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CANTICO DEI CANTICI

                                    CANTICO DEI CANTICI

 

                    Cantico dei Cantici, di Salomone.

 

         INTRODUZIONE

Cantico dei Cantici significa :

Il cantico per eccellenza,

Il magnifico cantico,
L’insuperabile cantico,

Il cantico di inestimabile valore.

Nessun altro Cantico potrà mai superalo, essergli uguale, minimamente
Questo è il significato di Cantico dei Cantici. Esso è di Salomone. Certo,
Salomone è stato sapientissimo. lo Spirito del
Signore è il vero autore di questo libro che  attraverso Salomone vuole  rivelarci grandi verità. Niente di ciò che fa lo Spirito del Signore è privo di verità e di grande significato

Il cantico dei Cantici è un elogio alla Genesi , è l’espressione più alta della creazione dell’uomo e della donna,infatti il Cantico dei Cantici

descrive la perfezione dei due corpi : della donna e dell’uomo e la relazione d’amore più profonda tra l’uomo e la donna, è una relazione etero :

Genesi 1:27 Dio creò luomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.

 

Genesi 2:18  Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui».

 

Genesi 2:22 a 25  Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo. 23 L’uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo». 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.

25 L‘uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.

 

Genesi 4:1 Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo con l’aiuto del SIGNORE».

 

 

IL PECCATO HA DISTRUTTO TUTTO QUESTO :

Vediamo che  non c’è più il vero rapporto etero,è entrato il rapporto contro natura fin dai tempi antichi L’OMOSESSUALITA’

Che cosa dice la Bibbia sull’omosessualità

L’omosessualità è un peccato?

Risposta: La Bibbia ci dice costantemente che l’attività omosessuale è un peccato

Genesi 19:1-13; I due angeli giunsero a Sodoma verso sera. Lot stava seduto alla porta di Sodoma; come li vide, si alzò per andare loro incontro, si prostrò con la faccia a terra, 2 e disse: «Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, fermatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi alzerete per tempo e continuerete il vostro cammino». Essi risposero: «No, passeremo la notte sulla piazza». 3 Ma egli fece loro tanta premura, che andarono da lui ed entrarono in casa sua. Egli preparò per loro un rinfresco, fece cuocere dei pani senza lievito ed essi mangiarono.

4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della città, i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato. Chiamarono Lot e gli dissero: 5 «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro». 6 Lot uscì verso di loro sull’ingresso della casa, si chiuse dietro la porta, e disse: 7 «Vi prego, fratelli miei, non fate questo male! 8 Ecco, ho due figlie che non hanno conosciuto uomo: lasciate che io ve le conduca fuori, e voi farete di loro quel che vi piacerà; ma non fate nulla a questi uomini, perché sono venuti all’ombra del mio tetto». 9 Essi però gli dissero: «Togliti di mezzo!» E ancora: «Quest’individuo è venuto qua come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!» E, premendo Lot con violenza, s’avvicinarono per sfondare la porta. 10 Ma quegli uomini stesero la mano, tirarono Lot in casa con loro e chiusero la porta. 11 Colpirono di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, così che si stancarono di cercare la porta.

12 Quegli uomini dissero a Lot: «Chi hai ancora qui? Fa’ uscire da questo luogo generi, figli, figlie e chiunque dei tuoi è in questa città, 13 perché noi distruggeremo questo luogo. Infatti il grido contro i suoi abitanti è grande davanti al SIGNORE, e il SIGNORE ci ha mandati a distruggerlo».

Levitico 18:22; 22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.

23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.

24 Non vi contaminate con nessuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per cacciare davanti a voi. 25 Il paese ne è stato contaminato; per questo io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti. 26 Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete nessuna di queste cose abominevoli: né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita in mezzo a voi. 27 Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi, e il paese ne è stato contaminato. 28 Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi. 29 Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno eliminati dal mezzo del loro popolo. 30 Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono il SIGNORE vostro Dio”».

NOTA : Levitico 18:23 Non ti accoppierai con nessuna bestia per contaminarti con essa; la donna non si prostituirà a una bestia: è una mostruosità.

Il Signore già proibiva il peccato di zoofilia o zooerastia E’ una deviazione o perversione sessuale, è un disturbo sessuale riferito ai rapporti sessuali con animali.

Torniamo alla omosessualità

Romani 1:26-27

26 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; 27 similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

Romani 1:26-27 insegna chiaramente  che l’omosessualità è un risultato dell’aver negato e disubbidito a Dio. Quando una persona persevera nel peccato e nell’incredulità, la Bibbia ci dice che Dio la “abbandona” a peccati ancor più malvagi e depravati per mostrarle che la vita senza Dio è inutile e senza speranza.

1 Corinzi 6:9 afferma che né gli “effeminati” né i “sodomiti” erediteranno il regno di Dio.

Dio non crea una persona con desideri omosessuali. La Bibbia ci dice che una persona diventa omosessuale a causa del peccato (Romani 1:24-27) e, in definitiva, per propria scelta.

Una persona potrebbe nascere con una maggiore predisposizione all’omosessualità, così come alcuni nascono con la tendenza alla violenza e ad altri peccati. Questo non scusa la persona che sceglie di peccare cedendo ai suoi desideri peccaminosi. Se una persona nasce con una maggiore predisposizione all’ira o alla rabbia, questo la giustifica forse a cedere a tali desideri? No di certo! Vale lo stesso per l’omosessualità.

Tuttavia, la Bibbia non descrive l’omosessualità come il peccato “maggiore” di tutti gli altri. Tutti i peccati offendono Dio. L’omosessualità è una delle molte cose elencate in

1 Corinzi 6:9-10 che escludono dal regno di Dio.

Secondo la Bibbia, il perdono di Dio è a disposizione dell’omosessuale proprio come lo è di un adultero, di un idolatra, di un omicida, di un ladro, ecc.

Dio promette anche la forza per la vittoria sul peccato, omosessualità inclusa, a tutti coloro che crederanno in Gesù Cristo per la loro salvezza

 1 Corinzi 6:11; 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.

2 Corinzi 5:17. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

 

Il Cantico dei Cantici è pieno di Gesù; presentato in modo del tutto particolare.Il Signore qui non è visto come “Salvatore” neppure come “Re” o “Sommo Sacerdote”, né come “Giudice” “Profeta” e nemmeno come il solo “Autore della nostra salvezza” né come “Il Gran
Pastore delle pecore”
né come “L’Iddio Onnipotente” o “IL RE dei REed infine neppure come
“Sicurezza del Suo popolo”.
In questo libro Gesù è presentato in una relazione più cara e intima di tutte queste, qui Gesù è presentato come il nostro “SPOSO” nell’unione matrimoniale con la Sua sposa la Sua Chiesa.
E’una delle cose più preziose.
Questo libro deve essere compreso come lo scambio reciproco degli affetti dello Sposo e della Sposa, ed è l’espressione dell’anima verso Cristo in una particolare relazione.

La Chiesa è la sposa di Cristo. Questa è una figura molto comune nel Nuovo Testamento che
possiamo leggere

 

in Efesini 5 :25 a 27 …Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

Apocalisse 19:7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.

 

Apocalisse 21: 9 Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò, dicendo: «Vieni e ti mostrerò la sposa, la moglie dell’Agnello».

10 Egli mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio,

 

In questo libro Dio utilizza questa figura dell’affetto umano per trasferire alle nostre menti, il Suo grande amore.
Egli utilizza il meglio dell’amore umano per rivelarci, e farci capire il grande e meraviglioso amore
che Lui ha per noi.

                                                                CANTICO dei CANTICI 1
Iniziamo con la storia di questo piccolo libro del Cantico dei Cantici.
Dopo aver fatto un’ampia introduzione, passiamo ora a considerare i vari capitoli.
La cosa più importante da fare durante lo studio di questo libro è la sua applicazione alla nostra vita.
In questo studio, infatti, vedremo una bellissima relazione d’amore tra il credente e il Signor Gesù Cristo.

CANTICO DEI CANTICI: E’ L’INCONTRO CON UN PASTORE E UNA CONTADINA ( LA SULAMITA : Deriva Dall’ebraico Shulammite : Dal termine ebraico (shalom, “pace”, pacifico ;

Dal vocabolo ebraico shalem, col significato di “completa”, “perfetta” )

 

L’AMATA :
L’amata parla del suo amato. Lui sta baciando la sua amata

 Cantico dei Cantici 1:2 Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino

 In questo versetto vediamo un’affezione pura, serena e ardente, che ispira questa notevole effusione d’amore.

Il bacio a quei tempi era la promessa di un segno di pace.

La ragazza il cui nome è Sulamita è figlia della pace.
Il bacio è anche un segno d’amicizia molto intima e in questo caso ci parla dell’intimità della relazione fra Gesù e la Sua Chiesa.

Egli ci ha parlato di pace, solo Lui può parlare di pace al cuore umano.

Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo

Il bacio è anche segno di riconciliazione, come c’è descritto nell’incontro che avvenne tra il figliuol
prodigo pentito che ritorna a cosa dal padre.

Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.

 

Nota: Quando si celebra un matrimonio ed entrambi gli sposi hanno professato il “sì”, si sente dire spesso:
“Puoi baciare la sposa”. Il bacio è una cosa solenne; esso suggella il patto matrimoniale.

Oltre al bacio, il Signore Gesù ci ha  fatto conoscere anche IL SUO AMORE

 

“Poiché le tue carezze sono migliori del vino”

 

L’amore di Gesù è veramente dolce, e migliore del vino.
Qui è descritto in modo metaforico ciò che produce una grande gioia ( il vino )

Paolo scrisse in Efesini 5:18 di essere ripieni dello Spirito Santo, in modo che possiamo
sperimentare l’entusiasmo di appartenere a Cristo e di avere un intimo rapporto personale con Lui!

Efesini 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; 21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

 

 

Cantico dei Cantici 1:3 I tuoi profumi hanno un odore soave;il tuo nome è un profumo che si spande;

perciò ti amano le fanciulle!

 

L’amato attrae la ragazza con il suo profumo, Quando Gesù iniziò la Sua vita sulla terra, gli fu portato in dono della mirra, perché ci fosse profumo vicino al suo corpo.

Durante la Sua vita sulla terra, dalla Sua nascita alla Sua morte c’è stato un odore soave che Egli ha sempre sparso ovunque andasse, cosi come quando al termine della Sua vita Maria Lo unse con un profumo di gran prezzo.

Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio.

 

Il verso 3 del capitolo 1 del Cantico dei Cantici parla di una fragranza, un aroma che si espande. Aroma e fragranza è il nome stesso dell’amato.

Cristo Gesù è il profumo del Padre È questo il significato più alto nei racconti evangelici dell’unzione di Gesù.

 

Marco 14:1-3 Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo; 2 infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo». 3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l’alabastro, gli versò l’olio sul capo.

 

In Atti 4:12 ci è detto che “In nessun altro è la salvezza perché non vi è nessun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini per i Quale possiamo essere salvati. Solo il nome di Gesù.

 

Il nome di Gesù è un profumo meraviglioso : è il Suo amore per noi! Egli morì sulla croce per pagare tutti i nostri

peccati, e questo profumo si è sparso e si può sentire fino ai giorni nostri.

Efesi 5:1 e 2

1 Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati; 2 e camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

 L’apostolo Paolo dice di se stesso che lui è il profumo di Cristo, per attrarre a Cristo ogni uomo.

Lui è profumo di vita, ma anche profumo di morte.

 

2 Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. 15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; 16 per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.

 

Cantico dei Cantici 1:4 Attirami a te!

Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino!

A ragione sei amato!

 

Questo è uno dei più bei brani della scrittura.

L’espressione dell’amore per Gesù, è il desiderio di avere una stretta amicizia con Lui. C’è anche la consapevolezza di non poter riuscire ad arrivare a tale punto; non possiamo

raggiungerlo perché è troppo alto per noi. E’ a questo punto che noi gli diciamo “attirami a Te”. Egli lo ha fatto scendendo verso di noi.

Anche se sei già un figlio di Dio puoi dire ugualmente: “attirami a te“.Lasciati prendere da Lui che ti solleverà fin dove tu non potrai mai arrivare da solo, riconoscilo come

tuo Salvatore ed Egli ti alzerà in alto a godere delle gioie del cielo. Gesù disse queste parole in Giovanni 6:44. “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato” .

 Il Signor Gesù disse ancora ai suoi in Giovanni 15:16. “Non siete voi che avete scelto me, ma sono

io che ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome egli ve lo dia. Io sono venuto a cercarvi”.

 

Lui che ha cercato noi e anche

oggi sta ancora cercando, noi dobbiamo solo dire: “Signore attirami a Te”.

 

“Noi ti correremo dietro”.

 

non significa che chiediamo a Lui di attirarci perché siamo pigri e indifferenti, ma perché siamo incapaci di arrivare a Lui. Il nostro spirito ha spesso la volontà, il desiderio, ma siamo deboli. Egli ci deve attirare.

Ecco alcuni incoraggiamenti che troviamo dalla Bibbia, che è la Parola di Dio:

 

In Ebrei 12:1-2 leggiamo: Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera

di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia,

e si è seduto alla destra del trono di Dio.

 Quando lo invochiamo dicendo “attirami a te, e io ti correrò dietro”,

 

 Egli risponde: “Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti”. Gli appartamenti qui menzionati sono l’intimità, il segreto della

Sua presenza, la Sua tenda, come il luogo santissimo nel santuario.

Salmo 27:4 Una cosa ho chiesto al SIGNORE,

e quella ricerco:

abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del SIGNORE,

e meditare nel suo tempio.

5 Poich’egli mi nasconderà nella sua tenda in giorno di sventura,

mi custodirà nel luogo più segreto della sua dimora,

mi porterà in alto sopra una roccia.

 

Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

CANTICO dei CANTICI cap. 1
Iniziamo con la storia di questo piccolo libro del Cantico dei Cantici.
Dopo aver fatto un’ampia introduzione, passiamo ora a considerare i vari capitoli.
La cosa più importante da fare durante lo studio di questo libro è la sua applicazione alla nostra vita.
In questo studio, infatti, vedremo una bellissima relazione d’amore tra il credente e il Signor Gesù Cristo.

CANTICO DEI CANTICI: E’ L’INCONTRO CON UN PASTORE E UNA CONTADINA ( LA SULAMITA : Deriva Dall’ebraico Shulammite : Dal termine ebraico (shalom, “pace”, pacifico ;

Dal vocabolo ebraico shalem, col significato di “completa”, “perfetta” )

 L’AMATA :
L’amata parla del suo amato. Lui sta baciando la sua amata

 Cantico dei Cantici 1:2  Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze sono migliori del vino

 In questo versetto vediamo un’affezione pura, serena e ardente, che ispira questa notevole effusione d’amore.

Il bacio a quei tempi era la promessa di un segno di pace.

La ragazza il cui nome è Sulamita è figlia della pace.
Il bacio è anche un segno d’amicizia molto intima e in questo caso ci parla dell’intimità della relazione fra Gesù e la Sua Chiesa.

Egli ci ha parlato di pace, solo Lui può parlare di pace al cuore umano.

Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo
Il bacio è anche segno di riconciliazione, come c’è descritto nell’incontro che avvenne tra il figliuol
prodigo pentito che ritorna a cosa dal padre.

Luca 15:20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò.

 Nota: Quando si celebra un matrimonio ed entrambi gli sposi hanno professato il “sì”, si sente dire spesso:
“Puoi baciare la sposa”. Il bacio è una cosa solenne; esso suggella il patto matrimoniale.

Oltre al bacio, il Signore Gesù ci ha  fatto conoscere anche IL SUO AMORE
“Poiché le tue carezze sono migliori del vino”

 L’amore di Gesù è veramente dolce, e migliore del vino.
Qui è descritto in modo metaforico ciò che produce una grande gioia ( il vino )
Paolo scrisse in Efesini 5:18 di essere ripieni dello Spirito Santo, in modo che possiamo
sperimentare l’entusiasmo di appartenere a Cristo e di avere un intimo rapporto personale con Lui!

Efesini 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; 21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

 Cantico dei Cantici 1:3 I tuoi profumi hanno un odore soave;il tuo nome è un profumo che si spande; perciò ti amano le fanciulle!

 

L’amato attrae la ragazza con il suo profumo, Quando Gesù iniziò la Sua vita sulla terra, gli fu portato in dono della mirra, perché ci fosse profumo vicino al suo corpo.

Durante la Sua vita sulla terra, dalla Sua nascita alla Sua morte c’è stato un odore soave che Egli ha sempre sparso ovunque andasse, cosi come quando al termine della Sua vita Maria Lo unse con un profumo di gran prezzo.

Giovanni 12:1 Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio.

 

Il verso 3 del capitolo 1 del Cantico dei Cantici parla di una fragranza, un aroma che si espande. Aroma e fragranza è il nome stesso dell’amato.

Cristo Gesù è il profumo del Padre È questo il significato più alto nei racconti evangelici dell’unzione di Gesù.

 

Marco 14:1-3 Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesù con inganno e ucciderlo; 2 infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo». 3 Gesù era a Betania, in casa di Simone il lebbroso; mentre egli era a tavola entrò una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore; rotto l’alabastro, gli versò l’olio sul capo.

 

In Atti 4:12 ci è detto che “In nessun altro è la salvezza perché non vi è nessun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini per i Quale possiamo essere salvati. Solo il nome di Gesù.

 

Il nome di Gesù è un profumo meraviglioso : è il Suo amore per noi! Egli morì sulla croce per pagare tutti i nostri

peccati, e questo profumo si è sparso e si può sentire fino ai giorni nostri.

Efesi 5:1 e 2

1 Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati; 2 e camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

 L’apostolo Paolo dice di se stesso che lui è il profumo di Cristo, per attrarre a Cristo ogni uomo.

Lui è profumo di vita, ma anche profumo di morte.

 2 Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. 15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; 16 per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.

 

Cantico dei Cantici 1:4  Attirami a te!

Noi ti correremo dietro! Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino!A ragione sei amato!

