la mia lingua per rivolgermi a Dio?”

Abbiamo finora analizzato l’argomento dal punto di vista dell’insegnamento biblico, rispondiamo a questa nuova domanda facendo ricorso all’esperienza di vita di ogni essere umano. Quando ci troviamo di fronte ad alcuni soggetti e tentiamo di spiegarceli con l’intelligenza di cui siamo dotati, essi ci sembrano incomprensibili, quasi irreali, quando poi li viviamo, si apre davanti a noi un nuovo mondo di luce. Chi riceve il battesimo nello Spirito Santo avverte una sensazione profonda della presenza di Dio, come mai prima, Lo sente vicinissimo, ha l’impressione quasi fisica di averLo vicino. Alcune volte gusta una visione ineffabile, si sente circondato della gloria di Dio, sente il cuore come dilatarsi e gli è impossibile manifestare la gioia che prova interiormente. Vorrebbe raccontare a tutti la sua felicità, vorrebbe gridarla forte, cerca parole per poi esprimerla, ma non trova quelle adatte. Tutte quelle che conosceva, e che ha sempre usato, ora gli sembrano assolutamente insufficienti. Non può  spiegare ciò che sente, tuttavia deve parlare, perché se non parlasse gli sembrerebbe di scoppiare dentro.

Possiamo meravigliarci di questo bisogno? Non lo constatiamo in tutti quando si provano emozioni un pò più forti del normale? Chi è emozionato talvolta parla senza riuscire a controllare bene ciò che dice e trova difficoltà a dominarsi. È una legge della natura umana, la necessità di esprimere i propri sentimenti in modo più completo che non con le consuete espressioni verbali. Si ha quasi l’impressione di soffocare se, ad un dato momento, non si riesce a manifestare a coloro che ci circondano quello che riempie il cuore. Queste osservazioni semplicissime spiegano in una certa misura, quello che avviene quando una persona è ripiena della potenza dello Spirito Santo. Si tratta di un’esperienza meravigliosa ed allo stesso tempo incredibile! Quando si è battezzati nello Spirito Santo si è presi dal desiderio di esprimere il nostro sentimento di lode a Dio, e si è consapevoli dell’impossibilità di farlo in modo adeguato. Allora si produce il fenomeno del parlare in altre lingue, come uno sfogo necessario ed indispensabile. Come il vapore spruzza fuori quando la pressione arriva ad un certo grado, così le lingue sono la conseguenza di un cuore pieno, traboccante dello Spirito Santo. Non bisogna pensare al battesimo nello Spirito Santo come ad un’esperienza limitata ad un solo momento della nostra vita, ma come ad una grazia vivente, che si rinnova e le cui conseguenze non cessano di svilupparsi.

È per questo il parlare in lingue si ripete. Una sorgente si è ormai aperta nel cuore del credente dalla quale continua a sgorgare “fiumi acqua viva”. Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.

 

È naturale perciò, che la persona, ripiena dello Spirito Santo, quando si trovi particolarmente in contatto con Dio e realizzi più forte la Sua presenza, parli in altre lingue. Talvolta si può avere una rivelazione nettissima di quello che si sta dicendo, tal’altra lo si ignora, ma si è sempre coscienti che si sta lodando Iddio e l’anima gioisce mentre lascia sgorgare tutte quelle parole che intuisce piene di intensa adorazione.

Occorre a questo punto fare una distinzione tra il parlare in lingue, come segno del battesimo nello Spirito Santo e prezioso mezzo per il credente battezzato per adorare Dio nell’intimità, e fra quello che può chiamarsi in modo particolare il dono o carisma delle lingue, cioè la possibilità di trasmettere in una lingua diversa dall’usuale sotto la guida dello Spirito Santo, un messaggio di avvertimento, di esortazione, di consolazione, destinato alla comunità e che sarà interpretato da coloro che esercitano un altro carisma chiamato dono di interpretazione. È a questo proposito che l’apostolo, come abbiamo già visto raccomanda che due o tre al più parlino, a condizione che ci sia qualcuno che interpreti, e cioè altri credenti che abbiano ugualmente ricevuto da Dio il dono di interpretare queste lingue sconosciute.

 

 

1 Corinzi 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione. 27 Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l’uno dopo l’altro, e qualcuno interpreti. 28 Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a se stessi e a Dio. 29 Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino; 30 se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia. 31 Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano

Molto spesso si tratta effettivamente di una lingua sconosciuta a tutti i presenti, il cui senso deve essere spiegato da un particolare intervento divino. Può anche avvenire come nel giorno della Pentecoste, che lo Spirito Santo si esprima con lingue straniere sconosciute a coloro che le parlavano, ma note a molti che erano nell’adunanza.

Confronta Atti 2:5

Conosciamo casi in cui gli ascoltatori, testimoni di queste manifestazioni, sono stati talmente colpiti nel sentire una persona parlare benissimo la loro lingua, senza conoscerla affatto, ed esprimere “le grandi cose di Dio”, ( Atti 2.11)

che si sono convertiti al Signore in conseguenza di questa manifestazione . Ci sarebbe ancora molto da dire su questo argomento tanto misconosciuto, ma dobbiamo, purtroppo metterlo da parte, perché non stiamo trattando dei doni spirituali, ma del battesimo nello Spirito Santo. Ci basta comunque l’aver stabilito che il parlare in altre lingue annunziato da Gesù, conosciuto e praticato con tanta intensità nella chiesa dell’era apostolica da dover essere disciplinato dall’apostolo Paolo, non possa essere respinto da chi intende ricevere tutta la Parola di Dio, senza voler sopprimere ciò che non risulti gradito. Del resto, come teniamo a confermare che il parlare in altre lingue è un’esperienza che dovrebbe essere normale nella vita cristiana, così ripetiamo ancora che essa non deve essere ricercata come fine a se stessa.

                       INCORAGGIAMENTO

Bisogna cercare il battesimo nello Spirito Santo per ricevere la potenza; il parlare in altre lingue è soltanto l’evidenza che questo battesimo è già avvenuto.

Capitolo 7

GLI OSTACOLI

Ogni cristiano, leggendo la Parola di Dio, dovrebbe essere profondamente persuaso, della necessità del battesimo nello Spirito Santo, per questo di meditare la Sacra Scrittura e di pregare con fervore su questo soggetto. Il diavolo teme molto che si faccia luce su un argomento di così vitale importanza e, perciò, è molto attivo nel disseminare d’insidie la via di coloro che cercano le benedizioni divine. È impossibile elencare tutte queste insidie, ma cercheremo di elencarne  alcune fra le più frequenti, perché i credenti possano guardarsene.

1) Una delle astuzie più grandi del nemico è quella di spaventare le anime con la paura delle simulazioni. Si è sentito tante volte affermare che questa esperienza è dannosa, anormale, forse diabolica. Si sono anche sentiti raccontare tanti fatti più o meno autentici, più o meno deformati a tal proposito, molti allora si sentono presi da una trepidante angoscia. Desiderano le benedizioni, ma pensano preoccupati: “Chissà se sto per fare qualcosa di male ed invece di avvicinarmi di più a Dio, non cadrò sotto il potere di Satana!”, e nella loro apprensione non osano più continuare nella richiesta delle promesse di Dio.

Alle persone che provano questi timori e che sono turbate, desideriamo far sentire una voce  superiore a tutte le altre: la voce autorevole del Signore stesso, il Quale ha risposto in anticipo ai loro dubbi angosciosi dichiarando:

( Luca 11:11-13 )“Chi è quel Padre tra voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece una serpe? Oppure anche se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? Se voi dunque che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano!”  .

Il pensiero di Gesù si può comprendere facilmente: “come potete supporre, anche per un solo istante, che il vostro Dio potrebbe lasciar penetrare uno spirito malvagio nel corpo e nell’anima di chi cerca la Sua benedizione? Un Dio che agisse così non sarebbe né un Dio Santo, né un Dio d’amore, come noi chiamiamo il nostro Padre Celeste, ma sarebbe peggiore dei padri nella terra che, perlomeno, sanno dare buone cose ai loro figli”.

Un tale timore viene dal diavolo, infatti appartiene al suo modo di agire. La tattica è la stessa usata con Eva nel giardino dell’Eden: mettere il dubbio nel cuore dell’individuo sulla rettitudine delle intenzioni divine. È triste vedere ancora tanti figli di Dio attenti alla voce del nemico; invece che ascoltare la Parola dell’Iddio Fedele, Vivente e Vero, prestano orecchio alle insinuazioni del padre della menzogna. La sua astuzia è quella di chi per impedire di gustare una bevanda eccellente colloca sulla bottiglia  l’etichetta “veleno”.

Come può essere dannoso porre la propria fiducia in una promessa del Padre Celeste?

2) Un secondo ostacolo è causato da questa riflessione: molti che si dicono battezzati nello Spirito Santo sono incoerenti e, qualche volta, sono meno maturi di altri cristiani, c’è perfino qualcuno che cade gravemente nel peccato.

Esistendo queste condizioni, che valore ha dunque il battesimo nello Spirito Santo? Riconosciamo che alcuni cristiani, pur dichiarandosi battezzati nello Spirito Santo, sono tuttavia ben lontani dall’avere la condotta retta che si dovrebbe pretendere da loro. Questa è una dolorosa realtà.

Quante incoerenze fra quelli che si dicono discepoli di Gesù. Quante colpe gravi, quanti peccati, quanti vizi tra i credenti. Si potrebbe dire che il Evangelo stesso non sarebbe vero a causa di tutto questo.

Noi sappiamo che hanno torto nel confondere la zizzania con il grano buono e sappiamo anche che ci sono,

purtroppo, falsi cristiani.

 Matteo 13:24 Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: “Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?” 28 Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?” 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio’

Ma ci sono anche autentici seguaci del Maestro divino. Una dottrina deve essere giudicata con ben altri metodi che non con l’osservazione delle incoerenze delle debolezze, che si possono in ogni caso trovare fra alcuni credenti .

  1. In nessuna parte della Bibbia viene insegnato che il cristiano battezzato nello Spirito Santo è divenuto perfetto ed incapace di peccare. Il battesimo è un dono del Signore, un deposito che ci è affidato e che dobbiamo far fruttare sotto la nostra propria responsabilità :

2 Timoteo 1:14 Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.

 

Se lo trascuriamo, o ne facciamo un cattivo uso, ci sarà tolto.

        Nota :  RIGUARDO ALLA SALVEZZA

TRASCURARE : METTERE DA PARTE , ABBANDONARE

                             TRALASCIARE

SCAMPARE :  EVADERE , SALVARE :

( come ci salveremo se ….. )

 

 

 

Ebrei 2:1 Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse. 2 Infatti, se la parola pronunciata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, 4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.

Il ragionamento si sposta

dalla legge  alla salvezza. Se coloro

che trasgredivano la legge erano puniti, quale sarà il destino di coloro che trascurano il vangelo? La legge dice agli uomini

ciò che devono fare; il vangelo dice agli uomini ciò che Dio ha fatto.

La legge dà la conoscenza del peccato, Il vangelo dà

la conoscenza della salvezza. E’ più grave trascurare una così

grande salvezza che trasgredire la legge.

La legge fu data da Dio per mezzo di

angeli a Mose e, quindi, al popolo. Ma il vangelo fu annunziato direttamente dallo stesso Signore Gesù.

Non solo, ma fu confermato dai primi cristiani dagli apostoli e da altri che avevano udito il vangelo direttamente da Gesù

La Salvezza si può perdere se non perseveriamo fino alla fine

 

Matteo 10:22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

 

Matteo 24:13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà

                                                                               salvato.

Il Signore può cancellare il nostro nome dal Libro della Vita

  Esodo 32:31 Mosè dunque tornò al SIGNORE e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d’oro; 32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, ti prego, cancellami dal tuo libro che hai scritto!» 33 Il SIGNORE rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro! 34 Ora va’, conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio angelo andrà davanti a te; ma nel giorno che verrò a punire, io li punirò del loro peccato».

35 E il SIGNORE colpì il popolo, perché esso era l’autore del vitello che Aaronne aveva fatto.

 

Apocalisse 3:5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.

 

 

RITORNIAMO ALLO SPIRITO SANTO

NOTA : Vi sono purtroppo alcuni che hanno posseduto una volta la pienezza dello Spirito Santo e dai quali la potenza si è allontanata.

 

La domanda è

“Lo Spirito Santo andrà mai via dalla vita di un credente?”
la risposta è no, lo Spirito Santo non andrà mai via dalla vita di un vero credente. Ciò viene ribadito in vari brani del Nuovo Testamento. Per esempio, in Romani 8:9 afferma: “Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui”. Il brano dice chiaramente che se una persona non ha in sé la presenza dello Spirito Santo, non è salvata. Quindi se lo Spirito Santo dovesse lasciare un credente, quella persona perderebbe il rapporto salvifico con Cristo. Ma ciò è in contrasto con quanto la Bibbia insegna sulla certezza della salvezza eterna dei Cristiani. Un altro brano che parla della permanenza della presenza dello Spirito Santo nella vita dei credenti è Giovanni 14:16. Qui Gesù afferma che il Padre darà un altro Consolatore che “starà con voi per sempre”.

Il fatto che lo Spirito Santo non lascerà mai un credente è insegnato anche in Efesini 1:13-14 dove dice che i credenti sono “sigillati” con lo Spirito Santo “il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria”

 

 

Se però è vero che lo Spirito Santo non lascerà mai la vita di un credente, è possibile che il peccato

“spenga lo Spirito Santo” (1 Tessalonicesi 5:19),

o che “rattristiamo lo Spirito” (Efesini 4:30).

Il peccato ha sempre delle conseguenze sul nostro rapporto con Dio. Mentre la nostra relazione con Dio è sicura in Cristo, il peccato non confessato nella nostra vita può ostacolare la comunione con Dio e spegnere l’opera dello Spirito Santo nelle nostre vite. Ecco perché è molto importante confessare i nostri peccati, perché Dio

(1 Giovanni 1:9). “ è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” .

Se quindi lo Spirito Santo non ci lascerà mai, possiamo invece perdere i benefici e la gioia della Sua presenza in noi se pecchiamo .

 

 

  1. La seconda osservazione è che più le nostre esperienze spirituali si elevano, più dobbiamo essere piccoli ed umili. Un cristiano battezzato nello Spirito Santo deve, più di ogni altro, dimostrare umiltà e fare in essa progressi costanti, perché egli sarà tentato in modo speciale da Satana. Gesù fu condotto dallo Spirito Santo nel deserto per essere tentato dopo aver ricevuto al Giordano il battesimo in acqua (e la manifestazione dello Spirito Santo).

Matteo 3:16  Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. 17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».

Matteo 4:1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo

La tentazione non sparisce affatto col battesimo, ma cambia generalmente carattere, il nemico modifica i suoi attacchi, e il credente deve stare più che mai in guardia.

Il cristiano ripieno di Spirito Santo ha ricevuto  forza e potenza.

Egli deve essere molto prudente, non deve mai pensare che può camminare da solo.

Gli Atti degli apostoli e le lettere di Paolo dimostrano che il credente ha bisogno assoluto di appartenere ad una comunità fedele all’insegnamento di Tutto l’Evangelo, che ha bisogno di vivere in comunione fraterna, di riguardare costantemente a Gesù ubbidendo a tutti i Suoi consigli.

Se l’umiltà, la sottomissione ai conduttori spirituali e l’ubbidienza alla Parola sono assenti in un credente battezzato nello Spirito Santo, egli certamente andrà incontro ad una catastrofe.

L’orgoglio è la prima causa della caduta. Quando un credente si fa piccolo è come se le frecce del diavolo passassero sopra la sua testa, quando egli sprezzerà l’umiltà e vorrà mostrarsi al di sopra degli altri, sicuramente sarà colpito in pieno petto.

se la gloria del battesimo nello Spirito Santo viene talvolta offuscata dalla scarsa fedeltà, dalla superbia, dalla carenza di consacrazione dei credenti, Iddio non cessa però di continuare a donarla ancora oggi , come nel primo secolo del cristianesimo.

Non dobbiamo considerare quello che il battesimo diventa , purtroppo, nel cuore e nella vita di alcuni credenti poco fedeli, dobbiamo piuttosto guardare a ciò che è nella realtà.

Crediamo al battesimo in tutta la sua bellezza, in tutta la sua potenza e verità, il quale Dio lo dona al cuore umile e puro.

 

 

 UN’IDEA SBAGLIATA: “sono convertito da poco”

Quando il diavolo non riesce a scoraggiare il credente con gli argomenti che abbiamo esaminati, fa un altro tentativo che può inizialmente lasciarci dubbiosi sulla sua vera origine perché viene presentato sotto una falsa veste di umiltà.

Eccolo: “sono salvato da poco tempo e prima di cercare il battesimo nello Spirito Santo ho ancora molti progressi da fare. Fra qualche tempo quando il mio carattere cristiano sarà più maturo ci penserò”. Secondo questo ragionamento, il battesimo sarebbe dato da Dio ai credenti che hanno già vissuto una lunga vita cristiana. Strana idea.

La vita spirituale è una battaglia che si rinnova perennemente ed il battesimo è un rivestimento di potenza, è quindi logico pensare che prima si riceve meglio è.

Perché il Signore ci darebbe la Sua potenza soltanto quando stiamo per lasciare questa terra? Il battesimo non è una medaglia che, durante una solenne cerimonia, viene appuntata al petto di coloro che si sono distinti nella guerra, ma è un’armatura che viene presentata al soldato all’inizio della battaglia, perché la indossi e per mezzo della quale

divenga vincitore.

Tutta la Parola di Dio conferma questo pensiero. Quando gli apostoli Pietro e Giovanni pregarono affinché i samaritani ricevessero il battesimo nello Spirito Santo, vollero forse sapere da quanto tempo quelli avevano creduto? Eppure erano dei neo convertiti

(Atti 8:5-17).

5 Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. 6 E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. 7 Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. 8 E vi fu grande gioia in quella città.

9 Or vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante. 10 Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: «Questi è “la potenza di Dio”, quella che è chiamata “la Grande”». 11 E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le sue arti magiche. 12 Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne. 13 Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i miracoli e le opere potenti che venivano fatti.

14 Allora gli apostoli, che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva accolto la Parola di Dio, mandarono da loro Pietro e Giovanni. 15 Essi andarono e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; 16 infatti non era ancora disceso su alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. 17 Quindi imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo.

Paolo ad Efeso ammaestrò su questo argomento dei credenti poco illuminati ed impose loro le mani, senza preoccuparsi di sapere da quanti anni fossero divenuti cristiani  Atti 19:1-7 Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, dopo aver attraversato le regioni superiori del paese, giunse a Efeso; e vi trovò alcuni discepoli, 2 ai quali disse: «Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?» Gli risposero: «Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo». 3 Egli disse loro: «Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?» Essi risposero: «Con il battesimo di Giovanni». 4 Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù». 5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù; 6 e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e profetizzavano. 7 Erano in tutto circa dodici uomini.

Ancora più chiaro è l’esempio di Cesarea, Cornelio e quelli della sua casa furono battezzati nello Spirito Santo in quella stessa riunione nella quale si convertirono.

Atti 10:44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.

47 Allora Pietro disse: «C’è forse qualcuno che possa negare l’acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 48 E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.

Se il Signore avesse dovuto agire secondo i criteri umani la Pentecoste sarebbe stata certamente ritardata. Qualcuno forse vorrà obiettare ancora. In 1 Timo-teo 5:22 è scritto: “Non imporre con precipitazione le mani ad alcuno” cosa vuol dire? Il contesto mostra che l’apostolo dava tale consiglio allorché l’imposizione delle mani indicava la conferma di incarichi e ministeri nella chiesa. Questo è ben diverso da ciò che abbiamo esaminato finora e richiede la più grande avvedutezza da parte di un ministro della

Parola. Ma se anche si provasse che Paolo stesse par-lando sul soggetto del battesimo nello Spirito Santo potremmo essere d’accordo sul bisogno di agire senza precipitazione, ma notiamo un’enorme differenza tra la fretta di voler ricevere il battesimo senza tener conto di nessun consiglio e quello stato d’animo che porta a considerare il battesimo come una prospettiva lontana, o come un’esperienza da rimandare a tempi di maggiore conoscenza spirituale.

UN’ALTRA IDEA SBAGLIATA: “non merito il battesimo”

Esaminiamo un’opinione che spesso è invocata come una scusa da coloro che in realtà ricercano il battesimo: “Non merito il battesimo nello Spirito Santo”. Questo pensiero sarebbe giusto se Dio donasse il Suo Spirito per i meriti particolari del credente. Il battesimo nello Spirito Santo è invece una grazia, come tutte le altre grazie che riceviamo da Dio. Se Egli dovesse battezzare soltanto quelli che sono degni nessuno sarebbe battezzato, così come siamo salvati gratuitamente per i meriti di Gesù Cristo, allo stesso modo siamo battezzati nello Spirito Santo per la grazia divina. Se diciamo di non meritare il battesimo dimostriamo la nostra ignoranza intorno ai metodi divini .Il diritto alla potenza dello Spirito Santo ci è stato acquistato da Cristo sulla croce. Non c’è nulla in noi che potrebbe farcelo ottenere, è un dono di Dio, concesso a chi pone la fiducia in Cristo. Il Signore ha detto a questo proposito: (Giovanni 7:37-39).” 37 Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato

Questa benedizione è stata riservata a coloro che credono come un frutto meraviglioso dell’opera del Calvario

                                              FACCIAMOLA NOSTRA

              IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO

         LA BESTEMMIA ( PECCATO ) CONTRO

                          LO SPIRITO SANTO :

 

                            CHE COSA E’ ?

VEDIAMO PRIMA LA DIFFERENZA TRA LA  BESTEMMIA E IL PECCATO CONTRO IL FIGLIO DI DIO

( GESU’ )  , E CONTRO LO SPIRITO SANTO

 

LA BESTEMMIA E PECCATO CONTRO GESU’ :

si intende ogni ingiuria , maledizione e cattivi aggettivi , cattive parole , indirizzate a lui ( Gesù )

 

 

( Matteo 12:31 a 33

31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. 33 O fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero.

 

 

LA BESTEMMIA E PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO :

Ogni peccato, è offesa allo Spirito Santo , ogni peccato produce la morte, ma quando parliamo del peccato imperdonabile, ci riferiamo a quello che è conseguente ad ad una attitudine di definitiva resistenza all’azione dello Spirito Santo, è il peccato che, oscura il pentimento ed impedisce di accedere per fede al sangue di Gesù che purifica da “ogni peccato”.

 

 

 

E’ il rifiuto totale della Grazia dopo averne gustate e vedute le benedizioni , e perciò la chiusura totale ad ogni richiamo dello Spirito Santo da parte del credente .

                                                                    ( Ebrei 6:4 a 6 )

 

VEDIAMO UNA PANORAMICA DI QUESTO PECCATO NELLA BIBBIA :

ISAIA 63 : 10 : Essi si ribellarono e contristarono lo Spirito Santo  

 

Matteo 12 : 22 a 24 : Attribuirono  il miracolo a Satana

 

Atti 5 :3             Mentire allo Spirito Santo ( Anania e Saffira

                          morirono per questo peccato )

 

Atti 7:51                  Chi resiste con ostinazione  sempre   all’opera di ravvedimento per opera dello  Spirito Santo

 

Atti 8:18 a 24           Oltraggiare lo Spirito Santo

18 Simone, vedendo che per l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, dicendo: 19 «Date anche a me questo potere, affinché colui al quale imporrò le mani riceva lo Spirito Santo». 20 Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. 21 Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. 22 Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. 23 Vedo infatti che tu sei pieno d’amarezza e prigioniero d’iniquità». 24 Simone rispose: «Pregate voi il Signore per me affinché nulla di ciò che avete detto mi accada».

 

 

Efesi 4:30                Contristare lo Spirito Santo

 

1° Tessalonicesi  5:19   Spegnere ( soffocare )lo Spirito Santo

 

 

Ebrei 10 :29   Disprezzare lo Spirito Santo      

29 Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?

 

1° Giovanni 5:16 e 17 … E’ il peccato che conduce alla morte 

                            

DOVE PUO’ RISIEDERE QUESTO PECCATO ?

  1. a) NELL’UOMO IN GENERALE 

 

1RESISTENZA DELL’UOMO QUANDO LO SPIRITO  SANTO LO STA’ CONVINCENDO DI PECCATO ,QUINDI RESPINGERE L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO

                                                      

( Giovanni 16: 8 a 11 )

8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

 

 VEDIAMO CHE LO SPIRITO SANTO HA UNA TRIPLICE AZIONE

 

  1. 9 Lo Spirito Santo conduce l’uomo alla salvezza

 

V.10 Lo Spirito Santo convince l’uomo che Gesù è  giusto

Gesù sulla terra affermava di essere giusto, ma gli uomini sostenevano che aveva un demone.

Dio avrebbe avuto l’ultima parola: Gesù era

giusto e il Signore l’avrebbe dimostrato risuscitandolo

dai morti e riportarlo in cielo.

 

Romani 8:11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

lo Spirito Santo è testimone della giustizia di Cristo e dell’errore del mondo.

 

Romani 3:23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. 25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, 26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

 11 Lo Spirito Santo convince l’uomo che Satana è giudicato : Cristo ha trionfato su Satana

 

 

La presenza dello Spirito Santo convince anche il mondo del giudizio futuro. La presenza dello Spirito Santo dimostra

che il diavolo è già stato condannato alla croce e che tutti coloro che rifiutano Gesù come Salvatore personale  condividono con il diavolo , lo stesso giudizio in un tempo

futuro.

 

SE IL PECCATORE RESISTE E RIFIUTA L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO PER SEMPRE , PER LUI NON C’E’ PIU’ POSTO AL RAVVEDIMENTO, QUINDI NON VIENE SALVATO

 

 

b ) NEL CREDENTE ( NELLA CHIESA )

 

2 ) ATTRIBUIRE A SATANA  I MIRACOLI E OGNI OPERA  

     CHE PROVIENE  DA DIO E DALLO SPIRITO SANTO .

    

    ANALIZZEREMO IL PASSO NEL VANGELO DI

 

MATTEO 12 : 22 A 37

 

 22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guarì, in modo che il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»

24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni». 25 Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; e ogni città o casa divisa contro se stessa non potrà reggere. 26 Se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni con l’aiuto di Belzebù, con l’aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se è con l’aiuto dello Spirito di Dio che io scaccio i demòni, è dunque giunto fino a voi il regno di Dio. 29 Come può uno entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli la sua roba, se prima non lega l’uomo forte? Allora soltanto gli saccheggerà la casa. 30 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.                       

Quando Gesù guarì un indemoniato cieco e muto, la folla cominciò a pensare seriamente che egli potesse essere il Figlio di Davide, il Messia d’Israele. 23 E tutta la folla stupiva e diceva: «Non è questi il Figlio di Davide?»

Questo scatenò l’ira dei Farisei i quali non avevano simpatia verso Gesù, lo accusarono di avere compiuto il miracolo grazie al potere di Belzebù, principe dei demòni.

24 Ma i farisei, udendo ciò, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per l’aiuto di Belzebù, principe dei demòni».

Fu questa la prima volta che il Signore Gesù fu apertamente accusato di avvalersi di poteri satanici.

 

 MENTRE LA PAROLA PROFETICA DICE

Isaia 61:1 Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me,

perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili;mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,

per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi,

l’apertura del carcere ai prigionieri,

 

Luca 4:16 Si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, 17 gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto:

18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me,

perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri;

mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri

e il ricupero della vista ai ciechi;

per rimettere in libertà gli oppressi,

19 per proclamare l’anno accettevole del Signore».

20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui.

21 Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite».

 

Poi dal verso 31 Gesù inizia a guarire …..

 

 

Nell’ interpretare questo passo ,di  MATTEO 12 : 22 A 37

 I FARISEI AVEVANO

Disonorato il Padre ,

Stavano rigettando il Figlio ( Gesu’ )

E iniziavano  a resistere allo Spirito Santo

Attribuendo il miracolo a Satana

Gesù non li accusa di avere già effettivamente commesso questo terribile peccato , ma li avverte del pericolo in cui sono , perchè erano entrati in quella via dove se persistevano nel rifiutare l’opera dello Spirito Santo , avrebbero il peccato che li avrebbe portati alla morte

i loro cuori si sarebbero induriti per sempre da non potere mai più credere . 

( Isaia 63 : 7 a 10 ; 

 

7 Io voglio ricordare le bontà del SIGNORE,

le lodi del SIGNORE,

considerando tutto quello che il SIGNORE ci ha elargito;

ricorderò il gran bene che ha fatto alla casa d’Israele,

secondo la sua misericordia

e secondo l’abbondanza della sua bontà.

8 Egli aveva detto: «Certo, essi sono il mio popolo,

i figli che non m’inganneranno».

Fu il loro Salvatore

9 in tutte le loro angosce.

Non fu un inviato, né un angelo

ma lui stesso a salvarli;

nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense;

se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;

10 ma essi furono ribelli, contristarono il suo spirito santo; perciò egli si mutò in loro nemico, ed egli stesso combatté contro di loro.

 

 

Atti 7:51 ;  ( DISCORSO DI STEFANO )

51 Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d’orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi. 52 Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti i traditori e gli uccisori; 53 voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l’avete osservata».

 

 

Da questo possiamo capire che peccare contro lo Spirito Santo consiste nel resistere volontariamente  deliberatamente , e con la lucidità della volontà , ALL’OPERA DELLO SPIRITO SANTO , il quale ci rivela Cristo e ci invita a portare il nostro peccato alla Croce di Gesù per essere lavati con il Suo Sangue .

 

Nota : Come il credente è sigillato con lo Spirito Santo della promessa …… Ef 1:13 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,,

 

Cosi quando lo Spirito Santo  si ritira da lui ,

Si rattrista Efesi 4:30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.

 

E si spegne ( soffocare il fuoco dello Spirito Santo )

1 Tessalonicesi 5:19 Non spegnete lo Spirito.

la persona impenitente perde il sigillo  e va in perdizione , perché questa persona rifiuta fino alla morte il Ravvedimento e il Perdono di Dio .

 

 A quel punto come abbiamo visto in precedenza, il Signore cancella il nome del salvato dal libro della vita  Esodo 31:31 Mosè dunque tornò al SIGNORE e disse: «Ahimè, questo popolo ha commesso un grande peccato e si è fatto un dio d’oro; 32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, ti prego, cancellami dal tuo libro che hai scritto!» 33 Il SIGNORE rispose a Mosè: «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!

 

( confronta Apocalisse 3:5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.

6 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”.

 

 

Peccato contro lo Spirito Santo APOSTASIA

Abbandono ,Ripudio, rinnegamento della propria fede .

E’ uno dei segni degli ultimi tempi , certi credenti rinnegheranno la fede :

 

Il primo segno è l’abbandono della Parola

 

1Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, 2 sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. 3 Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie. 4 Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; 5 perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.

 

 

 

2 Timoteo 4:1 Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: 2 predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. 3 Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. 5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio.

 

 

V.3 L’apostolo prevede un periodo in cui gli individui mostreranno un’assoluta avversione per la sana dottrina. Si

terranno ostinatamente lontani da chi insegna la verità della Parola di Dio. …per prurito di udire : dottrine piacevoli

e interessanti, per soddisfare i loro desideri carnali si cercheranno maestri in gran numero che diranno loro ciò che

essi vogliono sentire.

V.4 andranno in cerca di dottrine inoffensive, distoglieranno

le orecchie dalla verità .

Scambiano la verità in cambio di favole è uno scambio ben

misero, ma questa e la magra ricompensa

di chi rifiuta la sana dottrina.

 Ebrei 6 dal verso 1 a 3 parla della crescita spirituale di ogni credente : Ebrei 6:1 Perciò, lasciando l’insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, 2 della dottrina dei battesimi, dell’imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno. 3 Questo faremo se Dio lo permette.

 

 

Dal verso 4 a 8 ci parla del comportamento dell’Apostata e suo giudizio

Gli apostati sono persone credenti che, fanno professione di fede, si identificano con una chiesa cristiana

Godono dei doni della grazia  e poi abbandonano la loro fede, ripudiano Cristo con fermezza, disertano la comunione cristiana e prendono posizione fra i nemici del Signore Gesù Cristo

 

4 Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, 6 e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. 7 Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; 8 ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima a essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata4 erano stati una volta illuminati: avevano udito il vangelo della grazia di Dio, non erano all’oscuro della via della salvezza

 V. 4 Avevano gustato il dono celeste, ossia avevano accettato per fede Gesù come il loro personale Salvatore ,

 

 V. 4 erano stati resi partecipi dello Spirito Santo

 

        Cioè all’opera della salvezza per mezzo lo Spirito Santo

V. 5 Avevano gustato la buona parola di Dio

 

 

V.5 le potenze del mondo futuro. Qui potenze significa

“miracoli”. Il mondo futuro sono i miracoli che accompagnano

la predicazione del vangelo in tutta l’esistenza della chiesa

 V. 6 Se cadono, è impossibile riportarli a ravvedimento

dopo aver gustato i doni, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento. Poichè hanno commesso il peccato di apostasia, hanno raggiunto il punto in cui  si è spento lo Spirito Santo

La grave colpa degli apostati si riassume nell’espressione

V. 6 perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia.

 

 I sommi sacerdoti ( e una parte del popolo ) non riconoscevano Gesù come Messia e come figlio di Dio.

Infatti incolparono Gesù di essersi fatto figlio di Dio e per questo lo crocifissero

 

Giovanni  19:1 Allora Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.

2 I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s’accostavano a lui e dicevano: 3 «Salve, re dei Giudei!» E lo schiaffeggiavano.

4 Pilato uscì di nuovo, e disse loro: «Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». 5 Gesù dunque uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!»

6 Come dunque i capi dei sacerdoti e le guardie lo ebbero visto, gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa». 7 I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».

 

 Il verso 6 del capitolo 6 di Ebrei dice che gli apostati :

 V.6 perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono a infamia

 

 

crocifiggere Gesù per conto loro è come condannare Gesù come falso messia , e rinnegare che Gesù non è il Figlio di Dio

                    Nota

Esporre a infamia : svergognare il Signore rinnegare  il Signore

 

V.7 parla dei credenti che sono perseveranti nel mantenere la salvezza

 V. 8 parla della fine degli apostati : inferno

 

 LA CONDANNA DELL’APOSTATA

 

L’apostata sarà considerato degno del peggior castigo, avendo

goduto di un maggiore privilegio della grazia.

L’enormità del suo peccato è indicata dalle tre accuse sollevate contro di lui.

 

 Ebrei 10:29 Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?

 

 

1) Ha calpestato il Figlio di Dio. Dopo essersi professato seguace di Gesù, dichiara ora sfacciatamente di non voler avere più nulla a che fare con lui. Nega di aver bisogno di Cristo

quale Salvatore e volontariamente lo rifiuta come Signore.

 

2) Ha considerato profano il sangue del patto con il quale è stato santificato.

L’apostata reputa inutile e cosa di poco conto il sangue con cui Cristo lo ha perdonato , giustificato ,santificato , salvato.

3) Ha disprezzato lo Spirito della grazia.

Lo Spirito di Dio lo aveva illuminato riguardo al Vangelo, lo aveva convinto di peccato e lo aveva indirizzato a Cristo quale unico rifugio dell’anima.

Ma ora l’apostata disprezza lo Spirito della grazia calpestando sia lui che la salvezza che egli offre.

                                                                     Fine

 

 

 

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VIVERE VITTORIOSAMENTE

 

LEZIONE 1  

VIVERE VITTORIOSAMENTE

La via della vittoria: Lo scopo di Dio per te è che tu possa condurre una vita di vittorie personali. Ciò è possibile per mezzo della fede in Gesù, che ha già vinto il mondo e regna trionfalmente.

