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VIVERE VITTORIOSAMENTE

 

LEZIONE 1  

VIVERE VITTORIOSAMENTE

La via della vittoria: Lo scopo di Dio per te è che tu possa condurre una vita di vittorie personali. Ciò è possibile per mezzo della fede in Gesù, che ha già vinto il mondo e regna trionfalmente.

La tua vittoria basata sulla Bibbia:

Senza la fede è impossibile piacere a Dio (Ebrei 11:6).

La vittoria è determinata dalla posizione che abbiamo in Cristo ,

la posizione ( in Cristo ) mette in luce la nostra condizione 

( di vita spirituale )

 

Esempio

Efesi 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo

Efesi 2:5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù

 

In Cristo   :  è la posizione  nella quale si trova il credente

Ci ha benedetti di ogni benedizione : è la condizione nella

                                                                quale si trova il credente

Molti cristiani trovano difficile credere che si possa vivere vittoriosamente! Tuttavia lo scopo di Dio per loro è che superino le difficoltà, anziché esserne sopraffatti. Gesù non promette ai Suoi seguaci una vita facile. Nemmeno offre banali risposte ai bisogni del Suo popolo. Invece, Egli dice chiaramente che il potere e le risorse di Dio sono a disposizione di chi crede in Lui. Coloro che si appropriano di queste risorse saranno vittoriosi. Supereranno i loro problemi mediante la fede in Gesù Cristo. Ciò è possibile perché questa è la volontà di Dio per te. Egli non ti ha chiamato a essere sconfitto e a fallire. Egli ti ha chiamato a una vita di fede vittoriosa.

LO SCOPO DELLA FEDE

La fede che vince il mondo. I cristiani parlano di vittoria della Croce, della risurrezione e della vittoria finale di Gesù quando ritornerà nella gloria. Perché esitano a parlare di una vita vittoriosa vissuta personalmente? E’ forse perché non vi credono? Hanno una fede che crede nelle giuste dottrine, ma che non trova riscontro nella loro vita di tutti i giorni? “Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”, afferma l’ apostolo Giovanni

(1 Giovanni 5:4). Uomini e donne di fede vivranno vittoriosamente. Essi hanno vinto il mondo. “Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?” (1 Giovanni 5:5).

Se tu credi che Gesù è il Figlio di Dio potrai affrontare e superare qualsiasi ostacolo. Dio ti ha già dato una fede che vince. Gesù è più grande di qualsiasi problema o necessità. Egli afferma decisamente: (Giovanni 16:32,33).  32 L‘ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo». Poiché ha vinto il mondo Egli preannunzia che chi crede in Lui vincerà.

L’ apostolo Paolo fu un uomo pratico, ma anche un uomo di grande fede. Affrontò molte situazioni che sembravano insormontabili, soffrì abbandono e sofferenze fisiche per amore dell’Evangelo. Tuttavia egli poté affermare: (2 Corinzi 4:8-9).

Noi siamo tribolati in ogni maniera,

Ma non ridotti all’estremo;

Perplessi,

Ma non disperati;

Perseguitati,

Ma non abbandonati;

Atterrati

Ma non uccisi”   

Egli mantenne questo atteggiamento positivo perché, sebbene vivesse nella costante consapevolezza della propria debolezza, conosceva dentro sé tutti i tesori di Dio e la Sua potenza che sorpassa ogni intendimento umano.

Come credente tu hai la stessa potenza in te; tu hai la persona di Dio stesso, lo Spirito Santo, che è vivente in te; tu hai Cristo in te. E’ Suo scopo guidarti affinché tu faccia parte del Suo trionfante corteo. Non è per la tua determinazione, né per la tua propria forza che vincerai, ma per la fede in Gesù che opera in te mediante il Suo Spirito.

Se confidi in te stesso fallirai. Se confidi nel Signore, Egli ti renderà capace di vincere. Dio non vuole che tu fallisca; Egli ti vuole vittorioso.

LA RICOMPENSA DELLA FEDE

A coloro che vincono sono accordate grandi promesse.

A essi Dio  :

(Apocalisse 2:7).

“ Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio”.

 

Non saranno feriti in alcun modo dalla morte seconda Apoc ( 2:11)

“ Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda”.

 

I loro nomi non saranno mai cancellati dal libro della vita.

Apoc ( 3:5 )

5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.

6 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese“.

 

Gesù li riconoscerà davanti al Padre e ai Suoi angeli. . v 5

Sarà loro accordato il diritto di sedere accanto a Gesù sul trono, proprio come lui ha vinto e si è seduto alla destra del Padre sul Suo trono

 Apoc. (3:21 ) Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.

22 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”».

Queste meravigliose promesse sono per te. Questa è la volontà di Dio. il Suo scopo per te. Egli vuole che tu viva nella pienezza di una vita gioiosa in Gesù Cristo. Egli vuole che regni con Lui nella gloria. Anzitutto hai bisogno di regnare in questa vita mediante la fede. –Or senza fede è impossibile piacerGli; poiché chi si accosta a Dio deve credere ch’Egli è, e che dà la ricompensa a tutti quelli che lo cercano(Ebrei 11:6).

Com’è possibile, come cristiano, vincere il mondo, la carne e il diavolo? Com’è possibile vivere vittoriosamente come Gesù che ha vinto per te sulla Croce e lo ha dimostrato con la Sua resurrezione? Come è  possibile essere vittoriosi nella preghiera, credendo nelle promesse di Dio e vedendone l’ adempimento? Com’è possibile avere vittoria sui tuoi conflitti interiori e sulle circostanze difficili che ti attorniano?

CONCENTRAZIONE SUI PROBLEMI

Molti cristiani cadono nel fatale errore di concentrarsi sul  problema anziché sulle risposte che possono ottenere. Essi sostengono che parlare di vittoria non sia realistico. Parlano all’infinito delle loro difficoltà e malattie. Non è questa una grande tentazione? E’ così facile impiegare il tuo tempo pensando ai tuoi problemi, invece di attenderti che sia Gesù stesso a occuparsene. E’ un parlare con altri delle tue difficoltà perché vuoi la loro comprensione o che solidarizzino con la tua tristezza. Sembra così naturale. Tuttavia un tale conversare può essere di grave impedimento alla tua fede. Com’è diverso il modo di vivere che Gesù indicò ai Suoi discepoli.

Secondo Gesù, la fede è l’unico modo realistico di vivere la tua vita.

Fede nell’amore di Dio,

Fede nella potenza di Dio.

Marco 11:20 La mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Pietro, ricordatosi, gli disse: «Rabbì, vedi, il fico che tu maledicesti è seccato». 22 Gesù rispose e disse loro:

«Abbiate fede in Dio! ( Diodati traduce Abbiate la Fede di Dio )

23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. 26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]»

 Fede nella misericordia di Dio

misericordia di Dio. Gesù disse: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28).

 

Il Signore conosce molto bene la tua situazione, molto di più di quanto tu stesso possa conoscerla. E’ come passare a qualcuno il peso di una valigia piena. Tu non l’appoggi a terra e l’ apri per descrivere il contenuto. Se qualcuno si offre di portare il peso tu consegni semplicemente la valigia con tutto il suo contenuto. Non trattieni una parte del tuo fardello quando lo affidi a Gesù.

Egli può portare tutto il tuo carico. Questo è uno dei primi elementari atti di fede che devi imparare.

Gesù ti ama così tanto che vuole portare i tuoi pesi. Egli incoraggiò i Suoi discepoli a vivere per fede e la Sua delusione era grande quando essi non riuscivano a esercitare la loro fede:

“O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò?” (Matteo 17:17). Molte situazioni saranno come una sfida per la tua fede. Gesù non ebbe paura di affrontare i problemi. Egli insegna che se qualcuno nella sua fede si rivolge a una montagna di difficoltà, vedrà quella montagna spostarsi se “crede che quello che dice, avverrà”

(Marco 11:22 e 23 confronta Matteo 21:21).

Gesù dice questo a chiunque e quindi anche a te! Tu non sei gradito al Signore se porti pesi che Egli vuole portare per te. Egli non è onorato da una passiva rassegnazione, ma dalla fede che affronta i problemi e li sottomette. Tu vivrai una vita vittoriosa se vivrai secondo i principi di fede che Gesù ha insegnato.

La fede in Gesù è confidare in Lui anziché in te stesso.

La fede in Gesù crede che cambierà le circostanze anziché lasciarsi sopraffare dai problemi.

La fede in Gesù crede in ciò che Egli dice, anziché mettere in dubbio la Sua Parola.

La fede in Gesù agisce secondo la Sua Parola anziché agire nella disubbidienza.

Tu puoi amare sinceramente il Signore Gesù e desiderare realmen-te di essere veritiero verso Lui e fare tuttavia l’esperienza di un grande fallimento e sentirti frustrato se non c’è la fede.

Dio viene incontro a noi a dispetto delle nostre manchevolezze, compresa la mancanza di fede, per insegnarci ad avere fiducia in Lui più pienamente. Egli vuole insegnarti a essere vittorioso nella tua vita di ogni giorno. Questa deve diventare la tua esperienza, non semplicemente un pio desiderio. Gesù vuole che riporti la vittoria sulle tue circostanze senza esserne sopraffatto. Egli non vuole che tu divenga una vittima, ma il vincente. Egli non vuole che tu sia maltrattato; Egli vuole vederti trionfare!

La tua chiave per una vita vittoriosa: La tua fede in Gesù ti renderà vittorioso.

LEZIONE 2

LA VITTORIA DELLA CROCE

La via della vittoria: La vittoria della Croce su ogni necessità umana e su ogni potenza spirituale è a tua disposizione per mezzo della fede.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: “Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che siamo sulla via della salvezza, è la potenza di Dio” (1 Corinzi 1:18).

Vivere per fede è vivere nella vittoria che Gesù ha già ottenuto per te sulla Croce. Durante il Suo ministero pastorale Gesù vinse

Il peccato,

La malattia

E anche la morte.

Ciò che Egli ha conquistato è a disposizione di tutti gli individui di qualsiasi generazione che hanno posto la loro fede in Lui. La Croce ha un valore eterno per ogni credente. La morte è il giusto e santo giudizio di Dio sul peccato. Poiché Gesù non ha mai peccato, Egli non meritava la morte. Egli compì totalmente la volontà di Suo Padre, essendosi reso obbediente in ogni cosa, senza riguardo al prezzo da pagare. Egli offrì la Sua vita come sacrificio prendendo il posto dei peccatori. Tutti coloro che affliggono il Signore a causa dei loro peccati, possono fare l’esperienza del Suo perdono e della completa liberazione dalla colpa. Gesù prese su di Sé anche tutte le sofferenze, le tribolazioni e gli abbandoni che possiamo sperimentare. Egli fu anche oppresso, annichilì Sé stesso per noi, sperimentando il completo abbandono sulla Croce: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” In quel momento si identificava totalmente con le necessità di tutto il genere umano. Conobbe la separazione dal Padre che è la conseguenza del peccato, non del Suo peccato, ma del tuo e del mio peccato.

TUTTO E’ COMPIUTO

Non c’era nulla di sentimentale nella Croce. Gesù sopportò nel Suo corpo i segni del tradimento, le lancinanti ferite causate dalle torture a cui dovette sottostare. Appeso alla Croce, Egli era senza alcuna attrattiva né bellezza, disprezzato, abbandonato e odiato.

Questo fu il costo del dono della Sua vita senza peccato, come prezzo di riscatto per i peccatori.

La Sua vita giusta per gli ingiusti.

La Sua vita perfetta per gli imperfetti.

La Sua vita ubbidiente per i disubbidienti.

La Sua vita coronata di successo per le persone fallite.

Tutti coloro che hanno peccato hanno la possibilità di identificarsi in Cristo sulla Croce. Egli morì per tutti. :

Per  mediocri,

Peri feriti,

Per i disprezzati,

Per li abbandonati,

Per gli oppressi,

Tutti ebbero soddisfatte le loro necessità da Gesù in quel momento.

Egli sopportò l’ostilità del maligno, dei capi religiosi, delle autorità e sperimentò sofferenze fisiche disumane.

Ciononostante Egli ne è uscito trionfatore. L’amore di Dio per te ha portato Gesù sulla Croce, perché tu potessi essere liberato

Dal peccato,

Dall’oppressione,

Dal disprezzo,

Dalla malattia

E da ogni altra necessità.

A causa delle Sue sofferenze Egli può condurci attraverso ogni difficoltà verso la vittoria. Dobbiamo essere coscienti della nostra più totale indegnità davanti a Dio. Se ci  domandiamo come Egli abbia potuto sceglierci in mezzo alla grande folla dell’umanità perché diventassimo i Sui figli, sembra inconcepibile , come è inconcepibile che lo Spirito Santo voglia avere a che fare con persone  come noi.

Egli ( lo Spirito Santo ) è consapevole dei nostri peccati . Tuttavia ci ha compunti di peccato e ci ha portati a Dio che ha dimostrato il Suo amore per l’uomo attraverso la Croce del Suo Unigenito Figlio : Gesù.

La Croce è per me un fatto personale. Gesù è morto per me. Quando io Gli chiedo di perdonare i miei peccati, il Suo Sangue mi purifica da tutto ciò che è empio agli occhi Suoi. Egli mi rende degno della presenza di Dio. Posso stare davanti al Suo trono ammantato della veste bianca di giustizia che Egli stesso mi ha posto addosso. Non merito nulla di tutto questo. E’ l’opera della Sua grazia. Ciò che Egli ha fatto per me, può farlo anche per te. Come Gesù ha trionfato sulla Croce, tu puoi trionfare in fede e appropriarti di ciò che Egli ha compiuto per te allora.

IL MESSAGGIO DELLA CROCE

1) Gesù avvisò i Suoi seguaci delle difficoltà che avrebbero incontrato in questa vita, ma rammentò loro che Egli aveva vinto il mondo.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

2) Egli promise di essere con loro sempre. Non importa quali sarebbero state le loro difficoltà, Egli non li avrebbe mai lasciati soli. La Sua presenza fisica avrebbe lasciato il posto alla Sua vivente presenza dentro loro mediante lo Spirito Santo.

Giovanni 14:15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete

3) Egli promise di rispondere alle loro preghiere di fede. Qualsiasi cosa avrebbero chiesto nel Suo nome, se avessero creduto Egli l’avrebbe accordata.

Giovanni 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

 

Giovanni  14:14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò

1Giovanni 5:14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo,

 noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste

 

confronta  Marco 11: 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.

NELLA CROCE QUINDI C’E’ POTENZA (1 Corinzi 1:18).

 

 “La predicazione della Croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che siamo sulla via della salvezza, è la potenza di Dio”

 

La Croce è la potenza che ti rende capace di vincere. Perché lì Gesù è venuto incontro alle tue necessità. Egli ha compiuto tutto ciò che era necessario:

Per garantirti il perdono dei tuoi peccati,

Per liberarti da ogni schiavitù spirituale,

Per rendere possibile la guarigione sia fisica sia emotiva.

Nessuna meraviglia se l’ apostolo Paolo afferma: (1 Corinzi 2:2).

“Poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso” (1 Corinzi 2:2).

L’apostolo testimonia: Galati 2:20 “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale m’ha amato e ha dato sé stesso per me

GALATI 6:12 Tutti coloro che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere e ciò al solo fine di non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. 13 Poiché neppure loro, che sono circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare della vostra carne. 14 Ma quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo. 15 Infatti, tanto la circoncisione che l’incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l’essere una nuova creatura.

 

 Al tempo della crocifissione Paolo era un nemico di Gesù. Egli si rese conto che il vecchio Saulo da Tarso, con tutto il suo orgoglio e tutto il suo zelo legalistico e religioso, doveva morire sulla croce, affinché l’uomo nuovo potesse nascere. Egli divenne un uomo di fede, perché comprese che poteva ricevere la nuova vita solo mediante la fede in Gesù crocifisso e poteva vivere la vita nuova continuando a vivere per fede.

L’ESTENSIONE DELLA VITTORIA

La Croce segnò l’inizio del nuovo patto, una nuova relazione tra Dio e gli uomini. Segnò la fine dei tentativi da parte dell’uomo di piacere a Dio mediante il formalismo e le osservanze religiose ed è stata foriera di una nuova era di fede.

Ecco che cosa è successo quando hai consacrato la tua vita a Gesù: “

Dio vi ha vivificati con lui, perdonandoci tutte le nostre colpe;

egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce” (Colossesi 2:13-14).

La legge lascia il posto alla fede in Gesù. Ora, per mezzo della fede, tu puoi condividere il Suo trionfo. Questa vittoria non solo va incontro a ogni necessità umana; essa è anche il mezzo per cui tutte le forze malvage delle tenebre sono sconfitte:

(Colossesi 2:15).

“Ha spogliato i principati e le potenze e ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce”

Tutte le tue necessità sono state soddisfatte nella croce di  Gesù. Egli è ora risorto trionfante. La promessa della Parola di Dio per te è questa:

(Filippesi 4:19 “Il mio Dio supplirà ( provvedere ) magnificamente a ogni vostro bisogno secondo la Sua ricchezza e gloria in Cristo Gesù”  

Queste gloriose ricchezze sono tue in Cristo Gesù.

In Lui la tua vecchia vita è crocifissa.

In Lui sei stato innalzato a una nuova vita.

In Lui le tue necessità sono soddisfatte.

In Lui puoi trionfare.

                                        NOTA

Sinonimo di trionfare (v. Ottenere un successo clamoroso) annientare, esultare, festeggiare, gioire, riuscire, sbaragliare, sconfiggere, stravincere, vincere 
Contrario di trionfare:, perdere, fallire 

LEZIONE 3

VITTORIA NEL NOME DI GESU’

IL NOME DI GESÙ VIENE DAL CIELO

 

Matteo 1:18 La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modoMaria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. 20 Ma mentre aveva queste cose nell’animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. 21 Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».

 

 

Matteo 1:25 e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

 

VEDIAMO ORA CHE GESU’ PORTA IL NOME DI DIO :

                      

 

                                 I NOMI DI DIO

 

Nel Vecchio Testamento il nome di  “ Dio “ è tradotto in vari modi

 

Nei primi capitoli della Genesi Dio della creazione è tradotto in ebraico con :

1)  ELOIM : dii è un termine al singolare ( ma con un plurale ) si rifesce alle tre persone della trinità :

PADRE ,

FIGLIO

SPIRITO SANTO

 

Il tetragramma : Rigo musicale a quattro linee,

 

Il tetragramma biblico è la sequenza delle quattro lettere che formano il nome di DIO

 

Il tetragramma di ETERNO  in Aramaico solo le consonanti le vocali non esistono , ci sono i suoni gutturali , aspitati e soffiati che fanno capire il significato delle parole

 

2) YHWH  ( l’ ETERNO )

I Traduttori per rendere leggile il nome hanno dovuto aggiungere le vocali cosi abbiamo :

YHWH   :  YEHOWAH    ( l’ ETERNO – che salva )

 

     

                      VEDIAMO IL NOME DI GESÙ

Gesù : si tratta di una tarda traduzione aramaica del nome ebraico Yehoshu’a   in aramico significa YHWH  : YEHOWAH : DIO SALVA 

 Quindi nel passo che abbiamo letto ci dice che nel Vecchio testamento  YHWH ( l’ETERNO  che salva ) si è fatto uomo in Yehoshu’a ( GESU’ )  significa YHWH   :  YEHOWAH   

 

: Gesù : lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».

 

ESEMPI BIBLICI SULLE TEOFANIE : APPARIZIONI DI DIO IN GESU’ SULLA TERRA

GENESI 18:1 NOTA TRE UOMINI , Abramo si rivolge solo ad uno di loro e lo chiama Signore

GENESI 18:13,14 la Parola rivela che quel Signore ( Adonai ) è l’ ETERNO

GENESI 18: 22 Abramo rimane con l’ ETERNO

GENESI 19: 24 L’ETERNO ( Gesù ) fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco da parte dell’ETERNO

 Cristo ( dal greco Cristos : Unto : è il ministerio , la qualifica di Cristo .

 NOTA :

ANCHE GOISUE’ IN ORIGINALE SI CHIAMA (YEHOSHU’A)

IN ATTI 13:6  Poi, attraversata tutta l’isola fino a Pafo, trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù

 

TROVIAMO UNO STREGONE CHE SI CHIAMAVA BAR-GESU’

( FIGLIO DI GESU’ )

MA DI QUESTI E’ ANDATO ALLA CROCE

IL SUO NOME  ( GESU’ ) È LA RIVELAZIONE DI DIO ALL’UOMO

 

ISAIA 7:14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno:

Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,

e lo chiamerà Emmanuele.

 

( MATTEO 1:23 «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio,

al quale sarà posto nome Emmanuele»,

che tradotto vuol dire: «Dio con noi».)

 

 

ISAIA 9:5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,

e il dominio riposerà sulle sue spalle;

sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,

Padre eterno, Principe della pace,

 

(Ebrei 1:4). “E’ diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro”

La via della vittoria: Il nome di Gesù ha potestà e autorità su ogni cosa, materiale e spirituale. Tu non fallirai se farai le cose nel Suo nome.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: (Colossesi 3:17). Qualunque cosa facciate, in parola o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di Lui

EGLI HA POTERE E AUTORITÀ SU OGNI COSA, SPIRITUALE E MATERIALE.

Gesù fu vittorioso sulla Croce, sconfiggendo il peccato, le malattie e ogni forma di iniquità. Il Suo nome è al di sopra di ogni altro nome. Egli è l’Altissimo. Egli è il Signore.

 (Filippesi 2:6-116 …il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

IL NOME CHE SALVA : questi versetti ci dicono che :

Il Padre esaltò Gesù a causa della Sua perfetta obbedienza

nell’ adempiere il Suo mandato sulla terra. Ora il Suo nome è al di sopra d’ ogni altro nome in cielo e in terra.

 (Atti 4:12).  “In nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi possiamo essere salvati”

Nella Bibbia il nome si identifica con la persona.

Il nome di Gesù significa tutto ciò che Egli è , ed ogni cosa che Egli ha fatto.

Non si può separare il nome di Gesù dalle parole che Egli pronunciò, né dalle cose che fece. Gesù è la via, la verità e la vita. Non c’è un’ altra via che conduce al Cielo all’infuori di Gesù. Non c’è un altro nome per il quale un uomo può essere salvato:

E’ per la potenza del nome di Gesù vittorioso alla croce che sei

STATO ACCETTATO

E PERDONATO DA DIO.

 

E’ per mezzo Suo che hai ricevuto la nuova vita e il dono del Regno di Dio.

(Romani 10:9). “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato”

Gesù è il nome della salvezza. Salvezza significa guarigione e liberazione. Così questo è il nome per mezzo del quale puoi speri-mentare la vittoria in tutte le circostanze della tua vita.

PER MEZZO DI GESÙ SEI STATO:

salvato dal peccato;

salvato dalla malattia e dall’abbandono;

salvato dalla povertà e dalla disperazione;

salvato dalla maledizione della legge e dalle esigenze di una religione legalistica;

salvato da te stesso e dalla tua totale impotenza senza un Salvatore.

TUTTE LE COSE NEL SUO NOME

Non meravigliarti se sei esortato a fare tutte le cose nel nome di Gesù! (Colossesi 3:17). “Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di Lui”

Realizzare di essere stato chiamato da Dio a fare ogni cosa nel nome di Gesù, determina una vera e propria rivoluzione nella vita del credente  e nel ministero .

In Lui hai a disposizione le ricchezze e le risorse del Cielo. Quando operi con le tue forze, o fai ciò che è in contrasto con il disegno di Dio, vai incontro al fallimento, alla frustrazione e alla sconfitta.

Devi riconoscere la vasta portata del potere che la fede mette nella tua vita. (Matteo 17:20). “In verità io vi dico: Se avete fede quanto un granel di senape, la potrete dire a questo monte: Passa da qui a là, e passerà; e niente vi sarà impossibile”.

Nulla vi sarà impossibile. Questa è la conseguenza della fede operante nella tua vita. Gesù afferma ancora:

MARCO 9:23 “Dici: Se puoi?! Ogni cosa è possibile a chi crede”

PREGARE NEL SUO NOME

Nel Padre Nostro si afferma che il nome di Dio è Santo e deve essere lodato.

Matteo 6:9 Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra

Gesù fa quindi una serie di sorprendenti promesse concernenti ciò che Dio farà :

SOSTENIMENTO GIORNALIERO V. 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;

 

PERDONO : V.12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori;

 

LIBERAZIONE DAL NEMICO: V.13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.”

QUANDO PREGATE NEL SUO NOME:

Quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia  glorificato nel Figlio” (Giovanni 14:13-14).

(Giovanni 15:16 ). «Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto sia permanente: affinché tutto quel che chiederete al Padre, nel mio nome Egli ve lo dia”

(Giovanni 16:23). 23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

 

NOTA AL VERSO 23  In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda.

Fino a quel momento, i discepoli erano sempre andati al Signore

con domande e richieste. In quel giorno (l’epoca inaugurata, nel giorno di Pentecoste, dalla discesa dello Spirito Santo) egli non sarebbe più stato con loro fisicamente, cosi essi non avrebbero più potuto chiedergli nulla. Ciò significava forse che non ci sarebbe

più stato nessuno a cui rivolgersi? No, da quel giorno essi avrebbero avuto il privilegio di domandare al Padre: egli

avrebbe risposto nel nome  di Gesù.

 

16:24 Fino a quel momento, i discepoli non avevano mai pregato Dio Padre nel nome di Gesù. Ora il Signore li esortava a farlo. Le loro preghiere sarebbero state esaudite e, cosi, la loro

gioia sarebbe stata completa

Le nostre richieste ottengono risposta non perchè ne siamo degni, ma perché il Signore Gesù e degno

Quale privilegio essere invitato da Gesù a usare il Suo nome nella preghiera  come una garanzia che sarai ascoltato ed esaudito. E’ un  incoraggiamento a imparare a pregare nel Nome di Gesù!

Gesù, però. spiega che chi prega veramente nel Suo nome non pregherà dubitando ,  Egli crederà di essere stato esaudito.

MARCO 11:23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto.

QUINDI POSSIAMO DIRE

Tu sei salvato nel nome di Gesù.

Tu puoi agire nel nome di Gesù.

Tu puoi parlare nel nome di Gesù.

Tu devi pregare nel nome di Gesù.

Tu hai autorità nel nome di Gesù.

Tu hai potenza nel nome di Gesù.

Tu puoi guarire nel nome di Gesù.

Tu sei protetto nel nome di Gesù.

Tutto questo perché: Tu hai fede nel nome di Gesù. Questa è la tua chiamata come figliolo di Dio e vedremo come rispondere a una tale chiamata. Capisci che per te ciò è possibile. Siccome sei stato salvato per il Suo nome, puoi dire o fare qualsiasi cosa nel Suo nome, per conto Suo, aspettandoti la vittoria.

Prima di affrontare la Croce Gesù pregò che i discepoli venissero protetti dalla potenza del Suo nome:

(Giovanni 17:11-12). “Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m’hai dati, affinché siano uno, come noi. Mentre io ero con loro, io li conservavo… quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi”

La medesima protezione è a tua disposizione perché appartieni a Gesù. Sei protetto per la potenza del Suo nome, quando cerchi di camminare in fedele e devota obbedienza alla Sua Parola.

 VITTORIA PER LA FEDE NEL NOME DI GESU’

Dopo la risurrezione e la discesa dello Spirito Santo alla Pentecoste, i discepoli videro i frutti dell’operare nel nome di Gesù. Quando Pietro e Giovanni guarirono il mendicante zoppo alla porta del tempio, si rivolsero così alla folla:

(Atti 3:12 a 16). 12 Pietro, visto ciò, parlò al popolo, dicendo: «Uomini d’Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest’uomo? 13 Il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi metteste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, mentre egli aveva giudicato di liberarlo. 14 Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; 15 e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni. 16 E, per la fede nel suo nome, il suo nome ha fortificato quest’uomo che vedete e conoscete; ed è la fede, che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato questa perfetta guarigione in presenza di voi tutti.

Quando più tardi dovettero spiegare al Sinedrio come mai l’uomo fosse stato guarito, il Sommo Sacerdote chiese loro:

ATTI 4:5 Il giorno seguente, i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si riunirono a Gerusalemme, 6 con Anna, il sommo sacerdote, Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che appartenevano alla famiglia dei sommi sacerdoti. 7 E, fatti condurre in mezzo a loro Pietro e Giovanni, domandarono: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?»

 LA RISPOSTA DI PIETRO

 8 Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro:

«Capi del popolo e anziani, 9 se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com’è che quest’uomo è stato guarito, 10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù ( POTENZA ) che quest’uomo compare guarito, in presenza vostra. 11 Egli è

“la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata,

ed è divenuta la pietra angolare“.

12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

La risposta di Pietro non fu che la ripetizione di ciò , lui e Giovanni avevano detto alla folla:

 “Sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù “

II nome di Gesù è potente ora come allora? Moralmente. La fede nel Suo nome è la stessa? Questa è la domanda cruciale. Dove questa fede esiste le persone vengono guarite nel nome di Gesù e le loro necessità sono appieno soddisfatte.

IL NOME DI GESÙ PORTA SALVEZZA.

OGNI COSA È POSSIBILE IN LUI .

IL SUO NOME TUTELA TUTTI COLORO CHE GLI APPARTENGONO.

I MALATI VENGONO GUARITI

E CHI È IN SCHIAVITÙ VIENE LIBERATO

 

ATTI 8:5  Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. 6 E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. 7 Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. 8 E vi fu grande gioia in quella città.

ATTI 16:18 Così fece per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti ordino, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei». Ed egli uscì in quell’istante

                      NOTA

Il nome di Gesù è al di sopra di ogni altro nome in Cielo e e in terra  Imparando a parlare e a pregare nel Suo nome sperimenti la  vittoria personale.

LEZIONE 4

VITTORIA PER MEZZO DEL SANGUE DI GESU’

                                        NOTA

Indubbiamente il sangue di Gesù Cristo è il dono più prezioso che il Padre Celeste ha dato alla Sua chiesa.  Attraverso la parola possiamo capire il suo valore e la sua  potenza.

Nel primo secolo della Chiesa I cristiani cantano spesso il potere di quel sangue. Effettivamente l’inno della chiesa Pentecostale è, “C’è potenza, potenza, nel prezioso sangue dell’Agnello.”

MA LA MAGGIOR PARTE DEI CREDENTI RARAMENTE ENTRANO NELLA POTENZA DI QUEL SANGUE.

Spesso non si  comprende il grande significato invocare il sangue” non è una formula magica  di protezione. Però solo alcuni cristiani possono spiegare la sua grande gloria e i suoi benefici.

Se ti chiedessi cosa significa il potere del sangue, sicuramente risponderesti,

“SIGNIFICA CHE I MIEI PECCATI SONO STATI RIMESSI 

“ SONO LIBERO DAL VINCOLO CHE MI LEGAVA ALLE INIQUITÀ  “

“ CHE TUTTI I MIEI PECCATI SONO STATI PERDONATI “

 MA A PARTE IL PERDONO, NEL SANGUE DI  GESU’ C’È QUALCOSA DI PIÙ?

 

1) E’ IL SANGUE DEL NUOVO PATTO ( UN ACCORDO TRA DIO E L’UOMO )

(Luca 22:20).” 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.

Con la Santa Cena ( Cena del Signore ) noi ricordiamo il Suo sacrificio.

Ma per molti Cristiani questo è il limite sulla loro conoscenza del sangue di Gesù. Conosciamo il significato del sangue versato per noi, ma non sappiamo di quello che fu asperso! ( SPRUZZATO )

IL SANGUE ASPERSO ( SPRUZZATO )

Il primo riferimento biblico che riguarda l’aspersione del sangue lo troviamo in Esodo 12:21 A 28.

21 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele e disse loro: «Andate a procurarvi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. 22 Poi prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel catino e con quel sangue spruzzate l’architrave e i due stipiti delle porte. Nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino. 23 Infatti, il SIGNORE passerà per colpire gli Egiziani; e, quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, allora il SIGNORE passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nelle vostre case per colpirvi. 24 Osservate dunque questo come un’istituzione perenne per voi e per i vostri figli. 25 Quando sarete entrati nel paese che il SIGNORE vi darà, come ha promesso, osservate questo rito. 26 Quando i vostri figli vi diranno: “Che significa per voi questo rito?” 27 risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua in onore del SIGNORE, il quale passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e salvò le nostre case”». Il popolo s’inchinò e adorò. 28 Poi i figli d’Israele andarono e fecero così; fecero come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.

Agli israeliti fu comandato di prendere un fascio di issopo e bagnarlo nel sangue dell’Agnello, poi spruzzarlo sugli stipiti e sull’architrave della propria porta. Così, quando quella notte arrivò lo sterminatore, vedendo il sangue su quelle porte passò oltre le loro case.

Per fare questo prima avranno dovuto mettere il sangue in un recipiente , poi intingere un mazzetto di issopo quindi spruzzarlo.

DA QUESTO POSSIAMO NOTARE CHE

 Fino a quando il sangue era nel recipiente , non aveva nessun effetto: era solamente sangue versato. Esso acquistò il potere di salvare solo quando fu preso dal recipiente  e spruzzato!

Perché gli israeliti non misero semplicemente il recipiente  col sangue sulla soglia della loro casa ? lo sterminatore lo avrebbe visto ugualmente , ma il comando di Dio era che Il sangue doveva per forza essere preso dal recipiente e spruzzato sulla porta per compiere lo scopo di protezione.

L’issopo può rappresentare la fede, la quale costituisce una personale applicazione del sangue di Cristo

Il sangue che vediamo in Esodo 12 è un tipo del sangue di Cristo. Il sangue che scorreva al Calvario non è stato sangue sprecato è prezioso  ci viene spruzzato sopra!

Se Cristo è il Signore della tua vita, allora gli stipiti del tuo cuore sono stati spruzzati dal Suo sangue. E questi spruzzi non sono per il perdono solamente  ma anche per protezione! 

1Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

                             NOTA IMPORTANTE

Quando venite spruzzati, siete sotto la totale protezione del sangue di Gesù, contro tutte le potenze distruttive di satana. Quando le sue potenze vedono il sangue di Cristo negli stipiti del tuo cuore, dovranno per forza passare oltre. Non possono toccarti , essi non possono toccare nessuno di quelli che sono stati spruzzati col sangue di Cristo!

Come puoi vedere il prezioso sangue di Gesù ha a che fare solo con il perdono. Il sangue di Gesù non è stato lasciato nel catino  ma è stato preso e spruzzato sul tuo cuore. E aspetta di essere spruzzato sui cuori di tutto il mondo!

Vi è anche un accenno all’aspergere il sangue in Esodo 24:1-11. In questo passo, Dio fece un accordo di alleanza con Israele. Poi Dio disse a Mosè: «Sali all’Eterno, tu ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d’Israele, e adorate da lontano; 2 poi Mosè si avvicinerà all’Eterno; ma gli altri non si avvicineranno, né salirà il popolo con lui». 3 Mosè allora venne e riferì al popolo tutte le parole dell’Eterno e tutte le leggi. E tutto il popolo rispose a una sola voce e disse: «Noi faremo tutte le cose che l’Eterno ha detto». 4 E Mosè scrisse tutte le parole dell’Eterno; poi si alzò al mattino presto ed eresse ai piedi del monte un altare e dodici colonne per le dodici tribù d’Israele. 5 Mandò quindi dei giovani tra i figli d’Israele a offrire olocausti e a immolare torelli come sacrifici di ringraziamento all’Eterno. 6 E Mosè prese la metà del sangue e lo mise in catini; e l’altra metà del sangue la sparse sull’altare. 7 Poi prese il libro del patto e lo lesse al popolo, il quale disse: «Noi faremo tutto ciò che l’Eterno ha detto, e ubbidiremo». 8 Mosè prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che l’Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole».

  1. 7 Dopo che Mosè ebbe letto i comandamenti,

il popolo rispose, «Noi faremo tutto ciò che l’Eterno ha detto, e ubbidiremo».        Essi accettarono il patto col Signore.

Adesso questo patto doveva essere  sigillato  per essere reso valido. Questo può succedere solamente attraverso l’aspersione del sangue sul popolo al verso 8 .

QUESTO ERA UNA PROFEZIA DI CIO’ CHE DOVEVA ACCADERE IN MODO PIU’ ECCELLENTE IN CRISTO

LEGGIAMO EBREI

9:11 Ma venuto Cristo, sommo sacerdote dei beni futuri, egli, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè, non di questa creazione, 12 è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna

EBREI 9:16

16 Poiché dove c’è un testamento, ci deve essere necessariamente anche la morte del testatore. 17 Il testamento infatti è valido solo dopo la morte di qualcuno, perché non ha alcuna forza mentre vive ancora il testatore. 18 Per questo neppure il primo fu inaugurato senza sangue. 19 Infatti, quando tutti i comandamenti secondo la legge furono proclamati da Mosè a tutto il popolo, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20 dicendo: «Questo è il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi». 21 Parimenti con quel sangue egli asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del servizio divino. 22 E, secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono dei peccati. 23 Era dunque necessario che i modelli delle cose celesti fossero purificati con queste cose; ma le cose celesti stesse lo dovevano essere con sacrifici più eccellenti di questi. 24 Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, 25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel santuario con sangue non suo, 26 altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, 28 così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza.

Confronta Ebrei 10:19 ….. in virtù ( con la potenza )……

Ritorniamo in Esodo 24: 8 Mosè prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che l’Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole».

Mosè bagnò nuovamente l’issopo e finalmente spruzzò il popolo. Il sangue coprì la gente e sigillò l’accordo!

Chiaramente dal passo vediamo che l’aspergere del sangue diede agli israeliti pieno accesso a Dio, con gioia. In questa occasione non ebbe a che fare col perdono e remissione dei peccati  ma, invece, con la comunione. E furono santificati, mondati  degni di stare alla presenza di Dio.

Esodo 24:9 Poi Mosè e Aaronne, Nadab e Abiu e settanta degli anziani d’Israele salirono 10 e videro il Dio d’Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso. 11 Ma egli non stese la sua mano contro quegli eletti dei figli d’Israele; anzi essi videro Dio, e mangiarono e bevvero

Il Signore gli apparve, sotto i suoi piedi c’era come un pavimento lavorato di zaffiro, essi videro una tavola aprirsi davanti i loro occhi  la Sacra Scrittura arguisce questo con facilità e senza timore di giudizio, Si sedettero in presenza di Dio e con Lui mangiarono e bevvero:

“Ma egli non stese la sua mano contro i capi dei figli d’Israele; ed essi videro DIO, e mangiarono e bevvero” (Esodo 24:11).

Questo è semplicemente incredibile! Questi uomini poterono mangiare e bere alla presenza di Dio  quando poco prima, avevano temuto per le loro vite. Tutto perché il sangue era stato spruzzato così capirono la sicurezza, la potenza in tutto ciò. E non temettero!

Cari, oggi facciamo parte di un nuovo patto con Gesù Cristo  un patto sigillato col Suo stesso sangue.

E ancora oggi, quando il suo prezioso sangue è spruzzato sulla vostra anima, il suo scopo è la comunione. Affinché potete andare con audacia, facilità e senza timore di giudizio  alla presenza di Dio  in comunione. Vi è stato dato accesso a Lui, e senza che nessun peccato vi condanni. Siete liberi di parlare con Dio e di godervi la Sua compagnia!

Una delle più importanti aspersioni di sangue veniva eseguita da un sommo sacerdote. Una volta ogni anno andava nel Santuario per l’espiazione, che significa “riconciliazione”. Questa azione veniva fatta per coprire i peccati del popolo, così potevano riconciliarsi e avere nuovamente comunione col Padre Celeste.

Il sacerdote portava nel Luogo Santissimo (Santuario) una manciata di incenso, nell’altare vi era un incensiere di carboni ardenti, ed un contenitore con del sangue di giovane bue. All’interno del Santuario si trovava l’arca del patto tutta ricoperta d’oro ove vi era il propiziatorio. Quello era il propiziatorio dove Dio “sedeva”; era la Sua stessa presenza. Nei due lati del propiziatorio vi erano due cherubini con ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio.

Dopo essersi lavato con cerimonie elaborate, il sommo sacerdote entrava nel Luogo Santissimo con grande riverenza e timore. Buttava così l’incenso nel fuoco, provocando un fumo aromatico (questo rappresenta la preghiera di Cristo che intercede per il Suo popolo. Gesù da sempre siede alla destra del Padre e intercede per i suoi santi). Così il sommo sacerdote bagnava il dito nel sangue e lo schizzava sette volte sul propiziatorio:

“Poi prenderà un po’ di sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il coperchio dal lato d’oriente e farà sette volte l’aspersione del sangue con il dito, davanti al coperchio” (Levitico 16:14).

Quando il sangue veniva spruzzato presso il trono di Dio, si realizzava la copertura di tutti i peccati, anche i peccati passati venivano coperti. E quando il sommo sacerdote usciva dal Santissimo Luogo, il popolo capiva che Dio aveva accettato il sacrificio e perdonato i loro peccati. Israele non ha mai dubitato di questo!

Cari, anche noi abbiamo un sommo sacerdote  Gesù, il nostro Signore. Lui è il nostro sommo sacerdote e non solo una volta all’anno, ma per tutti i tempi  fino alla fine del mondo!

Gesù ha portato il suo stesso sangue nel vero propiziatorio  in presenza dell’Iddio santissimo, e lo ha presentato per la remissione di tutti i peccati, per chiunque crede in Lui, in tutti i tempi. È stata l’ultima aspersione!

LA SACRA SCRITTURA DICE RIGUARDO QUESTA AZIONE:

(Ebrei 9:12).”Non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna!”

(verso 14).”Quanto più il sangue di Cristo, che con uno Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalla opere morte, per servire il Dio vivente?”

(Ebrei 9:24).”Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore”.

Gesù ha portato in paradiso il suo proprio sangue per noi! E non è conservato là come un semplice atto da ricordare, ma è spruzzato su tutti coloro che per fede vengono a Lui!

 

Come viene asperso sui cuori
il sangue di Gesù?

È triste pensare come molti credenti non godono del potere e della virtù del sangue di Gesù. La Sacra Scrittura dice chiaramente  è importante per noi sapere come il sangue è stato spruzzato su i nostri cuori. Questo viene fatto in due modi:

  • Il sangue viene spruzzato da Gesù, che vive in noi.

Gesù ha asperso il suo stesso sangue su di noi quando per fede, abbiamo accettato il Suo sacrificio al Calvario. Non è stato effettuato fisicamente; invece, è una legale transazione spirituale. Ha spruzzato il suo sangue sul nostro cuore in risposta alla nostra fede. E fino a quando noi non crediamo veramente sul potere del Suo sacrificio al Calvario, il sangue di Gesù non può produrre nessun effetto sulla nostra anima!

(Romani 3:25).“Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati

Chiese in tutto il mondo oggi partecipano regolarmente alla comunione. Tuttavia Paolo ci avverte di non “bere dal calice indegnamente.” Ciò non riguarda solo il fatto di partecipare alla comunione dopo aver peccato in qualche modo; sappiamo bene che se siamo pentiti dei nostri peccati, Gesù ci perdona e ci libera da qualunque inquità.

Io credo che Paolo stesse parlando del fatto che noi dobbiamo discernere il corpo di Cristo correttamente. Intendeva a come possiamo presentarci alla tavola del Signore, bere dal calice simbolico del suo sangue  e ancora non credere al potere di quel sangue! Questo ci conduce a sederci in condanna e pieni di timori  senza credere che il sangue di Gesù ci ha giustificati e santificati alla vista di Dio.

Molti credenti sono condannati dalla meravigliosa esperienza della tavola del Signore, perché non vengono al sangue di Gesù con fede. Paolo dice,

1 Corinzi 11:30 “ Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono”

Si erano indeboliti perché non credevano  nella vittoria totale del sangue di Cristo!”

Tali cristiani dicono, essenzialmente, ” So che è meraviglioso essere giustificato attraverso il sangue di Gesù Cristo. Ma ancora ho difficoltà nel credere che il Signore mi reputi giusto. Dopo tutto, ancora non sono arrivato. Sto ancora lottando.”

Cari, la vera prova di fede, è la pace! Se credete con tutto il vostro cuore, porterà pace alla vostra coscienza ed anima. Cosicché, quando venite alla tavola del Signore e partecipate al calice, potete dire, “io so di essere salvato, perdonato, curato, perché credo nel sangue. Mi fido di esso!”

  • 2) Il sangue di Gesù ci viene spruzzato tramite le predicazioni dello Spirito Santo.

Quando sentite che Cristo e il suo sangue vengono esaltati in una predicazione dello Spirito Santo, sappiate che vi è aspersione di sangue!

Quando Filippo predicò il Vangelo all’eunuco, il cuore di quell’uomo era rapito dalla Parola di Dio. Immediatamente supplicò di essere battezzato. Filippo gli disse:

“Se tu credi con tutto il cuore, lo puoi”. Ed egli rispose, dicendo: “Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio” (Atti degli Apostoli 8:37).

Così come ogni volta che prendete a cuore la predica  dello Spirito Santo, piangendo, “Signore per favore, dammi tutta la tua verità” – per via della fede sei asperso dal Sangue.

UNA DOMANDA

A questo punto, vi domanderete, “Come faccio a sapere se il sangue è stato applicato al mio cuore?” Ecco tre modi per capirlo:

  1. Se sei disposto a camminare nella luce e a permettere allo Spirito Santo di smascherare tutte le tenebre che sono dentro di te, saprai che sei stato spruzzato.

(1 Giovanni 1:7).Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato”

. Se cammi nella luce”. Se ami la Sua luce, è un segno sicuro che sei stato asperso!

  1. Se ti afferri al potere e autorità del sangue di Cristo quando sei sotto gli attacchi del nemico, sappi che sei stato asperso.

Quando coloro che non sono stati aspersi col sangue di Cristo vanno incontro a problemi, ricorrono ai migliori amici, consiglieri oppure passano la vita in condanne e timori. Ma chi è spruzzato col sangue immediatamente si rialza .

UN FALSO INSEGNAMENTO

Sentiamo spesso usare la frase “supplicare il sangue”   “adorare il preziosissimo sangue “

ecc. Ma questi termini non li troviamo nella Sacra Scrittura .

Credo che il nostro atteggiamento debba essere più forte di cosi’.

Siamo guerrieri 

acquistati col sangue,

salvati col sangue,

     più che vincitori attraverso Gesù Cristo!

 Proclamo la vittoria del sangue di Gesù!

Sono lavato nel sangue,

giustificato nel sangue

 protetto nel sangue 

riscattato nel sangue.

E io proclamo la vittoria del sangue di Gesù!”

  1. Quando siete talmente sicuri della purificazione, della potenza giustificante del Sangue al punto che la coscienza non può più condannarvi, potete sapere che siete stati spruzzati.

CHE COSA È LA COSCIENZA?

E’ LA PARTE SPIRITUALE CAPACE DI PERCEPIRE LA COLPA  O LA GIUSTIZIA

 

QUANDO E’ ALIMENTATA DALLA PAROLA DI DIO RICONOSCE IL PECCATO

 

Romani 2:15  essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda.

Giovanni 8:7 a 9 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo

QUESTO ACCADE QUANDO NELLA COSCIENZA C’E’ LA PAROLA VIVENTE

 

LA COSCIENZA SI PUÒ INQUINARE E CORROMPERE QUANDO NON E’ ALIMENTATA DALLA PAROLA DI DIO

Tito 1:15 Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi, sia la loro mente sia la loro coscienza sono impure. 16 Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.

UNA COSCIENZA CORROTTA

Romani 1:28-32 . “E siccome non si sono curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, essendo essi ricolmi d’ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, d’omicidio, di contesa, di frode, di malignità; de­latori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, in­ventori di mali, disubbidienti ai genitori, insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non sol­tanto le fanno, ma anche approvano chi le commette” .

La coscienza la  possiamo chiamare il magazzino dell’anima, li ci va tutto ciò che noi udiamo, vediamo , tutto ciò che viviamo durante la giornata e negli anni. Nella coscienza ci vanno anche i peccati,

li chiameremo dormienti, cioè ancora non elaborati dalla mente, quindi il peccato non manifestato, la Bibbia li chiama peccati occulti, nascosti e quindi involontari , non commessi :

 

Salmo 19:12 12 Chi conosce i suoi errori?

Purificami da quelli che mi sono occulti.

13 Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari,e fa’ che non prendano il sopravvento su di me;

NOTA :

IL CREDENTE CHE SI FA VINCERE DALLA CONCUPISCENZA

Giacomo 1:13 Nessuno, quand’è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; 14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.

 

NOTA : IL CREDENTE CHE VINCE IL PECCATO

Eb 12:1 Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. 3 Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità contro la sua persona da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate perdendovi d’animo.

Paolo scrisse che non aveva coscienza di nessuna colpa per se stesso, ma che questo non lo giustificava. (1 Corinzi 4:4)

1Cor 4:1 Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele. 3 A me poi pochissimo importa di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppure da me stesso. 4 Infatti non ho coscienza di alcuna colpa; non per questo però sono giustificato; colui che mi giudica è il Signore. 5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

Questo significa, che lui aveva una coscienza pulita, ma sapeva ancora che c’erano aree nella sua vita che non erano perfettamente nella luce di Dio ecco perché dice  “  non per questo però sono giustificato

Era richiesto di più che una coscienza pulita per essere completamente salvato.

(Ebrei 10:19 a 22 19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura

Atti 24:16 Per questo anch’io mi esercito ad avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini.

 

LE DUE FACCE DELLA COSCIENZA

La vostra coscienza fa un lavoro diabolico quando non vi scuote o non vi incida all’obbedienza del Vangelo.

E fa un’opera malvagia anche quando vi condanna inutilmente, vi accusa e vi ricorda costantemente di come avete sbagliato verso Dio, causando depressione , timore e sensi di colpa

Ma quando riposi completamente nella purificazione e nel potere del sangue di Gesù , essa non ti accuserà più, ma invece opererà correttamente. Cosi quando il diavolo sorgerà con accuse diaboliche, la tua coscienza proclamerà la vittoria del Sangue!

Una coscienza pacifica è un segno che siete stati spruzzati col Suo sangue!

  1. Quali sono i benefici che vengono dal sangue di Gesù,
    una volta che il nostro cuore è stato spruzzato?

  • 1) Il sangue di Gesù ci ha liberato dal peccato e dal potere delle tenebre.

“In cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7).

Non siamo più sotto condanna o timori.

Molta gente è stata riscattata e liberata dal Sangue  ma non lo sanno perché vivono in condanna e timore. Hanno fede in Dio, ma non hanno ancora assaggiato la gloria di essere giustificati dal sangue.

Tutto è compiuto , “Tutto è pagato.” Non hai più debiti con Dio, i peccati sono già stati perdonati, pagati in pieno! Dobbiamo entrare in questa conoscenza attraverso la fede per poter avere i benefici : cioè la pace con Dio!

  • 2) Il sangue di Gesù ha acquistato tutta la chiesa di Dio.

“Badate a voi stessi e prendetevi cura di tutti i credenti: il gregge del Signore che egli ha comprato col proprio sangue. Lo Spirito Santo vi ha dato l’incarico di pastori per guidare la sua chiesa”

(Atti degli Apostoli 20:28).

La chiesa di Cristo non è in vendita! Dimenticate l’idea che satana possa abbatterla. Non incrociate le braccia e non lamentatevi dicendo: Oh, no, la chiesa andrà all’inferno.” No  andrà in Paradiso! Perché? è stata comprata dal sangue per l’eternità!

  • 3) IL SANGUE DI GESÙ ABBATTE TUTTI I MURI.

13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. 14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell’inimicizia (Efesini 2:13-14).

Siamo tutti uno in Cristo una chiesa spruzzata dal sangue. Come coloro che sono spruzzati dal sangue non hanno mura, perché esse sono state abbattute , il sangue di Gesù ci ha avvicinati a Dio

  • 4) IL SANGUE CI HA SANTIFICATI.

“Se, invece, viviamo nella luce, come fece Gesù Cristo, abbiamo una comunione reciproca fra di noi, e il sangue di Gesù, Figlio di Dio, ci purifica da ogni peccato” (1 Giovanni 1:7).

1Corinzi 6:11E “ tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio!

1Corinzi 1:2“ alla chiesa di Dio che è in Corinto, ai santificati in Cristo Gesù, chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro:

Questo dovrebbe mettere un gran sorriso di fede sui vostri volti. Siete santificati – spruzzati e purificati! È un’opera continua dello Spirito.

5) IL SANGUE VINCE SATANA E LO METTE IN FUGA.

(Apocalisse 12:10 a 12c).10 Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. 11 Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello, e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte. 12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo».

Cos’è la testimonianza? È semplicemente questo: “Io credo nel sangue! Testimonio della prevalente, vittoriosa potenza del sangue di Gesù – e proclamo la sua totale vittoria !”

Se vuoi vincere il diavolo,lo puoi fare per mezzo del sangue dell’Agnello e proclama la completa vittoria!

  • 6) Il sangue ci da accesso alla presenza del nostro Padre Celeste – senza rimproveri.

(Ebrei 10:19).Così, fratelli, ora abbiamo piena libertà di entrare nella presenza di Dio per mezzo del sangue di Gesù”.

Dobbiamo venire al Padre coraggiosi senza timori!

  1. Cosa si aspetta da noi Dio una volta che siamo stati
    spruzzati col sangue di Gesù?

Siamo obbligati in qualche modo da questa aspersione? Si  tantissimo! Se siamo stati spruzzati dal sangue di Gesù, ci vengono comandate due cose da fare:

  1. Dobbiamo vivere nella pace – e non dubitare più!

Quando Mosè spruzzava il sangue su i peccatori Israeliti, essi non dubitavano mai di essere stati perdonati e accettati da Dio. Credevano nell’aspersione!

Il sangue che ci viene spruzzato oggi non è di animali, ma di Cristo, L’Agnello di Dio. Ma di certo non dobbiamo dubitare , siamo stati perdonati, e accettati da Dio

Credevano nell’aspersione

2) Dobbiamo lodare Dio con un cuore pieno di gratitudine – senza mai dubitare!

  • Siamo chiamati a ringraziare Dio per il prezioso sangue di Gesù, con alte lodi:

  • “E non è tutto, adesso possiamo rallegrarci anche per il nostro Signore Gesù Cristo che ci ha riconciliati(Romani 5:11).

  • “Rallegratevi nell’Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia voi tutti, retti di cuore” (Salmi 32:11).

  • “Beato il popolo che conosce il grido di giubilo” (Salmi 89:15).

  •  “Io mi rallegrerò grandemente nell’Eterno la mia anima festeggerà nel mio DIO, perché mi ha rivestito con le vesti della salvezza, mi ha coperto col manto della giustizia, come uno sposo che si mette un diadema, come una sposa che si adorna dei suoi gioielli” (Isaia 61:10).

Proclama la vittoria del sangue di Gesù nella tua vita. E comincia a lodarLo per le promesse del grande giorno di redenzione che sta per arrivare.

LEZIONE 5

Lo Spirito Santo ( conosciuto nel vecchio Testamento come lo Spirito di Dio )  lo vediamo per la prima volta nella Genesi , alla creazione come colui che vegliava e gestiva la terra

Genesi 1: 1

Sempre nel Vecchio testamento lo vediamo come unzione sopra i profeti , sopra i re , sopra i Giudici ( i magistrati ) lo Spirito di Dio era importante :

 Sui profeti : permetteva ai profeti di portare al popolo il  

                      messaggio di Dio al popolo

Sui re e sui Giudici : lo Spirito di Dio li guidava dando

                                     intelligenza e sapienza per governare

Molti uomini nel Vecchio Testamento hanno avuto vittoria con l’aiuto dello Spirito di Dio .

 

                       ALCUNI ESEMPI

DEL SEGRETO DELLA VITTORIA PER MEZZO DELLO SPIRITO DI DIO 

(Giudici 6:12 a 16 )

12 L‘angelo del SIGNORE gli apparve e gli disse: «Il SIGNORE è con te, o uomo forte e valoroso!» 13 Gedeone gli rispose: «Ahimè, mio signore, se il SIGNORE è con noi, perché ci è accaduto tutto questo? Dove sono tutte quelle sue meraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: “Il SIGNORE non ci ha forse fatti uscire dall’Egitto?” Ma ora il SIGNORE ci ha abbandonati e ci ha dati nelle mani di Madian». 14 Allora il SIGNORE si rivolse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?» 15 Egli rispose: «Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». 16 Il SIGNORE gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».

Giudici 6:33 Tutti i Madianiti, gli Amalechiti e i popoli dell’oriente si radunarono, attraversarono il Giordano e si accamparono nella valle di Izreel. 34 Ma lo Spirito del SIGNORE rivestì Gedeone, il quale suonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche dei messaggeri in tutto Manasse, invitandolo a seguirlo; mandò dei messaggeri nelle tribù di Ascer, di Zabulon e di Neftali, e anche queste salirono a incontrarli.

Incoraggiato dalla promessa del Signore e dai segni di conferma, Gedeone accettò l’incarico. I 32.000 uomini schierati al suo fianco non bastavano per combattere i 135.000 Madianiti;  (Giudici 8:10 )

agli occhi di Dio, però, l’esercito di Gedeone era “troppo numeroso” (Giudici 7:2 ). La prova di coraggio ne eliminò 22.000,

Restarono  10.000 formando una schiera “ancora troppo numerosa” ( Giudici 7:4). La prova dell’acqua da bere fu superata solo in 300 uomini zelanti e disciplinati. Ora Gedeone era numericamente  inferiore e  Invece di armarli con mezzi potenti, Dio ordinò che fossero equipaggiati con fragili brocche, torce infiammate e semplici trombe. Si potrebbe escogitare una strategia militare più assurda? Tuttavia, gli uomini ubbidienti e selezionati da

Dio prevalsero: “… tutti quelli dell’accampamento si misero a correre, a gridare, a fuggire” ( Giudici 7:21).

QUALE ERA LA VITTORIA PER GEDEONE ?

Giudici 6: 34 Ma lo Spirito del SIGNORE rivestì Gedeone..

SANSONE Guardiamo adesso ad un altro uomo della Bibbia:

Giudici 14:5-6 “Sansone investito dallo Spirito del Signore senza avere nulla in mano, squartò il leone come si squarta un capretto”.

Giudici 15:14 Sansone contro i Filistei: “Quando giunse a Lechi, gli si fecero incontro i Filistei con grida di vittoria. Ma in quel momento lo Spirito del Signore investì Sansone, le funi che gli legavano le braccia si spezzarono come il lino bruciacchiato e i legami caddero dalle sue mani”.

LO SPIRITO SANTO: E’ LO STESSO ALLORA COME OGGI

ANCORA OGGI LO SPIRITO SANTO VUOLE DARE VITTORIA AI FIGLI DI DIO

VITTORIA PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO

La via della vittoria: Puoi sperimentare la vittoria sottomettendo il tuo spirito allo Spirito Santo. Egli ti guiderà alla vittoria, non verso fallimenti o sconfitte.

Nel libro dei  Numeri 9, leggiamo della nuvola che scendeva e copriva il tabernacolo nel deserto. Questa nuvola rappresentava la costante presenza di Dio presso il Suo popolo. E per noi oggi, la nuvola serve come tipo dell’opera dello Spirito Santo nelle nostre vite. In questi versetti vediamo la totale sottomissione di Israele verso lo Spirito di Dio

LA TUA VITTORIA E’ BASATA SULLA TOTALE SOTTOMISSIONE ALL’OPERA DELLO SPIRITO SANTO :

 Numeri 9:16 Avveniva sempre così: la nuvola copriva il tabernacolo e, di notte, appariva come un fuoco. 17 E tutte le volte che la nuvola si alzava dalla tenda, i figli d’Israele si mettevano in cammino e si accampavano dove si fermava la nuvola. 18 I figli d’Israele si mettevano in cammino all’ordine del SIGNORE e si accampavano all’ordine del SIGNORE. Rimanevano accampati tutto il tempo che la nuvola restava ferma sul tabernacolo. 19 Quando la nuvola rimaneva per molti giorni sul tabernacolo, i figli d’Israele osservavano la prescrizione del SIGNORE e non si movevano. 20 Se avveniva che la nuvola rimanesse pochi giorni sul tabernacolo, all’ordine del SIGNORE rimanevano accampati e all’ordine del SIGNORE si mettevano in cammino. 21 Se la nuvola si fermava dalla sera alla mattina e si alzava la mattina, si mettevano in cammino; o se dopo un giorno e una notte la nuvola si alzava, si mettevano in cammino. 22 Se la nuvola rimaneva ferma sul tabernacolo due giorni o un mese o un anno, i figli d’Israele rimanevano accampati e non si movevano; ma, quando si alzava, si mettevano in cammino. 23 All’ordine del SIGNORE si accampavano e all’ordine del SIGNORE si mettevano in cammino; osservavano la prescrizione del SIGNORE, secondo l’ordine trasmesso dal SIGNORE per mezzo di Mosè.

 La tua vittoria basata sulla Bibbia:

IL PIANO DI DIO PER LA TUA VITA

Gesù è stato vittorioso sulla Croce. Nel Suo nome puoi essere vittorioso. Ora hai bisogno di capire in che modo questa vittoria può essere applicata alla tua vita.

1° Tessalonicesi 5:23-24). L’apostolo Paolo prega: Or il Dio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo”.

Il Signore vuole che tu vivi nella fede e nella vittoria. Il Suo scopo è di  rendenderti puro come Gesù nello spirito, nell’anima, nel corpo e Questi non sono tre obiettivi separati, ma parti diverse di un grande  disegno che Egli ha per la tua vita:

Egli vuole che tu viva per la fede in Gesù.

Egli vuole che tu viva nella vittoria.

Egli vuole che tu viva nell’amore per Dio e per il prossimo: con una  

       fede operante attraverso l’amore.

Egli vuole che santifichi il tuo spirito, la tua  anima e il tuo corpo,. Egli vuole mantenerti irreprensibile ai Suoi occhi. questo è il piano

       di Dio per tutti i cristiani.

Egli ci chiama a diversi ministeri ma tutti nell’ambito di uno stesso disegno. Vedere come questo piano  si realizzerà nella tua vita è importante per capire le diverse funzioni del tuo spirito, della tua anima e del tuo corpo.

            PRIMA DELLA TUA NUOVA NASCITA

Prima che tu divenissi un cristiano, “vivevi secondo la carne“,

la tua anima e il tuo corpo agivano in modo indipendente da Dio.

L’anima  è costituita da tre diverse entità:

 

La mente che include la tua ragione e il tuo intelletto.

Le emozioni e i sentimenti.

La volontà e la coscienza : è la tua capacità di prendere decisioni     

                                               e di operare

Prima di diventare un cristiano avevi le tue proprie idee su qualsiasi cosa, compreso Dio. Queste idee erano il fondamento della tua personalità e quindi influenzavano le tue scelte di comportamento. Poteva non esserci alcun riferimento a Dio in tutto il tuo pensiero sebbene credessi nella Sua esistenza.

O forse prendevi parte a culti di adorazione a Dio, ma senza godere di una tua personale relazione con Gesù.

 

Finché non hai fatto l’ esperienza della nuova nascita, la tua mente non era sottomessa allo Spirito di Dio, né poteva essere informata della Sua volontà e dei Suoi scopi. Le diverse funzioni dell’ anima sono interdipendenti e si influenzano a vicenda. Così, per esempio, qualsiasi cosa succede nella mente influenza le emozioni. Se qualcuno pensa negativamente di sé stesso, egli avrà sensazioni negative e prenderà decisioni negative con la sua volontà. Quindi il suo comportamento sarà negativo. Prima della tua nuova nascita vivevi probabilmente guidato in larga misura dai tuoi sentimenti. Facevi ciò che ti andava di fare e tentavi di evitare ciò che non volevi fare. Eri soggetto al modo in cui gli altri ti guardavano e ti trattavano. Nutrivi sentimenti di amarezza, di rancore e d’ offesa. Forse vivevi una vita immorale cercando la soddisfazione dei tuoi desideri. Può darsi che fossi coinvolto in affari poco chiari. Forse cercavi di condurre una “buona” vita ma con atteggiamenti molto liberali.

Poiché la tua mente era condizionata dalle tue idee e dai tuoi modi di pensare, e siccome la tua vita era largamente influenzata dai tuoi sentimenti, usavi la tua volontà per compiacere esclusivamente a te stesso e per fare esattamente ciò che pensavi giusto secondo il tuo discernimento. Ti comportavi in maniera del tutto indipendente dalle direttive di Dio. Questo è il modo di vivere della maggioranza delle persone. Tuttavia non è il modo di condursi che Dio desidera per i Suoi figlioli.

LA NUOVA NASCITA CAMBIA LE COSE

Quando hai fatto esperienza della nuova nascita sei diventato un cristiano per mezzo della fede in Gesù Cristo. In quel momento è avvenuto qualcosa di forte nel tuo spirito.

Lo Spirito Santo ti ha dato la vita spirituale.

Prima della nuova nascita tu avevi uno spirito umano, ma era come morto a tutti gli scopi e alle intenzioni dello Spirito di Dio. Non influenzava minimamente la tua vita in una direzione positiva. Vivevi una vita spirituale umanizzata, piuttosto che una vera vita spirituale.

Gesù disse: “Dio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità” (Giovanni 4:24). Dio comunica con noi spiritualmente. Puoi udire la Sua voce e ricevere le Sue rivelazioni nel tuo spirito piuttosto che nella tua mente. Con la tua mente puoi apprezzare e capire ciò che Dio ti dice. Ma è nel tuo spirito che puoi ricevere le rivelazioni.

Vi sono molti modi in cui ciò può accadere. Spesso succede mentre leggi la Bibbia. Può succedere anche mentre leggi un libro spirituale, ascolti un sermone o durante una conversazione. Improvvisamente qualcosa si illumina dentro di te e comprendi di aver sentito il Signore. Così, quando sei stato vivificato spiritualmente, Dio ha potuto incominciare a mostrarti le Sue direttive per la tua vita. Lo Spirito Santo ha potuto operare attraverso il tuo spirito per influenzare la tua anima.

L’ANIMA E LO SPIRITO

Il Signore vuole che la tua mente sia sottomessa al Suo pensiero.

Il Signore vuole che i tuoi sentimenti siano guidati dal Suo Spirito.

Il Signore vuole che la tua volontà sia sottomessa alla Sua volontà.

Se la tua anima è sottomessa al Signore, lo Spirito Santo potrà sgorgare dal tuo corpo come fiumi d’acqua viva. E’ così che Gesù descrisse l’ opera dello Spirito nei credenti. (Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ANIMA E IL CORPO CHE AGISCONO MODO DIVERSO IN DUE CATEGORIE DI PERSONE

                                                              

L’anima e il tuo corpo che agiscono indipendentemente da Dio

Manifestano il proprio Io

Lo Spirito Santo non può guidare il tuo corpo senza la spontanea collaborazione dell’anima. Quando l’ anima è sottomessa allo Spirito Santo puoi manifestare la nuova vita nel tuo corpo.

Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne

Galati 5:24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.

Romani 13:14 ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri

Senza questa cooperazione agirai secondo le tue naturali inclinazioni e sensazioni e inevitabilmente rattristerai il Signore.

Il termine “carne” nel Nuovo Testamento non fa riferimento solo al corpo fisico, ma al modo in cui anima e corpo agiscono

indipendentemente da Dio. Questa è la vita che vivevi prima della nuova nascita. ma non è la vita che devi vivere oggi. Se allontani la tua anima dall’influenza dello Spirito scegliendo di compiacere te stesso piuttosto che il Signore, la conseguenza sarà uno spirito abbattuto. Il tuo spirito si sentirà depresso. Dio non ti ha tolto il Suo Spirito, ma non può operare in te, né manifestare in te  la Sua vita, nella maniera che Egli desidera.

IL MANDATO DI DIO

Questo è il mandato di Dio per la tua vita:

La tua anima sottomessa allo Spirito Santo, affinché fiumi

                                          d’acqua viva possano fluire nella tua vita.

La tua mente sottomessa allo  Spirito Santo. Ciò significa vivere secondo la Parola di Dio.

Romani 12:2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà

Efesi 4:23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente

 

 

Il tuo pensiero sottomesso allo Spirito Santo , conosce la Sua verità rivelata per mezzo delle Scritture.

Le tue emozioni sottomesse allo Spirito di Dio. Poiché tu vuoi essere gradito a Lui, non permetti ai tuoi sentimenti di dominarti; lasci che lo Spirito guidi i tuoi sentimenti. Non permetterai che i tuoi sentimenti si oppongano agli scopi di Dio e influenzino così le tue La tua volontà è sottomessa ai Suoi scopi così come sono rivelati nella  Sua Parola. Vuoi vedere la Sua Parola manifestata nella tua vita Lo Spirito di Dio non può influenzare il tuo pensiero, i tuoi sentimenti e la tua volontà a meno che non ti sia consacrato a Lui. Soltanto allora farai le scelte appropriate e darai una guida corretta al tuo corpo.

Se nella vita del credente non c’è una totale sottomissione allo Spirito Santo, il mandato di Dio per la tua vita è spezzato, può accadere che lo Spirito Santo si ritiri dalla vita  di quel credente

 

Giudici 13 Allora Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del SIGNORE investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama.

14 Lo Spirito del SIGNORE si era ritirato da Saul; e uno spirito cattivo, permesso dal SIGNORE, lo turbava. 15 I servitori di Saul gli dissero: «Ecco, un cattivo spirito permesso da Dio ti turba.

 

Salmo 51:11 Non respingermi dalla tua presenza

e non togliermi il tuo santo Spirito.

Lo Spirito Santo può essere vittorioso nella tua vita soltanto se sei disposto a sottometterti a Lui. Tu non vincerai mai con le tue proprie forze, ma solamente mediante la sottomissione al Signore. La fede non può esprimersi in modo appropriato senza questa sottomissione. Questa non è sottomissione agli uomini, ma al Signore stesso e all’ integrità della Sua Parola di verità. Il cammino di Gesù fu segnato da continue vittorie perché viveva in perfetta fede. Questa fede era espressa in una vita vissuta nella più totale sottomissione alla volontà del Padre Suo. (Giovanni 6:38). “Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato”

 

Tu puoi vivere una vita di fede ed essere vittorioso solamente se segui Gesù. Egli ti guiderà lungo la via della sottomissione alla volontà di Dio e dell’obbedienza alla Sua Parola. Solo in questo modo il tuo spirito, la tua anima e il tuo corpo possono essere mantenuti sotto la signoria di Gesù e sotto l’influenza del Suo Spirito Santo. Coloro che provano a vivere per fede senza una tale sottomissione, saranno con ogni probabilità delusi, non importa quante volte avranno rivendicato le promesse di Dio.

La tua chiave per una vita vittoriosa: Sottometti la tua anima , la tua mente, le tue emozioni e la tua volontà allo Spirito di Dio.

VITTORIA PER MEZZO DELLA PAROLA DI DIO

La via della vittoria: Una vita di fede è basata sull’obbedienza alla Parola di Dio. Vivere  secondo la Sua Parola è vivere vittoriosamente.

La vittoria basata sulla Bibbia: E’ lo Spirito che vivifica; la carne non serve a nulla; le Parole che vi ho dette sono Spirito e vita

(Giovanni 6:63).

GESU’ E’ LA PAROLA

 

Giovanni al capitolo 1  inizia il suo Vangelo parlando della Parola, ma non spiega subito chi o cosa sia. La parola è l’unita minima della frase, che usiamo per comunicare con gli altri. Ma Giovanni qui non

sta parlando del linguaggio, bensì di una Persona.

Questa Persona e il Signore  Gesu Cristo, il Figlio di Dio. Dio si è pienamente manifestato all’umanità nella Persona del Signore Gesù. Venendo

sulla terra, Cristo ci ha perfettamente rivelato la natura di Dio. Morendo per noi sulla croce, ci ha comunicato quanto Dio ci ama. Dunque, Cristo è la Parola vivente di Dio rivolta all’uomo,

l’espressione dei pensieri di Dio.

 

 

LA PAROLA NELL’ETERNITÀ E NEL TEMPO

 

1): Giovanni 1:1a  5 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio

 

 1:1 Nel principio era la Parola. La Parola non ebbe un inizio, ma esiste dall’eternità. Per quanto indietro la mente umana riesca ad arrivare, il Signore Gesù è sempre esistito. Non fu mai creato ne ebbe mai un inizio . l

 

 

La Parola era con Dio. Aveva una personalità separata

e distinta. Non era un’idea, un pensiero, una vaga riflessione, ma una Persona reale che viveva con Dio, e la Parola era Dio.

Non solo dimorava con Dio, ma essa stessa era Dio.

La Bibbia insegna che c’e Dio e che ci sono tre Persone nella Deità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Tutte e tre le Persone sono Dio. In questo versetto sono menzionate due Persone

della Deità: Dio Padre e Dio Figlio.

 

2) Gesù è la Parola di Dio. Mediante questa Parola Egli ha creato tutto.

 

Giovanni 1: 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

 

 

1:3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei. Non solo Cristo non fu creato, ma e egli stesso è il Creatore di ogni cosa.

Quindi è il Creatore dell’umanità, degli animali, della terra, dei corpi celesti, degli angeli, di ogni cosa, visibile o invisibile

che sia.

Infatti senza di lei [Cristo, la Parola] neppure una delle cose fatte è stata fatta. Non vi sono eccezioni: tutto

ciò che e stato fatto, l’ha fatto la Parola: Cristo. In qualità di Creatore egli è, naturalmente, superiore a qualsiasi cosa che

egli abbia creato. Tutte e tre le Persone della Deità furono coinvolte nell’opera della creazione:

(Genesi  1:1)

“Dio creo i cieli e la terra”

(Genesi 1:2).                                           

lo Spirito di Dio aleggiava

sulla superficie delle acque”

(Colossesi 1:16).

“Tutte le cose sono state create per mezzo

di lui [Cristo] e in lui”.

 

 

                                 Riferimenti

Salmo 33:6  I cieli furono fatti dalla parola del SIGNORE,

e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca

 

Giovanni 1:10   Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto

 

Efesi 3:9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio

Colossesi 1: 13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. 19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli

Eb 1:1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.

 

3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi

 

Ebrei 11:3  Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti.

 

Apocalisse 4:2 Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c’era uno seduto. 3 Colui che stava seduto era simile nell’aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c’era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo.

4 Attorno al trono c’erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d’oro sul capo.

5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni.

Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio. 6 Davanti al trono inoltre c’era come un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro. 7 La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la terza aveva la faccia come d’un uomo e la quarta era simile a un’aquila mentre vola. 8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt’intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene».

9 Ogni volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».

 

 

LA PAROLA E’ LA VITA : Giovanni 1:4

1:4 In lei era la vita. Ciò non significa semplicemente che Cristo possedeva la vita, ma che era, ed è, la fonte della vita.

e la vita era la luce degli uomini 5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta

   L’UOMO NON ACCETTA LA LUCE

 

Giovanni 3:19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».

QUESTA PAROLA SI È FATTA CARNE E HA VISSUTO UN TEMPO IN MEZZO A NOI.

Così quando Gesù parla, il Padre parla per mezzo del Suo Figliolo, rivelandoci verità eterne. Le parole di Gesù sono spirito, vita e verità: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4).

afferma nella Sua Parola. Le Sue parole saranno una costante sorgente di vita per te e fondamenta su cui costruire la tua vita.

 

 

 

 

 

 

 

LA ROCCIA E LA SABBIA

Luca 6:46 «Perché mi chiamate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? 47 Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi assomiglia. 48 Assomiglia a un uomo il quale, costruendo una casa, ha scavato e scavato profondamente, e ha posto il fondamento sulla roccia; e, venuta un’alluvione, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto smuoverla perché era stata costruita bene.

 

49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, assomiglia a un uomo che ha costruito una casa sul terreno, senza fondamenta; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la rovina di quella casa è stata grande».

Gesù narrò la parabola dell’uomo che costruì la sua casa sulla roccia e di un altro che costruì sulla sabbia. Colui che costruì sulla roccia udì la parola di Dio e la mise in pratica. L’ altro udì ciò che Dio aveva detto ma non ubbidì.

Verso 48 L’uomo che aveva ubbidito sperimentò la vittoria quando venne la tempesta. Fu in grado di opporre resistenza a tutte le difficoltà che gli piombarono addosso.

Verso 49 L’ altro, che aveva costruito sulla sabbia, aveva udito ciò che Dio aveva detto, ma non aveva ubbidito. Subì la perdita della sua casa nella tempesta.

Se vuoi essere un uomo o una donna di fede, devi applicare la Parola di Dio alla tua vita. Non ha senso possedere una Bibbia, leggerla e persino affermare di credere in ciò che vi è scritto, se non sei disposto a metterla in pratica.

Chi vive la Parola di Dio nella sua vita sarà vittorioso. La fede non è conoscere una serie di promesse e rivendicarle per te stesso. Queste promesse sono parte integrante del patto che Dio ha fatto con i Suoi figli. Egli onorerà certamente la Sua parte di patto e ti benedirà riccamente. Egli si aspetta che tu realizzi la parte del patto che ti riguarda:

vivere secondo la Sua Parola nella potenza del Suo Spirito. Questo può essere attuato solo per mezzo della fede. L’uomo di fede si rende conto che tutta la rivelazione della Parola di Dio è per lui. Egli non può scegliere ciò che predilige. Vi sono parole a cui si deve obbedire e promesse da accettare. Entrambe si integrano.

Dio vuole che tu sia in grado di affrontare qualsiasi tempesta che si abbatta su te, qualsiasi difficoltà incontri. Fede e obbedienza costruiscono la via della vittoria: ascoltare Dio, credere in ciò che Egli dice e metterlo in pratica.

VIVERE LA PAROLA

PERCHE’ VIVERE LA PAROLA ?

 

1) Perchè è ispirata da Dio , quindi è divina e profetica

  

1° Timoteo 3:16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a

insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia,

 

2 Pietro  1:19 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori

 

2) Perché da discernimento

Eb 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

 

NOTA FACOLTA’ : Per facoltà  la filosofia intende genericamente le potenzialità intellettive e psichiche dell’uomo di arrivare a capire fatti conoscitivi e provare sentimenti. 

 

 

3) Giudica is sentimenti e i pensieri….

Ebrei 4:12 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.

 

 

4) LA Parola è una lampada

Sal 119:105 La tua parola è una lampada al mio piede

e una luce sul mio sentiero.

5) La Parola di Dio: sorgente di gioia

Salmo 1 , Salmo 119:77

6) La parola ci rende vittoriosi  e prudenti

Giosuè 1: 5 Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. 6 Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. 7 Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. 8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. 9 Non te l’ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai».

 

POI LA PAROLA E’ : VERITA’ CIBO ,LATTE PER CRESCERE

 

 

Le parole di Gesù sono la risposta a tutte le necessità.

E’ mediante le Sue parole che i credenti sono resi liberi:

(Giovanni 8:31-32).”Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.

– Per essere veramente discepoli di Gesù bisogna perseverare nella sua parola.
– Mediante la perseveranza nella sua parola si giunge alla conoscenza della verità.
– La conoscenza della verità produce la conquista della libertà.

Molti cristiani cercano libertà e indipendenza dai loro problemi e dalle loro necessità per mezzo di sofisticate tecniche di ministero o di preghiera. Ma soltanto la parola di verità di Gesù e le cose che ha fatto liberano veramente le persone.

Gesù dice che lo Spirito Santo ci guiderà in tutta la verità.

Giovanni 16:13-14.  “Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’ annunzierà”

Giovanni 14:26. Lo Spirito Santo “v’ insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto” Neanche lo Spirito di Dio agisce indipendentemente. Il Suo scopo è rivelarci le parole di Gesù affinché diventino rivelazione per i nostri cuori. E’ solo in quel momento che riceviamo il dono della fede. E’ solo allora che siamo motivati a obbedirGli e siamo messi in grado di agire secondo le Sue parole. Quando facciamo così, noi sperimentiamo la pace.

L’ incapacità di vivere la Parola di Dio conduce al conflitto interiore. Allora non abbiamo fiducia in Dio. Se preghiamo, dubitiamo sull’ esito delle nostre preghiere.

Il dubbio è un ostacolo alla fede e alla vittoria.

FEDE E RAGIONE Ebrei 11:1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono.

 

Ci saranno molte circostanze nelle quali vorrai contraddire le Sue parole con la tua razionalità. Ci saranno occasioni in cui i tuoi sentimenti sembreranno totalmente opposti a ciò che Dio afferma. In questi casi dovrai scegliere se fare assegnamento sui tuoi senti-menti o credere alla verità. Questo è uno degli aspetti più importanti della vita di fede.

La tentazione di credere alla ragione naturale più che alla soprannaturale potenza di Dio, ti accompagnerà sempre.

La ragione limita il Signore nella tua vita; la fede sviluppa la Sua opera nella tua esperienza.

E’ più facile credere alla ragione che alla rivelazione. E’ più facile credere ai sentimenti che alla Parola. E’ più facile ascoltare i tuoi dubbi che il Signore.

Più facile, ma ingiusto. Questo è il punto di conflitto per molti cristiani. E’ molto più ragionevole credere in ciò che si può vedere, toccare o sentire. Ma la fede è credere a ciò che non si vede. Hai intrapreso il cammino che ti appare più facile o vivi per fede? Per un’ intera generazione i figlioli

d’Israele vagarono nel deserto perché, quando Mosè inviò le spie in avanscoperta nella Terra Promessa, dieci su dodici credettero a ciò che videro più che alle promesse che Dio aveva fatto loro. Esse seguirono i loro timori invece di affidarsi alla fede. Solo Giosuè e Caleb prestarono ascolto al Signore e credettero alle Sue parole. A Giosuè fu accordato il privilegio di guidare il popolo verso la sua eredità. Ma coloro che diedero ascolto alle proprie paure perirono nel deserto. Per loro, promesse e aspirazioni rimasero incompiute. Dio non si oppone alla razionalità; Egli va oltre il.

Isaia 55:8 a 9 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

né le vostre vie sono le mie vie»,dice il SIGNORE.

9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così sono le mie vie più alte delle vostre vie,

e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

                                        NOTA

I Suoi pensieri e le Sue vie sono più elevati dei nostri pensieri e delle nostre vie. Non limitare l’opera di Dio con la tua ragione. Se Dio dice una cosa e tu ne dici un’ altra, qualcuno deve aver torto !

Tutte le volte che contraddici il Signore puoi essere certo che è Lui ad aver ragione. Egli non muterà la Sua Parola per adattarla al tuo ragione e ai tuoi sentimenti. Sono le tue idee e i tuoi atteggiamenti che devono cambiare e adattarsi alla Sua verità.

Molti cristiani non fanno l’ esperienza di una vita vittoriosa perché scelgono di credere in loro stessi e di affidarsi di più a ciò che pensano o temono, piuttosto che concordare con la rivelazione della verità di Dio e delle Sue promesse rivelate nella Sua Parola. Devi decidere se credere a ciò che Dio afferma oppure affidarti al tuo proprio discernimento.

Per l’uomo o per la donna di fede non vi può essere alcun compromesso su questo punto. Non puoi mescolare un po’ della Parola con il tuo discernimento e aspettarti di vedere grandi cose da Dio. La tua mente ha bisogno di sottomettersi al Suo Spirito. Allora Egli ti rivelerà la verità.

Ascolta la verità. Credi alla verità. Obbedisci alla verità.

L’uomo saggio costruì sulla roccia. Se sei savio ascolterai atten-tamente il Signore e metterai in pratica le Sue parole. Se d’ altra parte scegli di essere stolto, potrai ascoltare ciò che Egli ti dice ma fare affidamento invece sulla tua propria “saggezza”. Allora costruirai la tua casa sulla sabbia e non potrà resistere alle tempeste della vita. Sarai saggio o stolto?

La tua chiave per una vita vittoriosa: Metti in pratica la Parola di Dio.

VITTORIA SULLA MENTE

IL TERMINE MENTE è comunemente utilizzato per descrivere l’insieme delle funzioni superiori del cervello e sono : la coscienza  la sensazione, il pensiero, l’intuizione, la ragione, la memoria, la volontà. Sebbene molte specie animali condividano con l’uomo alcune di queste facoltà, il termine è di solito impiegato a proposito degli esseri umani. Molte di queste facoltà, rintracciabili a livello neurofisiologico nell’attività della corteccia cerebrale, danno forma nel complesso all’intelligenza.

IL TERMINE psiche ( Anima ) fa riferimento invece alla mente nel suo complesso e nella sua completezza

Proverbi 25:28
28
L’uomo che non ha autocontrollo,

è una città smantellata, priva di mura.

 

Le mura nelle città erano importantissime , esse proteggevano gli abitanti dagli attacchi nemici , intorno alle mura c’erano le porte che una volta chiuse , la città era al sicuro.

Ci fu un periodo che in Gerusalemme le sentinelle non vegliavano, i portinai non controllavano più l’ingresso e l’uscita delle persone e dei prodotti commerciali , il tempio era incustodito , i portinai non controllavano più l’ingresso , cosi Gerusalemme fu invasa dai Babilonesi che governarono per un periodo Gerusalemme mettendo gli idoli Babilonesi :

Nehemia 2:13 Uscii di notte per la porta della Valle, e mi diressi verso la sorgente del Dragone e la porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, quanto erano rovinate e come le sue porte erano consumate dal fuoco

Da notare che poi Nehemia quando riedificò Gerusalemme, tolse l’mmagine del dragone

Poi i Babilonesi  distrussero Gerusalemme e dal  il Tempio e portarono via anche gli utensili santificati per il culto Ebraico  :

Daniele 5:1 a 3

Da 5:1 Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza. 2 Mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che portassero i vasi d’oro e d’argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere. 3 Allora furono portati i vasi d’oro che erano stati presi nel tempio, nella casa di Dio, che era in Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere. 4 Bevvero il vino e lodarono gli dèi d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.

 

                     LA MENTE COME UNA CITTA’

Proviamo a paragonare la mente dell’uomo che non conosce Dio : essa è come una città aperta , priva di mura , quindi una città non controllata , un uomo che non ha autocontrollo della sua mente  in essa entra ogni cosa : desideri , passioni ecc.

 

Matteo 15:19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.

 

 

Romani 1:28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette

Colossesi 1:21 E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie

 

Nella natura umana ci sono 5 veicoli che comunicano con la mente 5 sensi 

sono quelle parti del corpo che con la loro attività, ci fanno conoscere ogni aspetto della realtà:

immagini delle cose,

suoni,

odori,

sapori

e com’è fatta una cosa.

Abbiamo perciò l’organo di senso (parte del corpo) e la sua attività, cioè la sua funzione (che cosa ci fa capire della realtà). I 5 sensi sono: vista, udito, gusto, tatto e olfatto.

Se i sensi non sono convertiti, riempiono la mente di qualsiasi cosa sana e corrotta ( influenze del principe delle tenebre )

Quando l’uomo si converte, con la nuova nascita , lo Spirito Santo santifica tutto l’essere ( la personalità ) corpo anima spirito

1Tessalonicesis 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Il credente impara a sviluppare le facoltà ( i sensi ) attraverso la Parola di Dio , per discernere il bene e il male

(  Ebrei 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

 

A questo punto il diavolo non può più prendere possesso della personalità del neo credente, perché Dio mette a disposizione l’intera armatura per combattere contro le insidie demoniache e la parte che protegge la mente è l’elmo della salvezza

Efesi 6:10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, 19 e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, 20 per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

 

Cosa era l’elmo ? nell’antichità quando inventarono l’armatura del soldato , si resero conto che la parte più vulnerabile  Era la testa , da qui l’invenzione dell’elmo , Paolo prende questa parte dell’armatura per farci capire che la nostra mente è vulnerabile più di ogni altra cosa .

PERCHÉ SI CHIAMA L’ELMO DELLA SALVEZZA ?

1 Tessalonicesi 5:8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e preso per elmo la speranza della salvezza.

salvezza nel suo significato più pieno: saremo per sempre liberi

dalla presenza stessa del peccato.

Da dove viene la Salvezza ? ( dal Vangelo : la parola di Dio )

Ecco perché Paolo alla lettera agli Efesi affianca la spada ( la parola ) all’elmo , SIGNIFICA CHE NELLA MENTE DEVE ABITARE SOLO LA PAROLA DI DIO E PROTEGGERLA .

NONOSTANTE TUTTO IL DIAVOLO TENTERA’ SEMPRE DI INFLUENZARE LA MENTE CON TENDENZE PECCAMINOSE .

ENTRIAMO NELLO STUDIO :

E’ nella nostra mente che si svolge una grande parte delle nostre battaglie spirituali sia contro satana e contro gli spiriti maligni e sia contro la carne e la nostra natura corrotta 

Infatti come già detto prima nella nostra mente possono esserci sia dei pensieri che provengono dal nostro cuore, tra cui ci sono anche pensieri malvagi che sono in abominio all’Eterno (cfr Matteo 7:21), e sia pensieri che provengono da spiriti maligni che ci attaccano del continuo con lo scopo di farci trasgredire la Parola di Dio.

 Gli spiriti maligni possono introdurre dei pensieri nella nostra mente che sembrano nostri. Questi pensieri introdotti da loro possono iniziare con la parola ‘io’ per farci pensare che il pensiero sia originato da noi stessi.

VITTORIA NELLA MENTE

La via della vittoria: Occupa la tua mente con le verità positive della Parola di Dio e sarai in grado di respingere, di rifiutare e di resistere a tutte le forze  negative, sperimentando la vittoria nella tua vita di pensiero. ( Filippesi 4:8 )

La vittoria basata sulla Bibbia:

(Romani 12:2). Non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà).

Dio vuole trasformare il nostro pensiero suggellandolo con  la Sua Parola nel nostro cuore mediante lo Spirito Santo.

                           MA

nello stesso tempo la mente è logorata da tre influenze negative :

IL MONDO.

LA TUA CARNALITÀ. ( IL PROPRIO IO )

IL DIAVOLO.

                                 NOTA

Il mondo che è intorno a noi è pieno di modi di pensare negativi, di idee e di credenze totalmente aliene alla fede cristiana. Dobbiamo tenerne conto affinché non ne rimaniamo influenzati.

GLI ATTEGGIAMENTI NEGATIVI, SIA VERSO I PROBLEMI SIA VERSO LE PERSONE, CREANO OSTACOLI  ALLA FEDE.

 

Quando i credenti reagiscono negativamente verso i problemi non fanno che manifestare la propria incredulità:

Si preoccupano del problema

Ne temono le conseguenze

Risentono della situazione.

Cedono alla necessità di trovare la soluzione

Accettano la malattia ma non vogliono combatterla  

             

QUESTO PUO’ ESSERE UN’INIZIO DI DEPRESSIONE

LA PAROLA DI DIO ci insegna come vincere queste situazioni 

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

 

 

NOTA TERMINE ANGUSTIARE

Essere in uno stato di ansia,

Di afflizione , affliggere ,

Tormentarsi per cercare una soluzione

QUANDO I CREDENTI REAGISCONO negativamente verso le persone:

Rifiutano di perdonarle.

Le giudicano e le criticano.

Le offendono

Ne sono gelose.

Le accusano

E le condannano.

Queste reazioni non sono causate da situazioni negative. La difficoltà del problema o della persona non fa che svelare ciò che già esiste nel cuore del cristiano.

 

QUINDI

Un cristiano negativo reagirà negativamente.

Un cristiano positivo agirà positivamente.

La negatività non è altro che assenza di fede in quella particolare situazione.

L’ ATTEGGIAMENTO POSITIVO È UNA DIMOSTRAZIONE DI FEDE IN GESÙ.

LA PAROLA E LA FEDE SONO RISORSE CHE CI DA IL SIGNORE PER VINCERE

IL MONDO

1° Giovanni 2:15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

2 Timoteo 4:7 a 10

7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. 8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione.9 Cerca di venir presto da me, 10 perché Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n’è andato a Tessalonica.

 

                                  Chi era Dema :

Filemone 1:23 Epafra, mio compagno di prigionia in Cristo Gesù, ti saluta. 24 Così pure Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori.

25 La grazia del Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.

 

Nella Bibbia il termine mondo è tradotto con il termine kosmos

Secondo il contesto del ragionamento possiamo identificare il mondo ( kosmos ) in questi modi

ESEMPIO

Mondo : L’universo

Mondo : L’umanita’ in generale

Giovanni 1:10 Egli era nel mondo, ( genere umano )

 e il mondo fu fatto per mezzo di lui,( universo )

 ma il mondo non l’ha conosciuto.( genere umano )

 

Giovanni 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo,( genere umano ) che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Mondo : Sistema di cose, di leggi, di culture, di tradizioni , religioni e di costumi , in cui uno nasce , da questo Sistema di cose si identificano gli usi e costumi  degli abitanti delle nazioni e il loro modo di pensare e agire

Mondo : come mondanità : coloro che rigettano i valori come  

LA VERITA, L’AMORE, IL BENE, LA GIUSTIZIA , DIO ecc.

NOTA : LA MONDANITA’ E’ IL REGNO DI SATANA

Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.

 

 

L’UOMO MONDANO HA LA MENTE ACCECATA DA SATANA

 2 Corinzi 4: 3 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesù; 6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

 

L’UOMO MONDANO VIVE SENZA DIO

EFESI 2:11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.

13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.

IL SANGUE DI GESU’ RISORSA CHE CI DA IL SIGNORE PER VINCERE

Ogni cristiano deve imparare a opporsi alle influenze negative del mondo che lo circonda rifiutando  di accogliere il suo pensiero.

COLOSSESI 2:8 Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi ( SISTEMA DI COSE ) del mondo e non secondo Cristo

 

Ogni cristiano rifiuta di vivere secondo i valori del mondo sottomettendosi ai valori di Gesù.

MANIFESTATI ATTRAVERSO LA SUA PAROLA

SALMO 1

LA PAROLA E’ L’INIZIO

(ALEF) 1 L’INIZIO DI OGNI COSA

 

Sal 119:1 Beati quelli che sono integri nelle loro vie,

che camminano secondo la legge del SIGNORE.

2 Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti,

che lo cercano con tutto il cuore

3 e non commettono il male,

ma camminano nelle sue vie.

4 Tu hai dato i tuoi precetti

perché siano osservati con cura.

5 Sia ferma la mia condotta

nell’osservanza dei tuoi statuti!

6 Non dovrò vergognarmi

quando considererò tutti i tuoi comandamenti.

7 Ti celebrerò con cuore retto,

imparando i tuoi giusti decreti.

8 Osserverò i tuoi statuti, non abbandonarmi mai

 

LA PAROLA INSEGNATA NELLA FAMIGLIA FORTIFICA

I GIOVANI

(BET) 2 ( LA CASA )

 

9 Come potrà il giovane render pura la sua via?

Badando a essa mediante la tua parola.

10 Ti ho cercato con tutto il mio cuore;

non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti.

11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore

per non peccare contro di te.

12 Tu sei benedetto, o SIGNORE;

insegnami i tuoi statuti.

13 Ho enumerato con le mie labbra

tutti i giudizi della tua bocca.

14 Gioisco seguendo le tue testimonianze,

come se possedessi tutte le ricchezze.

15 Io mediterò sui tuoi precetti

e considererò i tuoi sentieri.

16 Mi diletterò nei tuoi statuti e non dimenticherò la tua parola.

OSSERVANDO LA PAROLA IL GIOVANE NON SI CORROMPE

2Timoteo 2:15 a 22.15 Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità. 16 Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell’empietà 17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 19 Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall’iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore». 20 In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. 21 Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona.

22 Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l’amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro. 23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. 24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. 25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, 26 in modo che, rientrati in se stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

Paolo mette in guardia Timoteo i falsi fratelli da evitare

2:16  Ma evita le chiacchiere profane perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell’empietà

 

  1. 17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni.

Oltre a separarsi dagli iniqui,( vasi a disonore sono i falsi fratelli nel contesto Imeneo e Fileto , cfr 1 Corinzi 5:9 a 13 )

Timoteo deve astenersi anche dalle passioni giovanili. V. 22

E’ possibile che le passioni giovanili non facciano riferimento solo agli appetiti fisici, ma anche alla brama di denaro, successo e piaceri. Fra tali passioni rientrano, probabilmente, anche l’ostinatezza, l’impazienza, l’orgoglio la superficialità , l’arroganza , oggi ne possiamo aggiungerne altri

le passioni giovanili non sono quelle tipiche di un adolescente, ma tutti i desideri impuri che possono presentarsi a un giovane servitore del Signore per allontanarlo da un sentiero di purezza

e di rettitudine. Per Timoteo non esiste soltanto la fuga, ma anche la ricerca: qui sono prospettati i due aspetti, quello negativo e quello positivo, del suo agire : v.22 fuggire e ricercare . Timoteo e invitato a ricercare la giustizia, , la fede, l’amore, la pace

Queste virtù vanno ricercate insieme con quelli che invocano il Signore con un cuore puro.

 

 

Nel v. 21 Paolo ordinava a Timoteo di separarsi dagli empi,

 

Alla fine del  v. 22  lo esorta a stare con i credenti che camminano in purezza sotto lo sguardo del Signore.

Le qualità della vita cristiana non vanno ricercate nell’isolamento ma occorre, bensì, prendere il proprio posto come membro del Corpo della chiesa e cercare di lavorare con gli altri membri per il bene del Corpo.

Ogni cristiano rifiuta di pensare come la gente del mondo, che si dispera o si scoraggia, perché il cristiano trionfa ( Vittoria ) in Cristo

IL CREDENTE TRIONFANTE

Colossei 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

 

LA CROCE : RISORSA CHE CI DA IL SIGNORE PER VINCERE

 

 

 

IL CREDENTE E’ AL DI SOPRA AL MONDO

16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, 17 che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. 18 Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto degli angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale, 19 senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio.

            

                                       NOTA

Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati. Tutte le religioni umane obbligano l’uomo a rispettare riti, regole, norme e calendari

religiosi. Tali calendari abitualmente comprendono giorni sacri da osservare annualmente, festività mensili (noviluni) o settimanali. L’espressione “nessuno dunque vi giudichi” significa che il credente non può essere condannato da altri se, per esempio, mangia carne di maiale o se non osserva le ricorrenze religiose o i giorni consacrati ( dalla religione ). Alcune false dottrine, , insistono sulla necessità di astenersi dal consumo di carne; cosi come i mormoni osservanti non devono bere ne te ne

caffè. Il credente non e sottoposto a tali obblighi, ma deve avere un chiaro discernimento

2:17 I riti religiosi giudaici erano l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. Essi erano stati istituiti in epoca antecedente della nascita di Cristo ,

erano ombre  di eventi futuri: Per esempio, il sabato rappresentava

il riposo di cui avrebbe goduto chiunque avesse creduto nel Signore

Gesù Cristo. Adesso che il Signore Gesù e arrivato, perchè gli uomini dovrebbero continuare a dare retta alle ombre?

Sarebbe come contemplare una fotografia quando la stessa persona fotografata e presente, in carne e ossa,

accanto a noi.

2:18 L’esatta comprensione di questo versetto si presenta alquanto difficoltosa, giacchè non conosciamo nei

dettagli la dottrina che gli gnostici (gnósis : conoscenza ,forma religiosa di conoscenza.)

 proponevano. Probabilmente costoro si fingevano talmente umili da non osare accostarsi direttamente a Dio. Forse insegnavano che fosse possibile avvicinarsi a Dio soltanto tramite gli angeli

e cosi, nella loro presunta umiltà, adoravano gli angeli e non il Signore. Qualcosa di simile accade ancora oggi

nel mondo. Per esempio, nell’ambiente cattolico vi è chi non osa pregare personalmente Dio, preferendo accostarsi “a Gesù per mezzo di Maria”. Si tratta di un pretesto di umiltà che si traduce

nell’adorazione di una creatura. I credenti non dovrebbero lasciarsi trasportare da pratiche cosi antiscritturali. La Parola annuncia chiaramente che c’e (1 Timoto 2:5). “un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesu uomo” .

L’apostolo Paolo prosegue con l’oscura espressione affidandosi alle proprie visioni. Gli gnostici dichiaravano di essere

a conoscenza di reconditi misteri: per poterli apprendere occorreva passare attraverso un rito di iniziazione. Forse questi segreti includevano anche le visioni cui allude Paolo. Le cosiddette

visioni svolgono un ruolo fondamentale in alcuni movimenti contemporanei. Gli adepti dello gnosticismo erano, ovviamente,

orgogliosi del proprio sapere. Ecco perchè Paolo aggiunge che colui che agisce in tal modo e gonfio di vanità nella sua mente carnale. Con il loro atteggiamento di superiorità nei confronti

del prossimo, gli gnostici davano a intendere che si potesse essere felici solamente addentrandosi in quei misteri di cui essi erano depositari. Per inciso, possiamo osservare che queste sono le

stesse caratteristiche che si riscontrano

nelle attuali religioni . I credenti in comunione con il Signore non

avranno ne tempo ne simpatia per organizzazioni

di questo tipo. Il versetto evidenzia che questi individui

svolgevano le loro svariate pratiche religiose di propria iniziativa, non avendo alcun consenso scritturale e non agendo in sottomissione a Cristo. Ciascuno di loro si mostrava gonfio di

vanità nella sua mente carnale perche si comportava come meglio gli aggradava e non si curava del Signore, benchè

la sua condotta potesse sembrare umile e religiosa.

2:19senza attenersi al Capo. Il Signore Gesù e il Capo del Corpo. “… attenersi al Capo” significa vivere con la consapevolezza che Cristo e il Capo, traendo energia per le nostre necessita

dalle sue inesauribili risorse e facendo tutto per la sua gloria. “… attenersi al Capo” significa rivolgersi al Signore della gloria per riceverne guida e sostegno e restare uniti a lui.

Ciò e spiegato più dettagliatamente nell’espressione successiva: da cui tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme mediante le giunture e i legamenti, progredisce nella crescita voluta da Dio. Tutte le parti del corpo umano sono unite da giunture e da legamenti. Il corpo, a sua volta, è unito alla testa. Il corpo guarda al capo per essere guidato: questo è il concetto che l’apostolo Paolo intende qui trasmettere. Le membra del Corpo di Cristo sulla terra dovrebbero trovare soddisfazione e appagamento in lui,

senza lasciarsi sedurre dai discorsi suadenti di questi falsi dottori.

L’espressione “attenersi al Capo” mette in risalto la necessità di una costante dipendenza dal Signore

2:20 Gli elementi del mondo cui allude questo versetto sono i riti e le cerimonie. Per esempio, i riti insegnavano

principi religiosi elementari – gli elementi del mondo – che potremmo definire i rudimenti della religione. Probabilmente Paolo fa altresì riferimento ai riti cerimoniali legati allo gnosticismo e ad altre religioni. In particolar modo, l’apostolo si trova a dover

affrontare l’ascetismo, : Il complesso delle pratiche e delle dottrine che tendono alla conquista della perfezione , una dottrina scaturita

da un giudaismo che aveva ormai perduto la posizione originaria rispetto a Dio, oppure dallo gnosticismo (o altra dottrina) che, invece, tale posizione non l’aveva mai occupata. Poichè i Colossesi

sono morti con Cristo, Paolo si domanda perchè essi desiderino ancora lasciarsi imporre dei precetti simili: permettere ciò significava dimenticare di aver reciso i legami con il mondo.

A questo punto forse alcuni si chiederanno: “Se il credente e morto ai precetti, perchè si conservano ancora il battesimo e la cena del Signore?” La risposta più ovvia e che questi due riti

della chiesa cristiana sono insegnati nel N.T. Non si tratta, tuttavia, di mezzi per ottenere la grazia, per rendere il credente idoneo al regno dei cieli o aiutarlo a guadagnarsi il favore di Dio. Si tratta, , di semplici atti di ubbidienza al Signore che indicano,rispettivamente, l’identificazione con Cristo e il memoriale della sua morte. Non sono leggi da rispettare, bensì privilegi di cui godere.

 

 

 

2:21 Questo versetto è collegato al precedente dal pronome “quali” e va letto di seguito ad esso. In sostanza, Paolo scrive: “Voi non vivete più nel mondo: perche, dunque, sottostate ancora a regole che vi impongono di non toccare, non assaggiare, non

maneggiare?” Strano a dirsi, vi è chi insegna che qui Paolo vieta ai destinatari della lettera di toccare, assaggiare

e maneggiare! Naturalmente si tratta dell’esatto contrario!

E’ bene ricordare che alcuni autorevoli studiosi, come William Kelly, ritengono che l’ordine delle proposizioni di questo versetto debba essere: “Non maneggiare, ne assaggiare e neppure toccare”. Cosi espresso, tale precetto evidenzierebbe la crescente durezza

nella pratica dell’ascetismo.

2:22 Il v. 22 approfondisce la spiegazione. Tutti questi divieti sono stati imposti dall’uomo, come indica l’espressione secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini. E questa l’essenza della fede autentica? Preoccuparsi di carne e bevande anzichè del

Cristo vivente?

SEPARAZIONE DAL MONDO

20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre dei precetti, quali: 21 «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare» 22 (tutte cose destinate a scomparire con l’uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? 23 Quelle cose hanno, è vero, una parvenza di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà e di austerità nel trattare il corpo, ma non hanno alcun valore; servono solo a soddisfare la carne.

Weymouth parafrasa i vv. 20-22 come segue: Se sei morto con Cristo e sei scampato agli elementi del mondo, perchè, come se la tua vita ancora appartenesse al mondo, ti pieghi davanti a precetti come: “Non maneggiare questo”; “Non assaggiare quello”; “Non toccare quell’altro”, a proposito di cose destinate a essere consumate e a perire, ubbidendo a istituzioni e insegnamenti puramente umani?

Ogni cristiano rifiuta di pensare come la gente del mondo, che si dispera e si scoraggia.

1 Corinzi 15:33

 

 I Corinzi non dovevano lasciarsi ingannare. Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi. Paolo allude ai falsi dottori, infiltratisi nella chiesa di Corinto, che negavano la risurrezione. I credenti dovrebbero rendersi conto del fatto che e impossibile frequentare cattive compagnie o ascoltare cattivi insegnamenti senza esserne influenzati. La falsa dottrina esercita un inevitabile effetto negativo sulla vita dell’individuo. I falsi insegnamenti non conducono a santità.

15:34 I Corinzi erano chiamati a essere sobri e a non peccare. Non dovevano lasciarsi ingannare dai falsi insegnamenti. Alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.

L’interpretazione più comune di questo versetto e quella che vede

qui un rimprovero per la presenza, nel mondo, di uomini e donne che non hanno ancora udito il messaggio del vangelo: i credenti dovrebbero vergognarsi di non avere ancora evangelizzato   il mondo intero. Nondimeno, se da un lato ciò può essere vero, crediamo che il significato principale del brano sia un altro e, cioè, che all’interno della comunità di Corinto vi fossero uomini che non avevano conoscenza di Dio. Non si trattava di veri credenti, bensì di lupi travestiti da agnelli e infiltratisi di nascosto fra i membri

dell’assemblea. Era una vergogna che i Corinzi consentissero a costoro di prendere posto insieme ai credenti e di insegnare false dottrine. La negligenza che aveva permesso l’ingresso di persone empie nell’assemblea aveva finito con l’abbassare il livello morale

della congregazione, creando cosi una breccia per l’intrusione di ogni genere di errore.

 

Rifiuta la tentazione di superare il prossimo in possedimenti materiali.

Rifiuta di lasciarti sedurre dai loschi affari del mondo e dal suo amore per la posizione sociale e per la stima , quando diventa potere , orgoglio e vanagloria

La risposta migliore al negativo è il positivo. E’ più facile resistere al negativo se la tua vita è offerta  a Dio.

Cosi, l’uso del tuo tempo, del tuo denaro e dei tuoi talenti sarà saldamente sotto la Signoria di Gesù .

La Parola ci insegna di ridurre ogni pensiero contrario, all’ubbidienza di Cristo

2 Corinzi 10:3 In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti 5 e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo; 6 e siamo pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà completa.

Giovanni 17:15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

1Giovanni 5:4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

5:5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio?

 

IN QUESTA LEZIONE ABBIAMO VISTO LE RISORSE PER VINCERE IL MONDO :

LA CROCE  IL SANGUE DI GESU’

LA PAROLA

LA FEDE

IL NOME DI GESU’

 

LA CARNE ( la propria personalità,il proprio essere )

Il termine ‘carne’ si riferisce all’uomo intero,

al corpo, all’anima, alla ragione e a tutte le sue inerenti facoltà,

Paolo riconobbe che c’èra una battaglia personale contro la sua natura

(Romani 7:14-24).

14 Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato. 15 Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio. 16 Ora, se faccio quello che non voglio, ammetto che la legge è buona; 17 allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me. 18 Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no. 19 Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. 20 Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me. 21 Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. 22 Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l’uomo interiore, 23 ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra. 24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25 Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.

                    LEGGIAMO PRIMA

Romani 7:12 Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono. 13 Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante.

7:14 Fin qui l’apostolo ha descritto un’esperienza della sua vita passata, ossia la crisi spirituale dalla quale è uscito profondamente convinto di peccato grazie al ministero della legge. Ora egli prende in considerazione la sua situazione presente per descrivere

l’esperienza successiva alla nuova nascita, vale a dire il conflitto tra le due nature e l’impossibilita di liberarsi, con le proprie forze, dal potere del peccato persistente in lui. Paolo riconosce che

la legge è spirituale, vale a dire santa e adatta al benessere

spirituale dell’uomo, ma riconosce altresì la propria natura carnale, che non riesce ad avere la meglio sul peccato che si annida in lui.

7:14 : venduto schiavo al peccato.

In altre parole,l’apostolo ha l’impressione di essere

stato venduto come schiavo al peccato che lo domina.

7:15 15 Poiché, ciò che faccio, io non lo capisco: infatti non faccio quello che voglio, ma faccio quello che odio

Ora l’apostolo descrive la lotta che si svolge in un credente che non conosce la verità della sua identificazione con la morte e risurrezione di Cristo.

( UN CREDENTE CHE NON E’ PIENAMENTE NATO DI NUOVO )

 

Si tratta del conflitto tra le due nature presenti nell’individuo

il credente deve sapere che è morto con Cristo e risorto con lui. Deve altresì sapere che, invece di cercare di migliorare la natura carnale, deve inchiodarla alla croce  di Gesù. (Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato; )

Paolo descrive la lotta tra le due nature ammettendo:

7.15 Ciò che faccio, io non lo capisco.

Questa personalità dissociata , faceva fare a Paolo cose

che in realtà non vorrebbe compiere e che detesta. 7:17 in poi

 

NOTA VERSO 17  allora non sono più io che lo faccio, ma è il peccato che abita in me.

7:17 Questo ragionamento induce Paolo a  concludere che il colpevole non e l’uomo nuovo in Cristo, bensì la natura corrotta e peccaminosa che abita in lui. Stiamo pero attenti a non scusare

il nostro comportamento peccaminoso scaricando la colpa sul peccato che abita in noi.  Poichè siamo responsabili

di ciò che facciamo, non dobbiamo trovare scuse.

Qui Paolo sta ricercando l’origine del comportamento peccaminoso, non una scusante.

 

 

7:18 Non vi può essere alcun progresso nella santificazione, finchè non si impara ciò che ha imparato Paolo:

in me, cioè ( nella mia personalità ), non abita

alcun bene.