 Questo è uno dei più bei brani della scrittura.

L’espressione dell’amore per Gesù, è il desiderio di avere una stretta amicizia con Lui. C’è anche la consapevolezza di non poter riuscire ad arrivare a tale punto; non possiamo

raggiungerlo perché è troppo alto per noi. E’ a questo punto che noi gli diciamo “attirami a Te”. Egli lo ha fatto scendendo verso di noi.

Anche se sei già un figlio di Dio puoi dire ugualmente: “attirami a te“.Lasciati prendere da Lui che ti solleverà fin dove tu non potrai mai arrivare da solo, riconoscilo come

tuo Salvatore ed Egli ti alzerà in alto a godere delle gioie del cielo. Gesù disse queste parole in Giovanni 6:44. “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato” .

 Il Signor Gesù disse ancora ai suoi in Giovanni 15:16. “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome egli ve lo dia. Io sono venuto a cercarvi”.

 

Lui che ha cercato noi e anche oggi sta ancora cercando, noi dobbiamo solo dire: “Signore attirami a Te”.

 “Noi ti correremo dietro”.

 non significa che chiediamo a Lui di attirarci perché siamo pigri e indifferenti, ma perché siamo incapaci di arrivare a Lui. Il nostro spirito ha spesso la volontà, il desiderio, ma siamo deboli. Egli ci deve attirare.

Ecco alcuni incoraggiamenti che troviamo dalla Bibbia, che è la Parola di Dio:

 In Ebrei 12:1-2 leggiamo: Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.

 Quando lo invochiamo dicendo “attirami a te, e io ti correrò dietro”,

 Egli risponde: “Il re mi ha condotta nei suoi appartamenti”. Gli appartamenti qui menzionati sono l’intimità, il segreto della Sua presenza, la Sua tenda, come il luogo santissimo nel santuario.

Salmo 27:4 Una cosa ho chiesto al SIGNORE,

e quella ricerco: abitare nella casa del SIGNORE tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del SIGNORE,

e meditare nel suo tempio. 5 Poich’egli mi nasconderà nella sua tenda in giorno di sventura, mi custodirà nel luogo più segreto della sua dimora,

mi porterà in alto sopra una roccia.

 

Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

( confronta Efesi 1:3 )

3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo

 Cantico dei Cantici 1:4 Noi gioiremo e ci rallegreremo a motivo di te il  re mi ha condotta nei suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino! A ragione sei amato!

 Noi abbiamo bisogno di più gioia nelle nostre nostra vita, a questo proposito Gesù
disse in Giovanni 10:10: “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
Ancora lo stesso apostolo Giovanni scrisse nella sua prima lettera: 1 Giovanni 1:4 “Queste cose vi scriviamo perché la nostra gioia sia completa”.
Il Signore vuole che noi viviamo una vita piena, e gioiosa. il
punto centrale del cristianesimo è: “Non più io ma Cristo vive in me “

 ….ci rallegreremo a motivo di te;

noi celebreremo le tue carezze più del vino!

 Questo è quanto fanno i giusti, ma chi sono questi giusti? Sono quelli che gli appartengono, quelli che gli hanno detto: “attirami a te” sono coloro che Egli ha rialzato e che devono correre la corsa della vita, guardando a Gesù, l’autore della loro fede.

L’amore di Dio è sparso nei nostri cuori dallo Spirito Santo che c’è dato quando, riconoscendoci perduti peccatori, ci pentiamo, e crediamo che Cristo è morto sulla croce per noi.
Egli desidera manifestare il Suo amore per te,il suo amore e le sue carezze sono più dolci del vino,

Leggiamo cosa c’è detto in Efesini 5:18-19. “Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore”.

 

“Cantando con il vostro cuore al Signore” sarebbe bello sentire cantare una lode al Signore da tutti voi. Ogni giorno abbiamo motivo di lodare il Signore.

la vita cristiana è un cammino nell’amore.
Noi lo amiamo perché Egli ci ha amati per primo, e ci ha amati tanto da dare se stesso per noi.
Ora Egli ci dice: “io desidero il tuo amore”; .

…A ragione sei amato!

Noi lo amiamo perché Egli ci ha amati per primo, e ci ha amati tanto da dare se stesso per noi.

 

 Nei versetti 5 a 6 incontriamo l’amata abbronzata

L’amata

L’amata è scura, quasi bruciata dal sole. Essere scura le conferisce una bellezza particolare, unica. È la bellezza causata dal sudore, del lavoro.

 

5 Sono scura ma bella, o figlie di Gerusalemme,

come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone.

6 Non guardate se sono scura;

è il sole che mi ha abbronzata;

i figli di mia madre si sono adirati contro di me;

mi hanno fatta guardiana delle vigne,

ma io, la mia vigna, non l’ho custodita.

 

Le tende di Kedar che sono qui menzionate erano ricavate dalle pelli di pecore e di capre nere, e
ancora oggi si possono vedere molti di questi nomadi che hanno delle tende nere, anche i padiglioni di Salomone erano neri

 

L’amata è scura, quasi bruciata dal sole. Essere scura le conferisce una bellezza particolare, unica. È la bellezza che è sudore, del lavoro.

 

Vi è una bellezza che è artificiale. Come essa viene costruita così sparisce. Ciò che è artificiale, ha sempre bisogno degli artifici per mantenersi.

Oggi moltissima bellezza è artificiale, costruita. È bellezza di plastica, silicone, botulino e mille altri ritrovati della scienza e della tecnica.

È questa una bellezza solo esteriore.

Oggi non c’è la  bellezza dello spirito, dell’anima, del cuore,.

Quella dell’amata invece è una bellezza genuina, pura, senza artifici.

La ragazza abbronzata dal sole, Lavorava fuori perché i figli di sua madre si erano arrabbiati con lei e le avevano detto di accudire alla vigna.

Ma ella dice anche: v 6 . i figli di mia madre si sono adirati contro di me;mi hanno fatta guardiana delle vigne,

ma io, la mia vigna, non l’ho custodita.“.

 

Questo versetto ha dei risvolti particolari :

1) nel senso sociologico : spesso diamo molta enfasi al lavoro, al guadagno,ci affatichiamo per il prossimo,aiutiamo i bisognosi ecc.. tutto ciò è ottimo ma se non abbiamo l’uotocontrollo della nostra vita spirituale se :non guardiamo la nostra vigna cioè il nostro rapporto con il Signore rischiamo di raffreddare la nostra vita spirituale , questo poi ci può allontanare dal Signore .

Dobbiamo amministrare bene il tempo: guardare la vigna degli altri, ma anche la nostra

Dobbiamo avere il tempo sufficiente per crescere spiritualmente e camminare Nello Spirito Santo

 

2) Nel privato : siamo impeganti al massimo per il sostentamento della famiglia,dei figli,della moglie,del marito:

(la vigna degli atri ) ma dobbiamo avere l’autocontrollo della nostra vigna spirituale come detto sopra

3) impegnati al massimo per il servizio del Signore per esempio portare la parola, evangelizzare ecc.( la vigna degli altri )

 tutto ciò è ottimo, e lo dobbiamo fare , ma anche qui dobbiamo avere l’autocontrollo della nostra vigna spirituale , non mettere mai in disparte la nostra vita spirituale,

L’apostolo Paolo scrive 1 Corinzi 9:26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato

 

DOBBIAMO AVERE IL TEMPO ANCHE PER  NOI

TORNIAMO al Cantico dei Cantici 1:6. i figli di mia madre si sono adirati contro di me;mi hanno fatta guardiana delle vigne,ma io, la mia vigna, non l’ho custodita.“.

Questo è il ritratto che lei si è fatta di sé. Aveva qualcosa di bello, ma non si elogiava, poiché non aveva potuto prendersi cura di se stessa. Non aveva avuto tempo di andare al salone di bellezza, di farsi la piega, le unghie e la pulizia del viso. Non aveva potuto fare nulla per accrescere la sua bellezza, le era stato negato perché costretta a lavorare duramente.La sua bellezza era il frutto duro lavoro

L’amata possiede ora una bellezza di sofferenza, di duro lavoro, di esposizione ai raggi del sole. La sua non è una bellezza artificiale.

Il Signore  afferma che ci farà divenire una sposa bellissima.
Questo è il quadro che ci dà : la bellezza della Chiesa ( la sposa è il risultato di una sofferenza )

 Efesini 5:25-27

dove ci è parlato come esempio dell’amore dei mariti verso le loro mogli e dell’amore di Cristo per la chiesa, leggiamo questi versetti:

Efesi 5:25 a 27 “Mariti, amate le
vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei, per santificarla dopo
averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa,
senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile”.

 

Vedete, Cristo ci trasforma nella sua sposa, senza macchia, né ruga, o altri simili difetti ma santa e irreprensibile!

Isaia 53:2 a 5

2 Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella,

come una radice che esce da un arido suolo;

non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi,

né aspetto tale da piacerci.

3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Isaia ci presenta Gesù ( lo sposo ) non attraente, ma sofferente

                   MA

La Croce non privò Gesù della sua bellezza.

La Croce diede a Gesù una bellezza diversa, stupenda.

La bellezza che Gesù rivela e manifesta sulla croce è infinitamente superiore ad ogni altra bellezza: è la salvezza per il peccatore che si ravvede.

Ora la storia si sposta da un’altra parte e la Sulamita parla al pastore che ha appena incontrato,
leggiamo quindi il versetto 7

V 7 O tu che il mio cuore ama,

dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge,

e dove lo fai riposare sul mezzogiorno.

Infatti, perché sarei io come una donna sperduta,

presso le greggi dei tuoi compagni?

 

Ora l’amata si rivolge direttamente al suo amato. Gli chiede dove va a pascolare le greggi. Dove le fa riposare al mezzogiorno. Per incontrarlo ogni giorno. Altrimenti lei è costretta a seguire le greggi dei compagni dell’amato

 ( altri pastori ) si doveva velare in presenza di uomini e nascondere la sua bellezza, solo davanti al suo amato compariva a viso scoperto

v 7 ……. perché sarei io come una donna sperduta,presso le greggi dei tuoi compagni?

2 Corinzi 3:18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.

 

Sotto l’antico patto solamente Mosè aveva facoltà di contemplare la gloria del Signore. Sotto il nuovo patto
noi tutti abbiamo il privilegio di contemplare la gloria del Signore. Mosè dovette velarsi il volto allorché ebbe finito di
parlare al popolo; il nostro viso, invece, è scoperto. Possiamo presentarci a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore. Lo specchio è la Parola di Dio. Accostandoci alla Bibbia vediamo il Signore Gesù rivelato in tutto il suo splendore, quantunque non ancora “faccia a faccia” bensì solamente riflesso nella Parola. Notiamo che quella che noi contempliamo è la gloria del Signore.la bellezza Gesù,

 

 

 

La parola ci dice che c’è un solo pastore da seguire:

Giovanni 10:14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

Torniamo al Cantico dei Cantici al V 7. La Sulamita vuole sapere dove va il suo amato ( pastore ) lei non vuole vagare o girare invano per trovarlo.

In questo versetto vi è una grande rivelazione dello Spirito Santo. Nessuna persona  potrà mai trovare il Signore vagando, andar qua e là,  se notiamo bene al verso 7 Neanche i compagni dell’amato sanno dove lui va a pascolare le greggi e dove
riposa a mezzogiorno. Questo vuol dire che si ha bisogno dell’amato,dell’unico pastore delle anime nostre :

Cristo Gesù

 

Nell’incontro personale  con Cristo, nessuno può
orientare il nostro cammino verso Cristo . Solo l’Amato

( Gesù )  può indicarcelo,è lui che ci attira a sé :

Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».

 

Givanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

 Se noi glielo chiediamo con desiderio ardente e fermezza di cuore e di mente, il Signore si manifesterà e noi possiamo stringere una nuova relazione con Lui.

Se l’anima non stringe una relazione personale con Cristo Gesù, si può anche vivere di qualche ricordo, mai però si potranno celebrare le nozze con Lui.

Si vive al massimo un fidanzamento a distanza, di pensiero, fantasia religiosa o di fede, senza però alcuna concretezza.

Gli altri ci offriranno sempre indicazioni vaghe, di ieri, mai di oggi, mai attuali.

L’amata deve farsi coraggio e chiedere in modo diretto, esplicito, chiaro dove va a riposare il suo amato,lei lo vuole seguire ad ogni costo

Se non fa questo di certo non ama secondo verità,

in profondità. Il suo è un amore superficiale, leggero.

Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

 

Nel versetto 8, Il pastore risponde alla domanda della Sulamita:

 

Cantico dei Cantici 1:8 Se non lo sai, o la più bella delle donne, esci e segui le tracce delle pecore,

e fa’ pascolare i tuoi capretti presso le tende dei pastori.

Prima di tutto amato attesta la bellezza dell’amata. Essa è bellissima tra le donne.

Se tu vuoi trovare l’amato del tuo cuore segui le orme,le tracce…..

 

Giovanni 8:12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita»

 

Cantico dei Cantici 1: 8…. e fa’ pascolare i tuoi capretti presso le tende dei pastori.

Giovanni 10:26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. 30 Io e il Padre siamo uno».

Giovanni 10:9 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura

 

È qui che i credenti hanno bisogno di nutrirsi, poiché è il luogo dove di solito l’erba è più ricca e verde. Certamente quest’erba è la figura della Parola di Dio di cui dobbiamo nutrirci quotidianamente. Poi possiamo dare la Parola anche agli altri.

La chiesa, sposa di Cristo, che sarà presentata a Lui in futuro, deve conoscere la Sua Parola oggi, non domani.

Cantico dei Cantici 1:9

 

9 Amica mia, io ti assomiglio

alla mia cavalla che si attacca ai carri del faraone.

 

Queste parole non indicano certo un rimprovero per la sua sposa, non è un paragone offensivo, Lo sposo sta annunciando che è travolto dalla bellezza di questa ragazza contadina, campagnola.

Non ha la grazia di coloro che sono a corte,

Non è mai stata in un salone di bellezza,

Non si è mai presa cura di se stessa,

Ma ha una bellezza naturale impressionante.

 

Nei versetti da 10 a 11 l’amato va avanti e descrive le cose che ha notato:

 

la visione dell’adornamento

10 Le tue guance sono belle in mezzo alle collane,

il tuo collo è bello tra i filari di perle.

 

L’adornamento eseguito

11 Noi ti faremo delle collane d’oro

con dei punti d’argento.

 

Com’è bella quest’espressione e com’è intima. “Le tue guance sono belle”. Il suo collo è bello.

L’amato afferma che vorrebbe ricoprirla con gioielli. Egli vede le sue belle guance risaltare in mezzo alle

collane, ed il suo collo tra le file di perle.

Parla delle parti del corpo che in una situazione sentimentale attirano lo sta attirando. L’amato sta

parlando di questa ragazza che sarà la sua sposa.

Ora, considerando il lato spirituale, la sposa è la chiesa, e lo sposo è il Signor Gesù.

Gesù ( lo sposo ) trova qualche bellezza nella chiesa? No,perché il signor Gesù ci ha trovato tutti quanti dei peccatori perduti.

La ragazza Sulamita aveva una bellezza naturale, anche se era stata trascurata, ma noi non avevamo

nemmeno quella.

Non abbiamo niente che potrebbe attirare il Signor Gesù, noi non gli potevamo portare niente; Egli ha provveduto a tutto.

La risposta sta esclusivamente nel Suo amore e nella Sua grazia, Gesù è andato croce a causa della sua condizione di peccatori , Egli volle provvedere la salvezza

 

Il versetto.11 dice ancora “Noi ti faremo delle collane d’oro con dei punti d’argento”.

Questo è un quadro di ciò che il nostro Sposo celeste farà per i credenti.

Nel passo in Efesini 5 lo spiega così chiaramente e dice. Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso

per lei; lo ha fatto per poterla santificare purificandola con l’acqua della parola.

Gesù sta facendo questo alla Sua chiesa per farla

comparire dinanzi a sé

gloriosa,

senza macchia,

senza rughe,

ma santa, cioè messa da parte per Lui e

irreprensibile.

Egli ci ha redenti. Egli ha pagato il prezzo per noi. Egli ci ha tolto i nostri peccati con la Sua giustizia. Noi siamo coperti della giustizia di Cristo, siamo completamente in Lui, accettati dal nostro amato.

Ecco cosa sta succedendo ora alla Sua chiesa, quando avrà finito la porterà con se in cielo nella sala delle nozze. Ci sarai anche tu a queste nozze?

Per avere il diritto di partecipare a questa festa devi essere provvisto da un invito personale non trasferibile perché altrimenti non potrai mai entrare.

Questo invito ti sarà rilasciato semplicemente al

momento in cui, pentendoti dei tuoi peccati, crederai in Gesù come tuo Salvatore.

Anche la chiesa viene rivestita e adornata dall’opera del Messia

Isaia 61.10  Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE,

l’anima mia esulterà nel mio Dio;

poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza,

mi ha avvolto nel mantello della giustizia,

come uno sposo che si adorna di un diadema,

come una sposa che si adorna dei suoi gioielli.

Apocalisse 19:7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata. 8 Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi».

9 E l’angelo mi disse: «Scrivi: “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».

Cantico dei Cantici 1:12
V. 12 Mentre il re è nel suo convito,

il mio nardo esala il suo profumo

 

Questo versetto ha un significato spirituale molto profondo, perché lo sposo conduce tutti i suoi invitati al tavolo del banchetto.
Possiamo vedere nella storia tutti quelli che hanno accettato l’invito fatto dallo Sposo al Suo banchetto.

Quando Gesù nacque, i pastori scesero dalle colline fino alla stalla per vederlo, poi
giunsero i magi d’oriente per donargli oro, incenso e mirra.

Davide scrisse queste parole nel

Salmo 23:5. “Per me tu imbandisci la tavola sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca”.