La tua vittoria basata sulla Bibbia:

Senza la fede è impossibile piacere a Dio (Ebrei 11:6).

La vittoria è determinata dalla posizione che abbiamo in Cristo ,

la posizione ( in Cristo ) mette in luce la nostra condizione 

( di vita spirituale )

 

Esempio

Efesi 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo

Efesi 2:5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù

 

In Cristo   :  è la posizione  nella quale si trova il credente

Ci ha benedetti di ogni benedizione : è la condizione nella

                                                                quale si trova il credente

Molti cristiani trovano difficile credere che si possa vivere vittoriosamente! Tuttavia lo scopo di Dio per loro è che superino le difficoltà, anziché esserne sopraffatti. Gesù non promette ai Suoi seguaci una vita facile. Nemmeno offre banali risposte ai bisogni del Suo popolo. Invece, Egli dice chiaramente che il potere e le risorse di Dio sono a disposizione di chi crede in Lui. Coloro che si appropriano di queste risorse saranno vittoriosi. Supereranno i loro problemi mediante la fede in Gesù Cristo. Ciò è possibile perché questa è la volontà di Dio per te. Egli non ti ha chiamato a essere sconfitto e a fallire. Egli ti ha chiamato a una vita di fede vittoriosa.

LO SCOPO DELLA FEDE

La fede che vince il mondo. I cristiani parlano di vittoria della Croce, della risurrezione e della vittoria finale di Gesù quando ritornerà nella gloria. Perché esitano a parlare di una vita vittoriosa vissuta personalmente? E’ forse perché non vi credono? Hanno una fede che crede nelle giuste dottrine, ma che non trova riscontro nella loro vita di tutti i giorni? “Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”, afferma l’ apostolo Giovanni

(1 Giovanni 5:4). Uomini e donne di fede vivranno vittoriosamente. Essi hanno vinto il mondo. “Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?” (1 Giovanni 5:5).

Se tu credi che Gesù è il Figlio di Dio potrai affrontare e superare qualsiasi ostacolo. Dio ti ha già dato una fede che vince. Gesù è più grande di qualsiasi problema o necessità. Egli afferma decisamente: (Giovanni 16:32,33).  32 L‘ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo». Poiché ha vinto il mondo Egli preannunzia che chi crede in Lui vincerà.

L’ apostolo Paolo fu un uomo pratico, ma anche un uomo di grande fede. Affrontò molte situazioni che sembravano insormontabili, soffrì abbandono e sofferenze fisiche per amore dell’Evangelo. Tuttavia egli poté affermare: (2 Corinzi 4:8-9).

Noi siamo tribolati in ogni maniera,

Ma non ridotti all’estremo;

Perplessi,

Ma non disperati;

Perseguitati,

Ma non abbandonati;

Atterrati

Ma non uccisi”   

Egli mantenne questo atteggiamento positivo perché, sebbene vivesse nella costante consapevolezza della propria debolezza, conosceva dentro sé tutti i tesori di Dio e la Sua potenza che sorpassa ogni intendimento umano.

Come credente tu hai la stessa potenza in te; tu hai la persona di Dio stesso, lo Spirito Santo, che è vivente in te; tu hai Cristo in te. E’ Suo scopo guidarti affinché tu faccia parte del Suo trionfante corteo. Non è per la tua determinazione, né per la tua propria forza che vincerai, ma per la fede in Gesù che opera in te mediante il Suo Spirito.

Se confidi in te stesso fallirai. Se confidi nel Signore, Egli ti renderà capace di vincere. Dio non vuole che tu fallisca; Egli ti vuole vittorioso.

LA RICOMPENSA DELLA FEDE

A coloro che vincono sono accordate grandi promesse.

A essi Dio  :

(Apocalisse 2:7).

“ Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio”.

 

Non saranno feriti in alcun modo dalla morte seconda Apoc ( 2:11)

“ Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda”.

 

I loro nomi non saranno mai cancellati dal libro della vita.

Apoc ( 3:5 )

5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.

6 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese“.

 

Gesù li riconoscerà davanti al Padre e ai Suoi angeli. . v 5

Sarà loro accordato il diritto di sedere accanto a Gesù sul trono, proprio come lui ha vinto e si è seduto alla destra del Padre sul Suo trono

 Apoc. (3:21 ) Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.

22 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”».

Queste meravigliose promesse sono per te. Questa è la volontà di Dio. il Suo scopo per te. Egli vuole che tu viva nella pienezza di una vita gioiosa in Gesù Cristo. Egli vuole che regni con Lui nella gloria. Anzitutto hai bisogno di regnare in questa vita mediante la fede. –Or senza fede è impossibile piacerGli; poiché chi si accosta a Dio deve credere ch’Egli è, e che dà la ricompensa a tutti quelli che lo cercano(Ebrei 11:6).

Com’è possibile, come cristiano, vincere il mondo, la carne e il diavolo? Com’è possibile vivere vittoriosamente come Gesù che ha vinto per te sulla Croce e lo ha dimostrato con la Sua resurrezione? Come è  possibile essere vittoriosi nella preghiera, credendo nelle promesse di Dio e vedendone l’ adempimento? Com’è possibile avere vittoria sui tuoi conflitti interiori e sulle circostanze difficili che ti attorniano?

CONCENTRAZIONE SUI PROBLEMI

Molti cristiani cadono nel fatale errore di concentrarsi sul  problema anziché sulle risposte che possono ottenere. Essi sostengono che parlare di vittoria non sia realistico. Parlano all’infinito delle loro difficoltà e malattie. Non è questa una grande tentazione? E’ così facile impiegare il tuo tempo pensando ai tuoi problemi, invece di attenderti che sia Gesù stesso a occuparsene. E’ un parlare con altri delle tue difficoltà perché vuoi la loro comprensione o che solidarizzino con la tua tristezza. Sembra così naturale. Tuttavia un tale conversare può essere di grave impedimento alla tua fede. Com’è diverso il modo di vivere che Gesù indicò ai Suoi discepoli.

Secondo Gesù, la fede è l’unico modo realistico di vivere la tua vita.

Fede nell’amore di Dio,

Fede nella potenza di Dio.

Marco 11:20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Pietro, ricordatosi, gli disse: «Rabbì, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Gesù rispose e disse loro:

«Abbiate fede in Dio! ( Diodati traduce Abbiate la Fede di Dio )

23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. 26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]»

 Fede nella misericordia di Dio

misericordia di Dio. Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28).

 

Il Signore conosce molto bene la tua situazione, molto di più di quanto tu stesso possa conoscerla. E’ come passare a qualcuno il peso di una valigia piena. Tu non l’appoggi a terra e l’ apri per descrivere il contenuto. Se qualcuno si offre di portare il peso tu consegni semplicemente la valigia con tutto il suo contenuto. Non trattieni una parte del tuo fardello quando lo affidi a Gesù.

Egli può portare tutto il tuo carico. Questo è uno dei primi elementari atti di fede che devi imparare.

Gesù ti ama così tanto che vuole portare i tuoi pesi. Egli incoraggiò i Suoi discepoli a vivere per fede e la Sua delusione era grande quando essi non riuscivano a esercitare la loro fede:

“O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò?” (Matteo 17:17). Molte situazioni saranno come una sfida per la tua fede. Gesù non ebbe paura di affrontare i problemi. Egli insegna che se qualcuno nella sua fede si rivolge a una montagna di difficoltà, vedrà quella montagna spostarsi se “crede che quello che dice, avverrà”

(Marco 11:22 e 23 confronta Matteo 21:21).

Gesù dice questo a chiunque e quindi anche a te! Tu non sei gradito al Signore se porti pesi che Egli vuole portare per te. Egli non è onorato da una passiva rassegnazione, ma dalla fede che affronta i problemi e li sottomette. Tu vivrai una vita vittoriosa se vivrai secondo i principi di fede che Gesù ha insegnato.

La fede in Gesù è confidare in Lui anziché in te stesso.

La fede in Gesù crede che cambierà le circostanze anziché lasciarsi sopraffare dai problemi.

La fede in Gesù crede in ciò che Egli dice, anziché mettere in dubbio la Sua Parola.

La fede in Gesù agisce secondo la Sua Parola anziché agire nella disubbidienza.

Tu puoi amare sinceramente il Signore Gesù e desiderare realmen-te di essere veritiero verso Lui e fare tuttavia l’esperienza di un grande fallimento e sentirti frustrato se non c’è la fede.

Dio viene incontro a noi a dispetto delle nostre manchevolezze, compresa la mancanza di fede, per insegnarci ad avere fiducia in Lui più pienamente. Egli vuole insegnarti a essere vittorioso nella tua vita di ogni giorno. Questa deve diventare la tua esperienza, non semplicemente un pio desiderio. Gesù vuole che riporti la vittoria sulle tue circostanze senza esserne sopraffatto. Egli non vuole che tu divenga una vittima, ma il vincente. Egli non vuole che tu sia maltrattato; Egli vuole vederti trionfare!

La tua chiave per una vita vittoriosa: La tua fede in Gesù ti renderà vittorioso.

LEZIONE 2

LA VITTORIA DELLA CROCE

La via della vittoria: La vittoria della Croce su ogni necessità umana e su ogni potenza spirituale è a tua disposizione per mezzo della fede.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: “Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che siamo sulla via della salvezza, è la potenza di Dio” (1 Corinzi 1:18).

Vivere per fede è vivere nella vittoria che Gesù ha già ottenuto per te sulla Croce. Durante il Suo ministero pastorale Gesù vinse

Il peccato,

La malattia

E anche la morte.

Ciò che Egli ha conquistato è a disposizione di tutti gli individui di qualsiasi generazione che hanno posto la loro fede in Lui. La Croce ha un valore eterno per ogni credente. La morte è il giusto e santo giudizio di Dio sul peccato. Poiché Gesù non ha mai peccato, Egli non meritava la morte. Egli compì totalmente la volontà di Suo Padre, essendosi reso obbediente in ogni cosa, senza riguardo al prezzo da pagare. Egli offrì la Sua vita come sacrificio prendendo il posto dei peccatori. Tutti coloro che affliggono il Signore a causa dei loro peccati, possono fare l’esperienza del Suo perdono e della completa liberazione dalla colpa. Gesù prese su di Sé anche tutte le sofferenze, le tribolazioni e gli abbandoni che possiamo sperimentare. Egli fu anche oppresso, annichilì Sé stesso per noi, sperimentando il completo abbandono sulla Croce: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” In quel momento si identificava totalmente con le necessità di tutto il genere umano. Conobbe la separazione dal Padre che è la conseguenza del peccato, non del Suo peccato, ma del tuo e del mio peccato.

TUTTO E’ COMPIUTO

Non c’era nulla di sentimentale nella Croce. Gesù sopportò nel Suo corpo i segni del tradimento, le lancinanti ferite causate dalle torture a cui dovette sottostare. Appeso alla Croce, Egli era senza alcuna attrattiva né bellezza, disprezzato, abbandonato e odiato.

Questo fu il costo del dono della Sua vita senza peccato, come prezzo di riscatto per i peccatori.

La Sua vita giusta per gli ingiusti.

La Sua vita perfetta per gli imperfetti.

La Sua vita ubbidiente per i disubbidienti.

La Sua vita coronata di successo per le persone fallite.

Tutti coloro che hanno peccato hanno la possibilità di identificarsi in Cristo sulla Croce. Egli morì per tutti. :

Per  mediocri,

Peri feriti,

Per i disprezzati,

Per li abbandonati,

Per gli oppressi,

Tutti ebbero soddisfatte le loro necessità da Gesù in quel momento.

Egli sopportò l’ostilità del maligno, dei capi religiosi, delle autorità e sperimentò sofferenze fisiche disumane.

Ciononostante Egli ne è uscito trionfatore. L’amore di Dio per te ha portato Gesù sulla Croce, perché tu potessi essere liberato

Dal peccato,

Dall’oppressione,

Dal disprezzo,

Dalla malattia

E da ogni altra necessità.

A causa delle Sue sofferenze Egli può condurci attraverso ogni difficoltà verso la vittoria. Dobbiamo essere coscienti della nostra più totale indegnità davanti a Dio. Se ci  domandiamo come Egli abbia potuto sceglierci in mezzo alla grande folla dell’umanità perché diventassimo i Sui figli, sembra inconcepibile , come è inconcepibile che lo Spirito Santo voglia avere a che fare con persone  come noi.

Egli ( lo Spirito Santo ) è consapevole dei nostri peccati . Tuttavia ci ha compunti di peccato e ci ha portati a Dio che ha dimostrato il Suo amore per l’uomo attraverso la Croce del Suo Unigenito Figlio : Gesù.

La Croce è per me un fatto personale. Gesù è morto per me. Quando io Gli chiedo di perdonare i miei peccati, il Suo Sangue mi purifica da tutto ciò che è empio agli occhi Suoi. Egli mi rende degno della presenza di Dio. Posso stare davanti al Suo trono ammantato della veste bianca di giustizia che Egli stesso mi ha posto addosso. Non merito nulla di tutto questo. E’ l’opera della Sua grazia. Ciò che Egli ha fatto per me, può farlo anche per te. Come Gesù ha trionfato sulla Croce, tu puoi trionfare in fede e appropriarti di ciò che Egli ha compiuto per te allora.

IL MESSAGGIO DELLA CROCE

1) Gesù avvisò i Suoi seguaci delle difficoltà che avrebbero incontrato in questa vita, ma rammentò loro che Egli aveva vinto il mondo.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

2) Egli promise di essere con loro sempre. Non importa quali sarebbero state le loro difficoltà, Egli non li avrebbe mai lasciati soli. La Sua presenza fisica avrebbe lasciato il posto alla Sua vivente presenza dentro loro mediante lo Spirito Santo.

Giovanni 14:15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete

3) Egli promise di rispondere alle loro preghiere di fede. Qualsiasi cosa avrebbero chiesto nel Suo nome, se avessero creduto Egli l’avrebbe accordata.

Giovanni 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

 

Giovanni  14:14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò

1Giovanni 5:14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo,

 noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste

 

confronta  Marco 11: 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.

NELLA CROCE QUINDI C’E’ POTENZA (1 Corinzi 1:18).

 

 “La predicazione della Croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che siamo sulla via della salvezza, è la potenza di Dio”

 

La Croce è la potenza che ti rende capace di vincere. Perché lì Gesù è venuto incontro alle tue necessità. Egli ha compiuto tutto ciò che era necessario:

Per garantirti il perdono dei tuoi peccati,

Per liberarti da ogni schiavitù spirituale,

Per rendere possibile la guarigione sia fisica sia emotiva.

Nessuna meraviglia se l’ apostolo Paolo afferma: (1 Corinzi 2:2).

“Poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso” (1 Corinzi 2:2).

L’apostolo testimonia: Galati 2:20 “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale m’ha amato e ha dato sé stesso per me

GALATI 6:12 Tutti coloro che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. 13 Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne. 14 Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo. 15 Infatti, tanto la circoncisione che l’incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l’essere una nuova creatura.

 

 Al tempo della crocifissione Paolo era un nemico di Gesù. Egli si rese conto che il vecchio Saulo da Tarso, con tutto il suo orgoglio e tutto il suo zelo legalistico e religioso, doveva morire sulla croce, affinché l’uomo nuovo potesse nascere. Egli divenne un uomo di fede, perché comprese che poteva ricevere la nuova vita solo mediante la fede in Gesù crocifisso e poteva vivere la vita nuova continuando a vivere per fede.

L’ESTENSIONE DELLA VITTORIA

La Croce segnò l’inizio del nuovo patto, una nuova relazione tra Dio e gli uomini. Segnò la fine dei tentativi da parte dell’uomo di piacere a Dio mediante il formalismo e le osservanze religiose ed è stata foriera di una nuova era di fede.

Ecco che cosa è successo quando hai consacrato la tua vita a Gesù: “

Dio vi ha vivificati con lui, perdonandoci tutte le nostre colpe;

egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce” (Colossesi 2:13-14).

La legge lascia il posto alla fede in Gesù. Ora, per mezzo della fede, tu puoi condividere il Suo trionfo. Questa vittoria non solo va incontro a ogni necessità umana; essa è anche il mezzo per cui tutte le forze malvage delle tenebre sono sconfitte:

(Colossesi 2:15).

“Ha spogliato i principati e le potenze e ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce”

Tutte le tue necessità sono state soddisfatte nella croce di  Gesù. Egli è ora risorto trionfante. La promessa della Parola di Dio per te è questa:

(Filippesi 4:19 “Il mio Dio supplirà ( provvedere ) magnificamente a ogni vostro bisogno secondo la Sua ricchezza e gloria in Cristo Gesù”  

Queste gloriose ricchezze sono tue in Cristo Gesù.

In Lui la tua vecchia vita è crocifissa.

In Lui sei stato innalzato a una nuova vita.

In Lui le tue necessità sono soddisfatte.

In Lui puoi trionfare.

                                        NOTA

Sinonimo di trionfare (v. Ottenere un successo clamoroso) annientare, esultare, festeggiare, gioire, riuscire, sbaragliare, sconfiggere, stravincere, vincere 
Contrario di trionfare:, perdere, fallire 

LEZIONE 3

VITTORIA NEL NOME DI GESU’

IL NOME DI GESÙ VIENE DAL CIELO

 

Matteo 1:18 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modoMaria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. 20 Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. 21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».

 

 

Matteo 1:25 e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

 

VEDIAMO ORA CHE GESU’ PORTA IL NOME DI DIO :

                      

 

                                 I NOMI DI DIO

 

Nel Vecchio Testamento il nome di  “ Dio “ è tradotto in vari modi

 

Nei primi capitoli della Genesi Dio della creazione è tradotto in ebraico con :

1)  ELOIM : dii è un termine al singolare ( ma con un plurale ) si rifesce alle tre persone della trinità :

PADRE ,

FIGLIO

SPIRITO SANTO

 

Il tetragramma : Rigo musicale a quattro linee,

 

Il tetragramma biblico è la sequenza delle quattro lettere che formano il nome di DIO

 

Il tetragramma di ETERNO  in Aramaico solo le consonanti le vocali non esistono , ci sono i suoni gutturali , aspitati e soffiati che fanno capire il significato delle parole

 

2) YHWH  ( l’ ETERNO )

I Traduttori per rendere leggile il nome hanno dovuto aggiungere le vocali cosi abbiamo :

YHWH   :  YEHOWAH    ( l’ ETERNO – che salva )

 

     

                      VEDIAMO IL NOME DI GESÙ

Gesù : si tratta di una tarda traduzione aramaica del nome ebraico Yehoshu’a   in aramico significa YHWH  : YEHOWAH : DIO SALVA 

 Quindi nel passo che abbiamo letto ci dice che nel Vecchio testamento  YHWH ( l’ETERNO  che salva ) si è fatto uomo in Yehoshu’a ( GESU’ )  significa YHWH   :  YEHOWAH   

 

: Gesù : lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».

 

ESEMPI BIBLICI SULLE TEOFANIE : APPARIZIONI DI DIO IN GESU’ SULLA TERRA

GENESI 18:1 NOTA TRE UOMINI , Abramo si rivolge solo ad uno di loro e lo chiama Signore

GENESI 18:13,14 la Parola rivela che quel Signore ( Adonai ) è l’ ETERNO

GENESI 18: 22 Abramo rimane con l’ ETERNO

GENESI 19: 24 L’ETERNO ( Gesù ) fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco da parte dell’ETERNO

 Cristo ( dal greco Cristos : Unto : è il ministerio , la qualifica di Cristo .

 NOTA :

ANCHE GOISUE’ IN ORIGINALE SI CHIAMA (YEHOSHU’A)

IN ATTI 13:6  Poi, attraversata tutta l’isola fino a Pafo, trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù

 

TROVIAMO UNO STREGONE CHE SI CHIAMAVA BAR-GESU’

( FIGLIO DI GESU’ )

MA DI QUESTI E’ ANDATO ALLA CROCE

IL SUO NOME  ( GESU’ ) È LA RIVELAZIONE DI DIO ALL’UOMO

 

ISAIA 7:14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno:

Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,

e lo chiamerà Emmanuele.

 

( MATTEO 1:23 «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio,

al quale sarà posto nome Emmanuele»,

che tradotto vuol dire: «Dio con noi».)

 

 

ISAIA 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,

e il dominio riposerà sulle sue spalle;

sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,

Padre eterno, Principe della pace,

 

(Ebrei 1:4). “E’ diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro”

La via della vittoria: Il nome di Gesù ha potestà e autorità su ogni cosa, materiale e spirituale. Tu non fallirai se farai le cose nel Suo nome.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: (Colossesi 3:17). Qualunque cosa facciate, in parola o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di Lui

EGLI HA POTERE E AUTORITÀ SU OGNI COSA, SPIRITUALE E MATERIALE.

Gesù fu vittorioso sulla Croce, sconfiggendo il peccato, le malattie e ogni forma di iniquità. Il Suo nome è al di sopra di ogni altro nome. Egli è l’Altissimo. Egli è il Signore.

 (Filippesi 2:6-116 …il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

IL NOME CHE SALVA : questi versetti ci dicono che :

Il Padre esaltò Gesù a causa della Sua perfetta obbedienza

nell’ adempiere il Suo mandato sulla terra. Ora il Suo nome è al di sopra d’ ogni altro nome in cielo e in terra.

 (Atti 4:12).  “In nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati”

Nella Bibbia il nome si identifica con la persona.

Il nome di Gesù significa tutto ciò che Egli è , ed ogni cosa che Egli ha fatto.

Non si può separare il nome di Gesù dalle parole che Egli pronunciò, né dalle cose che fece. Gesù è la via, la verità e la vita. Non c’è un’ altra via che conduce al Cielo all’infuori di Gesù. Non c’è un altro nome per il quale un uomo può essere salvato:

E’ per la potenza del nome di Gesù vittorioso alla croce che sei

STATO ACCETTATO

E PERDONATO DA DIO.

 

E’ per mezzo Suo che hai ricevuto la nuova vita e il dono del Regno di Dio.

(Romani 10:9). “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato”

Gesù è il nome della salvezza. Salvezza significa guarigione e liberazione. Così questo è il nome per mezzo del quale puoi speri-mentare la vittoria in tutte le circostanze della tua vita.

PER MEZZO DI GESÙ SEI STATO:

salvato dal peccato;

salvato dalla malattia e dall’abbandono;

salvato dalla povertà e dalla disperazione;

salvato dalla maledizione della legge e dalle esigenze di una religione legalistica;

salvato da te stesso e dalla tua totale impotenza senza un Salvatore.

TUTTE LE COSE NEL SUO NOME

Non meravigliarti se sei esortato a fare tutte le cose nel nome di Gesù! (Colossesi 3:17). “Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di Lui”

Realizzare di essere stato chiamato da Dio a fare ogni cosa nel nome di Gesù, determina una vera e propria rivoluzione nella vita del credente  e nel ministero .

In Lui hai a disposizione le ricchezze e le risorse del Cielo. Quando operi con le tue forze, o fai ciò che è in contrasto con il disegno di Dio, vai incontro al fallimento, alla frustrazione e alla sconfitta.

Devi riconoscere la vasta portata del potere che la fede mette nella tua vita. (Matteo 17:20). “In verità io vi dico: Se avete fede quanto un granel di senape, la potrete dire a questo monte: Passa da qui a là, e passerà; e niente vi sarà impossibile”.

Nulla vi sarà impossibile. Questa è la conseguenza della fede operante nella tua vita. Gesù afferma ancora:

MARCO 9:23 “Dici: Se puoi?! Ogni cosa è possibile a chi crede”

PREGARE NEL SUO NOME

Nel Padre Nostro si afferma che il nome di Dio è Santo e deve essere lodato.

Matteo 6:9 Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra

Gesù fa quindi una serie di sorprendenti promesse concernenti ciò che Dio farà :

SOSTENIMENTO GIORNALIERO V. 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;

 

PERDONO : V.12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori;

 

LIBERAZIONE DAL NEMICO: V.13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.”

QUANDO PREGATE NEL SUO NOME:

Quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia  glorificato nel Figlio” (Giovanni 14:13-14).

(Giovanni 15:16 ). «Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto sia permanente: affinché tutto quel che chiederete al Padre, nel mio nome Egli ve lo dia”

(Giovanni 16:23). 23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

 

NOTA AL VERSO 23  In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda.

Fino a quel momento, i discepoli erano sempre andati al Signore

con domande e richieste. In quel giorno (l’epoca inaugurata, nel giorno di Pentecoste, dalla discesa dello Spirito Santo) egli non sarebbe più stato con loro fisicamente, cosi essi non avrebbero più potuto chiedergli nulla. Ciò significava forse che non ci sarebbe

più stato nessuno a cui rivolgersi? No, da quel giorno essi avrebbero avuto il privilegio di domandare al Padre: egli

avrebbe risposto nel nome  di Gesù.

 

16:24 Fino a quel momento, i discepoli non avevano mai pregato Dio Padre nel nome di Gesù. Ora il Signore li esortava a farlo. Le loro preghiere sarebbero state esaudite e, cosi, la loro

gioia sarebbe stata completa

Le nostre richieste ottengono risposta non perchè ne siamo degni, ma perché il Signore Gesù e degno

Quale privilegio essere invitato da Gesù a usare il Suo nome nella preghiera  come una garanzia che sarai ascoltato ed esaudito. E’ un  incoraggiamento a imparare a pregare nel Nome di Gesù!

Gesù, però. spiega che chi prega veramente nel Suo nome non pregherà dubitando ,  Egli crederà di essere stato esaudito.

MARCO 11:23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto.

QUINDI POSSIAMO DIRE

Tu sei salvato nel nome di Gesù.

Tu puoi agire nel nome di Gesù.

Tu puoi parlare nel nome di Gesù.

Tu devi pregare nel nome di Gesù.

Tu hai autorità nel nome di Gesù.

Tu hai potenza nel nome di Gesù.

Tu puoi guarire nel nome di Gesù.

Tu sei protetto nel nome di Gesù.

Tutto questo perché: Tu hai fede nel nome di Gesù. Questa è la tua chiamata come figliolo di Dio e vedremo come rispondere a una tale chiamata. Capisci che per te ciò è possibile. Siccome sei stato salvato per il Suo nome, puoi dire o fare qualsiasi cosa nel Suo nome, per conto Suo, aspettandoti la vittoria.

Prima di affrontare la Croce Gesù pregò che i discepoli venissero protetti dalla potenza del Suo nome:

(Giovanni 17:11-12). “Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m’hai dati, affinché siano uno, come noi. Mentre io ero con loro, io li conservavo… quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi”

La medesima protezione è a tua disposizione perché appartieni a Gesù. Sei protetto per la potenza del Suo nome, quando cerchi di camminare in fedele e devota obbedienza alla Sua Parola.

 VITTORIA PER LA FEDE NEL NOME DI GESU’

Dopo la risurrezione e la discesa dello Spirito Santo alla Pentecoste, i discepoli videro i frutti dell’operare nel nome di Gesù. Quando Pietro e Giovanni guarirono il mendicante zoppo alla porta del tempio, si rivolsero così alla folla:

(Atti 3:12 a 16). 12 Pietro, visto ciò, parlò al popolo, dicendo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest’uomo? 13 Il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi metteste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, mentre egli aveva giudicato di liberarlo. 14 Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; 15 e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni. 16 E, per la fede nel suo nome, il suo nome ha fortificato quest’uomo che vedete e conoscete; ed è la fede, che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato questa perfetta guarigione in presenza di voi tutti.

Quando più tardi dovettero spiegare al Sinedrio come mai l’uomo fosse stato guarito, il Sommo Sacerdote chiese loro:

ATTI 4:5 Il giorno seguente, i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme, 6 con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che appartenevano alla famiglia dei sommi sacerdoti. 7 E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?»

 LA RISPOSTA DI PIETRO

 8 Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro:

«Capi del popolo e anziani, 9 se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com’è che quest’uomo è stato guarito, 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù ( POTENZA ) che quest’uomo compare guarito, in presenza vostra. 11 Egli è

“la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata,

ed è divenuta la pietra angolare“.

12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

La risposta di Pietro non fu che la ripetizione di ciò , lui e Giovanni avevano detto alla folla:

 “Sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù “

II nome di Gesù è potente ora come allora? Moralmente. La fede nel Suo nome è la stessa? Questa è la domanda cruciale. Dove questa fede esiste le persone vengono guarite nel nome di Gesù e le loro necessità sono appieno soddisfatte.

IL NOME DI GESÙ PORTA SALVEZZA.

OGNI COSA È POSSIBILE IN LUI .

IL SUO NOME TUTELA TUTTI COLORO CHE GLI APPARTENGONO.

I MALATI VENGONO GUARITI

E CHI È IN SCHIAVITÙ VIENE LIBERATO

 

ATTI 8:5  Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. 6 E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. 7 Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. 8 E vi fu grande gioia in quella città.

ATTI 16:18 Così fece per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti ordino, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei». Ed egli uscì in quell’istante

                      NOTA

Il nome di Gesù è al di sopra di ogni altro nome in Cielo e e in terra  Imparando a parlare e a pregare nel Suo nome sperimenti la  vittoria personale.

LEZIONE 4

VITTORIA PER MEZZO DEL SANGUE DI GESU’

                                        NOTA

Indubbiamente il sangue di Gesù Cristo è il dono più prezioso che il Padre Celeste ha dato alla Sua chiesa.  Attraverso la parola possiamo capire il suo valore e la sua  potenza.

Nel primo secolo della Chiesa I cristiani cantano spesso il potere di quel sangue. Effettivamente l’inno della chiesa Pentecostale è, “C’è potenza, potenza, nel prezioso sangue dell’Agnello.”

MA LA MAGGIOR PARTE DEI CREDENTI RARAMENTE ENTRANO NELLA POTENZA DI QUEL SANGUE.

Spesso non si  comprende il grande significato invocare il sangue” non è una formula magica  di protezione. Però solo alcuni cristiani possono spiegare la sua grande gloria e i suoi benefici.

Se ti chiedessi cosa significa il potere del sangue, sicuramente risponderesti,

“SIGNIFICA CHE I MIEI PECCATI SONO STATI RIMESSI 

“ SONO LIBERO DAL VINCOLO CHE MI LEGAVA ALLE INIQUITÀ  “

“ CHE TUTTI I MIEI PECCATI SONO STATI PERDONATI “

 MA A PARTE IL PERDONO, NEL SANGUE DI  GESU’ C’È QUALCOSA DI PIÙ?

 

1) E’ IL SANGUE DEL NUOVO PATTO ( UN ACCORDO TRA DIO E L’UOMO )

(Luca 22:20).” 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.

Con la Santa Cena ( Cena del Signore ) noi ricordiamo il Suo sacrificio.

Ma per molti Cristiani questo è il limite sulla loro conoscenza del sangue di Gesù. Conosciamo il significato del sangue versato per noi, ma non sappiamo di quello che fu asperso! ( SPRUZZATO )

IL SANGUE ASPERSO ( SPRUZZATO )

Il primo riferimento biblico che riguarda l’aspersione del sangue lo troviamo in Esodo 12:21 A 28.

21 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. 22 Poi prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino. 23 Infatti, il SIGNORE passerà per colpire gli Egiziani; e, quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, allora il SIGNORE passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nelle vostre case per colpirvi. 24 Osservate dunque questo come un’istituzione perenne per voi e per i vostri figli. 25 Quando sarete entrati nel paese che il SIGNORE vi darà, come ha promesso, osservate questo rito. 26 Quando i vostri figli vi diranno: “Che significa per voi questo rito?” 27 risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua in onore del SIGNORE, il quale passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e salvò le nostre case”». Il popolo s’inchinò e adorò. 28 Poi i figli d’Israele andarono e fecero così; fecero come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.

Agli israeliti fu comandato di prendere un fascio di issopo e bagnarlo nel sangue dell’Agnello, poi spruzzarlo sugli stipiti e sull’architrave della propria porta. Così, quando quella notte arrivò lo sterminatore, vedendo il sangue su quelle porte passò oltre le loro case.

Per fare questo prima avranno dovuto mettere il sangue in un recipiente , poi intingere un mazzetto di issopo quindi spruzzarlo.

DA QUESTO POSSIAMO NOTARE CHE

 Fino a quando il sangue era nel recipiente , non aveva nessun effetto: era solamente sangue versato. Esso acquistò il potere di salvare solo quando fu preso dal recipiente  e spruzzato!

Perché gli israeliti non misero semplicemente il recipiente  col sangue sulla soglia della loro casa ? lo sterminatore lo avrebbe visto ugualmente , ma il comando di Dio era che Il sangue doveva per forza essere preso dal recipiente e spruzzato sulla porta per compiere lo scopo di protezione.

L’issopo può rappresentare la fede, la quale costituisce una personale applicazione del sangue di Cristo

Il sangue che vediamo in Esodo 12 è un tipo del sangue di Cristo. Il sangue che scorreva al Calvario non è stato sangue sprecato è prezioso  ci viene spruzzato sopra!

Se Cristo è il Signore della tua vita, allora gli stipiti del tuo cuore sono stati spruzzati dal Suo sangue. E questi spruzzi non sono per il perdono solamente  ma anche per protezione! 

1Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

                             NOTA IMPORTANTE

Quando venite spruzzati, siete sotto la totale protezione del sangue di Gesù, contro tutte le potenze distruttive di satana. Quando le sue potenze vedono il sangue di Cristo negli stipiti del tuo cuore, dovranno per forza passare oltre. Non possono toccarti , essi non possono toccare nessuno di quelli che sono stati spruzzati col sangue di Cristo!

Come puoi vedere il prezioso sangue di Gesù ha a che fare solo con il perdono. Il sangue di Gesù non è stato lasciato nel catino  ma è stato preso e spruzzato sul tuo cuore. E aspetta di essere spruzzato sui cuori di tutto il mondo!

Vi è anche un accenno all’aspergere il sangue in Esodo 24:1-11. In questo passo, Dio fece un accordo di alleanza con Israele. Poi Dio disse a Mosè: «Sali all’Eterno, tu ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d’Israele, e adorate da lontano; 2 poi Mosè si avvicinerà all’Eterno; ma gli altri non si avvicineranno, né salirà il popolo con lui». 3 Mosè allora venne e riferì al popolo tutte le parole dell’Eterno e tutte le leggi. E tutto il popolo rispose a una sola voce e disse: «Noi faremo tutte le cose che l’Eterno ha detto». 4 E Mosè scrisse tutte le parole dell’Eterno; poi si alzò al mattino presto ed eresse ai piedi del monte un altare e dodici colonne per le dodici tribù d’Israele. 5 Mandò quindi dei giovani tra i figli d’Israele a offrire olocausti e a immolare torelli come sacrifici di ringraziamento all’Eterno. 6 E Mosè prese la metà del sangue e lo mise in catini; e l’altra metà del sangue la sparse sull’altare. 7 Poi prese il libro del patto e lo lesse al popolo, il quale disse: «Noi faremo tutto ciò che l’Eterno ha detto, e ubbidiremo». 8 Mosè prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che l’Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole».

  1. 7 Dopo che Mosè ebbe letto i comandamenti,

il popolo rispose, «Noi faremo tutto ciò che l’Eterno ha detto, e ubbidiremo».        Essi accettarono il patto col Signore.

Adesso questo patto doveva essere  sigillato  per essere reso valido. Questo può succedere solamente attraverso l’aspersione del sangue sul popolo al verso 8 .