Una volta imparata questa lezione,

non andiamo più a cercare se vi sia qualcosa di buono nella vecchia natura

 

 

7:20  Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.

Anche in questo caso sia ben chiaro che Paolo non cerca scusanti ne di scaricare le proprie responsabilità; egli si limita ad ammettere di non aver trovato il modo di liberarsi dal potere del peccato che e dentro di lui

 

7:24 Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25 Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Così dunque, io con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.

La parte rimanente del versetto riassume il conflitto tra le due nature prima della liberazione.

1) CON  LA MENTE RINNOVATA (o nuova natura) il credente   

     serve la legge di Dio,

2) MA  CON LA CARNE (O VECCHIA NATURA) serve la legge del  

     peccato.

 E solo nel prossimo capitolo che ci viene spiegata la via della liberazione e della vittoria : PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO

Romani 8 : 1 a 7 Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, 2 perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. 3 Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto; mandando il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato e, a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, 4 affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.

5 Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito. 6 Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e pace; 7 infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; 8 e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio.

9 Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. 10 Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. 11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Il credente deve imparare a opporsi agli aspetti negativi che sono in se stesso.

          E’ DA NOTARE CHE

Sebbene con la nuova nascita il pensiero cambia in molti aspetti della vita privata e delle relazioni interpersonali, non si è ancora perfetti nel pensiero, proprio come non si è ancora perfetti nel comportamento.

Il credente ha conoscenza della mente di Cristo sia attraverso la Sacra Scrittura sia per ispirazione dello Spirito Santo; ciononostante a volte si cade nella trappola del proprio “ IO”,  cioè scegliere di fare affidamento sul proprio modo di pensare.

Questo è spesso negativo, a causa dei modelli di pensiero negativi che vengono assorbiti nella vita per molti anni.

Questi pensieri possono essere negativi

PER SE STESSO,

PER IL TIPO DI PERSONA CHE SI È ,

PER QUANTO PUOI O NON PUOI FARE.

Se il credente si considera una persona fallita, inevitabilmente penserà in maniera negativa in situazioni particolari. Se è così, non potrà camminare con una fede positiva fino a che il suo pensiero non sarà rinnovato. Poiché il credente desidera vivere per fede, deve resistere a tutti quei pensieri che lo accusano per esempio

1) DI NON ESSERE ACCETTATO,

2) DI ESSERE NON AMATO,

3) SENTIRSI RIFIUTATO

4) SENTIRSI FALLITO.

DOBBIAMO FIDARCI DELLA PAROLA PROFETICA

Isaia 43:4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi,

sei stimato e io ti amo,

io do degli uomini al tuo posto,e dei popoli in cambio della tua vita.

Tu sei stato accettato in Cristo Gesù.

Tu sei amato da Dio.

Egli ti ha dato il Suo amore rendendoti Suo figliolo e ti ha  

       colmato del Suo Spirito Santo.

Tu non sei rifiutato, perché non vi è nessuna condanna per coloro   

     che appartengono a Gesù.

Tu non sei una persona fallita, anche se talvolta sbagli.

Tutti a volte falliscono, ma non devi pensare di essere condannato   

        a un continuo fallimento.

Devi imparare a vivere per fede con tutte le risorse di Dio a tua   

        disposizione.

Resisti ai desideri della carne, non permettendo alla tua mente di coltivare pensieri egoistici o presuntuosi.

 

 

 

 

 

 

 

Quando sei consapevole di simili pensieri rifiutali immediatamente nel nome di Gesù :

USA LE RISORSE CHE DIO TI DA :

LA CROCE

LA FEDE

ESSERE ASPERSI DAL SANGUE DI GESU’

LA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO

LA POTENZA DEL NOME DI GESU’

LA POTENZA DELLA PAROLA

la luce disperde le tenebre. Indirizza la tua mente verso la verità e loda Dio per la Sua vittoria dentro te.

IL DIAVOLO : La sua origine , posizione e carattere lo possiamo trovare nel libro di Isaia 14:12 a 15 , e nel libro di Ezechiele 28:12 19 , i due profeti lo descrivono con il nome di Lucifero , tradotto è figlio della luce o figlio dell’aurora , viene descritto come un cherubino perfetto e ricoperto di pietre preziose , la sua posizione era alta : stava presso il trono di Dio , doveva proteggere l’onore di Dio , altri angeli tentavano di rubare il trono di Dio , fu proprio lucifero con miriadi di angeli a ribellarsi contro Dio , cosi furono cacciati dal regno dei cieli e caduti sulla terra , dove satana ha costituito il suo regno : è un principato armato : Efesi 6:12

Principati,

Le Potenze,

I Dominatori Di Questo Mondo Di Tenebre,

Le Forze Spirituali Della Malvagità, Che Sono Nei Luoghi Celesti

                   SATANA POSSIEDE ANCHE

Matteo 24:24

 

I Falsi Cristi ( Falsi Unti )

Falsi profeti

 

NEL NUOVO TESTAMENTO IL DIAVOLO È CHIAMATO :

satana      ( avversario Genesi 3.15 ; 1 Pietro 5:8 )

diavolo     ( calunniatore Apocalisse 12:10;Giobbe 1:9;

                                          Zaccaria 3:1,2 ; Luca 22:31 )

Distruttore ( Apocalisse 9.11)

Serpente antico ( Apocalisse 12:9 )

Tentatore    ( Genesi 22.1 )

Principe di questo mondo  ( Giovanni 12:31 ; 2 Corinzi 4:4 )

Angelo di luce seducente e ingannevole ( 2 Corinzi 11:14 )

Padre della menzogna e omicida ( Giovanni 8:44)

LA SUA OPERA :

1) DISTRUGGERE L’UOMO PERCHE’ E STATO CREATO A

    IMMAGINE DI DIO

2) OPPORSI AL SACRIFICIO DELLA CROCE : NON VUOLE CHE   

    L’UOMO CAMBI, VUOLE CHE L’UOMO VIVA NEL PECCATO

3) DISTRUGGERE LA CHIESA : COLONNA DELLA VERITA’

IL NEMICO TENTA di bombardare la mente di ogni cristiano, ma lo scudo della fede che Dio ti ha dato può spegnere tutti i dardi infuocati del maligno.

Efesi 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno

Il nemico vuole indebolire la tua fede nella Parola di Dio

         perché nella Parola c’è potenza :

Nel nome di Gesù si riducono i pensieri ad ubbidienza alla Parola

                                                                           2 Corinzi 10:4 a 6

Nel nome di Gesù c’è guarigione,                     Atti 3:16

Nel nome di Gesù si cacciano i demoni,           Matteo 10:1

Nel nome di Gesù si calpestano i demoni ( serpenti e scorpioni )

Nel nome di Gesù si cammina su tutta la potenza di satana

                                                                          Luca 10:19

                   SATANA HA PAURA DI QUESTO

satana vuole  incoraggiarti a concentrare i tuoi pensieri su lui. Se egli riesce a persuaderti a credere nel tuo proprio modo di pensare, tu agirai secondo le tue proprie forze e non secondo le soprannaturali promesse di Dio. Il diavolo vuole che tu agisca indipendentemente da Dio. Questo è il modo in cui attaccò Gesù nel deserto. Gli suggerì di trasformare le pietre in pane per soddisfare la Sua fame. Ma Suo Padre non Gli aveva detto di agire così.

Matteo 4:1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio“».

Obbedire a satana avrebbe significato agire indipendentemente dalla volontà e dalle istruzioni del Padre Suo. Qualsiasi azione di questo genere è peccaminosa.

Se Gesù avesse ceduto a questa tentazione Egli sarebbe divenuto imperfetto e non avrebbe potuto essere il nostro Salvatore. Gesù ha sempre rifiutato di agire indipendentemente dal Padre.

Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno».

Giovanni 14:10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

 

Giovanni 14:11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Il diavolo cercherà sempre di sedurti incoraggiando la tua condizione terrena e attizzando la tua vita carnale.

Egli non annunzia la sua presenza, ma preferisce operare in modo subdolo, nascosto. Spesso il suo attacco è sotto forma di un pensiero seducente o negativo. Ma se il cristiano lo accetta, satana farà seguire al primo un altro pensiero negativo e quindi un altro ancora. Rifiuta di accogliere il primo pensiero negativo ogni volta che il nemico attacca.

Genesi 4:7 Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo

Galati 5:16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.

Giacomo 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

1 Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo

INDOSSA LA COMPLETA ARMATURA DI DIO

NESSUNA CONFUSIONE :

Sappiamo che il diavolo si traveste da angelo di luce per mettere confusione

 

2 Corinzi 4:3 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesù; 6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

 

 2 Corinzi 11:14  Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. 15 Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere.

1 Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni,

Per dottrine di demoni si intende che : falsi profeti guidati da spiriti seduttori e demòni, cambieranno la parola nella sua potenza

             ALCUNI ESEMPI

1) LA IPERGRAZIA : LA LIBERTA’ IN CRISTO

Sostengono che il cristiano salvato per grazia vive nella libertà, quindi può fare tutto, anche peccare , perché poi la ipergrazia

( sopra la grazia ) da loro la garanzia del perdono   

Ma la Bibbia dice che lo Spirito Santo ci rivela i peccati e che (ovviamente dopo la conversione) dobbiamo fuggire i peccati e cercare la santificazione:

Giovanni 16:8  Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 

 

 

Ebrei 12:14 Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; – 

 

La Bibbia dice : 1 Giovanni 1:5 a 10

5 Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. 6 Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. 7 Ma se camminiamo nella luce, com’egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

 

1Giovanni 3:8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.

 

1 PIETRO 2:11  Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l’assalto contro l’anima, 12 avendo una buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà.

 

 

 

2) LA CESSAZIONE :

I MIRACOLI

IL BATTESIMO DELLO SPIRITO SANTO

I DONI DELLO SPIRITO SANTO

I MINISTERI ECC

    SONO CESSATI AL TEMPO DEGLI APOSTOLI ……

 

      LA DOTTRINA DEI CESSAZIONISTI

 

PERCHÉ SONO FINITI I MIRACOLI? Dio ci fornisce due ragioni essenziali per le quali i miracoli sono cessati:

  1. PERCHÉ ESSI ERANO PARZIALI E INCOMPLETI: ad ogni uomo ispirato fu data soltanto una parte della rivelazione divina, ma la Bibbia completa è TUTTA LA VERITÀ: “poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito” (1Corinzi 13:9-10);

 

  1. PERCHÉ ESSI ERANO TEMPORANEI E NON PERMANENTI: tutti i miracoli furono temporanei (Lazzaro, risuscitato da Gesù, tornò poi a morire), ma la Bibbia è PERMANENTE: “la Parola del Signore rimane in eterno” (1Pietro 1:25).

 

 

 

  1. I MIRACOLI FURONO SCRITTI NELLA BIBBIA, AFFINCHÉ GLI UOMINI POTESSERO CREDERE CHE GESÙ CRISTO È IL FIGLIO DI DIO. (Giovanni 20:30-31). L’apostolo Giovanni spiega che i miracoli di Gesù furono scritti nella Bibbia, affinché gli uomini potessero credere che Egli è il Figlio di Dio: “Or Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; ma questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel Suo nome”

Apostoli e profeti furono uomini impiegati da Dio temporaneamente, ai quali fu dato il potere di operare miracoli. Essi furono impiegati temporaneamente perché il loro compito era di far conoscere la volontà di Dio e di scrivere la Bibbia; perché  il piano di Dio era la Bibbia.

IL COMPLETAMENTO DELLE SACRE SCRITTURE COMPORTÒ LA CESSAZIONE DEI DONI MIRACOLOSI.

 In 1Corinzi 13:8-10, l’apostolo Paolo spiegò che il tempo dei doni miracolosi sarebbe cessato: “L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito”

 

                  MA LEGGIAMO TUTTO IL CONTESTO

LA PAROLA CI DICE CHE I MIRACOLI I DONI LE PROMESSE DI DIO  CONTINUANO FINO AL RITORNO DI CRISTO

1Corinzi 13:8 a 13

 8 L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; 9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.

13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.

Alcuni esprimono preoccupazione perché non sono sicuri se particolari pensieri siano da Dio, dal nemico o dall’io. A questo proposito la Bibbia deve essere la tua pietra di paragone. Tu puoi con estrema sicurezza rifiutare qualsiasi cosa che non sia conforme al’ insegnamento della Parola di Dio, non importa quanto ragio-nevole o attraente possa sembrare il pensiero.

Un buon esempio può essere l’ affermazione secondo la quale tutti andranno in cielo quando moriranno. Molta gente mondana lo crede, ma pensare così è anche una tentazione carnale per il cristiano,

specialmente in relazione alle persone che conosce e ama. Il diavolo incoraggia un tal modo di pensare perché non è vero ed è nettamente in contrasto con ciò che Gesù e l’intera rivelazione del Nuovo Testamento dicono al riguardo. Gesù afferma:

(Giovanni 3:18).  “Chi crede in lui (Figlio di Dio) non è giudicato, chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”  

Egli dice ciò , subito dopo aver affermato chiaramente di non essere venuto per condannare ma per salvare. Nel Suo amore, Dio il Padre ci ha provveduto un Salvatore. Ma rifiutare il Salvatore significa rifiutare la salvezza che Egli offre. Gesù asserisce chiaramente che coloro che non sono con Lui sono contro di Lui. Non è possibile rimanere neutrali, non esiste alcun compromesso con la verità.

La fede è minata da atteggiamenti risentiti e amareggiati verso gli altri, in special modo verso coloro che hanno causato ferite. Questo è il motivo per cui Gesù disse:

(Marco 11:25). “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe”. Se non perdoni gli altri, Dio non perdonerà te. E se non hai perdonato non puoi avere fiducia davanti a un Dio Santo, anche se Egli è il Padre tuo. Il nemico cercherà di convincerti che sei giustificato nel tuo atteggiamento. Tu avevi ragione. Sono gli altri che devono scusarsi. Tu dovresti sentirti spiacente per il modo col quale sei stato trattato. Puoi riconoscere facilmente che simili atteggiamenti sono direttamente in contrasto con l’insegnamento di Gesù a perdonare. Non date, quindi, ascolto a ogni pensiero che è in contrasto con la Sua volontà.

RIEMPIRE LA MENTE

LA MIGLIORE DIFESA È L’ATTACCO. Se la mente è riempita con le verità della Parola di Dio, non assimilerà le influenze negative di cui abbiamo parlato. La conoscenza della Bibbia, del Nuovo Testamento in particolare, ti metterà in grado di discernere se una cosa è giusta o sbagliata.

Ebrei 5:14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

Filippesi 4:8 Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.

Anche lo Spirito Santo aiuta in questo, persino quando sei nell’igno-ranza su quanto insegnano le Scritture su un particolare argomento. Vi saranno occasioni in cui sentirai che qualcosa non è giusto, anche se non ne conosci il perché. Presta ascolto attentamente agli avvertimenti dello Spirito Santo. Egli ti guiderà in tutta la verità: Egli prenderà ciò che appartiene a Gesù e te lo renderà noto.

Giovanni 16:12 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; 13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. 15 Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.

Ricordati, i pensieri di Dio sono più alti dei nostri pensieri. Egli prende in considerazione la dimensione spirituale di ogni situazione.

Isaia 55:7 Lasci l’empio la sua via

e l’uomo iniquo i suoi pensieri;

si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui,

al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

8 «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

né le vostre vie sono le mie vie»,dice il SIGNORE.

9 «Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così sono le mie vie più alte delle vostre vie,

e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.

 Egli è soprannaturale; la Sua potenza è più grande di quella naturale. Gesù insegnò ai Suoi discepoli a pensare spiritualmente, a prendere in considerazione le risorse soprannaturali a loro disposizione.

Un esempio evidente di ciò è il miracolo della moltiplicazione dei pani per cinquemila persone. Quando Gesù disse ai discepoli di dar da mangiare alla folla, essi guardarono alla situazione con gli occhi naturali della ragione e pensarono che il compito fosse assurdo. Ma Gesù sapeva che cosa avrebbe fatto per soddisfare la necessità di quelle persone perché guardava con occhi spirituali. Egli tenne conto della soprannaturale potenza di Dio. Egli pensava con un atteggiamento di fede.

Matteo 14:15 Facendosi sera, i suoi discepoli si avvicinarono a lui e gli dissero: «Il luogo è deserto e l’ora è già passata; lascia dunque andare la folla nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16 Ma Gesù disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!» 17 Essi gli risposero: «Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». 18 Egli disse: «Portatemeli qua». 19 Dopo aver ordinato alla folla di accomodarsi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla. 20 Tutti mangiarono e furono sazi; e si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. 21 E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne e ai bambini.

Dio non vuole che tu sia un essere irrazionale. Egli ti ha creato con la capacità di ragionare.

Egli vuole espandere il tuo pensiero, non ridurlo. Vuole che tu pensi in termini soprannaturali, non naturali, che tu tenga in considerazione ciò che Dio può fare mediante lo Spirito Santo quando la tua fede è riposta in Lui.

Ai primi discepoli di Gesù non fu facile fare i necessari cambiamenti nel loro modo di pensare; anche per te non sarà sempre facile. Operare tali cambiamenti diventa essenziale per vivere nella fede, lottando contro la tentazione di limitare Dio con il tuo pensiero naturale.

IL PENSIERO NATURALE TI SCONFIGGERÀ.

IL PENSIERO SOPRANNATURALE TI INDICHERÀ LA VITTORIA.

In molte situazioni dovrai decidere se credere nella rivelazione della Parola di Dio, oppure al tuo pensiero.

Accetterai ciò che il Signore dice o presterai fede agli atteggiamenti pieni di dubbio della tua propria mente?

Ascolterai Dio o gli uomini?

Crederai alla verità o ti lascerai attrarre dagli inganni del nemico?

Come uomo e donna di fede credi in Dio, non in te stesso o nel mondo o nel diavolo, ma in Gesù!

La tua chiave per una vita vittoriosa: Resisti ai pensieri negativi che ostacolano la fede; riempi la tua mente con le verità positive della Parola di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VITTORIA NELL’ANIMA : EMOZIONI E SENTIMENTI

Giovanni 16:20 «In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia»

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Con il termine sentimento

(derivato dal latino sentire, percepire con i sensi) si intende una condizione affettiva che dura più a lungo delle emozioni e che ha una minore incisività rispetto alle passioni.

 

NOTA : Per sentimento genericamente si indica ogni forma di affetto: sia quella soggettiva, cioè riguardante l’interiorità della propria individuale affettività, sia quella rivolta al mondo esterno.

Dalla Parola del Signore non riceviamo l’invito a reprimere le nostre emozioni e i nostri sentimenti, ma piuttosto a gestirli in modo tale da rivelare che il nostro cuore non è più “insanabilinente maligno”, perché in Cristo è stato rinnovato e trasformato. Cristo stesso, come uomo, ha provato emozioni e sentimenti:

La compassione (Matteo 9:36; 14:14);

La pietà (Matteo 15:32; Marco 1:41; Luca 7:13);

L’amore (Marco 10:21; Giovanni 15:9, 12; 11:5, 36); 

L’indignazione (Marco 10:14; 3:5a);

La tristezza (Marco 3:5b; Matteo 26:37; Giovanni 11:35);

Il turbamento (Giovanni 11:33,38); 

Lo spavento (Marco 14:33);  

L’angoscia (Matteo 26:38; Marco 14:33-34; Luca 22:44).

Il discorso sui sentimenti e sulle emozioni è molto più profondo di quanto si creda, soprattutto per un credente. Egli infatti vive in una doppia sfera esistenziale: sia terrena che spirituale, e quasi sempre queste due sfere sono in opposizione fra loro,

(Galati 5:17). “perché la carne ( la personalità ) ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste”

Le emozioni sono una componente vitale della personalità umana. Possono diventare potenti elementi di motivazione, sia in positivo sia in negativo. E, a seconda della loro natura, ci rendono felici, tristi, timorosi o gioiosi.

Le emozioni «positive» possono determinare una sensazione di soddisfazione e benessere;

le emozioni «negative» tendono a provocare dolore e angoscia. Se le prime riescono a favorire la salute mentale, un’esposizione prolungata alle seconde rischia di provocare problemi di origine comportamentale e relazionale. In definitiva, le emozioni hanno un ruolo di primo piano per la qualità del nostro equilibrio complessivo. Dio vuole che noi sperimentiamo gli effetti di quelle positive; purtroppo, a motivo del peccato, spesso subiamo invece le conseguenze di quelle di segno opposto.

 

Quando la fede si basa sull’emotività, è una fede a rischio, perché i suoi fondamenti sono deboli e con scarsa sostanza.
Nella vita cristiana non c’è niente che possa sostituire lo studio diligente e sistematico della Scrittura per crescere e fortificarci in Dio.

Le emozioni sono importanti, ma non possono costituire la norma per il nostro cammino spirituale.

 

 

 

 

 

La fede ha bisogno di sostanza e questa sostanza la si trova nella Parola di Dio e nella potenza dello Spirito Santo, Con questo si nega l’importanza della nostra vita emotiva, ma le emozioni e i sentimenti alla conversione devono essere nati di nuovo arresi a Dio e santificati da Dio

 

1Tessalonicesi 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo

 

 

La via della vittoria: L’amore di Dio non dipende dai sentimenti. Egli vuole che tu viva nella potenza dello Spirito Santo piuttosto che controllato dalle tue emozioni.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: (1 Giovanni 4:18).  Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura

E’ possibile innalzare la mente al di sopra dello Spirito vivendo secondo il proprio pensiero razionale invece che mediante la rivela-zione della verità della Parola di Dio. Similmente puoi ascoltare i tuoi propri sentimenti anziché la voce di Dio. Tutti sono emotivi perché tutti hanno emozioni. Dio ci ha creati con la capacità di avere emozioni e sentimenti .

Il Signore vuole che tu abbia una mente sana , ripiena dei suoi pensieri . Dio vuole anche che tu sia emozionalmente sano . Così la mente non deve guidare il tuo  spirito , non devi permettere ai tuoi sentimenti di dominarti o di guidarti.

 

 

 

 

VITTORIA NELL’ ANIMA

La via della vittoria: Nè la razionalità né i sentimenti sono la verità. Gesù è la via , la verità,la vita Se credi a ciò che Egli dice riceverai libertà nella tua anima, nella tua mente e nelle tue emozioni.

 

La tua vittoria basata sulla Bibbia:

Giovanni 8:31-32). Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli ,conoscerete la verità e la verità vi farà liberi .

 

 

 

MENTE ED EMOZIONI

LE emozioni sono molto influenzate dalla mente. Pensieri negativi creano  sentimenti negativi, che a loro volta portano ad azioni negative .

ATTEGGIAMENTI NEGATIVI si rivolgono verso sé stessi, verso altri o verso situazioni.

SENTIMENTI NEGATIVI verso sé stessi, verso altri o a determinate situazioni.

AZIONI NEGATIVE guidate da paura, da indegnità, da scarsa stima di sé stessi, da mancanza di fiducia. Critica, rabbia o gelosia verso gli altri. Atteggiamento rassegnazione verso i problemi.

ATTEGGIAMENTI POSITIVI circa sé stessi, altri o situazioni per mezzo della fede nella Parola.

SENTIMENTI POSITIVI Fiducia per mezzo della fede nel Signore. Compassione. Altruismo. Affrontare i problemi con fede.

AZIONI POSITIVE Coraggio nella fede. Incoraggiamento, perdono, manifestazioni dell’amore di Dio. Affrontare i problemi nel nome di Gesù.

Chiedi a te stesso: I miei sentimenti sono in accordo con la Parola di Dio? Sono condizionati dalla verità o mi sono ingannato?

“Il cuore è ingannevole più d’ ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia 17:9).

Il cuore è la sede delle emozioni ed è qui che i cristiani possono essere ingannati, a meno che stiano attenti.

Possono essere ingannati: Credendo che sentimenti negativi siano la verità, persino quando leggono la Bibbia.

Possono essere ingannati: Credendo a sentimenti positivi che sono una reazione emotiva agli eventi. Tali reazioni conducono facilmente a irrealtà.

Un atteggiamento entusiastico non è necessariamente un atteggiamento di fede.

 

Ovviamente i sentimenti negativi sono in contrasto

con l’amore,

con la gioia

e con la pace di Dio.

Ma questi sentimenti sopra citati se diventano religiosi cioè rilegati in riti e cerimonie  , possono sembrare buoni ma non sostituiscono l’opera genuina dello Spirito Santo nel cuore e nella vita del credente. La gente spesso si sbaglia sulle esperienze dell’anima, considerando, per esempio, estatiche esperienze nell’ascolto della musica o a teatro, come esperienze spirituali genuine.

Molti non credenti, anche coloro che si oppongono più feroce-mente alla fede cristiana, hanno tali esperienze. Esse sono esperienze di emozioni, non dello Spirito Santo.

NOTA Ci possono essere casi di  persone che ricevono la “ salvezza “ dalle proprie emozioni e non dall’opera dello Spirito Santo , poi l’entusiasmo passa e non rimane niente , ma la vera e genuina salvezza è persuasione e certezza .

Romani 8:38-39, “Poiché io son persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potestà, né altezza, né profondità, né alcunaltra creatura potranno separarci dallamore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.” Niente può divider il figlio di Dio dal Padre.

La spiritualità genuina è quella originata dallo Spirito di Dio.

Viene da Dio, non dalle emozioni dell’anima.

Il benessere emozionale  ed esperienze sentimentali dell’anima, per quanto piacevoli, non sostituiscono la vera opera di Dio. Non è un’esagerazione affermare che alcune forme di adorazione mirano direttamente alle emozioni dell’anima, a far sentire bene la gente.

E’ possibile lodare Dio con un tipo di lode euforica che non tocca necessariamente lo spirito, ma fa solo sentire meglio la gente per un breve periodo di tempo. La genuina lode nello Spirito conduce a un incontro con Dio che lascia il segno nell’adoratore. Egli sa che si è incontrato con il Signore e qualcosa è successo nel suo spirito come conseguenza. Gesù disse: (Giovanni 4:24) “Dio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità”

          Non nelle emozioni; in spirito e verità”

Ciò che è generato nello spirito umano può riguardare le emozioni; ma raramente ciò che è generato nelle emozioni riguarda

lo Spirito Santo .

NOTA : IL canto , la preghiera , l’adorazione , la lode se non sono guidate dallo Spirito Santo , sono solo momenti di emozione e non di benedizione ,

 

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.     Nota: IMPULSO : spingere innanzi

Efesi 5: 18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore

 

Giuda 1:20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo,

 

Efesi 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi

 

Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.

 

 

IL GIUSTO TIPO DI MINISTERO E DI MINISTRI DI DIO

Molti ministri oggi popolari, mirano all’ anima più che allo spirito. Coloro i quali ricevono un tale ministero a beneficio dei loro sentimenti, ricevono un tipo di ministero sbagliato.

Scherzare con i sentimenti delle persone significa soltanto conformarle su un modello di comportamento che conduce  al fallimento spirituale, alla sconfitta o a qualche forma di schiavitù della paura e dell’insicurezza.

Dio non vuole un amore sentimentale :

 

Giovanni 21:15 Quand’ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.

 

Servire i sentimenti incoraggia la persona a persistere in una vita spirituale basata sui sentimenti. Se vuoi costruire una fede genuina nella vita delle persone e aiutarle a sperimentare vittorie personali, devi insegnare loro:

A camminare per lo Spirito, non nelle vie delle emozioni dell’anima:

A dipendere dalla Parola di Dio piuttosto che dai propri sentimenti.

La verità che rende libero il credente. È la verità di  quello che Gesù ha fatto per lui,Egli è un figliolo di Dio, una nuova creatura, accettata, perdonata, amata. Sentimenti negativi e il rimanere ancorati alle passate esperienze inducono il credente emotivo a rinnegare la verità. Ciò che Gesù gli ha promesso. Il ministero rivolto all’anima converge verso l’ io, non verso la ricca eredità che appartiene a ogni credente.

LA VERITA’ TI MANTIENE LIBERO

Ricevere il dono dello Spirito Santo significa ricevere la Sua potenza e il Suo amore per una vita dinamica di discepolato. Il cristiano che è nato di nuovo e ha ricevuto lo Spirito Santo può rallegrarsi in molte verità. Sin dal primo giorno della tua nuova nascita: Sei perdonato per tutti i peccati della tua vita passata. Sei un figliolo di Dio. Sei approvato dal tuo Padre celeste. Appartieni a Dio. Hai vita eterna. Hai ricevuto il dono del Regno di Dio. Sei una nuova creatura. Le cose vecchie sono passate; sono diventate nuove. Non sei più sotto la schiavitù del maligno. Dio vive in te per mezzo dello Spirito Santo. Sei stato identificato in Cristo Gesù. Ogni benedizione spirituale in cielo è già tua in Cristo. Hai ricevuto la pienezza di vita. Ti è stata data ogni cosa necessaria alla vita e alla devozione. Il Signore promette di far fronte alle tue necessità mediante le gloriose ricchezze che hai in Cristo Gesù.

Per il resto della tua vita devi vivere nella verità dell’eredità che hai ricevuto nel giorno che hai creduto in Gesù. Sono queste verità che ti permettono di vivere nella libertà e nella fede, non nella schiavitù dei tuoi sentimenti o delle tue paure.

La tua chiave per una vita vittoriosa: Credi a ciò che la Parola ti dice su te stesso, non al tuo raziocinio o ai tuoi sentimenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA VERA ADORAZIONE NELLO SPIRITO SANTO

 

Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.

Efesi 5: 18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore

 

Giuda 1:20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo,

 

Efesi 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi

 

Romani 8:26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.

Vediamo in questi versetti , specialmente la lettera

ai Romani 8:26 , che lo Spirito Santo ci insegna la lode , l’adorazione e la preghiera , quindi , non dobbiamo usare i sentimenti e le emozioni , emotività, euforia come strumenti per essere benedetti, ma  adorare nello Spirito Santo , ed è solo allora che i nostri sentimenti ed emozioni , toccate dallo Spirito Santo sono benedetti ,  quindi non emozione ma benedizione .

 

ESAMINIAMO LA DUE FACCE DELLA LODE :

ESTATICA E SPIRITUALE

 

Prima vediamo cosa si intende per adorazione

L’ adorazione introduce il credente alla presenza di Dio in un modo speciale ( Salmo 63: 4,5) ,

 

è la risposta naturale di chi realizza la Sua santità

( Esodo 34: 6 a 8 ). 6 Il SIGNORE passò davanti a lui, e gridò: «Il SIGNORE! il SIGNORE! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà, 7 che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole per innocente; che punisce l’iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!» 8 Mosè subito s’inchinò fino a terra e adorò.

 

Confronta Salmo 100

 

Quando offriamo al Signore la nostra adorazione abbiamo un senso più profondo della nostra relazione con Lui, riconosciamo il privilegio di essere suoi figli e nello stesso tempo rinnoviamo il desiderio di vivere secondo la Sua volontà.

 

     LA LODE E ADORAZIONE ESTATICA

 

Come abbiamo

già osservato, il Signore Gesù richiede che i veri adoratori adorino

Dio «in spirito e verità». Essendo dunque caratterizzata dal concetto

di «verità», la vera adorazione deve essere, secondo questa affermazione, corretta ed anche comprensibile, ossia razionale. Paolo ribadisce questo punto quando insegna che i cristiani preghino e cantino usando la loro intelligenza (I Corinzi 14:15). La mente consapevole e sana è l’organo più vitale e importante nell’adorazione.

 

(I Corinzi 14:15 A 19 ). 15 Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza. 16 Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? 17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l’altro non è edificato. 18 Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi; 19 ma nella chiesa preferisco dire cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.

  1. 14 perché, se io prego in altra lingua, il mio spirito ben prega, ma la mia mente rimane infruttuosa.

Paolo qui parla di pregare in un’altra lingua. Dice poi che lo spirito ben prega. Cioè, questa persona forma una preghiera ricca nel suo cuore a Dio. Poi, prega ad alta voce, ma in una lingua che gli altri non capiscono. L’impegno che ha fatto nella sua mente nel formulare quella preghiera non edifica nessuno. E perciò, la sua mente rimane infruttuosa

 

v.15 Che si deve dunque fare? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con la mente; canterò con lo spirito, ma canterò anche con la mente.

Qui Paolo dichiara che bisogna pregare con lo spirito, ma anche con la mente, cantare con lo spirito, ma anche con la mente. Non devi solo pregare con il cuore a Dio, dicendo delle cose nella preghiera, ma bisogna usare anche la mente, e considerare quale lingua le persone intorno a te comprendono. Se tu preghi o canti in un’altra lingua, e gli altri non capiscono quella lingua, non serve a nulla. Perciò, bisogna usare la testa, e scegliere la lingua che gli altri capiscono quando si prega o si canta o si parla in Chiesa.

L’adorazione estatica è, invece, qualcosa di completamente

diverso. Innanzi tutto, ha lo scopo di stimolare le emozioni

al fine di creare uno stato emotivo esaltato e contraffatto.

NOTA : L’adorazione estatica è qualcosa che si realizza quando lo scopo che si vuole raggiungere è ottenere una sensazione emotiva di felicità, di trasporto, a volte anche di gran entusiasmo, il tutto al fine di sperimentare un senso della presenza di Dio mediante la funzionalità degli elementi terreni e fisici dell’adorazione, quali il movimento e la musica.

In certi gruppi carismatiche si cerca molto attivamente di ottenere

questo stato emotivo mediante l’attenta manipolazione del dell’adorazione al fine di condurre piano, piano i presenti ad

uno stato di elevata emotività e, spesso, addirittura ad uno stato leggermente ipnotico.  si vuole creare un impatto emotivo sulle persone,  si vuole  comunque aggirare la razionalità della mente come dice Paolo nei versetti sopra citati  e stimolare le emozioni,

questo produrrà un certo effetto sugli adoratori; in seguito, dopo

aver mantenuto questo andamento per un po’ al fine di conservare

questo stato emotivo, la musica, e il volume alto, l’incitamento pressante del conduttore ,  fanno si che le persone sfruttano al massimo i loro sentimenti per l’adorazione.

Ma ogni tentativo di avere un impatto diretto sull’anima

mediante l’uso della musica, o di altri strumenti o tecniche,

conduce ad un’adorazione di natura estatica. ( umana )

 

Queste tecniche che favoriscono l’estasi , non permettono una genuina conversione

 

 

 

 

 

 

 

Nell’Antico Testamento, viene dato ampio spazio al servizio della lode accompagnato dal canto e dagli strumenti musicali, (1Cronache 23:5 quattromila siano portinai, e quattromila celebrino il SIGNORE con gli strumenti che io ho fatti per celebrarlo».

 

 

(1Cronache 25: 6 e 7).6 Tutti questi erano sotto la direzione dei loro padri per il canto della casa del SIGNORE, e avevano cembali, saltèri e cetre per il servizio della casa di Dio. Erano sotto la direzione del re, di Asaf, di Iedutun e di Eman. 7 Il loro numero, compresi i loro fratelli istruiti nel canto in onore del SIGNORE, tutti quelli cioè che erano esperti in questo, era duecentottantotto. 8 Tirarono a sorte il loro ordine di servizio, tanto i piccoli quanto i grandi, tanto i maestri quanto gli allievi.

 

(2Cronache 20:21/23).

 21 E dopo aver tenuto consiglio con il popolo, stabilì dei cantori che, vestiti dei paramenti sacri, cantassero le lodi del SIGNORE e, camminando alla testa dell’esercito, dicessero: «Celebrate il SIGNORE, perché la sua bontà dura in eterno!»

22 Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti. 23 I figli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quand’ebbero annientato gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda.

 

 

 

Qualsiasi cosa che si prefigge, il servizio al Signore deve avere solo un unico “scopo”, quello di dare la gloria a Dio!

 

 

 

 

       L’ADORAZIONE SPIRITUALE E RAZIONALE

         GUIDATA DALLO SPIRITO SANTO

L’adorazione spirituale e razionale, invece, non tenta di manipolare

le nostre emozioni mediante metodi umani; deriva

piuttosto dalla gioia del sincero apprezzamento spirituale e razionale del Signore, delle sue parole e delle grandi dottrine della fede.

il Signore permette l’utilizzo della musica e dell’accompagnamento

strumentale, ma questo non deve essere utilizzato deliberatamente

al fine di manipolare le emozioni. Le emozioni nell’adorazione

dovrebbero essere la nostra risposta a ciò che comprendiamo

con la mente e che, di conseguenza, apprezziamo

Molti inni toccano i nostri cuori a causa del loro profondo legame col

ricordo e con la gioia della salvezza, e questo è buono e gradito a

Dio. Per questo motivo ci sono certe melodie che, unite a testi preziosi, hanno acquisito un grande valore agli occhi dei credenti.

Le nostre emozioni possono considerarsi davvero spirituali e

legittime solo quando sono suscitate in noi da pensieri razionali e spirituali sulla verità biblica, da pensieri che aprono i nostri occhi davanti gloria della persona del Signore Gesù e della sua

opera.

Le emozioni alimentate da una musica trascinante o sentimentale sono certo sensazioni piacevoli a livello umano, ma non sono espressione dell’adorazione «in spirito e verità». Lo stesso vale per qualsiasi sentimento generato artificialmente.

Ad esempio, se un predicatore induce alle lacrime i credenti mediante l’uso di storie “strappa lacrime”, il pentimento

e il senso del bisogno di Dio non saranno altro che un’emozione

di breve durata.

Se, invece, le persone capiscono il proprio bisogno attraverso l’ascolto della Parola unta dallo Spirito Santo è di certo sufficientemente toccante! la convinzione e il pentimento saranno genuini e duraturi.

La musica non può realmente toccare l’anima.

 L’adorazione vera ha inizio nella mente. Se l’esperienza che si ricerca evita la riflessione e il pensiero non può essere vera adorazione. Se il culto spirituale è sopraffatto da elementi quali l’esecuzione brillante o commovente da parte di un gruppo musicale o di una corale, il culto viene contraffatto

Paolo definisce il fine dell’adorazione rispetto alla chiesa con

queste parole: «Si faccia ogni cosa per l’edificazione»

(I Corinzi 14:26). Se preso alla lettera, il termine «edificazione» si riferisce alla costruzione di un immobile, ma Paolo lo usa sempre  per indicare l’elevazione della comprensione. Questo significa che ogni parte del culto cristiano deve essere capita e assimilata per poter essere utile per l’edificazione.

Un credente non è mosso spiritualmente dalla melodia,

dalla scenografia e da ciò che appare bello a vedersi,

bensì da ciò che comprende.

È con la nostra mente che apprezziamo

il Signore, i suoi atti potenti e le gloriose dottrine della sua

Parola. Sia che gli offriamo la nostra adorazione sia che riceviamo

la sua verità, è la nostra mente che deve essere attiva ed edificata.

Le emozioni devono essere suscitate in noi da ciò che viene riconosciuto e appreso dalla mente, e non dal potere diretto della musica, del ritmo, della coreografia o dei movimenti corporei.

                          NOTA

La musica è un dono meraviglioso del Signore, ma non deve mai o soffocare l’adorazione offerta in spirito e verità.

 

 

John Wesley, nelle sue direttive per il canto , nel 1781. Egli scrive:

«Soprattutto, cantate spiritualmente. Tenete lo sguardo rivolto

a Dio in ogni parola che cantate. Che il vostro scopo sia di piacere

a lui più che di compiacere a voi stessi o a qualsiasi altra creatura.

Prestate estrema attenzione al senso delle parole che pronunciate

e fate attenzione che il vostro cuore non sia trasportato e distratto

dal suono. Offritelo piuttosto a Dio, continuamente, così il vostro

canto sarà tale che il Signore lo approverà al presente e, al suo

ritorno, vi ricompenserà».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CONTINUA : LA VITTORIA SULLE EMOZIONI E SENTIMENTI

 

DISTINZIONE TRA SACRO E MONDANO  ( PROFANO )

 

«Ma che cos’è precisamente la mondanità?»

            UNO STILE DI VITA CORROTTO

Uno stile musicale, o uno strumento è forse da ritenersi inadatto all’adorazione semplicemente perché è costruito da persone del mondo ?

Non è adatto all’adorazione «in spirito e verità» se è usato da persone non cristiane che promuovono una mentalità che si oppone a Dio e alla sua legge morale.

Quindi lo strumento musicale acquistato in un negozio deve essere suonato da credenti che con altri credenti lodano DIO

Nota : sia la lode che la preghiera è una esclusiva dei credenti

 

Ebrei 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome .

NOTA ( GLI ANGELI LODANO DIO MA NON LO POSSONO PREGARE )

Essere “mondano” significa trattare le verità bibliche e tutto ciò

che è sacro con irriverenza, così da  corromperle.

DOMANDA

La musica classica e la musica moderna è sacra o profana?

Non è questo il punto! Anche se può essere musica molto bella, ciò che conta è che non abbia origini di violenza e che  promuova o sia associata ad un messaggio o a insegnamenti  contrari a alla parola di Dio e alla sua legge morale.

Fino agli anni Settanta, la maggior parte degli evangelici riteneva che la chiesa si doveva separare dal mondo ( mondanità , modo di vivere peccaminoso e corrotto ) .

In quegli anni l’adorazione spirituale non doveva mai, mescolata e contaminata con ciò che era reputato “mondano”, Gli evangelici erano convinti che Dio ne sarebbe stato offeso e credevano che il peccatore perduto non poteva essere chiamato fuori dal mondo mediante la testimonianza di una chiesa che ne avesse adottato lo stile di vita

In pratica, si giudicava che integrare il culto spirituale

( adorazione in spirito e verità ) con ciò che proveniva da una cultura che promuoveva, ad esempio, il sesso libero,

l’uso delle droghe , l’alcol, il denaro , non solo sarebbe stato inappropriato, ma anche e soprattutto peccaminoso.

Infatti la Parola Profetica di Dio ci insegna a discernere il sacro dal profano :

Ezechiele 22:24 «Figlio d’uomo, di’ a Gerusalemme: “Tu sei una terra che non è stata purificata, che non è stata bagnata di pioggia in un giorno d’ira”. 25 In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro.

 

Ezechiele 42:20 Misurò dai quattro lati il muro che formava il recinto: tutto intorno la lunghezza era di cinquecento, e la larghezza di cinquecento; il muro faceva la separazione fra il sacro e il profano.

 

1 cubito era di cm 58,4 = 292 metri il distacco tra il sacro e il 

                                                                profano

292 METRI X 4 LATI

 

I 4 lati del  recinto erano di metri 1168

Ezechiele 44:23 Insegneranno al mio popolo a distinguere fra il sacro e il profano, e gli faranno conoscere la differenza tra ciò che è impuro e ciò che è puro.

Abbiamo letto in Ebrei che la lode è un sacrificio , un’offerta a Dio

Ebrei 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome

 

Nel Vecchio Testamento il sacrificio e l’offerta dovevano essere perfetti, senza difetto ( non contaminati )

 

La Lode come sacrificio e come offerta deve essere perfetta, santa non contaminata 

  1. Se scriviamo un testo di lode con parole bibliche , il testo è santo , se poi si canta con una musica che ha origini corrotte , il cantico di lode è contaminato, non è più santo e sicuramente Dio non l’ho gradisce

 

 

1) Lo scopo della musica. 

La musica è unicamente per l’adorazione ,  oppure Dio la intende anche per essere un calmante o un intrattenimento?

Il musicista più famoso nella Bibbia, Re Davide, usò la musica solo per adorare Dio (vedi Salmo 4:1; 6:1, 54,55;61:1;67:1;76:1).

Il re Saul era tormentato da spiriti maligni, chiamava Davide affinché gli suonasse l’arpa per calmarsi (1 Samuele 16:14-23).

Gli Israeliti usavano anche gli strumenti per avvertire del pericolo (Neemia 4:20) e per sorprendere i loro nemici (Giudici 7:16-22).

 Nel Nuovo Testamento, l’apostolo Paolo istruisce i cristiani ad incoraggiarsi l’un l’altro con la musica: (Efesini 5:19).”Parlatevi l’un l’altro con Salmi, inni e cantici spirituali”

Così, lo scopo primario della musica sembra essere l’adorazione.

         La Bibbia ci dice  come cantare a Dio :

 “A te,o Dio, nel raccoglimento sale la lode in Sion ” (Salmo 65:1);

Il tipo di musica usata nel Vecchio Testamento

“Si troveranno in mezzo a lei inni di lode e melodia di canti”

  (Isaia 51:3);

La proprietà di una melodia, affidata a una voce o a uno strumento, è quella di essere facilmente individuabile all’interno del tessuto compositivo. Perciò, nel caso di una struttura polifonica, affinché le melodie siano riconoscibili, occorre evitare che le singole parti si confondano. Ciò è possibile giocando sui contrasti tra i timbri (ad esempio, nel caso della voce umana, sopranocontraltotenore e basso) ed evitando attacchi simultanei di voci diverse

Da rileggere :

(1Cronache 25: 6 e 7).6 Tutti questi erano sotto la direzione dei loro padri per il canto della casa del SIGNORE, e avevano cembali, saltèri e cetre per il servizio della casa di Dio. Erano sotto la direzione del re, di Asaf, di Iedutun e di Eman. 7 Il loro numero, compresi i loro fratelli istruiti nel canto in onore del SIGNORE, tutti quelli cioè che erano esperti in questo, era duecentottantotto. 8 Tirarono a sorte il loro ordine di servizio, tanto i piccoli quanto i grandi, tanto i maestri quanto gli allievi.

 

 

LA BIBBIA NON  AFFERMA CHE UN CERTO STRUMENTO MUSICALE SIA PROIBITO.

La Bibbia menziona diversi tipi di strumenti a corda e strumenti a fiato. La Bibbia non menziona esplicitamente i tamburi, e batterie moderne, ma menziona altri strumenti a percussione : tamburelli e cembali

(Salmo 68:25;

25 Precedevano i cantori, dietro venivano i suonatori,

in mezzo le fanciulle che battevano i tamburelli.

 Esdra 3:10).

10 Quando i costruttori posero le fondamenta del tempio del SIGNORE, vi si fecero assistere i sacerdoti vestiti dei loro paramenti, con delle trombe, e i Leviti, figli di Asaf, con dei cembali, per lodare il SIGNORE, secondo le direttive date da Davide, re d’Israele

DOMANDA

Oggi, il mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo e della musica    

                         è mondano?

Certamente sì,

1) perché si tratta della cultura più potentemente

     Contraria  a Dio e ai suoi comandamenti che da secoli sia

      mai esistita!

2) È profana in quanto tratta realtà sante con la

massima irriverenza e mancanza di rispetto.

Denigra la moralità biblica cercando di sostituirla

con la propria morale libertaria e peccaminosa.

Promuove ,con arroganza e in modo provocatorio , una società alternativa, secondo la quale l’adorazione del proprio io e la lussuria sono cose normali, ragionevoli e quindi accettevoli. Questa è la mentalità che caratterizza la cultura contemporanea occidentale.

La necessità di distinguere  tra spirituale e mondano, è sempre stato un principio di guida fondamentale per i cristiani.

 

L’“atmosfera” in chiesa  deve e essere gioiosa, ma nello stesso tempo  deve onorare con  il principio  biblico della riverenza

(cfr. Ebrei 12:28).

28 Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! 29 Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.

La chiesa deve avere la visione   del conflitto tra due regni, tra due mondi che si schierano l’uno contro l’altro  

( IL POTERE DELLE  TENEBRE E  IL REGNO DELLA LUCE )

Col 1:13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.

La missione della chiesa  è quella di  difendere e sostenere la sovranità e la santità di Dio, rappresentando colui che è l’Alto e

l’Eccelso

(cfr. Isaia 57:15).

15 Infatti così parla Colui che è l’Alto, l’eccelso,

che abita l’eternità, e che si chiama il Santo.

«Io dimoro nel luogo eccelso e santo,

ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito

per ravvivare lo spirito degli umili,

per ravvivare il cuore degli oppressi.

I credenti rifiutavano l’“aiuto” di un mondo corrotto e delle sue espressioni, preferendo invece dipendere dalla potenza di Dio.

Così facendo, possiamo sperimentare la vera potenza spirituale nell’adorazione e non il potere “carnale delle emozioni ” e dell’emotività.

 

 

 

Abramo, il padre dei fedeli,

fu chiamato a separarsi dalla cultura del mondo pagano in cui viveva per vivere servendo Dio in ubbidienza alla sua volontà.

Inoltre, dobbiamo rammentare che gli Israeliti furono severamente

giudicati nel deserto per il desiderio di tornare al passato, ai cibi

dell’Egitto. Anche se quei cibi non erano peccaminosi,

Il Signore stava insegnando alla sua chiesa

ad essere un popolo particolare. La legge di Mosè insegnò al popolo molti modi di distinguere tra ciò che era santo e ciò che non lo era, tra ciò che era puro e ciò che non lo era, anche se ciò implicava la proibizione di cose che non erano peccaminose in loro stesse.

Vedete, tutte queste cose avvennero al fine d’inculcare nel

popolo i principî della distinzione e della separazione. E i cristiani

hanno creduto da sempre che queste cose

 «sono state scritte per ammonire noi» (I Corinzi 10:11).

 

 

 

Al tempo di Neemia, un sacerdote sciocco e corrotto diede

a Tobia l’ammonita una camera all’interno del tempio. Neemia

fece «gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenenti

a Tobia» e fece purificare tutta quella zona

(Neemia 13:7-8).

7 tornai a Gerusalemme, e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto per amore di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera nei cortili della casa di Dio. 8 La cosa mi dispiacque molto, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia. 9 Poi ordinai che si purificassero quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l’incenso.

 

 Sia nell’Antico sia nel Nuovo Testamento, Dio richiede che gli

sia offerto un culto puro e separato da ciò che è mondano, perciò ci deve essere una netta divisione  tra ciò che è sacro e ciò che è mondano.

La vera adorazione deve mantenersi pura dalla contaminazione di una cultura pagana, decaduta e senza Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VITTORIA DEL CUORE

La via della vittoria:

Se sottometti del continuo il tuo nuovo cuore al Signore Gesù, manifesterai i Suoi pensieri, le Sue parole e le Sue azioni. Una vita vittoriosa è il riflesso di un cuore vittorioso.

La tua vittoria basata sulla Bibbia: (Romani 5:5).

L’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato

IL CUORE

La parola “cuore” è usata in modi diversi nella Bibbia. Talvolta è usata per indicare

Lo spirito umano,

 

La parte più profonda dell’essere umano

Altre volte si riferisce all’anima, o a una particolare funzione dell’anima.

E vi sono occasioni in cui significa spirito e anima insieme. In ogni caso è una parola usata spesso nella Bibbia e nella terminologia cristiana contemporanea.

Con la parola cuore noi vogliamo indicare l’attività mentale e morale dell’uomo con gli elementi razionali ed emozionali.

In altre parole, noi usiamo il termine “cuore” per esprimere ciò che accade in noi,

                             NOTA

Prima di conoscere  Gesù il nostro cuore ci apparteneva, ma quando siamo andati a Lui, Gli abbiamo dato il nostro cuore. Egli è venuto a dimorare nel nostro cuore, così può manifestare la Sua vita attraverso la nostra vita.

Poiché il  cuore è il centro dal quale s’irradia tutto il tuo essere, è da lì che Gesù vuole Regnare .

Il cuore rende una persona ciò che è, e guida le sue azioni. E’ nel cuore che si forma il vero carattere.

Così disse Gesù: (Matteo 22:37).  “Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’ anima tua e con tutta la mente tua”

Ogni parte del tuo essere deve essere data al Signore nell’amore. Perché, nella Bibbia, amare è dare. ( Agapao )

IL VECCHIO CUORE

Geremia 17:9,10

9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno;chi potrà conoscerlo?

10 «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni,

per retribuire ciascuno secondo le sue vie,

Prima della nuova nascita, il tuo cuore era “corrotto” a causa delle sue motivazioni egoistiche. Gesù disse:

(Matteo 15:18-19). “Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l’uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni” .

Tutto quello che c’è nel cuore sarà espresso dalle parole e dalle azioni della persona. Se il cuore è corrotto o impuro, allora essa parlerà e agirà in modo inaccettabili a Dio.

Sotto la Legge giudaica , il peccato era evidenziato sotto da leggi prescrizioni .

Tuttavia, Gesù va oltre il pensiero giudaico dei Suoi giorni . Gesù insegna che meditare  il peccato nel cuore , è malvagio quanto il compierlo.

(Matteo 5:27-28).

“Voi avete udito che fu detto: non commettere adulterio. Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”

Gesù condanna l’adulterio

(5:27-30)

5:27-28 La legge mosaica proibiva manifestamente l’adulterio

(vd. Esodo 20:14; Deuteronomio 5:18). Che senso ha vantarsi di non aver mai violato questo comandamento, laddove si hanno “occhi pieni d’adulterio”

(2 Pietro 2:14) Il contesto parla dei falsi dottori , i cuori erano pieni di adulterio , si vedeva dagli occhi

 

14 Hanno occhi pieni d’adulterio e non possono smetter di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; sono figli di maledizione! 15 Lasciata la strada diritta, si sono smarriti seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amò un salario di iniquità, 16 ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un’asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta.

L’individuo apparentemente rispettabile potrebbe nascondere una mente piena di peccato. Perciò Gesù ricordò ai suoi discepoli che non e sufficiente astenersi dall’atto fisico dell’adulterio:

ci vuole anche una purezza interiore. La legge proibiva l’adulterio, Gesù ne proibi il desiderio: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo

cuore.

Gesù non imponeva una nuova legge, le cui norme sarebbero state persino più esigenti di quelle del vecchio patto. In tutta la Sua predicazione Egli mirava al cuore.

 

Se il cuore è puro e consacrato a Dio.

Pensieri,

Atteggiamenti,

Parole

E azioni

 DELLA PERSONA SARANNO PURI E GLORIFICHERANNO DIO.

(Matteo 5:8).  “Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio”.

A causa della natura peccaminosa del cuore nell’uomo naturale, risulta impossibile osservare tutti i comandamenti. La Legge ha dimostrato che gli uomini non saranno mai in grado di piacere a Dio, o di rendersi accettabili nel Suo cospetto mediante i propri sforzi.

Secondo le promesse del nuovo patto, il Signore dice che darà al Suo popolo “un nuovo cuore”.

 (Ezechiele 36:26-27). “E vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio spirito, e farò sì che camminerete secondo le mie leggi e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni”

Un nuovo cuore porterà nuove motivazioni, un nuovo desiderio di piacere al Signore; e il dono dello Spirito Santo darà la capacità di eseguire la Sua volontà.

Secondo i termini del nuovo patto il Signore dice:

(Geremia 31:33-34). 33 «ma questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.34 Nessuno istruirà più il suo compagno o il proprio fratello, dicendo: “Conoscete il SIGNORE!”, poiché tutti mi conosceranno,dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità,

non mi ricorderò del loro peccato».

 

 

 

IL CUORE NUOVO

1) Poiché faicciamo parte del nuovo patto, Dio ha sparso il suo amore  

Nei nostri cuori.

 (Romani 5:5). L’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato”

2) Ora siamo figli di Dio con lo Spirito di Dio nei nostri cuori.

(Galati 4:6)E perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio Suo nei nostri cuori che grida: Abba, Padre”

3)Gesù ci ha “segnati col proprio sigillo, e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori”

(2 Corinzi 1:21 a 22 ). 21 Or colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti, è Dio; 22 egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

( Efesini 3:14 a 21 ).

14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

Questa è la preghiera per tutti coloro che vogliono vivere per fede! Una preghiera per coloro che erano già credenti!

Senza un nuovo cuore nel quale Gesù viva, è impossibile piacere a Dio.  Gesù parlò contro i capi religiosi dei suoi giorni, perché le loro osservanze legalistiche non potevano portare a un cambiamento del cuore, sia nelle loro vite sia in quelle di coloro che essi guidavano.

(Marco 7:6). “Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com’è scritto: questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me”

 

 

Un nuovo cuore è dato a coloro che consacrano il vecchio a Lui.

Fino a quell’ atto di consacrazione, una persona può provare a servire Dio mediante lo zelo religioso, come Saulo da Tarso. Egli era molto zelante, ma cieco alla verità. Invece di sottomettersi a Gesù, egli perseguitava coloro che lo facevano. Egli doveva aver chiuso le sue orecchie alle loro testimonianze preferendo tenersi stretto alle tradizioni e alle leggi religiose del passato. Facendo così egli pensava genuinamente di servire Dio. Lo zelo religioso non può creare un nuovo cuore. Solo Dio può donarlo a coloro che si convertono a Gesù .

11 Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d’uomo; 12 perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.

13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand’ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; 14 e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma Dio che m’aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunciassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco.

18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore. 20 Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento.

21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; 22 ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo; 23 esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere». 24 E per causa mia glorificavano Dio.

L’ABBONDANZA DEL CUORE

Qualunque cosa ci sia nel cuore di una persona, si manifesterà nelle sue parole e nelle sue azioni.

 

(Luca 6:45). “L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene; e l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro tira fuori il male; poiché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca” .

                     NOTA

Un cuore nuovo, ripieno della vita di Gesù, genererà cose buone. Un cuore buono non può generare frutti cattivi e un cuore cattivo non può generare frutti buoni.

         UN INCORAGGIAMENTO

Dio ci ha dato un cuore nuovo. Cristo vive nel nostro cuore per fede. L’abbondanza di quel cuore nuovo produrrà buoni frutti.

Non tornare indietro, alla vecchia vita che offendeva Dio.

Disponi il tuo cuore per piacerGli.

(Colossesi 3:1).  “Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra” .

                        

                                      LA SCELTA

possiamo ancora disporre il nostro cuore a fare come vogliamo noi, anche se siamo ” una nuova creatura “, con un cuore nuovo. Oppure possiamo consacrare il cuore giornalmente al Signore vivendo per piacerGli.

“Disporre” il cuore a cercare  le cose di sopra implica una determinazione a mantenere lo sguardo verso il Signore dipendendo da Lui. La vittoria nel nostro cuore viene da una continua consacrazione.

Volgere il nostro cuore lontano dal Signore è un invito al fallimento e alla sconfitta, perché dovremmo dipendere o da noi stessi o da altri. (Ebrei 3:12). Guardate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dall’Iddio vivente” Tessalonicesi 3:5. Paolo pregava: 5 Il Signore diriga i vostri cuori all’amore di Dio e alla paziente attesa di Cristo.

Tutto quello che facciamo o diciamo è il riflesso di ciò che accade nel nostro cuore.

Possiamo confessare i nostri peccati al Signore, ma se il cuore non cambia, sarà solo una recitazione.

Il cambiamento del cuore conduce a un nuovo atteggiamento, che a sua volta influenzerà il mio comportamento.

C’è un esempio in 1 Samuele cap.10 verso 5 a 7 Samuele profetizza a Saul quello che stava per accadere nella sua vita

( di Saul )

5 Poi arriverai a Ghibea di Dio dov’è la guarnigione dei Filistei; entrando in città, incontrerai una schiera di profeti che scendono dall’alto luogo, preceduti da saltèri, da timpani, da flauti, da cetre. Essi profetizzeranno. 6 Lo spirito del SIGNORE t’investirà, e tu profetizzerai con loro e sarai cambiato in un altro uomo. 7 Quando questi segni saranno avvenuti, fa’ quello che avrai occasione di fare, poiché Dio è con te…..

 

 

 

 

Al verso 9 si avvera la profezia :

9 Non appena egli ebbe voltato le spalle per separarsi da Samuele, Dio gli cambiò il cuore e tutti quei segni si verificarono in quel medesimo giorno. 10 Appena giunsero a Ghibea, una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo Spirito di Dio lo investì ed egli si mise a profetizzare in mezzo a loro

                    La Diodati traduce

9 Non appena egli ebbe voltato le spalle per separarsi da Samuele, Dio gli mutò il cuore in un altro …..

 

Poi Saul iniziò a peccare e Dio si pentì di avergli dato il regno

1 Samuele 15:10 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Samuele, dicendo: 11 «Io mi pento di avere stabilito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha eseguito i miei ordini». Samuele ne fu irritato e gridò al SIGNORE tutta la notte…..

AL CAPITOLO 16 SAMUELE UNGE DAVIDE RE .

SAUL PERSE :

IL TRONO

LA CORONA

LO SPIRITO DI DIO SI ERA RITIRATO DA LUI

DIO SI ERA RITIRATO DA LUI

 

Saul tornò ad avere un cuore vecchio e la parola ci dice che subito entrò in lui uno spirito di terrore

1 Samuele 16:14,15…

 

Saul invece di cercare il Signore continua a peccare e si rifugia nello spiritismo cap. 28 Saul consulta la medium di En-Dor

 

Al cap. 31 ci parla della morte di Saul al verso 6  Così, in quel giorno, morirono insieme Saul, i suoi tre figli, il suo scudiero e tutta la sua gente.

 

 

MA NEL LIBRO DELLE CRONACHE È RIPORTATO IL MOTIVO DELLA SUA MORTE

 

1 Cronache 10:13 Così morì Saul, a causa dell’infedeltà che egli aveva commessa contro il SIGNORE per non aver osservato la parola del SIGNORE, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, 14 mentre non aveva consultato il SIGNORE. E il SIGNORE lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d’Isai.

 

                                   NOTA

Abbiamo bisogno di domandare a Dio di giudicare  il nostro cuore e mostrarci ciò che è sbagliato. Allo stesso modo possiamo agire nella fede e sperimentare la vittoria solo se c’è fede nel nostro cuore.

7 SEGNI DI UN CUORE GIUSTO

Un cuore giusto, un cuore trasformato dalla potenza di Dio, ha sette tratti distintivi

1) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE NUOVO (Ezechiele 36:26)

26 Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne

Non è il cuore con cui una persona è nata, ma un altro cuore messo in noi dallo Spirito Santo. È un cuore che ha nuovi gusti, nuove gioie, nuovi dolori, nuovi desideri, nuove speranze, nuove paure, nuove preferenze e nuove antipatie. Ha una nuova visione sull’anima, sul peccato, su Dio, Cristo, la salvezza, la Bibbia, la preghiera, il Cielo, l’Inferno, il mondo e la santità. È come un campo con un nuovo ed abile coltivatore. “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” 

(II Corinzi 5:17)

2) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE ROTTO E CONTRITO

(Salmo 51:17)

Ha rotto con l’orgoglio, l’egocentrismo e l’ipocrisia. La sua vecchia e alta concezione di sé è rotta, infranta, disintegrata fino agli atomi. Si ritiene peccatore, indegno e corrotto. La sua antica testardaggine, pesantezza e insensibilità sono sciolte, scomparse e passate via. Non pensa più con leggerezza ad offendere Dio.

È Contrito (compunto, mortificato, pentito ) tenero, sensibile, e gelosamente pauroso di commettere peccato

(II Re 22:19). 18 Al re di Giuda che vi ha mandati a consultare il SIGNORE, direte questo: “Così dice il SIGNORE, Dio d’Israele, riguardo alle parole che tu hai udite: 19 ‘Poiché il tuo cuore è stato toccato, poiché ti sei umiliato davanti al SIGNORE, udendo ciò che io ho detto contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che saranno cioè abbandonati alla desolazione e alla maledizione; poiché ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch’io ti ho ascoltato’, dice il SIGNORE. 20 ‘Ecco, io ti riunirò con i tuoi padri, e te ne andrai in pace nella tua tomba. I tuoi occhi non vedranno tutte le sciagure che io farò piombare su questo luogo'”». E quelli riferirono al re la risposta.

è umile, modesto, pronto ad abbassarsi, e non vede in sé nulla di grandioso.

3) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE CHE CREDE SOLO IN CRISTO PER LA SALVEZZA, E CHE DIMORA IN CRISTO PER FEDE   

(Romani 10:9,10

9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati. 11 Difatti la Scrittura dice:

«Chiunque crede in lui, non sarà deluso».

Efesini 3:14 a 17) ( già letto durante lo studio )

14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

Ripone tutte le proprie speranze di perdono e vita eterna nel sacrificio di Cristo, nella mediazione di Cristo, nell’intercessione di Cristo.

È lavato nel sangue di Cristo da una cattiva coscienza

(Ebrei 10:21 a 25 ).

21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

Si volge a Cristo come l’ago della bussola si volge a Nord. Guarda a Cristo ogni giorno per trovare pace, perdono e grazia come un girasole guarda al sole. Si alimenta di Cristo per il proprio sostentamento quotidiano come Israele ci cibò con la manna nel deserto. Trova in Cristo le qualità per supplire ad ogni bisogno e richiesta. Si appoggia su Lui, si afferra a Lui, cresce in Lui e si affida a Lui come medico, guardiano, marito e amico.

4) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE PURIFICATO

(Atti 15:8,9

8 E Dio, che conosce i cuori, rese testimonianza in loro favore, dando lo Spirito Santo a loro, come a noi; 9 e non fece alcuna discriminazione fra noi e loro, purificando i loro cuori mediante la fede

Matteo 5:8)

8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Ama la santità e odia il peccato. Combatte ogni giorno per ripulirsi dalla sporcizia della carne e dello spirito (II Corinzi 7:1).

Detesta  tutto ciò che è malvagio, e fa suo tutto ciò che è buono. Si delizia nella legge di Dio, e ha quella legge scolpita in lui, e non la dimentica (Salmo 119:11). Desidera di conservare quella legge sempre meglio, e trova piacere in chi ama quella legge. Ama Dio e il prossimo. I suoi affetti sono nelle cose “di lassù”. Più è santo e più si sente leggero e felice; e guarda al Cielo con gioia, come il posto dove la perfetta santità finalmente sarà ottenuta.

5) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE CHE PREGA

(Romani 8:15). Ha in sé “lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!»” . Il suo desiderio quotidiano è 

(Salmo 27:8). “Io cerco il tuo volto, o SIGNORE” 

Viene trascinato da un’abituale inclinazione di parlare a Dio di cose spirituali e anche se lo fa debolmente, flebilmente e in modo imperfetto, lo fa in ogni caso. Sente la necessità di tirar fuori sé stesso di fronte a Dio, come di fronte ad un amico, ed esprimergli tutti i propri bisogni e desideri. Rivela a Dio i propri segreti e non Gli nasconde nulla. Puoi persuadere una persona qualunque a vivere senza respirare come puoi persuadere il possessore di un cuore giusto a vivere senza pregare.

6) UN CUORE GIUSTO È UN CUORE CHE HA ANCHE CONFLITTO IN SÉ (GALATI 5:16,18)

16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. 18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge

Trova in sé due princìpi opposti che combattono per la supremazia: il desiderio della carne contro lo spirito, e lo spirito contro la carne. Sa per esperienza ciò che Paolo intendeva quando dice 

(Romani 7:23). “ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra” . Il cuore ingiusto non sa nulla di questa lotta. “L’uomo forte, ben armato” guarda il cuore ingiusto come il proprio palazzo e ciò che possiede è al sicuro (Luca 11:21).

Ma quando il Re di giustizia prende possesso del cuore, inizia una lotta che finirà solo con la morte. Il cuore giusto si conosce per la sua guerra, così come per la sua pace.

7) UN CUORE GIUSTO È ONESTO, INTEGRO E VERO

Luca 8:15;

15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

ISAIA 38.2,3  

2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il SIGNORE dicendo: 3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto

Ebrei 10:22)

21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno

Non c’è nulla in lui di falsità, ipocrisia o messinscena. Non è doppio. È proprio quello che dice di essere, sente ciò che dice si sentire e crede ciò che dice di credere. La sua fede può essere debole e la sua obbedienza imperfetta; ma una cosa distingue sempre il cuore giusto: la sua professione di fede è reale, genuina, profonda e sincera.

Conclusione

Un cuore come quello sopra descritto è posseduto da ogni vero Cristiano di ogni nome, nazione, popolo e lingua. Certo, possono differire l’uno dall’altro su qualcosa,

ma hanno tutti un cuore giusto. Alcuni di loro sono caduti, per un periodo, come Davide o Pietro, ma i loro cuori non si sono mai allontanati interamente dal Signore. Hanno provato a loro stessi di essere uomini e donne pieni di difetti, ma i loro cuori sono sempre stati sotto lo sguardo di Dio. Si sono compresi l’un l’altro qui sulla terra e hanno scoperto che la propria esperienza è uguale ovunque. Si capiranno ancora meglio nel mondo a venire. Tutti loro hanno avuto dei cuori giusti sulla terra, scopriranno di aver un cuore solo quando entreranno in Cielo.

LA VOLONTA

 

C’è una forza motrice più potente del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà. [Albert Einstein]

La forza di volontà è una capacità che possiamo apprendere e sviluppare. È come un muscolo, può essere allenata. Come per gli atleti è fondamentale la preparazione fisica e mentale, anche noi dobbiamo prepararci per raggiungere i nostri obiettivi, è molto importante.

Come si può definire la volontà?

Etimologicamente parlando, il termine “volontà” deriva dal latino “voluntas-atis” e significa “volere”. Tuttavia, questo concetto implica molti altri fattori,

 

come la capacità di prendere decisioni, scegliendo un’opzione tra le tanti disponibili,

la tendenza o il desiderio di qualcosa che ci garantisce l’opportunità di scoprire,

la determinazione che si relaziona con la capacità di valutare ed identificare le nostre mete,

l’azione, come fattore definitivo per mettere in pratica quello che vogliamo.

Quando la volontà ha acquistato forza e vigore, ci aiuta a raggiungere i nostri desideri e i nostri interessi, divenendo la forza necessaria che ci spinge ad agire superando le difficoltà.

I quattro ingredienti fondamentali della forza di volontà sono :

desiderio

immaginazione

trasformazione

la motivazione

La volontà determina chi siamo e cosa vogliamo

Tutto comincia da un desiderio, ma per realizzarlo non basta immaginarlo, deve invece trasformarsi davvero in quello che vogliamo, vale a dire, qualcosa guidato dalla nostra volontà e dalla nostra motivazione.

La Volontà è, in un primo momento, scegliere.

Quando scegliamo, allo stesso tempo rinunciamo a qualcosa, anche quando non lo facciamo stiamo operando una scelta, come sosteneva il filosofo William James “Quando dobbiamo fare una scelta e non la facciamo, è già una scelta”.

Nel caso della volontà, scegliere è scommettere su qualcosa che desideriamo e che si trova lontano da noi, soprattutto nei momenti più difficili, a cui arriveremo con una certa dose di sforzo e di pazienza.

Il traguardo è uno stimolo ad agire, soprattutto nei momenti più complicati. In certi casi possiamo guardare in modo positivo alla meta, ma il processo per raggiungerla è difficile e faticoso.

il vero obiettivo della volontà sarà quello di vincere al di sopra di noi stessi, quindi la forza della volontà è indescrivibile, perché vuole fare ciò che vuole .

Per questo motivo il cristiano deve educare la propria volontà .

                   LO STUDIO

 

VITTORIA NELLA VOLONTA’

La via della vittoria:

Quando sottomettiamo la nostra volontà, alla volontà di Dio possiamo vivere vittoriosamente. Scegliere invece la propria volontà ci condurrà alla frustrazione, al fallimento e alla sconfitta.

La tua vittoria basata sulla Bibbia:

(Matteo 26:39). Non come voglio io, ma come tu vuoi

Dio ci ha dato una volontà libera. Abbiamo la possibilità di operare delle scelte ( libero arbitrio )

Le nostre decisioni dipendono largamente

dalla vita dell’ anima :

 

Se la nostra mente

Le nostre emozioni

I nostri sentimenti

sono sottomessi allo Spirito Santo , sceglieremo di fare ciò che Dio vuole. L’alternativa è agire indipendentemente dal Signore. Una persona indipendente prende decisioni indipendenti. La sua mente non è controllata dalla Parola di Dio, ma dal suo modo di pensare. Le emozioni sono condizionate largamente dal modo di pensare della persona. Pensieri negativi generano sentimenti negativi e decisioni negative.

Pensare positivamente genera sentimenti e decisioni positive.

Ci sono filosofie che danno molta enfasi sul  potere del pensiero positivo.

Cioè la “superiorità dello spirito sulla materia”.

Ma Il Signore con l’azione dello Spirito Santo. Egli vuole influenzare ogni aspetto della nostra anima, della nostra mente, delle nostre emozioni e della nostra volontà.

 

1 Tessalonicesi 5:23 Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

 

 

Allora l’opera dello Spirito Santo si potrà vedere più ampiamente nel nostro carattere e nel nostro comportamento.

Col 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; 3 poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 6 Per queste cose viene l’ira di Dio sugli uomini ribelli. 7 E così camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene.

9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato.

Se la nostra mente è assetata delle cose di “ lassù “, delle parole di verità, la nostra volontà sarà in sintonia con la volontà di Dio e così prenderemo le decisioni giuste con la nostra volontà.

Dio non vuole interferire con la nostra volontà. Non vuole costringerci ad obbedirGli. Egli ci rivela la Sua volontà, ma in ogni situazione abbiamo la facoltà di scegliere se obbedire o disobbedire, esserGli gradito o rattristarLo.

              NOTA

Nessun altro può prendere decisioni per noi.

Quando eravamo bambini dovevamo sottostare a certe norme a casa e a scuola. Ci si aspettava l’obbedienza.

Reagivamo alle circostanze con obbedienza  oppure con la ribellione. Ora, nella vita adulta, le regole non ci vengono imposta nello stesso modo.

Dobbiamo prendere decisioni responsabili.

 

ES.: Dobbiamo rispettare le leggi civili della società nella quale viviamo, ma possiamo scegliere di infrangere la legge.

Nessun altro può interferire sulla tua possibilità di operare scelte e di credere. Nessuno Può esercitare pressioni e cercare di influenzarci.

Tuttavia, dobbiamo scegliere se credere agli uomini o a Dio, se sottometterci alle circostanze o alla Parola di Dio.

Esempio Biblico :

 

Atti 4: 17 Ma, affinché ciò non si diffonda maggiormente tra il popolo, ordiniamo loro con minacce di non parlare più a nessuno nel nome di costui». 18 E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù. 19 Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. 20 Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite».

Atti 5: 27 Dopo averli portati via, li presentarono al sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, 28 dicendo: «Non vi abbiamo forse espressamente vietato di insegnare nel nome di costui? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina, e volete far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo».

29 Ma Pietro e gli altri apostoli risposero: «Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.

 

1 Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

 

La nostra decisione  nel compiere la volontà di Dio dipende dal nostro amore per il Signore.

 

Giovanni 8:31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

Giovanni 14:15. “Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti”

QUESTO IMPLICA LA SOTTOMISSIONE DELLA VOLONTA’….

L’ESEMPIO DI GESU’

La vita è una successione di decisioni. Ogni giorno dobbiamo operare scelte. Tante di queste sono prese senza molta riflessione. Alcune scelte sono automatiche a causa del tipo di persona che siamo o della natura del rapporto che abbiamo con il Signore.

Le decisioni difficili sono quelle che implicano un conflitto di interessi. Può essere più facile soddisfare sé stessi, ma ciò non vuol dire che sia giusto.

Gesù sperimentò il conflitto nel Giardino del Getsemani. La sua anima era oppressa da tristezza mortale di fronte alla decisione che  avrebbe preso:

(Matteo 26:39).” Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi”.

 Umanamente Egli non voleva la sofferenza della crocifissione o patire la separazione dal Padre, che era la conseguenza inevitabile del prendere su Sé i nostri peccati. Ma la Sua anima era sottomessa al Padre in ogni tempo. Era la volontà del Padre Suo che contava, non la Sua.

Giovanni 5:30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Le Sue decisioni non erano in contrasto con gli scopi del Padre. Vediamo in Gesù l’atto di perfetta sottomissione:

(Marco 14:36). “Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi”

Gesù visse in costante sottomissione al Padre e questo era il segreto della Sua autorità. Quantunque

Egli fosse la Parola di Dio fatta carne, non pronunziò parole proprie, solo le parole che Suo Padre gli dava.

Giovanni 14:8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? 10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

Egli non poteva fare nulla da Sé, ma solo ciò che il Padre Gli diceva di fare. Tutti i credenti hanno bisogno di imitare questo esempio di sottomissione alla volontà e all’autorità del Padre, una sottomissione che viene dall’ amore per Lui.

Giovanni 5:19 Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente

 

 

Giovanni 5:30 Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

FEDE E A UTORITA’

Matteo 8:5 Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne da lui, pregandolo e dicendo: 6 «Signore, il mio servo giace in casa paralitico e soffre moltissimo». 7 Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8 Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Perché anche io sono uomo sottoposto ad altri e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: “Va’”, ed egli va; e a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo”, ed egli lo fa». 10 Gesù, udito questo, ne restò meravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: «Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato una fede così grande! 11 E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti». 13 Gesù disse al centurione: «Va’ e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora.

Gesù vide una stretta relazione tra fede e autorità.

Egli lodò il centurione Romano per la sua fede perché aveva creduto nell’ autorità che Gesù aveva.

L’uomo di fede sarà un uomo d’autorità.

                           NOTA

Saremo in grado di esercitare autorità se sapremo come sottomettere la nostra volontà all’ autorità.

IL CENTURIONE SOTTOMETTE LA SUA VOLONTA’ IN GESU’ E RIPONE LA SUA FEDE IN GESU’

Più il cristiano riconosce l’autorità di Dio e più si sottomette a Lui , quando la nostra volontà è sottomessa a Dio , a Gesù e allo Spirito Santo  possiamo manifestare una grande autorità nella vita .

L’uomo di fede ha bisogno di esercitare l’autorità, se vuole essere vittorioso sul nemico, sui problemi simili a montagne che deve affrontare e superare, sulla sua propria carnalità. La vittoria consiste quindi di sottomettere la nostra volontà ( il nostro volere, il nostro Io ) a Dio

(Marco 14:36). “Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi”

L’amore per il Signore ci fa sottomettere alla Sua autorità e a fare la Sua volontà. Questa obbedienza ci dà fiducia davanti a Dio. Questa fiducia ( fede ) in Dio produce vittoria.

 

 

 

C’è un legame diretto fra il tuo amore per il Signore e la vittoria che sperimenti. Quella vittoria dipende dalla manifestazione del tuo amore per il Signore, dalla sottomissione di buon grado alla Sua autorità.

 

 

LE DECISIONI GIUSTE

1) Prendi le giuste decisioni con la tua volontà a motivo del tuo amore per il Signore. Sottometti la tua mente alla mente di Cristo e non permettere alle tue innate emozioni di guidare e di governare la tua vita, in particolar modo quando devi prendere decisioni importanti.

2)  Se prendi decisioni sbagliate per compiacere a te stesso anziché il Signore, non per questo verrai condannato. Per mezzo della Sua grazia e della Sua misericordia, quando ti pentirai Egli sarà pronto a perdonarti. Ma questa non è una scusa per trattare con leggerezza la volontà di Dio.

Dio si aspetta  che ubbidiamo alla Sua volontà. Tuttavia Egli non ti costringerà a farlo.

La via della pace è la via dell’amore,

Che è la via dell’obbedienza,

Che è la via della sottomissione,

Che è la via dell’autorità,

Che è la via della fede,

Che è la via della vittoria,

Che è la via di Gesù.

La tua chiave per una vita vittoriosa: Sottometti di buon grado te stesso all’autorità di Gesù.

COME EDUCARE LA NOSTRA VOLONTA’

 

Romani 12:1 a 2

1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. 2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà

Affinché la nostra vita possa essere veramente un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio, dobbiamo rinunciare a vivere secondo l’andamento di questo mondo e cercare, piuttosto, una continua e reale trasformazione del nostro essere, a cominciare dalla nostra mente. La prima parte del versetto 2 del capitolo 12 della lettera ai Romani ci permette di considerare tre importanti aspetti dell’esperienza cristiana in vista della santificazione

“senza la quale nessuno

vedrà il Signore”.

I tre temi in questione sono i seguenti:

Il rifiuto del mondo,

La trasformazione permanente della nostra vita,

L’importanza di avere un vita rinnovata.

 

NON CONFORMATEVI A QUESTO MONDO

Prima di considerare la chiara ed incisiva esortazione dell’apostolo, vogliamo brevemente vedere

cosa dobbiamo intendere, secondo la Scrittura, con l’espressione “questo mondo”.

il mondo di cui si parla in questo passo è l’insieme dei sistemi organizzati e creati dagli uomini sedotti e dominati da Satana, che si oppongono per la loro malvagità, ribellione e incredulità, a Dio, contrastando le Sue leggi

(1Giovanni 5:18). 18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca. 19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno

Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù

Questo mondo ha odiato, senza ragione, Gesù;

Ha perseguitato la sua chiesa;

Ha combattuto la Sacra Scrittura;

Ha prodotto ragionamenti e filosofie di ogni tipo per Contrastare l’avanzare del regno di Dio.

L’apostolo Paolo dice con forza “non conformatevi a questo mondo”. Cosa significa questa esortazione? Significa soprattutto quanto segue:

 

  1. a) non lasciarsi influenzare dalla mentalità,

   dalle mode, dalle tendenze e dal modo di pensare

   di questo mondo.

 

  1. b) non vivere secondo le abitudini di questo mondo e non permettete che esse dominino la nostra vita.

 

  1. c) abbiate il coraggio di vivere contro corrente, come stranieri e pellegrini di questo mondo.

Esaminiamo la Scrittura:

1 Pietro 2:11  

11 Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l’assalto contro l’anima

 

 

1 Pietro 1:14,15

14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto:

«Siate santi, perché io sono santo».

Tito 2:11,12

11 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, 12 e ci insegna a rinunciare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo

Giacomo 4:4

4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio

1Giovanni 2:15-17.

15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

SIATE TRASFORMATI

Il credente, diventato una nuova creatura in Cristo,

rigenerato e santificato, si avvia lungo il

sentiero del perfezionamento per giungere “all’altezza della statura perfetta di Cristo”.

Ef 4:11 a 13

11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.

La nostra vita non si deve  conformare con il  mondo, dev’essere trasformata all’immagine di Cristo.

Con forza dobbiamo resistere al conformismo e con altrettanta decisione e volontà dobbiamo favorire e cercare la trasformazione in Cristo.

Leggiamo la Scrittura:

2 Corinzi 4:18;

18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

2 Corinzi 4:16;

16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.

Colossesi 3:9 ;

 9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato.

 

 

 

Tito 3:5.

5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo,

IL RINNOVAMENTO DELLA MENTE

Questa necessaria trasformazione avviene

                       mediante il rinnovamento

Della mente ,

Dell’intelligenza 

Della volontà 

Sono  le facoltà mediante le quali noi dirigiamo la nostra vita. Esse evidenziano tutta la nostra condotta.

Purtroppo la nostra mente è contaminata dall’influenza che il mondo esercita su di essa e dalla natura corrotta

Efesini 4:17).

17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile

La mente ha bisogno, quindi, di essere rinnovata.

Il rinnovamento della mente avrà come risultato la trasformazione della nostra vita

 

Efesini 4:22-24

avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

1Pietro 1:13

13 Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all’azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo. 14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza; 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto:

«Siate santi, perché io sono santo».

 

COME AVVIENE IL RINNOVAMENTO DELLA NOSTRA MENTE?

1) Attraverso un sano nutrimento: la Parola di Dio (lettura, ascolto, meditazione )

Matteo 4:4;

4 Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”».

 

Salmi 1:1,2

Sal 1:1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,

che non si ferma nella via dei peccatori;

né si siede in compagnia degli schernitori;

2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,

e su quella legge medita giorno e notte.

 

1)  ATTRAVERSO LA PREGHIERA E LA COMUNIONE FRATERNA.

Filippesi 4:5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. 6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù

 

 

Atti 2:42 a 47

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 

2)  ATTRAVERSO UN’ATTENTA E SERIA DISCIPLINA

Filippesi 4:8,9

Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. 9 Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.

 

                            NOTA CONCLUSIVA

Da una mente rinnovata, scaturirà la forza e il desiderio di conoscere la volontà di Dio, per

camminare in essa.

 

 

VITTORIA SULL’ORGOGLIO

DEFINIZIONE : ECCESSIVA STIMA DI SE STESSI

L’orgoglio, può essere usato bene oppure male.  In psicologia, sono stati definiti due tipi di orgoglio: quello positivo e quello negativo.

L’orgoglio positivo viene chiamato “autostima”,

(giustificato sentimento consapevole della propria dignità, e del proprio valore

Sinonimi : fiero (dignitoso, audace, sicuro:

esempio : comportamento fiero , sono fiero di te ) onorato contento, lieto

Vedi : 1° Pietro 4:16 e Romani 1:16 ( fieri….. )

 

L’orgoglio negativo viene chiamato “superbia”.

( eccesiva stima di se stesso  , lo vedremo in avanti)

 

L’orgoglio positivo è necessario per sentirci sicuri e condurre una vita equilibrata, apprezzarci al punto giusto, trovare il nostro posto nel mondo ed esserne orgogliosi; tutto questo è assolutamente sano.

 

L’orgoglio positivo tende a fare realizzare i desideri e i progetti della persona ( es. arrivare a una meta …. )

 

Romani 12:3 La Scrittura non ci chiama né a sopravalutarci, né a sottovalutarci, ma ad avere un concetto sobrio ( contenuto , misurato , moderato , equilibrato ) di noi stessi“Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno” 

 

 

 

l’orgoglio negativo ( superbia ) è il pericolo più grande per l’edificazione del corpo di Cristo e per la crescita personale nell’immagine di Gesù.

Gli orgogliosi non sono destinati ad essere edificati, ma abbattuti!

Isaia 2:11-12  “Lo sguardo altero ( presuntuoso)dell’uomo sarà umiliato, e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno. Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero, e contro chiunque s’innalza, per abbassarlo…”

 

 

L’orgoglio negativo ,( superbia ) è quello che ci allontana e ci pone al di sopra del mondo, è il più grande produttore di conflitti , sociali , famigliari , tra amicizie ecc. ed è capace di soddisfare  la nostra vita con i conflitti .( diventa un legame spirituale )

                             NOTA

Il lato negativo dell’orgoglio è definito come l’eccesso di autostima e di apprezzamento dei propri meriti, pertanto il soggetto si ritiene superiore agli altri. Questo tipo di orgoglio ci impedisce di riconoscere i nostri errori, di rimediare ad essi e rende evidente l’assenza di umiltà ,rende quindi evidente la superbia

Il termine “superbia” deriva dall’omonima parola latina

Super- Bus o Yper Bios : super violento e descrive un sentimento che ci porta a valutarci al di sopra degli altri, si verifica una sopravvalutazione del proprio “io” rispetto agli “altri”. Questo sentimento di superiorità ci porta a vantarci delle nostre qualità e idee e a disprezzare quelle altrui. Possiamo dire che l’orgoglio può degenerare nella superbia.( e nel bullismo ) La superbia è un atteggiamento orgoglioso che trova la sua definizione  nella gente che si vanta.

La superbia, la quale ci porta a sentirci superiori ogni volta che ci paragoniamo a qualcuno, denota un complesso di inferiorità. È da lì che nasce la prepotenza con cui vogliamo dimostrare di avere sempre ragione. Facciamo anche uso della vanità, mettendo in mostra i nostri meriti, le nostre virtù e i nostri successi

                                                      

 Alcuni passaggi della parola riguardo alla superbia                   

 

Nehemia 9:16 Ma i nostri padri si sono comportati con superbia, irrigidendo i loro colli, e non ubbidendo ai tuoi comandamenti.

Proverbi 8:13 Il timore del SIGNORE è odiare il male;

io odio la superbia, l’arroganza,

la via del male e la bocca perversa

 

Proverbi 16:18 La superbia precede la rovina,

e lo spirito altero precede la caduta.

1Giovanni 2:16 Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.

DAL PUNTO DI VISTA BIBLICO

Anche l’orgoglio come tutti gli stati d’animo che abbiamo studiato in questo studio , deve essere salvato e purificato dal preziosissimo  sangue di Gesù.

Dalla Parola di Dio vediamo che il peccato dell’orgoglio è stato generato e consumato nel cielo dall’angelo più vicino a Dio, Lucifero , poi portato nel giardino dell’Eden nella vita di Adamo ed Eva , poi è passato in tutti gli esseri umani .

Vediamo i passi dell’orgoglioso , di colui che ha una eccessiva stima di se stesso :

Vediamo la condizione di Lucifero con un orgoglio

( autostima positiva, ruolo sobrio )

 

Ezechiele 28:12 «Figlio d’uomo,

pronuncia un lamento sul re di Tiro

e digli: Così parla il Signore, DIO:

“Tu mettevi il sigillo alla perfezione,

eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta;

13 eri in Eden, il giardino di Dio;

eri coperto di ogni tipo di pietre preziose:

rubini, topazi, diamanti,

crisoliti, onici, diaspri,

zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro;

tamburi e flauti, erano al tuo servizio,

preparati il giorno che fosti creato.

14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore.

Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio,

camminavi in mezzo a pietre di fuoco.

15 Tu fosti perfetto nelle tue vie

dal giorno che fosti creato,

finché non si trovò in te la perversità.

QUAL’E’ LA PERVERSITA’ ? L’ECCESSO DELL’AUTOSTIMA : LA SUPERBIA

 

Isaia 14:12 Come mai sei caduto dal cielo,

astro mattutino, figlio dell’aurora?

Come mai sei atterrato,

tu che calpestavi le nazioni?

13 Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo,

innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio;

mi siederò sul monte dell’assemblea,

nella parte estrema del settentrione;

14 salirò sulle sommità delle nubi,

sarò simile all’Altissimo».

 

Da questi brani della  Scrittura vediamo  che Satana, era un  Cherubino protettore, era stato creato santo, puro, perfetto in bellezza e che, proprio a causa della sua superiorità ed autorità, sia stato preso da una ingiusta AMBIZIONE ed abbia cercato di far convergere su di sé l’adorazione dovuta solo a Dio.

L’Orgoglio ( eccessiva autostima , superbia ) di Lucifero era il desiderio di prendere il posto di Dio. L’Orgoglio di Lucifero lo ha trascinato nella sua rivolta contro il Creatore e la sua caduta ha segnato il PRINCIPIO del peccato nell’universo”.

 

Il brano di Isaia cap.14 menzionato ci consente, vi vedere il pensiero dell’orgoglioso superbo nelle affermazioni: “

V 13 …io salirò in cielo..

eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio…

io m’assiderò sul monte dell’Assemblea..

V 14  salirò sulla sommità delle nubi. . .

sarò simile all’Altissimo…”

                       SATANA ERA

AMBIZIOSO col suo presuntuoso “IO VOGLIO”

Egli si è voluto innalzare e, invece, è stato abbassato.

-gettato a terra:  Ezechiele 28:17 e Apocalisse 12:13

-gettato nell’abisso:  Apocalisse 20:2,3

-gettato nello stagno di fuoco e zolfo:  Apocalisse 20:10

La posizione assunta, invece, da Gesù nei confronti del Padre era di UMILTA’ quando disse: “….non come voglio io, ma come tu vuoi..!” (Matteo 26:39).

L’Orgoglio ( negativo ) è pericoloso perché influenza tutta quella parte psicologica del nostro essere. Infatti coinvolge lo SPIRITO e la MENTE che sono i centri dei pensieri e delle azioni che regolano la nostra vita intima ed esterna.

IN SINTESI L’ORGOGLIO È DUNQUE:

E’ UN  GRAVE  PECCATO:

 Proverbi 21:4.  Gli occhi ALTERI  ( PRESUNTUOSI )

e il cuor SUPERBO,lucerna degli empi, sono peccato.

 

                 

 

SINONIMI PRESUNTUOSO

superbo, borioso, altezzoso, fiero, arrogante, altero, presuntuoso, sprezzante, soddisfatto, contento, compiaciuto  gradassosbruffone

Proverbi 13:10

Dall’orgoglio non viene che contesa, ma la saggezza è con chi dà retta ai consigli

 

 

PROVIENE DAL CUORE.  

 Marco 7:21 “Perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, sguardo invidioso, calunnia, SUPERBIA, stoltezza”.

 

E’ ODIATO DA DIO. 

Amos 6:8  Il Signore, DIO, l’ha giurato per se stesso,

dice il SIGNORE, Dio degli eserciti:

«Io detesto l’orgoglio di Giacobbe,

 

Proverbi 6:16 Sei cose odia il SIGNORE,

anzi sette gli sono in abominio:

17 gli occhi alteri,( Presuntuosi ) la lingua bugiarda,

 

 

E’ RIPRESO DA GESÙ.   Matteo 20:26 “…chiunque vorrà essere GRANDE (ambizioso) tra voi, sarà vostro servitore..”

 

I credenti non devono essere orgogliosi ma si devono rivestire di umiltà :

1Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

*5 Così anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché

Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili.

6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo; 7 gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.

8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.

10 Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente. 11 A lui sia la potenza, nei secoli dei secoli. Amen.

1 Corinzi 4:18 Or alcuni si sono gonfiati d’orgoglio, come se io non dovessi più venire da voi; 19 ma, se il Signore vorrà, mi recherò presto da voi, e conoscerò non il parlare ma la potenza di coloro che si sono gonfiati; 20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. 21 Che volete? Che venga da voi con la verga o con amore e con spirito di mansuetudine?

I passi che abbiamo letto ci parlano dell’unità della chiesa e dell’ordine nella chiesa, e ci dicono che dobbiamo mettere a morte il nostro orgoglio.

Mosè fu l’uomo più umile sulla faccia della terra, ma nell’unico episodio della sua vita nel quale non glorificò Dio mancando di fede e peccando di orgoglio, fu escluso dall’ingresso della  Terra Promessa

Deuteronomio 32:50 a 52.

50 Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come tuo fratello Aaronne è morto sul monte Or ed è stato riunito al suo popolo, 51 perché mi siete stati infedeli in mezzo ai figli d’Israele, presso le acque di Meriba, a Cades, nel deserto di Sin, in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d’Israele. 52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d’Israele, non entrerai».

Deuteronomio 34:1 Poi Mosè salì dalle pianure di Moab sul monte Nebo, in vetta al Pisga, che è di fronte a Gerico. E il SIGNORE gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan, 2 tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, 3 la regione meridionale, il bacino del Giordano e la valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. 4 Il SIGNORE gli disse: «Questo è il paese riguardo al quale io feci ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, questo giuramento: “Io lo darò ai tuoi discendenti”. Te l’ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai». 5 Mosè, servo del SIGNORE, morì là nel paese di Moab, come il SIGNORE aveva comandato. 6 E il SIGNORE lo seppellì nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; e nessuno fino a oggi ha mai saputo dove è la sua tomba

 

Quale era il peccato che Mosè aveva commesso ? :

  L’ORGOGLIO,LA PRESUNZIONE , LA DISUBBIDIENZA

 

Numeri 20:7 Il SIGNORE disse a Mosè: 8 «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aaronne convocate la comunità e parlate a quella roccia, in loro presenza, ed essa darà la sua acqua; tu farai sgorgare per loro acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame». 9 Mosè dunque prese il bastone che era davanti al SIGNORE, come il SIGNORE gli aveva comandato. 10 Mosè e Aaronne convocarono l’assemblea di fronte alla roccia, e Mosè disse loro: «Ora ascoltate, o ribelli; faremo uscire per voi acqua da questa roccia?» 11 E Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il suo bastone due volte, e ne uscì acqua in abbondanza; e la comunità e il suo bestiame bevvero.

12 Poi il SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Siccome non avete avuto fiducia in me per dare gloria al mio santo nome agli occhi dei figli d’Israele, voi non condurrete questa assemblea nel paese che io le do».

 Non è dunque uno scherzo. La severità di Dio verso l’orgoglio dell’uomo è tale che le Sue riprensioni sono continue e la Sua ira è costantemente accesa verso l’orgoglioso che pensa di sapere e “non sa nulla” e non dà gloria a Dio

1Ti 6:4. 4 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è conforme alla pietà, 4 è un orgoglioso e non sa nulla; ma si fissa su questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contese, maldicenza, cattivi sospetti, 5 acerbe discussioni di persone corrotte di mente e prive della verità, le quali considerano la pietà come una fonte di guadagno

 

Molte volte ci sono relazioni spezzate nella famiglia e nella chiesa esse sono causate dall’ orgoglio, magari a volte  vogliamo che le cose siano fatte secondo le nostre personali preferenze, che ricercano una posizione, l’ autorità, persino il dominio, invece di riconoscere che la famiglia e la chiesa sono del Signore e conta solo ciò che Egli vuole.

 Ad istituire il matrimonio e la famiglia non fu l’uomo, ma Dio:

(Genesi 2,18). Poi il Signore disse: «Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui».

In 1° Corinzi 7,5 è scritto che il matrimonio è il “dono di Dio”; 5 Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza. 6 Ma questo dico per concessione, non per comando; 7 io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l’uno in un modo, l’altro in un altro.

Proverbi 12:4 La donna virtuosa è la corona del marito,

ma quella che fa vergogna gli è un tarlo nelle ossa.

 

 

 

Efesi 3:14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.

LA CHIESA E’ DI GESU’

 

Colossesi 1:13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato

LA GLORIA VA A DIO , NON A NOI

Anche Gesù disse:

Giovanni 8:54. “S’io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla; chi mi glorifica è il Padre mio”

E così Giacomo ci esorta:

Giacomo 4:10. “Umiliatevi davanti al Signore, ed egli vi innalzerà”

Invece di esaltare noi stessi, cercando prestigio e applauso, umiliamo noi stessi davanti a Dio.

1 Pietro 5:5. “Iddio resiste ai superbi e dà grazia agli umili”. Sottomettiamo noi stessi a Dio e resistiamo ai tentativi del diavolo di incoraggiare l’orgoglio.

Giacomo 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi

NOTA CHE

La via per essere vittorioso sull’orgoglio non consiste nel combattere l’orgoglio ma nel sottometterlo a Dio.

Giacomo 4:8 “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi”

L’arrogante non può avvicinarsi a Dio. Ma noi possiamo arrivare  alla gloria della Sua santa presenza per mezzo della Croce.

E la Croce implica la morte di una vita centrata su noi stessi. Galati 2:20Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me..”  

L’umiltà così naturale negli atteggiamenti di Gesù deriva dal fatto che Egli conosce la Sua giusta posizione in relazione al Padre. Noi possiamo rallegrarci di essere  Sui figli con tutti i privilegi e l’ autorità che ne derivano. Cionondimeno dobbiamo essere dei figli umili e ubbidienti. E’ necessario che sperimentiamo il crollo del nostro orgoglio. Soltanto umiliando noi stessi davanti a Dio, sottomettendoci alla Sua opera di purificazione, Egli potrà eliminare dalla nostra vita ciò che è orgoglioso e infruttuoso. Egli soltanto può darci lo spirito giusto per essere umili davanti agli uomini.

Salmo 51:16,17. v.16 Tu infatti non desideri sacrifici,

altrimenti li offrirei,né gradisci olocausto.

17 Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto;

tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato.

 

 

 

UN CUORE PENITENTE : SALMO 51:16,17

Salmo di Davide, quando il profeta Natan venne da lui, dopo che Davide era stato da Bat-Sceba peccando di adulterio

L’ apostolo Pietro cita anche il proverbio: “Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili”

(1 Pietro 5:5).

Pietro raccomanda di vestirci di umiltà, umiliando noi stessi sotto la potente mano di Dio che potrà innalzarci a suo tempo. E’ uno strano modo di essere vittoriosi. La via della vittoria è la Croce. L’umile sarà molto più in grado di resistere alla tentazione, di confidare in Dio e di esercitare la Sua autorità e il Suo potere, come Gesù.

Gesù venne per rivelare il Padre, non per glorificare Sé stesso.

(Giovanni 4:34). “Il mio cibo è far la volontà di Colui che mi ha mandato, e di compiere l’opera sua”

(Giovanni 5:19). “In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente”

(Giovanni 5:30). “Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”

Ecco il segreto del successo di Gesù, della Sua capacità di manifestare perfettamente l’amore, la potenza, l’autorità di Dio. Egli non era interessato a fare cose per Sé stesso. Il Suo diletto stava nel fare la volontà del Padre Suo e nell’adempiere i Suoi disegni.

 (Giovanni 6:38). “Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”

(Giovanni 8:28). “Non faccio nulla da me, ma dico queste cose come il Padre m’ha insegnato” (Giovanni 8:28).

“Colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono”

                NOTA

L’Unto dell’Eterno ha sottomesso sé stesso al rifiuto, all’umiliazione, alla tortura e alla crocifissione, in obbedienza alla volontà del Padre. Quale amore! Quale umiltà!

 

IL TUO ATTEGGIAMENTO

Il nostro atteggiamento dovrebbe essere lo stesso di Gesù Cristo.

(Filippesi 2:3 a 11 ). 3 Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, 4 cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. 5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

 

Egli seminò la Sua vita, lasciando che il seme caduto in terra morisse, affinché si potesse avere una potente mietitura di anime nel Regno celeste di Dio. Senza quella semina non ci sarebbe la mietitura.

“Abbiate in voi lo stesso sentimento”, afferma l’ apostolo Paolo. Sii pronto a morire a te stesso, a essere nulla agli occhi del mondo, affinché tu possa recare frutto per Dio. Questo è il principio della morte e della risurrezione che deve realizzarsi nella nostra vita. Non vi è gloria senza la Croce.

L’orgoglio sfida Dio.

L’orgoglio vuole compiacere sé stesso anziché Dio. L’orgoglio conduce molti a contraddire la Parola di Dio  

     e a preferire le loro proprie ragioni e idee.

 L’orgoglio ignora la necessità di una disciplina

     spirituale ed esalta l’io.

L’orgoglio attira l’attenzione sul cristiano che

     testimonia, piuttosto che sul Signore.

L’orgoglio spinge il credente a desiderare

     riconoscimenti, ringraziamenti e lodi dagli altri.

L’orgoglio vuole che gli altri riconoscano le virtù, gli

    adempimenti, le rivelazioni, le guarigioni e i miracoli

    del cristiano.

  NOTA 1 Corinzi 28:26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; 27 ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 28 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, 29 perché nessuno si vanti di fronte a Dio. 30 Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; 31 affinché, com’è scritto:

«Chi si vanta, si vanti nel Signore».

Se la gloria non è sottratta al Signore è comunque condivisa dal credente orgoglioso, quando invece dovrebbe essere rivolta esclusivamente a Gesù. Le opere della carne non meritano nulla. Le opere dello Spirito sono appunto opere dello Spirito; perciò tutta la gloria che deriva da esse appartiene al Signore.

In questo studio abbiamo parlato dell’orgoglio negativo : ECCESSIVA STIMA DI SE STESSI, abbiamo visto che l’orgoglioso è : superbo,presuntuoso,arrogante ,violento

Abbiamo visto Il brano di Isaia 14 :13 e 14 ci consente, vi vedere il pensiero dell’orgoglioso superbo nelle affermazioni: “

…Io salirò in cielo..

Eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio…

Io mi siederò sul monte dell’Assemblea..

Salirò sulla sommità delle nubi. . .

Sarò simile all’Altissimo…”

In queste affermazioni si vede la gelosia nella esaltazione del proprio io , arrivando a possedere il trono di Dio  Lucifero era geloso e invidioso di Dio, voleva il suo trono , questo ci fa conoscere che l’orgoglio eccessivo 

( peccato ) genera la  gelosia che genera il possesso il quale si trasforma in dominio.

 

 

LA GELOSIA : CHE COSA E’ ?

E’ uno stato dell’anima umano , di per sè è buono , ma deve essere salvato e lavato dal sangue di Gesù , altrimenti può degenerare e diventare  peccato, è l’accoppiamento tra la vanagloria ( orgoglio ) e l’invidia

 

Galati 5:26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

 

Romani 13:13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie;

 

1 Corinzi 3:3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana?

 

2 Corinzi 12:20 Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei, e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini;

 

GELOSIA TERMINE ETIMOLOGICO

Il termine “gelosia” deriva dal greco “zelos“  latino “zelosus” ovvero zelo.

Il termine “zelo” significa fervido, operoso ed ha a che fare con una persona che s’impegna di dimostrare dei sentimenti verso qualcuno o qualcosa

I due vocaboli “gelosia” e “zelo” esprimono un intenso sentimento di attaccamento , protezione ,onore , custodia , cura   nei confronti di una persona (o cose )  per la quale si è pronti a fare una reale dimostrazione d’amore.

Giovanni 2:13 a 17 ; Efesi 5:25 a 33

                         NOTA

I TERMINI : attaccamento,protezione , cura , onore    

                   custodia

erano usati per i  vasetti di alabastro che contenevano preziosi profumi , (erano delicati perché il collo del vasetto doveva essere spezzato per fare uscire il profumo ) il proprietario provare una sorta di gelosia , per questo li proteggeva , li curava , li custodiva … L’apostolo Paolo associa la donna al vaso delicato :

1 Pietro 3:7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.

 

LA GELOSIA PUO’ ESSERE NORMALE  E PATOLOGICA

            LA GELOSIA NORMALE

La gelosia normale è inseparabile dal’amore per il partner, ed è sempre presente a livelli accettabili. Anzi se non ci fosse si potrebbe addirittura dubitare se è vero amore. Inoltre serve a far sentire l’amato veramente amato, perchè attraverso la gelosia manifestiamo la paura di perderlo.

Invece la gelosia è “patologica” quando essa assume le seguenti caratteristiche:

sentimento di ansia, sospetto, possessività,dominio, umiliazione e incertezza, dell’essere umano, causata dal timore di perdere o non ottenere l’affetto della persona amata .

la gelosia è “patologica” quando essa assume le seguenti caratteristiche:

Paura irrazionale dell’abbandono del partner e tristezza per la possibile perdita;

 

Sospetto per ogni comportamento relazionale del partner verso persone dell’altro sesso;

 

Controllo di ogni comportamento del partner

 

Invidia ed aggressività verso i possibili rivali;

 

Aggressività persecutoria verso il partner; 

 

Scarsa stima del partner.  

La persona gelosa non comunica, si sfoga

EFFETTI DELLA GELOSIA PATOLOGICA

 

La Gelosia uccide la gioia e la libertà della persona.

 

La Gelosia reca sofferenza, ( l’amore reca libertà,gioia e salute spirituale.)

 

Chi crede che se provando Gelosia ama. È nel torto.

 

L’amore è rispetto per l’altro, per le sue scelte, qualunque esse siano.

 

Il geloso non dà mai, pretende soltanto, anche quando sembra che dona.

 

Il Geloso dice “mio”, il maturo dice “tuo”.

 

La Gelosia patologica è una malattia spirituale , e come tale deve essere curata.

 

Paolo in 1 Corinzi 13 ci parla della  capacità e della potenza di una medicina spirituale : L’AMORE,

                 NOTA

Gelosia significa incatenarsi ed incatenare.

L’Amore porta alla ricerca  del vero;

la Gelosia vive di dipendenze, nostalgie e di ricordi; alimenta e genera fantasmi; giudica  i difetti

Così facendo l’uomo veramente uccide pian piano il meglio che c’è in sé e tende a soffocare ed offuscare il meglio che c’è nell’altro. 

 

 

La gelosia patologica ha un potere distruttivo.

 

Può privare la serenità e alimentare ira e odio.

 

                       NOTA :

( la cronaca nera è piena di omicidi , a causa della gelosia patologica distruttiva. La Parola di Dio ci ammonisce sui danni della gelosia, a causa della quale vengono perturbati i rapporti familiari e sociali. Questo pericoloso atteggiamento viene addirittura suscitato da uno spirito maligno

Numeri – cap. 5 : 14 qualora lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata oppure lo spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è contaminata

Ez 8:3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all’ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov’era situato l’idolo della gelosia, che provoca gelosia

Questo tipo di gelosia è provocata  dal diavolo. Lo scopo è assai chiaro in quanto la gelosia crea rancore, diffidenza, ansia, depressione e provoca litigi, violenze; tutti aspetti che distruggono la serenità cristiana e che fanno il gioco del diavolo. La gelosia non riguarda soltanto i rapporti sentimentali, ma anche quelli di lavoro, di potere, di amicizia ecc. Una persona può essere gelosa del successo del prossimo e persino del coniuge, con grave danno delle relazioni affettive. Ma soprattutto la gelosia può riguardare i rapporti sentimentali .

 

 

 

Proverbi – cap. 6 : 34 poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta;

 

 

 

Proverbi – cap. 27: 4 La collera è crudele, l’ira è impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia?

 

 

 

L’AMORE INVECE PROMUOVE IL MEGLIO DI OGNUNO.

Il Geloso è insicuro e diffonde insicurezza, spesso unisce a tale sentimento anche una condizione di depressione.

Anche una persona che sembra apparentemente equilibrata, in determinate situazioni che colpiscono la delicata sfera delle profondità affettive, può manifestarsi come un “geloso“.

La persona gelosa può arrivare al punto di passare notti insonni, vomitare, soffrire di stomaco o di mille altri disturbi. Come dice la Bibbia, 

Proverbi 14:30 “la gelosia è marciume alle ossa”.

Prima di parlare della guarigione dalla gelosia contaminata , corrotta , vediamo perché questo sentimento , a volte rimane nella vita del credente :

1) Occorre vedere se nella conversione, si sono confessati a Dio tutti i peccati ( in questo caso la gelosia )

2) Occorre sapere il giusto concetto della redenzione   

    operata da Cristo,se veramente il credente ha permesso  

    a Cristo di andare nelle profondità dell’anima per togliere 

    tutto il peso del peccato ( questo si deduce dalla   

    condotta, quindi dal grado dell’esperienza della salvezza )

Nota : la vera conversione : (Galati cap. 2,20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.)

3) Quando non si sono lasciti definitivamente i peccati della carne

Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

 

 

 

 

 

4) conservare ancora qualche idolo

 

Ezechiele 8:3 Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo Spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all’ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov’era situato l’idolo della gelosia, che provoca gelosia. 4 Ed ecco, là era la gloria del DIO d’Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle.

5 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione». Io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell’altare, all’ingresso, stava quell’idolo della gelosia. 6 Egli mi disse: «Figlio d’uomo, vedi ciò che fanno costoro? le grandi abominazioni che la casa d’Israele commette qui, perché io mi allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».

QUANDO IL CREDENTE METTE IL PROPRIO : ORGOGLIO – LA SUPERBIA – LA GELOSIA – IL PROPRIO IO , AL POSTO DI DIO

La Parola ci dice che noi siamo il Tempio dello Spirito Santo, in esso non deve entrare nulla di contaminato …….

Altrimenti il Signore ( la sua gloria ,la sua presenza ) può lasciare la nostra vita come lo vediamo nel libro di Ezechiele, la Gloria di Dio abbandonò il  Tempio

( Ezechiele cap.10 )

SI PUO’ GUARIRE DALLA GELOSIA PATOLOGICA?

(fuori della norma )

SI PUO’ GUARIRE LASCIANDO OPERARE LA GRAZIA DI DIO

la Parola di Dio offre un aiuto a dominare e guarire anche dalla piaga della Gelosia.


La fede in Cristo produce libertà dentro e fuori di noi, quella libertà dei figli di Dio a cui Cristo ci chiama… ognuno è chiamato ad  essere  libero  

 

Giovanni 8,32; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

 

 

 

SI PUO’ GUARIRE CON UNA  NUOVA VITA IN CRISTO

Galati 5,16 a 21) 16 Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne. 17 Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. 18 Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.

19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.

22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c’è legge.

24 Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25 Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche guidati dallo Spirito.

26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

 

SI PUO’ GUARIRE CON LA PREGHIERA , LA QUALE NON CI FA FARE CATTIVI PENSIERI , ( PREOCCUPAZIONI, ANZIE ECC…)

BENSI CUSTODISCE LA MENTE

 

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

8 Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. 9 Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.