 

“IMBANDISCI”: lett. significa “preparare un pranzo in maniera sfarzosa”, “apparecchiare la tavola con abbondanti vivande”. Non è un fast food, non sono cibi surgelati pre-cotti che poi riscaldiamo al microonde. C’è un grande lavoro dietro tutto questo. Gesù ha pagato un grande prezzo per imbandire la tavola e cibare pienamente le nostre anime

(cfr. Giovanni 19:30). 30 Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

“SOTTO GLI OCCHI DEI MIEI NEMICI”:

Meravigliosa immagine. È l’immagine di un re seduto a tavola con i suoi generali che, di ritorno da una battaglia vinta, gustano insieme dei meritati cibi succulenti tra grida e giubilo.

Davanti hanno i nemici, i quali sono stati catturati, legati e posizionati in ginocchio in un angolo della sala

(cfr. Apocalisse 19:17-18).

Fratelli, sorelle c’è vittoria nel nome dì Gesù sul nemico delle nostre anime. Cristo ha vinto, Cristo ha spogliato Satana della sua potenza e autorità (Colossesi 2:13 a 15 ). 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce

LA TAVOLA DELLA GRAZIA.  Una grande tavola ricca, ben imbandita e ben preparata che Cristo ha acquistato per noi gratuitamente (cfr. Isaia 55:1).

E tu sei seduto a quel tavolo?.
Gesù ti dice in Apocalisse 3:20. “Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.”

 

 V 12….il mio nardo( Sostanza profumata, ) esala il suo profumo

 

Il nardo in questo caso nardo è la fragranza e la dolcezza della vita di Gesù;
Lo stesso profumo dovrebbe essere nelle nostre vite, poiché noi siamo in Lui.
Potremo riuscirci se restiamo al tavolo con Lui.

La Cena del Signore è molto importante, se è
veramente un momento di comunione con Lui, se invece è solo una forma o un rito, allora non ha nessun valore.

Che meraviglia è questa comunione con Lui; ci fa avere il profumo di Cristo nella nostra vita di tutti i giorni.

2 Corinzi 2:15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione;

 

Cantico dei Cantici 1:13 Il mio amico è per me come un sacchetto di mirra, che passa la notte sul mio seno.

 

La domanda che ci poniamo è “Chi o cosa passa la notte appoggiato sul suo seno?

Naturalmente la risposta è il sacchetto di mirra.
Per il credente, questo sacchetto di mirra rappresenta Cristo. Rappresenta tutta la vita di Gesù: dalla nascita alla morte .

Alla nascita la mirra fu portata dai magi

Matteo 2:11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.

Alla croce, per alleviare le sofferenze,i soldati vollero dare a Gesù la mirra, ma Gesù la rifiutò

Marco 15:23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese

Quando Gesù morì, Giuseppe e Nicodemo portarono della mirra per ungere il suo corpo,

Giovanni 19:39 Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch’egli, portando una mistura di mirra e d’aloe di circa cento libbre. ( 45 Kg )

e la mirra è presente in tutta la sua vita, dalla nascita alla morte.

 

Così, Cristo dovrebbe essere nel tuo cuore durante la notte e quando sei sveglio.

Quando pensieri cattivi ci assalgono

Quando le preoccupazioni assalgono il nostro cuore

Quando siamo ansiosi

Quando siamo preoccupati,

è meglio non continuare a tormentare la nostra mente, ma rivolgersi a Gesù

 

Abbiamo bisogno di seguire il consiglio che troviamo in Filippesi 4:8: “Quindi fratelli (quando siete al limite), tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste , tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui vi è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri”.
Se pensiamo a Cristo, certamente pensiamo anche a tutte queste cose

Cantico dei Cantici 1:14

V. 14 Il mio amico è per me come un grappolo di cipro delle vigne d’En-Ghedi.

 

Il cipro menzionato è il cipresso, esso cresce in abbondanza in Palestina e in Turchia, e in alcune versioni è tradotto anche con “fiore di hennéLa canfora , I fiori crescono in fitti grappoli, e la loro profumazione è gradevole,

 Ora dopo che la sposa ha espresso il suo compiacimento lo
sposo risponde ed ecco cosa dice.

Cantico dei Cantici 1:15

V. 15 Come sei bella, amica mia,

come sei bella! I tuoi occhi sono come quelli dei colombi.

 

È una risposta immediata la Sua. “Come sei bella amica mia, come sei bella”.

Vi ricordate?
Questa giovane ragazza era quella che aveva detto: non guardarmi, che sono scura, perché il sole ha bruciato la mia pelle“.

Ma l’amato le risponde: Come sei bella amica mia, come sei bella”.
L’atteggiamento di questa giovane ci porta a pensare a quello di ognuno di noi quando eravamo peccatori  nei confronti di Dio,le lezioni passate abbiamo letto in

Efesi 5:25, il fatto di come Gesù ha amato la chiesa, che per farla diventare bella , ha sofferto per lei. Il Signor Gesù intercede per noi; Gesù è il nostro Sommo sacerdote, che parla in nostra difesa. Poiché ora siamo in Cristo, il Padre non vede più iniquità in noi È questo il modo nel quale Egli oggi guarda la chiesa e quindi ognuno che ha creduto in Cristo, dicendoci con amore. “Come sei bella“.

Il segreto di questa bellezza è in questo particolare: “i tuoi occhi sono come quelli dei colombi”.
I colombi nella Bibbia sono il simbolo :

Della purezza

Della tenerezza,

Della libertà,

Della fedeltà.

Lo sposo ha detto alla sposa quanto è bella, ma ora Lei dice la stessa cosa a Lui.

 

Cantico dei Cantici 1:16,17

V. 16 Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto è verdeggiante.

V. 17 Le travi delle nostre case sono di cedro, i nostri soffitti sono di cipresso.

Lo sposo, Cristo, è veramente bello e interamente amabile per chi crede in Lui.La parola “amabile” in ebraico è “naim” essa è usata per descrivere le meravigliose melodie del
santuario che troviamo scritto nel Salmo 135:3 Lodate il SIGNORE, perché il SIGNORE è buono; salmeggiate al suo nome, perché è amabile”.
Cristo è amabile; è meraviglioso!

…Anche il nostro letto è verdeggiante

 Ci parla del nostro riposo in Cristo

salmo di Davide 23:2 Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme”.

 

Quando il gregge, giace su verdi pascoli, è soddisfatto, perché ha mangiato in abbondanza ed è sazio.
Questa è la risposta all’invito di Cristo di andare a Lui e riposarsi. Egli invita tutti quelli che sono aggravati ed affaticati ad andare da Lui per trovare riposo

Cantico dei Cantici 2:1

Nel capitolo secondo del libro dei Cantico dei Cantici il tema principale è la presentazione dell’amata, con il titolo di ROSA DI SHARON , Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli.

 Il linguaggio qui esposto si potrebbe applicare benissimo alla sposa, ma in realtà è una figura del Signore Gesù Cristo e della Sua bellezza riflessa alla Sposa.

questi due fiori ci parlano di regalità e umiltà, caratteristiche naturali che sono applicabili solo a Cristo Gesù

                                                                     CURIOSITA’

LA ROSA DI SHARON è una pianta originaria della Siria, caratterizzata da fiori grandi dai colori molto vivaci e un portamento eretto del fusto. Dotata di numerose ramificazioni, questa specie possiede foglie verde scuro intenso di forma ovale e con il margine frastagliato.

 La Rosa di Sharon, una volta sviluppata, può raggiungere un’altezza media di 2 o 3 metri.

la Rosa di Sharon è famosa soprattutto per le sue infiorescenze: i boccioli, che fioriscono a partire dalla primavera inoltrata fino all’autunno, hanno un diametro di circa 8 cm e sono valorizzati dai colori sgargianti come il viola, il rosso, il giallo.

                         …Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli.

 Teologi e padri della chiesa affermano che queste siano parole dello sposo e non della sposa

                                         Quel io Sono appartiene a Cristo:

 

“…Io sono il pane della vita… Giovanni 6:48 Io sono il pane

                                                                                della vita.

 “Io sono la vera vite”   Giovanni 15:1 «Io sono la vera vite e

                                                     il Padre mio è il vignaiuolo.  

 «Io sono il buon pastore ».Giovanni 10:11

Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.

 

«Io sono la porta! »

Giovanni  10:7 Perciò Gesù di nuovo disse loro: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore

 «Io sono la luce del mondo».

Giovanni 8:12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

 

 «Io sono la risurrezione e la vita..»

Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà

 Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino

Apocalisse 22:16 Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del mattino».

 «Io sono l’alfa e l’omega, – dice il Signore Dio, – colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente.»

Apocalisse 1:8 «Io sono l’alfa e l’omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente».

«Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.»  

Apocalisse 22:13 Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.

 

Cantico dei Cantici 2:2

Quale un giglio tra le spine, tale è l’amica mia tra le fanciulle

 In mezzo a questi gigli crescevano anche parecchi arbusti contorti e spinosi del deserto, ma questi gigli con il loro profumo i rami degli arbusti spinosi si allontanano cosi i gigli possono allargare le loro fresche e verdi foglie in contrasto con questi arbusti spinosi.

Il Giglio tra le spine è una figura di Gesù sofferente ma che si erge vincendo la morte e il peccato

Isaia 53: 3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore,

ognuno di noi seguiva la propria via;

ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.

7 Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la bocca.

Come l’agnello condotto al mattatoio,

come la pecora muta davanti a chi la tosa,

egli non aprì la bocca.

8 Dopo l’arresto e la condanna fu tolto di mezzo;

e tra quelli della sua generazione chi rifletté

che egli era strappato dalla terra dei viventi

e colpito a causa dei peccati del mio popolo?

9 Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi,

ma nella sua morte, egli è stato con il ricco,

perché non aveva commesso violenze

né c’era stato inganno nella sua bocca.

10 Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti.

Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato,

egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni,

e l’opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani.

11 Dopo il tormento dell’anima sua vedrà la luce e sarà soddisfatto;

per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti,

si caricherà egli stesso delle loro iniquità.

12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

egli dividerà il bottino con i molti,

perché ha dato se stesso alla morte

ed è stato contato fra i malfattori;

perché egli ha portato i peccati di molti

e ha interceduto per i colpevoli.

 

Il Giglio tra le spine è una figura della Chiesa sofferente ( tra le spine ) ma che emana il profumo di Cristo si erge vincitrice

 Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. ( confronta Apocalisse 9.2 )

 Cristo è il giglio delle valli  Lui è puro, lui è amabile, è bello, perciò anche la sua sposa è un giglio,
perché porta l’immagine della sua bellezza e la riflette agli uomini.
Questo è ciò che deve fare la chiesa oggi, rivelare ad un mondo pieno di spine, di rovi, la bellezza e la fragranza di Cristo

Ora la sposa parla del suo amato usando un paragone.
Dopo aver parlato di una rosa e di un giglio, il versetto 3 ci parla di una cosa difficile da trovare:

un  MELO NEL BOSCO

Cantico dei Cantici 2:3

Qual è un melo tra gli alberi del bosco, tal è l’amico mio fra i giovani

 un melo tra gli alberi di un bosco è alquanto difficile, se non impossibile da trovare,il cantico descrive questo albero bello  grande , rigoglioso è bello stare alla sua ombra, anche questa è un’immagine di Cristo

Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.

 

Salmo 91:1 Chi abita al riparo dell’Altissimo

riposa all’ombra dell’Onnipotente.

 

Isaia 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle;

sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,

Padre eterno, Principe della pace,

 

Cantico dei Cantici 2:4
In questo passo c’è la storia della giovane Sulamita il cui cuore fu conquistato da un pastore che tornando il re, la prende  e la conduce nel suo palazzo reale a Gerusalemme:

               questa è la casa del convito.
In questo breve riassunto vi è una bellissima immagine della chiesa che sarà la sposa di Cristo, e che sarà con Lui glorificata su nel cielo:

 Lì sarà la casa del convito.
Tutto questo ci rivela anche la relazione personale che è possibile tra il Signor Gesù e ciascun credente individualmente Mi ha condotta nella casa del convito”.
questo è un guardare in avanti a quel convito finale che è

chiamato “La cena delle nozze dell’agnello”.

Apocalisse 19:9 E l’angelo mi disse: «Scrivi: “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».

 

Come credenti saremo lì per la grazia di Dio, e allora saremo pienamente soddisfatti. Il Signor Gesù ci ha già portato al convito della salvezza e al convito della comunione con lui

Ora l’amata chiede aiuto, sostegno. Essa è malata d’amore. Ha bisogno di essere sostenuta, alimentata, nutrita con cibi sostanziosi. Chiede che le vengano date focacce d’uva passa e mele. Le mele sono il frutto della vita che l’amata gusta dal suo albero. Anche le focacce d’uva passa dalla sua vite che produce grappoli di cipro. È malata d’amore e vuole essere nutrita con i frutti dell’amore. L’amore non si può saziare se non di amore. La malattia dell’amore si cura solo con l’amore.

Chi può sanare l’amata è solo l’amato. Nessun altro.

 

Giovanni 13:12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici.

 

Giovanni 15:9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore

 

1Giovanni 4:16 Noi abbiamo conosciuto l’amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.

 

 

Cantico dei Cantici 2:6
6 La sua sinistra sia sotto il mio capo,

la sua destra mi abbracci!

 

L’abbraccio tra le persone è segno di amicizia. Si vuole essere con altro una sola cosa, una sola volontà, un solo cuore

 

“La sua sinistra sia sotto il mio capo”.

 

L’amato l’abbraccia la sua amata. La sua sinistra è sotto il suo capo e con la sua destra l’abbraccia. L’abbraccio è fare dell’amata una unità indissolubile.

A volte l’abbraccio e segno di protezione dai pericoli  

 

“La sua sinistra sia sotto il mio capo”. Gesù da forza allo stanco, e accresce il vigore a chi è senza
forze. Egli è capace di salvarci.

“la sua destra mi abbracci! Gesù è capace di guardarci dalla tentazione e proteggere te e me in ogni momento, quaggiù; quale amore ha per ognuno di noi!

 

La mano destra simbolo del potere

 

Esodo 15.6 La tua destra, o SIGNORE, è ammirevole per la sua forza. La tua destra, o SIGNORE, schiaccia i nemici.

 

La mano destra simbolo del sostegno

Salmo 73.23 Ma pure, io resto sempre con te;

tu m’hai preso per la mano destra;

 

 

 

Cantico dei Cantici 2:7

7 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro

per le gazzelle, per le cerve dei campi,

non svegliate, non svegliate l’amore mio,

finché lei non lo desideri!

 

L’amato dorme. Non va scosso dal sonno. Deve essere lui a desiderare di svegliarsi, destarsi, riprendere la vita.

L’amata ora scongiura le figlie di Gerusalemme, le scongiura per le gazzelle e per le cerve dei campi perché non destino il suo amato.

È giusto porsi due domande:

perché l’amato non va destato?

l’amato sa quando destarsi. Se chiede di non essere destato, è giusto che questo suo desiderio venga rispettato.

Mai potrà esistere il vero amore senza il rispetto.

L’amore vero è dono di vita. Esso non toglie la vita, la dona. Gesù ci diede la vita.

Lui ogni giorno ci ama donandoci la sua vita perché diventi nostra vita.

 È questa la sola verità dell’amore vero, puro, giusto, santo.

Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

Oggi si assiste ad un amore

senza custodia,

senza rispetto,

possessivo,

asfissiante,

opprimente,

invidioso,

corrotto,

amorale,       ( Sprovvisto di morale )

immorale.     ( Contrario alle norme della morale

QUESTO E’ IL CARATTERE DEGLI UOMINI NEGLI ULTIMI TEMPI

2° Timoteo 3.1

Si vive di un amore che è puro egoismo, spesso anche schiavitù spirituale e fisica. Questo amore non regge. È un amore morto. Mai potrà donare vita.

Questo attesta che non ci si nutre più dell’amore di Gesù. Si vive dell’amore avvelenato che dona Satana. Il mondo è sotto il potere di Satana.

Perché le figlie di Gerusalemme vengono scongiurate per le gazzelle e per le cerve dei campi di non svegliare l’amato ?

Prima di tutto diciamo che questa stessa frase ricorre altre due volte. È una specie di ritornello, intercalare.

La troviamo nei capitoli 3: v.5 e 8: v 4.

Si deve subito dire che l’amato appartiene solo all’amata. Non appartiene alle altre ragazze o figlie di Gerusalemme. Queste devono stare lontano da lui.

L’amore va protetto, custodito.

Mai nessuna attenzione è troppo grande.

La vigilanza è sempre poca. Un amore non protetto, non custodito, può finire.

Molti amori finiscono per mancanza di custodia adeguata. Oggi la nostra società conosce il fallimento di molti amori perché non vi è alcuna custodia.

Cantico dei Cantici 2:8

8 Ecco la voce del mio amico!

Eccolo che viene,

saltando per i monti,

balzando per i colli.

 V.8 ” ECCO LA VOCE DEL MIO AMICO “

Un giorno il Signore Gesù disse questo a proposito della sua voce:
Giovanni 10:27-28: “Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco ed esse mi seguano; e io
do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano”
.
“Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene.” Hai mai sentito parlare, del rapimento della
chiesa? Lo dice chiaramente la Bibbia e afferma che si sentirà la voce del Figlio di Dio, ecco dove è scritto in 1°Tessalonicesi 4:13-18 :
Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate
tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò,
crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.
Poiché vi diciamo questo fondandoci sulla parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo
rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il
Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e
prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme
con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.
Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole”.

 La chiesa è formata da tutte le persone che hanno sentito parlare di Gesù e che hanno posto in Lui la loro fede, a loro Gesù dice: ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce,

e le pecore sanno chi è lui e diranno .

“Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene”.

 Apocalisse 22:17 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.

Apocalisse 22:20 Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!»

Amen! Vieni, Signore Gesù!

saltando per i monti,

balzando per i colli.

ESPRIMONO MANIFESTAZIONI DI GIOIA

Che meravigliosa immagine del rapimento!

                             Una nota

 Matteo 25:6 Verso mezzanotte si levò un grido: “Ecco lo sposo, uscitegli incontro!”