QUESTO ERA UNA PROFEZIA DI CIO’ CHE DOVEVA ACCADERE IN MODO PIU’ ECCELLENTE IN CRISTO

LEGGIAMO EBREI

9:11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna

EBREI 9:16

16 Poiché dove c’è un testamento, ci deve essere necessariamente anche la morte del testatore. 17 Il testamento infatti è valido solo dopo la morte di qualcuno, perché non ha alcuna forza mentre vive ancora il testatore. 18 Per questo neppure il primo fu inaugurato senza sangue. 19 Infatti, quando tutti i comandamenti secondo la legge furono proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20 dicendo: «Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi». 21 Parimenti con quel sangue egli asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del servizio divino. 22 E, secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono dei peccati. 23 Era dunque necessario che i modelli delle cose celesti fossero purificati con queste cose; ma le cose celesti stesse lo dovevano essere con sacrifici più eccellenti di questi. 24 Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, 25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel santuario con sangue non suo, 26 altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, 28 così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza.

Confronta Ebrei 10:19 ….. in virtù ( con la potenza )……

Ritorniamo in Esodo 24: 8 Mosè prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che l’Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole».

Mosè bagnò nuovamente l’issopo e finalmente spruzzò il popolo. Il sangue coprì la gente e sigillò l’accordo!

Chiaramente dal passo vediamo che l’aspergere del sangue diede agli israeliti pieno accesso a Dio, con gioia. In questa occasione non ebbe a che fare col perdono e remissione dei peccati  ma, invece, con la comunione. E furono santificati, mondati  degni di stare alla presenza di Dio.

Esodo 24:9 Poi Mosè e Aaronne, Nadab e Abiu e settanta degli anziani d’Israele salirono 10 e videro il Dio d’Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso. 11 Ma egli non stese la sua mano contro quegli eletti dei figli d’Israele; anzi essi videro Dio, e mangiarono e bevvero

Il Signore gli apparve, sotto i suoi piedi c’era come un pavimento lavorato di zaffiro, essi videro una tavola aprirsi davanti i loro occhi  la Sacra Scrittura arguisce questo con facilità e senza timore di giudizio, Si sedettero in presenza di Dio e con Lui mangiarono e bevvero:

“Ma egli non stese la sua mano contro i capi dei figli d’Israele; ed essi videro DIO, e mangiarono e bevvero” (Esodo 24:11).

Questo è semplicemente incredibile! Questi uomini poterono mangiare e bere alla presenza di Dio  quando poco prima, avevano temuto per le loro vite. Tutto perché il sangue era stato spruzzato così capirono la sicurezza, la potenza in tutto ciò. E non temettero!

Cari, oggi facciamo parte di un nuovo patto con Gesù Cristo  un patto sigillato col Suo stesso sangue.

E ancora oggi, quando il suo prezioso sangue è spruzzato sulla vostra anima, il suo scopo è la comunione. Affinché potete andare con audacia, facilità e senza timore di giudizio  alla presenza di Dio  in comunione. Vi è stato dato accesso a Lui, e senza che nessun peccato vi condanni. Siete liberi di parlare con Dio e di godervi la Sua compagnia!

Una delle più importanti aspersioni di sangue veniva eseguita da un sommo sacerdote. Una volta ogni anno andava nel Santuario per l’espiazione, che significa “riconciliazione”. Questa azione veniva fatta per coprire i peccati del popolo, così potevano riconciliarsi e avere nuovamente comunione col Padre Celeste.

Il sacerdote portava nel Luogo Santissimo (Santuario) una manciata di incenso, nell’altare vi era un incensiere di carboni ardenti, ed un contenitore con del sangue di giovane bue. All’interno del Santuario si trovava l’arca del patto tutta ricoperta d’oro ove vi era il propiziatorio. Quello era il propiziatorio dove Dio “sedeva”; era la Sua stessa presenza. Nei due lati del propiziatorio vi erano due cherubini con ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio.

Dopo essersi lavato con cerimonie elaborate, il sommo sacerdote entrava nel Luogo Santissimo con grande riverenza e timore. Buttava così l’incenso nel fuoco, provocando un fumo aromatico (questo rappresenta la preghiera di Cristo che intercede per il Suo popolo. Gesù da sempre siede alla destra del Padre e intercede per i suoi santi). Così il sommo sacerdote bagnava il dito nel sangue e lo schizzava sette volte sul propiziatorio:

“Poi prenderà un po’ di sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il coperchio dal lato d’oriente e farà sette volte l’aspersione del sangue con il dito, davanti al coperchio” (Levitico 16:14).

Quando il sangue veniva spruzzato presso il trono di Dio, si realizzava la copertura di tutti i peccati, anche i peccati passati venivano coperti. E quando il sommo sacerdote usciva dal Santissimo Luogo, il popolo capiva che Dio aveva accettato il sacrificio e perdonato i loro peccati. Israele non ha mai dubitato di questo!

Cari, anche noi abbiamo un sommo sacerdote  Gesù, il nostro Signore. Lui è il nostro sommo sacerdote e non solo una volta all’anno, ma per tutti i tempi  fino alla fine del mondo!

Gesù ha portato il suo stesso sangue nel vero propiziatorio  in presenza dell’Iddio santissimo, e lo ha presentato per la remissione di tutti i peccati, per chiunque crede in Lui, in tutti i tempi. È stata l’ultima aspersione!

LA SACRA SCRITTURA DICE RIGUARDO QUESTA AZIONE:

(Ebrei 9:12).”Non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna!”

(verso 14).”Quanto più il sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalla opere morte, per servire il Dio vivente?”

(Ebrei 9:24).”Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore”.

Gesù ha portato in paradiso il suo proprio sangue per noi! E non è conservato là come un semplice atto da ricordare, ma è spruzzato su tutti coloro che per fede vengono a Lui!

 

Come viene asperso sui cuori
il sangue di Gesù?

È triste pensare come molti credenti non godono del potere e della virtù del sangue di Gesù. La Sacra Scrittura dice chiaramente  è importante per noi sapere come il sangue è stato spruzzato su i nostri cuori. Questo viene fatto in due modi:

  • Il sangue viene spruzzato da Gesù, che vive in noi.

Gesù ha asperso il suo stesso sangue su di noi quando per fede, abbiamo accettato il Suo sacrificio al Calvario. Non è stato effettuato fisicamente; invece, è una legale transazione spirituale. Ha spruzzato il suo sangue sul nostro cuore in risposta alla nostra fede. E fino a quando noi non crediamo veramente sul potere del Suo sacrificio al Calvario, il sangue di Gesù non può produrre nessun effetto sulla nostra anima!

(Romani 3:25).“Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati

Chiese in tutto il mondo oggi partecipano regolarmente alla comunione. Tuttavia Paolo ci avverte di non “bere dal calice indegnamente.” Ciò non riguarda solo il fatto di partecipare alla comunione dopo aver peccato in qualche modo; sappiamo bene che se siamo pentiti dei nostri peccati, Gesù ci perdona e ci libera da qualunque inquità.

Io credo che Paolo stesse parlando del fatto che noi dobbiamo discernere il corpo di Cristo correttamente. Intendeva a come possiamo presentarci alla tavola del Signore, bere dal calice simbolico del suo sangue  e ancora non credere al potere di quel sangue! Questo ci conduce a sederci in condanna e pieni di timori  senza credere che il sangue di Gesù ci ha giustificati e santificati alla vista di Dio.

Molti credenti sono condannati dalla meravigliosa esperienza della tavola del Signore, perché non vengono al sangue di Gesù con fede. Paolo dice,

1 Corinzi 11:30 “ Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono”

Si erano indeboliti perché non credevano  nella vittoria totale del sangue di Cristo!”

Tali cristiani dicono, essenzialmente, ” So che è meraviglioso essere giustificato attraverso il sangue di Gesù Cristo. Ma ancora ho difficoltà nel credere che il Signore mi reputi giusto. Dopo tutto, ancora non sono arrivato. Sto ancora lottando.”

Cari, la vera prova di fede, è la pace! Se credete con tutto il vostro cuore, porterà pace alla vostra coscienza ed anima. Cosicché, quando venite alla tavola del Signore e partecipate al calice, potete dire, “io so di essere salvato, perdonato, curato, perché credo nel sangue. Mi fido di esso!”

  • 2) Il sangue di Gesù ci viene spruzzato tramite le predicazioni dello Spirito Santo.

Quando sentite che Cristo e il suo sangue vengono esaltati in una predicazione dello Spirito Santo, sappiate che vi è aspersione di sangue!

Quando Filippo predicò il Vangelo all’eunuco, il cuore di quell’uomo era rapito dalla Parola di Dio. Immediatamente supplicò di essere battezzato. Filippo gli disse:

“Se tu credi con tutto il cuore, lo puoi”. Ed egli rispose, dicendo: “Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio” (Atti degli Apostoli 8:37).

Così come ogni volta che prendete a cuore la predica  dello Spirito Santo, piangendo, “Signore per favore, dammi tutta la tua verità” – per via della fede sei asperso dal Sangue.

UNA DOMANDA

A questo punto, vi domanderete, “Come faccio a sapere se il sangue è stato applicato al mio cuore?” Ecco tre modi per capirlo:

  1. Se sei disposto a camminare nella luce e a permettere allo Spirito Santo di smascherare tutte le tenebre che sono dentro di te, saprai che sei stato spruzzato.

(1 Giovanni 1:7).Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato”

. Se cammi nella luce”. Se ami la Sua luce, è un segno sicuro che sei stato asperso!

  1. Se ti afferri al potere e autorità del sangue di Cristo quando sei sotto gli attacchi del nemico, sappi che sei stato asperso.

Quando coloro che non sono stati aspersi col sangue di Cristo vanno incontro a problemi, ricorrono ai migliori amici, consiglieri oppure passano la vita in condanne e timori. Ma chi è spruzzato col sangue immediatamente si rialza .

UN FALSO INSEGNAMENTO

Sentiamo spesso usare la frase “supplicare il sangue”   “adorare il preziosissimo sangue “

ecc. Ma questi termini non li troviamo nella Sacra Scrittura .

Credo che il nostro atteggiamento debba essere più forte di cosi’.

Siamo guerrieri 

acquistati col sangue,

salvati col sangue,

     più che vincitori attraverso Gesù Cristo!

 Proclamo la vittoria del sangue di Gesù!

Sono lavato nel sangue,

giustificato nel sangue

 protetto nel sangue 

riscattato nel sangue.

E io proclamo la vittoria del sangue di Gesù!”

  1. Quando siete talmente sicuri della purificazione, della potenza giustificante del Sangue al punto che la coscienza non può più condannarvi, potete sapere che siete stati spruzzati.

CHE COSA È LA COSCIENZA?

E’ LA PARTE SPIRITUALE CAPACE DI PERCEPIRE LA COLPA  O LA GIUSTIZIA

 

QUANDO E’ ALIMENTATA DALLA PAROLA DI DIO RICONOSCE IL PECCATO

 

Romani 2:15  essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda.

Giovanni 8:7 a 9 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo

QUESTO ACCADE QUANDO NELLA COSCIENZA C’E’ LA PAROLA VIVENTE

 

LA COSCIENZA SI PUÒ INQUINARE E CORROMPERE QUANDO NON E’ ALIMENTATA DALLA PAROLA DI DIO

Tito 1:15 Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure. 16 Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.

UNA COSCIENZA CORROTTA

Romani 1:28-32 . “E siccome non si sono curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, essendo essi ricolmi d’ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, d’omicidio, di contesa, di frode, di malignità; de­latori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, in­ventori di mali, disubbidienti ai genitori, insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non sol­tanto le fanno, ma anche approvano chi le commette” .

La coscienza la  possiamo chiamare il magazzino dell’anima, li ci va tutto ciò che noi udiamo, vediamo , tutto ciò che viviamo durante la giornata e negli anni. Nella coscienza ci vanno anche i peccati,

li chiameremo dormienti, cioè ancora non elaborati dalla mente, quindi il peccato non manifestato, la Bibbia li chiama peccati occulti, nascosti e quindi involontari , non commessi :

 

Salmo 19:12 12 Chi conosce i suoi errori?

Purificami da quelli che mi sono occulti.

13 Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari,e fa’ che non prendano il sopravvento su di me;

NOTA :

IL CREDENTE CHE SI FA VINCERE DALLA CONCUPISCENZA

Giacomo 1:13 Nessuno, quand’è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

 

NOTA : IL CREDENTE CHE VINCE IL PECCATO

Eb 12:1 Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. 3 Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo.

Paolo scrisse che non aveva coscienza di nessuna colpa per se stesso, ma che questo non lo giustificava. (1 Corinzi 4:4)

1Cor 4:1 Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. 3 A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. 4 Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Questo significa, che lui aveva una coscienza pulita, ma sapeva ancora che c’erano aree nella sua vita che non erano perfettamente nella luce di Dio ecco perché dice  “  non per questo però sono giustificato

Era richiesto di più che una coscienza pulita per essere completamente salvato.

(Ebrei 10:19 a 22 19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura

Atti 24:16 Per questo anch’io mi esercito ad avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini.

 

LE DUE FACCE DELLA COSCIENZA

La vostra coscienza fa un lavoro diabolico quando non vi scuote o non vi incida all’obbedienza del Vangelo.

E fa un’opera malvagia anche quando vi condanna inutilmente, vi accusa e vi ricorda costantemente di come avete sbagliato verso Dio, causando depressione , timore e sensi di colpa

Ma quando riposi completamente nella purificazione e nel potere del sangue di Gesù , essa non ti accuserà più, ma invece opererà correttamente. Cosi quando il diavolo sorgerà con accuse diaboliche, la tua coscienza proclamerà la vittoria del Sangue!

Una coscienza pacifica è un segno che siete stati spruzzati col Suo sangue!

  1. Quali sono i benefici che vengono dal sangue di Gesù,
    una volta che il nostro cuore è stato spruzzato?

  • 1) Il sangue di Gesù ci ha liberato dal peccato e dal potere delle tenebre.

“In cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7).

Non siamo più sotto condanna o timori.

Molta gente è stata riscattata e liberata dal Sangue  ma non lo sanno perché vivono in condanna e timore. Hanno fede in Dio, ma non hanno ancora assaggiato la gloria di essere giustificati dal sangue.

Tutto è compiuto , “Tutto è pagato.” Non hai più debiti con Dio, i peccati sono già stati perdonati, pagati in pieno! Dobbiamo entrare in questa conoscenza attraverso la fede per poter avere i benefici : cioè la pace con Dio!

  • 2) Il sangue di Gesù ha acquistato tutta la chiesa di Dio.

“Badate a voi stessi e prendetevi cura di tutti i credenti: il gregge del Signore che egli ha comprato col proprio sangue. Lo Spirito Santo vi ha dato l’incarico di pastori per guidare la sua chiesa”

(Atti degli Apostoli 20:28).

La chiesa di Cristo non è in vendita! Dimenticate l’idea che satana possa abbatterla. Non incrociate le braccia e non lamentatevi dicendo: Oh, no, la chiesa andrà all’inferno.” No  andrà in Paradiso! Perché? è stata comprata dal sangue per l’eternità!

  • 3) IL SANGUE DI GESÙ ABBATTE TUTTI I MURI.

13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. 14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia (Efesini 2:13-14).

Siamo tutti uno in Cristo una chiesa spruzzata dal sangue. Come coloro che sono spruzzati dal sangue non hanno mura, perché esse sono state abbattute , il sangue di Gesù ci ha avvicinati a Dio

  • 4) IL SANGUE CI HA SANTIFICATI.

“Se, invece, viviamo nella luce, come fece Gesù Cristo, abbiamo una comunione reciproca fra di noi, e il sangue di Gesù, Figlio di Dio, ci purifica da ogni peccato” (1 Giovanni 1:7).

1Corinzi 6:11E “ tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!

1Corinzi 1:2“ alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro:

Questo dovrebbe mettere un gran sorriso di fede sui vostri volti. Siete santificati – spruzzati e purificati! È un’opera continua dello Spirito.

5) IL SANGUE VINCE SATANA E LO METTE IN FUGA.

(Apocalisse 12:10 a 12c).10 Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. 11 Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte. 12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo».

Cos’è la testimonianza? È semplicemente questo: “Io credo nel sangue! Testimonio della prevalente, vittoriosa potenza del sangue di Gesù – e proclamo la sua totale vittoria !”

Se vuoi vincere il diavolo,lo puoi fare per mezzo del sangue dell’Agnello e proclama la completa vittoria!

  • 6) Il sangue ci da accesso alla presenza del nostro Padre Celeste – senza rimproveri.

(Ebrei 10:19).Così, fratelli, ora abbiamo piena libertà di entrare nella presenza di Dio per mezzo del sangue di Gesù”.

Dobbiamo venire al Padre coraggiosi senza timori!

  1. Cosa si aspetta da noi Dio una volta che siamo stati
    spruzzati col sangue di Gesù?

Siamo obbligati in qualche modo da questa aspersione? Si  tantissimo! Se siamo stati spruzzati dal sangue di Gesù, ci vengono comandate due cose da fare:

  1. Dobbiamo vivere nella pace – e non dubitare più!

Quando Mosè spruzzava il sangue su i peccatori Israeliti, essi non dubitavano mai di essere stati perdonati e accettati da Dio. Credevano nell’aspersione!

Il sangue che ci viene spruzzato oggi non è di animali, ma di Cristo, L’Agnello di Dio. Ma di certo non dobbiamo dubitare , siamo stati perdonati, e accettati da Dio

Credevano nell’aspersione

2) Dobbiamo lodare Dio con un cuore pieno di gratitudine – senza mai dubitare!

  • Siamo chiamati a ringraziare Dio per il prezioso sangue di Gesù, con alte lodi:

  • “E non è tutto, adesso possiamo rallegrarci anche per il nostro Signore Gesù Cristo che ci ha riconciliati(Romani 5:11).

  • “Rallegratevi nell’Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia voi tutti, retti di cuore” (Salmi 32:11).

  • “Beato il popolo che conosce il grido di giubilo” (Salmi 89:15).

  •  “Io mi rallegrerò grandemente nell’Eterno la mia anima festeggerà nel mio DIO, perché mi ha rivestito con le vesti della salvezza, mi ha coperto col manto della giustizia, come uno sposo che si mette un diadema, come una sposa che si adorna dei suoi gioielli” (Isaia 61:10).

Proclama la vittoria del sangue di Gesù nella tua vita. E comincia a lodarLo per le promesse del grande giorno di redenzione che sta per arrivare.

LEZIONE 5

Lo Spirito Santo ( conosciuto nel vecchio Testamento come lo Spirito di Dio )  lo vediamo per la prima volta nella Genesi , alla creazione come colui che vegliava e gestiva la terra

Genesi 1: 1

Sempre nel Vecchio testamento lo vediamo come unzione sopra i profeti , sopra i re , sopra i Giudici ( i magistrati ) lo Spirito di Dio era importante :

 Sui profeti : permetteva ai profeti di portare al popolo il  

                      messaggio di Dio al popolo

Sui re e sui Giudici : lo Spirito di Dio li guidava dando

                                     intelligenza e sapienza per governare

Molti uomini nel Vecchio Testamento hanno avuto vittoria con l’aiuto dello Spirito di Dio .

 

                       ALCUNI ESEMPI

DEL SEGRETO DELLA VITTORIA PER MEZZO DELLO SPIRITO DI DIO 

(Giudici 6:12 a 16 )

12 L‘angelo del SIGNORE gli apparve e gli disse: «Il SIGNORE è con te, o uomo forte e valoroso!» 13 Gedeone gli rispose: «Ahimè, mio signore, se il SIGNORE è con noi, perché ci è accaduto tutto questo? Dove sono tutte quelle sue meraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: “Il SIGNORE non ci ha forse fatti uscire dall’Egitto?” Ma ora il SIGNORE ci ha abbandonati e ci ha dati nelle mani di Madian». 14 Allora il SIGNORE si rivolse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?» 15 Egli rispose: «Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». 16 Il SIGNORE gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».

Giudici 6:33 Tutti i Madianiti, gli Amalechiti e i popoli dell’oriente si radunarono, attraversarono il Giordano e si accamparono nella valle di Izreel. 34 Ma lo Spirito del SIGNORE rivestì Gedeone, il quale suonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche dei messaggeri in tutto Manasse, invitandolo a seguirlo; mandò dei messaggeri nelle tribù di Ascer, di Zabulon e di Neftali, e anche queste salirono a incontrarli.

Incoraggiato dalla promessa del Signore e dai segni di conferma, Gedeone accettò l’incarico. I 32.000 uomini schierati al suo fianco non bastavano per combattere i 135.000 Madianiti;  (Giudici 8:10 )

agli occhi di Dio, però, l’esercito di Gedeone era “troppo numeroso” (Giudici 7:2 ). La prova di coraggio ne eliminò 22.000,

Restarono  10.000 formando una schiera “ancora troppo numerosa” ( Giudici 7:4). La prova dell’acqua da bere fu superata solo in 300 uomini zelanti e disciplinati. Ora Gedeone era numericamente  inferiore e  Invece di armarli con mezzi potenti, Dio ordinò che fossero equipaggiati con fragili brocche, torce infiammate e semplici trombe. Si potrebbe escogitare una strategia militare più assurda? Tuttavia, gli uomini ubbidienti e selezionati da

Dio prevalsero: “… tutti quelli dell’accampamento si misero a correre, a gridare, a fuggire” ( Giudici 7:21).

QUALE ERA LA VITTORIA PER GEDEONE ?

Giudici 6: 34 Ma lo Spirito del SIGNORE rivestì Gedeone..

SANSONE Guardiamo adesso ad un altro uomo della Bibbia:

Giudici 14:5-6 “Sansone investito dallo Spirito del Signore senza avere nulla in mano, squartò il leone come si squarta un capretto”.

Giudici 15:14 Sansone contro i Filistei: “Quando giunse a Lechi, gli si fecero incontro i Filistei con grida di vittoria. Ma in quel momento lo Spirito del Signore investì Sansone, le funi che gli legavano le braccia si spezzarono come il lino bruciacchiato e i legami caddero dalle sue mani”.

LO SPIRITO SANTO: E’ LO STESSO ALLORA COME OGGI

ANCORA OGGI LO SPIRITO SANTO VUOLE DARE VITTORIA AI FIGLI DI DIO

VITTORIA PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO

La via della vittoria: Puoi sperimentare la vittoria sottomettendo il tuo spirito allo Spirito Santo. Egli ti guiderà alla vittoria, non verso fallimenti o sconfitte.

Nel libro dei  Numeri 9, leggiamo della nuvola che scendeva e copriva il tabernacolo nel deserto. Questa nuvola rappresentava la costante presenza di Dio presso il Suo popolo. E per noi oggi, la nuvola serve come tipo dell’opera dello Spirito Santo nelle nostre vite. In questi versetti vediamo la totale sottomissione di Israele verso lo Spirito di Dio

LA TUA VITTORIA E’ BASATA SULLA TOTALE SOTTOMISSIONE ALL’OPERA DELLO SPIRITO SANTO :

 Numeri 9:16 Avveniva sempre così: la nuvola copriva il tabernacolo e, di notte, appariva come un fuoco. 17 E tutte le volte che la nuvola si alzava dalla tenda, i figli d’Israele si mettevano in cammino e si accampavano dove si fermava la nuvola. 18 I figli d’Israele si mettevano in cammino all’ordine del SIGNORE e si accampavano all’ordine del SIGNORE. Rimanevano accampati tutto il tempo che la nuvola restava ferma sul tabernacolo. 19 Quando la nuvola rimaneva per molti giorni sul tabernacolo, i figli d’Israele osservavano la prescrizione del SIGNORE e non si movevano. 20 Se avveniva che la nuvola rimanesse pochi giorni sul tabernacolo, all’ordine del SIGNORE rimanevano accampati e all’ordine del SIGNORE si mettevano in cammino. 21 Se la nuvola si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, si mettevano in cammino; o se dopo un giorno e una notte la nuvola si alzava, si mettevano in cammino. 22 Se la nuvola rimaneva ferma sul tabernacolo due giorni o un mese o un anno, i figli d’Israele rimanevano accampati e non si movevano; ma, quando si alzava, si mettevano in cammino. 23 All’ordine del SIGNORE si accampavano e all’ordine del SIGNORE si mettevano in cammino; osservavano la prescrizione del SIGNORE, secondo l’ordine trasmesso dal SIGNORE per mezzo di Mosè.

 La tua vittoria basata sulla Bibbia:

IL PIANO DI DIO PER LA TUA VITA

Gesù è stato vittorioso sulla Croce. Nel Suo nome puoi essere vittorioso. Ora hai bisogno di capire in che modo questa vittoria può essere applicata alla tua vita.

1° Tessalonicesi 5:23-24). L’apostolo Paolo prega: Or il Dio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo”.

Il Signore vuole che tu vivi nella fede e nella vittoria. Il Suo scopo è di  rendenderti puro come Gesù nello spirito, nell’anima, nel corpo e Questi non sono tre obiettivi separati, ma parti diverse di un grande  disegno che Egli ha per la tua vita:

Egli vuole che tu viva per la fede in Gesù.

Egli vuole che tu viva nella vittoria.

Egli vuole che tu viva nell’amore per Dio e per il prossimo: con una  

       fede operante attraverso l’amore.

Egli vuole che santifichi il tuo spirito, la tua  anima e il tuo corpo,. Egli vuole mantenerti irreprensibile ai Suoi occhi. questo è il piano

       di Dio per tutti i cristiani.

Egli ci chiama a diversi ministeri ma tutti nell’ambito di uno stesso disegno. Vedere come questo piano  si realizzerà nella tua vita è importante per capire le diverse funzioni del tuo spirito, della tua anima e del tuo corpo.

            PRIMA DELLA TUA NUOVA NASCITA

Prima che tu divenissi un cristiano, “vivevi secondo la carne“,

la tua anima e il tuo corpo agivano in modo indipendente da Dio.

L’anima  è costituita da tre diverse entità:

 

La mente che include la tua ragione e il tuo intelletto.

Le emozioni e i sentimenti.

La volontà e la coscienza : è la tua capacità di prendere decisioni     

                                               e di operare

Prima di diventare un cristiano avevi le tue proprie idee su qualsiasi cosa, compreso Dio. Queste idee erano il fondamento della tua personalità e quindi influenzavano le tue scelte di comportamento. Poteva non esserci alcun riferimento a Dio in tutto il tuo pensiero sebbene credessi nella Sua esistenza.

O forse prendevi parte a culti di adorazione a Dio, ma senza godere di una tua personale relazione con Gesù.

 

Finché non hai fatto l’ esperienza della nuova nascita, la tua mente non era sottomessa allo Spirito di Dio, né poteva essere informata della Sua volontà e dei Suoi scopi. Le diverse funzioni dell’ anima sono interdipendenti e si influenzano a vicenda. Così, per esempio, qualsiasi cosa succede nella mente influenza le emozioni. Se qualcuno pensa negativamente di sé stesso, egli avrà sensazioni negative e prenderà decisioni negative con la sua volontà. Quindi il suo comportamento sarà negativo. Prima della tua nuova nascita vivevi probabilmente guidato in larga misura dai tuoi sentimenti. Facevi ciò che ti andava di fare e tentavi di evitare ciò che non volevi fare. Eri soggetto al modo in cui gli altri ti guardavano e ti trattavano. Nutrivi sentimenti di amarezza, di rancore e d’ offesa. Forse vivevi una vita immorale cercando la soddisfazione dei tuoi desideri. Può darsi che fossi coinvolto in affari poco chiari. Forse cercavi di condurre una “buona” vita ma con atteggiamenti molto liberali.

Poiché la tua mente era condizionata dalle tue idee e dai tuoi modi di pensare, e siccome la tua vita era largamente influenzata dai tuoi sentimenti, usavi la tua volontà per compiacere esclusivamente a te stesso e per fare esattamente ciò che pensavi giusto secondo il tuo discernimento. Ti comportavi in maniera del tutto indipendente dalle direttive di Dio. Questo è il modo di vivere della maggioranza delle persone. Tuttavia non è il modo di condursi che Dio desidera per i Suoi figlioli.

LA NUOVA NASCITA CAMBIA LE COSE

Quando hai fatto esperienza della nuova nascita sei diventato un cristiano per mezzo della fede in Gesù Cristo. In quel momento è avvenuto qualcosa di forte nel tuo spirito.

Lo Spirito Santo ti ha dato la vita spirituale.

Prima della nuova nascita tu avevi uno spirito umano, ma era come morto a tutti gli scopi e alle intenzioni dello Spirito di Dio. Non influenzava minimamente la tua vita in una direzione positiva. Vivevi una vita spirituale umanizzata, piuttosto che una vera vita spirituale.

Gesù disse: “Dio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità” (Giovanni 4:24). Dio comunica con noi spiritualmente. Puoi udire la Sua voce e ricevere le Sue rivelazioni nel tuo spirito piuttosto che nella tua mente. Con la tua mente puoi apprezzare e capire ciò che Dio ti dice. Ma è nel tuo spirito che puoi ricevere le rivelazioni.

Vi sono molti modi in cui ciò può accadere. Spesso succede mentre leggi la Bibbia. Può succedere anche mentre leggi un libro spirituale, ascolti un sermone o durante una conversazione. Improvvisamente qualcosa si illumina dentro di te e comprendi di aver sentito il Signore. Così, quando sei stato vivificato spiritualmente, Dio ha potuto incominciare a mostrarti le Sue direttive per la tua vita. Lo Spirito Santo ha potuto operare attraverso il tuo spirito per influenzare la tua anima.

L’ANIMA E LO SPIRITO

Il Signore vuole che la tua mente sia sottomessa al Suo pensiero.

Il Signore vuole che i tuoi sentimenti siano guidati dal Suo Spirito.

Il Signore vuole che la tua volontà sia sottomessa alla Sua volontà.

Se la tua anima è sottomessa al Signore, lo Spirito Santo potrà sgorgare dal tuo corpo come fiumi d’acqua viva. E’ così che Gesù descrisse l’ opera dello Spirito nei credenti. (Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ANIMA E IL CORPO CHE AGISCONO MODO DIVERSO IN DUE CATEGORIE DI PERSONE

                                                              

L’anima e il tuo corpo che agiscono indipendentemente da Dio

Manifestano il proprio Io

Lo Spirito Santo non può guidare il tuo corpo senza la spontanea collaborazione dell’anima. Quando l’ anima è sottomessa allo Spirito Santo puoi manifestare la nuova vita nel tuo corpo.

Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne

Galati 5:24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.

Romani 13:14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri

Senza questa cooperazione agirai secondo le tue naturali inclinazioni e sensazioni e inevitabilmente rattristerai il Signore.

Il termine “carne” nel Nuovo Testamento non fa riferimento solo al corpo fisico, ma al modo in cui anima e corpo agiscono

indipendentemente da Dio. Questa è la vita che vivevi prima della nuova nascita. ma non è la vita che devi vivere oggi. Se allontani la tua anima dall’influenza dello Spirito scegliendo di compiacere te stesso piuttosto che il Signore, la conseguenza sarà uno spirito abbattuto. Il tuo spirito si sentirà depresso. Dio non ti ha tolto il Suo Spirito, ma non può operare in te, né manifestare in te  la Sua vita, nella maniera che Egli desidera.

IL MANDATO DI DIO

Questo è il mandato di Dio per la tua vita:

La tua anima sottomessa allo Spirito Santo, affinché fiumi

                                          d’acqua viva possano fluire nella tua vita.

La tua mente sottomessa allo  Spirito Santo. Ciò significa vivere secondo la Parola di Dio.

Romani 12:2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà

Efesi 4:23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente

 

 

Il tuo pensiero sottomesso allo Spirito Santo , conosce la Sua verità rivelata per mezzo delle Scritture.

Le tue emozioni sottomesse allo Spirito di Dio. Poiché tu vuoi essere gradito a Lui, non permetti ai tuoi sentimenti di dominarti; lasci che lo Spirito guidi i tuoi sentimenti. Non permetterai che i tuoi sentimenti si oppongano agli scopi di Dio e influenzino così le tue La tua volontà è sottomessa ai Suoi scopi così come sono rivelati nella  Sua Parola. Vuoi vedere la Sua Parola manifestata nella tua vita Lo Spirito di Dio non può influenzare il tuo pensiero, i tuoi sentimenti e la tua volontà a meno che non ti sia consacrato a Lui. Soltanto allora farai le scelte appropriate e darai una guida corretta al tuo corpo.

Se nella vita del credente non c’è una totale sottomissione allo Spirito Santo, il mandato di Dio per la tua vita è spezzato, può accadere che lo Spirito Santo si ritiri dalla vita  di quel credente

 

Giudici 13 Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del SIGNORE investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama.

14 Lo Spirito del SIGNORE si era ritirato da Saul; e uno spirito cattivo, permesso dal SIGNORE, lo turbava. 15 I servitori di Saul gli dissero: «Ecco, un cattivo spirito permesso da Dio ti turba.

 

Salmo 51:11 Non respingermi dalla tua presenza

e non togliermi il tuo santo Spirito.

Lo Spirito Santo può essere vittorioso nella tua vita soltanto se sei disposto a sottometterti a Lui. Tu non vincerai mai con le tue proprie forze, ma solamente mediante la sottomissione al Signore. La fede non può esprimersi in modo appropriato senza questa sottomissione. Questa non è sottomissione agli uomini, ma al Signore stesso e all’ integrità della Sua Parola di verità. Il cammino di Gesù fu segnato da continue vittorie perché viveva in perfetta fede. Questa fede era espressa in una vita vissuta nella più totale sottomissione alla volontà del Padre Suo. (Giovanni 6:38). “Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato”

 

Tu puoi vivere una vita di fede ed essere vittorioso solamente se segui Gesù. Egli ti guiderà lungo la via della sottomissione alla volontà di Dio e dell’obbedienza alla Sua Parola. Solo in questo modo il tuo spirito, la tua anima e il tuo corpo possono essere mantenuti sotto la signoria di Gesù e sotto l’influenza del Suo Spirito Santo. Coloro che provano a vivere per fede senza una tale sottomissione, saranno con ogni probabilità delusi, non importa quante volte avranno rivendicato le promesse di Dio.

La tua chiave per una vita vittoriosa: Sottometti la tua anima , la tua mente, le tue emozioni e la tua volontà allo Spirito di Dio.

VITTORIA PER MEZZO DELLA PAROLA DI DIO

La via della vittoria: Una vita di fede è basata sull’obbedienza alla Parola di Dio. Vivere  secondo la Sua Parola è vivere vittoriosamente.

La vittoria basata sulla Bibbia: E’ lo Spirito che vivifica; la carne non serve a nulla; le Parole che vi ho dette sono Spirito e vita

(Giovanni 6:63).

GESU’ E’ LA PAROLA

 

Giovanni al capitolo 1  inizia il suo Vangelo parlando della Parola, ma non spiega subito chi o cosa sia. La parola è l’unita minima della frase, che usiamo per comunicare con gli altri. Ma Giovanni qui non

sta parlando del linguaggio, bensì di una Persona.

Questa Persona e il Signore  Gesu Cristo, il Figlio di Dio. Dio si è pienamente manifestato all’umanità nella Persona del Signore Gesù. Venendo

sulla terra, Cristo ci ha perfettamente rivelato la natura di Dio. Morendo per noi sulla croce, ci ha comunicato quanto Dio ci ama. Dunque, Cristo è la Parola vivente di Dio rivolta all’uomo,

l’espressione dei pensieri di Dio.