 

 

 

ABBIAMO VISTO LA GELOSIA NORMALE E PATOLOGICA

 

LA PAROLA DI DIO CI INSEGNA IL VERO SIGNIFICATO DELLA GELOSIA ESSA SI TROVA NEL CARATTERE DI DIO

Esodo 20:1 Allora Dio pronunciò tutte queste parole:

2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.

3 Non avere altri dèi oltre a me.

4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

La gelosia di Dio è orientata alla protezione e salvaguardia dell’oggetto verso cui sono rivolti i nostri occhi e i nostri cuori.

La gelosia di Dio è pura e santa , Dio vuole prendersi cura del suo popolo, è geloso in quanto vuole preservare i suoi figli dall’adorare i demoni ,

Dio è geloso di ognuno di noi con i nostri difetti e i rispettivi pregi e desidera prendersi cura di noi, dimostrandoci realmente quanto Egli ci ami.

La gelosia di Dio ci fa stare  al centro delle sue attenzioni Dio è geloso in modo positivo di ognuno di noi , vuole che nessuno ci rapisca dalla sua mano .

Il Signore dimostra la purezza del suo sentimento nei nostri confronti arrivando a definire ognuno di noi come “la pupilla dei suoi occhi”, ovvero la parte più delicata e preziosa dell’intero corpo.

 

Deuteronomio 32:9 Poiché la parte del SIGNORE è il suo popolo,Giacobbe è la porzione della sua eredità.

10 Egli lo trovò in una terra deserta,

in una solitudine piena d’urli e di desolazione.

Egli lo circondò, ne prese cura,

lo custodì come la pupilla dei suoi occhi.

 

 

Zaccaria 2:8 Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti:

«È per rivendicare la sua gloria

che egli mi ha mandato verso le nazioni che hanno fatto di voi la loro preda;

perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell’occhio suo.

Salmo 17:8 Abbi cura di me come la pupilla dell’occhio,

nascondimi, all’ombra delle tue ali,

Esodo 19:5 Dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia;

 

Deuteronomio 7:6 Infatti tu sei un popolo consacrato al SIGNORE tuo Dio. Il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Dio ha talmente amore per ognuno di noi da aver permesso il sacrificio del suo unigenito figlio anche solo per salvare una persona da peccato e dalla sua condanna.

 

Dio ha dato tutto.

Per questo il Signore è nella condizione santa e perfetta di potersi definirsi geloso di ciò che ha riscattato pagando un prezzo che nessuno di noi si sognerebbe mai di sostenere.

                                                                   FINE

VITTORIA PER MEZZO DELLA PREGHIERA

                       LA PREGHIERA.

Termine : fare una richiesta , chiedere ,    

                 domandare

Dalla parola di Dio apprendiamo che nel mondo spirituale , gli angeli adorano Dio lo lodano ma non lo possono pregare in quanto sono spiriti senza peccato , non sono figli di Dio , e non sono partecipi della salvezza in Cristo .

IN CIELO E’ ADORATO

 

Apocalisse 5:8 Quand’ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi.

Apocalisse 5:9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,

Apocalisse 5:10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».

 

Apocalisse 5:11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia.

Apocalisse 5:12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode».

 

Apocalisse 5:13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli».

 

Apocalisse 5:14 Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!»

E gli anziani si prostrarono e adorarono.

Nella Parola di Dio c’è un verso chiave  che ci parla della preghiera :

 

Si trova nel vangelo di Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.

 

 

           PERCHE’ LA PREGHIERA E’ POTENTE ?

 

(Ebrei 10:19; v. 22).

La base della preghiera non dipende dalla nostra condizione, né sulla base del nostro comportamento o su qualsiasi altra cosa proveniente da noi stessi, ma per il valore “del sangue di Gesù” Solo il sangue di Gesù può soddisfare le giuste richieste di Dio e purificarci, affinché possiamo accostarci a Dio con libertà.

(Riconoscendo la nostra condizione)

 

 

 

Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, 20 per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, 21 e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, 22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. 24 Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.

Ebrei 7:24 egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette. 25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro

Romani 8:34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

 

 

 

 

 

 

La preghiera è potente perché viene indirizzata a Dio nel nome di Gesù

Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

 

Filippesi 2:10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra,

 

 

La preghiera, è il mezzo attraverso il quale Dio mette in pratica la Sua opera sulla terra.

 

Mentre per i credenti è il modo di mettersi in contatto con Dio attraverso Cristo.

 

La preghiera non per i deboli , ma è per l’uomo che è debole e con le sue forze non riesce ha risanarsi , quindi si trova a pregare il Signore per le condizioni nelle quali si trova .

Vediamo alcuni esempi di persone che pregano Gesù per le proprie debolezze e malattie :

 

 

Problemi di malattia

Il cieco nato ( Giovanni 9: 1 a 17 )

La donna del flusso di sangue ( Luca 8:44 )

La figlia di Iairo ( Luca 8:52 a 55 )

 

 

 

Problemi spirituali ( di peccato e possessione )

 

Ragazzo posseduto ( Marco 9:16 a 27 )

La donna adultera   ( Giov 8: verso 11 )

Donna curva           (Luca 13:11 Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi.

V 16 E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?»

ecc ecc………………

Nella Parola di Dio c’è il modello insegnato da Gesù  per formulare la preghiera

Matteo 6:9 Voi dunque pregate così:

 

INIZIA CON LA LODE

1) “Padre nostro    ( Comunione con noi figli ABBA )

2) che sei nei cieli,  ( La sua dimora )    

3)  sia santificato il tuo nome;  ( Riconoscere Dio Santo Nella lode )

4) Matteo 6:10 venga il tuo regno;   ( La nuova nascita )

5) sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. ( Ubbidienza )

6) Matteo 6:11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano; ( Richiesta )

7) Matteo 6:12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; ( L’efficacia della preghiera : il perdono )

8) Matteo 6:13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.”

                                                               ( Protezione )

 

 

  ABBIAMO BISOGNO DI UN MEDIATORE

 

1 Timoteo 2:1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. 3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, 4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. 5 Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6 che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo

 

CHIEDERE AL PADRE NEL NOME DI GESU’:

 

 

Giovanni 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

 

Giovanni 16:23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.

 

    

 

NOTA

16:23 Fino a quel momento, i discepoli erano sempre andati al Signore con domande e richieste. In quel giorno

(l’epoca inaugurata, nel giorno di Pentecoste, dalla discesa dello Spirito Santo) egli non sarebbe più stato con

loro fisicamente, cosi essi non avrebbero più potuto chiedergli nulla. Questo non significava che non ci sarebbe

stato nessuno a cui rivolgersi, ma, da quel giorno essi avrebbero avuto il privilegio di domandare al Padre: egli

avrebbe risposto per amore di Gesù.

Le nostre richieste ottengono risposta non perchè ne siamo degni, ma perche il Signore Gesù è degno.

 

 

Giovanni 16:24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

 

 

16:24 Fino a quel momento, i discepoli

non avevano mai pregato Dio Padre nel nome di Gesù. Ora il Signore li esortava a farlo. Le loro preghiere sarebbero state esaudite e, cosi, la loro gioia sarebbe stata completa.

* UN’ALTRA OSSERVAZIONE :

 

E’ ANCHE SCRITTO DI CHIEDERE NEL SUO NOME , E LUI GESU’ ( NON IL PADRE ) LO FARA’

Giovanni 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

Giovanni 14:14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

 

GESU’ SI IDENTIFICA CON IL PADRE COME UNA STESSA COSA

 

Giovanni 14:8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».

 

Giovanni 14:9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”?

 

Giovanni 14:10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

 

Giovanni 14:11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.

«PERCHE’ PREGARE?» –

Per uscire da:

DALL’ANGOSCIA,  

DALL’AFFLIZIONE,

DALLA PREOCCUPAZIONE,

DAL DOLORE,

DAL TORMENTO,

DALL’OPPRESSIONE

 

Filippesi Cap.4 versi 6 e 7

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù

VARI TIPI DI PREGHIERE

 

PREGHIERA E DIGIUNO

I credenti della chiesa di (Antiochia) avevano scoperto il segreto della crescita :  nel digiunare e nel pregare

  Atti 13:1 Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.

Atti 13:2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati».

Atti 13:3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

 

Gesù iniziò Suo ministero con digiuno e preghiera

Luca 4:1 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo.

Luca 4:2 Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame.

Luca 4:3 Il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane».

Luca 4:4 Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo”».

 

 

 

 

Nelle battaglie spirituali

Matteo 17:19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l’abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile. 21 [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».]

Preghiera di invocazione

Atti 7:59 E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».

 

 

Preghiera di confessione

Salmi 32:5 Davanti a te ho ammesso il mio peccato,

non ho taciuto la mia iniquità.

Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE»,

e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. [Pausa]

 

Preghiera di ringraziamento e lode

 

Salmi 150:2 Lodatelo per le sue gesta,

lodatelo secondo la sua somma grandezza.

 

Salmi 150:3 Lodatelo con il suono della tromba,

lodatelo con il saltèrio e la cetra.

 

Salmi 150:4 Lodatelo con il timpano e le danze,

lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto.

 

Salmi 150:5 Lodatelo con cembali risonanti,

lodatelo con cembali squillanti.

 

Salmi 150:6 Ogni creatura che respira,

lodi il SIGNORE.

Alleluia.

 

 

 

Matteo 11:25 In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.

Matteo 11:26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto.

Matteo 11:27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.

 

RINGRAZIAMENTO

 

1Tessalonicesi 5:18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

 

Colossesi 2:6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui;

Colossesi 2:7 radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento.

 

 

Salmi 50:23 Chi mi offre come sacrificio il ringraziamento, mi glorifica,

e a chi regola bene il suo comportamento,

io farò vedere la salvezza di Dio».

 

Preghiera di adorazione

 

Salmi 95:6 Venite, adoriamo e inchiniamoci,

inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti.

 

Salmi 95:7 Poich’egli è il nostro Dio,

e noi siamo il popolo di cui ha cura,

e il gregge che la sua mano conduce.

 

Preghiera di supplicazione

 

Filippesi 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

Filippesi 4:7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

 

 

 

 

Preghiera di intercessione

1Timoteo 2:1 Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini,

1Timoteo 2:2 per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità.

1Timoteo 2:3 Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore,

1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.

 

 

FORME DI PREGHIERA

 

Personale

 

Matteo 6:6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.

 

Famigliare

 

Cornelio

Atti 10:1 Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta «Italica».

Atti 10:2 Quest’uomo era pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio assiduamente.

 

Carceriere di filippi

Atti 16:34 Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREGHIERA COMUNITARIA

Efesini 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

 

Atti 1:13 Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo.

Atti 1:14 Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.

 

 

Atti 2:42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

 

Atti 4:24 Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi;

Atti 4:25 colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre:

“Perché questo tumulto fra le nazioni,

e i popoli meditano cose vane?

Atti 4:31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

 

 

 

L’IMPORTANZA DELLA PREGHIERA COMUNITARIA

 

1 ) Fin dall’inizio della  Chiesa, i Cristiani si sono riuniti per pregare (Atti 4:24; 12:5; 21:5). Le riunioni di preghiera comunitaria sono preziose sia per la chiesa che per i singoli credenti che vi partecipano.

2) La preghiera è solo per coloro che desiderano una relazione personale con Lui. I Cristiani sanno che la preghiera opera perché hanno incontrato un Dio che dichiara:

Voi m’invocherete Verrete a pregarmi, e io vi esaudirò”.

3) Attraverso le nostre preghiere, specie quella comunitaria, stiamo dimostrando e convalidando la fede che abbiamo in Gesù.

4) È attraverso la disciplina della preghiera comunitaria che sviluppiamo una sempre maggiore intimità con Dio e creiamo un legame spirituale gli uni con gli altri. Questo è uno degli aspetti di maggior valore del pregare insieme.

 

 

5) Un altro aspetto di grande valore delle riunioni di preghiera sta nel fatto che i credenti si incoraggiano a vicenda a perseverare. Tutti noi incontriamo degli ostacoli, ma attraverso la condivisione e la preghiera comune da cristiani, spesso aiutiamo gli altri a evitare di scoraggiarsi nella loro vita spirituale. Il valore della preghiera comunitaria sta nella sua capacità di unire i cuori. Pregare davanti a Dio in favore dei nostri fratelli e delle nostre sorelle ha l’effetto di legarci spiritualmente gli uni con gli altri. Nel portare “i pesi gli uni degli altri”, adempiamo “la legge di Cristo”

 (Galati 6:2).

6) Dove c’è la preghiera comunitaria c’è unità, un’unità che Gesù pregò con tanto fervore che i Suoi seguaci avessero (Giovanni 17:23).

 

7) Dove c’è la preghiera comunitaria c’è risveglio spirituale

 

2:41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

 

 

8) Dove c’è la preghiera comunitaria c’è potenza

 

Atti 4:31 Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.

 

Atti 12:5 Pietro dunque era custodito nella prigione; ma fervide ( infuocate ) preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa. ( poi il risultato della preghiera )

 

 

Più di ogni altra cosa, le riunioni di preghiera portano un cambiamento. Pregando gli uni con gli altri, i credenti possono testimoniare che Dio opera miracoli e cambia i cuori.

 

Una riunione di preghiera comunitaria è un’occasione davvero preziosa poiché i credenti cercano una profonda intimità e comunione con Dio presso il Suo trono.

È un momento di unità con altri credenti alla presenza del Signore.

È un momento per avere cura di quelli che sono intorno a noi mentre condividiamo i loro fardelli.

È un momento in cui Dio manifesta il Suo eterno amore e il Suo desiderio di comunicare con quelli che Lo amano.

Distribuendo i doni dello Spirito Santo e i ministeri del Cristo risorto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                   LOTTARE IN PREGHIERA

 

Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a far la volontà di Dio.

 

 

Marco 14:38 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

 

 

Efesini 6:12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Efesini 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.

Efesini 6:14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia;

Efesini 6:15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace;

Efesini 6:16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.

Efesini 6:17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;

Efesini 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

Efesini 6:20 per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

 

 

Romani 15:30 Ora, fratelli, vi esorto, per il Signore nostro Gesù Cristo e per l’amore dello Spirito, a combattere con me nelle preghiere che rivolgete a Dio in mio favore,

 

 

 

Daniele 10:12 Egli mi disse: “Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d’umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole.

Daniele 10:13 Ma il capo del regno di Persia m’ha resistito ventun giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia.

Daniele 10:14 Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l’avvenire”.

UN BUON SOLDATO DI CRISTO GESÙ LOTTA IN PREGHIERA

 

 

COSA VUOL DIRE LOTTARE IN PREGHIERA ?

Semplicemente :

SCUOTERE L’INFERNO ,

FARE TREMARE IL DOMINIO DI SATANA

 

NOTA : Ci sono due forme di preghiera :

IL CHIEDERE A DIO

USARE L’AUTORITA’

 

 

 

 

L’AUTORITA’ e’ di camminare su tutta la potenza del nemico, per fare questo, non e’ solo pregare quei 5 minuti

 

MA E’

 

Entrare nel campo del nemico il quale ha messo dei problemi nella vita dei credenti , per situazioni di dolore , di prova  , (problemi, malattie, legami ecc,) per la nazione , per i governati ecc , la lotta consiste nella preghiera fervente e incessante attraverso lo Spirito Santo, fino a quando il nemico e’ vinto e il credente è libero …..

Cioè pregare 1 ora ; 2 ore ; tre ore ………. Fino alla vittoria

Nota 1

 

Per Daniele la preghiera era al primo posto, il re Dario ordinò che per 30 giorni nessuno doveva pregare , Daniele

rifiutò, per lui la preghiera era fondamentale, non gli interessava di essere gettato nella fossa dei leoni , sapeva che la preghiera li avrebbe vinti

 

Daniele 6:4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un’occasione per accusare Daniele circa l’amministrazione del regno, ma non potevano trovare alcuna occasione né alcun motivo di riprensione, perché egli era fedele e non c’era in lui alcuna mancanza da potergli rimproverare. 5 Quegli uomini dissero dunque: «Noi non avremo nessun pretesto per accusare questo Daniele, se non lo troviamo in quello che concerne la legge del suo Dio». 6 Allora capi e satrapi vennero tumultuosamente presso il re e gli dissero: «Vivi in eterno, o re Dario! 7 Tutti i capi del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati perché il re promulghi un decreto e imponga un severo divieto: chiunque, per un periodo di trenta giorni, rivolgerà una richiesta a qualsiasi dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 8 Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché sia immutabile conformemente alla legge dei Medi e dei Persiani, che è irrevocabile».

9 Il re Dario quindi firmò il decreto e il divieto.

10 Quando Daniele seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima……..

 

 

Nota 2

 

Daniele  ( 10:4 ) era rimasto in esilio si recò sulla sponda del fiume Tigri  dopo aver fatto cordoglio per tre settimane, ( 21 giorni ) forse a causa di resoconti negativi che giungevano da coloro che avevano fatto ritorno in patria (i lavori del tempio si erano fermati), forse per la povertà spirituale in cui versavano gli esuli o ancora, forse, per conoscere da Dio cosa il futuro riservasse al suo popolo.

10:10-14 Una voce allora spiegò come mai le richieste di Daniele non fossero state ancora esaudite. la voce spiegò quale fosse l’impedimento legato all’esaudimento

delle preghiere di Daniele : capo del regno di Persia,era un demone che governava la Persia .

Mentre Daniele pregava, nei luoghi spirituali c’era una lotta e Daniele si trovava in mezzo a combattere .

E’ importante quando la chiesa si raduna per combattere nella preghiera : accadono i miracoli

Dovremmo  essere sempre presenti : l’esercito è unito .

Es: Uria andò da Davide per fare una relazione riguardo alla guerra :

 

2 Samuele 11:7 Quando Uria giunse da Davide, questi gli chiese come stavano Ioab e il popolo e come andava la guerra. 8 Poi Davide disse a Uria: «Scendi a casa tua e lavati i piedi». Uria uscì dal palazzo reale e gli furono mandate dietro delle vivande del re. 9 Ma Uria dormì alla porta del palazzo del re con tutti i servi del suo signore, e non scese a casa sua. 10 Ciò fu riferito a Davide. Gli dissero: «Uria non è sceso a casa sua». Allora Davide disse a Uria: «Tu hai fatto un lungo viaggio. Perché dunque non sei sceso a casa tua?» 11 Uria rispose a Davide: «L’arca, Israele e Giuda stanno sotto le tende, Ioab mio signore e i suoi servi sono accampati in aperta campagna e io entrerei in casa mia per mangiare, bere e per coricarmi con mia moglie? Com’è vero che il SIGNORE vive e che anche tu vivi, io non farò questo!

 

NOTA Uria non andò a casa a riposarsi ma andò a combattere con i suoi fratelli

 

 

Come dire : i miei fratelli e sorelle stanno in chiesa a combattere in preghiera per una situazione e io starei a casa ? no, non farò questo, andrò a sostenere i miei fratelli e sorelle

 

 

 

Ritorniamo in

 

Colossesi 4:12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a far la volontà di Dio.

 

Epafra era un uomo spirituale , lui

lottava per il bene spirituale degli altri ,

lottava quando un credente si allontanava dal Signore , lottava quando un credente si indeboliva

lottava per la chiesa

A volte quando non riceviamo la vittoria forse è perché non lottiamo in preghiera

Matteo 17:19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l’abbiamo potuto cacciare noi?» 20 Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e passerà; e niente vi sarà impossibile. 21 [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».] ( lotta spirituale )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giudici 3:1 Questi sono i popoli che il SIGNORE lasciò stare per mettere alla prova, per mezzo di essi, Israele, cioè tutti quelli che non avevano visto le guerre di Canaan. 2 Egli voleva soltanto che le nuove generazioni dei figli d’Israele conoscessero e imparassero la guerra: quelli, per lo meno, che non l’avevano mai vista prima. Questi popoli erano: 3 i cinque prìncipi dei Filistei, tutti i Cananei, i Sidoni e gli Ivvei, che abitavano la montagna del Libano, dal monte Baal-Ermon fino all’ingresso di Camat. 4 Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele avrebbe ubbidito ai comandamenti che il SIGNORE aveva dato ai loro padri per mezzo di Mosè. 5 Così i figli d’Israele abitarono in mezzo ai Cananei, agli Ittiti, agli Amorei, ai Ferezei, agli Ivvei e ai Gebusei; 6 sposarono le loro figlie, diedero le proprie figlie come spose ai loro figli, e servirono i loro dèi.

 

Queste persone non combatterono, anzi si unirono alla cultura corrotta delle nazioni e dimenticarono il Signore .

 

2 Samuele 23:9 a 11

 

9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il SIGNORE concesse una grande vittoria.

 

 

 

Uno ha detto : se le chiese e le famiglie sono in crisi è perché non si lotta nella preghiera

          Impariamo a lottare in preghiera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultima lezione sulla preghiera .

 

Abbiamo visto cosa vuol dire lottare in preghiera : vogliamo ritornare in :

2 Samuele 23:9 a 11

9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il SIGNORE concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il SIGNORE concesse una grande vittoria.

Due soldati vincitori sui nemici , furono vincitori , quindi rimasero in piedi , leggiamo di nuovo

 

Efesi 6: 10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo;

 

Saldo : forte, resistente, robusto, solido, fermo, fisso, stabile, , incrollabile, impassibile,

  1. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere

L’apostolo Paolo menziona diversi componenti dell’armatura di Dio, Questa sera vedremo un elemento dell’armatura che e’ importante nella preghiera : LA FEDE .

16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno.

      INIZIO DELLA FEDE E CIO’ CHE PRODUCE

Romani 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.

 

 

Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,

 

5:2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio

 

Efesi 2:8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.

 

Ebrei 4:14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

In Ebrei 11:1 Paolo descrive cosi la fede : Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono

La fede va al di la del pensiero umano :

La speranza nel pensiero umano è la fiduciosa attesa di un bene desiderato

Per il credente la speranza e’ la certezza di cose che si sperano

Quando preghi speri che avvenga la guarigione, la soluzione dei problemi ecc. ma non soltanto speri ma hai la certezza che accade quello che chiedi

La fede e’ dimostrazione di realtà che non si vedono

 

L’uomo dice “ vedere per credere “ il credente quando prega vede già il risultato che non si vede .

Esempio : quando preghi per un ammalato,sai che la guarigione ( che ancora non si vede ) è certa e reale.

 

 

Con la fede non soltanto parliamo con Dio ma ci  da anche l’autorità di parlare ai nostri problemi

Matteo 21:21 Gesù rispose loro: «Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, sarebbe fatto. 22 Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete».

 

L’esercizio della fede richiede autorità. Il credente che ha l’autorità non parlerà solo con Dio ma si rivolgerà alla situazione nel Nome di Gesù  

Questo era il modo di operare di Gesù nella fede avendo autorità nella preghiera .

Marco 2:11 io ti dico», disse al paralitico, «àlzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». 12 Ed egli si alzò e, preso subito il lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; sicché tutti si stupivano e glorificavano Dio, dicendo: «Una cosa così non l’abbiamo mai vista

 

Giovanni 11:43

Detto questo, gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori

 

Sono solo alcuni esempi , tu puoi parlare ai tuoi problemi alle tue necessità proclamando la vittoria in Cristo .

Qualcuno ha detto che non e’ giusto che il credente possa convivere con le malattie e con i problemi , in quanto Gesù li ha sconfitti alla croce

 

 

 

Isaia 53:4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

 

In questi versetti c’è il decreto della guarigione nel NOME DI GESU’ , noi dobbiamo solo proclamarlo sulle nostre malattie e dolori : Parla alla tua montagna , sgrida la tua montagna nel NOME DI GESU’ pregando nello Spirito Santo .

In conclusione possiamo dire che la preghiera della fede è questa :

 Marco 11:22 a 25

1) V.22 Gesù rispose e disse loro: «Abbiate fede in Dio

La fede non nei problemi,non in te stesso,non nella tua paura , non negli altri , ma in Dio

 

2) V 23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto

 

Non dubitare nel tuo cuore , credi che ciò chiedi quello accadrà . E’ la fede che vince non le parole

3) V 24 Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.

 

Per fede quando preghiamo riceviamo immediatamente , sebbene al momento non vediamo la risposta, ma è solo questione di tempo vederne il compimento , i tempi di Dio non sono i nostri .

4) V 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe. 26 [Ma se voi non perdonate, neppure il Padre vostro che è nei cieli perdonerà le vostre colpe.]»

 

Se vogliamo che Dio ci risponde dobbiamo perdonare

 

 

LA FEDE PERSEVERANTE

Matteo 7:7 e 8

7 «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; 8 perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. 9 Qual è l’uomo tra di voi, il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? 10 Oppure se gli chiede un pesce, gli dia un serpente? 11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!

 

C’è una continuità nei verbi : CHIEDERE , CERCARE , BUSSARE , questo ci mostra che ci deve essere perseveranza nella preghiera :

1Ts 5:17 non cessate mai di pregare;

 

                                               FINE

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LA TAVOLA

LA TAVOLA

Salmo 23:5 “Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici”.

 

INTRODUZIONE: la parola ebraica (eb. shulkjan o shulcan) tradotta «tavola» indicava, inizialmente, una grande stuoia di pelle o di cuoio che veniva stesa sul pavimento, in mezzo alla tenda, sulla quale si disponevano i cibi e la famiglia si riuniva per mangiare. Il termine nel corso del tempo venne utilizzato, non per indicare un semplice e piccolo tavolino dove a volte appoggiamo degli oggetti, ma per indicare proprio il tavolo grande dove si consuma il pasto. Sia nella cultura ebraica che in altre culture il momento del consumare il cibo insieme ha un forte significato. È un momento importante. La famiglia, i fratelli, gli amici sì siedono e tra una portata e l’altra si parla, si affrontano vari argomenti, si condividono delle esperienze.

SONO MOMENTI DI CONDIVISIONE E COMUNIONE

La TAVOLA nella Bibbia la vediamo per la prima volta nel libro dell’ESODO , rappresenta la comunione tra :

ISRAELE E DIO , LA CHIESA E DIO

 Esodo 25:30 : 23 «Farai anche una tavola di legno d’acacia; la sua lunghezza sarà di due cubiti; la sua larghezza di un cubito e la sua altezza di un cubito e mezzo. 24 La rivestirai d’oro puro e le farai una ghirlanda d’oro che le giri intorno. 25 Le farai una cornice alta quattro dita; e a questa cornice farai tutt’intorno una ghirlanda d’oro. 26 Le farai pure quattro anelli d’oro e metterai gli anelli ai quattro angoli, ai quattro piedi della tavola. 27 Gli anelli saranno vicinissimi alla cornice per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola. 28 Farai le stanghe di legno d’acacia, le rivestirai d’oro e serviranno a portare la tavola. 29 Farai pure i suoi piatti, le sue coppe, i suoi calici e le sue tazze da servire per le libazioni. Li farai d’oro puro. 30 Metterai sulla tavola il pane della presentazione, che starà sempre davanti a me.

ESODO 26: 34 E 35 : IL COLLOCAMENTO DELLA TAVOLA DI PRESENTAZIONE

ESODO 26:34  Metterai il propiziatorio sull’arca della testimonianza nel luogo santissimo. 35 Metterai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola dal lato meridionale del tabernacolo; metterai la tavola dal lato di settentrione.

 

STUDIAMO IL SALMO 23

 SALMO 23:5 Per me tu imbandisci la tavola,

sotto gli occhi dei miei nemici;

cospargi di olio il mio capo;

la mia coppa trabocca.

6 Certo, beni e bontà m’accompagneranno

tutti i giorni della mia vita;

e io abiterò nella casa del SIGNORE

per lunghi giorni.

 Alcune considerazioni: 

“PER ME”:

non è una tavola imbandita per altri, lo è per me, lo è per noi Suo popolo. Per noi che eravamo

 idolatri,

perversi,

perduti e

lontani da Dio,

ma proprio a noi grazia è stata fatta. (Efesini 2:1-5).

Siamo stati cercati,

trovati,

recuperati,

perdonati,

purificati e

salvati

Ma non dimenticare mai la cava dalla quale sei stato tratto

Salmo 40:2 Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione,

dal pantano fangoso;

ha fatto posare i miei piedi sulla roccia,

ha reso sicuri i miei passi.

 NON MERITIAMO NULLA MA POSSEDIAMO TUTTO IN CRISTO (Efesini 2:4a7 ).

 Efesi 2:4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù

Non vivere la tua fede cristiana da povero, come un mendicante. Tu possiedi tutte le ricchezze celesti in Cristo, in quanto hai ricevuto il diritto di essere chiamato figlio di Dio (Giovanni 1:12).

 “TU”: Tu Signore, Tu mio Salvatore Ti alzi dal Trono Reale, Ti cingi la veste reale e Ti metti a lavoro per me.

Il Re apparecchia la tavola al Suo servitore. Umanamente non è normale. Sono io servitore che   devo imbandire la tavola per il mio Signore ma nel Regno di Dio Gesù ci servirà

 (Luca 12:37)

37 Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro!

e ci pascerà (Apocalisse 7:13-17).

13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?» 14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. 15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. 16 Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 17 perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

 “IMBANDISCI”: lett. significa “preparare un pranzo in maniera sfarzosa”, “apparecchiare la tavola con abbondanti vivande”. Non è un fast food, non sono cibi surgelati pre-cotti che poi riscaldiamo al microonde. C’è un grande lavoro dietro tutto questo. Gesù ha pagato un grande prezzo per imbandire la tavola e cibare pienamente le nostre anime

(cfr. Giovanni 19:30). 30 Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

“SOTTO GLI OCCHI DEI MIEI NEMICI”:

Meravigliosa immagine. È l’immagine di un re seduto a tavola con i suoi generali che, di ritorno da una battaglia vinta, gustano insieme dei meritati cibi succulenti tra grida e giubilo. Dinanzi hanno gli ultimi nemici rimasti in vita, i quali sono stati catturati, legati e posizionati in ginocchio in un angolo della sala

(cfr. Apocalisse 19:17-18).

Fratelli, sorelle c’è vittoria nel nome dì Gesù sul nemico delle nostre anime. Cristo ha vinto, Cristo ha spogliato Satana della sua potenza e autorità (Colossesi 2:13 a 15 ). 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; 14 egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; 15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce

LA TAVOLA DELLA GRAZIA. Una grande tavola ricca, ben imbandita e ben preparata che Cristo ha acquistato per noi gratuitamente (cfr. Isaia 55:1).

Isaia 55:1 «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque;

voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate!

Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte!

 Meravigliosa GRAZIA, in questa piccola ma potente parola siamo benedetti di una benedizione eterna.

LA SALVEZZA:

(Matteo 22:1-4)

l’invito della salvezza del Re rivolto a tutti gli uomini di ogni nazione, tribù, lingua e popolo. “Io ho preparato il mio pranzo”: Dio ha preparato l’opera della Salvezza. — “I miei buoi…ingrassati sono ammazzati”: Dio ha donato Cristo l’Agnello perfetto, senza macchia né difetto, per essere immolato – “Tutto è pronto”: Cristo, con la sua morte e resurrezione, ha preparato la strada che conduce alla salvezza. – “Venite alle nozze”: l’invito universale sempre attuale.

 

Matteo 22:1 Gesù ricominciò a parlare loro in parabole, dicendo:

2 «Il regno dei cieli è simile a un re, il quale fece le nozze di suo figlio. 3 Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze; ma questi non vollero venire. 4 Mandò una seconda volta altri servi, dicendo: “Dite agli invitati: Io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono ammazzati; tutto è pronto; venite alle nozze”. 5 Ma quelli, non curandosene, se ne andarono, chi al suo campo, chi al suo commercio; 6 altri poi, presero i suoi servi, li maltrattarono e li uccisero. 7 Allora il re si adirò, mandò le sue truppe a sterminare quegli omicidi e a bruciare la loro città. 8 Quindi disse ai suoi servi: “Le nozze sono pronte, ma gli invitati non ne erano degni. 9 Andate dunque ai crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete”. 10 E quei servi, usciti per le strade, radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu piena di commensali. 11 Ora il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo che non aveva l’abito di nozze. 12 E gli disse: “Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?” E costui rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”. 14 Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».

 IL PERDONO: (Matteo 9:10-12)

10 Mentre Gesù era a tavola in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. 11 I farisei, veduto ciò, dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?» 12 Ma Gesù, avendoli uditi, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

mentre Gesù era a tavola…”. Non si è mai preoccupato dì mangiare con pubblicani e prostitute. Non si è mai preoccupato del pregiudizio degli altri.

Dove è presente Gesù c’è sempre perdono.

Lui emana perdono,

Lui profuma di perdono,

Lui spande il perdono,

Lui dona il perdono.

“Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati”. Se tu riconosci il tuo peccato e ti riconosci peccatore sei seduto nella tavola adatta a te, sei al posto giusto, perché a capo tavola è seduto Gesù e quindi avrai la gioia, come Matteo il pubblicano, di essere perdonato e purificato dai tuoi peccati.

LA GUARIGIONE: (Matte) 15:22-28) “i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.

In poche parole questa donna sta dicendo: « anche se non sono ebrea, anche se non faccio parte del popolo eletto, anche se non sono una figlia d’Israele, anche se in un primo momento sei venuto per adempiere le promesse fatte ad Abrahamo, io so che puoi soddisfare anche i miei bisogni perché mentre i padroni mangiano e si saziano seduti a tavola, ci sono sempre delle briciole e dei resti di cibo che cadono a terra con i quali i cagnolini come me si saziano

». Se una briciola della potenza di Cristo può liberare la figlia indemoniata,

Se una goccia di sangue uscita dal corpo di Cristo può perdonare tutti i peccati del mondo,

Se una virtù uscita da Cristo può guarire una donna dal flusso di sangue,

immaginate un po’ cosa Dio può fare se utilizzasse tutta la Sua potenza.

Il centurione diceva: “di’ una parola e il mio servitore sarà guarito”. Non sono necessarie tante parole, non voglio che tu faccia un grande discorso, non è necessario che tu faccia tanti chilometri per arrivare a casa mia, ma “di’ una parola”.

 

IL MIRACOLO: (Giovanni 2:1-3, 7-11).

“Portatelo al maestro di tavola…”, era colui che aveva organizzato il matrimonio, la cerimonia, il menù. Era colui che dava gli ordini ai servitori in modo che il pranzo si poteva svolgere nel miglior modo possibile. Il V. 3 dice “…. non hanno più vino”.

Quando NON HAI PIÙ:

Quando ti dicono che non hai più speranza;

Quando ti dicono che non hai più molti giorni da vivere;

Quando ti dicono che non hai più il lavoro;  

Quando ti dicono che non hai più delle certezze,

ricorda che alla tavola della grazia, come alla tavola delle nozze di Cana, è seduto Gesù Cristo, Colui che può cambiare ancora oggi l’acqua in vino.

Ancora oggi Lui cambia le situazioni più disperate. Tu non perderai, tu non resterai senza vino, qualcuno verrà a dirti come il maestro di tavola disse allo sposo “tu hai conservato il vino buono fino ad ora”. Nota: Tu non perderai… tu conserverai.

 LA NUOVA NASCITA: (Apocalisse 3:20). “Io entrerò e cenerò con lui”.

Quando Gesù entra nel cuore, quando Gesù dimora IN Noi la vita cambia. Quando Gesù entra in noi compie dei miracoli:

Purifica il cuore; 

Prende possesso della nostra vita divenendone il Signore; Diveniamo il Tempio dello Spirito Santo;

Nasciamo di nuovo.

Quando permetteremo a Gesù di varcare la soglia del nostro cuore e ceneremo con lui potremmo anche noi dire:

“Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”.

  1. LA TAVOLA DELLA COMUNIONE. Nella notte in cui fu tradito, mentre celebrava la Pasqua con i Suoi discepoli, il Signore istituì la Santa Cena o la Cena del Signore (Marco 14:22-25).

Famoso è l’invito che noi pastori rivolgiamo ai credenti:

“fratelli, sorelle accostatevi alla Mensa del Signore”. –

IL PANE: (I Corinzi 11:24). Figura del Corpo di Cristo.

La meravigliosa realtà dell’INCARNAZIONE Filippesi 2:5-8.

Il Figlio, la seconda Persona della Trinità, decide di sua spontanea volontà di lasciare il Trono celeste e di discendere sulla terra. Decide di diventare uomo come gli uomini. Decide di prendere reale e vera natura umana. Decide di essere concepito nel seno di una donna vergine per opera dello Spirito Santo.

Non è l’uomo-peccatore che è salito in cielo e ha trovato Dio, ma è Dio stesso che è disceso sulla terra nella persona di Gesù per cercare e salvare gli uomini.

IL VINO: (I Corinzi 11:25). Figura del sangue di Cristo.

La meravigliosa realtà del SACRIFICIO

Isaia 53:3-7.

3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4 Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

5 Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

6 Noi tutti eravamo smarriti come pecore,

ognuno di noi seguiva la propria via;

ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti.

7 Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la bocca.

Come l’agnello condotto al mattatoio,

come la pecora muta davanti a chi la tosa,

egli non aprì la bocca

 

C’è potenza nel sangue di Gesù,

C’è vittoria nel sangue di Gesù,

C’è liberazione nel sangue di Gesù,

C’è perdono nel sangue di Gesù.

 

Per quel sangue applicato alla nostra vita, Satana sta lontano da noi,

Per quel sangue Dio ci vede perfetti ai suoi occhi,

Per quel sangue i nostri peccati sono cancellati,

Per quel sangue le nostre vesti sono imbiancate.

 

Grazie a quel sangue fra breve udremo il suono dell’ultima Tromba, Grazie a quel sangue saremo rapiti,

Grazie a quel sangue saremo trasformati,

Grazie a quel sangue entreremo nel Regno di Dio

Grazie a quel sangue vedremo Dìo faccia a faccia.

 

IL CALICE: (I Corinzi 10:21). Figura della comunione.

La meravigliosa realtà dell’UNITÀ della Chiesa

 Filippesi 2:1-3.

2:1 Se dunque v’è qualche incoraggiamento in Cristo, se vi è qualche conforto d’amore, se vi è qualche comunione di Spirito, se vi è qualche tenerezza di affetto e qualche compassione, 2 rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento

 

 

In Africa e in alcune zone del Medio Oriente è importante mangiare dallo stesso piatto e bere dallo stesso bicchiere. Sia in Niger che in Mali capita che in diverse occasioni servano il cibo in un unico grande vassoio o recipiente e tutti mangiano insieme con le mani e tutti bevono dallo stesso bicchiere. Qualora tu dovessi chiedere un piatto o un bicchiere singolo per te, offenderesti gravemente le persone vicine perché stai dimostrando di non voler partecipare alla loro comunione.

 

 

 

  1. LA TAVOLA DEL CULTO. Mi piace immaginare il culto come una tavola apparecchiata con tante vivande e cibi. Mi piace immaginare il Signore che prepara il culto… “Per me tu imbandisci la tavola” …”Per me tu prepari il culto”.

 

Non sono i pastori, o il gruppo musicale, o chi presiede che devono preparare o organizzare e pianificare il culto,

ma lo Spirito Santo.

 

COSA E’ IL CULTO

Il culto non è un programma,

Non è un intrattenimento,

Non è una mattinata ,

Non è una serata,

Non è un evento,

Non è una cerimonia.

Il culto non è il culto di una denominazione,

Né dì una struttura ecclesiastica MA È IL CULTO DEL SIGNORE”.

 

IL CULTO è il più alto servizio che ogni credente deve rendere a Dio con timore e tremore. Prima di ogni altra cosa noi siamo stati salvati e chiamati a rendere il nostro culto a Dio, prima in privato e poi in pubblico. Al culto cristiano, al quale siamo stati invitati a partecipare, dobbiamo gustare quello che Dio ha preparato per ognuno di noi.

 

 

ATTI DEGLI APOSTOLI 13:1-3:

Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

 

per ogni nucleo di credenti, pochi o numerosi, dove Cristo regna sovrano e lo Spirito è l’Unico Direttore, il Signore ha preparato delle vivande spirituali :

 

(1) L’OPERA SALVIFICA DI CRISTO: “nella chiesa”. Non si riferisce a un locale di culto, non esisteva un edificio chiamato chiesa, allora dì chi parla? Erano peccatori “chiamati fuori” dal mondo. Erano uomini e donne riscattati dal peccato. Erano delle anime strappate dalle fauci di Satana. Lo Spirito Santo convinceva di peccato e Dio salvava giorno dopo giorno. Niente e nessuno poteva fermare l’opera salvifica di Cristo (Atti 11:21).

 

(2) L’OPERA DEL MINISTERIO FRUTTUOSA: Att 13:1c’erano profeti e dottori”.

In Efesini 4:11-12 leggiamo che Dio ha dato dei ministeri alla Sua chiesa “…in vista dell’opera del ministerio”.

 

La chiesa che era ad Antiochia ( Atti 13 ) era fertile, produceva nuovi ministeri.

 

Ogni chiesa locale deve partorire uomini e donne che servono nella vita comunitaria. Un fratello diceva: «Ogni pastore deve produrre altri pastori, ogni evangelista deve produrre altri evangelisti, ogni insegnante deve produrre altri insegnanti, ogni monitore deve produrre dei nuovi monitori e ogni chiesa deve partorire nuove chiese».

 

(3) IL PROGRESSO E LA CRESCITA DELLA PAROLA:

 

(Atti 15:35) 35 Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando e portando, insieme a molti altri, il lieto messaggio della Parola del Signore.

 

Meraviglioso equilibrio. La Parola progrediva e si rafforzava perché veniva utilizzata con equilibrio. Questo verso si potrebbe parafrasare oggi: «facevano gli studi biblici in chiesa ed evangelizzavano per strada».

Da una parte ammaestravano il popolo in riunione specifiche ma dall’altra uscivano per evangelizzare i perduti.

Avevano imparato dal Maestro

(Matteo 4:23).

23 Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando il vangelo del regno, guarendo ogni malattia e ogni infermità tra il popolo

 

(4) IL SERVIZIO PUBBLICO RESO A DIO:

Atti 13:2 “mentre celebravano il culto del Signore”

Nell’antica Grecia questo verbo si riferiva al servizio imposto dalla legge ai cittadini più ricchi per finanziare opere pubbliche, per cui lo Stato non si assumeva l’onere di sostenere i costi, era «un servizio di pubblica utilità». In ambito cristiano indica «il servizio reso a Dio per l’utilità comune».

 Il Re del cielo ci ha incaricato a svolgere l’adorazione pubblica per l’edificazione dei credenti

(cfr. 1 Corinzi 12:7 “per il bene comune”).

 

Ogni volta che ci riuniamo per adorare Dio ci dobbiamo sempre porre queste due domande:

 

il nome di Cristo sarà innalzato?

il mio servizio, quello che farò durante il culto, sarà utile per il popolo? ( LA CHIESA )

 

(5) LA REALE PRESENZA DELLO SPIRITO: Atti 13:2

“lo Spirito Santo disse”.

Non lo dovevano invitare, Lui era già presente. È il culto del Signore e lo Spirito Santo non ha bisogno di essere invitato in quanto Lui è il Proprietario del culto. Siamo noi quelli invitati a partecipare alla Sua Tavola.

 

SICCOME È LUI IL PADRONE DEL CULTO,

Lui parla quando vuole,

Lui si muove come vuole,

Siamo noi che dobbiamo seguirLo,

Non è Lui che deve seguire noi.

AD ANTIOCHIA LO SPIRITO SANTO

 

Si sentiva a suo agio,

Era a casa sua,

Non aveva vincoli,

Era libero,

Non si sentiva vincolato

E operava quando lo riteneva opportuno

(cfr. 2 Corinzi 3:17).

17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c’è lo Spirito del Signore, lì c’è libertà.

               

             NOTA

William Joseph Seymour affermava: “Quando i credenti sanno quello che accade nella riunione, non stanno più celebrando un culto guidato dallo Spirito Santo”.

 

(6) LA REALE VISIONE DI UNA CHIESA SPIRITUALE: ATTI 13:2

 

 “mettetemi da parte Saulo e Barnaba per l’opera alla quale li ho chiamati”.

 

La Pentecoste è stata mandata da Dio per rafforzare e potenziare l’adempimento del Grande Mandato. Il battesimo nello Spirito Santo è stato dato ai credenti affinché ripieni di potenza possano evangelizzare i popoli e le tribù fino alle estremità della terra.

 

Un pentecostale che non condivide l’opera missionaria non è un vero pentecostale.

Il battesimo nello Spirito Santo e la Missione  ( DEL GRANDE MANDATO ) sono uniti da un vincolo indissolubile (Atti 1:8).

Non esiste Pienezza Pentecostale senza la Missione e non esiste la Missione senza una reale Pienezza Pentecostale (Atti 4:31).

 

(7) LE REALI CARATTERISTICHE DI UNA CHIESA SPIRITUALE:

 

ATTI 13:3 “allora dopo aver digiunato e pregato”.

 

Non si preoccupavano dell’orario. Erano impegnati nella preghiera e nel digiuno, il tempo passava e nessuno stava a guardare l’orologio. Avevano bisogno di capire la volontà di Dio, avevano bisogno di avere una conferma riguardo alla profezia che avevano ricevuto, avevano necessità di presentare a Dio i bisogni, il viaggio e la missione di Paolo e Barnaba.

Non era una preghiera di cinque minuti o un culto di un’ora,

 

La loro preghiera era accompagnata dal digiuno,

Era una vera preghiera,

Un’adorazione che si prolungava nel tempo.

Erano entrati nel Luogo Santissimo, erano nella viva e reale presenza di Dio e non volevano ritornare a casa di corsa.

 

(8) LA REALTÀ DELL’UNIONE: ATTI 13:3

 “imposto loro le mani, li lasciarono partire”.

 

Non era una chiesa divisa. Nella chiesa dì Antiochia non si formarono due gruppi: il Partito del SÌ e il Partito del NO.

 

Il Partito del SÌ: noi siamo favorevoli alla chiamata missionaria di Paolo e Barnaba, abbiamo capito che questa è la volontà di Dio per la loro vita, siamo d’accordo, per noi possono partire.

 

Il Partito del No replica: noi crediamo che i tempi sono immaturi, dobbiamo ancora provare e testare la maturità di Paolo e Barnaba. Crediamo opportuno di restare ancora in preghiera e digiuno per capire meglio come muoverci.

 

Assolutamente, non ci fu nulla di tutto questo, non esisteva nessuno dei due partiti. La presenza dello Spirito Santo e l’esercizio del carisma profetico avevano creato unità. Dio aveva parlato, la chiesa aveva pregato, tutto questo era sufficiente.

Né il Partito del Sì, né il Partito del No, ma la chiesa unita dà a Paolo e Barnaba la mano di associazione; impongono le mani su di loro in segno di compartecipazione e comunione alla loro chiamata e li lasciano partire con il loro benestare.

 

 

CONCLUSIONE: adesso spetta a ciascuno di noi. La TAVOLA è pronta, è imbandita. Dio ha preparato tutto. Dovremmo sederci e gustare le meravigliose pietanze spirituali con rendimento di grazie.

 

 

FINE

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LA POSSESSIONE

COME È COMPOSTO IL GOVERNO SATANICO:

 

I principati . Stato retto da un principe: il principato di Monaco. Più in genere,governo,assoluto,monarchia: aspirare al principato;

 

In greco archcas è un termine che sta ad indicare una certa organizzazione nelle forze del regno satanico ( Romani . 8:38; Colossesi. 2:15;

Matteo. 12:24)

Efesini 6:12  I principati sono il livello più basso organizzazione  del regno di satana.

 

  Le POTENZE  ( potestà ) .Il termine greco exousias (meglio tradotto autorità) mostra come i demoni  abbiano autorità nei propri campi d’azione per eseguire i compiti as­segnati ( Efesini. 1:21; 3:10; Col. 1:16  Efesini 6:12   ) Le Potestà ( Potenze )  sono i capi dei principati . ( sono nei luoghi celesti

 

 I dominatori. Il termine greco Kosmokratoras sta ad indicare l’intenzione di gover­nare, di controllare 2Cor. 4:4  Luca 4:6,7  Efesini 6:12 ). 

Dominatori  sono spiriti posti sopra le nazioni e continenti come generali, che continuano esercitare e controllare il dominio sulla terra.

Nel Vangelo di Luca 4:5,6,7 sta scritto: Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: 4:6 “Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. L’affermazione del diavolo di essere capace di dare a Gesù tutti i regni del mondo  indica che come usurpatore  lui e i demoni,   non si sono ancora arresi e non sono stati ancora distrutti. :

Daniele 10:12,13

 ( Però satana ha di fronte a colui che lo ha cacciato sulla terra e prenderà lo schiaccerà col calcagno del piede)Apocalisse 12:10  Genesi 3:15)

 

Andiamo a Luca al versetto   4:7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua“.(Gesù non si prostrò e non adorò satana, quando Gesù muore scende 3 giorni nel cuore della terra fa pubblico spettacolo di satana e dei suoi demoni. Infatti sta scritto in  Colossesi  2:14 Egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce;  2:15 ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolotrionfando su di loro per mezzo della croce.

Continuiamo con il governo di satana:

 

Forze spirituali della malvagità

Il termine greco pneumatika ponerias rafforza l’idea che la lotta è contro esseri spirituali la cui caratteristica peculiare è la malvagità. Essi sono malvagi (Giovanni . 10:10). Sono forze spirituali o spiriti malvagi : (che sono nei luoghi celesti) sono  spiriti di un certo livello come ufficiali intermedi

Giovanni 10:10 a 21

 

Legione: ( 3.000 a 6.000 soldati ) grande moltitudine di demoni .Marco 5:9 Luca 8:30 Costoro sono comandati  da satana. Si presentano anche come masse di ombre  nere ,sono come delle api che seguono l’ape regina (il loro principe). Per chi non conosce il Signore,quando entrano nel corpo di essere umano sono guai.

 

Nel libro di Luca sta scritto: Luca 10:17 Or i settanta tornarono con allegrezza, dicendo:

«Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel nome tuo».

Luca 10:18 Ed egli disse loro: «Io vedevo satana cadere dal cielo come una folgore.

Luca 10:19 Ecco, io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico,nulla potrà farvi del male.

Luca 10:20 Tuttavia non vi rallegrate del fatto che gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

 

 

                  DEMONI CHI SONO COSA FANNO

Molti credono che i demoni siano una ‘influenza astratta e impersonale.
La Parola di Dio invece afferma che essi sono esseri personali

(Giudici 9:23; 1° Samuele 18:9-10). Per essere persona non è necessario possedere un corpo fisico, ma essere un’entità vivente, dotata di intelligenza, volontà, emozioni, sentimenti, desideri, capace di parlare, vedere e udire è possibile . I demoni hanno tutte queste prerogative, perciò essi sono a tutti gli effetti degli esseri personali. Essi:

hanno intelligenza (1° Timoteo 4:1; 1° Re 22:22-24; Atti 16:16)

è una sapienza perversa, come quella di Satana. Sono in grado di formulare dottrine, per mezzo delle quali riescono a ingannare molti uomini e anche dei credenti.
possono vedere, parlare e udire (Marco 5:6-9): fanno sentire la loro voce attraverso la persona nella quale sono entrati.
 

hanno desideri e una volontà:

(Matteo 12:43-45).

 “Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito…”

(Matteo 8:31). “E i demoni lo pregavano dicendo: “Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci” (Matteo 8:31).
hanno delle emozioni:

(Atti 8:7), ‘Gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida segno di forti emozioni di paura, terrore e angoscia.

Un demone disse a Gesù: ‘Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi’ (Marco 5:7). Anche la sensazione del tormento è un’emozione.

‘Anche i demoni lo credono e tremano’ (Giacomo 2:19).
Tra di loro esistono vari gradi di malvagità: ‘Allora… prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui…’ (Matteo 12:45).
Tra di loro esistono vari gradi di potenza e di resistenza verso coloro che cercano di cacciarli: ‘Questa specie di spiriti non si può fare uscire in altro modo che con la preghiera’ (Marco 9:29). Non è sempre necessario pregare e digiunare a lungo per cacciare i demoni, ma soltanto quando ci si trova di fronte a una certa ‘specie di demoni’, quelli più forti e potenti.

 

Per descrivere i demoni, la Bibbia ricorre a immagini animalesche e mostruose: in Apocalisse 16:13, per esempio, si parla di ‘tre spiriti immondi, simili a rane.

In Apocalisse 9:1-12  ‘locuste‘ che escono dall’Abisso, guidate da un angelo decaduto chiamato Apollion, siano demoni. Esse sono chiamate ‘locuste‘ ma il loro aspetto è simile a quello di cavalli con facce umane, capelli da donna, denti come quelli del leone, corazze di ferro, ali e code come quelle degli scorpioni, ognuna con un pungiglione.

Queste cavallette si presenteranno con le seguenti caratteristiche

1) Saranno di origine infernale  Apoc 9:1,2,3

 

2) Saranno aggressive al punto di invadere la terra v 3

   Si presenteranno come cavalli pronti alla guerra

 

3) saranno intelligenti , come suggerisce il loro viso di uomo 

    v.7, altrimenti come potrebbero riconoscere e risparmiare

    coloro che portano il sigillo di Dio se non avessero una

    intelligenza superiore v.4

 

4) Saranno insensibili alla sofferenza umana v. 4,5

 

5) Saranno invincibili nessuno potrà combattere con loro né

    sconfiggere gli effetti del loro veleno v.5,6

 

6) Saranno investite di autorità come indicano le corone sulla

    loro testa v.7

 

7) Saranno insidiose , seducenti e seduttrici  (capelli da donna)  

    attireranno gli uomini in trappole  v.8

 

8) Saranno invulnerabili : una corazza di ferro le proteggerà v.9

    Le ali permetteranno di fuggire al minimo allarme

 

9) Saranno impressionanti : il rumore delle loro ali assomiglia

    al rumore di carri da guerra

10) Saranno compatte poiché il loro re Abaddon il distruttore manterrà la coesione e la coordinazione dei loro movimenti .

 (Luca 10:19): Gesù disse: ‘Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male’ (Luca 10:19): ‘serpenti e scorpioni’ qui indicano i demoni, che evidentemente somigliano nel carattere a tali animali.

SATANA CAPO DEI DEMONI

I farisei e Gesù stesso chiamano Satana, capo dei demoni, ‘Belzebù’, che significa letteralmente ‘signore delle mosche’ o ‘signore degli insetti’ (Matteo 12:24,27). Ci sono infatti delle analogie tra i demoni e gli insetti, in quanto i demoni seminano disordine, impurità, malessere, malattie e morte, anche se ne ignoriamo spesso l’attività. Milioni di persone soffrono di malaria, ma per secoli ne era ignota la causa. Poi si è scoperto che questo flagello è provocato dalla puntura di una zanzara. I demoni sono come questi piccoli insetti che a volte ci pungono senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

Diversi tipi di demoni e la loro opera
Alcuni pensano che tutti i demoni siano più o meno simili nel loro modo di agire, ma questo è errato. Come gli esseri umani, i demoni differiscono nelle loro capacità individuali, nelle abitudini e nella condotta, con la differenza che il loro obiettivo è sempre malvagio: essi cercano costantemente la rovina delle anime.

Per esempio, certi demoni affliggono i corpi delle persone: spiriti di mutismo, di sordità, di cecità, di epilessia… Questo tipo di spiriti non ha necessariamente il dominio sulla natura morale della persona ma solo sul corpo

Altri sono orientati verso l’inganno e la seduzione. Ci sono spiriti di follia, di gelosia, di violenza, di odio, di omicidio, di autocommiserazione, di menzogna, spiriti cosiddetti ‘familiari’ e tanti altri.

Vediamo ora quel che la Scrittura dice a proposito dei diversi tipi di spiriti.

Spiriti di mutismo, di sordità e di cecità
‘Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrarvi più’ (Marco 9:25). ‘Gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, di modo che il muto parlava e vedeva’ (Matteo 12:22).
Uno spirito sordo paralizza il nervo acustico dell’orecchio cosí che cessa di funzionare; alcuni paralizzano anche le corde vocali, in modo che la persona è incapace di parlare. Quando lo spirito sordo e muto viene cacciato, la persona è in grado immediatamente di parlare e udire. Lo stesso accade quando è cacciato uno spirito di cecità che ha paralizzato il nervo ottico. Naturalmente, non ogni malattia agli occhi è causata da demoni.

Spiriti d’infermità
“Ecco una donna, che da diciotto anni era posseduta da uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi. Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: Donna, tu sei liberata dalla tua infermità… E costei, che è figlia di Abramo, e che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?’ (Luca 13:11-12,16).

Spiriti di epilessia
“Uno della folla gli rispose: Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto; e quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido… Glielo condussero; e come vide Gesù, subito lo spirito cominciò a contorcere il ragazzo con le convulsioni; e, caduto a terra, si rotolava schiumando’ (Marco 9:17-18,20).
Evidentemente lo spirito muto e sordo che Gesù scacciò era anche colpevole degli attacchi epilettici che affliggevano il fanciullo fin dall’infanzia.

Spiriti di follia, spiriti immondi (di nudismo e di smarrimento) e spiriti di morte 

“Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demoni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe… Di continuo, notte e giorno, andava urlando fra i sepolcri e su per i monti, percuotendosi con delle pietre… Giunti che furono da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione’

(Luca 8:27; Marco 5:5,15).

In molti casi i demoni non si limitano a colpire i corpi delle persone, ma prendono il controllo delle loro menti. Quando ciò succede, ci troviamo di fronte a persone che presentano gravi segni di follia, come nel caso dell’indemoniato geraseno. Egli era abitato da una ‘legione’ di demoni, cioè da moltissimi tipi di demoni, tra i quali c’erano certamente uno o più spiriti di follia.

Dopo la liberazione operata da Gesù, il Geraseno fu visto “seduto e sano di mente”: poteva parlare e ragionare in maniera normale, senza più dare in escandescenze o farsi del male. Non era più agitato e tormentato dentro di se: aveva pace. Perciò non sentiva più l’impulso di correre e dimenarsi come aveva fatto in precedenza.
Notiamo inoltre che prima della sua liberazione “non indossava vestiti”, era completamente nudo, mentre ora è vestito. Sicuramente egli aveva degli spiriti “immondi” o “impuri” che lo spingevano a denudarsi.
Il Geraseno aveva inoltre uno spirito di morte che lo costringeva a vivere nei sepolcri. Mi è capitato una volta di cacciare da una ragazza uno spirito di questo tipo. Si sentiva attratto dai cimiteri, dalle tombe e dalla morte. Inutile dire che quando quello spirito se ne andò, perse ogni interesse per quei luoghi. Sono certamente spiriti di morte che ispirano i films d’orrore – spesso ambientati in cimiteri e pieni di cadaveri in decomposizione, morti viventi e zombies – che oggi vanno tanto di moda.
È scritto ancora che il Geraseno “era spinto dal demone nei deserti”. I demoni cercano di isolare le loro vittime, creando in loro un forte desiderio di solitudine, per poterle meglio tormentare e per impedire che siano aiutati. Non sempre però le spingono in luoghi deserti o isolati: molto spesso i demoni ispirano un forte senso interiore di isolamento e di chiusura verso il mondo esterno. Anche in una grande città, in mezzo a migliaia di persone, l’indemoniato può essere totalmente isolato. Molti barboni e vagabondi delle nostre città sono in queste desolanti condizioni.
Spiriti di suicidio
“…e spesse volte lo ha gettato anche nel fuoco e nell’acqua per farlo perire” (Marco 9:22).
Certi spiriti ispirano ossessionanti pensieri di suicidio, e credo che molti suicidi siano attribuibili proprio a tali spiriti. Anche la musica e i testi inneggianti al suicidio dei gruppi “heavy metal” e “dark”, che hanno già fatto molte vittime tra i giovani, sono sicuramente ispirati da spiriti maligni. D’altra parte, c’era da aspettarsi proprio questo da esseri malvagi, asserviti a colui che Gesù definisce “omicida fin dal principio” (Giovanni 8:44).
Spiriti di omicidio e di gelosia
“Cosí Saul da quel giorno in poi guardò Davide con gelosia. Il giorrno dopo un cattivo spirito, da parte di Dio, s’impossessò di Saul che si comportava come un pazzo in mezzo alla casa. Mentre Davide suonava l’arpa come gli altri giorni, Saul aveva in mano la lancia, e la scagliò dicendo: `Inchioderò Davide al muro!’. Ma Davide schivò il colpo per due volte. Saul aveva paura di Davide perché l’Eterno era con lui, mentre si era ritirato da Saul” (1° Samuele 18:9-12).
Quando il cuore umano è dominato da peccati come la gelosia e l’odio, la porta è aperta a demoni di omicidio. Prima dell’episodio sopra citato, il demone non aveva ancora una forte presa su Saul: quando Davide suonava i canti dell’Eterno, lo spirito cattivo si allontanava e il re si sentiva risollevato (1° Samuele 16:14-23). Ma successivamente, quando Davide divenne popolare in Israele dopo l’uccisione di Golia, Saul divenne tremendamente geloso. Uno spirito omicida entrò in lui cosí che tentò di uccidere Davide. In seguito Saul tentò addirittura di uccidere il proprio figlio Gionathan (1° Samuele 20:30-33).
Senza ombra di dubbio moltissimi omicidi – specialmente quelli compiuti da maniaci pluriomicidi come Ted Bundy (condannato a morte per aver violentato torturato e ucciso più di trenta ragazze) e Jeffrey Dahmer (colpevole di aver violentato, torturato e ucciso 17 ragazzi e di averne mangiato alcune parti dei cadaveri) – sono stati ispirati da demoni di omicidio.
Spiriti di menzogna e di seduzione
“L’Eterno disse: `Chi sedurrà Achab perché salga e perisca a Ramoth di Galaad?’ … Uno spirito si presentò davanti all’Eterno e disse: `Lo sedurrò io… sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti’… Perciò ecco, l’Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma l’Eterno pronuncia sciagura contro di te” (1° Re 22:20-23).
Tutti gli spiriti maligni sono bugiardi, ma alcuni sono specializzati in questo. Il profeta Micaiah ebbe una visione che gli permise di riconoscere che i profeti del malvagio re Achab erano ispirati da uno spirito di menzogna e non dallo Spirito Santo. Ma perché Dio mandò uno spirito di menzogna in bocca ai profeti per sedurre Achab?
E a quelli che, come lui,
“non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati, Dio manda una potenza d’errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati” (2° Tessalonicesi 2:10-12).
Dio aveva deciso di far morire quel re malvagio durante una battaglia, ma per raggiungere questo scopo egli doveva credere che avrebbe avuto la vittoria. Perciò Dio mandò uno spirito bugiardo che ingannasse i profeti nei quali egli confidava.
“Lo Spirito dice esplicitamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine di demoni” (1° Timoteo 4:1). Gli spiriti seduttori sono demoni che ideano false dottrine con lo scopo di portare i credenti a rinnegare la fede.
Paolo ne fa due esempi : nel v.3: dice che uomini ispirati da demoni “vieteranno il matrimonio” e “ordineranno di astenersi da [certi] cibi”. Come sappiamo, ci sono alcune chiese che vietano ai loro ministri di sposarsi, il che li porta spesso a cadere nell’immoralità e in varie deviazioni e perversioni. Altri gruppi insegnano che è un peccato mangiare la carne, obbligando i loro adepti a seguire una dieta vegetariana. Di costoro Paolo dice che “hanno l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza” (2° Timoteo 3:5).
Una caratteristica degli ultimi tempi e il pullulare di dottrine propagate da falsi profeti e falsi dottori, guidati da spiriti seduttori (Matteo 24:5,11,24; 2° Pietro 2). È saggio dunque tener sempre presente il consiglio di Gesù: “Guardate che nessuno vi seduca!” (Matteo 24:4), poiché sta scritto che “sedurranno molti” (24:11).
Gli spiriti seduttori sono molto intelligenti. Sono stati in grado di dar vita a tutte le religioni esistenti, con la sola esclusione di quella ebraica e del cristianesimo, che hanno avuto origine in Dio stesso. E credo personalmente che tali spiriti, facendo leva sulle differenze dottrinali, provocano anche molte delle divisioni tra i credenti.
Spiriti che compiono miracoli, guarigioni, segni e prodigi bugiardi
“E vidi… tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni capaci di compiere miracoli” (Apocalisse 16:13-14).
 “La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d’inganno e d’iniquità” (2° Tessalonicesi 7:9-10).
Non tutti i miracoli sono di origine divina. Anche Satana e i suoi demoni possono produrli per mezzo di maghi, guaritori, falsi profeti, satanisti, spiritisti, santoni e tanti altri. Quando Mosè fece cadere sull’Egitto le dieci piaghe, i maghi d’Egitto, grazie alla potenza di Satana e dei demoni, furono in grado di produrre gli stessi fenomeni: “I maghi d’Egitto fecero la stessa cosa con le loro arti occulte” (Esodo 7:22, 8:7), anche se non riuscirono a produrre tutte le dieci piaghe ma soltanto le prime due, mentre furono colpiti loro stessi dalle altre (Esodo 8:18; 9:11).
Mediante invocazioni, formule e riti, il mago mette in moto dei demoni che compiono miracoli, segni e prodigi bugiardi per ingannare le persone e allontanarle da Dio. Poco prima del ritorno di Cristo ci sarà un uomo che farà grandi prodigi, riuscendo cosí a sedurre gli abitanti della terra, portandoli ad adorare l’Anticristo (Apocalisse 13:11-15).
Nelle chiese sataniste ci sono manifestazioni apparentemente simili a quelle che avvengono nelle chiese cristiane: miracoli, guarigioni, profezie, parole di conoscenza, parlare in altre lingue; addirittura si “cacciano” i demoni. La differenza fondamentale è nella loro origine. Quelli dei satanisti non sono doni “dello Spirito” ma “degli spiriti” demoniaci.
Quel che ho detto può far sorgere una domanda legittima: Se i satanisti e i cosiddetti “maghi bianchi” – quelli che
pretendono di togliere il malocchio e le fatture – “cacciano” i demoni, allora “Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno?” (Matteo 12:26).
Satana non scaccia Satana. Se un demone (più debole) viene allontanato da una persona, è soltanto per far posto a un demone più forte. Chi si rivolge ai maghi o ai satanisti per risolvere i propri problemi cade ancora più fortemente sotto l’autorità dei demoni: si stabiliscono dei profondi legami spirituali che consentono loro di controllare la vita del malcapitato. In un primo tempo può anche sperimentare un senso di sollievo e di liberazione, ma poi il tormento interiore ritorna e diventa sempre più forte; possono insorgere disturbi e malattie strane e altri fenomeni di cui parlerò in seguito.
In numerosi brani della Bibbia, Dio vieta nella maniera più assoluta di rivolgersi a maghi, medium, guaritori, indovini, cartomanti, eccetera (Deuteronomio 18:9-14; Levitico 19:26-31; Isaia 8:19-22). Coloro che disubbidiscono a questo divieto trasgrediscono il primo comandamento: “Non avrai altri dèi davanti a me” (Esodo 20:3). Infatti rivolgersi ai maghi equivale a chiedere aiuto a Satana e ai demoni e ad adorarli, e chi lo fa “si contamina” (Levitico 19:31) e “si prostituisce” (Levitico 20:6). Chiunque, consciamente o inconsciamente, pecca in questo modo cade sotto l’autorità dei demoni e viene legato spiritualmente.
Spiriti di idolatria
·         “Essi non offriranno più i loro sacrifici ai demoni, dietro i quali essi si sono prostituiti” (Levitico 17:7).
·         “Hanno sacrificato ai demoni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto” (Deuteronomio 32:17).
·         “Si mescolarono fra le nazioni e impararono le loro opere; servirono i loro idoli… sacrificarono i loro figli e le loro figlie ai demoni, e sparsero il sangue innocente dei loro figli e delle loro figlie, che sacrificarono agli idoli di Canaan” (Salmo 106:35-39).
·         “Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? Tutt’altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione con i demoni” (1° Corinzi 10:19-20).
Da questi brani risulta chiaro che dietro agli idoli ci sono i demoni. Quando i popoli pagani adoravano Horus, Moloch, Baal, Astarte, Zeus, Diana ecc., in realtà adoravano i demoni e a loro sacrificavano i loro figli. Ecco perché Dio comandò il completo sterminio delle popolazioni che abitavano la terra di Canaan (Deuteronomio 7:1-5) e la distruzione degli altari, dei templi, delle immagini e delle sculture utilizzate per il culto di quegli dèi.
La storia d’Israele è la storia di una lotta continua tra l’adorazione di Jahweh, l’unico vero Dio, e l’idolatria. La caduta di Satana fu provocata, oltre che dall’orgoglio, dal desiderio di essere adorato, e anche i demoni hanno lo stesso desiderio.
Sono anche assetati di sangue: desiderano ardentemente i sacrifici umani. Qualche anno fa vidi in TV un’intervista a un ex-sacerdote satanista americano, il quale fece l’agghiacciante affermazione (che sia vera o meno) che negli USA ogni anno vengono sacrificate migliaia di persone prese dalla strada – prostitute, omosessuali, bambini lasciati soli, ragazzi fuggiti di casa, barboni, ecc. – i cui corpi sono poi fatti sparire tramite potenti inceneritori.
In India e in altri paesi orientali l’idolatria è fortissima, e per mezzo di essa milioni di persone sono tenute schiave dei demoni. Persino le mucche vengono adorate perché considerate sacre. In alcuni villaggi dell’India ci sono dei templi dedicati al “dio topo” nei quali vengono protetti e cibati migliaia di topi “sacri”. Anche il cobra, un rettile che uccide ogni anno circa 20.000 Indiani, viene adorato. Gli uomini ingannati dai demoni fanno cose assolutamente folli!
Il problema dell’idolatria, e quindi dell’adorazione dei demoni, resterà fino al ritorno di Cristo. Invano Dio tenterà di portare gli uomini al ravvedimento, colpendoli con i suoi giudizi: “Il resto degli uomini… non si ravvidero dalle opere delle loro mani, non cessarono di adorare i demoni e gli idoli… che non possono né vedere, né udire, né camminare” (Apocalisse 9:20).
Spiriti di divinazione
“Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione. Facendo l’indovina, essa procurava molto guadagno ai suoi padroni” (Atti 16:16).
Già nel Vecchio Testamento, Dio aveva vietato la pratica della divinazione e di altre arti occulte (Deuteronomio 18:10), perché coloro che le praticano finiscono sotto il controllo dei demoni. “Non praticherete alcun genere di divinazione o di magia” (Levitico 19:26).
Come ci sono vari generi di magia (bianca, nera, rossa ecc.), cosí ci sono vari generi di divinazione: quello molto antico che si fa utilizzando le viscere degli animali; quelli più moderni che utilizzano i fondi del caffè, le carte, i tarocchi, la sfera di cristallo, il pendolino o semplicemente leggendo la mano. Gli indovini, mediante questi strumenti e grazie agli spiriti di divinazione, possono indovinare dei fatti che sono accaduti nel passato o le cose intime e segrete della persona che li ha interpellati e predire con esattezza certi eventi che devono accadere.
I demoni sono intorno a noi, anche se non li vediamo; ci tengono d’occhio e conoscono molti nostri segreti personali, che comunicano poi agli indovini. Per quel che riguarda le azzeccate previsioni del futuro, ciò è possibile perché sono i demoni stessi a far accadere le cose predette. La “fede” nella predizione da parte della persona che l’ha ricevuta fa il resto.
Spiriti “familiari” o che imitano i defunti
“Non si trovi in mezzo a te… né un medium che consulta spiriti… né chi evoca i morti” (Deuteronomio 18:11).
“Non rivolgetevi ai medium e ai maghi; non consultateli, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono L’Eterno, il vostro Dio” (Levitico 19:31).
Gli spiriti evocati durante le sedute spiritiche dai medium e dagli spiritisti non sono quelli dei defunti, ma demoni che li imitano. I medium parlano con una voce simile a quella della persona defunta e spesso rivelano particolari della sua vita o di quella dei parenti che nessun altro poteva conoscere. Come già detto, i demoni ci osservano, ci ascoltano e dopo la nostra morte possono imitarci per ingannare i vivi e tenerli legati a loro.
Gli spiriti dei defunti non possono presentarsi ai vivi quando vengono evocati: non è concesso loro di uscire dal luogho in cui si trovano dopo la morte fisica: o nell’Ades/Inferno o in Paradiso con il Signore, in attesa del giudizio finale (Luca 16:19-31; ). L’unica eccezione si trova in
 1° Samuele 28:11 a 15  dove Samuele si presenta a Saul dopo essere stato evocato dalla medium di En-Dor. Questo fatto sembra che si sia verificato per una straordinaria permissione divina, ma non si è mai più ripetuto. Fu un’eccezione assoluta. All’apparenza era Samuele, ma leggiamo il termine “ un essere sovrumano “  era un demone con le sembianze di Samuele ….
Saul mori per aver non avere osservato la parola di Dio e per avere interpellato la medium : 1° Cronache 10:13 a 14
Il diavolo si traveste per ingannare : 2 Corinzi 11:14

 

  LA POSSESSIONE
Nel Nuovo Testamento vengono usate tre espressioni per indicare che una persona è tormentata, influenzata o controllata da un demone:
·         1 )”Avere un demonio”. “Nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro” (Luca 4:33). “Gli venne incontro un uomo della città: aveva dei demoni” (Luca 8:27 lett.). Leggete anche Giovanni 7:20; 8:48; 8:52; 10:20).
·         2) “Avere uno spirito maligno” o “immondo”. “In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo che aveva uno spirito immondo” (Marco 1:23 lett.). “Una donna la cui bambina aveva uno spirito immondo… venne e gli si gettò ai piedi” (Marco 7:25). “Uno della folla gli rispose: Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto” (Marco 9:17).
“Avere un demone” o “uno spirito” significa essere sotto la sua influenza, ma non necessariamente in maniera totale o continua. Lo spirito si manifesta di tanto in tanto e tormenta la persona nella quale è entrato: “…Quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra” (Marco 9:18); “…a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato” (Luca 9:39). Gli indemoniati vivono periodi di relativa tranquillità, intervallati da crisi più o meno intense; poi tornano a essere calmi, tanto da far pensare che i demoni si siano allontanati… ma non è cosí. Sono ancora lí, in attesa di manifestarsi un’altra volta per riaffermare la loro influenza sulle vittime.
·         3) “Essere indemoniato”. “La sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli presentarono tutti i malati, colpiti da varie infermità e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarí” (Matteo 4:24 Nuova Diodati). “Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati…” (Matteo 8:16).
Questa terza espressione , la più importante, viene usata 13 volte nel Nuovo Testamento. Traduce il verbo greco daimonizomai , che significa “essere abitato da un demone”. La demonizzazione è l’ultimo e il più grave stadio dell’attività demoniaca contro una persona perché comporta la presenza permanente di uno o più demoni nel suo corpo.
Molte versioni lo traducono erroneamente con “essere posseduto”, ma questa espressione non ne rende bene il significato perché implica che la persona posseduta “appartenga” a un altro, cioè che uno o più demoni la controllino completamente.
Consideriamo invece questi brani: “Mentre quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato” (Matteo 9:32). “Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, di modo che il cieco e muto parlava e vedeva” (Matteo 12:22). L’unico modo in cui il demonio influenzava i due uomini era di renderli entrambi muti e uno anche cieco. Quando il demone fu cacciato da Gesù, essi ritrovarono la parola e il secondo anche la vista. Sarebbe errato affermare che essi erano “posseduti” solo perché alcuni loro organi erano sotto il controllo dei demoni. Leggete anche Matteo 15:22; Marco 1:32; 5:15-18; Luca 8:36; Giovanni 10:21.

 Prima di vedere cosa è la possessione , sorge una domanda : il credente può essere posseduto ?

Il credente può essere influenzato dai demoni e da satana e essere posseduto ? :

 DISTINGUERE : INFLUENZA

OPPRESSIONE E POSSESSIONE

L’influenza( E L’OPPRESSIONE ) demoniaca comporta il fatto che un demòne o dei demòni attacchino spiritualmente una persona e la incoraggino a un comportamento peccaminoso

(1 Pietro 5:8-9; Giacomo 4:7). CI SONO passi del Nuovo Testamento che trattano del combattimento spirituale,

(Efesini 6:10-18).

Ci viene detto di resistere al diavolo

(1 Pietro 5:8-9; Giacomo 4:7), non di scacciarlo.

NELLA VITA DDEL CREDENTE NON C’E’ COABITAZIONE

La Parola di Dio chiaramente si esprime riguardo presenza di Dio e del demonio nella vita del cristiano.

Il credente è il tempio dello Spirito Santo,1° Corinzi 3:16

ha in sé la presenza di Dio: “… il seme d’Es­so di Dio, dimora in lui …” (I Giovanni 3:8 a 10), l’avversario di Dio ed i suoi agenti non possono in alcun modo dimorare in lui.

 E’ impensabile che Dio permetta che uno dei Suoi figli, che Egli ha acquistato con il sangue di Cristo (1 Pietro 1:18-19) e trasformato in una nuova creatura (2 Corinzi 5:17), sia posseduto e controllato da un demòne. Certo, come credenti noi ingaggiamo una guerra contro Satana e i suoi demòni, ma non da noi stessi. In 1 Giovanni 4:4 è scritto: “Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo”. Chi è Colui che è in noi? Lo Spirito Santo.

Chi è colui che è nel mondo? Satana e i suoi demòni.

 MA IL CREDENTE  PUO’ ESSERE FACILE PREDA ED ESSERE INFLUENZATO DA  SATANA E POI ESSERE POSSEDUTO

 COME SI SPIEGA ?

Se il cristiano, vivendo una vi­ta fedele a Cristo e all’Evangelo, evidenzia manife­stazioni DI POSSESSIONE può essere che l’esperienza della salvezza  non era  un’esperienza genuina, e che invece quella persona aveva bisogno di essere sciolto da legami esistenti prima della sua conversione.

ANANIA E SAFFIRA ATTI 5:3  ; 

SIMON MAGO ATTI 8:18A24

E SE QUEL CREDENTE ERA ANCHE BATTEZZATO NELLO SPIRITO SANTO ?

… NON c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce” (II Corinzi 11:14).

Certamente viviamo negli ultimi tempi, l’av­versario di Dio userà tutti i mezzi per “… sedurre, se fosse possibile, an­che gli eletti” (Matteo 24:24). Tutto questo, però, non deve intimorire nella ricerca delle esperienze spirituali genuine, perché il Signore ha messo a disposizione di ogni cristiano il “discernimento” e, se ognuno richiede a Dio saggezza, Egli fa sì che i nostri “sensi” spirituali siano “… esercitati a discernere il bene e il male” (Ebrei 5:14). La Parola di Dio esorta: “Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se son da Dio …” (I Giovanni 4:1).

  VEDIAMO PERO’ QUANDO IL DIAVOLO PUO’        

  INFLUENZARE E POSSEDERE UN CREDENTE  :

 1) satana influenzava Pietro, cercava di  dissuadere Gesù nel compiere la sua missione , cioè andare alla croce redimere  il mondo dal peccato e distruggere satana stesso .

Matteo 16: 22 Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: «Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai». 23 Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

 2) Coltivare ancora dei peccati

Giovanni 12: 4 ( Giuda amava il denaro ed era anche un ladro )

Gv 13:27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto».

3) Il credente che non riesce a perdonare

2° Corinzi 2:10 A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch’io; perché anch’io quello che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, l’ho fatto per amor vostro, davanti a Cristo, 11 affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni.              

4) Mettere la fede in una falsa dottrina

2°Cor 11:1 Vorrei che sopportaste da parte mia un po’ di follia! Ma, sì, già mi state sopportando! 2 Infatti sono geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo. 3 Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo.

4 Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri. 5 Stimo infatti di non essere stato in nulla inferiore a quei sommi apostoli. 6 Anche se sono rozzo nel parlare, non lo sono però nella conoscenza; e l’abbiamo dimostrato tra di voi, in tutti i modi e in ogni cosa

NOTA : VERSO 4 UN ALTRO CRISTO :

CHI NON CREDE ALL’OPERA DI ESPIAZIONE E IL PERDONO E LA POTENZA CHE SI HA NEL SANGUE DI CRISTO.

 NOTA : QUALE E’ LO SPIRITO DIVERSO ? LEGGIAMO

1° Cor 12:1 Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza. 2 Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti secondo come vi si conduceva. 3 Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.

Nella chiesa di Corinto qualcuno diceva di avere ricevuto una rivelazione dello Spirito Santo,aveva chiamato Gesù “ anatema “ “ maledetto “ .

Si era dunque posto il problema se fosse possibile riconoscere lo Spirito di Dio in una simile dichiarazione (era forse lo Spirito di Dio ?

 ANCORA

1° Giovanni 4:1 Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo. 2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; 3 e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell’anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.

4 Voi siete da Dio, figlioli, e li avete vinti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. 5 Costoro sono del mondo;

perciò parlano come chi è del mondo e il mondo li ascolta. 6 Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ascolta noi, chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.

NOTA  verso 2 : alcuni falsi dottori si erano introdotti nella Chiesa affermando e insegnando che il corpo di Gesù non era reale ma immaginario per questo dice al verso 2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; 3 e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio, ma è lo spirito dell’anticristo. Voi avete sentito che deve venire; e ora è già nel mondo.

1°PIETRO 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.

 AVVENIMENTI DEGLI ULTIMI TEMPI

 1° Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, 2 sviati dall’ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. 3 Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie. 4 Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie; 5 perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera

 SE NON SI VINCE L’INFLUENZA :

Il credente può essere posseduto se non si sottomette a Dio, se non indossa la completa armatura di Dio , se non resiste al diavolo

 Efesi 6:10 Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; 12 il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. 13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, 19 e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, 20 per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.

Giac 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

LA POSSESSIONE

Questa espressione , la più importante, viene usata 13 volte nel Nuovo Testamento. Traduce il verbo greco daimonizomai , che significa “essere abitato da un demone”. La demonizzazione è l’ultimo e il più grave stadio dell’attività demoniaca contro una persona perché comporta la presenza permanente di uno o più demoni nel suo corpo

 CON QUESTO TERMINE SI FA RIFERIMENTO ALLE AZIONI DI   SATANA : SI DIVIDONO IN

DISTURBI ESTERNI

VESSAZIONI

OSSESSIONI

INFESTAZIONI esterne personali  e abitative

SOGGEZIONI

LE PORTE : DOVE SATANA PUO’ ENTRARE

COME SCACCIARE SATANA

Il  diavolo e demoni che possiedono un corpo , controllano sia il corpo , sia le capacità intellettive , mentali , affettive , volitive , della persona posseduta

DISTURBI  FISICI :

Come abbiamo visto molte malattie hanno cause di possessione satanica nei vangeli vediamo che satana aveva

 Legato una donna rendendola curva : Luca 13:11: 16

 Un ragazzo legato da uno spirito sordo , muto , epilettico e suicida

                          Marco 9: 17 a 27  e Matteo 12: 22

 Un uomo posseduto interamente nelle sue capacità intellettive , mentali , affettive , volitive ,

Aveva uno spirito di follia , di nudismo di  smarrimento , di morte e di autolesionismo e forza sovrumana Luca 8:27a 33  ;

Marco 5:1 a 15

Saul ………….   Ecc .. ecc..

 Alcune persone vivono la possessione con fenomenispesso visibili con segni sul corpo come e nello spirito :

  • Avere una forte ostilità verso Dio i credenti e la chiesa
  • Ferite
  • Abrasioni  ( raschiatura della pelle )
  • Le stigamti,

 

  •              ALTRE PERSONE VENGONO :
  • Tormentate: con tagli, graffi, spinte dalle scale, dalle finestre , scagliati in aria oppure sbattuti a terra o su una parete, trascinati per i capelli , essere gettati o spinti  nell’acqua e nel fuoco
  • Flagellate, ( battere con violenza )
  •  Bastonate,
  •  La levitazione ( sollevarsi in aria )
  •  Il cambiamento della voce, ( voce cavernosa )
  • Cambiamento del linguaggio ( la persona si può esprimere in varie lingue europee, e anche imitando il linguaggio dello Spirito Santo
  • Avere movimenti e atteggiamenti di animali ,
  • Sollevare pesi al di fuori della forza umana
  • Rivelare cose occulte
  • Se l’indemoniato è stato anche legato da maghi che gli hanno fatto ingerire sostanze, si possono verificare dei vomiti  chiamati vomiti satanici

Ap 16:13 E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane.

 

  •  Durante il periodo della possessione  il soggetto può dire di tutto, ridere, offendere, minacciare .

DISTURBI ESTERNI

I DISTURBI ESTERNI SI DIFFERENZIANO DALLA VERA POSSESSIONE : IL SOGGETTO NON E’ POSSEDUTO CIOE’ IL DEMONE NON ABITA IN LUI , MA AGISCE DALL’ESTERNO

I DISTURBI ESTERNI POSSONO ESSERE GLI STESSI CHE ABBIAMO VISTO PER LA POSSESSIONE

DISTURBI ESTERNI: Sono aggressioni fisiche a una persona da parte dei

                                                                                                         demoni,

con tagli, scottature, graffi, bastonate, ,morsi, colpi che lasciano lividi, tumefazioni e piaghe a sangue, frattura di ossa, o segni incisi sulla pelle che poi scompaiono.
Rientrano in questo gruppo anche quelle sofferenze fisiche come ad esempio le stimmati, autolesioni, essere scaraventati giù dal letto o dalle scale, dalle finestre, ecc ; scagliati in aria oppure sbattuti a terra o su una parete, trascinati per i capelli.
In questi casi il Demonio agisce comunque rimanendo all’esterno della persona.

            LA VESSAZIONE :

Vessare: Maltrattare, opprimere, tormentare

 

VESSAZIONE: si tratta di vari tipi di disturbi di entità media che colpiscono l’individuo (o interi gruppi) negli aspetti più cari della vita quali la salute :

NELLA PARTE PSICOLOGICA :

l’uomo è a immagine e somiglianza di Dio, il diavolo non sopporta questo e vorrebbe distruggere questa “ immagine e somiglianza “ mettendo nella mente pensieri negativi quali

NON SERVI A NIENTE

SEI UN FALLITO

NON RIESCI A NIENTE

SEI BRUTTO/A ECC…. ( causano squilibri alimentari che portano alla bulimia e anoressia

DALLA VESSAZIONE NASCONO TUTTE LE MALATTIE

PSICOLOGICHE

IL DIAVOLO USA LA VESSAZIONE (Maltrattare, opprimere, tormentare )NEGLI AFFETTI E NEI RAPPORTI FAMIGLIARI E RAPPORTI INTERPERSONALI

 litigi, incomunicabilità, freddezza, divisioni, divorzi,  

                                          risentimenti, ecc.),

 

Nel lavoro : aziende che falliscono improvvisamente

Il diavolo può vessare un imprenditore o un operaio fino a fare perdere il lavoro o addirittura tutti gli averi ,perché vuole che si piegano a lui per adorarlo, dopo di che il diavolo stesso li

arricchisce Luca 4:6

 

Per ciò che è successo nella vita  di Giobbe e  la spina sul fianco di cui parla l’apostolo Paolo non rientrano nella specie delle vessazioni, in quel caso e stato il volere di Dio

1) Nel caso di Giobbe : 1: 6 a 12 ( La prova della fede  )

2) Nel caso di Paolo : 1° Corinzi 12: 7 a10

(..E perché io non avessi a insuperbire )

L’OSSESSIONE

OSSESSIONE: dal latino “absessio” (sedersi sopra , assedio, occupazione), indica un fenomeno di oppressione riguardante la sfera psichica, che si manifesta sotto forma di immagini, idee, parole presenti alla mente al di fuori della propria volontà.

Nell’ossessione è lo stesso Demone (o più demoni) a creare un clima pesante ed opprimente, come qualcosa che incatena, schiaccia, toglie all’anima il respiro, offusca la mente, intorpidisce la volontà. Si sviluppano pensieri spesso assurdi, malvagi e blasfemi

di cui la vittima non è in grado di liberarsi per cui la persona colpita vive in un continuo stato di :

depressione, disperazione e pensieri di morte.

A volte una voce interiore suggerisce cose malvagie di ogni tipo per distruggere e scoraggiare la vittima portandola alla soglia del suicidio. La persona che vive in questo stato di oppressione può essere portata, per esasperazione, a commettere atti inconsulti.

 

INFESTAZIONE ABITATIVE e SOGGEZIONE

 LE PRESENTI MANIFESTAZONI NON TROVANO FONDAMENTO  NELLA BIBBIA , SONO MANIFESTAZIONI RISCONTRATE NELLA STORIA DELLA CHIESA NELLE VARIE EPOCHE 

INFESTAZIONE ABITATIVE : riguarda sia gli oggetti che le case e gli animali e si verifica quando in un determinato ambiente si sono praticate:

sedute spiritiche,

messe nere,

rituali occulti

pratiche esoteriche ecc.

Anche la presenza di amuleti, oggetti magici o dedicati al Diavolo, statuette e immagini consegnate da maghi e santoni orientali può favorire tali manifestazioni.

Nota: non nascondere mai queste cose ma distruggerle : ATTI 19: 18 a 20

 Sono frequenti i casi di :

Rumori

Passi

Cigolii di catene

Schianti

Voci

Manifestazioni  fisiche

 Spesso gli inquilini di queste case non si sentono a proprio agio, sono nervose, si sentono soffocare, hanno continui malesseri fisici, dormono male, sono più soggette ai litigi con gli altri.
A volte le presenze  ambientali possono essere la conseguenza di una possessione operante sulla persona, ovunque il posseduto andrà , porterà la presenza di demoni

Ci sono dei passi biblici che ci illustrano alcune presenze di demoni in alcuni posti e ambienti

 1) Demoni che comandano le nazioni :

   Daniele 10:12 e 13; 

  Apocalisse 13:1,,10 satana comanderà le nazioni

 OGGI SATANA COMANDA LE NAZIONI EGLI E’ IL PRINCIPE DELLE TENEBRE :

 ESEMPI DI COMANDO : LE SETTE

 GLI ILLUMINATI E I MASSONI ( loggia massonica )

 Gli illuminati

Setta satanica fondata nella prima metà del 1700 da Mayer Amschel Rothschil, ancora oggi controlla

il Sistema Bancario Internazionale.

Come dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce,  quelli che sanno, ma la loro luce è, apparentemente, Lucifero o Satana.

Appartengono a tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente comandano il mondo da dietro le quinte.

Vengono anche definiti la Nobiltà Nera, i Decision Makers, chi fa le regole da seguire per Presidenti e Governi.

La loro caratteristica è quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro albero genealogico va indietro di migliaia di anni e sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla.

Il loro potere risiede nell’occulto e nell’economia, uno dei loro motti è: “il denaro crea potere”.

Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei governi e degli organi Sovranazionali primi fra tutti l’ONU ed il Fondo Monetario Internazionale.

Un esempio del loro modo di operare è l’elezione del Presidente degli Stati Uniti, chi tra i candidati ha più Sponsor sotto forma di soldi, vince le elezioni perché con questi soldi ha il potere di “distruggere” l’altro candidato.

E chi è che sponsorizza il candidato vincente?

Ovviamente gli Illuminati attraverso le loro molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi i candidati, per mantenere il “gioco” vivo anche se loro hanno già deciso chi sarà il vincitore e a questo assicurano più soldi.

I loro piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato alla missione di Presidente dagli lluminati fin da quando era giovane.

IL LORO OBBIETTIVO

 Qual è l’obiettivo degli Illuminati?

Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo: l’ideologia Luciferica.

Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:

Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la religione, l’etnia etc … Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si indeboliscano.

Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di potere all’interno di uno stato.

Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente.

Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente agenti del complotto.

Assicurare che le decisioni più importanti in uno stato siano coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale.

Controllare la stampa, per poter manipolare le masse attraverso l’informazione.

Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a soddisfare solo il loro piacere, affinchè in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.

Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente.

Da qui il bisogno di costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un Unico Governo Mondiale .

Oggi gli Illuminati e i Massoni e la New Age dirigono

L’editoria della stampa

Della cinematografia

Della musica

 2) Demoni che abitano nei deserti :

Levitico 16:2 a 10  nella festa dell’Espiazione ”il capro viene mandato nel deserto, simbolicamente carico di tutti i peccati di Israele per testimoniare ad Azazel (un demone che viveva nei deserti ) l’avvenuta copertura dei peccati d’Israele

 Luca 8:26 a 29 i demoni portavano l’indemoniato nelle tombe, e nei deserti

Matteo 5:1 ci dice che i demoni lo spingevano anche sui monti

Matteo 4:1 Alla tentazione di Gesù nel deserto vediamo la presenza di satana

 Demoni che abitano nelle rovine :

 Versione Riveduta e Nuova Diodati : Isaia 13:21 ma vi riposeranno le bestie del deserto, e le sue case saran piene di gufi; vi faran la loro dimora gli struzzi, i satiri vi balleranno. 22 Gli sciacalli ululeranno nei suoi palazzi, i cani salvatici nelle sue ville deliziose. Il suo tempo sta per venire, i suoi giorni non saran prolungati.

 Versione nuova riveduta :

Isaia 13:21 ma vi riposeranno le bestie del deserto

e le sue case saranno piene di gufi;

vi faranno dimora gli struzzi,

le capre selvatiche vi balleranno.

 Versione Vecchia  Diodati

Isaia 13:21 Ma quivi giaceranno le fiere dei deserti e le loro case saranno piene di gran serpenti,e l’ulule vi abiteranno,

e vi salteranno i demoni

 Nota : I satiri sono demoni dalle sembianze di capra.

Evidentemente i demoni considerano questo luogo il loro posto di ritrovo.

I greci raffiguravano i  satiri come esseri umani barbuti con cornacoda e zampe di capra

DA NOTARE CHE STA PARLANDO DELLA DISTRUZIONE DI BABILONIA LA CITTA’ DOVE SI PRATICAVA OGNI SORTA DI INCANTESIMO E DI SPIRITISMO

 Riferimento Apocalisse 18:1a2

Ap 18:1 Dopo queste cose vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore. 2 Egli gridò con voce potente: «È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole.

SOGGEZIONE : subire gli effetti giuridici   

                      dell’esercizio del potere altrui.

 

E’ il caso in cui una persona sia assoggetta al potere del Diavolo in maniera volontaria, con un patto esplicito o implicito, sottomettendosi alla signoria dello stesso. E’ il caso più grave ed il Demonio, sebbene interessato principalmente a distruggere e schiavizzare l’anima a lui “dedicata”, si manifesterà in tutta la sua potenza anche nel corpo qualora la persona decida di pentirsi e di ritornare a Dio, con l’aiuto del Signore è possibile uscire anche da questa grave condizione.

PATTO COL DIAVOLO : ATTAVERSO I MAGHI E SETTE

GLI ILLUMINATI, I MASSONI , NEW AGE, SCIENTOLOGI ECC… SETTE SATANICHE CHE PROMETTONO SUCCESSO E RICCHEZZA ATTRAVERSO IL LEGAME CON L’OCCULTO :OGGI CI SONO MOLTI PERSONAGGI :

POLITICI , ATTORI , CANTANTI ECC..CHE FANNO QUESTO PATTO .

BOB DYLAN, LADY GAGA , SARA TOMMASI ,

KATY PERRY , MARCO MASINI , SHAKIRA,

Robyn Rihanna Fenty

NICOL  KIDMAN ( SCENTOLOGI )

TOM GRUIS         ( SCENTOLOGI )

IN CHE CONSISTE IL PATTO COL DIAVOLO :

PRATICA DELLE MESSE NERE :

SI FERISCE O TRAFIGGE UNA RAGAZZA VERGINE O UN ANIMALE

C’E’ L’INVOCAZIONE DI LUCIFERO

SI FA LA RICHIESTA ,

IL DIAVOLO PERO’ VUOLE QUALCOSA IN CAMBIO: L’ANIMA

A PATTO  STABILITO IL SOGGETTO SI SENTE FORTE , HA LA SENSAZIONE DI ESSERE POTENTE IN TUTTO

CI SONO TESTIMONIANZE CHE

DURANTE QUESTA PRATICA IL DIAVOLO APPARE

PRATICA ATTRAVERSO I MAGHI

 NOTA : IL MAGO FA IL PATTO ATTRAVERSO INFUSI E MAGIE

PRATICA ATTRAVERSO LA RELIGIONE

LA CONSACRAZIONE A : MARIA ; AI SANTI ECC..

DEUTERONOMIO 18:10

 DEUT 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 11 né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante     

 LUCA 10:19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male.

           LE PORTE : DOVE SATANA ENTRA

NELL’OCCULTISMO :

DEUT 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 11 né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante

 La cartomanzia

La cartomanzia ritiene di poter conoscere cose occulte dall’uso di carte comuni o speciali, decifrando per esempio le qualità ed il futuro di una persona, dal significato convenzionale che ogni carta rappresenta, a seconda della disposizione con cui si presentano. E’ la forma divinatoria oggi più diffusa.

 Tarocchi sono un mazzo di 78 carte dette anche “lame”, e suddivisi in 2 sottogruppi: il primo è di 22 carte illustrate con figure simboliche .

L’astrologia ( OROSCOPO )

Altra insidia è rappresentata dalla cosiddetta astrologia. La parola “astro-logia”( ASTRO-LOGOS ) significa “scienza degli astri”.

( lettura degli astri) Originariamente era sinonimo di “astronomia” e le due parole si usarono promiscuamente fino al primo secolo dopo Cristo e anche oltre. Attualmente astrologia designa una pratica che presume di determinare i vari influssi che gli astri esercitano sull’uomo, determinando il carattere delle persone, le loro scelte e le loro azioni, e i vari eventi della storia. L’astrologia è un metodo molto antico di divinazione

LO ZODIACO 2° RE 23:5  ( SPIRITO DI PITONE )

L’interpretazione dei sogni

Oggigiorno è diventata una pratica piuttosto comune il cercare di discernere il messaggio che si cela dietro ai sogni, il cercare di decifrarli per usarli come indicazioni per la nostra vita. In realtà si tratta di una pratica di divinazione molto antica (oniromanzia) che risale agli albori dell’umanità.

Nella Bibbia ci fu un tempo che le visioni non erano frequenti perché la Parola di Dio era rara 1° Samuele 3:1 a 3

NELLA Bibbia Dio parla anche attraverso i sogni e visioni

( possono avvenire o quando si dorme o quando si è svegli )

Per incoraggiare o avvertire il credente di un pericolo che si sta avvicinano a lui o ad altri , oppure attraverso il sogno Dio può far vedere dove il credente deve andare in missione e..  sia nel VT che nel NT. Ma Dio proibì di consultare coloro che si spacciavano per interpredi dei sogni Deut. 13.1 a 5;Geremia 29:8,9

La parola di Dio ci dice che anche gli idoli ,dove si nascondono i demoni possono dare dei sogni Zaccaria 10:1 a 2

I sogni sono una delle azioni dello Spirito Santo e solo lui li può rivelare Gioele 2:28,29 . Daniele 1:17;4:18;5:11 ;

Genesi 41:8 e versetti 38 a 40

Nota : Quando un credente riceve un sogno, il diavolo non ne viene a conoscenza : Matteo 2: 13 a 18 notiamo che Erode

( influenzato da satana ) voleva uccidere Gesù, ma Dio avverte Giuseppe che parte in Egitto, satana non ne sapeva niente , cosi anche al ritorno di Gesù dall’Egitto Matteo 2:19

Leggiamo anche Daniele 2:1 a 13 ( leggi v.v 9,10,11

Daniele spiega il sogno :Daniele 2:14 a 28 ( leggi v.v. 27,28 )

 

Negromanzia : parlare , evocare , invocare i morti

 Questa pratica è molta diffusa in molte religioni ………

È occultismo

Assistere ( vegliare il morto ) nel senso cattolico si prega per il morto ( negromanzia ) questa’azione apre le porte a satana è occultismo

 

TATUAGGI : Levitico 19:28  1° Re 18:28

( Versione vecchia Diodati traduce : tatuaggi

 LE RELIQUIE :

La Bibbia non insegna e non troviamo mai  che  le ossa dei morti ed altre reliquie siano investite di virtù miracolose, e che debbano essere esposte alla pubblica venerazione, baciate e portate in processione.

Questo concetto è preso erroneamente adulterando i versetti : 2°Re 13:21 ; Atti 5:15 e

Atti 19:11;12

Erano avvenimenti straordinari per sottolineare da parte di Dio la potenza del ministero di Paolo; con segni miracolosi;per la diffusione del vangelo, vediamo anche il motivo : vediamo lo scontro con il demonismo che animava l’idolatria di quella città e il giudaismo contaminato dal paganesimo, ne risultò lo smascheramento dell’esorcismo giudaico 

Atti 19: 13 ;17 e 19 )

 Quelle manifestazioni non furono più ripetute Nelle chiese  degli Atti non troviamo la dottrina delle reliquie

 

Sortilegio: leggere la sorte

Il significato odierno di sortilegio è associato a quello della magiaincantesimostregoneria;

nell’antichità consisteva nell’estrarre a sorte vari tipi di oggetti e leggere la sorte ( futuro ) della persona

Auguri:

Questa  divinazione si sviluppò presso I romani dell’epoca classica usarono i metodi etruschi di augurio, come l’epatoscopia. Gli aruspici esaminavano i fegati degli animali sacrificati.

 

Fatture : La fattura è un rituale magico o occulto, in forma di incantesimo, finalizzato a sottrarre l’energia vitale di un individuo. si distinguono diverse specie di fatture: da quelle sottrattive finalizzate ad ottenere la morte (definita fattura a morte) o la malattia (fattura di castigo o sofferenza) di un individuo, a quelle accrescitive finalizzate per esempio ad ottenere un legame d’amore, una vincita al gioco

 Le discipline olistiche

Le discipline olistiche intendono curare la persona nella sua interezza “corpo-mente-spirito” mediante pratiche naturali o spirituali. La maggior parte di esse si basano sulle più diverse dottrine esoteriche.

Tra le principali: omeopatia,  agopuntura, Yoga, la piramidologia, pranoterapia, riflessologia, iridologia, cristalloterapia, , Zen, Shiatsu …

 Fanno parte delle pratiche olistiche anche molte discipline di provenienza orientale tra cui: il Qi Gong, i tantra, il Tai Chi Chuan,

E’ L’ARTE DELL’ESERCIZIO EL SOFFIO VITALE E DELL’ENERGIA

e per estensione gli “stili interni” dei vari Karate, Judo, Kung Fu, Aikido, Kyudo, ecc. Queste pratiche si basano sui principi propri delle religioni orientali (Taoismo, Scintoismo e Buddhismo , collegati con idoli e con gli spiriti egli antenati e con demoni), che molto spesso i praticanti ignorano o accettano senza riserve, oppure li considerano come aspetti necessari per approfondire una particolare tecnica di guarigione dello spirito e del corpo.

Omeopatia : L’omeopatia fu fondata da Samuel Hahnemann (1755-1843) personaggio affiliato ad una loggia massonica, ed amico di Mesmer, uno dei maggiori oppositori della fede cristiana e ideatore dell’ipnosi e del “magnetismo animale”.

La validità dell’omeopatia non è mai stata dimostrata mediante esperimenti o ricerche. Gli studi condotti in base ai principi della scienza medica ne hanno viceversa dimostrato l’inefficacia. Il ricorso a prodotti omeopatici è potenzialmente pericoloso per la salute nella misura in cui può spingere i malati ad abbandonare o ritardare terapie mediche di comprovata efficacia[1][2][3].

COS’E’ L’OMEOPATIA ?  ( DAL GRECO SIMILE )

              IL PRINCIPIO DEL SIMILE

IL principio su cui si basano è, in un certo senso, analogo a quello dei vaccini, ovvero si curano le malattie con farmaci ottenuti da piante, sostanze animali o minerali che, se assunte in certe quantità, possono produrre sintomi analoghi a quelli che si vuole curare.
Ad esempio
: per curare un’orticaria, si utilizzerà un farmaco omeopatico derivato dal veleno dell’ape, perché il veleno dell’ape, a contatto con il nostro corpo, genera una reazione analoga a quella dell’orticaria.

QUESTA nel mondo dell’occulto apre la porta a satana, nel preparare una medicina omeopatica , c’è il principio dello scotimento (dinamizzazione) cioè l’invocazione delle forze cosmiche e dello spirito guida ( fenomeni occulti )

 Il cristiano e l’Omeopatia

 L’Omeopatia si basa su un piano occulto del suo fondatore. Tuttavia molti farmacisti affermano oggi che non tutti i farmaci omeopatici vengono fabbricati secondo le procedure dell’occulto, ma non sanno specificare quali.

Dunque si impone la prudenza prima di tutto.

 ATTENZIONE ALLA SCELTA .

SAPPIAMO CHE LA NATURA E’ CREATA DA DIO PER IL BENESSERE DELL’UOMO , MA IL DIAVOLO LA VUOLE CONTAMINARE

 ESEMPIO NELLA BIBBIA :  LE MANRAGOLE ( ESPANDERE )

Ci parla delle mandragole, pianta molto profumata, il frutto è giallo grosso come una susina  che ha molte proprietà curative, tra le quali tra le quali, nell’antichità si pensava che facilitava il concepimento . Genesi 30:14 a 16

Questa pianta possiede una radice che da l’idea del corpo umano, viene usata nella magia e per fare le fatture. Si dice che Hitler la usava durante le sedute spiritiche

 La cristalloterapia

La dottrina su cui si basa la cristalloterapia sostiene che le pietre, i cristalli o anche le gemme contengano una carica di energia positiva capace di ristabilire il flusso energetico del corpo e della mente. La terapia consiste nell’applicare queste pietre direttamente sulle parti del corpo da curare, meglio se in corrispondenza dei chakra, cioè sui sette punti vitali-energetici che l’induismo o il tantrismo avrebbe individuato. A volte l’operatore immerge  le pietre nell’acqua che deve essere bevuta per purificare lo spirito , o si può purificare l’ambiente in cui viviamo sistemando delle pietre nella nostra casa.
L’uso delle pietre per motivi terapeutici fa parte di una lunga tradizione sciamanica, magica e occultistica; più comunemente si usano le gemme come amuleti e talismani, che avrebbero il potere di allontanare la cattiva sorte e di proteggere dagli influssi negativi.

La cromoterapia

In questa disciplina il colore viene utilizzato come fonte di guarigione; secondo i teorici di questa terapia basta guardare il rosso o una parete azzurra per ricevere una guarigione spirituale, mentale e fisica. Si innescherebbero infatti meccanismi di auto-guarigione in grado di dare risultati immediati, a volta miracolosi.

La pranoterapia

Particolare forma di terapia basata sul supposto trasferimento

( prana : passaggio ) del soffio vitale tra il guaritore e il paziente  (nelle antiche religioni indiane, “energia vitale dell’universo”), da un individuo sano ad uno malato.
La New Age afferma che l’energia vitale dell’universo, o energia cosmica, non è altro che Dio o altri spiriti presenti nella natura

La New Age volge l’adorazione verso molti dei :

la Madre Terra , Energia Divina , Luce Divina : Sole e Luna e L’uomo stesso

Lo sciamanesimo

Lo sciamanesimo si rifà alle “religioni della natura”. Secondo questa visione del mondo “originaria”, il mondo minerale, vegetale, animale ed umano, il mondo sottile degli spiriti e delle divinità esistono uno dentro l’altro e uno per l’altro. Lo “sciamano” è una persona che intraprende un viaggio nel mondo degli spiriti aiutato dall’ingestione di particolari sostanze psicotropiche, o da specifici rituali. Durante le sedute di guarigione, alla persona da guarire vengono date delle lettere e dei suoni, delle immagini o delle erbe, scelte a seconda dei sintomi o dei problemi dichiarati, o percepiti da colui che opera il rituale di guarigione. Più la persona si sente vicina alle forze spirituali, e più cresce la fiducia, l’ottimismo, la volontà di stare bene.
Si tratta di vere e proprie sedute spiritiche in cui si possono verificare stati di trance e possessione demoniaca.

                            Shiatsu

Con il termine Shiatsu (in giapponese shi=dita, atsu=pressione) si indica una forma di terapia manuale che fu creata da T. Namikoshi: si pratica la tecnica del massaggio tradizionale giapponese, abbinandole a tecniche di terapia manuale occidentali come le mobilizzazioni articolari, lo stretching, ecc. La maggior parte dei punti in cui si agisce con il massaggio corrisponde ai meridiani dell’agopuntura cinese. Lo scopo del trattamento Shiatsu è quello di “liberare” i meridiani, cioè i canali dove scorrerebbe l’energia vitale e permettere un migliore scorrimento della stessa.
La malattia, infatti, nello Shiatsu è vista come uno squilibrio energetico, dovuto ad una “occlusione” del meridiano di scorrimento, con conseguente danno agli organi.
Lo Shiatsu ha diverse vie, tra cui lo Zen Shiatsu e lo Iokai Shiatsu.
Nei termini di approccio della medicina orientale, bisogna tenere conto che lo Shiatsu non riguarda solo i sintomi e il trattamento, ma include l’aspetto spirituale, ossia considera che la malattia deriva dall’attitudine interiore profonda dell’individuo, e la vita profonda corrisponde allo spirito.
Per questo un terapista Shiatsu ha affermato che: “la relazione clinica difficilmente potrà esprimere fino in fondo l’atmosfera di solidarietà, di intimità, di reciproca conoscenza e di consapevolezza che si sviluppa tra terapista e paziente e che rende spesso magica l’esperienza dello Shiatsu per entrambi”.

PER RAPPORTO SESSUALE

Durante l’atto le due persone sono unite

( una stessa carne : scambio del dna Genesi 2:24 ; )

 1° Corinzi 6:16 ; Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne».

 Efesi 5:31 ) Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola

 Una stessa carne : scambio del dna confronta

Giov 1:12,13  ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.

 si osserva che in greco :plurale :haimatôn : da sangui e in latino è sanguinibus : plurale  da sangui , l’apostolo sta dicendo che la salvezza non si trasmette attraverso il dna dei genitori , ma è personale …….

 VEDIAMO NELLO SPECIFICO :

LEGGIAMO IL SALMO 139 : 13 A 16

13 Sei tu che hai formato le mie reni,

che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere,

e l’anima mia lo sa molto bene.

15 Le mie ossa non ti erano nascoste,

quando fui formato in segreto

e intessuto nelle profondità della terra.

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo

e nel tuo libro erano tutti scritti

i giorni che mi eran destinati,

quando nessuno d’essi era sorto ancora.

 DESCRIVE IL CONCEPIMENTO DEL BAMBINO LEGGIAMO IL TERMINE FORMATO CI RIPORTA ALLA CREAZIONE IN GENESI 2:7 Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.    

                                       QUESTO E’

QUELLO CHE ACCADE NEL MOMENTO DEL CONCEPIMENTO : DIO METTE NELL’EMBRIONE ( LA MASSA INFORME ) L’ANIMA E IL SOFFIO DELLO SPIRITO PER FARLA VIVERE, E’ IN QUEL MOMENTO CHE SE I DUE CONIUGI SONO CRISTIANI PROTEGGONO IL BAMBINO ( DA LI FINO ALLA NASCITA E OLTRE ) MA SE UNO DEI DUE E’  SOTTO L’INFLUENZA DEMONIACA E’ POSSIBILE CHE I DEMONI VADANO AD ALBERGARE NELL’ANIMA NON PROTETTA DEL BAMBINO

 QUESTO E’ BIBLICO : COMMENTA I SEQUENTI PASSI

GIOVANNI 9:1 A 6 ; E 34 :

 Nel VT e nel NT si credeva che le colpe dei padri si cadevano  sui figli :

Esodo 20:1 Allora DIO pronunziò tutte queste parole, dicendo: 2 «Io sono l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. 3 Non avrai altri dèi davanti a me. 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano.