Cantico dei Cantici 2:9

9 L‘amico mio è simile a una gazzella, o a un cerbiatto.

Eccolo, egli sta dietro il nostro muro

e guarda per la finestra,

lancia occhiate attraverso le persiane.

 Dopo aver sacrificato la sua vita per espiare i nostri peccati, ed essere risuscitato Egli è stato glorificato su nel cielo ed ora è alla destra del Padre, e noi siamo ancora quaggiù sulla terra.
E’ Una figura di una momentanea separazione :

Ma non e’ una separazione totale, leggiamo nella Parola :

Giovanni 14:1 «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!

2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi;

 E il verso 14: 15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.

 Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».

 Cantico dei Cantici 2:10-13

10 Il mio amico parla e mi dice:

«Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,

11 poiché, ecco, l’inverno è passato,

il tempo delle piogge è finito, se n’è andato;

12 i fiori spuntano sulla terra,

il tempo del canto è giunto,

e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.

13 Il fico ha messo i suoi frutti,

le viti fiorite esalano il loro profumo.

Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

V 10 Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

E’ l’invito che Gesù rivolge alla Chiesa ( la Sposa ) La Bibbia ci dice con certezza che Cristo amò la chiesa e diede se stesso per lei, e che lo fece perché desidera vivere eternamente con lei, ed ora sta arrivando per portare la sua chiesa fuori del mondo.

Lui sta preparando la chiesa per presentarla pulita,

senza macchia, e purificata; noi credenti, nessuno
escluso, abbiamo bisogno di quella purificazione.
Questo succede tramite la sua Parola ed è per questo che la leggiamo e la viviamo .

v.11 poiché, ecco, l’inverno è passato,

il tempo delle piogge è finito, se n’è andato;

 

 Queste parole sono una certezza per il credente; il credente  sa che le tempeste della vita con cristo saranno vinte

Stai passando un periodo duro e difficoltoso? Cristo lo aveva affermato che l’avresti avuto, dicendo:
Giovanni 16:33 “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete
tribolazione; ma fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo”.

 Matteo 14:24 Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde, perché il vento era contrario. 25 Ma alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 26 E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!» E dalla paura gridarono. 27 Ma subito Gesù parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 28 Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua». 29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. 30 Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» 31 Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» 32 E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. 33 Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!»

 Allora sarà come se si realizzassero queste parole:12 i fiori spuntano sulla terra,

il tempo del canto è giunto,

e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.

Sono segni di gioia e di pace

Il V 13 Il fico ha messo i suoi frutti,

le viti fiorite esalano il loro profumo.

Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

 Ci parla anche dei frutti della chiesa e del singolo credente

Cantico dei Cantici 2:14

14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce,

nel nascondiglio delle balze,

mostrami il tuo viso,

fammi udire la tua voce;

poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello

 In questo passo la  colomba è l’immagine della chiesa è detto che il Signore la nasconde nelle fessure delle rocce, e quella roccia è l’mmagine  di Cristo. Lui è la roccia sulla qual è stata edificata la chiesa.

 Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

 Efesi 2.20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,

1Cor 10:4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo.

 Cantico dei cantci cap 2 verso 14

 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce

È l’immagine della chiesa che nasconde le proprie malattie alle croce :

Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti

 Lui portò la nostra condanna,

Isaia 53:5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

 Romani 8:1 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte

Ora noi possiamo riposare fiduciosi in lui. Questo ci dovrebbe dare non solo soddisfazione ma anche certezza e gioia, sapendo di avere un Potente Salvatore

Cantico dei Cantici 2:15

15 Prendeteci le volpi,

le volpicine che guastano le vigne,

poiché le nostre vigne sono in fiore!

 Certamente si sarebbe potuto erigere una solida protezione per tenere fuori le grandi volpi, ma si incontravano dei grossi problemi con quelle piccole, perché potevano intrufolarsi nei piccoli spazi. Intrufolandosi in quel modo distruggevano l’uva e strappavano le giovani viti.

 Questo versetto contiene un messaggio anche per noi oggi: le piccole volpi in questione sono sia i nostri sottili peccati,

che entrano nella nostra vita e rovinano la nostra relazione con il Signore

 le volpi : sono quei peccati che appartengono alla vecchia vita e ancora non vengono crocifissi

Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;

le volpi e le volpicine :

                                       possono essere

i falsi cristi,

i falsi dottori,

i falsi maestri

i falsi profeti

                          che rovinano la chiesa

Cantico dei Cantici 2:16
16 Il mio amico è mio, e io sono sua:

di lui, che pastura il gregge fra i gigli.

Questo cantico di Salomone esprime al massimo livello il rapporto spirituale tra il Signor Gesù e la chiesa e  il credente. Non c’è altro libro nella Bibbia che ritrae questo rapporto meglio e a livello più alto di questo piccolo libro:

“Il mio amico è mio, e io sono sua”.


Questa è una delle più profonde verità spirituali; il Signor Gesù ha messo tutto nelle parole riportate in Giovanni 14:20  In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi.

 

Giovanni 15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.

 

Ora la sposa dice:il mio amico è mio, e io sono sua. Il Signor Gesù è in noi perché ha preso il nostro posto quando morii sulla croce.

Cantico dei Cantici 2:16

….di lui, che pastura il gregge fra i gigli.

 Questo si riferisce di nuovo alla relazione che abbiamo con lui ( pastura : Gesù sommo pastore ) , i gigli ci parlano di profumo di  di gioia, e di tutto quello che nei luoghi celesti in Cristo : in lui abbiamo ogni benedizione Efesi 1:3

 

 Cantico dei Cantici 2:17

17 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano,torna, amico mio,

come la gazzella o il cerbiatto

sui monti che ci separano!

 

Questo versetto ritorna all’immagine del ritorno di Cristo al V.8 : Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene,

saltando per i monti, balzando per i colli.

Questo ci ricorda che ora il Signor Gesù sta in cima al monte, in trionfo, e che un giorno ritornerà per prenderci.

CANTICO dei CANTICI 3 : LA RICERCA NOTTURNA

 

3:1 Sul mio letto, durante la notte, ho cercato il mio amore;

l’ho cercato, ma non l’ho trovato.

 

La scena si è spostata al palazzo reale, a Gerusalemme, dove il re ha portato la giovane.
Quel che è annotato qui l’angoscia della loro separazione e dell’impazienza nell’aspettare lo sposo, perciò alla fine la ragazza esce per cercarlo nelle strade della città.

Questo passo ha una bellissima applicazione spirituale per il nostro rapporto con Cristo

Determinazione : “Ora mi alzerò, e andrò attorno per la città.” Lasciare il letto e girare per la città indica la
determinazione di voler cercare il Signore.

“L’ho cercato ma non l’ho trovato. Questa è la sua sincera confessione, ma ci sono anche molte persone che non trovano mai Cristo, perché non lo cercano

Giacomo 4:8 disse a questo proposito: “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi”

 

Cantico dei Cantici 3:3

3 Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata; e ho chiesto loro: «Avete visto il mio amore?»

 le guardie sembrano essere stato d’aiuto, dirigendola verso
l’amato. Alla fine, era solo una distanza breve che li separava l’uno dall’altra e la ricerca perseverante la portò a trovarlo, come leggiamo nel quarto versetto:

4 Di poco le avevo passate, quando trovai il mio amore;

io l’ho preso, e non lo lascerò, finché non l’abbia condotto in casa di mia madre, nella camera di colei che mi ha concepita.

La BIBBIA DICE : Geremia 29:13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;

mantenere un rapporto integro con Cristo richiede uno sforzo da parte nostra. E’ facile lasciare che altri interessi affollino le nostre vite, così che perdiamo il senso della sua presenza in e della  comunione con Cristo

 

 V.4 ….Finché non l’abbia condotto in casa di mia madre, nella camera di colei che mi ha concepita.

 

 Trovatolo, la ragazza tornò al luogo dove era nata, vale a dire dove l’aveva incontrato la prima volta. Molti di noi hanno bisogno di tornare a quel primo amore, quando si è conosciuto il Signore Gesù come proprio Salvatore.

 

Cantico dei Cantici 3:5

 5 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,

per le gazzelle, per le cerve dei campi,

non svegliate, non svegliate l’amore mio,

finché lei non lo desideri!

 

E’ una ripetizione del Cap. 2:7

Ci parla come abbiamo visto del rispetto nei riguardi dell’amore , del matrimonio e della famiglia

 Cantico dei Cantici 3:6

6 Chi è colei che sale dal deserto, simile a colonne di fumo,

profumata di mirra e d’incenso e d’ogni aroma dei mercanti?

 

Il re  la fa sedere al suo fianco nella lettiga reale e il corteo prosegue, lasciando la gente senza parole per l’istantaneo cambiamento di posizione di colei che era una di loro cioè una contadina che un giorno incontra un pastore si innamora ma poi vede che quell’amato è anche un re
E’ bellissimo come questa scena ritragga la gloriosa realtà del ritorno di Cristo, il nostro amato, quando verrà per i suoi, come è scritto nella seconda lettera ai

Tessalonicesi 4:16-17 Perché il
Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e
prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme
con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.

 Ritorniamo al

Cantico dei Cantici 3:6

6 Chi è colei che sale dal deserto, simile a colonne di fumo, profumata di mirra e d’incenso e di ogni
aroma dei mercanti?

 

Ora si vede un corteo nuziale che salendo dal deserto si avvia verso Gerusalemme. È un corteo speciale. E’ urgente sapere cosa sta accadendo.
Ecco allora la domanda: chi sta salendo dal deserto come colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d’incenso e d’ogni polvere di mercanti?
Risposta: E’ l’amata : la Chiesa l’amata di Cristo la sua sposa , che Lui l’ha lavata purificata….. Efesi 5:25 a 27

 

Questo corteo nuziale  è avvolto da una nuvola speciale. Essa è fatta da fumo di mirra, incenso ogni altra resina odorosa.

La chiesa ( Noi credenti ) dobbiamo passare attraverso questo mondo come testimoni del Signor Gesù Cristo.
Ognuno di noi è come la sposa che è portata allo sposo e la fragranza di Cristo dovrebbe essere su di noi, testimoniando al mondo come un profumo di mirra e d’incenso.

La mirra parla della sua morte e l’incenso della sua vita.

 

 Cantico dei Cantici 3:7

7 Ecco la lettiga di Salomone, intorno a cui stanno sessanta prodi, fra i più valorosi d’Israele.

 

La ‘lettiga’ a quei tempi era l’attuale carrozza sulla quale Salomone veniva portato dai servitori.
“intorno a lui stanno sessanta prodi, fra i più valorosi d’Israele”. Ai tempi di Salomone i prodi erano le sue guardie del corpo, servivano per la sua protezione personale.

Cantico dei Cantici 3:8

8 Tutti maneggiano la spada, sono esperti nelle armi;

ciascuno ha la sua spada al fianco, per gli spaventi notturni.

La notte è fatta di tenebre. I terrori della notte sono tutti quegli agguati, quelle reti invisibili, quelle trame che nessuno può vedere. I terrori della notte è quel male invisibile, imprevedibile, dal quale non ci si può
difendere perché inatteso, improvviso, inosservato.
Questi prodi di Salomone sono così attenti, vigili, esperti che in nessun tranello, in nessun agguato, in nessuna fossa cadrà mai il loro re. Non vi sono imboscate che possano sorprenderli e né oscurità che possano vincerli. Il re è ben protetto. La sua vita non teme pericoli. I pericoli della notte sono quelli più oscuri, tenebrosi, invisibili. Con questi prodi
nessuno mai potrà cogliere il re di sorpresa. Per essi non vi sono oscurità. Per questo motivo essi sono più valorosi di ogni altro. Sanno come muoversi.

( E’ l’immagine del credente che combatte con la spada dello Spirito :

LA PAROLA DI DIO lo vedremo in avanti )

E’ interessante notare che tutte le guardie al seguito di Salomone hanno una spada.

Le scritture ci ricordano che la nostra spada è la parola di Dio. Inoltre c’è detto che sono “esperti nelle armi”.
Così è responsabilità dei credenti maturi sapere come usare la parola di Dio.
La parola di Dio è la spada dello spirito,

e questa è l’arma di un buon soldato di Gesù Cristo.

Efesi 6:17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

 2 Timoteo 2:3 Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 4 Uno che va alla guerra non s’immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 5 Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole. 6 Il lavoratore che fatica dev’essere il primo ad avere la sua parte dei frutti. 7 Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa.

       IMMAGINI DI CREDENTI VALOROSI CHE COMBATTONO CON LA SPADA DELLO                                                             SPIRITO : LA PAROLA DI DIO

 2 Samuele 23:9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

 

 

Ebrei 4:12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore

Cantico dei Cantici 3:9-10 ( descrizione della lettiga )

9 Il re Salomone si è fatto una lettiga

di legno del Libano.

10 Ne ha fatto le colonne d’argento, la spalliera d’oro,

il sedile di porpora; in mezzo è un ricamo, lavoro d’amore

delle figlie di Gerusalemme.

 

Tutti questi versetti che ci parlano della carrozza reale e della sua magnificenza, ci parlano in modo chiaro della grandezza, della dignità, e della gloria del re.
Questo ci parla di come Cristo provvede a coloro che gli appartengono. Gesù non lascia nulla d’incompiuto, e c’invita a godere ciò che Egli ha fatto alla croce : la salvezza , la liberazione , la giustificazione 

Notiamo come sono dettagliati questi elementi.
Lui ha una lettiga fatta di cedri del Libano.
Il legno di cedro è simbolo di ciò che è incorruttibile era usato nella costruzione del Tempio di Salomone ( il legno del cedro non marcisce ) :

                                         CIÒ CHE È INCORRUTTIBILE

 1) Il Riscatto

 1Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri,

2) La rigenerazione

 1Pietro 1:23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.

 3) L’Eredità

 1Pietro 1: 3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, 5 che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi.

 4) La corona della Vittoria (elencata in questo passo )

1Corinzi 9:25 Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile.

5) Il Nostro Corpo alla resurrezione sarà incorruttibile

 1Corinzi 15:42 a 44

42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale…

 “In mezzo è un ricamo, lavoro d’amore delle figlie di Gerusalemme”

 Lavori di ricamo fatto dalle figlie di Gerusalemme, probabilmente sulla porpora, rappresentano la dignità regale.

Cristo ci dato una dignità regale :

1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

 …“lavoro d’amore delle figlie di Gerusalemme”

 Lavori di ricamo fatto dalle figlie di Gerusalemme, probabilmente sulla porpora, rappresentano la dignità regale, mentre l’amore è la sorgente d’ogni cosa, infatti, nella Bibbia c’è scritto che:

DIO E’ AMORE. Giovanni 4:8
Solamente in Lui si può trovare la fonte permanente, inesauribile del vero amore che Egli ha mostrato per tutta l’umanità. Questa è una gioia che rallegra i cuori dei credenti, di coloro che hanno posto la loro fede in Gesù, è
anche un incoraggiamento per chi ancora non ha conosciuto quest’amore.

Solamente in Lui si può trovare la fonte permanente, inesauribile del vero amore che Egli ha mostrato per tutta l’umanità. Questa è una gioia che rallegra i cuori dei credenti, di coloro che hanno posto la loro fede in Gesù, è
anche un incoraggiamento per chi ancora non ha conosciuto quest’amore.

 

Cantico dei Cantici 3:11

11 Uscite, figlie di Sion, ammirate il re Salomone

con la corona di cui l’ha incoronato sua madre

il giorno delle sue nozze,

il giorno della gioia del suo cuore.

 

Questo versetto ci dice “l’ha incoronato sua madre”. Ritornando alla storia in 1°Re 1, troverai
scritto che Davide non volle incoronare Salomone come Re.
A quel tempo un altro figlio di Davide, Adonia, stava tramando perché voleva il trono, e Davide che
era ormai un uomo vecchio, non fece niente di niente per questa situazione.
Il figlio favorito, Absalom, era stato ucciso, e sembrava che Salomone non fosse nel cuore di Davide
come favorito.
Così il profeta Natan andò da Batsceba, la madre di Salomone, e disse, “è meglio che ci diamo al più
presto da fare o Adonia diventerà il nuovo re”.
Così insieme andarono dal re Davide, e dopo aver ascoltato quanto avevano da dirgli disse,
“Bene, ho deciso, faremo re Salomone”.
Subito Salomone, per l’intervento di sua madre, fu incoronato re d’Israele.

abbiamo letto “sua madre l’ha incoronato”,
perché era stata sua madre ad interessarsi di lui, mentre Davide non s’interessava per niente, anche se
era suo figlio. Questo capitolo termina con una frase che è un invito più che mai attuale: E’
un’immagine di Cristo Gesù.

 

La frase è : “Ammirate il re Salomone”

E’ un’immagine di Cristo Gesù.

 

LA PAROLA CI DICE DI AMMIRARE

(Guardare con interesse )

Giovanni 12:12 a 13 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme, uscì a incontrarlo, e gridava: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!»

 

Ammiratelo nella sua nascita.
Ammiratelo nella sua vita.

Ammiratelo nella sua morte.

Ammiratelo nella sua risurrezione.
Ammiratelo nella sua gloria oggi.

Ammiratelo ancora come colui che sta per venire per

                     rapire  la sua sposa e portarla con se.

CANTICO dei CANTICI 4

 

Il capitolo quattro del Cantico dei Cantici è interamente dedicato al canto dello sposo, tranne l’ultimo versetto.
In questo capitolo il re  esprime l’amore per la ragazza che aveva incontrata nella campagna e che aveva portata in città.

La contadina ( la Sulamita )  indossa dei vestiti bellissimi, ed è seduta alla tavola del re e si sta godendo questo privilegio.

Iniziando a leggere questo capitolo, dovremmo chiedere al Signore di darci degli occhi spirituali per vedere, attraverso lo Spirito Santo, l’amore che Cristo ha per noi.

Questo amore è espresso tramite il meraviglioso e personale rapporto che s’instaura fra il re e la giovane donna.