 

 

LA PAROLA NELL’ETERNITÀ E NEL TEMPO

 

1): Giovanni 1:1a  5 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio

 

 1:1 Nel principio era la Parola. La Parola non ebbe un inizio, ma esiste dall’eternità. Per quanto indietro la mente umana riesca ad arrivare, il Signore Gesù è sempre esistito. Non fu mai creato ne ebbe mai un inizio . l

 

 

La Parola era con Dio. Aveva una personalità separata

e distinta. Non era un’idea, un pensiero, una vaga riflessione, ma una Persona reale che viveva con Dio, e la Parola era Dio.

Non solo dimorava con Dio, ma essa stessa era Dio.

La Bibbia insegna che c’e Dio e che ci sono tre Persone nella Deità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Tutte e tre le Persone sono Dio. In questo versetto sono menzionate due Persone

della Deità: Dio Padre e Dio Figlio.

 

2) Gesù è la Parola di Dio. Mediante questa Parola Egli ha creato tutto.

 

Giovanni 1: 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

 

 

1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei. Non solo Cristo non fu creato, ma e egli stesso è il Creatore di ogni cosa.

Quindi è il Creatore dell’umanità, degli animali, della terra, dei corpi celesti, degli angeli, di ogni cosa, visibile o invisibile

che sia.

Infatti senza di lei [Cristo, la Parola] neppure una delle cose fatte è stata fatta. Non vi sono eccezioni: tutto

ciò che e stato fatto, l’ha fatto la Parola: Cristo. In qualità di Creatore egli è, naturalmente, superiore a qualsiasi cosa che

egli abbia creato. Tutte e tre le Persone della Deità furono coinvolte nell’opera della creazione:

(Genesi  1:1)

“Dio creo i cieli e la terra”

(Genesi 1:2).                                           

lo Spirito di Dio aleggiava

sulla superficie delle acque”

(Colossesi 1:16).

“Tutte le cose sono state create per mezzo

di lui [Cristo] e in lui”.

 

 

                                 Riferimenti

Salmo 33:6  I cieli furono fatti dalla parola del SIGNORE,

e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca

 

Giovanni 1:10   Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto

 

Efesi 3:9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio

Colossesi 1: 13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. 19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli

Eb 1:1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.

 

3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi

 

Ebrei 11:3  Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti.

 

Apocalisse 4:2 Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c’era uno seduto. 3 Colui che stava seduto era simile nell’aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c’era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo.

4 Attorno al trono c’erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d’oro sul capo.

5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni.

Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio. 6 Davanti al trono inoltre c’era come un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro. 7 La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la terza aveva la faccia come d’un uomo e la quarta era simile a un’aquila mentre vola. 8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt’intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene».

9 Ogni volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».

 

 

LA PAROLA E’ LA VITA : Giovanni 1:4

1:4 In lei era la vita. Ciò non significa semplicemente che Cristo possedeva la vita, ma che era, ed è, la fonte della vita.

e la vita era la luce degli uomini 5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta

   L’UOMO NON ACCETTA LA LUCE

 

Giovanni 3:19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».

QUESTA PAROLA SI È FATTA CARNE E HA VISSUTO UN TEMPO IN MEZZO A NOI.

Così quando Gesù parla, il Padre parla per mezzo del Suo Figliolo, rivelandoci verità eterne. Le parole di Gesù sono spirito, vita e verità: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4).

afferma nella Sua Parola. Le Sue parole saranno una costante sorgente di vita per te e fondamenta su cui costruire la tua vita.

 

 

 

 

 

 

 

LA ROCCIA E LA SABBIA

Luca 6:46 «Perché mi chiamate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia. 48 Assomiglia a un uomo il quale, costruendo una casa, ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta un’alluvione, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto smuoverla perché era stata costruita bene.

 

49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, assomiglia a un uomo che ha costruito una casa sul terreno, senza fondamenta; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la rovina di quella casa è stata grande».

Gesù narrò la parabola dell’uomo che costruì la sua casa sulla roccia e di un altro che costruì sulla sabbia. Colui che costruì sulla roccia udì la parola di Dio e la mise in pratica. L’ altro udì ciò che Dio aveva detto ma non ubbidì.

Verso 48 L’uomo che aveva ubbidito sperimentò la vittoria quando venne la tempesta. Fu in grado di opporre resistenza a tutte le difficoltà che gli piombarono addosso.

Verso 49 L’ altro, che aveva costruito sulla sabbia, aveva udito ciò che Dio aveva detto, ma non aveva ubbidito. Subì la perdita della sua casa nella tempesta.

Se vuoi essere un uomo o una donna di fede, devi applicare la Parola di Dio alla tua vita. Non ha senso possedere una Bibbia, leggerla e persino affermare di credere in ciò che vi è scritto, se non sei disposto a metterla in pratica.

Chi vive la Parola di Dio nella sua vita sarà vittorioso. La fede non è conoscere una serie di promesse e rivendicarle per te stesso. Queste promesse sono parte integrante del patto che Dio ha fatto con i Suoi figli. Egli onorerà certamente la Sua parte di patto e ti benedirà riccamente. Egli si aspetta che tu realizzi la parte del patto che ti riguarda:

vivere secondo la Sua Parola nella potenza del Suo Spirito. Questo può essere attuato solo per mezzo della fede. L’uomo di fede si rende conto che tutta la rivelazione della Parola di Dio è per lui. Egli non può scegliere ciò che predilige. Vi sono parole a cui si deve obbedire e promesse da accettare. Entrambe si integrano.

Dio vuole che tu sia in grado di affrontare qualsiasi tempesta che si abbatta su te, qualsiasi difficoltà incontri. Fede e obbedienza costruiscono la via della vittoria: ascoltare Dio, credere in ciò che Egli dice e metterlo in pratica.

VIVERE LA PAROLA

PERCHE’ VIVERE LA PAROLA ?

 

1) Perchè è ispirata da Dio , quindi è divina e profetica

  

1° Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a

insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,

 

2 Pietro  1:19 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori

 

2) Perché da discernimento

Eb 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

 

NOTA FACOLTA’ : Per facoltà  la filosofia intende genericamente le potenzialità intellettive e psichiche dell’uomo di arrivare a capire fatti conoscitivi e provare sentimenti. 

 

 

3) Giudica is sentimenti e i pensieri….

Ebrei 4:12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.

 

 

4) LA Parola è una lampada

Sal 119:105 La tua parola è una lampada al mio piede

e una luce sul mio sentiero.

5) La Parola di Dio: sorgente di gioia

Salmo 1 , Salmo 119:77

6) La parola ci rende vittoriosi  e prudenti

Giosuè 1: 5 Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. 6 Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. 7 Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. 8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. 9 Non te l’ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai».

 

POI LA PAROLA E’ : VERITA’ CIBO ,LATTE PER CRESCERE

 

 

Le parole di Gesù sono la risposta a tutte le necessità.

E’ mediante le Sue parole che i credenti sono resi liberi:

(Giovanni 8:31-32).”Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.

– Per essere veramente discepoli di Gesù bisogna perseverare nella sua parola.
– Mediante la perseveranza nella sua parola si giunge alla conoscenza della verità.
– La conoscenza della verità produce la conquista della libertà.

Molti cristiani cercano libertà e indipendenza dai loro problemi e dalle loro necessità per mezzo di sofisticate tecniche di ministero o di preghiera. Ma soltanto la parola di verità di Gesù e le cose che ha fatto liberano veramente le persone.

Gesù dice che lo Spirito Santo ci guiderà in tutta la verità.

Giovanni 16:13-14.  “Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’ annunzierà”

Giovanni 14:26. Lo Spirito Santo “v’ insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto” Neanche lo Spirito di Dio agisce indipendentemente. Il Suo scopo è rivelarci le parole di Gesù affinché diventino rivelazione per i nostri cuori. E’ solo in quel momento che riceviamo il dono della fede. E’ solo allora che siamo motivati a obbedirGli e siamo messi in grado di agire secondo le Sue parole. Quando facciamo così, noi sperimentiamo la pace.

L’ incapacità di vivere la Parola di Dio conduce al conflitto interiore. Allora non abbiamo fiducia in Dio. Se preghiamo, dubitiamo sull’ esito delle nostre preghiere.

Il dubbio è un ostacolo alla fede e alla vittoria.

FEDE E RAGIONE Ebrei 11:1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.

 

Ci saranno molte circostanze nelle quali vorrai contraddire le Sue parole con la tua razionalità. Ci saranno occasioni in cui i tuoi sentimenti sembreranno totalmente opposti a ciò che Dio afferma. In questi casi dovrai scegliere se fare assegnamento sui tuoi senti-menti o credere alla verità. Questo è uno degli aspetti più importanti della vita di fede.

La tentazione di credere alla ragione naturale più che alla soprannaturale potenza di Dio, ti accompagnerà sempre.

La ragione limita il Signore nella tua vita; la fede sviluppa la Sua opera nella tua esperienza.

E’ più facile credere alla ragione che alla rivelazione. E’ più facile credere ai sentimenti che alla Parola. E’ più facile ascoltare i tuoi dubbi che il Signore.

Più facile, ma ingiusto. Questo è il punto di conflitto per molti cristiani. E’ molto più ragionevole credere in ciò che si può vedere, toccare o sentire. Ma la fede è credere a ciò che non si vede. Hai intrapreso il cammino che ti appare più facile o vivi per fede? Per un’ intera generazione i figlioli

d’Israele vagarono nel deserto perché, quando Mosè inviò le spie in avanscoperta nella Terra Promessa, dieci su dodici credettero a ciò che videro più che alle promesse che Dio aveva fatto loro. Esse seguirono i loro timori invece di affidarsi alla fede. Solo Giosuè e Caleb prestarono ascolto al Signore e credettero alle Sue parole. A Giosuè fu accordato il privilegio di guidare il popolo verso la sua eredità. Ma coloro che diedero ascolto alle proprie paure perirono nel deserto. Per loro, promesse e aspirazioni rimasero incompiute. Dio non si oppone alla razionalità; Egli va oltre il.

Isaia 55:8 a 9 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

né le vostre vie sono le mie vie»,dice il SIGNORE.

9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così sono le mie vie più alte delle vostre vie,

e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

                                        NOTA

I Suoi pensieri e le Sue vie sono più elevati dei nostri pensieri e delle nostre vie. Non limitare l’opera di Dio con la tua ragione. Se Dio dice una cosa e tu ne dici un’ altra, qualcuno deve aver torto !

Tutte le volte che contraddici il Signore puoi essere certo che è Lui ad aver ragione. Egli non muterà la Sua Parola per adattarla al tuo ragione e ai tuoi sentimenti. Sono le tue idee e i tuoi atteggiamenti che devono cambiare e adattarsi alla Sua verità.

Molti cristiani non fanno l’ esperienza di una vita vittoriosa perché scelgono di credere in loro stessi e di affidarsi di più a ciò che pensano o temono, piuttosto che concordare con la rivelazione della verità di Dio e delle Sue promesse rivelate nella Sua Parola. Devi decidere se credere a ciò che Dio afferma oppure affidarti al tuo proprio discernimento.

Per l’uomo o per la donna di fede non vi può essere alcun compromesso su questo punto. Non puoi mescolare un po’ della Parola con il tuo discernimento e aspettarti di vedere grandi cose da Dio. La tua mente ha bisogno di sottomettersi al Suo Spirito. Allora Egli ti rivelerà la verità.

Ascolta la verità. Credi alla verità. Obbedisci alla verità.

L’uomo saggio costruì sulla roccia. Se sei savio ascolterai atten-tamente il Signore e metterai in pratica le Sue parole. Se d’ altra parte scegli di essere stolto, potrai ascoltare ciò che Egli ti dice ma fare affidamento invece sulla tua propria “saggezza”. Allora costruirai la tua casa sulla sabbia e non potrà resistere alle tempeste della vita. Sarai saggio o stolto?

La tua chiave per una vita vittoriosa: Metti in pratica la Parola di Dio.

VITTORIA SULLA MENTE

IL TERMINE MENTE è comunemente utilizzato per descrivere l’insieme delle funzioni superiori del cervello e sono : la coscienza  la sensazione, il pensiero, l’intuizione, la ragione, la memoria, la volontà. Sebbene molte specie animali condividano con l’uomo alcune di queste facoltà, il termine è di solito impiegato a proposito degli esseri umani. Molte di queste facoltà, rintracciabili a livello neurofisiologico nell’attività della corteccia cerebrale, danno forma nel complesso all’intelligenza.

IL TERMINE psiche ( Anima ) fa riferimento invece alla mente nel suo complesso e nella sua completezza

Proverbi 25:28
28
L’uomo che non ha autocontrollo,

è una città smantellata, priva di mura.

 

Le mura nelle città erano importantissime , esse proteggevano gli abitanti dagli attacchi nemici , intorno alle mura c’erano le porte che una volta chiuse , la città era al sicuro.

Ci fu un periodo che in Gerusalemme le sentinelle non vegliavano, i portinai non controllavano più l’ingresso e l’uscita delle persone e dei prodotti commerciali , il tempio era incustodito , i portinai non controllavano più l’ingresso , cosi Gerusalemme fu invasa dai Babilonesi che governarono per un periodo Gerusalemme mettendo gli idoli Babilonesi :

Nehemia 2:13 Uscii di notte per la porta della Valle, e mi diressi verso la sorgente del Dragone e la porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, quanto erano rovinate e come le sue porte erano consumate dal fuoco

Da notare che poi Nehemia quando riedificò Gerusalemme, tolse l’mmagine del dragone

Poi i Babilonesi  distrussero Gerusalemme e dal  il Tempio e portarono via anche gli utensili santificati per il culto Ebraico  :

Daniele 5:1 a 3

Da 5:1 Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza. 2 Mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che portassero i vasi d’oro e d’argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere. 3 Allora furono portati i vasi d’oro che erano stati presi nel tempio, nella casa di Dio, che era in Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere. 4 Bevvero il vino e lodarono gli dèi d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.

 

                     LA MENTE COME UNA CITTA’

Proviamo a paragonare la mente dell’uomo che non conosce Dio : essa è come una città aperta , priva di mura , quindi una città non controllata , un uomo che non ha autocontrollo della sua mente  in essa entra ogni cosa : desideri , passioni ecc.

 

Matteo 15:19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.

 

 

Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette

Colossesi 1:21 E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie

 

Nella natura umana ci sono 5 veicoli che comunicano con la mente 5 sensi 

sono quelle parti del corpo che con la loro attività, ci fanno conoscere ogni aspetto della realtà:

immagini delle cose,

suoni,

odori,

sapori

e com’è fatta una cosa.

Abbiamo perciò l’organo di senso (parte del corpo) e la sua attività, cioè la sua funzione (che cosa ci fa capire della realtà). I 5 sensi sono: vista, udito, gusto, tatto e olfatto.

Se i sensi non sono convertiti, riempiono la mente di qualsiasi cosa sana e corrotta ( influenze del principe delle tenebre )

Quando l’uomo si converte, con la nuova nascita , lo Spirito Santo santifica tutto l’essere ( la personalità ) corpo anima spirito

1Tessalonicesis 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Il credente impara a sviluppare le facoltà ( i sensi ) attraverso la Parola di Dio , per discernere il bene e il male

(  Ebrei 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

 

A questo punto il diavolo non può più prendere possesso della personalità del neo credente, perché Dio mette a disposizione l’intera armatura per combattere contro le insidie demoniache e la parte che protegge la mente è l’elmo della salvezza

Efesi 6:10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, 19 e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, 20 per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

 

Cosa era l’elmo ? nell’antichità quando inventarono l’armatura del soldato , si resero conto che la parte più vulnerabile  Era la testa , da qui l’invenzione dell’elmo , Paolo prende questa parte dell’armatura per farci capire che la nostra mente è vulnerabile più di ogni altra cosa .

PERCHÉ SI CHIAMA L’ELMO DELLA SALVEZZA ?

1 Tessalonicesi 5:8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e preso per elmo la speranza della salvezza.

salvezza nel suo significato più pieno: saremo per sempre liberi

dalla presenza stessa del peccato.

Da dove viene la Salvezza ? ( dal Vangelo : la parola di Dio )

Ecco perché Paolo alla lettera agli Efesi affianca la spada ( la parola ) all’elmo , SIGNIFICA CHE NELLA MENTE DEVE ABITARE SOLO LA PAROLA DI DIO E PROTEGGERLA .

NONOSTANTE TUTTO IL DIAVOLO TENTERA’ SEMPRE DI INFLUENZARE LA MENTE CON TENDENZE PECCAMINOSE .

ENTRIAMO NELLO STUDIO :

E’ nella nostra mente che si svolge una grande parte delle nostre battaglie spirituali sia contro satana e contro gli spiriti maligni e sia contro la carne e la nostra natura corrotta 

Infatti come già detto prima nella nostra mente possono esserci sia dei pensieri che provengono dal nostro cuore, tra cui ci sono anche pensieri malvagi che sono in abominio all’Eterno (cfr Matteo 7:21), e sia pensieri che provengono da spiriti maligni che ci attaccano del continuo con lo scopo di farci trasgredire la Parola di Dio.

 Gli spiriti maligni possono introdurre dei pensieri nella nostra mente che sembrano nostri. Questi pensieri introdotti da loro possono iniziare con la parola ‘io’ per farci pensare che il pensiero sia originato da noi stessi.

VITTORIA NELLA MENTE

La via della vittoria: Occupa la tua mente con le verità positive della Parola di Dio e sarai in grado di respingere, di rifiutare e di resistere a tutte le forze  negative, sperimentando la vittoria nella tua vita di pensiero. ( Filippesi 4:8 )

La vittoria basata sulla Bibbia:

(Romani 12:2). Non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà).

Dio vuole trasformare il nostro pensiero suggellandolo con  la Sua Parola nel nostro cuore mediante lo Spirito Santo.

                           MA

nello stesso tempo la mente è logorata da tre influenze negative :

IL MONDO.

LA TUA CARNALITÀ. ( IL PROPRIO IO )

IL DIAVOLO.

                                 NOTA

Il mondo che è intorno a noi è pieno di modi di pensare negativi, di idee e di credenze totalmente aliene alla fede cristiana. Dobbiamo tenerne conto affinché non ne rimaniamo influenzati.

GLI ATTEGGIAMENTI NEGATIVI, SIA VERSO I PROBLEMI SIA VERSO LE PERSONE, CREANO OSTACOLI  ALLA FEDE.

 

Quando i credenti reagiscono negativamente verso i problemi non fanno che manifestare la propria incredulità:

Si preoccupano del problema

Ne temono le conseguenze

Risentono della situazione.

Cedono alla necessità di trovare la soluzione

Accettano la malattia ma non vogliono combatterla  

             

QUESTO PUO’ ESSERE UN’INIZIO DI DEPRESSIONE

LA PAROLA DI DIO ci insegna come vincere queste situazioni 

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

 

 

NOTA TERMINE ANGUSTIARE

Essere in uno stato di ansia,

Di afflizione , affliggere ,

Tormentarsi per cercare una soluzione

QUANDO I CREDENTI REAGISCONO negativamente verso le persone:

Rifiutano di perdonarle.

Le giudicano e le criticano.

Le offendono

Ne sono gelose.

Le accusano

E le condannano.

Queste reazioni non sono causate da situazioni negative. La difficoltà del problema o della persona non fa che svelare ciò che già esiste nel cuore del cristiano.

 

QUINDI

Un cristiano negativo reagirà negativamente.

Un cristiano positivo agirà positivamente.

La negatività non è altro che assenza di fede in quella particolare situazione.

L’ ATTEGGIAMENTO POSITIVO È UNA DIMOSTRAZIONE DI FEDE IN GESÙ.

LA PAROLA E LA FEDE SONO RISORSE CHE CI DA IL SIGNORE PER VINCERE

IL MONDO

1° Giovanni 2:15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

2 Timoteo 4:7 a 10

7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. 8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.9 Cerca di venir presto da me, 10 perché Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n’è andato a Tessalonica.

 

                                  Chi era Dema :

Filemone 1:23 Epafra, mio compagno di prigionia in Cristo Gesù, ti saluta. 24 Così pure Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori.

25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.

 

Nella Bibbia il termine mondo è tradotto con il termine kosmos

Secondo il contesto del ragionamento possiamo identificare il mondo ( kosmos ) in questi modi

ESEMPIO

Mondo : L’universo

Mondo : L’umanita’ in generale

Giovanni 1:10 Egli era nel mondo, ( genere umano )

 e il mondo fu fatto per mezzo di lui,( universo )

 ma il mondo non l’ha conosciuto.( genere umano )

 

Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo,( genere umano ) che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Mondo : Sistema di cose, di leggi, di culture, di tradizioni , religioni e di costumi , in cui uno nasce , da questo Sistema di cose si identificano gli usi e costumi  degli abitanti delle nazioni e il loro modo di pensare e agire

Mondo : come mondanità : coloro che rigettano i valori come  

LA VERITA, L’AMORE, IL BENE, LA GIUSTIZIA , DIO ecc.

NOTA : LA MONDANITA’ E’ IL REGNO DI SATANA

Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.

 

 

L’UOMO MONDANO HA LA MENTE ACCECATA DA SATANA

 2 Corinzi 4: 3 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesù; 6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

 

L’UOMO MONDANO VIVE SENZA DIO

EFESI 2:11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.

13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.

IL SANGUE DI GESU’ RISORSA CHE CI DA IL SIGNORE PER VINCERE

Ogni cristiano deve imparare a opporsi alle influenze negative del mondo che lo circonda rifiutando  di accogliere il suo pensiero.

COLOSSESI 2:8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi ( SISTEMA DI COSE ) del mondo e non secondo Cristo

 

Ogni cristiano rifiuta di vivere secondo i valori del mondo sottomettendosi ai valori di Gesù.

MANIFESTATI ATTRAVERSO LA SUA PAROLA

SALMO 1

LA PAROLA E’ L’INIZIO

(ALEF) 1 L’INIZIO DI OGNI COSA

 

Sal 119:1 Beati quelli che sono integri nelle loro vie,

che camminano secondo la legge del SIGNORE.

2 Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti,

che lo cercano con tutto il cuore

3 e non commettono il male,

ma camminano nelle sue vie.

4 Tu hai dato i tuoi precetti

perché siano osservati con cura.

5 Sia ferma la mia condotta

nell’osservanza dei tuoi statuti!

6 Non dovrò vergognarmi

quando considererò tutti i tuoi comandamenti.

7 Ti celebrerò con cuore retto,

imparando i tuoi giusti decreti.

8 Osserverò i tuoi statuti, non abbandonarmi mai

 

LA PAROLA INSEGNATA NELLA FAMIGLIA FORTIFICA

I GIOVANI

(BET) 2 ( LA CASA )

 

9 Come potrà il giovane render pura la sua via?

Badando a essa mediante la tua parola.

10 Ti ho cercato con tutto il mio cuore;

non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti.

11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore

per non peccare contro di te.

12 Tu sei benedetto, o SIGNORE;

insegnami i tuoi statuti.

13 Ho enumerato con le mie labbra

tutti i giudizi della tua bocca.

14 Gioisco seguendo le tue testimonianze,

come se possedessi tutte le ricchezze.

15 Io mediterò sui tuoi precetti

e considererò i tuoi sentieri.

16 Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola.

OSSERVANDO LA PAROLA IL GIOVANE NON SI CORROMPE

2Timoteo 2:15 a 22.15 Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità. 16 Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell’empietà 17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 19 Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall’iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore». 20 In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. 21 Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona.

22 Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l’amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro. 23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. 24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. 25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, 26 in modo che, rientrati in se stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

Paolo mette in guardia Timoteo i falsi fratelli da evitare

2:16  Ma evita le chiacchiere profane perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell’empietà

 

  1. 17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni.

Oltre a separarsi dagli iniqui,( vasi a disonore sono i falsi fratelli nel contesto Imeneo e Fileto , cfr 1 Corinzi 5:9 a 13 )

Timoteo deve astenersi anche dalle passioni giovanili. V. 22

E’ possibile che le passioni giovanili non facciano riferimento solo agli appetiti fisici, ma anche alla brama di denaro, successo e piaceri. Fra tali passioni rientrano, probabilmente, anche l’ostinatezza, l’impazienza, l’orgoglio la superficialità , l’arroganza , oggi ne possiamo aggiungerne altri

le passioni giovanili non sono quelle tipiche di un adolescente, ma tutti i desideri impuri che possono presentarsi a un giovane servitore del Signore per allontanarlo da un sentiero di purezza

e di rettitudine. Per Timoteo non esiste soltanto la fuga, ma anche la ricerca: qui sono prospettati i due aspetti, quello negativo e quello positivo, del suo agire : v.22 fuggire e ricercare . Timoteo e invitato a ricercare la giustizia, , la fede, l’amore, la pace

Queste virtù vanno ricercate insieme con quelli che invocano il Signore con un cuore puro.

 

 

Nel v. 21 Paolo ordinava a Timoteo di separarsi dagli empi,

 

Alla fine del  v. 22  lo esorta a stare con i credenti che camminano in purezza sotto lo sguardo del Signore.

Le qualità della vita cristiana non vanno ricercate nell’isolamento ma occorre, bensì, prendere il proprio posto come membro del Corpo della chiesa e cercare di lavorare con gli altri membri per il bene del Corpo.

Ogni cristiano rifiuta di pensare come la gente del mondo, che si dispera o si scoraggia, perché il cristiano trionfa ( Vittoria ) in Cristo

IL CREDENTE TRIONFANTE

Colossei 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

 

LA CROCE : RISORSA CHE CI DA IL SIGNORE PER VINCERE

 

 

 

IL CREDENTE E’ AL DI SOPRA AL MONDO

16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, 17 che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. 18 Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale, 19 senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio.

            

                                       NOTA

Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati. Tutte le religioni umane obbligano l’uomo a rispettare riti, regole, norme e calendari

religiosi. Tali calendari abitualmente comprendono giorni sacri da osservare annualmente, festività mensili (noviluni) o settimanali. L’espressione “nessuno dunque vi giudichi” significa che il credente non può essere condannato da altri se, per esempio, mangia carne di maiale o se non osserva le ricorrenze religiose o i giorni consacrati ( dalla religione ). Alcune false dottrine, , insistono sulla necessità di astenersi dal consumo di carne; cosi come i mormoni osservanti non devono bere ne te ne

caffè. Il credente non e sottoposto a tali obblighi, ma deve avere un chiaro discernimento

2:17 I riti religiosi giudaici erano l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. Essi erano stati istituiti in epoca antecedente della nascita di Cristo ,

erano ombre  di eventi futuri: Per esempio, il sabato rappresentava

il riposo di cui avrebbe goduto chiunque avesse creduto nel Signore

Gesù Cristo. Adesso che il Signore Gesù e arrivato, perchè gli uomini dovrebbero continuare a dare retta alle ombre?

Sarebbe come contemplare una fotografia quando la stessa persona fotografata e presente, in carne e ossa,

accanto a noi.

2:18 L’esatta comprensione di questo versetto si presenta alquanto difficoltosa, giacchè non conosciamo nei

dettagli la dottrina che gli gnostici (gnósis : conoscenza ,forma religiosa di conoscenza.)

 proponevano. Probabilmente costoro si fingevano talmente umili da non osare accostarsi direttamente a Dio. Forse insegnavano che fosse possibile avvicinarsi a Dio soltanto tramite gli angeli

e cosi, nella loro presunta umiltà, adoravano gli angeli e non il Signore. Qualcosa di simile accade ancora oggi

nel mondo. Per esempio, nell’ambiente cattolico vi è chi non osa pregare personalmente Dio, preferendo accostarsi “a Gesù per mezzo di Maria”. Si tratta di un pretesto di umiltà che si traduce

nell’adorazione di una creatura. I credenti non dovrebbero lasciarsi trasportare da pratiche cosi antiscritturali. La Parola annuncia chiaramente che c’e (1 Timoto 2:5). “un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesu uomo” .

L’apostolo Paolo prosegue con l’oscura espressione affidandosi alle proprie visioni. Gli gnostici dichiaravano di essere

a conoscenza di reconditi misteri: per poterli apprendere occorreva passare attraverso un rito di iniziazione. Forse questi segreti includevano anche le visioni cui allude Paolo. Le cosiddette

visioni svolgono un ruolo fondamentale in alcuni movimenti contemporanei. Gli adepti dello gnosticismo erano, ovviamente,

orgogliosi del proprio sapere. Ecco perchè Paolo aggiunge che colui che agisce in tal modo e gonfio di vanità nella sua mente carnale. Con il loro atteggiamento di superiorità nei confronti

del prossimo, gli gnostici davano a intendere che si potesse essere felici solamente addentrandosi in quei misteri di cui essi erano depositari. Per inciso, possiamo osservare che queste sono le

stesse caratteristiche che si riscontrano

nelle attuali religioni . I credenti in comunione con il Signore non

avranno ne tempo ne simpatia per organizzazioni

di questo tipo. Il versetto evidenzia che questi individui

svolgevano le loro svariate pratiche religiose di propria iniziativa, non avendo alcun consenso scritturale e non agendo in sottomissione a Cristo. Ciascuno di loro si mostrava gonfio di

vanità nella sua mente carnale perche si comportava come meglio gli aggradava e non si curava del Signore, benchè

la sua condotta potesse sembrare umile e religiosa.

2:19senza attenersi al Capo. Il Signore Gesù e il Capo del Corpo. “… attenersi al Capo” significa vivere con la consapevolezza che Cristo e il Capo, traendo energia per le nostre necessita

dalle sue inesauribili risorse e facendo tutto per la sua gloria. “… attenersi al Capo” significa rivolgersi al Signore della gloria per riceverne guida e sostegno e restare uniti a lui.

Ciò e spiegato più dettagliatamente nell’espressione successiva: da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio. Tutte le parti del corpo umano sono unite da giunture e da legamenti. Il corpo, a sua volta, è unito alla testa. Il corpo guarda al capo per essere guidato: questo è il concetto che l’apostolo Paolo intende qui trasmettere. Le membra del Corpo di Cristo sulla terra dovrebbero trovare soddisfazione e appagamento in lui,

senza lasciarsi sedurre dai discorsi suadenti di questi falsi dottori.

L’espressione “attenersi al Capo” mette in risalto la necessità di una costante dipendenza dal Signore

2:20 Gli elementi del mondo cui allude questo versetto sono i riti e le cerimonie. Per esempio, i riti insegnavano

principi religiosi elementari – gli elementi del mondo – che potremmo definire i rudimenti della religione. Probabilmente Paolo fa altresì riferimento ai riti cerimoniali legati allo gnosticismo e ad altre religioni. In particolar modo, l’apostolo si trova a dover

affrontare l’ascetismo, : Il complesso delle pratiche e delle dottrine che tendono alla conquista della perfezione , una dottrina scaturita

da un giudaismo che aveva ormai perduto la posizione originaria rispetto a Dio, oppure dallo gnosticismo (o altra dottrina) che, invece, tale posizione non l’aveva mai occupata. Poichè i Colossesi

sono morti con Cristo, Paolo si domanda perchè essi desiderino ancora lasciarsi imporre dei precetti simili: permettere ciò significava dimenticare di aver reciso i legami con il mondo.

A questo punto forse alcuni si chiederanno: “Se il credente e morto ai precetti, perchè si conservano ancora il battesimo e la cena del Signore?” La risposta più ovvia e che questi due riti

della chiesa cristiana sono insegnati nel N.T. Non si tratta, tuttavia, di mezzi per ottenere la grazia, per rendere il credente idoneo al regno dei cieli o aiutarlo a guadagnarsi il favore di Dio. Si tratta, , di semplici atti di ubbidienza al Signore che indicano,rispettivamente, l’identificazione con Cristo e il memoriale della sua morte. Non sono leggi da rispettare, bensì privilegi di cui godere.

 

 

 

2:21 Questo versetto è collegato al precedente dal pronome “quali” e va letto di seguito ad esso. In sostanza, Paolo scrive: “Voi non vivete più nel mondo: perche, dunque, sottostate ancora a regole che vi impongono di non toccare, non assaggiare, non

maneggiare?” Strano a dirsi, vi è chi insegna che qui Paolo vieta ai destinatari della lettera di toccare, assaggiare

e maneggiare! Naturalmente si tratta dell’esatto contrario!

E’ bene ricordare che alcuni autorevoli studiosi, come William Kelly, ritengono che l’ordine delle proposizioni di questo versetto debba essere: “Non maneggiare, ne assaggiare e neppure toccare”. Cosi espresso, tale precetto evidenzierebbe la crescente durezza

nella pratica dell’ascetismo.

2:22 Il v. 22 approfondisce la spiegazione. Tutti questi divieti sono stati imposti dall’uomo, come indica l’espressione secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini. E questa l’essenza della fede autentica? Preoccuparsi di carne e bevande anzichè del

Cristo vivente?

SEPARAZIONE DAL MONDO

20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali: 21 «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare» 22 (tutte cose destinate a scomparire con l’uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? 23 Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne.

Weymouth parafrasa i vv. 20-22 come segue: Se sei morto con Cristo e sei scampato agli elementi del mondo, perchè, come se la tua vita ancora appartenesse al mondo, ti pieghi davanti a precetti come: “Non maneggiare questo”; “Non assaggiare quello”; “Non toccare quell’altro”, a proposito di cose destinate a essere consumate e a perire, ubbidendo a istituzioni e insegnamenti puramente umani?

Ogni cristiano rifiuta di pensare come la gente del mondo, che si dispera e si scoraggia.

1 Corinzi 15:33

 

 I Corinzi non dovevano lasciarsi ingannare. Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi. Paolo allude ai falsi dottori, infiltratisi nella chiesa di Corinto, che negavano la risurrezione. I credenti dovrebbero rendersi conto del fatto che e impossibile frequentare cattive compagnie o ascoltare cattivi insegnamenti senza esserne influenzati. La falsa dottrina esercita un inevitabile effetto negativo sulla vita dell’individuo. I falsi insegnamenti non conducono a santità.

15:34 I Corinzi erano chiamati a essere sobri e a non peccare. Non dovevano lasciarsi ingannare dai falsi insegnamenti. Alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.

L’interpretazione più comune di questo versetto e quella che vede

qui un rimprovero per la presenza, nel mondo, di uomini e donne che non hanno ancora udito il messaggio del vangelo: i credenti dovrebbero vergognarsi di non avere ancora evangelizzato   il mondo intero. Nondimeno, se da un lato ciò può essere vero, crediamo che il significato principale del brano sia un altro e, cioè, che all’interno della comunità di Corinto vi fossero uomini che non avevano conoscenza di Dio. Non si trattava di veri credenti, bensì di lupi travestiti da agnelli e infiltratisi di nascosto fra i membri

dell’assemblea. Era una vergogna che i Corinzi consentissero a costoro di prendere posto insieme ai credenti e di insegnare false dottrine. La negligenza che aveva permesso l’ingresso di persone empie nell’assemblea aveva finito con l’abbassare il livello morale

della congregazione, creando cosi una breccia per l’intrusione di ogni genere di errore.

 

Rifiuta la tentazione di superare il prossimo in possedimenti materiali.

Rifiuta di lasciarti sedurre dai loschi affari del mondo e dal suo amore per la posizione sociale e per la stima , quando diventa potere , orgoglio e vanagloria

La risposta migliore al negativo è il positivo. E’ più facile resistere al negativo se la tua vita è offerta  a Dio.

Cosi, l’uso del tuo tempo, del tuo denaro e dei tuoi talenti sarà saldamente sotto la Signoria di Gesù .

La Parola ci insegna di ridurre ogni pensiero contrario, all’ubbidienza di Cristo

2 Corinzi 10:3 In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti 5 e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; 6 e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa.

Giovanni 17:15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

1Giovanni 5:4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

5:5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?