 Ezechiele poi dirà che uno raccoglie ciò che semina : ognuno è responsabile di se stesso Ezekiele 18: 1 a 13 , così come nel tempo della grazia ognuno è responsabile di se stesso

 Così si credeva che se uno o tutte e due i genitori vivevano nel peccato, il peccato si poteva trasferire nel corpo del bambino con un legame  una malattia ecc Ma Gesù sottolinea che quella malattia non era opera del peccato, però fa capire che lo spirito del peccato si può trasferire …

Per questo motivo penso che Dio nel VT vietasse il matrimonio con popoli pagani, l’idolatria era così forte che quei popoli vivevano nel più profondo occultismo Deut. 7:a 7

 Le abominazioni Deut. 18:

 IL CONCETTO DI PAOLO

Lo stesso concetto lo sviluppa Paolo in 2° Corinzi 6:14-18

14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? 15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? 16 E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio:

 Paolo qui fa un appello ai Corinzi perché diano un taglio all’idolatria. Devono rompere con i peccati della carne. Devono essere separati dalla mondanità che li circonda.

Ai tempi del Vecchio Testamento, sotto la Legge di Mosè, Dio diede una legge al suo popolo, che

era composto maggiormente da agricoltori. Disse che non dovevano mettere sotto lo stesso giogo un bue ed un asino.

DEUTERONOMIO 22:10

Avrebbero messo insieme animali del tutto differenti i quali non possono lavorare insieme

Uno era un animale puro ( BUE ), l’altro era un animale impuro.

Qui Dio sta parlando ai credenti, e sta dicendo che un credente non deve mettersi sotto lo stesso

giogo di un non credente.

Come fanno due persone ad essere sotto lo stesso giogo?

In qualsiasi tipo di unione: matrimonio, soci in affari, amicizia stretta.

Il matrimonio è certo un giogo che unisce due persone. Due persone con una fede diversa non

dovrebbero sposarsi; non possono tirare insieme l’aratro verso il medesimo obiettivo, perché hanno due obiettivi diversi.

Non significa che non possiamo avere comunione con persone che fanno le cose un po’diversamente da come le facciamo noi Paolo sta parlando in modo molto chiaro di credenti e non credenti e non di altri credenti che vedono le cose in modo diverso da noi. Paolo menziona in modo specifico l’idolatria. Il

tempio di Dio non ha nulla a che fare con gli idoli. Dov’è il tempio di Dio? Oggi il tempio di Dio è il corpo di ogni credente.

Noi siamo il tempio dello Spirito Santo. Colui nel quale Dio vive ed opera, non può essere in accordo con gli idoli.

Paolo fa appello ai cristiani per la separazione e la purificazione.

Non devono avere nulla a che fare con l’idolatria.

Devono essere separati dalla mondanità e dallo

spirito del mondo che può penetrare nelle chiese e nella vita dei credenti

Nota  belial o beliar : Satana  2Cor 6:15. È una parola ebraica con significato : empio, abominevole, scellerato.

ALTRE PORTE APERTE  :

 IL CARNEVALE ;

Nel mondo antico, romano, la festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell’impero Romano, comporta la presenza di gruppi mascherati, come attesta lo scrittore Lucio Apuleio nelle Metamorfosi (libro XI). Presso i Romani la fine del vecchio anno era rappresentata da un uomo coperto di pelli di capra, portato in processione, colpito con bacchette e chiamato Mamurio Veturio[5]. Durante le antesterie passava il carro di colui che doveva restaurare il cosmo dopo il ritorno al caos primordiale.[6] In Babilonia poco dopo l’equinozio primaverile veniva riattualizzato il processo originario di fondazione del cosmo, descritto miticamente dalla lotta del dio salvatore Marduk con il drago Tiamat che si concludeva con la vittoria del primo.

Durante queste cerimonie si svolgeva una processione nella quale erano allegoricamente rappresentate le forze del caos che contrastavano la ri-creazione dell’universo, cioè il mito della morte e risurrezione di Marduk, il salvatore. Nel corteo c’era anche una nave a ruote su cui il dio Luna e il dio Sole percorrevano la grande via della festa – simbolo della parte superiore dello Zodiaco – verso il santuario di Babilonia, simbolo della terra. Questo periodo, che si sarebbe concluso con il rinnovamento del cosmo, veniva vissuto con una libertà sfrenata e un capovolgimento dell’ordine sociale e morale.

 HALLOWEEN  ECC.

 MUSICA CON RADICI DI VIOLENZA, DROGA , PROSTITUZIONE , E MESSAGGI SUBLIMINALI SATANICI

 FILM CON MESSAGGI DI ORRORE, PAURE, SATANISMO ECC.

 PROGRAMMI CHE INCORAGGIANO L’IDOLATRIA ECC

 Amuleti e segni

 

L’essenza delle religioni buddista e induista (rispetto al cristianesimo , religioni pagane) , ad uno studio attento da parte di studiosi cristiani s’è rivelato come collegamento diretto coi demoni, una contaminazione col mondo degli spiriti. Non si contano i casi di possessione demoniaca in guru induisti e buddisti. Questi due simboli sono stati scoperti da alcuni “specialisti” cristiani come delle “porte d’accesso” degli spiriti nelle anime di chi li invoca.

 

yin e yang ( nero e bianco ; la lotta tra la luce e 

                                                                            le tenebre )

  

                 

 

 

 

Marte e venere : maschio e femmina      

Punta in giù : la     negatività sparisce ;

punta in su la positività aumenta

 

     

 

 

 

 

 

 

pentagono di satana

 

 

 

 

POSEIDDONE  CON IL TRIDENTE

 è il dio del mare e dei terremoti e maremoti

 

 

 

 

 

IL SEGNO DELLA BENEDIZIONE 

Questo gesto viene usato  

dalla religione per benedire

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA CROCE SATANICA :

IL CROCIFISSO PERDENTE , SCARNO  SUL TRIENTE :

NELLE MESSE NERE VIENE USATA

PER IL RAPPORTO SESSUALE

 

LA BIBBIA CI DICE CHE IL CORPO DI GESU’ RIMASE INTATTO

NON ANDO’ IN VIA DI DEGRADO

 

 

 

 

 

LA CROCE ROVESCIATA : USATA DAI SATANISTI 

L’origine di questo simbolo viene dalla tradizione cristiana di San Pietro che fu crocefisso a testa in giù, come detto da Origene di Alessandria. Si crede che Pietro chiese questa forma di crocefissione perché non si sentiva degno di essere crocefisso nello stesso modo di Gesù. Allo stesso modo, alcuni cattolici usano questo simbolo come segno di umiltà e indegnità di essere paragonati a Gesù.

La croce rovesciata è associata al Satanismo poiché considerata perno delle attitudini anti-religiose, viene infatti, ormai considerata come la rappresentazione opposta della fede cristiana. Questa croce è infatti il capovolgimento della comune croce latina simbolo della fede cristiana. È quindi divenuta molto popolare anche tra i gruppi anti-religiosi e tra molti musicisti e cultori di musica black metal e death metal.

 

 

 

 

 

IL TAO  simbolo e principale concetto della filosofia cinese, significa Via e/o Sentiero USATO DA SAN FRANCESCO Nel Medioevo, la fede popolare nel Tau vedeva si un simbolo di vita ed un segno di salvezza, ma vi scorgeva anche un mezzo magico e miracoloso per preservarsi dalla peste e da ogni potenza nemica . Lo si portava come anello al dito oppure come amuleto appeso al collo. Il Tau, poi, veniva scritto su filatteri, su pergamene contro la peste, su “benedizioni di sant’Antonio”, e dipinto pure sulle porte e sui muri… Non tutto e’ biasimevole in queste consuetudini. Francesco ne utilizzera’ alcune, evitando con cura gli eccessi e l’attribuzione di ogni potere

 

 

 

 

 

 

LA CROCE EGIZIA 

è un antico simbolo sacro egizio che essenzialmente simboleggia la vita. Gli dèi sono spesso raffigurati con un ankh in mano, o portato al gomito, oppure sul petto. In funzione di geroglifico l’ankh, oltre che significare “vita”, assume diverse sfumature, in base al contesto in cui è inserito, sebbene sempre con caratteri mistici e religiosi.

 

 

 

 

 

 

LA CROCE UNCINATA :

il sole che ruota nel cielo

( potere dell’uomo NELL’UNIVERSO

 

 

 

abbracatabra :

  • Una parola proveniente dall’aramaico Avrah KaDabra che significa Io  creerò come parlo : si riferisce alla trinità creatrice : acronimo : PADRE FIGLIO SPIRITO SANTO
  • proveniente dall’ebraicoha-bĕrakāh dabĕrāh ossia pronunciare la benedizione

 

NELLA MAGIA : SCACCIA LA NEGATIVITA’ E LE MALATTIE

 

 

 NELLA BIGIOTTERIA  

 SERPENTE 

 

SEGNI ZODIACALI

 

IL BUDDA 

 

 

 

 

 

SCARABEO : IDOLO EGIIO

ADORATO COME UN DIO :

VITA E RINASCITA 

 

 

 

 

CI SONO POI UNA GRANDE INFINITA’ D

I SEGNI E AMULETI ;

I CREDENTI DEVONO AVERE DISCERNIMENTO

 

 

 

COME LIBERARE UN INDEMONIATO ?

In questo studio abbiamo visto che ci sono due tipi di possessione

 

1) INFLUENZA

(OPPRESSIONE) E POSSESSIONE

 

           Legami spirituali

L’influenza( E L’OPPRESSIONE ) demoniaca comporta il fatto che un demòne o dei demòni attacchino spiritualmente una persona e la incoraggino a un comportamento peccaminoso .

 

I legami spirituali possono essere legati all’occulto,come abbiamo visto in questo studio , o legami visivi ( vizi ) droga, alcool, ecc… in Questo caso se il legato o l’oppresso è cosciente possiamo agire in questo modo :

1) fare conoscere al soggetto colui che lo può liberare

 

Gv 8:32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Gv 8:36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente

liberi.

 

Satana è il padre della menzogna Giov. 8:44 e Gesù è la verità quindi la prima cosa che deve capire la persona è che ha bisogno della liberazione.

 

2) deve capire che il suo comportamento è sbagliato e che ha bisogno i ravvedimento, questo è essenziale se la porta d’ingresso è stato  il peccato ( demoni i vizi ,ira, occultismo ecc.. )

 

 

I PASSI SONO1) CONFESSARE

2) RINUNCIARE

3) RAVVEDERSI

2) Deve capire quanto è prezioso per Dio: questo è importante per la guarigione dell’anima  e ci sono   spiriti di rigetto . E’ anche importante quando si devono scacciare spiriti di paura, in quanto l’amore perfetto caccia via la paura 1°Giovanni 4:18 ,fargli capire CHE DIO E’ AMORE

3) Deve capire la vittoria e l’autorità completa di Gesù, deve ricevere la liberazione credendo nella potenza del Nome di Gesù.

4) Deve capire l’importanza di una sottomissione totale a Gesù e la necessità di una vita santa per rimanere nella libertà.

5) Deve inoltre capire l’importanza di perdonare chi lo ha ferito,maltrattato o maledetto . Il perdono apre la porta alla guarigione interna e alla liberazione

AFFRONTARE IL NEMICO

LIBERAZIONE DELL’INDEMONIATO

( ALCUNI DI QUESTI PASSI SI DEVONO USARE ANCHE QUANDO IL SOGGETTO, NON POSSEDUTO,HA DEI LEGAMI .

 E’ BUONO CHE UNA PARTE DELLA CHIESA SI RIUNISCA PER SOSTENERE CHI STA PER AFFRONTARE IL DEMONE

 

IL DEMONE DEVE ESSERE AFFRONTATO SOLO DA COLORO CHE SONO STATI BATTEZATI NELLO SPIRITO SANTO ( SE CI SI TROVA IN CASA DELLA PERSONA OCCORRE FARE USCIRE I FAMIGLIARI

ATTI 1: 8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in
Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».
1° CORINZI 12 ( I DONI E LA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO ) 

 1) METTERSI SOTTO LA PROTEZIONE DEL SANGUE DI GESU’:

TU, LA TUA FAMIGLIA ,

LA FAMIGLIA  DELL’INDEMONIATO

 Gesù ha portato il suo stesso sangue — in presenza dell’Iddio santissimo, e lo ha presentato per la remissione di tutti i peccati, per chiunque crede in Lui, in tutti i tempi. È stata l’ultima aspersione! La Sacra Scrittura dice riguardo questa azione:

(Ebrei 9:12).Non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna!”

CRISTO E’ ENTRATO NEL SANTUARIO DEL CIELO PORTANDO IL SUO SANGUE DAVANTI A DIO

(Ebrei 9:24). “Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore”

1° Pietro 1:2 ;

2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.

 Cristo è il Signore della tua vita, allora gli stipiti del tuo cuore sono stati spruzzati con il  Suo sangue. E questi spruzzi non sono per il perdono solamente — ma anche per protezione!

Quando venite spruzzati, siete sotto la totale protezione del sangue di Gesù, contro tutte le potenze distruttive di satana. Quando le sue potenze vedono il sangue di Cristo negli stipiti del tuo cuore, dovranno per forza passare oltre. Non possono toccarti – essi non possono toccare nessuno di quelli che sono stati spruzzati col sangue di Cristo!

ESODO 12:23      ( SI E’ COMPIUTO IN CRISTO )

 NOTA

Gesù ha portato in paradiso il suo proprio sangue per noi! E non è conservato là come un semplice atto da ricordare, ma è spruzzato su tutti coloro che per fede vengono a Lui!

 2) PREGA CHE SCENDA L’UNZIONE DELLO SPIRITO   SANTO

SEI RIVESTITO DELLA COMPLETA ARMATURA :

EFESI 6:11 11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo

ORA PRENDI POSIZIONE STAI AFFRONTANDO E LEGANDO L’UOMO FORTE ( SATANA ), QUINDI DEVI ESSERE ANCORA  PIU’ FORTE :  MATTEO 12:28 A  29       

Nessuno può entrare nel palazzo di un uomo ricco e forte per derubarlo se prima non ha legato lo stesso proprietario togliendogli ogni facoltà per nuocere , la parabola di Gesù ci dice che il proprietario della casa è stato soggiogato da uno più potente di lui , satana vuole dominare il mondo , è entrato in possesso dei corpi umani e li tiene legati .

 Ci vuole qualcuno più forte di chi si vuole cacciare e vincere e questo potere appartiene a Gesù A Dio allo Spirito Santo e alla CHIESA

QUESTI SONO COLORO CHE METTONO IN CATENE    

SATANA E TUTTI I DEMONI :

 EFESI 3:8 a 12

 8 A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo 9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose; 10 affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, 11 secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesù; 12 nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.

  IL TUO ATTEGGIAMENTO : IL DEMONE  TI VEDE ,DEVI ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO DI AUTORITA’

 CON LA VOCE : DEVE  ESSERE AUTORITARIA

E IL TONO SICURO  NON AVERE SENSAZIONI DI PAURA ( MATTEO 17:18 ; MARCO 1:25 ; MARCO 9:25

LUCA 4:35 ; LUCA 4:39 ; LUCA 9:42 ; LUCA 9:55

( GESU’ SGRIDA I DEMONI )

( DEVI RIDURRE IL DEMONE IN UBBIDIENZA :

2° CORINZI 10:3 Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne, 4 perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, 5 affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo ( CONFR. EFESI 6:10 A 17)

 NON DIALOGARE MAI CON IL DEMONE

NON TOCCARE LA PERSONA

 DURANTE LA LIBERAZIONE POSSONO ACCADERE FENOMENI DEMONIACI : LEVITAZIONE ; CAMBIAMENTO DELLA VOCE ; BESTEMMIE ; INSULTI, ECCC. NON SPAVENTARTI, OPPURE CI SONO DEMONI CHE NON FANNO QUESTE COSE , AMANO PARLARE E ADULARE PERCHE’ TI CONOSCONO

LUCA 4:41 Anche i demòni uscivano da molti, gridando e dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio!» Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era il Cristo.

 LUCA 8:28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi».

 ATTI 17:17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava: «Questi uomini sono servi del Dio altissimo, e vi annunciano la via della salvezza».

ATTI 19:13 Or alcuni esorcisti itineranti giudei tentarono anch’essi d’invocare il nome del Signore Gesù su quelli che avevano degli spiriti maligni, dicendo: «Io vi scongiuro, per quel Gesù che Paolo annuncia». 14 Quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, ebreo, capo sacerdote. 15 Ma lo spirito maligno rispose loro: «Conosco Gesù, e so chi è Paolo; ma voi chi siete?»

 USA AUTORITA’ E FAI TACERE I IL DEMONE

      CHIEDI SOLO IL SUO NOME

( E INDIVIDUA IL CAPO NEL CASO CHE SIANO IN MOLTI, I DEMONI HANNO UNA  GERARCHIA

MARCO 5:9 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Egli rispose: «Il mio nome è Legione perché siamo molti».

Atti 16:16 a 18

Leggiamo dalla Versione Vecchia Diodati

16 Or avvenne, come noi andavamo all’orazione, che noi incontrammo una fanticella, che avea uno spirito di Pitone, la quale con indovinare facea gran profitto a’ suoi padroni. 17 Costei, messasi a seguitar Paolo e noi, gridava, dicendo: Questi uomini son servitori dell’Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salute. 18 E fece questo per molti giorni; ma, essendone Paolo annoiato, si rivoltò, e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca fuor di lei. Ed egli uscì in quello stante.

 PAOLO CONOSCEVA LO SPIRITO

NOTA : IN UN CORPO CI POSSONO ESSERE PIU’ DI UN DEMONE

Uno spirito immondo ( demone ) : Marco 3:30

Sette demoni : Marco 16:9 ; Luca 8:2

Un esercito di demoni    ( Legione ca. 6.000 demoni ) : Marco 5: 9

DISCERNI : SE LA PERSONA E’ LEGATA  DA UNO SPIRITO DI  MALATTIA SCACCIALO CHIAMANDOLO PER NOME

Marco 9:25 ……

25 Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non rientrarvi più». 26 Lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il bambino rimase come morto, e quasi tutti dicevano: «È morto». 27 Ma Gesù lo sollevò ed egli si alzò in piedi.

 USA LE ARMI DI PROTEZIONE E DI OFFESA

DELLA COMPLETA ARMATURA

 USA LA FEDE : ( LO SCUDO : PROTEZIONE  )  EFESI 6:16

DEVI SAPERE CON CERTEZZA CHE HAI AUTORITA’ DI QUELLO CHE STAI FACENDO

USA LA PAROLA  ( LA SPADA DI OFFESA )  EFESI 6:17

SE IL DEMONE  PARLA O TI CONTRADDICE , NON PARLARE DEL TUO USA LA PAROLA ( STA SCRITTO )

ESEMPIO : SE IL DEMONE DICE DIO NON TI AMA USA LE SCRITTURE CHE PARLANO D’AMORE , LUI HA PAURA DELLA PAROLA .

RICORDA AL DEMONE

CHE LUI E’ SCONFITTO

GIOV 12:31 ; COLOSSESI 2:14,15  ; EBREI 2:14 ; APOC.12:10

 USA IL NOME DI GESU’

(Giovanni 16: 23). “In verità, in verità vi dico che tutto ciò che domanderete al Padre nel mio Nome, egli ve la darà”

 Filippesi 2:5 a 11  Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

 Marco 16:17 Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove;

 LUCA 10 :19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male.

 Colossesi 3: 17). “Tutto quello che farete in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù”.

  ATTI 8:5 A 7 ; Filippo predica Cristo

 ATTI 16:18    ; Paolo usa il nome di Gesù

 3) QUINDI LEGA IL DEMONE NEL NOME I GESU’,

      ( SE SONO IN MOLTI : LEGA IL CAPO E POI GLI ALTRI )

 4) SPEZZA L’AUTORITA’ DEL DEMONE, SPEZZA QUALSIASI LEGAME CHE HA LA PERSONA .

 5) RICORDA AL DEMONE CHE IL SANGUE DI GESU’ E’ STATO

    SPARSO PER SCONFIGGERLO

 6)  COMANDA AL DEMONE DI ANDARE NEL LUOGO 

     PREPARATO PER LUI  ( MATTEO 25:41 )

 ASCOLTA LO SPIRITO SANTO PER TUTTO IL TEMPO

 ABBI DISCERNIMENTO :

IL DEMONE /DEMONI A VOLTE FANNO FINTA DI USCIRE MA IN REALTA’ SI POSSONO NASCONDERE ADDIRITTURA POSSONO EMULARE LE LINGUE DELLO SPIRITO SANTO

 PREGA IL SIGNORE AFFINCHE’ LI SMASCHERI

 A FINE LIBERAZIONE

PREGA CHE IL SIGNORE RIEMPIA IL VUOTO CON LO  SPIRITO SANTO

PERCHE’  IL DEMONE VA IN GIRO E VUOLE RIENTRARE

 MATTEO 12:43 A 45       1° PIETRO 5:8             

 NOTA

SE SONO DEMONI POTENTI FARE DIGIUNO E PREGHIERA :

          MATTEO 17:21

21 Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».

                                   NOTA

DISTRUGGERE TUTTI I SEGNI E AMULETI DI ORIGINE OCCULTA

2° Re 23:4 a 6; 2° Re 23:15

 E

ATTI 16:13 A 20  Or alcuni itineranti esorcisti Giudei tentarono di invocare il nome del Signore Gesù su coloro che avevano gli spiriti maligni, dicendo: «Vi scongiuriamo per Gesù, che Paolo predica!». 14 E quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, un capo sacerdote giudeo. 15 Ma lo spirito maligno rispose e disse: «Io conosco Gesù e so chi è Paolo, ma voi chi siete?». 16 Quindi l’uomo che aveva lo spirito maligno si avventò su di loro e, sopraffattili, fece loro tal violenza che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. 17 Or questo fu risaputo da tutti i Giudei e Greci che abitavano ad Efeso, e furono tutti presi da paura, e il nome del Signore Gesù era magnificato. 18 E molti di coloro che avevano creduto venivano a confessare, e a dichiarare le cose che avevano fatto. 19 Molti di coloro che avevano esercitato le arti occulte radunarono assieme i libri e li arsero in presenza di tutti; e, calcolatone il prezzo, si trovò che ammontava a cinquantamila pezzi d’argento. 20 Così la parola di Dio cresceva potentemente e si affermava.

 SE LA LIBERAZIONE AVVIENE IN CASA DELLA PERSONA E’ BUONO FARE RIENTRARE LA FAMIGLIA E PREGARE PER I FAMIGLIARI

 FINE

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LA CREMAZIONE DEI DEFUNTI :E’ BIBLICO ?

 

 

 

 

                                      LA CREMAZIONE DEI DEFUNTI

Nelle grandi metropoli, a causa di un’urbanizzazione sempre maggiore, le autorità competenti

stanno incoraggiando la cremazione dei deceduti, piuttosto che la loro inumazione. Ciò è giustificato dal fatto che anche i cimiteri sono sull’orlo del collasso e non c’è posto per tutti.

Desideriamo presentarvi la nostra posizione di cristiani evangelici di fede Pentecostale.

Innanzitutto è necessario precisare che la Chiesa primitiva a cui noi ci rifacciamo come modello,

non procedette mai alla cremazione dei cadaveri, che pure era in uso già a quel tempo. Anzi, a onor del vero, la cremazione dei cadaveri, era già attuata secoli prima dell’era cristiana, da popoli pagani e mai il popolo d’Israele aveva seguito il loro esempio. Nelle varie civiltà del mondo sono stati usati svariati riti per i morti. Il modo di trattare i corpi parla di quello che si crede della vita dopo la morte.

1) Possiamo pensare alle tecniche degli antichi Egizi per preservare i corpi attraverso l’imbalsamazione e gli oggetti sepolti con i faraoni che dovevano servire nella vita a venire.

2) L’usanza indiana di spargere le ceneri sul Gange è

legata ad una visione della vita in cui ci si unirebbe con il tutto, perché tutto è Dio.

Il cristianesimo non accettò mai la cremazione per diverse ragioni.

Nell’Antico Testamento si nota l’assenza totale del rito funebre della cremazione.

Non godere di una degna sepoltura era considerato tra gli Ebrei segno di disapprovazione divina.

 Dio ha tratto l’uomo dalla terra , e alla terra deve ritornare (riconsegnato )

( mentre il fuoco lo distrugge )

 GENESI 2:7 Dio il SIGNORE formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo divenne un’anima vivente.

 GENESI 3:19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».

Adamo (in ebraico: ʾĀdaman; è il nome, del primo uomo e significa

  “terroso“, letteralmente  terra rossa ( Argilla / Creta  )

 Vediamo alcuni esempi di inumazione ( sepoltura

* LA SEPOLTURA  DI SARA: (Genesi 23:19);

“Subito dopo, Abraamo seppellì sua moglie Sara nella grotta

del campo di Macpela di fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan”

* LA SEPOLTURA DI ABRAAMO: (Genesi 25:8-10);

8 Poi Abraamo spirò in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. 9 Isacco e Ismaele, suoi figli, lo seppellirono nella grotta di Macpela nel campo di Efron, figlio di Soar, l’Ittita, di fronte a Mamre: 10 campo che Abraamo aveva comprato dai figli di Chet. Lì furono sepolti Abraamo e sua moglie Sara.

* LA SEPOLTURA DI ISACCO: (Genesi 35:28-29).

 28 La durata della vita di Isacco fu di centottant’anni. 29 Poi Isacco spirò, morì e fu riunito al suo popolo, vecchio e sazio di giorni; Esaù e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono.

* LA SEPOLTURA DI GIACOBBE: (Genesi 50:12-14 )

12 I figli di Giacobbe fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro: 13 lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l’Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a Mamre. 14 Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.

 * LA SEPOLTURA DI MOSÈ: da notare che Dio lo seppellisce

(Deuteronomio 34:6).

Mosè, servo del SIGNORE, morì là nel paese di Moab, come il SIGNORE aveva comandato. 6 E il SIGNORE lo seppellì nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; e nessuno fino a oggi ha mai saputo dove è la sua tomba. 7 Mosè aveva centovent’anni quando morì; la vista non gli si era indebolita e il vigore non gli era venuto meno. 8 I figli d’Israele lo piansero nelle pianure di Moab per trenta giorni; si compirono così i giorni del pianto per il lutto per Mosè.

Le uniche persone di rilievo nell’Antico Testamento ad essere cremate furono il Re Saul e i suoi tre figli morti in battaglia: (1Samuele 31:11-13).

11 Ma quando gli abitanti di Iabes di Galaad udirono quello che i Filistei avevano fatto a Saul, 12 tutti gli uomini valorosi si alzarono, camminarono tutta la notte, tolsero dalle mura di Bet-San il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli, tornarono a Iabes e là li bruciarono. 13 Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto la tamerice di Iabes, e digiunarono per sette giorni.

 DA NOTARE

1 ) In questo caso, gli uomini di Jabes intendevano tutelare il corpo da ulteriori oltraggi dei Filistei che

avevano tagliato la testa ed esposto il cadavere sul muro.

2) Seppellirono comunque le ossa e

per questo ricevettero gli elogi di Davide: (2 Samuele 2:5).

4 Gli uomini di Giuda vennero e unsero là Davide come re della casa di Giuda

Fu riferito a Davide che erano stati gli uomini di Iabes di Galaad a seppellire Saul. 5 Allora Davide inviò dei messaggeri a Iabes di Galaad e fece dire loro: «Siate benedetti dal SIGNORE, voi che avete mostrato questo atto di lealtà verso Saul vostro signore, dandogli sepoltura

Possiamo trovare anche la presenza di un divieto concreto della cremazione, ritenuta un rito abominevole, che si riferisce al feroce culto pagano in onore del dio Moloc, che era una deità pagana degli Ammoniti al quale si sacrificavano dei bambini bruciandoli.

Tra i pagani, bruciare i figli (non è chiaro se vivi o già morti) era un modo per placare gli dei o per acquistare forza:

IL SIGNORE PROIBISCE QUESTA PRATICA , IN QUESTO CASO COMPORTA :

L’ OMICIDIO, LA CREMAZIONE ,

ADULERIO SPIRITUALE ( rivolgersi a falsi dei e idoli )

PRATICHE DIVINATORIE ( spiritismo )

                        (Levitico 20:1-5).

20:1 Il SIGNORE disse ancora a Mosè: 2 «Dirai ai figli d’Israele:

“Chiunque dei figli d’Israele o degli stranieri che abitano in Israele sacrificherà uno dei suoi figli a Moloc dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo lapiderà. 3 Anche io volgerò la mia faccia contro quell’uomo, e lo eliminerò dal mezzo del suo popolo, perché avrà sacrificato dei figli a Moloc per contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. 4 Se il popolo del paese chiude gli occhi quando quell’uomo sacrifica i suoi figli a Moloc, e non lo mette a morte, 5 io volgerò la mia faccia contro quell’uomo e contro la sua famiglia e li eliminerò dal mezzo del loro popolo, lui con tutti quelli che come lui si prostituiscono a Moloc.

6 Se qualche persona si rivolge agli spiriti e agli indovini per prostituirsi andando dietro a loro, io volgerò la mia faccia contro quella persona, e la toglierò via dal mezzo del suo popolo

Per questa ragione è scritto:

(Levitico 18:21);

 21 Non darai i tuoi figli perché vengano offerti a Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il SIGNORE.

(Deuteronomio 18:9,10);

9 Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. 10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 11 né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, 12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. 13 Tu sarai integro verso il SIGNORE Dio tuo; 14 poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il SIGNORE, il tuo Dio, non lo permette.

(2Re 16:2, 3).

2 Acaz aveva vent’anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme.

Egli non fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, suo Dio, come aveva fatto Davide suo padre; 3 ma seguì l’esempio dei re d’Israele, e fece passare per il fuoco persino suo figlio, seguendo le pratiche abominevoli delle genti che il SIGNORE aveva cacciate davanti ai figli d’Israele; 4 offriva sacrifici e incenso sugli alti luoghi, sulle colline, e sotto ogni albero verdeggiante.

Nel Nuovo Testamento la sepoltura continua ad essere praticata , onorando il corpo del defunto, era costume  fra gli Ebrei contrariamente a quanto avveniva in altre nazioni. Gesù stesso, nostro Salvatore, parlò più volte della Sua sepoltura:

(Matteo 26:7-12)

7 venne a lui una donna che aveva un vaso di alabastro pieno d’olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di lui che stava a tavola. 8 Veduto ciò, i discepoli si indignarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Quest’olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri». 10 Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché date noia a questa donna? Ha fatto una buona azione verso di me. 11 Perché i poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre. 12 Versando quest’olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo vangelo, anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei».

Nei Vangeli si legge che Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo presero il corpo di Gesù lo onorarono e lo seppellirono

 (Giovanni 19:38-40).

38 Dopo queste cose, Giuseppe d’Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesù, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesù. 39 Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesù di notte, venne anch’egli, portando una mistura di mirra e d’aloe di circa cento libbre. 40 Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei. 41 Nel luogo dov’egli era stato crocifisso c’era un giardino, e in quel giardino un sepolcro nuovo, dove nessuno era ancora stato deposto. 42 Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, perché il sepolcro era vicino.

Dopo la morte e la resurrezione di Gesù, i cristiani, seguendo l’esempio di Cristo e seguendo

l’usanza ebraica, non approvarono mai la cremazione e dunque non si conformarono alle

pratiche pagane. A conferma di ciò, nel Nuovo Testamento, abbiamo alcuni riferimenti al

seppellimento, ma mai alla cremazione. Ecco due esempi:

 SEPOLTURA DI ANANIA E SAFFIRA: (Atti 5:5 -11).

5 Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. 6 I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono.7 Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò. 8 E Pietro, rivolgendosi a lei: «Dimmi», le disse, «avete venduto il podere per tanto?» Ed ella rispose: «Sì, per tanto». 9 Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te». 10 Ed ella in quell’istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito. 11 Allora un gran timore venne su tutta la chiesa e su tutti quelli che udivano queste cose.

 SEPOLTURA DI STEFANO: (Atti 8:2).

 “Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui”

La storia cristiana del periodo post apostolico c’informa che i credenti, allo scopo di rendere

pubblica la propria fede nella resurrezione dei morti, praticarono continuamente l’inumazione dei deceduti,

IN VISTA ALLA RISURREZIONE

La sepoltura rappresenta una testimonianza sempre attuale della fede in Cristo che vince la morte , in vista alla resurrezione

La  Parola di Dio ci insegna , che i corpi dei credenti attendono la resurrezione

(1Tessalonicesi 4:16,17).

il Signore stesso, con un ordine, con

voce d’arcangelo, e con la tromba di Dio scenderà dal cielo, e prima resusciteranno i morti in

Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti con loro, sulle nuvole, a incontrare il

Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore” (1Tessalonicesi 4:16,17).

                                 NOTA IL TERMINE GRECO

RESURREZIONE : ANASTASIS ( LETT. RIALZARE o    RIALZARSI ) 

RISORGERE :  NEGRON ANASTASIS                                

L’ALZARSI O IL RIALARSI  DEL MORTO, QUINDI E’ IL CORPO CHE SI RIALZA NON LE CENERI   

 L’apostolo Paolo ci spiega quello che avviene nel corpo ( NON ALLE CENERI )del credente al momento della RESURREZIONE  

1 CORINZI 15:42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. 45 Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l’ultimo Adamo è spirito vivificante. 46 Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. 47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. 48 Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. 49 E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste.

50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’incorruttibilità.

51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.

54 Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta:

La morte è stata sommersa nella vittoria».
55 «O morte, dov’è la tua vittoria?
O morte, dov’è il tuo dardo?»

La Parola ci dice che saremo simili a Lui

1 GIOVANNI 3:2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’egli è puro.

E’ DA CONSIDERARE CHE QUESTO ACCADE SOLO AI CREDENTI MORTI IN CRISTO , AL MOMENTO DEL RAPIMENTO DELLA CHIESA , IL CORPO DEI NON CREDENTI SARA’ MUTATO , MA NON SARA’ GLORIOSO, MA QUESTO E’ UN ALTRO STUDIO

                                 NOTA

È necessario evidenziare che i cristiani non accettano la cremazione non perché, non possono poi risorgere dalle ceneri. Dio è il Creatore e

può ogni cosa, basti leggere il libro dell’Apocalisse dov’è scritto che il mare restituì i suoi morti:

(Apocalisse 20:13).

“Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e il soggiorno dei morti restituirono i loro

morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere”

Una delle ragioni per le quali i credenti non cremano il loro corpo è per un atto di rispetto verso il Creatore e perché il corpo è il tempio dello Spirito Santo

(1Corinzi 6:19; 3:16, 17).

Un’altra ragione credibile contro la cremazione sta nel fatto che dopo il IV secolo questa scomparve quasi del tutto per l’influenza del cristianesimo, per riapparire poi alla fine del 1700, durante la rivoluzione francese, quando furono presentati motivi pratici ed igienici. ( vedi gli anni della lebbra in varie parti : Francia , Italia , Spagna , Africa , India ecc.. )

Nel 1800 si diffuse per la propaganda di associazioni che si dichiaravano atee, in contesa  con la fede cristiana , non credevano nell’immortalità dell’anima e nella resurrezione. Infatti, la cremazione è stata da allora voluta da coloro che in questo modo desideravano affermare la propria negazione dell’eternità.

In ultima analisi, quindi, rifiutarsi di permettere che il proprio corpo sia cremato vuol dire identificarsi con coloro che testimoniano della loro fede nell’immortalità e nella resurrezione,

così come è stata promessa dal Signore. Noi miriamo ad un futuro in cui saremo per sempre con il Signore con un corpo glorificato e riconoscibile. La sepoltura testimonia di questa nostra speranza.

CONCLUSIONE CON NOTA

La risurrezione del nostro corpo non può essere impedita dal modo in cui moriamo o da che cosa succeda al nostro corpo dopo la morte.

In Atti 13:36 si legge che Davide “ha veduto la decomposizione “, ma questo non impedisce di credere che risusciterà anche lui all’ultimo giorno.

 36 Or Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato, ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto; 37 ma colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto decomposizione.

                                                                            NOTA

Così tutti quei credenti morti in incendi ,bruciati al rogo durante il periodo della “Santa Inquisizione” tutti quei credenti Ebrei arsi nei forni crematori ,   non saranno esclusi dalla nuova creazione. , non saranno esclusi dalla nuova creazione.

Sappiamo, comunque, che un funerale cristiano può essere di grande testimonianza. In questo

contesto, quando abbiamo la possibilità di scelta per noi stessi o per i nostri familiari morti nel Signore, è importante badare al messaggio che diamo attraverso le modalità del funerale.

La cremazione non è adatta per parlare della nostra speranza futura. La sepoltura, parla più chiaramente della della risurrezione di un corpo glorioso, immortale.

Coloro che hanno sperimentato Cristo Gesù nella loro vita come personale Salvatore,

continueranno a praticare il non oltre ciò che è scritto, prendendo, come il popolo d’Israele,

come la Chiesa primitiva e come i padri della Chiesa, le distanze da tutte quelle pratiche che

sono attuate con un solo scopo: negare l’esistenza di Dio e la vita eterna. In quanto a noi, fedeli

a tutto l’insegnamento della Parola di Dio, attendiamo che “il Signore stesso, con un ordine, con

voce d’arcangelo, e con la tromba di Dio scenderà dal cielo, e prima resusciteranno i morti in

Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti con loro, sulle nuvole, a incontrare il

Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore” (1Tessalonicesi 4:16,17).

FINE

studio adi media

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I SEGNI DEL CRISTIANO

 

 

2Cor 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza.
 2Cor 2:15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione;
 
 2Cor 3:2 La nostra lettera, scritta nei nostri cuori, siete voi, lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini;
 2Cor 3:3 è noto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne.
  Lezione 1
 LA SEPARAZIONE
Una delle caratteristiche che è poco compresa è quella della separazione. Da ogni parte ci scontriamo con idee differenti in-torno a ciò che la separazione significa o comprende. Eppure Dio chiede una separazione, possiamo esserne certi. Dio esige che il cristiano sia diverso dagli altri.
Abramo dovette lasciare il suo paese e la sua parentela quando Dio lo chiamò verso la terra promessa. La parola e la promessa di Dio crearono la differenza.
Quando Dio liberò Israele dall’Egitto, essi dovettero sacrificare l’agnello pasquale, mangiarlo in fretta e poi lasciare il paese.
L’aspersione del sangue dell’agnello fatta in fede creò la differenza. Similmente il credente deve voltare le spalle al mondo per seguire Gesù. A questo scopo egli accetta mediante la fede la purificazione del sangue di Cristo e ciò è il primo passo che lo allontana dal peccato e lo fa incamminare verso una vittoriosa vita cristiana.
 DUE REALTA’
1) I cristiani che cercano di camminare insieme col mondo, perdono la loro potenza.
2) Il credente quindi che non dipende continuamente dalla purificazione del sangue di Gesù e dal lavacro della Parola, perde ben presto contatto con lo Spirito Santo, rimanendo, totalmente fuori dalla realtà di Dio se non continuerà ad essere e a mantenersi diverso dal mondo.
La vita spirituale e il vigore spirituale stanno venendo meno? Sembra ormai lungo tempo da che il fuoco del risveglio ha cessato di ardere?
Quindi quel che ci occorre è forse una nuova immersione nella fonte del Calvario e un’accentuazione della nostra separazione dal mondo.
 SEPARATI CON CRISTO COLOSSESI 3:1-4
Colossesi 3:1-3: Risuscitati con Cristo. La separazione è una manifestazione vitale per il cristiano. Separazione » dà l’idea di santità, di santificazione, di consacrazione e di dedicazione. Un credente il quale non si separa dal mondo perde ben presto la sua identità di cristiano. Su quale dei due aspetti della separazione mette soprattutto l’accento la Bibbia, su quello negativo o su quello positivo?
Alcuni cristiani fanno della separazione una questione di ciò che essi non mangiano, non indossano o non fanno.
Essi presentano lunghi elenchi di « non si deve », elenchi che variano da chiesa a chiesa e da nazione a nazione. Paolo, tuttavia, ammonì i Colossesi nei riguardi di questa tendenza a far della religione una questione di negazioni: « Non toccare, non assaggiare, non prendere in mano » in cui consiste in realtà l’essenza del paganesimo, ma non del cristianesimo.
La religione pagana è infatti caratterizzata dai tabù e dalla moltitudine delle cose che non devono essere fatte, che non devono essere mangiate e non devono essere toccate perché la divinità non sia offesa. Tali proibizioni non sono nulla in se stesse, hanno solo la pretesa della religione; non producono alcuna vera umiltà, non hanno la potenza di sconfiggere le concupiscenze della carne (Colossesi 2:20-23).
Qual’è di solito il risultato del porre al primo posto l’aspetto negativo della separazione? Tale modo di agire conduce ad un autogiustizia e ad un atteggiamento di superiorità verso quanti fanno ciò che a noi è proibito.
Dio odia molto questo atteggiamento. Isaia parla del popolo ribelle che volta le spalle a Dio per seguire le proprie vie e i propri disegni e che dice, tuttavia: « Fatti in là, non t’accostare, perché io sono più santo di te » (Isaia 65:2-5).
Cose siffatte, dice il Signore, sono per me come un fumo nel naso, una causa d’ira ».
Troppe persone oggi s’inorgogliscono per ciò che non fanno eppure continuano a parlar male del prossimo e cedere ai desideri della carne, dispiacendo cosi a Dio. Queste, però, son cose che non li turbano, perché non si trovano nel loro elenco dei «non si deve ». Dio vuole qualcosa di più.
Egli vuole una separazione positiva, non solo una separazione dal mondo e dal peccato, ma anche una dedicazione a Dio, alla Sua volontà e allo scopo che Egli persegue per noi.
COME SI DEVE ESSERE
1). Colossesi : 3:1 Dobbiamo riconoscere la nostra posizione in Cristo : Siamo per Lui risuscitati ad una vita nuova ed abbiamo una posizione particolare in Lui.
2). Colossesi : 3:1  Data questa nostra posizione in Cristo noi dobbiamo cercare le cose celesti. Qualsiasi cosa che sia meno di ciò non è d’accordo con il nostro posto di membri del Suo Corpo, uniti con Lui.
3). Colossesi : 3:2   Non soltanto dobbiamo continuare a cercare, ma dobbiamo anche continuare a desiderare
( avere l’animo ) le cose celesti, in modo che i nostri desideri e i nostri atteggiamenti siano determinati dalle realtà celesti, e non dalle cose temporanee di questa terra.
Non dobbiamo essere come Esaù che considerò un piatto di minestra più importante del diritto di primogenitura. Ebrei 12:14 a17
Né dobbiamo, come gli invitati della parabola di Gesù, voltare le spalle a ciò cui Dio ci invita a causa delle nostre « terre », i nostri
« buoi », le nostre « famiglie ». Luca 14:16 a 21
4). Colossesi : 3:2   Siccome siamo morti con Cristo, nulla che sia contrario a Cristo, nulla che non sia intonato con il Suo carattere e il Suo amore dovrebbe attirare la nostra attenzione e occupare il nostro tempo.
5). Colossesi : 3:3   Ora che la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio, noi abbiamo una nuova comunione, una nuova sorgente di beni che sono superiori a quanto vediamo attorno a noi. Non abbiamo più bisogno di seguire piaceri e le ricchezze del mondo, perché abbiamo avuto una visione degli infiniti tesori eterni.
TRIONFANTI IN CRISTO. Colossesi 3:4
Ciò che ora è un mistero verrà rivelato alla seconda venuta del Signore. Così il Suo ritorno diventa una ragione importante per vivere una vita dedicata a Cristo qui e ora.
Come dice I Giovanni 3:2, 3.: « Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, e non è ancora reso manifesto quello che saremo. Sappiamo che quand’Egli sarà manifestato saremo simili a Lui, perché Lo, vedremo come Egli è. E chiunque ha questa speranza in Lui, si purifica, come Egli è puro »
SEPARATI DAL MONDO Colossesi 3:5-11
Colossesi 3:5-8:
DOMANDA
Separati dai vecchi modi di vivere. il mettere l’accento sull’aspetto positivo della nostra consacrazione , Dio risolve automaticamente l’aspetto negativo della separazione dal mondo e del peccato?
No, Quindi è necessario sottolineare l’ aspetto positivo per essere sicuri di procedere nella direzione giusta, desiderando i beni eterni. Poi dobbiamo anche mortificare, cioè mettere a morte, quanto è in noi di terreno o di mondano senza però rovesciare quest’ordine. Ad esempio, non serve a nulla mettere a morte ciò che è carnale se prima non ci riconosciamo morti con Cristo e accettiamo il fatto che la nostra vita è CON LUI nascosta in DIO.
Allora, saremo in grado di potere lottare contro tutto ciò che attira l’ira di Dio su quelli che Gli disubbidiscono.
Notate al V 5 quanto la Bibbia sia qui specifica, e come menzioni a in modo chiaro l’immortalità sessuale, i motivi impuri,
le passioni, i desideri egoisti, la concupiscenza e la cupidigia.
8 Dobbiamo crocifiggere gli atti di concupiscenza o di bramosia, ma ancor più mortificare i desideri che stanno alla loro radice.
Anche le parole d’ira e di ingiuria devono essere messe da  parte, cioè escluse dal nostro vocabolario.
Perché la cupidigia o la bramosia vengono identificate con l’idolatria?
La cupidigia mette le cose create al posto di Dio, desiderando sempre di più ciò che è contrario al volere di Dio.
La cupidigia desidera, desidera ancora, desidera sempre più e ciò che essa chiama « amore » è solo un cercare la soddisfazione dei propri appetiti.
Da questa bramosia disordinata proviene ogni tipo di idolatria e di peccato.
SEPARATI DAI VECCHI ATTEGGIAMENTI. Colossesi 3:9-11
Il credente che ha abbandonato i vecchi atteggiamenti non rimarrà mai deluso.
Egli si è svestito dell’uomo vecchio e del vecchio modo di vivere. Rivestendosi così dell’uomo nuovo viene continuamente rinnovato secondo l’immagine di Dio che lo ha fatto una nuova creatura in Cristo.
Come è detto in Efesini 4:23, 24: « (Avete imparato) ad essere rinnovati nello spirito della vostra mente, e a rivestire l’uomo nuovo che è creato all’immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità ».
Qual’è il risultato di questo rinnovamento?
Cristo diventa tutto per colui che è nato di nuovo.
Tutti i vecchi atteggiamenti devono morire con il vecchio uomo.
Ciò significa che non possiamo usare le nostre condizioni di prima come una scusa per non deporre l’uomo vecchio.
 Non possiamo conservare  la religione
1 Tessalonicesi 1 : 6 Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo, 7 tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. 8 Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma anzi la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne; 9 perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, 10 e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall’ira imminente.
 2Cor 6:16 E che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio:
«Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
 Non possiamo permetterci,  di conservare lo stesso carattere
sostenendo che si tratta solamente di carattere ereditario.
 Tito 3:3 Perché anche noi un tempo eravamo insensati, ribelli, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella cattiveria e nell’invidia, odiosi e odiandoci a vicenda.
 Colossesi 1:19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.
21 E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 22 ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, 23 se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.
 Colossesi 3:5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. 6 Per queste cose viene l’ira di Dio sugli uomini ribelli. 7 E così camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene.
9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere 10 e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato. 11 Qui non c’è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
 Non possiamo permetterci di usare lo stesso linguaggio di prima
Il nato di nuovo userà il linguaggio dello Spirito Santo
 Colossesi 4:6    Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.
 Efesi 4:29 Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta. 30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.
 Efesi 5:11 Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele; 12 perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di nascosto. 13 Ma tutte le cose, quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste;
 LA BIBBIA CONDANNA LE PAROLE OZIOSE
 OZIOSO TERMINE
inoperoso, inattivo , Inutile
si dice di un discorso ozioso  :   superfluo
 La prima parola oziosa si trova
Esodo 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
 Gesù condanna le parole oziose : Matteo 12:36
 QUALI SONO SONO LE PAROLE OZIOSE ?
Matteo 5:22 Raca ( cretino ) e Pazzo
 Nell’uso comune : mannaggia
 Mannaggia
Imprecazione che esprime disappunto, contrarietà
contrazione della locuzione mal n’aggia male ne abbia.
È una espressione  comune, nell’Italia centro-meridionale, ed è veramente simpatica; infatti, pur trattandosi di una maledizione, è una maledizione   dolce  – che viene usata come imprecazione, buona per colorire, sfogare e dare sentimento ad un’espressione.
Se sei arrivato in ritardo perché il treno non passava,
Se il fruttivendolo ti ha venduto delle pesche a peso d’oro,
Se ti sei scordato a casa il libro dell’amico, non potrai che dire: mannaggia.
E TANTI ALTRI
LA PAROLA DICE :
 
Filippesi  4:8 Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.
 Non possiamo fare della mancanza di istruzione, o di denaro, o di altre opportunità una scusa per non cercare le cose celesti. La grazia di Dio accomuna uomini e donne dai più diversi ambienti, affinché le chiese locali siano dei campioni della società umana legati da una nuova fedeltà a Cristo, partecipanti alla stessa salvezza, alle stesse benedizioni e alla stessa speranza.
Tutti così si inginocchiano l’uno a fianco dell’altro dinanzi a Lui e Lo riconoscono come il Salvatore e Signore.
DEDICATI A DIOColossesi 3:12
Colossesi 3:12: Rivestiti di amore e di pace.
Paolo torna ora all’aspetto positivo della separazione e specifica alcune delle virtù che caratterizzano l’uomo nuovo. Noi siamo ora i santi scelti da Dio e appartati per Lui e per il Suo servizio. Ciascuno di noi sia dunque ciò che è. Mettiamo in pratica quello che professiamo di essere.
E’ dunque nostra responsabilità quello di non vivere alla meglio, ma piuttosto di rivestirci deliberatamente di queste cose:
1). Di tenera misericordia
( Versione Riveduta traduce compassione ) , cioè di una misericordia  che mai si inasprisce, mai pensa di dovere correggere aspramente.
2). Di benevolenza , la quale esprime una profonda bontà interiore e cerca sempre nuove occasioni di generosità.
3). Di umiltà, cioè di quell’atteggiamento della mente che è soprattutto modesto, libero da ogni superbia, perché totalmente dipendente da Dio.
4). Di mansuetudine ( dolcezza ), la quale si esprime con gentilezza e cortesia, senza alcuna arroganza o insolenza.
5). Di Pazienza  ( longanimità ), la quale non perde mai la pazienza, sopporta e perdona, sempre, qualunque possa essere la provocazione. Anche quando vi sono buone ragioni per lamentarsi o irritarsi perdona come Cristo ha perdonato, cioè perdona totalmente, liberamente, immediatamente e definitivamente. Non fa posto a crucci, né si sente offesa né cerca ritorsioni.
Notate come tutte queste virtù siano collegate le une con le altre.
Passiamo ora al versetto 14.
Che cosa lega insieme tutte queste caratteristiche perché esse possano raggiungere il loro scopo e dare perfetta unità alla Chiesa?
L’AMORE, ossia un amore santo e fedele — l’amore del Calvario — è ciò che noi dobbiamo indossare sopra tutte le altre virtù in modo da renderle reali ed efficaci.
Tutti abbiamo la responsabilità di rivestire questo amore, cioè dobbiamo fare qualcosa di più che semplicemente desiderarlo. Dobbiamo deciderci a metterlo in atto nella nostra vita e fare che esso diriga tutti i nostri piani.
Allora la pace divina ed il benessere spirituale riempiranno i nostri cuori e ci guideranno in ogni nostra decisione.
 PIENI DI SAPIENZA E DI LODE. Colossesi 3:16, 17:
Come possiamo incoraggiarci ad una vita di separazione?
1). V.16 Ammaestrandoci ed ammonendoci gli uni gli altri con quella sapienza che viene dall’essere saturati dalla Parola di Dio. Solo mediante la Parola riceviamo la sapienza e le lezioni di cui abbiamo bisogno.
2). V.16 Riunendoci per l’adorazione e la lode, in uno spirito di riconoscenza. Col canto di salmi e di inni a lode di Dio e di Cristo, e con canti ispirati dallo Spirito Santo.
3). V. 17  Facendo e dicendo tutto « nel nome del Signore », rico-noscendo, cioè, la Sua autorità, non facendo nulla che non possa essere da Lui ratificato od approvato.
4). V. 17 Facendo di ogni parola e di ogni atto un’espressione di ringraziamento a Dio per mezzo di Gesù Cristo.
CONCLUSIONE
E’ possibile essere esteriormente separati dal mondo ed essere tuttavia legati ad esso con il cuore.
Qualcuno ha detto che un uomo non cessa di essere del mondo per il solo fatto che adotta delle forme esteriori di religione, proprio come un ragazzo non diventa uomo semplicemente indossando pantaloni lunghi.
Il genuino distacco dal mondo incomincia più in profondità e non può essere imposto all’uomo da precetti esteriori
LA FEDE
Qual’è la caratteristica fondamentale, del cristiano? Alcuni possono dire: l’amore; perché soltanto se noi riflettiamo l’amore del nostro Signore diventiamo realmente come Lui.
Ma sembra che la Bibbia consideri l’amore come un frutto che matura con lo sviluppo della vita cristiana. Perché l’amore e le altre caratteristiche del cristiano si manifestino e si sviluppino, dobbiamo porre la fede come base della nostra vita. Pietro elencando le virtù cristiane ci esorta a porre la fede al primo posto e poi ad essa aggiungere le altre, o, come indica il testo greco, esercitarla in tale modo che essa produca tutte le altre caratteristiche del cristiano, incluso l’amore (II Pietro 1:3 a 7).
3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, 5 che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi.
6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo
Fin dal lontano giorno di Caino, l’umanità ha desiderato offrire i suoi propri frutti a Dio e porre dinanzi a Lui le proprie opere piuttosto che accostarGlisi con semplice fede.
Sembra essere assai difficile per un uomo mettere da parte il proprio orgoglio ed umiliarsi accettando la via che Iddio gli ha aperta. Questa è la ragione per la quale oggi ci sono tante religioni inventate dall’uomo.
Ma la Bibbia è chiara: « Voi siete salvati per grazia mediante la fede; e ciò non viene da voi: è il dono di Dio; non è in virtù d’opere, affinché niuno si glori » (Efesini 2:8, 9; vedi Romani 10:9, 10).
La fede è ancora oggi la caratteristica basilare per la quale abbiamo comunione con Dio e riceviamo le Sue benedizioni e i Suoi doni.
Efesi 3:8 A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo 9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose; 10 affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, 11 secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore, Cristo Gesù; 12 nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.  (confronta  Ebrei 10:19 )
 Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
 Ebrei  10:22 avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.
  Ebrei 11: 4 Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora.
                   (Ebrei 11:6).
« Or senza fede è impossibile piacerGli »
Gli uomini hanno oggi bisogno di fede come non mai. Lo studio in comune della Parola di Dio ci aiuterà ad accrescere la nostra fede, perché : « la fede vien dallo udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo » (Romani 10:17).
VITTORIA PER MEZZO DELLA FEDE
1 Giovanni 5:1-5         
1 Giovanni 5:1-3:
La fede è segno di vita.
Il Vangelo di Giovanni ( Giovanni 20:30, 31).  dice del Signore risuscitato: « Or Gesù Fece in presenza dei discepoli molti altri miracoli che non sono scritti in questo libro, ma queste cose sono scritte affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figliuolo di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel Suo nome »
Notate l’accento posto sopra le parole credere e vita.
Lo stesso accento lo  possiamo trovare  nel capitolo
5 di 1 Giovanni che è la base del nostro  studio.
 1 Giovanni  5:1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui generato
Sembra che questa prima Epistola sia stata scritta come una lettera di accompagnamento all’Evangelo di Giovanni, in quanto mette in evidenza i grandi temi del Vangelo e li applica alle situazioni e ai bisogni delle sette chiese dell’Asia, le prime destinatarie di quel Vangelo.
NOTA
L’ultima sezione dell’Epistola comincia in realtà nel
capitolo 4, al versetto 7.
Essa tratta la pienezza della vita cristiana e spiega che la chiave per questa vita è una fede trionfante. Mediante la fede noi siamo rinati cioè nati da Dio.
Che tipo di fede è necessaria?
Giovanni mette in risalto la necessità di una fede oggettiva in Gesù, una fede che crede che Egli è il Cristo e che entra in un rapporto personale con Lui e per mezzo di Lui con il Padre celeste. Così, per una continua comunione è necessaria una fede continua che sarà prova di vita spirituale.
COME SI MANIFESTA LA NUOVA VITA?
1° ). 1 Giovanni 4:19).  Noi amiamo « Colui che ci ha generati ». Cioè, noi Lo amiamo, « perché Egli ci ha amati il primo »
 ( 1 Giovanni 4:10 ), Egli ha dimostrato il Suo amore PER NOI .
10 In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
Se noi mettiamo la nostra fede in Gesù ed entriamo per mezzo di Lui in un rapporto vitale con Dio, non possiamo non amare Dio, perché conoscerLo è amarLo
 NOTA
Per la Sua fedeltà ai patti e alle promesse Dio ha mandato il Suo Figliuolo per compiere la Sua opera e portare a buon fine la nostra salvezza. Noi non possiamo rifiutare il nostro amore e la nostra fedeltà a un tale Padre!
2°) .  1 Giovanni 4:7 Noi amiamo quelli che sono nati da Dio, Quelli che amano Dio come noi e che come noi sono fedeli a Colui che è la sorgente della loro vita.
C’è qualcosa che attrae i veri credenti l’uno verso l’altro. In qualche modo noi sentiamo come un legame di parentela con quanti condividono lo stesso amore e la stessa fede verso Dio.
E’ facile per noi mostrar loro il nostro amore perché siamo spontaneamente spinti a manifestare loro la bontà, la cortesia, la considerazione e la dedizione che questo amore comporta
(vedi 1 Corinzi 13).
I Giovanni 5:4,5: LA FEDE È FONTE DI VITTORIA.
Perché tanti cristiani manifestano tanta poca libertà, spontaneità e tanto poco zelo nel loro amore e nella loro ubbidienza a Dio?
Giovanni usa una sola parola: “ mondo “, ( sistema di cose )
PER RIASSUMERE : tutti gli ostacoli, tutte l’opposizioni e tutto ciò che rende difficile l’ubbidienza e il servizio al Signore .
La parola mondo è usata nel Nuovo Testamento per indicare la totalità delle cose create, un intero universo attualmente separato dal suo Creatore e Re.
Il mondo  si riferisce specialmente all’umanità caduta ed alla creazione che subisce le conseguenze della caduta dell’uomo.
 La parola il « mondo » indica sempre l’età presente, mai quella a venire.
Il « mondo » è sotto l’autorità delle tenebre (Colossesi 1:13)
13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio
 “Il mondo  respinge il regno e la signoria di Dio, perché non Lo riconosce (Giovanni 17:25).
25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato
 COSA È NECESSARIO PER VINCERE IL MONDO?
 Giovanni 5:4
Tutto quel che ci vuole è che uno sia nato da Dio.
Siamo noi a volere entrare in questa lotta contro le realtà del mondo?
Se siamo nati di nuovo, noi siamo già in essa.
Sebbene siamo ancora nel mondo noi non siamo del mondo, perché non gli apparteniamo e quindi possiamo aspettarci che il mondo ci odi come odia il nostro Signore
(Giovanni 15:18, 19; 17:14; I Giovanni 3:13).
Tuttavia continueremo a vincere il mondo, perché la vittoria è già stata riportata.
DOV’È LA CERTEZZA DELLA NOSTRA VITTORIA?
1 Giovanni 5:4
Essa sta nella fede che abbiamo in Cristo, una fede che si esprime in un continuo rapporto personale di amore e di ubbidienza. Mediante questa fede noi continuiamo a fare nostra la vittoria di Cristo: Egli ha vinto il mondo (Giovanni 16:33).
1 Giovanni 5:5
Perché Giovanni ripete l’affermazione che la fede che vince è quella che crede che Gesù è il Figliuolo di Dio?
La fede che vince non è una fede astratta, né è una fede
puramente umana, né è una fede nei nostri amici e vicini.
Essa non viene dal concentrare le nostre menti cercando di eliminare ogni dubbio.
Viene dal riconoscere che Gesù è  il Figlio di Dio con potenza secondo lo spirito di santità , mediante la Sua risurrezione dai morti  (Romani 1: 3,4).
 Così, la nostra fede in Lui (che include la nostra dedizione a Lui e la nostra ubbidienza alla Sua volontà) diventa, la vittoria che vince il mondo.
Mediante la nostra fede la vittoria di Cristo diventa reale dovunque andiamo. La Sua vittoria si attua concretamente, personalmente e individualmente nella vittoria di ogni credente.
LA TESTIMONIANZA DELLA FEDE
1 Giovanni 5:6-8:
6 Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8 lo Spirito, l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi.
                                      VERSIONE DIODATI
6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè, Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito è colui che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre sono d’accordo come uno.
E’ fondata nella storia. Perché Giovanni introduce a questo punto la testimonianza dell’acqua e del sangue?
E’ questa una ulteriore evidenza del fatto che la fede vittoriosa è qualcosa di più che un atteggiamento mentale. Essa è fondata su eventi storici.
 1) Con il  Suo battesimo Gesù si è identificato con l’umanità e con le sue necessità.
2) Alla croce, Egli si è di nuovo identificato con noi, prendendo su Se stesso i nostri peccati, e come leggiamo in 1 Corinzi 5:21:
« Egli l’ha fatto esser peccato per noi » mentre stava sulla croce.
3) Come testimonianza finale di questo fatto, sangue ed acqua uscirono dal Suo fianco quando la lancia romana lo trafisse.
4) Lo Spirito Santo stesso gli dà una continua testimonianza. Come Cristo è la verità, anche lo Spirito è la verità. In mezzo alle mutevoli circostanze della vita, quindi, abbiamo lo Spirito per darci un solido fondamento. Egli ci dà certezza poiché ci rivela Cristo .
LA SPERANZA
Nel capitolo precedente abbiamo considerato quella che è la prima ed essenziale caratteristica del credente : La fede , non è solo fondamentale, ma necessaria. Senza di essa non possiamo nemmeno incominciare la vita cristiana.
Tuttavia ciò che riceviamo ora mediante la fede non è tutto quello che Dio ha in serbo per noi. Non è sufficiente l’atto iniziale di fede al momento della conversione, ma per essere reale ed efficace, la nostra fede deve svilupparsi in una fiduciosa attesa che conta su Dio per il compimento dell’opera che Egli ha iniziato in noi.
Questa attesa, questa certezza e questa ferma fiducia guarda al futuro e si aspetta che Iddio mandi avanti il Suo piano per mezzo di Gesù.
A questa attesa e a questa certezza  la Bibbia dà il nome di « speranza ».
La Bibbia dichiara non soltanto che noi, siamo salvati mediante la fede, ma anche che « siamo salvati in isperanza » (Romani 8:24).
24 Perché noi siamo stati salvati in speranza; or la speranza che si vede non è speranza, poiché ciò che uno vede come può sperarlo ancora? 25 Ma se speriamo ciò che non vediamo, l’aspettiamo con pazienza. 26 Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene; ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. 27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio
Dobbiamo fissare i nostri sguardi sopra quella che è la nostra meta in Cristo. Dobbiamo restare in ferma attesa di qualcosa che non abbiamo ancora (Romani 8:25
 Ciò significa che la speranza del credente ha il suo centro in Gesù ed in ciò che Egli farà per noi ed in noi quando ritornerà. Questa speranza che già vede Gesù trionfante e che osa credere che noi vivremo e regneremo con Lui, è la beata speranza del credente
 (Tito 2:13). E’ una speranza viva che aiuta a credere nella potenza  di Dio
 13 aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo,
 1 Pietro 1:3-5. E’ « Un’ancora dell’anima, ferma e sicura ».
3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti,
 Un’ancora dell’anima, ferma e sicura
 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi
Con questa speranza noi possiamo guardare oltre i confini di questa vita e ricevere coraggio per affrontare sia il presente e sia il futuro.
La fonte della speranza – 2 Corinzi 4:3-6:
             Rivelata per mezzo di Cristo.
 2 Corinzi 4:3-6:
3 Ma se il nostro evangelo è ancora velato, esso lo è per quelli che periscono, 4 nei quali il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù, 6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo.
 I versetti con cui si apre il testo che studiamo in questo capitolo sottolineano il fatto che l’apostolo Paolo proclamava con coraggio l’Evangelo in maniera semplice e diretta. Egli non cercava di adattare il messaggio di Dio alle fantasie dei suoi uditori o alle sue proprie idee preferite. Egli applicava onestamente la verità alla propria vita ed alla coscienza dei suoi ascoltatori. La grazia che egli aveva personalmente sperimentata lo aiutava a proclamare l’Evangelo come il « buona notizia  » che reca
Perdono per quanto riguarda i peccati commessi nel passato,
Potenza per il presente
Speranza per il futuro
Non c’è qualcosa di incerto in questa speranza.
Bisogna solo attendere il tempo del suo compimento.
Però, non c’è nulla di incerto circa la realtà del suo compimento. Quindi non è una speranza della quale si possa dire « forse sarà così », ma una speranza nella quale io dico « sò che sarà così ».
La speranza è sicura quanto le promesse di Dio ed è garantita dal fatto della risurrezione di Cristo dai morti.
Al presente Gesù è alla destra del Padre, intercede per noi e aspetta il giorno nel quale Dio Lo manderà a fare dei Suoi nemici lo sgabello dei Suoi piedi (Ebrei 10:13), cioè a trionfare su tutti.
DOMANDA
Perché tanti non riescono a comprendere e ad accettare questa gloriosa speranza?
RISPOSTA
2 Corinzi 4:3, 4,
3 Ma se il nostro evangelo è ancora velato, esso lo è per quelli che periscono, 4 nei quali il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio
Per meglio comprendere quel che Paolo dice
è necessario rifarsi al capitolo precedente della stessa Lettera.
2 CORINZI 3:7,8
7 IL MINISTERIO DELLA MORTE :IL VECCHIO PATTO, LA LEGGE, portava la morte. Quando dice che era scritta sulla pietra, sappiamo che si
riferisce ai Dieci Comandamenti.
“Era glorioso”. E’ la volontà di Dio ed è buona, anche se mi condanna
8 IL MINISTERIO DELLO SPIRITO SANTO
“Il ministero della giustizia ( LA SALVEZZA ) ” è la giustizia che noi abbiamo in Cristo Gesù.
Paolo ricorda ai suoi critici che Dio rivelò la Sua gloria sul monte Sinai ed anche sul viso di Mosè. Ma gli Israeliti che avevano peccato si ritrassero dalla gloria del Sinai e non riuscirono neppure a sopportare lo splendore della gloria riflessa sul viso di Mosè, per questo Mose si copri il viso con un velo.
La gloria di Dio rivelata nel volto di Gesù risuscitato e glorificato è assai più grande della gloria rivelata al Sinai, ma è a causa della loro incredulità che gli uomini non riescono a vedere in Gesù la Rosa di Sharon e il Giglio della valle. Questa ostinata incredulità ha sempre dato a Satana la possibilità di accecare ulteriormente le loro menti.
TORNIAMO IN 2 CORINZI 4: 3,4 DOVE LEGGIAMO:
3 Ma se il nostro evangelo è ancora velato, esso lo è per quelli che periscono, 4 nei quali il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio
DOMANDA E RISPOSTA
D) La Bibbia incolpa principalmente Satana in questo passo?
R) E’ l’incredulità ostinata dell’uomo quella che dà a Satana la possibilità di influenzare i suoi pensieri.
  NOTIAMO CHE
La causa della cecità spirituale non sta nel messaggio e né nel predicatore, ma nel cuore del peccatore ostinato.
Lo scudo della fede permette di spegnere tutti i dardi infuocati del nemico (Efesini 6:16).
Il peccatore , che non ha lo scudo della fede, resta nella sua cecità perché ha fatto e continua a fare la scelta sbagliata.
E’ per il fatto che gli uomini si rifiutano di conoscere la Parola che Dio deve respingerli (Osea 4:6).
6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch’io ti rifiuterò come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo DIO, anch’io dimenticherò i tuoi figli
TORNIAMO IN 2 CORINZI 4: AL VERSO 5
 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù,
Qui Paolo interrompe il filo del discorso col dire: ” Noi non predichiamo noi stessi”  Paolo voleva che i fedeli di Corinto si rendessero conto che Cristo era la fonte della loro « speranza di gloria ».
 Paolo non pretendeva di essere alcunché né si presentava vanagloriosamente come l’uomo di Dio. Anzi egli preferì prendere il posto di uno schiavo nella Chiesa per amor di Gesù. Se alcuni giunsero a veder la luce e la gloria rivelata in Gesù, per mezzo della predicazione di Paolo ciò avveniva soltanto perché lo stesso Dio che aveva detto: « Sia la luce » (Genesi 1:3), aveva fatto risplendere la Sua gloria nel cuore di questo Suo fedele servo. Inoltre quando qualcuno vedeva la via per mezzo della vita di Paolo, illuminata di gloria e di speranza da parte di Dio, lo Spirito Santo poteva aiutarlo a vedere in Gesù la fonte di quella luce.
2 Corinzi 4: 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù, 6 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo. 7 Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi. Donata da Dio.
Il versetto 7 indica Dio come la fonte della nostra conoscenza e della nostra esperienza della gloria. Indipendentemente dalla misura di luce, di gloria e di potenza che Dio può manifestare in noi e per mezzo di noi, in realtà noi siamo unicamente dei vasi di terra.
In quei tempi, nulla era più comune e più ordinario che dei vasi e dei piatti d’argilla. La gloria e la potenza appartengono solo a Dio che ne è l’unica fonte.
IL TRIONFO DELLA SPERANZA
2 Corinzi 4:8-10:
8 Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti, 10 portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo
Vittoria è qui ora. Quale « vaso di terra » Paolo esperimentò molte sofferenze e l’opposizione continua da parte dei nemici e persecutori. Attraversò anche momenti di smarrimento e di apparente sconfitta.
Che cosa aiutò Paolo a non cedere allo scoraggiamento per tutte queste sue sofferenze? Egli scoprì che, per quanto i suoi nemici lo premessero duramente, Dio non permise mai che essi lo chiudessero senza via di scampo o lo schiacciassero. Il Libro degli Atti mostra come Dio continuamente gli preparava una via di scampo, in modo che la opposizione dei nemici fece soltanto sì che l’Evangelo si diffondesse in nuovi luoghi. Anche quando Paolo non sapeva dove rivolgersi, Dio non lo lasciò nell’incertezza né permise che i suoi nemici lo catturassero.
Talvolta essi riuscirono a colpirlo e una volta fu lapidato e  lasciato come morto.
Atti 14:19 Allora giunsero da Antiochia e da Iconio alcuni Giudei, i quali sobillarono la folla; essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto.
Altre volte calamità naturali, come i naufragi, sembrarono atterrarlo. Dio, però, non permise mai che questo Suo servo fosse soppresso.
Anzi, tutte queste sofferenze gli diedero la possibilità di sentirsi sempre più vicino a Gesù , Colui che serviva. In queste sofferenze Paolo si rese conto di fare in qualche modo l’esperienza della morte di Gesù, perché egli soffriva tutto ciò per amor Suo.
Cosa ancora più importante,
 Atti 20:22 Ed ecco che ora, legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme, senza sapere le cose che là mi accadranno.
Atti 20:23 So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni.
Atti 20:24 Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.
 2Corinzi 12:7 E perché io non avessi a insuperbire per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca.
 Il termine spina o scheggia ( skolops una cosa appuntita ) era un dolore reale , una sofferenza vera che aveva lo scopo di tenerlo umile . nel caso dei servi di Dio la sofferenza che può colpirli  non è mai senza scopo essa mette alla prova per rinforzare , colpisce per correggere . In questo caso si trattava di qualcosa provocata da un angelo di satana , una malattia permessa da Dio . cosa fosse esattamente questa malattia non viene specificato,tuttavia rientrava nella volontà di Dio e non poteva essere rimossa con la preghiera o con la fede . Il suo scopo era di insegnare che :
1) la grazia di Dio è pienamente sufficiente per il servitore che si trova nella prova
2) la forza divina si realizza pienamente nella debolezza umana
3) Il servo di Dio deve gloriarsi nelle debolezze umane in modo che
la potenza di Dio possa riposare su di lui
4) quando si è deboli in se stessi , si è forti in Cristo :
 2Corinzi 11:23 Sono servitori di Cristo? Io (parlo come uno fuori di sé) lo sono più di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le prigionie, assai più di loro per le percosse subite. Spesso sono stato in pericolo di morte.
2Corinzi 11:24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno;
2Corinzi 11:25 tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.
2Corinzi 11:26 Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul mare, in pericolo tra falsi fratelli;
2Corinzi 11:27 in fatiche e in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudità.
PAOLO SCRIVENDO AI ROMANI POTEVA DIRE
 Romani 8:28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.
Le sofferenze di Paolo non riuscirono a turbare la sua fede, anzi diventarono delle occasioni affinché si manifestasse in lui e per mezzo di lui, la vita gloriosa di Gesù risorto.
  UNA    CURIOSITA’
Una volta, un giovane chiese: « Perché non vedo più potenza, più vittoria e un maggior numero di doni dello Spirito nella mia vita? ».
Il fatto era che egli viveva una vita tranquilla e protetta, circondato da credenti sempre pronti ad aiutarlo.
Le vittorie vengono quando noi siamo esposti al pericolo e entriamo in battaglia per il Signore. La potenza per il servizio e i doni dello Spirito Santo sopraggiungono quando ci troviamo in situazioni nelle quali siamo di fronte alla realtà delle necessità umane. E’ più facile che noi facciamo l’esperienza della potenza della risurrezione di Cristo quando lasciamo il comodo ambiente in cui viviamo e
incominciamo a correre qualche rischio per amore di Lui e del Vangelo.
LA SPERANZA : Una gloria eterna.
Che diede a Paolo la volontà di rischiare la vita per Cristo?
2 Corinzi 4:13, 16,18:
13 Siccome abbiamo lo stesso spirito di fede, che è espresso in questa parola della Scrittura: «Ho creduto, perciò ho parlato», anche noi crediamo, perciò parliamo, 14 sapendo che colui che risuscitò il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù, e ci farà comparire con voi alla sua presenza
16 Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, 18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
1.Paolo aveva la speranza della risurrezione. V.14
Era certo che, se fosse morto non avrebbe perduto nulla e che al ri-torno di Gesù, egli sarebbe ritornato con Lui.
2.Paolo rischiò la sua vita per condurre altri al Signore.V.16
Egli era sicuro che quello stesso Dio che aveva risuscitato Gesù dai morti avrebbe custoditi e resi capaci questi credenti e aver parte alla stessa vittoria.
  1. Paolo aveva una visione dello «smisurato peso eterno di gloria», V.17
una gloria di tale eterna pienezza, al di là di ogni possibile descrizione umana , che le sue sofferenze presenti erano svanite come insignificanti.
Le sofferenze di Paolo facevano parte di un ordine
temporale che egli riconosceva come vicino a finire. Le sue esperienze spirituali gli avevano insegnato che le cose che possono essere vedute sono temporanee, e che dietro ad esse c’è un mondo invisibile che è eterno.
IL TRAGUARDO DELLA SPERANZA
2 Corinzi 5:1- 4
5:1 Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli. 2 Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 4 Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5 Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.
UN NUOVO CORPO.
Dopo avere indicato che le nostre presenti circostanze visibili sono solo per un tempo, Paolo passa a considerare un’altra realtà che spesso ci rende deboli, ci fa soffrire e sentire molto limitati, cioè la nostra dimora terrena (il nostro corpo).
Perché Paolo chiama questo nostro corpo un tabernacolo, o una tenda? Perché esso è solo per un tempo.
Dio ha in serbo qualcosa di meglio per noi, un nuovo corpo, totalmente diverso da questo di ora che è stato formato con la polvere della terra. Paolo chiama, il nuovo corpo, un edificio per metterlo in contrasto con la tenda temporanea che è il corpo attuale.
In I Corinzi 15:53
53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Il nuovo corpo è descritto come incorruttibile, cioè tale da non potere più essere sottoposto al peccato, alla corruzione e alla decadenza.
Corpo immortale, cioè tale da non essere più destinato alla morte, è un edificio eterno.
Paolo Cerca la morte con particolare desiderio? NO
Il suo desiderio e la sua aspirazione ardente non erano per la morte, ma per l’evento che egli descrive
in I Corinzi 15:51, 52:
51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati
51 (mistero : una verità non rivelata nei tempi dell’Antico Testamento, ma manifestata ora a noi.
LA FEDELTA’
In questo capitolo ci occuperemo di una delle caratteristiche del cristiano è la fedelà , ha molta importanza.
Quando la Bibbia afferma:
Romani 1:17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».
(Abacuc 2:4), « Il giusto vivrà per la sua fede »
la parola fede potrebbe in questo caso essere tradotta « fedeltà ». Quando Gesù verrà e darà la ricompensa ai Suoi servitori, le Sue parole saranno:
(Matteo 25: 21, 23). « Va bene, buono e fedele servitore »
 1Corinzi 4:2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele.
 Efesi 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso e ai fedeli in Cristo Gesù.
 Colossesi 1:2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse, grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre.
Dobbiamo riconoscere, perciò, che Dio assegna un’alto valore alla fedeltà.
Il testo che consideriamo è preso dalla seconda Lettera a Timoteo, nella quale Paolo dà le sue ultime parole di incoraggia-mento al giovane discepolo Timoteo che dovrà continuare l’opera dopo la sua dipartita. Quando Paolo era stato liberato dalla prima prigionia a Roma, si era recato ad Efeso e li lasciò Timoteo. Si recò poi in Macedonia, da dove gli scrisse la prima Lettera. Visitò anche Creta, dove lasciò poi Tito, al quale scrisse dandogli altre istruzioni. Poco dopo Nerone dette inizio alla persecuzione, gettando sui cristiani l’accusa dell’incendio di Roma. Divenne delitto l’essere cristiani e gli esponenti furono arrestati. A Troas le autorità arrestarono Paolo e lo riportarono a Roma. Questa volta fu messo in una vera prigione, senza speranza di essere liberato. Eppure egli non si preoccupava di se stesso, si diede invece ad incoraggiare Timoteo ad essere fedele.
Fedeltà nel servizio
2 Timoteo 1: 1 a 12:
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, 2 a Timoteo, mio caro figlio, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro Signore.
3 Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza, ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte; 4 ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito di gioia. 5 Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e, sono convinto, abita pure in te.
6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. 7 Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo. 8 Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio. 9 Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall’eternità, 10 ma che è stata ora manifestata con l’apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l’immortalità mediante il vangelo, 11 in vista del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore. 12 È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno.
Nel V. 5 , Paolo ricorda a Timoteo la fede e la fedeltà della sua nonna Loide e della sua madre Eunice.
Nel V. 6 Poi lo esorta a manifestare la medesima fede e la stessa fedeltà ravvivando così la fiamma del dono dello Spirito Santo che era dentro di sé.
Lo Spirito Santo l’avrebbe certo assistito, perché Egli non è spirito di timidezza o di paura, ma di potenza, di amore e di autocontrollo , cioè letteralmente, « correzione di se stesso ».
Dal V. 8 al 12 Paolo fa presente a Timoteo l’esempio di fede che egli stesso gli aveva dato esortandolo a non aver mai vergogna dell’Evangelo e ad essere pronto anche a soffrire i maltrattamenti che Paolo aveva sofferto. Timoteo, non doveva temere perché poteva sempre ricordarsi della vittoria finale e della venuta di Cristo ed allora poteva dire con Paolo: « Io so in chi ho creduto » (II Timoteo 1:12).
2Tm 4:1 Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: 2 predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. 3 Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole. 5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio.
Sulla base di tutto ciò, Paolo prende poi a scongiurare Timoteo non solo ad essere fedele, ma anche ad essere forte, forte nella grazia che è in Cristo. In altre parole, doveva vivere in Cristo, doveva fare della grazia data da Cristo la sfera di ogni sua attività.
Qual’è il miglior modo per essere fortificato nella grazia?
Il miglior modo è quello di prendere le verità che il Signore ha fatto diventare reale per noi e trasmetterla ad altri.
Il consiglio che Paolo dà a Timoteo è di mostrare la sua fedeltà con lo insegnare ad altri in modo tale da ispirarli a divenire, a loro volta, insegnanti di altri.
A quali persone doveva Timoteo dare la maggiore attenzione nel suo insegnamento?
Egli doveva scegliere quelli che avevano già dimostrato la loro fedeltà e la sincerità e che avevano fatto una reale esperienza col Signore amando davvero la verità del Vangelo, pieni di fede e di fiducia nel Signore.
Tali persone sarebbero state disposte a ricevere l’insegnamento di divenire degli insegnanti qualificati e competenti, quali occorrevano alla Chiesa.
NEL SOPPORTARE LE SOFFERENZE
 2 Timoteo 2:3-7:
3 Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 4 Uno che va alla guerra non s’immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 5 Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole. 6 Il lavoratore che fatica dev’essere il primo ad avere la sua parte dei frutti. 7 Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa.
Uomini come Samuele ed Eliseo, che fondarono scuole di profeti, vivevano sempre fra il popolo. Essi esercitavano il loro potente ministero e predicavano la verità nel vivo dei problemi e dei bisogni umani. Essi agirono in modo tale che la loro influenza fu sentita sia dal popolo ( tra cui abitavano, sia sull’intera nazione. Essi consigliarono re, lottarono contro i nemici di Dio, guarirono i malati e diedero aiuto ai poveri.
Nello stesso modo, Gesù percorse le strade polverose della Galilea e diede Se stesso in una continua lotta contro il peccato, l’ignoranza e il pregiudizio.
Come cristiano Timoteo doveva aspettarsi di trovarsi nelle stesse battaglie e di soffrire afflizioni e persecuzioni come nobile soldato di Cristo.
Quali illustrazioni usa Paolo a questo punto?
Egli paragona il cristiano a tre diverse persone.
1.) V.3,4 Il  cristiano deve essere come un soldato in servizio attivo che vuole piacere all’ufficiale che lo comanda e per questo non si lascia afferrare da pensieri e affari che appartengono alla vita civile. In simile modo, il credente fedele deve mettere tutto il cuore, l’anima e la mente nel compito che Cristo gli ha affidato, desiderando soltanto di piacere al suo Maestro.
2.) V. 5  Il cristiano deve essere come un atleta che in uno stadio gareggi in una competizione atletica. Un atleta impegnato in una gara non deve soltanto fare di tutto per vincere, ma deve anche rispettare le regole. Coloro che predicano, che insegnano o che servono Cristo in qualche altro modo, devono mostrare la loro fedeltà alla verità della Parola di Dio e compiere la loro opera in uno spirito d’amore, di umiltà e autodisciplina. Per quanti si comportano in tal modo c’è una corona di giustizia
(II Timoteo 4: 8) e una di gloria (I Tessalonicesi 2: 19).
 3.) V. 6  Il cristiano deve essere come un contadino laborioso che si aspetta un buon raccolto. L’opera di Dio, come anche l’insegnamento, esige costanza, energia e una fede che si aspet-ta di vedere il frutto.
Ogni pigrizia o indolenza ci rende indegni di aver parte al raccolto.
Al V. 7  Paolo esorta Timoteo a prendere in considerazione queste illustrazioni, a meditarle, a discernere il loro vero significato e a metterle in pratica nel suo ministero.
FEDELTÀ NELLA SOFFERENZA E FIDUCIA NELLA VITTORIA
2 Timoteo 2:8-13:.
8 Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, della stirpe di Davide, secondo il mio vangelo, 9 per il quale io soffro fino ad essere incatenato come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata. 10 Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch’essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 11 Certa è quest’affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; 12 se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; 13 se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
Che altro dice Paolo per incoraggiare Timoteo ad essere fedele al Signore ed alla Sua opera nonostante qualsiasi sofferenza e persecuzione?
1.)  V. 8 Prima di tutto egli ricorda, a Timoteo, il Cristo risorto. Timoteo deve continuamente ricordare che Gesù è risuscitato per vivere e regnare in eterno, deve anche ricordarsi della promessa dell’Evangelo, secondo la quale poiché Egli vive anche noi vivremo (Giovanni 14:19).
2.) V. 9,10 Paolo ricorda poi a Timoteo la situazione nella quale si trovava. Paolo, soffriva tutte le durezze della prigione nella quale era incatenato, come un criminale per la sua fedeltà all’Evangelo. In mezzo a tutto ciò, però, aveva trovato il coraggio di restare fe-dele.
Due considerazioni lo avevano aiutato in questo:
prima, V. 9la Parola di Dio non era incatenata. “ Anzi, aveva l’opportunità di proclamare l’Evangelo in occasione del suo processo. Qualunque cosa gli avessero potuto fare, non sarebbero mai riusciti a fermare il trionfo dell’Evangelo.
Seconda: V. 10 egli sopportava tutte le sofferenze e le prove per amore dei suoi collaboratori nell’Evangelo, gli eletti e i santi che si trovavano anch’essi o che si sarebbero trovati nella persecuzione. La sua perseveranza nel testimoniare per Cristo in mezzo all’ostilità, in prigione e dinanzi alla morte, avrebbe dato loro coraggio, li avrebbe aiutati ad essere fedeli e a tenere le loro posizioni cosi da giungere alla fine per ottenere la piena e definitiva salvezza che Dio ha in serbo per loro
(vedi Matteo 10:22).
22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
 NOTA
Se Paolo fosse venuto meno e avesse cessato di essere fedele, alcuni di loro avrebbero potuto perdere la gloria.
ALCUNI ESEMPI DI FEDELTA’ E INFEDELTA’
 Colossesi 4:7 Tutto ciò che mi riguarda ve lo farà sapere Tichico, il caro fratello e fedele servitore, mio compagno di servizio nel Signore. 8 Ve l’ho mandato appunto perché conosciate la nostra situazione ed egli consoli i vostri cuori; 9 e con lui ho mandato il fedele e caro fratello Onesimo, che è dei vostri. Essi vi faranno sapere tutto ciò che accade qui.
10 Vi salutano Aristarco, mio compagno di prigionia,
Marco, il cugino di Barnaba (a proposito del quale avete ricevuto istruzioni; se viene da voi, accoglietelo),
 11 e Gesù, detto Giusto. Questi provengono dai circoncisi, e sono gli unici che collaborano con me per il regno di Dio, e che mi sono stati di conforto.
12 Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a fare la volontà di Dio. 13 Infatti gli rendo testimonianza che si dà molta pena per voi, per quelli di Laodicea e per quelli di Ierapoli. 14 Vi salutano Luca, il caro medico,
 e Dema.* ( cfr.2° Timoteo 4:10 infedeltà ) ( amato: agapèsas: sacrificio)
 15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che è in casa sua.
16 Quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e leggete anche voi quella che vi sarà mandata da Laodicea. 17 Dite ad Archippo: «Bada al servizio che hai ricevuto nel Signore, per compierlo bene».
18 Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene.
La grazia sia con voi.
LA FEDELTÀ COME  PERSEVERANZA NELLA FEDE.
 2 Timoteo 2:11-13:
11 Certa è quest’affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; 12 se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; 13 se lo rinnegheremo anch’egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
Per dare altro incoraggiamento alla fedeltà, Paolo lascia a Timoteo una « parola certa », una parola degna di ogni attenzione.
La frase « se muoiamo con Lui » può riferirsi al martirio con-siderato come probabilmente già avvenuto per qualcuno, oppure si può riferire ad una crocifissione spirituale, ad un prendere la via della croce, mettere a morte ogni ambizione terrena, porre i nostri corpi sull’altare e ad essere disposti a morire per Cristo se fosse necessario.
Dà qui la Bibbia non rilieva soltanto  il morire per Cristo come martire ma insiste anche sulla fedeltà e sulla perseveranza.
 Noi dobbiamo ricordare che se rinneghiamo o ripudiamo il Signore in tempo di prova o di persecuzione, Egli ci rinnegherà nel giorno del giudizio (vedi Matteo 10:33; 25:11e12 )
La nostra infedeltà, però, non può impedire a Dio di mandare avanti l’attuazione del Suo grande piano. Per Lui, ripudiare le Sue promesse sarebbe come ripudiare Se stesso e, poiché Egli è Dio, non è proprio della Sua natura fare ciò.
Ci sarà quindi la vittoria e la gloria, ma il goderne e l’aver parte ad essa, dipende dalla nostra fedeltà. Ricordiamoci che Dio è giusto e fedele sia nel mantenere i Suoi avvertimenti di giudizio sia le Sue promesse.
FEDELTÀ AL MODELLO
2 Timoteo 2 : 14-18:a 26
14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta. 15 Sfòrzati di presentare te stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità. 16 Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre più nell’empietà 17 e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e Fileto, 18 uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 19 Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall’iniquità chiunque pronuncia il nome del Signore». 20 In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. 21 Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona.
22 Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l’amore, la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro. 23 Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. 24 Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. 25 Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, 26 in modo che, rientrati in se stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.
14 EVITARE FALSI INSEGNAMENTI. Timoteo doveva anche ammonire le persone a tenersi lontani da inutili battaglie di parole che recano solo rovina spirituale a quanti le ascoltano.
16 Timoteo doveva dare l’esempio col fare tutto il possibile per presentarsi dinanzi a Dio nel giudizio come un operaio che non deve vergognarsi dell’opera compiuta perché ha tagliato rettamente la Parola di Dio.
CHE COSA SIGNIFICA QUEST’ULTIMA ESPRESSIONE? TAGLIARE O SPEZZARE  DIRITTAMENTE O TAGLIARE RETTAMENTE
1 ) Significa presentare il messaggio della Parola senza alterazioni così che lo Spirito Santo possa usarla come Suo strumento per compiere l’opera di Dio.
 2) Anziché torcere la Parola per adattarla alle nostre proprie idee, dobbiamo proclamarla in tutta la sua purezza.
3) Invece di volgerci alla Bibbia per raccogliervi testi su cui appoggiare i nostri pregiudizi,e le nostre idee ,, investighiamo invece le Scritture per scoprire ciò che esse realmente insegnano.
4) Poi non cerchiamo di passarla subito agli altri, ma applichiamola prima di tutto alla nostra vita.
E’ un fatto che è molto più facile discutere intorno alla Bibbia che viverla, ma se noi non evitiamo le chiacchiere terrene e simili discussioni, scivoleremo sempre più verso l’incredulità e ci lasceremo influenzare da falsi insegnamenti che si diffondono co-me il cancro.
17, 18 Imeneo e Fileto sono due esempi di ciò, perché giun-sero fino a negare la verità fondamentale e centrale del Cristia-nesimo, e cioè la resurrezione.
2 Timoteo 2:19-21: Evitare falsi maestri. Come possiamo impedire d’essere sviati da falsi maestri?
1)  V. 19 Edificando sul fondamento vero. Naturalmente il vero fondamento è Cristo, e noi costruiamo su di Lui se seguiamo
l’ insegnamento degli apostoli e dei profeti datoci nella Parola di Dio. Siate fedeli alla Parola e alla Chiesa, riconoscendo che la vera Chiesa è edificata su questo solido fondamento. Efesi 2:20
  1. ) V. 20 e 21,22,23 Tenendoci lontano da ogni tipo di male.
Il peccato predispone all’ascolto dei falsi maestri.
Come in una grande casa ci sono recipienti e utensili di valore ed altri insozzati dall’immondizia, (2Tm 2:20 In una grande casa non ci sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli altri a un uso ignobile. )
così nella Chiesa visibile possiamo trovare credenti fedeli e credenti ipocriti. Dobbiamo così separarci dagli ipocriti e dai falsi maestri e non ascoltando i loro insegnamenti, se vogliamo essere vasi d’onore utili al nostro Maestro e pronti per ogni opera buona che lo Spirito Santo ci aiuti a compiere.
2 Timoteo 2:22-26 FEDELTÀ NELL’INSEGNAMENTO
Il credente  fedele alla Scrittura fuggirà i desideri e le passioni giovanili e cercherà la compagnia di quelli che cercano giustizia, fede, amore e pace.
Rifiuterà di discutere problemi stupidi e inutili che conducono solo a divisioni. Invece di combattere battaglie terrene egli sarà gentile e buono, sempre in guardia contro il male, attendendo con pazienza e perseveranza all’insegnamento, nella speranza che Dio parlerà ai cuori di quelli che si oppongono alla verità.
Il credente fedele porterà il Evangelo con spirito umile e paziente che onora Cristo e la verità invece di discutere inutilmente con gli altri! E’ questo il tipo di fedeltà che  Dio approva , combatte i dominatori del mondo delle tenebre , per liberare gli uomini dalle insidie del diavolo.
IL CREDENTE FEDELE VINCE LE TENTAZIONI CON LA PAROLA   
SALMO 119 : 9 Come può un giovane rendere la sua via pura?   
                          Custodendola con la tua parola.
LA PAROLA DI DIO È
La Parola è diventata carne Giovanni 1:1-5,14
La Parola è verità  Giovanni 7:14-19
La parola è rivelata e insegnata dallo Spirito Santo
                                Giovanni 14: 26 ; 15:26 ; 16:13
Una Lampada che illumina il cammino  Salmo 119:105
Vivente e tagliante  Ebrei 4:12-13
La Parola Dà gioia al cuore  Salmo 19:7-11
IL CREDENTE FEDELE CON LA PAROLA    VINCE LE TENTAZIONI E LE SEDUZIONI
SALMO 119 : 9 Come può un giovane rendere la sua via pura?   
                          Custodendola con la tua parola.
 PROVERBI 7
 Parla della seduzione della prostituta, nel senso spirituale ne possiamo ricavare una lezione  sull’adulterio spirituale , di come gli elementi del mondo comandati dal diavolo possono sedurre e ingannare chi non vive una vita santa e nella parola di Dio …..
 Proverbi 7:1-5
Questi primi versetti invitano nuovamente il giovane a rivolgersi alla sapienza per avere una guida
sicura e un discernimento chiaro sulle decisioni che deve prendere.
 Proverbi 7:6-20
La descrizione dei versetti appena letti mostrano purtroppo la scelta che molti giovani fanno ancora
oggi incamminandosi verso la strada della disubbidienza e del piacere sfrenato dove tutto è permesso
e tutto è lecito. Questa è la scelta che il giovane del racconto fa, si incammina lungo la strada
sbagliata.
Interessante è considerare che la donna in questione descritta nel racconto è lusinghiera e ha anche la
pretesa d’essere religiosa! Essa lo induce a credere di essere a posto con Dio. “Dovevo fare un
sacrificio di riconoscenza, oggi ho sciolto i miei voti”.
E’ come se gli dicesse in altre parole, ti ho cercato per tutta la vita e alla fine ti ho trovato.
 Proverbi 7:21-23
Questi versetti sono una chiara conseguenza di ciò che avviene a chi si lascia sedurre in tal modo da
una donna perversa. Vi sono tre illustrazioni chiare e precise che indicano questo:
 1°) Come un bue che va al macello
 2°) Come uno stolto che è condotto in prigione
 3°) Come un uccello preso nella trappola e ucciso
 Proverbi 7:24-27
Questo avvertimento deve essere preso letteralmente e contiene, oltre che la realtà: la via dell’inferno :
V.27 La sua casa è la via del soggiorno dei morti,
 la strada che scende in grembo alla morte.
Le Scritture hanno molto da dire sull’argomento che riguarda l’adulterio spirituale.
Dio chiamava così l’allontanarsi da Lui da parte del Suo popolo per seguire gli idoli.
Essi erano caduti nel laccio dell’idolatria ed erano stati soggiogati.
Si erano allontanati dal Dio vivente e vero. Avrebbero dovuto essere uniti a Lui, invece se ne
separarono. Stavano rappresentando la parte dell’adultera; erano stati infedeli e sleali verso di Lui.
Questo è l’adulterio spirituale.
Oggi abbiamo molti culti, sette e ogni tipo di falsa religione attorno a noi.
Oggi ci sono delle dottrine adulatrici e delle sette adulatrici, fatti sullo stile della donna di strada.
Essa è un’adulatrice e chiama uomini e donne. Questa “ragazza” è all’opera anche oggi.
Ti viene incontro ovunque. E’ una prostituta – vuole allontanarti da Cristo.
Vuole introdurti nel suo sistema. Questa prostituta spirituale oggi è sulla tua strada; entra in casa tua
anche attraverso la radio e la televisione, cercando di allettarti. C’è affermato che seguirla vuol dire
essere come un bue, quando viene portato al macello, come uno stolto che è condotto ai ceppi che lo
castigheranno.
Non ci conformiamo  al mondo ma  alla persona di Gesù Cristo!
 LA CONSACRAZIONE È UN ATTO CHE HA ORIGINE IN DIO , E’ IL SUO DESIDERIO “ DI METTERE DA PARTE L’UOMO PER IL SERVIZIO SACRO “ E’ L’OPERA DELLO SPIRITO SANTO
 È LA RISPOSTA DELL’UOMO AL TOCCO DELLO SPIRITO SANTO .   
ISAIA CAP. 6:6 ; purificato per essere consacrato/santificato  :appartato
 ATTI CAP 13 Paolo e Barnaba : consacrati ……      
I termini “CONSACRAZIONE” e “SANTIFICAZIONE” hanno la stessa origine biblica derivano cioè dalle parole “kados” kades
(ebraico) e “agios” (greco). Questi termini indicano “ la messa da parte per Dio”. 
Parleremo della consacrazione della mente, dei pensieri, del nostro volere.
Poi tratteremo la consacrazione  del corpo, ma se vogliamo essere precisi il comportamento fisico è la conseguenza delle decisioni che vengono già prese nella nostra mente, e dunque questa, la mente, è di gran lunga più importante; infatti ciò che io decido (mente), è quello che poi metto in pratica (corpo).
La mente dell’uomo che non conosce Dio è schiava del corpo, ovvero tutte le sue funzioni sono attivate per soddisfare la carne, per far stare bene il proprio “io”. L’uomo in quel caso vive solo per se stesso, è egoista ed il massimo del suo impegno è soddisfare se stesso.
La mente dell’uomo che è nato di nuovo in Cristo segue invece lo Spirito di Dio che agisce in Lui ed ha come scopo essere parte di Dio stesso, servirLo, dedicarGli la vita.
LA CONSACRAZIONE /SANTIFICAZIONE NEL VT
I sacerdoti furono unti con olio. Il proposito dell’unzione era specifico Esodo 30:30.
Come mezzo per appartarli per il servizio speciale a Dio
Lev. 8: 6 Mosè fece avvicinare Aaronne e i suoi figli, e li lavò con acqua. 7 Poi rivestì Aaronne della tunica, lo cinse della cintura, gli mise addosso il manto, gli mise l’efod e lo cinse della cintura artistica dell’efod, con la quale gli fissò l’efod addosso. 8 Gli mise pure il pettorale, e sul pettorale mise l’urim e il tummim. 9 Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la lamina d’oro, il santo diadema, come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè.
10 Poi Mosè prese l’olio dell’unzione, unse il tabernacolo e tutte le cose che vi si trovavano e le consacrò. 11 Fece sette aspersioni sull’altare, lo unse con tutti i suoi utensili, la conca e la sua base, per consacrarli. 12 Versò dell’olio dell’unzione sul capo d’Aaronne e unse Aaronne, per consacrarlo. 13 Poi Mosè fece avvicinare i figli d’Aaronne, li vestì di tuniche, li cinse di cinture e legò sul loro capo delle mitre, come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè.
Questo atto di unzione si descrive come l’atto di consacrazione o santificazione. Per Aronne e i suoi figli, la parola ebrea “Kadesh” implicava “l’essere appartato” o “essere consacrato” come vasi speciali per la santità di Dio.
I re furono unti con olio.
I profeti erano unti con olio.
 I lebbrosi erano unti con olio: Lev.14:13-18 (v. 17) “Del rimanente dell’olio che avrà in mano, il sacerdote ne metterà sull’estremità dell’orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua mano destra e sull’alluce del suo piede destro, sopra il sangue del sacrificio per la colpa”. Rappresenta la consacrazione a Dio:
* prima di tutto i nostri poteri ricettivi, rappresentati dalle  
   orecchie;
* dopo i nostri poteri attivi rappresentati dalle mani;
* e dopo il nostro andare o condotta, rappresentato dai piedi.
Così noi peccatori, chiamati a servire l’Iddio vivente, siamo santificati dal sangue della croce e dalla potenza del Suo Spirito.
Così come l’olio santifica i sacerdoti e i lebbrosi, così lo Spirito Santo santifica i figli di Dio.
 1 Giovanni 2:26 Vi ho scritto queste cose riguardo a quelli che cercano di sedurvi. 27 Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato.
 Per il credente la santificazione/consacrazione non è un incoraggiamento di Dio ma è il  comando di Dio  e come tale è da considerare con serietà.
Levitico 11:44-45 – Poiché io sono il SIGNORE, il vostro Dio; santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo. […] Siate dunque santi, perché io sono santo.
 1Tessalonicesi 4:3 e 7(cfr Rom.1:7)  – Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.
 Efesini 1:4 – In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui,
 1Pietro 1:15-16 – ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo».
 DAL PUNTO DI VISTA BIBLICO DUNQUE
non esiste un credente maturo nella fede che non sia consacrato a Dio. Questa consacrazione dovrebbe venire spontanea a tutti i credenti come normale crescita spirituale.
Abbiamo detto che la consacrazione/santificazione è l’azione dello Spirito Santo, nel momento della conversione
 Ciovanni 16:7
    7 Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. 8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. 9 Quanto al peccato, perché non credono in me; 10 quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
 ANALIZZIAMO
 V.8 Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato perché non credono in me
            E’ L’OPERA DEL RAVVEDIMMENTO
 10 quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più
Quando stiamo davanti a Dio, dobbiamo essere in Cristo che è la nostra giustizia,
Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio
 Romani 5:8  Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira. 10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11 Non solo, ma ci gloriamo anche in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione.
 11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
 Satana  è giudicato e con lui quelli che non credono ma preferiscono vivere nel mondo
 VERSI BIBLICI RIGUARDANTI I SANTI
Nel cattolicesimo è il papa che decide di santificare una persona, dopo 5 anni di indagini e processi , da parte di  un’ equip di vescovi, ( riguardanti la vita del candidato …..)  poi si passa alla canonizzazione e alla santificazione, con la cerimonia degli onori dell’altare , il papa porta il candidato davanti a Dio e lo nomina santo: Questo si chiama :
 APOTEOSI : dal greco APOTHE’OSIS  : apo – theos:  DEIFICAZIONE
nell’antichità era la cerimonia con la quale un eroe o un imperatore veniva innalzato presso gli dei e lui diventava un semidio. Questa usanza fu poi introdotta da Costantino nella sua riforma cristiana :
CIO’ E’ CONTRO LA PAROLA DI DIO
“…a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati a essere santi, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo” (Romani 1:7 – si vedano anche, in particolare, Filippesi 1:1 e 2 Corinzi 1:1).
1° Corinzi 6 : 9 a 11 Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Molti altri versi spiegano la stessa verità:
“A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo” (Efesini 3:8).
Ed Egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo” (Efesini 4:11-12).
Si vedano anche: Atti 9:13; 9:32; 9:41; 26:10; Romani 8:27; 12:13; 15:25; 15:26; 15:31; 16:2; 16:15; 1 Corinzi 6:1, 2 Corinzi 1:1, Efesini 1:1, e gli altri molti riferimenti presenti nel Nuovo Testamento.
CONSACRARE LA MENTE
 Romani 12:2 – Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.
Vediamo subito che in Romani 12:2 “Non conformatevi a questo mondo  indica che il cristiano non può ( prendere la forma del mondo ) pensare ed agire come purtroppo pensa ed agisce la gente presa da questo sistema in cui viviamo.
Cerchiamo allora di non farci trascinare nella vita mondana , non prendiamo aspirazioni dai  propagandati della televisione,ecc, il cristiano non deve assomigliare a…
Ma deve aspirare  alle cose elevate di Dio (“sante”);
Colossesi 3:1 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio.
Colossesi 3:2 Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra;
così pure noi, pensando a Dio che è “Santo”, indirizziamo i pensieri verso il bene comune.
                             QUAL’E’ IL “BENE COMUNE” ?
È LA GRAZIA   ( LA SALVEZZA : DONO IMMERITATO )
LA CHIESA      ( COME CORPO DI CRISTO )
I FRATELLI      ( CHE SONO NEL CORPO DI CRISTO : LA 
                                                                                 CHIESA )
L’ATTESA DEL RITORNO DI GESÙ
non è la soddisfazione di ognuno di noi in base ai nostri sensi (mangiare, divertirsi, fare soldi, ecc).
“ …ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente,…”
 La mente dunque si può rinnovare, ma come fa a rinnovarsi?
In verità la mente è un meccanismo complesso, è in continua attività.
L’attività continua significa, la mente si muove, si cambia, si trasforma, si rinnova, sia verso il bene che verso il male.
La scelta della direzione tra bene e male dipenderà da noi.
Se io per esempio contemplo una scena di violenza e mi immedesimo in quello che vedo e che sento, io pure dopo un po’ sentirò in me stesso pensieri aggressivi di violenza; se prendo l’abitudine a queste scene violente la mia mente trasformerà sempre più la mia persona ad avere un carattere violento ed aggressivo, che è il contrario di quello che ci insegna il Signore:
 Lo stesso ragionamento si applica a qualsiasi cosa contempliamo a lungo.
Con questo ragionamento allora, noi possiamo educare la nostra mente portandola a contemplare per esempio gli insegnamenti di Dio.
2Corinzi 3:18 – E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.
QUAL È IL METODO DI QUESTA TRASFORMAZIONE ?
2 Corinzi 3:18)
Contemplando …”.( termine : Fissare lo sguardo e il pensiero su qualcosa che suscita ammirazione, stupore, meraviglia.
dal latino: contemplum : per mezzo – lo spazio del cielo.
Un continuo, concreto ammirare Cristo, affidandosi allo Spirito Santo perché operi tale cambiamento.
Non una lotta disperata contro ciò che vuol renderci prigionieri. La parola “contemplando”, si può rendere anche “riflettendo”.
Uno studioso traduce così il versetto:
“E tutti noi, riflettendo la gloria del Signore a volto scoperto”.
In altre parole, mentre contempliamo la gloria di Cristo, siamo trasformati a Sua somiglianza e perciò, durante il cambiamento, riflettiamo l’immagine in cui siamo trasformati.
Riflettere è il risultato inevitabile del contemplare.
È risaputo che assomiglieremo alle cose o alle persone che guardiamo.
Romani 12:2 – Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà
Allora consapevoli per grazia di Dio che i Suoi pensieri, diventano nostri, ecco che possiamo finalmente comprendere la volontà di Dio.
Ecco dunque che noi, tramite la nostra consacrazione, inseriti meravigliosamente in questo miracolo della trasformazione
possiamo somigliare a Dio .
Ricapitolando, la nostra mente dunque offrendosi a Dio nella consacrazione, si rinnova continuamente in Cristo, facendone esperienza, secondo lo Spirito di Dio. Tale esperienza spirituale rinnova anche la nostra personalità. La personalità terrena si esprime soprattutto in attività pratica, in opere, in comportamento adeguato, conseguente alla maturazione spirituale in atto,  secondo il modello creativo di Dio. Il modello meraviglioso (“Dio creò l’uomo a Sua immagine..” Gen 1:27) si applica mirabilmente sempre più in ciascuno di noi quando cerchiamo la santificazione/consacrazione.
CONSACRARE IL CORPO
“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale”. (Rom 12:1)
  Nel significato di questa parola “consacrarsi”, la radice latina è sempre “sacer”, “sacro” che abbiamo già trovato a proposito della parola “sacerdote”; ma mentre  in “sacerdote” la sacralità era data per volontà di Dio all’uomo, in questo caso possiamo dire che è una intenzione di santità che parte dall’uomo verso Dio; un volergli dedicare se stesso in maniera completa.
Generalmente il desiderio di consacrazione è la risposta dell’uomo al tocco di Dio.Evitiamo gli errori comuni:
molte chiese usano gli stessi termini cristiani, ma spesso i significati tra loro sono molto diversi. Ad esempio in Italia la Chiesa cattolica ha sempre usato i termini “santo” e “consacrato” in modo differente dal nostro: è bene ricordare che “santo” non è uno speciale supercristiano che anche dopo morto va pregato, ma “santo” è l’attributo di ogni credente, come si può facilmente vedere nel Nuovo testamento dall’uso del termine.
 1 Corinzi 6:9
Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Il “consacrato/santificato”  non è una persona speciale che ha fatto dei voti speciali come quello di non sposarsi, di ubbidienza ad una gerarchia, che riveste una tonaca particolare, che magari vive ritirato su un eremo di montagna, assolutamente no!
La persona consacrata vive una vita come tutti gli altri
(gli apostoli erano quasi tutti sposati),
la consacrazione/santificazione”  è una vita secondo gli insegnamenti del Signore, priva del peccato e delle abitudini confuse di un mondo sempre più lontano da Dio.
La consacrazione è una vita offerta e dedicata a Dio ,
una vita impegnata per di Lui, e non più tesa al guadagno di se stessi.
LA CONSACRAZIONE/SANTIFICAZIONE”
E’ L’ OFFERTA DI SÉ STESSO:
Ma una offerta di noi stessi, come deve essere presentata a Dio per esserGli gradita?
Le offerte che facevano gli Israeliti: dovevano essere :
senza difetti,
le migliori offerte possibili
il meglio che avevano.
Quando ci si offre a Dio non ci si deve risparmiare. Del resto non si risparmiò lo stesso Dio, quando offrì il Suo stesso figliolo sulla croce per noi.
Dunque perché la nostra offerta sia gradita a Dio dobbiamo presentarci offrendo il meglio di noi stessi, di ciò che siamo, totalmente, a Dio.
Romani 12 :1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale
E’ in questa offerta che avviene la comunione spirituale.
“Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui”. (Giov 14:23)
Abbiamo letto nella frase: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola..” Vedete come il ragionamento di Gesù sia semplice e concreto: niente filosofie complicate: “se davvero mi ami, allora metti in pratica quanto io ti ho detto”.
Questo “Se…” significa che non tutti quelli che si presentano a Dio sono bene accetti, ma solo quelli che dimostrano coi fatti di osservare gli insegnamenti cristiani. SOLO ALLORA “..il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui”.
Molte persone sono convinte di amare Gesù e di seguire la Sua parola, però non sempre questo corrisponde alla verità.
In questa prima parte ci occupiamo principalmente della consacrazione del corpo: Più volte nella Scrittura il nostro corpo è rappresentato come un tempio in cui riposa la presenza di Dio:
Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. (1Corinzi 6:19)
 Se dunque vogliamo consacrare il nostro corpo a Dio allora dobbiamo tenerlo “pulito”, “puro” adatto a ricevere il Signore
 Facciamo degli esempi pratici:   1 Pietro 4:3
1) Abolire gli abusi nel mangiare,
2) Le depravazioni di ogni genere,
3) Abolire le sostanze eccitanti o droghe o alcol,
4) Il parlare sciocco o volgare,
5) Ogni forma di tatuaggio (: Levitico 19:28  1° Re 18:28
( Versione vecchia Diodati traduce : tatuaggi ) erano forme pagane di spiritismo e stregonerie
6) O piercing, ecc. ogni eccesso nelle mode, ecc
7) Ogni forma di trasformazione : chirurgia estetica ecc.
NOTA : se si esegue una chirurgia plastica dopo un incidente
             Il corpo non deve essere cambiato e trasformato
 8) Il mutilamento : Filippesi 3:2,3
Guardatevi da quelli che si fanno mutilare”. Si riferisce ai legalisti, coloro che cercavano di forzare
i cristiani ad osservare la legge di Mosè per la salvezza e la santificazione con la circoncisione, alcuni forzavano la dottrina costringendo i cristiani a mutilarsi per essere salvati , credevano che attraverso la sofferenza del corpo potevano essere accettati da Dio.
In Filippesi 3:2,3 , Paolo parla dei cani , chi sono ?
Filippesi 3:2-3
Guardatevi dai cani” non è il cartello che si mette sul cancello per i postini.
Paolo non si sta riferendo ad animali, in questo versetto. Possiamo capire meglio la cosa guardando
la profezia di Isaia, che metteva in guardia dai falsi profeti dei suoi giorni: Isaia 56:10 “I guardiani
d’Israele sono tutti ciechi, senza intelligenza; sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sognano,
stanno sdraiati, amano sonnecchiare.”
 Isaia metteva in guardia la gente dai falsi profeti che volevano consolare le persone dicendo loro che
andava tutto bene invece di metterli in guardia dal disastro che stava giungendo. Il regno del Nord
era già stato fatto prigioniero perché i falsi profeti avevano dato loro una falsa sicurezza; Dio stava
mettendo in guardia il regno del Sud dal fare la stessa fine. Chiama i falsi profeti “cani muti”.
Non parlavano dicendo le cose come stavano. I cani sono coloro che non dichiarano il pieno
consiglio di Dio, tutto ciò che Dio vuole farci sapere.
C’è lo stesso grave pericolo oggi. Confortare è la parola del momento, anche nella chiesa.
 Leggi anche 2 Pietro 2:10,a 22 riguardo dei falsi dottori
Leggi anche Matteo 15:21 a 29 , Gesù usa il termine “ cane per determinare la donna cananea come pagana (fuori dalla verità)
Gesù non voleva offendere la donna , ma voleva sensibilizzare la sua fede. Gli Ebrei chiamavano cani i pagani , mentre loro, gli Ebrei  si autodefinivano figli di Dio o figli di Abramo .
   NOTA
 MA IL MUTILARE VA OLTRE
Circoncidere : Peritome ( tagliare intorno : corcon-cidere  )
Mutilare : Katatome , era una pratica usata dai eunuchi , nel VT e poi nel NT Deuteronomio 23:1
 9) il marchio , contrassegno , stimmate : Galati 6:17
La Nuova Riveduta :   traduce :                              il marchio ..
La Riveduta e la vecchia Diodati  :   traducono :   stimmate
Sono indicate erroneamente come  le farite  dei chiodi di Cristo, la Parola ci sta insegnando che il corpo deve essere trattato bene , è il Tempio dello   Spirito Santo , il Signore non ferisce , non violenta e non mette il corpo in sofferenza , le stimmati e come altri segni di sofferenza vengono dal diavolo che violenta e vessa  (Maltrattare, opprimere, tormentare )
Il corpo : ; Marco 5:1 a 15
Un esempio
 Un uomo posseduto interamente nelle sue capacità intellettive , mentali , affettive , volitive ,
Aveva uno spirito di follia , di nudismo di  smarrimento , di morte e di autolesionismo e forza sovrumana
 Luca 8:27, 29 
 27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo
non indossava vestiti,
non abitava in una casa,
ma stava fra le tombe28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi». 29 Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell’uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti
 Marco 5:1 a 5
5:1 Giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Geraseni. 2 Appena Gesù fu smontato dalla barca, gli venne subito incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva nei sepolcri la sua dimora; nessuno poteva più tenerlo legato neppure con una catena. 4 Poiché spesso era stato legato con ceppi e con catene, ma le catene erano state da lui rotte, e i ceppi spezzati, e nessuno aveva la forza di domarlo. 5 Di continuo, notte e giorno, andava tra i sepolcri e su per i monti, urlando e percotendosi con delle pietre
 Le stimmate non sono un segno di Dio ……….
Sappiamo che nella storia delle religioni e fino ai giorni nostri  ci sono state persone : uomini e donne che hanno avuto le stimmate ,altri se le sono procurate …..
Le stimmate o marchio di cui parla Paolo sono le sue sofferenze a causa del Vangelo 
( vedi Matteo 24:9 Atti 5:41 ; 2 Corinzi 1:5 ; 4:10 ; 11:23 ; Filippesi 1:13 )
 Si tratta in sostanza di essere consapevoli che il nostro corpo è stato creato da Dio ed appartiene a Lui e va trattato con rispetto.
 Anche nelle forme estreme di disperazione momentanea (diciamolo a chi è caduto nella depressione grave) non ci è concesso trattare male il nostro corpo pensando ad esempio al suicidio, perché il corpo non ci appartiene, ma in un certo senso ci è stato dato “in concessione” e ne dovremo rendere conto.
 Anche il “mortificare il corpo”
ROMANI 8:13
13 perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; 14 infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.
 1 Corinzi 9:24
24 Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. 25 Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.
 Va inteso con saggezza: non è bene farsi del male fisicamente solo per provare una sofferenza da “offrire” poi a Dio. Questa distorta pratica, fatta di cilicio, frustate, digiuni devastanti, ecc, era molto usata nel medioevo dai penitenti cattolici, ma è un errore profondo, perché il perdono dei peccato o la salvezza non dipendono affatto dalle opere; ed il corpo, è vero che va disciplinato, tuttavia non va affatto odiato, anzi al contrario va curato con attenzione.
 1 Corinzi 3:16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.
1 Corinzi 6: 19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.
FINE
 
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IL DONO DI ESSERE MEMBRO DI CHIESA

 

……………………
 

LA CHIESA
Questo termine compare solo nel Nuovo Testamento ,
nel Vecchio Testamento Dio usava il termine “ SANTA CONVOCAZIONE  “ con questo termine Il Signore chiamava il popolo verso il Tabernacolo , nei momenti dell’adorazione e quando il Signore doveva parlare al popolo, mentre l’adunamento ( il popolo riunito ) veniva chiamato ASSEMBLEA
alcuni esempi :
 
SANTA CONVOCAZIONE
Levitico 23:3 Si lavorerà sei giorni; ma il settimo giorno è sabato, giorno di completo riposo e di santa convocazione. Non farete in esso nessun lavoro; è un riposo consacrato al SIGNORE in tutti i luoghi dove abiterete.
 