Ci mostra l’amore di Cristo per la chiesa e per ogni singolo credente ancora oggi.

Questo è il canto d’amore dello sposo, potremmo chiamarlo anche il canto d’amore del Signore Gesù Cristo per la sua sposa

“ LA CHIESA “
CANTICO dei CANTICI 4

4:1 Come sei bella, amica mia, come sei bella!

I tuoi occhi, dietro il tuo velo,

somigliano a quelli delle colombe;

i tuoi capelli sono come un gregge di capre,

sospese ai fianchi del monte di Galaad.

 E’ il canto che da al cuore della sposa la certezza del suo amore e della sua bellezza in termini generali,con raffigurazioni poetiche dell’epoca.

Cantico dei Cantici 4:2-5

 

2 I tuoi denti sono come un branco di pecore tosate

che tornano dal lavatoio; tutte hanno dei gemelli,

non ce n’è una che sia sterile. 3 Le tue labbra somigliano a un filo scarlatto, la tua bocca è graziosa; le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana.

4 Il tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un’armeria; mille scudi vi sono appesi,

tutti gli scudi dei valorosi. 5 Le tue mammelle sono due gemelli di gazzella che pascolano tra i gigli.

Dopo aver dato, nei versetti (cap. 4:1)  precedenti, al cuore della sposa la certezza del suo amore e della sua
bellezza in termini generali, lo Sposo, elenca sette particolari che Egli ha contemplato separatamente :

I suoi occhi,

I suoi capelli,

I suoi denti,

Le sue labbra,

Le sue gote,

Il suo collo

Le sue mammelle.
La cura minuziosa che Egli mette nel considerarla, indica le senza limiti l’interesse che lo sposo ha per la sposa.

Il numero sette, suggerisce la completezza e la perfezione in tutte le sue parti.

Così il credente è perfetto agli occhi di Dio della perfezione di Cristo. Infatti, Cristo ci ha tolto ciò che era in noi e ci ha dato del Suo. Così lo sposo vede la sposa.
Ora consideriamo singolarmente e dettagliatamente le sette qualità di questa giovane.

1°) INIZIAMO CON GLI OCCHI. Cantico dei Cantici 4:1
Al versetto 1 abbiamo letto: I tuoi occhi, dietro il tuo velo, somigliano a quelli delle colombe;

 Lo sposo le ha detto che ha degli occhi bellissimi.
La particolarità di questo versetto è che fa un paragone rapportandoli alla colomba.

 La colomba, secondo la legge del Vecchio Testamento è un animale puro ed è il solo che si poteva offrire sull’altare a Dio;
La colomba  è l’immagine  della pace, dell’umiltà, della purezza, e dell’innocenza.

 L’occhio è un termine sovente usato nella Scrittura per descrivere  la luce intellettuale e spirituale,
troviamo, infatti, scritto:

Matteo 6:22 La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato;

Il Signore quindi desidera che il nostro sguardo possa essere rivolto alle cose del cielo per guardare
le glorie celesti che Egli sta preparando per ciascuno di noi.

Colossesi 3:1a 2 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio.2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra;

Chi stiamo guardando? Verso quale direzione sono rivolti i tuoi occhi?
Stai guardando al Signor Gesù, guardando la sua bellezza?
Notalo bene: i begli occhi raggianti della sposa guardano attraverso il velo ondeggiante gli occhi del
suo Diletto pieni d’ammirazione, e rapiscono il suo cuore.

Possa questo essere anche il tuo modo di guardare il Signor Gesù.2°) I CAPELLI:
I tuoi capelli sono come un gregge di capre, sospese ai fianchi del monte di Galaad.
Può darsi che qui i termini del paragone sono il pelo lungo e lucente delle capre che pascolavano sulla montagna di Galaad.

La chioma, ci dice l’Apostolo Paolo è un ornamento per la donna, una meravigliosa opportunità che ha per abbellire il suo volto, ed essere quindi più attraente.
1 Corinzi 11:14 Non vi insegna la stessa natura che se l’uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? 15 Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento

Nella lunga chioma possiamo vedere un paragone, un’allusione ai lunghi capelli del Nazireo, che ci parla della potenza dello Spirito Santo
Numeri  6:5 a 8 Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; fino a che siano compiuti i giorni per i quali egli si è consacrato al SIGNORE, sarà santo; si lascerà crescere liberamente i capelli sul capo. 6 Per tutto il tempo che egli si è consacrato al SIGNORE, non si avvicinerà a un corpo morto; 7 si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si contaminerà con loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio. 8 Per tutto il tempo del suo nazireato egli è consacrato al SIGNORE

Eccovi un esempio; la gran forza di Sansone non stava tanto nei suoi capelli che erano simbolo della sua fedeltà al voto di consacrazione fatto un tempo a Dio, ma alla Potenza dello Spirito del Signore

Giudici 14:5 a 6 Poi Sansone scese con suo padre e sua madre a Timna; e quando giunsero alle vigne di Timna, ecco un leoncello venirgli incontro ruggendo. 6 Lo spirito del SIGNORE investì Sansone, che, senza aver niente in mano, squartò la belva, come uno squarta un capretto; ma non disse nulla a suo padre né a sua madre di ciò che aveva fatto

Così ogni credente è un Nazireo ( Consacrato )  per Dio, in Cristo, e dovrebbe esserlo anche nella pratica, mediante
una netta separazione con tutto ciò che potrebbe contaminare il suo cammino.

Questo ci parla anche di Gesù, Egli è stato in un certo il consacrato per eccellenza in tutto e per tutto. Dobbiamo
quindi prendere solamente da Lui la sicurezza necessaria per camminare in separazione dal mondo e
in comunione con Cristo, nella potenza dello Spirito Santo.

3°) I DENTI  Cantico dei Cantici 4:2
I tuoi denti sono come un branco di pecore tosate che tornano dal lavatoio; tutte hanno dei gemelli, non ce n’è una che sia sterile.

 

Qui l’idea che dà è l’esattezza, la perfezione su tutti i punti.

Nelle pecore tosate noi vediamo la liberazione dagli impedimenti della natura umana, come pure e l’uguaglianza.

C’è detto nel testo “Salgono dal lavatoio”. Questo indica che sono state lavate e quindi sono pure, liberate da ogni sporcizia.

Agli occhi del Signore la sua sposa è pura e senza macchia perché Lui ha compiuto ogni cosa per la sua purificazione.

4°) LE LABBRA E LA BOCCA : Cantico dei Cantici 4:3
Le tue labbra somigliano a un filo scarlatto, la tua bocca è graziosa;

 

Le labbra, e quindi il bacio, sono per due innamorati il mezzo per manifestare i sentimenti d’amore
più profondi e sinceri che sentono nel loro cuore.

Le labbra sono state anche il mezzo usato per tradire, per far riconoscere attraverso un bacio il Signore Gesù.

Gesù, durante tutta la sua vita, usò le labbra per
esprimere parole di grazia e di verità come nessun altro.
              QUESTO PASSO

Ci ricorda quindi come usare le nostre labbra: per parlare dell’amore di Gesù e delle sue meraviglie,e per lodare il Signore :

Ebrei 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome.

 5°) LE GOTE :
le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana,


E’ bellissimo questo paragone, la parte interiore di una melagrana è scelta per rappresentare le gote
della sposa. Si sa che questo frutto ha un gusto delizioso e che all’interno il suo colore è rosso vivo misto a del bianco.

Questo paragone, suggerisce l’idea della modestia di un cuore che è pronto ad arrossire per la timidezza e per il pudore.

Nella sua sposa il Signore vede il cambiamento che la grazia ha operato, vede la bontà perfetta e uno
spirito umiltà.

6°) IL COLLO : Cantico dei Cantici 4:4

ll tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un’armeria; mille scudi vi sono appesi,
tutti gli scudi dei valorosi.

E’ l’immagine della forza e della dignità.

Il popolo d’Israele era diventato un popolo perdente  e aveva perso la sua dignità come popolo di Dio perché aveva il collo duro  non si piegava davanti al Signore

Esodo 32:7 a 9

7 Il SIGNORE disse a Mosè: «Va’, scendi; perché il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è corrotto; 8 si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un vitello di metallo fuso, l’hanno adorato, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “O Israele, questo è il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto”». 9 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro……

 Ritorniamo : Cantico dei Cantici 4:4

ll tuo collo è come la torre di Davide, costruita per essere un’armeria; mille scudi vi sono appesi,
tutti gli scudi dei valorosi.

 Ci parla dignità spirituale di lotta,di vittoria  attraverso la fede ( gli scudi dei valorosi )

 7°) LE MAMMELLE : Cantico dei Cantici 4:5

 Le tue mammelle sono due gemelli di gazzella che pascolano tra i gigli.

Il seno che cresce, in una ragazzina è il primo segnale del suo sviluppo e ricorda la funzione che avrà un giorno, quando sarà madre e allatterà un figlio.

Allo stesso modo questo ritratto delle gazzelle tra i fiori, simboleggia in primo luogo lo sviluppo morale, la crescita dell’amore per Lui , ( crescita personale )

 1Tessalonicesi 3:12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,

 SOLO LA PAROLA DI DIO CI AIUTA A CRESCERE E CI AIUTA A ELIMINARE GLI OSTACOLI

La crescita e la maturità spirituale è un fattore importante nella vita cristiana.

Nel primo capitolo della lettera, l’apostolo Pietro aveva invitato i credenti a essere santi e maturi nel Signore, ricordando loro la Santità di Dio, il giudizio di Dio, la redenzione di Cristo e la brevità della vita.

 

1 Pietro 1:14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto:

«Siate santi, perché io sono santo».

L’Apostolo Pietro nella 1° lettera cap. 2 V.1 dichiara  che la crescita cristiana e il progresso spirituale richiedono spesso la rimozione di sentimenti, pensieri e comportamenti indesiderabili nella nostra vita, in quando sono espressione della nostra natura tendente al peccato. Sé lasciati intatti questi sentimenti ostacoleranno e distruggeranno la nostra vita spirituale.

L’apostolo né elencò alcuni in (I°Pietro.2:1).

Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell’ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza

La cattiveria  è il desiderio di vedere soffrire qualcuno;

La frode o inganno è l’opposto dell’onestà; è disonestà

 

Ipocrisia : tradotta dal greco : fingere,simulare

  Questo termine veniva usato per descrivere un attore in scena, che pretendeva di essere qualcun’altro:

L’invidia è il sentimento di dispiacere prodotto dall’ascoltare

                o vedere i vantaggi o la prosperità di un’altro;

La maldicenza è un cattivo sentimento che si manifesta

                         nel parlare male di qualcuno.

 In secondo luogo la crescita spirituale  è il nutrimento fornito agli altri, per mezzo della divulgazione della parola di Dio , l’Evangelizzazione e la cura delle anime , questo contribuisce la loro crescita morale e la loro benedi

Cantico dei Cantici 4:6

6 Prima che spiri la brezza del giorno e che le ombre fuggano, io andrò al monte della mirra e al colle dell’incenso.

E’ questo il luogo dove dobbiamo andare per la soluzione ai nostri problemi. “Il monte della mirra”
è un simbolo della croce di Cristo, perché la mirra ci parla della sua morte.

E’ lì che troverai conforto e salvezza, aiuto e speranza.

“Il colle del incenso” si riferisce alla sua vita, e all’opera redentrice di Gesù

Paolo scriveva così in 2 Corinzi 5:15 a 21 e ch’egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. 16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

adesso lo conosciamo come il Cristo glorificato.
La soluzione di ogni  problema, è conoscere Cristo.
La risposta è nella parola di Dio,

spesso la mancanza di conoscenza della sua Parola spinge le persone a cercare altrove le risposte.

 

Cantico dei Cantici 4:7-8

 

7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non c’è nessun difetto in te. 8 Vieni con me dal Libano, o mia sposa; vieni con me dal Libano! Guarda dalla cima dell’Amana, dalla cima del Sanir e dell’Ermon, dalle spelonche dei leoni, dai monti dei leopardi.

 

 

V.7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non c’è nessun difetto in te.

Tu sei bella è non c’è nessun difetto in te; cosi ci vede il nostro sposo Gesù; egli desidera incontrarsi con noi affinché possiamo essere sempre insieme.

Efesi 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile

 

 

 

 

V.8 Vieni con me. Questo è l’invito che sta rivolgendo ora il Signor Gesù.

Questo avverrà molto presto, al rapimento della chiesa,

 

Apocalisse 22:17 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.

 

Apocalisse 22:20 Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!»

Amen! Vieni, Signore Gesù!

 

 

V.8 Guarda dalla cima dell’Amana, dalla cima del Sanir e dell’Ermon

E’ una figura di protezione , Egli veglia su di noi – su te, su me, sulla sua chiesa

PRESERVANDOCI DAGLI INNUMEREVOLI PERICOLI.

  1. 8 dalle spelonche dei leoni, dai monti dei leopardi.

infatti, possiamo trovarci più vicino di quanto pensiamo alle spelonche dei leoni, senza renderci conto del pericolo, e questo a causa dei nostri passi insensati.

Il Signore vigila sulla sua chiesa e sui suoi figli e scruta chi si allontana dalla sua presenza per riportarlo
sulla giusta via.

 

Per essere protetti occorre stare vicino al Signore

Salmo 91

 

Ecco perché ancora oggi il Signore ci dice

 

V.8 Vieni con me. Questo è l’invito che ti sta rivolgendo ora il Signor Gesù. Cosa gli risponderai?

Cantico dei Cantici 4:9

 

9 Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, o sposa mia!

Tu mi hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi,

con uno solo dei monili del tuo collo.

Il cuore dello sposo viene rapito dalla sposa

Questa espressione dell’amore del Salvatore si trova al centro delle Sacre Scritture e sotto certi aspetti è la più degna di nota che troviamo.

Non leggiamo da nessuna parte nella Bibbia che le bellezze della creazione rapiscono il cuore dello sposo Gesù, come fa la sua sposa. Questo brano esprime il rapporto che esiste tra il Redentore ( Gesù Cristo ,la chiesa ,e i suoi redenti )

 

 

Questo Cantico prosegue nei versetti 10-15 parlandoci dei sentimenti e delle affezioni del cuore dello sposo verso la sposa dicendo queste parole,descrivendo la purezza della sposa,e della sua condotta pura :  è una figura della purezza della chiesa purificata dal sacrificio della Croce

 

10 Quanto sono dolci le tue carezze, o mia sorella, o sposa mia!Come le tue carezze sono migliori del vino,

come l’odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi!

11 Sposa mia, le tue labbra stillano miele,

miele e latte sono sotto la tua lingua;

l’odore delle tue vesti è come l’odore del Libano.

12 O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato,

una sorgente chiusa, una fonte sigillata.

13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrani

e d’alberi di frutti deliziosi,di piante di cipro e di nardo;

14 di nardo e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo,

e di ogni albero da incenso; di mirra e d’aloe,

e di ogni più squisito aroma.

Quale apprezzamento e quale piacere trova questo sposo nell’ammirare la sua sposa. Queste parole devono essere un incoraggiamento anche per chi è sposato.
Tutti i mariti dovrebbero guardare le proprie mogli come questo sposo guarda la sua sposa; se ciò
avvenisse come sarebbero diversi tanti matrimoni e quanti figli vedrebbero nei loro genitori il vero amore di Cristo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

V.15 Tu sei una fontana di giardino, una sorgente d’acqua viva, un ruscello che scende giù dal Libano.

 

E’ la chiesa che riflette l’acqua viva ricevuta Gesù,

confronta Vangelo di Giovanni : 7 Una donna della Samaria venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». 8 (Infatti i suoi discepoli erano andati in città a comprare da mangiare.) 9 La donna samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. 10 Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». 11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» 13 Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». 15 La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cantico dei Cantici 4:16

16 Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud!

Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi!

Venga l’amico mio nel suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi!

 

Sorgi, vento del nord, e vieni, vento del sud!

 

Nella Bibbia la parola vento è qualche volta usata in relazione allo Spirito Santo,( Atti 2:2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. )

questo versetto del Cantico dei Cantici ci presenta l’azione dello Spirito nei cuori nella chiesa:

Soffiate sul mio giardino, perché se ne spandano gli aromi!

Venga l’amico mio nel suo giardino e ne mangi i frutti deliziosi!

 

Questi venti ( lo Spirito Santo ) soffiando nel giardino

( la Chiesa ),spandono la fragranza,l’aroma, il profumo,

Efesi 5:2 e camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

 

Filippesi 4:18 Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell’abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio.

 

 

Perchè quella fantastica fragranza possa essere sparsa sugli altri e tutti la possano godere. Ci vuole il freddo per far uscire il sapore delle mele.

 Ed è così anche con le nostre vite, abbiamo bisogno del vento impetuoso dello Spirito Santo che  produce i noi i
frutti di pace e giustizia

Galati 5: 22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

Cantico dei Cantici 5:1

 

La bella e diletta Sulamita aveva appena espresso il desiderio che il Signore venisse nel suo giardino a mangiarvi dei frutti rinfrescanti ( 4: 16 )che Egli gli risponde:

     Io sono venuto”.
Egli non dice: “Io verrò” ma dice chiaramente:

      “Io sono venuto”.
Mentre lei lo invita, Egli è già lì con lei. Il cuore del Signor Gesù è sempre pronto ad ascoltare, ed
esaudire l’invito di chiunque vuole la sua compagnia.
Che condizione felice ha chi può avere il Re dei re, il Signore dei signori a sua completa
disposizione, sempre pronto ad esaudire quelli che lo chiamano, per camminare unito a loro. Quando
cammineremo ubbidendo a Lui, avremo la manifestazioni dei frutti dello Spirito Santo che ci vengono menzionati iniziando dal primo versetto, che leggiamo dal capitolo 5 del Cantico dei Cantici:

Ancora oggi Gesù ci invita : Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d’amore!