 

IN QUESTA LEZIONE ABBIAMO VISTO LE RISORSE PER VINCERE IL MONDO :

LA CROCE  IL SANGUE DI GESU’

LA PAROLA

LA FEDE

IL NOME DI GESU’

 

LA CARNE ( la propria personalità,il proprio essere )

Il termine ‘carne’ si riferisce all’uomo intero,

al corpo, all’anima, alla ragione e a tutte le sue inerenti facoltà,

Paolo riconobbe che c’èra una battaglia personale contro la sua natura

(Romani 7:14-24).

14 Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato. 15 Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. 16 Ora, se faccio quello che non voglio, ammetto che la legge è buona; 17 allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me. 18 Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. 19 Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. 20 Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. 21 Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. 22 Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l’uomo interiore, 23 ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra. 24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25 Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.

                    LEGGIAMO PRIMA

Romani 7:12 Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono. 13 Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante.

7:14 Fin qui l’apostolo ha descritto un’esperienza della sua vita passata, ossia la crisi spirituale dalla quale è uscito profondamente convinto di peccato grazie al ministero della legge. Ora egli prende in considerazione la sua situazione presente per descrivere

l’esperienza successiva alla nuova nascita, vale a dire il conflitto tra le due nature e l’impossibilita di liberarsi, con le proprie forze, dal potere del peccato persistente in lui. Paolo riconosce che

la legge è spirituale, vale a dire santa e adatta al benessere

spirituale dell’uomo, ma riconosce altresì la propria natura carnale, che non riesce ad avere la meglio sul peccato che si annida in lui.

7:14 : venduto schiavo al peccato.

In altre parole,l’apostolo ha l’impressione di essere

stato venduto come schiavo al peccato che lo domina.

7:15 15 Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio

Ora l’apostolo descrive la lotta che si svolge in un credente che non conosce la verità della sua identificazione con la morte e risurrezione di Cristo.

( UN CREDENTE CHE NON E’ PIENAMENTE NATO DI NUOVO )

 

Si tratta del conflitto tra le due nature presenti nell’individuo

il credente deve sapere che è morto con Cristo e risorto con lui. Deve altresì sapere che, invece di cercare di migliorare la natura carnale, deve inchiodarla alla croce  di Gesù. (Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; )

Paolo descrive la lotta tra le due nature ammettendo:

7.15 Ciò che faccio, io non lo capisco.

Questa personalità dissociata , faceva fare a Paolo cose

che in realtà non vorrebbe compiere e che detesta. 7:17 in poi

 

NOTA VERSO 17  allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me.

7:17 Questo ragionamento induce Paolo a  concludere che il colpevole non e l’uomo nuovo in Cristo, bensì la natura corrotta e peccaminosa che abita in lui. Stiamo pero attenti a non scusare

il nostro comportamento peccaminoso scaricando la colpa sul peccato che abita in noi.  Poichè siamo responsabili

di ciò che facciamo, non dobbiamo trovare scuse.

Qui Paolo sta ricercando l’origine del comportamento peccaminoso, non una scusante.

 

 

7:18 Non vi può essere alcun progresso nella santificazione, finchè non si impara ciò che ha imparato Paolo:

in me, cioè ( nella mia personalità ), non abita

alcun bene.

Una volta imparata questa lezione,

non andiamo più a cercare se vi sia qualcosa di buono nella vecchia natura

 

 

7:20  Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.

Anche in questo caso sia ben chiaro che Paolo non cerca scusanti ne di scaricare le proprie responsabilità; egli si limita ad ammettere di non aver trovato il modo di liberarsi dal potere del peccato che e dentro di lui

 

7:24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25 Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.

La parte rimanente del versetto riassume il conflitto tra le due nature prima della liberazione.

1) CON  LA MENTE RINNOVATA (o nuova natura) il credente   

     serve la legge di Dio,

2) MA  CON LA CARNE (O VECCHIA NATURA) serve la legge del  

     peccato.

 E solo nel prossimo capitolo che ci viene spiegata la via della liberazione e della vittoria : PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO

Romani 8 : 1 a 7 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3 Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, 4 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.

5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. 6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.

9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. 10 Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. 11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Il credente deve imparare a opporsi agli aspetti negativi che sono in se stesso.

          E’ DA NOTARE CHE

Sebbene con la nuova nascita il pensiero cambia in molti aspetti della vita privata e delle relazioni interpersonali, non si è ancora perfetti nel pensiero, proprio come non si è ancora perfetti nel comportamento.

Il credente ha conoscenza della mente di Cristo sia attraverso la Sacra Scrittura sia per ispirazione dello Spirito Santo; ciononostante a volte si cade nella trappola del proprio “ IO”,  cioè scegliere di fare affidamento sul proprio modo di pensare.

Questo è spesso negativo, a causa dei modelli di pensiero negativi che vengono assorbiti nella vita per molti anni.

Questi pensieri possono essere negativi

PER SE STESSO,

PER IL TIPO DI PERSONA CHE SI È ,

PER QUANTO PUOI O NON PUOI FARE.

Se il credente si considera una persona fallita, inevitabilmente penserà in maniera negativa in situazioni particolari. Se è così, non potrà camminare con una fede positiva fino a che il suo pensiero non sarà rinnovato. Poiché il credente desidera vivere per fede, deve resistere a tutti quei pensieri che lo accusano per esempio

1) DI NON ESSERE ACCETTATO,

2) DI ESSERE NON AMATO,

3) SENTIRSI RIFIUTATO

4) SENTIRSI FALLITO.

DOBBIAMO FIDARCI DELLA PAROLA PROFETICA

Isaia 43:4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi,

sei stimato e io ti amo,

io do degli uomini al tuo posto,e dei popoli in cambio della tua vita.

Tu sei stato accettato in Cristo Gesù.

Tu sei amato da Dio.

Egli ti ha dato il Suo amore rendendoti Suo figliolo e ti ha  

       colmato del Suo Spirito Santo.

Tu non sei rifiutato, perché non vi è nessuna condanna per coloro   

     che appartengono a Gesù.

Tu non sei una persona fallita, anche se talvolta sbagli.

Tutti a volte falliscono, ma non devi pensare di essere condannato   

        a un continuo fallimento.

Devi imparare a vivere per fede con tutte le risorse di Dio a tua   

        disposizione.

Resisti ai desideri della carne, non permettendo alla tua mente di coltivare pensieri egoistici o presuntuosi.

 

 

 

 

 

 

 

Quando sei consapevole di simili pensieri rifiutali immediatamente nel nome di Gesù :

USA LE RISORSE CHE DIO TI DA :

LA CROCE

LA FEDE

ESSERE ASPERSI DAL SANGUE DI GESU’

LA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO

LA POTENZA DEL NOME DI GESU’

LA POTENZA DELLA PAROLA

la luce disperde le tenebre. Indirizza la tua mente verso la verità e loda Dio per la Sua vittoria dentro te.

IL DIAVOLO : La sua origine , posizione e carattere lo possiamo trovare nel libro di Isaia 14:12 a 15 , e nel libro di Ezechiele 28:12 19 , i due profeti lo descrivono con il nome di Lucifero , tradotto è figlio della luce o figlio dell’aurora , viene descritto come un cherubino perfetto e ricoperto di pietre preziose , la sua posizione era alta : stava presso il trono di Dio , doveva proteggere l’onore di Dio , altri angeli tentavano di rubare il trono di Dio , fu proprio lucifero con miriadi di angeli a ribellarsi contro Dio , cosi furono cacciati dal regno dei cieli e caduti sulla terra , dove satana ha costituito il suo regno : è un principato armato : Efesi 6:12

Principati,

Le Potenze,

I Dominatori Di Questo Mondo Di Tenebre,

Le Forze Spirituali Della Malvagità, Che Sono Nei Luoghi Celesti

                   SATANA POSSIEDE ANCHE

Matteo 24:24

 

I Falsi Cristi ( Falsi Unti )

Falsi profeti

 

NEL NUOVO TESTAMENTO IL DIAVOLO È CHIAMATO :

satana      ( avversario Genesi 3.15 ; 1 Pietro 5:8 )

diavolo     ( calunniatore Apocalisse 12:10;Giobbe 1:9;

                                          Zaccaria 3:1,2 ; Luca 22:31 )

Distruttore ( Apocalisse 9.11)

Serpente antico ( Apocalisse 12:9 )

Tentatore    ( Genesi 22.1 )

Principe di questo mondo  ( Giovanni 12:31 ; 2 Corinzi 4:4 )

Angelo di luce seducente e ingannevole ( 2 Corinzi 11:14 )

Padre della menzogna e omicida ( Giovanni 8:44)

LA SUA OPERA :

1) DISTRUGGERE L’UOMO PERCHE’ E STATO CREATO A

    IMMAGINE DI DIO

2) OPPORSI AL SACRIFICIO DELLA CROCE : NON VUOLE CHE   

    L’UOMO CAMBI, VUOLE CHE L’UOMO VIVA NEL PECCATO

3) DISTRUGGERE LA CHIESA : COLONNA DELLA VERITA’

IL NEMICO TENTA di bombardare la mente di ogni cristiano, ma lo scudo della fede che Dio ti ha dato può spegnere tutti i dardi infuocati del maligno.

Efesi 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno

Il nemico vuole indebolire la tua fede nella Parola di Dio

         perché nella Parola c’è potenza :

Nel nome di Gesù si riducono i pensieri ad ubbidienza alla Parola

                                                                           2 Corinzi 10:4 a 6

Nel nome di Gesù c’è guarigione,                     Atti 3:16

Nel nome di Gesù si cacciano i demoni,           Matteo 10:1

Nel nome di Gesù si calpestano i demoni ( serpenti e scorpioni )

Nel nome di Gesù si cammina su tutta la potenza di satana

                                                                          Luca 10:19

                   SATANA HA PAURA DI QUESTO

satana vuole  incoraggiarti a concentrare i tuoi pensieri su lui. Se egli riesce a persuaderti a credere nel tuo proprio modo di pensare, tu agirai secondo le tue proprie forze e non secondo le soprannaturali promesse di Dio. Il diavolo vuole che tu agisca indipendentemente da Dio. Questo è il modo in cui attaccò Gesù nel deserto. Gli suggerì di trasformare le pietre in pane per soddisfare la Sua fame. Ma Suo Padre non Gli aveva detto di agire così.

Matteo 4:1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio“».

Obbedire a satana avrebbe significato agire indipendentemente dalla volontà e dalle istruzioni del Padre Suo. Qualsiasi azione di questo genere è peccaminosa.

Se Gesù avesse ceduto a questa tentazione Egli sarebbe divenuto imperfetto e non avrebbe potuto essere il nostro Salvatore. Gesù ha sempre rifiutato di agire indipendentemente dal Padre.

Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno».

Giovanni 14:10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

 

Giovanni 14:11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Il diavolo cercherà sempre di sedurti incoraggiando la tua condizione terrena e attizzando la tua vita carnale.

Egli non annunzia la sua presenza, ma preferisce operare in modo subdolo, nascosto. Spesso il suo attacco è sotto forma di un pensiero seducente o negativo. Ma se il cristiano lo accetta, satana farà seguire al primo un altro pensiero negativo e quindi un altro ancora. Rifiuta di accogliere il primo pensiero negativo ogni volta che il nemico attacca.

Genesi 4:7 Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo

Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.

Giacomo 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

1 Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo

INDOSSA LA COMPLETA ARMATURA DI DIO

NESSUNA CONFUSIONE :

Sappiamo che il diavolo si traveste da angelo di luce per mettere confusione

 

2 Corinzi 4:3 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesù; 6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

 

 2 Corinzi 11:14  Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. 15 Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere.

1 Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni,

Per dottrine di demoni si intende che : falsi profeti guidati da spiriti seduttori e demòni, cambieranno la parola nella sua potenza

             ALCUNI ESEMPI

1) LA IPERGRAZIA : LA LIBERTA’ IN CRISTO

Sostengono che il cristiano salvato per grazia vive nella libertà, quindi può fare tutto, anche peccare , perché poi la ipergrazia

( sopra la grazia ) da loro la garanzia del perdono   

Ma la Bibbia dice che lo Spirito Santo ci rivela i peccati e che (ovviamente dopo la conversione) dobbiamo fuggire i peccati e cercare la santificazione:

Giovanni 16:8  Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 

 

 

Ebrei 12:14 Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; – 

 

La Bibbia dice : 1 Giovanni 1:5 a 10

5 Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. 6 Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. 7 Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

 

1Giovanni 3:8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.

 

1 PIETRO 2:11  Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l’assalto contro l’anima, 12 avendo una buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà.

 

 

 

2) LA CESSAZIONE :

I MIRACOLI

IL BATTESIMO DELLO SPIRITO SANTO

I DONI DELLO SPIRITO SANTO

I MINISTERI ECC

    SONO CESSATI AL TEMPO DEGLI APOSTOLI ……

 

      LA DOTTRINA DEI CESSAZIONISTI

 

PERCHÉ SONO FINITI I MIRACOLI? Dio ci fornisce due ragioni essenziali per le quali i miracoli sono cessati:

  1. PERCHÉ ESSI ERANO PARZIALI E INCOMPLETI: ad ogni uomo ispirato fu data soltanto una parte della rivelazione divina, ma la Bibbia completa è TUTTA LA VERITÀ: “poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito” (1Corinzi 13:9-10);

 

  1. PERCHÉ ESSI ERANO TEMPORANEI E NON PERMANENTI: tutti i miracoli furono temporanei (Lazzaro, risuscitato da Gesù, tornò poi a morire), ma la Bibbia è PERMANENTE: “la Parola del Signore rimane in eterno” (1Pietro 1:25).

 

 

 

  1. I MIRACOLI FURONO SCRITTI NELLA BIBBIA, AFFINCHÉ GLI UOMINI POTESSERO CREDERE CHE GESÙ CRISTO È IL FIGLIO DI DIO. (Giovanni 20:30-31). L’apostolo Giovanni spiega che i miracoli di Gesù furono scritti nella Bibbia, affinché gli uomini potessero credere che Egli è il Figlio di Dio: “Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel Suo nome”

Apostoli e profeti furono uomini impiegati da Dio temporaneamente, ai quali fu dato il potere di operare miracoli. Essi furono impiegati temporaneamente perché il loro compito era di far conoscere la volontà di Dio e di scrivere la Bibbia; perché  il piano di Dio era la Bibbia.

IL COMPLETAMENTO DELLE SACRE SCRITTURE COMPORTÒ LA CESSAZIONE DEI DONI MIRACOLOSI.

 In 1Corinzi 13:8-10, l’apostolo Paolo spiegò che il tempo dei doni miracolosi sarebbe cessato: “L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito”

 

                  MA LEGGIAMO TUTTO IL CONTESTO

LA PAROLA CI DICE CHE I MIRACOLI I DONI LE PROMESSE DI DIO  CONTINUANO FINO AL RITORNO DI CRISTO

1Corinzi 13:8 a 13

 8 L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; 9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.

13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.

Alcuni esprimono preoccupazione perché non sono sicuri se particolari pensieri siano da Dio, dal nemico o dall’io. A questo proposito la Bibbia deve essere la tua pietra di paragone. Tu puoi con estrema sicurezza rifiutare qualsiasi cosa che non sia conforme al’ insegnamento della Parola di Dio, non importa quanto ragio-nevole o attraente possa sembrare il pensiero.

Un buon esempio può essere l’ affermazione secondo la quale tutti andranno in cielo quando moriranno. Molta gente mondana lo crede, ma pensare così è anche una tentazione carnale per il cristiano,

specialmente in relazione alle persone che conosce e ama. Il diavolo incoraggia un tal modo di pensare perché non è vero ed è nettamente in contrasto con ciò che Gesù e l’intera rivelazione del Nuovo Testamento dicono al riguardo. Gesù afferma:

(Giovanni 3:18).  “Chi crede in lui (Figlio di Dio) non è giudicato, chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”  

Egli dice ciò , subito dopo aver affermato chiaramente di non essere venuto per condannare ma per salvare. Nel Suo amore, Dio il Padre ci ha provveduto un Salvatore. Ma rifiutare il Salvatore significa rifiutare la salvezza che Egli offre. Gesù asserisce chiaramente che coloro che non sono con Lui sono contro di Lui. Non è possibile rimanere neutrali, non esiste alcun compromesso con la verità.

La fede è minata da atteggiamenti risentiti e amareggiati verso gli altri, in special modo verso coloro che hanno causato ferite. Questo è il motivo per cui Gesù disse:

(Marco 11:25). “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe”. Se non perdoni gli altri, Dio non perdonerà te. E se non hai perdonato non puoi avere fiducia davanti a un Dio Santo, anche se Egli è il Padre tuo. Il nemico cercherà di convincerti che sei giustificato nel tuo atteggiamento. Tu avevi ragione. Sono gli altri che devono scusarsi. Tu dovresti sentirti spiacente per il modo col quale sei stato trattato. Puoi riconoscere facilmente che simili atteggiamenti sono direttamente in contrasto con l’insegnamento di Gesù a perdonare. Non date, quindi, ascolto a ogni pensiero che è in contrasto con la Sua volontà.

RIEMPIRE LA MENTE

LA MIGLIORE DIFESA È L’ATTACCO. Se la mente è riempita con le verità della Parola di Dio, non assimilerà le influenze negative di cui abbiamo parlato. La conoscenza della Bibbia, del Nuovo Testamento in particolare, ti metterà in grado di discernere se una cosa è giusta o sbagliata.

Ebrei 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

Filippesi 4:8 Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.

Anche lo Spirito Santo aiuta in questo, persino quando sei nell’igno-ranza su quanto insegnano le Scritture su un particolare argomento. Vi saranno occasioni in cui sentirai che qualcosa non è giusto, anche se non ne conosci il perché. Presta ascolto attentamente agli avvertimenti dello Spirito Santo. Egli ti guiderà in tutta la verità: Egli prenderà ciò che appartiene a Gesù e te lo renderà noto.

Giovanni 16:12 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; 13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. 15 Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.

Ricordati, i pensieri di Dio sono più alti dei nostri pensieri. Egli prende in considerazione la dimensione spirituale di ogni situazione.

Isaia 55:7 Lasci l’empio la sua via

e l’uomo iniquo i suoi pensieri;

si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui,

al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

8 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

né le vostre vie sono le mie vie»,dice il SIGNORE.

9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così sono le mie vie più alte delle vostre vie,

e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

 Egli è soprannaturale; la Sua potenza è più grande di quella naturale. Gesù insegnò ai Suoi discepoli a pensare spiritualmente, a prendere in considerazione le risorse soprannaturali a loro disposizione.

Un esempio evidente di ciò è il miracolo della moltiplicazione dei pani per cinquemila persone. Quando Gesù disse ai discepoli di dar da mangiare alla folla, essi guardarono alla situazione con gli occhi naturali della ragione e pensarono che il compito fosse assurdo. Ma Gesù sapeva che cosa avrebbe fatto per soddisfare la necessità di quelle persone perché guardava con occhi spirituali. Egli tenne conto della soprannaturale potenza di Dio. Egli pensava con un atteggiamento di fede.

Matteo 14:15 Facendosi sera, i suoi discepoli si avvicinarono a lui e gli dissero: «Il luogo è deserto e l’ora è già passata; lascia dunque andare la folla nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16 Ma Gesù disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!» 17 Essi gli risposero: «Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». 18 Egli disse: «Portatemeli qua». 19 Dopo aver ordinato alla folla di accomodarsi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla. 20 Tutti mangiarono e furono sazi; e si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. 21 E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne e ai bambini.

Dio non vuole che tu sia un essere irrazionale. Egli ti ha creato con la capacità di ragionare.

Egli vuole espandere il tuo pensiero, non ridurlo. Vuole che tu pensi in termini soprannaturali, non naturali, che tu tenga in considerazione ciò che Dio può fare mediante lo Spirito Santo quando la tua fede è riposta in Lui.

Ai primi discepoli di Gesù non fu facile fare i necessari cambiamenti nel loro modo di pensare; anche per te non sarà sempre facile. Operare tali cambiamenti diventa essenziale per vivere nella fede, lottando contro la tentazione di limitare Dio con il tuo pensiero naturale.

IL PENSIERO NATURALE TI SCONFIGGERÀ.

IL PENSIERO SOPRANNATURALE TI INDICHERÀ LA VITTORIA.

In molte situazioni dovrai decidere se credere nella rivelazione della Parola di Dio, oppure al tuo pensiero.

Accetterai ciò che il Signore dice o presterai fede agli atteggiamenti pieni di dubbio della tua propria mente?

Ascolterai Dio o gli uomini?

Crederai alla verità o ti lascerai attrarre dagli inganni del nemico?

Come uomo e donna di fede credi in Dio, non in te stesso o nel mondo o nel diavolo, ma in Gesù!

La tua chiave per una vita vittoriosa: Resisti ai pensieri negativi che ostacolano la fede; riempi la tua mente con le verità positive della Parola di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VITTORIA NELL’ANIMA : EMOZIONI E SENTIMENTI

Giovanni 16:20 «In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia»

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Con il termine sentimento

(derivato dal latino sentire, percepire con i sensi) si intende una condizione affettiva che dura più a lungo delle emozioni e che ha una minore incisività rispetto alle passioni.

 

NOTA : Per sentimento genericamente si indica ogni forma di affetto: sia quella soggettiva, cioè riguardante l’interiorità della propria individuale affettività, sia quella rivolta al mondo esterno.

Dalla Parola del Signore non riceviamo l’invito a reprimere le nostre emozioni e i nostri sentimenti, ma piuttosto a gestirli in modo tale da rivelare che il nostro cuore non è più “insanabilinente maligno”, perché in Cristo è stato rinnovato e trasformato. Cristo stesso, come uomo, ha provato emozioni e sentimenti:

La compassione (Matteo 9:36; 14:14);

La pietà (Matteo 15:32; Marco 1:41; Luca 7:13);

L’amore (Marco 10:21; Giovanni 15:9, 12; 11:5, 36); 

L’indignazione (Marco 10:14; 3:5a);

La tristezza (Marco 3:5b; Matteo 26:37; Giovanni 11:35);

Il turbamento (Giovanni 11:33,38); 

Lo spavento (Marco 14:33);  

L’angoscia (Matteo 26:38; Marco 14:33-34; Luca 22:44).

Il discorso sui sentimenti e sulle emozioni è molto più profondo di quanto si creda, soprattutto per un credente. Egli infatti vive in una doppia sfera esistenziale: sia terrena che spirituale, e quasi sempre queste due sfere sono in opposizione fra loro,

(Galati 5:17). “perché la carne ( la personalità ) ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste”

Le emozioni sono una componente vitale della personalità umana. Possono diventare potenti elementi di motivazione, sia in positivo sia in negativo. E, a seconda della loro natura, ci rendono felici, tristi, timorosi o gioiosi.

Le emozioni «positive» possono determinare una sensazione di soddisfazione e benessere;

le emozioni «negative» tendono a provocare dolore e angoscia. Se le prime riescono a favorire la salute mentale, un’esposizione prolungata alle seconde rischia di provocare problemi di origine comportamentale e relazionale. In definitiva, le emozioni hanno un ruolo di primo piano per la qualità del nostro equilibrio complessivo. Dio vuole che noi sperimentiamo gli effetti di quelle positive; purtroppo, a motivo del peccato, spesso subiamo invece le conseguenze di quelle di segno opposto.

 

Quando la fede si basa sull’emotività, è una fede a rischio, perché i suoi fondamenti sono deboli e con scarsa sostanza.
Nella vita cristiana non c’è niente che possa sostituire lo studio diligente e sistematico della Scrittura per crescere e fortificarci in Dio.

Le emozioni sono importanti, ma non possono costituire la norma per il nostro cammino spirituale.

 

 

 

 

 

La fede ha bisogno di sostanza e questa sostanza la si trova nella Parola di Dio e nella potenza dello Spirito Santo, Con questo si nega l’importanza della nostra vita emotiva, ma le emozioni e i sentimenti alla conversione devono essere nati di nuovo arresi a Dio e santificati da Dio

 

1Tessalonicesi 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo

 

 

La via della vittoria: L’amore di Dio non dipende dai sentimenti. Egli vuole che tu viva nella potenza dello Spirito Santo piuttosto che controllato dalle tue emozioni.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: (1 Giovanni 4:18).  Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura

E’ possibile innalzare la mente al di sopra dello Spirito vivendo secondo il proprio pensiero razionale invece che mediante la rivela-zione della verità della Parola di Dio. Similmente puoi ascoltare i tuoi propri sentimenti anziché la voce di Dio. Tutti sono emotivi perché tutti hanno emozioni. Dio ci ha creati con la capacità di avere emozioni e sentimenti .

Il Signore vuole che tu abbia una mente sana , ripiena dei suoi pensieri . Dio vuole anche che tu sia emozionalmente sano . Così la mente non deve guidare il tuo  spirito , non devi permettere ai tuoi sentimenti di dominarti o di guidarti.

 

 

 

 

VITTORIA NELL’ ANIMA

La via della vittoria: Nè la razionalità né i sentimenti sono la verità. Gesù è la via , la verità,la vita Se credi a ciò che Egli dice riceverai libertà nella tua anima, nella tua mente e nelle tue emozioni.

 

La tua vittoria basata sulla Bibbia:

Giovanni 8:31-32). Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli ,conoscerete la verità e la verità vi farà liberi .

 

 

 

MENTE ED EMOZIONI

LE emozioni sono molto influenzate dalla mente. Pensieri negativi creano  sentimenti negativi, che a loro volta portano ad azioni negative .

ATTEGGIAMENTI NEGATIVI si rivolgono verso sé stessi, verso altri o verso situazioni.

SENTIMENTI NEGATIVI verso sé stessi, verso altri o a determinate situazioni.

AZIONI NEGATIVE guidate da paura, da indegnità, da scarsa stima di sé stessi, da mancanza di fiducia. Critica, rabbia o gelosia verso gli altri. Atteggiamento rassegnazione verso i problemi.

ATTEGGIAMENTI POSITIVI circa sé stessi, altri o situazioni per mezzo della fede nella Parola.

SENTIMENTI POSITIVI Fiducia per mezzo della fede nel Signore. Compassione. Altruismo. Affrontare i problemi con fede.

AZIONI POSITIVE Coraggio nella fede. Incoraggiamento, perdono, manifestazioni dell’amore di Dio. Affrontare i problemi nel nome di Gesù.

Chiedi a te stesso: I miei sentimenti sono in accordo con la Parola di Dio? Sono condizionati dalla verità o mi sono ingannato?

“Il cuore è ingannevole più d’ ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia 17:9).

Il cuore è la sede delle emozioni ed è qui che i cristiani possono essere ingannati, a meno che stiano attenti.

Possono essere ingannati: Credendo che sentimenti negativi siano la verità, persino quando leggono la Bibbia.

Possono essere ingannati: Credendo a sentimenti positivi che sono una reazione emotiva agli eventi. Tali reazioni conducono facilmente a irrealtà.

Un atteggiamento entusiastico non è necessariamente un atteggiamento di fede.

 

Ovviamente i sentimenti negativi sono in contrasto

con l’amore,

con la gioia

e con la pace di Dio.

Ma questi sentimenti sopra citati se diventano religiosi cioè rilegati in riti e cerimonie  , possono sembrare buoni ma non sostituiscono l’opera genuina dello Spirito Santo nel cuore e nella vita del credente. La gente spesso si sbaglia sulle esperienze dell’anima, considerando, per esempio, estatiche esperienze nell’ascolto della musica o a teatro, come esperienze spirituali genuine.

Molti non credenti, anche coloro che si oppongono più feroce-mente alla fede cristiana, hanno tali esperienze. Esse sono esperienze di emozioni, non dello Spirito Santo.

NOTA Ci possono essere casi di  persone che ricevono la “ salvezza “ dalle proprie emozioni e non dall’opera dello Spirito Santo , poi l’entusiasmo passa e non rimane niente , ma la vera e genuina salvezza è persuasione e certezza .

Romani 8:38-39, “Poiché io son persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potestà, né altezza, né profondità, né alcunaltra creatura potranno separarci dallamore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” Niente può divider il figlio di Dio dal Padre.

La spiritualità genuina è quella originata dallo Spirito di Dio.

Viene da Dio, non dalle emozioni dell’anima.

Il benessere emozionale  ed esperienze sentimentali dell’anima, per quanto piacevoli, non sostituiscono la vera opera di Dio. Non è un’esagerazione affermare che alcune forme di adorazione mirano direttamente alle emozioni dell’anima, a far sentire bene la gente.

E’ possibile lodare Dio con un tipo di lode euforica che non tocca necessariamente lo spirito, ma fa solo sentire meglio la gente per un breve periodo di tempo. La genuina lode nello Spirito conduce a un incontro con Dio che lascia il segno nell’adoratore. Egli sa che si è incontrato con il Signore e qualcosa è successo nel suo spirito come conseguenza. Gesù disse: (Giovanni 4:24) “Dio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità”

          Non nelle emozioni; in spirito e verità”

Ciò che è generato nello spirito umano può riguardare le emozioni; ma raramente ciò che è generato nelle emozioni riguarda

lo Spirito Santo .

NOTA : IL canto , la preghiera , l’adorazione , la lode se non sono guidate dallo Spirito Santo , sono solo momenti di emozione e non di benedizione ,

 

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.     Nota: IMPULSO : spingere innanzi

Efesi 5: 18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore

 

Giuda 1:20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo,

 

Efesi 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi

 

Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.

 

 

IL GIUSTO TIPO DI MINISTERO E DI MINISTRI DI DIO

Molti ministri oggi popolari, mirano all’ anima più che allo spirito. Coloro i quali ricevono un tale ministero a beneficio dei loro sentimenti, ricevono un tipo di ministero sbagliato.

Scherzare con i sentimenti delle persone significa soltanto conformarle su un modello di comportamento che conduce  al fallimento spirituale, alla sconfitta o a qualche forma di schiavitù della paura e dell’insicurezza.

Dio non vuole un amore sentimentale :

 

Giovanni 21:15 Quand’ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.

 

Servire i sentimenti incoraggia la persona a persistere in una vita spirituale basata sui sentimenti. Se vuoi costruire una fede genuina nella vita delle persone e aiutarle a sperimentare vittorie personali, devi insegnare loro:

A camminare per lo Spirito, non nelle vie delle emozioni dell’anima:

A dipendere dalla Parola di Dio piuttosto che dai propri sentimenti.

La verità che rende libero il credente. È la verità di  quello che Gesù ha fatto per lui,Egli è un figliolo di Dio, una nuova creatura, accettata, perdonata, amata. Sentimenti negativi e il rimanere ancorati alle passate esperienze inducono il credente emotivo a rinnegare la verità. Ciò che Gesù gli ha promesso. Il ministero rivolto all’anima converge verso l’ io, non verso la ricca eredità che appartiene a ogni credente.

LA VERITA’ TI MANTIENE LIBERO

Ricevere il dono dello Spirito Santo significa ricevere la Sua potenza e il Suo amore per una vita dinamica di discepolato. Il cristiano che è nato di nuovo e ha ricevuto lo Spirito Santo può rallegrarsi in molte verità. Sin dal primo giorno della tua nuova nascita: Sei perdonato per tutti i peccati della tua vita passata. Sei un figliolo di Dio. Sei approvato dal tuo Padre celeste. Appartieni a Dio. Hai vita eterna. Hai ricevuto il dono del Regno di Dio. Sei una nuova creatura. Le cose vecchie sono passate; sono diventate nuove. Non sei più sotto la schiavitù del maligno. Dio vive in te per mezzo dello Spirito Santo. Sei stato identificato in Cristo Gesù. Ogni benedizione spirituale in cielo è già tua in Cristo. Hai ricevuto la pienezza di vita. Ti è stata data ogni cosa necessaria alla vita e alla devozione. Il Signore promette di far fronte alle tue necessità mediante le gloriose ricchezze che hai in Cristo Gesù.

Per il resto della tua vita devi vivere nella verità dell’eredità che hai ricevuto nel giorno che hai creduto in Gesù. Sono queste verità che ti permettono di vivere nella libertà e nella fede, non nella schiavitù dei tuoi sentimenti o delle tue paure.

La tua chiave per una vita vittoriosa: Credi a ciò che la Parola ti dice su te stesso, non al tuo raziocinio o ai tuoi sentimenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA VERA ADORAZIONE NELLO SPIRITO SANTO

 

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

Efesi 5: 18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore

 

Giuda 1:20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo,

 

Efesi 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi

 

Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.

Vediamo in questi versetti , specialmente la lettera

ai Romani 8:26 , che lo Spirito Santo ci insegna la lode , l’adorazione e la preghiera , quindi , non dobbiamo usare i sentimenti e le emozioni , emotività, euforia come strumenti per essere benedetti, ma  adorare nello Spirito Santo , ed è solo allora che i nostri sentimenti ed emozioni , toccate dallo Spirito Santo sono benedetti ,  quindi non emozione ma benedizione .

 

ESAMINIAMO LA DUE FACCE DELLA LODE :

ESTATICA E SPIRITUALE

 

Prima vediamo cosa si intende per adorazione

L’ adorazione introduce il credente alla presenza di Dio in un modo speciale ( Salmo 63: 4,5) ,

 

è la risposta naturale di chi realizza la Sua santità

( Esodo 34: 6 a 8 ). 6 Il SIGNORE passò davanti a lui, e gridò: «Il SIGNORE! il SIGNORE! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà, 7 che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l’iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!» 8 Mosè subito s’inchinò fino a terra e adorò.

 

Confronta Salmo 100

 

Quando offriamo al Signore la nostra adorazione abbiamo un senso più profondo della nostra relazione con Lui, riconosciamo il privilegio di essere suoi figli e nello stesso tempo rinnoviamo il desiderio di vivere secondo la Sua volontà.

 

     LA LODE E ADORAZIONE ESTATICA

 

Come abbiamo

già osservato, il Signore Gesù richiede che i veri adoratori adorino

Dio «in spirito e verità». Essendo dunque caratterizzata dal concetto

di «verità», la vera adorazione deve essere, secondo questa affermazione, corretta ed anche comprensibile, ossia razionale. Paolo ribadisce questo punto quando insegna che i cristiani preghino e cantino usando la loro intelligenza (I Corinzi 14:15). La mente consapevole e sana è l’organo più vitale e importante nell’adorazione.

 

(I Corinzi 14:15 A 19 ). 15 Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza. 16 Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? 17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l’altro non è edificato. 18 Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi; 19 ma nella chiesa preferisco dire cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.

  1. 14 perché, se io prego in altra lingua, il mio spirito ben prega, ma la mia mente rimane infruttuosa.

Paolo qui parla di pregare in un’altra lingua. Dice poi che lo spirito ben prega. Cioè, questa persona forma una preghiera ricca nel suo cuore a Dio. Poi, prega ad alta voce, ma in una lingua che gli altri non capiscono. L’impegno che ha fatto nella sua mente nel formulare quella preghiera non edifica nessuno. E perciò, la sua mente rimane infruttuosa

 

v.15 Che si deve dunque fare? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con la mente; canterò con lo spirito, ma canterò anche con la mente.

Qui Paolo dichiara che bisogna pregare con lo spirito, ma anche con la mente, cantare con lo spirito, ma anche con la mente. Non devi solo pregare con il cuore a Dio, dicendo delle cose nella preghiera, ma bisogna usare anche la mente, e considerare quale lingua le persone intorno a te comprendono. Se tu preghi o canti in un’altra lingua, e gli altri non capiscono quella lingua, non serve a nulla. Perciò, bisogna usare la testa, e scegliere la lingua che gli altri capiscono quando si prega o si canta o si parla in Chiesa.