 
Levitico 23:7 Il primo giorno avrete una santa convocazione; non farete in esso nessun lavoro ordinario;
 
Levitico 23:8 per sette giorni offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno si avrà una santa convocazione, non farete nessun lavoro ordinario”».
Vedere il libro del Levitico e i Numeri
 ASSEMBLEA
 Levitco 4:21 Poi porterà tutto il resto del toro fuori del campo e lo brucerà come ha bruciato il toro precedente. Questo è il sacrificio espiatorio per l’assemblea.
 
Esodo 35:20 Allora tutta l’assemblea dei figli d’Israele si ritirò dalla presenza di Mosè.
 Ecc……….
 Salmo 1: 5 Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio,
né i peccatori nell’assemblea dei giusti.
6 Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti,
ma la via degli empi conduce alla rovina.
 In realtà la chiesa era già il progetto di Dio Nascosto in Cristo
 
Entriamo all’interno dell’Arca della Testimonianza
 
Immagine1
Immagine2
Il Propiziatorio : La Croce : l’incontro di Dio con l’uomo
 Esodo 25: 21 Metterai il propiziatorio in alto, sopra l’arca; e nell’arca metterai la testimonianza che ti darò. 22 Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull’arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d’Israele.
Ebrei 9: 3 Dietro la seconda cortina c’era il tabernacolo, detto il luogo santissimo. 4 Conteneva un incensiere d’oro, l’arca del patto tutta ricoperta d’oro, nella quale c’erano un vaso d’oro contenente la manna, la verga di Aaronne che era fiorita e le tavole del patto                                   
( verga di Aaronne  vedi Numeri 17:8 e 10 )
 Troviamo : la legge ( 10 comandamenti )
La manna  ( Gesù )
Il ramo di mandorlo fiorito ( verga di Aronne )
Il ramo di mandorlo è la profezia della chiesa nascosta , ma che fiorisce nel giorno della Pentecoste .
Perché la chiesa era nascosta ?
Perché il sangue degli animali non era sufficiente per il riscatto
 
Ebrei 10:4 perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.
CI VOLEVA IL SANGUE DI GESÙ
Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù,
 Efesi 5: 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile
 Vedi anche Geremia 1:
 Geremia 1: 11 Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».
13 La parola del SIGNORE mi fu rivolta per la seconda volta: «Che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo una gran pentola che bolle e ha la bocca rivolta dal settentrione in qua». 14 E il SIGNORE mi disse: «Dal settentrione verrà fuori la calamità su tutti gli abitanti del paese
 MANDORLO : LA CHIESA CHE HA LA PAROLA, DIO VIGILA
SULLA SUA PAROLA e SULLA CHIESA
 LA PENTOLA CHE BOLLE : IL GIUDIZIO DI DIO
                                                                OGGI
 
LA CHIESA OGGI HA LA PAROLA ( VANGELO ) CHE  QUANDO E’ PREDICATO E ACCETTATO PUO’ FERMARE L’IRA  DI DIO
Efesi 3:10 affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio,
 1° Timoteo 3:14 Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, 15 affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità. 16 Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.
 LA CHIESA
 Definizione
Per comprendere meglio l’insegnamento biblico sulla Chiesa, iniziamo considerando la definizione della parola “chiesa”. Spesso, il significato moderno di una parola è diverso da quello che la Bibbia intende. Perciò, è importante capire il significato che Dio attribuisce
alla Chiesa nella Bibbia.
Quindi, che cosa intende Dio quando usa la parola “chiesa” nella
Bibbia? Definizione dal vocabolario greco
La parola chiesa che troviamo nel Nuovo Testamento in Italiano è una traduzione della parola greca “ecclesia” (Ek-klesia). “Ecclesia” deriva da due parole greche, Ek ed una parola derivata da kaleo.
Ek è una preposizione, che vuol dire, “ uscire da qualcosa”  vuol dire anche fuori da.
 Kaleo è un verbo che vuol dire “chiamare”.
Quindi, nel greco, la parola “ecclesia” ha il senso di un gruppo di persone
 “ chiamati fuori da qualcosa “ LETT.: “ CHIAMATI DA FUORI
Nel Nuovo Testamento, la parola ecclesia, tradotta come chiesa, viene usata per riferirsi ai credenti, che Dio ha chiamato “ fuori dal mondo “, ad essere il suo popolo. Quindi, indica il popolo di Dio, salvato per fede in Gesù Cristo.
Il NT insegna che c’è la Chiesa Universale e la Chiesa Locale  l’una  esclude  l’altra.
Al contrario, la maggior parte dei libri del Nuovo Testamento sono indirizzati alle chiese locali e le descrivono nella loro  particolarità .
Il Libro degli Atti, per esempio, ci offre un racconto storico dell’opera dello Spirito Santo nelle chiese di
Gerusalemme,
Antiochia,
Cipro,
Pisidia,
Iconio,
Listra,
Panfilia,
Macedonia,
Tiatiri,
Tessalonica,
Berea,
Atene,
Corinto,
Cesarea,
Efeso,
Troas,
Roma,
Malta e molte altre.
Nel N.T  ci sono molte lettere  dedicate in maniera specifica alle chiese locali:
Romani,
I e II Corinzi,
Galati,
Efesini,
Filippesi,
Colossesi,
1° e 2° Tessalonicesi.
Quattro epistole di Paolo sono scritte a membri di chiese specifiche e quindi in contesti particolari:
1° e 2° Timoteo,
Tito e Filemone. Persino Apocalisse rientra nel contesto delle lettere inviate alle chiese locali.
Essere membro di una chiesa è un dono. I doni devono essere apprezzati.
ALCUNI VERSETTI CHE DESCRIVONO LE CHIESE LOCALI
ATTI 14:27 ;  ATTI 20 : 17 ; ROMANI 16:1 ; ROMANI 16:5
1° CORINZI 4:17 ;  1° TESSALONICESI 1:1  ( CFR 2° TESALONICESI 1:1 )
TITO 1:5 ; 1° PIETRO 5:13
 
 
 
LA CHIESA UNIVERSALE
MATTEO 16:18 ; COLOSSESI 1:18
  
EFESI 3: 20,21
14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen
 
 EBREI 12: 22 E 23 ;   APOCALISSE 4:4 ;  4:10 ; 5: 7 a 14
 
 
 
ATTI 14:27 ;  ATTI 20 : 17 ; ROMANI 16:1 ; ROMANI 16:5
1° CORINZI 4:17 ;  1° TESSALONICESI 1:1  ( CFR 2° TESALONICESI 1:1 )
TITO 1:5 ; 1° PIETRO 5:13
 
 
È IMPORTANTE CAPIRE QUESTI DUE USI DELLA PAROLA CHIESA.
Nel N.T. la chiesa è chiamata il CORPO DI CRISTO
Efesi 1: 20 Questa potente efficacia della sua forza egli l’ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, 21 al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. 22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.
I CREDENTI SONO CHIAMATI LE MEMBRA DEL CORPO
Efesi 5: 28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo.
 NOTA
LA BIBBIA CHIAMA I CREDENTI : MEMBRO O MEMBRI E MEMBRA
 
IL MEMBRO    e MEMBRI   
 
Il sostantivo membro ha due plurali, che rispondono a sfumature di significato diverse.
  • Il plurale maschilemembri, che deriva regolarmente dal singolaremembro, indica gli individui che compongono una collettività, un gruppo, un organo, un’associazione
  1. imembridella famiglia, i membri del Senato, i membri del club
ma può anche riferirsi alle singole parti del corpo
considerate separatamente
 
Marco 15:43 venne Giuseppe d’Arimatea, illustre membro del Consiglio, il quale aspettava anch’egli il regno di Dio; e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù.
 
Lc 23:50 C’era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono,
 
1Cor 12:14 Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra.
 
1Cor 12:18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto.
 
1Cor 12:19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo?
 
1Cor 12:26 Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
Efesi 2: 19 Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio
Matteo 5:30 E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.
 
 
 
 
LE MEMBRA
  • Il plurale femminilemembra, che deriva dal plurale ➔neutrolatino membra, si usa quando ci si riferisce alle parti del corpo umano nel loro insieme
1Cor 12:12 Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo.
 
1Cor 12:14 Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra.
 1Cor 12:27 Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.        
 UN’ALTRA NOTA : SPESSO  QUANDO GLI APOSTOLI SALUTAVANO O SCRIVEVANO , NON MENZIONAVANO  LE MEMBRA , MA LA CHIESA
( IL CORPO  COMPLETO )   NELLA SUA TOTALITA’ E FUNZIONALITA’
ESEMPIO  1° CORINZI 16:19 ECC
 
LO SPIRITO SANTO PARLA NON ALLE MEMBRA MA ALLA CHIESA
( AL CORPO  COMPLETO   ) 
 
APOCALISSE 2:7
 
LO SPIRITO E LA SPOSA ( LA CHIESA DICONO “ VIENI “ ) APOC 22:17
 
 
GESU’ PARLA ALLE CHIESE
 (LE SETTE LETTERE DELL’APOCALISSE 1:11 )
 
ESSERE MEMBRO DELLA CHIESA LOCALE E UNIVERSALE E’ IL  DONO DELLA GRAZIA :
Quando ci ravvediamo dai nostri peccati e e accettiamo  Gesù come nostro Personale Salvatore e Signore della nostra vita  , riceviamo il dono della salvezza:
(Efesini 2:8, 9).
“Infatti è per grazia tI siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessun() se ne vanti”
Nella Bibbia, versetto dopo versetto, si parla del dono della salvezza, il dono di Dio per noi in Cristo Gesù; pertanto, non è possibile guadagnarla attraverso le nostre opere. Quando riceviamo questo dono, ci convertiamo a Cristo. lasciamo la nostra vecchia condotta, per vivere in novità di vita, perché:
(II Corinzi 5:17), “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove”
L’apostolo Paolo, quando scrive in 1° Corinzi 12:7
 che a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito ( i doni dello Spirito Santo) non lo dice a tutti i  membri  ma solo a coloro che formano il corpo di Cristo : la Chiesa locale
( 1° Corinzi 12:27, 28 ).  “Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua” ……..
In seguito l’Apostolo Paolo scrivendo alla chiesa di Efeso
( Efesi 4:11 a 16  ) dirà che i ministeri sono nella chiesa , e i credenti che desiderano i ministeri devono essere parte integrante del corpo : la chiesa locale .
Capisci, allora, che cos’è accaduto? Hai ricevuto un regalo glorioso, il dono della salvezza eterna. Ecco perché l’apostolo esclama:
(2° Corinzi 9:15). “Ringraziato sia Dio per il suo dono ineffabile!
Con questo dono, hai ricevuto
la vita eterna,
il perdono dei peccati
l’adozione attraverso la morte di Cristo in croce,
e la presenza , la potenza e la comunione dello Spirito Santo.
da parte di Dio, il Padre,
E sei entrato a far parte del corpo di Cristo. In effetti, essere membro del corpo di Cristo, la Chiesa, è anch’esso un dono di Dio :
Atti 2:38 ( La grazia : la salvezza ;  Atti 2:41 ( aggiunti al Corpo di Cristo : la
                                                                                                    Chiesa locale
E’ il dono di Dio di cui farne tesoro con gioia, ma anche con timore e tremore.
           CHE SIGNIFICA ESSERE  MEMBRO DI CHIESA
 
SARÒ UN MEMBRO DILIGENTE
Essere un membro di chiesa significa che siamo tutti parti necessarie di un insieme
Nel Nuovo Testamento ci sono vari passaggi che offrono un’immagine chiara di che cosa voglia dire essere membro di una chiesa. Una delle sezioni più estese si trova in 1° Corinzi 12 a 14.
Nel capitolo 12, Paolo usa la metafora di un corpo con molte membra per rappresentare la chiesa.
 
Nel capitolo 13 afferma che l’amore è la motivazione e l’azione principale che tutti i membri dovrebbero possedere.
 
Infine, nel capitolo 14, : 1 l’apostolo ritorna alla chiesa di Corinto e ai suoi problemi, perché nemmeno quei credenti avevano capito il concetto di essere membro di un corpo spirituale.
Alcuni leader e membri mettono in relazione l’essere parte della chiesa a un concetto moderno, proveniente dal mondo amministrativo o aziendale, rifiutando, quindi, il suo significato biblico. Tuttavia, l’essere parte di una chiesa è biblico. Nella Bibbia, il termine“membri” non ha lo stesso significato di membra. Per esempio, vediamo come si usa il termine in 1°Corinzi 12:27, dove è scritto: “Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua”. Riesci a capire la differenza? I membri di una chiesa formano “ le membra un tutto e sono, individualmente, parti essenziali della chiesa. L’apostolo Paolo sviluppa la metafora del corpo e spiega che i membri sono come le parti che lo compongono:
Alcuni sono gli occhi,
Altri le orecchie.
Alcuni sono i piedi,
Altri le mani.
Per questo termina con le parole: (I Corinzi 12:12).  “Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo”
SONO UN MEMBRO DI CHIESA
Essere membro di uno stesso corpo significa che siamo differenti, pur
collaborando insieme
Il datore di lavoro , enti pubblici o privati pagano altre persone, affinché siano loro a lavorare.
Nella chiesa tutti i membri hanno una propria funzione. Per questo li si paragona alle mani, ai piedi, alle orecchie e agli occhi. Siamo diversi, ma siamo tutti necessari per il buon funzionamento del tutto. Ogni parte, quindi, deve compiere la sua funzione, altrimenti, l’intero corpo ne soffre.
Esiste una meravigliosa diversità nell’unione dei membri della chiesa. La Bibbia chiara al riguardo: se una parte non svolge il suo ruolo, tutto il corpo smette di funzionare bene. Invece, quando una parte opera come ci si aspetta, tutto il corpo gioisce e si fortifica.
(I Corin-zi 12:26).
“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui” .
Essere un membro di chiesa significa che tutto ciò che diciamo e facciamo si basa sul fondamento biblico dell’amore
La maggior parte dei lettori della Bibbia parla in modo entusiastico
di 1° Corinzi 13, conosciuto anche come “il capitolo dell’amore”, Si legge durante i matrimoni; lo usa lo sposo per dichiarare amore alla sua sposa, o lei a lui. Si predica, per dimostrare il significato più profondo di àgapè o amore incondizionato. Sebbene non ci sia nulla di male nell’usare il capitolo dell’amore in tali contesti, il suo significato originale era volto a mostrare ai membri della chiesa come relazionarsi tra di loro. Ti immagini la lettura di 1° Corinzi 13 in una riunione tesa e accesa in chiesa ?
Forse sarebbe meglio leggerlo considerando il suo contesto biblico. soltanto riuscissimo a essere fedeli ai principi del capitolo dell’amore, avremmo delle chiese sane. Sarebbe davvero una rivoluzione!
Consideriamo soltanto alcuni principi relazionali di 1° Corinzi 13 : 4 e 5 : “L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta , non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il  male”
I principi di questi due passaggi sarebbero già sufficienti a produrre un rinnovamento decisivo nella maggior parte delle chiese. Non dobbiamo amare soltanto i fratelli facili da amare; dobbiamo amare anche quelli che non lo sono. Non dobbiamo limitarci a pregare per i nostri pastori e incitarli soltanto quando fanno qualcosa che ci piace, ma anche quando fanno qualcosa che non ci piace.
 Non possiamo servire la chiesa soltanto  quando gli altri collaborano; dobbiamo servirla anche quando siamo gli unici a farlo.
La base dell’essere membro di una chiesa è l’amore: autentico, biblico e incondizionato.
ESSERE UN MEMBRO DI  CHIESA VUOL DIRE ANCHE AVERE UNA FUNZIONE IN ESSA
Sai come si fa a essere parte di una associazione ? Si paga la quota per diventarne socio. È sufficiente pagare la quota e si potrà contare sul servizio.
E come si fa, allora, a essere membro biblico di una chiesa? Offri a Dio con generosità e servi la chiesa senza indugi.
SONO UN MEMBRO DI CHIESA BIBLICO
Tieni in considerazione la parola : BIBLICO.
MODI SBAGLIATI DI CONSIDERARSI MEMBRI DI CHIESA
 
 
 
ESSERE ISCRITTI nel registro di chiesa, senza prestarvi servizio.
ESSERE  presente  nella  chiesa come un membro  “visitatore”, ossia,
                    presentandosi soltanto ai “culti straordinari” o in altre occasioni
È anche possibile che tu sia un rispettato membro di alcune chiese, che contribuisce ogni anno con una grossa somma di denaro,
senza però alzare un dito per aiutare nell’evangelizzazione, visitare i malati o collaborare in qualsiasi altro modo il pastore ritenga necessario.
 
 
 
Questo Non È Il Concetto Biblico.
un’idea creata dagli uomini, centrata sugli uomini e mantenuta dagli uomini. È del tutto contraria all’insegnamento biblico e non dovrebbe prendere piede nelle nostre chiese.
 L’essere membro, nel concetto biblico, implica dare sé stessi in forma incondizionata, e contribuire anche materialmente per vedere l’opera di Dio svilupparsi
2° Corinzi 8: 1 A5 ).
2Cor 8:1 Ora, fratelli, vogliamo farvi conoscere la grazia che Dio ha concessa alle chiese di Macedonia, 2 perché nelle molte tribolazioni con cui sono state provate, la loro gioia incontenibile e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nelle ricchezze della loro generosità. 3 Infatti, io ne rendo testimonianza, hanno dato volentieri, secondo i loro mezzi, anzi, oltre i loro mezzi, 4 chiedendoci con molta insistenza il favore di partecipare alla sovvenzione destinata ai santi. 5 E non soltanto hanno contribuito come noi speravamo, ma prima hanno dato se stessi al Signore e poi a noi, per la volontà di Dio.
 
 
 
I MEMBRI BIBLICI DELLA CHIESA sono datori allegri di decime e offerte.
I membri biblici servono e amministrano, perché è la maniera più naturale di fare le cose.
Essere membro di una chiesa presuppone partecipazione.
Di nuovo, torniamo al capitolo 12 di 1° Corinzi per comprendere questo concetto nella sua totalità. Paolo usa l’immagine del corpo umano per riferirsi alla chiesa per due ragioni principali.
La prima: il corpo è un tutt’uno. Significa  che la chiesa dovrebbe essere unita NELLA SUA MISSIONE,
NEL SUO PROPOSITO E
NELLE ATTIVITÀ.
Secondo, il corpo, oltre a dover essere unito, è composto da molte parti.
Leggiamo le parti elencate in 1° Corinzi 12: 12-26:
 
12 Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito.
14 Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 15 Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 16 Se l’orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ci sono dunque molte membra, ma c’è un unico corpo; 21 l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22 Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie; 23 e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, 24 mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 25 perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 26 Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
 
piede; mano; orecchio ; occhio
SARÒ UN MEMBRO DILIGENTE
Termine diligente
CHI ESEGUE I PROPRI COMPITI, IL PROPRIO LAVORO, CON SCRUPOLO, CON PRECISIONE .
 
ROMANI 12 : 3 A 7 Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno. 4 Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, 5 così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. 6 Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; 7 se di ministero, attendiamo al ministero; se d’insegnamento, all’insegnare; 8 se di esortazione, all’esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza ; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.
Ognuna delle  parti sopra citate  possiede una funzione specifica :
IL PIEDE SERVE PER CAMMINARE
LA MANO DOVREBBE SOSTENERE E AFFERRARE
L’ORECCHIO SERVE AD ASCOLTARE
L’OCCHIO PER VEDERE
IL NASO PER ODORARE
 Noi, che siamo membri di una chiesa, dovremmo avere una nostra funzione individuale.
Il concetto di un membro inattivo  nella chiesa è una vera e propria contraddizione di per sé. Biblicamente non esiste. Per questo ci viene chiesto di scoprire i nostri doni e talenti, per usarli nella maniera migliore al servizio della chiesa, per la gloria di Dio.
La diversità dei membri, ( costituiscono le membra ) , collocati nel corpo,
la chiesa, danno  forza a tutto il corpo (  la chiesa ) :
TUTTI HANNO UNA FUNZIONE .  ( DONI DELLO SPIRITO SANTO )
TUTTI DOVREBBERO AVERE UN RUOLO.  ( MINISTERI )
TUTTI DOVREBBERO COLLABORARE.
Efesi 4 : 9 a 16  Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. 11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14 affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15 ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo
nella misura del vigore di ogni singola parte,
per edificare se stesso nell’amore.
CONFRONTA CON :
ROMANI 14:19
1° CORINZI 14:12
1° CORINZI 14:26
 
TERMINI  : BEN COLLEGATO      ( BEN UNITO )
                   BEN CONNESSO       ( STRETTAMENTE UNITO )
Siccome siamo diversi e abbiamo doni e capacità differenti, ricopriremo diverse funzioni. Però, se siamo realmente membri veri e biblici, saremo diligenti e svolgeremo la nostra funzione in modo costruttivo. Uno degli interrogativi costanti che dovresti porti e fare a Dio in preghiera è: “In che modo posso servire meglio la mia chiesa?”. Non domandarti mai se è giusto che tu serva. Se fai parte di una chiesa, dovresti essere diligente.
Talvolta è difficile avere delle certezze sulla quantità effettiva e la qualità dei membri di certe chiese.
IL MEMBRO BIBLICO  DI CHIESA È COLUI CHE FAVORISCE L’UNITÀ
Dio vuole che i credenti vivano in armonia. In realtà, questo concetto è espresso come un comandamento;
 Gesù è stato Inequivocabile:
Giovanni 13:35
“Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”
Il mondo saprà che siamo cristiani autentici dal modo in cui noi ci tratteremo gli uni gli altri un cristiano non deve spettegolare su un altro credente
UNA COSA CHIAMATA “UNITÀ”
 Nel mondo dello sport “ l’unità “ è chiamata gioco di squadra, fondamentale , ma è ancora più fondamentale vedere come i successi siano spesso determinati da un impegno compatto e armonico di tutti i giocatori.
L’unità è vitale. Allo stesso modo, quando i membri della chiesa non operano insieme e con lo stesso sentimento , la chiesa , nella sua totalità, diventa bebole .
L’unità è vitale per la salute di una chiesa. Ciò significa che ogni membro, deve contribuire all’unità della chiesa.
 Efesini 1:15, 16
L’apostolo Paolo scrisse molto dell’unità nella sua lettera agli Efesini. E’ evidente che l’apostolo era grato alla chiesa di Efeso. Notiamo alcune delle parole che scrive:
“Perciò anch’io, avendo udito parlare della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore per tutti i santi, non smetto mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere”
                       DOMANDA
Perché Paolo ringrazia questi  membri ?
                        RISPOSTA
Per la loro fede in Gesù e per l’amore che quei credenti avevano per tutti i santi.
L’unità ha un’importanza cruciale. Paolo enfatizza ancora questo punto agli Efesini, esortandoli a vivere in modo degno …..
Efesini 4:1-3
Ef 4:1 Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, 2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, 3 sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace. 4 Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. 5 V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, 6 un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.7 Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo
 Come membri di chiesa abbiamo una responsabilità:
DOBBIAMO GENERARE L’UNITÀ.
NON DOBBIAMO MAI ESSERE  UNA FORZA DI DIVISIONE;
DOBBIAMO AMARE INCONDIZIONATAMENTE I FRATELLI DELLA  CHIESA.
Questo non significa essere sempre d’accordo con tutti, ma significa essere disposto a sacrificare le cose che prediligi, per mantenere l’unità nella chiesa. Più avanti tratteremo anche questo aspetto importante: ciò che preferiamo noi rispetto a ciò che è utile per tutti.
Riflettiamo di nuovo sulle parole di Paolo, questa volta nella lettera alla chiesa di Colosse:
Colossesi 3: 12 a 14
12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
 Attenzione! Paolo dice: “Al di sopra di tutte queste cose “: Infatti, rispetto ad altre cose rilevanti citate in Colossesi 3:12 , non esiste nulla di più importante dell’unità. L’unità è essenziale per la tua chiesa.
IL PETTEGOLEZZO E ALTRE CONVERSAZIONI DANNOSE
Romani 1: 28-31 ( il contesto parla della depravazione dei romani non cristiani )
 ….28 Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; 29 ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31 insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. 32 Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
è un passaggio abbastanza sconfortante. È un elenco di varie pratiche empie: v V. 29 “…ricolmi di ogni ingiustizia
malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, (insolito, contrario alla normalità : arrogante, offensivo )   superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati”.
Terribile! Scorrere questo elenco mette angoscia. E’ proprio verso la metà del brano, leggiamo alcune definizioni di pettegolezzo.
Il significato di questo termine fa capire la gravità di questo peccato:
“Il parlare indiscretamente e malevolmente sul conto di qualcuno, in sua assenza”.
I suoi sinonimi: “Chiacchiera, ciancia, ciarla, diceria, gossip, maldicenza…“.
Viene anche definito come: “informazione infondata riguardante terze persone’: Il pettegolezzo, oltre a essere qualcosa di perverso, è anche distruttivo per la chiesa. Questo capitolo verte sull’unità.
Tutti quei atteggiamenti di peccato descritti nel verso 29 distruggono l’unità di una chiesa, come i pettegolezzi.
                                                                                       NOTA :
Una chiesa unita è potente:  I mormorii e le maldicenze spezzano questa unità e indeboliscono, del tutto, la chiesa.
I pettegolezzi non sono tollerati.
Le chiacchiere spaccano l’unità della chiesa
Giacomo non usa non usa mezzi termini per descrivere il potere ne-gativo della lingua:  Giacomo 3: 5 in poi ………………..
 RICORDIAMO CHE UNA PARTE DEL POPOLO D’ISRAELE
MORI E NON VIDE LA TERRA PROMESSA A CAUSA DEI MORMORII E DEI PETTEGOLEZZI ( PARLARE MALE ) :
 Esodo 21 : 6
1° Corinzi 10:9 a 11
 COME RISPONDERE AL PETTEGOLEZZO IN CHIESA?
1) Non dobbiamo essere fonte di voci.
2) Non affrontare ragionamenti riportati ma falli presenti ai 
    responsabili.
3) Domina la tua lingua.
4) Se qualcuno nella chiesa comincia a farti partecipe di un pettegolezzo, riprendilo con amore . La tua risposta non deve essere severa, ma devi spiegare che preferisci non ascoltare nessun chiacchiericcio e che speri che non si diffonda.
Con questi semplici principi potresti promuovere unità nella tua chiesa..
(1° Pietro 3:10).
“Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal dire il falso”
Trattieni la lingua. Poni fine ai pettegolezzi. Promuovi l’unità.
PERDONO E UNITÀ
SCUSA O PERDONO ?
SCUSA : AUTOGIUSTIFICAZIONE : non ammettere l’essersi comportato male , si addossano le colpe ad altre cause e circostanze   ( NON CI SI RITIENE COLPEVOLI )
PERDONO : Chiedere perdono invece è ammettere, senza scusanti di essersi comportati in maniera sbagliata
PERDONARE : rimettere in equilibrio la nostra relazione
Nel cristianesimo, il perdono è anche la cancellazione  dei peccati
 Atti 3:19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati
IN QUALE PROPORZIONE DOBBIAMO PERDONARE ?
                                                   LA PROPORZIONE DEL TANTO QUANTO
Matteo 6: 12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; 13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.”
14 Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
 QUANTE VOLTE DOBBIAMO PERDONARE ?
Matteo 18.21
21 Allora Pietro si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
 
Luca 17: 3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. 4 Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: “Mi pento”, perdonalo».
 PERO’ IL CREDENTE DEVE ESSERE AVVEDUTO
 SE IL FRATELLO O LA SORELLA CHHE STA PERDONANDO CONTINUA A PECCARE , A OFFENDERE ECC E’ EVIDENTE CHE VIVE UNA VITA DI PECCATO A QUEL PUNTO OCCORRE RIPRENDERLO/A
 
1° Timoteo 5: 20 Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore. 21 Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità. 22 Non imporre con troppa fretta le mani a nessuno, e non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro.
 PERCHE’ UN CREDENTE PECCA CONTINUAMENTE ?
1° Giovanni 5:  18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca. 19 Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno
NEL MOMENTO DEL PERDONO IL PERDONATO RICEVE :
AMORE
LIBERAZIONE
RIABILITAZIONE
GUARIGIONE ( DELL’ANIMA E DEL CORPO ( MALATTIA CAUSE
                                                                           DEL PECCATO )
BENEFICI SULLA VITA DI CHI PERDONA E DEL PERDONATO
LIBERA dalle emozioni e dai pensieri negativi riguardo di chi ti ha fatto il torto.
 GUARIGIONE      Giacomo 5:16 ; Salmo 103:3
A volte Gesù prima di guarire il corpo diceva :
 “ va i tuoi peccati ti sono rimessi “ ( perdono e guarigione )
 IL PERDONO FA BENE AL CUORE
 RIDUCE LO STRESS
 IL PERDONO COMBATTE I SINTOMI DEPRESSIVI
 I BENEFICI DEL PERDONO POSSONO ESTENDERSI AI COMPORTAMENTI POSITIVI VERSO ALTRE PERSONE
Come disse William Shakespeare:
Il perdono cade come pioggia leggera dal cielo alla terra. È due volte benedetto; benedice chi lo dà e chi lo riceve.
ETIMOLOGIA  TERMINE
DAL LATINO :
PER- DONARE : REGALARE FARE UN DONO
Colossesi 2: 13 Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati;
 IL PERDONO DEVE ESSSERE INCONDIZIONATO
COLOSSESI 3:12 A 14
 12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
16 La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. 17 Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.
NON IMPORRO’ I MIEI GUSTI E DESIDERI ALLA CHIESA
Precedentemente abbiamo detto che il membro di chiesa è colui che :
GENERA  L’UNITÀ.
Questo non significa di essere sempre d’accordo con tutti, ma significa essere disposto a sacrificare le cose che si prediligono , per mantenere l’unità nella chiesa : cioè chiedersi :
QUELLO CHE IO PREFERISCO È UTILE PER ME O È UTILE PER TUTTI ?
OCCORRE VEDERE LA MATURITA’ DELLA CHIESA , POI CON AMORE, ESPRIMERE LE PROPOSTE , SIANO ESSE
PER LA MUSICA , PER IL CULTO ECC. OGNI CREDENTE DOVREBBE PRESENTARE QUALCOSA PER DONARLO A DIO, SEMPRE SECONDO IL MODELLO BIBLICO.
ESEMPIO :
LA FUNZIONE
Nella chiesa è un’attività che il Signore ha comandato alla sua chiesa.
Il Nuovo Testamento contiene molte istruzioni, precetti, proibizioni e molti principi che la chiesa deve tenere in considerazione. Queste funzioni sono eterne e al di sopra della cultura. Non cambiano mai e sono vincolanti per tutti i credenti, a prescindere dalla loro razza, cultura, età o lingua.
Esempi: il modello del culto cristiano nel libro degli Atti degli Apostoli l’adorazione, la comunione fraterna , gli ordinamenti : battesimo in acqua per immersione  e santa cena , la preghiera, l’evangelizzazione, il discepolato, il dare, l’insegnamento delle dottrine bibliche : es.:
 Battesimo nello Spirito Santo , i doni dello Spirito Santo , i Ministeri ecc.
LA FORMA
E’ un metodo di cui una chiesa si serve per adempiere una funzione
Le forme della chiesa includono tutte le strutture, i metodi e le procedure che una chiesa sceglie per adempiere le funzioni in una determinata era, cultura o situazione. Queste forme variano enormemente da una chiesa locale all’altra e producono molte forme accettabili o inaccettabili , per ogni funzione della chiesa.
E’ IMPORTANTISSIMO CONIDERARE E VAGLIARE IL METODO CHE SI USA PER ADEMPIERE UNA DETERMINATA FUNZIONE ,
ESSO IL ( METODO ) DEVE ESSSERE STRETTAMENTE BIBLICO E NON OLTRE .
 1° Corinzi 4:6 Ora, fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo a causa di voi, perché per nostro mezzo impariate a praticare il non oltre quel che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro
 
2° Giovanni 1: 9 Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. 11 Chi lo saluta, partecipa alle sue opere malvagie
 Purtroppo le persone spesso si attaccano alla forma e perdono di vista la funzione. Possono così portare avanti forme che fanno perdere la  vitalità spirituale alla funzione  (per esempio nel modo di gestire un culto di adorazione , l’evangelizzazione ecc):
Le forme vanno cambiate solo se aiutano ad evidenziare la funzione.
Si racconta che un pastore, per evidenziare l’adorazione (una funzione) iniziò la riunione con un inno (come al solito) e poi (cambiando l’ordine normale del culto) predicò il sermone. Di solito il sermone era posto al termine della riunione dopo un periodo prolungato di canto e adorazione. Ma questa volta il pastore aveva come tema la persona di Dio e le sue opere meravigliose, per cui invitò la chiesa all’adorazione e al ringraziamento in preghiera, tramite il canto e nella cena del Signore…dopo il messaggio. Questo cambiamento fu molto efficace. Ciò non significa che da allora in poi fecero questo ogni domenica. Fu fatto solo quella volta per aiutare le persone a fermarsi e a pensare in un modo nuovo all’adorazione nella loro riunione. Poi tornarono alla solita forma.
IL CONGELAMENTO DELLE FORME  PUO’ FARE DIVENTARE LEGALISTA LA CHIESA
LE FORME
SI POSSONO CAMBIARE SEMPRE SOTTOPONENDOLE ALLA MASSIMA AUTORITA’ DI DIO : LA SUA PAROLA E NELLA GUIDA DELLO SPIRITO SANTO
Lo scopo della chiesa è di glorificare Dio attraverso l’edificazione dei membri e l’evangelizzazione dei perduti. Questo è lo scopo eterno e immutabile. Le funzioni sono i modi in cui realizziamo questo scopo. Le funzioni sono date da Dio per glorificarlo e servirlo.

                           Esse sono eterne ed immutabili.

 Una forma invece è uno dei tanti modi leciti in cui adempiere una particolare funzione. Le forme possono cambiare in quanto sono un’espressione della società.
( ma studiarle sempre nel contesto biblico )
NON IMPORRE  MA SERVI
Gesù, spesso, lasciava perplessi i Suoi seguaci. I discepoli avevano l’abitudine di litigare tra loro. In un’occasione, si misero a discutere su chi fosse il più importante. Riesci a immaginarti una cosa simile?
I discepoli più si avvicinavano al Signore, più discutevano per chi “fosse il primo”. La Bibbia mostra che Gesù si trattenne, si sedette e richiamò questi uomini adulti.
 (Marco 9:35)
 “Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: ‘Se qualcuno vuoi essere il primo, sarà l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”‘
Come membro della chiesa, il mio scopo non dovrebbe essere quello di mettere al primo posto i miei gusti, in ogni caso ciò che voglio io.
Ma dovrei  essere l’ultimo, non il primo. Devo essere un servo e non aspettarmi che gli altri mi servano.
IL VERO MEBRO DI CHIESA E’ COLUI CHE SI SOTTOMETTE E INTERCEDE  PER I CONDUTTORI DELLA CHIESA
 
Ebrei 13: 17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.
18 Pregate per noi; infatti siamo convinti di avere una buona coscienza, e siamo decisi a condurci onestamente in ogni cosa. 19 Ma ancor più vi esorto a farlo, affinché io vi sia restituito al più presto.
 1 Timoteo 5:17 Gli anziani che tengono bene la presidenza siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento
 1 Tessalonicesi 5:12 Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, 13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi.
       GUIDERÒ I MIEI FAMILIARI AFFINCHÉ SIANO BUONI MEMBRI DI CHIESA
Non dovrebbe sorprenderci l’analogia delle Scritture tra famiglia e chiesa. L’apostolo Paolo, in Efesini 5:22-30, scrive:
22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24 Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.
25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. 28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d’altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.
NEL VERSETTO 32 , L’APOSTOLO CHIARISCE LA RELAZIONE TRA CHIESA E FAMIGLIA:
 32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d’altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.
Il testo biblico che continua in Efesini 6:1- 4
tratta il tema dei padri e dei loro figli:
Ef 6:1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. 2 Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) 3 affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra.
4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore.
 Questi passaggi ci ricordano che, così come ci dobbiamo sacrificare in modo incondizionato per la nostra famiglia o amarla, dobbiamo anche amare la chiesa, dove Dio ci ha collocato.
I membri della nostra famiglia, come quelli della chiesa, non sono perfetti. Dobbiamo gioire di servire sia la nostra famiglia, sia la nostra comunità. Questi passaggi ci ricordano anche l’importanza della
famiglia per la chiesa. Dobbiamo incoraggiare la nostra famiglia a essere fedele alla comunità. Dovremmo pregare con i nostri familiari per la nostra chiesa.
In realtà, così come ci impegniamo ad amare i nostri cari, dovremmo anche esortarli ad amare intensamente anche la chiesa.
LA FAMIGLIA UNITA IN PREGHIERA PER LA CHIESA
Una delle molte lezioni che la Parola di Dio ci insegna , è quella di pregare con la mia famiglia per la chiesa ,  pregare e chiedere a Dio:
1) Potenza spirituale ( Per la chiesa e per la famiglia )
2) Protezione per non cadere nell’immoralità (Per la chiesa e famiglia )
3) Guida e sapienza per annunciare la Parola di Dio ( Per la chiesa )
4) Incoraggiamento per il loro servizio ( Per la chiesa e la famiglia )
5) Forza fisica; ( Per la chiesa e la famiglia )
6) Coraggio; ( Per la chiesa e la famiglia )
7) Discernimento; ( Per la chiesa e la famiglia )
8) Saggezza nella guida della chiesa. ( Per i conduttori )
9 ) Saggezza nelle scelte ( Per i famigliari )
Essere membro di chiesa ci offre la possibilità e l’onore di insegnare alla nostra famiglia ad amare la comunità tutta. Questo insegnamento ha inizio, spesso, proprio quando la famiglia si riunisce per pregare per la chiesa dove Dio ci ha posti.
LA FAMIGLIA UNITA PER ADORARE
Come membro di chiesa, sono responsabile di incoraggiare e guidare la mia famiglia a frequentare la chiesa e ad adorare insieme al resto dei credenti in una partecipazione attiva attraverso le preghiere e le testimonianze durante i culti.
Se sono sposato, cercherò di coinvolgere mia moglie.
Se sono padre, desidero coinvolgere i miei figli. I miei cari devono vedere che amo la mia comunità e che faccio tutto il necessario per il suo bene.
Molti membri di chiesa sono single. Non hanno nessun famigliare vicino, con cui venire in chiesa per adorare. Nonostante ciò, ci sono sempre persone che li osservano e vedono quanto amino la propria fratellanza.
Anche loro devono essere un esempio per gli altri.
La situazione è particolarmente delicata quando un membro di chiesa ha un familiare non credente o che lo osteggia con insistenza.
L’apostolo Pietro suggerisce una “strategia particolare che le mogli credenti possono adottare nei confronti dei loro mariti inconvertiti:
(I Pietro 3: 1 a 6)
1P 3:1 Anche voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti perché, se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati, senza parola, dalla condotta delle loro mogli, 2 quando avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa. 3 Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che consiste nell’intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d’oro e nell’indossare belle vesti, 4 ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore. 5 Così infatti si ornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, restando sottomesse ai loro mariti, 6 come Sara che obbediva ad Abraamo, chiamandolo signore; della quale voi siete diventate figlie facendo il bene senza lasciarvi turbare da nessuna paura.
7 Anche voi, mariti, vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch’esse sono eredi con voi della grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.
L’apostolo Paolo, inoltre, tratta il tema del divorzio e della separazione in I Corinzi 7.
IN SOSTANZA, INFORMA IL CREDENTE CHE NON DOVREBBE MAI PRENDERE L’INIZIATIVA DI LASCIARE IL CONIUGE INCREDULO
 1° Corinzi 7 : 1 a 16
10 Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito 11 (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie.
12 Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; 13 e la donna che ha un marito non credente, s’egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito; 14 perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 15 Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace; 16 perché, tu, moglie, che sai se salverai tuo marito? E tu, marito, che sai se salverai tua moglie?
Paolo spiega una delle principali ragioni di questa esortazione:
lo sposo o la sposa credente è una testimonianza di Cristo, per il non credente e per i suoi figli.
In 1° Corinzi 7:14 che scrive: “…perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi
 Essere credenti in una famiglia non cristiana può produrre solitudine. Di sicuro una persona si può sentire sola nell’andare in chiesa, mentre il suo coniuge resta in casa. Tuttavia, Dio dà a queste persone un CAMPO DI MISSIONE: LE PROPRIE FAMIGLIE.
Come i missionari che viaggiano per migliaia di chilometri al fine di portare la buona novella in un paese che non conosce il vangelo, questo credente è stato chiamato a portare la buona novella in casa sua.
Nella maggior parte dei casi, la persona credente è la sposa.
 Il marito la osserva con attenzione.
Le risposte che darà al suo sposo, avranno ripercussioni sulla sua testimonianza. Il suo amore per la chiesa e i suoi membri toccherà il cuore del marito.
La sposa credente può essere incisiva nel portare il marito a Cristo. La sua devozione, spesso, si manifesta nell’amore che mostra per la sua chiesa.
INNAMORATO PERDUTAMENTE DELLA SPOSA DI CRISTO
Come membro di chiesa, non devo limitarmi ad amare o servire bene la mia comunità. Devo innamorarmi profondamente dl lei.
Gesù è lo sposo e la Chiesa è la sposa. Il mio dovere è amarla con amore incondizionato e inalterabile,
Amare senza condizione non è sempre facile. Quando qualcuno è perfetto e soddisfa tutte le nostre apparenti necessità, è facile pensare di amarlo.
Ma è un amore unilaterale: l’unica cosa che conta sono io e le mie necessità.
L’amore incondizionato, invece, non dipende dalla risposta alle mie esigenze. Significa che il mio amore per la chiesa aumenterà anche quando non sarò d’accordo con qualcosa o avrò a che fare con persone sgradevoli. Nel momento in cui m’innamorerò ancora di più della mia chiesa, farò il possibile, con la capacità che viene da Dio, affinché la mia famiglia mi segua in questo sentimento e comportamento.
Pregheremo insieme per la famiglia , il pastore e i suoi collaboratori, e la fratellanza.
Se la nostra famiglia si facesse prendere dallo sconforto o si sentisse insoddisfatta nella nostra chiesa, ci ricorderemo che l’amore incondizionato non è sempre facile e che c’è stato qualcuno, esempio perfetto di questo amore: Gesù.
Lui ci ama nonostante i nostri peccati e mancanze ed è morto in cro-ce per noi.
(Romani 5:8).
“Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”

 

                                         FINE

 

 

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LA SALVEZZA: IL PIANO DI DIO




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Gesu-l-unica-fonte-di-salvezzaLA SALVEZZA  : IL PIANO DI DIO
TESTI DA LEGGERE: Romani 3:23; Salmo 51:5; 1 Pietro 1:18, 19;
Efesini 2:1; Colossesi 1:13; Romani 8:2; Efesini 2:13;
Giovanni 3:3-8; 1:12,13; Romani 5:1; 1Tessalonicesi 5:23.
VERSO D’ORO:
« Chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato »(Romani 10:13).
VERITA’ CENTRALE : La salvezza è libero dono di Dio,
( DORE’A : dono immeritato ) acquistato per l’umanità mediante il sangue di Gesù e ricevuta per fede.
La salvezza non è ottenuta dall’uomo con le proprie opere; Efesini 2:8 a 9
E’ una  iniziativa divina in favore dell’uomo. Efesini 2: 13
 La parola fondamentale per designare la liberazione dell’uomo dal peccato è: salvezza.
Essa include tutta l’opera di Dio, dalla giustificazione alla glorificazione. Romani 5:1
Per la grazia di Dio, il peccatore, mediante la fede, è liberato dalla pena, dal potere e dalla presenza del peccato. 1 Pietro 1:18,19
La salvezza del credente è triplice: Romani 3:23 a 25
1) egli è salvato, per quel che riguarda il suo passato;
2) viene salvato nel presente;
3) sarà salvato nel futuro.
La salvezza è il rimedio di Dio per la malattia del peccato; è il metodo che Egli usa per preparare l’uomo a vivere con Lui in Cielo.
LA NECESSITA’ DELLA SALVEZZA
Romani 3:23
La Bibbia insegna chiaramente che tutti gli uomini sono peccatori.
Le evidenze del peccato sono dovunque. Leggi trasgredite e cuori spezzati parlano della Caduta dell’uomo.
Malattie e morte sono i risultati del peccato.
Romani 5.12
L’influenza maligna del peccato ha infettato l’intera creazione.
Romani 8:18 a 23
Nessuno è sfuggito al segno della Caduta.
Che cos’è  il peccato?
La Bibbia dice che il peccato è l’allontanamento dal modello divino; E’:
una caduta o una deviazione dalla verità e dalla giusta via
DIO IN CRISTO DESIDERA RICONCILIARE L’UOMO A SE
2 Corinzi 5:17 A 21 ; Efesini 1:7;
 La Scrittura dice ancora che il peccato è:
violazione della legge.       1 Giovanni 3:4
L’uomo è peccatore.
Il peccato è condannato da Dio; perciò, tutti i peccatori sono
 perduti. Romani 3:23 a 24
La sola speranza, per l’uomo, è di trovare un aiuto al di fuori di sé; perché è assolutamente impotente a salvare se stesso. Se egli deve sfuggire alla morte che è il « salario del peccato »,
Romani 6:23 perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
deve avere per sé la grazia salvifica di Dio; deve ricevere la salvezza. Giovanni 3:15 a 17 .
IN CHE CONSISTE LA SALVEZZA
Salvezza è una parola meravigliosa, ma molte persone, anche credenti, non conoscono chiaramente il suo significato.  E’ una delle  grandi dottrine della Bibbia; ed è l’inizio dell’esperienza cristiana.
La salvezza può essere descritta come:Redenzione dal peccato. La redenzione dal peccato richiedeva la morte mediante lo spargimento di sangue. L’unico prezzo adeguato per soddisfare le esigenze della Legge, trasgredita dagli uomini, è il sangue del Golgota. Mediante il sangue,
versato da Gesù, si è liberati dalla schiavitù del peccato
Romani 3:25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato,
 Romani 5:9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira.
 Romani 11:14 sperando in qualche maniera di provocare la gelosia di quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni..
 Ef 2:13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.
 1P 1:18 a 21 18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, 19 ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. 20 Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi; 21 per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio.
 Resurrezione dai morti. Gli uomini possono essere vivi sul piano morale e fisico, ma spiritualmente sono morti.
Tutti gli uomini sono nel cimitero del peccato, ma Cristo è venuto per dare la vita spirituale. Quando l’uomo crede in Lui, Egli lo risuscita dalla tomba della morte spirituale e gli dà la vita divina.
Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
8 Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. 9 Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; 10 infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
Liberazione dalle tenebre. La Bibbia dipinge a fosche tinte la degradazione dell’uomo che vive nelle tenebre del peccato. Il peccato ha dato inizio a un processo di degenerazione, che è destinato a finire nel giudizio. Poiché l’uomo si è allontanato da Dio, Egli lo ha abbandonato a se stesso lasciandolo in preda alla sua malvagità. Come risultato di ciò, l’uomo è immerso nelle tenebre. A causa del peccato egli è totalmente incapace di capire le realtà spirituali, ma la salvezza gli può aprire gli occhi; e per la grazia di Dio egli può passare dalle tenebre alla luce.
Giovanni 3: 14 «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, 15 affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. 16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; 21 ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio».
 Colossesi 1:13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.
Atti 26.9 a 20
Liberazione dalla cattività. Il peccatore è schiavo del peccato e di Satana; è legato da grosse catene e ben presto scopre l’impossibilità di spezzarle. Non può fare nulla per liberarsi, ma Cristo lo può liberare dal dominio del peccato e dalla schiavitù sotto Satana. Il peccatore, ponendo la fede nei meriti salvifici di Cristo, viene liberato. Viene liberato dal peccato per godere dello amore del Salvatore e per servirLo. Tutto ciò è messo da Dio a disposizione di quanti vogliono essere salvati.
 Apocalisse 1: 4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ritorno dall’esilio. A causa del peccato, l’uomo è stato se-parato da Dio. La Bibbia parla di questa sua posizione come di uno che è « molto lontano ». La Caduta ha esiliato Adamo ed Eva dal giardino di Eden. Da allora l’uomo è vissuto nell’esilio, lontano da ogni comunione con Dio. Cristo, mediante il Calvario, ha posto rimedio a questa triste condizione. La salvezza, per così dire, ricon-duce l’uomo a casa, con Dio; è un ritornare dall’esilio, per vivere in gloriosa comunione col Signore.
Ef 2:13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.
5 PASSI PER LA SALVEZZA
 LE CONDIZIONI PER LA SALVEZZA
 1) LA FEDE : CREDEDRE
Romani 10:16 Ma non tutti hanno ubbidito alla buona notizia; Isaia infatti dice:
«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?»
 Romani 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.
 2) Ravvedimento
E’ stato definito il vero dolore del peccato con lo sforzo
     sincero di abbandonarlo
( RIENTRARE IN SE STESSI E  
CONSIDERARE LA PROPRIA CONDIZIONE
Il ravvedimento è quell’atto in cui il peccatore preso da un profondo sentimento del suo peccato , dopo essere venuto a conoscenza della grazia di Dio in Cristo con dolore e odio verso il peccato si rivolge a Dio con l’intera personalità :
Con la mente
 L’emotività
 La volontà
   Luca 15:16 Ed egli avrebbe bramato riempirsi il corpo de’ baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.
Luca 15:17 Ma rientrato in sé, disse: Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza, ed io qui mi muoio di fame!
Luca 15:18 Io mi leverò e me n’andrò a mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro te:
Luca 24:45 Allora aprì(Gesù) loro la mente per capire le Scritture e disse loro:
Luca 24:46 «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno,
Luca 24:47 e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme.
 Atti 2:37 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»
 Atti 2:38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
ATTI 3:19 ; 17:30 ; LUCA 3:8
 2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.
3) PENTIMENTO : E’ legato al RAVVEDIMENTO
Rivolgersi a Dio e provare dolore per il peccato commesso , ravvedersi e quindi cambiare vita
IL PENTIMENTO IMPLICA
1)  Conoscenza del peccato
2)  Profondo dolore
3)  Abbandono del peccato
 4) CONFESSIONE
1Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità.
 5) CONVERSIONE : convergere , cambiare rotta
    Il termine conversione significa convergere verso Dio è strettamente legata la ravvedimento e al pentimento
Atti 3:19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati,
 E’ LOPERA DELLO SPIRITO SANTO
Giovanni 16:7 Pure, io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò.
Giovanni 16:8 E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio.
 LA GIUSTIFICAZIONE
 La natura della Giustificazione: ASSOLUZIONE DIVINA
La parola «giustificare» è un termine giuridico che significa «assolvere», dichiarare giusto, emettere sentenza di assoluzione. L’immagine è presa dalle relazioni legali: il colpevole sta ritto davanti a Dio, il giusto Giudice ma, invece di una sentenza di condanna, riceve una sentenza di assoluzione.
Essere «giustificati», o «giusti», significa essere accettati da Dio: una condizione in cui si entra per fede.
È un dono gratuito di Dio, reso possibile attraverso la fede in Cristo (Romani 1:16,17;
16 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; 17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».
 Romani 3:21,22 ). È lo stato nel quale si trova il credente
21 Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: 22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono – infatti non c’è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù
(Romani 5:1,2). Nonostante il suo passato peccaminoso e la sua
presente imperfezione, il credente ha una posizione sicura in relazione a Dio; «giustificato»
Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio;
“ Giustificato “ è il verdetto di Dio e nessuno può contraddirlo (Romani 8:33 a 39).
33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Com’è scritto:
«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;
siamo stati considerati come pecore da macello».
37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
La dottrina della giustificazione,,è stata definita come segue:
 «La giustificazione è un atto della gratuita grazia di Dio, per il quale Egli perdona tutti i nostri peccati e ci accetta come giusti agli occhi Suoi unicamente per la giustizia di Cristo, ricevuta solamente per fede».
La giustificazione, prima di tutto, è un mutamento di posizione del peccatore: mentre prima era condannato, ora è assolto; mentre prima era sotto la condanna divina, ora è oggetto della lode divina.
La giustificazione include qualcosa di più che il perdono dei peccati e la rimozione della condanna; all’atto della giustificazione, Dio pone il colpevole nella posizione di un giusto.
il governatore di uno Stato può perdonare un criminale, ma non può ristabilirlo nella condizione di uno che non abbia mai violato la legge. Iddio invece può fare entrambe queste cose: Egli cancella il passato con i suoi peccati e le sue colpe, poi tratta l’individuo come se non avesse mai commesso alcun peccato in vita sua! Un criminale perdonato non viene considerato o definito come uomo perbene e giusto; ma quando Dio giustifica il peccatore, lo dichiara giustificato, cioè giusto davanti a Sé. Non vi è giudice che possa legalmente giustificare un criminale, cioè dichiararlo uomo perbene  e giusto; Paolo ci assicura che Dio ha giustificato gli empi. « il miracolo dell’Evangelo è che Dio va agli ingiusti con una misericordia che è allo stesso tempo giustizia e consente loro per la fede, nonostante ciò che essi sono, di entrare in una nuova relazione con Lui, una relazione resa possibile dalla Sua divina bontà. Tutto il segreto del cristianesimo del Nuovo Testamento, di ogni risveglio religioso e di ogni riforma nella Chiesa, consiste nel meraviglioso e glorioso paradosso:
Romani 4:5 “Dio giustifica gli empi”».
Vediamo dunque che la giustificazione è prima una sottrazione :
 La cancellazione dei peccati,
  e poi un’addizione,
L’attribuzione ( dare , assegnare , conferire : un premio, una ricompensa , un dono )  della giustizia.
LA NUOVA NASCITA 
Giovanni 3:1 a 8
C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. 2 Egli venne di notte da Gesù, e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». 4 Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» 5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. 7 Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”. 8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
 TESTI DA LEGGERE: Giovanni 3:3; Matteo 18:3; Giovanni 1:12, 13; 3:9; 2 Corinzi 5:17. VERSO D’ORO: « Gesù gli rispose dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio » (Giovanni 3:3).
VERITA’ CENTRALE: Non c’è salvezza reale senza la trasformazione spirituale della rigenerazione ( NUOVA NASCITA )
Non c’è salvezza senza la trasformazione spirituale della
Rigenerazione ( nuova nascita ). La dottrina della rigenerazione
( nuova nascita )  è presentata in tutto il Nuovo Testamento; non è una dottrina particolare di Giovanni o di Paolo. Tutto il Nuovo Testamento la insegna con grande chiarezza dal Sermone sul Monte, ai Vangeli e alle Epistole. Il vangelo di Giovanni è ricco di insegnamenti intorno alla rigenerazione o nuova nascita, come la si chiama comunemente. Il terzo capitolo di Giovanni è l’esempio classico di questo insegnamento.
LA NECESSITA’ DELLA NUOVA NASCITA
Gesù disse: (Giovanni 3:3). « In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio » Questo versetto della Scrittura significa esattamente quel che af-ferma; una via e una sola conduce al giusto rapporto con Dio che dà la salvezza. L’uomo deve essere rigenerato, nato di nuovo. Il solo accesso nella vita cristiana è attraverso la porta della rigene-razione, la quale è l’atto con cui Iddio impartisce la natura divina al peccatore pentito e credente, e questi diventa un figliuolo di Dio.
NOTA : In molti ambienti tradizionali delle chiese, prevale l’insegna-mento che tutti coloro che vivono in una nazione, per così dire, cristiana e frequentano una chiesa, sono cristiani. Ma ciò è ben lontano dalla verità. Non si è seguace di Cristo né membro del Regno di Dio soltanto perché si vive in una nazione, per così dire, cristiana o si frequenta una chiesa. Ragionare in tal modo è fare cristiani anche assassini, adulteri e ladri.
 Un altro falso insegnamento è quello che include tutti gli uomini nel Regno di Dio in quanto esso sostiene che Dio è il padre di tutti. Invece, l’uomo è creatura di Dio; ma, a causa della disubbidienza, è diventato un figliuolo del diavolo :
1 Giovanni 3: 9 a 10 : 9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. 10 In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello.
Solo mediante la potenza rigeneratrice di Dio si può diventare un figliuolo di Dio.
Giovanni 1:12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
Efesi 2:1°  Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri. 4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, 5 anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), 6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù,
 Le anime oneste e in cerca della verità saranno pronte ad ammettere che gli uomini sono peccatori. Il male che circonda gli uomini non è il risultato di ambienti deprimenti, di rovesci
economici, di difficili condizioni sociali, di disadattamenti psicologici. Tutte queste situazioni contribuiscono alla distretta dell’ordine
sociale, ma in ogni dove il vero problema è causato dal peccato insito nel cuore di ogni uomo. « Tutti hanno peccato », sia che si tratti di coloro che godono dei maggiori vantaggi, che la vita possa offrire, sia che si tratti di coloro cui è stata negata la maggior parte delle cose buone della vita. Quasi tutti sarebbero d’accordo sul fatto che le persone estremamente malvage hanno bisogno della salvezza di Dio. Ma Gesù ha detto: « Bisogna che nasciate di nuovo » a Nicodemo, un uomo retto, uno dei capi religiosi d’Israele. Gesù considerava, e considera, la rigenerazione, la nuova na-scita, come l’esperienza più importante ed essenziale della vita umana.
 IL SIGNIFICATO DELLA NUOVA NASCITA ( RIGENERAZIONE )
La  nuova nascita, non è conoscenza, giacché si tratta di una nuova nascita.
La nuova nascita, non è una semplice riforma di vita, un semplice voltar pagina.
Una riforma di vita può rendere gli uomini cittadini rispettabili, ma non certo cittadini del Regno dei Cieli.
Una riforma di vita non produce la nuova nascita, ma la nuova nascita porta con sé una riforma di vita.
La nuova nascita e non è nemmeno appartenere ad una chiesa. Molte chiese accettano come membri anche dei peccatori. Inoltre, La nuova nascita  non è neppure partecipare alla Cena del Signore o accettare il battesimo in acqua.
 Ma la nuova nascita, Dal punto di vista divino, è il totale cambiamento dell’individuo. Dal punto di vista umano è chiamato conversione.
 La nuova nascita  viene  dall’Alto
Non è una potenzialità umana che possa essere sviluppata mediante un qualche processo;
 Giovanni 1:11 È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
13 i quali non sono nati da sangue,
 (il greco traduce : aimàton
Il latino Ex sanguinibus: sangui : tradotto in italiano al singolare con : sangue,  rappresenta lo scambio del DNA dei genitori nell’atto sessuale,la nuova nascita non si trasmette dai genitori , )
 né da volontà di carne, ( auto convincimento )
né da volontà d’uomo, ( per mezzo di un uomo: psicologo e…..
ma sono nati da Dio.
 ma è qualcosa che viene operato nell’uomo dallo Spirito Santo. Rigenerazione significa creazione del tutto nuova. Iddio non si limita a infondere nella vecchia creazione una nuova forza; Egli opera una nuova creazione, impartendo la natura divina. La rigenerazione è una nascita spirituale; è un mutamento assoluto. Gli appetiti della vita vecchia con le sue abitudini sono sostituiti da nuovi desideri, poiché chi è nato di nuovo, ad opera dello Spirito, vive una vita nuova.
 I MEZZI DELLA RIGENERAZIONE
La nuova nascita  ha un aspetto divino e un aspetto umano. Da parte divina quattro sono i mezzi che concorrono alla nuova nascita:
 1) La volontà di Dio;       2 Corinzi 5:17,19 ; Colossesi 1:20 ; 2:14
 2) L’opera  di Cristo;      1 Pietro 1.18 a 20 ; 1 Giovanni 5: 6 a 8
 3) la Parola di Dio;     Giovanni 15:3 ; 17:17 : 1 Pietro 1:23
 4) L’opera dello Spirito Santo.    Tito 3:5
 L’uomo nasce di  nuovo per « volontà di Dio ». La meraviglia di tutti i tempi sta proprio in questo, che Dio, per Sua libera scelta, abbia elette persone a diventare eredi della salvezza eterna mediante la fede nell’opera del Suo Figliuolo sulla croce. Iddio ha preparato ed ha portato a compimento la salvezza di propria volontà. L’opera espiatoria di Cristo è la base della salvezza dell’uomo. La morte di Cristo sulla croce non può guarire la malattia del pec-cato che è in lui fino a che la potenza di guarigione e di purificazione divina non entra in lui. E per questo è necessaria la nuova nascita. 2 Si è rigenerati mediante là « Parola di verità ». Il germe vitale racchiuso nella Parola di Dio, quando è accolto nel terreno ben preparato di un cuore credente, produce e sviluppa vita.
 Si considerino queste parole della Bibbia:
 1) « Rigenerati da seme incorruttibile »;
1Pietro 1:23 perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.
 2) « chi ascolta la mia Parola e crede »;
Giovanni 5:24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
 Romani 10.17 « Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo. »;
 Eb 4:12 « la Parola di Dio è vivente, ed efficace ». ,…
 Lo Spirito Santo è l’Agente che opera insieme con la Parola di Dio e il sangue di Cristo per attuare la volontà di Dio nella rige-nerazione di qualcuno. La nuova nascita è l’inserimento della vita, mediante il soffio stesso di Dio, in un essere umano. L’opera dello Spirito è presente, anche se non può essere osservata, nell’atto di fede in Cristo. Paolo la descrive come un’esperienza di
 purificazione, « il lavacro della rigenerazione », Tito 3:5
 e un’esperienza di una nuova vita data da Dio
« il rinnovamento dello Spirito Santo ». Tito 3:5
 Due fatti bisogna ricordare a proposito della rigenerazione.
 Il primo è l’efficacia dell’azione di Dio;
 il secondo è l’azione dell’uomo.. Per quello che riguarda la parte dell’uomo ,nella nuova nascita  bisogna notare che l’uomo deve:
 1) Ravvedersi
 2) Riconoscere il proprio peccato;
 3) Confessare il proprio peccato e abbandonarlo; 
 5) Credere al Vangelo
 6) Accettare Cristo
 IL MISTERO DELLA RIGENERAZIONE
Nessuno può comprendere appieno l’opera della
 Nuova Nascita . Essa è un mistero; è al di là dell’osservazione umana. Anche la nascita fisica è un mistero. Donde e in che modo viene nel nuovo essere lo « spirito »? C’è una immensa differenza fra un bimbo nato morto e uno che nasce vivo e vitale. Nel secondo caso si ha una manifestazione di vita, nel primo no. Anche la nuova nascita è avvolta nel mistero. Si hanno insegnamenti che permettano di comprendere il miracolo della nuova nascita, ma ancora di più si ha il privilegio di credere e di accettare questo grande miracolo di Dio. L’opera dello Spirito nella Nuova Nascita  può essere paragonata al vento.
 Giovanni 3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».
 L’uomo non può influire sulla direzione del vento, perché esso è mosso da una forza ben superiore alla sua. I movimenti del vento sono reali, ma allo stesso tempo misteriosi. Esso è invisibile, segreto, incomprensibile; ma se ne può udire il suono, se ne può sentire la forza, osservare l’azione e vederne gli effetti. La rigenerazione è invisibile e incomprensibile; ma può essere sperimentata, e i suoi risultati possono diventare manifesti, ed essere veduti e uditi da tutti. Supera la capacità dell’uomo di com-prenderla e di spiegarla, ma ne può raccoglierne benefici eterni se è disposto ad accettarla.
 I MOLTEPLICI EFFETTI DELLA RIGENERAZIONE
Coloro che sono rigenerati fanno l’esperienza di un cambiamento totale. La loro natura cambia, poiché essi diventano
 « partecipi della natura divina ». 2 Pietro 1:4
 La loro vita cambia, perché essi vengono ristabiliti nella comunione con Dio. I loro desideri mutano, perché essi vedono il mondo come lo vede Iddio e valutano le situazioni e le cose, almeno in parte, nella prospettiva di Dio. C’è un mutamento di direzione, non solo per quel che riguarda la loro esistenza in questo mondo, ma anche la loro eternità.
 Quelli che hanno fatto l’esperienza della nuova nascita, guardano oltre le cose che si vedono e che sono soggette a mutare, alle cose che non si vedono e che sono eterne.
 2 Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
La Nuova Nascita  è un’opera sovrana, un’opera segreta, una opera che si rivela da sé. Non è possibile spiegarla in termini
scientifici; si può anche non essere capaci di esprimerla in termini filosofici d’umana sapienza, ma si può farne l’esperienza, e
dimostrare la grazia e la potenza di Gesù Cristo con l’esempio di una vita trasformata.
 A Dio sia la glori

                                             La Santificazione

Introduzione

Il termine greco Hagiazo ha il significato di:  far santo, mettere da parte, dedicare, purificare l’altra parola Hagiasmos assume il significato di: santità, separazione dalle cose mondane, e quindi santificazione. Ciò per specificare che le componenti essenziali della santificazione sono l’allontanamento del cristiano da qualsiasi cosa lo possa portare a commettere atti peccaminosi e la dedicazione verso le cose di Dio. La santificazione si rivela importante e fondamentale per il cristiano, il quale, non può sottovalutarla, in quanto costituisce un’ azione completa di Dio. Egli agisce, mediante lo Spirito Santo, per santificare il credente fin dall’inizio del suo rapporto con Lui (Dio); infatti è scritto: “Parla a tutta l’assemblea dei figli d’Israele e dì loro: “Siate santi, perché io l’Eterno, il vostro Dio, sono santo” Levitico 19:2 ed ancora: “Poiché sta scritto: “Siate santi, perché io sono santo” 1° Pietro 1:16.

ORIGINE DELLA SANTIFICAZIONE

L’origine della santificazione coincide con il sacrificio di Cristo mediante il suo intervento redentivo. Questo intervento includeva, sicuramente la nostra nettatura dal peccato, infatti troviamo scritto nella Parola di Dio: “ Il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opereTito 2:14. Tutto il Nuovo Testamento dichiara questo concetto, ovvero, che Gesù Cristo è stato fatto nostra santificazione, infatti leggiamo: “ Ora grazie a lui siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione “ 1° Corinzi 1:30 (vedi anche Efesini 5:25, 26; Ebrei 10:10; 13:12;

                                                        1°Giovanni 1:7).

Quindi il sacrificio vicario di Gesù Cristo non era soltanto un evento legittimante ma potentemente santificativo. Infatti egli si sacrificò, mediante la croce, affinché chiunque avrebbe creduto in lui, potessero assumere una caratteristica santificativa, senza peccato e senza difetto alla presenza di Dio, infatti è scritto: “ Ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa “ Colossesi 1:22. La santificazione scaturisce dal nostro legame con Dio in Cristo, ottenuta mediante il sacrificio vicario di Gesù sulla croce; essa sorge dalla nostra relazione con Dio attraverso Cristo. Infatti le scritture ci dicono: ” Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene, affinché siamo partecipi alla sua santità.”      Ebrei 12:10.  

 

 

 

L’ESSENZA DELLA SANTIFICAZIONE

Meditando le scritture, alcuni temi sulla santificazione, assumono un significato ben definito.

Un modo di vivere tangibile: Tutto quello che concerneva l’adorazione ed il servizio di culto verso Dio, nel Vecchio Testamento, fu definito santo, onde per cui, la vocazione sacerdotale, il tempio, gli altari, l’olio per ungere, le grandi celebrazioni come la Pentecoste, la Pasqua ed il Sabato, fondamentalmente, erano santi. La santità fu attribuita alle persone ed alle cose appartate per il servizio a Dio. Nel Nuovo Testamento, troviamo la stessa concezione oggettiva della santificazione, in alcuni passi viene vista come strutturale con una relazione efficace con Dio, ovvero che il credente è consacrato a Dio e gli appartiene. In merito a ciò, egli viene definito santo leggiamoo Atti 9:13; Romani 8:27; 12:13; 15:25; 1°Corinzi 6:1. La morte di Cristo costituisce il punto di partenza per un cristiano per raggiungere una completa santificazione. I credenti sono messi a parte per il Signore per le qualità attribuite al sacrificio di Cristo Gesù nella loro vita; in conseguenza di ciò, i cristiani sono messi a parte ” in Cristo” come conseguenza del loro credere in Lui, in Ebrei sta scritto: ” per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre ”

                                                                                 Ebrei 10:10.

Una consapevolezza personale: La Parola di Dio ci dice che la santificazione costituisce più di un nuovo modo di essere o un nuovo atteggiamento in rapporto con Dio, ma è anche una questione di cuore. La santificazione conquistata da Cristo per i credenti significa l’essere appartati per servire Dio, che sicuramente costituisce un esperienza personale e soggettiva, che porta un risultato importante e concreto su coloro che si sono santificati. La santificazione è assegnata, ai credenti, mediante lo Spirito Santo. In considerazione di questo il credente è rinnovato nella sua somiglianza a Gesù Cristo (leggi Romani 8:29); lo stato spirituale del credente viene cambiato al suo nuovo stato, Cristo è nel credente come è pure per lui. La santificazione, verificata in qualità di esistenza soggettiva, ha come fondamento l’unione spirituale con Cristo, attraverso la sua morte e resurrezione. L’Apostolo Paolo nell’Epistola ai Romani 6:23 parla della morte e della resurrezione del credente con Cristo che comporta un nuovo modello di vivere. Il vecchio uomo è crocifisso con Cristo e risorge in novità di vita

(leggi i versetti 4 e 5 del capitolo medesimo)…….questo morire e resuscitare spirituale costituisce un esperienza interiore che comporta risultati esteriori con la fine della vecchia vita e la concomitante nuova esistenza in Cristo.

Un’opera di Dio: In 1° Tessalonicesi 5:23 leggiamo: ” Ora l’Iddio della Pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del nostro Signore Gesù Cristo”. Da questo versetto leggiamo chiaramente come Dio abbia un ruolo determinante nel processo di santificazione, egli separa il credente dal peccato per portarlo a sé; rimodellandone la natura, affinché possa compiere Sua volontà. Gesù nella preghiera sacerdotale (vedi Giovanni 17:17) usa l’espressione ” santificali nella tua verità” egli pregò il Padre per i suoi discepoli, questa espressione evidenzia che il cristiano è santificato nella verità di Dio, attraverso il Suo Figliuolo Gesù Cristo, è sicuramente lo Spirito Santo, compie un’opera determinante per il conseguimento di tale obiettivo. Egli (lo Spirito Santo) guida i cristiani, attraverso la santificazione, a non gratificare i desideri carnali……infatti sta scritto: “Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne” Galati 5:16.

Quindi la nostra santificazione ha una estensione energica volta ad una relazione efficace e continua con Dio, dove lo Spirito Santo cambia la nostra esistenza e dispone importanti motivazioni per una valida vita in Cristo. Il cristiano viene ad essere trasformato a somiglianza di Gesù Cristo mediante la potenza dello Spirito Santo. Egli cambia il nostro carattere e il nostro comportamento portando frutti importanti nella nostra vita

(Galati 5:22,23), portando una potente testimonianza agli altri.

Un dovere per il cristiano: Mentre l’opera di Dio è fondamentale riguardo al piano relativo alla santificazione, e, mentre, l’opera dello Spirito Santo, assume un importanza cruciale, è allo stesso modo determinante, la volontà del credente, il quale permette una realizzazione pratica della santificazione. Infatti nel Vecchio Testamento, Dio consacrava il suo popolo (Esodo 31:13), ma è altresì vero che ordinò nel contempo, al popolo, di consacrarsi a Lui (Numeri 11:18). Egli vuole che il credente replichi, a questa opera santificativa da parte di Dio, ricercando e mettendo in pratica una conduzione santa e irreprensibile della propria vita. I santificati in Cristo Gesù sono chiamati a vivere una vita di santità: ” In virtù di questa <<volontà>> siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre” Ebrei 10:10 ed ancora “

Ebrei 12:14 , 15 “Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi non ne siano contagiati”. In questo passo, è implicitamente scritto che è un dovere ed un impegno del cristiano: quello di avere una condotta personale adeguata. Poiché tramite una vita condotta sul binario della disciplina il cristiano può permettere a Dio di lavorare nella sua vita, e nel contempo, progredire nel cammino della santificazione. In Filippesi 2:12,13 tale verità viene evidenziata dall’Apostolo Paolo: “Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, Poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” Non esistono sentieri alternativi per raggiungere la santità e l’essenza spirituale, ogni lato del nostro carattere e della nostra vita, deve essere basato su Cristo.

L’Apostolo Paolo sollecitò i cristiani di quel tempo a deporre i desideri della loro carne ed a morire a se stessi camminando per lo Spirito (leggi Romani 8:13; Galati 5:16,24).

La Parola di Dio, quando usa il termine <<carne>> vuole significare la personalità e l’essenza umana, che quando va in decadenza;si trova in uno stato che dispiace a Dio!.

L’Apostolo Paolo definì questa natura peccaminosa , decadente, come vecchio uomo (Efesini 4:22,24; Colossesi 3:9,10).

Il credente deve essere risoluto nell’ opporsi alla vecchia natura, in quanto che essendo stato da liberato da Cristo, sulla croce, dal peccato e dalla potenza malvagia, deve crocifiggere il vecchio uomo, in maniera da togliere l’influenza del peccato nella propria vita (Romani 6:2-6,14). Quindi, come si diceva, ogni cristiano è chiamato a detronizzare il suo vecchio io: “Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazioni, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria” (Colossesi 3:5)…..ed ancora “Poiché se voi vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete (Romani 8:13). L’espressione “far morire” nel greco neotestamentario Nekrosante assume il significato di una rottura definitiva e totale dalla vita del vecchio uomo, questo naturalmente esige un azione risolutiva da parte del credente, affinché egli (il credente) possa incamminarsi verso la santificazione ed incentrare la propria vita in Cristo. Un’altra espressione greca Thanatoùte (Thanatuoute): ” mettere a morte” ha il significato di continuare a mettere a morte il vecchio uomo, questo implica un controllo continuo sulla vecchia natura, affinché non prendi il sopravvento, e, facendo ciò, si vive ,manifestando un azione continuativa verso il vecchio uomo in modo tale da non permettere che possa provocare seri danni alla condotta cristiana. Il cristiano che muore al peccato, vive nella giustizia (1° Pietro 2:24) questo significa essere rivolti alla santità. La prerogativa positiva della santificazione si manifesta in una vita imperniata sul carattere di Cristo. Questo modo di conduzione della vita, deve essere identificato in un impegno costante e intero nel servizio e nell’ubbidienza a Dio accompagnato da un alto senso per la giustizia. Infatti Gesù disse che saranno beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia (Matteo 5:6; 6:33), coloro che vivono questo sentimento sono spinti ad una volontaria consacrazione verso Dio. Paolo replica, inoltre, che i cristiani dovrebbero essere membri rivolti alla giustizia, per la santificazione (Romani 6:19); avvenuto questo si porta un evidente frutto santificativo (6:22), quando ci consacriamo a Dio, diventiamo Sua esclusiva proprietà, al fine di poter essere utilizzati per il Suo servizio. Di questo processo di rinnovamento, ne è coinvolta anche la nostra mente, in quanto viene rinnovata per servire Dio. Il cristiano diventa un uomo nuovo rivestito di santità e giustizia (Efesini 4:4) mediante una santa condotta

(1°Pietro 1:15). Per ottenere una vita imperniata nella santità, nella giustizia e su una condotta santa, dobbiamo ricercare un rapporto continuo ed intimo con Cristo (Giovanni 15:4), una comunione con i credenti

(Efesini 4:15,16), una particolare dedizione alla preghiera

(Matteo 6:5-15,16),

rinnegare se stessi, prendendo (quotidianamente) la propria croce, seguendo Gesù (Luca 9:23) ed un ubbidienza continua per essere ripieni dello Spirito Santo(Romani 8:14; Efesini 5:18).

GLI STRUMENTI DELLA SANTIFICAZIONE

La Parola di Dio: Come descritto in precedenza tutti i credenti sono chiamati a condurre una vita santa. La Parola di Dio è uno degli strumenti, per far si che questo possa accadere

(Giovanni 17:17). La Parola esegue due duplici azioni: preserva dal peccare e purifica ; infatti sta scritto: “Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te”

Salmo 119:11…..ed ancora “Come può il giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola” Salmo 119:9 ed inoltre “Voi siete già mondi a motivo della Parola che vi ho annunziata” Giovanni 15:3. Dio agisce mediante la sua parola, l’autorità della Parola di Dio può risultare determinante nella vita del credente , essa , dice Paolo, ” è utile ad insegnare, a convincere, a correggere ed a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni opera buona” 2° Timoteo 3:16. Essa è come un pedagogo che ci indirizza sul come essere santi e come pregare nel nome di Gesù (Giovanni 14:13, 14 ; 16;23,24); a cantare salmi, inni e canti spirituali (Efesini 5:19; Colossesi 3:16);

A digiunare (Matteo 17:21; Marco 9:29);

Ad essere disposti e sottomessi alla disciplina di Dio

                                                                    (Ebrei 12:5,11).

 Un cammino caratterizzato da una fede viva e dalla santità non proviene solo dalla enunciazione e dell’ascolto della Parola di Dio, ma soprattutto dalla lettura, dallo studio, dalla meditazione ed all’ubbidienza della Parola medesima; essa costituisce una traccia da seguire per la vita del cristiano. Mediante ammonimenti essa indirizza il credente verso una santificazione pratica.

Lo Spirito Santo: La Parola di Dio e lo Spirito Santo sono una stessa cosa. Lo Spirito Santo agisce mediante la Parola di Dio, proiettando la luce della verità nel credente, permettendogli di condurre un cammino volto alla santificazione. In Efesini 6:17 troviamo scritto: “Prendete anche l’elmo della salvezza, e la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio”; lo Spirito Santo indirizza, tramite le sacre scritture, associata all’ubbidienza, il credente verso una dimensione ben delineata a livello santificativo. Questo è confermato anche dalle parole dell’Apostolo Paolo in Romani 8:4 ” affinché la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito”; egli (Paolo) sostiene che l’offerta (la preghiera) deve essere santificata mediante lo Spirito Santo (Romani 15:16)…….

Quindi la santificazione è il prodotto e il risultato dell’opera dello Spirito Santo. Egli risiede nel cuore di ogni cristiano (Romani 8:9), affrancandolo da ogni cosa, affinché ubbidisca e serva Dio (Romani 7:6; 2 Corinzi 3:17). Tuttavia vi è una grande differenza tra il sostenere lo Spirito Santo come dimorante nel credente, e nel contempo, che il cristiano permetta che Egli governi la sua vita, esiste un detto che recita: “tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mare”, questo per significare che il credente non deve solo sostenere che ha ricevuto lo Spirito Santo, ma deve farsi guidare anche da Lui. Il cristiano è sempre incalzato dentro di sé, dallo lotta fra lo Spirito Santo e la sua carne, soltanto facendo si che Egli (lo Spirito) prenda il controllo della sua vita, non cederà alle tentazioni della carne (Galati 5).

IL PROPOSITO DELLA SANTIFICAZIONE

Ogni credente in Cristo deve camminare nello Spirito per preservare l’anima sua dal peccato (Galati 5:16), fortificato, vive una vita santa. Giovanni ci dice nella sua prima epistola che chiunque è nato da Dio non pecca (1° Giovanni 3:9), questa dichiarazione non va intesa per asserire che per i nati da Dio è impossibile peccare; il testo greco, infatti, traduce testualmente:

non pecca adesso ; questo è molto importante per comprendere la dinamica testuale ed il significato di questo versetto. I credenti devono lasciarsi, dietro le spalle, il peccato, in quanto esso è inadattabile alla natura santa di Dio e ad una vita innovata in Cristo. Chi è chiamato ad una vita santa, è per volere Dio, perché Egli ha uno scopo su di lui (il credente); quindi non deve sottovalutare il peccato e non confidare nella sua propria forza,e, il rischio più probabile e rappresentato dalla possibilità di cadere nel peccato, tramite la tentazione (1° Corinzi 10:12). Questo richiede sicuramente una santificazione personale ovvero santità di cuore e di condotta; queste caratteristiche sono amplificate dalle sacre scritture, concernenti, una santificazione che implica la persona nella sua interezza (1° Tessalonicesi 3:13; 5:23). Va , inoltre, sottolineato che la santificazione produce un effetto positivo anche nel modello di vita del cristiano: il volere di Dio viene codificato come santificazione (1° Tessalonicesi 4:3), non soltanto nell’allontanarsi dall’adulterio, dal rubare, dal mentire ecc…….ma include sicuramente anche il modo con cui egli (il cristiano) si comporti per piacere a Dio (1° Tessalonicesi 4:1).

La santificazione si rispecchia nella volontà di Dio , in quanto consiste in una chiamata ad un modo di vivere conforme a Cristo. Le sacre scritture esortano i credenti a: ” comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno ed alla sua gloria”

                            (1° Tessalonicesi 2:12).

La santificazione deve rappresentare un fattore illuminante nella vita del credente per allontanarlo dalle concupiscenze di questo mondo……quindi, a tal proposito, la Parola di Dio sottolinea il perfetto equilibrio tra la santificazione stessa e le buone opere: “affinché siate irreprensibili ed integri, figli Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita” Filippesi 2:15…..da questi versetti si capisce che una buona santificazione permette una valida testimonianza ed una netta distinzione da questo mondo di peccato e tenebre.

 

 

 

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LA DISCIPLINA DI DIO

 

……………….
disciplina

LA DISCIPLINA
Complesso di norme che regolano la convivenza dei componenti di una comunità, della famiglia ,
di un istituto e simili, imponendo l’ordine, l’obbedienza, l’insegnamento, l’ammaestramento
Deuteronomio 11:2 Riconoscete oggi quel che i vostri figli non hanno conosciuto né visto,
cioè la disciplina del SIGNORE vostro Dio, la sua grandezza, la sua mano potente, il suo braccio steso,
 
Proverbi 6:23
 Il precetto ( il comandamento ( Versione Diodati )
 è infatti una lampada,
l’insegnamento una luce,
le correzioni e la disciplina sono la via della vita,
 
Efesi 6:4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’istruzione del Signore.
 
Ebrei 12:5 e avete dimenticato l’esortazione rivolta a voi come a figli:
«Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore,
e non ti perdere d’animo quando sei da lui ripreso;
La disciplina del Signore è per il nostro bene, e fa si che Egli possa essere glorificato nelle nostre vite.
Egli vuole che viviamo vite sante, e che riflettono la nuova natura che Dio ci ha dato:
1 Pietro 1:15-16. “ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi
in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo”
TERMINE
disciplina s. f. [dal lat. disciplina, der. di discipŭlus «discepolo»]. letter. Educazione, ammaestramento, insegnamento
PUO’ ESSERE EDUCATIVA E PUNITIVA
LA DISCIPLINA DI DIO
LA DISCIPLINA DI DIO E’ EDUCATIVA
DIO L’ATTUA PER RIABILITARE LA SUA CREATURA
Lettura biblica: Isaia 28:23-29
23 Porgete orecchio, e date ascolto alla mia voce!
State attenti, e ascoltate la mia parola!
24 L‘agricoltore ara sempre per seminare?
Rompe ed erpica sempre la sua terra?
25 Quando ne ha appianata la superficie,
non vi semina l’aneto, non vi sparge il comino,
non vi mette il frumento a solchi,
l’orzo nel luogo designato,
e la spelta entro i limiti ad essa assegnati?
26 Il suo Dio gli insegna la regola da seguire
e lo istruisce.
27 L‘aneto non si trebbia con la trebbia,
né si fa passare sul comino la ruota del carro;
ma l’aneto si batte con il bastone,
e il comino con la verga.
28 Si trebbia il grano,
tuttavia non lo si trebbia sempre;
vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli,
ma non si schiaccia.
29 Anche questo procede dal SIGNORE degli eserciti;
meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza.
LA CORREZIONE divina può essere dolorosa, ma ha sempre uno scopo benefico.
 LO SCOPO DELLA “DISCIPLINA”
Il termine “disciplina” è connesso quindi con le parole “istruire” e “discepolo”. Un “insegnamento” quindi o un “addestramento” che riguarda il modo ordinato di comportarsi. Tutto questo non trasmette un’idea punitiva ma è di carattere positivo e costruttivo. Nella fase dell’insegnamento talvolta si rende necessaria la correzione, questa è indispensabile per esempio in famiglia, per l’educazione dei figli. Quali sono dei fattori concernenti la disciplina del Signore:
 LEGGIAMO Ebrei 12:4 -11
4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato, 5 e avete dimenticato l’esortazione rivolta a voi come a figli:
«Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore,
e non ti perdere d’animo quando sei da lui ripreso;
6 perché il Signore corregge quelli che egli ama,
e punisce tutti coloro che riconosce come figli».
7 Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga? 8 Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. 9 Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? 10 Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. 11 È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.
 1). Ci assicura l’amore di Dio per noi v. 6
 2). Essa è un segno che testimonia che siamo figli di Dio7 A 9 Dove manca la disciplina, manca una vera paternità. Se i nostri padri terreni, che ci hanno dato la vita materiale, hanno dovuto disciplinarci, quanto più Dio, il Padre, colui che ci ha dato la nostra vita intellettuale, e, soprattutto, quella spirituale? Dunque sarebbe sbagliato, e senza senso lamentarci, chiedendo: Perché Dio ci permette, come suoi figli, di soffrire così tanto? Al contrario, proprio perché siamo i suoi figli, Dio ci purifica e ci educa. proprio perché ci è Padre la correzione è necessaria.
3). È importante perché ci rende partecipi della santità evitando di essere condannati col mondo :
1° Corinzi 11:31,32,
31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 32 ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo.
QUINDI : Nel sopportarla e accertarla possiamo migliorare nelle vie di Dio e rimanergli fedele
Chi desidera un dono spirituale, ( LA SALVEZZA , IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO, I MINISTERI, I DONI DELLO SPIRITO SANTO…)   deve anche dare il benvenuto alla disciplina di Dio
Il paragrafo che consideriamo è inserito in una delle profezie maggiori d’Isaia.
TORNIAMO AL TESTO BIBLICO DELLA LEZIONE
ISAIA CAPITOLO 28
Possiamo applicare questa ” parabola”,che ci presenta Isaia, all’agire di Dio con i  metodi di un agricoltore, nei riguardi della  chiesa e dei singoli membri che la compongono.
  1. 26 “Il suo Dio gli insegna la regola da seguire e lo istruisce”
  1. 29 “Anche questo procede dal SIGNORE degli eserciti; meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza”
Dio non fa esperimenti con la nostra vita. Non agisce per capriccio. Ogni Sua azione è motivata da saggezza infinita e attuata con amore. I mezzi adottati sono espressione del Suo discernimento e sono i più adatti a raggiungere lo scopo.
La disciplina di Dio, permette  al credente e alla chiesa  di realizzare un abbondante raccolto. L’abilità dell’agricoltore, è nei tre momenti principali della coltivazione: arare, seminare e mietere, riflette l’abilità e la sapienza di Dio, che lo istruisce.
Il contadino mostra un discernimento intelligente e vigila attentamente sui campi.
NOTA : L’Iddio che lo consiglia sarà meno saggio nel compito più delicato di produrre un raccolto nella nostra vita?
LA SUA DISCIPLINA : I MEZZI CHE DIO USA : ISAIA 28:14
L’ARATRO  ( arare : rivoltare, dissodare  )
E L’ERPICE ( erpice : estirpare )
  • Sinonimi :
  • togliere, strappare, sradicare, levare, divellere, svellere
  • asportare, estrarre
  • eliminare, distruggere, annullare, cancellare, vincere,
  • annientare, abolire, debellare
Miglioramento delle proprietà fisiche e meccaniche del terreno
Miglioramento delle proprietà chimiche
Miglioramento delle proprietà biologiche
ESTIRPARE :togliere, strappare, sradicare, levare…
è usato per tutte le piante velenose :
1) La zizzania :….. ( Versione Diodati )
Matteo 13: a 29 : 26 Quando poi il grano germogliò e mise frutto, apparve anche la zizzania. 27 E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: “Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?”. 28 Ed egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. Allora i servi gli dissero: “Vuoi dunque che andiamo e la estirpiamo?”. 29 Ma egli disse: “No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano. 30 Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece, riponetelo nel mio granaio”».
 
Nuova Riveduta :Ebrei 12:14 a 15  Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore; 15 vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati
 Versione Diodati : Ebrei 12:14 a 15 : 14 Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore, 15 badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati
 1° Timoteo 6:10 Infatti l’amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.
L’Agricoltore celeste permette che l’aratro della sofferenza solchi la vita dei Suoi figlioli, ma soltanto sotto il controllo della Sua mano capace. Egli ha sempre in vista lo scopo finale : UN RACCOLTO.
Le fasi dell’aratura, della semina e della trebbiatura sono il modello della disciplina divina per formare il nostro carattere. Questa parabola illustra tre verità.
1) IL CONTADINO USA ATTENZIONE NEL VALUTARE LA DURATA DELL’ARATURA.
Non ara il terreno rivoltandolo continuamente. In ogni situazione si comporta secondo le necessità. Questo non spiega forse le “diverse misure” di sofferenza e di prova che toccano la nostra vita? Possiamo fidarci dell’Agricoltore celeste; Egli adatterà e misurerà con amore la durata e l’intensità delle Sue correzioni. Siamo al sicuro nelle Sue mani.
 ” (v. 24). L‘agricoltore ara sempre per seminare? Rompe ed erpica sempre la sua terra?”
La risposta è no. L’ aratura è soltanto un mezzo per raggiungere un fine molto nobile. Raggiunto l’obiettivo, non c’è più bisogno di arare. La storia d’Israele mostra la saggezza di Dio.
Per quattrocentotrenta anni, la tirannia egiziana aveva indurito il terreno dei cuori della nazione ebraica,
ESODO 1:11 A 14
11 Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruì al faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d’Israele. 13 Così essi obbligarono i figli d’Israele a lavorare duramente. 14 Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d’argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza.
            IL CUORE DEL POPOLO SI INDURI’
Esodo 32:9  Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo dal collo duro.
 Deuteronomio 10:16 Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurite più il vostro collo
Sal 95:10 Quarant’anni ebbi in disgusto quella generazione,
e dissi: «È un popolo dal cuore traviato;
essi non conoscono le mie vie».
Quindi Israele era un deserto deludente in cui Dio, in ogni caso, vedeva la possibilità di un gran raccolto :
IL POPOLO ELETTO
NON CI PUÒ ESSERE RACCOLTO, PERÒ, SENZA ARATURA.
L’oppressione del Faraone, la frusta dei sorveglianti egiziani raggiunsero lo scopo : UN POPOLO CON UNA VITA STERILE
Dio non permise che il Suo popolo fosse vessato neanche un giorno più del necessario. Non appena fu pronto per la liberazione, lo guidò verso il riposo e l’abbondanza del paese di Canaan.
Per 40 anni li fece girovagare attorno al deserto per dare loro una  dura disciplina , necessaria per ripulirli dai costumi dell’Egitto.
( il popolo era ribelle :
Numeri 21:5 a 9 ) 5 Il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, e disse: «Perché ci avete fatti salire fuori d’Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua, e siamo nauseati di questo cibo tanto leggero». 6 Allora il SIGNORE mandò tra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e gran numero d’Israeliti morirono. 7 Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il SIGNORE e contro di te; prega il SIGNORE che allontani da noi questi serpenti». E Mosè pregò per il popolo. 8 Il SIGNORE disse a Mosè: «Fòrgiati un serpente velenoso e mettilo sopra un’asta: chiunque sarà morso, se lo guarderà, resterà in vita». 9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.
 ( CONFRONTA 1° CORINZI 1 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, 2 furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; 3 mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, 4 bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo. 5 Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto.
6 Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, 7 e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi». 8 Non fornichiamo come alcuni di loro fornicarono, e ne caddero in un giorno solo ventitremila. 9 Non tentiamo Cristo come alcuni di loro lo tentarono, e perirono morsi dai serpenti. 10 Non mormorate come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. 11 Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche. 12 Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere.
13 Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.
 ANCHE
Isaia 30:9 Poiché questo è un popolo ribelle,
sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del SIGNORE,
 Is 65:2 Ho steso tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle,
che cammina per una via non buona,
seguendo i propri pensieri;
 Ger 5:23 Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno.
Il contadino accorto e sapiente, poi, distingue tra un terreno e l’altro. Il terreno soleggiato e sabbioso richiede un’aratura breve e superficiale. Il terreno argilloso, duro e acquitrinoso, necessita di un trattamento diverso per produrre un raccolto abbondante. Deve essere prosciugato ed esposto al sole.
L’aratro deve romperne la superficie e penetrare il più possibile in profondità. Deve ripassare più volte, fino a rompere le zolle ed ottenere una polvere più fine in cui il prezioso seme può germogliare.
MATURITÀ SPIRITUALE
La disciplina, in prospettiva, contempla sempre la benedizione, ma ciò avviene soltanto se la riceviamo in modo corretto. La nostra responsabilità consiste in questo. Il cibo è utile e necessario, ma se non è digerito è un danno, non una benedizione. La disciplina mal sopportata indurisce il carattere, invece di addolcirlo. La domanda lamentosa “perché?”, di fronte alla correzione, in realtà accusa Dio che è saggio e amorevole di agire in modo capriccioso. Egli prova la nostra vita per dimostrare la Sua sovranità, e desidera prepararla per renderla maggiormente produttiva.
Pota il tralcio che dà frutto per aumentarne la capacità.
 
Giovanni 15:2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più.
 Giovanni 15:33 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata.
 Giovanni 15:4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.
 Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.
LA REAZIONE DIFRONTE ALLA DISCIPLINA  .
La disciplina quindi ha sempre un obiettivo.
Come reagiamo all’aratro divino?
 1) Ci ammorbidisce ?
2) Ci sottomette ?
3) Ci corregge?
                                    OPPURE
1) C’indurisce
2) Inasprisce la nostra resistenza alla Sua volontà?
3) Ci rende dolci o aspri?
 QUALE E’ LA NOSTRA REAZIONE
1) ai problemi familiari,
2) agli imprevisti economici,
3) alla sofferenza,
3) alle delusioni,
 Sottomettersi, riconoscendo che resistere non serve a nulla, è meglio che continuare a ribellarsi.
DUE POSIZIONI PER ACCETTARE LA DISCIPLINA DI DIO
1) Chi accetta l’agire di Dio, anche senza gioia, è già su una posizione migliore.
2) Quando abbracciamo la disciplina divina con un canto,
glorifichiamo di più il Signore e siamo più benedetti.
LA SAGGIA DISCIPLINA DI DlO
L’aratro solcò anche la vita di Giobbe, ma la sua reazione ridusse al silenzio l’avversario che voleva incitarlo contro Dio.
Satana fu ammutolito dalla sua nobile affermazione:
Giobbe 1:21 «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre, e nudo tornerò in grembo alla terra; il SIGNORE ha dato, il SIGNORE ha tolto; sia benedetto il nome del SIGNORE».
Giobbe non tradì la fiducia che Dio gli aveva accordato.
 NOTA
La chiave per interpretare correttamente le vicende penose della vita è distogliere lo sguardo dall’immediato e fissarlo sul risultato che si produce in vista dell’eternità.
( 2° Corinzi 4:17, 18).
 “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne”
Ebrei 12:2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.
EGLI È ATTENTO NELLA SCELTA DELLA DISCIPLINA
 Isaia 28:25, 26
“Quando ne ha appianata la superficie,
 Non vi semina Egli l’aneto,
 Non vi sparge il cumino,
 Non vi mette il frumento a solchi,
 L’orzo nel luogo designato
 Il farro entro i limiti ad esso assegnati?
 Il suo Dio gli insegna la regola da seguire e l’ammaestra”.
Il contadino avveduto applica una scelta accurata sia del tipo di seme, sia della sua collocazione. Non agisce in modo casuale. Assegna ai semi più preziosi la posizione più favorevole nel terreno. Quelli meno pregiati li mette negli angoli meno accessibili perché anche li possono essere produttivi. L’aneto e il cumino sono piccoli semi usati come spezie, quindi meno importanti rispetto al grano e
all’orzo. L’agricoltore calcola sempre cosa potrà ripagarlo meglio e come ottenere il massimo profitto dal terreno.
Lo stesso accade con Dio. Egli sa dosare e sa come applicare la disciplina. Sa cioè come ottenere un raccolto più abbondante. Valuta accuratamente ogni prova con sapienza infinita. Considera la nostra vita come un campo dove seminare cose preziose ed eterne, e presta attenzione non soltan-to al seme ma anche al terreno.
L’estensione e il tempo delle Sue correzioni sono scelte con cura. L’Iddio che istruisce saggiamente l’agricoltore, non userà più riguardo nel coltivare un cuore umano. Le scelte divine sono infallibili, sia che si tratti di una perdita, di un’avversità, di una sofferenza. Egli ha sempre in vista il raccolto finale.
Da parte nostra, siamo meno prudenti dell’agricoltore nel decidere l’importanza delle cose e stabilire le giuste priorità? Il successo sta proprio in questo.
RACCOGLIAMO CIÒ CHE SEMINIAMO:
Galati 6:8
“Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna”
Un terreno seminato con ciò che è vile e carnale, produrrà secondo la stessa specie. D’altra parte, seminare ciò che è spirituale assicura un raccolto abbondante di santità e gioia.
DIO È MODERATO NELL’APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA
Isaia 28:27-29
“L’aneto non si trebbia con la trebbia,
né si fa passare sul comino la ruota del carro;
ma l’aneto si batte con il bastone,
e il comino con la verga.
Si trebbia il grano,
tuttavia non lo si trebbia sempre; vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli, ma non si schiaccia.
 Anche questo procede dal SIGNORE degli eserciti; meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza”
L’agricoltore presta attenzione alla natura del seme ed al suo valore, scegliendo la tecnica migliore per trebbiarlo. Trattare i semi alla stessa maniera può danneggiarne alcuni in modo irreparabile, oppure lasciarne altri uniti alla pula. Per raggiungere l’obiettivo, il contadino deve applicare la giusta misura di tempo.
Una battitura gentile con la verga è sufficiente per l’aneto,
ma il grano richiede il “tribulum”, un pesante rullo per trebbiare. L’intelligenza e l’esperienza impediscono al contadino di eccedere nella battitura. Appena il seme è separato dall’involucro, non è più necessario trebbiarlo. Dio esercita la stessa moderazione per produrre un raccolto spirituale. Non usa il pesante “tribulum” (da cui deriva la parola “tribolazione”) dove basta una piccola verga per raggiungere lo scopo. Il Suo obiettivo non è stritolare, distruggere il grano, ma purificarlo e preservarlo. Manda la tribolazione soltanto nel caso in cui altri mezzi si rivelerebbero inadeguati. Non impiega più forza o più tempo del necessario.
L’obiettivo d’ogni disciplina è aumentare la capacità di portare frutto. La vera spiritualità dà il benvenuto alla tribolazione, perché questa produce un raccolto più ricco per il Signore.
Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; 3 non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, 4 la pazienza esperienza, e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
Romani 12:12 siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera,
 scriveva Paolo, e parlava per esperienza personale. Non ci fu mai cuore più sensibile del suo; eppure, raramente un uomo ha subito più di lui la verga correttiva.
E ANCORA L’APOSTOLO PIETRO E GIACOMO SCRIVEVANO
1 PIETRO 1:6 A 8
6 Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo. 8 Benché non l’abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime.
GIACOMO 1 A 4
2 Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
 LO SCOPO DELLA DISCIPLINA DI DIO
C’è una varietà di modi in cui Dio agisce, diversi per qualità e frequenza. Nessuno riceve un trattamento identico ad un altro. Egli riconosce l’unicità d’ogni credente e sceglie op-portunamente il metodo da applicare. La correzione divina ha un triplice scopo.
  1. PERSONALE – PER EDUCARE L’ANIMA
Quel che siamo è più importante di ciò che facciamo. Dio è interessato prima di tutto allo sviluppo del carattere
cristiano.
Desidera che ogni credente sia “conforme all’immagine del suo figliolo”.
Romani 8:28 a 29
28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. 29 Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.
Efesi 4:24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
Persino Gesù poteva giungere a maturità nell’esperienza umana, necessaria per il Suo ministero di Sommo Sacerdote, soltanto attraverso la sofferenza. Non ci sono altre possibilità.
Senza disciplina non ci può essere un raccolto di santità personale. Sappiamo dalle Scritture che, quando Dio riversava le Sue benedizioni su Israele, la loro risposta non era gratitudine ma ribellione: “
(Deuteronomio 32:13-15).
“Egli lo ha fatto passare a cavallo sulle alture della terra… gli ha fatto succhiare il miele che esce dalla rupe, l’olio che esce dalle rocce piú dure, la crema delle vacche e il latte delle pecore. Lo ha nutrito con il grasso degli agnelli … con la farina del fior fiore del grano … Iesurun si è fatto grasso e ha recalcitrato”.
 SPESSO IL CARATTERE SVILUPPA DEI DIFETTI.
Osea (7:8)
“Efraim è una focaccia non rivoltata”,
Una focaccia ben cotta da un lato, ma cruda dall’altro.
Dio non s’accontenta di una santificazione parziale, di credenti ben sviluppati in qualche aspetto ma mancanti in altri. Per correggere questa deformità applica il fuoco della prova al lato meno sviluppato del carattere.
  1. RELATIVA – PER PROVVEDERE CIBO AGLI ALTRI
“Il frumento non è frantumato durante la trebbiatura, altrimenti perderebbe il suo valore.
Isaia 28 : 28).
“Vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli, ma non si schiaccia”
Se resta nell’involucro, il chicco di grano non è commestibile. Lo scopo della trebbiatura è separarlo dalla pula. Dopo la trebbiatura, si può frantumare e macinare.
Il frumento si pesta! ………….   Commentare insieme
 Il Signore Gesù fu colpito a causa delle nostre iniquità, per diventare il Pane della vita che ci sostiene.
 Givanni 12:24 In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto.
 Efesi 4:22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo lepassioni ingannatrici;
 Colossesi 3:5 Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria.
 Romani 6:6 Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al peccato;
 Non dobbiamo meravigliarci se il prezzo di un ministero spirituale è subire una simile pressione.
  1. – PER PREPARARCI AL CIELO
La vita attuale è una scuola che ci prepara in vista del cielo. Dio vuole farci assimilare la lezione fondamentale che senza croce, non ci può essere corona. Chi non prende su di sé il giogo, non può godere il riposo. Purtroppo, siamo studenti duri di comprendonio e spesso dobbiamo ripetere più volte la lezione. Quest’opera divina durerà per sempre, quindi non meraviglia l’attenzione che Dio rivolge alla formazione del carattere.
1°Corinzi 9:19-27
Paolo aveva la libertà di fare di sé un servo; ora da la testimonianza del suo ministero.
Paolo dice: “Sto facendo tutto questo perché sono in gara. Sono come un atleta che corre”.
Corre per un premio. In una gara, solo un atleta può arrivare primo; ma nella gara spirituale tutti noi
possiamo vincere un premio portando la Parola di Dio.
La ricompensa che avrai da Dio, sarà per l’arricchimento eterno.
Paolo sta pensando al trono di Cristo dove sono date le ricompense.
Paolo dice che sta correndo per ricevere il premio, ecco perché predica il vangelo.
Penso che ogni cristiano dovrebbe lavorare per una ricompensa.
Non lavoriamo per la salvezza, quello è un dono datoci dalla grazia di Dio.
Se vuoi una ricompensa devi lavorare per questo.
PAROLE D’APPROVAZIONE:
Matteo 25:21 Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”.
 «Ben fatto, buono e fedele servitore, entra nella gioia del tuo Signore».
 Ap 3:5 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.
 Ap 3:12 Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio) e il mio nuovo nome.
 Ap 3:21 Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
 Ap 21:7 Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.