 Cantico dei Cantici 5:1

Sono venuto nel mio giardino, o mia sorella, o sposa mia;

ho còlto la mia mirra e i miei aromi;

ho mangiato il mio favo di miele;

ho bevuto il mio vino e il mio latte.

Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d’amore!

 La Mirra ci parla di amarezza, ci parla della croce

 Aromi : ci parla dei doni dello Spirito Santo

 Il Miele : la Parola di Dio

(Sal 119:103 Oh, come sono dolci le tue parole al mio palato! Sono più dolci del miele alla mia bocca. )

 Vino : Simbolo del sangue di Gesù: Matteo 26:26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

 La gioia e la manifestazione dello Spirito Santo :

Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». 12 Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l’uno all’altro: «Che cosa significa questo?» 13 Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».

 Il Latte ci parla della crescita della Parola di Dio nella nostra vita

 1Pietro 2:2 come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza,

 NON RESTARE PERO’ SEMPRE BAMBINI MA    CRESCERE NELLA CONOSCENZA E NELLA GRAZIA FACENDO ESPERIENZE PENTECOSTALI

1Corinzi 3:2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali.

Ebrei 5:12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino;

Il Cantico dei Cantici 5:1

CI PARLA DI COMUNIONE

lo Sposo in questo passo, ci sta invitando ad unirci a Lui in comunione, dicendoci queste parole che troviamo in Apocalisse 3:20 “Ecco Io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me”.
In merito a questa comunione, Giovanni disse:15: 9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.

 Cantico dei Cantici 5:2

 

In questo passaggio troviamo la risposta della sposa.

 5:2 Io dormivo, ma il mio cuore vegliava.

Sento la voce del mio amico che bussa e dice:

«Aprimi, sorella mia, amica mia,

colomba mia, o mia perfetta!

Poiché il mio capo è coperto di rugiada

e le mie chiome sono piene di gocce della notte».

 

In questa confessione della sposa ci è presentata un’esperienza che fanno spesso molti credenti,
quando sono più occupati di loro stessi e dei loro sentimenti anziché della Parola di Dio.

Abbiamo, infatti, letto:

Io dormivo, ma il mio cuore vegliava.

Notate che la sposa sta sostenendo che il suo cuore è sveglio, e che è all’erta, aspettando lo sposo.

Però è interessante considerare attentamente i due lati di questo MA”.

Infatti, si può benissimo dedurre che la sposa non era né completamente addormentata né completamente sveglia; da un lato vi è una coscienza che dorme, e dall’altro un cuore vigilante.

In questa condizione la sposa non può trovare né un riposo sereno, né un vero ristoro,
Viveva una condizione tiepidezza spirituale, non era del tutto vigile : ma lo sposo risveglia la sua coscienza

La freddezza della sposa nei confronti dello sposo non ha minimamente cambiato i suoi sentimenti. Leggiamo, infatti “Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta!

 

Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte.

 

L’amore che Cristo ha per la Sua chiesa, non muta nemmeno per un istante, qualunque siano le sue cadute e la sua incostanza.

Quale paziente e commovente amore ci rivelano le parole che lo sposo rivolge alla sua debole ma amatissima sposa!

Invece di essere risentito e di rimproverarle la sua triste condizione, accusandola d’ingratitudine e
d’indifferenza nei Suoi confronti, Egli le rinnova il suo eterno amore.

La chiesa ha bisogno di sentire questo meraviglioso messaggio ancora oggi.
Tutti i credenti hanno bisogno di sentire questo messaggio.
Alziamoci dal letto della nostra pigrizia e diamoci da fare per Lui; Se il Signore ci ha dato la salute,
cominciamo a muoverci per lui ed Egli ci renderà molto più di quello che meritiamo.

Proverbi 6:6 Va’, pigro, alla formica;

considera il suo fare e diventa saggio!

7 Essa non ha né capo,

né sorvegliante, né padrone;

8 prepara il suo nutrimento nell’estate

e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura.

9 Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato?

Quando ti sveglierai dal tuo sonno?

10 Dormire un po’, sonnecchiare un po’,

incrociare un po’ le mani per riposare…

11 La tua povertà verrà come un ladro,

la tua miseria, come un uomo armato.

 

Il versetto 3 del capitolo 5 del Cantico dei cantici  continua a parlarci ancora della condizione della sposa e ci dice queste parole:

3 Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora?

Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora?

Questa è la condizione estrema che può raggiungere chi si è allontanato dal Signore.
il peccato ha la potenza di indurre la persona e  ad arrivare a questi estremi; vi leggo un brano della Bibbia che dice:

 

Geremia 2:19 La tua malvagità è quella che ti castiga;

le tue infedeltà sono la tua punizione.

Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa

è abbandonare il SIGNORE, il tuo Dio,

e il non aver di me nessun timore»,

dice il Signore, DIO degli eserciti.

Una volta lontani dalla Sua presenza, possiamo smarrirci

Soltanto il pensiero di questa possibilità dovrebbe scuoterci dal nostro torpore e risvegliare coloro che Gli appartengono.

Chiunque abbia veramente a cuore il bene delle anime proverà dispiacere e sofferenza per coloro che
sono caduti così in basso.

Nel suo amore paziente, il Signor Gesù anche in queste esperienze, non ci abbandona mai e usa i mezzi che Lui conosce, per riportarci al pentimento e per ristabilire la
Sua perfetta comunione

Matteo18:12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?

 

Matteo 18:13 E se gli riesce di ritrovarla, in verità vi dico che egli si rallegra più per questa che per le novantanove che non si erano smarrite.

 

Cantico dei Cantici 5:4

4 L‘amico mio ha passato la mano per la finestra,

il mio amore si è agitato per lui.

 

Il cuore della sposa si è commosso per Lui; essa non ha mai cessato di chiamarlo suo amico, e
abbiamo perciò una risposta al Suo amore, una risposta magari debole, ma reale.

Vi potrà essere una caduta, un allontanamento temporaneo, ma vi è anche un sincero affetto per Lui.

La grazia trionfa, l’anima ora cerca la presenza del Signore e la felicità che non si può trovare in
nessun luogo se non in Lui.

Vi è quindi un’iniziativa decisa e ferma di cui si parla al versetto 5

5 Mi sono alzata per aprire al mio amico,

e le mie mani hanno stillato mirra,

le mie dita mirra liquida,

sulla maniglia della serratura.

 

La sposa nella prima parte del versetto letto risponde in modo deciso e corretto all’amore perseverante del suo Signore.  Mi sono alzata per aprire al mio amico.

 

Lei si alza dal suo stato di sonnolenza spirituale e desidera aprire la porta al suo amato.

Questa storia ci fa conoscere un antico costume orientale che getta molta luce sul modo di parlare
figurato di questo passo:

Quando un uomo era innamorato di una ragazza e le desiderava esprimere il suo amore, si dirigeva
durante la notte verso la casa,lasciando un profumo.
La porta ( altre traducono : la finestra ) era costruita in modo che ci fosse un’apertura, attraverso la quale uno poteva raggiungere la sbarra interna e rimuoverla se prima non era stata chiusa a chiave.

Lì lo sposo appendeva ghirlande di fiori sulla porta e tutt’intorno e ne copriva anche la soglia

 

Egli ungeva inoltre la serratura con degli oli profumati, intendendo con questo,manifestare alla sposa la sua presenza e a tutta la famiglia i suoi sinceri sentimenti. Questa è la spiegazione del perché la sposa ebbe le mani unte di profumo, quando finalmente venne ad aprire la porta, la fragranza si trasferì sulle sue dita. Lui aveva lasciato la dolcezza della sua presenza.

 

Anche oggi,  se andiamo a Dio con la stessa decisione, troveremo la dolcezza della sua presenza
sulla maniglia del nostro cuore, il perdono dei nostri peccati e l’esperienza della dolcezza della sua comunione.

Matteo 28:16 Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesù aveva loro designato. 17 E, vedutolo, l’adorarono; alcuni però dubitarono. 18 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».

Cantico dei Cantici 5:6

Lei aprì la porta, lo chiamò, e non trovandolo andò fuori per cercarlo

6 Ho aperto all’amico mio,ma l’amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr’egli parlava;

l’ho cercato, ma non l’ho trovato;

l’ho chiamato, ma non mi ha risposto

 Da questo brano notiamo come la comunione tra di loro si fosse spezzata.
Perdendo la comunione con Dio perdiamo la gioia della nostra salvezza, possiamo rattristare lo Spirito Santo

Ef 4:30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.

Perdendo la comunione con Lui perdiamo anche  le benedizioni che Dio desidera darci, e molti credenti purtroppo sono in questa posizione.
Sentono parlare della realtà di Cristo nella vita, ma non l’hanno, perché a causa della loro vita sbagliata, stanno spegnendo lo Spirito Santo, perché sono fuori della volontà di Dio.

Il problema è che stanno facendo quello che loro vogliono, invece di fare la volontà di Dio.

Uno può cercare di mascherare la verità, sostenendo che sta facendo la volontà di Dio, ma se non possiede la gioia del Signore, è una prova che in realtà sta facendo la sua volontà.

La sposa qui ha perso la comunione con lo sposo, non ha più la gioia, è triste e sofferente .

Cantico dei Cantici 5:7

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo

 E’ l’immagine della chiesa e del singolo credente che è  impotente e senza forza quando cercano di uscire da soli in questo mondo, senza l’aiuto del Signore Gesù.

Magari abbiamo tanto entusiasmo, ma l’entusiasmo non sostituisce mai la comunione con Gesù.

Oggi c’è tanto entusiasmo che porta molte persone a voler testimoniare alla gente di Gesù, senza esserne preparate. Prima di presentare il vangelo, dovremmo far vedere qualcosa nella nostra vita che faccia venir voglia alla gente di sapere qualcosa del Signor Gesù.
E’ vero anche, che l’opposizione a Dio e alla Sua parola c’è, e scopriamo che spesso viene da dove non l’aspettiamo, come, infatti, accadde alla Sulamita;

abbiamo letto: “Le guardie che vanno attorno
per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo ”.
Questa ragazza ha incontrato diverse difficoltà; è stata ferita da quelli che avrebbero dovuto proteggerla e disonorata ( le hanno tolto il velo), e tante volte i cristiani trovano difficoltà là dove non dovrebbero essercene : tra i loro fratelli.

1 Tessalonicesi 5:14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

Cantico dei Cantici 5:8

Ora questa ragazza, la sposa, incontra le figlie di Gerusalemme, con le quali canta un canto a canone
in pratica la sposa canta una parte, e le figlie di Gerusalemme cantano la risposta.
Sembra un’opera lirica, ascoltiamo cosa dice la sposa:

 

8 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio amico, che gli direte? Che sono malata d’amore.

 

Queste sono parole che esprimono un grande e sincero dispiacere per la perdita della persona amata Infatti, la scena è penosa, la sposa è fuori comunione e nel suo spirito tutto è confusione e disordine, e l’ardore dei suoi affetti la conducono al  turbamento e la porta si esprime con le  parole :

 

Io vi scongiuro… ( sinonimo di disperazione : supplicare per qualcosa di molto importante e grave )

Il suo cuore è malato e tutto il suo essere lo sta desiderando. Il giardino ha perso la sua fragranza, la
mirra e l’incenso non significano molto per lei adesso, e la bellezza dei fiori è appassita.

Si può possedere tutto, ma non avere quello che è più importante L’AMORE E LA PACE DI GESU’.

Ora le figlie di Gerusalemme rispondono con le parole del versetto 9:

Cantico dei Cantici 5:9

9 Che è dunque l’amico tuo, più di un altro amico,

o la più bella fra le donne? Che è dunque l’amico tuo, più di un altro amico, che così ci scongiuri?

 La domanda di queste donne suona un po’ scettica, e, in effetti, sembra che stiano chiedendo:
Perché ti affatichi a cercarlo?

Forse il tuo amico vale più di un altro amico?

OGGI LE PERSONE POTREBBERO DIRE :

Cosa ha questo Gesù?

Cos’è che ti fa pensare che Gesù sia diverso da tutti gli altri?
Ci sono stati tanti capi religiosi, perché pensi che Gesù sia migliore?

Perché pensi che lui sia quello che sostiene di essere?

Gesù era un uomo come altri perché ti sei interessato così tanto di Lui?

Questo è lo stesso tipo di scetticismo che sentiamo verso il Signor Gesù anche ai nostri giorni. Gesù
è la figura più controversa della storia, infatti, c’è stata più discussione e controversia su di lui che su ogni altra persona che sia mai vissuta.

Cantico dei Cantici 5:10-11

10 L‘amico mio è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. 11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.

Alla domanda delle figlie di Gerusalemme la sposa risponde immediatamente tracciando il ritratto fedele e completo del suo diletto innamorato.

In lui si vede quel tratteggio brillante e quella delicatezza di dettagli che solo una passione ardente e unica può produrre.

dopo aver risposto alle figlie di Gerusalemme in modo generale, la sposa è pronta a fare una descrizione più dettagliata dell’amato suo.

1) L’amico mio è bianco       ( la purezza   ( di Gesù )

2) vermiglio               ( tonalità rosso brillante ,fiammante

           amore profondo che brilla ( amore di Gesù  )

           anche la sua potenza Apocalisse 1:14

 

3) Il suo capo è oro finissimo (parla della maestà di Gesù che può essere rappresentata dall’oro finissimo. Infatti, l’oro nella Scrittura è frequentemente usato per rappresentare la giustizia divina in rapporto con la persona di Gesù

 

4) le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.

         (La ricca e abbondante capigliatura nera indica il  vigore e la forza della giovinezza.) ( la forza di Gesù )

Cantico dei Cantici 5:12

12 I suoi occhi paiono colombe in riva a ruscelli,

che si lavano nel latte,

 

Parlando del Signore, la perfezione degli occhi considerati come organo di percezione sono presentati in Apocalisse col numero sette

Apocalisse 5:6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra.

 

Perfezione e pienezza di intelligenza; infatti troviamo scritto in

2°Cronache 16:9
Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui.

 

Il credente quindi non ha nulla da temere da questo sguardo vivo e penetrante del Signore.

Cantico dei Cantici 5:13

13 Le sue gote sono come un’aia d’aromi,

come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra sono gigli,

e stillano mirra liquida.

Queste espressioni in riferimento alla bellezza, alla dolcezza del Signor Gesù. Tutti questi tratti ci presentano la perfezione di quel viso divino che ci deve essere manifestato il giorno della Sua venuta nella gloria.

Per quanto riguarda le sue labbra possiamo riferirci alle sue parole di grazia e di benignità che ebbe per tutti durante i giorni del suo ministero sulla terra.

Le labbra di Gesù hanno saputo parlare di pace, e d’amore ad ogni anima triste e turbata che è andata a Lui.

14 Le sue mani sono anelli d’oro,

incastonati di berilli (brillanti);

 il suo corpo è d’avorio lucente, coperto di zaffiri.

Qui possiamo comprendere la potenza, la bellezza,

la durata della grazia e la gloria di Gesù rappresentate dall’oro e dalle pietre preziose.

Cantico dei Cantici 5:15

 

15 Le sue gambe sono colonne di marmo,

fondate su basi d’oro puro. Il suo aspetto è come il Libano,

superbo come i cedri.

 

Le basi d’oro e le colonne di marmo esprimono la forza, la fermezza, e la giustizia del suo governo che Egli eserciterà nel Suo regno futuro.

 Cantico dei Cantici 5:16

16 Il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tal è l’amore mio, tal è l’amico mio,

o figlie di Gerusalemme.

Il suo palato è tutto dolcezza

Alla sposa sembra che le manchino le espressioni della dolcezza dello Sposo,non le dimentica e senza stancarsi continua a parlare di Lui, anche se si sente incapace di dire tutto ciò che Egli è, la sposa chiude la sua descrizione dicendo: Tutta la sua persona è un incanto.

 

E’ come se avesse detto: tutto ciò che vi è d’amabile abita in Lui; ogni cosa desiderabile si trova in Lui,

La Parola  ci dice che in Cristo abita tutta la pienezza

Colossesi 1:19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza

Colossesi 2:9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità;

In Lui abita tutta la pienezza della divinità e tutte le grazie dell’umanità. Egli è amabile nella sua umiliazione, e amabile nella sua esaltazione.

La chiesa può dire ancora oggi :Tutta la sua persona è un incanto.

Tal è l’amore mio, tal è l’amico mio.

Tutte le preziose qualità si trovano in Cristo Gesù

La sua amabilità consiste nella sua perfetta umanità.

Era perfettamente umano.

Era tentato in tutto e per tutto come noi però senza mai peccare

Egli cresceva in statura e grazia, piangeva, e pregava, e sopra ogni cosa amava.

Portava guarigione

 

Liberava dai legami

 

Annunciava il regno  e dava la salvezza a coloro che credevano in Lui

Ebbe compassione di coloro che avevano un lutto in famiglia, ( risuscitava i morti )

 

Aveva compassione delle folle affamate e disorientate  

 

Oltraggiato, non rendeva gli insulti. “Come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca”

 

Chiese al Padre di perdonare i suoi assassini, gridando  dalla croce. “ Padre perdona loro …… “

“Egli ha portato i nostri peccati nel suo
corpo, sul legno della croce”.

 “E per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose”.
“In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna”.

Non è amabile in tutto?

Nel capitolo 6 vedremo come le persone da scettiche diventino credenti, e a questo proposito leggiamo subito il primo versetto che si apre con una domanda, e una proposta, al capitolo 6:

Cantico dei Cantici 6:1  ( Domande delle ragazze )

6:1 Dov’è andato il tuo amico, o la più bella fra le donne?

Quale direzione ha preso l’amico tuo? Noi lo cercheremo con te.

 

Le figlie di Gerusalemme non sono più così scettiche e ciniche, ora sono disposte ad andare con la sposa per aiutarla a trovare lo sposo.
Vogliono vedere colui di cui la sposa ha parlato cosi tanto e bene; ne deducono che deve essere
fantastico, e lo vogliono vedere con i loro occhi.