L’adorazione estatica è, invece, qualcosa di completamente

diverso. Innanzi tutto, ha lo scopo di stimolare le emozioni

al fine di creare uno stato emotivo esaltato e contraffatto.

NOTA : L’adorazione estatica è qualcosa che si realizza quando lo scopo che si vuole raggiungere è ottenere una sensazione emotiva di felicità, di trasporto, a volte anche di gran entusiasmo, il tutto al fine di sperimentare un senso della presenza di Dio mediante la funzionalità degli elementi terreni e fisici dell’adorazione, quali il movimento e la musica.

In certi gruppi carismatiche si cerca molto attivamente di ottenere

questo stato emotivo mediante l’attenta manipolazione del dell’adorazione al fine di condurre piano, piano i presenti ad

uno stato di elevata emotività e, spesso, addirittura ad uno stato leggermente ipnotico.  si vuole creare un impatto emotivo sulle persone,  si vuole  comunque aggirare la razionalità della mente come dice Paolo nei versetti sopra citati  e stimolare le emozioni,

questo produrrà un certo effetto sugli adoratori; in seguito, dopo

aver mantenuto questo andamento per un po’ al fine di conservare

questo stato emotivo, la musica, e il volume alto, l’incitamento pressante del conduttore ,  fanno si che le persone sfruttano al massimo i loro sentimenti per l’adorazione.

Ma ogni tentativo di avere un impatto diretto sull’anima

mediante l’uso della musica, o di altri strumenti o tecniche,

conduce ad un’adorazione di natura estatica. ( umana )

 

Queste tecniche che favoriscono l’estasi , non permettono una genuina conversione

 

 

 

 

 

 

 

Nell’Antico Testamento, viene dato ampio spazio al servizio della lode accompagnato dal canto e dagli strumenti musicali, (1Cronache 23:5 quattromila siano portinai, e quattromila celebrino il SIGNORE con gli strumenti che io ho fatti per celebrarlo».

 

 

(1Cronache 25: 6 e 7).6 Tutti questi erano sotto la direzione dei loro padri per il canto della casa del SIGNORE, e avevano cembali, saltèri e cetre per il servizio della casa di Dio. Erano sotto la direzione del re, di Asaf, di Iedutun e di Eman. 7 Il loro numero, compresi i loro fratelli istruiti nel canto in onore del SIGNORE, tutti quelli cioè che erano esperti in questo, era duecentottantotto. 8 Tirarono a sorte il loro ordine di servizio, tanto i piccoli quanto i grandi, tanto i maestri quanto gli allievi.

 

(2Cronache 20:21/23).

 21 E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell’esercito, dicessero: «Celebrate il SIGNORE, perché la sua bontà dura in eterno!»

22 Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti. 23 I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quand’ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.

 

 

 

Qualsiasi cosa che si prefigge, il servizio al Signore deve avere solo un unico “scopo”, quello di dare la gloria a Dio!

 

 

 

 

       L’ADORAZIONE SPIRITUALE E RAZIONALE

         GUIDATA DALLO SPIRITO SANTO

L’adorazione spirituale e razionale, invece, non tenta di manipolare

le nostre emozioni mediante metodi umani; deriva

piuttosto dalla gioia del sincero apprezzamento spirituale e razionale del Signore, delle sue parole e delle grandi dottrine della fede.

il Signore permette l’utilizzo della musica e dell’accompagnamento

strumentale, ma questo non deve essere utilizzato deliberatamente

al fine di manipolare le emozioni. Le emozioni nell’adorazione

dovrebbero essere la nostra risposta a ciò che comprendiamo

con la mente e che, di conseguenza, apprezziamo

Molti inni toccano i nostri cuori a causa del loro profondo legame col

ricordo e con la gioia della salvezza, e questo è buono e gradito a

Dio. Per questo motivo ci sono certe melodie che, unite a testi preziosi, hanno acquisito un grande valore agli occhi dei credenti.

Le nostre emozioni possono considerarsi davvero spirituali e

legittime solo quando sono suscitate in noi da pensieri razionali e spirituali sulla verità biblica, da pensieri che aprono i nostri occhi davanti gloria della persona del Signore Gesù e della sua

opera.

Le emozioni alimentate da una musica trascinante o sentimentale sono certo sensazioni piacevoli a livello umano, ma non sono espressione dell’adorazione «in spirito e verità». Lo stesso vale per qualsiasi sentimento generato artificialmente.

Ad esempio, se un predicatore induce alle lacrime i credenti mediante l’uso di storie “strappa lacrime”, il pentimento

e il senso del bisogno di Dio non saranno altro che un’emozione

di breve durata.

Se, invece, le persone capiscono il proprio bisogno attraverso l’ascolto della Parola unta dallo Spirito Santo è di certo sufficientemente toccante! la convinzione e il pentimento saranno genuini e duraturi.

La musica non può realmente toccare l’anima.

 L’adorazione vera ha inizio nella mente. Se l’esperienza che si ricerca evita la riflessione e il pensiero non può essere vera adorazione. Se il culto spirituale è sopraffatto da elementi quali l’esecuzione brillante o commovente da parte di un gruppo musicale o di una corale, il culto viene contraffatto

Paolo definisce il fine dell’adorazione rispetto alla chiesa con

queste parole: «Si faccia ogni cosa per l’edificazione»

(I Corinzi 14:26). Se preso alla lettera, il termine «edificazione» si riferisce alla costruzione di un immobile, ma Paolo lo usa sempre  per indicare l’elevazione della comprensione. Questo significa che ogni parte del culto cristiano deve essere capita e assimilata per poter essere utile per l’edificazione.

Un credente non è mosso spiritualmente dalla melodia,

dalla scenografia e da ciò che appare bello a vedersi,

bensì da ciò che comprende.

È con la nostra mente che apprezziamo

il Signore, i suoi atti potenti e le gloriose dottrine della sua

Parola. Sia che gli offriamo la nostra adorazione sia che riceviamo

la sua verità, è la nostra mente che deve essere attiva ed edificata.

Le emozioni devono essere suscitate in noi da ciò che viene riconosciuto e appreso dalla mente, e non dal potere diretto della musica, del ritmo, della coreografia o dei movimenti corporei.

                          NOTA

La musica è un dono meraviglioso del Signore, ma non deve mai o soffocare l’adorazione offerta in spirito e verità.

 

 

John Wesley, nelle sue direttive per il canto , nel 1781. Egli scrive:

«Soprattutto, cantate spiritualmente. Tenete lo sguardo rivolto

a Dio in ogni parola che cantate. Che il vostro scopo sia di piacere

a lui più che di compiacere a voi stessi o a qualsiasi altra creatura.

Prestate estrema attenzione al senso delle parole che pronunciate

e fate attenzione che il vostro cuore non sia trasportato e distratto

dal suono. Offritelo piuttosto a Dio, continuamente, così il vostro

canto sarà tale che il Signore lo approverà al presente e, al suo

ritorno, vi ricompenserà».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA : LA VITTORIA SULLE EMOZIONI E SENTIMENTI

 

DISTINZIONE TRA SACRO E MONDANO  ( PROFANO )

 

«Ma che cos’è precisamente la mondanità?»

            UNO STILE DI VITA CORROTTO

Uno stile musicale, o uno strumento è forse da ritenersi inadatto all’adorazione semplicemente perché è costruito da persone del mondo ?

Non è adatto all’adorazione «in spirito e verità» se è usato da persone non cristiane che promuovono una mentalità che si oppone a Dio e alla sua legge morale.

Quindi lo strumento musicale acquistato in un negozio deve essere suonato da credenti che con altri credenti lodano DIO

Nota : sia la lode che la preghiera è una esclusiva dei credenti

 

Ebrei 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome .

NOTA ( GLI ANGELI LODANO DIO MA NON LO POSSONO PREGARE )

Essere “mondano” significa trattare le verità bibliche e tutto ciò

che è sacro con irriverenza, così da  corromperle.

DOMANDA

La musica classica e la musica moderna è sacra o profana?

Non è questo il punto! Anche se può essere musica molto bella, ciò che conta è che non abbia origini di violenza e che  promuova o sia associata ad un messaggio o a insegnamenti  contrari a alla parola di Dio e alla sua legge morale.

Fino agli anni Settanta, la maggior parte degli evangelici riteneva che la chiesa si doveva separare dal mondo ( mondanità , modo di vivere peccaminoso e corrotto ) .

In quegli anni l’adorazione spirituale non doveva mai, mescolata e contaminata con ciò che era reputato “mondano”, Gli evangelici erano convinti che Dio ne sarebbe stato offeso e credevano che il peccatore perduto non poteva essere chiamato fuori dal mondo mediante la testimonianza di una chiesa che ne avesse adottato lo stile di vita

In pratica, si giudicava che integrare il culto spirituale

( adorazione in spirito e verità ) con ciò che proveniva da una cultura che promuoveva, ad esempio, il sesso libero,

l’uso delle droghe , l’alcol, il denaro , non solo sarebbe stato inappropriato, ma anche e soprattutto peccaminoso.

Infatti la Parola Profetica di Dio ci insegna a discernere il sacro dal profano :

Ezechiele 22:24 «Figlio d’uomo, di’ a Gerusalemme: “Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d’ira”. 25 In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro.

 

Ezechiele 42:20 Misurò dai quattro lati il muro che formava il recinto: tutto intorno la lunghezza era di cinquecento, e la larghezza di cinquecento; il muro faceva la separazione fra il sacro e il profano.

 

1 cubito era di cm 58,4 = 292 metri il distacco tra il sacro e il 

                                                                profano

292 METRI X 4 LATI

 

I 4 lati del  recinto erano di metri 1168

Ezechiele 44:23 Insegneranno al mio popolo a distinguere fra il sacro e il profano, e gli faranno conoscere la differenza tra ciò che è impuro e ciò che è puro.

Abbiamo letto in Ebrei che la lode è un sacrificio , un’offerta a Dio

Ebrei 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome

 

Nel Vecchio Testamento il sacrificio e l’offerta dovevano essere perfetti, senza difetto ( non contaminati )

 

La Lode come sacrificio e come offerta deve essere perfetta, santa non contaminata 

  1. Se scriviamo un testo di lode con parole bibliche , il testo è santo , se poi si canta con una musica che ha origini corrotte , il cantico di lode è contaminato, non è più santo e sicuramente Dio non l’ho gradisce

 

 

1) Lo scopo della musica. 

La musica è unicamente per l’adorazione ,  oppure Dio la intende anche per essere un calmante o un intrattenimento?

Il musicista più famoso nella Bibbia, Re Davide, usò la musica solo per adorare Dio (vedi Salmo 4:1; 6:1, 54,55;61:1;67:1;76:1).

Il re Saul era tormentato da spiriti maligni, chiamava Davide affinché gli suonasse l’arpa per calmarsi (1 Samuele 16:14-23).

Gli Israeliti usavano anche gli strumenti per avvertire del pericolo (Neemia 4:20) e per sorprendere i loro nemici (Giudici 7:16-22).

 Nel Nuovo Testamento, l’apostolo Paolo istruisce i cristiani ad incoraggiarsi l’un l’altro con la musica: (Efesini 5:19).”Parlatevi l’un l’altro con Salmi, inni e cantici spirituali”

Così, lo scopo primario della musica sembra essere l’adorazione.

         La Bibbia ci dice  come cantare a Dio :

 “A te,o Dio, nel raccoglimento sale la lode in Sion ” (Salmo 65:1);

Il tipo di musica usata nel Vecchio Testamento

“Si troveranno in mezzo a lei inni di lode e melodia di canti”

  (Isaia 51:3);

La proprietà di una melodia, affidata a una voce o a uno strumento, è quella di essere facilmente individuabile all’interno del tessuto compositivo. Perciò, nel caso di una struttura polifonica, affinché le melodie siano riconoscibili, occorre evitare che le singole parti si confondano. Ciò è possibile giocando sui contrasti tra i timbri (ad esempio, nel caso della voce umana, sopranocontraltotenore e basso) ed evitando attacchi simultanei di voci diverse

Da rileggere :

(1Cronache 25: 6 e 7).6 Tutti questi erano sotto la direzione dei loro padri per il canto della casa del SIGNORE, e avevano cembali, saltèri e cetre per il servizio della casa di Dio. Erano sotto la direzione del re, di Asaf, di Iedutun e di Eman. 7 Il loro numero, compresi i loro fratelli istruiti nel canto in onore del SIGNORE, tutti quelli cioè che erano esperti in questo, era duecentottantotto. 8 Tirarono a sorte il loro ordine di servizio, tanto i piccoli quanto i grandi, tanto i maestri quanto gli allievi.

 

 

LA BIBBIA NON  AFFERMA CHE UN CERTO STRUMENTO MUSICALE SIA PROIBITO.

La Bibbia menziona diversi tipi di strumenti a corda e strumenti a fiato. La Bibbia non menziona esplicitamente i tamburi, e batterie moderne, ma menziona altri strumenti a percussione : tamburelli e cembali

(Salmo 68:25;

25 Precedevano i cantori, dietro venivano i suonatori,

in mezzo le fanciulle che battevano i tamburelli.

 Esdra 3:10).

10 Quando i costruttori posero le fondamenta del tempio del SIGNORE, vi si fecero assistere i sacerdoti vestiti dei loro paramenti, con delle trombe, e i Leviti, figli di Asaf, con dei cembali, per lodare il SIGNORE, secondo le direttive date da Davide, re d’Israele

DOMANDA

Oggi, il mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo e della musica    

                         è mondano?

Certamente sì,

1) perché si tratta della cultura più potentemente

     Contraria  a Dio e ai suoi comandamenti che da secoli sia

      mai esistita!

2) È profana in quanto tratta realtà sante con la

massima irriverenza e mancanza di rispetto.

Denigra la moralità biblica cercando di sostituirla

con la propria morale libertaria e peccaminosa.

Promuove ,con arroganza e in modo provocatorio , una società alternativa, secondo la quale l’adorazione del proprio io e la lussuria sono cose normali, ragionevoli e quindi accettevoli. Questa è la mentalità che caratterizza la cultura contemporanea occidentale.

La necessità di distinguere  tra spirituale e mondano, è sempre stato un principio di guida fondamentale per i cristiani.

 

L’“atmosfera” in chiesa  deve e essere gioiosa, ma nello stesso tempo  deve onorare con  il principio  biblico della riverenza

(cfr. Ebrei 12:28).

28 Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! 29 Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.

La chiesa deve avere la visione   del conflitto tra due regni, tra due mondi che si schierano l’uno contro l’altro  

( IL POTERE DELLE  TENEBRE E  IL REGNO DELLA LUCE )

Col 1:13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.

La missione della chiesa  è quella di  difendere e sostenere la sovranità e la santità di Dio, rappresentando colui che è l’Alto e

l’Eccelso

(cfr. Isaia 57:15).

15 Infatti così parla Colui che è l’Alto, l’eccelso,

che abita l’eternità, e che si chiama il Santo.

«Io dimoro nel luogo eccelso e santo,

ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito

per ravvivare lo spirito degli umili,

per ravvivare il cuore degli oppressi.

I credenti rifiutavano l’“aiuto” di un mondo corrotto e delle sue espressioni, preferendo invece dipendere dalla potenza di Dio.

Così facendo, possiamo sperimentare la vera potenza spirituale nell’adorazione e non il potere “carnale delle emozioni ” e dell’emotività.

 

 

 

Abramo, il padre dei fedeli,

fu chiamato a separarsi dalla cultura del mondo pagano in cui viveva per vivere servendo Dio in ubbidienza alla sua volontà.

Inoltre, dobbiamo rammentare che gli Israeliti furono severamente

giudicati nel deserto per il desiderio di tornare al passato, ai cibi

dell’Egitto. Anche se quei cibi non erano peccaminosi,

Il Signore stava insegnando alla sua chiesa

ad essere un popolo particolare. La legge di Mosè insegnò al popolo molti modi di distinguere tra ciò che era santo e ciò che non lo era, tra ciò che era puro e ciò che non lo era, anche se ciò implicava la proibizione di cose che non erano peccaminose in loro stesse.

Vedete, tutte queste cose avvennero al fine d’inculcare nel

popolo i principî della distinzione e della separazione. E i cristiani

hanno creduto da sempre che queste cose

 «sono state scritte per ammonire noi» (I Corinzi 10:11).

 

 

 

Al tempo di Neemia, un sacerdote sciocco e corrotto diede

a Tobia l’ammonita una camera all’interno del tempio. Neemia

fece «gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenenti

a Tobia» e fece purificare tutta quella zona

(Neemia 13:7-8).

7 tornai a Gerusalemme, e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto per amore di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera nei cortili della casa di Dio. 8 La cosa mi dispiacque molto, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia. 9 Poi ordinai che si purificassero quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l’incenso.

 

 Sia nell’Antico sia nel Nuovo Testamento, Dio richiede che gli

sia offerto un culto puro e separato da ciò che è mondano, perciò ci deve essere una netta divisione  tra ciò che è sacro e ciò che è mondano.

La vera adorazione deve mantenersi pura dalla contaminazione di una cultura pagana, decaduta e senza Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VITTORIA DEL CUORE

La via della vittoria:

Se sottometti del continuo il tuo nuovo cuore al Signore Gesù, manifesterai i Suoi pensieri, le Sue parole e le Sue azioni. Una vita vittoriosa è il riflesso di un cuore vittorioso.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: (Romani 5:5).

L’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato

IL CUORE

La parola “cuore” è usata in modi diversi nella Bibbia. Talvolta è usata per indicare

Lo spirito umano,

 

La parte più profonda dell’essere umano

Altre volte si riferisce all’anima, o a una particolare funzione dell’anima.

E vi sono occasioni in cui significa spirito e anima insieme. In ogni caso è una parola usata spesso nella Bibbia e nella terminologia cristiana contemporanea.

Con la parola cuore noi vogliamo indicare l’attività mentale e morale dell’uomo con gli elementi razionali ed emozionali.

In altre parole, noi usiamo il termine “cuore” per esprimere ciò che accade in noi,

                             NOTA

Prima di conoscere  Gesù il nostro cuore ci apparteneva, ma quando siamo andati a Lui, Gli abbiamo dato il nostro cuore. Egli è venuto a dimorare nel nostro cuore, così può manifestare la Sua vita attraverso la nostra vita.

Poiché il  cuore è il centro dal quale s’irradia tutto il tuo essere, è da lì che Gesù vuole Regnare .

Il cuore rende una persona ciò che è, e guida le sue azioni. E’ nel cuore che si forma il vero carattere.

Così disse Gesù: (Matteo 22:37).  “Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’ anima tua e con tutta la mente tua”

Ogni parte del tuo essere deve essere data al Signore nell’amore. Perché, nella Bibbia, amare è dare. ( Agapao )

IL VECCHIO CUORE

Geremia 17:9,10

9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno;chi potrà conoscerlo?

10 «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni,

per retribuire ciascuno secondo le sue vie,

Prima della nuova nascita, il tuo cuore era “corrotto” a causa delle sue motivazioni egoistiche. Gesù disse:

(Matteo 15:18-19). “Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l’uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni” .

Tutto quello che c’è nel cuore sarà espresso dalle parole e dalle azioni della persona. Se il cuore è corrotto o impuro, allora essa parlerà e agirà in modo inaccettabili a Dio.

Sotto la Legge giudaica , il peccato era evidenziato sotto da leggi prescrizioni .

Tuttavia, Gesù va oltre il pensiero giudaico dei Suoi giorni . Gesù insegna che meditare  il peccato nel cuore , è malvagio quanto il compierlo.

(Matteo 5:27-28).

“Voi avete udito che fu detto: non commettere adulterio. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”

Gesù condanna l’adulterio

(5:27-30)

5:27-28 La legge mosaica proibiva manifestamente l’adulterio

(vd. Esodo 20:14; Deuteronomio 5:18). Che senso ha vantarsi di non aver mai violato questo comandamento, laddove si hanno “occhi pieni d’adulterio”

(2 Pietro 2:14) Il contesto parla dei falsi dottori , i cuori erano pieni di adulterio , si vedeva dagli occhi

 

14 Hanno occhi pieni d’adulterio e non possono smetter di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione! 15 Lasciata la strada diritta, si sono smarriti seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò un salario di iniquità, 16 ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un’asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta.

L’individuo apparentemente rispettabile potrebbe nascondere una mente piena di peccato. Perciò Gesù ricordò ai suoi discepoli che non e sufficiente astenersi dall’atto fisico dell’adulterio:

ci vuole anche una purezza interiore. La legge proibiva l’adulterio, Gesù ne proibi il desiderio: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo

cuore.

Gesù non imponeva una nuova legge, le cui norme sarebbero state persino più esigenti di quelle del vecchio patto. In tutta la Sua predicazione Egli mirava al cuore.

 

Se il cuore è puro e consacrato a Dio.

Pensieri,

Atteggiamenti,

Parole

E azioni

 DELLA PERSONA SARANNO PURI E GLORIFICHERANNO DIO.

(Matteo 5:8).  “Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio”.

A causa della natura peccaminosa del cuore nell’uomo naturale, risulta impossibile osservare tutti i comandamenti. La Legge ha dimostrato che gli uomini non saranno mai in grado di piacere a Dio, o di rendersi accettabili nel Suo cospetto mediante i propri sforzi.

Secondo le promesse del nuovo patto, il Signore dice che darà al Suo popolo “un nuovo cuore”.

 (Ezechiele 36:26-27). “E vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio spirito, e farò sì che camminerete secondo le mie leggi e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni”

Un nuovo cuore porterà nuove motivazioni, un nuovo desiderio di piacere al Signore; e il dono dello Spirito Santo darà la capacità di eseguire la Sua volontà.

Secondo i termini del nuovo patto il Signore dice:

(Geremia 31:33-34). 33 «ma questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.34 Nessuno istruirà più il suo compagno o il proprio fratello, dicendo: “Conoscete il SIGNORE!”, poiché tutti mi conosceranno,dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità,

non mi ricorderò del loro peccato».

 

 

 

IL CUORE NUOVO

1) Poiché faicciamo parte del nuovo patto, Dio ha sparso il suo amore  

Nei nostri cuori.

 (Romani 5:5). L’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato”

2) Ora siamo figli di Dio con lo Spirito di Dio nei nostri cuori.

(Galati 4:6)E perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio Suo nei nostri cuori che grida: Abba, Padre”

3)Gesù ci ha “segnati col proprio sigillo, e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori”

(2 Corinzi 1:21 a 22 ). 21 Or colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti, è Dio; 22 egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

( Efesini 3:14 a 21 ).

14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

Questa è la preghiera per tutti coloro che vogliono vivere per fede! Una preghiera per coloro che erano già credenti!

Senza un nuovo cuore nel quale Gesù viva, è impossibile piacere a Dio.  Gesù parlò contro i capi religiosi dei suoi giorni, perché le loro osservanze legalistiche non potevano portare a un cambiamento del cuore, sia nelle loro vite sia in quelle di coloro che essi guidavano.

(Marco 7:6). “Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com’è scritto: questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me”

 

 

Un nuovo cuore è dato a coloro che consacrano il vecchio a Lui.

Fino a quell’ atto di consacrazione, una persona può provare a servire Dio mediante lo zelo religioso, come Saulo da Tarso. Egli era molto zelante, ma cieco alla verità. Invece di sottomettersi a Gesù, egli perseguitava coloro che lo facevano. Egli doveva aver chiuso le sue orecchie alle loro testimonianze preferendo tenersi stretto alle tradizioni e alle leggi religiose del passato. Facendo così egli pensava genuinamente di servire Dio. Lo zelo religioso non può creare un nuovo cuore. Solo Dio può donarlo a coloro che si convertono a Gesù .

11 Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d’uomo; 12 perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.

13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand’ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; 14 e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma Dio che m’aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco.

18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore. 20 Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento.

21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; 22 ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo; 23 esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere». 24 E per causa mia glorificavano Dio.

L’ABBONDANZA DEL CUORE

Qualunque cosa ci sia nel cuore di una persona, si manifesterà nelle sue parole e nelle sue azioni.

 

(Luca 6:45). “L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene; e l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro tira fuori il male; poiché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca” .

                     NOTA

Un cuore nuovo, ripieno della vita di Gesù, genererà cose buone. Un cuore buono non può generare frutti cattivi e un cuore cattivo non può generare frutti buoni.

         UN INCORAGGIAMENTO

Dio ci ha dato un cuore nuovo. Cristo vive nel nostro cuore per fede. L’abbondanza di quel cuore nuovo produrrà buoni frutti.

Non tornare indietro, alla vecchia vita che offendeva Dio.

Disponi il tuo cuore per piacerGli.

(Colossesi 3:1).  “Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra” .

                        

                                      LA SCELTA

possiamo ancora disporre il nostro cuore a fare come vogliamo noi, anche se siamo ” una nuova creatura “, con un cuore nuovo. Oppure possiamo consacrare il cuore giornalmente al Signore vivendo per piacerGli.

“Disporre” il cuore a cercare  le cose di sopra implica una determinazione a mantenere lo sguardo verso il Signore dipendendo da Lui. La vittoria nel nostro cuore viene da una continua consacrazione.

Volgere il nostro cuore lontano dal Signore è un invito al fallimento e alla sconfitta, perché dovremmo dipendere o da noi stessi o da altri. (Ebrei 3:12). Guardate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dall’Iddio vivente” Tessalonicesi 3:5. Paolo pregava: 5 Il Signore diriga i vostri cuori all’amore di Dio e alla paziente attesa di Cristo.

Tutto quello che facciamo o diciamo è il riflesso di ciò che accade nel nostro cuore.

Possiamo confessare i nostri peccati al Signore, ma se il cuore non cambia, sarà solo una recitazione.

Il cambiamento del cuore conduce a un nuovo atteggiamento, che a sua volta influenzerà il mio comportamento.

C’è un esempio in 1 Samuele cap.10 verso 5 a 7 Samuele profetizza a Saul quello che stava per accadere nella sua vita

( di Saul )

5 Poi arriverai a Ghibea di Dio dov’è la guarnigione dei Filistei; entrando in città, incontrerai una schiera di profeti che scendono dall’alto luogo, preceduti da saltèri, da timpani, da flauti, da cetre. Essi profetizzeranno. 6 Lo spirito del SIGNORE t’investirà, e tu profetizzerai con loro e sarai cambiato in un altro uomo. 7 Quando questi segni saranno avvenuti, fa’ quello che avrai occasione di fare, poiché Dio è con te…..

 

 

 

 

Al verso 9 si avvera la profezia :

9 Non appena egli ebbe voltato le spalle per separarsi da Samuele, Dio gli cambiò il cuore e tutti quei segni si verificarono in quel medesimo giorno. 10 Appena giunsero a Ghibea, una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo Spirito di Dio lo investì ed egli si mise a profetizzare in mezzo a loro

                    La Diodati traduce

9 Non appena egli ebbe voltato le spalle per separarsi da Samuele, Dio gli mutò il cuore in un altro …..

 

Poi Saul iniziò a peccare e Dio si pentì di avergli dato il regno

1 Samuele 15:10 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Samuele, dicendo: 11 «Io mi pento di avere stabilito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha eseguito i miei ordini». Samuele ne fu irritato e gridò al SIGNORE tutta la notte…..

AL CAPITOLO 16 SAMUELE UNGE DAVIDE RE .

SAUL PERSE :

IL TRONO

LA CORONA

LO SPIRITO DI DIO SI ERA RITIRATO DA LUI

DIO SI ERA RITIRATO DA LUI

 

Saul tornò ad avere un cuore vecchio e la parola ci dice che subito entrò in lui uno spirito di terrore

1 Samuele 16:14,15…

 

Saul invece di cercare il Signore continua a peccare e si rifugia nello spiritismo cap. 28 Saul consulta la medium di En-Dor

 

Al cap. 31 ci parla della morte di Saul al verso 6  Così, in quel giorno, morirono insieme Saul, i suoi tre figli, il suo scudiero e tutta la sua gente.

 

 

MA NEL LIBRO DELLE CRONACHE È RIPORTATO IL MOTIVO DELLA SUA MORTE

 

1 Cronache 10:13 Così morì Saul, a causa dell’infedeltà che egli aveva commessa contro il SIGNORE per non aver osservato la parola del SIGNORE, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, 14 mentre non aveva consultato il SIGNORE. E il SIGNORE lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d’Isai.

 

                                   NOTA

Abbiamo bisogno di domandare a Dio di giudicare  il nostro cuore e mostrarci ciò che è sbagliato. Allo stesso modo possiamo agire nella fede e sperimentare la vittoria solo se c’è fede nel nostro cuore.

7 SEGNI DI UN CUORE GIUSTO

Un cuore giusto, un cuore trasformato dalla potenza di Dio, ha sette tratti distintivi

1) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE NUOVO (Ezechiele 36:26)

26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne

Non è il cuore con cui una persona è nata, ma un altro cuore messo in noi dallo Spirito Santo. È un cuore che ha nuovi gusti, nuove gioie, nuovi dolori, nuovi desideri, nuove speranze, nuove paure, nuove preferenze e nuove antipatie. Ha una nuova visione sull’anima, sul peccato, su Dio, Cristo, la salvezza, la Bibbia, la preghiera, il Cielo, l’Inferno, il mondo e la santità. È come un campo con un nuovo ed abile coltivatore. “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” 

(II Corinzi 5:17)

2) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE ROTTO E CONTRITO

(Salmo 51:17)

Ha rotto con l’orgoglio, l’egocentrismo e l’ipocrisia. La sua vecchia e alta concezione di sé è rotta, infranta, disintegrata fino agli atomi. Si ritiene peccatore, indegno e corrotto. La sua antica testardaggine, pesantezza e insensibilità sono sciolte, scomparse e passate via. Non pensa più con leggerezza ad offendere Dio.

È Contrito (compunto, mortificato, pentito ) tenero, sensibile, e gelosamente pauroso di commettere peccato

(II Re 22:19). 18 Al re di Giuda che vi ha mandati a consultare il SIGNORE, direte questo: “Così dice il SIGNORE, Dio d’Israele, riguardo alle parole che tu hai udite: 19 ‘Poiché il tuo cuore è stato toccato, poiché ti sei umiliato davanti al SIGNORE, udendo ciò che io ho detto contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che saranno cioè abbandonati alla desolazione e alla maledizione; poiché ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch’io ti ho ascoltato’, dice il SIGNORE. 20 ‘Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri, e te ne andrai in pace nella tua tomba. I tuoi occhi non vedranno tutte le sciagure che io farò piombare su questo luogo'”». E quelli riferirono al re la risposta.

è umile, modesto, pronto ad abbassarsi, e non vede in sé nulla di grandioso.

3) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE CHE CREDE SOLO IN CRISTO PER LA SALVEZZA, E CHE DIMORA IN CRISTO PER FEDE   

(Romani 10:9,10

9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice:

«Chiunque crede in lui, non sarà deluso».

Efesini 3:14 a 17) ( già letto durante lo studio )

14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

Ripone tutte le proprie speranze di perdono e vita eterna nel sacrificio di Cristo, nella mediazione di Cristo, nell’intercessione di Cristo.

È lavato nel sangue di Cristo da una cattiva coscienza

(Ebrei 10:21 a 25 ).

21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

Si volge a Cristo come l’ago della bussola si volge a Nord. Guarda a Cristo ogni giorno per trovare pace, perdono e grazia come un girasole guarda al sole. Si alimenta di Cristo per il proprio sostentamento quotidiano come Israele ci cibò con la manna nel deserto. Trova in Cristo le qualità per supplire ad ogni bisogno e richiesta. Si appoggia su Lui, si afferra a Lui, cresce in Lui e si affida a Lui come medico, guardiano, marito e amico.

4) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE PURIFICATO

(Atti 15:8,9

8 E Dio, che conosce i cuori, rese testimonianza in loro favore, dando lo Spirito Santo a loro, come a noi; 9 e non fece alcuna discriminazione fra noi e loro, purificando i loro cuori mediante la fede

Matteo 5:8)

8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Ama la santità e odia il peccato. Combatte ogni giorno per ripulirsi dalla sporcizia della carne e dello spirito (II Corinzi 7:1).

Detesta  tutto ciò che è malvagio, e fa suo tutto ciò che è buono. Si delizia nella legge di Dio, e ha quella legge scolpita in lui, e non la dimentica (Salmo 119:11). Desidera di conservare quella legge sempre meglio, e trova piacere in chi ama quella legge. Ama Dio e il prossimo. I suoi affetti sono nelle cose “di lassù”. Più è santo e più si sente leggero e felice; e guarda al Cielo con gioia, come il posto dove la perfetta santità finalmente sarà ottenuta.

5) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE CHE PREGA

(Romani 8:15). Ha in sé “lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»” . Il suo desiderio quotidiano è 

(Salmo 27:8). “Io cerco il tuo volto, o SIGNORE” 

Viene trascinato da un’abituale inclinazione di parlare a Dio di cose spirituali e anche se lo fa debolmente, flebilmente e in modo imperfetto, lo fa in ogni caso. Sente la necessità di tirar fuori sé stesso di fronte a Dio, come di fronte ad un amico, ed esprimergli tutti i propri bisogni e desideri. Rivela a Dio i propri segreti e non Gli nasconde nulla. Puoi persuadere una persona qualunque a vivere senza respirare come puoi persuadere il possessore di un cuore giusto a vivere senza pregare.

6) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE CHE HA ANCHE CONFLITTO IN SÉ (GALATI 5:16,18)

16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. 18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge

Trova in sé due princìpi opposti che combattono per la supremazia: il desiderio della carne contro lo spirito, e lo spirito contro la carne. Sa per esperienza ciò che Paolo intendeva quando dice 

(Romani 7:23). “ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra” . Il cuore ingiusto non sa nulla di questa lotta. “L’uomo forte, ben armato” guarda il cuore ingiusto come il proprio palazzo e ciò che possiede è al sicuro (Luca 11:21).

Ma quando il Re di giustizia prende possesso del cuore, inizia una lotta che finirà solo con la morte. Il cuore giusto si conosce per la sua guerra, così come per la sua pace.

7) UN CUORE GIUSTO È ONESTO, INTEGRO E VERO

Luca 8:15;

15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

ISAIA 38.2,3  

2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il SIGNORE dicendo: 3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto

Ebrei 10:22)

21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno

Non c’è nulla in lui di falsità, ipocrisia o messinscena. Non è doppio. È proprio quello che dice di essere, sente ciò che dice si sentire e crede ciò che dice di credere. La sua fede può essere debole e la sua obbedienza imperfetta; ma una cosa distingue sempre il cuore giusto: la sua professione di fede è reale, genuina, profonda e sincera.

Conclusione

Un cuore come quello sopra descritto è posseduto da ogni vero Cristiano di ogni nome, nazione, popolo e lingua. Certo, possono differire l’uno dall’altro su qualcosa,

ma hanno tutti un cuore giusto. Alcuni di loro sono caduti, per un periodo, come Davide o Pietro, ma i loro cuori non si sono mai allontanati interamente dal Signore. Hanno provato a loro stessi di essere uomini e donne pieni di difetti, ma i loro cuori sono sempre stati sotto lo sguardo di Dio. Si sono compresi l’un l’altro qui sulla terra e hanno scoperto che la propria esperienza è uguale ovunque. Si capiranno ancora meglio nel mondo a venire. Tutti loro hanno avuto dei cuori giusti sulla terra, scopriranno di aver un cuore solo quando entreranno in Cielo.

LA VOLONTA

 

C’è una forza motrice più potente del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà. [Albert Einstein]

La forza di volontà è una capacità che possiamo apprendere e sviluppare. È come un muscolo, può essere allenata. Come per gli atleti è fondamentale la preparazione fisica e mentale, anche noi dobbiamo prepararci per raggiungere i nostri obiettivi, è molto importante.