 

LA MANIFESTAZIONE DELLA POTENZA DI DIO
“… la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza …”
( 2° Corinzi 12:9)
Lettura biblica:
1° Corinzi 1:25 
25 poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.
1° Corinzi 2:4,5;   
4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana,
ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana,
ma sulla potenza di Dio.
2° Corinzi 12:7-10
7 E perché io non avessi a insuperbire per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca. 8 Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; 9 ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. 10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.
C’è un divario sorprendente tra i pensieri di Dio e quelli dell’uomo riguardo al concetto di debolezza. Noi spesso la esibiamo come scusa per ritrarci dai compiti più difficili. Dio la propone invece come valida ragione per affrontare le difficoltà. Noi sosteniamo con fin troppa facilità di essere insufficienti, incapaci… deboli.
Dio dichiara che ci ha scelto proprio per questo. Non sono i sapienti, i potenti e i nobili a riempire le file dell’esercito divino. Sono piuttosto i semplici, i disprezzati, i miseri… i deboli. Per quale motivo? Affinché nessun uomo si vanti dinanzi al Signore e perché la Sua forza si dimostri perfetta in contrasto alla nostra debolezza.
1° Corinzi 1:26-28 :  “Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono”
IL SERVO DI DIO
Che vuole servire it Signore deve afferrare un principio spirituale molto importante. Dio non affida necessariamente lo svolgimento dei Suoi piani a persone dotate o intelligenti. Può usare tali persone a patto che rifiutino di confidare nelle loro capacità naturali. Dio ha scelto sempre persone coscienti dei propri limiti umani, perchè la loro dipendenza dall’Alto Gli consentiva di manifestare la Sua potenza.
L’uomo disposto ad essere nulla, scopre che Dio può essere ogni cosa. Egli usa persone capaci soltanto se rinunciano alle proprie risorse umane. II versetto citato non afferma che Dio ha cercato di fare del Suo meglio con lo scarso materiale a disposizione. Egli ha scelto con attenzione i Suoi servitori. Ha lasciato da parte i savi, i potenti e i nobili perchè troppo legati ai talenti e alle posizioni umane. Si tratta di una verità incoraggiante e rivoluzionaria :
 Dio non ci userà nonostante le nostre debolezze e mancanze, ma al contrario, proprio a motivo di esse.
NOTA : La debolezza umana è lo sfondo migliore per la manifestazione della potenza di Dio .
Sia Abramo, che Mose’ e Paolo , quando furono chiamati non avanzarono pretese . Ma lasciarono cadere in terra e morire ogni talento umano; essi, però, divennero efficaci servitori di Dio. II Signore richiede un servizio senza condizioni. Siamo sottoposti ad ordini superiori. Non possiamo pretendere di capire tutto prima di ubbidire. II nostro compito e seguire l’Iddio Onnisciente e far decidere a Lui come usarci. Pretendere che le proprie qualifiche trovino un impiego adeguato nel servizio di Dio , è un segno di resa parziale alla signoria di Cristo. Dobbiamo continuare a fidarci di Lui, anche quando sembra accantonare i nostri talenti per un tempo  o addirittura per sempre”.
2°Corinzi 12:8a10:
8 Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; 9 ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. 10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.
Fu la testimonianza di Paolo
Riguardo agli eroi della fede, la Scrittura afferma che “divennero forti”  Ebrei 11:34.
34 spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri.
MEGLIO DEBOLI CHE FORTI
Agli occhi di Dio, il problema è che siamo troppo forti, non troppo deboli. Il re Uzzia “… fu meravigliosamente soccorso, finchè divenne potente. Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, si insuperbì e si perverti, …”
( 2° Cronache 26:3 a 5 poi il v. 16 e v 21 a 23  ).
3 Uzzia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iecolia, ed era di Gerusalemme.
4 Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, interamente come aveva fatto Amasia suo padre. 5 Si diede con diligenza a cercare Dio mentre visse Zaccaria, che aveva l’intelligenza delle visioni di Dio; e finché cercò il SIGNORE, Dio lo fece prosperare.
 16 Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un’infedeltà contro il SIGNORE, il suo Dio, entrando nel tempio del SIGNORE per bruciare dell’incenso sull’altare dei profumi
 21 Il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte e rimase nell’infermeria come lebbroso, perché era escluso dalla casa del SIGNORE; e Iotan, suo figlio, era a capo della casa reale e rendeva giustizia al popolo del paese.
22 Il rimanente delle azioni di Uzzia, le prime e le ultime, è stato scritto dal profeta Isaia, figlio di Amots.
23 Uzzia si addormentò con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nel campo delle tombe dei re, perché si diceva: «È lebbroso». E Iotam, suo figlio, regnò al suo posto.
 Giacobbe fu dichiarato vincitore con Dio e con gli uomini solo dopo che il tocco divino compromise la sua forza fisica.
Genesi 32: 24 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all’apparire dell’alba; 25 quando quest’uomo vide che non poteva vincerlo, gli toccò la giuntura dell’anca, e la giuntura dell’anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. 26 E l’uomo disse: «Lasciami andare, perché spunta l’alba». E Giacobbe: «Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!» 27 L’altro gli disse: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Giacobbe». 28 Quello disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, perché tu hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto». 29 Giacobbe gli chiese: «Ti prego, svelami il tuo nome». Quello rispose: «Perché chiedi il mio nome?» 30 E lo benedisse lì. Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata». 31 Il sole si levò quando egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dall’anca. 32 Per questo, fino al giorno d’oggi, gli Israeliti non mangiano il nervo della coscia che passa per la giuntura dell’anca, perché quell’uomo aveva toccato la giuntura dell’anca di Giacobbe, al punto del nervo della coscia.
 Per quanto sembri paradossale,
 in Isaia 33:23 è scritto :
gli “zoppi prenderanno parte al saccheggio”
23 I tuoi cordami, nemico, si sono allentati,
non tengono più fermo in piedi l’albero, e non spiegano più le vele.
Allora si spartirà la preda di un ricco bottino;
gli stessi zoppi prenderanno parte al saccheggio.
Il Signore considera gli impedimenti umani un vantaggio; la nostra debolezza peggiore Gli fornisce l’occasione migliore di usarci .
Dio non s’interessa soltanto di persone con pochi talenti. Pensiamo all’apostolo Paolo che poteva essere annoverato tra i sapienti, i potenti e i nobili. Aveva tutto: forza intellettuale, ardore d’animo, logica irresistibile, zelo travolgente. Non appoggiava, però la sua fiducia su queste cose:  
( 1° Corinzi 2:1 a 4).
“E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poichè mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorchè Gesù Cristo e lui crocifisso. io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza”
Paolo , Rinunciò a dipendere dai suoi talenti, per riporre l’intera fiducia su Dio Onnipotente.
Mosè illustra lo stesso principio. Da giovane era un principe con un alto concetto di se : Atti 7:22
NOTA : QUANDO DIO LO CHIAMO’ MOSE’ RIFIUTO’ GLI ONORI  : Ebrei 11:24 a 26 ecc.. )
 La sua vita si divide in tre periodi importanti di 40 anni
 1) A quaranta anni andò a visitare i suoi connazionali  Atti 7:23
( confronta Esodo 2:11 )
2) Fuggì dall’Egitto e si rifugiò nel deserto per quaranta anni
   Atti 7:30 ( confronta Esodo 2:15 )
 3) Liberò Israele dalla schiavitù e girovagò con il popolo per quaranta anni nel deserto Atti 7:36 ;
Deuteronomio 29:5 : Nehemia 9:21
 ( a causa della infedeltà del popolo verso Dio Salmo 95:10 ; 1° Corinzi 10 : 1 a 13  )
Mosè morì a 120 anni non entrò nella terra promessa : Canaan Deuteronomio 34: 1 a a 7
Mosè non entrò nella terra promessa a causa di una disubbidienza
Numeri 20:7 a 12  ( Dio dice di parlare alla roccia, ma Mosè la percuote )
 NOTA : ( Confronta Esodo 17:5,6 Dio dice di colpire la roccia )
Neanche Aronne entrò in Canaan Numeri 20:22 a 29
 Riprendiamo lo studio :
 Mosè, quindi  tentò di liberare da solo i connazionali oppressi  Esodo 2:11
Ma non era però ancora pronto per l’impresa.
Lasciò l’Egitto per iniziare un corso di studi di quarant’anni presso l’università del deserto. Apprese in modo cosi completo la difficile lezione dell’insufficienza umana e cercò di tirarsi indietro
quando Dio lo chiamò esibì  varie ragioni per evitare l’incarico divino; tutte basate sulla propria debolezza e incapacità. Nell’elenco dei propri demeriti incluse:
1) la mancanza di talenti  ( Esodo 3:11);
2) la mancanza di messaggio ( Esodo 3:13)
3) la mancanza d’autorità ( Esodo 4:1),
4) la mancanza d’eloquenza  (Esodo 4:10),( confronta Atti 7:22 )
                                   questa è evidentemente una scusa, in quanto  
                                          egli non si sentiva all’altezza del compito.
5) la mancanza di preparazione adeguata (Esodo 4:13),
6) la mancanza di successi passati (Esodo 5:23),
7) la mancanza di consenso (Esodo 6:12).
Sarebbe difficile trovare un inventario più completo d’insufficienza. Invece di essere ben accolta, quell’apparente umiltà irritò il Signore.
LA RISPOSTA DI DIO
( Esodo 4:14).
“Allora l’ira del SIGNORE si accese contro Mosè …”
  NOTA BENE
Le scuse avanzate per sostenere la propria inadeguatezza, erano proprio le ragioni per cui Dio l’aveva scelto.
Ora, svuotato d’ogni autonomia, Mosè si sarebbe appoggiato sul suo Dio.
 Il Signore aveva una risposta soddisfacente per ogni lacuna. La chiamata di Dio prevede un aiuto opportuno per compiere l’opera. La debolezza di Mosè divenne un’arma terribile, perché lo costrinse a fare affidamento sulle risorse illimitate del Signore.
Il nostro “chi è sufficiente a queste cose?”
Può essere un’espressione d’incredulità. La risposta gioiosa della fede è:
2° Corinzi 3:6  ( Versione Nuova Riveduta )
 6 Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica.
2° Corinzi 3:6  ( Versione Riveduta )
6 ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha anche resi capaci d’esser ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; perché la lettera uccide, ma lo spirito vivifica.
La vittoria di Gedeone con i suoi trecento soldati:Giudici cap.6,7,8
illustra lo stesso principio da una prospettiva diversa.
La sua risposta alla chiamata divina è un altro esempio d’insufficienza consapevole.
(Giudici 6:12 a 16 )
12 L‘angelo del SIGNORE gli apparve e gli disse: «Il SIGNORE è con te, o uomo forte e valoroso!» 13 Gedeone gli rispose: «Ahimè, mio signore, se il SIGNORE è con noi, perché ci è accaduto tutto questo? Dove sono tutte quelle sue meraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: “Il SIGNORE non ci ha forse fatti uscire dall’Egitto?” Ma ora il SIGNORE ci ha abbandonati e ci ha dati nelle mani di Madian». 14 Allora il SIGNORE si rivolse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non sono io che ti mando?» 15 Egli rispose: «Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse, e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». 16 Il SIGNORE gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».
 15 “… Ah, signore mio, con che salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la piú povera di Manasse, e io sono il piú piccolo nella casa di mio padre”
Incoraggiato dalla promessa del Signore e dai segni di conferma, Gedeone accettò l’incarico. I 32.000 uomini schierati al suo fianco non bastavano per combattere i 135.000 Madianiti;  (Giudici 8:10 )
agli occhi di Dio, però, l’esercito di Gedeone era “troppo numeroso” (Giudici 7:2 ). La prova di coraggio ne eliminò 22.000,
Restarono  10.000 formando una schiera “ancora troppo numerosa” ( Giudici 7:4). La prova dell’acqua da bere fu superata solo in 300 uomini zelanti e disciplinati. Ora Gedeone era numericamente  inferiore e  Invece di armarli con mezzi potenti, Dio ordinò che fossero equipaggiati con fragili brocche, torce infiammate e semplici trombe. Si potrebbe escogitare una strategia militare più assurda? Tuttavia, gli uomini ubbidienti e selezionati da Dio prevalsero: “… tutti quelli dell’accampamento si misero a correre, a gridare, a fuggire” ( Giudici 7:21).
Numeri ed equipaggiamento inadeguati furono compensati dalla potenza divina. L’insufficienza di quel piccolo esrcito divenne un’arma di vittoria in mano a Dio.
 PERCHÉ GEDEONE FU PRIVATO DI RISORSE UMANE?
( Giudici 7:2).
“Israele potrebbe vantarsi di fronte a me e dire: ‘La mia mano è quella che m’ha salvato”
Un motivo simile a quello citato da Paolo:   (1° Corinzi 1:29).
“Affinché nessuna carne si glori nel cospetto di Dio”
“Questa è la strategia divina… far sapere al mondo che il cristianesimo ( vale a dire il trionfo della fede nelle vite individuali e la missione collettiva della Chiesa )  non si può spiegare con nulla d’umano.
 Considerando gli uomini coinvolti, attribuire tali successi alle loro virtù, coraggio e abilità sarebbe assurdo.
L’unica spiegazione possibile è  
LA POTENZA DI DIO .

 Lo Spirito Santo : il soffio di Dio

 

I primi credenti dovevano essere  equipaggiati per essere testimoni potenti di Cristo. a Pentecoste avvenne proprio questo.
Nel vangelo di Luca cap. 6: 12 Gesù prega il Padre prima di eleggere i 12 discepoli, ecco quello che ottiene :
Pietro                pescatore , roccia , impetuoso
Andrea              pescatore
Giacomo e Giovanni   violenti, Gesù li chiamò “ figli del tuono “
                                                                                  Marco 3:17
Filippo               Gesù lo trovò in giro
Bartolomeo       Non si sa chi fosse, conosciamo solo la sua 
                          conversione Giovanni 1: 45 a 51
Matteo               Pubblicano , finanziere , esattore delle tasse ,
                          doganiere, erano rapaci facevano estorsioni,  
                          usavano bilance truccate, erano usurai….
Tommaso          Uomo scettico,malinconico,, riflessivo,
Giacomo          ( Nome  Soppiantatore ), sleale ,, agiva con inganno
Taddeo o Giuda e Giacomo Fratelli di Gesù      increduli
Simone il cananeo o Zelota : apparteneva a un partito politico religioso, sostenevano che solo Dio è re, erano terroristi, complottavano attentati contro l’impero romano volevano cacciare via i romani
Giuda                Il traditore  ( Cambiato poi con Mattia )
Questi uomini ( meno Giuda )  dovevano annunciare il messaggio del Vangelo , ma dovevano prima essere disciplinati e cambiati dal soffio dello Spirito Santo
 Il primo atto compiuto da Cristo risorto nei confronti dei discepoli, mostra come ricevere i benefici del ministero dello Spirito Santo:
(Giovanni 20:19-22).La sera di quello stesso giorno, che era il primo della set-timana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, Gesú venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: “Pace a voi!” E, detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. Allora Gesú disse loro di nuovo: ‘Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi’. Detto questo, soffiò su di loro e disse: ‘Ricevete lo Spirito Santo’
Per capire il significato dell’atto con cui Cristo soffia sui discepoli,
o meglio nei,discepoli, consideriamo la parola “Spirito”,
Lo Spirito Santo nella radice ebraica 
il nome: «Spirito» traduce il termine ebraico «Ruah» che, nel suo senso primario significa soffio, aria, brezza , vento
Nella lingua del Nuovo Testamento con
Pneuma : Spirito
Pneumatos : Spirito Santo : significa soffio, aria, brezza, vento
Giobbe 33:4,  disse: “Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell’Onnipotente mi dà la vita” identificando così ” il soffio dell’Onnipotente” con “lo Spirito di Dio“. Usa una metafora con riferimento allo Spirito Santo che compare spesso nella Scrittura.
 Genesi 2:7 L’uomo divenne anima vivente, quando Dio soffiò nelle sue narici un alito vitale .
Ezechiele 37:9 vide i corpi esanimi diventare un esercito di viventi, quando pregò: “… Vieni dai quattro venti, o Spirito, soffia su questi uccisi, e fa’ che rivivano!”
Teniamo a mente questo, e consideriamo l’atto con cui Gesù mostra ai discepoli la Sorgente della loro vita e forza.
1) Prima, per due volte, dà la Sua pace ai discepoli  
                                                               (Giovanni 20:19, 21).
2) Poi annuncia loro il Grande Mandato:
Giovanni 20: 21 “…Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi”
3) A questo punto, Gesù “… soffiò su di loro e disse: ‘Ricevete lo Spirito Santo’    Giovanni 20: 22.
Senza la presenza e l’aiuto dello Spirito, non avrebbero potuto attuare il piano divino. Questa è una sorta di anticipazione, in piccolo, di ciò che si sarebbe adempiuto pienamente a Pentecoste.
 ERA UNA UNZIONE MOMENTANEA NELL’ATTESA DELLA PENTECOSTE : Giovanni 14:16,17
………. Dimora con voi , e sarà in voi ……..
 La persona dello Spirito Santo
Lo  Spirito Santo è la terza persona della Trinità , rivelata dalla Parola di Dio . Vediamo con pochi versetti la Persona dello Spirito Santo nel V.T
                             Lo Spirito Santo   nel Vecchio Testamento
Lo Spirito Santo  nel V.T. era conosciuto come lo Spirito del Signore o lo Spirito di Dio , investiva determinate persone in varie circostanze  poi ritornava presso il trono di Dio .:
Lo Spirito Santo partecipa alla creazione            GENESI 1:2
Riempie Belsasel                                                 ESODO 31:3
Lo Spirito di Dio fu sopra Balaam                       NUMERI 24:2
Lo Spirito del Signore Investe Saul                    1°SAMUELE 10:6 E 10
Lo Spirito del Signore investe Davide                1° SAMUELE 16:13
Lo Spirito del Signore s’impadronì di Azaria     2° CRONACHE 15:1
Lo Spirito del Signore  investi Zaccaria              2° CRONACHE  24:20
Lo Spirito dell’Eterno sopra Sansone                  GIUDICI 15:14,15
Lo Spirito di Dio su due persone                          NUMERI 11:26 A 29
LA PERSONALITA’ DELLO SPIRITO SANTO NEL 
                                  NUOVO TESTAMENTO
Può accadere che ci siano dei malintesi sulla persona dello Spirito Santo , per il fatto che non si presenta in prima persona , cioè non parla di suo ma, ma riferisce quello che ha udito e che è stato incaricato di dire
Giovanni 16:13  Atti 13:2 .
LO SPIRITO SANTO FA TUTTO CIO’ CHE SOLO UNA PERSONA PUO’ FARE
  1. a) Lo Spirito Santo fa l’opera di convinzione Giovanni 16:8
  2. b) Lo Spirito Santo insegna Giovanni 14:26 ; 16:13,15
                                                                    1° Giovanni 2:27
c) Lo Spirito Santo parla Galati 4:6
  1. d) Lo Spirito Santo intercede 1° Giovanni 5:14 ; Romani 8:26
  2. e) Lo Spirito Santo Conduce Atti 16:6,7 ; Atti 8:29 ; 10:19 ;
                                                                    Atti 13:2  ; 20 :23  Romani 8:14
  1. f) Lo Spirito Santo nomina e incarica persone per il servizio
                                                                      Atti 13:2  ; 20:28
  1. g) Lo Spirito Santo viene mandato da Gesù da parte del Padre
                                                                           Giovanni 15:26
  1. h) Lo Spirito Santo compie operazioni :
     RIGENERA        Giovanni 3:6
     SUGGELLA        Efesi4:30
     BATTEZZA        1° CORINZI 12:13
     RIEMPIE             EFESI 5:18 
Lo Spirito Santo viene mandato nel mondo     Giovanni 14:16 ,26  ; 17; 7
Lo Spirito santo può essere ferito moralmente
CONTRISTARLO ( fare il contrario di quello che lui ci indica )    Efesi 4:30
SOFFOCARLO                         1° Tessalonicesi 5.19
BESTEMMIARLO e PARLARE MALE                     Matteo 12:31
MENTIRGLI                             Atti 5:3
OLTRAGGIARLO E DISPREARLO E’ PACCATO    Ebrei 10:29
GESU’ LO PRESENTA COME UNA PERSONA
CONSOLATORE , AVVOCATO,  CONSIGLIERE  . Giovanni 14:16 ,17 , 26
                                                                     Giovanni :16:7 , 1° Giovanni 2:1 ,2
Come potrebbe guidarci , istruirci , potenziarci , santificarci se Egli fosse semplicemente una delle tante creature di Dio ? Molti gruppi lo indicano come la forza attiva di Dio ma questo non trova appoggio nella parola di Dio
BATTESIMO ( IMMERSIONE ) NELLO SPIRITO SANTO
 Atti 1:8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».
  Nota : Nella versione greca il termine potenza è tradotto con “ dunamin “ : dinamite
 Atti 2:1- 4
Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
“Bloccati tra la  Pasqua e la Pentecoste”.
 Questa diagnosi sconcertante sulla condizione spirituale di molti credenti è degna d’attenta riflessione. Ci si può rallegrare del fatto che Cristo sia risorto, ma non sperimentare il rivestimento di potenza promesso da Cristo risorto. Qual è il motivo di tanta differenza tra la chiesa delle origini e quella dei nostri giorni?
La spiegazione è semplice: non sì possono avere i frutti senza le radici. Il “successo” dei primi cristiani dipendeva dal loro rivestimento di potenza. Secondo la Scrittura, tale pienezza spirituale è a disposizione dei credenti di oggi dove  Atti 2:38 E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».  
L’opera del Calvario doveva necessariamente essere seguita dalla Pentecoste .
Secondo il piano di Dio, senza la Pentecoste l’obiettivo del Calvario di salvare un mondo perduto sarebbe fallito.
I grandi fatti su cui si basa sono :
la nascita di Cristo , la Sua vita, la Sua morte vicaria
la redenzione e la  risurrezione – si erano verificati da più  di quaranta giorni, ma niente era ancora accaduto.
Ma nel tempo previsto, a Pentecoste, il piano di Dio si manifestò nel rendere spiritualmente pronti e capaci degli uomini chiamati a metterlo in atto. Il tempo della discesa dello Spirito Santo era stato indicato secoli prima : 
Levitico 23). La festa di Pentecoste si celebrava cinquanta giorni dopo la Pasqua
La Pentecoste cristiana avvenne cinquanta giorni dopo il sacrificio della ” nostra Pasqua, cioè Cristo“.
Questo accadde, con tutte le benedette conseguenze che conosciamo : LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO
Lo Spirito Santo
 scese “quando il giorno della Pentecoste giunse …” (Atti 2:1). Nessun preparativo dei discepoli avrebbe potuto determinare la Sua venuta in un altro momento. Tuttavia, quest’atto sovrano di Dio coincise con una profonda umiliazione e ricerca spirituale da parte dei discepoli (cfr. Atti 1:4, 5, 8,14).
Lo Spirito Santo non sarebbe mai disceso su uomini e donne che non avevano un cuore preparato. Nei giorni di attesa e preghiera, avevano maturato il desiderio ardente di ricevere ciò che Gesù aveva loro anticipato:  (Luca 24:49).  “… io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall’alto”
A Pentecoste, giunsero a maturità il piano sovrano di Dio e la necessaria preparazione dei discepoli. Immediatamente seguì un intervento spontaneo dal cielo, attraverso tre fenomeni soprannaturali :
SPIRITUALI : DELLO SPIRITO SANTO
1)  (Atti 2:2). IL VENTO
 “Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento
( di natura divina ) impetuoso che soffia, e riempi tutta la casa dov’essi erano seduti” Fu un’esperienza collettiva, segno della presenza dello Spirito Santo in mezzo alla chiesa.
( Nota : Nella versione greca il termine come di vento impetuoso che soffia è tradotto con:  come di vento impetuoso che soffia con respiro forzato )
 2) Atti 2:3 LINGUE DI FUOCO VISIBILI :
“Apparvero loro delle lingue come di fuoco ( di natura divina ) che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro”
(Atti 2:3). Questa fu un’esperienza individuale, simbolo del ministerio purificante, illuminante, consolante dello Spirito.
3) Atti 2:4 CAMBIAMENTO DELLA LINGUA TERRENA
                  IN LINGUA  ( NON TERRENA ) DELLO SPIRITO :
Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
 IL TERMINE : come lo Spirito dava loro di esprimersi, Nell’originale Greco Antico è ancora più profondo, è tradotto con: LALEIN ETERAIS ( UN PARLARE SENZA FORMULARE IL PENSIERO, PERCHE’ LA LORO MENTE E LA LORO LINGUA ERA SOTTO L’ESPRESSIVITA’  DELLO SPIRITO SANTO,
non un parlare naturale, i 120 era  parlavano in lingue di propria iniziativa, non inventavano le lingue, ma parlavano come lo Spirito dava loro di esprimersi,cioè lingue date dallo Spirito Santo  )
 4) Atti 2:5 a12 LA CAPACITA’ DI PARLARE LE LINGUE  
                       TERRENE SENZA AVERLE STUDIATE
5 Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. 6 Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? 8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». 12 Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l’uno all’altro: «Che cosa significa questo?»
 La Pentecoste descritta negli Atti aveva un significato storico, ma anche implicazioni pratiche e personali, sia per i discepoli di allora, sia per noi che abbiamo creduto attraverso le loro parole
(cfr. Giovanni 17:20).
Essi sapevano d’aver ricevuto qualcosa d’importante. Invece di nascondersi dietro porte chiuse “per timore dei Giudei” (Giovanni 20:19),
 Ora “annunziavano la Parola di Dio con franchezza” e “prendevano il loro cibo assieme con letizia e semplicità di cuore, lodando Iddio, e avendo il favore di tutto il popolo” (Atti 4:31; 2:46, 47).
 Le moltitudini radunate a Gerusalemme capirono che i discepoli avevano realizzato qualcosa d’inspiegabile.
 Erano stupiti di quel miracolo, ma gli schernitori dicevano:
“Sono pieni di vino dolce” (v. 13).
 Erano più vicini alla verità di quanto sospettavano, eppure troppo miopi per riconoscerla. Pronto a rispondere, Pietro allora replicò: ” (cfr. Atti 2:14-18)  14 Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così:
«Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole. 15 Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno; 16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:  ( Gioele 2:28 a 30 )
 Non erano imbottiti di stimolanti umani , ma “riempiti della dinamite ( dunamin ) divina”. Lo Spirito Santo
 Paolo diceva alla chiesa di Efeso
Efesi 5:18 Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, 19 parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo; 21 sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
LA POTENZA TRASFORMATRICE
DELLO SPIRITO SANTO
Lettura biblica: 2 Corinzi 3:1-18
2Cor 3:1 Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi?
 O abbiamo bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? 2 La nostra lettera, scritta nei nostri cuori, siete voi, lettera conosciuta e letta da tutti gli uomini; 3 è noto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro servizio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne.
4 Una simile fiducia noi l’abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. 5 Non già che siamo da noi stessi capaci di pensare qualcosa come se venisse da noi; ma la nostra capacità viene da Dio.
6 Egli ci ha anche resi idonei a essere ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di Spirito; perché la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica.
7 Or se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d’Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, 8 quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? 9 Se, infatti, il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia. 10 Anzi, quello che nel primo fu reso glorioso, non fu reso veramente glorioso, quando lo si confronti con la gloria tanto superiore del secondo; 11 infatti, se ciò che era transitorio fu circondato di gloria, molto più grande è la gloria di ciò che è duraturo.
12 Avendo dunque una tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza, 13 e non facciamo come Mosè, che si metteva un velo sul volto, perché i figli d’Israele non fissassero lo sguardo sulla fine di ciò che era transitorio. 14 Ma le loro menti furono rese ottuse; infatti, sino al giorno d’oggi, quando leggono l’antico patto, lo stesso velo rimane, senza essere rimosso, perché è in Cristo che esso è abolito. 15 Ma fino a oggi, quando si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; 16 però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso. 17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c’è lo Spirito del Signore, lì c’è libertà. 18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.
 ( VERSO D’ORO DELLA LEZIONE : 2 Corinzi 3:18)
“E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito”
Come si diventa simili a Cristo?
Il versetto citato risponde in modo opportuno alla domanda.
 L’esperienza cristiana varia da persona a persona; tuttavia, qui scopriamo un gran segreto per somigliare a Gesù. Il brano evidenzia il contrasto tra la legge e la grazia,
tra la gloria passeggera dell’antico patto e lo splendore immortale del nuovo. Tra Mosè con il volto velato, ed il credente con il volto scoperto V. 13 A 16 .
L’antico patto richiedeva all’uomo, con i propri sforzi, di soddisfare i requisiti della santità di Dio. Davanti ad una simile richiesta, l’uomo non aveva speranza.
Il nuovo patto rivela che la trasformazione del carattere non dipende da una lotta sofferta, ma dal contemplare Cristo, dalla fede e dall’opera dello Spirito.
 L’antico patto promulgato da Mosè era un ministero di morte e di condanna ;
il nuovo patto inaugurato con il sacrificio di Gesù è un ministero di giustizia e di vita (v. 7, 8).
 Confronta con EBREI 9:15 A 28 E 10: 19 A 22
Sotto l’antico patto Mosè aveva espresso un desiderio:
ESODO 33:18“Ti prego, fammi vedere la tua gloria!”.
L’avverarsi di questo desiderio è possibile nel nuovo patto:
 2 Corinzi 3:18)
“E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito”
 UNA VISIONE OGGETTIVA
“E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore …”.
La trasformazione del carattere non avviene con la filosofia dell’introspezione soggettiva,
 ( è un atto del pensiero che consiste nell’osservazione diretta ed analisi della propria interiorità . riaffermata  con Socrate come la psicoterapia : la cura dell’anima )
e neppure confrontandoci con gli altri, ma soltanto attraverso una visione oggettiva della gloria del Signore e del Signore della gloria;
una visione di “… Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi santificazione …” (I Corinzi 1:30 Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione ;).
Dove si può vedere il Signore?
1) Nella Parola scritta: lo specchio che rivela la Sua perfetta umanità, il Suo carattere integro, la Sua unica Persona e la perfetta opera di riconciliazione da Lui compiuta.
Con riferimento alla Parola di Dio, Gesù dice:
Giovanni 5:39 :   “Investigate le Scritture … esse son quelle che rendono testimonianza di me”
Paolo nella lettera in 2 Corinzi 4:6
afferma :
 perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.”
Dove è ritratto quel volto?
Non sulla tela di un pittore, perché anche i quadri più belli riproducono soltanto la mera fantasia dell’artista. Possiamo vedere il Signore nei resoconti ispirati dei Suoi Profeti e Apostoli  che, sotto la guida dello Spirito Santo, ci hanno fornito con accuratezza il Suo ritratto completo.
I Giudei videro il volto di Cristo, ma non scorsero la Sua gloria, perché nella loro mente c’era un velo di pregiudizio, odio e incredulità.
Era un velo più impenetrabile di quello che nascondeva il volto raggiante di Mosè (cfr. 2 Corinzi 3:7). Paolo afferma, però, che quel velo è abolito in Cristo ( v. 14 ).
Ora i termini  “noi tutti”, non un gruppo selezionato di persone,
“a viso scoperto” possiamo contemplare la Sua gloria . Qui si allude alla gloria e alla potenza di Gesù: l’eccellenza del Suo carattere e della Sua condotta, che traspare ovunque dalle Scritture.
UNA TRASFORMAZIONE SOGGETTIVA
“… Siamo trasformati nella sua stessa immagine …”.
Questa visione oggettiva ha uno scopo soggettivo: trasformarci “nella Sua stessa immagine”.
Dio non è soddisfatto di come siamo. Noi stessi non possiamo accontentarci del modo in cui siamo fatti, se ci conosciamo veramente. Il Figlio dell’uomo procurò gran gioia al Padre, perché adempì i propositi divini e Lo onorò con la propria condotta. Il piano di Dio è che tutti i Suoi figlioli siano “trasformati” o, secondo il significato della parola, “trasfigurati” nella Sua somiglianza. La trasfigurazione di Cristo sotto gli occhi dei discepoli, discostò per un momento il velo della carne che nascondeva la Sua gloria,
permettendo ai tre sul monte di ammirarla seppure per breve tempo.
Giovanni (1:14
 “E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre”,
 scrisse dopo alcuni decenni l’evangelista Giovanni
Pietro affermò “… Siamo stati testimoni oculari della sua maestà”,
 2 Pietro 1:16 Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà.
Pietro, fu un’ altro dei tre privilegiati presente in quell’occasione della trasfigurazione di Gesù.
 Nessun uomo possiede tale gloria in sé stesso. Dio non si propone di renderci un’imitazione esteriore di Cristo, ma di trasformarci interiormente.
 Questa trasformazione non è transitoria e che tende a svanire
Non perderemo la gloria come Mosè:
( 2 Corinzi 3:7 ).”… i figli d’Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui”
Sarà una gloria che si mantiene nel tempo:
  1. 11. “Perché, se ciò che aveva da sparire fu circondato di gloria, molto più ha da esser glorioso ciò che ha da durare”
QUAL È IL METODO DI QUESTA TRASFORMAZIONE ?
2 Corinzi 3:18)
Contemplando …”.( termine : Fissare lo sguardo e il pensiero su qualcosa che suscita ammirazione, stupore, meraviglia.
dal latino: contemplum : per mezzo lo spazio del cielo.
Un continuo, concreto ammirare Cristo, affidandosi allo Spirito Santo perché operi tale cambiamento.
Non una lotta disperata contro ciò che vuol renderci prigionieri. La parola “contemplando”, si può rendere anche “riflettendo”.
Uno studioso traduce così il versetto:
“E tutti noi, riflettendo la gloria del Signore a volto scoperto”.
In altre parole, mentre contempliamo la gloria di Cristo, siamo trasformati a Sua somiglianza e perciò, durante il cambiamento, riflettiamo l’immagine in cui siamo trasformati.
Riflettere è il risultato inevitabile del contemplare.
È risaputo che assomiglieremo alle cose o alle persone che
guardiamo.
L’occhio esercita una grande influenza sulla vita e sul carattere di una persona, è il veicolo con cui la mente si ciba. L’educazione di un figlio si compie soprattutto attraverso i suoi occhi.
I comportamenti e le abitudini della gente che osserva continuamente modellano la sua vita.
Ciò spiega la forte influenza che esercitano i film sui giovani.
 Essi diventano simili a quello che fissano con lo sguardo. Ecco perché la Scrittura esorta vivamente a fissare lo sguardo su Gesù (cfr. Ebrei 12:2).
Se osserviamo attentamente le persone che camminano lungo i marciapiedi delle nostre città, scorgeremo tanti duplicati di attori o cantanti famosi. I loro ammiratori li copiano nel vestire, nel parlare, nel comportamento. Diveniamo simili alle persone che ammiriamo.
Alessandro il Grande studiò l’Iliade d’Omero e, come risultato, partì per conquistare il mondo.
 William Cowper (1731-1800), il famoso poeta inglese, da ragazzo lesse un trattato in favore del suicidio e, a motivo del suo carattere molto fragile, ne fu talmente influenzato che più avanti negli anni tentò di distruggere la propria vita, proprio per l’influenza del libro letto in gioventù; cadde in una grave depressione che lo indusse a lasciare la sua florida attività. Fu soltanto la sua conversione a Cristo che lo ristabilì pienamente.
Uno sguardo frettoloso a Gesù, magari dopo essersi attardati la in faccende vane, un stress continuo nella vita quotidiana, senza mettere da parte momenti di intensa comunione con Cristo  non produrrà mai una vera trasformazione del carattere.
Perché l’immagine sia perfetta, il soggetto da ritrarre deve essere messo bene a fuoco. Il velo di separazione o diaframma, deve essere rimosso. Il soggetto deve restare fermo, con lo sguardo fisso, per tutto il tempo dell’esposizione. Dopo che l’immagine è stata trasferita nella pellicola, segue il processo in cui gli acidi mangiano tutto ciò che nasconde la corrispondenza al soggetto. Questo è il ministero dello Spirito Santo che, mentre ci arrendiamo alla Sua influenza, rimuove dalla nostra vita ciò che non
corrisponde a Gesù e c’impartisce le Sue perfezioni.
Dobbiamo anche riflettere la gloria del Signore, come Mosè dopo i quaranta giorni di permanenza sul monte. Attraverso lo specchio della Scrittura, osserviamo la gloria di Cristo. Quella gloria risplende in noi, poi noi stessi la riflettiamo ad altri. Nel caso di Mosè si trattava di un riflesso transitorio, che svaniva; ma per noi non deve essere così. Dobbiamo rispecchiare bene Cristo agli occhi del mondo. Può accadere che riflettiamo la Sua immagine in modo di-storto e opacizzato, come nel caso di uno specchio deformato. Gli increduli possono vedere Cristo soltanto attraverso il Suo riflesso in noi. Quanto è importante perciò rappresentarlo bene, cioè non mostrare attitudini carnali, ma la Sua bellezza e gloria morale. Ciò che rispecchiamo di Cristo, dovrebbe trasformare il loro antagonismo e indifferenza in attrazione e fede.
UN’ESPERIENZA PROGRESSIVA
“…Siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria..”
I traduttori rendono quest’ultima frase in modo vario. Tutte le versioni, però, presentano l’idea di un progresso.
”  Attraverso progressivi livelli di gloria”;
 ” In uno splendore crescente”;
”  Da una gloria riflessa ad una gloria interiore”;
”  Con un grado crescente di luminosa santità”.Una cosa appare chiara. Non è volontà di Dio che la nostra esperienza sia qualcosa di statico. Abbiamo infinite possibilità di crescere a somiglianza di Cristo. Ciò non sarà il risultato di qualche momento di esaltazione, ma di un’esperienza progressiva. Il cambiamento interiore prodotto dallo Spirito Santo ci rende sempre più simili al Signore.
Siamo trasfigurati mediante il rinnovamento della nostra mente che si rifletterà nella nostra condotta. 
Romani 12:2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.
 Tito 3:5 egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo,
1Pietro 1:15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta,
 1Pietro 2:12 avendo una buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà.
 L’AGENTE DELLA TRASFORMAZIONE
2 Corinzi 3:18
“… Secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito”.
L’originale riporta letteralmente: “Il Signore lo Spirito”. È una frase insolita, che richiederebbe una puntualizzazione di carattere teologico. Un commentatore afferma:
“Paolo sembra identificare il Signore risorto con lo Spirito Santo. Dobbiamo ricordare, però, che l’apostolo non stava scrivendo un trattato di teologia; stava semplicemente considerando l’esperienza cristiana. La vita d’ogni credente mostra che l’opera dello Spirito Santo e l’opera di Cristo coincidono.
NOTA : La forza, la luce, la guida che riceviamo provengono sia dallo Spirito Santo , sia dal Signore risorto.
Di fatto, questa trasformazione avviene mediante l’azione dello Spirito Santo
Nota : La Versione italiana della Diodati  traduce: “… 18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore.
Non dobbiamo dimenticarci che quest’opera implica anche la nostra responsabilità. Il cambiamento ad immagine di Cristo non è automatico, richiede un impegno morale :
Dobbiamo “spogliarci” e “rivestirci” di certe cose, come espressione della nostra volontà rinnovata :
Efesi 4:  21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a
spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici;
23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
Ciò non accade passando giornate a sognare passivamente di Cristo. Bisogna “contemplare la gloria del Signore” con una fede attiva. Lo Spirito Santo allora esercita le Sue qualità, rivelando la gloria di Gesù e riproducendo in noi quella somiglianza, con uno splendore crescente, guidandoci in tutta la verità. Noi contempliamo Cristo, confidando che lo Spirito Santo ci trasformi a Sua immagine. Lo contempliamo con un’ammirazione silenziosa e riverente, esaminiamo il Suo carattere, meditiamo sulle Sue opere e lo Spirito Santo intreccia nel tessuto della nostra vita ciò che il Signore ci vuole donare .
In vista di quest’obiettivo, lo Spirito Santo esercita un’azione positiva e una negativa. Per prima cosa, ci rivela cosa non è conforme a Cristo nella nostra vita. Dobbiamo “spogliarci” di ciò che è estraneo alla Sua perfezione. Tale opera rivelatrice non è piacevole, anzi può essere sconvolgente. Nonostante le nostre ammissioni d’indegnità, infatti, siamo molto parziali in nostro favore. Non ci piace essere valutati dagli altri come a volte confessiamo di essere. Tuttavia, se desideriamo sinceramente essere trasformati, abbandoneremo quel che deturpa l’immagine di Gesù in noi. Il Signore non ci solleva dalle nostre responsabilità. Dobbiamo fare la nostra parte.
Paolo indica altrove cosa bisogna lasciare per somigliare a Cristo: Colossesi 3:8, 9  “… ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene. Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con le sue opere”
Lo Spirito Santo rivela ciò che va abbandonato, e ci mette nella condizione di farlo:
Romani 8:13 “… se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete”
Non siamo lasciati soli a noi stessi per tirarci fuori dai guai con i nostri sforzi, come coloro che vissero nell’Antico Testamento.
Abbiamo il Paracleto, un aiuto potente che si diletta nel farci su-perare i nostri limiti, quando bramiamo somigliare a Gesù nel carattere e nella condotta. Lo Spirito Santo, poi, ci rivela le grazie che possiamo far nostre, e ci rende capaci di appropriarcene.
Una tragedia nella vita di molti credenti è la povertà d’esperienza; inconcepibile di fronte alla vastità di privilegi che Dio ha loro accordato.
Purtroppo, però, non se n’appropriano.
“Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo”, il quale ci ha benedetti d’ogni benedizione spirituale ne’ luoghi celesti in Cristo”.
1 Cor 3:22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti, le cose future, tutto è vostro! “.
2 Pietro 1:3 La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù..
Ogni grazia che contempliamo nel carattere del Signore, può essere nostra in misura sempre crescente, mentre ci affidiamo allo Spirito affinché la riproduca in noi.

“Contemplando …

Siamo trasformati”.

          IL FUOCO PURIFICATORE
              DELLO SPIRITO SANTO
                      (I Re 18:38)
    “Allora cadde il fuoco del SIGNORE . “
 
Lettura biblica: I Re 18:1- 40
La storia che consideriamo è tra le più drammatiche dell’Antico Testamento. La narrazione è intensa; i personaggi agiscono in modo spettacolare. I temi sono di grande importanza; la conclusione è gloriosa. Elia, il profeta solitario, è un personaggio tra i più noti della storia d’Israele. Appare subito come il difensore dei diritti divini; il profeta dei momenti critici, Colui che non scende a compromessi con la religione pagana , colui che difende con forza la vera adorazione, colui ce si oppone con forza all’idolatria
 Poi scompare all’improvviso in un turbine, a bordo di un carro di fuoco. Il Nuovo Testamento parla d’Elia più d’ogni altro profeta. Il suo primo atto pubblico sulla scena della storia, fu chiudere i cieli mediante la preghiera. Non piovve per tre anni e mezzo
1 RE  17: 1 E  1 RE 18: 42 A 45 ; GIACOMO 5:17,18
Fu un giudizio mandato da Dio perché Israele era caduto nell’idolatria. Non abbiamo notizie precedenti sulla vita condotta da Elia. Senza dubbio, il suo ministero pubblico aveva una profonda preparazione alle spalle.
Un servizio tanto efficace può derivare solamente da un incontro personale con il Signore e in  una comunione costante con Lui.
Aveva ricevuto la chiamata profetica in segreto. Attraverso prove che ignoriamo aveva sviluppato una fiducia assoluta nel Signore. Era stato liberato dalla paura dell’uomo, ma coltivava un sacro timore di Dio .
 Fisicamente, aveva un’apparenza rude  ma sobria.
   2 RE 1: 7 e 8 
Era un uomo con un temperamento impetuoso
1°RE CAPITOLI 17,E 18
Moralmente , era un uomo di gran coraggio, fede e zelo.
 ( Il carattere si rivela debole  nella crisi , ma Dio poi fortifica
  1 RE 19: 1 A 18 )
 
Il coraggio di Elia era motivato: ” SIGNORE, DIO d’Abraamo, d’Isacco e di Israele, che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo” ( v  36 )
QUESTO VERSETTO EVIDENZIA TRE COSE:
  1. Elia aveva uno zelo consumante per la gloria del Signore
… “ Che oggi si conosca che tu sei Dio …”. Era questo il suo primo pensiero.
 La sua anima era pervasa da una santa gelosia per la gloria di Dio.
  1. Elia era contento d’essere un servo del Signore.
 ” ( Si conosca)  che io sono tuo servo …”.
Riconosceva d’essere proprietà esclusiva di Dio e questo lo  voleva dichiarare pubblicamente.
  1. Elia ubbidiva ai comandi del Signore.
” … Che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo”.
Non aveva agito per sua iniziativa, ma le sue azioni erano dettate dalla Parola di di Dio .
L’appello rivolto ad Israele (1 RE 18:19), non fu una decisione dell’ultima ora.
A giudicare dai risultati, il profeta deve avere passato molto tempo in preghiera, fino a ricevere dal Signore il piano d’azione.
Soltanto una continua comunione con Dio può produrre tanta fede.
 Elia si rammaricava per l’apostasia della nazione. Sul trono c’era il re più malvagio e instabile della storia d’Israele. La Scrittura afferma che, prima ancora di sposarsi, “Acab, figlio di Omri, fece ciò che è male agli occhi del SIGNORE più di tutti quelli che l’avevano preceduto”
(I Re 16:30 A 33).
 
 
A QUESTO ACAB AGGIUNSE UN ALTRO DEMERITO:
 “Come se fosse stato per lui poca cosa abbandonarsi ai peccati di Geroboamo … prese per moglie Izebel… andò ad adorare Baal, a prostrarsi davanti a lui,….
 Acab fece più di quello che avevano fatto tutti i precedenti re d’Israele per provocare lo sdegno del SIGNORE, Dio d’ Israele”
(vv. 30-33).
In Israele, ormai, il culto dominante era quello di Baal. Elia compare sulla scena in mezzo a questa crisi storica, quando la vera religione e la moralità erano quasi del tutto sparite.
LA SFIDA DEL FUOCO
(I Re 18:24).
“Il Dio che risponderà mediante il fuoco, Lui è Dio”
Non potevano esserci compromessi tra l’adorazione di DIO e il culto a Baal, né possibilità di coesistenza pacifica. L’uomo di Dio fa precipitare la crisi.
Il Signore ha sempre l’uomo giusto per l’ora della verità.
 Egli lo prepara in segreto; poi lo manifesta nel momento critico. Dio non resta mai privo di testimoni.
C’è sempre un Lutero, un Calvino, un Wesley, un Whitefield, un Moody o un Torrey.
 La grandezza del carattere d’Elia si vede soprattutto nella vicenda del monte Carmel.
 
Era “… un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni …”,
GIACOMO 5:17
ma anche dal coraggio e fede straordinari.
Elia affrontò da solo il potere religioso della nazione.
Gettò  sfida e invitò le false divinità ad una prova di forza con il suo Dio.
Era una prova assolutamente equa. Baal era considerato il dio del fuoco; quindi, la prova si sarebbe svolta nel suo elemento.
 “Il Dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio”,
suggerì Elia. Nessuno poteva sollevare obiezioni.
Il ragionamento era limpido e cristallino.
( 1 RE 18:21 ). “. “Fino a quando zoppicherete dai due lati?”, “… Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui”.
li rimproverò Era l’ora della verità: dovevano fare una scelta.
IL SIGNIFICATO DEL FUOCO
Esodo 19:18
“… il SIGNORE vi era disceso in mezzo al fuoco …”
Il significato della prova del fuoco era chiaro per il  popolo d’Israele. Tutti potevano ricordare . Tutti potevano ricordare episodi in cui Dio aveva risposto per mezzo del fuoco.
1) Ad esempio, Dio si era manifestato a Mosè attraverso un  pruno in fiamme.
 ( Esodo 3:2, 4).
“L’angelo del SIGNORE gli apparve in una  fiamma di fuoco … Allora Dio lo chiamò di mezzo di  mezzo al pruno …”
 
2) Il fuoco aveva indicato la presenza divina sul Sinai :
 
(Esodo 19:18). “ Il monte Sinai era tutto fumante, perché il SIGNORE vi era sceso in mezzo al fuoco …”
3) Dio aveva scelto di rappresentare la Sua presenza aI popolo con un fuoco che ardeva di notte sul tabernacolo:
(Esodo 40:35, 38). La gloria del SIGNORE riempiva il tabernacolo… di notte vi stava un fuoco visibile a tutta la casa d’Israele durante tutti i loro viaggi”
4) Una manifestazione simile aveva accompagnato la dedicazione del tempio:
(II Cronache 7:1). “Quando Salomone ebbe finito di prega re, il fuoco scese dal cielo, consumò l‘olocausto e i sacrifici, la gloria del SIGNORE riempi la casa”
Il fuoco soprannaturale di Dio era un segno della Sua presenza e della sua accettazione per i sacrifici offerti.
Tale era il significato del fuoco nell’Antico Testamento.
 
 
E’ così ancora oggi?
Nel Nuovo Testamento, il fuoco raffigura la presenza e la potenza dello Spirito Santo. Giovanni battista annunciò il ministero del Messia dichiarando:
(Matteo 3:11) “… egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il   
                             fuoco”
La sua profezia si adempì nel giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo venne con potenza sui discepoli radunati:
(Atti 2:3) “Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro”
NOTA : Ai giorni d’Elia, il fuoco santo era scomparso dall’altare di Dio, ed il fuoco profano bruciava sugli altari di Baal. La gloria di Dio si era ritirata; nessuno poteva riaccendere  quella fiamma sacra.
 
Secoli prima ci avevano provato Nadab e Abiu, ma erano morti perché
“presentarono al SIGNORE del fuoco estraneo”.
     Levitico  10:1; Numeri 3:4; 26:61
  ( NOTA      Datan e Abiram le loro famiglie e altre 250 persone furono inghiottite dall’inferno pechè avevano offerto a Dio incenso straniero, appartenente al culto degli idoli ) 
                                                           NUMERI 16: 16 A 34
Il vero fuoco di Dio non si può contraffare senza essere puniti.
Ai nostri giorni, nella vita di molti credenti manca il fuoco autentico di Dio;
 la presenza potente dello Spirito Santo. Quasi tutto ciò che li riguarda si può spiegare a livello naturale. Ci sono vite che non sono state toccate dal fuoco. C’è ancora bisogno che il fuoco divino divampi per fermare l’attenzione della gente.
 
Oggi ci sono chiese ben organizzate, ministri dell’Evangelo ben istruiti; grandi risorse di uomini e mezzi. Tuttavia, il mondo resta confuso e distratto.
 
NOTA : La nostra preghiera dovrebbe essere: “Signore, manda il Tuo fuoco”. Cos’altro può risolvere i problemi del nostro tempo?
LA CADUTA DEL FUOCO
(I Re 18:38).
“Allora cadde il fuoco del SIGNORE . “
Il momento culminante della vicenda sul monte Carmel fu la discesa del fuoco. Tutto il resto era servito a preparare quell’evento. Ciò che precede, permette di trarre importanti lezioni spirituali sui presupposti del risveglio spirituale.
 “Allora cadde il fuoco”.
Quando? Il fuoco cadde in un tempo d’apostasia generale. Le circostanze non erano sicuramente le più favorevoli. Il culto a DIO era ai livelli più bassi mai registrati; il culto di Baal, invece, aveva preso campo. Tenebre spirituali avvolgevano l’intera nazione.
Dio non largisce le Sue benedizioni soltanto nei tempi migliori. La luce è più necessaria, quando le tenebre sono più fitte. Non ci vuole tanta immaginazione per notare una corrispondenza tra quei tempi e la nostra situazione :
 Oggi, le forze sataniche sono all’opera diffusamente.
La Chiesa , influenza poco la società. Tuttavia, ci sono ancora i settemila che non hanno piegato le ginocchia davanti a Baal.
 
IL FUOCO SCESE, quando Elia ubbidì a Dio senza esitare, Dio gli aveva detto qualche tempo prima:
(I Re 17:3, 5).  “Parti di qua e nasconditi … Egli dunque parti, e fece secondo la parola del SIGNORE “
Ora giungeva il comando inequivocabile :
(I Re 18:1).  “… Va’, presèntati ad Acab, e io manderò la pioggia  sul paese”
Elia non desiderava incontrare Acab, suo acerrimmo nemico. Per tre anni, quel re malvagio l’aveva cercato allo scopo di vendicarsi.
Era stata la preghiera  d’Elia a chiudere i cieli ed allontanare la pioggia dal paese.
Elia doveva prima ubbidire al Signore; poi sarebbe finita la siccità. Lo fece con prontezza, come quando Dio gli aveva detto  di nascondersi.
( 1 RE 18:7,8,15,16,17 )  “Elia andò a presentarsi ad Acab …”
 I fuoco e la pioggia discesero dopo che l’uomo di Dio si dispose  se ad affrontare Acab, personificazione del male morale e spirituale.
Cercheremo invano la manifestazione del fuoco divino, se in qualche area della vita rifiutiamo di seguire la Sua volontà. È dannoso ribellarsi, se Dio ci chiama ad un atto di riparazione, o di scusa, o di testimonianza.
Senza ubbidienza, non ci può essere vera benedizione.
Il fuoco cadde dopo la riparazione dell’altare. ( 1 RE 18: 30).
“… Elia restaurò l’altare del SIGNORE che era stato demolito”
L’altare è un simbolo d’adorazione. Con ogni probabilità, il monte Carmel era stato un luogo di riunione per il popolo di Dio; l’altare era caduto in disuso, e il culto a Dio era cessato .
Prima che scendesse il fuoco, l’altare doveva essere ricostruito. Elia prese dodici pietre – segno che non riconosceva la divisione del regno tra nord e sud – e ricostruì l’altare. Voleva una nazione riunita nella presenza di Dio.
 Il fuoco divino scende, quando c’è unità spirituale nel popolo del Signore. Forse c’è qualche altare in rovina nella nostra vita: il fuoco d i Dio non verrà se prima non lo restauriamo. Cosa rappresenta principalmente l’altare? Cristo non si è offerto sull’altare della croce? Il fuoco del Signore cadrà, quando la croce tornerà ad occupare una posizione centrale nella nostra vita.
IL FUOCO PURIFICATORE DELLO SPIRITO SANTO
Il fuoco venne, quando l’intera offerta fu sull’altare.
(1 RE 18: 33).  “Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna”
Il fuoco di Dio non scende su un altare vuoto. C’è un significato spirituale anche nello smembramento del sacrificio:
 In un momento di esaltazione ed entusiasmo è facile mettersi sull’altare con belle parole celebrative; ma è nelle “membra del corpo” che bisogna vivere la consacrazione, Non basta una grande manifestazione iniziale; ci vogliono atti continuati di dedicazione.
Il Signore non si accontenta di una consacrazione parziale.
Anania e Saffira presentarono soltanto una parte a Dio, dichiarando che era tutto, ma a quale tragico prezzo!
Il Signore chiamò Abramo a consacrarGli la cosa peggiore e la cosa migliore della sua vita.
1) Dovette arrendere Ismaele, figlio della sua incredulità carnale, e mandarlo via dalla sua tenda paterna, nel deserto.
2) Dio lo chiamò a mettere sull’altare Isacco, figlio della sua fede sublime, e ad alzare il coltello sacrificale su di lui.
Allora cadde su di lui benedizione come di fuoco e la voce dell’ Angelo del Signore ( Gesù , il Messia non rivelato )  emanò  il verdetto divino: “Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce”
(Genesi 22:18).
 TORNIAMO ALL’ALTARE DI ELIA
L’ultimo pezzo del sacrificio era stato posizionato. Non si può ingannare il Signore. Egli sa, quando l’altare è pieno, e la Sua promessa non tarderà. Elia pose l’ultimo pezzo del sacrificio sull’altare; allora divamparono le fiamme.
Il fuoco cadde dopo che fu esclusa ogni possibilità di contraffazione.
ELIA disse:
 ( I Re 18:23, 24,, 25 ).
 Elia non lasciò spazio a fuochi fasulli. Nella sfida lanciata ai profeti di Baal, precisò per tre volte : “ ma non appiccate il fuoco” .
Non dovevano esserci trucchi, nessuna scintilla segreta.
Fu rigoroso anche con se stesso.
Sull’altare, sarebbe caduto un fuoco acceso solo in cielo
“Avvicinatevi a me!”,  I Re 18:30
disse alla gente. Non temeva di fare brutta figura. Era così sicuro del suo Dio da rendere le cose ancor più difficili.
 
I Re 18: 33  “Riempite quattro vasi d’acqua, e versatetela sull’olocausto e sulla legna … L’acqua correva all’altare …”
L’acqua abbondante avrebbe spento ogni fiammella nascosta. Non sono tanti ad avere una fede salda come la sua;
una fede che è forte di fronte all’impossibile.
Dobbiamo guardarci dalle contraffazioni, dal sostituire il materiale allo spirituale, dal rimpiazzare la potenza dello Spirito Santo con la persuasione occulta o, comunque, con artifici umani.
 
(vv. 36, 37)
Il fuoco cadde, quando Elia elevò una preghiera di fede.
“Elia si avvicinò e disse: SIGNORE . . . fa’ che oggi si conosca che ti  sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!”
Quale contrasto con le urla forsennate dei sacerdoti di Baal, che saltavano attorno al loro altare. Invocavano un dio inerte e si facevano incisioni sanguinanti sul corpo. Nessun fuoco cadde dall’alto. Prima di pregare con fede, il profeta Elia aveva sorriso per fede: il silenzio del cielo mostrò l’inutilità di confidare in Baal. Sicuro della risposta di Dio, Elia aveva sfidato con pungente ironia i sacerdoti. “A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: ( I RE 18:27). “Gridate forte; poich’egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà” .
Dio non poteva abbandonare il Suo servo che si era esposto per la Sua gloria. Egli gradisce simili dimostrazioni di fiducia. “La prova di Elia sul monte Carmel, di fronte ad un re apostata, una nazione sviata e un sacerdozio idolatra, è una sublime manifestazione di fede e preghiera”,
Elia elevò una  semplice preghiera, e il fuoco discese.
 “Allora cadde il fuoco del SIGNORE” .
Non scese gradualmente. La preghiera di fede fu onorata come previsto.
Sacrificio, legna, pietre e acqua non offrirono resistenza alla fiamma venuta dall’Alto. Il desiderio di Elia si tradusse in realtà. La preminenza di Dio fu ristabilita. La presenza e la potenza del vero Dio tornarono ad essere evidenti in mezzo al popolo. Le pretese degli adoratori di Baal furono stroncate; mentre l’onore di Dio e del Suo servo furono preservati.
Le nostre preghiere, motivate dal desiderio che “il Padre sia glorificato nel Figlio”, vedranno scendere il fuoco dal cielo.
Giovanni 14:13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.
 
L’EFFETTO DEL FUOCO
Il fuoco dal cielo spinse tutto Israele a riconoscere Dio.
(I Re 18:39). “Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: “Il SIGNORE è Dio! Il SIGNORE è Dio!”
L’Iddio che è “un fuoco consumante”, confermò con il fuoco la testimonianza del Suo servo. Nessuno poteva negare l’evidenza. Questo mondo corrotto presterà attenzione alla nostra testimonianza, quando vedrà il fuoco divino in mezzo a noi: la manifestazione potente dello Spirito Santo in mezzo al Suo popolo. La caduta del fuoco, risultò nella morte dei falsi profeti il primo atto compiuto da Elia, fu quello di ordinare al popolo d’Israele  di eliminare i sacerdoti di Baal. I rivali dell’unico Dio dovevano essere rimossi. La manifestazione del vero fuoco di Dio comportò la soppressione di quello falso degli altari dedicati a Baal.
 Soltanto il fuoco caduto dai cielo poteva dare ad Elia tanta autorità per una simile purificazione.
 La discesa del fuoco adempì ciò che era impossibile:
 Chi aveva mai sentito parlare di pietre consumate eppure, avvenne.
NEL NUOVO TESTAMENTO :
LA LEGGE COMPIUTO IN CRISTO :
L’ALTARE : IL GOLGOTA
LA LEGNA : LA CROCE
IL SACRIFICIO : IL CORPO DI CRISTO
IL FUOCO : LO SPIRITO SANTO
 
A Pentecoste, il fuoco divino produsse  ciò che altrimenti era impossibile nella vita degli apostoli : la codardia, la paura  fu arsa e fece spazio al coraggio; Atti 4:13 a 31 ; Atti 5:40 a a42
il dubbio dette il posto alla fede; l’amor proprio fu sostituito dal sacrificio  di sé e dal desiderio di glorificare Cristo.
Qualità del carattere prima assenti, ora fiorivano abbondanti.
Il fuoco di Dio può far realizzare in dieci minuti, ciò che non si è mai riusciti a compiere in dieci anni.
DA NOTARE
La caduta del fuoco non lasciò altro che cenere.
La fiamma divina consumerà quello che è carnale e superficiale e lascerà ciò che ha un valore eterno.
  La cenere ha due caratteristiche :
1 ) Il soffio del vento più impercettibile la muove
 
2 ) Si sposta sempre nella direzione del vento.
     I cuori investiti dal fuoco di Dio saranno sensibili agli impulsi   
    dello Spirito Santo, e si muoveranno sempre in direzione
    della volontà di Dio.
 L’AZIONE POTENTE DELLO SPIRITO SANTO

 

(Esdra 4: 23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta in presenza di Reum, di Simsai il segretario e dei loro colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li obbligarono, a mano armata, a sospendere i lavori
(Zaccaria 4:6 Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: “Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio, dice il SIGNORE degli eserciti
Lettura biblica: Esdra 4:1-24; Zaccaria 4:1-10
Un residuo d’Israele era tornato a Gerusalemme dopo
l’esilio di Babilonia. Avevano in mano un decreto del re Ciro che
Li autorizzava a ricostruire il tempio. I lavori per questo
progetto erano cominciati con grande entusiasmo.
Purtroppo, poco tempo dopo si sollevò un’opposizione organizzata
Gli avversari  ottennero per via d’inganni un decreto contrario
del re di Persia, che ordinava la sospensione immediata dei
lavori. I nemici, forti di questo documento,
 (Esdra 4:20-24… andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li obbligarono a mano armata, a sospendere i lavori “
Demoralizzati da questa svolta inaspettata, invece
d’invocare il signore che fino a quel momento aveva fatto pro-
sperare la loro impresa, gettarono la spugna. Esdra 4:24 “Allora fu sospesa l’opera della casa di Dio a Gerusalemme, e rimase sospesa fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia
Il primo scontro fu vinto dagli avversari di Dio.
sarebbe facile condannare gli israeliti per la loro mancanza ,
di fiducia; conosciamo, però,la volubilità dei nostri stessi
cuori. In circostanze meno difficili, abbiamo certamente mostrato
Ia stessa attitudine.
 
 
GLI OSTACOLI DISARMANTI
I Giudei lavoravano in mezzo a difficoltà demoralizzanti,
Subivano l’antagonismo dei popoli confinanti,che avevano dalla
Ioro parte il favore del re.
Variavano le loro tattiche per adattarsi alle  situazioni.
 
Provarono con l’ infiltrazione:    Esdra 4:2 si avvicinarono a Zorobabele e ai capi famiglia e dissero loro: «Noi vogliamo costruire con voi, perché, come voi, noi cerchiamo il vostro Dio, e gli offriamo sacrifici dal tempo di Esar-Addon, re d’Assiria, che ci ha fatti venire in questo paese»..
                           IL TENTATIVO FALLÌ
Quindi usarono lo scoraggiamento: ESDRA 4:4
Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda, a molestarlo per impedirgli di fabbricare,.
 Poi tentarono con l’ intimidazione: ( molestie ) ESDRA 4:4
Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda, a molestarlo per impedirgli di fabbricare,.
Non contenti, cercarono di indurre frustrazione e corruzione
 
 VERSIONE NUOVA RIVEDUTA
Esdra 4:5   e a corrompere dei consiglieri perché facessero fallire il suo piano. Questo durò per tutta la vita di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia.       
 
 
VERSIONE  DIODATI
Esdra 4:5 Inoltre assoldarono alcuni consiglieri contro di loro per frustrare il loro intento, e ciò per tutto il tempo di Ciro, re di Persia, fino al regno di Dario, re di Persia. 6 Durante il regno di Assuero, all’inizio del suo regno, essi scrissero una lettera di accusa contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme
Alla fine portarono un’accusa
(Esdra 4:6 Sotto il regno di Assuero, al principio del suo regno, scrissero un’accusa contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.
OGGI
L’avversario continua ad usare queste tattiche. I particolari
cambiano, ma la strategia è sempre la stessa. Le minoranze di
credenti sparse nel mondo, incontrano le stesse opposizioni,
nello sforzo di mantenere viva la loro fede e testimonianza.
Soffrivano la mancanza di risorse.
Nel suo editto, Ciro aveva ordinato che le spese per ricostruire il tempio fossero pagate dal tesoro reale (cfr. Esdra 6:3 A 4).
Il decreto successivo di Artaserse cancellò questa donazione .
Non avevano più le risorse finanziane e militari necessarie. Ancor peggio, i nobili ideali che li avevano ispirati si erano affievoliti ; ormai si erano rassegnati ai fallimento.
L’ostacolo maggiore era l’ incapacità dei loro conduttori :
 
1) C’era Zorobabel governatore di Giuda,  ( Aggeo 2:21)  
Un uomo difende la costruzione del tempio
Era forte, potente, così com’era non era adatto
2 ) Il sommo sacerdote Giosuè, Zaccaria 3:1 a 10 ( non è quel Giosuè che condusse i figli di Israele nella terra Promessa.
Questo è quel Giosuè che servì come sommo sacerdote tra il residuo di Israele che ritornò a Gerusalemme dopo la schiavitù babilonese.) capo spirituale della nazione’
era senza dubbio Ia persona più consacrata ai suoi giorni ,
 Zaccaria, però, lo rappresenta in piedi davanti a Dio “vestito di vesti sudicie”  quindi inadatto a svolgere il suo ministerio .
Il popolo non aveva più guida terrena ne spirituale .
Le difficoltà apparivano  insormontabili, come una montagna
( Zaccaria 4:7 )
 
LA VISIONE DELLA SPERANZA
In questa situazione critica, Zaccaria riceve un messaggio
di speranza attraverso una visione’ L’opera per ricostruire la
casa di Dio era stata fermata dalla
potenza della forzadei nemici
Tuttavia, non dovevano scoraggiarsi’
(Zaccaria 4:9)  “Le mani di Zorobabele hanno gettato Ie fondamenta di questa casa e Ie sue mani la termineranno ”
MA COME  SAREBBE AVVENUTO ?
Zaccaria 4:6   “ …Non per potenza, né per forza’ ma Per lo Spirito
                              mio, dice il Signore degli Eserciti  …”.
Nonostante
la violenta opposizione,
la mancanza di risorse
l’incompetenza dei conduttori
Avrebbero vinto; a patto di seguire Ia strategia divina, II successo non, dipendeva da Zorobabel  né da Giosuè o da forze
umane, ma dalla potenza dello Spirito Santo
Zaccaria ebbe una visione   4: 1a 3 e scorge
”  un candelabro tutto d’oro, che ha in cima un vaso, ed è munito delle sue sette lampade e di sette tubi per le lampade che stanno in cima; vicino al candelabro stanno due ulivi: uno a destra del vaso e l’altro alla sua sinistra”
( Zaccaria 4:2, 3 ) Il vaso distribuisce l’olio alle lampade
( L’immagine di Cristo che distribuisce lo Spirito Santo alla Chiesa
 
 
 
 
 
 
 I due ulivi , in questo caso :
 Sono i due uomini ripieni di Spirito, Zorobabele, il capo civile, e Giosuè, il capo religioso.
Abbiamo già visto che Giosuè, rappresenta la nazione, è stato ripulito e ora ha delle vesti pulite e in ordine come prevede il cerimoniale.
 
NOTA  : I DUE ULIVI CHE TROVIAMO IN APOCALISSE 11: 4 SONO I DUE PROFETI : MOSE’ ( RAPPRESENTANTE DELLA LEGGE )  
E ELIA ( RAPPRESENTANTE DEI PROFETI DEL FUOCO DI DIO ) …….
L’ applicazione della visione era chiara : I Giudei
conoscevano iI candelabro d’oro del tempio di Gerusalemme. Dio aveva scelto la loro nazione per diffondere la Sua Iuce nel mondo. In questo, però, avevano fallito; la luce spirituale della testimonianza si era spenta.
Nelle sette lettere delle chiese dell’
dell’Asia, ( nell’Apocalisse ) ritroviamo gli stessi simboli della visione  di Zaccaria. Questo ci permette di fare alcune riflessioni sulla Chiesa dei nostri giorni.
 
LA FUNZIONE DELLA CHIESA 
Zaccaria 4: 2 Mi chiese: «Che vedi?» Io risposi: «Ecco, vedo un candelabro tutto d’oro, che ha in cima un vaso, ed è munito delle sue sette lampade e di sette tubi per le lampade che stanno in cima;
verso 11 Io gli dissi: «Che significano questi due ulivi a destra e a sinistra del candelabro?» 12 Per la seconda volta io presi a dire: «Che significano questi due ramoscelli d’ulivo che stanno ai lati dei due condotti d’oro per cui scorre l’olio dorato?» 13 Egli mi disse: «Non sai che cosa significano queste cose?» Io risposi: «No, mio SIGNORE!» 14 Allora egli disse: «Questi sono i due unti che stanno presso il Signore di tutta la terra».
Il compito principale della chiesa, come suggerisce la
figura del candelabro, è portare luce ad un mondo avvolto
nelle tenebre.
L’Apocalisse 1:11 a 13 raffigura Cristo
 in mezzo, ai 7 candelabri,
ognuno dei quali rappresenta una chiesa V 20
tempo. Egli esamina la luminosità delle lampade di testimonianza
Tra breve Cristo verrà a rapire la Chiesa, ed è nel compiere fedelmente la sua missione di essere “ la luce “ che essa si prepara al grande giorno in cui incontrerà il suo Signore.
In Apocalisse 2:1  Gesù cammina in mezzo ai candelabri, passandoli in rassegna, per esercitare il suo ministero di sommo sacerdote ( Apocalisse 1.13: la veste sacerdotale )
( confronta Apocalisse 2 e 3, ispeziona le sette chiese )
Nota: l’aspetto però è di giudizio :
Apoc. 1:14           occhi di fuoco
Apoc. 1:15           piedi di bronzo
Apoc. 1:15           voce rumoreggiante
Apoc.1:16            una spada che esce dalla bocca         
EFESI 6:17  LA SPADA DELLA PAROLA DI DIO
EBREI 4:12 LA SPADA CHE DIVIDE
 
IN Apocalisse 1:13,20. il candelabro d’oro era l’unico mezzo d’illuminazione nel tabernacolo; allo stesso modo
la Chiesa è l’unico mezzo per illuminare un mondo
perduto. La Chiesa esiste per dare luce. Fallire in questo
compito, significa fallire in tutto. Non ci sono altre possibilità :
“Voi siete la luce del mondo”. Si tratta di luce riflessa
proveniente da Colui che ha detto: “Io sono la luce del mondo (Giovanni 9:5).
 Quanto sono fitte le tenebre intorno a noi! :
idolatria 
superstizione,
crudeltà 
sofferenza,
materialismo,
cinismo,
vizi,
malvagità.
In questa situazione la Chiesa e gli individui che la compongono devono brillare,come lampade.
Come può avvenire ciò? La visione data a Zaccaria  svela il
segreto.
 
La Chiesa non può produrre luce in modo autonomo .
 
NOTA Il candelabro diffondeva la luce, ma non era luminoso in sé
stesso. Ricavava Ia luce da una fonte esterna. In cima al
candelabro c’era Ia riserva ( il vaso ) che attraverso i piccoli tubi riforniva continuamente d’olio le lampade. A sua volta, il vaso era
riempito dagli ulivi che vi versavano l’olio dorato.
Il significato dell’olio è indicato espressamente  “Il mio Spirito”.
La Chiesa può dare luce unicamente mediante un continuo riempimento di Spirito Santo. È facile vedere nel Vaso una
figura di Cristo, riserva d’ogni potenza e risorsa divina:
Giovanni 15:26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Perché in Cristo abita corporalmente tutta  tutta la pienezza della Deità ; Colossesi 2: 9 perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; 10 e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza
La pienezza dello Spirito è sempre al massimo livello nella Sua
persona . Ogni qualità necessaria per diffondere la luce si trova in Cristo; possiamo attingere continuamente  dalla
Sua pienezza  .
A Pentecoste Gesu riversò lo Spirito Santo sui 120  e al suo popolo
Atti 2:1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. 3 Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. 4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.
 
Atti 2:33 ……….Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite.
Atti 10 : 44 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio.
 
 
METODI D’AZIONE PROIBITI DA DIO
“Non per potenza’ né per forza “
La Chiesa non raggiungerà mai l’obiettivo con mezzi umani
“Non per potenza’ né per forza dice il Signore “
 
 
Il termine “ potenza “ può indicare la forza di un esercito
Il termine  “ forza “ indica  la capacità ed energia di un individuo. Non è mai usato in senso collettivo . L’accostamento delle
due parole : potenza e forza indica che il successo della Chiesa
non dipende né dalla forza di Persone organizzate che si sostengono reciprocamente nè dall’Energia e Capacità di singoli
individui.
Dipende unicamente dall’azione dello Spirito Santo .
Il motivo è che la missione della Chiesa è spirituale, sovrumana
Qualsiasi risorsa d’uomini e mezzi, anche al massimo livello
resta pur sempre umana .
Nel caso  l’obiettivo fosse soltanto quello di creare  un’organizzazione visibile potrebbero anche
essere giusto , la Chiesa però’ è molto di più che un’organizzazione visibile .
É un organismo soprannaturale che può
essere nutrito  e sostenuto soltanto con mezzi  spirituali
 La ricerca di metodi sempre nuovi, le attente pianificazioni rischiano di far dimenticare alla Chiesa il fattore soprannaturale senza il quale non raggiungerà mai il suo scopo.
Hudson Taylor dava grande importanza a questa verità
infatti, ebbe a dichiarare:
“Il bisogno primario d’ogni Opera missionaria è la presenza
 manifestata dello Spirito Santo. Sono stati messi in circolazione
milioni d’opuscoli, porzioni delle Sacre Scritture
inviti a riunioni evangelistiche; sono stati percorsi
chilometri in viaggi missionari, ma quanto povero è
stato il risultato in conversioni ? C’è stata una certa misura
di benedizione, ma dove sono quei cinque che ne inseguono cento e quei cento che ne inseguono diecimila?… abbiamo bisogno di potenza divina, non di mezzi tecnologici. Se le
decine o centinaia che raggiungiamo ogni giorno non si
convertono a Cristo, a che serve possedere macchinari che
permettono di raggiungerne un numero doppio? “
I giudei dovevano imparare che il successo non dipendeva da condottieri geniali, o da risorse umane; ma dall’opera indispensabile e potente dello Spirito Santo.
I MEZZI STABILITI DA DIO
“Per lo Spirito mio, dice il Signore …”.
Per sfruttare i benefici della luce elettrica, bisogna ubbidire alle leggi dell’elettricità. Sperimentiamo iI beneficio di una potenza,
solamente quando ci conformiamo alle sue leggi.
Riceveremo Ia potenza dello Spirito Santo, quando smetteremo di
poggiarci su altre cose e seguiremo la “legge dello Spirito “
L’unico modo per illuminare un mondo che giace nelle tenebre, è immergersi nell’olio dorato, e permettere che il
fuoco dello Spirito Santo infiammi lo stoppino della nostra
vita il mondo oggi ha bisogno di cuori resi incandescenti
dal fuoco di Dio
La visione non menziona mai un fattore indispensabiie
Per portare luce :  lo stoppino.
Eppure’ senza stoppino non ci può essere luce
 ne contatto tra olio e fiamma. Lo stoppino esiste soltanto Per essere consumato . Finché preserva la propria incolumità, non ci può essere illuminazione .
 La vita del cristiano si consuma gradualmente mentre diffonde la
Luce . Ogni volta che Gesù guariva qualcuno/ era consapevole che da Lui usciva una virtù, una potenza : Luca 6:19 ; 8:46
Per questo è scritto: Giovanni 2:17
 “Lo zelo per la tua casa mi consuma”
 
Romani 12:11
Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore;
Non saremo mai lampade  splendenti , se non siamo disposti a lasciarci consumare in questo cammino spirituale . Il vero Discepolo di Cristo è colui che arde per il Signore e si consuma per lui .
Filippesi 2:17-18
Qui c’è uno dei più belli versetti di tutta la Parola di Dio.
Mostra quello che dovrebbe essere la vita cristiana. E’ riferito ad una delle prime offerte del Vecchio Testamento. Andando indietro fino a Genesi.35:14, troviamo Giacobbe che erige un altare a Bethel,
vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell’olio”.
Poi nei libri del Levitico e dei Numeri sono descritti i sacrifici. Vediamo che c’era una libazione da aggiungere a ciò che era bruciato ed ai cibi.
 Non era mai aggiunta al sacrificio per i peccati.
Era un’offerta inusuale in quanto non aveva nulla a che fare con la redenzione; non aveva nulla a che fare con la persona di Cristo.
Portavano un contenitore di vino e lo versavano sull’offerta che stava bruciando.
Che cosa accadeva? Evaporava e spariva. Paolo dice: vorrei che la mia vita fosse una libazione
versata e mutata in vapore. Vorrei essere consumato ed oscurato così che si vedesse solo Gesù
Cristo. Voleva che Cristo ricevesse tutto l’onore e la gloria.
                   LA FUNZIONE DELLO STOPPINO
La capacità di far luce non è insita nello stoppino, da solo
non può illuminare; può emettere soltanto un fumo acre e
scuro. Ha la semplice funzione  di collegare l’olio con la fiamma. Non può conservare l’olio che riceve ma deve rifornirsene continuamente .
E’ sempre sul punto di spegnersi quando si separa dall’olio
Allora la luce diventa tenebre.
 
 
Ecclesiaste
9:8 Siano le tue vesti bianche in ogni tempo, e l’olio non manchi mai sul tuo capo
 
1Tessalonicesi 5:19
19 Non spegnete lo Spirito.
Nell’Antico Testamento , il candelabro aveva sette lampade……
Esodo 37:23 Fece pure le sue lampade, in numero di sette, i suoi smoccolatoi e i suoi portasmoccolature ( portacenere )
d’oro puro. 24 Per fare il candelabro con tutti i suoi utensili impiegò un talento d’oro puro.)
 le lampade del candelabro , avevano bisogno di essere curate , a questo scopo servivano gli smoccolatoi ( una specie di molla a forbice ) il sommo sacerdote  con questi strumenti tagliava le parti bruciate degli stoppini, questa operazione era fatta ogni mattina , e siccome questa operazione produceva un cattivo odore , il Sommo Sacerdote , accendeva prima il profumo :
 
Esodo 30: 6  Collocherai l’altare davanti al velo che è davanti all’arca della testimonianza, di fronte al propiziatorio che è sopra la Testimonianza, dove io mi incontrerò con te. 7 Aaronne vi brucerà sopra dell’incenso aromatico; lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade. 8 Quando Aaronne accenderà le lampade sull’imbrunire, lo farà bruciare; sarà il profumo quotidiano davanti al SIGNORE, di generazione in generazione.
Il Sommo Sacerdote doveva fare questa operazione
altrimenti le lampade non  potevano diffondere una luce brillante. A volte, il nostro Sommo Sacerdote deve usare lo
smoccolatoio d’oro per rimuovere Ie incrostazioni della nostra vita
che impediscono il giusto splendore della luce.
 Egli compie quest’opera attraverso la Sua Parola applicata al cuore con la potenza dello Spirito Santo’ Apprezziamo questo ministero
per quanto Possa sembrare sgradevole al momento
Solamente la potenza data dallo Spirito Santo può
consentire alla Chiesa di adempiere il proprio scopo; non le
risorse intellettuali o finanziarie .
 La  propaganda l’ organizzazione, i talenti non possono sostituire l’azione dello Spirito  Santo
Nuove tecnologie e metodi migliori solo utili ma non possono appropriarsi della potenza dello Spirito Santo.
 Egli prepara la via per una evangelizzazione efficace
NOTA : Il successo del Risveglio Pentecostale negli Atti degli Apostoli era il risultato della chiesa che pregava e dei servi di Dio che si lasciavano riempire dalla potenza dello Spirito Santo
Atti 4 : 31 E, dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza.
32 E il gran numero di coloro che avevano creduto era di un sol cuore e di una sola anima; nessuno diceva esser suo quello che aveva, ma tutte le cose erano in comune fra di loro. 33 E gli apostoli con grande potenza rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro. 34 Infatti non vi era alcun bisognoso fra di loro, perché tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano e portavano il ricavato delle cose vendute, 35 e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno, secondo il suo particolare bisogno. 36 Or Iose, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che significa: “figlio di consolazione”), levita, originario di Cipro, 37 avendo un campo, lo vendette e portò il ricavato e lo depose ai piedi degli apostoli.
La frase “ma per lo Spirito mio “ implica che in ogni attività il fattore soprannaturale  e quindi spirituale  è di primaria importanza
Lo Spirito Santo opera attraverso l’elemento umano, cioè il credente , che deve essere ripieno dello Spirito Santo , come lo stoppino è pieno d’olio. Allora, non faremo affidamento sulle
nostre argomentazioni persuasive per convertire le anime .
Confideremo in Lui, piuttosto sulle nostre forze .
Zaccaria 4:6“Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio”, dice il SIGNORE degli eserciti
La Passione missionaria dello Spirito Santo
(Atti 1:8)
“ Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo
verrà su voi, e mi sarete testimoni . . . fino all’estremità
della terra”
Lettura biblica: Atti 13:1-13 ; 16:6-10
Lo Spirito Santo è l’Esecutore del Grande Mandato,l’Amministratore
Dell’opera missionaria mondiale. Nel grande manuale
evangelistico del Nuovo Testamento, gli Atti degli apostoli,
troviamo il Suo nome quasi su ogni pagina. Vi si narra la
cronaca della Sua intensa attività svolta attraverso la Chiesa.
In vista dell’ imminente separazione dai discepoli, Cristo promette
un Vicario, un Rappresentante che sarebbe stato loro
(Giovanni16:7).
“Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io
me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il
Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò”
Consigliere, Insegnante e Consolatore 
Giovanni 14:26;  15:26; 16:36;
 
Il Signore Gesù aveva promesso
che sarebbero stati Suoi testimoni grazie all’effusione
dello Spirito Santo (cfr. Atti 1:8). L’adempimento fu preciso :
“Tutti .. “ cominciarono a parlare … secondo che lo Spirito dava
loro d’esprimersi”.
La testimonianza dei discepoli fu potente ed efficace. Il resoconto della loro attività missionaria evidenzia che gli Atti degli apostoli sono riconducibili sorgente divina, non semplicemente umana. L’Agente principale è lo Spirito Santo; le persone di cui Egli si usa sono
semplici strumenti per realizzare i piani del Signore. Ancora oggi,
lo Spirito è il Promotore principale dell’opera di Dio.
La manifestazione del ministero dello Spirito Santo riguardo all’opera
della chiesa e alla divulgazione dell’Evangelo è semplice.
La promessa di Gesù era quella di mandare lo Spirito
Santo come Colui che avrebbe aiutato il credente. Dopo la risurrezione, Gesù mandò il Consolatore , il Parakletos, Colui che aiuta e difende
( l’Avvocato Difensore ) i Suoi discepoli timorosi avviliti
Marco 13:9 a 11
La promessa del Padre era quella di mandare, in Cristo,lo
Spirito Santo come Colui che avrebbe potenziato il credente.
 
(Luca 24:49) “ Ed ecco io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso;ma voi, rimanete in questa città, finché siate rivestiti di potenza dall’alto”
(Atti 2:4).
E ” tutti furono ripieni dello Spirito Santo …” (Atti 2:4).
L’apostolo Pietro immediatamente confermò la genuinità di questa esperienza:
(Atti 2:33)
. “Egli dunque, essendo stato esaltato dal1a destra di Dio e avendo ricevuto dal padre 1o Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite”
 I discepoli capirono di non poter assolvere da soli al Grande Mandato e a Pentecoste, furono rivestiti per la prima volta di potenza dall’alto, ricevendo così quella dunamis ( dinamite : Potenza ) che li avrebbe resi capaci di adempiere al loro compito di testimoni di Cristo fino alle estremità della Terra. Questo evento epocale segnò l’inizio dell’opera missionaria della chiesa. L’Evangelo, già in un giorno solo, raggiunse
Atti 2:5
“…….uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo”
e Dio fu glorificato in una tale quantità di linguaggi da suscitare l’interesse dei presenti:
(Atti 2:8-11)
‘”Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra
propria lingua natia? Noi Parti, Medi, Elamiti’ abitanti delia
Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia  del Ponto e
Dell’ Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti
della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti Cretesi e Arabi,li udiamo parlare delle grandi cose di
Dio nelle nostre lingue”
 
L’inaugurazione del ministero dello Spirito Santo ( Paracleto ) in questo
Suo duplice ufficio, fu accompagnato da un altro evento
epocale, la manifestazione pubblica della Chiesa a Pentecoste
Gesù, ai giorni della Sua carne, era stato il canale perfetto attraverso cui 1o Spirito Santo aveva operato, come Lui stesso
dichiara:
(Luca 4:18,19)
 “Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha
unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la
liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il ricupero della
vista; a rimettere in  libertà gli oppressi, e a proclamate
l’anno accettevole del Signore”
Ora, con I’ascensione di Cristo al cielo , lo Spirito Santo avrebbe operato attraverso il Suo corpo, cioè la Chiesa.
 Quello che Gesù aveva fatto durante il ministero terreno, l’avrebbe
portato avanti la Chiesa potenziata dallo Spirito Santo.
 I credenti nati di nuovo entrano a far parte del Corpo di Cristo’ per la
virtù dello Spirito Santo :
(I Corinzi 12:13)
“Infatti noi tutti siamo stati battezzati in
un unico Spirito per formare un unico corpo e tutti siamo
stati abbeverati di un solo Spirito” .
Questo Corpo, poi , ha l’incarico di annunciare l’Evangelo
(Matteo 24:14)
“per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti “
           PER LA POTENZA  DELLO SPIRITO SANTO
        COLUI CHE RIVESTE DI POTENZA I MISSIONARI
Gesù condizionò la potenza necessaria per una testimonianza efficace con effusione del suo Spirito:
(Atti 1:8).
“Ma voi riceverete potenza quando 1o Spirito Santo verrà su voi’ e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samirriit’
e fino all’estremità della terra” . Quelle parole
cominciarono a adempiersi pochi giorni dopo, quando “uomini religiosi d’ogni nazione di sotto il cielo” udirono la testimonianza potente dei discepoli. Il giorno della Pentecoste fu un modello che si sarebbe riprodotto nelle imprese missionarie successive.
Il modo in cui questo avvenne è descritto con chiarezza:
 
(Atti 2:4).
“Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a Par-
lare in altre lingue, come lo spirito dava loro da esprimersi”
Quell’esperienza non restò confinata al gruppo
riunito nell’alto solaio , né fu un’occasione isolata Pietro, ad
esempio, sperimentò altre volte questa pienezza
                 ( Atti 4:8, 31; 8:15 a 17 ; 10:44 ; 11:15,16 )
L’enfasi su questo tema nel libro degli Atti è indicativa. Mostra
che i discepoli presero seriamente il comando
del Maestro di ricercare anzitutto la potenza dall’alto.
Ancora oggi, tale potenza è l’equipaggiamento missionario indispensabile senza la quale non si può rendere una testimonianza efficace.
L’espressione “ripieni dello Spirito Santo”, non deve far
pensare a dei recipienti passivi; bensì a vibranti Personalità
umane  controllate da una Personalità divina.
I discepoli restavano nel pieno possesso delle loro facoltà; però non opponevano nessuna resistenza al controllo benefico dello Spirito Santo .
Il termine “ripieni “ , usato in Atti 2:4: e Efesini 5:18, significa anche “controllati”. Per capire meglio cosa intendiamo valgono da esempio le parole di Gesù:
(Giovanni 16:6 ).
“Perché v’ho detto queste cose, la tristezza v’ha riempito il cuore”
 i discepoli erano afferrati e controllati dalla Paura e dalla tristezza.
 
Uno studioso afferma a riguardo:
“Avere la mente ripiena di qualcosa sta a significare che quel qualcosa
ne ha il possesso”.
Lo Spirito Santo ci riempie, quando Gli consentiamo di controllare la nostra personalità e sottoporla alla Signoria di Cristo. Egli esercita il suo controllo dal centro della personalità umana .
 Illumina1a continuamente il nostro intelletto per farci apprezzare e appropriare la verità che è in Cristo .
Purifica e dà equilibrio alle nostre emozioni, facendole appoggiare
                                                                                              su Cristo
Rafforza la nostra volontà per ubbidire ai comandi  del Signore Non annulla la nostra personalità, anzi la libera dall’egoismo e l’ arricchisce.
Fu così che lo Spirito anto  diede nuovo impulso e potenza ai discepoli , equipaggiandoli per le grandi responsabilità,  e rivestendoli dell’abilità divina
Tale rivestimento di Potenza era il normale equipaggiamento d’ogni missionario  ; ancora oggi niente può sostituirlo.
 AMMINISTRATORE DELL’OPERA MISSIONARIA
Lo Spirito Santo occupa preminente nella narrazione degli Atti degli Apostoli  come Amministratore dell’opera missionaria
La Sua Autorità si può vedere nel terribile giudizio di Anania e Saffira . ll peccato di mentire allo Spirito Santo determinò
 per entrambi la morte immediata:
Atti 5:3, a 11
3 Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? 4 Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio». 5 Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. 6 I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono.
7 Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò. 8 E Pietro, rivolgendosi a lei: «Dimmi», le disse, «avete venduto il podere per tanto?» Ed ella rispose: «Sì, per tanto». 9 Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te». 10 Ed ella in quell’istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito. 11 Allora un gran timore venne su tutta la chiesa e su tutti quelli che udivano queste cose.
Non ci si poteva giocare con lo Spirito Santo , Lui è l’Esecutore dei piani di Dio , la prima parola espressa dallo Spirito Santo a riguardo l’inizio delle missioni evangelistiche fu :
Atti 13:2,3
2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.
 
 Lo Spirito Santo interviene nella chiamata dei missionari
La vocazione  missionaria è una iniziativa dello Spirito Santo
non dei candidati o della Chiesa : ( es. Io voglio andare in … )
La chiamata di Barnaba e Saulo ne è l’esempio
Lo Spirito Santo disse : Atti 13:2,3
lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati».
La chiamata divina quindi precede l’attività della chiesa e dei stessi missionari
La Chiesa aveva la responsabilità di inviarli , cioè riconoscere la loro vocazione e agire di conseguenza :
Atti 13:3
Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire
Spirito Santo scelse le persone migliori per il Suo scopo, e la
comunità non fece obiezioni. In ultima analisi, il giudizio
sulla loro idoneità non aspettava agli uomini, ma allo Spirito
Santo. La chiesa non si espresse con una votazione.
I candidati non presentarono un mucchio d’attestati.
I due  missionari furono presentati ai conduttori, mentre celebravano il culto del Signore, con attitudine di preghiera e sottomissione .
Non è sempre stato così, purtroppo. Specie all’ inizio dell’era
moderna, tanti servi di Dio sono partiti affrontando l’indifferenza
o addirittura l’opposizione di una Chiesa insensibile
alla voce dello Spirito:
pensiamo a persone come William Carey e altri. Abbandonati dalla gente, non furono dimenticati dallo Spirito Santo che li aveva chiamati.
 Poi Io Spirito invia i missionari in accordo con la Chiesa.
(Atti 13:3,4)
“Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro Ie ma-
ni, li lasciarono partire. Essi dunque, mandati dallo Spirito
Santo, scesero a Seleucia, e di là salparono verso Cipro”
La comunione con la chiesa fu resa pubblica e suggellata dall’approvazione comune mediante l’imposizione
delle mani; ma I’investitura giunse dallo Spirito Santo, il vero Consacratore. La Chiesa incaricò e inviò quelli che Io Spirito Santo aveva già consacrato.
Se non c’è una chiamata divina, gli uomini impongono le mani inutilmente.
La scelta del campo d’azione è prerogativa dello Spirito Santo. Egli è l’unico a conoscere la strategia del Signore della messe, di cui promuove gli interessi. I viaggi di Paolo illustrano in modo sorprendente questa verità :
Nel primo viaggio, lo Spirito Santo guidò i missionari a Cipro, sulla rotta marina per l’Asia e il mondo romano. Atti 13:4,5 ecc
 
A proposito del secondo viaggio, leggiamo che
(Atti16:6,7).
“… attraversarono la Frigia e la regione della Galazia, perché lo Spirito Santo vietò loro di annunziare la parola in Asia; e, giunti ai confini della Misia, cercavano di andare in Bitinia; malo Spirito di Gesù non lo permise loro
Soltanto lo Spirito Santo conosce i centri strategici; Egli sa chi è equipaggiato meglio per servire in quei luoghi.
Il missionario William Carey progettava di andare
Nei nari del sud, lo Spirito Santo gli assegnò come campo
d’azione l’india.
L’irlandese Thomas ]ohn Barnardo si sentiva chiamato in Cina.
Lo Spirito Santo lo fece restare in Inghilterra a predicare l’Evangelo nei bassifondi di Londra
L’obiettivo di Judson era l’india; lo Spirito Santo guidò i suoi passi
verso la Birmania.
Alla luce dei versetti in (Atti16:6,7).
“… attraversarono la Frigia e la regione della Galazia, perché lo Spirito Santo vietò loro di annunziare la parola in Asia; e, giunti ai confini della Misia, cercavano di andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro
Fu importante che Paolo e gli altri dessero ascolto alla guida
dello Spirito Santo
L’Asia e la Bitinia avrebbero ricevuto l’Evangelo nel tempo opportuno; ma il quel momento la strategia divina era
Che  il messaggio viaggiasse verso l’occidente in direzione
dell’Europa, pronta per il raccolto, Paolo era abbastanza sensibile da capire il divieto dello Spirito Santo.
Paolo non seguì ostinatamente le sue convinzioni ma si appartò in
preghiera per scoprire la volontà di Dio ed ebbe una visione :
Atti 16:6 a 10
Fu Ia guida dello Spirito Santo, non la pianificazione dei missionari  a determinare l’espansione della Chiesa e il raggiungimento di località lontane  : si continua la lettura Atti 16:  da 11 in poi vediamo l’espansione della predicazione del Vangelo
Lo Spirito Santo, inoltre, sceglie i tempi dell’ evangelizzazione
A volte il Signore sembra muoversi lentamente .
                             DOMANDE :
Perché aspettare diciassette anni dopo la nascita della Chiesa  per
Per mettere in atto  il Suo programma evangelistico universale? Perché poi inviare soltanto  due missionari? Nessuno avrebbe mai
inviato una squadra tanto esigua di fronte ad un bisogno così
grande .
                               RIPOSTA
Isaia 55:8,9
Ricordiamo, però, che i pensieri di Dio sono più elevati
dei nostri e che le sue vie sono impenetrabili .
 A noi spetta ascoltare i divieti dello Spirito Santo e rispettare i Suoi
tempi.
Egli è all’opera con una tabella di marcia precisa e accurata
Chi non sa aspettare, si espone a rischi e delusioni
La nomina dei collaboratori è anch’essa competenza dello
Spirito di Santo. Paolo non scelse i suoi compagni d’opera gli
furono assegnati dallo Spirito Santo l’apostolo era una persona brillante e preparata; tuttavia lo Spirito gli affiancò un
compagno più anziano, di maggior esperienza e forza spirituale. L’abbinamento di Paolo con Barnaba non fu casuale.
 
Barnaba era più maturo ed esperto di Saulo ; era :
 Atti 4:36 “figliolo di consolazione”.
Alle sue capacità,lo Spirito Santo aggiunse
 l’ardore,
lo zelo,
la prontezza,
 La brillante intelligenza di Paolo con il carattere spirituale di Barnaba  costituivano una combinazione eccezionale di talenti.
Purtroppo, persino una squadra così capace e sensibile conobbe una frattura per il nipote di Barnaba, Giovanni Marco
( cfr. Atti 15:37 a 41 ).
Questo incidente fu superato con successo dallo Spirito Santo, che portò all’esistenza due squadre di predicatori, invece di una sola :
2Timoteo 4:11 Solo Luca è con me. Prendi Marco e conducilo con te; poiché mi è molto utile per il ministero.
 Un’altra attività dello Spirito Santo è quella di guidare i
missionari verso conversioni strategiche .
Un esempio :  in Atti 8:5 a 8 ( e anche versi successivi )
Poi lo Spirito Santo fa allontanare Filippo dal risveglio avvenuto in Samaria, per recarsi suIla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada “ deserta “.
Non sembrava una scelta sensata. Filippo, però, ubbidì aIla voce dello Spirito e si recò verso Gaza.
II suo arrivo fu perfettamente sincronizzato con quello di un uomo influente, in cerca della salvezza (cfr. Atti 8:29).
Il  premio della sua ubbidienza fu la possibilità di annunciare all’Eunuco, l’Evangelo che accettò subito Gesù come personale Salvatore.
Attraverso questo convertito, niente meno che un ministro del regno d’Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori della regina Candace .
Atti 8:27
Il Evangelo penetrò in quella nazione. Senza l’intervento dello Spirito Santo, Filippo non sarebbe mai giunto a Gaza e l’Etiopia
sarebbe rimasta nel buio spirituale. In ogni campo di missione ci sono esempi simili, anche se meno spettacolari.
 
Un problema che affligge I’opera missionaria è I’opposizione esercitata dalle potenze delle tenebre. Talvolta, queste pressioni sembrano difficili da sopportare. Lo Spirito Santo è all’opera anche qui per fortificare i ministri contro l’opposizione satanica .
Atti 13:8 Il mago Elima affrontò Barnaba e Saulo per distogliere dalla fede il console Sergio Paolo
 
Atti 13:8
8 Ma Elima, il mago (questo è il significato del suo nome), faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: 10 «O uomo pieno d’ogni frode e d’ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non cesserai mai di pervertire le rette vie del Signore? 11 Ecco, ora la mano del Signore è su di te, e sarai cieco per un certo tempo, senza vedere il sole». In quell’istante, oscurità e tenebre piombarono su di lui; e andando qua e là cercava chi lo conducesse per la mano. 12 Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.
L’apostolo Paolo ricevette I’aiuto dello Spirito Santo per combattere l,opposizione diabolica. Lo Spirito Santo gli impartì prima il discernimento spirituale per individuare la causa del disturbo; poi, gli l’autorità spirituale per affrontarla. Smascherò con franchezza la natura e lo scopo del pensiero di Elima, annunciando solennemente il giudizio di Dio (cfr. Atti 13:10,11).
Inoltre, lo Spirito Santo sostiene  nello scoraggiamento i ministri :
l Giudei cacciavano gli apostoli dai loro confini. La strana conseguenza era che
 
 
Atti 13:50,52).
” I discepoli erano pieni di gioia,e di Spirito Santo ,
Furono elevati sopra le circostanze e resi capaci di rallegrarsi nelle prove , scoprirono che lo Spirito Santo era davvero il Consolatore
Era lo Spirito Santo a guidare la Chiesa nella scelta dei conduttori. Ciò non avveniva semplicemente per voto di maggioranza.
(Atti 20:28).
28 Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.
( NOTA: A VOLTE GLI APOSTOLI COMMISERO DEGLI ERRORI
Atti 14:23 Dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, e aver pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore, nel quale avevano creduto.
 
Versione Diodati : Atti 14:23 E dopo che ebbero loro per ciascuna chiesa ordinati per voti comuni degli anziani, avendo orato con digiuni, li raccomandarono al Signore, nel quale aveano creduto. )
Confronta Atti 1:26 l’elezione di Mattia : prima pregano poi tirano a sorte
Però è lo Spirito Santo, che costituisce  i pastori al gregge’ La chiamata al ministero della Parola appartiene a Lui, non agli uomini
Persino chi svolge i servizi pratici nella chiesa,
deve essere controllato dallo Spirito (Atti 6:3)
Nota : si parla dei primi diaconi, il diaconato diventò un ufficio nettamente spirituale , con i suoi requisiti  :
1Timote 3:8 Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni;
 
1Timoteo 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie
 Nel primo concilio della Chiesa a Gerusalemme la presidenza dello Spirito Santo fu riconosciuta dai presenti.
La Sua volontà fu decisiva negli argomenti di dubbia interpretazione Chi presiedeva l’assemblea dichiarò:
(Atti 15:28,29 ).
28 Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi alcun altro peso all’infuori di queste cose necessarie: 29 che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dalle cose soffocate e dalla fornicazione; farete bene a guardarvi da queste cose. State bene».
Avevano riservato allo Spirito il posto di preminenza .
L’importanza che i credenti attribuivano all’opera dello
Spirito Santo, veniva subito presentata ai nuoviconvertiti
 Atti 8:14 a 17 ;
14 Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. 15 Giunti là, essi pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo, 16 perché non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù. 17 Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo .
 Atti 9:17 ).
10 Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!». 11 E il Signore a lui: «Alzati e recati nella strada detta Diritta, e cerca in casa di Giuda un uomo di Tarso di nome Saulo, che sta pregando; 12 egli ha visto in visione un uomo, di nome Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Allora Anania rispose: «Signore, io ho sentito molti parlare di quest’uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. 14 E qui ha l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore gli disse: «Va’, perché costui è uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d’Israele. 16 Poiché io gli mostrerò quante cose egli deve soffrire per il mio nome». 17 Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo». 18 In quell’istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista; poi si alzò e fu battezzato.
 Paolo insegnò del battesimo nello Spirito Santo a dodici discepoli che erano a Efeso che ignoravano  sia lo Spirito Santo che Ia Sua potenza
( Atti 19:1 a 7 )
At 19:1 Ora, mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le località più alte del paese, giunse ad Efeso e, trovati là alcuni discepoli, disse loro: 2 «Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando avete creduto?». Quelli gli risposero: «Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo». 3 E disse loro: «Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?». Essi risposero: «Col battesimo di Giovanni». 4 Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù». 5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. 6 E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano. 7 Or erano in tutto circa dodici uomini.
È IMPORTANTE ISTRUIRE I NUOVI CONVERTITI A RIGUARDO
Dare allo Spirito Santo la priorità nei progetti e nelle attività della Chiesa, determina un progresso straordinario nell’opera evangelistica mondiale.
Purtroppo  pur conoscendolo, spesso gli concediamo poco spazio per dimostrare la Sua Potenza.
Non era così per la chiesa primitiva.

 

L’AZIONE POTENTE DI DIO E DELLE ARMI 

( SPIRITUALI )

 

DIFFICOLTA’ PER RICOSTRUIRE GERUSALEMME

NEL LIBRO DI NEHEMIA

 

Gerusalemme : Rappresenta la Chiesa spirituale e la vita del credente individuale
Samballat  : E’ la figura del nemico che impedisce la ricostruzione della citta’ Gerusalemme ( chiesa ).
Nehemia  2:10 ; 2: 18 a 20 ; 4:1,
 
            MISURE DIFENSIVE  PRESE DA NEHEMIA :
4:13 DISPOSE IL POPOLO PER FAMIGLIE E ARMATI
4: 20 E 17 LA FORZA DEL SUONO DELLA TROMBA
  ( festa delle trombe in ebraico terùw àh : gridare forte   
   rallegrarsi , veniva suonata per dare l’allarme e per rallegrarsi  gioire )
  CAP. 6:1 SAMBALLAT E GHESHEM  TRAMMANO UN TRANELLO A NEHEMIA PER INDURLO A PECCARE ,
 NEHEMIA 6:13 NEHEMIA PREGA E SCONFIGGE
IL MONDO DELLE TENEBRE
 NEHEMIA 6: 16 : LE MURA SONO COMPLETATE PER L’AIUTO DI DIO
L’OPERA DI DISTRUZIONE DELLA CHIESA DI CRISTO
SAULO ( PAOLO )
Devastatore
Atti 8:3 Saulo intanto devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e, trascinando via uomini e donne, li metteva in prigione.
( termine devastare : Rovinare con furia, distruggere con violenza )
( NOTA AL VERSO ( 8:1; 8:4; NESSUNO PUO’ FERMARE L’OPERA DI DIO )
 Atti 9:1 Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote,
Atti 9:2 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
 Atti 22:4 perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,
 Galati 1:13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand’ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; ( Filippesi 3:6 )
 Furioso Atti 26:9 Quanto a me, in verità pensai di dover lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno.
Atti 26:10 Questo infatti feci a Gerusalemme; e avendone ricevuta l’autorizzazione dai capi dei sacerdoti, io rinchiusi nelle prigioni molti santi; e, quand’erano messi a morte, io davo il mio voto.
Atti 26:11 E spesso, in tutte le sinagoghe, punendoli, li costringevo a bestemmiare; e, infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitavo fin nelle città straniere.
Atti 5: 36 Poiché, prima d’ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch’egli perì, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi. 38 E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest’opera è dagli uomini, sarà distrutta; 39 ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».
40 Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare.
41 Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù. 42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo.
 GESU’ FERMO’ IL DISTRUTTORE ( PAOLO )
SULLA VIA DI DAMASCO
  ANCHE DOPO, NELLA STORIA DELLA CHIESA  CI FURONO COLORO CHE VOLEVANO FERMARE L’OPERA DI DIO MA NON CI RIUSCIRONO
 Prime persecuzioni :Nuovo Testamento (dalla Pentecoste in poi )
Persecuzioni nell’impero romano  : ( fino a Costantino )
avvenute sotto gli imperatori
Nerone,
Domiziano,
Traiano,
Marco Aurelio,
Settimio Severo,
Massimino Trace,
Decio,
Valeriano,
Aureliano e
Diocleziano.
 Altre persecuzioni antiche
Nel 337 D.C. un intensificarsi nelle ostilità in corso tra la Persia Sassanide e l’Impero Romano sfociò in persecuzioni nei confronti dei cristiani da parte dei persiani.
I cristiani furono percepiti come potenziali traditori perché amici di una Roma ormai cristianizzata dopo Costantino e nei decenni successivi migliaia di loro persero la vita.
Nel III e IV. Il re visigoto Atanarico avviò una persecuzione dei cristiani, molti dei quali vennero uccisi.
Nel V e VI secolo, l’Arianesimo ( predicazione del missionario cristiano  Ario )
I  Goti; durante le loro incursioni in Italia, Gallia e Spagna, essi distrussero molte chiese ed uccisero molti cristiani
NEL MEDIO EVO
 NELLA RIVOLUZIONE FRANCESE
 SOTTO IL DOMINIO DELLO STATO DEL VATICANO
              ( LA SANTA INQUISIZIONE )
L’Inquisizione sostegno del potere papale
L’Inquisizione, anche chiamata « Santo Uffizio », venne istituita da papa Innocenzo III e perfezionata sotto il secondo papa succedutogli, Gregorio IX. Era il tribunale papale per la ricerca e punizione degli eretici ed esso richiedeva che tutti dovessero fornire informazioni contro gli eretici. Tutti i sospettati erano passibili di tortura senza conoscere il nome del loro accusatore. Il procedimento rimaneva segreto. L’inquisitore pronunciava la propria sentenza e la vittima veniva consegnata alle autorità civili per essere imprigionata a vita o posta sul rogo e le sue proprietà venivano confiscate e spartite tra la Chiesa e lo stato. Nel periodo immediatamente successivo a papa Innocenzo III, l’Inquisizione compi la sua peggiore opera contro gli Albigesi , ma fece anche migliaia di vittime in Spagna, Italia, Germania ed Olanda. Essa fu in seguito il principale strumento nelle mani del papa per annientare la Riforma.
Si afferma che nei trent’anni tra il 1540 ed il 1570, non meno di 900 mila protestanti venissero messi a morte nella guerra condotta dal papa per sterminare i Valdesi .
Pensate a quei monaci e preti, che, in paramenti sacri, dirigevano con spietata crudeltà ed inumana brutalità il lavoro della tortura e del rogo per uomini e donne innocenti, e lo eseguivano nel nome di Cristo, per ordine diretto del « vicario di Cristo ». L’Inquisizione fu la maggiore infamia e malvagità della storia umana. Venne ideata dai papi che ne fecero uso per 500 anni al fine di mantenere il loro potere. Di questa crudeltà , nessuno nella successiva linea di papi,santi e infallibili ha mai chiesto perdono.
NELLA RIFORMA PROTESTANTE
 NAZISMO
 REGIMI COMUNISTI
 PERSECUZIONI MODERNE
NESSUNO MAI HA POTUTO DISTRUGGERE L’OPERA DI DIO : LA CHIESA :
 ANZI LEGGIAMO ATTI 19:20
 Matteo 16:18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa,
e le porte dell’Ades non la potranno vincere.