La Bibbia ci afferma che chiunque cerca trova, chi chiede riceve, e a chi bussa sarà aperto, infatti, il
Signor Gesù stesso afferma che non respinge nessuno che desidera andare da lui.

1°) Esempio biblico di Nicodemo Giov 3:1 C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui»….

 

2° Esempio: Romani 10:14 Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci?

 

 

Colossesi 1:4 perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi,

Colossesi 1:5 a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo.

 

 

Cantico dei Cantici 6:2 ( Risposta della sposa )

 

2 Il mio amico è sceso nel suo giardino,

nelle aie degli aromi, a pascolare le greggi nei giardini

e cogliere gigli. 3 Io sono dell’amico mio;

e l’amico mio, che pascola il gregge tra i gigli, è mio.

 

Questo versetto ci presenta uno splendido quadro di felice comunione; infatti il Signore ci è presentato colui che dispensa le delizie ai suoi; egli è nel suo giardino a raccogliere i gigli. La sposa sa che Lì troverà una comunione benedetta, solida, e perfetta.

E’ da notare che non dice dove si trova il suo sposo

Lei la sposa ha localizzato lo sposo, ed ora che sicurezza, che soddisfazione, che gioia lei prova!
Può ben dire al 3 Io sono dell’amico mio;

e l’amico mio, che pascola il gregge tra i gigli, è mio.

 Nota: Il Giardino spirituale : abbiamo visto in questo studio che è il posto spirituale dove si trova il credente e la chiesa : luoghi celesti in Cristo

 Efesi 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo

Solo chi è in Cristo trova la vera comunione con l’Iddio Trino  Padre ,Figlio e Spirito Santo e ha tutte le benedizioni .

Cantico dei Cantici 6:4 ( La sposa entra nel giardino e lo  

                                          sposo la esalta )

 

4 Amica mia, tu sei bella come Tirza,

vaga come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate.

L’espressione “bella” in questa sezione è la risposta dello sposo dopo che la posa è ritornata a Lui dopo un  ricerca lunga, intensa, dolorosa e paziente della sua sposa per ritrovare il suo sposo

Queste parole sono le prime che Egli indirizza alla sua sposa dopo la sua triste caduta.
Le labbra dello sposo si aprono verso di lei e le rivolge queste dolci parole: “Amica mia, tu sei bella come Tirza”.

 

Non una parola di rimprovero esce dalla sua bocca, egli non fa nessuna allusione a dove è stata, né ciò che essa ha fatto, il suo amore e la sua grazia sono sempre stati immutabile verso di lei, e accogliendola con affetto, le dice:

V 4 “Amica mia, tu sei bella come Tirza”.

 E’ scritto di Gesù “Quelli che egli amò, li amò fino alla fine”

Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

 

“Tirza” era la città reale di uno degli antichi re pagani di Canaan, e dopo un periodo, divenne la capitale e la residenza reale dei re d’Israele, prima che costruissero Samaria, così come Gerusalemme era la capitale dei re di Giuda

 Il nome “Tirza” significa : piacevole, incanto la posizione della città era probabilmente notevole per la sua bellezza.

E’ molto bello il paragone pensando alla sposa pigra, triste, ferita e abbattuta che avevamo
visto in questo brano.

 

Lo sposo continua a dire alla sposa : vaga come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate.

 

Vaga :  impreciso, confuso

tremenda come un esercito a bandiere spiegate.

L’immagine non è quella di qualcosa di terribile, ma come qualcosa di splendido, di brillante, di glorioso, come un’armata che marcia a bandiere spiegate.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

 Romani 8:31 Che diremo dunque riguardo a queste cose?Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? 32 Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

                                              Situazioni terrene

 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Com’è scritto:

«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;

siamo stati considerati come pecore da macello».

37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.

                                          Situazioni spirituali

 38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 La chiesa può essere : Vaga :  imprecisa, confusa

                                                 MA E’

tremenda come un esercito a bandiere spiegate

 VINCITRICE

Cantico dei Cantici 6:5-7

 

5 Distogli da me i tuoi occhi, che mi turbano.(sconvolgono)

I tuoi capelli sono come un gregge di capre,

sospese ai fianchi di Galaad. 6 I tuoi denti sono come un branco di pecore, che tornano dal lavatoio;tutte hanno dei gemelli, non ce n’è una che sia sterile; 7 le tue gote, dietro il tuo velo, sono come un pezzo di melagrana

 

Queste stesse parole si trovano al capitolo 4 eppure pensiamo che non ci siano ripetizioni inutili;
qual è dunque il senso di queste parole?

Nota; al capitolo 4 Dopo che lo Sposo si è rivolto alla sua sposa in quei termini, lei si è sviata ed ora è

ritornata.

Distogli da me i tuoi occhi, che mi turbano (sconvolgono)

V 5 Lo sposo è sconvolto dalla bellezza dei suoi occhi

Lui Ripete le stesse cose, Egli desidera assicurare al suo cuore il suo immutabile amore per la sposa, e che per lui la sua bellezza non è affatto alterata.

Sebbene lo sposo tace a riguardo alle sue cadute e sviamenti, le sue parole s’incidono profondamente nel cuore della sposa più che nel passato.

Gesù può servirsi delle parole d’amore , quando una persona si converte , e quando la chiesa cammina in santità.

Gesù ripete le stesse parole d’amore quando un credente si svia e ritorna a Lui, e quando la chiesa si svia e ritorna a Lui Il Comportamento d’amore di Gesù lo vediamo nelle sette lettere indirizzate alle sette  chiese, alcune di loro non camminano in santità, si sviano, eppure Gesù non da nessun giudizio ma solo incoraggiamento a ravvedersi ridando una completa sicurezza al cuore delle chiese.

 Cantico dei Cantici 6:8

8 Ci sono sessanta regine, ottanta concubine, e fanciulle innumerevoli;

 

 

1Re 11:3 dice che Salomone “ebbe settecento principesse per mogli e tre centro concubine”,

mentre in Cantico dei Cantici 6:8 Salomone scrisse, “ci sono sessanta regine, ottanta concubine”.

Il modo più facile per capire questa differenza è che i brani si riferiscono a tempi diversi nella vita di Salomone.

1Re è una descrizione alla fine della sua vita oppure di tutta la sua vita, mentre nel Cantico è nel momento in cui scrisse il libro. Inoltre, il versetto 8 del Cantico parla anche di “fanciulle innumerevoli”, che forse furono contate come concubine in 1°Re.

 L’UNICA TRA LE TANTE

 9 ma la mia colomba, la perfetta mia, è unica;

è l’unica di sua madre,

la prescelta di colei che l’ha partorita.

Le fanciulle la vedono e la proclamano beata;

la vedono pure le regine e le concubine e la lodano.

In questo brano, vi troviamo descritto il posto che occupa nel cuore la sposa (è il posto che occupa nel cuore di Cristo la Sua sposa: la chiesa )

Lei è la prima agli occhi suoi, e nulla le può essere uguale, ve ne sono altre, ma l’attenzione dello sposo (di Cristo)è rivolta esclusivamente a lei. Essa è unica.

 

Nel verso 9 egli parla delle sue qualità, e fa la descrizione della sua personale bellezza;

Nota : l’unica di sua madre, la prescelta di colei che l’ha partorita.

Molti identificano la nazione d’Israele come madre che ha partorito il popolo ebraico dove Dio e’ lo sposo

 

 Non soltanto la nazione d’Israele e’ stata prescelta , ma in senso metaforico viene proclamata beata e la lodano perché Dio e’ il suo sposo : Le fanciulle la vedono e la proclamano beata; la vedono pure le regine e le concubine e la lodano.

 Cantico dei Cantici 6:10

10 Chi è colei che appare come l’alba,

bella come la luna, pura come il sole,

tremenda come un esercito a bandiere spiegate?

 

Questo passo ci mostra come il Signore vede il rapimento della chiesa. E’ naturale che noi guardiamo al rapimento dal punto di vista dalle nostre aspettative.

Troviamo, infatti, scritte queste parole riguardo quest’importante evento in 1°Tessalonicesi.5:16 “Perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i
morti in Cristo”.

 Il Signore guarda questo momento dal Suo punto di vista.

Lui chiamerà i suoi; quando la chiesa andrà alla sua presenza, le moltitudini di angeli e di persone escluse vedranno uno dei più grandi spettacoli che mai si e potuto vedere e che mai più si ripeterà per tutta l’eternità

                         IL RAPIMENTO

 

Questo sarà l’avvenimento più piacevole per noi e anche per Lui.
Allora diranno della chiesa: ‘Chi è colei che appare come l’alba, bella come la luna, pura come il
sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate?’.
Che immagine gloriosa del momento in cui tu e io andremo alla presenza del Signore Gesù

Cantico dei Cantici 6:11-12 

11 Io sono discesa nel giardino dei noci

a vedere le piante verdi della valle,a vedere se le viti mettevano le gemme,se i melagrani erano in fiore.

 

12 Io non so come, ma sono diventata timida, eppure figlia di gente nobile. ( versione riveduta )

 

 

12 “ io non so come,il mio desiderio mi ha resa simile ai carri d’Amminabad “ ( versione Diodati )

E’ interessante notare che questo è la terza volta in cui c’è parlato di un giardino nel Cantico dei Cantici.

Un commentatore scrisse queste riflessioni:

4:16 “Il primo giardino è in primavera, pieno di fiori e teneri boccioli, e frutti deliziosi ;

5:1 e 6:2 il secondo giardino è in autunno, pieno di spezie e frutta matura, niente è imperfetto;

6:11 questo terzo giardino del v 11 è alla fine dell’inverno, ma con l’immediata prospettiva della primavera nuova.

E’ ancora inverno, ma l’inverno è sul punto di finire per far sbocciare una nuova primavera, e la sposa scende nel giardino dei noci per vedere

il primo sbocciare della valle,

le prime gemme della vite,

e le infiorescenze del melagrano.

Si può paragonare questo alle esperienze dei discepoli del Signore dopo la sua ascensione,
mentre aspettarono a Gerusalemme la realizzazione della promessa del Padre, cioè della discesa dello Spirito Santo; in un certo senso, sono andati  nel giardino per guardare l’arrivo della nuova primavera.

Mentre erano radunati nell’alto solaio con i cuori ancora chiusi , lo Spirito Santo venne in un modo inaspettato e con una potenza soprannaturale,aprendo i cuori a battezzandoli con potenza : ora questa e’ l’attitudine della chiesa, con tanti credenti che aprono il cuore (noci chiuse- poi aperte )  allo Spirito Santo

 

Verso 12 : E’ possibile che la sposa immagini il suo amato come Amminabad,un principe, e si sente trasportata sul suo carro regale

Amminabad vuol dire : popolo nobile, Dio ci ha fatto diventare una stirpe santa :

 1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa;

 

anche la chiesa non più timida ma forte,cammina a fianco a Cristo, il suo cammino è verso il cielo .

Cantico dei Cantici 6:13

Nota 7:1 nella versione Diodati è 6:13

7:1 Torna, torna, o Sulamita,

torna, torna, che ti ammiriamo.

Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere?

La dichiarazione che viene fatta è che la sposa di Cristo è lì per mostrare la grazia di Dio nei secoli ,come ci è detto in Efesini 2: 1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

Tutto l’universo ci vedrà, nessuno di noi è degno di essere lì, ma noi ci saremo perché siamo in Cristo.

Rileggiamo i primi due versetti del Capitolo 7

 7:1 Torna, torna, o Sulamita,torna, torna, che ti ammiriamo.

Perché ammirate la Sulamita come una danza a due schiere? 2 Come sono belli i tuoi piedi nei tuoi calzari, o figlia di principe! I contorni delle tue anche sono come monili, opera di mano d’artefice.

 

La sposa del re è nuovamente oggetto di contemplazione e di descrizioni minuziose, ed è salutata con un nuovo titolo: figlia di principe, perché la sua relazione con la dignità reale è ormai riconosciuta, ed ora essa gode un’intima relazione col re.

Tale sarà il suo posto, quando il Messia prenderà il trono,secondo il linguaggio forte e chiaro del

Salmo 45 è il cantico profetico  delle nozze tra Cristo e la Chiesa

 CANTICO DEI CANTICI 7:3 A 6

3 Il tuo ombelico è una tazza rotonda,dove non manca mai vino profumato.Il tuo grembo è un mucchio di grano,

circondato di gigli.4 Le tue mammelle sembrano due gemelli di gazzella.5 Il tuo collo è come una torre d’avorio;

i tuoi occhi sono come le piscine di Chesbon

presso la porta di Bat-Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco.

6 Il tuo capo si eleva come il Carmelo,

e la chioma del tuo capo sembra di porpora;

un re è incatenato dalle tue trecce!

 

Queste parole, che abbiamo già considerate, mettono in evidenza come per lo sposo la sua sposa sia
unica, e la più bella fra tutte le altre fanciulle come viene  affermato al versetto 7
Quanto sei bella, quanto sei piacevole, amore mio, in mezzo alle delizie!

 

Cantico dei Cantici 7:7

7 Quanto sei bella, quanto sei piacevole, amore mio, in mezzo alle delizie!

 

Non vi è alcun dubbio, è la voce dello sposo che dice queste parole.

E’ l’immagine della chiesa ,opera paziente grazia di Gesù  del Suo costante amore, e della consacrazione della sposa

( la chiesa ) allo sposo ( Cristo )  ha avuto quel risultato benedetto perché ora è veramente così anche moralmente lo Sposo prende il Suo diletto in lei e sarà cosi pure per la
Sua chiesa.

Cantico dei Cantici 7:8-10

8 La tua statura è simile alla palma,

le tue mammelle a grappoli d’uva.

9 Ho detto: «Io salirò sulla palma

e mi appiglierò ai suoi rami».

Siano le tue mammelle come grappoli di vite,

il profumo del tuo fiato, come quello delle mele,

10 e la tua bocca come un vino generoso

che cola dolcemente per il mio amico,

e scivola fra le labbra di quelli che dormono.

 

Il brano continua elencando altre qualità della sposa,

Verso 8:LA PALMA 

La palma e i suoi grappoli qui elencati possono essere considerati come emblemi

di vittoria,

maturità,

dirittura (Direzione )

e di fertilità.

            Sono i quattro stadi della chiesa

di vittoria  Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

maturità, (crescita) 1Tessalonicesi 3:12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,

dirittura (Direzione )

la chiesa deve essere il punto di riferimento per la società e il mondo

Matteo 5:14 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta,

 

Efesi 5:8 perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce

Fertilità : dare i frutti…..

 

 

Nella Scrittura è sovente nominata la palma, e come simbolo essa è applicata in diversi modi.

 

Quanto alla sua forma essa ha un

tronco slanciato,

ma anche grazioso,

dritto e alto, che è simbolo di dirittura ( direzione )

                    LA CHIESA

CURIOSITA’ SULLA PALMA

Sotto una forte pressione, oppure tirata verso terra con delle corde, essa rifiuta di rimanere curva, riprendendo la sua posizione appena è lasciata libera.

Nessuno ha autorità sulla chiesa ( solo lo sposo )

Questo ci presenta due immagini

 

1) del popolo Ebreo,il quale dopo una pressione di molti secoli alzerà ancora in alto il suo capo, quando Cristo regnerà e loro si convertiranno

2) La chiesa perseguitata regnerà sovrana .

Le foglie e i frutti delle palme crescono alla sua sommità, ed alcuni sono ad una tale altezza che riesce molto difficile raccoglierli, e quest’albero con la sua presenza indica che c’è dell’acqua.

Segno di tranquillita’

Questi dettagli suggeriscono parecchie riflessioni e sembra accordarsi col passo della Scrittura che
troviamo in

Esodo 15:27 Poi giunsero a Elim, dov’erano dodici sorgenti d’acqua e settanta palme; e si accamparono lì presso le acque.

 

Nella Scrittura la palma è vista anche come simbolo della vittoria e le foglie di essa erano per i giudei un segno alla festa dei tabernacoli, rappresentava un periodo di grande allegrezza come ci è detto in

Levitico 23:40 Il primo giorno coglierete dagli alberi dei frutti di bell’aspetto, dei rami di palma, rami di mortella e rami di salici di torrente, e vi rallegrerete davanti al SIGNORE Dio vostro, per sette giorni.

 

Tutto ciò ci mostra che la bella sposa del re ha raggiunto la maturità morale, la grazia ha trionfato.

Essa è ora perfetta agli occhi dello Sposo ed è la delizia del suo cuore, il suo riflesso stesso.
Mentre lei ascolta le sue espressioni d’amore, il suo cuore è rassicurato, e si ristora in comunione con Lui, dicendogli tutto quello che sente di dover dire nel capitolo 7 al verso 11 Io sono del mio amico, verso me va il suo desiderio.

 

Cantico dei Cantici 7:11

11 Io sono del mio amico,

verso me va il suo desiderio.

Troviamo qui la nota più elevata di questo Cantico dei Cantici, perché l’anima della sposa ha finito di guardare a
se stessa ed è ora interamente occupata a guardare lo sposo (la chiesa non guarda a se stessa ma guarda Cristo. ) ci parla di perseveranza

Ebrei 12:1 Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. 3 Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo.

Già due volte abbiamo sentito dire dalla sposa queste parole: Io sono del mio amico, e il suo desiderio è verso di me”.
Ora le parole della sposa sono l’espressione dell’intelligenza più elevata della conoscenza dello sposo

( di Cristo )
e del modo perfetto col quale è riuscita a comprenderlo ed afferrarlo. Essa dice: Io sono del mio amico, verso me va il suo desiderio.

 

Questa è la perfezione della bellezza che il Signore vede nei santi, i credenti, ed è il motivo quindi Egli gioisce .

Cantico dei Cantici 7:12-13 

il desiderio della sposa
di andare col suo sposo

 

12 Vieni, amico mio, usciamo ai campi,

passiamo la notte nei villaggi! 13 Fin dal mattino andremo nelle vigne; vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore si apre, se i melagrani fioriscono. Là ti darò le mie carezze.