Come si può definire la volontà?

Etimologicamente parlando, il termine “volontà” deriva dal latino “voluntas-atis” e significa “volere”. Tuttavia, questo concetto implica molti altri fattori,

 

come la capacità di prendere decisioni, scegliendo un’opzione tra le tanti disponibili,

la tendenza o il desiderio di qualcosa che ci garantisce l’opportunità di scoprire,

la determinazione che si relaziona con la capacità di valutare ed identificare le nostre mete,

l’azione, come fattore definitivo per mettere in pratica quello che vogliamo.

Quando la volontà ha acquistato forza e vigore, ci aiuta a raggiungere i nostri desideri e i nostri interessi, divenendo la forza necessaria che ci spinge ad agire superando le difficoltà.

I quattro ingredienti fondamentali della forza di volontà sono :

desiderio

immaginazione

trasformazione

la motivazione

La volontà determina chi siamo e cosa vogliamo

Tutto comincia da un desiderio, ma per realizzarlo non basta immaginarlo, deve invece trasformarsi davvero in quello che vogliamo, vale a dire, qualcosa guidato dalla nostra volontà e dalla nostra motivazione.

La Volontà è, in un primo momento, scegliere.

Quando scegliamo, allo stesso tempo rinunciamo a qualcosa, anche quando non lo facciamo stiamo operando una scelta, come sosteneva il filosofo William James “Quando dobbiamo fare una scelta e non la facciamo, è già una scelta”.

Nel caso della volontà, scegliere è scommettere su qualcosa che desideriamo e che si trova lontano da noi, soprattutto nei momenti più difficili, a cui arriveremo con una certa dose di sforzo e di pazienza.

Il traguardo è uno stimolo ad agire, soprattutto nei momenti più complicati. In certi casi possiamo guardare in modo positivo alla meta, ma il processo per raggiungerla è difficile e faticoso.

il vero obiettivo della volontà sarà quello di vincere al di sopra di noi stessi, quindi la forza della volontà è indescrivibile, perché vuole fare ciò che vuole .

Per questo motivo il cristiano deve educare la propria volontà .

                   LO STUDIO

 

VITTORIA NELLA VOLONTA’

La via della vittoria:

Quando sottomettiamo la nostra volontà, alla volontà di Dio possiamo vivere vittoriosamente. Scegliere invece la propria volontà ci condurrà alla frustrazione, al fallimento e alla sconfitta.

La tua vittoria basata sulla Bibbia:

(Matteo 26:39). Non come voglio io, ma come tu vuoi

Dio ci ha dato una volontà libera. Abbiamo la possibilità di operare delle scelte ( libero arbitrio )

Le nostre decisioni dipendono largamente

dalla vita dell’ anima :

 

Se la nostra mente

Le nostre emozioni

I nostri sentimenti

sono sottomessi allo Spirito Santo , sceglieremo di fare ciò che Dio vuole. L’alternativa è agire indipendentemente dal Signore. Una persona indipendente prende decisioni indipendenti. La sua mente non è controllata dalla Parola di Dio, ma dal suo modo di pensare. Le emozioni sono condizionate largamente dal modo di pensare della persona. Pensieri negativi generano sentimenti negativi e decisioni negative.

Pensare positivamente genera sentimenti e decisioni positive.

Ci sono filosofie che danno molta enfasi sul  potere del pensiero positivo.

Cioè la “superiorità dello spirito sulla materia”.

Ma Il Signore con l’azione dello Spirito Santo. Egli vuole influenzare ogni aspetto della nostra anima, della nostra mente, delle nostre emozioni e della nostra volontà.

 

1 Tessalonicesi 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

 

 

Allora l’opera dello Spirito Santo si potrà vedere più ampiamente nel nostro carattere e nel nostro comportamento.

Col 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 6 Per queste cose viene l’ira di Dio sugli uomini ribelli. 7 E così camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene.

9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato.

Se la nostra mente è assetata delle cose di “ lassù “, delle parole di verità, la nostra volontà sarà in sintonia con la volontà di Dio e così prenderemo le decisioni giuste con la nostra volontà.

Dio non vuole interferire con la nostra volontà. Non vuole costringerci ad obbedirGli. Egli ci rivela la Sua volontà, ma in ogni situazione abbiamo la facoltà di scegliere se obbedire o disobbedire, esserGli gradito o rattristarLo.

              NOTA

Nessun altro può prendere decisioni per noi.

Quando eravamo bambini dovevamo sottostare a certe norme a casa e a scuola. Ci si aspettava l’obbedienza.

Reagivamo alle circostanze con obbedienza  oppure con la ribellione. Ora, nella vita adulta, le regole non ci vengono imposta nello stesso modo.

Dobbiamo prendere decisioni responsabili.

 

ES.: Dobbiamo rispettare le leggi civili della società nella quale viviamo, ma possiamo scegliere di infrangere la legge.

Nessun altro può interferire sulla tua possibilità di operare scelte e di credere. Nessuno Può esercitare pressioni e cercare di influenzarci.

Tuttavia, dobbiamo scegliere se credere agli uomini o a Dio, se sottometterci alle circostanze o alla Parola di Dio.

Esempio Biblico :

 

Atti 4: 17 Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlare più a nessuno nel nome di costui». 18 E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù. 19 Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. 20 Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite».

Atti 5: 27 Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, 28 dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo».

29 Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.

 

1 Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

 

La nostra decisione  nel compiere la volontà di Dio dipende dal nostro amore per il Signore.

 

Giovanni 8:31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

Giovanni 14:15. “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti”

QUESTO IMPLICA LA SOTTOMISSIONE DELLA VOLONTA’….

L’ESEMPIO DI GESU’

La vita è una successione di decisioni. Ogni giorno dobbiamo operare scelte. Tante di queste sono prese senza molta riflessione. Alcune scelte sono automatiche a causa del tipo di persona che siamo o della natura del rapporto che abbiamo con il Signore.

Le decisioni difficili sono quelle che implicano un conflitto di interessi. Può essere più facile soddisfare sé stessi, ma ciò non vuol dire che sia giusto.

Gesù sperimentò il conflitto nel Giardino del Getsemani. La sua anima era oppressa da tristezza mortale di fronte alla decisione che  avrebbe preso:

(Matteo 26:39).” Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi”.

 Umanamente Egli non voleva la sofferenza della crocifissione o patire la separazione dal Padre, che era la conseguenza inevitabile del prendere su Sé i nostri peccati. Ma la Sua anima era sottomessa al Padre in ogni tempo. Era la volontà del Padre Suo che contava, non la Sua.

Giovanni 5:30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Le Sue decisioni non erano in contrasto con gli scopi del Padre. Vediamo in Gesù l’atto di perfetta sottomissione:

(Marco 14:36). “Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi”

Gesù visse in costante sottomissione al Padre e questo era il segreto della Sua autorità. Quantunque

Egli fosse la Parola di Dio fatta carne, non pronunziò parole proprie, solo le parole che Suo Padre gli dava.

Giovanni 14:8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? 10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Egli non poteva fare nulla da Sé, ma solo ciò che il Padre Gli diceva di fare. Tutti i credenti hanno bisogno di imitare questo esempio di sottomissione alla volontà e all’autorità del Padre, una sottomissione che viene dall’ amore per Lui.

Giovanni 5:19 Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente

 

 

Giovanni 5:30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

FEDE E A UTORITA’

Matteo 8:5 Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne da lui, pregandolo e dicendo: 6 «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo». 7 Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8 Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: “Va’”, ed egli va; e a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo”, ed egli lo fa». 10 Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande! 11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13 Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.

Gesù vide una stretta relazione tra fede e autorità.

Egli lodò il centurione Romano per la sua fede perché aveva creduto nell’ autorità che Gesù aveva.

L’uomo di fede sarà un uomo d’autorità.

                           NOTA

Saremo in grado di esercitare autorità se sapremo come sottomettere la nostra volontà all’ autorità.

IL CENTURIONE SOTTOMETTE LA SUA VOLONTA’ IN GESU’ E RIPONE LA SUA FEDE IN GESU’

Più il cristiano riconosce l’autorità di Dio e più si sottomette a Lui , quando la nostra volontà è sottomessa a Dio , a Gesù e allo Spirito Santo  possiamo manifestare una grande autorità nella vita .

L’uomo di fede ha bisogno di esercitare l’autorità, se vuole essere vittorioso sul nemico, sui problemi simili a montagne che deve affrontare e superare, sulla sua propria carnalità. La vittoria consiste quindi di sottomettere la nostra volontà ( il nostro volere, il nostro Io ) a Dio

(Marco 14:36). “Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi”

L’amore per il Signore ci fa sottomettere alla Sua autorità e a fare la Sua volontà. Questa obbedienza ci dà fiducia davanti a Dio. Questa fiducia ( fede ) in Dio produce vittoria.

 

 

 

C’è un legame diretto fra il tuo amore per il Signore e la vittoria che sperimenti. Quella vittoria dipende dalla manifestazione del tuo amore per il Signore, dalla sottomissione di buon grado alla Sua autorità.

 

 

LE DECISIONI GIUSTE

1) Prendi le giuste decisioni con la tua volontà a motivo del tuo amore per il Signore. Sottometti la tua mente alla mente di Cristo e non permettere alle tue innate emozioni di guidare e di governare la tua vita, in particolar modo quando devi prendere decisioni importanti.

2)  Se prendi decisioni sbagliate per compiacere a te stesso anziché il Signore, non per questo verrai condannato. Per mezzo della Sua grazia e della Sua misericordia, quando ti pentirai Egli sarà pronto a perdonarti. Ma questa non è una scusa per trattare con leggerezza la volontà di Dio.

Dio si aspetta  che ubbidiamo alla Sua volontà. Tuttavia Egli non ti costringerà a farlo.

La via della pace è la via dell’amore,

Che è la via dell’obbedienza,

Che è la via della sottomissione,

Che è la via dell’autorità,

Che è la via della fede,

Che è la via della vittoria,

Che è la via di Gesù.

La tua chiave per una vita vittoriosa: Sottometti di buon grado te stesso all’autorità di Gesù.

COME EDUCARE LA NOSTRA VOLONTA’

 

Romani 12:1 a 2

1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. 2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà

Affinché la nostra vita possa essere veramente un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio, dobbiamo rinunciare a vivere secondo l’andamento di questo mondo e cercare, piuttosto, una continua e reale trasformazione del nostro essere, a cominciare dalla nostra mente. La prima parte del versetto 2 del capitolo 12 della lettera ai Romani ci permette di considerare tre importanti aspetti dell’esperienza cristiana in vista della santificazione

“senza la quale nessuno

vedrà il Signore”.

I tre temi in questione sono i seguenti:

Il rifiuto del mondo,

La trasformazione permanente della nostra vita,

L’importanza di avere un vita rinnovata.

 

NON CONFORMATEVI A QUESTO MONDO

Prima di considerare la chiara ed incisiva esortazione dell’apostolo, vogliamo brevemente vedere

cosa dobbiamo intendere, secondo la Scrittura, con l’espressione “questo mondo”.

il mondo di cui si parla in questo passo è l’insieme dei sistemi organizzati e creati dagli uomini sedotti e dominati da Satana, che si oppongono per la loro malvagità, ribellione e incredulità, a Dio, contrastando le Sue leggi

(1Giovanni 5:18). 18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca. 19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno

Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù

Questo mondo ha odiato, senza ragione, Gesù;

Ha perseguitato la sua chiesa;

Ha combattuto la Sacra Scrittura;

Ha prodotto ragionamenti e filosofie di ogni tipo per Contrastare l’avanzare del regno di Dio.

L’apostolo Paolo dice con forza “non conformatevi a questo mondo”. Cosa significa questa esortazione? Significa soprattutto quanto segue:

 

  1. a) non lasciarsi influenzare dalla mentalità,

   dalle mode, dalle tendenze e dal modo di pensare

   di questo mondo.

 

  1. b) non vivere secondo le abitudini di questo mondo e non permettete che esse dominino la nostra vita.

 

  1. c) abbiate il coraggio di vivere contro corrente, come stranieri e pellegrini di questo mondo.

Esaminiamo la Scrittura:

1 Pietro 2:11  

11 Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l’assalto contro l’anima

 

 

1 Pietro 1:14,15

14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto:

«Siate santi, perché io sono santo».

Tito 2:11,12

11 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, 12 e ci insegna a rinunciare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo

Giacomo 4:4

4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio

1Giovanni 2:15-17.

15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

SIATE TRASFORMATI

Il credente, diventato una nuova creatura in Cristo,

rigenerato e santificato, si avvia lungo il

sentiero del perfezionamento per giungere “all’altezza della statura perfetta di Cristo”.

Ef 4:11 a 13

11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.

La nostra vita non si deve  conformare con il  mondo, dev’essere trasformata all’immagine di Cristo.

Con forza dobbiamo resistere al conformismo e con altrettanta decisione e volontà dobbiamo favorire e cercare la trasformazione in Cristo.

Leggiamo la Scrittura:

2 Corinzi 4:18;

18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

2 Corinzi 4:16;

16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.

Colossesi 3:9 ;

 9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato.

 

 

 

Tito 3:5.

5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo,

IL RINNOVAMENTO DELLA MENTE

Questa necessaria trasformazione avviene

                       mediante il rinnovamento

Della mente ,

Dell’intelligenza 

Della volontà 

Sono  le facoltà mediante le quali noi dirigiamo la nostra vita. Esse evidenziano tutta la nostra condotta.

Purtroppo la nostra mente è contaminata dall’influenza che il mondo esercita su di essa e dalla natura corrotta

Efesini 4:17).

17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile

La mente ha bisogno, quindi, di essere rinnovata.

Il rinnovamento della mente avrà come risultato la trasformazione della nostra vita

 

Efesini 4:22-24

avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

1Pietro 1:13

13 Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all’azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo. 14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto:

«Siate santi, perché io sono santo».

 

COME AVVIENE IL RINNOVAMENTO DELLA NOSTRA MENTE?

1) Attraverso un sano nutrimento: la Parola di Dio (lettura, ascolto, meditazione )

Matteo 4:4;

4 Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”».

 

Salmi 1:1,2

Sal 1:1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,

che non si ferma nella via dei peccatori;

né si siede in compagnia degli schernitori;

2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,

e su quella legge medita giorno e notte.

 

1)  ATTRAVERSO LA PREGHIERA E LA COMUNIONE FRATERNA.

Filippesi 4:5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù

 

 

Atti 2:42 a 47

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 

2)  ATTRAVERSO UN’ATTENTA E SERIA DISCIPLINA

Filippesi 4:8,9

Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. 9 Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.

 

                            NOTA CONCLUSIVA

Da una mente rinnovata, scaturirà la forza e il desiderio di conoscere la volontà di Dio, per

camminare in essa.

 

 

VITTORIA SULL’ORGOGLIO

DEFINIZIONE : ECCESSIVA STIMA DI SE STESSI

L’orgoglio, può essere usato bene oppure male.  In psicologia, sono stati definiti due tipi di orgoglio: quello positivo e quello negativo.

L’orgoglio positivo viene chiamato “autostima”,

(giustificato sentimento consapevole della propria dignità, e del proprio valore

Sinonimi : fiero (dignitoso, audace, sicuro:

esempio : comportamento fiero , sono fiero di te ) onorato contento, lieto

Vedi : 1° Pietro 4:16 e Romani 1:16 ( fieri….. )

 

L’orgoglio negativo viene chiamato “superbia”.

( eccesiva stima di se stesso  , lo vedremo in avanti)

 

L’orgoglio positivo è necessario per sentirci sicuri e condurre una vita equilibrata, apprezzarci al punto giusto, trovare il nostro posto nel mondo ed esserne orgogliosi; tutto questo è assolutamente sano.

 

L’orgoglio positivo tende a fare realizzare i desideri e i progetti della persona ( es. arrivare a una meta …. )

 

Romani 12:3 La Scrittura non ci chiama né a sopravalutarci, né a sottovalutarci, ma ad avere un concetto sobrio ( contenuto , misurato , moderato , equilibrato ) di noi stessi“Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno” 

 

 

 

l’orgoglio negativo ( superbia ) è il pericolo più grande per l’edificazione del corpo di Cristo e per la crescita personale nell’immagine di Gesù.

Gli orgogliosi non sono destinati ad essere edificati, ma abbattuti!

Isaia 2:11-12  “Lo sguardo altero ( presuntuoso)dell’uomo sarà umiliato, e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno. Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero, e contro chiunque s’innalza, per abbassarlo…”

 

 

L’orgoglio negativo ,( superbia ) è quello che ci allontana e ci pone al di sopra del mondo, è il più grande produttore di conflitti , sociali , famigliari , tra amicizie ecc. ed è capace di soddisfare  la nostra vita con i conflitti .( diventa un legame spirituale )

                             NOTA

Il lato negativo dell’orgoglio è definito come l’eccesso di autostima e di apprezzamento dei propri meriti, pertanto il soggetto si ritiene superiore agli altri. Questo tipo di orgoglio ci impedisce di riconoscere i nostri errori, di rimediare ad essi e rende evidente l’assenza di umiltà ,rende quindi evidente la superbia

Il termine “superbia” deriva dall’omonima parola latina

Super- Bus o Yper Bios : super violento e descrive un sentimento che ci porta a valutarci al di sopra degli altri, si verifica una sopravvalutazione del proprio “io” rispetto agli “altri”. Questo sentimento di superiorità ci porta a vantarci delle nostre qualità e idee e a disprezzare quelle altrui. Possiamo dire che l’orgoglio può degenerare nella superbia.( e nel bullismo ) La superbia è un atteggiamento orgoglioso che trova la sua definizione  nella gente che si vanta.

La superbia, la quale ci porta a sentirci superiori ogni volta che ci paragoniamo a qualcuno, denota un complesso di inferiorità. È da lì che nasce la prepotenza con cui vogliamo dimostrare di avere sempre ragione. Facciamo anche uso della vanità, mettendo in mostra i nostri meriti, le nostre virtù e i nostri successi

                                                      

 Alcuni passaggi della parola riguardo alla superbia                   

 

Nehemia 9:16 Ma i nostri padri si sono comportati con superbia, irrigidendo i loro colli, e non ubbidendo ai tuoi comandamenti.

Proverbi 8:13 Il timore del SIGNORE è odiare il male;

io odio la superbia, l’arroganza,

la via del male e la bocca perversa

 

Proverbi 16:18 La superbia precede la rovina,

e lo spirito altero precede la caduta.

1Giovanni 2:16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.

DAL PUNTO DI VISTA BIBLICO

Anche l’orgoglio come tutti gli stati d’animo che abbiamo studiato in questo studio , deve essere salvato e purificato dal preziosissimo  sangue di Gesù.

Dalla Parola di Dio vediamo che il peccato dell’orgoglio è stato generato e consumato nel cielo dall’angelo più vicino a Dio, Lucifero , poi portato nel giardino dell’Eden nella vita di Adamo ed Eva , poi è passato in tutti gli esseri umani .

Vediamo i passi dell’orgoglioso , di colui che ha una eccessiva stima di se stesso :

Vediamo la condizione di Lucifero con un orgoglio

( autostima positiva, ruolo sobrio )

 

Ezechiele 28:12 «Figlio d’uomo,

pronuncia un lamento sul re di Tiro

e digli: Così parla il Signore, DIO:

“Tu mettevi il sigillo alla perfezione,

eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta;

13 eri in Eden, il giardino di Dio;

eri coperto di ogni tipo di pietre preziose:

rubini, topazi, diamanti,

crisoliti, onici, diaspri,

zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro;

tamburi e flauti, erano al tuo servizio,

preparati il giorno che fosti creato.

14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.

Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio,

camminavi in mezzo a pietre di fuoco.

15 Tu fosti perfetto nelle tue vie

dal giorno che fosti creato,

finché non si trovò in te la perversità.

QUAL’E’ LA PERVERSITA’ ? L’ECCESSO DELL’AUTOSTIMA : LA SUPERBIA

 

Isaia 14:12 Come mai sei caduto dal cielo,

astro mattutino, figlio dell’aurora?

Come mai sei atterrato,

tu che calpestavi le nazioni?

13 Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo,

innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio;

mi siederò sul monte dell’assemblea,

nella parte estrema del settentrione;

14 salirò sulle sommità delle nubi,

sarò simile all’Altissimo».

 

Da questi brani della  Scrittura vediamo  che Satana, era un  Cherubino protettore, era stato creato santo, puro, perfetto in bellezza e che, proprio a causa della sua superiorità ed autorità, sia stato preso da una ingiusta AMBIZIONE ed abbia cercato di far convergere su di sé l’adorazione dovuta solo a Dio.

L’Orgoglio ( eccessiva autostima , superbia ) di Lucifero era il desiderio di prendere il posto di Dio. L’Orgoglio di Lucifero lo ha trascinato nella sua rivolta contro il Creatore e la sua caduta ha segnato il PRINCIPIO del peccato nell’universo”.

 

Il brano di Isaia cap.14 menzionato ci consente, vi vedere il pensiero dell’orgoglioso superbo nelle affermazioni: “

V 13 …io salirò in cielo..

eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio…

io m’assiderò sul monte dell’Assemblea..

V 14  salirò sulla sommità delle nubi. . .

sarò simile all’Altissimo…”

                       SATANA ERA

AMBIZIOSO col suo presuntuoso “IO VOGLIO”

Egli si è voluto innalzare e, invece, è stato abbassato.

-gettato a terra:  Ezechiele 28:17 e Apocalisse 12:13

-gettato nell’abisso:  Apocalisse 20:2,3

-gettato nello stagno di fuoco e zolfo:  Apocalisse 20:10

La posizione assunta, invece, da Gesù nei confronti del Padre era di UMILTA’ quando disse: “….non come voglio io, ma come tu vuoi..!” (Matteo 26:39).

L’Orgoglio ( negativo ) è pericoloso perché influenza tutta quella parte psicologica del nostro essere. Infatti coinvolge lo SPIRITO e la MENTE che sono i centri dei pensieri e delle azioni che regolano la nostra vita intima ed esterna.

IN SINTESI L’ORGOGLIO È DUNQUE:

E’ UN  GRAVE  PECCATO:

 Proverbi 21:4.  Gli occhi ALTERI  ( PRESUNTUOSI )

e il cuor SUPERBO,lucerna degli empi, sono peccato.

 

                 

 

SINONIMI PRESUNTUOSO

superbo, borioso, altezzoso, fiero, arrogante, altero, presuntuoso, sprezzante, soddisfatto, contento, compiaciuto  gradassosbruffone

Proverbi 13:10

Dall’orgoglio non viene che contesa, ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli

 

 

PROVIENE DAL CUORE.  

 Marco 7:21 “Perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, sguardo invidioso, calunnia, SUPERBIA, stoltezza”.

 

E’ ODIATO DA DIO. 

Amos 6:8  Il Signore, DIO, l’ha giurato per se stesso,

dice il SIGNORE, Dio degli eserciti:

«Io detesto l’orgoglio di Giacobbe,

 

Proverbi 6:16 Sei cose odia il SIGNORE,

anzi sette gli sono in abominio:

17 gli occhi alteri,( Presuntuosi ) la lingua bugiarda,

 

 

E’ RIPRESO DA GESÙ.   Matteo 20:26 “…chiunque vorrà essere GRANDE (ambizioso) tra voi, sarà vostro servitore..”

 

I credenti non devono essere orgogliosi ma si devono rivestire di umiltà :

1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

*5 Così anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché

Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili.

6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo; 7 gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.

8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

10 Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente. 11 A lui sia la potenza, nei secoli dei secoli. Amen.

1 Corinzi 4:18 Or alcuni si sono gonfiati d’orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi; 19 ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi, e conoscerò non il parlare ma la potenza di coloro che si sono gonfiati; 20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. 21 Che volete? Che venga da voi con la verga o con amore e con spirito di mansuetudine?

I passi che abbiamo letto ci parlano dell’unità della chiesa e dell’ordine nella chiesa, e ci dicono che dobbiamo mettere a morte il nostro orgoglio.

Mosè fu l’uomo più umile sulla faccia della terra, ma nell’unico episodio della sua vita nel quale non glorificò Dio mancando di fede e peccando di orgoglio, fu escluso dall’ingresso della  Terra Promessa

Deuteronomio 32:50 a 52.

50 Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come tuo fratello Aaronne è morto sul monte Or ed è stato riunito al suo popolo, 51 perché mi siete stati infedeli in mezzo ai figli d’Israele, presso le acque di Meriba, a Cades, nel deserto di Sin, in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d’Israele. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d’Israele, non entrerai».

Deuteronomio 34:1 Poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul monte Nebo, in vetta al Pisga, che è di fronte a Gerico. E il SIGNORE gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan, 2 tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, 3 la regione meridionale, il bacino del Giordano e la valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. 4 Il SIGNORE gli disse: «Questo è il paese riguardo al quale io feci ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, questo giuramento: “Io lo darò ai tuoi discendenti”. Te l’ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai». 5 Mosè, servo del SIGNORE, morì là nel paese di Moab, come il SIGNORE aveva comandato. 6 E il SIGNORE lo seppellì nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; e nessuno fino a oggi ha mai saputo dove è la sua tomba

 

Quale era il peccato che Mosè aveva commesso ? :

  L’ORGOGLIO,LA PRESUNZIONE , LA DISUBBIDIENZA

 

Numeri 20:7 Il SIGNORE disse a Mosè: 8 «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aaronne convocate la comunità e parlate a quella roccia, in loro presenza, ed essa darà la sua acqua; tu farai sgorgare per loro acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame». 9 Mosè dunque prese il bastone che era davanti al SIGNORE, come il SIGNORE gli aveva comandato. 10 Mosè e Aaronne convocarono l’assemblea di fronte alla roccia, e Mosè disse loro: «Ora ascoltate, o ribelli; faremo uscire per voi acqua da questa roccia?» 11 E Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il suo bastone due volte, e ne uscì acqua in abbondanza; e la comunità e il suo bestiame bevvero.

12 Poi il SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Siccome non avete avuto fiducia in me per dare gloria al mio santo nome agli occhi dei figli d’Israele, voi non condurrete questa assemblea nel paese che io le do».

 Non è dunque uno scherzo. La severità di Dio verso l’orgoglio dell’uomo è tale che le Sue riprensioni sono continue e la Sua ira è costantemente accesa verso l’orgoglioso che pensa di sapere e “non sa nulla” e non dà gloria a Dio

1Ti 6:4. 4 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà, 4 è un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti, 5 acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno

 

Molte volte ci sono relazioni spezzate nella famiglia e nella chiesa esse sono causate dall’ orgoglio, magari a volte  vogliamo che le cose siano fatte secondo le nostre personali preferenze, che ricercano una posizione, l’ autorità, persino il dominio, invece di riconoscere che la famiglia e la chiesa sono del Signore e conta solo ciò che Egli vuole.

 Ad istituire il matrimonio e la famiglia non fu l’uomo, ma Dio:

(Genesi 2,18). Poi il Signore disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui».

In 1° Corinzi 7,5 è scritto che il matrimonio è il “dono di Dio”; 5 Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza. 6 Ma questo dico per concessione, non per comando; 7 io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l’uno in un modo, l’altro in un altro.

Proverbi 12:4 La donna virtuosa è la corona del marito,

ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa.

 

 

 

Efesi 3:14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

LA CHIESA E’ DI GESU’

 

Colossesi 1:13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato

LA GLORIA VA A DIO , NON A NOI

Anche Gesù disse:

Giovanni 8:54. “S’io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio”

E così Giacomo ci esorta:

Giacomo 4:10. “Umiliatevi davanti al Signore, ed egli vi innalzerà”

Invece di esaltare noi stessi, cercando prestigio e applauso, umiliamo noi stessi davanti a Dio.

1 Pietro 5:5. “Iddio resiste ai superbi e dà grazia agli umili”. Sottomettiamo noi stessi a Dio e resistiamo ai tentativi del diavolo di incoraggiare l’orgoglio.

Giacomo 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi

NOTA CHE

La via per essere vittorioso sull’orgoglio non consiste nel combattere l’orgoglio ma nel sottometterlo a Dio.

Giacomo 4:8 “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi”

L’arrogante non può avvicinarsi a Dio. Ma noi possiamo arrivare  alla gloria della Sua santa presenza per mezzo della Croce.

E la Croce implica la morte di una vita centrata su noi stessi. Galati 2:20Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me..”  

L’umiltà così naturale negli atteggiamenti di Gesù deriva dal fatto che Egli conosce la Sua giusta posizione in relazione al Padre. Noi possiamo rallegrarci di essere  Sui figli con tutti i privilegi e l’ autorità che ne derivano. Cionondimeno dobbiamo essere dei figli umili e ubbidienti. E’ necessario che sperimentiamo il crollo del nostro orgoglio. Soltanto umiliando noi stessi davanti a Dio, sottomettendoci alla Sua opera di purificazione, Egli potrà eliminare dalla nostra vita ciò che è orgoglioso e infruttuoso. Egli soltanto può darci lo spirito giusto per essere umili davanti agli uomini.

Salmo 51:16,17. v.16 Tu infatti non desideri sacrifici,

altrimenti li offrirei,né gradisci olocausto.

17 Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto;

tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato.

 

 

 

UN CUORE PENITENTE : SALMO 51:16,17

Salmo di Davide, quando il profeta Natan venne da lui, dopo che Davide era stato da Bat-Sceba peccando di adulterio

L’ apostolo Pietro cita anche il proverbio: “Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili”

(1 Pietro 5:5).

Pietro raccomanda di vestirci di umiltà, umiliando noi stessi sotto la potente mano di Dio che potrà innalzarci a suo tempo. E’ uno strano modo di essere vittoriosi. La via della vittoria è la Croce. L’umile sarà molto più in grado di resistere alla tentazione, di confidare in Dio e di esercitare la Sua autorità e il Suo potere, come Gesù.

Gesù venne per rivelare il Padre, non per glorificare Sé stesso.

(Giovanni 4:34). “Il mio cibo è far la volontà di Colui che mi ha mandato, e di compiere l’opera sua”

(Giovanni 5:19). “In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente”

(Giovanni 5:30). “Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”

Ecco il segreto del successo di Gesù, della Sua capacità di manifestare perfettamente l’amore, la potenza, l’autorità di Dio. Egli non era interessato a fare cose per Sé stesso. Il Suo diletto stava nel fare la volontà del Padre Suo e nell’adempiere i Suoi disegni.

 (Giovanni 6:38). “Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”

(Giovanni 8:28). “Non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre m’ha insegnato” (Giovanni 8:28).

“Colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono”

                NOTA

L’Unto dell’Eterno ha sottomesso sé stesso al rifiuto, all’umiliazione, alla tortura e alla crocifissione, in obbedienza alla volontà del Padre. Quale amore! Quale umiltà!

 

IL TUO ATTEGGIAMENTO

Il nostro atteggiamento dovrebbe essere lo stesso di Gesù Cristo.

(Filippesi 2:3 a 11 ). 3 Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, 4 cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. 5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

 

Egli seminò la Sua vita, lasciando che il seme caduto in terra morisse, affinché si potesse avere una potente mietitura di anime nel Regno celeste di Dio. Senza quella semina non ci sarebbe la mietitura.

“Abbiate in voi lo stesso sentimento”, afferma l’ apostolo Paolo. Sii pronto a morire a te stesso, a essere nulla agli occhi del mondo, affinché tu possa recare frutto per Dio. Questo è il principio della morte e della risurrezione che deve realizzarsi nella nostra vita. Non vi è gloria senza la Croce.

L’orgoglio sfida Dio.

L’orgoglio vuole compiacere sé stesso anziché Dio. L’orgoglio conduce molti a contraddire la Parola di Dio  

     e a preferire le loro proprie ragioni e idee.

 L’orgoglio ignora la necessità di una disciplina

     spirituale ed esalta l’io.

L’orgoglio attira l’attenzione sul cristiano che

     testimonia, piuttosto che sul Signore.

L’orgoglio spinge il credente a desiderare

     riconoscimenti, ringraziamenti e lodi dagli altri.

L’orgoglio vuole che gli altri riconoscano le virtù, gli

    adempimenti, le rivelazioni, le guarigioni e i miracoli

    del cristiano.

  NOTA 1 Corinzi 28:26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; 27 ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 28 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, 29 perché nessuno si vanti di fronte a Dio. 30 Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; 31 affinché, com’è scritto:

«Chi si vanta, si vanti nel Signore».

Se la gloria non è sottratta al Signore è comunque condivisa dal credente orgoglioso, quando invece dovrebbe essere rivolta esclusivamente a Gesù. Le opere della carne non meritano nulla. Le opere dello Spirito sono appunto opere dello Spirito; perciò tutta la gloria che deriva da esse appartiene al Signore.

In questo studio abbiamo parlato dell’orgoglio negativo : ECCESSIVA STIMA DI SE STESSI, abbiamo visto che l’orgoglioso è : superbo,presuntuoso,arrogante ,violento

Abbiamo visto Il brano di Isaia 14 :13 e 14 ci consente, vi vedere il pensiero dell’orgoglioso superbo nelle affermazioni: “

…Io salirò in cielo..

Eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio…

Io mi siederò sul monte dell’Assemblea..

Salirò sulla sommità delle nubi. . .

Sarò simile all’Altissimo…”

In queste affermazioni si vede la gelosia nella esaltazione del proprio io , arrivando a possedere il trono di Dio  Lucifero era geloso e invidioso di Dio, voleva il suo trono , questo ci fa conoscere che l’orgoglio eccessivo 

( peccato ) genera la  gelosia che genera il possesso il quale si trasforma in dominio.

 

 

LA GELOSIA : CHE COSA E’ ?

E’ uno stato dell’anima umano , di per sè è buono , ma deve essere salvato e lavato dal sangue di Gesù , altrimenti può degenerare e diventare  peccato, è l’accoppiamento tra la vanagloria ( orgoglio ) e l’invidia

 

Galati 5:26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

 

Romani 13:13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie;

 

1 Corinzi 3:3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana?

 

2 Corinzi 12:20 Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei, e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini;

 

GELOSIA TERMINE ETIMOLOGICO

Il termine “gelosia” deriva dal greco “zelos“  latino “zelosus” ovvero zelo.

Il termine “zelo” significa fervido, operoso ed ha a che fare con una persona che s’impegna di dimostrare dei sentimenti verso qualcuno o qualcosa

I due vocaboli “gelosia” e “zelo” esprimono un intenso sentimento di attaccamento , protezione ,onore , custodia , cura   nei confronti di una persona (o cose )  per la quale si è pronti a fare una reale dimostrazione d’amore.

Giovanni 2:13 a 17 ; Efesi 5:25 a 33

                         NOTA

I TERMINI : attaccamento,protezione , cura , onore    

                   custodia

erano usati per i  vasetti di alabastro che contenevano preziosi profumi , (erano delicati perché il collo del vasetto doveva essere spezzato per fare uscire il profumo ) il proprietario provare una sorta di gelosia , per questo li proteggeva , li curava , li custodiva … L’apostolo Paolo associa la donna al vaso delicato :

1 Pietro 3:7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.

 

LA GELOSIA PUO’ ESSERE NORMALE  E PATOLOGICA

            LA GELOSIA NORMALE

La gelosia normale è inseparabile dal’amore per il partner, ed è sempre presente a livelli accettabili. Anzi se non ci fosse si potrebbe addirittura dubitare se è vero amore. Inoltre serve a far sentire l’amato veramente amato, perchè attraverso la gelosia manifestiamo la paura di perderlo.