 

FINE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

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LA SEDUZIONE

LA TRAPPOLA DELLA SEDUZIONE

LA TRAPPOLA DELLA SEDUZIONE

 

LA SEDUZIONE : : Il termine deriva dal latino se-ducere e significa letteralmente “portare a sé“, “condurre fuori dal retto cammino
 Il termine “sedurre” ha in sé una sottile ambiguità. Nel linguaggio comune, esso si riferisce all’attrarre qualcuno con uno speciale fascino, con delle promesse o con lusinghe, per un fine sessuale. Tuttavia il concetto di seduzione è più ampio e non si limita esclusivamente alla sfera sessuale. Esso esprime anche l’atto di distogliere dal bene e indurre al male, attraverso inganni e allettamenti. L’aspetto subdolo della seduzione sta nel fatto che essa non è un incitamento diretto al male, ma è un traviamento che si basa su una strategia di piccoli passi, in apparenza innocui, ma che nel tempo si possono rivelare delle vere e proprie insidie. Nella seduzione quello che conta è il risultato finale, non i modi utilizzati e il tempo impiegato. Anzi, più i singoli passi sono minimi e meno ci si rende conto dell’inganno. Quanto più una strategia seduttiva è ben studiata, tanto più il risultato finale sarà devastante.
In genere, le strategie seduttive si basano su alcuni importanti fattori:
  * avere un chiaro obiettivo da raggiungere;
  * avere  molto tempo a disposizione;
  * conoscere i punti deboli di chi si vuole sedurre;
  * fingere di interessarsi al suo bene;
  * creargli delle precise (e mirate) aspettative;
  * coinvolgere le sue emozioni e i suoi sentimenti;
  * indurre una lenta deviazione dai suoi modelli e dai
       suoi  valori;
  * mescolare abilmente verità e menzogna.
Nell’ambito di questi elementi ce ne possono essere molti altri che vi si intersecano e che nascono dallo sviluppo dinamico della seduzione, sulla base di come reagisce e risponde la persona da sedurre. Nel processo seduttivo, infatti, si deve essere abili nel manipolare e nel modificare in itinere i singoli passi della strategia, così che questa abbia la sua efficacia in ogni caso. Raramente ci possono essere degli schemi rigidi; il più delle volte sono necessari dei continui aggiustamenti. L’ abilità sta proprio nel procedere con cautela, senza bruciare le tappe, senza che per la fretta di ottenere il risultato si rischi di vanificare tutto ciò che è già stato fatto. Il diavolo, cioè il nostro peggior avversario, lo sa molto bene. A causa di ciò, l’apostolo Pietro esortava i suoi fratelli  e noi con loro  ricordando questo grande pericolo. “Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare” (1° Pietro 5:8). Quest’immagine descrive in modo molto vivo come il seduttore attenda il momento opportuno per scagliare l’attacco mortale. Un leone sa essere molto silenzioso e quando lo si vede è già troppo tardi! Non ci siamo mai chiesti qual è stato il prototipo di tutte le strategie seduttive messe in atto da Satana per far cadere i primi uomini nel giardino dell’Eden? Da quella prima seduzione possiamo trarre delle informazioni sugli elementi strategici che il nostro nemico usa ancora oggi.
LEGGI GENESI 3:1 A 5
IL TERRENO DELLA SEDUZIONE
Per comprendere come l’Anticristo riuscirà a manipolare l’umanità, è necessario sapere in quale tipo di terreno vengono gettati i semi delle seduzioni. La Scrittura ci indica molto chiaramente quali sono le caratteristiche che gli uomini manifesteranno negli ultimi tempi, ma prima di elencarle desidero soffermarmi su un particolare molto significativo, evidenziato da un passo biblico che descrive profeticamente quale sarà l’atteggiamento dell’umanità nei con-fronti della dottrina di Dio e di altre dottrine.
“Maestri in gran numero”
L’apostolo Paolo scrive a Timoteo molte indicazioni riguardanti i tempi futuri. Una di queste afferma che “…verrà il tempo che [gli uomini] non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole”
(2° Timoteo 4:3-4).
Questa parola profetica non dice che le persone saranno restie a ricevere un insegnamento, ma al contrario esse accetteranno ogni tipo di insegnamento “secondo le proprie voglie” . In altre parole, la gente rivolgerà la propria mente verso quegli insegna-menti e quelle dottrine che gratificheranno il suo orgoglio e sod-disferanno i suoi desideri. L’umanità dei tempi della fine continuerà ad avere  come è stato in tutti i tempi  delle esigenze sia di ordine materiale che di ordine spirituale, perciò ci sarà un’im-mensa pluralità di richieste per un’ altrettanto numerosa offerta di dottrine e di filosofie. Queste saranno in grado di soddisfare qualunque tipo di esigenza. Il proliferare delle false dottrine è favorito dal fatto che ci sarà sempre un gran “prurito di udire”, che si fonda sul desiderio innato dell’essere umano di aumentare il proprio sapere e di dare degli obiettivi alla propria vita. Obiettivi che, come vedremo, sono più di ordine edonistico che spirituale.
Tutto ciò è già in atto sotto i nostri occhi da diverso tempo, ma mai come in questi ultimi decenni l’avvertimento di Paolo è stato di così straordinaria attualità. Quasi ogni giorno nasce una nuova sètta, un nuovo movimento religioso o pseudo religioso. Questa fertilità dimostra che l’uomo ha in sé il desiderio del trascendente, ma purtroppo rifiuta la Via per eccellenza che è stata rivelata da Dio. Volgendo le spalle alla verità, ecco che gli si apre uno sconfinato supermarket dello spirito, perché, nel tempo, si è sviluppata una sempre più fiorente cultura del paranormale, iniziata nella prima metà del XIX secolo con l’occultismo di Eliphas Lévi (1816-1875), con lo spiritismo di Allan Kardec (1804-1869)
e con la teosofia di Madame H. Blavatsky (18311891).
Lettura ragionata di 2 Timoteo 3:1-5
Abbiamo visto che Gesù, nei suoi discorsi profetici, ha affer-mato che ci saranno molteplici seduzioni in ogni livello della vita umana. In particolare, in Matteo 24 troviamo l’avvertimen-to a stare in guardia dalle:
* seduzioni operate da falsi cristi (v. 5);
* seduzioni operate da falsi profeti (v. 11);
* seduzioni con grandi segni e prodigi (v. 24).
Tutte queste seduzioni porteranno una grande confusione e una immensa deviazione dalla fede biblica,
chiamata apostasia.
L’apostasia profetizzata da Paolo in 2 Tessalonicesi 2:3,4
può avere due significati:
  1. il rinnegamento della propria fede per seguirne un’altra;
  2. il rinnegamento di una dottrina, di una fede politica, di un principio morale in generale.
Il primo caso si riferisce a chi rinnega la propria fede, perciò si suppone che precedentemente all’atto dell’apostasia costoro professassero una fede (cristiana). Sta forse parlando di cristiani che, sedotti dalle insidie del diavolo, voltano le spalle a Cristo? E infatti scritto che a causa dell’aumento dell’iniquità, “l’amore dei più si raffredderà” (Matteo 24:12). Ma di quale amore si tratta? Prima di tutto verso Dio e la sua Parola, poi verso i fratelli.
Sicuramente, il fascino delle nuove sètte sta proprio nel fatto che nei loro insegnamenti non ci sia bisogno di rendere conto a un Dio personale che pesa gli spiriti e “giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Ebrei 4:12). E più facile esaltare il proprio Sé abbracciando un albero o parlando a un cristallo, piuttosto che confessare i propri peccati a Dio! Il secondo caso, più generale, si riferisce al tipo di terreno culturale, morale, filosofico e spirituale degli uomini, nel quale si svilupperanno i frutti delle seduzioni. Se sono veri entrambi i casi, significa comunque che tutti gli apostati, indipendentemente dalla loro provenienza originaria, saranno pronti ad accogliere l’Anticristo. A questo punto è lecito chiedersi perché le persone preferi-ranno andare dietro a falsi dottori, piuttosto che alla Verità di Cristo. Per rispondere, dobbiamo riflettere su quale sarà la condizione interiore e mentale che permette già oggi alle migliaia di sètte e di movimenti (anche i più strampalati) di crescere e di svilupparsi.
Analizziamo uno dei testi biblici più appropriati per questa disamina.
2° Timoteo 3:1-5)
“Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi diffici-li; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intempe-ranti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsidera-ti, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’ap-parenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza”
In questo passo abbiamo tutte le caratteristiche dell’umanità degli ultimi tempi. Sono aspetti sia caratteriali che operativi, tutti legati al peccato. Sono tratti morali e spirituali che si sono sempre riscontrati nelle persone, ma in quel periodo ci sarà un aumento esponenziale di tali elementi. Tutto ciò non si verificherà dall’oggi al domani poiché i costumi cambiano in maniera progressiva. Tuttavia i sociologi ammettono che il contesto culturale degli ultimi anni sta cam-biando molto più rapidamente rispetto a quello di alcuni decen-ni fa. L’umanità sta vivendo una progressiva degenerazione. Non si tratta di essere pessimisti perché basta guardarci attorno per verificarlo. Abbiamo già ricordato che l’obiettivo satanico in funzione del regno dell’Anticristo è quello di “accecare le menti attraverso gli obiettivi del mondo”. Questo lo può fare perché sono gli uomini stessi che gliene danno la possibilità con la loro condizione interiore. Il fatto più triste è che può capitare anche a quei cristiani che non si fortificano attraverso la Scrittura e la preghiera.
I MECCANISMI DELLA SEDUZIONE
I termini seduzione e inganno (compresi i verbi) ricorrono 97 volte nell’Antico Testamento e 55 volte nel Nuovo. È interes-sante notare che fra quelli menzionati nel Nuovo Testamento, per ben 34 volte (cioè quasi il 62%) sono riferiti in modo speci-fico agli ultimi tempi. La parola profetica ci avverte dunque che l’umanità intera è e sarà oggetto di un attacco seduttivo sempre più incalzante da parte di Satana, in preparazione del suo effi-mero trionfo durante il regno dell’Anticristo. La seduzione è strettamente legata alla tentazione e, come abbiamo già visto, essa opera in primis a livello mentale. A questo riguardo, il vero cristiano ha lo Spirito Santo che dimora in lui e perciò ha una certa forma di difesa nei confronti delle tentazioni. Coloro che invece non hanno la vita spirituale di Cristo sono completamente esposti agli attacchi. Nel capitolo precedente abbia-mo detto che la corruzione dello spirito sfocia nella corruzione dei costumi (e delle azioni) seguendo uno schema di questo tipo:
1
 Tuttavia egli ha la responsabilità di vegliare e di pregare per non cadere in tentazione. Alcune di queste potrebbero essere molto pericolose per la sua vita spirituale (vedi oltre).
La Scrittura ci insegna che chi non ha stabilito una relazione con Dio mediante l’opera di Cristo, ha lo spirito morto, soffocato dalle colpe e dai peccati (cfr. Efesi 2:1 e Colossesil 1:21; 2:13), poiché “il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23). Perciò la prima casella dello schema risulta essere determinante, in quanto la vita spirituale di coloro che non confessano Gesù come Salvatore e Signore è fortemente deficitaria o addirittura inesi-stente secondo la Bibbia. In quel caso, in mancanza di riferimenti spirituali oggettivi, la mente è facilmente corruttibile perché la sola coscienza non è sufficiente a determinare delle scelte orientate verso il bene. La natura malvagia di ogni essere umano sarà sempre più forte e farà propendere i pensieri (cioè il prodotto della mente/ cuore) verso scelte che appaghino gli interessi personali, poiché “il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia17:9); “il cuore dei figli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono” (Ecclesiaste 9:3). Quando la mente è corrotta, il comportamento  non governato dall’etica biblica manifesterà la piena adesione a tutto ciò che solletichi il proprio piacere e i propri desideri, in un’a-scendente spirale di edonismo. Questo può raggiungere livelli sempre più sfrenati. È Dio stesso che abbandona gli uomini che lo rifiutano, “in balìa della loro mente perversa ” (Romani 1:28).
Tuttavia, anche i cristiani nati di nuovo possono cadere vitti-me della tentazione. Essi sono stati liberati dalla signoria e dalla pena del peccato, ma mantengono ancora la possibilità di peccare.
Come agisce la tentazione?
Prima di tutto ci dobbiamo chiedere cosa sia la tentazione. Essa è l’incitamento a peccare. E peccare è trasgredire la legge di Dio. “Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge” (1° Giovanni 3:4).
Peccare significa dunque realizzare la propria volontà carnale contraria alla volontà di Dio. La Scrittura dice che noi non siamo dei peccatori perché pec-chiamo, ma pecchiamo perché siamo dei peccatori. In altre paro-le, noi non diventiamo dei peccatori a causa dei peccati commessi, ma nasciamo già con una natura peccaminosa, cioè contaminata dal “virus” del peccato che è stato inoculato nell’umanità fin dalla caduta di Adamo. La tentazione, perciò, fa leva sulla nostra natura già predisposta al peccato. Anche i cristiani biblici, pur essendo delle nuove creature in Cristo (cfr. 2° Corinzi 5:17), possono ancora peccare. Purtroppo, fin quando saremo su questa terra, la nostra carne manterrà la capacità di peccare. “Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene” (Romani 7:18). La carne sarà sempre in conflitto con lo Spirito per quel che riguarda i desideri suscitati dalla tentazione (cfr. Galati 5:16-17). L’esca per il peccato è rappresentata dalla concupiscenza che dimora nella nostra carne a livello mentale. Essa può anche esse-re definita come un desiderio ardente, una brama, un’intensa voglia. Questo forte desiderio viene generato da qualcosa che accende i nostri pensieri, indirizzandoli verso la realizzazione di quel desiderio.
Il passo biblico che descrive in modo molto chiaro questo processo lo troviamo nella lettera di Giacomo.
(Giacomo 1:13-15“Nessuno, quand’è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; invece ognuno è tentato dalla propria concu-piscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte»”
In questi versetti si possono individuare almeno tre fasi del processo dinamico che porta dalla tentazione al peccato.
 
PRIMA FASE
La concupiscenza che troviamo nella nostra mente è intesa anche come possibilità latente di peccare. Fra questa possibilità e i pensieri si inserisce l’autocontrollo dato dalla legge di Dio. Esso protegge i pensieri, evitando che la concupiscenza li infiammi. Per legge di Dio si intende qui la legge spirituale, scritta nei cuori delle nuove creature. L’autocontrollo è una manifestazione nel credente del frutto dello Spirito Santo (cfr. Galati 5:22). Esso si realizza attraverso la comunione con Cristo, la preghiera, la fedeltà alla sua Parola. In sostanza, è il risultato della difesa e della protezione dell’armatura del cristiano descritta in
Efesini 6:10-17. Se manteniamo la nostra comunione con il Signore, allora riusciamo a mantenere la nostra volontà sottomessa a quella di Dio, con lo scopo di glorificarlo nel nostro corpo. “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo” (1° Corinzi 6:19-20). Anche se la concupiscenza è ancora presente nella nostra carne, le armi per tenerla sotto controllo non sono carnali. Utilizzando queste armi spirituali noi fortifichiamo la nostra volontà di credenti. “In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze,
poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo” (2° Corinzi 10:3-5). Noi possiamo combattere la lotta contro la tentazione proprio attraverso una continua cura dei nostri pensieri, anche se a volte questa battaglia può sembrare difficile. Perciò la nostra responsabilità è quella di sottomettere i nostri pensieri a Cristo. Finché rimaniamo ancorati a Cristo, Lui stesso ci darà la forza per affrontare le nostre battaglie e le nostre tentazioni. “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopportare” (1° Corinzi 10:13).
SECONDA FASE
Se non ci curiamo di proteggere la mente attraverso una relazione spirituale con Dio ,con la verità della sua Parola, e con l’intera armatura di Dio
l’oggetto della tentazione riuscirà a by-passare lo scudo dell’autocontrollo ( l’autocontrollo è uno dei frutti dello Spirito Santo Galati 5:22)  (che si è indebolito perché abbiamo cominciato a seguire più la carne che lo Spirito). A causa di ciò si stabiliranno delle connessioni mentali tra la concupiscenza e i nostri pensieri, perché non siamo più in grado (o non vogliamo) “fare prigioniero ogni pensiero per renderlo ubbidiente a Cristo” . In questo modo, essi si concentrano sull’oggetto della tentazione, coltivando e accrescendo il desiderio. La concupiscenza che c’è nella nostra carne non viene più controllata dalla nostra parte spirituale e perciò, attraverso i pensie-ri, può spingerci a voler mettere in atto una serie di azioni per realizzare il desiderio. La nostra volontà spirituale si è allonta-nata dalla legge di Dio e perciò si è indebolita. Ci troviamo così nella situazione descritta dall’apostolo Paolo in Romani 7, dove l’opposizione di due volontà esprime molto bene la lotta alla tentazione e la lacerazione interiore che a volte questa lotta può generare. “Mi trovo dunque sotto questa legge: quando voglio fare il bene, il male si trova in me. Infatti io mi compiaccio della legge di Dio, secondo l’uomo interiore, ma vedo un’altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e mi rende prigioniero della legge del peccato che è nelle mie membra” (Romani 7:21-23). Per evitare di arrivare a questa fase intermedia tra la tenta-zione e il peccato, la Scrittura ci esorta a “non fare posto al dia-volo” (Efesi 4:27) e a sottometterci a Dio: “sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7). La tentazione non è eterna, ma è costituita da singoli momenti. Dobbiamo perciò affrontare questi singoli momenti sottomettendo i nostri pensieri a Cristo, in modo da ricevere una sempre maggior forza nella gestione di quei desideri che ci por-terebbero a peccare. La nostra vita di credenti è caratterizzata da una continua serie di scelte. Le scelte che facciamo indicano se siamo guidati da Dio o dal nostro Io. La nostra condotta manifesterà se è l’uo-mo vecchio o l’uomo nuovo a guidare il treno della nostra vita. “Avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità” (Efesi 4:22-24). Qualcuno potrebbe pensare che finché non si commetta il peccato con un atto deliberato, non pesi alcun giudizio su di noi. Questo non è vero. Noi siamo chiamati a non indulgere in pen-sieri peccaminosi perché anch’essi sono l’oggetto del giudizio di Dio. “La parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’ani-ma dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore” (Ebrei 4:12).
TERZA FASE
In questa fase, i pensieri non sono più controllati dallo Spirito Santo e perciò la carne prende il sopravvento. La concupiscenza induce i pensieri a voler realizzare il desiderio. Per fare ciò, l’individuo metterà in atto tutta una serie di azioni e di strategie per poter esaudire i suoi desideri. La tentazione raggiunge il suo scopo quando essa riesce facendo leva su una volontà indebolita perché separata dalla legge di Dio  a realizzare i suoi disegni peccaminosi con la concretizzazione dei desideri illeciti. “Il peccato, quando è compiuto, produce la morte” (Giacomo 1:15).
La morte rappresenta il risultato di tutta una serie di scelte sbagliate. Non si tratta dunque solo di morte spirituale, ma è qualcosa di più complesso. Persistere nel peccato causa ulteriori problemi, che si ripercuotono su tutti gli aspetti della vita di una persona.
Il peccato infatti non è solo una trasgressione che consiste nell’oltrepassare una linea di divieto, ma è anche una contaminazione che interrompe il rapporto di comunione tra il nostro spirito e Dio. Questa interruzione ci lascia alla mercé di noi stessi, del nostro Io e delle nostre passioni. Se persistiamo nel peccato, allora dovremmo chiederci se siamo veramente dei cristiani nati di nuovo, visto che l’apostolo Giovanni afferma che chi rimane in Cristo “non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l’ha visto né conosciuto. (…) Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio” (1° Giovanni 3:6,9).
Come si è visto, le tentazioni  come le seduzioni  fanno breccia soprattutto nella mente. Nel Nuovo Testamento ci sono numerose esortazioni riferite alla nostra mente. Prima fra tutte quella del gran comandamento, che ci ordina di amare il Signore “con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Matteo 22:37). Si noti che i termini cuore, anima e mente rappresentano aspetti dell’interiorità umana: sentimenti, volontà e intelletto. Tutte queste sfere esistenziali devono essere soste-nute dall’amore per Cristo. Anche l’apostolo Paolo si premura di indicarci la caratteristi-ca fondamentale per una vera consacrazione a Dio: “Non con-formatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rin-novamento della vostra mente, affinché conosciate per espe-rienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà”
(Romani 12:2).
La mente del credente deve essere costantemente rinnovata e protetta per non offrire facili appigli all’azione del nemico delle nostre anime. La mente di coloro che rifiutano di ravvedersi è infatti l’oggetto privilegiato di seduzione da parte del diavolo. Evidenziamo alcuni di questi aspetti in un testo paolino.
Non si sta parlando della possibilità di perdere la salvezza, ma del peccato che impedisce al credente di avere una piena comunione con Dio e, di conseguenza, non gli permette di beneficiare di quella vita spirituale esuberante promessa da Cristo.
IL VELO SULLA MENTE (2° Corinzi  4:3-4).
 “Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio”
Questi due versetti rappresentano molto bene il concetto di cui stiamo parlando: la strategia principale di Satana consiste nell’accecamento sia delle facoltà morali, sia della volontà degli uomini, per impedire ch’essi giungano a comprendere l’importanza della redenzione in Cristo.
1) Si parla innanzitutto del Vangelo. Il Vangelo è la buona notizia della salvezza; la salvezza dell’uomo è l’obiettivo per il quale il Figlio di Dio è morto.
La sua resurrezione ne rappresenta la garanzia.
La redenzione, che si realizza nel processo di san-tificazione sul piano spirituale, emotivo e fisico  rappresenta il compimento del piano di Dio, cioè il totale ristabilimento delle sue creature al suo cospetto. Questa è la volontà di Dio.
2). Il Vangelo non sempre viene capito e accettato. C’è un velo che impedisce la comprensione dell’importanza eterna del mes-saggio salvifico. C’è un ostacolo oggettivo che deve essere superato. All’uomo naturale manca la connessione per stabilire il contatto con la realtà spirituale del Vangelo:
LO SPIRITO SANTO  (1°  Corinzi 2:14).
“L’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente”
Magari qualcuno ascolta la parola della predicazione, ma si ferma solo alla forma della parola senza vederne il significato. Cioè non riesce a cogliere il valore spirituale ed eterno della Parola di grazia. Spesso non va oltre la superficie perché, molto probabilmente, non vuole.
Se lo volesse lo potrebbe fare: “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto” (Matteo 7:7).
3.) Il Vangelo non viene capito da quelli che “sono sulla via della perdizione”. Chi sono questi? Sono quelli che danno più importanza ad altre cose e perciò la loro mente non riesce a cogliere il valore del Vangelo perché i loro pensieri sono orien-tati in maniera prioritaria verso altri interessi. Ognuno di noi ha in testa una scala delle priorità, una scala di valori, e diamo importanza alle cose a seconda di questa nostra scala personale. Coloro che sono sulla strada della perdizione sono quelli che coltivano i frutti di ciò che è passeggero, di ciò che soddisfa la propria carne e il proprio egoismo, di ciò che, come dice la Parola, “è inimicizia contro Dio” (Romani 8:7).
4.) Essi sono “increduli“. In altre parole, la loro mente non è di-sposta ad accettare un’esortazione che cerchi di dissuaderli dai loro propositi carnali, indicando loro una modalità di pensiero diversa, in grado di orientarli verso dei princìpi che abbiano un valore eterno. La parabola del seminatore chiarisce molto bene questo concetto, cioè di come le false priorità che si stabiliscono nella vita, allontanano dalla Buona Novella. Questa parabola ci permette infatti di identificare alcuni campi d’azione che vengono usati per accecare le menti. Leggendo i tre passi paralleli nei Vangeli sinottici, si riconoscono quali sono i motivi che ostacolano l’accettazione della predicazione del Vangelo e impediscono a chi ascolta di portare frutto. Possiamo costruire una tabella per confrontare le analogie.
VELO
Ognuno di questi aspetti costituisce un elemento di questo mondo, presente nella vita quotidiana, che viene utilizzato dal diavolo per allontanare le persone dalla verità accecando le loro menti.
  1. Il dio di questo mondo acceca le menti. Satana ha tutto l’interesse di combattere Dio colpendo le sue creature, perciò farà di tutto affinché qualunque elemento terreno possa diventare un ostacolo che impedisca di trovare la fede o di crescere nella fede. La strategia diabolica si sviluppa proprio attraverso gli elementi del mondo, perché in questo modo il diavolo rimane in incognito.
(Colossesi 2:8). “Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo”
Una delle astuzie di Satana è proprio quella di far credere che non esista. Egli fa ricorso agli elementi del mondo cioè visibili e concreti  perché così è più facile stabilire delle connessioni con la mente, visto che viviamo, pensiamo e agiamo in un con-testo fisico, visibile e concreto.
  1. Lo scopo dell’accecamento è impedire la comprensione “del Vangelo della gloria di Cristo”. Questo Vangelo realizza i piani di Dio perché Dio
(1° Timoteo 2:4). “vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” Il diavolo sa che Dio è sovrano e i suoi piani si realizzeranno comunque, ma  in un certo senso cerca di sminuire la vittoria di Cristo proprio ottundendo le menti degli uomini. L’odio di Satana nei confronti di Dio si manifesta nell’odio verso le sue creature.
Perché la mente?
La mente nella Bibbia viene chiamata anche cuore. Per darci un’idea dell’importanza della mente, il Signore Gesù affermò che (Mt 15:18-20). “dal cuore [cioè dalla mente] vengono pensieri malvagi, omicidi, adultéri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l’uomo”
Ciò significa che l’uomo può contaminare le sue azioni in base a ciò di cui ciba la sua mente. Negli esseri umani c’è una stretta relazione tra il pensiero e l’azione. In un certo senso possiamo dire che noi siamo la nostra mente. Essa ci permette di comprendere le cose e di creare astra-zioni concettuali filosofiche, matematiche, artistiche; ci permette di provare emozioni e sentimenti; di concepire progetti e di anticipare virtualmente le fasi della loro attuazione; grazie a essa possiamo stabilire rapporti intellettivi, affettivi ed emotivi con altre persone; ci permette di stabilire le motivazioni delle nostre azioni; ecc. Proprio per questo, la mente umana deve essere l’oggetto di un’attenzione particolare e infatti la Scrittura ci esorta a rinnovarla e a proteggerla: (Proverbi 4:23);  “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita”
(Romani 12:2); “Siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente”
(1 Pietro 1:13 “Cingete i fianchi della vostra mente
(Efesi 4:23);  “Avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente”
(2 Tessalonicesi 2:2); “Vi preghiamo di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente”
(2° Corinzi 11:3). “Temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo”
La nostra mente è perciò il centro della nostra stessa natura umana, perciò è qui che il demonio trova il terreno più fertile, per accecare “con ogni tipo d’inganno e d’iniquità… quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore
[la mente] all’amore della verità per essere salvati”
(2° Tessalonicesi 2:10).
Poiché è scritto che Satana “acceca le menti”, significa che in qualche modo egli può interferire nei processi mentali umani. In effetti dalla Scrittura si deduce che lo fa in due modi distinti:
  1. In modo diretto. Troviamo nella Bibbia un’ampia casistica di influenze e possessioni demoniache, grazie alle quali i demoni possono controllare completamente un essere umano. Personalmente ritengo che per questo tipo di attacco satanico, il credente sia protetto dallo Spirito Santo e non possa essere posseduto da Satana perché appartiene già a Cristo. (Giovanni 10:27-28). “Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguo-no; e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano”
  1. ) In modo indiretto. L’obiettivo diabolico è quello di impedi-re alle persone di ascoltare il Vangelo; ma se esse riescono ad ascoltarlo, egli cerca di non farglielo comprendere; nel caso in cui, poi, lo comprendano e realizzino la sua importanza vitale, il diavolo cercherà in ogni modo di impedir loro di viverlo, bloccando od ostacolando la loro crescita spirituale. Abbiamo ampiamente messo in evidenza che l’accecamento indiretto viene portato avanti con svariate e multiformi seduzioni, che utilizzano gli elementi del mondo e creano connessioni tra questi e la nostra mente attraverso la tentazione. Il credente non è affatto immune dall’azione indiretta del diavolo nella mente. Molti passi della Scrittura ci esortano a vigilare in tal senso. (1° Corinzi 10: 14,20-21)”Miei cari, fuggite l’idolatria. (…) io non voglio che abbiate comunione con i demoni. Voi non potete bere il cali-ce del Signore e il calice dei demoni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni”
Mi pare che ciò che Paolo dice ai Corinzi non esprima tanto la dichiarazione di un’impossibilità ontologica del credente, cioè riguardante il suo essere spirituale rigenerato che non consente una mescolanza interiore tra il suo spirito e quello dei demoni, quanto piuttosto un’esortazione a non lasciarsi contaminare interiormente (e mentalmente) dalle seduzioni demoniache. In questo caso esisterebbe dunque anche per il credente la possibilità oggettiva di venire sedotto se non vigila sui suoi pensieri. Se siamo dei credenti carnali, cioè credenti che continua-no a privilegiare le cose di questo mondo a quelle del Regno di Dio, allora sarà molto più facile per Satana accecare la nostra mente. Credo perciò che il cristiano non debba dormire sugli allori pensando che le seduzioni non lo tocchino. A questo riguardo, molti interpretano con disinvolta semplicità il passo
di Matteo 24:24, dove è scritto che “sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti”. In apparenza questo versetto sembra affermare che gli eletti, cioè i chiamati, non verranno toccati dalla seduzione. Tuttavia occorre prestare attenzione all’intero contesto profetico, perché questo singolo versetto, isolato da tutti gli altri elementi, potrebbe generare una falsa sicurezza se pensiamo che esso ci esoneri dalla vigilanza. Il credente appartiene certamente a Cristo essendo stato acquistato con il suo sangue  però viene esortato a più riprese proprio dal Signore stesso a vegliare per non cadere!
Mt 24:42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà.
Mt 25:13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.
Mt 26:41 Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
Mc 13:33 State in guardia, vegliate, poiché non sapete quando sarà quel momento.
Mc 13:35 Vegliate dunque perché non sapete quando viene il padrone di casa; se a sera, o a mezzanotte, o al cantare del gallo, o la mattina;
Mc 13:37 Quel che dico a voi, lo dico a tutti: “Vegliate“».
Mc 14:34 E disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate».
Mc 14:38 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
Lc 21:36 Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
At 20:31 Perciò vegliate, ricordandovi che per tre anni, notte e giorno, non ho cessato di ammonire ciascuno con lacrime.
1Cor 16:13 Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, fortificatevi.
Ef 6:18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,
1P 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
LA SEDUZIONE
LE QUATTRO CARATTERISTICHE DELL’UMANITA’ NEGLI ULTIMI TEMPI E LE LORO QUATTRO SFERE PRINCIPALI
 2° TIMOTEO 3:1 A 5 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza.
LE 4
Analizziamoli più in dettaglio.
  1. Nella sfera della PERSONALITÀ, gli uomini saranno:
* “Egoisti”. Le loro azioni sono cioè caratterizzate e motivate da ciò che soddisfa il proprio Io. La consapevolezza di sé e del proprio giusto valore è una cosa più che legittima, ma qui si sta parlando dell’esasperazione del proprio Sé, che diviene addirittura il metro di misura della propria cosmogonia, cioè della visione del mondo e, di conseguenza, del proprio operato. Un egocentrico  cioè chi mette sé stesso al centro del mondo  è portato a vedere la realtà e gli altri in funzione esclusiva della sua propria sfera di benessere.
* “Vanagloriosi”. La percezione deformata di sé li porta a van-tarsi e a gloriarsi per un fatuo e smoderato desiderio di ricevere lodi e onori, anche per qualcosa di poco conto o addirittura per meriti inesistenti, che però vengono presentati come degni di onore
(cfr. 2° Corinzi 10:12 a 18 ). Chi ama essere adulato manifesta la sua grande insicurezza, perché ha un continuo bisogno di conferme e dunque sarà pronto a seguire chi saprà lodarlo “con parole seducenti” (Colossesi 2:4).
Ne parla anche la Scrittura del concetto di sé, che deve essere sobrio e stabilito secondo i canoni di Dio:
cfr. Romani 12:3;  Filippesi 2:3-4; ecc.
Il proprio valore va inquadrato anche in relazione all’amore di Dio, sperimentato in una concreta relazione con Lui:
Esodo 19:5-6;  Isaia 43:4; 1° Giovanni 4:9-10; ecc.
* “Superbi”. La superbia è la logica conseguenza dell’egocen-trismo, visto che essa esprime un alto concetto di sé che si manifesta con la costante e ripetuta ostentazione ed esalta-zione delle proprie doti e delle proprie capacità. Quasi sempre il superbo ha un atteggiamento sprezzante e altero nei confronti degli altri, che egli ritiene inferiori.
(cfr. Proverbi 21:24).  Il suo comportamento a volte può essere furioso
* “Calunniatori”. Nella Bibbia il diavolo è anche chiamato “padre della menzogna”. Gesù, parlando di lui, dice che “egli… non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna”  Chi mente e proferisce calunnie su qualche fatto o su qualcuno, lo fa per elevarsi a spese altrui. Anche la tendenza alla calunnia, alla menzogna e alla frode è dunque un risultato dell’ego-centrismo. Gli uomini non rigenerati sono calunniatori perché nel loro cuore c’è la falsità, sostanziata e nutrita dal desiderio del proprio benessere e dalla volontà di primeggiare sugli altri.
* “Intemperanti”. Quando è il proprio cuore a dettare legge, allora ogni cosa che solletichi i nostri personali interessi diviene appetibile. Lo diviene ancor di più se questo ci procura piacere. L’edonismo umano, cioè la ricerca del piacere, non può avere un termine perché l’uomo ricerca piaceri sempre più raffinati e diversi. I limiti delle trasgressioni vengono spostati sempre più avanti e in molti casi c’è un desiderio ansioso di acquietare i propri istinti carnali. L’intemperanza, cioè il non sapersi dare un limite per moderare e regolare le proprie passioni, induce a commettere le cose più turpi. È facile dunque ridurre in schiavitù mentale una persona intem-perante e soggiogarla al proprio servizio: basta metterle davanti ciò che desidera.
* “Sconsiderati”. Gli egocentrici intemperanti sono anche per-sone che non considerano con sufficiente avvedutezza né il valore né le conseguenze dei propri atti. Gli sconsiderati non riescono a riflettere su ciò che sono e su ciò che fanno, ma si lasciano coinvolgere e sopraffare completamente dalle loro brame. Essi hanno perso il senso della misura e pertanto le seduzioni fanno breccia nella loro emotività incontrollata.
* “Orgogliosi”. Anche in questa caratteristica si manifesta la stima esagerata di sé e dei propri meriti. Il desiderio di benessere, di potere, di successo, di adulazione, di gloria, di emancipazione dalle leggi divine, si riassumono tutti in questo ele-mento caratteriale che connota ampiamente qual è l’aspetto dominante del cuore umano non rigenerato dallo Spirito di Dio.
2) Per ciò che concerne la sfera degli OBIETTIVI e dei DESIDERI notiamo che gli uomini vengono descritti come:
 * “Amanti del denaro”. Si dice che il denaro sia la forza che fa girare il mondo. La solidità economica è un obiettivo di tutti. Viste le caratteristiche che gli uomini manifesteranno nella loro personalità, è scontato che essi daranno una grandissima importanza al possesso di ricchezze perché saranno queste a permetter loro di realizzare desideri e brame. Le cronache ci insegnano che l’uomo arriva a fare di tutto con il miraggio dei soldi. Corruzioni, prostituzioni, tradimenti, ingiustizie, omicidi, tutto viene realizzato e coperto dall’amore del denaro. (1 Ti 6:9-10)”Quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. Infatti l’amore per il denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori”
Non stupisce dunque che molti si vendano a chi garantisce loro un afflusso di denaro.
Chi ama il denaro non considera la sua provenienza, lecita o illecita che sia.
Un antico proverbio latino dice: pecunia non olet,:
il denaro non ha odore.
* “Amanti del piacere”. Il raggiungimento degli obiettivi sarà guidato dal sottofondo mentale che sostanzierà la volontà, cioè il desiderio del piacere. Credo che qui si parli del piacere in senso molto ampio, non solo legato a quello carnale.
Sono convinto che si tratti anche di piaceri raffinati quali quelli dell’intelletto, dello spirito, della contemplazione este-tica. Il frutto proibito dell’Eden riassumeva varie caratteristi-che: era buono, bello e desiderabile. I piaceri dei sensi sono molteplici, ma sono spesso collegati: guardando una bella donna, per esempio, non sempre ci si limita a esprimere con-siderazioni di ordine estetico, ma si potrebbe facilmente pas-sare dalla semplice osservazione alla concupiscenza e al desiderio di possedere quel corpo. Abbiamo già detto che il piacere non è qualcosa che arriva a un capolinea. Quando non c’è un limite morale nella propria interiorità, non c’è nemmeno un limite nel desiderio edonistico. Si ricercano piaceri sempre più intensi e diversi anche per un fenomeno di assuefazione. Su questo terreno, è molto probabile che chi è in grado di offrire nuovi piaceri riesca a tenere in pugno chiunque sia affascinato dalle priorità sensuali. Alcuni imperatori romani sapevano molto bene come tenere a bada il popolo: panem et circenses, cibo e divertimenti.
Culto della personalità
Considerando il passato, è innegabile che correnti di pensiero come a esempio l’umanesimo e il razionalismo siano stati grandi movimenti culturali che hanno determinato un progresso delle arti e delle scienze, ma a mio parere, purtroppo non sono stati altrettanto in grado di migliorare anche il cuore dell’uomo. L’interiorità di quest’ultimo resta pur sempre corrotta dal peccato. In un certo senso, anche eventi storici come la Rivoluzione francese (con il suo bagno di sangue) hanno dimostrato che la ragione da sola non è in grado di autogovernarsi.
Questo obiettivo rimane ancora oggi un’utopia perché gli esseri umani hanno la tendenza a voler primeggiare e a imporsi su altri esseri umani. Nel tempo, infatti, si è assistito a una continua e costante edificazione di altari al proprio Io per consacrare la propria vanagloria. Un sociologo ha ammesso che, nonostante tutte le belle teorie sul comportamento, l’uomo rimane sostanzialmente malvagio) Facendo leva sulle caratteristiche umane corrotte dal pecca-to, le attuali ideologie manifestano una sempre più evidente esasperazione del culto dell’Io. La filosofia dell’Ego si realizza attraverso molteplici canali e a tutti i livelli e in questo modo si crea un substrato culturale che idealizza l’individuo, ponendolo al centro del mondo. È una tendenza che, nella massa, si consolida in modo progressivo anche attraverso slogan apparentemente innocui, mediati dai messaggi pubblicitari.
Un esempio fra i tanti lo troviamo nella serie di spot di pro-dotti di bellezza, ( l’Oreal Paris ) dove veniva ripetuta la frase: «Perché io valgo», pronunciata da qualche famosa e bella donna del mondo dello spettacolo o della moda. La modella diventava il perfetto testimonial di quel prodotto, associato al suo valore come persona ed espresso con una forte sicurezza di sé e con un pizzico di superbia.Dopo un po’ di tempo lo slogan è stato modificato per trasfe-rire il concetto di valore dal modello (testimoniai) allo spettatore. La frase ripetuta è diventata:
“ Perché tu vali “ poi  «Perché voi valete!».
Perche’ io valgo
https://www.youtube.com/watch?v=3X5VDc_G5mA
Perche’ tu vali
https://www.youtube.com/watch?v=xihPyY_1-cQ
credo alla scienza non ai miracoli noi valiamo
https://www.youtube.com/watch?v=hF12jOlkwvE
Perché voi valete
https://www.youtube.com/watch?v=ZifU_uEdgi8
Un’altra pubblicità : profumo per uomo : Versace Eros
Fa vedere Eros ( dio dell’amore )  in un ambiente di idoli che sale sull’altare e riceve prestigio dal profumo.
 E’ L’ELEVAZIONE PRESUNTUOSA DELL’UOMO CONTRO DIO
profumo per uomo : Versace Eros
 https://www.youtube.com/watch?v=_RkvgvQ_I5s
Un’altra pubblicità : profumo :
 PACO ROBANNE  ,FEMMINILE
Presenta Olimpia ( la Vittoria Alata nell’Olimpo ) Nello spot Vediamo infatti arrivare OLIMPIA a bordo di una potente auto sportiva dotata di ali. La sua bellezza è tale che non solo gli dei, ma anche le statue si girano a guardarla.
( OLIMPIA IN MEZZO AGLI DEI )   https://www.youtube.com/watch?v=TzTMMcuAFSI
 ( LA VANITA’ )
 Si è creata in questo modo una sorta di connessione nella mente degli spettatori che divengono anch’essi protagonisti del proprio valore, traslato dai testimonial più conosciuti.
Gli slogan pubblicitari possono sembrare solo parole, ma quando vengono ripetuti con ossessione penetrano nella mente umana e possono indurre dei lievi mutamenti anche nei processi di pensiero, soprattutto nelle persone più fragili.
Lo sanno molto bene gli esperti di propaganda politica. Se poi alla filosofia dell’Ego viene collegata tutta una serie di offerte per la propria gratificazione, allora si intuisce il pericolo della rete sempre più stretta che si va creando attorno agli individui.
Il culto della personalità è sostenuto anche da organizzazioni come Scientology e simili, che propongono costosi seminari per sviluppare le proprie potenzialità interiori, per avere successo e per primeggiare sugli altri. Forse non tutti sanno che una buona parte dei test attitudinali utilizzati da molte aziende per l’assun-zione di personale sono stati elaborati da Ron Hubbard e dai suoi collaboratori. Costui è il “padre spirituale” di Scientology, una pseudo-chiesa che prese origine dal suo libro più famoso, Dianetics, nel quale presentava le sue teorie riguardo il potenziamento della mente. In un’intervista, Hubbard (che era anche un ex scrittore di romanzi di fantascienza) aveva dichiarato che per diventare ricchi c’erano due modi: rubare o inventare una nuova religione. A quanto pare lui scelse la seconda opzione, visto che legò il suo nome a un’organizzazione che in breve tempo divenne miliardaria.
Purtroppo anche tra i cristiani c’è il rischio dell’influenza del culto della personalità. Questo può avvenire in due sensi. In un senso ci può essere la tendenza a riferirsi a qualcuno di particolare rilievo nell’ambito della chiesa. Persone che occupa-no dei ruoli di responsabilità o che abbiano spiccate capacità di comunicazione e di comando, in grado di influenzare un vasto uditorio. In quel modo, se ci si lascia trascinare, si cade nel peri-colo  per esempio  di delegare a qualcun altro lo studio della Bibbia perché poi trasmetta la sua interpretazione. Questo è stato il fulcro del potere clericale della Chiesa cattolica romana: l’istituzione del Magistero ecclesiastico e il divieto ai fedeli di leggere la Bibbia per conto proprio. Questo è qualcosa che rifiutiamo energicamente, poiché tutti i cristiani hanno il compito di studiare la Scrittura per crescere nella conoscenza biblica e nella loro relazione con Dio. Essi non devono rinunciare a questa responsabilità individuale per dipen-dere in via esclusiva da qualcuno che si ritenga più qualificato. In questo caso anche noi ci creeremmo i nostri papi. Nell’altro senso, un secondo rischio  più generalizzato  è quello di sposare la teologia dell’ama te stesso e del benessere. In molte chiese cristiane ha un largo seguito la predicazione del benessere (sia materiale che spirituale), del vangelo della prosperità o del successo. Come vedremo meglio più avanti, questa deformazione della fede ha reso possibile la diffusione dell’ultra carismaticismo, in cui lo Spirito Santo viene esaltato soprattutto a fini utilitaristici: cioè si ricercano il miracolo, le emozioni, i segni, le guarigioni, come benefici per sé stessi. Questa è una concezione sbagliata dell’opera dello Spirito Santo. Anche ai tempi di Gesù, fin quando lui soddisfaceva i bisogni materiali delle persone (guarigioni, cibo, miracoli) era seguito da grandi folle, ma quando il suo messaggio diventava più profondo, lo accusavano di avere “un parlare duro” e lo abbandonavano (cfr. Giovanni 6:60.), dimostrando chiaramente da che cosa era motivato il loro interesse. In tal modo si ricerca più quello che Dio può fare per noi piuttosto che quello che possiamo fare noi per Dio, come strumenti al suo servizio.
La cultura dell’Io determina, in ultima analisi, anche i modelli ai quali spesso ci si attiene quando si devono fare delle scelte o prendere delle decisioni. In molti casi è il proprio egoistico interesse che guida le scelte, mentre l’altruismo viene bandito Come sintomo di debolezza e di stupidità
In Filippesi 2:19 a 21  leggiamo :
“19 Ora spero nel Signore Gesù di mandarvi presto Timoteo per essere io pure incoraggiato nel ricevere vostre notizie. 20 Infatti non ho nessuno di animo pari al suo che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne. 21 Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesù.”
E ANCORA
1° PIETRO 5:1A 4 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. 4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
                          OBBIETTIVI  E DESIDERI                  
                 * amanti del denaro        2° Timoteo 3:2
                  * amanti del piacere       1° Timoteo 6:9-10
 Arrivismo e carriera
Le persone sono spinte a raggiungere posizioni sociali ed economiche sempre più alte e prestigiose. Da tempo il valore degli individui – a tutti i livelli – si misura con i criteri degli status symbol: auto prestigiose, vestiti griffati, costosi , telefonini o altri accessori, luoghi esotici per le vacanze, ecc. Anche in questo caso, i media impongono quali debbano essere i modelli e i valori di una società che ha fatto un culto del potere personale.
Giovani rampanti, manager adrenalinici, donne in carriera rappresentano i nuovi idoli in ascesa in un mondo in cui l’economia può creare o distruggere in un attimo immense fortune.
Oltre a ciò, il consumismo, le comodità, le novità (spesso legate al benessere) creano nelle persone dei continui bisogni, degli obiettivi individuali da raggiungere, dei sogni da realizzare.
È una frenetica corsa verso oggetti del desiderio che ci vengono presentati con frequenza sempre maggiore. Non facciamo in tempo a comprare l’ultimo modello di forno a microonde che subito cominciamo a desiderare il televisore al plasma… Tutto è in funzione dell’appagamento del nostro egocentrismo che, oltre a essere sempre più consolidato dalla cultura sociale del nostro tempo, trova elementi sempre nuovi a cui tendere. Poiché ciò determina uno stile di vita con degli standard molto alti, è chiaro che occorre avere molte risorse finanziarie per mantenerlo e ciò comporta la necessità di lavorare sempre di più. In determinate situazioni ci si può lasciar tentare pure da azioni illegali, pur di guadagnare ciò che ci permette di soddi-sfare i nostri bisogni. Essendo sempre più impegnata e intrappolata in un sistema di vita che non lascia spazi vuoti, la gente non riesce più a fermarsi per riflettere e per pensare.
E Satana vuole proprio questo: che gli uomini non si pongano domande sul vero significato della loro vita.
Il diavolo cerca di rendere la loro mente ingombra di qualsiasi cosa purché  non pensino;
 Il diavolo  vuole che siano sempre distratti affinché non riflettano sulla situaione  della loro anima.
Per ottenere questo risultato, come già è stato ampiamente sottolineato, li acceca con gli “elementi del mondo (…) affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo”
(CoIossesi 2:8 e 2° Corinzi 4:4).
UNO DI QUESTI ELEMENTI E’ LA CARRIERA , ESPRESSA IN :
 IL POSSESSO  IL DOMINIO, LA RICCHEZZA , L’ AVIDITA
TUTTO QUESTO E’ :  IL TEMPIO DELL’EGO
ESEMPI BIBLICI NEGATIVI DI CARRIERA
 DAVIDE : NELLA CARRIERA MILITARE L’ARRIVISMO E LA CARRIERA FU COSI DOMINANTE CHE MISE IL PROPRIO IO AL DI SOPRA DI DIO
FACENDO IL CENSIMENTO
1° CRONACHE  21:1 Satana si mosse contro Israele, e incitò  
                                  Davide a fare il censimento d’Israele.
AL VERSO 7 Questo dispiacque a Dio, che perciò colpì Israele. 8 E Davide disse a Dio: «Io ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora ti prego, perdona l’iniquità del tuo servo, perché io ho agito con grande stoltezza».
SAUL : NELLA SUA CARRIERA MILITARE SI AFFIDO’ ALLA MEDIUM
1° CRONACHE 10: 8 L’indomani i Filistei vennero a spogliare gli uccisi, e trovarono Saul e i suoi figli caduti sul monte Ghilboa. 9 Spogliarono Saul, portarono via la sua testa e le sue armi, e mandarono dappertutto per il paese dei Filistei ad annunciare la buona notizia ai loro idoli e al popolo; 10 e misero le sue armi nella casa del loro dio, e inchiodarono il suo teschio nel tempio di Dagon. 11 Tutta la gente di Iabes di Galaad udì tutto quello che i Filistei avevano fatto a Saul, 12 e tutti gli uomini valorosi si alzarono, presero i cadaveri di Saul e dei suoi figli, e li portarono a Iabes; seppellirono le loro ossa sotto la tamerice di Iabes, e digiunarono per sette giorni.
13 Così morì Saul, a causa dell’infedeltà che egli aveva commessa contro il SIGNORE per non aver osservato la parola del SIGNORE, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, 14 mentre non aveva consultato il SIGNORE. E il SIGNORE lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d’Isai.
L’UOMO STOLTO : ARRIVISMO NELLE RICCHEZZE
 LUCA 12:15 Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita». 16 E disse loro questa parabola:
«La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; 17 egli ragionava così, fra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?” E disse: 18 “Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, 19 e dirò all’anima mia: ‘Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; ripòsati, mangia, bevi, divèrtiti'”. 20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio».
VISTO CHE SATANA ACCECA LE MENTI, LUI ATTIRA GLI UOMINI
FACENDO DELLE PROMESSE  : Matteo 4:8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori».
 NOTA
 ( nella  tentazione c’è l’offerta da parte del diavolo di tutti i regni del
mondo. Come mai egli aveva da offrire i regni di questo mondo? Il Signore Gesù non contesta
questa offerta e non gli dice che non può farlo perchè non li possiede.
Io credo che Satana fosse in grado di offrirli perchè li possedeva e questo fatto ci dà una diversa
visione dei problemi di questo nostro universo.
Il diavolo ha il controllo di questo mondo, e dietro la confusione e il travaglio del mondo c’è sempre
Satana. Ricordiamoci chi è veramente il nostro nemico; egli è un nemico spirituale, vuole diventare
Dio. )
RISPOSTA : satana ha usurpato i regni a Dio :
Giovanni 12:31 Gesù lo chiama il principe di questo mondo
2° Corinzi 4: 4 Paolo lo chiama il dio di questo mondo
Satana si è Insediato : ha  preso possesso del mondo, instaurando un regno organizzato :
 I principati : organizzazione di forze
( Romani . 8:38; Colossesi. 2:15; Matteo. 12:24)
Efesini 6:12
 Le potenze : sono capi dei principati  ( Efesini. 1:21; 3:10; Col. 1:16  Efesini 6:12
 I dominatori  : dominare, gover­nare, di controllare
2Cor. Luca 4:6,7  Efesini 6:12 ). 
 Forze spirituali della malvagità   che sono nei luoghi celesti
sono esseri spirituali la cui caratteristica peculiare è la malvagità
Efesini 6:12 ). 
 ( Dio ha mandato Gesù per salvare il mondo )
 E’ ovvio che non tutte le persone in carriera adorano Satana,però non avendo dato il cuore a Cristo, Satana li manipola a suo piacimento : li arricchisce , gli fa perdere tutto ecc.
 Ci  sono altre persone in carriere artisti,imprenditori politici, bancari, finanzieri che cercano ricchezza  e successo vendendo la propria anima al diavolo attraverso la magia, l’occultismo le sette sette come scientology,gli illuminati ( loggia massonica numerosissimi in Italia e nel mondo ) ecc. queste persone saranno:
 amanti del denaro ,
vanagloriosi
egoisti
 saranno anche possedute da satana ( video e allegati )
 ESEMPI DI PERSONE DELLO SPETTACOLO CHE HANNO VENDUTO L’ANIMA AL DIAVOLO PER AVERE SUCCESSO
( video https://www.youtube.com/watch?v=_f5Tziti1P4
IL CREDENTE PUO’ FARE CARRIERA ? SI
Nella BIBBIA troviamo molti uomini e donne in carriera , se pensiamo ai re ( è una forma di carriera militare
ai giudici, carriera nella  magistratura ,
Nel Nuovo Testamento troviamo Luca,era un medico
( Colossesi  4:14 Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema. )
Zena il giurista (Tito 3:13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista, e di Apollo, perché non manchi loro niente.
IN CHE MODO  IL CREDENTE PUO’ FARE CARRIERA ?
 SOTTOMETTENDOSI ALLA LEGGE DI DIO
 Giosuè 1:8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.
1Cronache  22:13 Allora prospererai, se ti applichi a mettere in pratica le leggi e i precetti che il SIGNORE prescrisse a Mosè per Israele. Sii forte e coraggioso; non temere e non ti sgomentare
LA FIGURA DI GIUSEPPE UN UOMO IN CARRIERA
LA BIBBIA CI MOSTRA LA FIGURA DI GIUSEPPE ( UN UOMO IN CARRIERA : DA PASTORE A SIGNORE DI TUTTO L’EGITTO
GOVERNATORE )
EBBE SUCCESSO PERCHE’ RIFIUTO’ GLI ONORI DEL MONDO E UBBIDI A DIO E’ SCRITTO CHE DIO LO BENEDICEVA IN TUTTO CIO’ CHE LUI FACEVA
Genesi  39:1 Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficiale del faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo comprò da quegli Ismaeliti che ce l’avevano condotto. 2 Il SIGNORE era con Giuseppe: a lui riusciva bene ogni cosa e stava in casa del suo padrone egiziano. 3 Il suo padrone vide che il SIGNORE era con lui e che il SIGNORE gli faceva prosperare nelle mani tutto ciò che intraprendeva. 4 Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e si occupava del servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa e gli affidò l’amministrazione di tutto quello che possedeva. 5 Dal momento che l’ebbe fatto maggiordomo della sua casa e gli ebbe affidato tutto quello che possedeva, il SIGNORE benedisse la casa dell’Egiziano per amore di Giuseppe; la benedizione del SIGNORE si posò su tutto ciò che egli possedeva, in casa e in campagna. 6 Potifar lasciò tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; non s’occupava più di nulla, tranne del cibo che mangiava. Giuseppe era avvenente e di bell’aspetto.
Genesi 41: 37 La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi servitori. 38 Il faraone disse ai suoi servitori: «Potremmo forse trovare un uomo pari a questo, in cui sia lo Spirito di Dio?» 39 Così il faraone disse a Giuseppe: «Poiché Dio ti ha fatto conoscere tutto questo, non c’è nessuno che sia intelligente e savio quanto te. 40 Tu avrai autorità su tutta la mia casa e tutto il popolo ubbidirà ai tuoi ordini; per il trono soltanto io sarò più grande di te». 41 Il faraone disse ancora a Giuseppe: «Vedi, io ti do potere su tutto il paese d’Egitto». 42 Poi il faraone si tolse l’anello dal dito e lo mise al dito di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d’oro. 43 Lo fece salire sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: «In ginocchio!» Così il faraone gli diede autorità su tutto il paese d’Egitto. 44 Il faraone disse a Giuseppe: «Io sono il faraone! Ma senza tuo ordine, nessuno alzerà la mano o il piede in tutto il paese d’Egitto».
45 Il faraone chiamò Giuseppe Safnat-Paneac e gli diede per moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe partì per visitare il paese d’Egitto. 46 Giuseppe aveva trent’anni quando si presentò davanti al faraone, re d’Egitto. Giuseppe uscì dalla presenza del faraone e percorse tutto il paese d’Egitto.
47 Durante i sette anni di abbondanza la terra produsse copiosamente ;
48 Giuseppe raccolse tutti i viveri che furono prodotti nel paese d’Egitto in quei sette anni e li immagazzinò nelle città; immagazzinò in ogni città i viveri del territorio circostante. 49 Così Giuseppe ammassò grano come la sabbia del mare: in così gran quantità, che si smise di contarlo, perché era incalcolabile.
Nel Vecchio Testamento dicevamo che uomini e donne in carriera . RE E GIUDICI : Molti di loro hanno avuto successo perché hanno messo Dio davanti a loro , altri hanno messo se stessi davanti a Dio e l’operato e stato tragico vedi la storia di
Sansone , il fatto citato sopra , di Davide , di Saul ecc
Un cristiano in carriera ( ma vale anche nel mondo lavorativo da dipendente ) deve sapere rifiutare l’illegalità , e l’ambizione che lo può dominare , il cristiano deve usare il criterio della legge di Dio
1° Corinzi  6:12 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla.
 1° Cor 10:23 Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica.
 Romani 7:7 Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». 8 Ma il peccato, còlta l’occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. 9 Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; 10 e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. 11 Perché il peccato, còlta l’occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. 12 Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono. 13 Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante.
 
 Personalità carismatiche
Nonostante le pressioni sociali che esaltano il culto della potenza e del successo individuali, non tutti sono in grado di sviluppare una personalità psicologicamente forte e socialmente realizzata. Ecco allora che nei vari ambiti della vita pubblica si distinguono persone dotate di un particolare carisma, delle “calamite umane”, dei veri e propri leader capaci di attirare a sé un gran numero di persone. Questi individui con la loro personalità riescono a dare un senso e un significato alla vita di milioni di persone. Sono i guru della religione, della politica o dello spettacolo. La gente rimane affascinata da questi personaggi e li segue perché ritiene che essi siano in grado di realizzare le sue aspirazioni e i suoi desideri. Questi leader hanno un vasto seguito perché sono capaci di interpretare lo scontento e il disagio delle persone, e di manipolarlo con abilità per ottenere popolarità, suffragi e potere. La gente si identifica con questi personaggi perché spesso proietta su di essi il proprio ideale di esistenza, cioè quello che vorrebbe essere ma non è, perché non ne ha né la qualità né le possibilità. Non ha importanza, poi, se questi sono dei ciarlatani o dei calunniatori, perché spesso le persone — per una strana ironia della mente ,si autoconvincono della bontà di qualcuno anche quando le evidenze dimostrano il contrario. La cronaca ci informa spesso dei fenomeni di plagio. Capita infatti che una persona riesca a ridurre completamente alla sua mercé un altro individuo. Se invece del plagio sul singolo individuo troviamo una massa di persone, allora ci rendiamo conto del pericolo psicologico, sociale e politico che questo comporta.
In certe situazioni, le popolazioni hanno “bisogno” di avere, una guida forte a cui votarsi completamente. Abbiamo già ricordato l’esempio del popolo d’Israele, quando richiese a Samuele un re “come lo hanno tutte le nazioni” (1°  Samuele 8:5). Essi avevano bisogno di identificarsi in un re umano, concreto e visibile come loro, perché non riuscivano più a essere guidati da un Dio invisibile. Ai giorni nostri, dove può portare tutto ciò?
POTERE DI DIO
La teocrazia (dal greco θεός (theós): dio κράτος (kràtos): potere
OPPURE
POTERE DELLUOMO
La monarchia è una forma di governo in cui la carica di capo di Stato è esercitata da una sola persona, come suggerisce l’etimologia), che è dal greco monárchis, composto di mónos (μόνος) “solo, unico
 e -archìs (ἄρχω), da árchō, “governare, comandare“)
Aspettativa dell’uomo forte
È stato già ampiamente evidenziato che la situazione mondiale oggi è abbastanza caotica e altamente instabile. In ogni aspetto ci sono enormi squilibri, ingiustizie, soprusi e la violenza e il terrorismo aumentano sempre di più. In questo quadro sconfortante tutti hanno il desiderio di una vita più sicura e più tranquilla. Sapete qual è la risposta che l’uomo della strada fornisce più frequentemente riguardo a una possibile soluzione dei problemi mondiali? «Ci vorrebbe qualcuno che sapesse il fatto suo e che mettesse le cose a posto». I cristiani che conoscono la Bibbia sanno che costui arriverà.
DIO E’ DIO DELLE NAZIONI : LUI PUO’ CAMBIARE TUTTO
 2° Cronache 20:6 disse: «SIGNORE, Dio dei nostri padri, non sei tu Dio dei cieli? Non sei tu che domini su tutti i regni delle nazioni? Non hai tu nelle tue mani la forza e la potenza, in modo che nessuno può resistere contro di te?
( confronta Salmo 47: 2 e 8 )
GESU’ E’ IL RE DELLE NAZIONI
Apocalisse 15:3 e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell’Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veritiere sono le tue vie, o Re delle nazioni.
 Filippesi 2:9 a 11
 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre
 Apocalisse 5:9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione.
 * AMANTI DEL PIACERE : 2° TIMOTEO 3:4
Quando si parla di questi uomini, “ amanti del piacere “ non si riferisce solo al piacere sessuale, ma a tutti i piaceri che il modo presenta fino all’eccesso :
 ( Galati 5.19  Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, 21 invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio. )
 TRASFORMAZIONE DEL CONCETTO DI PECCATO
Gli obiettivi e desideri che hanno origine da queste due caratteristiche, sono inseriti nel contesto morale e sensuale, perciò analizzeremo soprattutto come la seduzione possa fare breccia in questi ambiti.
Trasformazioni del concetto di peccato
Il senso morale delle popolazioni industrializzate è cambiato notevolmente nel corso delle ultime generazioni. A livello sociologico, la perdita di identità spirituale e di coesione religiosa hanno determinato una frammentazione delle nozioni di “lecito” e “illecito”. Nel passato le istituzioni (stato, chiesa, scuola e organi di informazione) offrivano un fronte comune per la considerazione di certi aspetti della morale, mentre oggi questa uniformità non esiste più. I media propongono dibattiti nei quali accreditati personaggi della cultura affermano che dare una definizione di morale è sempre più arduo. Oltre a ciò, siamo costretti a vedere in continuazione immagini che solo qualche decennio fa sarebbero state considerate quasi oscene (per esempio i nugoli di ballerine seminude presenti in ogni programma televisivo). Nemmeno la scuola è in grado di fornire delle chiare indicazioni in questo senso. I ragazzi si trovano sommersi da input contrastanti: da una parte essi sono l’oggetto dell’insegnamento di concetti e nozioni, mentre dall’altra, a volte, assistono a un comportamento incoerente e increscioso da parte di alcuni insegnanti, cioè di quelle figure istituzionalizzate che dovrebbero trasmettere quel qualcosa in più sulla didattica della vita che non si trova sui libri di testo. Un esempio anche nel campo giuridico: il reato di adulterio era previsto dal Codice penale emanato nel 1930, ma è stato cancellato da due sentenze della Corte Costituzionale nel 1968 e nel 1969 e così il divorzio, l’aborto ecc . Cioè esattamente negli anni della rivoluzione sessuale e delle battaglie per una maggior liberalizzazione dei costumi.
Dal campo filosofico, il relativismo è rimbalzato anche sul piano sociale e culturale più ampio e ha eliminato
le definizioni di giusto e sbagliato.
Ciò che una volta era accettato dall’opinione pubblica come peccato o trasgressione (con la sua connotazione negativa : 1°Giovanni 3:4 Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.),
Oggi è divenuto una normale espressione della propria personalità.
Un tipico esempio è la difficoltà a definire ciò che può essere considerato normale nel campo della sessualità umana. Nell’ambito dei matrimoni fra persone omosessuali .
Dal punto di vista psicologico, il concetto di peccato va scomparendo anche a causa delle nuove istanze terapeutiche che affrontano i problemi dei sensi di colpa. Molti psicologi (a volte
anche cristiani!) definiscono il peccato in termini di “anomalia comportamentale”.
Ritengono che esso sia solo l’espressione di azioni non consone a dei criteri socialmente accettati. Questi tuttavia non vengono vissuti come vere e proprie regole morali, ma solo come elementi di civile convivenza. In questa prospettiva il peccato non si riferisce più a una responsabilità morale davanti a Dio, che stabilisce i veri criteri spirituali riguardo a ciò che è giusto o sbagliato, bensì si richiama esclusivamente a una responsabilità civile nei confronti della libertà altrui. In questo modo però sarebbe molto facile modificare i termini di ciò che è da considerarsi legittimo oppure no. Spesso i sensi di colpa si realizzano sulla base di una disapprovazione della coscienza verso qualche azione commessa. Se si può dimostrare che la coscienza sbaglia a condannarci — perché, per esempio, essa è il risultato di un’educazione troppo moralista — allora è abbastanza facile depotenziare il senso di colpa. Perciò le valutazioni morali sono suscettibili di una continua revisione da parte della psicologia umanista. Ampliando il discorso, si vede che sul piano popolare — secondo quest’ottica — la virtù può venir facilmente ridicolizzata e la trasgressione esaltata. L’umiltà viene vista come una debolezza, mentre l’arroganza come un elemento positivo che indica forza di carattere e sicurezza di sé. L’onestà viene derisa e la malizia diventa la norma comportamentale. Di fronte a tutto ciò, la Scrittura è categorica.
(Isaia 5:20). “Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro!”  
La TV come strumento di seduzione
Abbiamo già riscontrato che il “mondo” ( Nella Bibbia per mondo generalmente si intende quel sistema di valori e di pensieri dominato dal peccato, Efesi 2:1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli.
Il mondo quindi viene adottato e incarnato dall’umanità non convertita, raggiunge le nostre menti attraverso un gran numero di strumenti e di canali, puntando proprio sul desiderio del piacere.
Qualunque strumento per la comunicazione di massa può essere un veicolo, ma sono soprattutto i giornali, la televisione e Internet che hanno una maggiore influenza per la loro massiccia diffusione nelle famiglie. Fra questi, è la televisione quella che più di altri mezzi si presta a trasmettere valori, ideali e modelli — dunque a creare obiettivi e desideri. In alcune persone più fragili essa può addirittura generare una sorta di dipendenza. Ci sono persone che la guardano per ore e non riescono a distaccarsene. Con l’enorme sviluppo e la diffusione delle televisioni private e satellitari c’è solo l’imbarazzo della scelta per visionare qualunque programma si voglia, visto che i palinsesti coprono tutte le ventiquattro ore con canali tematici e non. Molti però non si rendono conto che la televisione può agire in tre modi negativi nella nostra vita.
1)  Determina la scomparsa (o almeno la diminuzione) del dialogo. In Italia, prima della seconda guerra mondiale il tempo medio quotidiano di conversazione fra genitori e figli era di 25 minuti; negli anni ’60 è sceso a 20 e oggi è meno di 8 minuti. Secondo gli esperti, questa drastica riduzione del dialogo in famiglia è da imputarsi in larga scala proprio alla televisione. Quando si accende il televisore si spengono le risorse comunicative della famiglia. E quando manca la comunicazione viene a mancare tutta una serie di elementi fondamentali della dinamica famigliare: il confronto, l’insegnamento, la condivisione, l’apporto reciproco delle esperienze, l’arricchimento culturale, ecc.
La Bibbia è chiara a questo riguardo.
(De 4:9 e 6:6-7; cfr. anche Sl 78:3-7).
 Deuteronomio 4:9  “Guardati dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli……
 Deuteronomio 6:6 Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; 7 li inculcherai ai tuoi figli,
ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua,
* quando sarai per via,
* quando ti coricherai
* e quando ti alzerai.
8 Te li legherai alla mano come un segno,
 te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi
9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città..”
 Confronta . anche Salmo  78:3-7).
 L’ANNULLAMENTO DELLA CREATIVITÀ E DELL’IMPEGNO.
 
Guardare la televisione è una delle attività più passive. Il nostro cervello si limita a registrare le immagini trasmesse e spesso ciò favorisce l’ozio e la pigrizia.
Non c’è interazione con il televisore quando lo guardiamo. L’unico tipo di interazione potrebbe esserci quando lo utilizziamo come monitor per qualcos’altro (giochi o Internet). Molte persone l’accendono fin dal mattino perché «fa compagnia». È probabile che esse trovino nel televisore sempre acceso un surrogato per qualche carenza affettiva o emotiva. Purtroppo è un modo anomalo per compensare una carenza, soprattutto perché certi programmi sembrano essere realizzati solo con il proposito di inebetire la gente. Quante volte incontriamo qualcuno che ripete le battute umoristiche che ha sentito alla televisione credendo di essere spiritoso; invece non si rende conto che è lui stesso un ulteriore veicolo di demenzialità. Se si contano le ore trascorse davanti al video si può facilmente capire quanto tempo si spreca, sottraendolo magari ad altre attività ben più importanti e costruttive. È senz’altro più facile stare passivi che prendere iniziative, perché le iniziative costano impegno e sacrificio. L’industria del divertimento televisivo ha dunque il potere di bloccare le risorse umane rivolgendosi a milioni di adepti che accettano passivamente le idee preconfezionate dei guru dell’immagine.
Oggi, poi, l’offerta è a tutto campo. Tra televisioni satellitari, via cavo, programmi fruibili da Internet, ecc., ci si potrebbe riempire ogni minuto della giornata. Gli abbonamenti costano e non sfruttarli sarebbe uno spreco, perciò si cerca di vedere quanto più è possibile. E tutto questo distrae dalle cose veramente importanti! Anche questa è una sottile arma di seduzione.
Quanti cristiani disertano le riunioni infrasettimanali della chiesa locale perché preferiscono lasciarsi dominare dalla pigrizia e stare comodamente sprofondati nella poltrona a guardare la TV? «Dopo una giornata di lavoro mi merito un po’ di relax!». Quando guardiamo certi programmi, che sono la quintessenza della stupidità, ci rendiamo conto che pian piano ci lasciamo riempire la mente di spazzatura? A volte si incontrano dei credenti che sono informatissimi sugli sviluppi di un certo serial televisivo, ma conoscono ben poco la Scrittura! Ci dobbiamo chiedere se è questa la chiesa del terzo millennio.
* LA MANIPOLAZIONE DELLE COSCIENZE.
Quando si dice che la televisione ci porta il mondo in casa, significa anche — in senso spirituale —  essa rigurgita nel salotto di casa nostra tutto ciò che di negativo ci può essere nel mondo: “fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria…” (Galati 5:19).
Un uso indiscriminato della TV può creare nella mente degli individui dei falsi valori perché essa propone dei modelli e degli stili di vita sbagliati e peccaminosi. Da anni ormai le scene di violenza, di sesso, di adulterio, sono una costante in ogni film. Questi sono dei continui richiami alla trasgressione, che stabiliscono delle forti connessioni mentali attraverso i meccanismi che abbiamo già visto.
Una cosa da tenere in seria considerazione è che i bambini sono molto più esposti degli adulti, perché non hanno la capacità di discernere la realtà dalla finzione. Certe immagini violente ( vere) della cronaca vengono assimilate alle immagini (false) dei film e questo rende difficile nei piccoli distinguere il vero dal falso. In molti casi si genera anche una certa forma di adattamento dell’organismo alla realtà della sofferenza e della morte. E poi si rimane sconcertati quando dei minorenni compiono delle azioni crudeli e spaventose nei confronti di coetanei o dei loro stessi genitori!
Nota 1 ) Uno studio condotto da alcuni ricercatori della Columbia University e dell’Istituto psichiatrico dello Stato di New York, pubblicato nel 2002 dalla rivista Science, ha dimostrato che guardare la televisione per oltre un’ora al giorno può rendere gli adolescenti più inclini alla violenza, una volta raggiunta la maggiore età.
Nota 2 ) Un quotidiano italiano ha riportato le conclusioni di questa ricerca. «I ricercatori hanno seguito più di 700 bambini dall’adolescenza all’età adulta arrivando a constatare che gli adolescenti abituati a passare un’ora o più al giorno davanti al
teleschermo si abbandonano più facilmente, intorno ai vent’anni di età, ad atti aggressivi verso altre persone.
Il dato riguarda soprattutto i ragazzi ma anche le giovani donne che passano più ore al giorno davanti alla TV. (…) Il legame tra tempo trascorso alla TV e condotta violenta rimane dimostrato anche tenendo conto di altri fattori che favoriscono l’uno e l’altro comporta-mento quali basso reddito familiare, scarsa cura da parte dei genitori, disturbi psichiatrici durante l’adolescenza e così via.
Di fronte a certe evidenze come reagisce la gente? Quali sono le misure e i provvedimenti che i garanti dell’informazione adottano per arginare questo problema? «Nonostante il consenso unanime degli esperti non sembra che la gente percepisca pienamente il pericolo rappresentato dalla TV».
Anche in Italia tra chi si occupa di queste problematiche c’è un certo allarmismo. Una psicologa del gruppo “Movimento Bambino” ha dichiarato che la relazione tra quantità di televisione e aggressività esiste. Oltre a ciò, «questo continuo rapporto senza filtri con una realtà mediatica fa acquisire al bambino una sorta di adattamento alla violenza: tutti i giorni, per ore e ore, egli si nutre di guerre, omicidi, rapine, aggressioni, litigi, turpiloqui, situazioni limite che hanno la forma e il linguaggio di telefilm, cartoni, fiction. Una contaminazione del suo cuore e della sua mente che lo desensibilizza e gli fa abbassare la soglia di percezione dell’atto ingiusto, criminale, violento».
In altre parole, il bambino cresce senza riuscire più a stabilire quali siano i confini tra lecito e illecito e perdendo completamente la percezione morale e spirituale del peccato.
Purtroppo non è solo la sfera comportamentale che viene modificata dalla troppa esposizione alla TV. Infatti «la distruttività non necessariamente si esprime in azioni contro gli altri. Si può essere distruttivi anche verso sé stessi : diventare giovani depressi, o incapaci di affrontare la realtà, con l’angoscia di vivere, in fuga dal mondo, con il rifiuto della responsabilità, spaventosamente incerti.
Lasciare i bambini soli davanti a una TV significa modificare il loro modo di pensare, di comunicare, di immaginare la realtà e di poterla affrontare, poiché crescono con codici che non gli appartengono».
Il vuoto psicologico ed esistenziale che si genera, prima o poi dovrà essere riempito da qualcosa per poter mantenere un certo equilibrio psichico. Quali risposte offre il mondo?
Droga, pornografia, sesso illecito, furti, rapine, stordimento, divertimenti, occultismo… I bambini italiani trascorrono più di 15.000 ore davanti al video, contro le 11.000 ore che trascorrono a scuola durante gli anni di frequenza obbligatoria. Di fronte a questi dati si fa presto a calcolare quale strumento abbia più influenza nella loro educazione durante i delicati anni della loro crescita.
Anche molti cartoni animati sono dei veicoli manipolatori proprio nei confronti dell’occultismo. I bambini vengono abituati a personaggi che hanno poteri magici ed evocatori di divinità delle tenebre. Il successo strepitoso di certi film come Harry Potter ci fa pensare a una sottile e affascinante attrazione verso il mondo della stregoneria e dell’occulto.
Tutto ciò non fa riflettere? Non è difficile concludere che queste cose stiano preparando le nuove generazioni ad accogliere con gioia e senza alcuna  capacità critica né di giudizio i falsi cristi e i falsi profeti che, con segni, miracoli e opere potenti, prepareranno la venuta dell’Anticristo, cioè di colui che sarà in grado di offrire al mondo tutto ciò ch’esso desidera.
Un altro aspetto della manipolazione delle coscienze da parte dei messaggi televisivi lo troviamo quando vengono presentate alcune realtà teologiche completamente deformate. È il caso, per esempio,
Il diluvio non era da parte di Dio ma  era l’evolversi della natura
Le piaghe d’Egitto non era opera di Dio, ma un cambiamento della natura con spiegazioni scientifiche
Della nascita di Gesu’, la scienza è scettica
La morte di Gesù alcuni dicono che era il suo sosia a morire, cosi era facile fare credere alla gente la resurrezione
Che Gesù era sposato con Maria Maddalena e avrebbe avuto anche di figli
Questo è un falso Gesù! ; un “Gesù diverso da quello che è stato predicato” (2 Co 11:4).
Purtroppo questo è solo uno dei tanti esempi dei pericolosi messaggi propinati dalla TV a milioni di persone. Messaggi come questi attaccano le realtà spirituali della Scrittura, svuotandole del loro vero significato e proponendo interpretazioni false con lo scopo di screditare la Rivelazione di Dio. «Gesù Cristo, il Signore nostro, non è un personaggio fumoso che noi possiamo adattare o manipolare secondo le nostre aspirazioni, ma è l’eterno Figlio di Dio. Egli ha sempre fatto affermazioni precise, inequivocabili, assolute, che non permettono compromessi di sorta».
A livello psicologico la TV gioca con le nostre emozioni attraverso la presentazione di realtà fittizie abilmente costruite. La ricerca degli effetti speciali e la continua spettacolarizzazione della vita possono generare un’inconscia aspettativa nei confronti del prodigio.
Le immagini, la colonna sonora, le situazioni, i dialoghi, tutto può venire utilizzato anche per far passare dei messaggi che influenzano gli spettatori..
La tipica frase per garantire la veridicità di un fatto è diventata: «L’ha detto la TV, allora è vero».
Troppe volte si utilizza il mezzo televisivo con molta superficialità e disinvoltura, perciò occorre fare attenzione a quello che si guarda. Non vogliamo  demonizzare la TV, ma riteniamo indispensabile avere il filtro della capacità critica potenziata da una buona relazione spirituale con Dio e con le priorità della Bibbia, per non lasciarsi trascinare dalla corrente. La nostra coscienza, infatti, si lascia addomesticare troppo facilmente.
Senza rendercene conto, spesso permettiamo che i messaggi televisivi penetrino nella mente e costruiscano delle scale di valori che falsano le vere priorità, creando modelli, opinioni, obiettivi e desideri. Quanti cristiani si lasciano condizionare dai valori del mondo proprio grazie alla televisione? Quanti genitori vigilano  su ciò che penetra nella mente dei loro figli?
Mt 6:22 La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato;
 Mt 6:23 ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno le tenebre!
CONTINUA LA SEDUZIONE  : AMANTI DEL PIACERE
 Edonismo, culto del corpo e benessere
Ogni persona ricerca il proprio stato di benessere, sia mate-riale che emotivo.
Lo stress,
Il lavoro,
Le preoccupazioni,
Le problematiche relazionali,
I conflitti interpersonali,
ecc., se vengono gestiti male possono diventare fattori negativi che generano problemi anche sul piano fisico (fenomeno della somatizzazione :  cioè quando un individuo sperimenta un livello variabile di sofferenza psichica attraverso sintomi fisici. ).
Cercare di mantenersi sani e in forma è giusto e legittimo,  poiché il corpo del cristiano è il tempio dello Spirito Santo
1° Co 3:16-17
16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi. 1°Corinzi 6:19)
19 Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. 20 Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.
Confronta 2° Corinzi 5:1 il corpo lo chiama la tenda 
E perciò noi dobbiamo trattarlo bene.
Quindi un’alimentazione sana, una normale attività fisica e una corretta igiene mentale
sono elementi che ogni cristiano deve perseguire con responsabilità. Il suo atteggiamento deve essere motivato dal rispetto del proprio corpo, ma nella giusta misura. Non si deve cioè travalicare la linea che separa la normale e intelligente gestione del proprio corpo e della propria mente dalla frenesia edonistica che ricerca a tutti i costi un benessere autogratificante.  ( culto di se stesso )
Gestire anche l’abbigliamento, non oltrepassare i limiti.
 Spesso si prende il concetto di Paolo riguardo all’abbigliamento femminile
1° Timoteo 2:9 Allo stesso modo, le donne si vestano in modo decoroso, con pudore e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose,
 Da questo versetto si sono stilate molte dottrine tra le quali il proibizionismo degli ornamenti , in effetti l’Apostolo sta dicendo alle donne di non eccedere nel lusso : ( trecce e d’oro o di perle o di vesti lussuose )
l’apostolo Paolo non proibisce tale ornamento, non è l’invito
a vestire in maniera trasandata , ma l’esortazione ad assumere un contegno modesto che si addice alla posizione in Cristo . Ciò che è mondano o inadatto a questi criteri
(alla posizione in Cristo) va evitato, sia che si tratti di una regina, che di una donna comune . Il vero ornamento della donna cristiana sono le opere della fede .
L’Apostolo Paolo consiglia alle donne come vestirsi :
DECOROSO
Sinonimi: compostezza, decenza, dignità, 
prestigio, contegno,  modestia, pulizia, 
grazia, convenienza, onorabilità, 
rispettabilità, condotta, splendore, vanto, 
pudicizia,  onestà, rettitudine
PUDORE :
candore, castità, decenza, modestia, pudicizia ( moralità ),
 MODESTIA :
semplice, umile, riservato, discreto.
In quel tempo gli ornamenti erano considerati essenziali per il corpo , ma quelle donne esageravano, gli ornamenti e i cosmetici erano importanti per la cura del corpo, ma c’era un altro aspetto : esaltavano il corpo a tal punto che la persona adorava se stessa  ( culto di se stesso ).
Questo concetto, il culto del corpo ( edonismo ) era molto usato dagli egiziani : usavano profumi, unguenti , metalli preziosi per abbellirsi ed esaltarsi davanti agli idoli per piacergli, ad esempio i capelli erano molto curati, venivano intrecciati con l’oro e le perle preziose, l’acconciatura era molto importante sia per le donne che per gli uomini .
In una antica traduzione Biblica in Esodo 8:16 a 19 è tradotto così
TERZA PIAGA: le zanzare o i pidocchi “il Signore disse a Mosè: “stendi il tuo bastone e batti a polvere del suolo, ci saranno zanzare su tutto il paese d’Egitto. .. e ci furono zanzare e pidocchi sugli uomini e sulle bestie… tutta la polvere del suolo diventò zanzare” 
In realtà erano delle zanzare chiamate culici pungono e depositano pidocchi (kinim )
*  Nota : in altre versioni , zanzare è tradotto con mosconi
Vedi traduzione Vecchia Diodati
Nella tradizione ebraica del Talmut si dice che a causa dei pidocchi,gli egiziani dovettero radersi totalmente , per loro era una umiliazione.
Esodo 9:8
Dio umiliò la bellezza del corpo degli Egiziani mandando la sesta piaga : LE ULCERI
La linea del culto del corpo  è molto sottile e tale aspetto può essere facilmente collegato al culto della personalità. In certi casi potrebbe diventare la ricerca di qualcosa che possa esaltare sé stessi e il proprio benessere.
Le seduzioni in questo campo trovano molti appigli proprio perché gli uomini sono
“amanti del piacere “e “vanagloriosi”.
Il mito dell’eterna giovinezza è molto radicato nell’immagi-nario collettivo. Non a caso la Scrittura dice che in noi c’è il pensiero dell’eternità,
Ecclesiate 3:11. 11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità, sebbene l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta.
Tuttavia, in mancanza di chiari riferimenti spirituali, la gente è portata a desiderare l’eternità verso l’aspetto più immediato di sé: il proprio corpo. Questo rappresenta la realtà più facilmente percepibile e dunque può catalizzare il nostro interesse e le nostre risorse. Il corpo, infatti, è lo strumento per dare e ricevere piacere dunque — nella prospettiva edonistica — esso deve avere particolari attenzioni. La ricerca del benessere del corpo e della forma fisica non è più un’esclusiva di coloro che cominciano a essere avanti con gli anni, ma è divenuta una priorità per ogni età, senza nemmeno più distinzione di sesso.
Questo obiettivo mobilita una gran quantità di risorse (di tempo e di denaro) per l’ottenimento di ciò che si desidera. Secondo le statistiche, gli italiani spendono circa 6 miliardi di Euro all’anno solo per profumi, creme e prodotti cosmetici. Il 40% del fatturato è rappresentato dagli uomini e ciò dimostra che i maschi italiani vogliono piacersi e piacere.
Più del 15% della clientela di centri estetici e saloni di bellezza è ormai rappresentato da uomini. Una psicologa sociale della London School of Economics, aprendo la conferenza annuale della Società Britannica di Psicologia, ha affermato che «oltre il 50% dei maschi inglesi si sente veramente intimidito dalle immagini che rimbalzano da riviste e pubblicità, quando paragonano il proprio corpo a quello dei modelli ritratti nelle campagne pubblicitarie per le linee di abbigliamento intimo dei grandi stilisti. Un uomo che lavora tutto il giorno sa che non potrà mai, neppure lontanamente, far assomigliare il suo corpo a quello che vede sul manifesto. Così diventa insicuro e stressato. L’enfatizzazione del corpo maschile e dei suoi muscoli è arrivata con le riviste e le pubblicità per gli omosessuali, ma da dieci anni a questa parte si è semplicemente spostata alle campagne rivolte a tutti.» Anche in Italia si trova la stessa tendenza.
Nella ricerca ossessiva del proprio benessere troviamo anche un’altra tendenza: per ritrovare il proprio equilibrio interiore, oggi si delega sempre di più ai prodotti cosmetici e ai farmaci l’azione desiderata.
Se si leggono con attenzione le etichette dei vari prodotti per l’igiene personale, si noterà che sono sempre più frequenti i riferimenti all’energia, al benessere, alla vitalità, e molti di questi si richiamano a elementi della filosofia orientale per la salute dell’anima e del corpo.
In Italia sta prendendo piede una ditta giapponese  di cosmesi : Sobepure
È una linea completa di  cosmetici naturali a base di oli essenziali , ma il concetto si basa sulla forza della filosofia orientale,secondo la quale alla pulizia del corpo corrisponde la purificazione dell’anima, il nome sobe , nella lingua giapponese vuol dire :
bellezza,splendore,raffinata purezza, ( questo è edonismo : culto del corpo )
la Sobe propone in questi cosmetici un vero e proprio concentrato di energia .
Oggi si tiene molto anche al proprio benessere interiore,pertanto le soluzioni per arginare le “energie negative “ e favorire la ricarica delle  “ energie positive “ sono varie, dall’occultismo alle filosofie orientali , ma c’è ne una uscita nel 2003 da un esperimento fatto da alcuni medici americani , è la pillola del diavolo è in grado di cancellare dalla memoria le esperienze più traumatiche della nostra vita : Rimorso, paura, dolore, senso di colpa
In articolo del giornale la Repubblica del 31.01.2003 si leggeva : «Una volta vaccinato contro il rimorso, non ci sarebbe più spazio al peggio. L’uomo potrebbe commettere qualsiasi atrocità a cuor leggero, tanto la coscienza non verrebbe mai a chiedere il conto»
 Matteo 11:28,29,30 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero
 NEL CARATTERE DI DIO NON  C’E’ L’EDONISMO
OVVERO DIO NON SI AUTO-ADORA
LUCA 4:8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto“».
SalMO 95:6-7
“Venite, adoriamo e inchiniamoci,inginocchiamoci davanti all’Eterno che ci ha fatti! Poich’Egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo ch’Egli pasce, e il gregge che la sua mano conduce”
Siamo noi che lo adoriamo e lo onoriamo perché Lui è
Dio , il Creatore , il Padre
Date al SIGNORE la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi davanti al SIGNORE vestiti di sacri ornamenti, tremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra! Il mondo è stabile e non sarà smosso(1Cron. 16:29-30).
Sono i suoi figli che lo adorano, e non Lui stesso ,quindi il nostro Dio non trova piacere in se stesso, ma riversa il suo piacere e il suo amore e la sua personalità sull’uomo
1) SIAMO FATTI A SUA IMMGINE E SOMIGLIANZA
Genesi 1:26
2) Dio è Amore : Ha amato il mondo
    Giovanni 3:16,17 ; 1° Giovanni 4:11e verso 14 ;
    Efesi 2.4
3) Dio non condivide la sua gloria con nessuno :
Isaia 42:8 Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome;
io non darò la mia gloria a un altro,
né la lode che mi spetta agli idoli.( confronta Salmo 115 )
 In questo caso per gloria s’intende : kabōd
La sua Sovranità, Onnipotenza, Onniscienza, Onnipotenza , La Gloria del Suo splendore
NOTA 🙁 questa un giorno l’avremo 1°Corinzi 15: 42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale
 4) Dio dà la Sua gloria ai suoi : Gloria : Shekinah
E’ quella che vide Mosè sul monte Sinai , Esodo 24.15,16
E’ quella che illuminava il campo Israelita di notte e li
proteggeva di giorno     Esodo 13:21
E’ quella che riempì il tabernacolo Esodo 40:34 a 38
( cfr 1° Re 8:10,11 )
E’ quella che vide Isaia nel tempio,   Isaia 6:1 a 5
E’ quella che vide Ezechiele sul fiume Ezechiele 1:1
E’ quella che videro i discepoli sul monte della
trasfigurazione, con Gesù,  Luca 9:28 a 36
E’ la stessa che si posò sui 120 nell’alto solaio, Atti 2:1 a 4
E’ la stessa che vide Stefano  Atti 7:55
E’ la stessa che vede chiunque crede in lui ( Giov 11:40 )
E’ la stessa che ancora oggi riempe i credenti con il
battesimo nello Spirito Santo  Giovanni 7:38 Atti 2:39
ONORIAMO DIO
(1 Corinzi 10:31
Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.
 (Colossesi 3:23)
E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini,
 (1 Pietro 4:11)
Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesú Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.
LE SEDUZIONI DELLO SPIRITO
Il contesto spirituale dei tempi della fine
Le caratteristiche più evidenti che gli uomini manifesteranno nella sfera della religiosità saranno le seguenti:
LA IRRELIGIOSITÀ  : 2° TIMOTEO 3: 2
Religione
Una religione è un complesso di credenze, comportamenti, atti rituali e culturali, mediante cui un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro. Tale relazione, tra uomo e sacro, è consentita per mezzo di qualche ordine soprannaturale, o naturale, che risponde ai significati ultimi dell’esistenza. Una religione contiene sistemi di valori e significati che investono la condizione umana, l’esistenza, l’ordine cosmico, e spesso altri aspetti della vita. Le religioni sono sempre in qualche misura istituzioni sociali, cioè sono condivise, dotate di regole e strutture sociali ordinate, dove singoli individui sono spesso designati a qualche ruolo o prerogativa collegate alla prassi religiosa.
Etimologia
Il termine religione deriva dal latino relìgio, la cui etimologia non è del tutto chiarita: secondo Cicerone, la parola deriva dal verbo relegere, ossia “rileggere“, intendendo una rilettura degli eventi naturali come opera di entità soprannaturali.
Invece Tertulliano e Lattanzio, quest’ultimo ripreso da sant’Agostino, sostengono che la parola deriva da un altro verbo: religàre, cioè “legare, vincolare”, nel significato di legare l’uomo alla divinità. Religàre può indicare anche l’idea di vincolare gli uomini nella comunità, sotto le stesse leggi e lo stesso culto.
Altre possibili etimologie fanno risalire la parola ai verbi relegàre (“allontanare, dividere”, che sottolinea la separazione tra le cose sacre e profane), religere (“considerare diligentemente” ), e re-eligere (scegliere ancora, effettuare una nuova scelta).
La vera religione è quella rivelata da Dio attraverso al Sacra Parola,  la  Bibbia
 Giac 1:26 Se uno pensa d’esser religioso, e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana.
Giac 1:27 La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.
2° Timoteo 4:3
Tito 1:9
Tito 2:10
Da qui comprendiamo che le seduzioni si orienteranno in tre diverse direzioni: nell’ambito di coloro che sono bestemmiatori e irreligiosi, e in quello dei falsi credenti, cioè coloro che hanno solo le forme della pietà.
Abbiamo già accennato al fatto che l’apostolo Paolo afferma che prima e durante la manifestazione dell’Anticristo si diffonderà a livello mondiale  un fenomeno di rigetto della vera fede:
l ‘apostasia.
L’apostasìa (dal greco ἀπό apò «[lontano] da» e στάσις stàsis : stare
 «stare lontano , abbandonare , separare, ribellarsi
FATTA  Eccezione  per coloro che si convertiranno nel periodo della Grande Tribolazione e si rifiuteranno di adorare la Bestia per restare fedeli a Cristo. Questi però verranno soppressi
( Ap 13:12 a 15) 12 Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata guarita. 13 E operava grandi prodigi sino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. 14 E seduceva gli abitanti della terra con i prodigi che le fu concesso di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di erigere un’immagine della bestia che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. 15 Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia. 16 Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. 17 Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.
18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.
Questi martiri saranno uccisi , andranno in cielo e messi sotto l’altare per essere lavati dal sangue dell’Agnello :
Apocalisse 6:9 Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di quelli che erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che gli avevano resa
Essi sono la grande folla dei cristiani rimasti e dei  martiri della
Grande Tribolazione (cfr. Ap 7:9-15 )
9 Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano. 10 E gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello». 11 E tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: 12 «Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen».
13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?» 14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. 15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. 16 Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 17 perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».
I CREDENTI RIMASTI DURANTE LA GRANDE TRIBOLAZIONE  E UCCISI PER LA TESTIMONIANA DI  GESU’  E I MARTIRI DECAPITATI PERCHE’ HANNO RIFIUTATO DI ADORARE LA BESTIA E LA SUA IMMAGINE , REGNERANNO CON CRISTO (Ap 20:4).
Apocalisse 20:4 Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. 5 Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione. 6 Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni.
 L’APOSTASIA  precederà il giorno del Signore. “Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando sé stesso e proclamandosi Dio” (2 Te 2:3-4).
Anche Gesù ci fornisce un’indicazione al riguardo con una domanda:
 “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lu 18:8b).
Da ciò deduciamo che la situazione spirituale degli uomini sarà estremamente precaria e molto lon-tana dall’ideale cristiano.
I grandi risvegli spirituali preannunciati da certi predicatori non trovano nessuna conferma nelle profezie bibliche, a meno che non si tratti di falsi risvegli, generati sull’onda delle emozioni e mossi dalla ricerca di effetti speciali (vedi il prossimo capitolo).2
I commentatori ritengono che la chiesa di Laodicea sia l’espressione della chiesa  religiosa e apostata  del tempo della fine. Se così è, allora si può comprendere perché il Signore le rivolge una pesante accusa.
 “Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca. Tu dici: «Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!» Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo”(Ap 3:15-17).
Questa descrizione ricalca molto fedelmente una delle più significative caratteristiche elencate nel passo di 2 Timoteo 3:1-5, cioè il fatto che negli ultimi tempi gli uomini avranno “l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la potenza”. In altre parole, essi manifesteranno solo l’esteriorità religiosa, concentrata nelle forme e nella presunta sacralità gestuale ( gesti ), ma in realtà avranno da tempo perduto il legame con Dio. Sembra di individuare una religiosità sterile dal punto di vista spirituale, ma nello stesso tempo appagante dal punto di vista dell’Io (auto-celebrazione) e della spettacolarizzazione.
il Falso profeta riuscirà a creare una megaentità religiosa, sopportata da un apparato organizzativo molto efficiente. Questa nuova entità dovrebbe rappresentare la conclusione di un processo di unificazione delle istanze religiose mondiali. Come potrà ottenere questo risultato?
possiamo individuare almeno tre grandi tappe strategiche in questo processo
  1. I falso prometterà , per esempio la pace e la fratellanza fra i popoli . per nascondere la paura della guerra, del terrorismo e delle lotte di religione , che lui stesso metterà in atto
( Apocalisse 6:4 ) profetizzato da Paolo 1° Tessalonicesi  5:3
2) Modificare le dottrinale della Bibbia , con nuove interpretazioni su basi personali e filosofiche .. che non la considera più Parola di Dio, ma una parola sullo stesso piano della Tradizione umana. ( Apoc. 7:25 )
3) Elaborare una nuova confessione di fede comune (allargata ecumenismo ) che consideri più gli aspetti pragmatici che quelli dottrinali e che sia sufficientemente elastica da consentire a chiunque di identificarvisi. Questo passo è realizzabile grazie al naturale sviluppo delle caratteristiche dell’umanità dei tempi della fine ( la irreligiosità ) Infatti gli uomini vedranno come prioritario il proprio benessere e saranno estremamente sensibili al consenso universale, perciò saranno sempre meno disposti a lottare per difendere la sana dottrina .
 L’Apocalisse chiama questa organizzazione religiosa con un nome profondamente simbolico: la grande Babilonia (vedi Ap . 13:7,8 e 17:15 ).
L’immagine che ne viene data è quella di una prostituta, in opposizione alla vera chiesa di Cristo che, invece, è paragonata a una casta vergine
(cfr. 2 Co 11:2). (Ap 17:3-5).
 “Poi uno dei sette angeli (…) mi trasportò in spirito nel deserto; e vidi una donna seduta sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna. La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle. In mano aveva un calice d’oro pieno di abominazioni e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA”
La prostituzione della grande Babilonia è l’emblema della sua infedeltà spirituale. A Giovanni viene data una delucidazione sul significato delle “sette teste”, che sembra abbiano anche uno specifico riferimento geografico. “Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede” (Ap 17:9).
Di fronte a questa indicazione viene subito da pensare a Roma, visto che è universalmente conosciuta come “la città dei sette colli”. Molti commentatori «hanno visto nel capitolo 17 dell’Apocalisse un’allusione alla Chiesa il cui centro è Roma.
Fra questi non si trovano soltanto degli autori protestanti, ma anche dei cattolici di prima e dopo la Riforma (per esempio il gesuita Lacunza)».
In definitiva, l’apostasia è una tappa obbligata per sviluppare la religione che troverà nell’Anticristo l’oggetto del suo culto. Sono proprio le seduzioni spirituali che la generano, seguendo uno schema di questo tipo:
Il famoso motto della Riforma era :
Sola Scriptura,     ( Una sola Scrittura )
Solus Christus,    ( Un solo Cristo )
Sola Gratia,         ( Una sola Grazia )
Sola Fide,            ( Una sola fede )
Soli Deo Gloria    ( Solo a Dio la Gloria )
Questo motto della Riforma deve riassumere ancora oggi il concetto del vero fondamentalismo, inteso come fedeltà ai fondamenti della Scrittura.
 DOTTRINE INSEGNATE PER NEGARE  L’ESISTENA DI DIO
 1) ATEISMO :
Ateismo  : A-THEOS = SENZA DIO
L’ateismo è una posizione che non solo non prevede e non ammette l’adorazione di qualsiasi divinità ma ne nega in assoluto l’esistenza.
Salmi 14:1, scritto da Davide intorno al 1000 a.C., menziona l’ateismo: “Lo stolto ha detto in cuor suo: ‘Non c’è Dio’”
La parola ebraica tradotta con “stolto” in questo versetto è naval, che è resa con e insensato, poco intelligente , stupido, Così, la parola nabal, usata per indicare una persona, che ha respinto Dio. Luca 12:20 ; Matteo 7:26
Per l’ateo la realtà si dispiega esclusivamente dalla materia in tutte le sue forme ed espressioni escludendo l’esistenza di qualsiasi forma della realtà di tipo spirituale o comunque non materiale. Nell’ateismo si riconoscono molte persone, ma soprattutto nel mondo industrializzato,
R ) Romani 1: 18 a 21 ; Salmo 19 : 1 a 4
2) AGNOSTICISMO : A ( senza ) gnostos ( conoscibile ) inconoscibile o sena conoscenza
 Nega che l’uomo possa conoscere Dio “ la mente finita non può conoscere l’infinito “
L’agnosticismo è la filosofia che ritiene inconoscibile ciò che non è verificabile
R ) Giovanni 1: 18 ; GIOVANNI 6:46 ; MATTEO 11: 27 ; ECC.
 LA SCRITTURA E’ BASATA SUL FATTO CE SI PUO’ CONOSCERE DIO, MA NELLO STESSO MOMENTO CI AVVERTE CHE ORA LO CONOSCIAMO IN PARTE
 ESODO 33: 20 ; GIOBBE 11:7 ; ROMANI 11:33 A 34
1° CORINZZI 13: 9:A 12
 3) POLITEISMO : una antichissima religione :
ADORAZIONE DI MOLTI DEI
E’ basato sull’idea che l’universo non è governato da Dio, ma da molte forze : cosi c’è un dio dell’acqua , un dio del fuoco , un dio delle montagne , un dio della guerra ecc.
SONO ANCE FILOSOFIE ORINTALI : BUBBISMO ,
 INDUISMO, L’induismo non ha un sistema unificato di credenze ed idee, è un fenomeno socio-culturale e presenta un ampio spettro di convinzioni e pratiche che da un lato possono essere considerate pagane, affini al panteismo, e dall’altro sono approfondite, talvolta astratte, speculazioni metafisiche.
Espressioni come Bhakti (devozione), Yoga (disciplina), Dharma (ciò che è giusto, vero) sono usati per illustrare gli aspetti essenziali della religione.
Alcuni aspetti tipici dell’induismo sono:
  • Credenza in un dio (Bhagawan, Ishvar) parte dell’universo, che s’incarna in un infinito numero d’esseri.
  • Adorazione di una dea madre (Devi).
  • Ritualismo (puja, yagna), culto degli antenati, idoli, piante ed animali.
  • Assenza del concetto di male e del diavolo, i lati negativi dell’esistenza sono visti come prodotti dall’ignoranza (avidya).
  • Credenza nella reincarnazione, ed accettazione della situazione presente come conseguenza delle azioni compite nelle vite passate (karma).
  • Ricerca della liberazione (mukti) dal ciclo delle rinascite attraverso la guida di un maestro sapiente (guru).
  • Ricerca di un equilibrio tra retta condotta (dharma), con le aspirazioni materiali (artha), piaceri sensuali (kama), e ricerca spirituale (moksha).
  • Riconoscimento dell’esistenza di una pluralità di vie (marga) per raggiungere la liberazione.
  • Accettazione del sistema delle caste (varna, jat).
  • Credenza che indù si nasce, non è contemplata la conversione.
  • Convinzione che il mondo, il corpo e la mente sono illusioni, e che solo l’anima (atma) è il vero sé che può essere identificato con il supremo essere divino (brahaman)
 SCIAMISMO ( RELIGIONE SCIAMITA ), Lo sciamanesimo si riferisce a una vasta gamma di credenze e pratiche tradizionali che comprende la capacità di diagnosticare e curare malattie, nonché tutti i possibili problemi della comunità e del singolo, dal come procurarsi il cibo al come sbarazzarsi dei nemici. Ciò attraverso l’asserita capacità dello sciamano di “viaggiare” in stato di trance nel mondo degli spiriti e di utilizzare i loro poteri. È questa la principale caratteristica dello sciamano che lo contraddistingue da altre forme di guaritore.
 SCINTOISMO, Lo scintoismo o shintoismo[1] è una religione nativa del Giappone.Prevede l’adorazione dei kami, cioè divinitàspiriti naturali o semplicemente presenze spirituali[1]. Alcuni kami sono locali e possono essere considerati come gli spiriti guardiani di un luogo particolare, ma altri possono rappresentare uno specifico oggetto o un evento naturale, come per esempio Amaterasu, la dea del Sole. Il Dio delle religioni monoteiste occidentali in giapponese viene tradotto comekami-sama (神様?). Talvolta anche le persone illustri, gli eroi e gli antenati divengono oggetto di venerazione post-morte e vengono deificati e annoverati tra i kami.
TAOISMO , Essa è basata sul Dao (in cinese “la via”), il principio indifferenziato che dà origine al cosmo. Non possiede un insegnamento fondamentale come il Confucianesimo o un credo e pratica unitari. È principalmente, una religione cosmica, centrata sul posto e la funzione dell’uomo, di tutte le creature e dei fenomeni in esso.[3] Nel tempo se ne sono sviluppate diverse scuole e interpretazioni.
 NEW AGE ECC.
 1) R) L’adorazione va solo a Dio Esodo 20: 2 a 5 ; MATTEO 4:10
 4) PANTEISMO : TUTTO E’ DIO  De 4: 14 a 19
14 A me, in quel tempo, il SIGNORE ordinò d’insegnarvi leggi e prescrizioni, perché voi le mettiate in pratica nel paese dove ora entrerete per prenderne possesso.
15 Siccome non vedeste nessuna figura il giorno che il SIGNORE vi parlò in Oreb dal fuoco, badate bene a voi stessi, 16 affinché non vi corrompiate e non vi facciate qualche scultura, la rappresentazione di qualche idolo, la figura di un uomo o di una donna, 17 la figura di uno degli animali della terra, la figura di un uccello che vola nei cieli, 18 la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra; 19 e anche affinché, alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l’esercito celeste, tu non ti senta attratto a prostrarti davanti a quelle cose e a offrire loro un culto, perché quelle sono le cose che il SIGNORE, il tuo Dio, ha lasciato per tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli.
 5) MATERIALISMO
Nega ogni distinzione tra lo spirito e la materia e afferma che ogni manifestazione di vita è una proprietà della materia : cioè ogni vita ha avuto origine dalla materia
  1. R) GENESI 1 DIO HA CREATO TUTTO ; GIOVANNI 1: 3 ;
COLOSSESI 1:13 A 18 ;  EBREI 2: 1
6) DEISMO : Ammette che c’è un Dio personale, il quale creò il mondo, ma insiste dicendo che dopo la creazione Dio ha lasciato il mondo al governo delle leggi naturali, e l’uomo regna supremo su di esse . Questo sistema è chiamato anche Razionalismo in opposizione alla Rivelazione della Parola.
La Bibbia insegna che Dio non ha lasciato solo l’uomo,la sua relazione continua nei secoli e nelle ere
ISAIA 6:1
ATTI 17:28
EFESI 4:6
1) Dio mandò Gesu’ perché fosse con noi
Ebrei 1:1 a 4
2) Gesù mandò lo Spirito Santo perchè fosse con noi e in noi per sempre
Giovanni 14: 16 a 19 ; con noi e in noi : v. 17 ;
Atti 2 : battesimo nello Spirito Santo
 DIO E’ FUORI DEL MONDO
MA EGLI E’ NEL MONDO
LE SEDUZIONI DELLO SPIRITO
 ECUMENISMO
DEFINIZIONE
Il termine “ecumenismo”ha la sua radice nel verbo greco oikéo ,
universale e  cattolico
Nel nuovo testamento il termine lo si riscontra 15 volte ; in particolare per indicare l’ecumene, il mondo
(cfr: Matteo 24:14; Luca 2:1 ; Luca 4: 5 , ecc…)
Nella chiesa primitiva il termine acquistò sempre più un significato più specifico, meno generico, e i
concilii generali furono chiamati “ concilii ecumenici”
Le origini
La scelta del nome di “Movimento Ecumenico” proviene dagli ambienti della Chiesa Anglicana, nel 1910  che ,
richiamandosi espressamente ai concilii dei primi secoli e consolidando la sua consapevolezza di “ Chiesa – ponte”, aveva cercato e con tenacia contatti con la Cristianità orientale, per discutere le ragioni di fede che li dividono, studiare la struttura delle diverse chiese e cercare un’armonia nella testimonianza.
Ma con la guerra del 1915 – 1918 Questo progetto non fu realizzato
L’ECUMENISMO FU RIDISCUSSO DALLE CHIESE ANGLICANE :
Stoccolma 1925 ;  Losanna 1927; Oxford e Edimburgo 1937 ;
Amsterdam 1948 E DAL 1948 ad oggi, l’Ecumenismo è stato ed è il progetto centrale e ambito dal Vaticano
 IN COSA CONSISTE : DI RIUNIRE TUTTE LE RELIGIONI SOTTO UNO STESSO TETTO :
 NOTA : OGGI IL TERMINE ECUMENISMO E’ DIVENTATO UN TERMINE MOLTO RAFFINATO E ALLETTANTE : UNITA’ DELLA FEDE ; UNITA’ DEI CRISTIANIPACE TRA I POPOLI ; RICONCILIAZIONE
 NOTA: INFATTI L’ENCICLICA PAPALE  SULL’ECUMENISMO  SI INTITOLA UT UNUM SINT ( AFFINCHÈ SIANO UNO )
* Innanzitutto c’è il desiderio di realizzare l’unità della Chiesa, con la pretesa che questa unità sia fortemente voluta da Cristo. Uno dei motti ecumenici più utilizzati è: Ut unum sint (affinché siano uno) che, oltre a riprendere le parole di Gesù nella preghiera sacerdotale (cfr. Gv 17:22-23), è anche il titolo di un’enciclica papale sull’ecumenismo.
Questa realizzazione formale tanto ambita, tuttavia, è tutta umana ,perché la Parola di Dio dichiara che  Gesu’ ci ha
SANTIFICATI nella VERITA’ ( Giovanni 17:17 )
Lo Spirito Santo  insegna la verità ( Giovanni 14:15 a 18  ; 14 : 26 ; Giovanni 16:13 ) . Ci sono però molte religioni che non hanno la verità Biblica. La Parola di Dio ci invita a stare in guardia da coloro che non vivono secondo la verità e non dimorano nella dottrina di Cristo
1° Corinzi 4: 6 ( il non oltre ) 2° Giovanni 1: 9 a 11  ;
Giuda 1: 1 a 5 avere la fede che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre
 La vera Chiesa di Cristo è già unita; essa corrisponde alla Chiesa universale invisibile la cui unità è già posta in essere dallo Spirito Santo
(cfr. Ef 4:3-6).
3 sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace.
4 Vi è un corpo solo e un solo Spirito,
come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione.
5 V’è un solo Signore,
una sola fede,
un solo battesimo,
6 un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.
Dio conosce quelli che gli appartengono e non c’è alcun bisogno di creare un’entità religiosa per dimostrare una realtà che è perfettamente conosciuta dallo Spirito. La necessità di questa concretizzazione è motivata solo dalla ricerca di potere
Per raggiungere l’unità terrena e visibile si dovrebbero superare le prerogative dottrinali che hanno, invece, portato alla divisione delle varie entità cristiane (cattolici, ortodossi, protestanti, evangelici), senza contare che anche nell’ambito di queste quattro grandi realtà ci sono innumerevoli particolarismi. Perciò, oltre a favorire il dialogo fra cristiani, si lavora anche su base più ristretta, organizzando eventi e incontri per presentare all’opinione pubblica un fronte cristiano che sia sempre più uniforme e omogeneo. In questo modo, le differenze anche sostanziali di vedute ( per esempio riguardanti le  dottrine vengono minimizzate in favore di una visione per  una pacifica convivenza .
COME SI OTTIENE TUTTO CIO’ ?
* Per realizzare questo processo, è utile creare un nucleo di potere, attorno al quale poter indurre le varie realtà cristiane ad aggregarsi.
Un bel nucleo di potere c’è già: Roma. Il culto della personalità che, nel tempo, si è consolidato attorno al papa, ha dato i suoi frutti: capi di Stato, governanti, personaggi della poli tica, della cultura, dello spettacolo, leader di altre religioni, tutti quanti si inchinano con riverenza davanti al pontefice.
Abbiamo già studiato che secondo l’ interpreti dell’Apocalisse, la sede della nuova religione mondiale  ( Babilonia ) sarà Roma.
 Non ci sarebbe niente di cui stupirsi, vista l’instancabile attività che il Vaticano sta portando avanti in quel senso.
Purtroppo la  seduzione dell’ecumenismo sta prendendo spazio anche
nelle chiese evangeliche : .
Inizialmente erano solo alcune denominazioni protestanti storiche
( Anglicani , Luterani ,Valdesi , Metodisti, Battisti, Esercito della Salvezza  ) che aderivano con più entusiasmo al progetto di unità tra i cristiani, ma oggi ci sono i presupposti per i quali questa unione possa interessare una sempre maggiore fascia di cristiani evangelici  L’obiettivo primario degli sforzi ecumenici è l’approfondimento del dialogo fra cristiani, per ottenere un fronte unitario comune dell’esperienza di fede. Il passo successivo sarà rappresentato dall’unità di tutti i cristiani.
VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=kf8FJBy1BXk
NOTA «Il maggior problema è che sempre più chiese evangeliche , che alcuni anni fa, su basi bibliche, respingevano ogni rapporto con Roma, ora sono entusiaste di questo ecumenico. Non si è più “fratelli” sulla base della Bibbia, del pentimento e dell’accettazione della Parola di Dio,
(Giovanni 1:9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. 11 È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.  ( CFR. Giovanni 3: 1 a 21 )
 GESU’ E’ IL NOSTRO FRATELLO ( REDENTORE PARENTE )
 * Ebrei 2:14 Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo,
Ebrei 2:15 e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.
Ebrei 2:16 Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo.
* Ebrei 2:17 Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo.
Ebrei 2:18 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.
 NELL’ESPERIENZA DELLA NUOVA NASCITA CI SONO TRE TESTIMONI IN CIELO E IN TERRA
 VERSIONE NUOVA DIODATI
 1° Giovanni 5: 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l’acqua e il sangue; e questi tre sono d’accordo come uno.
 CHI SONO I FRATELLI ?
 Matteo 12 46 Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. 47 E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». 48 Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» 49 E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! 50 Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre». ) ma sulla base di un’esperienza carismatica personale fatta con il Signore ».
Pertanto, il criterio di definizione dell’unità non è più la verità rivelata di Dio, ma è secondo la propria esperienza religiosa
In questo senso si muovono certe affermazioni del documento “Evangelici e cattolici insieme. “
 In quel documento, per convertiti si intendono coloro
«che hanno ricevuto la nuova nascita per la prima volta o coloro che hanno sperimentato il risveglio della nuova nascita originariamente conferita nel sacramento del battesimo come unico sacramento universale ».
 In sostanza quest’affermazione implica che «il Vangelo deve essere migliorato fino al livello necessario a conseguire una moralità “cristiana” superficiale.
NOTA : Ecco allora che a quanti ritengono di essere “nati di nuovo”, poiché sono stati battezzati da cattolici, deve essere concessa “piena libertà e rispetto” di rimanere nel cattolicesimo . Come si può facilmente intuire, la strategia è quella di azzerare o, perlomeno, di minimizare le dottrine bibliche.
Nella prospettiva ecumenica, dunque, ci si può rapportare insieme alla divinità, nel rispetto reciproco e mettendo in evidenza l’esperienza spirituale e l’arricchimento che può derivare dall’appartenere tutti a una grande famiglia, nella quale gli eventuali singolarismi dottrinali vengano convogliati e assorbiti da un contenitore unico, che rappresenti la forma più alta e più matura dell’ecumenismo religioso.
 Non dimentichiamo che il progetto Ecumenico del Vaticano ha una prospettiva : di essere la parte dominante :
La parte finale del credo cattolico recita :
 …. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica, Professo un solo   
      Battesimo per il perdono dei peccati.
  L’ECUMENISMO E GOVERNO DELL’ANTICRISTO
 ( il profeta Daniele e l’Apocalisse ci rivela il nome di questa città : Apoc. 17:9 : la città che siede sui sette colli , v 11 ci dice che ci sarà un ottavo re che viene dai sette , il risorgere dell’impero Romano : IL PAPATO )
Secondo la Bibbia la Babilonia spirituale ( LA ROMA PAPALE ) agirà in tre momenti particolari nella vita delle nazioni per indurle all’ecumenismo
1° ) PARLERA’ DI PACE
       1Ts 5:1 Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. 3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.
 4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; 5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; 7 poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. 8 Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore e preso per elmo la speranza della salvezza. 9 Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, 10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d’altronde già fate.
       2°) UNA VOLTA SEDOTTE LE NAZIONI SI FARA’ DIO E ANDRA’ A  
DIMORARE NEL TEMPIO
  2 ° Tessalonicesi 2:3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.
 3) A QUESTO PUNTO E’ ARRIVATO NEL SUO PROGETTO
     SI FARA’ ADORARE DA TUTTE LE NAZIONI CON L’AIUTO DEL  
    FALSO PROFETA APOC. 13: A 18
 DAL VERSO 11 IL FALSO PROFETA SARA’ IL BRACCIO DESTRO DELL’ANTICRISTO
Il Papa sarà colui che regna sopra alle religioni,il Papa è chiamato
Vescovo di Roma
Vicario di Gesù Cristo 
Giovanni 14:15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
Sommo pontefice e pastore della Chiesa universale
1Pietro 5:4 E quando apparirà il supremo pastore,
( versione Nuova Diodati : SOMMO PASTORE )
riceverete la corona della gloria che non appassisce.
Successore del principe degli apostoli ( Pietro )
1°Pietro 5:1 Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che deve essere manifestata: 2 pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; 3 non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge
 Primate d’Italia
Sovrano dello Stato della Città del Vaticano    }
Servo dei servi di Dio.
 Luca 22:24 Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il più grande. 25 Ma egli disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. 26 Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. 27 Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve.
 1Corinzi  15:9 perché io sono il minimo degli apostoli, e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.
 Ef esi 3:8 A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia di annunciare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo
 IN GUARDIA VEGLIATE
 
La seduzione dell’occulto
Un’altra forma di seduzione la troviamo nel mondo esoterico dell’occultismo. Le scienze occulte hanno sempre esercitato molto fascino sugli esseri umani fin dai primordi della civiltà. Anche oggi questa è un’ulteriore minaccia per lo spirito.
Le frontiere dell’occultismo vanno dalla banale lettura dell’oroscopo, all’adorazione di immagini di ogni forma religiosa e idolatra, all’adorazione del demonio, passando attraverso lo spiritismo e la magia (bianca o nera).
C’è un’ampia offerta per tutti i gusti e ci sono vari livelli di coinvolgimento.
L’occultismo — che deriva dal latino occultus, cioè nascosto, segreto — è quella «dottrina o pratica volta a dominare fenomeni segreti, nascosti e “occulti“, tanto fisici quanto psichici, che la scienza in generale non ha ancora riconosciuto. Nell’occultismo rientrano quei fenomeni dell’ipersensibile, del soprannaturale e del paranormale, cioè di tutto ciò che va di là dai sensi, dalla natura e dalla norma, e che perciò non sono verificabili. Per poter sperimentare questi fenomeni o appropriarsi di tali forze “nascoste“, c’è bisogno quindi di pratiche occulte, cioè di procedimenti specifici con cui cercare di venire a contatto con l’ipersensibile, con l’ aldilà e con la trascendenza». 12 Non sempre c’è piena uniformità nella considerazione di ciò che caratterizza l’occultismo in quanto tale. Per esempio, la semplice lettura degli oroscopi o della mano non viene recepita come un atto legato all’occultismo; a volte nemmeno le sedute spiritiche vengono definite tali, perché la maggioranza delle persone considera “occulti” solo eventi legati a riti, sortilegi magici o invocazione di demoni. Queste sottili distinzioni di un fenomeno che, dal punto di vista spirituale, rappresenta invece un’unica e indistinta realtà sulla quale pesa la condanna di Dio ,porta ad aprirsi con estrema superficialità e pericolo al mondo dell’occulto, soprattutto fra i giovani e giovanissimi. «Alcuni definiscono occulto il tentativo di raggiungere consapevolmente con mezzi diabolici dei risultati straordinari; altri, pur seguendo le stesse pratiche, vorrebbero definire tali fenomeni soltanto soprannaturali o trascendentali». Al di là delle differenti interpretazioni, resta il fatto che la costante delle scienze occulte è «il tentativo umano di accedere al soprannatu-rale per carpirne i segreti e far affluire il soprannaturale nell’im-manenza allo scopo di usufruirne».
Poiché l’occultismo fa riferimento a un mondo extrasensibile estraneo alla realtà di Dio e in opposizione con essa, se ne comprende la profonda valenza demoniaca e idolatrica. Su questo punto la Scrittura è molto drastica e chiara.
(Deuteronomio 18:10-14).  “Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il Signore, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. Tu sarai integro verso il Signore Dio tuo; poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il Signore, il tuo Dio, non lo permette”
Eppure il fatturato degli indovini e dei presunti stregoni aumenta di anno in anno.. Anche mediante la TV — vediamo — che si incrementa e si diffonde la dimestichezza con il mondo della magia e del demoniaco.
GUARDA IL VIDEO
 
https://www.youtube.com/watch?v=SxXsTIPwkQk
https://www.youtube.com/watch?v=_f5Tziti1P4
Cartoni animati per bambini nei quali l’occultismo imperversa, successi cinematografici o serial televisivi, non fanno altro che diffondere false verità, abilmente manipolate dai guru delle emozioni.
Curiosità
Nella serie televisiva “ Streghe”, le tre giovani ragazze dotate di poteri magici affermano ripetutamente di essere
«streghe buone  ( magia bianca : difensiva )
che lottano contro i demoni».  ( magia nera : offensiva )
È la sottile distinzione fra magia bianca, che concettualmente dovrebbe avere una natura difensiva, e magia nera, che invece sarebbe offensiva. «La magia bianca è una prassi medianica e un’attività diabolica spesso ammantata di sentimenti umanitari e religiosi. Essa è praticata spesso nelle case — a volte senza rendersi conto della sua vera natura — a scopo di guarigione e di protezione ed è, perlopiù, abbinata e infiltrata nella religione ufficiale (pratiche contro il malocchio, imitazione del sacramentalismo :  uso di segni, formule e oggetti religiosi
La magia nera è praticata per arrecare danni ed è, perciò, inequivocabilmente satanica».
La differenza, dunque, è solo concettuale, ma la realtà è che chiunque utilizza pratiche che fanno riferimento al mondo
dell’occulto, dalla cartomanzia e astrologia fino ai riti sacrileghi delle messe sataniche, sta operando con “i dominatori di questo mondo di tenebre [e con] le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Ef 6:12).
Non esiste la distinzione fra magia buona e magia cattiva! Esiste solo la seduzione e  l’inganno di Satana che ha tutto l’interesse di schiavizzare su più fronti l’umanità.
Le varie sfumature dell’occultismo comprendono anche la semplice superstizione e il pensiero scaramantico. Quest’ultimo è un particolare atteggiamento verso tutto ciò che ci circonda, in cui la realtà viene considerata sottoposta all’influenza di un fato e si pensa che questo si possa a volte modificare e favorire mediante gesti e riti che si credono densi di significati simbolici.
Tra questi, l’incrocio delle dita per augurare buona fortuna oppure fare le corna o toccarsi in una parte del corpo per scongiurare qualcosa di negativo.
Sembrano gesti innocui, ma il legame mentale con il potere magico che tali gesti si suppone abbiano, crea una sorta di perdita della propria libertà per sottomettersi  ai poteri dell’occulto .
Altre porte aperte
LA CARTOMANZIA ( OROSCOPI E LETTURA DELLE CARTE )
ASTROLOGOGIA
 LE DISCIPLINE OLISTICHE  :
Le discipline olistiche intendono curare la persona nella sua interezza “corpo-mente-spirito”mediante pratiche naturali o spirituali. La maggior parte di esse si basano sulle più diverse dottrine esoteriche.
Tra le principaliomeopatia,  agopuntura, Yoga, la piramidologia, pranoterapia, riflessologia, iridologia, cristalloterapia, , Zen, Shiatsu , Lo Sciamanesimo
 Fanno parte delle pratiche olistiche anche molte discipline di provenienza orientale tra cui: il Qi Gong, i tantra, il Tai Chi Chuan,
ANCHE :
IL CARNEVALE ;
HALLOWEEN 
 MUSICA : CON RADICI DI VIOLENZA, DROGA , PROSTITUZIONE , E MESSAGGI SUBLIMINALI SATANICI
 FILM CON MESSAGGI DI ORRORE,
PAURE, SATANISMO ECC.
 PROGRAMMI CHE INCORAGGIANO L’IDOLATRIA ECC
SEGNI E AMMULETI
 PER SAPERNE DI PIU’ CONSULTARE LO STUDIO :
LA POSSESSIONE http://chiesaevfoligno.altervista.org/?s=la+possessione&Search.x=0&Search.y=0
 Quando l’occulto viene presentato come una pratica “spirituale” o come un semplice passatempo (come spesso vengono considerate le sedute spiritiche), si opera, della sua reale pericolosità; la sua diffusione dimostra quanto sia attraente quel mondo.
Tutto ciò non fa che favorire una generalizzata e immensa opera di abitudine , che sfocerà nell’adorazione di Satana e della Bestia. “E tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia; e adorarono il dragone [Satana] perché aveva dato il potere [occulto] alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? E chi può combattere contro di lei?». (…) L’adoreranno tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla creazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato” (Apocalisse 13:3,4,8).
COME RICONOSCERE LE SEDUZIONI ?
  1. R) 1°) Avendo il discernimento attraverso l’allenamento e nutrirsi della Parola
Ebrei 5:11 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati
lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.
( le facoltà :  , di vedere, sentire, pensare, e agire )
 2) Dare spazio allo Spirito Santo di ammaestrarci e guidarci in tutta la verità 
 Giovanni 16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.
Giovanni.14:25 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; 26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.
3) IMPEGNARCI A CRESCERE NELLA NOSTRA RELAZIONE PERSONALE CON DIO
EFESI 4:17 A 24
17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile. 20 Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
LA SEDUZIONE E’ UNA TRAPPOLA PER IL CREDENTE CARNALE
1° Corini 3:1 Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, dato che ci sono tra di voi gelosie e contese, non siete forse carnali e non vi comportate secondo la natura umana?……………. ( MENTALITA’ CARNALE )
1° Corinzi 14 Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. 15 L’uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno.
Probabilmente il credente carnale che persevera nel suo stato non ha mai conosciuto davvero l’amore, il perdono e la potenza di Dio, o se n’è dimenticato, perciò non manifesta la sua riconoscenza al Signore con una vita veramente rigenerata
 (cfr. 1° Giovanni 3:1-10).
1Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’egli è puro.
4 Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge. 5 Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c’è peccato. 6 Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l’ha visto, né conosciuto.
7 Figlioli, nessuno vi seduca. Chi pratica la giustizia è giusto, com’egli è giusto. 8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. 10 In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello.
 