 

La sposa s’indirizza ora allo sposo nella perfezione della sua comunione e del suo amore, vi è
nel suo cuore un’unità di spirito ed è completamente immersa nei suoi pensieri di desiderio dello sposo (Cristo.)

Questa è la vera comunione che Gesù gradisce avere con ognuno di noi.

 

Giovanni 17:21 20 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: 21 che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.

 

1Giovanni 1:3 quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.

1Giovanni 1:6 Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.

1Giovanni 1:7 Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

 

In conclusione vi è la bellissima espressione della sposa che dice: Là ti darò le mie carezze.
Il cuore della sposa trabocca d’amore per il suo amato: un amore immenso, smisurato che nessun autore di canzoni è in grado di raffigurare.

Cantico dei Cantici 7:14

Le mandragole mandano profumo, sulle nostre porte stanno frutti deliziosi di ogni specie, nuovi e vecchi, che ho serbati per te, amico mio.

Vi è profondità e bellezza di sentimento in queste ultime parole, la sposa riconoscente desidera esprimere cosa c’è veramente nel suo cuore attraverso l’abbondanza di questi frutti squisiti, considerati afrodisiaci, che fanno nascere sentimenti di un’anima risvegliata per il suo Signore.

Cantico dei Cantici cap. 8

Il capitolo ottavo che iniziamo è anche la conclusione del libro del Cantico dei Cantici.

Nel considerarlo, non faremo altro che segnalare ciò che crediamo essere il modo di agire dello Spirito Santo, che non è sempre uguale.
Lo Spirito Santo ci porta avanti e indietro nella storia della chiesa, o della Sullamita, passando da un avvenimento all’altro.

Cantico dei Cantici 8:1-2

8:1 Oh, perché non sei tu come un mio fratello,

allattato dal seno di mia madre!Trovandoti fuori, ti bacerei

e nessuno mi disprezzerebbe.2 Ti condurrei, t’introdurrei in casa di mia madre;tu m’istruiresti e io ti darei da bere vino aromatico, succo del mio melagrano.

 

Questi versetti ci riconducono indietro quanto alla posizione e all’esperienza della sposa.
Noi l’abbiamo vista alla fine del capitolo 7 in mezzo ad una scena gloriosa che faceva alla felice comunione col suo Amico.

La tenebrosa notte della sua afflizione era passata con tutte le sue esperienze, e il giorno felice della
sua gloria era venuto con la sua indicibile benedizione.

Qui siamo ricondotti al principio di tutte le sue esperienze e alle prove dell’anima perciò essa era passata per giungere al punto dove l’avevamo lasciata.
Queste prove dell’anima consistevano soprattutto in un ardente desiderio di realizzare un’intima
comunione senza nessun ostacolo e riserve con lo sposo

( come la chiesa vuole fare con  il Messia, il RE ,lo SPOSO )

Essa qui vorrebbe una piena libertà nella dimostrazione d’affetto, come fra sorella e fratello dicendo:
oh, perché non sei tu come un mio fratello
.

 

Quest’affermazione corrisponde a quanto abbiamo trovato all’inizio di questo libro quando
leggemmo al capitolo 1:2 queste parole: Mi baci egli dei baci della sua bocca, poiché le tue carezze
sono migliori del vino

 

Gli ardenti desideri della sposa, come sono espressi qui dallo Spirito Santo, sono subito pienamente soddisfatti. Essa aveva appena espresso il desiderio di un’intensa comunione con lo sposo ( Cristo ), e di avere
l’occasione di dargli da bere del vino aromatico e del succo dei melograni.

Qualcuno ha detto giustamente queste parole:
E’ compito nostro dare a Cristo le cose migliori che possiamo avere. Ma queste parole si riferiscono più di tutto alle “nozze dell’ Agnello, quando la sua sposa sarà pronta”, e quando Cristo “berrà il frutto della vigna nuovo nel regno del Padre suo”

 

Marco 14:24 Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio». ( confronta Luca 22.15 )

 

NOTA : Marco 14:25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio».

 

il Salvatore ricordò ai suoi discepoli che, da quel momento in poi, non avrebbe più bevuto con loro il frutto della vigna, fino al giorno in cui tornerà per rapire la sposa : la Chiesa .

Allora il vino avrà un nuovo significato: sarà un

simbolo della gioia,

Questo deve essere il nostro desiderio,
la nostra devozione e l’intimità con il Signore Gesù.

 

Cantico dei Cantici 8:3-4

3 La sua sinistra sia sotto il mio capo e la sua destra mi abbracci! 4 Figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro,

non svegliate, non svegliate l’amor mio,

finché lei non lo desideri!

 

Il verso 3 ci mostra una completa intimità con lo sposo e una completa protezione :3 La sua sinistra sia sotto il mio capo e la sua destra mi abbracci!

In questi passi le figlie di Gerusalemme sono invitate a non disturbare quest’intimità della sposa con il suo sposo.

Cantico dei Cantici 8:5

5 Chi è colei che sale dal deserto

Appoggiata all’amico suo?

Io ti ho svegliata sotto il melo, dove tua madre ti ha partorito,

dove quella che ti ha partorito si è sgravata di te.

Nel V. 5 è ricordato da dove la sposa veniva :

Dal deserto : aridità,pericolo,

persone prive di benedizioni,il mondo,qualcosa che non da sostegno….

 

1Pietro 2:25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime

 

e dove sta andando : con Cristo

Efesi 2:6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù,

 

Il V.5 ci  parla anche della debolezza dell’amore che si appoggia a qualcuno: Appoggiata all’amico suo.

 

Lo stadio finale della vita di un vero credente è caratterizzato

dalla debolezza,

dalla dipendenza,

e dall’amore.

Spesso siamo inclini a ritenerci capaci di fare tutto da soli dimenticando ciò che il Signore ci
ha detto: Senza di Me voi non potete fare nulla”

 

Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.

Cosi nei momenti difficili, quando le forze ci mancano, siamo più disposti ad appoggiarci su di lui, fiduciosi come dei bambini.

Infatti, è in quei momenti che riconosciamo finalmente la nostra completa dipendenza da Lui.

E’, quando ci si lascia condurre da Lui, appoggiati al suo braccio e alla sua ombra che possiamo sentirci ed essere al sicuro

 

Cantico dei Cantici 8:6

6 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore,

come un sigillo sul tuo braccio;

perché l’amore è forte come la morte,

la gelosia è dura come il soggiorno dei morti.

I suoi ardori sono ardori di fuoco,

fiamma potente.

Dove mai potremo trovare un amore simile a quello del Signore Gesù?
Un ’amore forte come la morte? La morte, con tutto il suo terrore, fu il prezzo pagato dall’amore del Signor Gesù Cristo per gli uomini perduti. : Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

 

Gli spaventi della morte non Lo dissuasero dall’adempiere perfettamente la volontà del Padre.
Infatti, è scritto che Egli ci amò e diede se stesso per noi, sopportando la croce e la sua vergogna.

Nella lettera ai Romani è scritto questo dell’amore di Cristo per ciascuno di noi Romani 8:38-39.
Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,
né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio
che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 

Quando l’amore e la morte si sono incontrati alla croce in una lotta terribile, l’amore ha trionfato, e
la morte è stata vinta per sempre
.

L’altro argomento di cui c’è parlato nel brano in questione, è:
“La gelosia è dura come il soggiorno dei morti”
E’ stato detto giustamente che la tomba divora tutto e non conosce pietà.
La Bibbia ci ricorda che fu la gelosia che agitò Paolo, quando pronunciò la giusta, santa eppure
tremenda maledizione 1Corinzi 16:22 Se qualcuno non ama il Signore, sia anatema. Marana tha.

 

Questa gelosia, la conoscevano meglio di noi i nostri antenati, i fratelli sofferenti nella persecuzione,
la quale produceva un amore ardente per Gesù e per la Sua testimonianza.

Infine abbiamo letto: I Suoi ardori sono ardori di fuoco”. Questo ci ricorda l’amore che ardeva nel
cuore del Signor Gesù Cristo, quando disse Giovanni 2:17 “Lo zelo per la tua casa mi consuma”.

Un credente scrisse: “Asceso alla destra del Padre, Gesù accendeva nei cuori dei discepoli lo stesso
divino fuoco che ardeva in se stesso; mandando loro lo Spirito Santo per dimorare con loro, di un
amore ardente come il Suo.”

 

Leggiamo ancora il versetto che segue.
Cantico dei Cantici 8:7

Le grandi acque non potrebbero spegnere l’amore, i fiumi non potrebbero sommergerlo. Se uno
desse tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore, sarebbe del tutto disprezzato

 

Nulla è paragonabile all’amore del Signor Gesù.
Oh, quante volte siamo venuti meno nei nostri propositi verso di Lui, eppure i nostri ripetuti errori non hanno spento il Suo amore, come nemmeno è stato sommerso dal fiume dei nostri peccati.

L’altra espressione che abbiamo letto è: ”Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore, sarebbe del tutto disprezzato”.

 

La parola disprezzato significa odiato, questo per indicarci che Dio non sta chiedendo i nostri soldi o il nostro servizio, affinché possiamo ottenere la nostra salvezza.

Egli ci sta chiedendo il nostro amore, perché se non lo amiamo, e non crediamo in Gesù come nostro
Salvatore Egli non può apprezzare alcuna delle cose, anche buone, che facciamo.

Marco 12:30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua“.

Giovanni 4:7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9 In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. 10 In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. 11 Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.

 Cantico dei Cantici 8:8

8 Noi abbiamo una piccola sorella,

che non ha ancora mammelle;

che faremo della nostra sorella,

quando si tratterà di lei?

 La “piccola sorella” molti studiosi  della bibbia, pensano che sia  un simbolo che raffigura la chiesa dei Gentili,

( le nazioni pagane )

 in altre parole tutti quelli che non appartenevano ad Israele.

Che faremo della nostra sorella?’ Questa fu una questione spinosa per la chiesa primitiva, in Atti 15 ci è riportato lo scopo del primo Consiglio di Gerusalemme riunitosi per risolvere il conflitto che si verificava tra i convertiti gentili e quelli ebrei, i quali non avevano intenzione di lasciare il sistema mosaico della legge ma volevano imporlo anche ai gentili.

Infatti, ci è detto “Quando si tratterà per lei”.

Significato :Trattare : Prendere in esame un argomento

Chi poteva trattare per lei? Nessuno voleva accettare i gentili come eredi delle promesse fatte agli Ebrei. Venne il giorno in cui il grande Sposo della chiesa, Cristo, li chiamò a sé, facendoli partecipi della Sua grazia divina.

Giovanni 10:16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

 Atti 10:44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.

Efesi 3:1 Per questo motivo io, Paolo, il prigioniero di Cristo Gesù per voi stranieri… 2 Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio affidatami per voi; 3 come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole; 4 leggendole, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo. 5 Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo mistero, così come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di lui; 6 vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante il vangelo

Egli non ci scelse perché eravamo attraenti, ma perché egli vide la nostra condizione disperata e ci amò di un amore eterno

Cantico dei Cantici 8:9

 9 Se è un muro costruiremo su di lei una torretta d’argento;

se è un uscio, la chiuderemo con una tavola di cedro

 Dopo che i Gentili furono accettati da Dio, ed entrati per la grazia a far parte (insieme ai cristiani ebrei) dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito, come è detto in Efesini 2:19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.

 la chiesa ebrea affrontò la questione riguardante la base su cui doveva essere costruita questa chiesa.

Molti sostenevano che si dovesse continuare a praticare

la circoncisione, le cerimonie, i vari riti, le
tradizioni,

Fu in quella circostanza che Giacomo guidato dallo Spirito Santo espresse i sentimenti “della sorella maggiore”

(la chiesa cristiana ebrea)

dicendo per tutti coloro che erano presenti é scritto in

Atti 15:19-20:
19 Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; 20 ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue

In questo modo il consiglio fu d’accordo di non costringere i credenti gentili ad osservare tutto il sistema mosaico, ma di accettarli così com’erano e di fare il possibile per edificarli, farli crescere nella fede

Cantico dei Cantici 8:10
10 Io sono un muro,

e le mie mammelle sono come torri;

io sono stata ai suoi occhi come chi ha trovato pace

 Questo è la gioia della “piccola sorella”.(la chiesa dei gentili convertiti)

Quando la chiesa gentile ricevette la buona notizia della decisione del consiglio, si rallegrarono

Atti 15:31 Quando i fratelli l’ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che essa portava loro. 32 Giuda e Sila, anch’essi profeti, con molte parole li esortarono e li fortificarono.

 Questo dava a loro di essere riconosciuti come un muro nel tempio di Dio, e si rallegrarono nel privilegio come è scritto in

Efesini 2:19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21 sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate a far parte dell’edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.

Le parole “Le mie mammelle sono come torri” sono una similitudine per indicare che ora la piccola sorella, simbolo della chiesa gentile, avrebbe presto nutrito molti figli e figlie con il latte sincero della Parola di Dio.

La chiesa gentile ebbe,infatti,una crescita rapida in modo che la “piccola sorella” ora è diventata più grande e più onorata della maggiore.

                                                 NOTA

C’è anche un messaggio missionario straordinario
in questa semplice parabola della “piccola sorella”, ed è la seguente.

Dobbiamo riconoscere che la “piccola sorella” include tutte le nazioni dei nostri giorni, ma in molte parti del mondo c’è gente che non ha mai risposto alla chiamata dello sposo semplicemente perché non lo ha mai sentito

E’ scritto in Romani 10:14 E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunzi?”

 Cantico dei Cantici 8:11

11 Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;

egli affidò la vigna a dei guardiani ognuno dei quali portava, come frutto, mille sicli d’argento.

 Il termine Baal-Amon significa Signore di una moltitudine, e fa allusione alla moltitudine di nazioni
che formano tutti insieme l’immensa vigna del Signore.

“Salomone aveva una vigna”. Salomone è un simbolo di Cristo.

La sposa, che è la chiesa formata da ebrei e gentili, racconta questa storia della vigna. Prima fu data
in mano alla nazione d’Israele, che doveva badare a lei; ora è del Signore.

E’ la stessa parabola che Gesù raccontò in

Matteo 21:33-46 che dice:

“Udite un’altra parabola: C’era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, le fece attorno una
siepe, vi scavò una buca per pigiare l’uva e vi costruì una torre; poi l’affittò a dei vignaioli e se ne
andò in viaggio. Quando fu vicina la stagione dei frutti, mandò i suoi servi dai vignaioli per ricevere
i frutti della vigna. Ma i vignaioli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un
altro lo lapidarono. Da capo mandò degli altri servi, in numero maggiore dei primi; ma quelli li
trattarono allo stesso modo. Finalmente, mandò loro suo figlio, dicendo: “Avranno rispetto per mio
figlio”. Ma i vignaioli, veduto il figlio, dissero tra di loro: “Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e
facciamo nostra la sua eredità”. Lo presero, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Quando
verrà il padrone della vigna, che farà a quei vignaioli?” Essi gli risposero: “Li farà perire
malamente, quei malvagi, e affiderà la vigna ad altri vignaioli i quali gliene renderanno il frutto a
suo tempo”. Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno
rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi
nostri”? Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. Chi
cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà”. I capi dei
sacerdoti e i farisei, udite le sue parabole, capirono che parlava di loro e cercavano di prenderlo,
ma ebbero paura della folla, che lo riteneva un profeta.

 

Cantico dei Cantici 8.12

La mia vigna, che è mia, la guardo da me; tu,Salomone, tieni per te i tuoi mille sicli, e ne abbiano
duecento quelli che guardano il frutto della tua!

E’ un incoraggiamento a servire il Signore nell’Opera sua

Come membri della sposa di Cristo, possiamo essere trovati fedeli nella porzione di vigna ( l’opera )  che Dio ci ha assegnato per servirlo!

 Cantico dei Cantici 8:13

13 Tu che abiti nei giardini,

i compagni stanno attenti alla tua voce! Fammela udire!

 in altre parole la chiesa deve fare conoscere , a coloro che non lo conoscono e che non gli appartengono, il suono della sua voce che li invita ad andare a Lui per essere salvati.

In tal modo tutte le nazioni e tribù saranno condotte alla gioia universale e faranno echeggiare i
magnifici OSANNA.

Queste lodi, ringraziamenti, ed adorazione saranno per le orecchie del re di gloria un sommo piacere.

Cantico dei Cantici 8:14

Fuggi, amico mio, come una gazzella o un cerbiatto, sui monti degli aromi! (Rif.2.17)

 Come ha cominciato con il desiderio della sua prima venuta (Rif.2.17)

così finisce con la preghiera per la sua seconda venuta

Il Cantico è finito ; quale ricchezza e pienezza contiene l’ultima sua nota.
La tenera sposa sospira ardentemente per il pronto ritorno del suo Signore, e le profonde affezioni dell’anima sua si rivelano nell’ardore con cui essa desidera la sua apparizione.

Così nel libro dell’Apocalisse l’ultima frase dice:

‘Amen! Si, vieni, Signore Gesù!’ ( Apocalisse 22:20 )
Possa il nostro cuore unirsi in un sol cuore a quello della sposa ed avere lo stesso desiderio perché
Egli venga presto a soddisfare il nostro bisogno di essere con Lui per sempre.
Amen! Si, vieni, Signore Gesù! ( Apocalisse 22:20 )
Puoi alzare gli occhi e dire Signore Gesù, voglio che Tu venga?

 

L’apostolo Paolo affermò che Dio avrebbe dato una corona a quelli che amano la sua apparizione.

2 Timoteo 4:8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.

Amare la sua apparizione vuole dire amare lui, così come la sposa non vede l’ora che giunga lo sposo e si prepara per quel momento, per l’arrivo del suo amato,

ANCHE LA CHIESA (LA SPOSA ) non vede l’ora che giunga lo sposo e si prepara per quel momento, per l’arrivo del suo amato

Possa il tuo cuore unirsi a queste parole che i credenti d’ogni luogo dicono al loro Signore e
Salvatore Gesù: Si, vieni, Signore Gesù!’ Amen!

FINE

 

 

 

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