Invece la gelosia è “patologica” quando essa assume le seguenti caratteristiche:

sentimento di ansia, sospetto, possessività,dominio, umiliazione e incertezza, dell’essere umano, causata dal timore di perdere o non ottenere l’affetto della persona amata .

la gelosia è “patologica” quando essa assume le seguenti caratteristiche:

Paura irrazionale dell’abbandono del partner e tristezza per la possibile perdita;

 

Sospetto per ogni comportamento relazionale del partner verso persone dell’altro sesso;

 

Controllo di ogni comportamento del partner

 

Invidia ed aggressività verso i possibili rivali;

 

Aggressività persecutoria verso il partner; 

 

Scarsa stima del partner.  

La persona gelosa non comunica, si sfoga

EFFETTI DELLA GELOSIA PATOLOGICA

 

La Gelosia uccide la gioia e la libertà della persona.

 

La Gelosia reca sofferenza, ( l’amore reca libertà,gioia e salute spirituale.)

 

Chi crede che se provando Gelosia ama. È nel torto.

 

L’amore è rispetto per l’altro, per le sue scelte, qualunque esse siano.

 

Il geloso non dà mai, pretende soltanto, anche quando sembra che dona.

 

Il Geloso dice “mio”, il maturo dice “tuo”.

 

La Gelosia patologica è una malattia spirituale , e come tale deve essere curata.

 

Paolo in 1 Corinzi 13 ci parla della  capacità e della potenza di una medicina spirituale : L’AMORE,

                 NOTA

Gelosia significa incatenarsi ed incatenare.

L’Amore porta alla ricerca  del vero;

la Gelosia vive di dipendenze, nostalgie e di ricordi; alimenta e genera fantasmi; giudica  i difetti

Così facendo l’uomo veramente uccide pian piano il meglio che c’è in sé e tende a soffocare ed offuscare il meglio che c’è nell’altro. 

 

 

La gelosia patologica ha un potere distruttivo.

 

Può privare la serenità e alimentare ira e odio.

 

                       NOTA :

( la cronaca nera è piena di omicidi , a causa della gelosia patologica distruttiva. La Parola di Dio ci ammonisce sui danni della gelosia, a causa della quale vengono perturbati i rapporti familiari e sociali. Questo pericoloso atteggiamento viene addirittura suscitato da uno spirito maligno

Numeri – cap. 5 : 14 qualora lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata oppure lo spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è contaminata

Ez 8:3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all’ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov’era situato l’idolo della gelosia, che provoca gelosia

Questo tipo di gelosia è provocata  dal diavolo. Lo scopo è assai chiaro in quanto la gelosia crea rancore, diffidenza, ansia, depressione e provoca litigi, violenze; tutti aspetti che distruggono la serenità cristiana e che fanno il gioco del diavolo. La gelosia non riguarda soltanto i rapporti sentimentali, ma anche quelli di lavoro, di potere, di amicizia ecc. Una persona può essere gelosa del successo del prossimo e persino del coniuge, con grave danno delle relazioni affettive. Ma soprattutto la gelosia può riguardare i rapporti sentimentali .

 

 

 

Proverbi – cap. 6 : 34 poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta;

 

 

 

Proverbi – cap. 27: 4 La collera è crudele, l’ira è impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia?

 

 

 

L’AMORE INVECE PROMUOVE IL MEGLIO DI OGNUNO.

Il Geloso è insicuro e diffonde insicurezza, spesso unisce a tale sentimento anche una condizione di depressione.

Anche una persona che sembra apparentemente equilibrata, in determinate situazioni che colpiscono la delicata sfera delle profondità affettive, può manifestarsi come un “geloso“.

La persona gelosa può arrivare al punto di passare notti insonni, vomitare, soffrire di stomaco o di mille altri disturbi. Come dice la Bibbia, 

Proverbi 14:30 “la gelosia è marciume alle ossa”.

Prima di parlare della guarigione dalla gelosia contaminata , corrotta , vediamo perché questo sentimento , a volte rimane nella vita del credente :

1) Occorre vedere se nella conversione, si sono confessati a Dio tutti i peccati ( in questo caso la gelosia )

2) Occorre sapere il giusto concetto della redenzione   

    operata da Cristo,se veramente il credente ha permesso  

    a Cristo di andare nelle profondità dell’anima per togliere 

    tutto il peso del peccato ( questo si deduce dalla   

    condotta, quindi dal grado dell’esperienza della salvezza )

Nota : la vera conversione : (Galati cap. 2,20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.)

3) Quando non si sono lasciti definitivamente i peccati della carne

Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

 

 

 

 

 

4) conservare ancora qualche idolo

 

Ezechiele 8:3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all’ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov’era situato l’idolo della gelosia, che provoca gelosia. 4 Ed ecco, là era la gloria del DIO d’Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle.

5 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione». Io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell’altare, all’ingresso, stava quell’idolo della gelosia. 6 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, vedi ciò che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d’Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».

QUANDO IL CREDENTE METTE IL PROPRIO : ORGOGLIO – LA SUPERBIA – LA GELOSIA – IL PROPRIO IO , AL POSTO DI DIO

La Parola ci dice che noi siamo il Tempio dello Spirito Santo, in esso non deve entrare nulla di contaminato …….

Altrimenti il Signore ( la sua gloria ,la sua presenza ) può lasciare la nostra vita come lo vediamo nel libro di Ezechiele, la Gloria di Dio abbandonò il  Tempio

( Ezechiele cap.10 )

SI PUO’ GUARIRE DALLA GELOSIA PATOLOGICA?

(fuori della norma )

SI PUO’ GUARIRE LASCIANDO OPERARE LA GRAZIA DI DIO

la Parola di Dio offre un aiuto a dominare e guarire anche dalla piaga della Gelosia.


La fede in Cristo produce libertà dentro e fuori di noi, quella libertà dei figli di Dio a cui Cristo ci chiama… ognuno è chiamato ad  essere  libero  

 

Giovanni 8,32; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

 

 

 

SI PUO’ GUARIRE CON UNA  NUOVA VITA IN CRISTO

Galati 5,16 a 21) 16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. 18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.

19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

 

SI PUO’ GUARIRE CON LA PREGHIERA , LA QUALE NON CI FA FARE CATTIVI PENSIERI , ( PREOCCUPAZIONI, ANZIE ECC…)

BENSI CUSTODISCE LA MENTE

 

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

8 Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. 9 Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.

 

 

 

ABBIAMO VISTO LA GELOSIA NORMALE E PATOLOGICA

 

LA PAROLA DI DIO CI INSEGNA IL VERO SIGNIFICATO DELLA GELOSIA ESSA SI TROVA NEL CARATTERE DI DIO

Esodo 20:1 Allora Dio pronunciò tutte queste parole:

2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.

3 Non avere altri dèi oltre a me.

4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

La gelosia di Dio è orientata alla protezione e salvaguardia dell’oggetto verso cui sono rivolti i nostri occhi e i nostri cuori.

La gelosia di Dio è pura e santa , Dio vuole prendersi cura del suo popolo, è geloso in quanto vuole preservare i suoi figli dall’adorare i demoni ,

Dio è geloso di ognuno di noi con i nostri difetti e i rispettivi pregi e desidera prendersi cura di noi, dimostrandoci realmente quanto Egli ci ami.

La gelosia di Dio ci fa stare  al centro delle sue attenzioni Dio è geloso in modo positivo di ognuno di noi , vuole che nessuno ci rapisca dalla sua mano .

Il Signore dimostra la purezza del suo sentimento nei nostri confronti arrivando a definire ognuno di noi come “la pupilla dei suoi occhi”, ovvero la parte più delicata e preziosa dell’intero corpo.

 

Deuteronomio 32:9 Poiché la parte del SIGNORE è il suo popolo,Giacobbe è la porzione della sua eredità.

10 Egli lo trovò in una terra deserta,

in una solitudine piena d’urli e di desolazione.

Egli lo circondò, ne prese cura,

lo custodì come la pupilla dei suoi occhi.

 

 

Zaccaria 2:8 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti:

«È per rivendicare la sua gloria

che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda;

perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell’occhio suo.

Salmo 17:8 Abbi cura di me come la pupilla dell’occhio,

nascondimi, all’ombra delle tue ali,

Esodo 19:5 Dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia;

 

Deuteronomio 7:6 Infatti tu sei un popolo consacrato al SIGNORE tuo Dio. Il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Dio ha talmente amore per ognuno di noi da aver permesso il sacrificio del suo unigenito figlio anche solo per salvare una persona da peccato e dalla sua condanna.

 

Dio ha dato tutto.

Per questo il Signore è nella condizione santa e perfetta di potersi definirsi geloso di ciò che ha riscattato pagando un prezzo che nessuno di noi si sognerebbe mai di sostenere.

                                                                   FINE

VITTORIA PER MEZZO DELLA PREGHIERA

                       LA PREGHIERA.

Termine : fare una richiesta , chiedere ,    

                 domandare

Dalla parola di Dio apprendiamo che nel mondo spirituale , gli angeli adorano Dio lo lodano ma non lo possono pregare in quanto sono spiriti senza peccato , non sono figli di Dio , e non sono partecipi della salvezza in Cristo .

IN CIELO E’ ADORATO

 

Apocalisse 5:8 Quand’ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi.

Apocalisse 5:9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,

Apocalisse 5:10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».

 

Apocalisse 5:11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia.

Apocalisse 5:12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode».

 

Apocalisse 5:13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli».

 

Apocalisse 5:14 Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!»

E gli anziani si prostrarono e adorarono.

Nella Parola di Dio c’è un verso chiave  che ci parla della preghiera :

 

Si trova nel vangelo di Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.

 

 

           PERCHE’ LA PREGHIERA E’ POTENTE ?

 

(Ebrei 10:19; v. 22).

La base della preghiera non dipende dalla nostra condizione, né sulla base del nostro comportamento o su qualsiasi altra cosa proveniente da noi stessi, ma per il valore “del sangue di Gesù” Solo il sangue di Gesù può soddisfare le giuste richieste di Dio e purificarci, affinché possiamo accostarci a Dio con libertà.

(Riconoscendo la nostra condizione)

 

 

 

Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

Ebrei 7:24 egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette. 25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro

Romani 8:34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

 

 

 

 

 

 

La preghiera è potente perché viene indirizzata a Dio nel nome di Gesù

Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

 

Filippesi 2:10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra,

 

 

La preghiera, è il mezzo attraverso il quale Dio mette in pratica la Sua opera sulla terra.

 

Mentre per i credenti è il modo di mettersi in contatto con Dio attraverso Cristo.

 

La preghiera non per i deboli , ma è per l’uomo che è debole e con le sue forze non riesce ha risanarsi , quindi si trova a pregare il Signore per le condizioni nelle quali si trova .

Vediamo alcuni esempi di persone che pregano Gesù per le proprie debolezze e malattie :

 

 

Problemi di malattia

Il cieco nato ( Giovanni 9: 1 a 17 )

La donna del flusso di sangue ( Luca 8:44 )

La figlia di Iairo ( Luca 8:52 a 55 )

 

 

 

Problemi spirituali ( di peccato e possessione )

 

Ragazzo posseduto ( Marco 9:16 a 27 )

La donna adultera   ( Giov 8: verso 11 )

Donna curva           (Luca 13:11 Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi.

V 16 E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?»

ecc ecc………………

Nella Parola di Dio c’è il modello insegnato da Gesù  per formulare la preghiera

Matteo 6:9 Voi dunque pregate così:

 

INIZIA CON LA LODE

1) “Padre nostro    ( Comunione con noi figli ABBA )

2) che sei nei cieli,  ( La sua dimora )    

3)  sia santificato il tuo nome;  ( Riconoscere Dio Santo Nella lode )

4) Matteo 6:10 venga il tuo regno;   ( La nuova nascita )

5) sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. ( Ubbidienza )

6) Matteo 6:11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano; ( Richiesta )

7) Matteo 6:12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; ( L’efficacia della preghiera : il perdono )

8) Matteo 6:13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.”

                                                               ( Protezione )

 

 

  ABBIAMO BISOGNO DI UN MEDIATORE

 

1 Timoteo 2:1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. 3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, 4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. 5 Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6 che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo

 

CHIEDERE AL PADRE NEL NOME DI GESU’:

 

 

Giovanni 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

 

Giovanni 16:23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

 

    

 

NOTA

16:23 Fino a quel momento, i discepoli erano sempre andati al Signore con domande e richieste. In quel giorno

(l’epoca inaugurata, nel giorno di Pentecoste, dalla discesa dello Spirito Santo) egli non sarebbe più stato con

loro fisicamente, cosi essi non avrebbero più potuto chiedergli nulla. Questo non significava che non ci sarebbe

stato nessuno a cui rivolgersi, ma, da quel giorno essi avrebbero avuto il privilegio di domandare al Padre: egli

avrebbe risposto per amore di Gesù.

Le nostre richieste ottengono risposta non perchè ne siamo degni, ma perche il Signore Gesù è degno.

 

 

Giovanni 16:24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

 

 

16:24 Fino a quel momento, i discepoli

non avevano mai pregato Dio Padre nel nome di Gesù. Ora il Signore li esortava a farlo. Le loro preghiere sarebbero state esaudite e, cosi, la loro gioia sarebbe stata completa.

* UN’ALTRA OSSERVAZIONE :

 

E’ ANCHE SCRITTO DI CHIEDERE NEL SUO NOME , E LUI GESU’ ( NON IL PADRE ) LO FARA’

Giovanni 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Giovanni 14:14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

 

GESU’ SI IDENTIFICA CON IL PADRE COME UNA STESSA COSA

 

Giovanni 14:8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».

 

Giovanni 14:9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”?

 

Giovanni 14:10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

 

Giovanni 14:11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

«PERCHE’ PREGARE?» –

Per uscire da:

DALL’ANGOSCIA,  

DALL’AFFLIZIONE,

DALLA PREOCCUPAZIONE,

DAL DOLORE,

DAL TORMENTO,

DALL’OPPRESSIONE

 

Filippesi Cap.4 versi 6 e 7

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù

VARI TIPI DI PREGHIERE

 

PREGHIERA E DIGIUNO

I credenti della chiesa di (Antiochia) avevano scoperto il segreto della crescita :  nel digiunare e nel pregare

  Atti 13:1 Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.

Atti 13:2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati».

Atti 13:3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

 

Gesù iniziò Suo ministero con digiuno e preghiera

Luca 4:1 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo.

Luca 4:2 Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame.

Luca 4:3 Il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane».

Luca 4:4 Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo”».

 

 

 

 

Nelle battaglie spirituali

Matteo 17:19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l’abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile. 21 [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».]

Preghiera di invocazione

Atti 7:59 E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».

 

 

Preghiera di confessione

Salmi 32:5 Davanti a te ho ammesso il mio peccato,

non ho taciuto la mia iniquità.

Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE»,

e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. [Pausa]

 

Preghiera di ringraziamento e lode

 

Salmi 150:2 Lodatelo per le sue gesta,

lodatelo secondo la sua somma grandezza.

 

Salmi 150:3 Lodatelo con il suono della tromba,

lodatelo con il saltèrio e la cetra.

 

Salmi 150:4 Lodatelo con il timpano e le danze,

lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto.

 

Salmi 150:5 Lodatelo con cembali risonanti,

lodatelo con cembali squillanti.

 

Salmi 150:6 Ogni creatura che respira,

lodi il SIGNORE.

Alleluia.

 

 

 

Matteo 11:25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.

Matteo 11:26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto.

Matteo 11:27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.

 

RINGRAZIAMENTO

 

1Tessalonicesi 5:18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

 

Colossesi 2:6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui;

Colossesi 2:7 radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento.

 

 

Salmi 50:23 Chi mi offre come sacrificio il ringraziamento, mi glorifica,

e a chi regola bene il suo comportamento,

io farò vedere la salvezza di Dio».

 

Preghiera di adorazione

 

Salmi 95:6 Venite, adoriamo e inchiniamoci,

inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.

 

Salmi 95:7 Poich’egli è il nostro Dio,

e noi siamo il popolo di cui ha cura,

e il gregge che la sua mano conduce.

 

Preghiera di supplicazione

 

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

Filippesi 4:7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

 

 

 

 

Preghiera di intercessione

1Timoteo 2:1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini,

1Timoteo 2:2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità.

1Timoteo 2:3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore,

1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.

 

 

FORME DI PREGHIERA

 

Personale

 

Matteo 6:6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.

 

Famigliare

 

Cornelio

Atti 10:1 Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica».

Atti 10:2 Quest’uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente.

 

Carceriere di filippi

Atti 16:34 Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREGHIERA COMUNITARIA

Efesini 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

 

Atti 1:13 Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo.

Atti 1:14 Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.

 

 

Atti 2:42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

 

Atti 4:24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi;

Atti 4:25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre:

“Perché questo tumulto fra le nazioni,

e i popoli meditano cose vane?

Atti 4:31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

 

 

 

L’IMPORTANZA DELLA PREGHIERA COMUNITARIA

 

1 ) Fin dall’inizio della  Chiesa, i Cristiani si sono riuniti per pregare (Atti 4:24; 12:5; 21:5). Le riunioni di preghiera comunitaria sono preziose sia per la chiesa che per i singoli credenti che vi partecipano.

2) La preghiera è solo per coloro che desiderano una relazione personale con Lui. I Cristiani sanno che la preghiera opera perché hanno incontrato un Dio che dichiara:

Voi m’invocherete Verrete a pregarmi, e io vi esaudirò”.

3) Attraverso le nostre preghiere, specie quella comunitaria, stiamo dimostrando e convalidando la fede che abbiamo in Gesù.

4) È attraverso la disciplina della preghiera comunitaria che sviluppiamo una sempre maggiore intimità con Dio e creiamo un legame spirituale gli uni con gli altri. Questo è uno degli aspetti di maggior valore del pregare insieme.

 

 

5) Un altro aspetto di grande valore delle riunioni di preghiera sta nel fatto che i credenti si incoraggiano a vicenda a perseverare. Tutti noi incontriamo degli ostacoli, ma attraverso la condivisione e la preghiera comune da cristiani, spesso aiutiamo gli altri a evitare di scoraggiarsi nella loro vita spirituale. Il valore della preghiera comunitaria sta nella sua capacità di unire i cuori. Pregare davanti a Dio in favore dei nostri fratelli e delle nostre sorelle ha l’effetto di legarci spiritualmente gli uni con gli altri. Nel portare “i pesi gli uni degli altri”, adempiamo “la legge di Cristo”

 (Galati 6:2).

6) Dove c’è la preghiera comunitaria c’è unità, un’unità che Gesù pregò con tanto fervore che i Suoi seguaci avessero (Giovanni 17:23).

 

7) Dove c’è la preghiera comunitaria c’è risveglio spirituale

 

2:41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 

 

8) Dove c’è la preghiera comunitaria c’è potenza

 

Atti 4:31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

 

Atti 12:5 Pietro dunque era custodito nella prigione; ma fervide ( infuocate ) preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa. ( poi il risultato della preghiera )

 

 

Più di ogni altra cosa, le riunioni di preghiera portano un cambiamento. Pregando gli uni con gli altri, i credenti possono testimoniare che Dio opera miracoli e cambia i cuori.

 

Una riunione di preghiera comunitaria è un’occasione davvero preziosa poiché i credenti cercano una profonda intimità e comunione con Dio presso il Suo trono.

È un momento di unità con altri credenti alla presenza del Signore.

È un momento per avere cura di quelli che sono intorno a noi mentre condividiamo i loro fardelli.

È un momento in cui Dio manifesta il Suo eterno amore e il Suo desiderio di comunicare con quelli che Lo amano.

Distribuendo i doni dello Spirito Santo e i ministeri del Cristo risorto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                   LOTTARE IN PREGHIERA

 

Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a far la volontà di Dio.

 

 

Marco 14:38 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

 

 

Efesini 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Efesini 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.

Efesini 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia;

Efesini 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace;

Efesini 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.

Efesini 6:17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

Efesini 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

Efesini 6:20 per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

 

 

Romani 15:30 Ora, fratelli, vi esorto, per il Signore nostro Gesù Cristo e per l’amore dello Spirito, a combattere con me nelle preghiere che rivolgete a Dio in mio favore,

 

 

 

Daniele 10:12 Egli mi disse: “Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d’umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole.

Daniele 10:13 Ma il capo del regno di Persia m’ha resistito ventun giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia.

Daniele 10:14 Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l’avvenire”.

UN BUON SOLDATO DI CRISTO GESÙ LOTTA IN PREGHIERA

 

 

COSA VUOL DIRE LOTTARE IN PREGHIERA ?

Semplicemente :

SCUOTERE L’INFERNO ,

FARE TREMARE IL DOMINIO DI SATANA

 

NOTA : Ci sono due forme di preghiera :

IL CHIEDERE A DIO

USARE L’AUTORITA’

 

 

 

 

L’AUTORITA’ e’ di camminare su tutta la potenza del nemico, per fare questo, non e’ solo pregare quei 5 minuti

 

MA E’

 

Entrare nel campo del nemico il quale ha messo dei problemi nella vita dei credenti , per situazioni di dolore , di prova  , (problemi, malattie, legami ecc,) per la nazione , per i governati ecc , la lotta consiste nella preghiera fervente e incessante attraverso lo Spirito Santo, fino a quando il nemico e’ vinto e il credente è libero …..

Cioè pregare 1 ora ; 2 ore ; tre ore ………. Fino alla vittoria

Nota 1

 

Per Daniele la preghiera era al primo posto, il re Dario ordinò che per 30 giorni nessuno doveva pregare , Daniele

rifiutò, per lui la preghiera era fondamentale, non gli interessava di essere gettato nella fossa dei leoni , sapeva che la preghiera li avrebbe vinti

 

Daniele 6:4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un’occasione per accusare Daniele circa l’amministrazione del regno, ma non potevano trovare alcuna occasione né alcun motivo di riprensione, perché egli era fedele e non c’era in lui alcuna mancanza da potergli rimproverare. 5 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non avremo nessun pretesto per accusare questo Daniele, se non lo troviamo in quello che concerne la legge del suo Dio». 6 Allora capi e satrapi vennero tumultuosamente presso il re e gli dissero: «Vivi in eterno, o re Dario! 7 Tutti i capi del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati perché il re promulghi un decreto e imponga un severo divieto: chiunque, per un periodo di trenta giorni, rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 8 Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché sia immutabile conformemente alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile».

9 Il re Dario quindi firmò il decreto e il divieto.

10 Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima……..

 

 

Nota 2

 

Daniele  ( 10:4 ) era rimasto in esilio si recò sulla sponda del fiume Tigri  dopo aver fatto cordoglio per tre settimane, ( 21 giorni ) forse a causa di resoconti negativi che giungevano da coloro che avevano fatto ritorno in patria (i lavori del tempio si erano fermati), forse per la povertà spirituale in cui versavano gli esuli o ancora, forse, per conoscere da Dio cosa il futuro riservasse al suo popolo.

10:10-14 Una voce allora spiegò come mai le richieste di Daniele non fossero state ancora esaudite. la voce spiegò quale fosse l’impedimento legato all’esaudimento

delle preghiere di Daniele : capo del regno di Persia,era un demone che governava la Persia .

Mentre Daniele pregava, nei luoghi spirituali c’era una lotta e Daniele si trovava in mezzo a combattere .

E’ importante quando la chiesa si raduna per combattere nella preghiera : accadono i miracoli

Dovremmo  essere sempre presenti : l’esercito è unito .

Es: Uria andò da Davide per fare una relazione riguardo alla guerra :

 

2 Samuele 11:7 Quando Uria giunse da Davide, questi gli chiese come stavano Ioab e il popolo e come andava la guerra. 8 Poi Davide disse a Uria: «Scendi a casa tua e lavati i piedi». Uria uscì dal palazzo reale e gli furono mandate dietro delle vivande del re. 9 Ma Uria dormì alla porta del palazzo del re con tutti i servi del suo signore, e non scese a casa sua. 10 Ciò fu riferito a Davide. Gli dissero: «Uria non è sceso a casa sua». Allora Davide disse a Uria: «Tu hai fatto un lungo viaggio. Perché dunque non sei sceso a casa tua?» 11 Uria rispose a Davide: «L’arca, Israele e Giuda stanno sotto le tende, Ioab mio signore e i suoi servi sono accampati in aperta campagna e io entrerei in casa mia per mangiare, bere e per coricarmi con mia moglie? Com’è vero che il SIGNORE vive e che anche tu vivi, io non farò questo!

 

NOTA Uria non andò a casa a riposarsi ma andò a combattere con i suoi fratelli

 

 

Come dire : i miei fratelli e sorelle stanno in chiesa a combattere in preghiera per una situazione e io starei a casa ? no, non farò questo, andrò a sostenere i miei fratelli e sorelle

 

 

 

Ritorniamo in

 

Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a far la volontà di Dio.

 

Epafra era un uomo spirituale , lui

lottava per il bene spirituale degli altri ,

lottava quando un credente si allontanava dal Signore , lottava quando un credente si indeboliva

lottava per la chiesa

A volte quando non riceviamo la vittoria forse è perché non lottiamo in preghiera

Matteo 17:19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l’abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile. 21 [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».] ( lotta spirituale )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giudici 3:1 Questi sono i popoli che il SIGNORE lasciò stare per mettere alla prova, per mezzo di essi, Israele, cioè tutti quelli che non avevano visto le guerre di Canaan. 2 Egli voleva soltanto che le nuove generazioni dei figli d’Israele conoscessero e imparassero la guerra: quelli, per lo meno, che non l’avevano mai vista prima. Questi popoli erano: 3 i cinque prìncipi dei Filistei, tutti i Cananei, i Sidoni e gli Ivvei, che abitavano la montagna del Libano, dal monte Baal-Ermon fino all’ingresso di Camat. 4 Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele avrebbe ubbidito ai comandamenti che il SIGNORE aveva dato ai loro padri per mezzo di Mosè. 5 Così i figli d’Israele abitarono in mezzo ai Cananei, agli Ittiti, agli Amorei, ai Ferezei, agli Ivvei e ai Gebusei; 6 sposarono le loro figlie, diedero le proprie figlie come spose ai loro figli, e servirono i loro dèi.

 

Queste persone non combatterono, anzi si unirono alla cultura corrotta delle nazioni e dimenticarono il Signore .

 

2 Samuele 23:9 a 11

 

9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il SIGNORE concesse una grande vittoria.

 

 

 

Uno ha detto : se le chiese e le famiglie sono in crisi è perché non si lotta nella preghiera

          Impariamo a lottare in preghiera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultima lezione sulla preghiera .

 

Abbiamo visto cosa vuol dire lottare in preghiera : vogliamo ritornare in :

2 Samuele 23:9 a 11

9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il SIGNORE concesse una grande vittoria.

Due soldati vincitori sui nemici , furono vincitori , quindi rimasero in piedi , leggiamo di nuovo

 

Efesi 6: 10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo;

 

Saldo : forte, resistente, robusto, solido, fermo, fisso, stabile, , incrollabile, impassibile,

  1. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere

L’apostolo Paolo menziona diversi componenti dell’armatura di Dio, Questa sera vedremo un elemento dell’armatura che e’ importante nella preghiera : LA FEDE .

16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.

      INIZIO DELLA FEDE E CIO’ CHE PRODUCE

Romani 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.

 

 

Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,

 

5:2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio

 

Efesi 2:8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.

 

Ebrei 4:14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

In Ebrei 11:1 Paolo descrive cosi la fede : Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono

La fede va al di la del pensiero umano :

La speranza nel pensiero umano è la fiduciosa attesa di un bene desiderato

Per il credente la speranza e’ la certezza di cose che si sperano

Quando preghi speri che avvenga la guarigione, la soluzione dei problemi ecc. ma non soltanto speri ma hai la certezza che accade quello che chiedi

La fede e’ dimostrazione di realtà che non si vedono

 

L’uomo dice “ vedere per credere “ il credente quando prega vede già il risultato che non si vede .

Esempio : quando preghi per un ammalato,sai che la guarigione ( che ancora non si vede ) è certa e reale.

 

 

Con la fede non soltanto parliamo con Dio ma ci  da anche l’autorità di parlare ai nostri problemi

Matteo 21:21 Gesù rispose loro: «Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, sarebbe fatto. 22 Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete».

 

L’esercizio della fede richiede autorità. Il credente che ha l’autorità non parlerà solo con Dio ma si rivolgerà alla situazione nel Nome di Gesù  

Questo era il modo di operare di Gesù nella fede avendo autorità nella preghiera .

Marco 2:11 io ti dico», disse al paralitico, «àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l’abbiamo mai vista

 

Giovanni 11:43

Detto questo, gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori

 

Sono solo alcuni esempi , tu puoi parlare ai tuoi problemi alle tue necessità proclamando la vittoria in Cristo .

Qualcuno ha detto che non e’ giusto che il credente possa convivere con le malattie e con i problemi , in quanto Gesù li ha sconfitti alla croce

 

 

 

Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

 

In questi versetti c’è il decreto della guarigione nel NOME DI GESU’ , noi dobbiamo solo proclamarlo sulle nostre malattie e dolori : Parla alla tua montagna , sgrida la tua montagna nel NOME DI GESU’ pregando nello Spirito Santo .

In conclusione possiamo dire che la preghiera della fede è questa :

 Marco 11:22 a 25

1) V.22 Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio

La fede non nei problemi,non in te stesso,non nella tua paura , non negli altri , ma in Dio

 

2) V 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto

 

Non dubitare nel tuo cuore , credi che ciò chiedi quello accadrà . E’ la fede che vince non le parole

3) V 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.

 

Per fede quando preghiamo riceviamo immediatamente , sebbene al momento non vediamo la risposta, ma è solo questione di tempo vederne il compimento , i tempi di Dio non sono i nostri .

4) V 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. 26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]»

 

Se vogliamo che Dio ci risponde dobbiamo perdonare

 

 

LA FEDE PERSEVERANTE

Matteo 7:7 e 8

7 «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; 8 perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. 9 Qual è l’uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? 10 Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? 11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!

 

C’è una continuità nei verbi : CHIEDERE , CERCARE , BUSSARE , questo ci mostra che ci deve essere perseveranza nella preghiera :

1Ts 5:17 non cessate mai di pregare;

 

                                               FINE

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RIAPERTURA CHIESA : COMUNICATO

AVVISO:   SI COMUNICA CHE DA LUNEDI 06 LUGLIO 2020

LE  RIUNIONI INFRASETTIMANALI RIPRENDERANNO NEI SOLITI ORARI :

MERCOLEDI  : ORE   19.30    SERATA DI PREGHIERA

VENERDI        : ORE   19.30    STUDIO BIBLICO

DOMENICA    : ORE   10.00 CULTO DI LODE E ADORAZIONE

 SI INVITA I PARTECIPANTI AD OSSERVARE LE REGOLE

DI SICUREZZA IMPOSTE E DESCRITTE QUI SOTTO

Roma (AEI), 15 maggio 2020 – Ecco il testo del Protocollo siglato:

PROTOCOLLO CON LE CHIESE PROTESTANTI, EVANGELICHE, ANGLICANE

L’esigenza di adottare misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2 rende necessario la redazione di un Protocollo con le confessioni religiose.
Il Protocollo, nel rispetto del diritto alla libertà di culto, prescinde dall’esistenza di accordi bilaterali, contemperando l’esercizio della libertà religiosa con le esigenze di contenere l’epidemia in atto.

Al fine di agevolare l’esercizio delle manifestazioni del culto, sono predisposte le seguenti misure.

Accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni religiose
1.1    È consentita ogni celebrazione e ogni incontro di natura religiosa nel rispetto di tutte le norme precauzionali previste in tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso. In particolare i partecipanti sono tenuti ad indossare idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e devono mantenere le distanze interpersonali di almeno un metro.
1.2    Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’Ente individua il responsabile del luogo di culto al fine di stabilire la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto degli eventuali sistemi di aerazione disponibili e della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale e, comunque non superando le 200 unità.
1.3    Coloro che accedono ai luoghi di culto per le funzioni religiose sono tenuti a indossare mascherine.
1.4    L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi; ogni celebrazione dovrà svolgersi in tempi contenuti.
1.5    Alle autorità religiose è affidata la responsabilità di individuare forme idonee di celebrazione dei riti allo scopo di garantire il distanziamento interpersonale, facendo rispettare tutte le prescrizioni di sicurezza.
1.6    L’accesso al luogo di culto, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che – indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle funzioni.
1.7    Per favorire un accesso ordinato, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.8    Non è consentito accedere al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Parimenti, non è consentito l’accesso in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.9    Si dà indicazione, ove possibile e previsto dalle rispettive confessioni religiose, di svolgere le funzioni negli spazi esterni dei luoghi di culto, avendo cura che, alla conclusione, i partecipanti si allontanino rapidamente dall’area dell’incontro.
1.10    In relazione a particolari aspetti del culto che potrebbero implicare contatti ravvicinati, è affidata alle autorità religiose competenti la responsabilità di individuare, per ciascuna confessione, le forme più idonee a mantenere le cautele necessarie ad escludere ogni rischio di contagio e di trasmissione del virus.
1.11    I ministri di culto possono svolgere attività di culto ed eccezionalmente spostarsi anche oltre i confini della Regione, sempre che ricorrano le motivazioni previste dalla normativa vigente e nel rispetto di quanto previsto in tema di autocertificazione, corredata altresì dalla certificazione dell’ente di culto o della confessione di riferimento.

Attenzioni da osservare nelle funzioni liturgiche
2.1 Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento, è necessario ridurre al minimo la presenza di ministri officianti, che sono, comunque, sempre tenuti al rispetto della distanza minima.
2.2 Ove prevista, è consentita la presenza di un solo cantore e di un solo organista, adeguatamente distanziati.
2.3 Gli aderenti alle rispettive comunità assicurino il rispetto della distanza di sicurezza per almeno un metro.
2.4 La distribuzione della Comunione – Cena del Signore avverrà dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – avranno cura di offrire il Pane senza venire a contatto con i fedeli.
2.5 Si ritiene imprescindibile, se dal punto di vista liturgico non risulta possibile espungere dalla cerimonia religiosa le fasi dei riti precedentemente rappresentati dove maggiore è il rischio di contagio da SARS-CoV-2, richiamare gli officianti e tutti coloro ad ogni titolo coinvolti alla vigilanza nelle cerimonie ad un assoluto rispetto delle norme igienico-sanitarie, dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree e del distanziamento sociale.

Igienizzazione dei luoghi e degli oggetti
3.1    I luoghi di culto devono essere adeguatamente igienizzati prima e dopo ogni celebrazione o incontro.
3.2    All’ingresso del luogo di culto dovranno essere disponibili, per coloro che ne fossero sprovvisti, mascherine e liquidi igienizzanti e un incaricato della sicurezza esterna, individuato a cura della autorità religiosa e munito di un distintivo, vigilerà sul rispetto del distanziamento sociale e limiterà l’accesso fino all’esaurimento della capienza stabilita.

Comunicazione
4.1 Sarà cura di ogni autorità religiosa rendere noto i contenuti del presente Protocollo attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.
4.2 All’ingresso del luogo di culto dovrà essere affisso un cartello con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo dei partecipanti ammessi, in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

Altri suggerimenti
5.1 Ove il luogo di culto non sia idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, può essere valutata la possibilità di svolgere le funzioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria, con la partecipazione massima di 1.000 persone.

Il Comitato Tecnico-Scientifico, nella seduta del 14 maggio 2020, ha esaminato e approvato il presente “Protocollo con le Chiese Protestanti, Evangeliche, Anglicane”.

Il presente Protocollo entrerà in vigore a far data dal giorno 18 maggio 2020

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