Il credente carnale ha delle esperienze spirituali con alti e bassi, ma non ha una costante vita guidata dal Signore. A volte non riesce a capire sé stesso e vorrebbe fare ciò che è giusto, ma non ci riesce perché non ha imparato a fare affidamento sulla Potenza dello Spirito Santo per vivere la sua vita cristiana. Ciò lo può portare a essere incredulo, disubbidiente e a mancare d’amore verso Dio e verso gli altri. Quasi sempre ha una scarsa vita di preghiera e nessun desiderio di studiare la Bibbia. Molte volte è insensibile verso i bisogni degli altri, perché è egoista e concentrato su sé stesso.
Nella sua vita non ha un vero obiettivo spirituale, e la sua fede potrebbe essere vissuta con un atteggiamento legalistico. Spesso può essere disturbato da pensieri impuri, quali gelosia, invidia, sensi di colpa, preoccupazione e sfiducia. Tutto ciò lo scoraggia e lo induce ad avere un atteggiamento lamentoso e polemico.
 Quasi sempre, i credenti carnali dimostrano di non aver capito il profondo valore della chiesa, perciò disertano abitualmente le riunioni senza un motivo valido e perdono tutte le occasioni di crescita comunitaria.
 IL CREDENTE SPIRITUALE, invece, manifesta caratteristiche completamente diverse perché egli mette Cristo al centro della sua vita e perciò è rivestito della Potenza dello Spirito Santo. Egli, pur essendo debole e peccatore come tutti gli altri, ha imparato a non lasciarsi dominare dalle sue emozioni negative, ma a confidare nell’opera del Signore. Egli sente l’importanza e l’urgenza dell’evangelizzazione, perciò parla di Cristo agli altri e dà una buona testimonianza. Gli altri lo ritengono una persona affidabile e si aprono volentieri con lui. La sua fede è rafforzata da una vita di preghiera efficace e costante. Tutto ciò gli deriva anche dal fatto che si applica allo studio della Scrittura e alla
conoscenza di Cristo, facendo tesoro della Parola di Dio perché ne riconosce e ne accetta l’autorità. Ha fiducia in Dio e gli ubbidisce. Comprende il valore e l’importanza della chiesa ed esprime il suo impegno nel servizio, contribuendo a edificare la chiesa locale, perché desidera glorificare Cristo con le sue azioni e le sue scelte.
Nella nostra vita di fede possiamo manifestare a volte le caratteristiche del cristiano carnale e a volte quelle del cristiano spirituale. Ci possiamo trovare a dover prendere delle decisioni non facili; ci sentiamo presi da due lati, magari di fronte a scelte che vanno in due direzioni opposte. Tuttavia, il cristiano che lascia spazio ai desideri della sua carnalità e lascia che i suoi pensieri seguano il corso indicato dalla carne, subisce maggiormente il dramma di questa lotta, perché:
(Galati 5:17-18).  “la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro (…) Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge” (Ga 5:17-18).
 Il cristiano carnale sarà un obiettivo privilegiato per le seduzioni dell’Anticristo e la lotta sarà tanto più aspra e pericolosa quanto più spazio il credente concederà ai suoi tre nemici (cioè Satana, il mondo e la sua stessa carne). Le seduzioni troveranno una facile breccia se non ci impegniamo a crescere nella nostra relazione personale con Dio. Pertanto dobbiamo curare con molta attenzione la nostra vita spirituale.
 (Efesi 4:21-24). “Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; a esse-re invece rinnovati nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità”
 1° Corinzi 3: 10 a 15
10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; 11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. 12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 13 l’opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno. 14 Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; 15 se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.
SEDUIMFOND
IL COMBATTIMENTO HA UNA DIMENSIONE SPIRITUALE, PERCHÉ ESSO
 (Efesi 6:12). “non è contro sangue e carne”
ma contro i principati,
contro le potenze,
contro i dominatori di questo mondo di tenebre,
contro le forze spirituali della malvagità,
che sono nei luoghi celesti.
COME DIFENDERCI ? EFESI 6 :13 a 20
FORTIFICANDOCI NEL SIGNORE
E INDOSSARE LA COMPLETA ARMATURA
EFESI 6:13 Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. 14 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; 15 mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; 16 prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; 18 pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi, 19 e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo, 20 per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunci francamente, come conviene che ne parli.
 fonte : Marco Distort

Fine

 

 

 

 

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CONSIDERAZIONI SUL SALMO 119

                            IL SALMO 119

        

            QUANDO NON C’E’ LA PAROLA :

 

Prov 29:18 Se il popolo non ha rivelazione è senza freno;

ma beato colui che osserva la legge!

 

PROVERBI 29:18 ( NUOVA DIODATI )

 

Proverbi 29:18 Quando non c’è visione profetica il popolo diventa sfrenato, ma beato chi osserva la legge.

 

Os 4:6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza.

Poiché tu hai rifiutato la conoscenza,

anch’io rifiuterò di averti come mio sacerdote;

poiché tu hai dimenticato la legge del tuo Dio,

anch’io dimenticherò i tuoi figli.

 

COSA IMPLICA LA PAROLA

 

RIVELAZIONE

 

INTERPRETAZIONE

 

APPLICAZIONE

 

 

SALMO 119

Ogni lettera di una parola rappresenta un concetto

 

Il Salmo 119 che ora iniziamo a considerare potrebbe essere titolato  

                “inno alla Parola di Dio”.

La parola è il mezzo per comunicare con gli altri, per farci conoscere e per conoscere e per stabilire un rapporto con le persone.

Fin dalla creazione Dio parla con l’uomo in maniera diretta e, dopo il peccato di Adamo, il Suobamore permette che la Sua Parola diventi carne nella persona del Suo unigenito Figliolo, Cristo Gesù. ( Giovanni cap. 1)

E’ Lui che ci fa conoscere  Dio, ( Giov. 1:18 ) che ci conduce all’inaccessibile Dio per mezzo della fede nel valore espiatorio della Sua morte sulla croce. ( 1° Timoteo 6: 12 a 16 )

Il salmo conta di 176 versetti, ed è quindi il più lungo capitolo della Bibbia, ed ogni verso esprime lode alla Parola.

Tu ed io, dobbiamo mettere enfasi sulla Parola di Dio, perché ogni credente, ha bisogno di questo nutrimento spirituale , per la crescita

LEGGI  2° TIMOTEO 3:14 A 17 

LA PAROLA  E’ FONTE DI DISCERNIMENTO DEL BENE E DEL MALE ( Ebrei 5: 13) ( Questo non è il dono del discernimento degli spiriti  di cui parla Paolo in 1° Corinzi 12:10 )

 

“Indubbiamente il Salmo

119 è particolarmente pesante per la lunghezza e monotonia, ma dobbiamo proprio procedere

parola per parola, frase per frase, molto lentamente tranquillamente, e scopriremo che le apparenti

ripetizioni sono in realtà aspetti nuovi di una medesima realtà, l’amore per la Parola di Dio”.

Ciò che si canta in questo Salmo lunghissimo non è semplicemente la “Legge” di Dio, ma più generalmente la Sua Parola rivelata, per cui esso si trasforma in uno “specchio del fedele” e in un “alfabeto della preghiera e dell’adesione a Dio”.

Come è noto questo Salmo , è regolato da un complesso

sistema acrostico alfabetico e lessicale.

Il parallelismo continuo che vi troviamo in esso e che regge tutto questo Salmo è indubbiamente

caratteristico della poesia semitica, e la ripetizione assimilante apre la comprensione a molti segreti,

ed è diviso in 22 paragrafi, quante sono le consonanti dell’alfabeto ebraico.

Come sappiamo, ad ogni lettera dell’alfabeto corrispondono un suono ed un segno che, combinati

secondo certe regole, si traducono in parole le quali ci consentono di esprimere delle idee.

Ad ogni lettera dell’alfabeto il salmista fa corrispondere delle esperienze

(i segni) e delle riflessioni (i suoni), che tradotte in parole potranno consentirci di comunicare con Dio.

La corrispondente lettera dell’alfabeto ebraico non inizia solo per la prima parola dei 22 gruppi di otto versetti, ma ciascuno dei 176 versetti: così ad esempio, il primo gruppo, segnato dalla prima

lettera ebraica ”alef” ha otto parole, che aprono gli otto versetti;

successivamente le otto parole comincianti per “bet” contrassegneranno gli inizi del secondo gruppo di otto versetti e così via.

 1°) ALEF  = Numero 1  ( il primo , il principio , prima di tutto ) rappresenta Dio

uno,unico,eterno ( la Parola nella creazione Giov 1:1.a 3 ; la Parola rivelata fatta carne : Gesù : Giov 1:14

 

Sal 119:1 Beati quelli che sono integri nelle loro vie,

che camminano secondo la legge del SIGNORE.

2 Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti,

che lo cercano con tutto il cuore

3 e non commettono il male,

ma camminano nelle sue vie.

4 Tu hai dato i tuoi precetti

perché siano osservati con cura.

5 Sia ferma la mia condotta

nell’osservanza dei tuoi statuti!

6 Non dovrò vergognarmi

quando considererò tutti i tuoi comandamenti.

7 Ti celebrerò con cuore retto,

imparando i tuoi giusti decreti.

8 Osserverò i tuoi statuti,

non abbandonarmi mai.

Salmo 119:1-8

In esso Il salmista chiama beati coloro che operano secondo la legge del Signore e che non deviano da essa. Sono persone che cercano il Signore con tutto il loro cuore e perciò amano le Sue testimonianze, ed Egli si manifesta a loro .

Il Signore ha dato la Sua legge perché, osservandola, noi potessimo vivere e solo così noi possiamo rendere a Dio un culto gradito, quando cioè diventiamo facitori della Sua Parola.a DOh, come sarebbe bello se anche noi potessimo cercare Dio con tutto il nostro cuore, non con metà!

Nel Salmo1:1 del quale viene detto. “Beato l’uomo che non

cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in

compagnia degli schernitori;”.

Beato è l’uomo che non cammina, non si ferma e non si siede, ma che persevera nel camminare nello Spirito.

“Si sono beati coloro che tengono in considerazione le Sue testimonianze e che Lo cercano con tutto il loro cuore”.

 

2°) BET = Numero 2 ( LA CASA CHE SCEGLIE  ( LA BENEDIZIONE )

Salmo 119:9 Come potrà il giovane render pura la sua via?

Badando a essa mediante la tua parola.

10 Ti ho cercato con tutto il mio cuore;

non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti.

11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore

per non peccare contro di te.

12 Tu sei benedetto, o SIGNORE;

insegnami i tuoi statuti.

13 Ho enumerato con le mie labbra

tutti i giudizi della tua bocca.

14 Gioisco seguendo le tue testimonianze,

come se possedessi tutte le ricchezze.

15 Io mediterò sui tuoi precetti

e considererò i tuoi sentieri.

16 Mi diletterò nei tuoi statuti

e non dimenticherò la tua parola

.Salmo 119:9-16

Qui, in questa serie di versetti l’attenzione del salmista si rivolge ai giovani, a coloro che ancora inesperti si affacciano alla vita con entusiasmo, tanti desideri e progetti da realizzare, ma che, proprio per la loro inesperienza, sono quelli più esposti ai pericoli, al rischio di “sciupare” o di perdere la loro vita.

La Parola di Dio rimane il solo punto di riferimento, il faro che addita la via ai naviganti.

NOTA : Occorre che i giovani cerchino il Signore con tutto il loro cuore e che amino la Sua Parola, la meditino, si rallegrino in essa, la mettano in pratica, non la dimentichino.

NOTA : Una cosa che ogni giovane dovrebbe imparare al riguardo della realtà quotidiana è la Parola di Dio.

A scuola gli viene insegnato di tutto tranne la Bibbia.

Molte persone credono che questo verso significhi solamente che le scritture dovrebbero essere memorizzate.

Io penso che memorizzare la Parola di Dio sia una cosa meravigliosa, ma non sufficiente perché alcuni dei peggiori uomini sapevano citare centinaia di versi della Scrittura. Quando il salmista scrisse: “Conservo la Tua Parola nel mio cuore”

(verso 11) io penso che volesse dire: “Io la metto in pratica.”

(Matteo 7:21 ; Giacomo 1:21 a 25 )

Quella è la cosa più importante, infatti è meraviglioso essere in grado di alzarsi e recitare meccanicamente versi dopo versi, ma abbiamo anche bisogno d’ubbidire alla Parola, infatti questo è ciò che il salmista intende dire per custodire nel proprio cuore.

3°) GHIMEL = Numero 3  versetti 17-24 ( LA BENEFICENZA ) ( DI DIO ( quando la casa è aperta a Dio )

 

Salmo 119:17 Fa’ del bene al tuo servo perché io viva

e osservi la tua parola.

18 Apri i miei occhi, e contemplerò

le meraviglie della tua legge.

19 Io sono straniero sulla terra;

non nascondermi i tuoi comandamenti.

20 L‘anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi giudizi in ogni tempo.

21 Tu rimproveri i superbi, i maledetti,

che si allontanano dai tuoi comandamenti.

22 Togli via da me l’insulto e il disprezzo

perché ho osservato le tue testimonianze.

23 Quando i potenti si siedono a sparlare di me,

il tuo servo medita i tuoi statuti.

24 Le tue testimonianze sono la mia gioia;

esse sono i miei consiglieri.

Salmo 119:17-23

La Parola di Dio è vita ed è l’unico bene nell’esistenza dell’uomo.a porta

aperta ed il suo nome e’ parente di DELET (porta). La DALET allude anche Il salmista ha sperimentato l’efficacia della Parola di Dio e ne ha fatto la sua fonte di gioia e di consiglio, anche con la disapprovazione dei potenti.

Egli sa di essere un forestiero sulla terra, estraneo al modo di vivere e di pensare degli altri uomini e

chiede a Dio di poter conoscere compiutamente i Suoi comandamenti.

Il versetto 18 di questo salmo che dice “Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua leggea DAL (povero), che bussa alla porta chiedendo l’elemosina.

 

4°) DALET = Numero 4 ( IL POVERO ( SPIRITUALE ) CHE BUSSA ALLA PORTA

( TRONO DI DIO )

Salmo 119:25 L’anima mia è avvilita nella polvere;

ravvivami ( Riveduta : vivificami ) secondo la tua parola.

26 Ti ho confidato le mie vie, e tu m’hai risposto;

insegnami i tuoi statuti.

27 Fammi comprendere la via dei tuoi precetti,

e io mediterò sui tuoi prodigi.

28 L‘anima mia, dal dolore, si consuma in lacrime;

dammi sollievo con la tua parola.

29 Tieni lontana da me la via della menzogna

e, nella tua grazia, fammi comprendere la tua legge.

30 Io ho scelto la via della fedeltà,

ho posto i tuoi giudizi davanti ai miei occhi.

31 Ho aderito ai tuoi statuti;

o SIGNORE, non permettere che io sia confuso.

32 Io correrò per la via dei tuoi comandamenti,

perché mi hai allargato il cuore..

Salmo 119:25-32

In questi versetti che abbiamo letto il salmista scopre la precarietà, la brevità e la vanità della sua vita

sulla terra, scopre infatti di essere “polvere” e chiede la vera vita a Dio per mezzo della Sua Parola. Egli apre il cuore al Signore ed il Signore gli risponde.

E’ prioritario che l’uomo cerchi il Signore, che lo riconosca come Signore e Salvatore e che scelga la via della fedeltà come ci e detto nel v. 30 Io ho scelto la via della fedeltà, ho posto i tuoi giudizi davanti ai miei occhi.

Se farà questo il Signore lo rialzerà dalla sua condizione di peccatore perduto, gli largirà la Sua grazia, lo ammaestrerà e gli “farà intendere la via dei Suoi precetti

(v. 27).

Abbiamo anche letto al versetto 25 L‘anima mia è avvilita nella polvere; ravvivami secondo la tua parola.

Dobbiamo infatti costatare che la tendenza oggi è di tendere sempre di più verso il basso. Infatti ogni cosa ci spinge sempre più giù prendiamo come esempio le varie forme di spettacolo, la televisione, il cinema che non fanno altro che tirarci verso il basso non presentando valori, ma immoralità sempre più dilagante.

Il salmista dice “La mia anima è attaccata alla polvere” – noi gravitiamo in quella direzione. Non solo Il nostro corpo cade verso il basso, ma anche la nostra anima. Come possiamo vincere questa

tendenza? ”Vivificami secondo la Tua parola.” Verso 25

 ( Giovanni 17: 17 a 19 SANTIFICALI NELLA VERITA’ … )

DALET rappresenta le dimensioni e le relazioni.

 

5°) HE = Numero 5  : DIVINITA’, DISTINZIONE : LA HE CI INSEGNA DI RIEMPIRE LE NOSTRE VITE , COMBINANDO LA NATURA FISICA  CON LA SPIRITUALE  ( QUELLA DI DIO )  ( L’ANIMA RIVESTITA )

LA He PER GLI EBREI E’ IMPORTANTE FA PARTE DEL NOME DI DIO : YHWH : GLI EBREI CREDONO CHE LA H SIA IL TOCCO DI DIO : L’IDDIO CHE CREA L’IDDIO CHE CAMBIA ,

L’IDDIO CHE COMPIE MIRACOLI

 

NELLA CREAZIONE

La HE denota Creazione in “Tali sono le origini del cielo e della terra quando furono creati” (Genesi 2:4). La parola MEHIBARAM (quando furono creati), può essere divisa in due: BEH’ BARAM (Egli le creò) con la lettera He Eglie le creo'( le origni ).

 

NEL CAMBIARE I NOMI

Genesi 17:5 DIO CAMBIA IL NOME AD ABRAMO

Abramo fu la prima persona a percepire che la natura e’ soggetta alla volontà di un Essere Superiore. Al suo nome originario ABRAM fu aggiunta una lettera H, la HE, appunto, e fu chiamato ABRAHAM. Questo nome e’ un riordinamento della parola BEHIBARAM.

 

 

GENESI 17.15  DIO CAMBIA IL NOME A SARA

Poi Dio disse ad Abramo: ” Sarai tua moglie non chiamarla più Sarai; il suo nome sia Sarah

 

Prima di questo passo Sarai era sterile; dopo questo passo Sarah diventò fertile e concepì Isacco.

 

La nuova lettera HE posta alla fine del nome di Sarah implicò il tocco Dio dando a Sarah una maggiore femminilità e la possibilità di concepire un figlio.  La trasformazione del nome SARAI (mia principessa) in SARAH (principessa) indica un ruolo più elevato.

Da quel giorno non era più solo la moglie di Abramo, ma divenne la Matriarca (principessa) di tutto il mondo. La madre Isacco figlio della promessa . Gesù nasce da questa genealogia .

 

 

LEGGIAMO ORA

 

Salmo 119:33 Insegnami, o SIGNORE,

la via dei tuoi statuti

e io la seguirò sino alla fine.

34 Dammi intelligenza e osserverò la tua legge;

la praticherò con tutto il cuore.

35 Guidami per il sentiero dei tuoi comandamenti,

poiché in esso trovo la mia gioia.

36 Inclina il mio cuore alle tue testimonianze

e non alla cupidigia.

37 Distogli gli occhi miei dal contemplare la vanità

e fammi vivere nelle tue vie.

38 Sii fedele alla parola data al tuo servo,

perché si abbia timor di te.

39 Allontana da me il disprezzo (la Riveduta : vituperio= peccato ) che mi avvilisce,

perché i tuoi giudizi sono buoni.

40 Ecco, io desidero i tuoi precetti,

ravvivami  ( vivificami ) nella tua giustizia.

Salmo 119:33-40

Dalle parole che abbiamo letto troviamo nel salmista il forte desiderio di servire il Signore, e di

essere da Lui ammaestrato per comprendere ed osservare la Sua Parola.

E’ per mezzo della Parola di Dio che egli infatti vede la sua condizione di peccatore, “il vituperio”

Vede il suo peccato, i giusti giudizi di Dio e l’impossibilità dell’uomo a salvarsi da quella condanna.

A lui non resta che invocare la grazia del Signore che, solo, può rimuovere quel vituperio dicendo (v.39) “Allontana da me il disprezzo( vituperio= peccato ) che mi avvilisce, perché i tuoi giudizi sono buoni.”

La lettera DALET ha la forma di una porta aperta ed il suo nome e’ parente di DELET (porta). La DALET allude anche a DAL (povero), che bussa alla porta chiedendo l’elemosina.

 

6°) VAV =  Numero 6 ( SI PRONUNCIA V OPPURE O

 

REDENZIONE , TRASFORMAZIONE ,COMPLETEZZA

LEGAME TRA CIELO E TERRA

41 Mi raggiunga la tua bontà,

o SIGNORE,

e salvami, secondo la tua parola;

 

Salmo119: 42 e avrò di che rispondere a chi mi offende,

perché confido nella tua parola.

43 Non togliere mai dalla mia bocca la parola giusta,

perché spero nei tuoi giudizi.

44 Io osserverò sempre la tua legge,

per l’eternità.

45 Sicuro proseguirò nella mia strada,

perché ricerco i tuoi precetti.

46 Parlerò delle tue testimonianze davanti ai re

e non avrò da vergognarmi.

 

47 Troverò gioia nei tuoi comandamenti,

perché li amo.

 

48 Alzerò le mie mani verso i tuoi comandamenti che amo

e mediterò sui tuoi statuti.

 

REDENZIONE   V 41 ( NEL VT. ERA FIGURATIVA : IL SANGUE …..

IL SANGUE  SACRIFICI NON RIUSCIVANO A PERDONARE IL PECCATO MA SOLO A COPRIRLO  ( LA COPERTURA ERA CHIAMATA

KAFAR : COPRIRE )          NOTA EBREI  10: 1 A 4 ;    

NOTA : LA GRAZZIA ERA

PREORDINATA   : 1° PIETRO 1.20

NASCOSTA   : EFESI 3:9,10    ROMANI 16:25

SALUTATA NON GUSTATA : EBREI 11:13

TERMINE : REDENTORE : COLUI CHE PAGA IL RISCATTO

 

Il Redentore  VT doveva essere il parente   GOE’L : REDENTORE PARENTE più vicino e aveva l’autorità di riscattare i beni confiscati pagando una somma .

 

MA NESSUNO POTEVA RISCATTARE L’ANIMA CI VOLEVA QUALCOSA DI PIU’ PREZIOSO DEI SOLDI :

IL SANGUE DEGLI ANIMALI NON AVEVA QUESTO POTERE PERCHE ?:

RISPONDE IL SALMO 49:7 A 8

7 ma nessun uomo può riscattare il fratello,

né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.

8 Il riscatto dell’anima sua è troppo alto,

e il denaro sarà sempre insufficiente,

9 perché essa viva in eterno ed eviti di veder la tomba.

 

                           IL MEZZO DELLA REDENZIONE

 1° PIETRO 1: 18 A 23

 GESU’ E’ NOTRO PARENTE  PIU’ PROSSIMO  ( FRATELLO Maggiore )

  EBREI 2:11 A 18                         

  EBREI 10: 14 A 21 : 1° Giov 2:2 e 1° Giov 4:10

 

QUESTO SALMO CI PARLA ANCHE DI

 

TRASFORMAZIONE  V. 42 A 46                                  CFR. ROMANI 12:1 E 2  

COMPLETEZZA  V. 47                                            CFR. 2° TIMOTEO 3: 16 E 17

LEGAME TRA CIELO E TERRA  V. 48                CFR. ESODO 17:11,12

Abbiamo visto leggendo questi versetti come Dio risponde con la Sua infinita grazia a colui che ha posto la sua fede in Lui ed ha invocato la Sua salvezza e, quando questo si realizza, l’uomo è perdonato , e il Signore toglie anche la paura .

 

La verità alla quale perveniamo per mezzo della Parola di Dio, come ha detto Gesù, ci fa liberi dalla schiavitù del peccato, liberi di scegliere, liberi di iniziare una nuova vita nell’osservanza dei comandamenti del Signore.

Infatti nell’inizio di questa rassegna il versetto 41 ci ha detto “Mi raggiunga la tua bontà, o SIGNORE, e salvami, secondo la tua parola”.

 La grazia di Dio è riservata a noi – il canale che ce la porta è la Parola di Dio.

Perciò il salmista dice ancora, al versetto 47: Troverò gioia nei tuoi comandamenti, perché li amo.

Il nostro desiderio e che anche tu possa trovare nella Bibbia la fonte della tua gioia e credere in Gesù

come tuo Salvatore.

 

7°) ZAIN = Numero 7 SOSTEGNO , LOTTA , SPIRITO ( UMANO ESULTA IN DIO

 

SALMO 119 : 49 Ricòrdati della parola data al tuo servo,( promessa )

con la quale mi hai fatto sperare.                                                      

50 Questo mi è di conforto nell’afflizione,

che la tua parola mi fa vivere.

 

51 I superbi mi coprono di scherno,

ma io non mi svio dalla tua legge.

52 Ricordo i tuoi giudizi antichi,

o SIGNORE , e mi consolo.

53 Grande sdegno mi prende a causa degli empi

che abbandonano la tua legge.

 

54 I tuoi statuti sono per me dei cantici,

nella casa dove sono ospite.

55 Ricordo il tuo nome nella notte,

o SIGNORE, e osservo la tua legge.

56 Ho questo conforto, che osservo i tuoi precetti.

 

SOSTENIMENTO  V. 49,50

2Cor 1:20 Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio.

 

Eb 10:23 Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse.

 

LOTTA  V. 51 A 53     

                                        CFR .   ATTI 17:16 E 23 ;

                                        1° CORINZI 12:2 ; 1° TESS.1:9

       LOTTA SPIRITUALE ( COMBATTIMENTO  EFESI 6: 10 A 18

 

 

SPIRITO  ( Umano vivificato dallo Spirito Santo ) V. 54 A 56 

             CANTATE  : CFR : COLOSSESI 3:16 ; EFESI 5: 19 ; ROMANI 8:26

             PREGARE  :    PER LO SPIRITO : EFESI 6:18; GIUDA 1:20

 

Salmo 119:49-56

Il primo versetto di questa sezione cioè il 49 contiene una delle promesse più belle della Bibbia che è la seguente: “Ricordati della parola data al tuo servo, con la quale mi hai fatto sperare”. In altre parole essa dice: “Mantieni le promesse che mi hai fatto, e sulle quali mi hai portato a sperare.”

 

Sappi che Dio mantiene sempre le sue promesse e non è certamente come noi che si possa dimenticare e non mantenerle perché se lo facesse non sarebbe per niente Dio.

 

8°) HET = Numero 8 GRAZIA E VITA   Shabbat  challah

                  GRAZIA ( DONO )

57 Il SIGNORE è la mia parte;

ho promesso di osservare le tue parole.

58 Ti ho supplicato con tutto il cuore:

«Abbi pietà di me, secondo la tua parola».

59 Ho esaminato le mie vie

e ho orientato i miei passi verso le tue testimonianze.

60 Senza indugiare, mi sono affrettato

a osservare i tuoi comandamenti.

   LA MIA E’ PARTE ( EREDITA’ ) EBREI 9:15 ; 1° PIETRO 1:4 ;

                                                                                       GALATI 4:26

EBREI 12:22 ;  APOCALISSE  1:6 3:12 ; 21:2 ;

                

          VITA ( IL PANE DELLA VITA :Giov. 6:33 E 48 

               ( Shabbat  challah :  PANE DEL SABATO : RIPOSO  )

 

IL SABATO GIORNO DEL RIPOSO : ESODO 20:8 A 11

CRISTO IL NOSTRO RIPOSO : EBREI 3 E 4 CI PARLA DEL RIPOSO IN CRISTO ( IL PROFUMO DEL CRISTIANO ) IL PROFUMO DEL PANE DELLA VITA ( CRISTO ) SI SENTE IN NOI E FUORI DI NOI ?

2Cor 2:15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione;

 

PASSIAMO AL SALMO V.

 

61 Le corde degli empi mi hanno avvinghiato,

ma io non ho dimenticato la tua legge.

62 A metà della notte mi alzo per lodarti

a motivo dei tuoi giusti giudizi.

63 Io sono amico di tutti quelli che ti temono,

di quelli che osservano i tuoi precetti.

64 SIGNORE, la terra è piena della tua bontà;

insegnami i tuoi statuti.

 

Nelle prove della vita la Parola di Dio ( IL PANE ) è speranza, conforto, sostegno

ESEMPIO LA MANNA CHE CADEVA DAL CIELO DURANTE IL CAMMINO  DI ISRAELE . Sal 78:24 fece piover su di essi la manna per nutrimento

e diede loro il frumento del cielo.

 

GESU’ IL PANE DELLA VITA COLUI CHE CI SOSTIENE : GIOV 6: 31 A 42

 

 

 

Spurgeon commentando questo versetto diceva: “Il salmista è perso nelle sue meraviglie quando vede che il grande e glorioso Dio è tutto per Lui! Bene, possa essere così anche per noi tutti oggi,

perché non si può possedere niente di meglio o qualcosa che sia come il Signore.

Ma non solo è meraviglioso conoscere il Signore è altresì grande essergli riconoscenti per tutto ciò che Egli fa per noi ed avere quest’atteggiamento: “A metà della notte mi alzo per lodarti a motivo

dei tuoi giusti giudizi”.

Hai mai ringraziato Dio nel cuore della notte per la Sua Parola? Bene, se sei sveglio la notte fallo, non te ne pentirai.

 

NOTA SUL SABATO ( Shabbat ) IL GRANDE GIORNO DELL’ADORAZIONE

 

Le 39 attività sono (Mishna : TESTI FONDAMENTALI DEL GIUDAISMO    

                                                                                                             Shabbat 7:2)

NEL GIORNO DEL SABATO ERA PROIBITO :

  1. 1.   Arare;
  2. 2.   Seminare;
  3. 3.   Mietere;
  4. 4.   Formare covoni;
  5. 5.   Trebbiare;
  6. 6.   Ventilare;
  7. 7.   Selezionare;
  8. 8.   Setacciare;
  9. 9.   Macinare;
  10. 10.                     Impastare;
  11. 11.                     Cuocere;
  12. 12.                     Tosare;
  13. 13.                     Lavare;
  14. 14.                     Cardare;  La cardatura è un’operazione che precede il processo di filatura della lana. Consiste nel liberare dalle impurità, districare e rendere parallele le fibre tessili, .
  15. 15.                     Tingere;
  16. 16.                     Filare;
  17. 17.                     Tendere;
  18. 18.                     Costruire un setaccio;
  19. 19.                     Tessere;
  20. 20.                     Dividere due fili;
  21. 21.                     Legare;
  22. 22.                     Slegare;
  23. 23.                     Cucire;
  24. 24.                     Strappare;
  25. 25.                     Cacciare;
  26. 26.                     Macellare;
  27. 27.                     Scuoiare;
  28. 28.                     Salare la carne;
  29. 29.                     Disegnare;
  30. 30.                     Lisciare;
  31. 31.                     Tagliare;
  32. 32.                     Scrivere;
  33. 33.                     Cancellare;
  34. 34.                     Costruire;
  35. 35.                     Demolire;
  36. 36.                     Spegnere un fuoco;
  37. 37.                     Accendere un fuoco;
  38. 38.                     Dare l’ultima mano per terminare un lavoro;
  39. 39.                     Trasportare al di fuori della propria abitazione;

Le 39 attività  non sono tanto attività quanto categorie di attività.

Ad esempio, se setacciare solitamente si riferisce alla separazione del grano dalle foglie, nell’accezione talmudica si riferisce alla separazione di qualsiasi sostanza mischiata che rende immangiabile un qualsiasi cibo. In questo senso filtrare dell’acqua per renderla potabile ricade nell’attività del setacciare, così come la pulitura di un pesce dalle spine.

NOTA

 

Ad ogni modo, quando una vita umana è in pericolo, all’ebreo non è solo consentito ma piuttosto prescritto di violare qualsiasi regola dello shabbat per tentare di salvare la vita a rischio in quel momento.

 

Durante lo Shabbat è proibito viaggiare, per esempio oltre alcune miglia al di là della città in cui si abiti o soggiorni.

NOTA

NEL VECCHIO TESTAMENTO NEL GIRNO DELLO SHABBAT ( IL SABATO DEL RIPOSO ) SI POTEVA SOLO PERCORRERE 1.400 METRI ERA LA DISTANZA TRA IL TABERNACOLO E LA PARTE PIU’ LONTANA DEL CAMPO

DOVE ERANO DISPOSTE LE TENDE DELLE 12 TRIBU’ D’ISRAELE .

 

NEL NUOVO TESTAMENTO QUESTA  REGOLA FU DIMENTICATA .

ESPRESSINI BIBLICHE IL CAMMIN DEL SABATO

ATTI 1:12

NOTA

Sabato , tempo sacro della settimana .
Il “settimo giorno” era la festa tipica d’Israele: era sacro al Signore e riservato al riposo, perché Dio stesso, al termine della creazione, aveva fatto “sabato”, cioè si era riposato. Il terzo comandamento prescrive di non fare alcun lavoro in questo giorno: di sabato Israele doveva “fermarsi” per riconoscere che Dio è il centro della storia e dell’alleanza, e per ricordare come Dio l’aveva protetto, specialmente nell’esodo dalla schiavitù d’Egitto. “Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro; se chiamerai il sabato delizia venerando il giorno sacro al Signore; se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di trattare negozi, allora troverai la delizia del Signore” dice il profeta Isaìa.58:13 e 14

Al venerdì sera, con un suono di tromba, si annunciava la fine della settimana lavorativa: in ogni casa la donna accendeva una lampada a olio (ricordando Eva che peccando aveva spento la luce interiore), e si cenava in clima di festa, consumando i cibi preparati in precedenza. Nel giorno di sabato si celebrava una solenne liturgia nel tempio; ma in tutte le sinagoghe ci si riuniva per la lettura della legge, la meditazione, lo studio e la preghiera.

Il CAMMINO DEL SABATO era limitato a circa 1 km e mezzo. La sera ancora il suono di tromba dichiarava concluso il giorno del riposo e riprendeva la vita normale. Il Vangelo riflette quest’usanza quando dice che “venuta la sera, quando il sole fu tramontato, conducevano a Gesù molti malati” (Marco 1,32). L’osservanza del sabato era diventata molto scrupolosa e complicata: secondo l’interpretazione più rigida non si poteva compiere il più piccolo lavoro, neppure rompere un uovo. I fariséi fanno osservazione a Gesù perché di sabato curava gli infermi. Gesù più volte chiarì che “il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (Marco 2,27), e che, nel giorno del Signore, è sempre lecito fare le opere del Signore, cioè compiere il bene.

I CORPI DEI CROCIFISSI VENIVANO DEPOSTI NELLE TOMBE PRIMA DEL SABATO :

IL GRANDE GIORNO DELL’ADORAZIONE

( Giovanni 19:31 )

 

9° TET : NUMERO 9 RUGIADA E BONTA’ = LE BENEDIZIONI DI DIO

         ( CONTRARIO E’ GHET : ATTO DI  DIVORZIO )  Geremia 3:8

 

RUGIADA CI PARLA DI BENEDIZIONE  Numeri 11:9 ; Deut 32:2 ; Salmo 133

 

Salmo119: 65 Tu hai fatto del bene al tuo servo,

o SIGNORE, secondo la tua parola.

66 Concedimi senno e intelligenza,

perché ho creduto nei tuoi comandamenti.

67 Prima di essere afflitto, andavo errando,

ma ora osservo la tua parola.

68 Tu sei buono e fai del bene;

insegnami i tuoi statuti.

69 I superbi inventano menzogne contro di me,

ma io osservo i tuoi precetti con tutto il cuore.

70 Il loro cuore è insensibile come il grasso,

ma io mi diletto nella tua legge.

71 È stata un bene per me l’afflizione subita,

perché imparassi i tuoi statuti.

72 La legge della tua bocca per me vale più

di migliaia di monete d’oro e d’argento.

Salmo 119:65-72

Il salmista sa che l’Eterno è la sua eredità e che non si è mai rivolto ai potenti della terra per cercarne il favore.

Egli si è solo e sempre accostato al Signore, verso il quale si è ravveduto dal suo peccato ed ha implorato la sua misericordia; egli non ha mai indugiato nell’osservare la Sua legge e anche nelle prove e nelle tentazioni è rimasto fedele al Signore.

Abbiamo bisogno di restare vicino alla Parola di Dio.

 

                     L’EREDITA’ E NOZZE DELL’AGNELLO

 

Rm 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

 

1° PIETRO 3:3 E 4

3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, 5 che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi.

ANCHE

 EBREI 9.15 ;    COLOSSESI 3:24 ;

 EFESI 5:5 ( CHI NON ENTRA NELL’EREDITA’ )

 

GLI INVITATI A LLE NOZZE ( LA SPOSA E LO SPOSO )

 

APOCALISSE 19:7 A 9

 

PARABOLA : MATTEO  22.1   

 

Mt 22:1 Gesù ricominciò a parlare loro in parabole, dicendo:

2 «Il regno dei cieli è simile a un re, il quale fece le nozze di suo figlio. 3 Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze; ma questi non vollero venire. 4 Mandò una seconda volta altri servi, dicendo: “Dite agli invitati: Io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono ammazzati; tutto è pronto; venite alle nozze”. 5 Ma quelli, non curandosene, se ne andarono, chi al suo campo, chi al suo commercio; 6 altri poi, presero i suoi servi, li maltrattarono e li uccisero. 7 Allora il re si adirò, mandò le sue truppe a sterminare quegli omicidi e a bruciare la loro città. 8 Quindi disse ai suoi servi: “Le nozze sono pronte, ma gli invitati non ne erano degni. 9 Andate dunque ai crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete”. 10 E quei servi, usciti per le strade, radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu piena di commensali. 11 Ora il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e notò là un uomo che non aveva l’abito di nozze. 12 E gli disse: “Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?” E costui rimase con la bocca chiusa. 13 Allora il re disse ai servitori: “Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”. 14 Poiché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».

 Questa parabola ci mostra una allegoria delle nozze dell’Agnello ( la nostra eredità nel cielo ) ma queste persone no trovano il tempo per rispondere all’invito

V11 ) c’era una persona che non aveva l’abito di nozze .

 

Queste due categorie erano indegne , cioè hanno perso l’eredità del regno dei cieli

 

In giurisprudenza ci sono articoli che regolano l’eredità , ma non si parla di disederazione ( togliere l’eredità ) ma si parla di INDEGNO A SUCCEDERE  .

 

QUINDI IL TERMINE INDEGNO VUOL DIRE ESSERE DISEDEREDATO

              PERDERE L’EREDITA’  : CONFRONTA  MATTEO 7: 21 A 23

HANNO PERSO L’EREDITA’ ( INDEGNO A SUCCEDERE )

 

DOBBIAMO DIFENDERE LA NOSTRA EREDITA’

 ES. 2° SAM. 23:11

 11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il SIGNORE concesse una grande vittoria

 

                              NOTA

 L’ESERCITO DEI FILISTEI SI MUOVEVA IN GUARNIGIONE ( DIFESA )

GUARNIGIONE : COMPLESSO DEI SOLDATI MESSI A DIFESA DI UN LUOGO O DI UNA CITTA’ FORTIFICTA O ASSEDIATA .

 

TATTICA DEI FILISTEI : LO SCORAGGIAMENTO

1° SAMUELE 17 ( NOTA VERSO 16 )

NOTA VERSO 43 : LOTTA SPIRITUALE

 10° ( YOD ) VALORE E’ IL NUMERO  10 ( CREAZIONE )

 

YOD E’ LA PRIMA LETTERA DEL TETRAGRAMMA DEL NOME DI DIO

 

Salmo 119:73 Le tue mani mi hanno fatto e formato;

dammi intelligenza e imparerò i tuoi comandamenti.

74 Quelli che ti temono mi vedranno e si rallegreranno,

perché ho sperato nella tua parola.

 

75 Io so, SIGNORE, che i tuoi giudizi sono giusti,

e che mi hai afflitto nella tua fedeltà.

76 La tua bontà sia il mio conforto,

secondo la parola data al tuo servo.

77 Venga su di me la tua compassione, e vivrò;

perché la tua legge è la mia gioia.

78 Siano confusi i superbi, che mentendo mi opprimono;

ma io medito sui tuoi precetti.

79 Si rivolgano a me quelli che ti temono

e quelli che conoscono le tue testimonianze.

80 Sia perfetta la mia ubbidienza ai tuoi statuti

perché io non sia confuso.

 

Salmo 119.73-74

L’uomo che si accosta a Dio deve innanzitutto riconoscere che Egli è l’unico vero Dio, l’Onnipotente Creatore di tutte le cose, il Signore, e se riconosce l’autorità di Dio egli non può non ascoltare la Sua Parola ed osservare i Suoi comandamenti.

L’uomo smetterà così di contendere con Dio e riconoscerà che i Suoi giudizi sono giusti.

IL VERSO 75 A 80

In questo nuovo contesto anche la sofferenza assume un significato ed un valore nuovo. Anche se il Signore affligge per un po’ di tempo,

Egli sa bensì CONSOLARE , MEDICARE , GUARIRE .

 

1) La sofferenza ci parla della fedeltà di Dio che corregge coloro che ama

Eb 12:6 perché il Signore corregge quelli che egli ama,

e punisce tutti coloro che riconosce come figli».

 

Giob 5:17 Beato l’uomo che Dio corregge!

Tu non disprezzare la lezione dell’Onnipotente;

2 ) Perché giungano alla perfezione ed alla santificazione senza la quale nessuno potrà vederlo. 1° Pietro 4: 12 a 17 ; Ebrei 12:14

 DA NOTARE

Il salmista ha creduto nel Signore e chiede a Lui la sapienza per poter comprendere e mettere in pratica la Sua Parola. V 73

Egli è fermo e saldo nella bontà di Dio e non teme la malvagità dei superbi che cercano di farlo cadere. V 78

Egli ha imparato a confidare nel Signore anche nelle afflizioni perché sa che “tutto coopera al bene di coloro che amano Dio”; anzi egli testimonia della “necessità” delle sofferenze che producono

 COSTANZZA , PAZIENZA  e PERSEVERANZA  per affinare la fede.

ROMANI 5: 1 A 6 ;  GIACOMO 1: 1 A 4

 Giac 1:1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute.

 2 Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.

Dopo la prova egli è più forte perché ha imparato a tenersi più stretto al Signore, mettendo in pratica la Sua Parola.

 Nel versetto 73 abbiamo letto: “Le tue mani mi hanno fatto e formato; dammi

intelligenza e imparerò i tuoi comandamenti”.

Si amico/ amica Dio ci ha creato, e non siamo LE SUE CREATURE , pertanto Egli sa

esattamente ciò di cui abbiamo bisogno.

Ed uno dei nostri bisogni basilari è la Sua Parola, e questo è ciò che il salmista ci sta dicendo qui.

Nota spesso che alcuni dei produttori d’automobili dicono: “Quando la tua auto ha bisogno di essere riparata, portala da noi. Noi l’abbiamo costruita e sappiamo come operare.”

Bene, questo può essere anche un buon avviso per la nostra anima oggi, infatti so per certo che tu hai bisogno di portare te stesso al Signore ed alla Sua Parola.

Egli ti ha creato, ed Egli sa ciò che è buono per te.

11° KAF : 20 ( LA CORONA )  NELLA TORA’  CI SONO TRE CORONE :

 1° ) LA CORONA ( DIADEMA )  SACERDOTALE 

 ESODO  28:36 ; 39:30  LA CERIMONIA DELL’UNZIONE  29:6,7    

1° Pietro 2:9 ; Apoc. 1:6  ;   5:10

 2°) LA CORONA DELLA TORA’ : LA PAROLA E’ UNA CORONA

PROVERBI 4: 1 A 27 : ( LEGGIAMO FINO AL V. 9)

GIOSUE’ 1:8

 3°) LA CORONA DEL NOME ( QUANDO DIO CABIA IL NOME METTEVA SULLA PERSONA UN CORONA

( DIVENTAVA UNA PERSONA IMPORTANTE )     

GENESI 32:27, 28 ;   GENESI 35:10  ;  DIO CAMBIA IL NOME A GIACOBBE

                                                                  Poi ad Abramo e Sara ecc

 ISAIA 43: 1 ; 43:7      DIO CHIAMA PER NOME I SUOI E METTE SU DI LORO

                                    IL SUO NOME

 Salmo 119: 81 L’anima mia vien meno nell’attesa della tua salvezza;

io spero nella tua parola.

82 Si spengono i miei occhi desiderosi della tua parola,

mentre dico: «Quando mi consolerai?»

 83 Poiché io sono divenuto come un otre affumicato;

ma non dimentico i tuoi statuti.

84 Quanti sono i giorni del tuo servo?

Quando punirai quelli che mi perseguitano?

85 I superbi mi hanno scavato delle fosse;

essi non agiscono secondo la tua legge.

86 Tutti i tuoi comandamenti sono fedeltà;

costoro mi perseguitano a torto;

soccorrimi!

87 Per poco non mi hanno eliminato dalla terra;

ma io non ho abbandonato i tuoi precetti.

 

88 Rendimi la vita secondo la tua bontà

e io osserverò la testimonianza della tua bocca.

 V. 81 E 82 LA PROMESSA DEL PREMIO :  DELLA CORONA

 VV. 83 A 87    LOTTA SPIRITUALE

 IL PREMIO  : LA CORONA   

 LETTERA ALLA CHIESA  DI EFESO APOCALISSE 2. 10

 ATTENZIONE DIO PUO’ TOGLIERE LA CORONA :

 RIMUOVE IL CANDELABRO

LETTERA ALLA CHIESA DI SARDI : APOCALISSE 3:11

 RESISTERE E VINCERE

 RIGUARDO AI VITTORIOSI GESU’ DICE

APOC 3:5 sarà vestito di vesti bianche e non cancellerà il suo nome dal libro…..

APOCALISSE 3: 12 a chi vince io lo farò una colonna nel tempio ….

APOCALISSE a chi vince Dio lo farà sedere sul suo trono

APOCALISSE 21:7 chi vince sarà erede

Il salmista è perseguitato ingiustamente ma non si è sviato, non ha desistito dall’osservare i comandamenti di Dio.

Egli sa che la sua forza è nel Signore e nella Sua Parola ed invoca la Sua salvezza, la Sua giustizia;

Nel versetto 83 abbiamo letto: “Poiché io sono divenuto come un otre affumicato; ma non dimentico i tuoi statuti”.

 “Un otre al fumo” si riferisce indubbiamente ad un otre che viene tenuto appeso sul fuoco, diventando così annerito, inaridito e spaccato. ( PROVE DI FUOCO )

Questo è un ritratto di qualcuno che ha sopportato lunghe e severe persecuzioni! Ma egli non è stato  dimenticato perché la Parola di Dio era il suo sostegno.

 12° LAMED : 30 : L’INSEGNAMENTO ; I RABBINI LA CONSIDERANO UNA LETTERA ECCELSA ,

SIMBOLEGGIA IL RE DEI RE O IL TRONO DI DIO

 IL SALMO DESCRIVE INFATTI LA GRANDEZZA DI DIO VV. 89 A 91

Salmo 119: 89 Per sempre, SIGNORE,

la tua parola è stabile nei cieli.

90 La tua fedeltà dura per ogni generazione;

tu hai fondato la terra ed essa sussiste.

91 Tutto sussiste anche oggi secondo le tue leggi,

perché ogni cosa è al tuo servizio.

 LA GIOIA CHE SI TROVA NELLA LEGGE DI DIO

92 Se la tua legge non fosse stata la mia gioia,

sarei già perito nella mia afflizione.

93 Mai dimenticherò i tuoi precetti,

perché per mezzo di essi tu mi dai la vita.

94 Io sono tuo, salvami,

perché ho ricercato i tuoi precetti.

95 Gli empi si sono appostati per farmi perire,

ma io medito sulle tue testimonianze.

96 Ho visto che ogni cosa perfetta ha un limite,

ma il tuo comandamento è senza limiti.

 La Parola di Dio è eterna, stabile,v 89  perfetta; essa è la vita per gli uomini perché ci mostra l’unica via di salvezza: Gesù Cristo, la Parola fatta carne per concretizzare il piano di salvezza di Dio per tutti gli uomini.  Giov 1: 1 a 13

Come il salmista, anche noi vogliamo celebrare la fedeltà di Dio perché per la Sua fedeltà alla Sua Parola Egli ha creato i cieli e la terra ed ogni giorno rinnova le Sue benedizioni su tutto il creato.

Per la Sua fedeltà ha chiamato Israele ed ha dato la Sua legge,

Per la Sua fedeltà non ci ha distrutto ma ci ha cercato, ci ha amati, ci ha promesso e dato un Salvatore. Giov. 3:15 a 17

NOTA Il versetto 89 che abbiamo letto all’inizio di questa raccolta diceva Per sempre, SIGNORE, la tua parola è stabile nei cieli.

La Sua Parola si trova nei cieli; cioè dove si trova la copia originale.

EZEKIELE 2:9  ZACCARIA 5:1 E 2  ( misure del rotolo 10m x 5 m )

Io credo nella completa, verbale ispirazione di quella copia, ed io ne possiedo una buona traduzione. Attualmente è stabile nei cieli.

Ora i cieli e la terra possono passare via, ma il luogo dove si trova la Parola, non passerà mai.  MATTEO 24:35 ;

13° MEM: Valore Numerico : 40 IL NASCOSTO  E  IL RIVELATO

 Salmo119: 97 Oh, quanto amo la tua legge!

È la mia meditazione di tutto il giorno.

98 I tuoi comandamenti mi rendono più saggio dei miei nemici;

perché sono sempre con me.

99 Ho più conoscenza di tutti i miei maestri,

perché le tue testimonianze sono la mia meditazione.

100 Ho più saggezza dei vecchi,

perché ho osservato i tuoi precetti.

101 Ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio,

per osservare la tua parola.

102 Non mi sono allontanato dai tuoi giudizi,

perché tu mi hai istruito.

103 Oh, come sono dolci le tue parole al mio palato!

Sono più dolci del miele alla mia bocca.

104 Mediante i tuoi precetti io divento intelligente;

perciò detesto ogni doppiezza.

 V97 IL SALMISTA  VUOLE ANDARE NELLE PROFONDITA’ DELLA CONOSCENZA, MA NON PUO’ PERCHE’ 

GLI E’ NASCOSTO LUI SI ACCONTENTA  ( A MALAVOLGLIA ) DIUNA CONOSCENZZA

E SAGGEZZA SUPERFICIALE , NON PERFETTA

 NOI ABBIAMO LA CONOSCENZA RIVELATA 1° CORINZI 1: 4 A 5

LA CONOSCENZA E’ UNO DEI DONI DELLO SPIRITO SANTO

1° CORINZI 12:8

 BISOGNA ABBONDARE NELLA CONOSCENZA

2° CORINZI 8:7

2° PIETRO 1:5 a 11

V. 5 Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù ; alla virtù la conoscenza; 6 alla conoscenza l’autocontrollo; all’autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà

 

                                          VIRTU’ IN GRECO :

( ARETE’ – ARETE’N : LA CAPACITA’ DI FARE QUALSIASI COSA

 

Fili 4:13 Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.

 

DUNAMIN : POTENZA

 

L’amore per il Signore è amore per la Sua Parola, perché la Parola di Dio è alle radici della conoscenza, è eterna sapienza e verità.

Invano l’uomo si affanna, per la sua sete di conoscenza, nello studio e nella ricerca, se trascura la fonte della vera sapienza che è la Parola di Dio,

perché la conoscenza umana cesserà quando ci saranno svelati i tesori della conoscenza vera.

Il credente sa, perciò, che può acquistare intelligenza e sapienza solo meditando tutti i giorni della sua vita la Parola di Dio che è,

al suo palato :

Più dolce del miele : LA PAROLA CHE INSEGNA

 Amaro                       LA PAROLA CHE RIPRENDE E GIUDICA  ……

    ( 2° Timoteo 3:16 a 17

                APOC. 10: 9 A 11

Tutto il capitolo 10 ci parla di Gesù il leone di Giuda (Apocalisse 5:5 ) che ha in mano il libretto della legge : DOLCE : PER CHI ACCETTA  LA GRAZZIA

AMARO : PER CHI DISUBBIDISCE …..

Nel versetto 97 il salmista ha detto: “Oh, quanto amo la tua legge! È la mia meditazione di tutto il

giorno”.

Il salmista ha meditato nella Parola di Dio perché l’ama, e poi l’ha amata di più perché l’ha meditata,

e successivamente dice ancora. “Ho più conoscenza di tutti i miei maestri, perché le tue

testimonianze sono la mia meditazione”.

Credo seriamente che degli umili credenti seduti ai piedi di Cristo siano spesso più preparati sulla Parola rispetto ad alcuni che hanno un titolo prima del loro nome.

14° NUN : Valore Numerico 50 : ONESTA’

 

 (NUN DERIVA DA NER : LUME E DA NESHAMA’ : ANIMA

  QUINDI POSSIAMO TRADURRE QUETA LETTERA  

               LA LUCE DELL’ANIMA

Salmo 119: 105 La tua parola è una lampada al mio piede

e una luce sul mio sentiero.

106 Ho giurato, e lo manterrò,

di osservare i tuoi giusti giudizi.

107 Io sono molto afflitto;

SIGNORE, rinnova la mia vita secondo la tua parola.

108 SIGNORE, gradisci le offerte volontarie delle mie labbra

e insegnami i tuoi giudizi.

109 La mia vita è sempre in pericolo,

ma io non dimentico la tua legge.

110 Gli empi mi hanno teso dei lacci,

ma io non mi sono allontanato dai tuoi precetti.

111 Le tue testimonianze sono la mia eredità per sempre,

esse sono la gioia del mio cuore.

112 Ho messo il mio impegno a praticare i tuoi statuti,

sempre, sino alla fine            

 LA LUCE DELL’ANIMA

105 La tua parola è una lampada al mio piede

e una luce sul mio sentiero.

 La Parola è Cristo la Luce è Cristo

 Gv 1:4 In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

 Gv 1:5 La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta.

 Gv 1:7 Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.

 Gv 1:8 Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.

 Gv 1:9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.

 Gv 3:19 Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.

 Gv 8:12 Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

 Gv 9:5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».

 LA PAROLA CI CHIAMA AD ESSERE NELLA LUCE

 Matteo 5:14 a 16 Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, 15 e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.

 Rom 13:12 La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. ( confronta con Efesi 6: 10 a 20 )

 Ef 5:8 perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce

 Ef 5:9 – poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità –

 1Ts 5:3 a 5  3 Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; 5 perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.

 LA LUCE : la Parola = Cristo mette ordine nella nostra vita

Luca 15:8 «Oppure, qual è la donna che se ha dieci dramme e ne perde una, non accende un lume e non spazza la casa e non cerca con cura finché non la ritrova? 9 Quando l’ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta”. 10 Così, vi dico, v’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede».

 LA LUCE DELLA PAROLA CI CAMBIA I PUNTI DI VISTA

ATTI 16: 27 A 29 Il carceriere senza la luce vedeva i carcerati evasi ,ma con la luce la visuale cambia 

 ONESTA’- LEALTA’

106 Ho giurato, e lo manterrò,

di osservare i tuoi giusti giudizi.

 Lc 8:15 E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

 Mt 19:17 Gesù gli rispose: «Perché m’interroghi intorno a ciò che è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».

Gv 8:51 In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».

 Gv 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Gv 14:24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.

 1G 2:4 Chi dice: «Io l’ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;

1G 2:5 ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui:

1G 3:24 Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

 LEALTA’ E FEDELTA’

 1Cor 4:1 Così, ognuno ci consideri servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 2 Del resto, quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele

 ONESTA’- LEALTA’ NELL’AFFLIZIONE

107 Io sono molto afflitto;

SIGNORE, rinnova la mia vita secondo la tua parola.

108 SIGNORE, gradisci le offerte volontarie delle mie labbra

e insegnami i tuoi giudizi.

109 La mia vita è sempre in pericolo,

ma io non dimentico la tua legge.

110 Gli empi mi hanno teso dei lacci,

ma io non mi sono allontanato dai tuoi precetti.

111 Le tue testimonianze sono la mia eredità per sempre,

esse sono la gioia del mio cuore.

   ROMANI 8: 35 A 39  Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36 Com’è scritto:

«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;

siamo stati considerati come pecore da macello».

 37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

                         IMPEGNO E   DETERMINAZZIONE

 112 Ho messo il mio impegno a praticare i tuoi statuti,

sempre, sino alla fine.

 MATTEO 10:22 ; 24;13

Come una lampada rischiara con la sua luce le tenebre e indica la strada da percorrere al viandante,

così la Parola di Dio illumina la nostra vita, penetra nei recessi della nostra anima e scopre tutti i nostri bisogni.

Ci fa soffrire vedere le nostre debolezze, ma la Parola di Dio sa fasciare le nostre ferite, lenire i nostri dolori, guarire le nostre malattie.

Il versetto 1: “La tua parola è una lampada al mio

piede e una luce sul mio sentiero”. Ognuno di noi dovrebbe usare la Parola di Dio personalmente, praticamente e abitualmente quando percorriamo la nostra strada in questo mondo oscuro.

 15° SAMEC : Valore numerico : 60  : SEPARAZIONE  ; PROTEZZIONE ;

                                                                                            SOSTEGNO

Salmo 119:113 Io detesto gli uomini non sinceri,

ma amo la tua legge.

114 Tu sei il mio rifugio e il mio scudo;

io spero nella tua parola.

115 Allontanatevi da me, malvagi;

io osserverò i comandamenti del mio Dio.

116 Sostienimi secondo la tua parola,

perché io viva;

non rendermi confuso nella mia speranza.

117 Sii il mio sostegno, e sarò salvo,

terrò sempre i tuoi statuti davanti agli occhi.

118 Tu disprezzi quanti si sviano dai tuoi statuti,

perché il loro inganno è perfidia.

119 Tu getti via come scorie tutti gli empi dalla terra;

perciò amo le tue testimonianze.

120 Tu mi fai rabbrividire di paura;

io temo i tuoi giudizi.

 SEPARAZIONE  : V 113 ; 115 ;

 SALMO 1 …….

1Cor 5:11 ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare.

 PROTEZIONE    : V. 114 ; 119  

DEUT. 33:29    

SALMO 121:3 A 5

 SOSTEGNO         : V 116 ; 117 ;

2° Re 18:21  non appoggiarsi sull’uomo

Salmo 18: 18 L’Eterno è il nostro sostegno

COMMENTO

Abbiamo visto che osservare i comandamenti di Dio ci porterà inevitabilmente ad una separazione

dal peccato e da tutti coloro che hanno scelto, con le loro azioni, di negare l’esistenza di Dio. Il salmista conosce il giudizio di Dio nei confronti di costoro, sa anche che, se al momento essi prosperano sulla terra, alla fine saranno giudicati e tolti come ci dice il versetto 119 di questo salmo,“Tu getti via come scorie tutti gli empi dalla terra; perciò amo le tue testimonianze“.

 

16° AIN : Valore numerico è 70 :  ( OCCHIO : VISTA; VISIONE  )

 

Salmo 119:121 Mi sono comportato secondo il diritto e la giustizia;

non abbandonarmi ai miei oppressori.

122 Garantisci sicurezza al tuo servo

e non lasciare che i superbi mi opprimano.

123 Si spengono i miei occhi desiderando la tua salvezza

e la parola della tua giustizia.

124 Agisci verso il tuo servo secondo la tua bontà

e insegnami i tuoi statuti.

125 Io sono tuo servo; dammi intelligenza

perché possa conoscere le tue testimonianze.

126 È tempo che il SIGNORE agisca;

essi hanno annullato la tua legge.

127 Perciò io amo i tuoi comandamenti più dell’oro,

più dell’oro finissimo.

128 Per questo ritengo giusti tutti i tuoi precetti

e odio ogni sentiero di menzogna.

 L’ occhio è uno degli organi più importanti del corpo è  il canale per l’acquisizione di informazioni dal mondo esterno.

NOTA

L’occhio umano raccoglie la luce che gli proviene dall’ambiente, ne regola l’intensità attraverso un diaframma(l’iride), la focalizza attraverso un sistema regolabile di lenti per formarne un’immagine sulla retina e trasforma questa immagine in una serie di segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello per l’elaborazione e l’interpretazione.

 NELLA LINGUA GRECA

La lingua greca ( e in tutto il Nuovo Testamento ) usa il termine oftalmòs che significa “ Chiarezzza “

  Nella Bibbia gli occhi sono sempre menzionati :

 Occhi che recuperano la vista parlando dei ciechi ,

Paolo sulla via di Damasco, dopo la visione non vedeva nulla …. Atti 9:8 a12 .

In relazione alla potenza della “vista” di Dio Padre    Proverbi 15:3  (Eb 4:13),

 In relazione a Gesù    Apocalisse 1:14

 In relazione allo Spirito Santo Apocalisse 5:6

Dio protegge i suoi come la pupilla dell’occhio suo Deut. 32:10 ; Zaccaria 2:8

                                 LA VISTA SANA

LA COMPLETEZZA DEI SENSI  2° Pietro 1 : 1 a 9  ( ENFASI VERSO 9 )

 LA BIBBIA insegna che l’occhio è la lampada del corpo,può renderlo puro il come lo può contaminare

Matteo 6:22 La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; 23 ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno le tenebre!

Luca 11:34 La lampada del tuo corpo è l’occhio; se l’occhio tuo è limpido, anche tutto il tuo corpo è illuminato; ma se è malvagio, anche il tuo corpo è nelle tenebre. 35 Sta’ quindi attento che la luce che è in te non sia tenebre. 36 Se dunque tutto il tuo corpo è illuminato, senza avere alcuna parte tenebrosa, sarà tutto illuminato come quando la lampada t’illumina con il suo splendore».

Dobbiamo quindi disciplinare questo organo ( come la lingua ) ci può indurre a peccare ………..

EZECHIELE 22:26 “…i sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro,

chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro…”

 Mt 7:35 “Perché guardi (greco blepo significa fissare lo sguardo ) la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: ‘Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza’, mentre la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”

 DOBBIAMO AVERE GLI OCCHI SANI

 1° Giovanni 3:2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è

 Gli occhi del credente devono sempre guardare Dio e la sua parola

Salmo  19:8 ; 119:18 ;119:37 ;  121 ;

GUARDARE A GESU’ EBREI 12: 1 A 3

NOTA DEL SALMO

 DOVE TROVIAMO LA VISTA IN QUESTI VERSETTI ?

NEI VERSO 121 IL SAMISTA VUOLE VEDERE LA SUA VITA

Mi sono comportato secondo il diritto e la giustizia;

 POI VOLGE LA VISTA  ALL’ESTERNO : E’ CIRCONDATO DAGLI OPPRESSORI  v. 121  : non abbandonarmi ai miei oppressori.

 POI LA SUA VISTA E’ CHIARA VEDE : SIUREZZA,SALVEZZA,GIUSTIZIA

E’ SICURO DEL SUO RITORNO ( V. 126)  E CHE LA SUA LEGGE E’ PREZIOSA ( V. 127 )

122 Garantisci sicurezza al tuo servo

e non lasciare che i superbi mi opprimano.

123 Si spengono i miei occhi desiderando la tua salvezza

e la parola della tua giustizia.

124 Agisci verso il tuo servo secondo la tua bontà

e insegnami i tuoi statuti.

125 Io sono tuo servo; dammi intelligenza

perché possa conoscere le tue testimonianze.

126 È tempo che il SIGNORE agisca;

essi hanno annullato la tua legge.

127 Perciò io amo i tuoi comandamenti più dell’oro,

più dell’oro finissimo.

128 Per questo ritengo giusti tutti i tuoi precetti

e odio ogni sentiero di menzogna.

                        SIGNORE UNGI I NOSTRI OCCHI     

                 APOC 3:18 Perciò io ti consiglio di comperare da me dell’oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.

                                       RIASSUNTO

IL SALMISTA PUO’ DIRE

DI AVERE  operato con un cuore pieno di rettitudine mettendo in pratica i comandamenti del Signore .

Purtroppo, lo spettacolo che gli si presenta davanti non gli è di sprone, né di conforto; anzi dirà il credente Asaf l’autore del Salmo 73 “quasi non inciamparono i miei piedi: gli empi prosperano sulla terra e per loro non vi sono dolori, il loro corpo è sano e pingue”. Il salmista invoca la giustizia di Dio, e auspica il Suo intervento, ma al popolo di Dio non è dato di conoscere i tempi della Sua manifestazione in cui tutte le cose Gli saranno finalmente sottoposte e

potremo vedere nuovi cieli e nuova terra dove regni la giustizia.

Noi sappiamo che il Signore è giusto e che Egli non tarderà l’adempimento delle Sue promesse ma

dobbiamo fidarci di Lui ed affrettare il Suo ritorno operando secondo la Sua volontà, così come ci ha

detto il versetto 126: “È tempo che il SIGNORE agisca; essi hanno annullato la tua legge”.

 

17° PE : Valore numerico 80 :  PAROLA E SILENZIO

                                              ( LA BOCCA OVVERO LA PAROLA  )

 SALMO 119

129 Le tue testimonianze sono meravigliose;

perciò l’anima mia le osserva.

130 La rivelazione delle tue parole illumina;

rende intelligenti i semplici.

 

131 Apro la bocca e sospiro,

per il desiderio dei tuoi comandamenti.

 132 Volgiti a me e abbi pietà,

come usi fare con chi ama il tuo nome.

133 Guida i miei passi nella tua parola

e non lasciare che alcuna iniquità mi domini.

134 Liberami dall’oppressione degli uomini

e osserverò i tuoi precetti.

135 Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo,

e insegnami i tuoi statuti.

136 Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi,

perché la tua legge non è osservata.

 NELL’ALFABETO LA AIN ( OCCHIO ) PRECEDE LA PE : PAROLA E SILENZIO  ( BOCCA )

 L’OCCHIO PERCEPISCE POI LA BOCCA ESPRIME IL PENSIERO .

DEUT. 4:9

9 Soltanto, bada bene a te stesso e guàrdati dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste, ed esse non ti escano dal cuore finché duri la tua vita. Anzi, falle sapere ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli

 LA BOCCA E’ DATA ALL’UOMO PER USARE LA PAROLA  AL SERVIZIO DI DIO  ( ESODO 13: 6 A 9 ) 6 Per sette giorni mangia pane azzimo; il settimo giorno sarà una festa al SIGNORE. 7 Si mangi pane azzimo per sette giorni e non si veda pane lievitato presso di te, né si veda lievito presso di te, in tutto il tuo territorio. 8 In quel giorno tu spiegherai questo a tuo figlio, dicendo: “Si fa così a motivo di quello che il SIGNORE fece per me quando uscii dall’Egitto”. 9 Ciò sarà per te come un segno sulla tua mano, come un ricordo fra i tuoi occhi, affinché la legge del SIGNORE sia nella tua bocca; poiché il SIGNORE ti ha fatto uscire dall’Egitto con mano potente. 10 Osserva dunque questo decreto, al tempo fissato, di anno in anno.

 ANCORA   : ESODO 23:12 a 13

 12 Per sei giorni farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno ti riposerai, perché il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi e il figlio della tua serva e lo straniero possano riprendere fiato.

13 Farete attenzione a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronuncerete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca.

 Parlare di cose sagge

SALMO 49:3

Ascoltate, popoli tutti;

porgete orecchio, abitanti del mondo,

2 plebei e nobili,

ricchi e poveri tutti insieme.

3 La mia bocca dirà parole sagge,

il mio cuore mediterà pensieri intelligenti.

FILIPPESI 4:8  L’OGGETTO DEI NOSTRI PENSIERI E’ L’ESPRESSIONE DELLA BOCCA

 LUCA 6:45 ; IL CONCETTO DEL VERO CREDENTE

45 L‘uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene, e l’uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore tira fuori il male; perché dall’abbondanza del cuore parla la sua bocca.

 LA SALVEZZA SI EVIDENZIA CON LA BOCCA

( CONFESSARE  APERTAMENTE  GESU’ )

ROMANI 10: 9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; 10 infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.LA NOSTRA BOCCA OFFRE LA LODE A DIO

Eb 13:15 Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome.

 DIO TRAE DALLA NOSTRA BOCCA UNA FORZA PER AZZITTIRE L’AVVERSARIO

SALMO 8: 2 Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto una forza, a causa dei tuoi nemici, per ridurre al silenzio l’avversario e il vendicatore.

 SALMO 141: “ ….metti una guardia  davanti alla  mia bocca “

EFESI 5:12   Non parlare ( ripetere ) dei peccati che fanno i pagani

PASSIAMO AL SALMO

1 ) IL SALMISTA INNEGGIA LE TESTIMONIANZE DI DIO

129 Le tue testimonianze sono meravigliose;

perciò l’anima mia le osserva

132 Volgiti a me e abbi pietà,

come usi fare con chi ama il tuo nome.

133 Guida i miei passi nella tua parola

e non lasciare che alcuna iniquità mi domini.

134 Liberami dall’oppressione degli uomini

e osserverò i tuoi precetti.

135 Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo,

e insegnami i tuoi statuti.

136 Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi,

perché la tua legge non è osservata

TUTTO QUESTO AVVIENE ATTRAVERSO UN SOSPIRO

 131 Apro la bocca e sospiro,

per il desiderio dei tuoi comandamenti.

L’EBRAISMO INDICA QUESTO GESTO DI ESSERE LA CAUSA DEL  SOFFIO VITALE DI DIO ALL’UOMO CHE DIVENTO’

A IMMAGINE DI DIO  GENESI 1:26

UN’ANIMA VIVENTE ,  GENESI 2: 7

 UNO DI NOI   GENESI 3:22

CON QUEL SOFFIO DIO HA MESSO NELLA VITA DI OGNI UOMO LA SUA PAROLA

GENESI 3: 22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre».

 PERCHE’ IL SALMISTA SOSPIRA? PERCHE SI SOSPIRA?

. Con il sospiro si riempiono i polmoni più di quanto si faccia durante i respiri normali, riportando i polmoni a lavorare a volumi maggiori qualora questi fossero troppo scarsi per una riduzione del numero o dell’ampiezza degli atti respiratori (postura non ottimale, ma anche stati d’animo di sfera depressiva, modulazione da parte del sistema nervoso centrale in base ai valori di ossigeno, CO2 e pH ematici, ecc. ecc.).
Un certo numero di sospiri durante il giorno sono quindi normali, anzi necessari.

IL SOSPIRO  E’ UN  ANTI : Stress… ansia, voglia di risolvere un problema… voglia di respirare quando ci si sente oppressi…, è una forma di  ricerca  di pace, di libertà… via alle inquietudini.

IL SALMISTA SI RIEMPIE I POLMONI DELLA PAROLA DI DIO

( NEL SENSO SPIRITUALE ) E SCACCIA

LO STRESS VERSETTO 133  ( ….. non lasciare che alcuna iniquità mi domini )

 DALL’OPPRESSIONE  134 Liberami dall’oppressione degli uomini

e osserverò i tuoi precetti.

RIASSUNTO DEL SALMO

Salmo 119:129-136

Abbiamo letto nel primo versetto che “Le tue testimonianze sono meravigliose”.

Esse infatti sono piene di meravigliose rivelazioni, comandamenti e promesse.

“Gesù, l’eterna Parola, è chiamato Meraviglioso, e tutte le parole di Dio sono meravigliose.” V. 129

Coloro che le conoscono, ancor meglio si meravigliano, e dobbiamo convenire che la

Parola di Dio è uno scrigno di tesori meravigliosi che si devono ricercare con gran cura, perciò chi lo ha scoperto non può non appropriarsene.

Sempre il credente trova in essa un nutrimento essenziale per la sua anima, luce per la sua mente, e un conforto nel suo cammino.

L’amore per la Parola di Dio ci porta ad essere consapevoli della nostra debolezza, e ad invocare il Suo aiuto perché il peccato non abbia spazio nella nostra vita.

Anzi a volte si traduce in sofferenza nel vedere quanto essa venga vituperata, disprezzata e dimenticata dagli uomini che preferiscono le tenebre alla luce.

Non avviene pertanto ciò che ci è detto nel versetto 130 che ha queste parole “La  

tue parole illumina; rende intelligenti i semplici”.

IMPARIAMO A CONOSCERE DI PIU’ LA PAROLA 

 18° SADE : VALORE NUMERICO 90 : GIUSTIZIA E UMILTA’

 

SALMO 119

137 Tu sei giusto, SIGNORE,

e retti sono i tuoi giudizi.

138 Tu hai prescritto le tue testimonianze

con giustizia

e con grande fedeltà.

139 Il mio zelo mi consuma

perché i miei nemici hanno dimenticato le tue parole.

140 La tua parola è pura d’ogni scoria;

perciò il tuo servo l’ama.

141 Sono piccolo e disprezzato,

ma non dimentico i tuoi precetti.

142 La tua giustizia è una giustizia eterna

e la tua legge è verità.

143 Affanno e tribolazione m’hanno còlto,

ma i tuoi comandamenti sono la mia gioia.

144 Le tue testimonianze sono giuste in eterno;

dammi intelligenza e io vivrò.

ade sta per addîq, il Giusto, riferendosi al Signore, che è chiamato addîq weyašar il Giusto e Retto –

 SALMO 119: 137 Tu sei giusto, SIGNORE,

e retti sono i tuoi giudizi.

138 Tu hai prescritto le tue testimonianze

con giustizia

e con grande fedeltà.

 Deut.32:4. La vera giustizia esiste solo in Dio ed è Sua parte integrante.

4 Egli è la rocca, l’opera sua è perfetta,

poiché tutte le sue vie sono giustizia.

È un Dio fedele e senza iniquità.

Egli è giusto e retto

 LA GIUSTIZIA DELL’UOMO : ISAIA 64:6 ( PANNO LORDATO )

 SIAMO GIUSTIFICATI IN CRISTO

 Il termine Ṣaddîq è anche usato per definire l’uomo che viene reso giusto , vivendo  una vita santa  e di  verità

 ROMANI : 3:24 ; ROMANI 5:1 ; ROMANI 5:9 ; ROMANI 8:30 ;

 1° CORINZI 6:11

 DOBBIAMO PROCACIARE LA GIUSTIZIA E RIORDIAMOCI CHI ERAVAMO

Is 51:1 «Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia,

che cercate il SIGNORE!

Considerate la roccia da cui foste tagliati,

la buca della cava da cui foste cavati.

 LA GIUSTIZIA  E’ UNO DELLE PARTI DELL’ARMATURA DEL CRISTIANO     EFESI 6: 14  State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia;

b. LA CORAZZA DELLA GIUSTIZIA – .

…. rivestitevi della corazza della giustizia;( Efesi 6:14 )

La corazza proteggeva gli organi vitali del  soldato romano .

La corazza spirituale protegge gli organi spirituali del cristiano : il cuore ( gli affetti )

( i polmoni : respiro vivere in Cristo ) l’anima e tutto il nostro essere .

Non possiamo limitarci ad indossare solo una parte dell’armatura, siamo chiamati a rivestire la compieta armatura di Cristo. Il secondo elemento di questa armatura  è la corazza della giustizia

PERMETTE LA CONFESSIONE DEI PECCATI – Pur godendo della nostra posizione in Cristo, siamo ben coscienti della nostra condizione. Indossare la corazza della giustizia di Dio significa  capire e applicare il principio della confessione. Chi vive nel peccato non capisce e non applica  questo principio

ma il credente che viene meno sa che il segreto per il perdono e il ripristino della comunione con Dio sta nel confessare le proprie debolezze al Signore

Proverbi 28:13 Chi copre le sue colpe non prospererà,

ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.

Dobbiamo abbandonare la nostra giustizia corrotta

Isaia 64:6 Tutti quanti siamo diventati come l’uomo impuro,

tutta la nostra giustizia come un abito sporco;

tutti quanti appassiamo come foglie

e la nostra iniquità ci porta via come il vento.

e indossare la giustizia d Dio .

Gesù con il suo sangue ci ha resi giusti con la giustizia di Dio , il quale ci vede santi

senza colpe :

Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,

1Corinzi 6:9 Non sapete che gl’ingiusti non erediteranno il regno di Dio?

Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti,

1Corinzi 6:10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.

1Corinzi 6:11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.

ALIMENTA LA FEDE NELLA POTENZA DEL SANGUE DI CRISTO – La corazza della giustizia alimenta la nostra fede nell’incrollabile potere del sangue di Cristo Gesù e permette di presentarci dinanzi a Dio puri. Attraverso la corazza ci possiamo avvalere del carattere di Cristo e della Sua santità. La pazienza che Dio aveva dimostrato nel passato era  stata possibile solo in vista del sacrificio della croce

LEGGERE ROMANI 3:25 A 36

NOTA . Quando il soldato romano andava in guerra , lui si fidava ( aveva fede ) che la corazza lo proteggeva dalle frecce ….. del nemico  , ma aveva anche  fede in colui che l’aveva forgiata .

Il cristiano ha fede nella corazza perchè viene da Cristo e nella potenza del suo sangue

LA CORAZZA DA’ VITTORIA SUL SENSO DI COLPA

Un credente riconciliato con Dio per il sacrificio della croce,

non può e non deve lasciarsi schiacciare dal senso di colpa, perché le sue colpe sono state immolate sulla croce del Calvario. I1 sangue di Cristo non solo ci purifica da ogni peccato ma ci rende giusti dinanzi a Dio

Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,

Romani 5:2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio;

Meditando il versetto 1 e 2 vediamo che solo i giustificati hanno la pace con Dio e l’accesso alla grazia ( trono di Dio )

Vorrei dire che purtroppo ci sono credenti irrequieti , irosi , che contendono , che la loro vita oscilla tra alti e bassi , che sono pieni di dubbi , che facilmente perdono la fede , scoraggiati , che sono pigri nel servizio , e alla adunanze , sicuramente perché non hanno indossato la corazza , cosi le frecce del nemico sono entrate nella vita dell’uomo nuovo creando delle ferite che non lo fanno maturare o che lo allontanano da Dio .

INDOSSIAMO LA CORAZZA DELLA GIUSTIZIA !!!!

Efesini 4:17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri,

Efesini 4:18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore.

Efesini 4:19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile.

Efesini 4:20 Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo.

Efesini 4:21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù,

Efesini 4:22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici;

Efesini 4:23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente

Efesini 4:24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

  V.  139 ZELO PER LA PAROLA ;

 V.  140  LA PAROLA E’ PURA ;

  V. 141  UMILTA’

SALMO 119: 139 Il mio zelo mi consuma

perché i miei nemici hanno dimenticato le tue parole.

140 La tua parola è pura d’ogni scoria;

perciò il tuo servo l’ama.

141 Sono piccolo e disprezzato,

ma non dimentico i tuoi precetti.

142 La tua giustizia è una giustizia eterna

e la tua legge è verità.

143 Affanno e tribolazione m’hanno còlto,

ma i tuoi comandamenti sono la mia gioia.

144 Le tue testimonianze sono giuste in eterno;

dammi intelligenza e io vivrò.

CRISTO ESEMPIO DI UMILTA’

ISAIA 53:7 ;  MATTEO 11:29  ;  GIOVANNI 13:14

 FILIPPESI 2:5 A 11  Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

 COSA  E’ L’UMILTA?

NON E’ UN COMPLESSO INFERIORITA’ .

 LA BIBBIA DICE CHE E’ LA NEGAZIONE DI SE STESSO E DEL PROPRIO ORGOGLIO

 IL TERMINE UMILTA’ IN GRECO E’ TRADOTTO CON

 La tapeinofrosunh tapeinofrosunh

COMPRENDE : umiltà, modestia , mansuetudine ,

La tapeinofrosunh «è quella profonda umiltà che sta all’estremo opposto della superbia, dell’arroganza, della vanità, e che è prodotta da un giusto concetto di noi stessi : Romani 12:3

 ROM 12:16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.

 L’UMILTA’ BIBLICA HA COME CENTRO IL TERMINE :

UNO ; UNO SOLO ; UN MEDESIMO :  = UGUALE = UMILTA’

1° CORINZI 1:10 ; FILIPPESI 2:2 ; 1° PIETRO 3:8 ;

LA PAROLA DI DIO I INVITA A RIVESTIRCI DI UMILTA’

1° PIETRO 5:5  ; COLOSSESI 3: 12 ; EFESI 4:2; FILIPPESI 2:3 ;

 L’UMILTA’ E’ RICHIESTA  PER SERVIRE IL SIGNORE

ATTI 20:17 A 19

17 Da Mileto mandò a Efeso a chiamare gli anziani della chiesa. 18 Quando giunsero da lui, disse loro:

«Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono sempre comportato con voi, 19 servendo il Signore con ogni umiltà, e con lacrime, tra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei;

 CONCLUSIONE

 GALATI 2: 20 , 21 Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me. 21 Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.

19° QOF ( PRONUNCIA : KUF ) VALORE NUMERICO : 100

                                       LA CRESCITA

 SALMO 119: 145

Io grido con tutto il cuore;

rispondimi, SIGNORE!

Osserverò i tuoi statuti.

146 Io t’invoco; salvami,

e osserverò le tue testimonianze.

147 Mi alzo prima dell’alba e grido;

io spero nella tua parola.

148 Gli occhi miei prevengono le veglie della notte,

per meditare la tua parola.

149 Ascolta la mia voce secondo la tua bontà;

SIGNORE, fammi vivere secondo la tua giustizia.

150 Si avvicinano quelli che vanno dietro all’infamia:

essi sono lontani dalla tua legge.

151 Tu sei vicino, SIGNORE,

e tutti i tuoi comandamenti sono verità.

152 Da lungo tempo conosco le tue testimonianze

che hai stabilite in eterno.

 Il salmista ci  mostra la sua crescita spirituale e la sua reazione nelle difficoltà

e nelle prove, lui  invoca la salvezza e l’aiuto che viene dal Signore.

Egli non cerca una soluzione umana  non cerca aiuto dalle persone , ma lui sa che l’aiuto si trova  nel  Signore . VERSETTI 145 A 150

SALMO50:15poi invocami nel giorno della sventura;

io ti salverò, e tu mi glorificherai».

 IL SALMISTA SA’ E DIO SI ARRENDE ALLE SUPPLICHE

ISAIA 19:22 Così il SIGNORE colpirà gli Egiziani:

li colpirà e li guarirà;

essi si convertiranno al SIGNORE,

che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.

 FILIPPESI 4:6 A 7 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. 7 E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù

Il salmista  è perseverante nella preghiera, il suo grido non viene meno non dubita perché  sa che Egli è vicino, cosi si tiene ancora più stretto a Lui, meditando ed osservando la Sua Parola. VERSETTI 151 E 152

Infatti quando Dio ti salva, vuole farti seguire una nuova dieta, darti un nuovo nutrimento, quello

della Parola di Dio.

DOBBIAMO CRESCERE ALLA STATURA DI CRISTO

 Lc 2:52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli

uomini.

 Ef 4:13 fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;

 CRESCITA E SVILUPPO

 LA PAROLA DI DIO INSEGNA CHE POSSIAMO CRESCERE IN TRE MODI

 LA CRESCITA PERSONALE :

ESDRA 7:10 poiché Esdra si era dedicato con tutto il cuore allo studio e alla pratica della legge del SIGNORE, e a insegnare in Israele le leggi e le prescrizioni divine.

1° TIMOTEO 4: 13 ;  2° TIMOTEO 4:13

 LA CRESCITA COMUNITARIA

 SALMO 133

 ATTI 2:41 Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

 LA CRESCITA  NEL TEMPO

 EBREI 5: 11 A 14 Su questo argomento avremmo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi perché siete diventati lenti a comprendere. 12 Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; 14 ma il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell’uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male.

 IN SOSTANZA  LA CRESCITA SPIRITUALE SI HA

 NELLO STUDIO DELLA PAROLA

NELLA PREGHIERA

PARTECIPAZIONE AI CULTI

COMPAGNIA DI ALTRI CREDENTI

DESIDERIO DELLA CRESCITA

SOTTOMISSIONE A DIO

 20° RES ( PRONUNCIA  RESH ) VALORE NUMERICO  200

                 LETTERALMENTE  EREDITARE

MA ANCHE  SCELTA TRA GRANDEZZA E DEGRATAZIONE

 Salmo 119 : 153 Considera la mia afflizione e liberami;

perché non ho dimenticato la tua legge.

154 Difendi tu la mia causa e riscattami;

dammi la vita secondo la tua parola.

155 La salvezza è lontana dagli empi,

perché non cercano i tuoi statuti.

156 Le tue compassioni sono grandi, SIGNORE;

dammi la vita secondo i tuoi giudizi.

157 I miei persecutori e i miei avversari sono tanti,

ma io non devio dalle tue testimonianze.

158 Ho visto i traditori e ne ho provato orrore,

perché non osservano la tua parola.

159 Vedi come amo i tuoi precetti!

SIGNORE, dammi la vita secondo la tua bontà.

160 La somma della tua parola è verità;

tutti i tuoi giusti giudizi durano in eterno.

 Questa lettera i parla LIBERAZIONE  e REDENZIONE  V.: 153 E 154

il contrasto e la scelta tra il bene e il male , tra la grandezza di Dio e la degradazione degli uomini .

 LETTERALMENTE RESH VUOL DIRE EREDITARE :

 IN DEUTERONOMIO 1:21 E’ SCRITTO : “ Sali  prendine possesso …”

 NELLA VERSIONE ORIGINALE ARAMAICA  E’ SCRITTO

ALE’ RESH : VAI ( ALE’ )  ED EREDITA ( RESH )

 COME NEL SENSO UMANO , L’EREDITA’ DELLA “ PAROLA” VA

CUSTODITA

CURATA

PRATICATA

 COSI FACENDO SARA’ IL TESORO DELLA TUA VITA E VEDRAI LA GRANDEZZA DI DIO

 SE NON LA

CUSTODISCI

CURI

PRATICHI

LA TUA VITA ANDRA’ IN UN CONTINUO DEGRADO SPIRITUALE, MORALE  E AVOLTE ANCHHE FISICO

 OGGI L’UOMO VIVE NELLA PIU’ SQUALLITA DEGRATAZIONE SPIRITUALE  E MORALE , NELLA LETTERA AI ROMANI PAOLO DESCRIVE UN QUADRO DELLA IMMORALITA’ CE C’ERA A ROMA , OGGI IL QUADRO NON E’ CAMBIATO : LEGGIAMO ROMANI 1:15 A 32

 TORNIAMO AL SALMO 119

IL SALMISTA SOFFRE NEL VEDERE IL DEGRADO CHE LO CIRCONDA

 157 I miei persecutori e i miei avversari sono tanti,

ma io non devio dalle tue testimonianze.

158 Ho visto i traditori e ne ho provato orrore,

perché non osservano la tua parola.

159 Vedi come amo i tuoi precetti!

MA LUI NON DEVIA DALLA PAROLA , PERCHE’ PER LUI LA PAROLA E’ UNA EREDITA’ E’ LA GRANDEZZA

 157 I miei persecutori e i miei avversari sono tanti,

ma io non devio dalle tue testimonianze.

158 Ho visto i traditori e ne ho provato orrore,

perché non osservano la tua parola.

159 Vedi come amo i tuoi precetti!

 ALLELUIA AMIAMO LA PAROLA , AMIAMO CRISTO

 IL VERSO 160 E’ IMPORTANTE DICE COSI’

 160 La somma della tua parola è verità;

tutti i tuoi giusti giudizi durano in eterno.

 L’uomo cerca sempre  la verità riguardo alla morte , alla sofferenza,  al concetto del bene e del male, ma non la trova perché la cerca in “cisterne screpolate che non tengono l’acqua”, come dice il profeta Geremia 2:12 a 13

La sorgente di acqua viva, l’essenza della verità è nella Parola di Dio, come testimonia il salmista quando afferma che la somma della Tua Parola è verità” (v. 160).

Per la verità, però, si può soffrire, essere perseguitati ed è questa la situazione che sta vivendo il salmista. Pur afflitto, egli non dimentica la legge del Signore e può gridare a Lui perché difenda la sua causa, come è scritto al versetto 154 che dice: “Difendi tu la mia causa e riscattami; dammi la vita secondo la tua parola”.

 ALCUNI VERSETTI RIGUARDO ALLE PERSECUZIONI E ALLA SOFFERENZA PER IL NOME DI CRISTO

 GIOVANNI 15:20

MATTEO      5:10 E 11

2° TIMOTEO 3:12

1° PIETRO 3:14

1° PIETRO 4:12 A 19

ATTI 5: 34 A 42 ( IL VERSETTO IMPORTANTE E’ IL 41)

 

21° SIN ( PRONUNCIA : SHIN ) VALORE NUMERICO : 300

        POTERE DIVINO E CORRUZIONE DELL’UOMO

 

LA SHIN E’ UNA LETTERA IMPORTANTE  E’ LA RADICE DI TRE NOMI COMPOSTI DI DIO  

 SHADDAI ( ONNIPOTENTE  (EL-SHADDAI  : DIO ONNIPOTENTE  )

GENESI 17:1 ; ESODO 6:2 A 3 . QUESTO NOME RICORRE 31 VOLTE IN GIOBBE  E 17 VOLTE NEL RESTO DELLA BIBBIA

 SHALOM ( PACE ) ( JEHOVAH – SHALOM : L’ETERNO PACE  )

GIUDII 6:24;  EFESI 2:14

 SHAMMAH ( JEHOVA-SHAMMAH ( L’ETERNO E’ LA’ )

EZECHIELE 48:35 ( MOLTI PENSANO CHE SIA LA CITTA’ DEL 

                                                                                              MILLENNIO )

 LEGGIAMO IL

SALMO  119: 161 I potenti mi hanno perseguitato senza ragione,

ma il mio cuore ha timore delle tue parole.

 162 Gioisco della tua parola,

come chi trova un grande bottino.

163 Odio e detesto la menzogna,

ma amo la tua legge.

164 Io ti lodo sette volte al giorno per i tuoi giusti giudizi.

165 Grande pace hanno quelli che amano la tua legge

e non c’è nulla che possa farli cadere.

166 Io ho sperato nella tua salvezza, SIGNORE,

e ho messo in pratica i tuoi comandamenti.

167 La mia anima ha osservato le tue testimonianze,

e io le amo molto.

168 Ho osservato i tuoi precetti e le tue testimonianze,

perché tutte le mie vie ti stanno davanti.

 CORRUZIONE DELL’UOMO V. : 161

 Nel continuare la lettura intendiamo  che il salmista custodisce , la Parola di Dio con timore nel suo cuore disinteressandosi  dei potenti di questo mondo.

V 161” I potenti mi hanno perseguitato senza ragione,

ma il mio cuore ha timore delle tue parole.”

 L’apostolo Pietro nella sua prima epistola scrive

che la nostra fede è più preziosa dell’oro che perisce 1° Pietro 1: 3 a 9

 V. 7 affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo

E’ necessario che, per mezzo delle sofferenze, la nostra fede sia provata perché si

tempri e risplenda in mezzo agli uomini e questa prova risulti a nostra lode, ed a gloria ed onore quando vi sarà la rivelazione di Gesù Cristo.

Se comunque è vero che la sofferenza è necessaria, è altrettanto vero che nella sofferenza non siamo soli. Lo testimonia il salmista,

Al versetto 165 dicendo:” Grande pace hanno quelli che amano la tua

legge e non c’è nulla che possa farli cadere”

  Il versetto 166:

“Io ho sperato nella tua salvezza,

SIGNORE, e ho messo in pratica i tuoi comandamenti”.

L’apostolo Pietro sempre nella sua prima lettera ci dirà che questa speranza è

viva, e sicura, speranza di ”un’eredità incorruttibile, immacolata, immarcescibile, conservata per noi nei cieli”. 1° Pietro 1: 3 e 4

 

In questa speranza che ci sostiene abbiamo la gioia che il salmista descrive con queste

parole versetto

V.162 “Gioisco della tua parola, come chi trova un grande bottino”.

E’ la gioia di appartenere al Signore per il tempo e per l’eternità, che ci consola.

Abbiamo il privilegio di lodare il nostro Dio;

Il versetto 164 dice “Io ti lodo sette volte al giorno per i tuoi giusti giudizi”.

 CONCLUDENDO

LEGGIAMO ATTENTAMENTE LE SOFFERENZE E LE PROVE DI UOMINI E DONNE DESCRITTE NEL CAPITOLO 11 DEGLI EBREI

 QUESTI CREDENTI NELLE PROVE HANNO MANTENUTO LA FEDE CHE E’ DIVENTATA SPLENDENTE DAVANTI A DIO E AGLI UOMINI

 NON CI SONO NUOVE FEDI  GIUDA 1:3

DOBBIAMO EDIFICARCI SULLA FEDE  : GIUDA 1: 20

SENZA FEDE E’ IMPOSSIBILE PIACERE A DIO EBREI 11:6  

 22°TAU  : PRONUNCA T OPPURE TAF : VALORE NUMERICO 400

                        VERITA’ E PERFEZIONE

SALMO 119

169 Giunga il mio grido fino a te, SIGNORE;

dammi intelligenza secondo la tua parola.

170 Giunga la mia supplica in tua presenza;

liberami secondo la tua parola.

171 Le mie labbra esprimeranno la tua lode,

perché tu m’insegni i tuoi statuti.

172 La mia lingua celebrerà la tua parola,

perché tutti i tuoi comandamenti sono giustizia.

 173 La tua mano mi aiuti,

perché ho scelto i tuoi precetti.

174 Io bramo la tua salvezza, SIGNORE,

e la tua legge è la mia gioia.

175 L‘anima mia viva, ed essa ti loderà;

e mi soccorrano i tuoi giudizi.

176 Io vado errando come pecora smarrita;

cerca il tuo servo,

perché io non dimentico i tuoi comandamenti.

 I VERSETTI 169 A 172 CI PARLANO DI VERITA’ ( LA VERITA’ )

QUANDO SI PARLA DELLA VERITA’ NELLA BIBBIA  SI PARLA DI CRISTO, SI PARLA DELLA PAROLA DI DIO CHE NON E’ LA VERITA’ SOGGETTIVA  DOVE OGNUNO LA INTERPRETA COME VUOLE, MA E’ LA VERITA’  OGGETTIVA : L’ASSOLUTA VERITA’

 Nel vangelo di Giovanni cap. 18 versetti 37 e 38

36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». 37 Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesù rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce».

38 Pilato gli disse: «Che cos’è verità?»

E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo colpa in lui. 39 Ma voi avete l’usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» 40 Allora gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!» Ora, Barabba era un ladrone.

  C’è un dialogo traPilato e Gesu’ STAVANO PARLANDO DEL  REGNO SPIRITUALE DI GESU’ ( VERITA’ ASSOLUTA )

 Facciamo una parentesi : vediamo il comportamento di Pilato si trova disorientato davanti a Gesù perché lo considerava sena nessuna colpa

 I Giudei non

sarebbero mai entrati nel Pretorio , ( loro si reputavano giusti e non Gesù ),

per non contaminarsi, ma vi hanno fatto entrare Gesù per

essere processato. Vediamo anche parecchi cambiamenti di scena in questo dramma che si consuma

dall’esterno all’interno e viceversa. Osserviamo:

 Evangelo di Giovanni cap. 18: 28 I GIUDEI NON ENTRARONO NEL PRETORIO (edificio all’interno del quale il comandante di una legione esercitava il suo potere militare; )

PER NON CONTAMINARSI , PENSAVANO CE LORO ERANO GIUSTI

 “Pilato allora uscì” (v.29)

“Poi Pilato entrò di nuovo nella corte di giudizio” (v.33)

“Dopo aver detto questo egli venne fuori ancora verso i Giudei” (v.38)

“Poi Pilato prese Gesù e lo fece flagellare” (Giov.19.1)

“Pilato quindi uscì di nuovo” (Giov.19.4)

“E venne di nuovo nel cortile di giudizio” (Giov.19.9)

“Egli portò fuori Gesù” (Giov.19.13)

Leggiamo il versetto 36

Giovanni 18: 36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui

  In greco non è tradotto : Il mio regno non è di questo mondo

Ma : Il mio regno è  ek  ( fuori ) di questo mondo )

 Poi parlano della Verita’ ASSOLUTA DI DIO

 ( OGGETTIVA DI DIO  QUESTO SI CAPISCE PERCHE’ PILATO AL VERSETTO 38 OMETTE L’ARTICOLO LA

NON USA IL TERMINE : LA VERITA’ ,( SOGGETTIVA O DEL MOMENTO )

 MA : VERITA’  ( L’ASSOLUTA : DI DIO )

 INFATTI  POI PILATO TESTIMONIA DICENDO

Gv 18:38 Pilato gli disse: «Che cos’è verità

E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo colpa in lui.

 Gesù parlando di se ci dice che Lui è

Gv 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

           ANCORA : LA VERITA’ LIBERA 

 Gv 8:32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

 CHI E’ NELLA VERITA’ ?  COLUI CHE SEGUE CRISTO

 Gv 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

 LO SPIRITO SANTO CI GUIDA IN TUTTA LA VERITA’

 Gv 14:17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.

 Gv 15:26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me;

 Gv 16:13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.

ATTENZIONE

NON TUTTI HANNO LO SPIRITO DELLA VERITA’ ECCO PERCHE’ UNO DEI DONI DELLO SPIRITO SANTO E’ IL DISCERNIMENTO

 1Cor 12:10 a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue;

 Da notare dove Paolo ha inserito questo dono

Filippesi  1:9 E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento,

 SECONDO IL SALMISTA TUTTO PROCEDE DALLA VERITA’

 169 Giunga il mio grido fino a te, SIGNORE;

dammi intelligenza secondo la tua parola.

 170 Giunga la mia supplica in tua presenza;

liberami secondo la tua parola.

 171 Le mie labbra esprimeranno la tua lode,

perché tu m’insegni i tuoi statuti.

172 La mia lingua celebrerà la tua parola,

perché tutti i tuoi comandamenti sono giustizia.

 ABBIAMO DETTO CHE LA LETTERA TAU CI PARLA DI PERFEZIONE , NON S’INTENDE DELLA PERFEZIONE DI DIO , MA DELL’UOMO COME CAUSA ED EFFETTO DELLA PAROLA

PAROLA CI  PROTENDE IN AVANTI VERSO LA PERFEZIONE .

 CAMMINARE NELLA VERITA’

 2G 4 Mi sono molto rallegrato di aver trovato fra i tuoi figli alcuni che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre.

 RISULTATI DI CHI CAMMINA NELLA VERITA’

 1G 3:6 Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l’ha visto, né conosciuto

 1G 3:9 Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio.

 1G 5:18 Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.

 INFATTI GLI ULTIMI VERSETTI VEDIAMO IL SALMISTA SULLA VIA DELLA PERFEZIONE PERCHE’ CONFIDA NELLA PAROLA

 173 La tua mano mi aiuti,

perché ho scelto i tuoi precetti.

174 Io bramo la tua salvezza, SIGNORE,

e la tua legge è la mia gioia.

175 L‘anima mia viva, ed essa ti loderà;

e mi soccorrano i tuoi giudizi.

176 Io vado errando come pecora smarrita;

cerca il tuo servo,

perché io non dimentico i tuoi comandamenti.

 Salmo 119:169-176

In questi ultimi versetti abbiamo letto che il salmista è in angoscia sente il peso della sofferenza che spesso è anche solitudine, come una pecora che vaga perché si è smarrita, lontano dalla sicurezza dell’ovile, facile preda dei malvagi.

Egli grida il suo dolore al Signore, ma non se ne lascia sopraffare; non cerca soluzioni alternative e, nello sconforto, non si dimentica della Parola di Dio.

Egli ha scelto i precetti del Signore dicendo (v. 173): “La tua mano mi aiuti, perché ho scelto i tuoi precetti”.

Perciò per questa sua fiducia può aspettare la Sua liberazione perché sa di avere fatto la Sua volontà.

Egli potrà cantare le Sue lodi e celebrare il Suo nome perché sa che Egli è vicino.

 L’ultimo versetto di questo lungo salmo dice: “Io vado errando come pecora smarrita; cerca il tuo servo, perché io non dimentico i tuoi comandamenti”.

Gv 10:11 a 18

Giovanni 10 : 11 Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. 12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga (e il lupo le rapisce e disperde), 13 perché è mercenario e non si cura delle pecore. 14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. 17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. 18 Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio».

 1P 2:25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.

1P 5:4 E quando apparirà il supremo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce

CERCATE LA PERFEZIONE OVVERO CAMMINATE NELLA VERITA’

 2Cor 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d’amore e di pace sarà con voi.

 Fili 3:12 Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù.

Col 3:14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione.

1Cor 13:10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito.

FINE

AUTORE : CHIESA CRISTIANA  EVANGELICA PENTECOSTALE

VIA DEL LICEO N° 3 FOLIGNO



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